Traversata delle Langhe: dai vigneti di S.Stefano

Transcript

Traversata delle Langhe: dai vigneti di S.Stefano
Traversata delle Langhe: dai vigneti di S.Stefano Belbo, alle nocciole di
Cortemilia, ai Castagneti di Saliceto in compagnia di Pavese e Fenoglio.
29 ottobre/2 novembre 2015
coordinatori Franco Calistri e Pierantonio Cian
Le Langhe rappresentano una vasta “regione” del Piemonte, compresa tra le province di Asti e
Cuneo e delimitata dai fiumi Belbo, Tanaro e Bormida. Per comodità di studio e di riferimento si
usa solitamente suddividere la zona in 3 aree ben distinte, ciascuna delle quali presenta
caratteristiche specifiche:
 la Bassa Langa, uno scenario collinare che non supera i 600 m d’altezza e tra cui spicca la
famosa città di Alba, con i suoi vini e suoi tartufi;
 l’Alta Langa fatta di boschi e di rilievi più elevati (circa 800 m) che si adagia al confine con
la Liguria;
 la Langa Astigiana, a sud di Asti, tra Canelli e il fiume Bormida.
Non è facile giungere a una spiegazione ufficiale ed esauriente circa il significato etimologico del
termine “langa. Secondo alcuni studi “langa” deriva dal latino “linguae” che bene si adatterebbe
alla tipologia del territorio, formato da una serie di “lingue”, di creste collinari, che confluiscono
tutte in una effettiva dorsale, percorsa lungo il suo perimetro. Altri invece sostengono che siano
stati i “langenses”, antica tribù ligure, ad attribuire questo nome al territorio in cui essi risiedevano.
Con il nostro trekking visiteremo le zone dell'Alta Langa percorrendo ampi tratti del GTL (Grande
Traversata delle Langhe) che collega Saliceto a Santo Stefano Belbo percorrendo le dorsali che che
separano le valli di Bormida ed Uzzone, poi Belbo e Bormida. Lungo il percorso faremo tappa al
castello medioevale di Prunetto, la pieve di Gottasecca, il centro storico di Cortimilia e Bergolo,
l'affascinante paese di pietra, senza dimenticare Santo Stefano Belbo, paese natale di Cesare
Pavese, dove, tra ripide colline ricoperte da vigneti, tutto parla dello scrittore, dai nomi delle
borgate, alla casa di Nuto al Museo pavesiano.
Programma di massima
29 ottobre
Partenza al mattino (ore 7) da Pg con auto proprie, arrivo nel primo pomeriggio a Santo Stefano
Belbo (554 km.), visita guidata ai luoghi pavesiani. Ore 18,30 partenza per Bergolo (km.30),
sistemazione presso la struttura Lalveare, cena e pernotto. [Chi non fosse interessato alla visita
dei luoghi pavesiani di Santo Stefano Belbo può venire direttamente a Bergolo]. Bergolo (616
metri s.l.m) con i suoi 80 abitanti/residenti, nel cuore della Langa, è uno dei comuni più piccoli di
tutta la provincia di Cuneo. Negli ultimi anni le costruzioni dell'intero paese, tutte in pietra, sono
state restaurate e, grazie all'intervento di artisti noti e meno noti, si e trasformato in una vetrina
della cultura contemporanea.
30 ottobre
Partenza in auto da Bergolo fino a Camerana (durante il viaggio breve deviazione per Gottasecca,
termine del trekking dove lasceremo un'auto, in tutto i km da percorrere in auto A/R sono circa 70).
Il trekking sul GTL (Grande Traversata delle Langhe) ha inizio 2,3 km oltre Camerana sulla SP 11.
Si passa per il Bric Calcinera (Bric in piemontese solitamente sta ad indicare monte/cima)
raggiungendo Saliceto, piccolo borgo con stradine tortuose e piccole piazzette che fanno ricordare
uno dei tanti paesini dell'entroterra ligure: da vedere il castello del 1300 con quattro torri
quadrangolari, la cappella di Sant'Agostino, con affreschi del 1400. Il nome del paese pare derivi
dal fatto che in loco vi fosse una fitta presenza di salici (infatti lo stemma del paese riporta un salice
piangente). Altre ipotesi fanno risalire il nome alla tribù dei Salii, che emigrarono dalla Provenza in
Piemonte fondando tra gli altri i centri di Saluzzo, Saluggia e Sale Langhe. Nell'attuale territorio del
comune di Saliceto sorgevano un tempo due centri, completamente distrutti dai Saraceni nel X
secolo. Stessa sorte toccò ad un castello eretto sulla collina "Margarita". Scampato il pericolo dei
Saraceni, l'abitato venne costruito più a valle, dove sorge attualmente, e qui i marchesi Del Carretto
fecero erigere alla fine del XII secolo un massiccio castello.
Da Saliceto si prosegue sempre sul tracciato del GTL e, percorrendo un sentiero di cresta, si passa
per il Bric del Baraccone (765 metri), poi di Giampiere (754 metri) e dell'Orso (726 metri) per
raggiungere Gottasecca Il nome del paese si ricollega alla siccità di questa zona dell'alta Langa, che
da sempre è povera d'acqua. La sua posizione è dominante rispetto alla valle del Bormida e a quella
dell'Uzzone, essendo posto sul crinale spartiacque dei due fiumi. Interessanti, sotto il profilo
artistico e monumentale, la torre e i resti del castello. Poco distante, da vedere il santuario dedicato
all'Assunta, immerso nel verde. Nel 1170 Gottasecca era feudo del marchesato di Ceva e poi, per la
sua posizione strategica, passò ai Del Carretto, ai Marchesi del Monferrato e dagli Sforza ai Savoia.
Da Gottasecca si va a recuperare le auto lasciate alla partenza del trekking e si ritorna a Bergolo.
In complesso il trekking si sviluppa per 16 km con un dislivello totale di 700 metri
(l'unica salita è quella da Saliceto, 390 metri al Bric Baraccone 765 metri).
31 ottobre
Partenza in auto da Bergolo per Monesiglio (16 km), lasciando un auto a Bergolo (fine trekking). Da
Monesiglio, dopo una veloce visita al Castello e alla chiesa parrocchiale) si imbocca un sentiero in
salita e poi in cresta dopo circa 6 km riporta sulla SP che proviene da Gottasecca. Attraversata la
Provinciale si prosegue in direzione del Bric dei Faggi, una sommità collinare interamente
ricoperta da un'ampia faggeta. Dal Bric dei Faggi il sentiero riporta sulla strada che porta a
Prunetto, borgo situato sulla riva destra della Valle Bormida, dominato dal Castello che sorge su di
un bric a 750. Nelle giornate terse è incoronato dalla mole del Monviso. La costruzione risale
probabilmente al XII/XIII secolo quando, attorno alla originaria grande torre quadrata del IX
secolo la potente famiglia dei Del Carretto edificò la fortezza. A pochi metri dal Castello il santuario
della Madonna del Carmine con affreschi del 1470 eseguiti da Segurano Cigna. Da Prunetto, dopo
un breve tratto lungo la provinciale il percorso prosegue in cresta raggiungendo Bergolo.
In complesso il trekking si sviluppa per 20 km con un dislivello di 900 metri (tutto
concentrato nella prima parte da Monesiglio alla SP, che si può valutare di eliminare, in questo
modo il trekking si ridurrebbe a 15 km e ad un dislivello di 500 metri)
1 novembre giorno
Il trekking della giornata si sviluppa ad anello con partenza ed arrivo da/a Bergolo. Da Bergolo si
imbocca un sentiero che in discesa fino alla SP439 poi in leggera salita porta a Torre Bormida,
paesino dai tipici terrazzamenti di pietra sui quali sono collocati i vigneti di Dolcetto: di interesse
artistico è la chiesa parrocchiale dell'Assunta posta nell'unica piazza del paese. Da Torre Bormida il
sentiero risale a guadagnare la cresta delle colline e dopo circa 4 km si raggiunge l'abitato di
Cravanzana. Il paese sorge su una piccola rocca, disteso sulla sponda destra del Belbo a 555 metri
sul livello del mare. E’ uno dei centri più importanti nella produzione della nocciola. La parte alta
di Cravanzana ospita il centro storico che si raggruppa attorno alla chiesa parrocchiale dei Santi
Pietro e Vitale e al poderoso castello medievale. Secondo leggende il nome del paese deriva
dall'unica capra rimasta in vita dopo una pestilenza che aveva distrutto tutte le greggi (cavra sana=
capra sana). Da Cravanzana si si prosegue passando per il Bric del Cucco (642 metri) e arrivati
(altri 4,4 km) alla altezza della Cascina Ca Rossa si lascia il GTL per scendere verso Varascio e
raggiungere sotto la chiesa di S. Lucia un piccolo stabilimento di lavorazione delle nocciole che
potremo visitare. Si percorre un breve tratto di provinciale e, deviando per un sentiero a mezza
costa si raggiunge Cortemilia. Anticamente Cohors Aemilia, è uno dei centri più importanti delle
Langhe. Il nucleo della cittadina è costituito da abitazioni medioevali, adorne di portici. La torre
cilindrica del 1200 sovrasta l'abitato ed è quanto rimane del castello aleramico. Il fiume Bormida
divide Cortemilia in due quartieri che prendono il nome dalle chiese di San Michele e di San
Pantaleo. Artisticamente significativo l'ex convento francescano, che pare sia stato voluto dallo
stesso San Francesco di passaggio in zona. Cortemilia va famosa per la nocciola tonda, cui è
dedicata una manifestazione l'ultima settimana di agosto. Da Cortemilia si riprende il GTL e ,
sempre con un sentiero di cresta, si raggiunge Bergolo.
In complesso l'anello previsto si sviluppa per 25 km e presenta un dislivello di 900
metri. [la lunghezza può essere ridotta a circa 20/18 km partendo da Torre Bormida
o terminando a Cortemilia]
2 novembre
Da Bergolo in auto fino a Barolo (38 km). Lì ci attende una breve passeggiata di 6 km ad anello
attraverso le vigne. Terminata la passeggiata si rientra a Pg.
Sistemazione
Struttura ricettiva Lalveare, Via Roma 20 Bergolo. La struttura dispone di:
6 camere doppie con bagno
2 camere doppie con bagno in comune
1 appartamento per 2 persone con bagno
3 appartamenti per 3 o 4 persone con bagno
Il costo è di 48 euro al giorno e comprende pernotto, cena colazione e sacchetto per escursione
(2 panini, un frutto, mezza minerale ed un dolcetto), bevande incluse. Il costo complessivo per le
quattro giornate è di 192 euro. Ai quali vanno aggiunti 5 euro di contributo CAI. Sono escluse le
spese di viaggio e l'eventuale guida a Santo Stefano Belbo.
I posti disponibili sono 20
Le iscrizioni vanno effettuate entro lunedì 14 settembre alle ore 14 solo tramite mail
al seguente indirizzo: [email protected].
Si terrà conto dell'ordine di iscrizione anche per eventuali sostituzioni di chi
rinuncia. A chiusura iscrizioni si farà un incontro in sede per fornire ulteriori
informazioni e chiarimenti. Oltre ai solidi e liquidi consumati in loco, sarà possibile
acquistare nocciole, crema di nocciole (niente a che fare con la nutella) e formaggi di
latte ovino e bovino.
Riferimenti: Franco Calistri 347.5751347
Pierantonio Cian 3485126913