ANNO A - SCHEDA 3 - 12-15

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ANNO A - SCHEDA 3 - 12-15
LABORATORI
DELLA
FEDE
Giovani in cammino
verso Cristo
Diocesi di Forlì-Bertinoro
Centro di Pastorale Giovanile
ANNO A
scheda 3 - 12/15 anni
APPROFONDIMENTI
CHIAMATI Alla chiesa
“Voi siete corpo di Cristo e sue membra”
iMMAGINI E MUSICA
RATATOUILLE
Genere: Film d’animazione Regia: Brad Bird Nazionalità: Stati Uniti Anno di uscita: 2007
Soggetto: tratto dal racconto di Brad Bird, Jim Capobianco, Jan Pinkava
Durata: 110’
Tematiche: famiglia, comunità, amicizia,
Soggetto: Il topolino Remy ama il buon cibo e, entrato nella cucina di un elegante ristorante francese,
si impegna a suggerire pietanze sopraffine nella speranza di diventare uno stimato chef. La strada però é
lunga, gli ostacoli numerosissimi, e per Remy l’occasione vera arriva solo quando fa amicizia con Linguini, sguattero tuttofare. Unendo le loro forze, i due riescono a superare le diffidenze e ad ottenere il giusto riconoscimento.
Valutazione Pastorale: Il copione ha sprazzi di geniale poeticità. Il contrasto tra il ratto (animale che ha fama di essere repellente e poco simpatico) e il luogo di preparazione del cibo (pulizia, asetticità, cura) fa scaturire una miscela irresistibile di intuizioni intelligenti e stimolanti. Le piccole cose di ogni giorno sfociano nei grandi principi (coraggio, costanza, sfida, giustizia,
verità...), costruendo la metafora dell’incontro con il ‘diverso’, detta tanto più profondamente quanto più senza pedanteria, nè
didascalismi o ideologie. Una grande favola sulla necessità di mantenere vivi il senso della famiglia e dell’amicizia, e insieme
di far emergere il meglio da ogni singolo individuo. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come raccomandabile, e
senz’altro poetico.
PENELOPE di Jovanotti
Le navi partono per mare ma il cuore resta qua, gli dei ci truccano le carte per confondere la verita’
C’e’ scritto nella bibbia che il Signore si servi’ di una puttana per entrare a Gerico
e Venere era strabica Beehtoven era sordo ed era bassa e mora Marylin Monroe
e Superman si veste in giacca e cravatta per nascondere ai terrestri la sua vera identita’
il diavolo ha una fabbrica di pentole ma per quanto possa insistere i coperchi non li fa.
Colombo navigo’ fino ai Caraibi ma poi non ballo’ la salsa con la gente che incontro’.
Mosi guido’ il suo popolo alle porte di Israele ma mori’ la’ sulla soglia e non entro’
E tutti quanti ballano sul ritmo giusto .... e intanto Penelope tesse la sua tela... nell’ora di punta
Cenerentola si e’ presa una sbandata pero’ sa che a mezzanotte tutto quanto finira’
allora si organizza perche’ dopo mezzanotte qualche cosa resti mentre tutto scorre e se ne va
e Giuda non si e’ mai capito bene se quel bacio fu un tradimento o la piu’ grande fedelta’
e Chiara era una ricca signorina che divenne ancor più ricca quando amo’ la poverta’
Le navi partono per mare ma il cuore resta qua, gli dei ci truccano le carte per confondere la verita’
e intanto Penelope tesse la sua tela nell’ora di punta.... E tutti quanti ballano sul ritmo giusto nell’ora di punta....
Se io mangio due polli e tu nessuno statisticamente noi ne abbiam mangiato uno per uno... e intanto Penelope....
Leonardo seziono’ diversa gente per scoprire che la mente non si vede ma ce l’hai
e Nobel invento’ la dinamite ed il premio per la pace per chi non la usasse mai
e Dante identifico’ l’amore nel profilo di Beatrice pero’ un’altra lui sposo’
e Marley era figlio di una nera e di un marinaio bianco ed il mondo conquisto’
Mercurio c’ha le ali alle caviglie e i messaggi li consegna anche se uno non li aspetta
e Fred scopri’ che quando il ritmo e’ giusto non ha niente a che vedere con quello della lancetta
Adamo mori’ e venne seppellito con un seme nella bocca e quel seme germoglio’
divenne un grande albero ci fecero una croce e su quella croce Gesu Cristo sanguino’
METTITI IN GIOCO!
don lorenzo milani: A “SCUOLA DI APPARTENENZA”
DON LORENZO MILANI nacque a Firenze il 27 Maggio 1923 in una colta famiglia borghese. Nel 1943
decise che avrebbe fatto il sacerdote, ricevette la Cresima ed entrò nel seminario di Firenze. Nel ’47 fu
ordinato sacerdote e mandato nella parrocchia di San Donato di Calenzano, come cappellano. Qui fondò
una scuola popolare frequentata da operai e contadini, mettendo le basi per quell’ impegno che gli avrebbe fatto scrivere “Esperienze pastorali”. Nel ’54 fu nominato priore di Sant’ Andrea di Barbiana e dove
l’anno successivo aprì, per i figli dei montanari di quel luogo, quella che sarebbe diventata famosa come
la “Scuola di Barbiana”. Agli inizi degli anni sessanta, Lorenzo Milani fu colpito dai primi sintomi del
male che l’avrebbe portato alla morte. Nel 1965 uscì “L’ obbedienza non è più una virtù”, con i documenti
sul processo nato in seguito ad una vivace polemica giornalistica sull’ obiezione di coscienza. Nel 1967
uscirono le prime copie di “Lettera a una professoressa”; il 26 Giugno 1967 don Milani moriva nella casa
della madre a Firenze e veniva successivamente sepolto nel piccolo cimitero di Barbiana.
LE CONSIDERAZIONI DI DON MILANI SULLA CHIESA
“ Se la scoperta del male deve prendere tanto posto nella nostra vita (di preti) da non saper più guardare con un sorriso divertito e affettuoso tutte le cose buone che pur esistono nel mondo e nella Chiesa, allora meritava non scoprirlo. Rovistiamo
dunque negli errori di casa nostra solo quel tanto che basta per non ripeterli noi, quel tanto che basta per contribuire anche
noi senza falsa umiltà all’ educazione e istruzione dei nostri confratelli e
superiori compresi i Vescovi e il Papa (che hanno bisogno come tutti e forse
più di tutti).”
“Non potrei vivere nella Chiesa neanche un minuto se dovessi viverci in
questo atteggiamento difensivo e disperato (…).Se dicessi che credo in Dio
direi troppo poco perchè gli voglio bene. E capirai che voler bene a uno è
qualcosa di più che credere nella sua esistenza !!! E così è di tutto il resto
della dottrina. Ecco perché la mia scuola è assolutamente aconfessionale come quella di un liberalaccio miscredente. Non ho nessuna fretta di
portare i giovani alla Chiesa perché so che cascheranno da sé nelle sue
braccia appena si saranno accorti di essere delle povere creaturine ignare
del futuro e di tutto (…) E io dovrei abbassarmi a tirare faticosamente la
gente verso una Chiesa di cui la gente non ha voglia quando so che prima
o dopo il velo cadrà da sé e sarà la gente stessa a correre verso di lei “Come la cerva alla fonte così desidera l’anima mia te
Dio fonte di acqua viva. Ha sete di te la mia anima…” (Salmo 41)
( Cf. a cura di M. Gesualdi, Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana)
la chiesa come corpo: TUTTI PER UNO ... OGNUNO PER TUTTI!
Pensiamo alla nostra comunità parrocchiale e proviamo a paragonarla al corpo umano aiutati dallo
schema che trovate qui di seguito:
CERVELLO: è l’organo in grado di coordinare e influenzare tutte le attività di tutti gli organi. Riceve i segnali da tutto il corpo, li elabora ed invia delle risposte.
IL CERVELLO DELLA MIA COMUNITA’ PARROCCHIALE è ________________________
perchè__________________________________________________________________________
CUORE: è una specie di pompa capace di far circolare il sangue lungo i vasi sanguigni. Tramite il
torrente circolatorio ossigeno e principi nutritivi raggiungono ogni più piccola parte del nostro corpo
mentre anidride carbonica e sostanze “di scarto” vengono portate via.
IL CUORE DELLA MIA COMUNITA’ PARROCCHIALE è _____________________________
perché _________________________________________________________________________
SCHELETRO: è la struttura ossea che sorregge organi, muscoli, ecc. Ha anche importanti funzioni
di difesa nei confronti organi molto delicati come il cervello o il midollo spinale. Inoltre all’ interno
di alcune ossa vi è il midollo osseo che ha il compito di produrre le cellule del sangue (globuli rossi,
piastrine, ecc). ma senza i muscoli come riuscirebbe a farci stare in piedi?
LO SCHELETRO E I MUSCOLI DELLA MIA COMUNITA’ PARROCCHIALE SONO ________
__________________________perchè________________________________________________
Gli esempi possono continuare … pensiamo all’ importanza dei piedi, delle mani, ecc…
Quale posto occupo io? Sono consapevole di avere un “compito” importantissimo e insostituibile?
la debolezza...: “QUELLE MEMBRA DEL CORPO CHE SEMBRANO PIU DEBOLI SONO PIU NECESSARIE” (1 COR 12, 22)
Dopo aver individuato chi sono i “deboli”, provare ad interrogarsi:
Perché hai scelto quelle persone come “membra deboli”? Quale idea di debolezza sta alla base della tua scelta? Cos’è per te la debolezza?
Cosa significa essere deboli? Ti è mai capitato di sentirti tale? Quando? Perché? Nei momenti in cui hai sperimentato la tua debolezza ti sei sentito di
essere “necessario” a qualcuno? Alla comunità di cui fai parte?