Il Ciclo Mestruale: Il Ciclo Mestruale:

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Il Ciclo Mestruale: Il Ciclo Mestruale:
GINECOLOGIA
A cura di Antonio Li Bergoli*, Giovanni Di Vagno**
Il Ciclo Mestruale:
dinamiche e problematiche
dell’essere donna
a vita fertile della donna, inizia
con il primo flusso mestruale,
denominato “menarca” e cessa con
l’ultimo flusso mestruale, che
segna l’inizio della “menopausa”. Questo
periodo è caratterizzato da fenomeni ciclici,
a periodicità mensile, governati da ghiandole
che producono ormoni. Si tratta dei “cicli
mestruali”.
La definizione “ciclo mestruale” indica,
per la precisione, il periodo di tempo che
intercorre tra il primo giorno di una
mestruazione ed il giorno che precede la
successiva.
Solitamente si compie in 28 giorni (con
una variabilità “fisiologica” che oscilla fra
i 25 e i 36 giorni). Il ciclo dura fra i tre e i
sette giorni e comporta la perdita di una
quantità di sangue che può variare fra i 28
e gli 80 ml.
È caratterizzato da due fasi principali
concomitanti che implicano modificazioni
cicliche dell'ovaio (ciclo ovarico), dell'
endometrio, cioè della parete di
rivestimento interno dell’utero, e
del canale cervicale (ciclo uterino)
vedi fig. 1.
Il menarca, ossia la prima
mestruazione, di solito avviene in
un’età compresa fra gli undici e
i 13 anni. Ha un’importanza non
solo biologica, ma anche
psicologica, etica e culturale
perché segna da un lato l’addio
pugliasalute
alla spensieratezza della fanciullezza
e dall’altro l’inizio della vita fertile con
le sue problematiche.
similitudine, possiamo fare riferimento
alla crisalide che diventa farfalla.
Il flusso mestruale veniva
interpretato in alcune società tribali
orientali come l’effetto dell’utero che
piange per la mancata insorgenza di
una gravidanza, pertanto la donna
mestruata era etichettata come essere
impuro, considerata portatrice di
sventura e che, come tale, poteva
danneggiare tutte le cose in corso di
Fig. 1
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maggio 2006
Le alterazioni del ciclo
a) polimenorrea, che consiste in un intervallo di
tempo fra un ciclo e l’altro inferiore a 25 giorni;
b) oligomenorrea, caratterizzata da un intervallo
di tempo fra un ciclo e l’altro superiore ai 36 giorni;
c) amenorrea, con cui si definisce l’ assenza di
mestruazioni per almeno tre mesi;
d) ipomenorrea, cioè la perdita ematica inferiore
a 20 ml.;
e) ipermenorrea, che indica la perdita ematica
superiore ad 80 ml.;
f) il termine menorragia connota una mestruazione
abbondante e prolungata;
g) invece la menometrorragia è una mestruazione
molto abbondante, che si prolunga nel periodo
intermestruale;
h) ancora diverso è il significato di metrorragia,
abbondante perdita ematica nel periodo
intermestruale;
i) Infine c’è lo spotting, cioè la scarsa perdita
ematica intermestruale.
sviluppo.
Non poteva preparare da mangiare,
in quanto si temeva che il pane non
lievitasse; non poteva lavorare la terra
perché si pensava rovinasse le messi.
Si credeva addirittura che la sua
presenza facesse diventare aceto il
vino. Ma anche altre società più vicine
a noi hanno circondato il fenomeno delle mestruazioni di
credenze mistiche e spirituali. Infatti sia gli ebrei che i
musulmani hanno elaborato riti purificatori post-mestruali.
Perfino nella società occidentale sono persistite strane
credenze tradizionali: la donna mestruata non poteva fare
il bagno, o lavarsi i capelli, non poteva fare sport in “quei
giorni”.
Ovviamente tutti questi miti sono stati sfatati dalla
evoluzione della conoscenza.
Il ciclo mestruale è costituito da una serie di processi
che hanno come scopo la maturazione di una cellula uovo
e la preparazione, al livello della mucosa interna dell’utero
(endometrio), di un tessuto adatto al suo impianto per la
prosecuzione della gravidanza. Nel caso invece la
fecondazione non avvenga, questo tessuto si sfalda, dando
origine alla mestruazione.
Al verificarsi di questi processi concorrono: sistema
pugliasalute
nervoso centrale, ipotalamo,
ipofisi e ovaio, che “dialogano”
intensamente tra loro attraverso
gli ormoni (estrogeno,
progesterone, FSH, LH).
Il ciclo endometriale
(rappresentato schematicamente
in basso in rosa) corrisponde a
un’attività ciclica dell’ipofisi (in
alto nella fig. 1) che,
periodicamente, libera ormoni
FSH e LH in grado di
condizionare: l’attività dell’ovaio (v.1° diagramma dall’alto),
il ciclo ovarico (al centro della figura) e il ciclo di produzione
degli ormoni ovarici: estrogeni e progesterone (2°
diagramma).
Spesso i primi cicli mestruali sono naturalmente
anovulatori, cioè privi di ovulazione, e irregolari. Possono
trascorrere anche mesi senza mestruazioni. Col tempo,
però, il fenomeno si regolarizza spontaneamente. Non a
caso si considera che la completa maturazione sessuale
avviene, di solito, intorno ai 16 – 18 anni.
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* Dirigente medico U.O. Ostetricia e Ginecologia
IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” San Giovanni Rotondo.
** Responsabile U.O. Ostetricia e Ginecologia
IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” San Giovanni Rotondo.
maggio 2006