beschlussantrag mozione

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beschlussantrag mozione
Bozen, 1.9.2014
Bolzano, 1/9/2014
An den Präsidenten
des Südtiroler Landtages
Bozen
Al presidente
del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Bolzano
BESCHLUSSANTRAG
MOZIONE
Nr. 210/14
N. 210/14
Museion: Eine demokratische Öffnung
der Führungsstruktur ist notwendig!
Una struttura
più democratica per il Museion
Museion, das Museum für Zeitgenössische Kunst in
Bozen, wurde 2008 in der Absicht eröffnet, für die
Gegenwartskunst auch in Südtirol einen Ort der Präsentation aktueller Tendenzen, der Diskussion und
der Bildung zu schaffen. Der Gründungsimpuls war
notwendig und sinnvoll, um im Lande eine wesentliche Dimension der Kreativität und künstlerischen
Zeitgenossenschaft zu etablieren. Dazu wurde neben dem aus Landesmitteln finanzierten Bau mit Gesamtkosten von über 35 Mio. € dem Museion im Jahre 2008 auch Werke zeitgenössischer Kunst aus
Landeseigentum im Wert von knapp 1,8 Mio. € als
Geschenk übereignet.
Il Museion, museo d'arte contemporanea a Bolzano,
è stato aperto nel 2008 con l'intento di creare anche
per l'Alto Adige, per quanto riguarda l'arte contemporanea, un luogo dove presentare tendenze attuali,
discutere e fare formazione. L'impulso iniziale era
necessario e serviva a introdurre nella nostra provincia la dimensione essenziale della creatività e della
contemporaneità artistica. Oltre a finanziare la realizzazione dell'edificio, costato più di 35 milioni di euro,
nel 2008 la Provincia ha regalato al Museion opere
d'arte contemporanea di sua proprietà per un valore
di quasi 1,8 milioni di euro.
Das Museion an der Dantestraße eröffnete im Mai
2008 mit einem medial losgetretenen Kunstskandal
um eine Skulptur des Künstlers Martin Kippenberger,
der in Verbindung mit der bedenklichen Finanzgebarung der Direktorin Corinne Diserens das neue Haus
in den ersten Jahren in schwere Turbulenzen stürzte.
Die auf die rasch abgelöste Direktorin folgende Interimsleiterin und der Stiftungsrat hatten große
Schwierigkeiten, die finanziellen Probleme und die
Ausrichtung des Hauses neu auszurichten. Inzwischen ist die Lage wieder beruhigt, Führung und
Konzeption sind unter der Präsidentschaft von Marion Piffer und Direktorin Letizia Ragaglia inhaltlich
und finanziell stabilisiert. Auch das Besucherinteresse hält mit 50.000 (2013) auf achtbarem Standard.
Für die Akzeptanz und Vermittlung zeitgenössischer
Kunst in Südtirol bleibt aber noch viel zu tun.
Il Museion in via Dante è stato inaugurato nel maggio
2008 con uno scandalo mediatizzato attorno a una
scultura dell'artista Martin Kippenberger, che assieme alla gestione finanziaria discutibile dell'allora
direttrice Corinne Diserens ha fatto navigare la
struttura nei suoi primi anni di attività in acque alquanto turbolente. La direttrice è stata presto sostituita con una direttrice ad interim, e i vertici del museo hanno avuto gravi difficoltà nel gestire i problemi
finanziari e trovare nuove strategie. La situazione si
è nel frattempo calmata, e sotto la presidenza di
Marion Piffer e la direzione di Letizia Ragaglia gestione e programmazione si sono stabilizzate nei
contenuti e dal punto di vista finanziario. Il numero
dei visitatori (50.000 nel 2013) è ragguardevole, ma
ai fini di un'apertura nei confronti dell'arte contemporanea e di una sua divulgazione c'è ancora molto da
fare.
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Seit der Jahreswende 2013/14 widmet sich eine
Gruppe von Künstlern kritisch der Struktur und den
Verhältnissen des Museion. Ihre Kritik bezieht sich
vorab auf die Verwaltungsstruktur, zumal die Rolle
der Stifter. Die Gruppe verlangt eine notwendige
Öffnung und zwar mit guten Gründen.
Dall'inizio del 2014 un gruppo di artisti sta analizzando criticamente la struttura e gli equilibri all'interno del Museion. I punti critici sono anzitutto la
struttura amministrativa e soprattutto il ruolo dei soci
fondatori, per cui si chiede con giustificati motivi una
necessaria apertura.
Die Verwaltungsstruktur ist inzwischen fragwürdig
geworden: Das ausschließlich mit öffentlichen Mitteln
erbaute Museion wird von der "Stiftung Museion" geführt, der zwei Stifter, die Autonome Provinz Bozen
und der "Verein Museion", angehören.
• Die Stiftung und damit das Museion wird gemäß
Artikel 5 der Satzung von 2006 geleitet von einem
Stifterrat, der aus 9 Personen besteht. Davon ernennt 5 die Landesregierung, 4 hingegen der
2008 gegründete "Verein Museion", der die privaten Stifter des Hauses sammelt.
• Als "exekutives Organ" des Stifterrats gemäß
Artikel 7 der Satzung fungiert ein vom Stifterrat
ernannter "Stiftungsausschuss" mit 5 Mitgliedern,
der mit der Genehmigung des Jahresprogramms,
des Stellenplans, der Erstellung der Haushaltsdokumente und der Erteilung operativer Anweisungen das eigentliche Entscheidungszentrum des
Museions ist. Über die proportionale Aufteilung
zwischen Land und "Verein Museion" im Stifterrat
schweigt das Statut, sodass hierin freies Ermessen vorwaltet.
La struttura amministrativa, così come si è sviluppata, desta nel frattempo qualche perplessità: il Museion, realizzato esclusivamente con soldi pubblici, è
gestito dalla Fondazione Museion, di cui fanno parte
due soci fondatori, la Provincia autonoma di Bolzano
e l'Associazione Museion.
• Ai sensi dell'articolo 5 dello statuto del 2006 la
Fondazione e quindi il Museion sono diretti da un
collegio dei fondatori composto da 9 persone. Di
queste, 5 sono nominate dalla Giunta provinciale
e 4 dall'Associazione Museion istituita nel 2008 e
che riunisce i fondatori privati.
• Ai sensi dell'articolo 7 dello statuto "l'organo esecutivo" è il consiglio di amministrazione nominato
dal collegio dei fondatori e composto da 5 membri, che dovendo approvare il programma annuale
e la pianta organica, predisporre i documenti di bilancio e impartire le disposizioni operative interne
è l'effettivo centro decisionale del Museion. Lo
statuto non dice niente a proposito del peso di
Provincia e Associazione Museion in seno al collegio dei fondatori, per cui è tutto lasciato alla discrezionalità di alcuni.
Flankierend unterstützen auch die "Freunde des Museions" dessen Anliegen, allerdings ohne Stimmrecht und Entscheidungsgewalt.
Con un ruolo coadiuvante ci sono poi anche gli amici
del Museion, pur senza diritto di voto e senza alcun
potere decisionale.
Neben dem Land Südtirol behauptet also der "Verein
Museion" eine grundlegende Funktion in der Trägerstiftung. Dabei handelt es sich um einen privaten
Verein, der sich als Promotor des Museions während
der langen, seit 1986 dauernden Gründungsphase
als Berater/Motivator große Meriten erworben hat.
Seit 2008 aber ist das Museion mit dem Einzug in
das neue Haus voll etabliert, sodass die Anschubfunktion des Vereins in wichtigen Punkten erfüllt wurde. Mit Nachdruck stellt sich nun die Frage, ob ein
Mit-Stifter wie der "Verein Museion" auch dann eine
maßgebende Funktion wahrnehmen soll, wenn er
nur mehr sekundäre Verantwortung und Lasten trägt,
ohne als öffentlichkeits-wirksamer Promotor/Mäzen
eine nennenswerte Rolle zu spielen.
Accanto alla Provincia autonoma di Bolzano, l'Associazione Museion ha così un ruolo essenziale nella
gestione del museo. Stiamo parlando di un'associazione privata che, in quanto promotrice del Museion
fin dagli inizi nel 1986, si è spesa parecchio come
consulente, animandone la realizzazione. Dal 2008,
con il trasferimento nel nuovo edificio, il Museion si è
a tutti gli effetti "sistemato", per cui la funzione promotrice dell'associazione può considerarsi in massima parte assolta. Ci si deve quindi porre seriamente la domanda se un cofondatore come l'Associazione Museion debba continuare ad avere una
funzione determinante anche se la sua responsabilità e i suoi oneri sono diventati di secondaria importanza e avendo esaurito il ruolo pubblico di promotore o di mecenate.
Denn wenn der Stifterkreis im Stifterrat und Ausschuss maßgeblich mitentscheidet, ohne dafür eine
Perché se questo gruppo di soci continua ad avere
un ruolo determinante nel collegio dei fondatori e nel
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materielle Gegenleistung zu erbringen, ist er zwar
statutarisch dazu berechtigt, aus der Sicht der Steuerzahler und des öffentlichen Interesses ist sein Einfluss aber allzu groß. Eine Vier-Personen-Präsenz im
wesentlichen Entscheidungsorgan rechtfertigt sich
aus heutiger Sicht nur dann, wenn Stifter erhebliche,
nicht öffentlichen Kassen entstammende Drittmittel,
private Sponsoren oder Sammlergut einwerben bzw.
eigene Mittel zur Verfügung stellen und damit eine
herausragende mäzenatische Förderfunktion unter
Beweis stellen. Dies ist jedoch in nur bescheidenem
Maße der Fall: 2011 unterstützte der Verein Museion
den Bau eines Atelierhauses mit 25.000 €; die Anwerbung von Partnern durch den Verein 2008-2013
schlug mit 475.000 € positiv zu Buche; bei einem
Jahresbeitrag des Landes von ca. 2,3 Mio. € ein sehr
überschaubarer Beitrag der privaten Stifter mit hoher
Entscheidungskompetenz.
consiglio di amministrazione, senza in cambio dare
qualcosa, è vero che, pur avendone tutto il diritto per
statuto, dal punto di vista del contribuente e dell'interesse pubblico la sua influenza è sproporzionata. Per
come è evoluta la situazione, una presenza di quattro persone in seno all'organo decisionale più importante si giustifica solo se questi soci fondatori riescono a portare al museo fondi o beni provenienti da
casse non pubbliche, sponsor privati o collezioni oppure se sono in grado di metterli a disposizione loro
stessi, dando così prova di uno straordinario mecenatismo. Ciò però avviene in misura assai limitata:
nel 2011 l'Associazione Museion ha finanziato con
25.000 euro la realizzazione di una casa atelier e nel
2008-2013 il fund raising ha fruttato 475.000 euro; a
fronte di un contributo annuale della Provincia di 2,3
milioni di euro circa, si tratta di un contributo piuttosto
modesto da parte di fondatori privati con grande
potere decisionale.
Die Rolle der Stifter um den "Verein Museion" ist
daher nach heutiger Sachlage gründlich zu überprüfen und deutlich zu begrenzen, da sie als Private mit
mäßiger Eigenleistung über ein faktisch öffentliches
Budget von 2,5 Mio. € in Stifterrat und Stiftungsausschuss verantwortlich mitentscheiden. Ferner sind einige von ihnen Sammler, bei denen durchaus Interessenkonflikte auftreten könnten. Hinzu kommt erschwerend, dass der "Verein Museion", aus dem
sich die Stifter rekrutieren, ein geschlossener Verein
mit nur 20 Mitgliedern ist, der seit 2008 keine Neuaufnahmen mehr vornimmt. Er ist damit ein Honoratiorenverein mit Club-Charakter, dessen Intransparenz sich indirekt proportional zum erheblichen Einfluss verhält. In diesem Lichte ist unvoreingenommen
danach zu fragen, ob die Rolle des "Vereins Museion" nicht deutlich beschränkt werden sollte. Vielmehr sollte durch den Aufbau eines offenen Mitgliedervereins auch die Präsenz der Öffentlichkeit und
Künstlern breiteren Raum gewinnen, wie dies etwa
am "Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum" der Fall
ist. Aus diesem Grund würde eine Besetzung des
Stifterrats mit einer weiterhin bestehenden Landesmehrheit sowie einer paritätischen Aufteilung der Sitze zwischen "Verein Museion" und Delegierten, die
durch die Kulturbeiräte des Landes oder einen Mitgliederverein bestellt werden, demokratische Öffnung, Transparenz und qualifizierte Partizipation
signalisieren: Eine Aufteilung der Sitze im Stifterrat
im Modus: 5:2:2 wäre daher sinnvoll. Zudem ließe
sich durch eine breitere Verankerung auch die Akzeptanz in der Öffentlichkeit deutlich steigern.
Il ruolo dei soci fondatori che fanno riferimento all'Associazione Museion va quindi attentamente verificato e decisamente limitato, trattandosi di persone
private che, a fronte di un limitato apporto personale,
all'interno del collegio dei fondatori e del consiglio di
amministrazione hanno facoltà e responsabilità di codecidere di un bilancio di fatto pubblico di 2,5 milioni
di euro. Inoltre alcuni di essi sono collezionisti, per
cui potrebbero pure sorgere conflitti d'interesse. Anche più grave è il fatto che l'Associazione Museion,
in seno alla quale si scelgono i componenti del collegio, è un'associazione "chiusa" che conta solo 20
membri e dal 2008 non accoglie più nessuno al suo
interno. È quindi una sorta di circolo privato di persone illustri, e la sua poca trasparenza è inversamente
proporzionale alla sua influenza. È così lecito chiedere, senza pregiudizio alcuno, se non sarebbe meglio
limitare sostanzialmente il ruolo dell'Associazione
Museion. O piuttosto istituire un'associazione aperta
dove dare maggiore spazio alla società civile e agli
artisti, come per esempio è stato fatto per il Tiroler
Landesmuseum Ferdinandeum. Per questo motivo,
una composizione del collegio dei fondatori in cui la
Provincia continui a mantenere la maggioranza, e
una suddivisione paritetica delle cariche tra Associazione Museion e i delegati nominati dalle consulte
culturali della Provincia o da una associazione di
soci, sarebbero un segnale di apertura democratica,
trasparenza e partecipazione qualificata. A tale
scopo sarebbe utile una suddivisione delle cariche
nel collegio dei fondatori secondo lo schema 5+2+2.
E inoltre con questa maggiore integrazione della
società civile si riuscirebbe anche ad aumentare decisamente il consenso della gente nei confronti del
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museo.
Die Jahres-Gesamtkosten für den Betrieb des Museions haben sich nach einer starken Bugwelle im
Jahr 2008 mit 4,1 Mio. seither auf ca. 2,5-2,8 Mio. €
eingependelt, der Landesbeitrag erreicht jährlich ca.
2,5 Mio. €, die Eigenerlöse sind von 1,2 Mio. € 2008
seither auf unter 1 Mio. € abgesunken. Unter diesen
Voraussetzungen verfügt das Museion zwar über
kein überzogenes Budget, aber doch über eine beachtliche Verfügungsmasse, die deutlich über jener
von Landesmuseen liegt, die höhere Besucherzahlen
realisieren und vollständig öffentlicher Kontrolle unterstehen. Auch unter diesen Gesichtspunkten ist die
Frage nach der Rolle des "Vereins Museion" und damit der privaten Stifter klärungsbedürftig. Eine ausgewogene Rolle von Land, Stiftern und Öffentlichkeit
in den Gremien durch eine Satzungsänderung und
Umbesetzung wäre inzwischen ein Gebot der Stunde.
Dopo l'impennata del 2008, quando hanno raggiunto
4,1 milioni di euro, i costi annuali di gestione si
attestano nel frattempo sui 2,5-2,8 milioni di euro. Il
contributo provinciale ammonta a circa 2,5 milioni di
euro annuali e i ricavi propri sono scesi a meno di 1
milione di euro dai 1,2 milioni del 2008. Con questi
presupposti il Museion non dispone certo di mezzi
esageratamente alti, ma comunque di un discreto
capitale, ben al di sopra di altri musei provinciali che
registrano un numero di visitatori ben più alto e sono
interamente controllati dalla mano pubblica. Anche
da questo punto di vista va chiarito il ruolo dell'Associazione Museion e quindi dei soci privati. Si impone
così un riequilibrio del peso di Provincia, soci fondatori e società civile nei vari organi del museo attraverso una modifica dello statuto e nuove nomine.
Daher beauftragt
der Südtiroler Landtag
die Landesregierung,
Pertanto il Consiglio della Provincia
autonoma di Bolzano
incarica
la Giunta provinciale
• die Satzung der "Stiftung Museion. Museum für
moderne und zeitgenössische Kunst" gemäß Beschluss der Landesregierung Nr. 5013/2006 eingehend zu überprüfen und zu aktualisieren;
• di verificare nel dettaglio e aggiornare lo statuto
della "Fondazione Museion. Museo provinciale di
arte moderna e contemporanea", approvato con
delibera della Giunta provinciale n. 5013/2006;
• in Art. 5 der Satzung ("Stifterrat") den Anteil der
Mitglieder des "Vereins Museion" von vier auf
zwei Räte zu reduzieren, ebenso ihr Gewicht im
"Stiftungsausschuss" (Art. 7) zu verringern;
• di ridurre da quattro a due il numero dei soci dell'Associazione Museion da nominare nel collegio
dei fondatori di cui all'art. 5 dello statuto, così
come il peso di tale associazione in seno al consiglio di amministrazione (art. 7 dello statuto);
• zwei Räte auf Vorschlag der Kulturbeiräte zu ernennen.
• di nominare due componenti su proposta delle
consulte culturali.
gez. Landtagsabgeordnete
Dr. Hans Heiss
Dr.in Brigitte Foppa
Dr. Riccardo Dello Sbarba
Paul Köllensperger
Pius Leitner
f.to consiglieri provinciali
dott. Hans Heiss
dott.ssa Brigitte Foppa
dott. Riccardo Dello Sbarba
Paul Köllensperger
Pius Leitner
Beim Generalsekretariat des Südtiroler Landtages
am 1.9.2014 eingegangen, Prot. Nr. 4479/ci
Pervenuta alla segreteria generale del Consiglio
della Provincia autonoma di Bolzano in data
1/9/2014, n. prot. 4479/CS/pa