Impostazione del gioco
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Impostazione del gioco
IMPOSTAZIONE DEL GIOCO Commento Obiettivo Vorrei condividere con voi, come spunto non vincolante, l‘esperienza fatta nell’impostazione del gioco. Questi suggerimenti sono mirati al gioco di Alexander W. Hunziker «Super stipendi», ma possono essere utili anche per altri giochi didattici. Che cosa e quando «C’è soltanto un esperto che può decidere che cosa è adatto a essere usato nella vostra lezione e quando utilizzarlo: voi!» Scegliete in base all’obiettivo che vi siete prefissati riguardo all‘argomento: ogni gioco ha uno scopo particolare. Gli studenti acquisiranno una conoscenza specifica piuttosto precisa. Ogni gioco permette di sperimentare e discutere un concetto base o un paio di idee di fondo. Scegliete in base alla vostra esperienza: quanto prima inizierete personalmente con il gioco, tanto prima riuscirete a coinvolgere gli studenti in una discussione vivace. Scegliete in base ai vostri desideri, e optate in che ordine procedere. Potete decidere di voler iniziare con il gioco a cui far seguire la spiegazione teorica, oppure fare il contrario. I giochi didattici sono concepiti in modo da permettere entrambe le alternative. Spesso si stratta soltanto di stimolare l’interesse degli studenti e trovare un punto di partenza comune. Per questa ragione io inizio quasi sempre con il gioco. Discussione «La vera sfida è quella di stimolare una discussione aperta e vivace, che alla fine possa trasmettere un insegnamento didattico.» Iniziate sempre con delle domande aperte: queste stimolano il ragionamento individuale e permettono di elaborare l’esperienza vissuta. La mia esperienza personale: se pongo troppo presto delle domande mirate, come ad esempio «che cosa ha questa cosa a che fare con i costi di transazione?», non ricevo più osservazioni spontanea dalla classe. Se invece faccio la domanda solo dopo e prima raccolgo i commenti spontanei, posso anzitutto capire meglio come ragionano i miei studenti e poi li ho comunque stimolati a pensare ognuno con la propria testa. Mostrate interesse per l’opinione del vostro pubblico: raramente gli studenti rispondono così bene alle domande aperte da permettere loro di trovare il collegamento diretto con la teoria. Ci sono altre teorie e alte ipotesi. Mostrate interesse per tutte le risposte, anche per quelle che centrano poco con il concetto che volete spiegare. Non esprimete opinioni sulle risposte. La mia esperienza personale: capita molto di rado che nella discussione che segue un gioco ci si aspetti da parte mia una presa di posizione vincolante. Quando avvaloro delle risposte strane come un contributo interessante (e come un segno di riconoscimento dell’impegno personale di chi la dà) e passo alla risposta seguente, il clima rimane positivo e non si perde niente dal punto di vista dei contenuti. Reagite positivamente anche ai ragionamenti sbagliati: reagite in maniera positiva anche quando le risposte sono sbagliate, chiarendo che si tratta di un errore molto comune, e non di qualcosa di cui bisogna vergognarsi, e che la risposta sbagliata aiuta la classe a identificare l’errore. La mia esperienza personale: spero vivamente che vengano fatti degli errori. È decisamente demotivante per tutti quando il primo della classe dà subito la risposta corretta ed è svelato il mistero. Non scelgo mai per primi coloro da cui mi aspetto una risposta «giusta», in modo da incentivare gli altri studenti a pensare con la propria testa. Versione aprile 2016 1|2 IMPOSTAZIONE DEL GIOCO Commento Diventate precisi alla fine: riassumete alla fine i concetti importanti, quelli che volete che gli studenti recepiscano dal gioco. La mia esperienza personale: se non faccio un riassunto alla fine dei punti fondamentali, esiste il rischio che solo gli studenti migliori e i più interessati profittino pienamente della lezione. Già il giorno dopo gli altri probabilmente non ricorderanno più esattamente qual era lo scopo del gioco e quali principi esso metteva in luce, anche quando hanno seguito attentamente la discussione. Vi auguro un buon divertimento e una buona riuscita! Alexander W. Hunziker Versione aprile 2016 2|2