Il giaIl gia rdino dirdino diGatta BeatriceG atta Beatrice

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Il giaIl gia rdino dirdino diGatta BeatriceG atta Beatrice
un
pediatra
per amico
Lu i g i D a l C i n ha pubblicato oltre trenta libri per ragazzi tra cui:
La pietra di luce Tredieci, 2001, La zuppa del venerdì Castalia, 2003,
La fiaba del Vajont Fatatrac, 2003, Cenerentola Il Castoro, 2003,
Il canto del mare Tredieci, 2005, Storia di un ciliegio Castalia, 2005,
Le Mille e Una Storia d’Oriente Panini Ragazzi, 2005.
Ogni anno cura la parte tematica della
Mostra Internazionale di Illustrazione per l’Infanzia
‘Le Immagini della Fantasia’.
A g o s t i n o Tr a i n i, è nato il 6/8/61 a Roma ed è
un autore illustratore di libri per bambini.
La Mucca Moka, il Signor Acqua, la banda di Popo e la pecora
Ornella sono alcuni dei suoi divertenti personaggi.
Questa immagine disegnata da Altan è il logo di NATI PER
LEGGERE e racchiude in sé gli elementi importanti del progetto.
La tenerezza dell’abbraccio materno, la confortevole posizione
del bambino, il libro, tenuto in mano in modo che mamma e
bambino possano leggerlo davvero insieme.
Sulle pagine del libro non compaiono parole perché chi ‘fa’
davvero il libro non è l’autore ma il lettore…
La voce di chi legge dà vita alla pagina
bianca, crea il miglior libro possibile,
lo rende unico e lo consegna
alla memoria del bambino
che ascolta perché possa
essere trasformato in ricordo.
Rita Valentino Merletti,
dal sito Nati per Leggere
della Regionne Piemonte:
www.regione.piemonte.it/natiperleggere/
Lu i g i D a l C i n
Centro per la salute del bambino
Il giardino
giardino di
Gatta Beatrice
Nati per
Leggere
Nati Per Leggere è un’iniziativa
dell’Associazione Culturale Pediatri,
dell’Associazione Italiana Biblioteche
e del Centro per la Salute del Bambino
per promuovere la lettura ad alta voce
ai bambini fin dai primi mesi di vita.
Staccare, tagliare lungo la linea tratteggiata e piegare.
D
ev’essere giorno, perché un raggio di sole
entra dalla finestra attraverso una fessura.
Poi percorre la camera buia di Gatta Beatrice e le
fa il solletico sul muso.
Gatta Beatrice si strofina con una zampa, poi si rigira, apre
un occhio e alla fine li apre tutti e due. Si alza dal letto, si
stiracchia e apre la finestra. Arriva una valanga di luce.
“Benvenuto sole! – miagola felice Gatta Beatrice – La
tua luce mi piace tanto e fa bene alle piante del mio giardino!”.
Gatta Beatrice, infatti, ha un giardino. È un giardino particolare. Ci sono tanti tipi di piante e di fiori, tutti mischiati tra loro. Ad esempio, in mezzo ad un gruppo di fiori azzurri, cercandola, si può trovare una margherita e in mezzo ad un gruppo di margherite si possono trovare dei fili
d’erba, o dei trifogli, oppure, guardando bene, un fiore azzurro.
“Le farfalle hanno scelto il giardino più incolto!” dicono
invidiose le altre gatte. Quindi alzano il naso e ritornano a
strappare le erbe strane.
Gatta Beatrice invece fa le fusa. Tutti quei colori le volano intorno.
U
n giorno Gatta Beatrice è seduta nel suo giardino e mentre una gatta vicina si affaccia allo
steccato per chiederle: “Gatta
Beatrice, come fai a sopportare
tutte quelle erbacce?” ecco che
una farfalla, la prima della stagione, vola nel giardino e si posa su
un fiore. Gatta Beatrice e la sua
vicina la osservano immobili, a bocca aperta.
Per tutto il paese si sparge subito la voce:
“Ci siamo! Arrivano le farfalle! Finalmente
sono tornate!”.
Tutte le gatte aprono il cancello del proprio
giardino e attendono, attendono che nel proprio giardino arrivino i colori delle farfalle.
Le farfalle sfarfallano di qua e di là, annusano e assaggiano ogni giardino, ma alla fine decidono di stabilirsi tutte nel giardino di
Gatta Beatrice. Tutte quante.
Gatta Beatrice è felice e il suo giardino diventa
il più bello di tutto il paese, il più colorato. È colorato da tanti colori di tante farfalle diverse.
“Benvenute farfalle! – miagola felice Gatta Beatrice –
Scegliete pure i fiori che vi piacciono di più e restate
pure quanto volete!”.
VI
Ogni tipo di pianta e di fiore è il benvenuto nel giardino di
Gatta Beatrice e tutti i semi che arrivano nel suo giardino,
portati dal vento, sono felici, perché sanno che lì potranno crescere sereni e che nessuno di loro sarà strappato.
Negli altri giardini del paese, invece, non è così.
“Negli altri giardini – dice un seme di ciliegio ad un seme
di soffione appena arrivato con l’ultimo vento – se non sei
della specie giusta, o se cresci nel punto sbagliato, ti estirpano senza pietà!”.
Il seme di soffione trema tutto di paura.
“Qui no! – continua il seme di ciliegio – Qui c’è Gatta Beatrice!”.
Allora il seme di soffione sospira, sollevato.
Gatta Beatrice è felice ogni volta che vede nascere un
nuovo germoglio nel suo giardino. Per lei è sempre una
meraviglia vederlo crescere e diventare la pianta che era già
nel seme.
“Guarda un po’! – esclama Gatta Beatrice – Una nuova
piccola pianta è riuscita a spuntare proprio tra le pietre del
sentiero!”.
Allora strofina il muso sulla pianticella: “Sei stata proprio
tenace per nascere tra le pietre! – le sussurra – lo so, un
giorno farai anche tu un fiore! Non importa di quale forma o colore... sarà comunque una gioia averti qui!”.
“Gatta Beatrice, cosa fai? – chiedono le gatte sue vicine affacciandosi dalla strada – Perché non strappi via quell’erbaccia che ti è cresciuta sul sentiero? Guarda com’è disordinato il tuo giardino!”.
“Non è disordinato... – risponde gentile Gatta Beatrice – È
che qualsiasi pianta del giardino mi rende felice!”.
Allora le gatte sue vicine alzano il naso e se ne vanno senza nemmeno miagolare un saluto. Se ne vanno nei loro
giardini. Vanno a controllare e appena vedono una pianticella o un’erba sconosciuta, la estirpano. La sradicano. I loro giardini sembrano perfetti, ma ci possono stare solo le
piante e i fiori che decidono loro.
Gatta Beatrice invece non fa male nemmeno all’erba su cui
cammina.
S
tamattina dalla fessura della finestra non entra nessun
raggio di sole. Forse non è ancora giorno. Eppure la
sveglia è già lì che suona e Gatta Beatrice si rigira nel letto,
apre un occhio e alla fine li apre tutti e due. Si alza, si stiracchia, e apre la finestra.
Una pioggerella fine cade giù dal cielo grigio.
“Benvenuta pioggia! – miagola felice
Gatta Beatrice – L’acqua che ci porti fa
bene alle piante del mio giardino. E così
oggi ne posso approfittare per rimanere in
casa!”.
Dopo un po’ qualcuno bussa alla porta.
È Gigi, il gatto amico di Beatrice.
“Ti ho portato una torta di lische di pesce! Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere!”.
Gatta Beatrice fa le fusa.