Dicembre - Sant`Ambrogio

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Dicembre - Sant`Ambrogio
Dicembre 2012
Anno XXX n. 9
www.basilicasantambrogio.it - [email protected] - C.C.P. 26958207
RISCOPRIAMO IL NATALE DEL VANGELO
Q
uest’anno vorrei pensare al Natale di
Gesù liberandolo da ogni particolare
leggendario. Vorrei che ascoltassimo
solo e unicamente il racconto evangelico, che ci parla di poche e semplici cose.
Gesù nasce mentre i suoi genitori - Maria e Giuseppe - sono in viaggio, migranti, fuori dal loro
paese, obbedienti a quel “decreto di Cesare
Augusto” che voleva fare il censimento di “tutta la
terra”.
Gesù nasce in una grotta (che forse serviva ai
pastori come stalla) perché nella zona le locande
erano tutte occupate a motivo del grande via vai
di quei giorni: per la povera famiglia di Gesù non
c’è spazio.
Un po’ come oggi, come in questi nostri tempi nei
quali nascono nella nostra città più figli di emigranti che di antichi milanesi: anche oggi per i
poveri continua a non esserci molto spazio.
Questa nascita nella povertà ci interpella tutti.
Gesù, il Figlio di Dio, nasce povero, per farci
capire che la vera ricchezza non sta nelle cose
materiali, esteriori, nel denaro, nel superfluo,
nel benessere…
Basilica di sant’Ambrogio, Sarcofago detto di Stilicone (IV secolo) - “Natività”: particolare nel lato rivolto verso l’altare. Al vertice del coperchio che
chiude il sarcofago-pulpito della nostra Basilica, si trova una delle più antiche rappresentazioni della Natività. La storica dell’arte Chiara Gatti, così
ne parla nel suo recente libro “Insolite Natività” (ed. Interlinea): “Il sarcofago di Stilicone è un capolavoro di scultura paleocristiana. Il Bambinello è
rappresentato stretto nelle fasce, deposto sopra un sarcofago che sembra una replica in miniatura di quello su cui è scolpito”. Il figlio di Maria risorgerà, si alzerà vivo dal sepolcro annunciando una speranza nuova e vera a tutta l’umanità.
continua a pag. 2
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segue da pag. 1
I veri tesori non sono negli scrigni, ma nei cuori.
La vera ricchezza assomiglia alla felicità, ha a
che fare con la serenità del cuore, è sentire che
tu conti per qualcuno, è sperimentare che c’è più
gioia nel dare che nel ricevere.
Mentre siamo tutti intenti a scartocciare i nostri
piccoli doni, Gesù ci dona sé stesso. Lui non
porta delle cose, ma Lui stesso si fa dono, per
svelarci che non siamo semplici e casuali creature, ma per annunciare a tutti gli uomini di ogni
tempo che quello che Lui è per natura – Figlio
di Dio – noi lo siamo per grazia: figli.
Dice il vangelo di Giovanni “A quanti l’hanno
accolto, Egli ha dato il potere di diventare figli
di Dio” (1,12). Commenta sant’Ambrogio: “E’
venuto in una stalla per mettere te sul trono: è
disceso dai cieli perché tu raggiunga le stelle”.
Stando alle parole severe dei profeti - ricordiamo Giovanni il Battista, che come un leone
“ruggisce” nel deserto… - è grande la sorpresa,
è inaudito ciò che accade: si attendeva un giudice implacabile, un re invincibile, ma arriva un
bambino inerme.
Altare d’oro, Volvinio, IX sec., particolare: “Natività”.
Sempre nel libro “Insolite Natività”, troviamo: “Nell’altare d’oro
della Basilica di sant’Ambrogio, opera di oreficeria carolingia
sbalzata in oro zecchino nel IX secolo, il bambino Gesù è adagiato su un’alta culla, che sembra un palazzo imperiale, con alti
loggiati. Questa insolita mangiatoia prelude forse a Gerusalemme e al tema pasquale, quale sarcofago della Resurrezione”.
L’ineffabile identità del nostro Dio si è disvelata: Egli è Amore e Misericordia.
In quel bambino che nasce e che sarà Gesù di
Nazareth, “si sono manifestati la bontà di Dio
Salvatore nostro e il suo amore per tutti gli
uomini” (Tito 3,4).
A tutti l’augurio di questo Natale e nell’anno
nuovo che verrà, di sperimentare l’Amore e la
Misericordia del nostro Dio.
+ Erminio De Scalzi
Dal Corriere della Sera dell’8 dicembre 2012
VEDI SANT’AMBROGIO E CAPISCI COS’E’ MILANO…
N
on si può capire Milano senza avere guardato
con attenzione la massa architettonica della
Basilica di Sant’Ambrogio e il cortile con i
quattro portici che la precede, quello una volta riservato ai catecumeni. Quell’architettura di mattoni ha
una capacità di porsi sulla terra con un senso di staticità tellurica e solida che corrisponde al meglio dell’anima altrettanto solida dei milanesi e che Marco
Zanuso ha ripreso alla perfezione, in versione moderna, nel progetto del Piccolo Teatro. Ed è tuttora l’esempio maggiore rimasto d’uno stile romanico in fase
di formazione nei secoli finali del primo millennio. Ma
è la storia che raccontano le sue stesse pietre a commuovere, da quella delle due torri a lungo in competizione l’una con l’altra, quella alta episcopale dei
canonici e quella bassa monastica benedettina,
ognuna con i suoi privilegi, i suoi pellegrini e ovviamente le sue offerte, a quella delle testimonianze
interne alla basilica, il ciborio del vescovo Angilberto
II, inizio del IX secolo, il paliotto d’oro dell’altare suo
contemporaneo e sicuramente massimo capolavoro
dell’oreficeria d’allora e forse di tutti i tempi, le reliquie nella cripta, il misterioso serpente di bronzo
detto di Mosè. E poi, al di là di inutili polemiche, l’eccellente nuova pavimentazione progettata pochi anni
orsono da Caccia Dominioni, un esemplare tentativo
di restituire la morbidezza dei pavimenti quando
prendono la patina dei secoli.
Philippe Daverio
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Un resoconto degli incontri in Avvento
IL PORTICO DEI CERCATORI DI DIO
“I
l credente e il non credente convivono in
ciascuno di noi: si parlano dentro, si
interrogano a vicenda, si rimandano
continuamente domande pungenti e
inquietanti, l’uno all’altro” (Carlo Maria Martini): queste
parole sono state la premessa agli incontri del “Portico” che si sono tenuti nei giovedì in Avvento. Vorrei
ricordare alcune intuizioni emerse in questi incontri.
La fede: al cuore della vita
La fede è una scelta intimamente personale: tocca il
“cuore” della vita, “il santuario della coscienza”, quella
“zona di mistero” dove a nessuno è lecito entrare con
occhi indiscreti. Dobbiamo fermarci rispettosi alla
soglia della coscienza, convinti che c’è un dialogo
misterioso, singolarissimo, tra ogni persona e Dio.
Chi è credente?
E’ sempre molto difficile giudicare chi è credente e chi
non lo è. Sant’Agostino afferma: “Molti non appartengono alla Chiesa, ma appartengono già a Cristo. Molti
appartengono alla Chiesa, ma non a Cristo”. E una
persona è “di Cristo” e “di Dio”, cioè credente, anche
se non ha mai questo nome sulle labbra, perché si
accontenta di averlo nel cuore e nella vita.
La fede: una certezza per il cuore.
Si arriva alla fede con tutta la persona: sono coinvolte
tutte le sue potenzialità: intelligenza, volontà, sentimenti, emozioni, intuizioni. Ma soprattutto si arriva alla
fede “per viam amoris”, seguendo la “via dell’amore”.
La fede infatti è una drammatica sfida per la ragione,
ma un’abbagliante certezza per il cuore.
La fede non è frutto di un freddo ragionamento, ma di
un vero e grande innamoramento per la persona di
Gesù. Diceva san Gregorio Magno: “Amor ipse notitia
est”, ovvero “è lo stesso amore che fa conoscere una
persona”. Dove c’è l’amore, lì c’è l’occhio che intuisce,
c’è la “chiaroveggenza dell’amore”.
Molti oggi sono titubanti nei confronti della fede, non
sanno se sono credenti oppure no… solitamente non
sono praticanti, ma hanno una rettitudine, un’integrità,
una pulizia interiore, una disponibilità verso gli altri,
una ricchezza di umanità ammirevoli. Come scrive il
cardinale Martini, sono “quegli uomini e quelle donne
che, senza esplicito riferimento alla fede, hanno un
amore per l’uomo, che ha qualcosa di assoluto, che è
quasi come una fede e che, comunque, è già potenzialmente apertura a Dio”.
E’ il loro modo di essere credenti. L’importante è ognuno continui il proprio cammino di ricerca, in fedeltà alla
propria coscienza.
Don Giovanni
L’appello lanciato nel mese di novembre scorso nell’articolo “Tacciono le campane di S. Ambrogio: tutti
i fedeli collaborino per ridare loro la voce!” non è caduto nel vuoto. Banca Popolare Commercio e Industria ha raccolto la nostra sollecitazione e si è proposta con il Progetto “Social Bond” a favore della
Basilica di sant’Ambrogio. L’iniziativa della Banca prevede l’emissione di un prestito obbligazionario e
la sua collocazione presso clienti consolidati o nuovi. Parte dei proventi del collocamento saranno
devoluti dalla Banca, a titolo di liberalità, alla Basilica di S. Ambrogio e contribuiranno parzialmente al
sostegno delle opere di ristrutturazione che interessano il complesso monumentale della nostra Basilica di S. Ambrogio, in particolare i lavori sul campanile detto “dei canonici”.
“Banca Popolare Commercio & Industria, Banca di riferimento per il territorio milanese del Gruppo UBI
Banca, desidera così testimoniare concretamente la propria attenzione a progetti di grande valenza
sociale e culturale, e sottolineare il forte legame dell’Istituto con il territorio milanese del quale la
Basilica di sant’Ambrogio è sicuramente uno dei simboli più amati”.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto.
Il Consiglio per gli Affari Economici della Basilica di sant’Ambrogio
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LA NOSTRA PRIMA CONFESSIONE
All’inizio del periodo di Avvento abbiamo celebrato la prima Confessione dei ragazzi e delle ragazze che si preparano alla prima Comunione.
Abbiamo pensato di chiedere a ciascuno di questi ragazzi le loro impressioni, cui
talvolta si sono aggiunte anche quelle dei genitori.
La possibilità di vedere cosa la nostra fede susciti nel cuore di questi bambini è un
grande dono che ci consente di festeggiare il Natale con autentico spirito cristiano: attorno a Gesù, felici di essere amati e perdonati.
Buon Natale, confidando nella misericordia del Signore!
Don Luca
Domenica ho fatto la mia prima Confessione ero molto emozionato ma anche felice, quando sono uscito dalla chiesa avevo la sensazione di
essere più leggero e di avere un cuore bianco come la neve.
Che bello: ho mangiato e giocato insieme ai miei compagni, una cosa che di solito non faccio la domenica. Nel momento della Riconciliazione, in chiesa, avevo un po’ paura e mi sembrava di non ricordarmi più niente...ma il sacerdote mi ha aiutato e mi è passata subito. Anche
stare insieme ai miei compagni prima della confessione mi è servito molto.
All’inizio ero emozionato e non sapevo cosa dire, poi quando sono andato dal sacerdote ho iniziato io a parlare, invece quando dovevo chiedere il perdono dei miei peccati a Gesù, il prete mi ha aiutato. Mentre camminavo per andare ad accendere il lumino della Croce, mi sentivo
volare: è stato facile e bello confessarmi.
Prima di confessarmi avevo una paura… Invece poi quando sono salita sopra all’altare perché era il mio turno mi sono tranquillizzata ma
non del tutto. Mentre ero all’altare ero sempre un po’ nervosa ma non troppo, ma dopo un po’ mi sono calmata. Quando sono scesa ero libera
perché mi ero scusata con Gesù delle mie colpe.
Sono molto contento di essermi confessato e mi sono emozionato perché è ritornata la luce nel mio cuore. Farò del mio meglio per non fare
più’ peccati per non vivere nell’oscurità.
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Fatti raccontare dal papà, dalla mamma, dai nonni il presepe di quando erano bambini
IL PRESEPE RACCONTATO IN FAMIGLIA
P
er i bambini che vivono e crescono in
un ambiente cristiano, i problemi teologici iniziano molto presto e, per essere
più precisi, cominciano dalla storia di
una famiglia di statuine. La prima volta che ho
sentito parlare della Madonna è stato nella
costruzione del primo presepe della mia vita:
avrò avuto 4 anni, mamma e papà toglievano le
statuine dalla carta di giornale con cui erano
state avvolte l’anno prima. Ecco i pastori, poi
una donna con la brocca in testa, il cammelliere che mio papà sistemava sotto la palma,
quindi le pecorelle, quelle che brucavano e
quelle che guardavano il cielo. Quando erano
rimasti gli ultimi cinque pacchettini la mamma
mi diceva: “guarda adesso chi arriva…” ed ecco
il bue, l’asinello – che mi faceva molto ridere –
e san Giuseppe con la barba e la faccia un po’
triste. Io chiedevo chi fosse e la mamma, omettendo difficili spiegazioni, rispondeva: “Il papà
di Gesù Bambino”. Poi mi mostrava la statuina
della Madonna e mi diceva: “E lei chi è?”. Indovinavo subito: “La sua mamma!”. La mia
mamma, invece, avrebbe voluto aggiungere
qualcos’altro, poi si guardava negli occhi con il
babbo e decideva che non era ancora il caso di
avventurarsi nella storia dell’Immacolata Concezione: meglio aspettare altri due o tre presepi. Nell’ultimo pacchetto c’era la mangiatoia con
Gesù bambino. Io avrei voluto sistemarlo subito
nel presepe, perché i bambini soffrono se stanno lontani dai genitori, ma la mamma e il papà
tentavano di spiegarmi che sarebbe nato la
notte del 24 dicembre… allora io replicavo che
se era già lì non aveva bisogno di nascere. Ma
siccome quello che c’era da dire in quel
momento era delicato e importante, prendeva
la parola il papà: “Gesù bambino è il figlio di
Dio!”. Mi ricordo che la Madonna era davvero
una delle statuine più belle del presepe, con il
suo abito azzurro e il velo bianco sulla testa, le
mani giunte e il viso dolcissimo. Io non riuscivo
a capire: il papà mi aveva detto che Gesù è il
figlio di Dio, mentre la suora all’asilo ci aveva
detto che Gesù, appena nato, dovette scappare
in Egitto con la sua mamma Maria e il suo
papà, san Giuseppe! Qualche anno dopo la
mia mamma aggiunse un particolare, disse che
Maria era stata visitata da un angelo, Gabriele,
il quale le disse che sarebbe diventata la madre
del figlio di Dio. Maria, dopo un attimo di preoccupazione disse: “sia fatta la sua volontà”. La
storia del presepe si infittiva di misteri…
Ho passato gli anni delle elementari a domandarmi: questo bimbo Gesù, di chi è figlio per
davvero? E ancora, ammesso che Gesù fosse
davvero il figlio di Dio, perché era stata scelta
proprio la Madonna per fargli da mamma? Perché questa giovinetta anonima e poverissima?
Perché non una regina con un castello? Ma
perché Dio che aveva creato ogni cosa, il cielo,
la terra, il gelato al pistacchio, la pasta al pesto
e le galassie e che quindi non era messo mica
male, per fare da mamma a suo figlio era andato scegliersi una povera casalinga? Ma cosa
aveva di speciale quella statuina con l’abito
azzurro e il velo bianco? Le nonne mi dicevano
che Dio preferisce i buoni e i semplici, perché
la bontà e la semplicità sono le cose più importanti e Maria era stata scelta perché era una
persona talmente buona che era difficilissimo
trovarne un’altra più buona di lei. Queste storie
dei personaggi del presepe mi sono rimaste
dentro tutta la vita: in alcuni momenti erano ben
presenti con i loro misteri pungenti e irrisolvibili,
poi me ne sono sbarazzato, mi sembravano
baggianate, roba per bambini ma forse erano
semplicemente assopite, in fondo al cuore. Perché anche volendo, non riesco proprio a dimenticarmi della Madonna anche perché, guarda il
destino, sono andato a vivere nella città della
Madonna, anzi della Madunina. Lei se ne sta lì
sopra il Duomo da qualche secolo, a 108 metri
di altezza, ma lei - la Madunina - dobbiamo
tenerla all’altezza del cuore, tra il metro e venti
e il metro e novanta a seconda se uno e brevilineo o longilineo: lei è contenta a quell’altezza
lì, quella del cuore. E così, ogni giorno, posso
rivolgerle la stessa domanda di quando ero
bambino: “Spiegami un po’: come a fatto Dio a
perdere la testa per te?”
Giacomo Poretti,
“Alto come un vaso di gerani”, Mondadori.
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CALENDARIO DICEMBRE 2012
Lunedì 24 dicembre
Ore 18.30, santa messa della Vigilia di Natale.
Ore 23.15, Veglia in preparazione alla santa messa di mezzanotte.
Martedì 25 dicembre – SANTO NATALE
Orario festivo delle Messe.
Alle ore 11.00, pontificale in lingua latina e canto ambrosiano:
Presiede mons. Erminio De Scalzi, Abate.
Partecipa la Cappella Musicale Ambrosiana.
Mercoledì 26 dicembre – santo Stefano
SS. Messe ore 8.00, 9.00, 10.00, 18.30.
Lunedì 31 dicembre – ULTIMO GIORNO DEL 2012
Ore 18.30, santa Messa di ringraziamento e canto del Te Deum.
Martedì 1 GENNAIO 2013
MARIA MADRE DI DIO (Ottava di Natale)
Orario festivo delle Messe.
Domenica 6 gennaio 2013
EPIFANIA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
Alle ore 11.00, pontificale in lingua latina e canto ambrosiano:
Presiede mons. Erminio De Scalzi, Abate.
Partecipa la Cappella Musicale Ambrosiana.
Lunedì 7 gennaio 2013
Riprende il catechismo.
Martedì 8 gennaio 2013
Inizia il Corso Fidanzati (ore 21).
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Aiutiamo a ricostruire una parrocchia distrutta dal terremoto
A NATALE: UN GESTO DI CARITÀ
L
a chiesa di Quistello, intitolata a
San Bartolomeo è stata pesantemente danneggiata dal sisma del
20 maggio 2012, che ha sconvolto
l’Emilia e in particolare il territorio della Diocesi di Mantova. La chiesa - tra le più colpite
della provincia - è molto antica e la sua edificazione risale a prima del Mille, per una
donazione di Tedaldo di Canossa, nonno
della famosa Matilde. Alla fine di giugno
anche Papa Benedetto XVI si è recato in visita alle popolazioni dell’Emilia e del Mantovano, ancora profondamente segnate dal terremoto. Il Vescovo di Mantova, mons. Roberto
Busti, sacerdote milanese, in quell’occasione
ha offerto la propria testimonianza: “Ho visto
gente credente e non credente, praticanti e
non, piangere nel vedere la loro chiesa così
rovinata. Se la realtà del terremoto ci fa
conoscere la nostra povertà anche dal punto
di vista scientifico, tecnico, essa ci fa ricordare anche che la dignità delle persone è più
importante di tutto il resto. Spero che le altre
diocesi si assumano qualche gemellaggio,
perché si possano riaprire le chiese, i luoghi
di socializzazione e di preghiera. Chiediamo
di aiutarci per farci sentire una fraternità
ecclesiale che è una fraternità umana”.
Vogliamo impegnarci a raccogliere dei
fondi da destinare alla ricostruzione di
questa preziosa chiesa. E’ possibile versare un contributo sul C/c intestato a:
Parrocchia di sant’Ambrogio
Causale: Parrocchia di Quistello Banca
Intesa san Paolo, Ag. 7, Corso Magenta 32
IBAN - IT16 U030 6909 4600 0000 0426 092
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UNA VOCE dalle due torri
CIVICA BENEMERENZA AI
ANAGRAFE PARROCCHIALE
CANTORI AMBROSIANI
OTTOBRE e NOVEMBRE 2012
Sono diventati figli di Dio nel Battesimo
Urbani Grecchi Emanuele, Coardos Alisa Ioana, Bianchi
Lucilla Stella, Poretti Maria Elisabetta, Fiorio Benedetta,
Pascali Alessandro, Di Gioia Giovanni, Rizzi Bianca,
Pacheco Sharlene Mary, Gargesi Roux Victoria, Nucifora
Jacopo, Agresti Edoardo, Agresti Valerio, Di Castelnuovo
James, Cavallai Francesco, Gavazzi Emma, Dozzio
Cagnoni Giovanni, Bianchi Beatrice, Boniello Bianca, De
Paola Gabriele, Rinaldi Pietro, De Juliis Margherita, Pallavicini Marco, Fazzini Matilde, Campagnoli Enrico, Agostinelli Andrea, Andreoli Maude, Chiarva Virginia, Sovrea
La Cappella Musicale della Basilica di S.
Matteo.
T Project società di ingegneria srl
T Project società di ingegneria srl
ARCHITETTURA - INGEGNERIA
ARCHITETTURA
- INGEGNERIA
CERTIFICAZIONI ENERGETICHE
CERTIFICAZIONI
Via Ugo Foscolo, 4- -ENERGETICHE
20121 Milano
Tel.Ugo
02 87392096
02 87302099
Via
Foscolo,- Fax
4 - 20121
Milano
Tel. www.tproject.it
02 87392096 [email protected]
Fax 02 87302099
www.tproject.it - [email protected]
Di Vezzosi Flavio Giuseppe
Sede amministrativa:
P.zza Salvatore Farina, 18/10 - 20125 Milano
Tel. 02 60781512 - Fax 02 69004651 - cell. 338 7984536
Sede Operativa: Via Alberto Nota, 43 – 20126 Milano
Ambrogio diretta dal M° Giovanni Scomparin ha ottenuto
la Benemerenza Civica del
Hanno celebrato il sacramento
del Matrimonio
comune
di
Milano.
La commissione riunitaRiva Jacopo & Ivanchikhina Anna
si nei giorni scorsi ha decretato all’unaniPagano Pierpaolo & Muccio
Sofia
mità per alti meriti culturali e artistici il
IGIENE, QUALITÀ E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Prodotti certificati presidio medico chirurgico ed antibatterici
Prodotti ed attrezzature da aziende certificate UNI EN ISO 14001:2004
Sacchi immondizia biodegradabili - Materiali di pulizia con schede
tecniche e di sicurezza come da regolamento (CE) n. 1907/2006 riconoscimento ai cantori ambrosiani, in
casa merito
del Padre
alla attività svolta presso la Basilica Antinfortunistica per la sicurezza sul luogo di lavoro - Sale marino strade sicure
Sono entrati nella
Garavaglia Giovanna, Piana
Elvira, Riva Annamaria,
Borio
di Sant’Ambrogio
con il canto
ambrosiano,
la piùGianluigi,
antica testimonianza
culturale occiFiliberto, Brigada Teresa, Cielo
Alvaro Salvatore.
dentale. Dopo il riconoscimento ottenuto
presso l’Università di Harvard di Boston
(U.S.A.) e l’esecuzione del Vespro di Santa
Cecilia a Roma, su invito del Vaticano, ora
si aggiunge un altro prestigioso riconoscimento al coro della Basilica di S. Ambrogio
che è alla costante ricerca di nuove voci da
inserire nell’organico.
La cerimonia ufficiale per la consegna
avverrà domenica 7 dicembre alle ore 10.30,
proprio in coincidenza con la festività del
santo patrono di Milano, presso il Teatro
Dal Verme, via San Giovanni sul Muro a
Milano alla presenza del Sindaco Moratti,
del presidente del consiglio comunale, dei
capigruppo politici, dei rappresentanti della
Provincia e della Regione. La cerimonia è
aperta al pubblico.
Sabato 13 dicembre alle ore 17.00 in collaborazione con il FAI (Fondo per l’Ambiente
Italiano) saranno eseguiti i Primi Vespri di
Santa Lucia nella versione medievale, con la
presenza dei Solisti della Cappella Musicale
Ambrosiana.
Per informazioni:
[email protected]
Auguri di felice Natale e sereno 2013 a tutti...
don Erminio, don Antonio, don Biagio,
don Giovanni, don Luca, don Umberto, diac. Jacopo
ORARI SS. MESSE
Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30
Basilica:
ore 18.30
Festive:
Feriali:
UN DOVEROSO
RINGRAZIAMENTO
La Comunità
parrocchiale di
S. Ambrogio in Milano
ringrazia la
FONDAZIONE
CARIPLO
che ha elargito un
importante contributo
per il restauro del
pavimento della Basilica
INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTI
Mons. ERMINIO DE SCALZI, Abate Parroco
Tel. 02.863866
Piazza S. Ambrogio, 15
8
[email protected]
Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete
Piazza S. Ambrogio, 15
Tel. 02.86451300
[email protected]
Basilica:
ore 8.00 - 10.00
11.00 (Capitolare in lingua latina)
12.15 - 18.00 - 19.00
Don UMBERTO OLTOLINI
Piazza S. Ambrogio, 15
Tel. 02.72010716
[email protected]
17.00 Vespri
Mons. GIOVANNI MARCANDALLI
Piazza S. Ambrogio, 21
Tel. 02.72095730
[email protected]
Basilica:
ore 8.00 - 9.00 - 18.30
(la messa delle 8.00 è sospesa il sabato)
ORARI SS. CONFESSIONI
Tutti i giorni dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 19.00
Mons. ANTONIO PAGANINI
Tel. 02.86451948
Don LUCA CIVARDI
Tel. 333.4648903
Via Lanzone, 13
Piazza sant’Ambrogio, 25
[email protected]
Diac. JACOPO DE VECCHI
Piazza S. Ambrogio, 15
[email protected]
Tel. 3381976184