Elemento Manutenibile: 01.03.01
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Elemento Manutenibile: 01.03.01
Indice generale 1.MANTO IN ERBA SINTETICA.........................................................................................2 2.MANTO ASFALTICO.......................................................................................................3 3.IMPIANTO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE..............4 4.RECINZIONI METALLICHE.............................................................................................4 Pagina 1 di 5 1. MANTO IN ERBA SINTETICA Dopo la gara d'appalto per la realizzazione del campo, ma prima della fine dei lavori, la Proprietà o il Gestore dovranno sottoscrivere un contratto obbligatorio quadriennale, come da Regolamento LND Standard del 28/11/2013. Manutenzione ordinaria del campo di calcio Manutenzione campo da calcio a cura della Proprietà o del Gestore da eseguirsi settimanalmente per garantire che il materiale da intaso prestazionale si mantenga uniformemente distribuito ed areato nel campo da gioco. Il materiale di intaso dovrà sempre essere riassettato e/o ripristinato in alcune zone specifiche (come nelle aree di rigore, a centro campo ed in prossimità delle bandierine dei calci d'angolo in modo particolare). La manutenzione da eseguirsi settimanalmente sarà così strutturata: controllo e rimozione della sporcizia presente; spazzolatura del terreno di gioco, con apposita attrezzatura prevista al fine di mantenere sempre la superficie di giuoco omogenea su tutto il campo; controllo zone di massimo scolo delle acque piovane; eventuale ricarico con materiali d'intaso nelle zone mancanti, anche utilizzando intaso recuperato nelle canalette, nei pozzetti e nel residuo della spalatura della neve. La manutenzione ordinaria verrà eseguita con apposita attrezzatura dal personale addetto formatosi al corso condotto da tecnici specializzati del fornitore delle attrezzature acquistate. Manutenzione straordinaria del campo di calcio Manutenzione campo da calcio della durata approssimativa di un giorno da realizzarsi in due interventi nell'arco dell'anno (uno nel periodo febbraio/marzo e l'aItro nel periodo ottobre/novembre) da tecnici specializzati dell'azienda produttrice del sistema ovvero da aziende di comprovata esperienza nel settore in grado di mantenere gli standard qualitativi dei prodotti installati. Durante le operazioni di manutenzione straordinaria il campo non potrà essere utilizzato per l'intera giornata. La manutenzione sarà così strutturata: controllo della superficie di gioco con attrezzatura per il dissodamento dell'intaso prestazionale e per la spazzolatura profonda del manto; controllo accurato di tutte le giunzioni dei teli ed eventuale ripristino; Pagina 2 di 5 controllo accurato dei sistemi di drenaggio e d'irrigazione per assicurarne la perfetta efficienza; accurato controllo delle eventuali anomalie di planarità (dossi e avvallamenti) per ripristinare e regolarizzare la superficie di gioco; eventuale operazione di integrazione del materiale da intaso al fine di regolarizzare la planarità della superficie e di garantire le prestazioni del terreno di giuoco. 2. MANTO ASFALTICO Gli interventi di manutenzione della pavimentazione consistono solitamente nell’evitare che l’acqua penetri all’interno della struttura della strada. A tale scopo, è necessario che il manto sia sempre impermeabile e che i provvedimenti di drenaggio siano efficaci al fine di impedire che l'acqua non si depositi lungo il ciglio stradale. Le fessure, devono essere sigillate non appena compaiono e i margini della strada devono essere rifilati per consentire lo scolo dell'acqua. Affrontati con un certo anticipo, gli effetti dell'invecchiamento possono essere trattati efficacemente mediante la nebulizzazione d’emulsione bituminosa. In caso di condizioni più gravi si può applicare un impermeabilizzante d’emulsione e graniglia, qualora il volume del traffico sia ridotto, oppure un sottile rivestimento tradizionale d’asfalto miscelato a caldo. Tali provvedimenti, che mirano a conservare la flessibilità e la durata del manto stradale, risolvono, in realtà, soltanto il deterioramento dovuto alle condizioni ambientali. Le deformazioni e le incrinature da fatica causate dal carico del traffico non possono essere trattate in modo efficace mediante trattamenti superficiali di manutenzione ma richiedono interventi di risanamento più profondo. La decisione sul tipo d’intervento cui ricorrere per migliorare la pavimentazione stradale, o semplicemente per garantirne le condizioni di transitabilità, è spesso dettata da vincoli legati al budget. Provvedimenti di conservazione a breve termine sono indispensabili. Lasciare che la pavimentazione si deteriori ulteriormente è generalmente la decisione peggiore a causa dell’aumento esponenziale di deterioramento col trascorrere del tempo. Pagina 3 di 5 3. IMPIANTO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE 4. RECINZIONI METALLICHE Si tratta di strutture verticali con elementi in ferro con la funzione di delimitazione e chiusura delle aree esterne di proprietà privata o di uso pubblico. Possono essere costituite da base o cordolo (bauletto) in muratura, cls, elementi Si tratta di strutture verticali con elementi in ferro con la funzione di delimitazione e chiusura delle aree esterne di proprietà privata o di uso pubblico. Pagina 4 di 5 Possono essere costituite da base o cordolo (bauletto) in muratura, cls, elementi prefabbricati, ecc.. Modalità di uso corretto Le recinzioni vanno realizzate e manutenute nel rispetto delle norme relative alla distanza dal ciglio stradale, alla sicurezza del traffico e della visibilità richiesta dall'Ente proprietario della strada o dell'autorità preposta alla sicurezza del traffico e comunque del codice della strada. Sarebbe opportuno prima di realizzare e/o intervenire sulle recinzioni di concordare con le aziende competenti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, la realizzazione di appositi spazi, accessibili dalla via pubblica, da destinare all'alloggiamento dei cassonetti o comunque alle aree di deposito rifiuti. Il ripristino di recinzioni deteriorate va fatto attraverso interventi puntuali nel mantenimento della tipologia e nel rispetto di recinzioni adiacenti e prospicienti sulla stessa via. Inoltre le recinzioni dovranno relazionarsi alle caratteristiche storiche, tipologiche e di finitura dei fabbricati di cui costituiscono pertinenza. I controlli saranno mirati alla verifica del grado di integrità ed individuazione di anomalie (corrosione, deformazione, perdita di elementi, screpolatura vernici, ecc.). Inoltre a secondo delle tipologie e dei materiali costituenti, le recinzioni vanno periodicamente: ✔ ripristinate nelle protezioni superficiali delle parti in vista; ✔ integrate negli elementi mancanti o degradati; ✔ tinteggiate con opportune vernici e prodotti idonei al tipo di materiale e all'ambiente di ubicazione; ✔ colorate in relazione ad eventuali piani di colore e/o riferimenti formali all'ambiente circostante. Anomalie riscontrabili Corrosione: corrosione degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.). Deformazione: cariazione geometriche e morfologiche dei profili e degli elementi di cancelli e barriere. Mancanza: caduta e perdita di parti o maglie metalliche. Pagina 5 di 5 Piano di manutenzione delle strutture in cemento armato 1 Sommario 1 Introduzione.....................................................................................................................................3 2 Corpi d'opera....................................................................................................................................5 2 1 Introduzione Le Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al Decreto Ministeriale del 14-01-2008 al capitolo 10 rende obbligatorio tra gli elaborati di progetto un "Piano di manutenzione della parte strutturale dell’opera", che estende quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica n° 554 del 21-12-1999 "Regolamento d’attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11-02-1994 n°109 e successive modificazioni". In particolare all’articolo 40 "Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti" del succitato decreto si legge quanto segue: 1. Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l’attività di manutenzione dell’intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico. 2. Il piano di manutenzione assume contenuto differenziato in relazione all’importanza e alla specificità dell’intervento, ed è costituito dai seguenti documenti operativi: a) il manuale d’uso; b) il manuale di manutenzione; c) il programma di manutenzione; 3. Il manuale d’uso si riferisce all’uso delle parti più importanti del bene, ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l’insieme delle informazioni atte a permettere all’utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un’utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. 4. Il manuale d’uso contiene le seguenti informazioni: a) la collocazione nell’intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione; d) le modalità di uso corretto. 5. Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del bene ed in particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di assistenza o di servizio. 6. Il manuale di manutenzione contiene le seguenti informazioni: a) la collocazione nell’intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione delle risorse necessarie per l’intervento manutentivo; d) il livello minimo delle prestazioni; e) le anomalie riscontrabili; f) le manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente; g) le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato. 7. Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Esso si articola secondo tre sottoprogrammi: a) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; b) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; c) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. 8. Il programma di manutenzione, il manuale d’uso ed il manuale di manutenzione redatti in fase di progettazione sono sottoposti a cura del direttore dei lavori, al termine della realizzazione dell’intervento, al controllo ed alla verifica di validità, con gli eventuali aggiornamenti resi necessari dai problemi emersi durante l’esecuzione dei lavori. Col presente documento si intende fornire all'utente dell'opera uno strumento facilmente consultabile con lo scopo di metterlo nelle condizioni di conoscere le modalità d'uso corretto, le indicazioni per controllare e ispezionare periodicamente i livelli di efficienza, funzionalità, conservazione ed usura, le istruzioni da seguire nel caso in cui insorgano necessità di intervento in conformità agli obblighi di legge. La documentazione è pertanto fornita a corredo da parte di chi ha compiuto la progettazione per garantire nell'arco del tempo di vita utile un valore duraturo dell'opera. L'utilizzatore finale, oltre a venire a conoscenza di quanto attiene alle modalità d'uso e di intervento dell'opera, è in grado di intraprendere periodicamente ed eccezionalmente tutte le misure necessarie al ripristino delle funzionalità, attraverso la consultazione di personale competente e la richiesta di manutentori specializzati. Il Piano di manutenzione è la procedura avente lo scopo di controllare e ristabilire un rapporto soddisfacente tra lo stato di funzionamento di un sistema o di sue unità funzionali e lo standard qualitativo per esso/e assunto come riferimento. consiste nella previsione del complesso di attività inerenti la manutenzione di cui si presumono la frequenza, gli indici di costo orientativi e le strategie 3 di attuazione nel medio e nel lungo periodo. Il manuale d’uso è destinato all’utente finale del bene e contiene la raccolta delle istruzioni e delle procedure di conduzione tecnica e manutenzione limitatamente alle operazioni per le quali non sia richiesta alcuna specifica capacità tecnica; esso si basa su attività di ispezione prevalentemente visiva al fine di raccogliere indicazioni preliminari sulle condizioni tecniche di un bene o delle sue parti mediante delle prime valutazioni sulle prestazioni in essere e delle condizioni di degrado. Pianificazione dei lavori di manutenzione 1. Compiti tecnici - Elaborazione di principi tecnici relativi alle politiche di manutenzione 2. Compiti operativi - Esecuzione dei lavori secondo le specifiche procedurali e qualitative stabilite 3. Compiti di controllo - Verifica del lavoro svolto, valutazione e certificazione del risultato Organizzazione La funzione manutentiva deve svolgere i seguenti compiti: 1. Definizione ed elencazione degli elementi da sottoporre alle operazioni ispettive 2. Definizione e catalogazione degli elementi da sottoporre alle operazioni manutentive 3. Elaborazione del programma di svolgimento delle operazioni ispettive e delle operazioni manutentive 4. Rilievo e registrazione delle operazioni ispettive; 5. Rilievo e registrazione delle operazioni manutentive 6. Analisi dello stato di efficienza ed affidabilità dei singoli elementi in rapporto alla funzione svolta ed alla loro tempestiva sostituibilità in caso di anomalia. Risorse da gestire Le risorse da gestire sono: 1. La manodopera 2. materiali 3. mezzi manutentivi (rif UNI 10147) 4 2 Corpi d'opera 1 Rinforzo muro di sostegno Il progetto prevede la realizzazione del consolidamento del paramento del muro di sostegno attualmente realizzato in blocchi di calcestruzzo mediante la formazione di un nuova muratura e fondazione in calcestruzzo armato. Rif. 1.1 Denominazione Struttura in elevazione in c.a. 1.1 Struttura in elevazione in c.a. Si definisce struttura di elevazione in cemento armato l’unità tecnologica costituita dalle classi di elementi tecnici e dall’insieme degli elementi tecnici in cemento armato aventi la funzione di resistere alle azioni di varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione.In particolare le strutture di elevazione verticali costituite essenzialmente da pilastri e pareti possono essere di diversi tipi, per esempio a telaio, ad arco, a pareti portanti ecc ed hanno la funzione di portare i carichi derivanti dagli impalcati alle strutture di fondazione.Le strutture in elevazione orizzontali sono costituite da solai, piastre e travi in c.a. ed hanno la 5 funzione di riportare i carichi verticali agenti ai piani agli elementi strutturali verticali, di garantire un collegamento rigido al fine di assurare un comportamento spaziale della struttura. Rif. 1.1.1 Elemento tecnico Parete in c.a. Collocazione Unità pezzi Quantità 1 1.1.1 Parete in c.a. E' un elemento strutturale verticale portante con una dimensione della sezione trasversale nettamente maggiore rispetto all'altra. Tale elemento strutturale trasferisce i carichi della sovrastruttura alle strutture ricettive sottostanti preposte a riceverlo, esso è usualmente sollecitato a pressoflessione e taglio. Modalità d'uso La stabilità e la verticalità dell'elemento strutturale non devono essere compromesse; si proceda ad un controllo periodico delle parti in vista e il riscontro di eventuali anomalie che possano essere indice di successivi dissesti e/o cedimenti. Al rilievo visivo di anomalie potebbe non corrispondere un effettivo danneggiamento dell'elemento strutturale. Sono da evitare demolizioni degli elementi, anche parziali, che possano ridurre la resistenza degli elementi, in egual maniera sono da evitare forature che possano interrompere la continuità delle barre di armatura (per esempio per fare passare tubazioni, impianti, cavedi, comignoli ecc...) In caso di emergenza Danni evidenti o riscontrabili Modalità dell'intervento Centro di assistenza/supporto Requisiti e prestazioni garantiti Funzionalità La capacità del materiale o del componente di garantire il funzionamento e l'efficienza previsti in fase di progetto. Livelli minimi: Stabilito in funzione del materiale o dell'impianto, dalle norme UNI riportate sul capitolato speciale d'appalto. Stabilità Capacità dell'elemento di permetterne l'uso pur in presenza di lesioni. Livelli minimi: Stabilito in funzione del materiale dalle norme UNI o da prescrizioni normative riportate sul capitolato speciale d'appalto. Estetica Capacità del materiale o del componente di mantenere inalterato l'aspetto esteriore. Livelli minimi: Garantire uniformità delle eventuali modificazioni dell'aspetto, senza compromettere requisiti funzionali. Contenimento Le opere di sostegno devono assicurare il contenimento di un terrapieno o di altro materiale sciolto con un grado di sicurezza adeguato al contesto del sito. Tipologia e dimensione deve essere scelta in base alle prestazioni attese per l’opera, alle caratteristiche meccaniche dei terreni in sito e di riporto, all’interazione con i manufatti circostanti. Livelli minimi: Drenaggio Deve essere garantito un drenaggio efficace nel tempo, mediante la scelta dei terreni di riempimento e di un sistema di raccolta. Livelli minimi: 6 Stabilità Deve essere verificata la stabilità dell’opera, sia locale che globale del complesso opera-terreno, nonché la compatibilità degli spostamenticon la funzionalità dell’opera. Livelli minimi: Anomalie Cavillature superficiali Rete di microfessurazioni sulla superficie del calcestruzzo. Fessurazioni Spaccature sottili, singole o ramificate, parallele o ortogonali all'armatura che penetrano nel calcestruzzo non solo a livello superficiale. Disgregazione Distacco di granuli o cristalli di dimensioni piccole sotto sollecitazioni meccaniche. Distacco Distacco di parti notevoli del materiale dell'elemento strutturale. Scheggiature Distacco di piccole parti lungo i bordi e gli spigoli di calcestruzzo. Esposizione Esposizione dei ferri di armatura: distacco del copriferro dell'elemento strutturale e relativa esposizione delle barre di armatura a fenomeni di corrosione per azione degli agenti atmosferici. Corrosione Formazione di strati di ruggine sulle barre di armatura e conseguente degrado e perdita delle proprietà meccaniche. Fuori piombo Non perfetta verticalità dell'elemento strutturale. Fronte di risalita Limite della penetrazione di umidità nell'elemento strutturale che si manifesta con efflorescenza e/o perdita di materiale. Esso comporta altresì la comparsa di macchie e/o muffe sulla superficie dello stesso. Controlli Stato superficie Incaricato Periodicità non specificato all'occorrenza Istruzioni Ispezione visiva della superficie dei setti in calcestruzzo armato e dei copriferri dell'armatura. Corrispondenza Incaricato Periodicità non specificato all'occorrenza Istruzioni Verifica in corrispondenza delle architravi e degli incatenamenti. Sorveglianza 7 Incaricato Periodicità non specificato all'occorrenza Istruzioni Azione di sorveglianza con l'assunzione di punti di riferimento e misure per il monitoraggio dell'evoluzione delle anomalie. Identificazione Incaricato Periodicità non specificato all'occorrenza Istruzioni Necessità di identificazione delle "travi-parete". Controllo visivo Incaricato Periodicità non specificato ogni 6 mesi Istruzioni Verificare l'integrità strutturale del muro ispezionando la perpendicolarità, ove il muro abbia uno sviluppo verticale perpendicolare, o l'inclinazione prescritta secondo le indicazioni progettuali, nel caso di profilo inclinato. Devono essere controllate anche possibili alterazioni occorse alle strutture circostanti che possano presupporre una modificazione strutturale non direttamente visibile. Il controllo deve essere effettuato immediatamente dopo il verificarsi di eventi eccezionali. Manutenzioni Pulizia vegetazione Periodo consigliato: ogni 2 anni Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Ripulitura e rimozione di muschio o vegetazione di vario tipo. Pulizia facciate Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Trattamento e pulizia regolare dei setti e delle facciate. Manutenzione superficie Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Manutenzione dei rivestimenti di superficie (intonaci, piastrelle, tinteggiatura ecc..) Ripresa Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Ripresa di scheggiature e rigonfiamenti del calcestruzzo. Demolizione Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Demolizione superficiale e ripristino. 8 Passivazione Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Passivazione e trattamento dei ferri corrosi. Trattamento fessurazioni Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Trattamento delle fessurazioni per riempimento o iniezione. Ripristino Periodo consigliato: ogni 10 anni Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Dopo aver provveduto alla rimozione del rivestimento preesistente, provvedere alla chiusura delle eventuali lesioni e fessurazioni presenti con prodotti cementizi e alla sigillatura dei giunti attraverso prodotti collanti specifici.Deve essere ripristinato il rivestimento esistente secondo le indicazioni del progetto originale. 9 2 Fondazione recinzione metallica Rif. 2.1 Denominazione Fondazioni su travi 2.1 Fondazioni su travi Per fondazione si intende l'unità tecnologica che funge da collegamento statico tra edificio e suolo e che ha il compito di trasmettere a terra i carichi imposti alla struttura.Nello specifico la fondazione su travi è di tipo superficiale per cui i carichi sono trsmessi al terreno attraverso le superfici di appoggio delle travi in c.a. Rif. 2.1.1 10 Elemento tecnico Fondazione in c.a. Collocazione Unità pezzi Quantità 1 2.1.1 Fondazione in c.a. La trave di fondazione, è un elemento strutturale che funge da fondazione superficiale. Esso ha la funzione di trasferire al terreno il peso della struttura e delle altre forze esterne. La trave di fondazione viene realizzata sopra un getto di pulizia, che la proteggerà dalle aggressioni chimiche del suolo; si tratta di uno strato di calcestruzzo, generalmente privo di armatura metallica, tranne casi particolari, a basso contenuto di cemento, chiamato magrone, posizionato alla quota di scavo, stabilita dal progettista. Modalità d'uso La stabilità dell'elemento strutturale non deve essere compromessa, si procedederà per questo ad un controllo indiretto, verificando che non siano presenti anomalie riconducibili a dissesti e/o cedimenti delle opere che non sono direttamente ispezionabili. In caso di emergenza Danni evidenti o riscontrabili Modalità dell'intervento Centro di assistenza/supporto Requisiti e prestazioni garantiti Funzionalità La capacità del materiale o del componente di garantire il funzionamento e l'efficienza previsti in fase di progetto. Livelli minimi: Stabilito in funzione del materiale o dell'impianto, dalle norme UNI riportate sul capitolato speciale d'appalto. Stabilità Capacità dell'elemento di permetterne l'uso pur in presenza di lesioni. Livelli minimi: Stabilito in funzione del materiale dalle norme UNI o da prescrizioni normative riportate sul capitolato speciale d'appalto. Estetica Capacità del materiale o del componente di mantenere inalterato l'aspetto esteriore. Livelli minimi: Garantire uniformità delle eventuali modificazioni dell'aspetto, senza compromettere requisiti funzionali. Anomalie Cavillature superficiali Rete di microfessurazioni sulla superficie del calcestruzzo. Fessurazioni Spaccature sottili, singole o ramificate, parallele o ortogonali all'armatura che penetrano nel calcestruzzo non solo a livello superficiale. Disgregazione Distacco di granuli o cristalli di dimensioni piccole sotto sollecitazioni meccaniche. Distacco Distacco di parti notevoli del materiale dell'elemento strutturale. Scheggiature Distacco di piccole parti lungo i bordi e gli spigoli di calcestruzzo. Esposizione Esposizione dei ferri di armatura: distacco del copriferro dell'elemento strutturale e relativa esposizione delle barre di armatura a 11 fenomeni di corrosione per azione degli agenti atmosferici. Corrosione Formazione di strati di ruggine sulle barre di armatura e conseguente degrado e perdita delle proprietà meccaniche. Freccia Deformazione dell'elemento strutturale sotto carico, in caso di superamento del limite elastico rimangono delle deformazioni permenenti dell'elemento. Movimento facciata Movimenti di traslazione e rotazione dei muri perimetrali di un edificio dovuti a cedimenti fondazionali. Controlli Aspetto muri Incaricato Periodicità non specificato all'occorrenza Istruzioni Verifica dell'aspetto dei muri portanti e dei muri di facciata; sorveglianza dei movimenti dei giunti di dilatazione a livello dei solai in grado di evidenziare assestamenti differenziali. Siccità Incaricato Periodicità non specificato all'occorrenza Istruzioni Visita di controllo dopo un periodo di estrema siccità. Manutenzioni Controllo dissesto Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Controllo regolare del dissesto con l'assunzione di punti di riferimento e misure per il monitoraggio dell'evoluzione. Dopo una diagnosi precisa e una stabilizzazione del fenomeno è possibile effettuare la sigillatura delle fessurazioni, la correzione di un fuori piombo o il livellamento del terreno. Rifacimento sottomurature Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Rifacimento delle sottomurature, iniezioni di malta, micropali ecc. La sostituzione o il rinforzo di fondazioni può essere compiuto in caso di modifica del carico o di sinistro importante. Consolidamento Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Nel caso di comparsa di disuniformità, crepe o segni di rottura su elementi strutturali che sono collegati all'elemento di fondazione, può rendersi necessario l'intervento di consolidamento del terreno a seguito di uno smottamento, una variazione della falda acquifera, da effettuarsi con l'iniezione di resine speciali, jet-grouting. 12 3 Plinti torri faro Rif. 3.1 Denominazione Fondazioni su plinti superficiali 3.1 Fondazioni su plinti superficiali Per fondazione si intende l'unità tecnologica che funge da collegamento statico tra edificio e suolo e che ha il compito di trasmettere a terra i carichi imposti alla struttura.Nello specifico la fondazione su plinti è di tipo superficiale per cui i carichi sono trsmessi direttamente al terreno attraverso la superficie di appoggio dei plinti in c.a. Rif. 3.1.1 Elemento tecnico Plinto superficiale Collocazione Unità pezzi Quantità 1 3.1.1 Plinto superficiale Il plinto di fondazione è costituito da uno zatterone in calcestruzzo armato a forma di parallelepipedo, a base solitamente quadrata o rettangolare, che viene realizzato al di sotto di ciascun pilastro della struttura, e centrato rispetto a questo, allo scopo di trasmettere il carico derivante dalle strutture in elevazione al terreno di fondazione con valori ammissibili di tensioni sul suolo. Le dimensioni del plinto dipendono dai carichi provenienti dalla sovrastruttura, dalle sollecitazioni agenti, dal funzionamento statico che si vuole ottenere, se plinto rigido o flessibile, e dalla capacità portante del terreno. A causa di situazioni particolari si possono comunque costruire plinti di forma differente (ad esempio, il plinto zoppo per pilastri posti sul confine della proprietà dove non è possibile centrare il plinto sotto il pilastro). Usualmente, i plinti ordinari hanno uno spessore che varia tra 40 cm e 80 cm, e dimensioni in pianta da 1,00 m fino a 6,00 m per lato. Lo spessore è legato fondamentalmente alle sollecitazioni di taglio o punzonamento, mentre le dimensioni e la forma della base sono correlate alla capacità portante del terreno ed ai carichi provenienti dalla sovrastruttura. 13 Modalità d'uso La stabilità dell'elemento strutturale non deve essere compromessa; si procedederà per questo ad un controllo indiretto, verificando che non siano presenti anomalie riconducibili a dissesti e/o cedimenti delle opere che non sono direttamente ispezionabili. In caso di emergenza Danni evidenti o riscontrabili Modalità dell'intervento Centro di assistenza/supporto Anomalie Esposizione ferri di armatura Distacco del copriferro dell'elemento strutturale e relativa esposizione delle barre di armatura a fenomeni di corrosione per azione degli agenti atmosferici. Corrosione Formazione di strati di ruggine sulle barre di armatura e conseguente degrado e perdita delle proprietà meccaniche. Erosione Danneggiamenti dei plinti di fondazione causati da erosione con il progressivo scalzamento del dado in calcestruzzo. Manutenzioni Consolidamento Periodo consigliato: all'occorrenza Categoria: Straordinaria Incaricato: non specificato Nel caso di comparsa di disuniformità, crepe o segni di rottura su elementi strutturali che sono collegati all'elemento di fondazione, può rendersi necessario l'intervento di consolidamento del terreno a seguito di uno smottamento, una variazione della falda acquifera, da effettuarsi con l'iniezione di resine speciali, jet-grouting. 14 MANUALE DI MANUTENZIONE Impianti sportivi: impianto di irrigazione L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: ° 01.03.01 Elettrovalvole ° 01.03.02 Irrigatori dinamici ° 01.03.03 Rubinetti ° 01.03.04 Programmatori elettronici ° 01.03.05 Tubi in polietilene Manuale di Manutenzione Elemento Manutenibile: 01.03.01 Elettrovalvole Impianti sportivi: impianto di irrigazione Le elettrovalvole in linea sono generalmente realizzate in nylon e vetroresina per offrire una migliore resistenza alla corrosione e per prevenire perdite e rotture. Sono dotate di un solenoide (dotato di pistoncino e molla in acciaio inossidabile per prevenire la corrosione) e di un dispositivo di apertura manuale interna per mantenere asciutto il corpo delle valvole. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.03.01.R01 Resistenza agli agenti aggressivi chimici Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi dell'impianto di irrigazione devono conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico fisiche sotto l'azione di agenti aggressivi chimici. Prestazioni: I materiali e i componenti delle elettrovalvole devono conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche sotto l'azione di agenti aggressivi chimici che potrebbero svilupparsi durante il funzionamento. Livello minimo della prestazione: Per la valutazione della resistenza agli agenti chimici presenti nell’aria si fa riferimento ai metodi di prova indicati dalle norme UNI. 01.03.01.R02 Resistenza al gelo Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti le elettrovalvole devono essere realizzati con materiali in grado di non subire disgregazioni o dissoluzioni per effetto del ghiaccio. Prestazioni: La tenuta ad eventuali infiltrazioni di acqua o di neve deve essere garantita in condizioni di pressione e temperatura corrispondenti a quelle massime o minime esercizio. Livello minimo della prestazione: Per verificare la tenuta ad infiltrazioni di acqua gli elementi dell'impianto vengono sottoposti a prove di verifica con le modalità indicate dalla norma UNI di settore. Al termine della prova si deve verificare l'assenza di difetti o segni di cedimento. Pagina 2 Manuale di Manutenzione ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.01.A01 Anomalie delle molle Difetti di funzionamento della molla che regola il pistone del solenoide. 01.03.01.A02 Corrosione Fenomeni di corrosione delle parti metalliche degli irrigatori. 01.03.01.A03 Difetti dei filtri Difetti di funzionamento dei filtri di protezione dell'elettrovalvole. 01.03.01.A04 Difetti del regolatore di flusso Difetti di funzionamento del regolatore di flusso dell'elettrovalvole. 01.03.01.A05 Difetti delle valvole Difetti di funzionamento delle valvole antiritorno per cui si verificano perdite di fluido. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.01.C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Aggiornamento Eseguire un controllo generale delle valvole verificando il buon funzionamento delle guarnizioni, delle cerniere e delle molle. • Anomalie riscontrabili: 1) Corrosione; 2) Anomalie delle molle; 3) Difetti delle valvole. • Ditte specializzate: Giardiniere. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.01.I01 Lubrificazione valvole Pagina 3 Manuale di Manutenzione Cadenza: ogni anno Effettuare lo smontaggio della valvole ed eseguire una lubrificazione delle cerniere e delle molle che regolano le valvole. • Ditte specializzate: Giardiniere. Elemento Manutenibile: 01.03.02 Irrigatori dinamici Impianti sportivi: impianto di irrigazione Gli irrigatori sono dei dispositivi che consentono di innaffiare le aree e gli spazi a verde. Tali dispositivi sono detti dinamici poiché consentono l'innaffiamento in più direzioni; possono essere di vario tipo quali a martelletto entro terra e fuori terra, a pistone, a turbina. Generalmente sono dotati di valvola di drenaggio per consentire lo svuotamento dell'impianto al termine di ogni ciclo irriguo. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.03.02.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Gli irrigatori devono essere in grado di garantire durante il funzionamento la portata e la pressione richiesti dall'impianto. Prestazioni: Le prestazioni e quindi la portata esse devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni volte alla verifica di detti valori. Livello minimo della prestazione: I valori della portata variano in funzione del diametro delle tubazioni e degli ugelli degli irrigatori. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.02.A01 Anomalie delle guarnizioni Difetti di tenuta delle guarnizioni per cui si verificano perdite di fluido. Pagina 4 Manuale di Manutenzione 01.03.02.A02 Anomalie delle molle Difetti di funzionamento delle molle di rientro degli irrigatori. 01.03.02.A03 Anomalie della vite rompigetto Anomalie di funzionamento della vite che consente di frazionare il getto dell'acqua. 01.03.02.A04 Corrosione Fenomeni di corrosione delle parti metalliche degli irrigatori. 01.03.02.A05 Difetti dei filtri Difetti di funzionamento dei filtri degli irrigatori a pistone. 01.03.02.A06 Difetti di connessione Difetti di connessione degli ugelli e delle tubazioni di adduzione. 01.03.02.A07 Difetti delle frizioni Difetti di funzionamento delle frizioni di orientamento del getto. 01.03.02.A08 Difetti delle valvole Difetti di funzionamento delle valvole antiritorno per cui si verificano perdite di fluido. 01.03.02.A09 Ostruzioni Ostruzioni degli ugelli dei diffusori dovuti a polvere, terreno, sabbia, ecc. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.02.C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Aggiornamento Verificare la corretta posizione degli irrigatori controllando che non vi siano ostacoli che impediscano il getto dell'acqua. Verificare la tenuta delle valvole e la funzionalità delle molle e delle viti rompigetto. •Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi. Pagina 5 Manuale di Manutenzione •Anomalie riscontrabili: 1) Ostruzioni; 2) Difetti di connessione; 3) Anomalie delle molle; 4) Anomalie delle guarnizioni; 5) Difetti delle frizioni; 6) Difetti delle valvole. •Ditte specializzate: Giardiniere. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.02.I01 Pulizia Cadenza: ogni mese Eseguire la pulizia degli irrigatori da tutti i materiali di risulta che impediscono il regolare getto dell'acqua. • Ditte specializzate: Giardiniere. 01.03.02.I02 Sostituzione irrigatori Cadenza: ogni 15 anni Eseguire la sostituzione degli irrigatori con altri dello stesso tipo e modello. • Ditte specializzate: Giardiniere. 01.03.02.I03 Sostituzione viti Cadenza: quando occorre Sostituire le viti rompigetto quando usurate. • Ditte specializzate: Giardiniere. Elemento Manutenibile: 01.03.03 Rubinetti Impianti sportivi: impianto di irrigazione Hanno la funzione di intercettare e di erogare i fluidi all'esterno dell'impianto. Possono essere: ad alimentazione singola; ad alimentazione con gruppo miscelatore; ad alimentazione con miscelatore termostatico. Il materiale più adoperato è l'acciaio rivestito con nichel e cromo o smalto. Per la scelta della rubinetteria sanitaria è importante considerare: il livello Pagina 6 Manuale di Manutenzione sonoro, la resistenza meccanica a fatica dell'organo di manovra, la resistenza meccanica a fatica dei deviatori, la resistenza all'usura meccanica delle bocche orientabili. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.03.03.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità I rubinetti devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi. Prestazioni: I rubinetti devono assicurare, anche nelle più gravose condizioni di esercizio, una portata d’acqua non inferiore a quella di progetto. Livello minimo della prestazione: Il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua può essere verificato mediante l’individuazione della portata massima contemporanea utilizzando il metodo delle unità di carico (UC). 01.03.03.R02 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità I rubinetti devono essere in grado di garantire la tenuta del fluido evitando perdite. Prestazioni: Tutti gli elementi del rubinetto (dispositivo di chiusura, corpo, accoppiamento vitone-corpo, accoppiamento boccacorpo) devono garantire la tenuta idraulica. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i valori specifici indicati dalla norma per i vari componenti i rubinetti. 01.03.03.R03 Resistenza a manovre e sforzi d'uso Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza La rubinetteria deve essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo. Prestazioni: Sotto l’azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d’uso, i rubinetti devono conservare inalterate le caratteristiche funzionali e di finitura superficiale assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica. Livello minimo della prestazione: I rubinetti di erogazione possono essere sottoposti a cicli di apertura/chiusura, realizzati secondo le modalità indicate dalle norme controllando al termine di tali prove il mantenimento dei livelli prestazionali richiesti dalla normativa. La pressione esercitata per azionare i rubinetti di erogazione e le valvole non deve superare i 10 Nm. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.03.A01 Alterazione rivestimento Pagina 7 Manuale di Manutenzione Alterazione dello strato di rivestimento dovuta a urti o manovre violente. 01.03.03.A02 Corrosione Corrosione delle tubazioni di adduzione con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni. 01.03.03.A03 Difetti ai filtri Difetti di funzionamento dei filtri dovuti ad accumulo di materiale. 01.03.03.A04 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni. 01.03.03.A05 Difetti alle valvole Difetti di funzionamento delle valvole dovuti ad errori di posa in opera o al cattivo dimensionamento delle stesse. 01.03.03.A06 Incrostazioni Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.03.C01 Verifica rubinetti Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Controllo a vista Verifica e sistemazione dell'insieme dei rubinetti. •Requisiti da verificare: 1) Resistenza a manovre e sforzi d'uso; 2) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi. •Anomalie •Ditte riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Alterazione rivestimento; 3) Incrostazioni. specializzate: Idraulico. Pagina 8 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.03.I01 Ingrassaggio rubinetti Cadenza: ogni anno Eseguire un ingrassaggio dei rubinetti incrostati. • Ditte specializzate: Idraulico. 01.03.03.I02 Rimozione calcare Cadenza: ogni 6 mesi Rimozione di eventuale calcare con l'utilizzo di prodotti chimici. • Ditte specializzate: Idraulico.01.03.03.I03 Sostituzione guarnizioni Cadenza: quando occorre Effettuare la sostituzione delle guarnizioni quando si verificano evidenti perdite di fluido. • Ditte specializzate: Idraulico. Pagina 9 Manuale di Manutenzione Elemento Manutenibile: 01.03.04 Programmatori elettronici Unità Tecnologica: 01.03 Impianti sportivi: impianto di irrigazione I programmatori elettronici consentono di realizzare l'innaffiamento delle aiuole, dei prati o in genere di spazi verdi. Tali dispositivi consentono di distribuire l'acqua a tutti gli irrigatori ad essi collegati. Generalmente i programmatori sono alimentati da una tensione a 220 V e con una tensione di uscita di 24 V che consente di impostare il tempo di irrigazione che può variare da settore a settore essendo gestiti da un software specifico. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.03.04.R01 Isolamento elettrico Classe di Requisiti: Protezione elettrica Classe di Esigenza: Sicurezza I programmatori devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti i programmatori siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.04.A01 Anomalie della batteria Difetti di funzionamento della batteria ausiliaria dei programmatori. 01.03.04.A02 Anomalie del software Difetti di funzionamento del software di gestione dei programmi di innaffiamento. Pagina 10 Manuale di Manutenzione 01.03.04.A03 Anomalie del trasformatore Difetti di funzionamento dei trasformatori. 01.03.04.A04 Difetti agli interruttori Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa. 01.03.04.A05 Surriscaldamento Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto a ossidazione delle masse metalliche. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.04.C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici con prova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare che il software sia rispondente alle esigenze progettuali effettuando una serie di apertura e chiusura dei dispositivi. • Requisiti da verificare: 1) Isolamento elettrico. • Anomalie riscontrabili: 1) Anomalie del trasformatore; 2) Difetti agli interruttori. • Ditte specializzate: Elettricista. 01.03.04.C02 Verifica interruttori Cadenza: ogni mese Tipologia: Ispezione a vista Verificare l'efficienza degli interruttori. •Requisiti da verificare: 1) Isolamento elettrico. •Anomalie •Ditte riscontrabili: 1) Difetti agli interruttori. specializzate: Elettricista, Giardiniere. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.04.I01 Lubrificazione ingranaggi e contatti Pagina 11 Manuale di Manutenzione Cadenza: ogni 2 mesi Lubrificare con vaselina pura i contatti, le pinze e le lame dei sezionatori di linea, gli interruttori di manovra, i sezionatori di messa a terra. • Ditte specializzate: Elettricista. 01.03.04.I02 Registrazione Cadenza: quando occorre Eseguire un aggiornamento del software di gestione del programmatore. • Ditte specializzate: Elettricista. 01.03.04.I03 Ricarica batteria Cadenza: quando occorre Effettuare la ricarica della batteria di alimentazione secondaria. • Ditte specializzate: Elettricista. Elemento Manutenibile: 01.03.05 Tubi in polietilene Unità Tecnologica: 01.03 Impianti sportivi: impianto di irrigazione I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di etilene. I materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda della resistenza alla pressione interna in PE A e PE B. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.03.05.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità Le tubazioni ed i raccordi tra valvole e tubi e tra tubi e tubi devono essere in grado di resistere alle pressioni di esercizio. Prestazioni: Pagina 12 Manuale di Manutenzione Spezzoni di tubo e relativi giunti vengono sottoposti a prove per verificare la tenuta dei giunti e dei tubi stessi con le modalità ed i tempi indicati dalle norme vigenti. Livello minimo della prestazione: I campioni vengono riempiti di acqua ad una pressione massima di 0,05 MPa e ad una temperatura di 20 °C per i tubi della serie 303 e con acqua ad una pressione pari ad 1,5 volte la pressione di esercizio per i tubi della serie 312. Si deve verificare la assenza di perdite. 01.03.05.R02 Regolarità delle finiture Classe di Requisiti: Adattabilità delle finiture Classe di Esigenza: Fruibilità Le tubazioni devono presentare superficie esterna ed interna e sezione prive di difetti. Prestazioni: I materiali e componenti utilizzati per la preparazione di tubi in PE non devono presentare anomalie. In particolare si deve verificare che per la superficie esterna/interna non vi siano ondulazioni e striature o altri eventuali difetti; per la sezione si deve verificare l'assenza di bolle o cavità. Livello minimo della prestazione: I campioni di tubazione vengono sottoposti ad un esame a vista per accertarne l'idoneità. Le tolleranze ammesse sono: - 5 mm per le lunghezze; - 0,05 mm per le dimensioni dei diametri;- 0,01 mm per le dimensioni degli spessori. La rettilineità delle tubazioni viene accertata adagiando la tubazione su una superficie piana in assenza di sollecitazione. Deve essere accertata la freccia massima che si verifica. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.05.A01 Alterazioni cromatiche Presenza di macchie con conseguente variazione della tonalità dei colori e scomparsa del colore originario. 01.03.05.A02 Deformazione Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli stessi. 01.03.05.A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni. 01.03.05.A04 Errori di pendenza Errore nel calcolo della pendenza che causa un riflusso delle acque con conseguente ristagno delle stesse. Pagina 13 Manuale di Manutenzione CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.05.C01 Controllo generale tubazioni Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a: -tenuta delle congiunzioni a flangia; -giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni; -la stabilità de sostegni dei tubi; -presenza di acqua di condensa; -coibentazione dei tubi. • Anomalie riscontrabili: 1) Alterazioni cromatiche; 2) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 3) Errori di pendenza; 4) Deformazione. • Ditte specializzate: Idraulico. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.05.I01 Pulizia Cadenza: ogni 6 mesi Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. • Ditte specializzate: Idraulico. Elemento Manutenibile: 01.03.06 Serbatoio Unità Tecnologica: 01.03 Impianti sportivi: impianto di irrigazione Il serbatoio è costituito da un’anima in metallo trattata sia internamente che esternamente contro la corrosione REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) Pagina 14 Manuale di Manutenzione 01.03.06.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità Il serbatoio devono essere in grado di resistere alle pressioni di esercizio. Prestazioni: Il serbatoio viene sottoposto a prove per verificare la tenuta con le modalità ed i tempi indicati dalle norme vigenti. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.06.A01 Deformazione Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli stessi. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.06.C01 Controllo generale tubazioni Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare le caratteristiche principali del serbatoio con particolare riguardo a: -tenuta delle congiunzioni; -la stabilità de sostegni dei tubi inseriti al suo interno • Anomalie riscontrabili: 1) Deformazione. • Ditte specializzate: Idraulico. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.03.06.I01 Pulizia Cadenza: ogni 6 mesi Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto di adduzione. • Ditte specializzate: Idraulico. Pagina 15 MANUALE D'USO Impianti sportivi: impianto di irrigazione Insiemi di uno o più spazi destinati ad attività sportive relativi ad una o più discipline che hanno in comune gli spazi ed i servizi annessi per lo svolgimento di tali attività. La scelta dei luoghi per la realizzazione di impianti sportivi deve soddisfare aspetti ed analisi diverse: - demografiche; - servizi e trasporti;- climatici e geologiche; economiche e gestionali. La realizzazione degli impianti sportivi è disciplinata oltre che dalle norme urbanistiche, ambientali e dai regolamenti locali anche da norme emanate degli enti sportivi (Coni e Federazioni sportive) per la parte attinente alle attrezzature sportive, ai campi di gioco e agli altri servizi connessi. Gli impianti sportivi possono suddividersi in base alle diverse categorie agonistiche: sport all'aperto, sport al coperto, sport d'acqua, sport del ghiaccio, sport a cavallo e sport motoristici. All'interno degli impianti sportivi si articolano ulteriori aree funzionali: - aree per le attività sportive; - aree per i servizi di supporto;- aree destinate al pubblico. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: ° 01.03.01 Elettrovalvole ° 01.03.02 Irrigatori dinamici ° 01.03.03 Rubinetti ° 01.03.04 Programmatori elettronici ° 01.03.05 Tubi in polietilene Manuale d'Uso Unità Tecnologica: 01.03 Elemento Manutenibile: 01.03.01 Elettrovalvole Impianti sportivi: impianto di irrigazione Le elettrovalvole in linea sono generalmente realizzate in nylon e vetroresina per offrire una migliore resistenza alla corrosione e per prevenire perdite e rotture. Sono dotate di un solenoide (dotato di pistoncino e molla in acciaio inossidabile per prevenire la corrosione) e di un dispositivo di apertura manuale interna per mantenere asciutto il corpo delle valvole. Modalità di uso corretto: Verificare che le elettrovalvole siano posizionate secondo lo schema progettuale in modo da coprire tutta la zona da innaffiare evitando punti scoperti nei quali non arriva l'acqua. In seguito a precipitazioni o eventi meteorici particolari pulire gli irrigatori da eventuali depositi (polvere, terreno, radici) e riportarli in superficie. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.01.A01 Anomalie delle molle Difetti di funzionamento della molla che regola il pistone del solenoide. 01.03.01.A02 Corrosione Fenomeni di corrosione delle parti metalliche degli irrigatori. 01.03.01.A03 Difetti dei filtri Difetti di funzionamento dei filtri di protezione dell'elettrovalvole. 01.03.01.A04 Difetti del regolatore di flusso Difetti di funzionamento del regolatore di flusso dell'elettrovalvole. 01.03.01.A05 Difetti delle valvole Pagina 2 Manuale d'Uso Unità Tecnologica: 01.03 Difetti di funzionamento delle valvole antiritorno per cui si verificano perdite di fluido. Elemento Manutenibile: 01.03.02 Irrigatori dinamici Impianti sportivi: impianto di irrigazione Gli irrigatori sono dei dispositivi che consentono di innaffiare le aree e gli spazi a verde. Tali dispositivi sono detti dinamici poiché consentono l'innaffiamento in più direzioni; possono essere di vario tipo quali a martelletto entro terra e fuori terra, a pistone, a turbina. Generalmente sono dotati di valvola di drenaggio per consentire lo svuotamento dell'impianto al termine di ogni ciclo irriguo. Modalità di uso corretto: Verificare che gli irrigatori siano posizionati secondo lo schema progettuale in modo da coprire tutta la zona da innaffiare evitando punti scoperti nei quali non arriva l'acqua. In seguito a precipitazioni o eventi meteorici particolari pulire gli irrigatori da eventuali depositi (polvere, terreno, radici) e riportarli in superficie. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.02.A01 Anomalie delle guarnizioni Difetti di tenuta delle guarnizioni per cui si verificano perdite di fluido. 01.03.02.A02 Anomalie delle molle Difetti di funzionamento delle molle di rientro degli irrigatori. 01.03.02.A03 Anomalie della vite rompigetto Anomalie di funzionamento della vite che consente di frazionare il getto dell'acqua. 01.03.02.A04 Corrosione Pagina 3 Manuale d'Uso Unità Tecnologica: 01.03 Fenomeni di corrosione delle parti metalliche degli irrigatori. 01.03.02.A05 Difetti dei filtri Difetti di funzionamento dei filtri degli irrigatori a pistone. 01.03.02.A06 Difetti di connessione Difetti di connessione degli ugelli e delle tubazioni di adduzione. 01.03.02.A07 Difetti delle frizioni Difetti di funzionamento delle frizioni di orientamento del getto. 01.03.02.A08 Difetti delle valvole Difetti di funzionamento delle valvole antiritorno per cui si verificano perdite di fluido. 01.03.02.A09 Ostruzioni Ostruzioni degli ugelli dei diffusori dovuti a polvere, terreno, sabbia, ecc. Elemento Manutenibile: 01.03.03 Rubinetti Impianti sportivi: impianto di irrigazione Hanno la funzione di intercettare e di erogare i fluidi all'esterno dell'impianto. Possono essere: ad alimentazione singola; ad alimentazione con gruppo miscelatore; ad alimentazione con miscelatore termostatico. Il materiale più adoperato è l'acciaio rivestito con nichel e cromo o smalto. Per la scelta della rubinetteria sanitaria è importante considerare: il livello sonoro, la resistenza meccanica a fatica dell'organo di manovra, la resistenza meccanica a fatica dei deviatori, la resistenza all'usura meccanica delle bocche orientabili. Modalità di uso corretto: Evitare manovre brusche e violente sui dispositivi di comando. Non forzare il senso di movimento del rubinetto. Tutti i rubinetti devono essere identificati sia nel corpo apparente sia nel corpo nascosto; inoltre devono essere identificati gli Pagina 4 Manuale d'Uso Unità Tecnologica: 01.03 organi di comando (con il blu l'acqua fredda e con il rosso l'acqua calda); nel caso in cui gli organi siano separati l'acqua fredda deve essere posizionata a destra e quella calda a sinistra. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.03.A01 Alterazione rivestimento Alterazione dello strato di rivestimento dovuta a urti o manovre violente. 01.03.03.A02 Corrosione Corrosione delle tubazioni di adduzione con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni. 01.03.03.A03 Difetti ai filtri Difetti di funzionamento dei filtri dovuti ad accumulo di materiale. 01.03.03.A04 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni. 01.03.03.A05 Difetti alle valvole Difetti di funzionamento delle valvole dovuti ad errori di posa in opera o al cattivo dimensionamento delle stesse. 01.03.03.A06 Incrostazioni Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni. Elemento Manutenibile: 01.03.04 Pagina 5 Manuale d'Uso Unità Tecnologica: 01.03 Programmatori elettronici Impianti sportivi: impianto di irrigazione I programmatori elettronici consentono di realizzare l'innaffiamento delle aiuole, dei prati o in genere di spazi verdi. Tali dispositivi consentono di distribuire l'acqua a tutti gli irrigatori ad essi collegati. Generalmente i programmatori sono alimentati da una tensione a 220 V e con una tensione di uscita di 24 V che consente di impostare il tempo di irrigazione che può variare da settore a settore essendo gestiti da un software specifico. Modalità di uso corretto: I programmatori elettronici sono dotati di dispositivi di regolazione e programmazione per consentire l'innaffiamento di più settori anche in tempi separati. Verificare il corretto funzionamento della batteria (da 9 V che generalmente è sufficiente per l'intera stagione). ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.04.A01 Anomalie della batteria Difetti di funzionamento della batteria ausiliaria dei programmatori. 01.03.04.A02 Anomalie del software Difetti di funzionamento del software di gestione dei programmi di innaffiamento. 01.03.04.A03 Anomalie del trasformatore Difetti di funzionamento dei trasformatori. 01.03.04.A04 Difetti agli interruttori Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa. 01.03.04.A05 Surriscaldamento Pagina 6 Manuale d'Uso Unità Tecnologica: 01.03 Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto a ossidazione delle masse metalliche. Elemento Manutenibile: 01.03.05 Tubi in polietilene Impianti sportivi: impianto di irrigazione I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di etilene. I materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda della resistenza alla pressione interna in PE A e PE B. Modalità di uso corretto: I materiali utilizzati per la realizzazione dei tubi devono possedere caratteristiche tecniche rispondenti alle prescrizioni igienico sanitarie del Ministero della Sanità. Non immettere fluidi con pressione superiore a quella consentita per il tipo di tubazione utilizzata. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.05.A01 Alterazioni cromatiche Presenza di macchie con conseguente variazione della tonalità dei colori e scomparsa del colore originario. 01.03.05.A02 Deformazione Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli stessi. 01.03.05.A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni. 01.03.05.A04 Errori di pendenza Errore nel calcolo della pendenza che causa un riflusso delle acque con conseguente ristagno delle stesse. Pagina 7 Manuale d'Uso Unità Tecnologica: 01.03 Elemento Manutenibile: 01.03.06 Serbatoio Impianti sportivi: impianto di irrigazione Il serbatoio è costituito da un’anima in metallo trattata sia internamente che esternamente contro la corrosione Modalità di uso corretto: I materiali utilizzati per la realizzazione del serbatoio devono possedere caratteristiche tecniche rispondenti alle normative di prodotto e il serbatoio deve essere protetto contro la corrosione. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.06.A01 Deformazione Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli stessi. Pagina 8 SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI impianto di irrigazione Codice Elementi Manutenibili / Interventi 01.03.01 Elettrovalvole 01.03.01.I01 Intervento: Lubrificazione valvole Frequenza ogni anno Effettuare lo smontaggio della valvole ed eseguire una lubrificazione delle cerniere e delle molle che regolano le valvole. 01.03.02 Irrigatori dinamici 01.03.02.I03 Intervento: Sostituzione viti quando occorre Sostituire le viti rompigetto quando usurate. 01.03.02.I01 Intervento: Pulizia ogni mese Eseguire la pulizia degli irrigatori da tutti i materiali di risulta che impediscono il regolare getto dell'acqua. 01.03.02.I02 Intervento: Sostituzione irrigatori ogni 15 anni Eseguire la sostituzione degli irrigatori con altri dello stesso tipo e modello. 01.03.03 Rubinetti 01.03.03.I03 Intervento: Sostituzione guarnizioni quando occorre Effettuare la sostituzione delle guarnizioni quando si verificano evidenti perdite di fluido. 01.03.03.I02 Intervento: Rimozione calcare ogni 6 mesi Rimozione di eventuale calcare con l'utilizzo di prodotti chimici. 01.03.03.I01 Intervento: Ingrassaggio rubinetti ogni anno Eseguire un ingrassaggio dei rubinetti incrostati. 01.03.04 Programmatori elettronici 01.03.04.I02 Intervento: Registrazione quando occorre Eseguire un aggiornamento del software di gestione del programmatore. 01.03.04.I03 Intervento: Ricarica batteria quando occorre Effettuare la ricarica della batteria di alimentazione secondaria. 01.03.04.I01 Intervento: Lubrificazione ingranaggi e contatti ogni 2 mesi Lubrificare con vaselina pura i contatti, le pinze e le lame dei sezionatori di linea, gli interruttori di manovra, i sezionatori di messa a terra. 01.03.05 01.03.05.I01 Tubi in polietilene Intervento: Pulizia ogni 6 mesi Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. Serbatoio 01.03.06 01.03.06.I02 Intervento: Pulizia ogni mese Pulizia dei filtri dell'impianto. 01.03.05.I01 Intervento: Pulizia Pulizia dell’interno vasca All’inizio di ogni stagione SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI Adattabilità delle finiture Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli 01.03.05 Tubi in polietilene 01.03.05.R02 Requisito: Regolarità delle finiture Tipologia Frequenza Le tubazioni devono presentare superficie esterna ed interna e sezione prive di difetti. Di stabilità Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli 01.03.01 Elettrovalvole 01.03.01.R01 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi chimici Gli elementi dell'impianto di irrigazione devono conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico fisiche sotto l'azione di agenti aggressivi chimici. 01.03.03 Rubinetti 01.03.03.R03 Requisito: Resistenza a manovre e sforzi d'uso La rubinetteria deve essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo. 01.03.03.c01 Controllo: Verifica rubinetti Tipologia Frequenza Controllo a vista Ogni 6 mesi Tipologi a Frequenza Funzionalità d'uso Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli 01.03.01 Elettrovalvole 01.03.01.R02 Requisito: Resistenza al gelo Gli elementi costituenti le elettrovalvole devono essere realizzati con materiali in grado di non subire disgregazioni o dissoluzioni per effetto del ghiaccio. 01.03.02 01.03.02.R01 Irrigatori dinamici Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi Gli irrigatori devono essere in grado di garantire durante il funzionamento la portata e la pressione richiesti dall'impianto. 01.03.02.C01 Controllo: Controllo generale Aggiornam ento ogni mese 01.03.03.C01 Controllo: Verifica rubinetti Controllo a vista ogni 6 mesi 01.03.03 Rubinetti 01.03.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi I rubinetti devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi. 01.03.03.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenuta I rubinetti devono essere in grado di garantire la tenuta del fluido evitando perdite. Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Funzionalità tecnologica e protezione elettrica Codice 01.03.05 01.03.05.R01 Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipolog ia Frequenz a Tubi in polietilene Requisito: (Attitudine al) controllo della tenuta Le tubazioni ed i raccordi tra valvole e tubi e tra tubi e tubi devono essere in grado di resistere alle pressioni di esercizio. Pagina 2 Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Codice 01.03.04 01.03.04.R01 Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Programmatori elettronici Requisito: Isolamento elettrico I programmatori devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche. 01.03.04.C02 Controllo: Verifica interruttori Ispezione a vista ogni mese 01.03.04.C01 Controllo: Controllo generale Controllo a vista ogni mese Pagina 3 SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI impianto di irrigazione Codice 01.03.01 01.03.01.C01 Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza Aggiornamento ogni mese Aggiornamento ogni mese Controllo a vista ogni 6 mesi Controllo a vista ogni mese Ispezione a vista ogni mese Ispezione a vista ogni 12 mesi Ispezione a vista ogni 6 mesi Ispezione a vista ogni 6 mesi Elettrovalvole Controllo: Controllo generale Eseguire un controllo generale delle valvole verificando il buon funzionamento delle guarnizioni, delle cerniere e delle molle. 01.03.02 01.03.02.C01 Irrigatori dinamici Controllo: Controllo generale Verificare la corretta posizione degli irrigatori controllando che non vi siano ostacoli che impediscano il getto dell'acqua. Verificare la tenuta delle valvole e la funzionalità delle molle e delle viti rompigetto. 01.03.03 01.03.03.C01 Rubinetti Controllo: Verifica rubinetti Verifica e sistemazione dell'insieme dei rubinetti. 01.03.04 01.03.04.C01 Programmatori elettronici Controllo: Controllo generale Controllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici con prova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare che il software sia rispondente alle esigenze progettuali effettuando una serie di apertura e chiusura dei dispositivi. 01.03.04.C02 Controllo: Verifica interruttori Verificare l'efficienza degli interruttori. 01.03.05 01.03.05.C01 Tubi in polietilene Controllo: Controllo generale tubazioni Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a: -tenuta delle congiunzioni a flangia; -giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni; -la stabilità de sostegni dei tubi; -presenza di acqua di condensa; -coibentazione dei tubi. 01.03.06 01.03.06.C01 Serbatoio Controllo: Controllo generale Verificare le caratteristiche principali de serbatoio con particolare riguardo a: - tenuta delle congiunzioni; -livello acqua; - presenza di perdite; - stato pulzia; - presenza residui solidi in sospensione; 01.03.06.C01 Controllo: Controllo perdite Verificare nel periodo di non utilizzo dell’impianto di irrorazione del campo che la cisterna non presenti perdite. La verifica va condotta chiudendo la valvola di reintegro e attendendo qualche ora o giorno per verificare se il livello dell’accumulo è sceso