Numero 94 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 94 - Collegio Plinio Fraccaro
Voci Corridoio
di
Numero 62—Anno IV
settimanale fraccarotto
28 febbraio 2008
NON E’ UN PESCE D’APRILE
FraccaroGriziotti 0–2, ovvero,
come entrare in campo
da damerini con la testa alla colomba pasquale,
giocare un tempo a chi fa più lisci
e un tempo a chi sbaglia più gol,
perdere infine malamente e tutto sommato meritatamente. Scusate per lo spietato sarcasmo di questa frase che mi svolazzava nella testa da quando è finita la
partita, volevo solamente sottolineare la
sbadataggine della nostra mentalità
nell’approccio alla gara. Il bello è che lo
sapevamo e non avevamo scuse questa
volta. Il torneo intercollegiale di calcio non
è il torneo parrocchiale dei chierichetti: o
si va in campo con convinzione, con la
voglia, o nessuno ti regala la vittoria.
Quest’anno poi, sono bastate due partite
per metterci davanti agli occhi il livello
della competizione, non ci sono squadre
che dominano, non c’è una partita già
scritta: Chi ha voglia di vincere se la gioca,
va in campo e suda quella benedetta ma-
Dopo 3 anni di vittorie arriva la prima verasconfitta del Plinio Soccer
ad addormentarci per buona parte del
glietta, altrimenti si va a giocare a
match, non abbiamo sfruttato le uniche
curling che è meglio. Non addosso nesoccasioni che siamo riusciti a creare, non
suna colpa agli undici che hanno iniziasiamo una squadra schiacciasassi, dobbiato la partita, ci mancherebbe, ma una ramo
quindi imparare ad essere cinici e rimanzina non potevo non propinarvela. Un
partire nelle prossime partite con umiltà e
gol preso dopo pochi minuti su un calcio
voglia
di giocare a calcio, se continuiamo
piazzato evitabile ha messo la gara in salicosì possiamo solo sognarci le gioie
ta. La voglia del Griziotti e
dell’anno
scorso>>. Ragazzi, insomma, nesl’imbambolamento dei nostri, insieme
all’infimo terreno di gioco ha reso tutto
più difficile. Nessuna scusante, loro hanno
giocato, hanno osato, sono stati anche un
po’ fortunati e, infatti, se si va ad analizzare la partita dal punto di vista tecnico
scopriamo che la palla l’abbiamo giocata
noi, soprattutto nel secondo tempo e il
risultato giusto contando le occasioni da
gol da una parte e dall’altra sarebbe stato
il pareggio. La difesa con i generosi
“rincalzi” in campo non ha fatto errori
plateali, chiudendo bene sulle punte e
concedendo obbiettivamente poco. Bene
Tony e Violetto, Messi e Gamba hanno
stoppato bene i manzi del Griziotti anche
se i due gol subiti nascono da due falli e
quindi da due calci piazzati al limite
dell’area. Giuliano in porta ha fatto anche
un mezzo miracolo, ma il sospirato pareggio non è arrivato. Problema principale: la
finalizzazione. Valutazione che trova riscontro anche nelle parole di Tinelli: <<Oltre
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
suna tragedia, ma noi dalla tribuna abbiamo avuto proprio la sensazione che la
partita l’abbiamo persa prima di iniziare.
Dobbiamo ripartire dalle poche e sparute
certezze che ci sono rimaste: la reazione,
anche se tardiva c’è stata; le palle gol le
abbiamo avute anche noi; Ciccio, Jupo e
Polo potranno darci una grossa mano nei
prossimi impegni e poi l’ultima certezza e
cioè che siamo fraccarotti, non è una sconfitta che ci farà deragliare. E’ questo il
momento di unirsi è di far si che il canto
“ammirate questo collegio” sia gridato da
tutti con orgoglio. Parlo ai giocatori, nessuno si senta escluso, perché siete solo voi
che potete farlo. Una partita la perdemmo
anche nell’anno del penultimo intercollegiale, 2-1 contro il Valla, che poi schiantammo per 4 – 0 in finale. Nulla è perduto,
ma da ora in poi non si scherza più.
Giovanni Ferrari
[email protected]
PAGELLE
CACCIA
GRIZIOTTI—FRACCARO 2-0
RESOCONTO BORROMAICO
Elia&Oda a pag.2
Il Nonno a pag.xx
WHITE FICTION
PLINIO PULP (1° parte)
Monto, Oda e Rizzi a pag.xx
Pagelle
FraccaroGriziotti 0-2
E dopo una settimana di sole arrivano i nuvoloni e la pioggia, dopo la discesa la salita,
dopo la tempesta la quiete.
Dopo un magico periodo di vittorie che sembrava inesauribile e lo stradominio sportivo in
tutte le discipline può arrivare una sconfitta...anche se il meritevolissimo avversario si
chiama griziotti. E' sempre difficile dare una
valutazione superpartes ai propri compagni
(quasi fratelli in alcuni casi) quando sai che
loro comunque ce l'hanno messa tutta.
Noi di VdC proviamo a farlo: pagelle di fine
primoquadrimestre dunque...preparate delle
buone scuse da snocciolare ai genitori.
Giuliano 6,5. Si arriva
alla partita in cui deve
dimostrare di cosa è
capace, se non bastasse quello fatto finora.
Le palle che gli arrivano sono più di quelle
a cui è stato abituato ma gli errori rimangono
gli stessi: nessuno. Una parata che vale un
gol sull'1 a 0 tiene accese le speranze. Nulla
può sui due gol, un fortissimo tiro ravvicinato
prima e una punizione pressoché perfetta nel
finale, sulla quale, anche senza quel passetto
di troppo, sarebbe arrivato. FONDAMENTALE.
Gamba 5,5. Le due
punizioni che portano
al gol arrivano da suoi
interventi; in ritardo
nel primo caso, non gli
si può recriminare
nulla nel secondo che
però porta con se il
secondo giallo e l'espulsione pesante in vista
Cardano. Per il resto gioca con la solita decisione, tenendo sulle spalle una difesa esordiente. AGNELLO SACRIFICALE.
Messina 6-. Nell'inedito ruolo di centrale si
comporta bene e senza sbavature. Dopo il 2-0
Tinelli prova, con le sue
incursioni laterali, a
raggiungere il gol bandiera spostandolo ala e
lasciando la difesa a
tre. Il tempo è poco ed
arriva solo un buon
spunto per Igor sulla
fascia, ma decisamente fuori misura. SI PUO'
DARE DI PIU'.
Tony 6+. Dopo la deludente prestazione contro
il Don Bosco, alza la voce e si presenta in
campo con la decisione e la sicurezza indispensabili in questi casi. Assieme a Violetto è
2
la nota particolarmente positiva di una difesa poco rodata e rimaneggiata. Due importanti chiusure e nessun
errore in fase di impostazione fanno ben sperare in un
momento in cui la rosa è ridotta all'osso.
SPAZZOLONE.
Violetto 6+. Anche lui al debutto, realizza il suo sogno:
giocare una partita per leggere la sua pagella il Giovedì
mattina. E potrà pure bullarsi
del suo voto, perché grazie ai
90 minuti (e per questo i
crampi!) senza macchia si
ritrova tra i top della squadra. Fa fallo quando serve, rischiando anche
vicino all'area, ma mai in posizione pericolosa. Gioca ordinato e con umiltà. STANCOVICIOUS.
Mimmo 6,5. Unica prestazione sotto la sufficienza
contro il Don Bosco, dimostra di aver capito
come si gioca: con le
palle! Dopo 20 minuti ha
già le gambe ricoperte di
fango e un buon numero
di palloni recuperati. Corre e legna per tutti i 90
minuti difendendo il pallone quando l'appoggio vicino non si trova. Comunque, qualche
palla in più per le punte la poteva mettere.
BRAVO 'UAGLIONE.
Enver 6-. Sputa l'anima e va su più palloni
possibili, ma le sue due caviglie aranciformi e
il suo ginocchio zufolo fanno si che, nonostante l'impegno, i risultati non siano sufficienti, complice anche una centrocampo poco
organizzato. Meriterebbe di più, speriamo
nell'assetto
della
squadra
per
le
prossime
partite.
SUFFICIENTE
CON
RISERVA.
Piccinno 5,5. In cinque anni di collegio mai
visto correre così tanto. Arretrato a centrocampo per le carenze d'organico, dimostra di
sapersi mettere al
servizio della squadra, come si addice
ad un capitano. Anche lui entra nel vortice del centrocampo
che non funziona e
soffre questa situazione riuscendo solo a sprazzi a servire pallo-
ni per le punte. Ci prova sulle punizioni ma
questa volta non basta. CAPITANO DEL TITANIC
Brizi 5 (Igor al 35').
Non gioca un tempo
intero e anche a
causa del terreno
difficile e del poco
grip non riesce a
incidere sulle azioni
d'attacco. Sta basso cercando il pallone,
facendo così perdere peso all'attacco. Al
35esimo viene sostituito da Igor, senza lasciare segni importanti su una partita che
probabilmente non è la sua. PESCE FUOR
D'ACQUA.
Igor 6. Anche lui fa parte della lista infortunati, ma viste le evidenti difficoltà offensive, Tinelli non aspetta la fine del primo
tempo per farlo entrare. Con lui migliora il
possesso palla in attacco, grazie alle sue
capacità aeree e la sua
infaticabile corsa su
tutti i palloni. Lo ferma
solo un brutto fallo del
numero 9 avversario
che, dopo tante prediche sul fair play del
suo capitano, e con il risultato a favore,
non disdegna di atterrarlo a palla passata
con un colpo sporco al ginocchio. MARTIRE
Sasha 5 (Savini al 50'). Mezzo punto se lo
gioca la sera prima alla festa del Ghislieri,
risultando ancora ubriaco il mattino dopo.
Solo pochi eletti, con una squadra decisamente più forte si sono potuti permettere
una cosa del genere (regalando comunque
prestazioni sottotono). Non brilla né in possesso né in interdizione. Le capacità sembrano esserci ma non stanno ancora spuntando. ALLEGRO CAZZONE.
Savini 5+. Il + lo
mette Elia perché
la tecnica c'è e si
vede, seppure a
sprazzi.
Quello
che manca è purtroppo 'a capa!
Oltre alla incolore
prestazione
lo
dimostra l'atteggiamento poco serio dei giorni pre-partita,
dichiarando a Napo: “Si, ma è il Griziotti...”
Potrebbe essere il riferimento del centrocampo, se solo si guardasse qualche videocassetta di Espo! Impara da Mimmo, per ora
sei lontano anni luce da quello che ci si
aspetta da te! STADIO EMBRIONALE.
Genova 5,5. Il fisico c'è, la tecnica sembrerebbe, e a tratti si vede anche la grinta.
Pagelle
Peccato che il gol sia gol quando la palla entra in rete e non ad un metro dalla porta
quando la devi ancora calciare. Nessuno dice
che questo ragazzone non ci metta la voglia,
ma certe cose sono sintomo troppa sufficienza. Buono il colpo di testa, ma questa volta è
la sfiga che mette
la palla a fil di
palo. INCONCLUDENTE.
Arbitro 4. Se non
ne ha voglia, po-
trebbe stare
a casa. Mai
vicino all'azione, quando la partita
si scalda si tiene a debita distanza lasciando
che i giocatori se la sbrighino tra loro. Allontana giustamente dal campo il figlio di Uzzino
quando crede di essere al bar anziché sulla
linea laterale, se applicasse la stessa dedizione alla partita la sua prestazione sarebbe da
8. SVOGLIATINA ALLA CREMA.
Fraccaro 5,5. La squadra non gioca bene in
avvio di gara, lasciando il vantaggio agli
ospiti. La situazione migliora leggermente
sul finire del primo tempo per dare decisivi
segni di ripresa nel secondo. Fino al raddoppio la speranza nel pareggio rimane
viva, seppur il pesante possesso palla sia
vanificato da un attacco improduttivo e un
centrocampo poco legato. Sufficiente la
difesa all'esordio.
Elia &Yoda
Voci di Corridoio
Questa
ragazza ha
richiesto di
non apparire
più sulle
amate
pagine di
VdC.
E noi la accontentiamo.
Megadirettore galattico
Simone Pellegrin
Direttore responsabile
Giovanni Mason
Vice Direttori Onorari
Elia Ferrari
Giovanni Ferrari
Vice Direttori
Andrea Violetto
Giorgio Montolivo
Special Ex
Mattia Tonucci
Adriano Oda
Inviato al Nirvana
Carlo de Grazia
Inchiostro: il giornale degli studenti
dell’Università di Pavia raggiunge in
14 anni la quota record di 93 numeri. Niente male per essere
un’iniziativa sponsorizzata con vagonate e vagonate di soldi dall’
A.C.E.R.S.A.T e che sforna un massimo di 8
pagine ogni due settimane. 93 è un bel numero, quasi vicini al 100. Insomma tutti i complimenti da parte di Voci di Corridoio… ah
un’appunto: noi per fare 94 numeri, di anni ce
ne abbiamo messi 3 e mezzo con una media
di 13,5 pagine. Insomma, se avessimo qualcosa da imparare potremmo dire che l’allievo ha
superato il maestro, purtroppo siamo semplicemente più bravi e motivati, e c’è poco da
fare. SUCCHIA!
Mqm: siete la metà di mille e nemmeno una che si sia scomodata a
scrivere un articolo sulla caccia al
tesoro. Capisco che il risultato non è
stato quello sperato, ma insomma…
siamo sempre e comunque sul podio! Ricordate che il Collegio restituisce quello
che gli dai e sarebbe stato bello per voi rileggere tra anni e anni il numero di oggi e trovarci sopra qualche riga su quell’esperienza
che, nonostante tutto, vi ha fatto divertire e vi
ha tenuto insieme, nel bel sogno che si vive
qui al Collegio Fraccaro. Quindi rimboccarsi le
maniche e giù di carta e penna, pretendiamo
più collaborazione, altrimenti ce la veniamo a
prendere con la forza. INDEGNE!
Pino il figlio di Uzzino detto Pizzino
o Puzzino: che testa di cazzo! Già
entrare in Collegio a Marzo è grave,
ma poi mettersi a far cazzate su
cazzate è intollerabile. Ringrazia il
Signore che ti vogliamo ancora qui
dentro, perché l’ignoranza al Fraccaro, è una
colpa. Soprattutto se è un’ignoranza intellettuale. Ci sta non sapere che il guarda-linee
deve star fermo e zitto, ma non arrivarci denota proprio l’intelligenza mono-neuronica, e
la cosa non ci stupisce. Se poi ci aggiungiamo
la scena in mensa… si porta rispetto alla gente che lavora, ricordatelo! Ora prepara canotto
e braccialo, che sta salendo la marea al piano!
MERDA!
3
Party
La mia festa al
Ghislieri
peccato “diressi mi” e li proprio la fanciulla
che col sorriso di sfida mi lascio nelle pomeridiane;senza nasconder alcun appagato stupor
tra quelle così delicate guance lentigginee;fu
subito accorta a servirmi 2 calici di quel veleno che risvegliò l'ES.
Due vagheggiamenti insicuri e appariscenti
effusioni labiali poi,ci unirono per una frazione di tempo,in cui le nostre anime così abbuiate,in quel caos torbido e tedio di corpi
sempre arroventati fra loro;che mi circondavano. Poi la frenesia verde viola ricoperta d'azzurro luccicante mi compresse il fisico elastico
costretto a esaurirsi con veloci transizioni
oblique con fine d'accidentare la mia materia,insensibile ma orgiasticamente
eccitata,contro le vergogne di
quegli sempre più ignudi corpi silenti,lasciati
maliziosamente incustoditi,come prede facili
alla mia caccia.
Fortunatamente sventato poi l'inganno tesomi
dalla vinaccia,per un
torno di senno,mi precipitai oltre quei stipiti
maledetti,per tornare a
respirare aria pura e
ragion d'essere.
Mi sentivo come se avessi vomitato palloncini gonfi d'ossigeno vitale.
La mente tornava mia
anche se affannosamente;la vista da poco ritornata a colloquiare con
tutto il resto del corpo,s'illuminò d'una luce
bicromatica:lime e arancia;ricci boccoli le coprivano il capo ,il “logos” da lei citato era
continuo ma dolce,perfetto a coronare le più
alte vette di un corpo che d'un daino silvestre
aveva le sembianze.
Il mio solito stupore di sempre al suo apparir
però venne sporcato da una macchia nera che
le contaminava invisibilmente il ventre,le sue
parole da sagge a rindondanti si fecero,e il
suo portamento nobile accusava qualche svenimento a destra e a manca.......quello che di
lei mi colpiva dionisio se lo stava pian piano
prendendo in ostaggio per una notte.
Il suo primo gelore al vedermi(il mio sempre
cosi frenetico e esule mai tranquillamente
In mezzo d' un torbido dì pavese,entro peristili di possenti colonnati;m'emozionavo arrogantemente al sol discuter con tre madamigelle italiche,che mancando di timidezza;nonostante;l'ignoranza di chi
noi improbabili ospiti fossimo;si proponevano
impavide come fiaccole al polo,di replicar con
risposte ai nostri inaspettati quanto inerenti
quesiti;atti a scoprir quel che sarà della notte
gaia,ormai alle porte del tramonto,entro quelle “inespugnabili“mura.
Tutto scorreva simpaticamente tra attacchi e
imbarazzi,quando al momento dei lasciti,
solerte innalzò l'avviso tramite quell'addio da
lor parte,tangente ad escludere la mia presenza al ricevimento che simultaneamente fremeva proprio entro quella labile stanza di perimetro,per sfiorire in canti e balli proprio
quando la timida luna nottambula si sarebbe
impadronita del cielo notturno.
Ma dal canto mio un intrepida voce avvisò le
vestali della festa,del mio ritorno in loco a più
breve
termine,di quanto loro potevano immaginare.
Indi lor ironicamente,”sorrisermi”con aria
imperturbabile e una sicurezza glaciale al mio
galante<<ci vediamo stasera>>.
I dubbi,in me furon tanti in quelle poche ore
in cui le atmosfere della mia pavia,cangiavano
da pomeridiane in notturne.
Pur io però cangiavo color....dal lieve rosato
uniforme della passeggiata sudata lungo il
ticino al rosso vinaceo delle mie gote sorridenti al più fraterno Bacco.
Lungi dallo sconfortarmi e ben attorniato da
crociati bianco rossi,che d'esperienza ne
hann' gola;m'arrecai d'innanzi ai cancelli che
dividevan me dai satiri e dalle dee terrene.
Or loro banchettando avidamente con distillati
“miracolici” speravan di liberare,il proprio io
al punto tale da mostrar senza “inibo” le lor
vergogne.
Ma già appena entro...... quell' aria giocosa e
atemporale;
i miei orecchi biechi avvertono duodenici gemiti non a tutti udibili,provenire dagli antri
più intestini di quelle insicure creaturine.
Ormai deliranti e schiavi di quella trappola
tesa loro dal lucifero dionisio.
I primi gemiti della fine
che
incombe
buia,crescevano ritmando le gesta folli e iperboliche degli ignavi baccheggianti.
Io me medesimo che Alla proposta della
con Bacco vengo a patti gentil ghisleriana di
molto spesso mi movevo come un demiurgo dormire sul letto
tra i futuri relitti.
Or subito al tavolo del
esser;mi precede ovunque in pubblico),si
trasformo sciolto da un tiepido scirocco,in
un ambiguo doppio abbraccio,gesto che
afferrai appieno solo superate le prime perplessità,ma soprattutto in altro loco molto
più personale,in effetti fu proprio al venir
meno della sua lucidità psicofisica,che iniziai a sentire anche il suo secondo abbraccio più metafisico che intimisticamente mi
richiedeva aiuto,a uscir dalle enormi mani
purpuree bagnate e senza tempo di quel
dio festaiolo e traditore.
Sensazione indescrivibile in arti tangibili,mi
riempiva lo stomaco,l'onore di sentir tra le
mie braccia il suo corpo,le
cui imperfezioni m' apparivano eleganti segni della
sua tangibile umanità trascendentale,ma soprattutto l' impagabile fatto di
percepire la fiducia ripostami in quei momenti pur
sapendo che io per lei ero
niente meno che un estraneo.
Tutto..........poi...... si tinse
d'emozionanti colori pastello.
Mentre la sua fronte affusolata sveniva sul mio
palmo della mano,proprio
in quel mio arto io distinguevo chiare le sue sofferenze,come se per osmosi
indolore stessi vivendo
anch'io la sua agonia,il suo
soffocamento acido.
Ogni suo tremore del ventre m'aggiornava del suo caos intestino.
Le sue gambe tremolanti,a tratti cedevano il
loro compito solo perchè, sicure di poter
contare sulle mie.
Ciò mi toccò talmente da accendere brividi
caldi di tenerezza sulla schiena che uscivano morbidi ma incontenibili dalle mie labbra in sulla sua schiena,con una dolcezza
quasi paterna.
Tutto senza ben capirne il significato.
Lei esausta crollò addormentata senza preoccupazioni;
il respiro affannato tendeva ad armonizzarsi
in sinfonia,
Mentre io supino sul pavimento,rifiutai le
coccole di morfeo;
per i miei pensieri ansiosi lunghi fino al
mattino,
non fosse che già agli albori,come un folletto Clara si
svegliò.
E Tra imbarazzi nascosti da
vuoti discorsi qualunquisti
“Ma no tranquilla... sul quotidiano,tutto si sciolIo per terra ci dormo se in un saluto più che emdella mia vita
tutti i mercoledì!” blematico
<<CI SI VEDE QUANDO CI SI
VEDE>>
...E IL TOZ DISSE...
4
TOZ
INCHIESTA SULLE FESTE COLLEGIALI: GHISLIERI
Rispondono alle domande di Toz ed Elia:
Giulia Russo, Antonella Pepe, Isabella
Bossolino.
Kitsch and chic.
aperte agli esterni e sono organizzate
rispettivamente da matricole, fagioli e
terzi anni. Le altre due feste hanno
utenza interna e l’organizzazione ufficiale del collegio, sono la festa dei laureandi e la festa di San Pio.
Come è nata l’idea della festa? E’ un evento tradizionale? E’ una festa matricola-
Fareste entrare un tipo che si presenta
da voi in toga e senza biglietto? No…
re (tradizionale).
(vedi didascalia della foto NdR)
Qual è il nome ufficiale della vostra festa?
Chi sono i principali organizzatori?
Le
I borromaici reggono l’alcol? No, oltre a
non reggere l’alcol vomitano in giro…
matricole.
Come mai si usa il sistema degli inviti
Isabella (quella sulla destra): “E tu come diavolo hai fatto ad entrare?”
personali? Per avere più responsabilità. Il “Io
Tre cose da fare e tre da non fare alla
sono il Toz. Limoniamo :-) ?“ (vedi risposta numero 12)
collegio impone un numero limitato.
festa del Ghislieri. Da fare: vestirsi a
E’ vero che esiste una tregua tra voi e il Borromeo durante le feste? Si, è vero.
Come gestite la festa per quanto riguarda
ruoli e organizzazione? C’è la prevendita dei
to la vita…
tema, sfondarsi d’alcol, provarci con tutte le
bruniane. Da non fare: sboccare in cortile,
sboccare sui divani, pisciare nel cortile interno.
Perché uno studente dovrebbe essere interes-
Quale festa collegiale si avvicina di più alla
Un aneddoto particolarmente divertente delle
ultime edizioni? Una ragazza ha quasi rischia-
biglietti e la lista della spesa, le matricole si sato alla vostra festa? Date tre motivazioni. Si vostra? Quella del collegio Nuovo. Perché
dividono in gruppi per svolgere queste man- beve, ci si diverte, c’è gente ed è economica. c’è rivalità tra nuovine e ghislieriani.
sioni.
Come utilizzate il ricavato della festa? Abbia-
Spiegate bene una volta per tutte quante feste fa il Ghislieri in un anno e in cosa si differenziano. Le feste sono cinque e si differen-
A quale festa un ghislieriano non dovrebbe
mai partecipare? Vedi risposta precedente
mo un introito di circa mille euro, per andare
in pari con le spese anche gli interni pagano. ziano principalmente per il tema. Tre sono
L’ARMADIETTO DI VDC
LE SCUSE DI VDC
Siccome la mamma dei cretini è sempre incinta,
ci ritroviamo ancora con questo problema: con
qualcuno che, invece che chiedere normalmente
per ottenere tranquillamente, pensa bene di distruggere il nostro armadietto in Sala Carte Nautiche. Dopo innumerevoli discussioni si è arrivati
ad ottenere l’aggiustamento della serratura coi
soldi del deposito cauzionale, e l’aggiunta di un
ulteriore lucchetto.
In monito rimane sempre quello:
BASTA CHIEDERE!!!!
Lo scorso numero (93) e questo (94) escono solo
in formato A4 e non nel solito tascabile per gli
abbonati a causa dell’esaurimento del toner
Ci scusiamo con gli abbonati, e ancora di più pregheremmo tutti di lasciare le copie in sala comune a disposizione di tutti, altrimenti finisce che ci
sarà gente che non avrà nemmeno la possibilità
di leggerlo…
GRAZIE!
Ai conigli ladri di trofei.
Nonostante il Fraccaro continui a collezionare coppe su coppe, resta aperto l’invito agli ignoti saccheggiatori di teche a palesare la propria identità e le proprie intenzioni circa il trofeo
di pallavolo dell’anno 2007/2008, ovvero (in parole semplici e alla portata di tutti):
SFIDATECI A QUALCOSA – QUALUNQUE COSA – PER IL RISCATTO DELLA NOSTRA COPPA.
VI ATTENDIAMO CON IMPAZIENZA
5
Caccia
Devo ringraziare quella bestia infame di Goggia, punti veniva assegnata in base all'ordine di conpericoloso come pochi nel trasportare lo clusione del percorso, risulta quantomeno curiostendardo/lancia, ma sempre con me a correre su so notare che una prova non sostenuta avesse
e giù, lungo la colonna Borromaica, cercando di lo stesso valore di una prova non superata. Non
tenere unito il gruppo, e partorendo, a volte, frasi c'è bisogno di un genio per capire che, facendosi
alla Frank Miller (una su tutte: "Nonno, lo sai che, due conti, certe prove conviene nettamente
se potessi, correrei anche per loro!"). Devo ringra- saltarle. Non è mia intenzione recriminare dal
Gentili colleghi Fraccarotti, è sempre un piacere per
ziare Polini per essere intervenuto immediatamen- momento che anch'io ho fatto parte del Comitame poter scrivere alla vostra redazione.
te sul mio crampo a due prove dalla fine, consen- to Organizzativo nelle sue prime fasi (e, comunQuesta volta l'argomento di cui intendo scrivere mi
tendomi di finire la gara senza eccessive sofferenze que, dopo abbiamo continuato ad essere rappresta particolarmente a cuore, quindi vi prego di
e, al tempo stesso, ricordandomi quanto inutile sia sentati) e che, di conseguenza, non ci sarebbe
comprendermi se in certi punti potrei risultare
stato conseguire il diploma di soccorritore da sedi- stato impossibile far notare il problema: semplifastidiosamente infervorato.
cenne. Devo ringraziare Pennacchio, mio compagno cemente, credo, abbiamo dato per scontato che
Come noi tutti sappiamo, martedì scorso si è tenudi crampo, il quale, coricato pochi metri dietro di il regolamento fosse sufficientemente chiaro in
ta la seconda edizione della Caccia al Tesoro Interme, vedendomi arrivare è riuscito a partorire un merito alla obbligatorietà di ogni prova e non
collegiale, grande intuizione dei colleghi del Collegeniale "sei venuto ad eliminarmi?", salvo rimetter- abbiamo reputato necessario renderlo esplicito.
gio Spallanzani e, quest'anno, organizzata su iniziasi in piedi nel giro di pochi secondi e, in meno di In secondo luogo, ho avuto modo di osservare
tiva delle colleghe del Collegio Castiglioniun minuto, riprendere a correre. Devo ringraziare che un elemento in grado di fare la differenza è
Brugnatelli.
Grosso per il militaresco ed eroico silenzio che ha anche l'eliminabilità dei propri membri. Fino a
Il resoconto dell'evento lo avete già fatto. Ciò che
accompagnato l'espressione di sofferenza marchia- metà gara la nostra squadra è stata perennevorrei fare oggi è scrivere da un punto di vista
ta a fuoco sul suo ignobile volto per la quasi totali- mente attaccata al culo della corazzata FraccaBorromaico, per quanto mediato dal mio personale.
tà della gara. Devo ringraziare rotta (loro uscivano da Aula '400 e noi entravachi ha pensato all'ammutina- mo) ma, nel corso della seconda metà, i meno
Devo premettere che si è trattamento, e anche su questo non allenati (e quelli che avevano sostenuto più
to, per me, di uno degli eventi
sono ironico: se nessuno mi duramente certe prove) hanno iniziato a rallenpiù importanti ed emozionanti
avesse odiato avrei avuto la tare. Mi sembra sufficientemente chiaro che,
da quando, quasi tre anni or
certezza di non aver fatto il essendo la separazione della squadra sanzionasono, sono passato per la prima
mio lavoro. Devo ringraziare ta, di fatto siano i più lenti a stabilire il passo
volta sotto le fauci (il mascherotutti quelli che non ho citato dell'intera squadra, rendendo quindi convenienne sovrastante il portone del
personalmente perché nessuno te l'eliminazione di certi elementi. Data l'idea
nostro Almo Collegio Borromeo).
può dire che abbiano fatto che mi ero fatto della competizione cui stavamo
Come probabilmente il mio fisico
meno degli altri.
partecipando, mi sono rifiutato di allontanare gli
tradisce, non sono mai stato un
Tutti loro mi hanno insegnato elementi più provati, preferendo lo spirito di
grande amante di sport di alcun
qualcosa su quel senso di Col- corpo all'efficienza della squadra e, di fatto,
genere e ho sempre preferito Esempio di mqm stremata
legialità che, noi in Borromeo, condannando il nostro Collegio al sesto (o quinuna buona giornata di ozio a un pomeriggio di
attività fisica. Tuttavia il nostro amato Decano ha proviamo a trasmettere fin dal primo giorno a ogni to, che dir si voglia) posto. In tutta onestà non
reputato opportuno affidare a me la guida della singola matricola e per questo saprò ricompensarli me la sento di dire che rimpiango questa scelta:
sì, mi aspettavo un risultato migliore (e, come
squadra matricolare e così, al mio esordio in veste a dovere.
Gli
errori,
perché
ce
ne
sono
stati
tanti
(soprattutto
me, molti altri dei nostri), ma non sarei stato
di rappresentate Borromaico, martedì scorso ho
urlato, incitato, insultato e corso fino a limiti che prima dell'inizio della gara), sono a me imputabili coerente con me stesso se avessi buttato fuori
non credevo di poter raggiungere, e anche oltre. e, di certo, non a loro. Di più dubito che potessero proprio quegli elementi che, in base a ciò che ho
fare. Per questo motivo mi scuso con il nostro espresso prima, stavano dando un senso all'inteAbbiamo corso tanto, probabilmente più di quasi
Almo Decano, Thomas "Natalino" Galasso, e con ra partecipazione della squadra.
tutti (non abbiamo saltato una singola prova), e
quanti avevano creduto in un risultato migliore: la Infine vorrei toccare un argomento poco piacevoverso la fine c'è stato il cedimento fisico generale:
responsabilità è mia. Inoltre, dal momento che le: il S. Agostino. Ritengo necessario fare una
tre crampi e una mezza storta (io ero un crampo e
quanto è stato ottenuto è stato ottenuto da quei premessa: quello che vado a esprimere è, come
una mezza storta). Inevitabile, se consideriamo che
quindici disgraziati, non reputerei giusto considera- sempre, il mio parere strettamente personale.
la quasi totalità di noi non faceva attività fisica
re conclusa l'esperienza finché non mi sarò sdebi- S. Agostino sballo divino, dicono. Io, di quel
minima almeno dai tempi del culo istituzionale.
tato con loro. Questo è il motivo per cui la targa è collegio, direi ben altro ma, in tutta franchezza,
Inevitabile ma non fatale per lo spirito. Sono tre
rimasta "parcheggiata" in camera mia fino ad ora: non mi va di affrontare una simile caduta di
anni che vedo matricole flettersi, strisciare, urlare
non verrà esposta finché non potrò dire di aver stile.
contro il Nemico (e contro di noi) e fare di tutto
reso onore al mio impegno nei loro confronti.
Avete presente quei bambini molto soli che, alle
per meritare una appartenenza che molti, prima di
elementari, per combattere il loro senso di inaentrare, si vergognerebbero anche solo di appogQuanto scritto fino ad ora La squadra di Don Maggi
giare (ah, l'idealismo liceale, quando si crede ancopotrebbe tradire un sentimenra nei diritti umani), ma alla Caccia al Tesoro ho
talismo che, in tutta franchezvisto altro. Ho visto dei Collegiali (per quanto maza, non mi è proprio e questo
tricole) dare tutto ciò che avevano (e anche di più)
è il motivo per cui ora sono
per qualcosa che va oltre la semplice competiziocostretto a recuperare in ogne. Ho visto dei ragazzini, tutti sotto i vent'anni,
gettività, procedendo ad un'acontinuare a muovere gambe, ormai rigide per la
nalisi più concreta di certi
stanchezza, solo perché era stato detto loro che
aspetti dell'evento.
questo era ciò che dovevano fare per il loro ColleInnanzitutto devo dire che
gio. Si sono divertiti, certo, ma hanno sofferto conon è mia intenzione conteme ho sofferto io e come ha sofferto chiunque non
stare il nostro piazzamento: le
ha mai rallentato volontariamente il passo per
regole erano quelle per tutti e,
quattro ore e mezza.
evidentemente, in base al
Devo ringraziarli tutti, dal primo all'ultimo, per le
regolamento quella è la posiemozioni che mi hanno regalato. Devo ringraziare il
zione che ci spettava.
gruppo di testa, composto da mai più di tre persoAd ogni modo non posso fare
ne, perennemente da richiamare all'ordine per
a meno di notare una cosa: il
evitare di incorrere in sanzioni per la separazione
regolamento conteneva un
della squadra ma costante sprone, per tutti, a insebug
non indifferente. Consideguire e fare meglio di quanto si stesse facendo.
rando che buona parte dei
Il Borromeo a
caccia
6
Caccia
deguatezza, tirano i capelli
alle compagne e gettano
nel fango gli altri bambini?
Esempio banale ma, a mio
parere, tragicamente appropriato. Sarà un caso che del
S. Agostino si parla sempre
e solo in seguito a qualche
loro bravata e che, nonostante ciò, molti continuino
a ignorare la esatta locazione di questo collegio?
Non posso parlare per gli
altri Collegiali ma io, personalmente sono stanco. Delirio in aula del ‘400
Stanco di stare a guardare
le bravate di una legione di incivili (chiedo scusa a
quei Collegiali del S. Agostino che non hanno mai
preso parte alle attività da vandali dei loro colleghi
più tristi). Stanco di ribadire che noi non vogliamo
una rivalità con loro. Stanco di replicare alle loro
vuote provocazioni o, come sarebbe meglio, di
ignorarle. Stanco di dovermi sentir dire dalle mie
matricole che, mentre ero stato convocato in Aula
'400, uno di quei simpatici burloni aveva provato a
dar fuoco al nostro stendardo (ci tengo a specificarlo: la pax era ancora vigente). Sono stanco di
loro e del loro atteggiamento profondamente immaturo, quando non direttamente infantile. Alla
premiazione mi hanno accusato di "parlare solo
quando in mezzo agli altri". Mi chiedo cosa questo
possa voler dire. Intendevano forse minacciarmi? Io
sono una persona civile e preferisco la dialettica
alle mani e, se è lo scontro fisico che cercano,
colgo l'occasione per deluderli: le nostre matricole,
così come tutti quelli con meno bolli di me, hanno
ordine tassativo di ignorare e di non alzare un dito.
Quello che non posso fare a meno di chiedermi è
perché non ci si possa aspettare un comportamento altrettanto maturo da ragazzi della nostra stessa
età e, più o meno, inseriti nel medesimo contesto
social-collegiale qua a Pavia. Non mi sono mai
piaciute le distinzioni Collegi di merito-ISU: ho
sempre creduto che, finché vengono condivisi determinati valori, si ha pari dignità. Da quello che ho
avuto modo di vedere, il S. Agostino dimostra ogni
giorno di più di volersi allontanare da questi valori.
Hanno un'idea diversa di collegialità? Benissimo, la
seguano. La seguano con chi la condivide ma non
si aspettino di imporla ad altri. La Residenza Golgi
non è nemmeno collegio, eppure partecipa a tutte
le manifestazioni collegiali, meritandosi tale partecipazione e dimostrando ogni volta (nel bene e nel
male) di avere uno spirito di corpo superiore a
certi altri collegi propriamente detti. Questo, a mio
avviso, è molto significativo nell'individuazione dei
criteri distintivi della Collegialità, requisito fonda-
mentale, da quel che mi
risulta, per ogni manifestazione intercollegiale.
Avanzare proposte in
questo campo non è di
certo il mio ruolo ma
non posso fare a meno
di manifestare la mia
preoccupazione relativamente alla svalutazione
delle attività intercollegiali cui dovessero continuare a partecipare
certi elementi. Detto ciò,
chiudo la polemica.
per il grandissimo esempio di umiltà che dovrebbe dare da riflettere a tutti, soprattutto ai grandi
Collegi, partendo dal poco Humile Borromeo e
passando dal poco umile Fraccaro;
- a Ferri, Spalluto, Milanesi, Savini, Bernardini,
Erba, Fezzardi, Castagna, Castellana, Polini, Becherucci, Conte (anche se, suo malgrado, assente), Pelizzari, Grosso, Pennacchio e Goggia, per
avermi accettato e sostenuto (tra alti e bassi)
nonostante la mia totale inesperienza e, soprattutto, per aver sbagliato la domanda sui sette
nani (con due Brontoli e uno Sdrucciolo), piazzandoci, di fatto, al primo posto (parimerito con
il Don Bosco) nella classifica morale;
- a Livia, Deantoni e Putoto, per lo sbatti assurdo
che si son presi (Putoto un po' meno, vero schiVorrei concludere facendo una considerazione, per fosissimo figlio degenere?) in Comitato;
come la vedo io, fondamentale per comprendere il - alle Castiglioncelle che, nonostante le strane
nostro Almo Collegio in questo preciso momento convinzioni circa le dinamiche democratiche, si
storico. La decisione di non partecipare alla prima sono prese lo sbatti principale in tutta questa
edizione della Caccia al Tesoro fu presa, l'anno storia e, mi è dispiaciuto constatarlo, non si
scorso, da certi quint'anni, esponenti di una men- sono viste riconoscere nemmeno questo merito;
talità collegiale che, al di là di ogni valutazione di - ai due fagioli dello Spallanzani, distintisi per
merito, poggiava su basi ideologiche diverse dalle correttezza, disponibilità e simpatia;
nostre. Ora quell'annata non
- a certe Nuovine, che
c'è più, eccezion fatta per il
farebbero bene a imparanostro stimatissimo Decano,
re che non è mai saggio
al quale riconosco il grandisprendere troppo sul
simo merito di aver mostrato
serio certe mie battute,
grande umiltà nel darmi carta
che altrimenti finisce che
bianca relativamente all'adesono costretto ad attuarsione alla seconda edizione.
le veramente, citando
In fase preparatoria, inoltre,
l'eroismo di affrontare
non mi sono scontrato con
senza cuffietta una vasca
nessuno dei muri che avevo
piena d'acqua, riuscendo
già messo in conto: le reazioanche, in qualche modo,
ni andavano dall'entusiasmo
a farsi male al polso;
all'indifferenza, passando dal
- ai Fraccarotti, per aversemplice interesse. Questo,
ci fatto sognare un nuosecondo me, è fondamentale:
vo scontro diretto con
la popolazione Borromaica,
loro per il podio per
per come la vedo io, ha finalalmeno metà gara e, non
mente dimostrato di aver
ultimo, per averci garanmesso da parte i pregiudizi
tito un'accoglienza di
accumulati negli anni e, sotutto rispetto presso il
prattutto, di aver abbandonaloro Collegio, durante la
to la formula "è una cosa da
prova;
ISU". Per molti di voi questo
- nuovamente alle mie
L’autore dell’articolo, l’anziano che ha guidato la
non significherà molto ma per squadra del Borromeo e vicitore del premio come matricole, per la enorme
me, e per molti altri qua den- “miglior accompagnatore” indetto dalla ormai soddisfazione datami con
tro, questo vale più della mitica divina alessia (a pecorina).
l'immediata risoluzione
stessa Caccia al Tesoro.
della "Ruota della Fortuna" delle Papere.
So di essermi dilungato troppo ma vorrei fare dei
A presto.
ringraziamenti speciali:
Italo "il Nonno" Scalia
- al Don Bosco, per la simpatia dimostrata (tanto in
Comitato quanto alla prova quanto in tifoseria) e
Longobeach si laurea
Carissimi amici collegiali ed ex, dopo gli ultimi mesi di intenso studio, sono contento di annunciarvi che finalmente mi laureo. La data e l’ora non è ancora stata fissata comunque è il 15 o 16 Aprile. Per molti la
notizia importante potrebbe essere che è già in progetto un rinfresco-aperitivo in sala comune che, se il
nostro eminentissimo Rettore me lo permetterà, sarà seguito da una festicciola con musica dal vivo. Non
appena possibile vi comunicherò personalmente o tramite facebook la data ed il responso del Rettore.
Per tutti gli eX (anche quelli con cui ho perso i contatti): questa comunicazione vale già come invito, quindi
chiunque voglia venire si tenga informato.
7
Francesì
A Uzzino.
Caro Uzzino, aiutami! Non ne posso più, mi
assillano continuamente: mi sento seguito,
anzi, so per certo che è così, e so pure che la
colpa è tua: cercano me per arrivare a te, così
ben protetto dai tuoi scagnozzi.
L’Organizzazione è potente, molto potente: è
riuscita perfino a infiltrare due spie in casa
mia; girando per il collegio, spesso vedo un
tale mai visto, mi dicono si chiami Carlo, e mi
guarda, col suo sguardo, oddio! E Mason non
è più lui, mi guarda con più disprezzo del
solito, sembra che si aspetti qualcosa da me,
e so cos’è quel qualcosa, e tu c’entri. E non
farmi ricordare Il Pazzo: sai cosa significa incontrarlo dietro un angolo? E cercare di capire
i suoi silenzi? E sentire i suoi occhi che ti seguono mentre ti allontani? Non proferisce
parola, e dice più di quanto io possa capire…
Uzzino: sono io!!! Aiutami!!! Non pretendo che
tu ti possa ricordare di me, del nostro passato, ma nell’ultima settimana della tua vita io
ho avuto una parte significativa: ero io a tenerti per mano quando, impaurito, ti apprestavi a salire sull’aeroplano, quello strano
marchingegno che si diceva potesse volare, e,
insieme, scoprimmo che era proprio così; e
quando, al ritorno, ormai vissuta la tua prima
volta, hai provato ad affrontare da solo
l’avventura, io ti ho svegliato per mostrarti la
meraviglia delle Alpi innevate che partivano
sotto di noi e si prolungavano all’orizzonte, e
le forme del lago di Como, di Lugano e d’Iseo,
ed ero sempre io quello che si lamentava di
non aver visto l’unico, vero lago. Ero io colui
col quale hai dormito la tua prima notte in
terra straniera, quando, ignari, scoprimmo
essere così rumorosi le pareti di quella casa,
Parigi che
aspetti
Stazione di Porte Maillot ore 10:00: Occhi stanchi, cervello pesante... allegre impressioni.
Penso a cosa ci faccio qui, mi ritornano in
mente ricordi del giorno prima, o del giorno
stesso... è difficile concepire uno stacco se
passi la notte in bianco: Vino rosso, tanto...
Splendid stramazzato a terra, la valigia di
Montolivo, la pagnotta di Idro... Nadal che
sbaglia strada all'uscita di Pavia. Ora eccomi
qui a Porte Maillot alle 10:00 in punto. Una
guida, una cartina, degli autobus sul ciglio del
parcheggio... toh, ecco Savini. Penso di non
farcela, barcollo, fatico nei discorsi... sono
stremato. Ed è qui che a
volte, mentre meno te lo
aspetti, cambia tutto... un
timido sole m'incoraggia,
mi da una pacca sulla spalla: cazzo, sono a Parigi!
Parigi... è da una vita...
8
o meglio, Ronfolivo. Ero io che, per strada, ti
tenevo compagnia e ti consolavo mentre Mappolivo cercava la via più lunga, più difficile,
più impervia, per arrivare alle nostre migliaia
di destinazioni. Io che seguivo i tuoi deliri
artistici. Io che alla tua poesia dicevo “A me
non piace”. Io che mi chiedevi “Fammi leggere” e ti rispondevo “No”. Io che ti mostravo i
silenzi di quel parco. Io che ti dissi “Voglio un
gelato” e così perdemmo il treno, l’ultimo (ah
no, era la settimana prima). Io colui che ti ha
impedito, tuo malgrado, di ingerire litri di
quel seppur buono vino francese e di molestare così le tue care francesine. Io che ti ho
detto che quella non era la tua cara Cammella, ma solo una povera dromedaria. Io che ti
ho prestato “Les fleur du mal”. Io colui che ha
comprato “Ok computer”; e Rimbaud in francese, io che il francese non lo so, ma tu hai
capito, un po’ come per “On the Road”. C’ero
io a mezzo metro da te, in silenzio, mentre
sulla Sua tomba una lacrima cercava la via
per uscire dai tuoi occhi, ma tu, uomo, la
fermasti; il tutto mentre Fotolivo cercava la
sua foto artistica. Io quello su cui vuoi fare la
tua tesi di laurea (triennale, specialistica e di
dottorato). Io che la sera ti dicevo “Facciamo
così” e tu “No”, e alla fine,
il giorno dopo, avevo ragione io… Io che ti ho tradotto
“Ti ha chiesto perché”, e
sempre io che tutt’ora
sono convinto di non aver
sbagliato. Io che, unico,
capivo la bellezza del tuo
accento francese. Io che
quando per strada mi dicevi “Guarda”, cercavo qualcosa di bello da vedere,
ma tu volevi mostrarmi a chi era intitolata
la via. Io che, come te, alla fine il concerto
Jazz non l’ho visto, e neppure RodriguezLopez, ma i “TV Guests” sì, e alla fine non è
stata poi così male, anzi. Io che, nonostante
i chilometri macinato, alla fine sono ingrassato, e ho mangiato bene. Io che ho diviso
con te una cena alla Rotisserie. Io che, come te, ho ancora i vestiti impregnati della
puzza di fritto della “Terra del Fuoco”. Io
che alla fine ti ho sentito dire “Facciamo
come cazzo volete” e siamo finiti da Charles. Io che come te, e come chiunque altro,
non riuscivo a capire Porcolivo, e le sue
Mappe Mentali. Io che ho detto a Savini, a
cena, che la sua AglioOlioPeperoncino era
meglio della tua. Io ero quello a cui, al Louvre e a l’Orsay, chiedevi “Mi presti la macchina fotografica?”. Io che con te ho visto
quanto in basso sia caduta la Chiesa a
Montmarte. Io che con te ho visto i Boulevard spaziosi e le Rue anguste, il Louvre e
la casa di Savini, il parco di Versailles e le
pozzanghere per strada, la torre Eiffel e la
cantina della festa ebraica, la cupezza di
Notre Dame e l’esplosione di colori delle
sue vetrate; io che con te ho viaggiato con
la metropolitana e con
l’aereo. Io, Uzzino,
IO!!!
Quindi, ti prego, se
non per me, almeno
per quello che abbiamo vissuto insieme,
ridammi la mia libertà, e SCRIVI ‘STO CA...O
DI ARTICOLO SU PARIGI!!!!!!!!!!!!!!!!
I--o
Parigi... l'ho sempre sognata e adesso l'ho trovata.
Una strana sensazione mi
pervade, ma la conosco, è
quasi un deja vù... una
cosa magari che ho sempre avuto, e a volte s'addormenta... un ricordo
infantile. Ci penso su, quando la metro scorre
veloce, e alla fine mi accorgo che è pura e
semplice curiosità. Succede sempre, penso a
tutti, quando stacchi qualcosa e riattacchi
un'altra... la scoperta del nuovo mi fa tremare
le gambe. Arriviamo in centro, tra la Sorbonne
e les Jardins du Luxembourg, dietro l'ombra
del Panthéon. Mi fermo un attimo ed è come
se uno spirito mi avesse posseduto: Qui al
centro di Parigi... un immenso puzzle d'insensati colori. Ora è tutto piatto, tutto chiaro,
scorre liscio come l'olio... si cammina e per un attimo penso di
averlo sempre voluto. Cammino
e osservo, guardo, a volte attentamente altre no, di sfuggita ma
mai di fretta. Parla poco perchè è
difficile, non riesco a farlo seriamente. Rue, Place, Boulevard,
Avenue... si cammina. L'asfalto è
come se prendesse
fuoco, brucia i piedi,
ma una volta che hai
fatto i calli continui e
non lo senti più. L'aria
è intensa, non ne
conosci i colori, non
ne conosci gli odori,
ne sei affascinato, percepisci la novità. Allora ti rincuori... cammini e vai. Seguo strade
scoscese, fatico nelle ripide viuzze. Mi perdo così e mi piace. Mi ritrovo in un fiume di
gente nell'immensa Boulevard, conto i negozi e le vetrine, annuso il gas delle insegne al neon. Ma lì, dove finisce il cemento,
enormi parchi al tramonto, giochi di luce,
bizzarre armonie, quadri impressionisti che
qualcuno ha già dipinto. Osservo e cammino e mi sento sfinito. Tutto mi sfinisce, e
allora mi riposo, un ristoro inatteso, imprevisto ma meritato. Me lo gusto pienamente
e ha un altro sapore, diverso da tutti gli
altri. Seduto guardo le punte delle mie scarpe, le accarezzo un po', sorrido e penso che
questo è solo il primo giorno... e Parigi mi
aspetta.
ps. Dedicato a quel Frociazzo di Idro!
Dario Maragliano
Ke - Kebab a cura di Giorgio Montolivo
Strane storie mettono a repentaglio la reputazione del kebab… pura invenzione o verità?
Avviandoci alla conclusione di questa rubrica,
vedremo (non di svelare, ma) di indagare
l’arcano.
un’invenzione; tuttavia, in
questo caso, la diffidenza
per la specialità gastronomica turca si materializza in una storia talmente grave, da destare sospetti. La teoria
delle leggende metropolitane può svelare il
Parte V – Kebab = Spazzatura?
loro modo di circolare; ma dubbia resta la
Quest’ultimo aneddoto (vedi “La salsa dei genesi, che in questo caso sembra da ascrisette semi”, VdC n. 93) rende benissimo la versi, piuttosto che alla “diffidenza della gencarenza d’immagine da cui è affetto il panino te”, all’aspra concorrenza di qualche grande
girevole; rappresenta la prova evidente che catena di ristorazione fast-food. « Pensateci
molte persone sono disposte a credere a qua- un attimo: credete davvero che sette Turchi,
come nelle peggiori barzellette, possano met"...i luoghi che vendono kebab si fanno spesso riprendere tersi d’accordo per andare a eiaculare nella
nei controlli sanitari per svariati motivi, da cui nascono salsa del kebab? » sbotta indispettito Emre
assurde leggende..."
Pinar, proprietario di döner in Svizzera e animatore del blog Kebabgeneration. La diffusione di questo mito cela un’opinione purtroppo
generalizzata sul kebab: la scarsa pulizia, per
l’appunto. Secondo Jean-Pierre Poulain, sociologo dell’alimentazione, la pessima reputazione è dovuta sia « a una dimensione scientifica oggettiva che a un insieme di pregiudizi
culturali. Il senso di pulito e sporco variano in
base alle diverse culture, senza che questo
sia direttamente collegato a un rischio sanitario effettivo. » I luoghi che vendono kebab si
fanno spesso riprendere nei controlli sanitari
per svariati motivi (congelazione errata, tracciabilità dubbia, olio per friggere riutilizzato
troppe volte, stoccaggio a terra): tutto ciò,
lungi dal dover essere tollerato, non fa che
alimentare certe credenze; mentre questi posti, secondo i rapporti stilati, non sembrano
più sporchi di altri locali che propongono cibi
lunque leggenda sul suo conto… Per quale da asporto. Del resto, a discolpa del döner,
ragione ciò accade? Che la leggenda metropo- giova la considerazione di buon senso di M.
litana nasca dalla gente, è risaputo: si tratta, Hadjiat: « In questo genere di ristoranti la
secondo l’antropologia moderna, di una narra- cucina è sempre a vista, caratteristica non
zione di fantasia che veicola un timore diffu- comune in Italia, per cui certe eventuali manso. Io stesso, che sia a Genova sia a Pavia canze balzerebbero immediatamente
sono stato toccato da queste voci sul kebab, all’occhio. ». Alla prossima.
ho avuto chiaro che si trattasse di
PROVE DEL CORO
Giovedì ore 18.30
Camera 13
Per tutti i cantanti: su Plinio, il
maestro Valeriano ha creato
una cartella “CORO” contenente le tracce audio dei brani da
studiare in modo da facilitare il
lavoro di tutti.
AVVISI TEATRALI
•
03-04 aprile Fraschini:
“Pensaci, Giacomino!”, 3
biglietti
•
07 aprile Fraschini:
“Angela Finocchiaro”, 4
biglietti
• 17-18 aprile Motoperpetuo: “A ciascuna la sua
fatica è sacra”, 1 biglietto
• 28-29 aprile Fraschini:
“Angels in America”, 4 biglietti
Per domande o prenotazioni
rivolgersi a Violenza, camera
47
I PERCHÉ DEL SOMA
Perché un uomo e una donna non sono
mai d’accordo se una cosa è bella o
brutta?
Ci avete mai fatto caso?
Scena tipica: a spasso per via Garibaldi, mano
per mano con la tua bella.. ad un tratto lei si
ferma davanti ad una vetrina ed esclama
“Che bella maglia!!”. Tu annuisci distrattamente.. Lei si ferma, ti guarda severo, e dice
“Ma non trovi che sia bellissima?”. Fregato.
Con voce timida rispondi: “Mah, veramente..non mi piace molto..”. A questo punto ti
sgriderà perché non hai stile, perchè ti piacciono solo cose tamarre, perché non sai distinguere le cose belle da quelle brutte..
Ed è proprio così: Il concetto di "bello" è ge-
neralmente soggettivo,
ma anche molto diverso
tra uomini e donne. In
particolare la donna per
decidere se una cosa è
bella o brutta utilizza
più cervello rispetto
all’uomo.
Infatti, una recente ricerca effettuata sul cervello (fatta dal un team
internazionale di scienziati!!) è riuscita a dimostrare che la vista di
opere d’arte, di paesaggi
piacevoli e, più in generale, di "cose belle" attiva, in maschi e femmine, zone diverse del
cervello.
Grazie alla magnetoencefalografia (un esame che
permette di rilevare
l’attività elettrica delle
sinapsi) si è scoperto
che, mentre nelle donne
la vista di immagini
"belle" attiva entrambe le
aree parietali, nell’uomo
accende solo il lato destro della corteccia cerebrale.
In parole povere, usiamo
meno cervello.
Mi dispiace quindi, ma
ha ragione lei: quella
maglia era davvero bella…
Alla prossima!
9
The Poker Fraccaro Challenge
“Regole e Informazioni”
Il primo torneo di poker sportivo fraccarotto si terrà in data martedì
28 Aprile.
La serata si articolerà in questo modo:
Ore 20.45 : L'organizzazione da il benvenuto e introduce la serata.
Ore 21.00: Inizia il turno di eliminatorie.
Ore 23.30: Finisce il turno di eliminatorie e
inizia una breve pausa
Ore 24.00: Inizio del turno finale. I vincitori
dei tavoli eliminatori si sfidano fino all'ultima chip.
Ad ogni giocatore verrà assegnato un
tavolo estratto a sorte, e un ammontare di
chip pari a 10 euro con le quali dovrà battere
tutti gli astanti presenti al suo tavolo.
Chi si aggiudica il tavolo eliminando tutti gli altri
giocatori ha diritto di accedere al tavolo finale.
Se al termine del tempo fissato per il primo turno, le 23.30, a qualcuno dei tavoli ancora non fosse emerso un vincitore, il comitato
organizzatore deciderà se sospendere la partita, nominando vincitore
il chip leader, oppure se prorogare di massimo 15 minuti la partita.Se
si proroga per un tavolo, si proroga ovviamente per tutti i restanti
tavoli. Terminati i 15 minuti non saranno possibili altre proroghe.
Il “buio”, ovvero quell'ammontare di chip che da regolamento, a
turno, ogni giocatore pone sul banco prima di aver guardato le carte,
aumenta ogni 15 minuti.
I partecipanti sono pregati di presentarsi con il dovuto anticipo, come
si conviene per siffatta eccezionale occasione, nella quale classe e
stile sono qualità ampiamente apprezzate.
Chi può iscriversi?
Solo Fraccarotti ed ex Fraccarotti sono i benvenuti, quindi
tu, maialino che stai leggendo, anche in questa occasione, puoi rassegnarti a grufolar nell'aia.
La quota di iscrizione ammonta a 10 EURO, ed
è da pagarsi ai responsabili
entro giovedì 23 aprile, ore 15.00, pena l'esclusione dal torneo.
La quota garantirà a tutti i partecipanti il
doveroso intrattenimento, da suddividersi
tra vivande e femmine, oltre al giusto riconoscimento per coloro che si riveleranno i campioni del Poker Fraccaro Challenge.
N.B. Non sono previsti rientri, quindi è inutile presentarsi
con mille euro in contanti.
Vi aspettiamo numerosi per questa che, siamo certi, sarà una serata
memorabile.
I Responsabili:
- Gamba (Cam.88) 3488251644
- Gotta (Cam 51) 3403573077
- Violetto (Cam.47) 3478340679
LE INTERVISTE DI VDC - POKERISTA
Visto che ormai tra le nostre belle mura il
Poker sportivo è largamente diffuso e avvicinandosi il primo torneo di Poker del Fraccaro,
noi di VdC abbiamo deciso di intervista qualcuno che del Poker ha fatto un lavoro.
Presentati ai lettori di Voci di Corridoio.
Ciao mi chiamo Stephane, ho 25 anni, in
internet gioco col lo pseudonimo di M3nte e
faccio il giocatore professionista oramai da 6
mesi circa.
Narraci velocemente la tua esperienza pokeristica fino ad oggi.
Ho cominciato a giocare a poker circa 3 anni
fa con gli amici. Sono poi approdato al gioco
online
circa
2
anni fa
quando
versai
per
la
p r i m a
v o l t a
qualche
euro su
una poker room
insieme a
mio
Qui sopra le statistiche di M3nte sul portale un
Giocodigitale.it… niente male no?
amico.
Da quel
momento la passione e' cresciuta sempre di
più ho migliorato il mio gioco studiando video
10
libri forums
e giocando sempre di più. Nell'ultimo anno ho
affrontato il gioco in una maniera sempre più
professionale e ho cominciato ad ottenere i
primi risultati (vincite). Ad ora mi mantengo
grazie al poker e posso permettermi anche
qualche torneo Live in giro
per l'Europa.
Perchè il Texan Hold'Em si
è diffuso così tanto secondo te?
Beh personalmente penso
che sia un gioco affascinante. Un mix di abilità e fortuna che provoca molta eccitazione da parte di chi lo
gioca! Il marketing effettuato negli ultimi mesi dalle
maggiori poker room ha
sicuramente contribuito
questo.
Raccontaci la tua mano più bella.
Ho giocato così tante mani che e' difficile
scegliere, ma sicuramente una che mi ha
dato tante emozioni e' stata quella con cui
ho vinto il mio primo piatto al campionato italiano pro a Sanremo. Era
appena scattata la pausa cena e
quasi tutti i giocatori al tavolo si
erano alzati. Io ricevo come mano
iniziale AA, rilancio e ricevo un call
da un avversario con 67. Riuscii a
portarmi a casa il piatto con non
poca fatica visto che il mio avversario si intestardì non poco nel tentativo di bluffare un punto che non aveva. Per fortuna i miei due assi ressero e portai a casa il primo grosso
piatto del torneo!!
Ecco Stephane al CampioPer concludere, dai un consiglio prenato PRO Sanremo.
Pro e contro del giocare
online.
Da giocatore prettamente Online prediligo
nettamente questa tipologia di gioco. Si puo'
giocare in ogni momento della giornata in
qualsiasi posto tu preferisca, connessione
permettendo, e infine il gioco e' estremamente piu' veloce; cio' permette di massimizzare
le proprie vincite. Beh online non si vivono le
stesse emozioni che si possono vivere giocando live, si gioca sempre da soli non si e' mai
a contatto con altra gente. Il bello del live e'
zioso a tutti i lettori amanti del poker che leggono VdC.
Beh se volete intraprendere questa carriera
non pensate di poter arrivare così facilmente in alto e vincere soldi senza fatica. Il
poker e' un gioco che richiede abilità, serietà e soprattutto pazienza. Se credete di
possedere queste qualità allora vale sicuramente la pena tentare
Grazie Ste, ti voglio bene!
Anche io.
Violenza
Pulp
White Plinio Pulp Fiction (1° parte)
Episodio I - A colazione
Sabato mattina regnava solo il silenzio: in ogni appartamento, la penombra prolungava il ristoro dei montanari, noncuranti della lesta aurora che cingeva la casa. Solo la signorina Giorgietta Rottenmeier, acconciata la folta chioma
rossa, lesta preparava la colazione per i fortunati ospiti: il profumato ensemble di latte, caffè, tè e croissant
(posticci) era niente in confronto alle due torte che il giorno prima la premurosa (e un po’ apprensiva) signorina era
andata a procurarsi nella bottega di culto di tutte le signore di Bormio.
Episodio II – Adolf e Jules
Quel venerdì sera le tavole valtellinesi erano cariche non solo di pizzoccheri e sciat… Vino, vino e ancora vino, ha
sfregiato per sempre l’innocenza del giovane Adolf, sfuggito al controllo del suo compagno Gesù, in lacrime. Polo,
dopo aver tediato per tutto il giorno i compagni di terme con frasi fatte di scarsissima
efficacia, ha trovato un perfetto emulo (non in Emule, ma) in Jules Savini, che, realizzando il miglior brindisi di tutte le matricole, ne ha proposto un’imitazione davvero
sensazionale (tenuto conto anche del perenne flemma e della monotonia che affliggono la sua voce). Il prevedibile seguito alcolico, per festeggiare la vittoria, si è materializzato nella devastante “gara di vino” contro Cremino, che l’ha visto nuovamente vincitore, nonostante la difficoltà dello scontro… e la pericolosa ostilità di Adolf, nei confronti di chiunque altro bevesse.
Episodio III – Il lungo viaggio verso e durante White Plinio
Ore 15:30 di giovedì. Tutti pronti per partire: le macchine cariche e incolonnate, ogni autista dotato da Rizzi di istruzioni
scritte ed illustrate, sufficienti a un bradipo per arrivare a destinazione in tempo e senza fallo. “E’ semplice - aggiungeva Michele -: basta non uscire a Milano e proseguire oltre Monza.” Ore 16. “Eh ?! Cosa? Dai, ma dove siete?” Queste le
poche parole di Oda che, con un’espressione di incredulo terrore, hanno preceduto la notizia che Genova, insieme
all’ilare Polo, lo sconclusionamento di Sacha e l’inerte Savini (e nonostante due Tom-tom), era arrivato in piazza del
Duomo a Milano. “Dove devo andare?”… Ed era solo l’inizio. Per molti, che ricordiamo con affetto, il viaggio non è mai
finito. Da uno degli appartamenti promanava un inebriante aroma, che si sentiva persino sulle scale. Le scale erano
all’aperto.
Segue nel prossimo numero di VdC
Monto, Oda e Rizzi
TORNEO INTERCOLLEGIALE DI RUGBY
Nella Riunione di ieri in segreteria al C.U.S. si sono definite le linee guida iniziali del progetto di Rugby intercollegiale. Basandosi sulle
regole vigenti per i campionati nazionali universitari, che prevedono partite da 7 minuti per tempo con in campo 7 giocatori per squadra, si è pensato di creare un girone all’italiana per i collegi maschili e femminili. Saranno tolte per permettere un più facile svolgimento di gioco, tutte le rimesse laterali e le mischie ordinate, causa talvolta di infortuni. Saranno programmati 3 allenamenti in data 12 19
26 maggio per i maschi e 11 18 25 maggio per le femmine. In questi 3 allenamenti gli istruttori del C.U.S. Pavia Rugby presenteranno il
gioco del rugby permettendo a tutti i neofiti partecipanti di acquisire la tecnica base per lo svolgimento sicuro delle partite. L’idea è di
inserire uno sport prettamente universitario, pieno di valori, perché il rugby alla fine scoprirete è una filosofia di vita, all’interno
dell’intercollegiale dell’anno prossimo. Quest’anno come fu per il dragon boat l’anno scorso sarà prettamente un torneo conoscitivo per
tutti i collegi. Al momento le squadre maschili che hanno intenzione di partecipare sono il Fraccaro, cairoli e ghislieri. Ben più nutrita
sembra essere la compagine femminile, con castiglioni, maino, ghislieri, santa caterina, nuovo e cardano che vogliono partecipare a
questa competizione. La mia speranza e ovviamente quella di partecipare con almeno due formazioni di questo collegio, più una mista
di ex collegiali, per fare una specie di super partita finale all star resto del mondo.
Aspetto numerose adesioni, soprattutto da tutti quelli che nella vita per una volta possono e vogliono affermare di avere vissuto rugby.
Marcone
11
Giochini
SAPEVATELO
Cari Fraccarotti. Uso il plurale non a caso, visto che la scorsa settimana mi
avete dato una gran soddisfazione provandoci in tanti. Quindi mando un enorme grazie a tutti quelli che hanno tentato di dar la soluzione, e se fosse per me
vi darei uno Squirting Toys a testa. Purtroppo però il Direttore è cattivo, molto
cattivo… quindi son costretto a nominare
un solo vincitore… o forse no. Perché
ammetto le mie colpe, l’indizio di Babbo
Natale era un po’ ambiguo e poteva
esser interpretato sia come Polo Nord
che come Renne. Anche se, come ha
detto Bradpizza, Babbo Natale in realtà
viene dalla Lapponia… ma io sono un
Redattore magnanimo e così, immolando
ai piedi di Mazzon il mio orologio in oro
di Mussolini, son riuscito ad ottenere
due premi: Franz Pradella (Renna h
12.26) vince il Tinelli in miniatura, mentre Bidello (Polo h 13.02) vince
l’ambitissimo Squirting Toys. Numero
nuovo, Sapevatelo nuovo. Sapete cosa
fare…
Soluzione Numero 93:
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Intruso: Adam West (Batman)
Logica: Dieci di quadri
Fraccarotto: Sud Sound System (SALENTO), pestelli (FARMACIA), Babbo Natale (RENNE o POLO
NORD)
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