Libretto - federico biscione

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Libretto - federico biscione
MAMMA LASER
opera da camera per ragazzi in quattro scene
musica di
FEDERICO BISCIONE
Libretto di Barbara Teti
Soggetto di Federico Biscione
L
PERSONAGGI:
RAGAZZINA, soprano.
JO, eroina di videogame poi MAMMA della Ragazzina, mezzosoprano.
CORO a quattro parti: MICROCHIPS, poi la BABY-GANG, poi se stessi.
ORGANICO STRUMENTALE:
due pianoforti, corno, percussioni (un esecutore).
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Durata: 25 min. ca.
1
SCENA PRIMA
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(Ambiente virtuale di computer, come in un videogame. La parte più interna del palcoscenico è nascosta da uno
schermo di computer — che si suppone visto dall’interno — dove sia possibile effettuare delle proiezioni e che sia
possibile squarciare. Jo è abbigliata tipo guerriera — appunto — da videogame, con tanto di spada laser che produce i suoni e bagliori tipici. Il coro è disposto ordinatamente in due ali. Le tuniche recano disegni e impressioni
che possano far identificare i componenti come pezzi interni di un computer)
MICROCHIPS
MICROCHIPS
Ha, ha, ha!
Ecco qua la guerriera…
la coraggiosa!
Te ne andrai di gran carriera…
se continui a perder punti!
Guarda che aria minacciosa…
ragazzina presuntuosa…
JO
Vi combatto,
vi trafiggo,
alla fine vi distruggo!
JO
In guardia furfanti, combattete;
il coraggio l’avete?
Come osate deridermi?
Io vi anniento in pochi istanti…
vi combatto, vi distruggo…
MICROCHIPS
Ti conviene non provare
contro noi a guerreggiare:
in pochissimi minuti
otterremmo la vittoria,
e per te nessuna gloria!
(Improvvisamente i Microchips cominciano a muoversi disordinatamente, girando su se stessi: danno
l’idea di sbandare, di perdere energia)
(Una sagoma — proiettata col sistema delle ombre cinesi — si affaccia sullo schermo)
MICROCHIPS
JO
Che cos’è? Ma che succede?
L’energia ci viene meno.
Che facciamo? Presto, aiuto!
Ora questo che cos’è?
Strano! Un marziano?!
MICROCHIPS (metà)
(Viene proiettata una schermata blu
profondo lampeggiante con in rosso
la scritta «VIRUS». La scritta apparirà rovesciata allo spettatore, che si
suppone all’interno del computer. Jo
è incerta)
Dai, distruggi pure quello.
Su, coraggio,
dai un assaggio del tuo laser.
MICROCHIPS (l’altra metà)
WARNING, WARNING! VIRUS ALERT!
Non dar retta a quelle voci:
quei lamenti
sono là per ingannarti!
(Alcuni Microchips si stringono minacciosi intorno a Jo muovendosi
come zombie)
Dai fuggiamo! — Sì, ma dove?
Non lo so, ma qui moriamo!
JO
Accidenti se tacete!
Impertinenti!
JO (finalmente decisa)
Ho una sola via d’uscita!
(Mentre lei è rivolta verso i Microchips, l’ombra dello schermo le dà
un colpo in testa e fugge via. Jo rimane un po’ stordita)
(Salta attraverso lo schermo, squarciandolo. Buio)
2
SCENA SECONDA
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(Camera della Ragazzina, notte: un letto, un comodino, un tavolino con un computer, il monitor è rotto, squarciato. Entra la Ragazzina portando una candela che rischiara debolmente la stanza. È vestita con un normale pigiama. Jo, non vista, è a terra in un angolo buio)
quindi, per favore,
fai meno l’arrogante!
RAGAZZINA
Che disastro,
com’è successo?
Il mio monitor è esploso,
la corrente se n’è andata…
E ora, che faccio?
JO
Ma tu vivi proprio qui,
in questo spazio piccolo?
RAGAZZINA
(Si accorge di Jo)
Questa è solo una stanza
della mia casa;
e poi fuori ci son cose
di cui ignori l’esistenza…
Jo!? Impossibile!
Ma come sei arrivata?
JO (ancora un po’ confusa)
JO
C’era un virus…
piano piano distruggeva
il mio mondo, ci atterriva, e…
ma piuttosto, come sai
il mio nome, e tu chi sei?
Ah sì? E che ci sarà mai?
Già conosco tante cose…
Voglio proprio vedere!
RAGAZZINA
RAGAZZINA (posa la candela)
Te lo mostro con piacere,
devi solo seguirmi.
Con te io gioco spesso,
sei uno spasso,
con te la mente vola:
ti porterei anche a scuola!
JO
Sono certa che è migliore
il mio mondo del tuo.
JO (alzandosi, piccata)
Ehi, ragazzina,
io sono un’eroina:
non un gioco da bambina!
RAGAZZINA
Se non l’hai visto tu che ne sai?
RAGAZZINA
JO
Ti dico che sei un videogame!
Ma tu m’hai distrutto il computer:
col monitor rotto
non posso mostrartelo!
Neanche tu hai mai visto il mio!
RAGAZZINA (prende la candela e qualcosa per coprirsi)
JO (guardandosi intorno)
Andiamo?
Insomma, dove sono?
Vuoi spiegarmi cos’è questo?
JO (con sfida)
Andiamo!
RAGAZZINA
Semplice: un posto detto casa,
tra l’altro la mia;
(La Ragazzina esce seguita da Jo. La scena rimane
buia di nuovo)
3
SCENA TERZA
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(Un paesaggio urbano metropolitano. È notte. Entrano la Ragazzina e Jo)
JO (tra sé stupita)
RAGAZZINA
Incredibile! Fin’ora
non ho mai mancato un colpo!
Ecco, guarda: il mio quartiere.
So che può sembrarti strano,
è diverso dal tuo mondo
ma non poi così lontano…
RAGAZZINA (arrabbiata)
Un colpo te lo darò io se non la smetti:
non puoi sparare così ad un innocente!
Non siamo nel tuo mondo, qui, capito?
Non si accumulano punti all’infinito
centrando ogni bersaglio!
JO
Sì, ma insomma, è tutto qui?
RAGAZZINA
JO
Accidenti quanta fretta,
un istante:
non hai ancora visto niente!
Ma insomma che noia,
non so cosa fare…
dove posso andare?
(Camminano. Appare un semaforo
col giallo lampeggiante. Jo lestamente prende la spada laser e spara,
distruggendolo con rumore di vetri
infranti)
RAGAZZINA
Uffa che impazienza!
Mille cose puoi fare,
ma senz’altro…
RAGAZZINA (arrabbiata)
Devi essere impazzita!
Di’: ma che ti salta in mente
di distruggere un semaforo?
(Si sente il rumore di una automobile
che sopraggiunge; la scena viene illuminata dai fari che passano. Mentre Jo già ha imbracciato l’arma la
Ragazzina la trattiene)
JO
non sparare!
Soprattutto a un’automobile!
Ma se poi ci fulminava?
RAGAZZINA (ridendo)
JO (spazientita)
Ma che vai farneticando.
Quello serve per il traffico,
ed era innocuo!
Senti, piccola insolente:
me ne vado via da sola!
troppo tempo con te ho perso.
Troverò pure qualcosa
per la mia pistola!
JO
Io non vedo proprio niente:
il traffico sarà nella tua mente!
(Jo se ne va.)
RAGAZZINA (ironica, ma delusa)
(Camminano di nuovo. All’improvviso un miagolìo. Jo cerca nel
buio poi punta e spara. Di nuovo il
miagolìo)
Vai pure, ma sta’ attenta
a non distruggere nulla…
RAGAZZINA (con un sospiro)
(La Ragazzina, rimasta sola, fa per
avviarsi verso casa)
Per fortuna l’hai mancato:
quel povero piccolo gatto!
Dì un po’: ma oltre a sparare
cos’altro sai fare?
Non pensavo Jo fosse così,
la credevo del tutto diversa…
4
RAGAZZINA (avvicinandosi a Jo che è rimasta da
sola in piedi, ansante)
(Una “Baby-gang” si para davanti
alla Ragazzina. Schioccano le dita
minacciosi)
Oh, Jo!
BABY-GANG
(Jo cade in ginocchio: è ferita. La
Ragazzina la sostiene — prime luci
dell’alba)
Guarda un po’ che bella bambina!
Tutta sola che può capitarti?
Nella notte malandrina
è proprio una fortuna incontrarci…
Che ti hanno fatto! Sei ferita!
Tutto questo a causa mia,
però m’hai salvato la vita!
(La Ragazzina si comincia a spaventare)
JO (accasciandosi esausta, la Ragazzina è su di lei)
… perché un lupo potrebbe sbranarti,
non hai letto Cappuccetto Rosso?
O sei molto temeraria,
o te la stai facendo addosso?
Non sentirti in colpa,
è il mio mestiere
combattere… morire…
RAGAZZINA (alzandosi)
RAGAZZINA (atterrita, debolmente)
Ma che dici! Ora corro
a cercare qualche aiuto…
Aiuto!
BABY-GANG
JO (trattenendola)
Che c’è ora, hai forse paura?
Non ti piace quest’avventura?
O magari ti sei ricordata
che tua madre è già preoccupata?
Lascia stare, non fa niente…
è inutile, sto per andare…
RAGAZZINA (disperata)
RAGAZZINA
Ma allora noi
non ci vedremo più!
Aiuto. Aiuto!
JO (con un debole sorriso)
(Richiamata delle grida, Jo ricompare trafelata e si frappone tra la
Ragazzina e la Baby-gang)
Ripara il computer,
semmai laggiù…
Prendi questo per ricordo,
BABY-GANG
Su, ragazzi, facciamogli vedere
quanto è grande il nostro potere!
(Le dà la spada)
addìo…
(Ingaggiano una lotta a pugni e
schiaffi. La Ragazzina è da una
parte, terrorizzata. A un certo punto
qualcuno fa scattare la lama di un
coltello. Sono tutti addosso a Jo, che
spara un colpo di laser — in aria. La
Baby-gang fugge disordinatamente
con un grido)
(Muore)
(La Ragazzina prende la spada laser e rimane qualche istante immobile in piedi, guardando smarrita Jo
e la spada. L’alba si è fatta chiara. Poi si asciuga le
lacrime e si avvia verso casa)
5
SCENA QUARTA
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(Come la seconda scena, solo che il computer è ovviamente integro e si intuisce da una finestra la luce del mattino. La Ragazzina dorme. Si sveglia, si stropiccia gli occhi, si accorge di aver sognato tutto. Quando entra la
MAMMA per faccende si rende conto di averla sognata nei panni di Jo)
Sì, lo so: le sarò grata!
RAGAZZINA (ancora un po’ tra sonno e veglia)
Mamma, sapessi che sogno
che ho sognato stanotte!
(Mentre scende dal letto inciampa in
qualcosa che attira la sua attenzione:
è la spada laser che aveva sognato)
MAMMA
RAGAZZINA (mostrando incredula alla Mamma la
spada, quasi balbettando)
Sì, sì, ma adesso alzati,
poi lo racconti.
Sarà strano come gli altri?
Mamma: laser!
MAMMA
RAGAZZINA
Ma che dici?
Strano? Stranissimo! Anche più!
C’era Jo, cioè… eri tu… (s’imbroglia nell’agitazione)
il semaforo, aah! il gatto,
col tuo laser, dappertutto!…
CORO (di dentro)
Non si sa...
MAMMA
RAGAZZINA
Ma che dici, sei impazzita?
Che succede?
RAGAZZINA
CORO
… poi la banda ti ha ferita…
Non si sa…
MAMMA
MAMMA
Guarda un po’ che fantasia!
Chi ha parlato?
RAGAZZINA
(In atmosfera irreale, entrano ad uno
ad uno i coristi: adesso sono vestiti
con gli abiti di tutti i giorni.)
… ero molto spaventata…
MAMMA
CORO
Ora calmati, risvegliati:
guarda che bella giornata!
Gioca, gioca, sogna pure,
che t’importa se è realtà;
pensa quello che ti pare:
il divertimento è qua!
RAGAZZINA
… mi ha salvata! Son fuggiti…
eran tutti impauriti!
(Ripetono in una specie di carosello
finale)
(improvvisamente pensosa)
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FINE
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