Dicembre - Sant`Ambrogio
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Dicembre - Sant`Ambrogio
Dicembre 2012 Anno XXX n. 9 www.basilicasantambrogio.it - [email protected] - C.C.P. 26958207 RISCOPRIAMO IL NATALE DEL VANGELO Q uest’anno vorrei pensare al Natale di Gesù liberandolo da ogni particolare leggendario. Vorrei che ascoltassimo solo e unicamente il racconto evangelico, che ci parla di poche e semplici cose. Gesù nasce mentre i suoi genitori - Maria e Giuseppe - sono in viaggio, migranti, fuori dal loro paese, obbedienti a quel “decreto di Cesare Augusto” che voleva fare il censimento di “tutta la terra”. Gesù nasce in una grotta (che forse serviva ai pastori come stalla) perché nella zona le locande erano tutte occupate a motivo del grande via vai di quei giorni: per la povera famiglia di Gesù non c’è spazio. Un po’ come oggi, come in questi nostri tempi nei quali nascono nella nostra città più figli di emigranti che di antichi milanesi: anche oggi per i poveri continua a non esserci molto spazio. Questa nascita nella povertà ci interpella tutti. Gesù, il Figlio di Dio, nasce povero, per farci capire che la vera ricchezza non sta nelle cose materiali, esteriori, nel denaro, nel superfluo, nel benessere… Basilica di sant’Ambrogio, Sarcofago detto di Stilicone (IV secolo) - “Natività”: particolare nel lato rivolto verso l’altare. Al vertice del coperchio che chiude il sarcofago-pulpito della nostra Basilica, si trova una delle più antiche rappresentazioni della Natività. La storica dell’arte Chiara Gatti, così ne parla nel suo recente libro “Insolite Natività” (ed. Interlinea): “Il sarcofago di Stilicone è un capolavoro di scultura paleocristiana. Il Bambinello è rappresentato stretto nelle fasce, deposto sopra un sarcofago che sembra una replica in miniatura di quello su cui è scolpito”. Il figlio di Maria risorgerà, si alzerà vivo dal sepolcro annunciando una speranza nuova e vera a tutta l’umanità. continua a pag. 2 2 segue da pag. 1 I veri tesori non sono negli scrigni, ma nei cuori. La vera ricchezza assomiglia alla felicità, ha a che fare con la serenità del cuore, è sentire che tu conti per qualcuno, è sperimentare che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Mentre siamo tutti intenti a scartocciare i nostri piccoli doni, Gesù ci dona sé stesso. Lui non porta delle cose, ma Lui stesso si fa dono, per svelarci che non siamo semplici e casuali creature, ma per annunciare a tutti gli uomini di ogni tempo che quello che Lui è per natura – Figlio di Dio – noi lo siamo per grazia: figli. Dice il vangelo di Giovanni “A quanti l’hanno accolto, Egli ha dato il potere di diventare figli di Dio” (1,12). Commenta sant’Ambrogio: “E’ venuto in una stalla per mettere te sul trono: è disceso dai cieli perché tu raggiunga le stelle”. Stando alle parole severe dei profeti - ricordiamo Giovanni il Battista, che come un leone “ruggisce” nel deserto… - è grande la sorpresa, è inaudito ciò che accade: si attendeva un giudice implacabile, un re invincibile, ma arriva un bambino inerme. Altare d’oro, Volvinio, IX sec., particolare: “Natività”. Sempre nel libro “Insolite Natività”, troviamo: “Nell’altare d’oro della Basilica di sant’Ambrogio, opera di oreficeria carolingia sbalzata in oro zecchino nel IX secolo, il bambino Gesù è adagiato su un’alta culla, che sembra un palazzo imperiale, con alti loggiati. Questa insolita mangiatoia prelude forse a Gerusalemme e al tema pasquale, quale sarcofago della Resurrezione”. L’ineffabile identità del nostro Dio si è disvelata: Egli è Amore e Misericordia. In quel bambino che nasce e che sarà Gesù di Nazareth, “si sono manifestati la bontà di Dio Salvatore nostro e il suo amore per tutti gli uomini” (Tito 3,4). A tutti l’augurio di questo Natale e nell’anno nuovo che verrà, di sperimentare l’Amore e la Misericordia del nostro Dio. + Erminio De Scalzi Dal Corriere della Sera dell’8 dicembre 2012 VEDI SANT’AMBROGIO E CAPISCI COS’E’ MILANO… N on si può capire Milano senza avere guardato con attenzione la massa architettonica della Basilica di Sant’Ambrogio e il cortile con i quattro portici che la precede, quello una volta riservato ai catecumeni. Quell’architettura di mattoni ha una capacità di porsi sulla terra con un senso di staticità tellurica e solida che corrisponde al meglio dell’anima altrettanto solida dei milanesi e che Marco Zanuso ha ripreso alla perfezione, in versione moderna, nel progetto del Piccolo Teatro. Ed è tuttora l’esempio maggiore rimasto d’uno stile romanico in fase di formazione nei secoli finali del primo millennio. Ma è la storia che raccontano le sue stesse pietre a commuovere, da quella delle due torri a lungo in competizione l’una con l’altra, quella alta episcopale dei canonici e quella bassa monastica benedettina, ognuna con i suoi privilegi, i suoi pellegrini e ovviamente le sue offerte, a quella delle testimonianze interne alla basilica, il ciborio del vescovo Angilberto II, inizio del IX secolo, il paliotto d’oro dell’altare suo contemporaneo e sicuramente massimo capolavoro dell’oreficeria d’allora e forse di tutti i tempi, le reliquie nella cripta, il misterioso serpente di bronzo detto di Mosè. E poi, al di là di inutili polemiche, l’eccellente nuova pavimentazione progettata pochi anni orsono da Caccia Dominioni, un esemplare tentativo di restituire la morbidezza dei pavimenti quando prendono la patina dei secoli. Philippe Daverio 3 Un resoconto degli incontri in Avvento IL PORTICO DEI CERCATORI DI DIO “I l credente e il non credente convivono in ciascuno di noi: si parlano dentro, si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente domande pungenti e inquietanti, l’uno all’altro” (Carlo Maria Martini): queste parole sono state la premessa agli incontri del “Portico” che si sono tenuti nei giovedì in Avvento. Vorrei ricordare alcune intuizioni emerse in questi incontri. La fede: al cuore della vita La fede è una scelta intimamente personale: tocca il “cuore” della vita, “il santuario della coscienza”, quella “zona di mistero” dove a nessuno è lecito entrare con occhi indiscreti. Dobbiamo fermarci rispettosi alla soglia della coscienza, convinti che c’è un dialogo misterioso, singolarissimo, tra ogni persona e Dio. Chi è credente? E’ sempre molto difficile giudicare chi è credente e chi non lo è. Sant’Agostino afferma: “Molti non appartengono alla Chiesa, ma appartengono già a Cristo. Molti appartengono alla Chiesa, ma non a Cristo”. E una persona è “di Cristo” e “di Dio”, cioè credente, anche se non ha mai questo nome sulle labbra, perché si accontenta di averlo nel cuore e nella vita. La fede: una certezza per il cuore. Si arriva alla fede con tutta la persona: sono coinvolte tutte le sue potenzialità: intelligenza, volontà, sentimenti, emozioni, intuizioni. Ma soprattutto si arriva alla fede “per viam amoris”, seguendo la “via dell’amore”. La fede infatti è una drammatica sfida per la ragione, ma un’abbagliante certezza per il cuore. La fede non è frutto di un freddo ragionamento, ma di un vero e grande innamoramento per la persona di Gesù. Diceva san Gregorio Magno: “Amor ipse notitia est”, ovvero “è lo stesso amore che fa conoscere una persona”. Dove c’è l’amore, lì c’è l’occhio che intuisce, c’è la “chiaroveggenza dell’amore”. Molti oggi sono titubanti nei confronti della fede, non sanno se sono credenti oppure no… solitamente non sono praticanti, ma hanno una rettitudine, un’integrità, una pulizia interiore, una disponibilità verso gli altri, una ricchezza di umanità ammirevoli. Come scrive il cardinale Martini, sono “quegli uomini e quelle donne che, senza esplicito riferimento alla fede, hanno un amore per l’uomo, che ha qualcosa di assoluto, che è quasi come una fede e che, comunque, è già potenzialmente apertura a Dio”. E’ il loro modo di essere credenti. L’importante è ognuno continui il proprio cammino di ricerca, in fedeltà alla propria coscienza. Don Giovanni L’appello lanciato nel mese di novembre scorso nell’articolo “Tacciono le campane di S. Ambrogio: tutti i fedeli collaborino per ridare loro la voce!” non è caduto nel vuoto. Banca Popolare Commercio e Industria ha raccolto la nostra sollecitazione e si è proposta con il Progetto “Social Bond” a favore della Basilica di sant’Ambrogio. L’iniziativa della Banca prevede l’emissione di un prestito obbligazionario e la sua collocazione presso clienti consolidati o nuovi. Parte dei proventi del collocamento saranno devoluti dalla Banca, a titolo di liberalità, alla Basilica di S. Ambrogio e contribuiranno parzialmente al sostegno delle opere di ristrutturazione che interessano il complesso monumentale della nostra Basilica di S. Ambrogio, in particolare i lavori sul campanile detto “dei canonici”. “Banca Popolare Commercio & Industria, Banca di riferimento per il territorio milanese del Gruppo UBI Banca, desidera così testimoniare concretamente la propria attenzione a progetti di grande valenza sociale e culturale, e sottolineare il forte legame dell’Istituto con il territorio milanese del quale la Basilica di sant’Ambrogio è sicuramente uno dei simboli più amati”. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto. Il Consiglio per gli Affari Economici della Basilica di sant’Ambrogio 4 LA NOSTRA PRIMA CONFESSIONE All’inizio del periodo di Avvento abbiamo celebrato la prima Confessione dei ragazzi e delle ragazze che si preparano alla prima Comunione. Abbiamo pensato di chiedere a ciascuno di questi ragazzi le loro impressioni, cui talvolta si sono aggiunte anche quelle dei genitori. La possibilità di vedere cosa la nostra fede susciti nel cuore di questi bambini è un grande dono che ci consente di festeggiare il Natale con autentico spirito cristiano: attorno a Gesù, felici di essere amati e perdonati. Buon Natale, confidando nella misericordia del Signore! Don Luca Domenica ho fatto la mia prima Confessione ero molto emozionato ma anche felice, quando sono uscito dalla chiesa avevo la sensazione di essere più leggero e di avere un cuore bianco come la neve. Che bello: ho mangiato e giocato insieme ai miei compagni, una cosa che di solito non faccio la domenica. Nel momento della Riconciliazione, in chiesa, avevo un po’ paura e mi sembrava di non ricordarmi più niente...ma il sacerdote mi ha aiutato e mi è passata subito. Anche stare insieme ai miei compagni prima della confessione mi è servito molto. All’inizio ero emozionato e non sapevo cosa dire, poi quando sono andato dal sacerdote ho iniziato io a parlare, invece quando dovevo chiedere il perdono dei miei peccati a Gesù, il prete mi ha aiutato. Mentre camminavo per andare ad accendere il lumino della Croce, mi sentivo volare: è stato facile e bello confessarmi. Prima di confessarmi avevo una paura… Invece poi quando sono salita sopra all’altare perché era il mio turno mi sono tranquillizzata ma non del tutto. Mentre ero all’altare ero sempre un po’ nervosa ma non troppo, ma dopo un po’ mi sono calmata. Quando sono scesa ero libera perché mi ero scusata con Gesù delle mie colpe. Sono molto contento di essermi confessato e mi sono emozionato perché è ritornata la luce nel mio cuore. Farò del mio meglio per non fare più’ peccati per non vivere nell’oscurità. 5 Fatti raccontare dal papà, dalla mamma, dai nonni il presepe di quando erano bambini IL PRESEPE RACCONTATO IN FAMIGLIA P er i bambini che vivono e crescono in un ambiente cristiano, i problemi teologici iniziano molto presto e, per essere più precisi, cominciano dalla storia di una famiglia di statuine. La prima volta che ho sentito parlare della Madonna è stato nella costruzione del primo presepe della mia vita: avrò avuto 4 anni, mamma e papà toglievano le statuine dalla carta di giornale con cui erano state avvolte l’anno prima. Ecco i pastori, poi una donna con la brocca in testa, il cammelliere che mio papà sistemava sotto la palma, quindi le pecorelle, quelle che brucavano e quelle che guardavano il cielo. Quando erano rimasti gli ultimi cinque pacchettini la mamma mi diceva: “guarda adesso chi arriva…” ed ecco il bue, l’asinello – che mi faceva molto ridere – e san Giuseppe con la barba e la faccia un po’ triste. Io chiedevo chi fosse e la mamma, omettendo difficili spiegazioni, rispondeva: “Il papà di Gesù Bambino”. Poi mi mostrava la statuina della Madonna e mi diceva: “E lei chi è?”. Indovinavo subito: “La sua mamma!”. La mia mamma, invece, avrebbe voluto aggiungere qualcos’altro, poi si guardava negli occhi con il babbo e decideva che non era ancora il caso di avventurarsi nella storia dell’Immacolata Concezione: meglio aspettare altri due o tre presepi. Nell’ultimo pacchetto c’era la mangiatoia con Gesù bambino. Io avrei voluto sistemarlo subito nel presepe, perché i bambini soffrono se stanno lontani dai genitori, ma la mamma e il papà tentavano di spiegarmi che sarebbe nato la notte del 24 dicembre… allora io replicavo che se era già lì non aveva bisogno di nascere. Ma siccome quello che c’era da dire in quel momento era delicato e importante, prendeva la parola il papà: “Gesù bambino è il figlio di Dio!”. Mi ricordo che la Madonna era davvero una delle statuine più belle del presepe, con il suo abito azzurro e il velo bianco sulla testa, le mani giunte e il viso dolcissimo. Io non riuscivo a capire: il papà mi aveva detto che Gesù è il figlio di Dio, mentre la suora all’asilo ci aveva detto che Gesù, appena nato, dovette scappare in Egitto con la sua mamma Maria e il suo papà, san Giuseppe! Qualche anno dopo la mia mamma aggiunse un particolare, disse che Maria era stata visitata da un angelo, Gabriele, il quale le disse che sarebbe diventata la madre del figlio di Dio. Maria, dopo un attimo di preoccupazione disse: “sia fatta la sua volontà”. La storia del presepe si infittiva di misteri… Ho passato gli anni delle elementari a domandarmi: questo bimbo Gesù, di chi è figlio per davvero? E ancora, ammesso che Gesù fosse davvero il figlio di Dio, perché era stata scelta proprio la Madonna per fargli da mamma? Perché questa giovinetta anonima e poverissima? Perché non una regina con un castello? Ma perché Dio che aveva creato ogni cosa, il cielo, la terra, il gelato al pistacchio, la pasta al pesto e le galassie e che quindi non era messo mica male, per fare da mamma a suo figlio era andato scegliersi una povera casalinga? Ma cosa aveva di speciale quella statuina con l’abito azzurro e il velo bianco? Le nonne mi dicevano che Dio preferisce i buoni e i semplici, perché la bontà e la semplicità sono le cose più importanti e Maria era stata scelta perché era una persona talmente buona che era difficilissimo trovarne un’altra più buona di lei. Queste storie dei personaggi del presepe mi sono rimaste dentro tutta la vita: in alcuni momenti erano ben presenti con i loro misteri pungenti e irrisolvibili, poi me ne sono sbarazzato, mi sembravano baggianate, roba per bambini ma forse erano semplicemente assopite, in fondo al cuore. Perché anche volendo, non riesco proprio a dimenticarmi della Madonna anche perché, guarda il destino, sono andato a vivere nella città della Madonna, anzi della Madunina. Lei se ne sta lì sopra il Duomo da qualche secolo, a 108 metri di altezza, ma lei - la Madunina - dobbiamo tenerla all’altezza del cuore, tra il metro e venti e il metro e novanta a seconda se uno e brevilineo o longilineo: lei è contenta a quell’altezza lì, quella del cuore. E così, ogni giorno, posso rivolgerle la stessa domanda di quando ero bambino: “Spiegami un po’: come a fatto Dio a perdere la testa per te?” Giacomo Poretti, “Alto come un vaso di gerani”, Mondadori. 6 CALENDARIO DICEMBRE 2012 Lunedì 24 dicembre Ore 18.30, santa messa della Vigilia di Natale. Ore 23.15, Veglia in preparazione alla santa messa di mezzanotte. Martedì 25 dicembre – SANTO NATALE Orario festivo delle Messe. Alle ore 11.00, pontificale in lingua latina e canto ambrosiano: Presiede mons. Erminio De Scalzi, Abate. Partecipa la Cappella Musicale Ambrosiana. Mercoledì 26 dicembre – santo Stefano SS. Messe ore 8.00, 9.00, 10.00, 18.30. Lunedì 31 dicembre – ULTIMO GIORNO DEL 2012 Ore 18.30, santa Messa di ringraziamento e canto del Te Deum. Martedì 1 GENNAIO 2013 MARIA MADRE DI DIO (Ottava di Natale) Orario festivo delle Messe. Domenica 6 gennaio 2013 EPIFANIA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO Alle ore 11.00, pontificale in lingua latina e canto ambrosiano: Presiede mons. Erminio De Scalzi, Abate. Partecipa la Cappella Musicale Ambrosiana. Lunedì 7 gennaio 2013 Riprende il catechismo. Martedì 8 gennaio 2013 Inizia il Corso Fidanzati (ore 21). 7 Aiutiamo a ricostruire una parrocchia distrutta dal terremoto A NATALE: UN GESTO DI CARITÀ L a chiesa di Quistello, intitolata a San Bartolomeo è stata pesantemente danneggiata dal sisma del 20 maggio 2012, che ha sconvolto l’Emilia e in particolare il territorio della Diocesi di Mantova. La chiesa - tra le più colpite della provincia - è molto antica e la sua edificazione risale a prima del Mille, per una donazione di Tedaldo di Canossa, nonno della famosa Matilde. Alla fine di giugno anche Papa Benedetto XVI si è recato in visita alle popolazioni dell’Emilia e del Mantovano, ancora profondamente segnate dal terremoto. Il Vescovo di Mantova, mons. Roberto Busti, sacerdote milanese, in quell’occasione ha offerto la propria testimonianza: “Ho visto gente credente e non credente, praticanti e non, piangere nel vedere la loro chiesa così rovinata. Se la realtà del terremoto ci fa conoscere la nostra povertà anche dal punto di vista scientifico, tecnico, essa ci fa ricordare anche che la dignità delle persone è più importante di tutto il resto. Spero che le altre diocesi si assumano qualche gemellaggio, perché si possano riaprire le chiese, i luoghi di socializzazione e di preghiera. Chiediamo di aiutarci per farci sentire una fraternità ecclesiale che è una fraternità umana”. Vogliamo impegnarci a raccogliere dei fondi da destinare alla ricostruzione di questa preziosa chiesa. E’ possibile versare un contributo sul C/c intestato a: Parrocchia di sant’Ambrogio Causale: Parrocchia di Quistello Banca Intesa san Paolo, Ag. 7, Corso Magenta 32 IBAN - IT16 U030 6909 4600 0000 0426 092 8 UNA VOCE dalle due torri CIVICA BENEMERENZA AI ANAGRAFE PARROCCHIALE CANTORI AMBROSIANI OTTOBRE e NOVEMBRE 2012 Sono diventati figli di Dio nel Battesimo Urbani Grecchi Emanuele, Coardos Alisa Ioana, Bianchi Lucilla Stella, Poretti Maria Elisabetta, Fiorio Benedetta, Pascali Alessandro, Di Gioia Giovanni, Rizzi Bianca, Pacheco Sharlene Mary, Gargesi Roux Victoria, Nucifora Jacopo, Agresti Edoardo, Agresti Valerio, Di Castelnuovo James, Cavallai Francesco, Gavazzi Emma, Dozzio Cagnoni Giovanni, Bianchi Beatrice, Boniello Bianca, De Paola Gabriele, Rinaldi Pietro, De Juliis Margherita, Pallavicini Marco, Fazzini Matilde, Campagnoli Enrico, Agostinelli Andrea, Andreoli Maude, Chiarva Virginia, Sovrea La Cappella Musicale della Basilica di S. Matteo. T Project società di ingegneria srl T Project società di ingegneria srl ARCHITETTURA - INGEGNERIA ARCHITETTURA - INGEGNERIA CERTIFICAZIONI ENERGETICHE CERTIFICAZIONI Via Ugo Foscolo, 4- -ENERGETICHE 20121 Milano Tel.Ugo 02 87392096 02 87302099 Via Foscolo,- Fax 4 - 20121 Milano Tel. www.tproject.it 02 87392096 [email protected] Fax 02 87302099 www.tproject.it - [email protected] Di Vezzosi Flavio Giuseppe Sede amministrativa: P.zza Salvatore Farina, 18/10 - 20125 Milano Tel. 02 60781512 - Fax 02 69004651 - cell. 338 7984536 Sede Operativa: Via Alberto Nota, 43 – 20126 Milano Ambrogio diretta dal M° Giovanni Scomparin ha ottenuto la Benemerenza Civica del Hanno celebrato il sacramento del Matrimonio comune di Milano. La commissione riunitaRiva Jacopo & Ivanchikhina Anna si nei giorni scorsi ha decretato all’unaniPagano Pierpaolo & Muccio Sofia mità per alti meriti culturali e artistici il IGIENE, QUALITÀ E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Prodotti certificati presidio medico chirurgico ed antibatterici Prodotti ed attrezzature da aziende certificate UNI EN ISO 14001:2004 Sacchi immondizia biodegradabili - Materiali di pulizia con schede tecniche e di sicurezza come da regolamento (CE) n. 1907/2006 riconoscimento ai cantori ambrosiani, in casa merito del Padre alla attività svolta presso la Basilica Antinfortunistica per la sicurezza sul luogo di lavoro - Sale marino strade sicure Sono entrati nella Garavaglia Giovanna, Piana Elvira, Riva Annamaria, Borio di Sant’Ambrogio con il canto ambrosiano, la piùGianluigi, antica testimonianza culturale occiFiliberto, Brigada Teresa, Cielo Alvaro Salvatore. dentale. Dopo il riconoscimento ottenuto presso l’Università di Harvard di Boston (U.S.A.) e l’esecuzione del Vespro di Santa Cecilia a Roma, su invito del Vaticano, ora si aggiunge un altro prestigioso riconoscimento al coro della Basilica di S. Ambrogio che è alla costante ricerca di nuove voci da inserire nell’organico. La cerimonia ufficiale per la consegna avverrà domenica 7 dicembre alle ore 10.30, proprio in coincidenza con la festività del santo patrono di Milano, presso il Teatro Dal Verme, via San Giovanni sul Muro a Milano alla presenza del Sindaco Moratti, del presidente del consiglio comunale, dei capigruppo politici, dei rappresentanti della Provincia e della Regione. La cerimonia è aperta al pubblico. Sabato 13 dicembre alle ore 17.00 in collaborazione con il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) saranno eseguiti i Primi Vespri di Santa Lucia nella versione medievale, con la presenza dei Solisti della Cappella Musicale Ambrosiana. Per informazioni: [email protected] Auguri di felice Natale e sereno 2013 a tutti... don Erminio, don Antonio, don Biagio, don Giovanni, don Luca, don Umberto, diac. Jacopo ORARI SS. MESSE Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30 Basilica: ore 18.30 Festive: Feriali: UN DOVEROSO RINGRAZIAMENTO La Comunità parrocchiale di S. Ambrogio in Milano ringrazia la FONDAZIONE CARIPLO che ha elargito un importante contributo per il restauro del pavimento della Basilica INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTI Mons. ERMINIO DE SCALZI, Abate Parroco Tel. 02.863866 Piazza S. Ambrogio, 15 8 [email protected] Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete Piazza S. Ambrogio, 15 Tel. 02.86451300 [email protected] Basilica: ore 8.00 - 10.00 11.00 (Capitolare in lingua latina) 12.15 - 18.00 - 19.00 Don UMBERTO OLTOLINI Piazza S. Ambrogio, 15 Tel. 02.72010716 [email protected] 17.00 Vespri Mons. GIOVANNI MARCANDALLI Piazza S. Ambrogio, 21 Tel. 02.72095730 [email protected] Basilica: ore 8.00 - 9.00 - 18.30 (la messa delle 8.00 è sospesa il sabato) ORARI SS. CONFESSIONI Tutti i giorni dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 19.00 Mons. ANTONIO PAGANINI Tel. 02.86451948 Don LUCA CIVARDI Tel. 333.4648903 Via Lanzone, 13 Piazza sant’Ambrogio, 25 [email protected] Diac. JACOPO DE VECCHI Piazza S. Ambrogio, 15 [email protected] Tel. 3381976184