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344
CER
il giornale della Ceramica
marzo
aprile
2014
oniPad
Intervista
Massimo Moretti:
la stampante in 3D
che costruisce la
casa in argilla
Country Report
Le opportunità
per il settore
delle piastrelle
in Australia
Formazione
€ 3,50 • ANNO XLI • MARZO/APRILE 2014 • ISSN 1828 1052 • FOTO SACMI
Nasce il portfolio
per la qualificazione
dei lavoratori del
settore ceramico
REAL ESTATE: RIPARTE IL MERCATO USA,
L’ACQUISTO DI SECONDE CASE IN ITALIA
Galleria
Tecnologie per
la formatura,
la cottura ed il
risparmio energetico
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CEREDITORIALE
L’AMERICA È TORNATA
ad essere… l’America
di Vittorio Borelli
editoriale
VITTORIO BORELLI
Presidente
Confindustria Ceramica
Il ritorno di Coverings a Las Vegas, dopo l’esordio nel 2011, rappresenta un’ottima ed importante notizia per l’industria ceramica italiana. Un evento fieristico che, oltre al valore intrinseco della manifestazione,
racchiude fattori di straordinaria importanza congiunturale e strategica.
Coverings 2014 certifica la forte ripresa del consumo di ceramica negli Stati
Uniti, registrando il superamento dei 230 milioni di metri quadrati, grazie ad
una crescita nei volumi del +12,9% nel 2013. La lunga striscia positiva certifica l’uscita dalla crisi e la possibilità, entro due anni, di ritornare ai livelli di
consumo pre-crisi.
In questo contesto le esportazioni dell’industria ceramica italiana hanno fatto
meglio del mercato:il +16,8% nei volumi e quasi +18% nei fatturati se da un
lato confermano l’interesse riconosciuto al Ceramics of Italy dai consumatori ed
utilizzatori d’oltreoceano, dall’altro ribadiscono ancora una volta la capacità
dell’Italia della ceramica di essere un gradino sopra i tanti competitor internazionali. Effetto, ma anche causa di questa situazione, è la partecipazione italiana a Coverings 2014 che, per la prima volta da anni, supera le 100 aziende
partecipanti. Si tratta di numeri importanti, che fanno della fiera americana
quella a più elevata partecipazione italiana dopo Cersaie, confermandone sia
l’importanza come strumento per promuovere proficue relazioni commerciali,
che come qualità ed efficacia organizzativa raggiunta.
L’occasione di Coverings 2014 merita però altre due riflessioni, di natura strategica. La forte ripresa dell’economia americana è trascinata dal crollo dei prezzi dell’energia, resi possibili dallo sfruttamento dello shale gas e dalla politica
del made in Usa che sta riportando sul suolo statunitense attività manifatturiere, anche del settore ceramico. Ancora una volta trova conferma la regola - nata
con l’avvento della prima rivoluzione industriale di fine Ottocento - secondo
cui l’ampia disponibilità di energia a costi contenuti è un volano di sviluppo e
di crescita. Nel confronto con gli Stati Uniti, l’Italia oggi sconta non solo costi
dell’energia di circa tre volte superiori a quelli statunitensi, ma l’assenza di una
rete di rigassificatori - necessari per utilizzare anche l’energia proveniente da
questi nuovi paesi produttori - allarga ulteriormente il gap e peggiora la competitività delle nostre imprese. E questo rappresenta un macigno pesante lungo
il percorso di sviluppo e crescita delle imprese ceramiche italiane.
Il secondo aspetto, che si innesta sul recupero di competitività dell’economia americana, è la definitiva uscita dalla crisi del mercato immobiliare
statunitense, che oggi riprendere a crescere, sia attraverso gli housing starts
che nelle ristrutturazioni edilizie, al termine di un riposizionamento del
mercato immobiliare ottenuto attraverso il crollo nei prezzi delle abitazioni,
la riorganizzazione degli attori del mercato, la riduzione degli stock di case
invendute.
Le immagini scioccanti di interi quartieri di città statunitensi abbandonate
dai proprietari perché incapaci di pagare il mutuo stanno lasciando il posto
a città che stanno rifiorendo, lungo percorsi di sviluppo diversi ed economicamente più sostenibili.
2014 marzo/aprile CER 5
CER50 ANNI
L’«ATTENZIONE» DI
Assoceramica ai mercati europei
In occasione del 50° anniversario dell’Associazione, riportiamo di seguito il capitolo “L’articolato
mondo della ceramica”, tratto dal libro
“Quel profumo di carta stampata” di Felice Sciomachen, Edizioni Giuseppe Laterza (2006). Ringraziamo l’editore per
la concessione.
«La nuova attività mi consentì di fare
esperienze in campi non esplorati nei
precedenti rapporti e utili soprattutto se
considerati nell’ottica del presumibile sviluppo dell’allargamento dei mercati, naturale conseguenza dei lenti ma continui
passi verso la realizzazione del “Mercato
Comune Europeo”. Al rigurado mi sembra
interessante citare le iniziative cui partecipò l’Assoceramica nel dare vita, con le consorelle associazioni di altri Paesi europei, a
organizzazioni internazionali rappresentative dei comuni comparti produttivi. Si
mossero in questa direzione, le industrie
produttrici di “refrattari”, che diedero
vita a un collegamento sovra nazionale,
affidando la presidenza a un importante
industriale olandese e la
segreteria all’Assoceramica. italiana. La scelta
dell’Olanda e dell’Italia
fu suggerita dalla opportunità di evitare di concentrare l’affidamento
di troppi compiti operativi sui due Paesi maggiormente e fortemente
interessati alle delicate
problematiche C.E.C.A.,
ossia: Germania e Francia (l’Inghilterra, solo
successivamente stipulò
accordi di parziale ade6 CER marzo/aprile 2014
sione all’organismo europeo in questione).
Analoghe iniziative, però con compiti di
reciproca formazione e di cordiale collegamento, vennero adottate dai produttori
di ceramiche sanitarie, da “tavola” e dal
settore delle piastrelle di ceramica. Come
naturali conseguenza vennero organizzati congressi internazionali, a volte molto
impegnativi, soprattutto quando erano
in gioco confronti di stile e buon gusto dei
più famosi produttori di servizi da tavola come “Rosenthal” e “Richard Ginori”,
da una parte, e dei sanitari, come “Ideal
Standard” e “Ceramiche Pozzi” dall’altra.
Nel tempo, si fece strada, nell’ambito
dell’Assoceramica, una certa preoccupante
“insofferenza” da parte del comparto produttivo delle “piastrelle di ceramica”, che si
riteneva trascurato rispetto ai comparti di
maggiore “immagine”, mentre realizzava
fatturati, sia in Italia che in Europa, molto
importanti e in continua crescita. Infine
si era affermata una esigenza del tutto
particolare e sostanzialmente diversa da
quella “industriale”, da parte dei produttori di ceramiche artigianali ed artistiche,
che aveva le sue radici a
Faenza, Bassano, Vietri
e Albissola.
Fu a questo punto che,
in occasione di uno dei
periodici incontri dei
segretari e direttori generali delle Associazioni
Industriali aderenti alla
Confindustria, conobbi
il collega, dr. Marcello
Tosca, segretario generale dell’Associazione
Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatri-
ci. Ci scambiammo notizie riguardanti le
attività delle rispettive associazioni e il dr.
Tosca si mostrò interessato alle esperienze
fatte dall’Assoceramica nella gestione dei
rapporti internazionali. Ritenne, pertanto, informarmi che la presidenza della
sua Associazione lo aveva incaricato di
collaborare alla ricerca di possibili candidati per la Sua stessa sostituzione. Al riguardo mi chiarì che gli era stata offerta
la posizione di direttore centrale della più
importante azienda italiana produttrice di
cartone ondulato, la S.I.L.C.A. Si trattava, per lui, di una possibilità di crescita di
immagine e di carriera alla quale non intendeva rinunciare, realtà che lo indusse a
chiedermi se lo autorizzavo a segnalarmi
per un colloquio per esaminare una mia
possibile candidatura… La mia risposta
fu positiva, con la riserva di un ulteriore
incontro, ancora a livello di colleghi, da
realizzarsi in tempi molto brevi in Milano.
Ci incontrammo una settimana dopo in un
ristorante milanese e ne nacque una fitta
serie di colloqui con gli industriali rappresentanti sia l’associazione nazionale che
quella territoriale di Milano; il dr. Tosca,
infatti, era segretario generale dell’una e
dell’altra organizzazione, che coabitavano
e identificavano le loro politiche associative affidandole alla esperta professionalità
del dr. Marcello Tosca. »
Felice Sciomachen
Felice Sciomachen (1925-2005), laureato
in Economia alla Bocconi, ha operato
quasi sempre all’interno del sistema confindustriale. Per trentadue anni Direttore
di Assografici, è stato l’indiscusso punto
di riferimento per il settore, soprattutto
nell’ambito delle relazioni sindacali e della
formazione professionale.
CER
Cer il giornale della Ceramica/344
marzo/aprile 2014
Promosso da
Edizioni
Edi.Cer. SpA
Pubblicazione registrata presso il
Tribunale di Modena al n°551 in data 13/2/1974
ISSN 1828 1052
Direttore Responsabile
Vittorio Borelli
Direttore Editoriale
Andrea Serri ([email protected])
Redazione
Valentina Candini ([email protected])
Simona Malagoli ([email protected])
Valentina Pellati ([email protected])
Simone Ricci ([email protected])
Segreteria di redazione
Patrizia Gilioli ([email protected])
Barbara Maffei ([email protected])
[email protected]
Hanno collaborato a questo numero
Alberto Barbieri, Enrica Gibellini, Alessia Gollini,
Donato Grosser, Giorgio Lasorte, Anthony Stock,
Sara Seghedoni, Massimiliano Tortis
Traduzioni
John Freeman; Studio Ligabue Paola
Direzione, redazione,
amministrazione:
Edi.Cer. SpA Società Unipersonale
Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Modena)
tel. 0536 804 585 - fax 0536 806 510
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cod.fisc. 00853700367
Pubblicità
Pool Magazine, di Mariarosa Morselli
Via Carlo Cattaneo 34 - 41126 Modena
Tel. 059 344 455 Fax 059 344 544 - [email protected]
Stampa
Arbe Industrie Grafiche
Associata a A.N.E.S.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
Abbonamenti
Italia: 21 euro (anno 2014) - 42 euro (biennale 2014-2015)
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Numeri arretrati 4,80 euro
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intestato a Edi.Cer. SpA Società Unipersonale
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Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento. L’indirizzo in nostro
possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per la spedizione
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7 del D.Lgs. 196/2003 è nel Suo diritto richiedere la cessazione dell’invio
e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in nostro possesso, che sono
comunque trattati in conformità al “testo unico sulla privacy”.
Si autorizza la riproduzione dei testi e delle fotografie
purché recante citazione espressa della fonte.
Chiuso in tipografia il 14/04/2014
CERMARZO/APRILE 2014
SOMMARIO
CER
5
EDITORIALE
L’AMERICA È TORNATA ad essere… l’America
di Vittorio Borelli
650 ANNI L’«attenzione» di Assoceramica ai mercati europei di Felice Sciomachen
CER
NEWS
10
14
20
21
AZIENDE CERAMICHE di Simona Malagoli
DALL’ITALIA E DAL MONDO di Massimiliano Tortis
DA CONFINDUSTRIA CERAMICA di Simone Ricci
AGENDAFIERE Coverings “gioca” a Las Vegas
di Alessia Gollini
La tecnologia fa tappa a Ceramics China 2014
di Massimiliano Tortis
CER
INTERVISTA
27
MASSIMO MORETTI. La stampante 3D che costruisce la casa in argilla di Andrea Serri
32 REAL ESTATE Come e perchè gli italiani acquistano
casa di Giorgio Lasorte
34 Housing e mercato delle costruzioni in USA di Donato Grosser
CER
39
40
43
44 47
COUNTRY REPORT: AUSTRALIA
ATC is working to reduce risks and train tile fixers
by Andrea Serri
A 42 million sqm market with 4% annual growth
by Simone Ricci
“Let the italian designers and ceramicists determine the look” by Anthony Stock
Australia rediscovers rented housing
by Sara Seghedoni
“I select suitable tiles for each project”
by Anthony Stock
48
50
INNOVAZIONE TECNOLOGICA Maggiore efficienza grazie all’allumina di Alberto Barbieri
FORMAZIONE Il portfolio del lavoratore ceramico
di Enrica Gibellini
CER
GALLERIA
54 PRESSATURA E COLAGGIO 65 ESSICCAMENTO, COTTURA E RISPARMIO ENERGETICO
a cura della Redazione
Country Report
37
Intervista
Real Estate
32
27
Formazione
50
Innovazione
48
Galleria
53
2014 marzo/aprile CER 9
CERNEWS aziende
ceramiche
a cura di Simona Malagoli
Per l’invio di comunicati stampa: [email protected]
INAUGURATO LO STABILIMENTO
Del Conca USA
NUOVO FORNO E 12 ASSUNZIONI
per Novabell
Nell’ambito di una festosa cerimonia è stato inaugurato lo scorso
26 marzo, a Loudon in Tennessee, lo stabilimento di Del Conca Usa.
All’evento hanno partecipato autorità politiche ed economiche come
James Matlock e Allen Borden, rappresentanti rispettivamente dello
Stato e del Dipartimento per
lo Sviluppo Economico del
Tennessee, e i sindaci della
Contea e della città di Loudon,
Estelle Herron e Judy Keller,
oltre a numerosi clienti americani del Gruppo.
“Il nostro è uno dei più moderni stabilimenti produttivi di grès
porcellanato del mondo - sottolinea il CEO del Gruppo Enzo Donald Mularoni - e, come recita lo slogan che abbiamo utilizzato, sfornerà prodotti designed in Italy, made
in Usa. Una particolare attenzione è stata dedicata alla messa in pratica di processi produttivi altamente efficienti ed orientati ai massimi
standard internazionali anche in fatto di organizzazione ed efficienza
del lavoro, qualità e rispetto dell'ambiente. A quest'ultimo proposito ci
piace sottolineare che lo stabilimento, impiegando la migliore tecnologia ambientale disponibile a livello globale, ricicla il 100% delle acque
di processo, delle polveri e degli scarti di produzione”.
www.delconcausa.com
La forte crescita del fatturato nel
corso del 2013 (+13%) e l'acquisizione di nuove commesse per qualificati progetti non residenziali sono
alla base della decisione di Novabell
di installare un nuovo forno di ultima
generazione a recupero di calore e
di assumere 12 persone. La notizia
è stata ufficializzata lo scorso 21
marzo attraverso un evento, a cui
Mario Roncaglia
ha partecipato, tra gli altri, anche il
sindaco di Castellarano Gian Luca Rivi.
Il nuovo forno Sacmi, lungo 120 metri ed in grado di produrre formati fino a 120 centimetri di lato, è frutto di un investimento di 2
milioni di euro e sarà in grado di portare la produzione complessiva a superare i 4 milioni di metri quadrati annui. Questo incremento nei volumi ha richiesto l'assunzione di 12 nuovi dipendenti, da
inserire lungo le linee di produzione ed in magazzino, andando ad
aggiungersi ai 185 già in organico presso Novabell.
"Gli oltre 50 milioni di euro di fatturatro realizzati lo scorso anno
- afferma Mario Roncaglia, presidente dell'azienda - provengono per il 90% dalle esportazioni, soprattutto verso i principali
mercati europei che per noi si estendono dai Pirenei agli Urali.
L'acquisizione di diverse commesse in ambito commerciale e direzionale già sottoscritte stanno supportando il nostro percorso di
sviluppo".
www.novabell.it
CREATE YOUR TILE, IL CONCORSO
di Refin per nuove idee di design
Con l'intento di promuovere innovative proposte grafiche per una
nuova collezione ceramica, Refin ha lanciato sulla scena internazionale
Create your tile, un contest aperto ai professionisti – designer e architetti – di tutto il mondo. Originalità, potenziale commerciale, riproducibilità industriale sono gli elementi chiave del brief richiesti dalla
nuova collezione di piastrelle in grès porcellanato, che deve essere
sviluppata con una o più varianti grafiche (fino a un massimo di 20),
formato quadrato (60x60cm o 75x75cm) e destinata primariamente
alla pavimentazione residenziale e/o commerciale.
Sarà premiato il progetto maggiormente in grado di valorizzare le più
recenti tecnologie produttive e declinare al meglio i trend dell’interior
contemporaneo, interpretando così i valori di ricerca promossi da
DesignTaleStudio, marchio di Ceramiche Refin fondato nel 1995 come
laboratorio creativo allo scopo di esplorare nuove soluzioni tecniche ed
estetiche per il grès porcellanato. Un’autorevole giuria, composta da
riconosciuti esponenti del mondo del design e presieduta dagli architetti Alessandro e Francesco Mendini, decreterà i primi tre classificati
all’interno di una rosa di 25 finalisti. Il vincitore avrà l’opportunità di
vedere prototipata e successivamente realizzata la propria collezione e
a Cersaie 2014 potrà raccontare il
prodotto e far conoscere il suo profilo professionale a pubblico, clienti e
giornalisti.
www.refin.it
10 CER marzo/aprile 2014
CERAMICA VALLELUNGA RICEVE
il Best of the year 2013
La serie Memento di
Ceramica Vallelunga,
frutto della collaborazione
con Giovanni Barbieri,
celebre Artisan and Stone
Designer, si è aggiudicata il premio Best of the
year 2013 della rivista
Interior Design, nella
categoria"flooring hard”.
Il prestigioso magazine di rilievo internazionale ha definito la collezione Memento: "primo mosaico e piastrella di grès porcellanato
che costituiscono una genuina e realistica riproduzione dell’originale, antico, ondulato pavimento in pietra naturale: ogni piastrella
esibisce una superficie arrotondata ed usurata in modo irregolare
dal calpestio di centinaia di anni". La premiazione, tenutasi il
dicembre scorso nella cornice dell’auditorium dell’Art Frank Gehry
Design di New York, è avvenuta per mano del direttore della
rivista Cindy Allen e del presidente Mark Strauss, alla presenza
di più di 900 specialisti del settore quali architetti, arredatori e
distributori.
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CERNEWS aziende
ceramiche
LO SHOWROOM CAESAR
è ora a portata di mouse
COTTO D'ESTE
nel cuore di Milano
Attraverso il nuovo Virtual Tour è possibile visitare lo showroom di
Ceramiche Caesar con un semplice click, navigare all’interno della
sala mostra di Fiorano Modenese e vedere gli ambienti realizzati
con le collezioni più innovative dell’azienda come fossero live.
Virtual Tour è il tour virtuale di Google con l'esclusiva interfaccia
Street View, integrato con Google Maps, che permette di camminare virtualmente all’interno della sala mostra a 360° gradi da tutti
i computer fissi e dispositivi mobili. Mediante gli hotspot, ovvero
la segnaletica visibile sul percorso, è possibile muoversi con facilità
all’interno dello showroom ed avvicinarsi alle serie esposte tramite
lo zoom, portando l’utente a calarsi in una dimensione quasi reale,
offrendo immagini di alto valore qualitativo e di grande intensità.
www.caesar.it
A pochi passi dal Duomo, nella zona più esclusiva del centro storico
milanese, meta di un pubblico cosmopolita, di designer, progettisti e
protagonisti del mondo dell’architettura, Cotto d'Este ha aperto un
nuovo showroom. Al suo interno, attraverso un "percorso di conoscenza", vengono presentate le ultime tendenze del design contemporaneo e le innumerevoli soluzioni create dall'azienda. Lo showroom
ospita l’intera gamma di pavimenti e rivestimenti Cotto d’Este, sempre
in perfetta linea con le esigenze dell'architettura e dell’abitare, in
particolare la bellezza e l’eccellenza tecnica del grès porcellanato spessorato in 14 e 20 mm e l’unicità di Kerlite, il porcellanato ceramico
ultrasottile di soli 3 mm e formati fino a 3x1 m, oggi disponibile anche
nello spessore di 5 mm per nuove affascinanti strutture e superfici.
www.cottodeste.it
CIPA GRES PER LA PRIMA VOLTA
al Vinitaly-Enolitech 2014
LA FABBRICA SI AGGIUDICA
il TTA Awards 2013 con Pietra Lavica
L’associazione inglese TTA-The Tile Association ha conferito all’azienda ceramica La Fabbrica il premio Tile Awards 2013 nella categoria
“Floor Tile Of The Year”, riconoscendo alla collezione Pietra Lavica
caratteristiche tecnologiche ed estetiche d’eccellenza che le hanno
permesso di emergere nel confronto con i più importanti produttori
mondiali di piastrelle di ceramica italiani ed esteri.
Pietra Lavica è un’innovativa serie in grès porcellanato per pavimenti
e rivestimenti dal gusto spiccatamente moderno, capace di arredare
con un design deciso ambienti residenziali e commerciali.
Con questa premiazione, salgono a due i riconoscimenti internazionali attribuiti da TTA a La Fabbrica: già nel 2009, infatti, l'azienda ceramica di Castel Bolognese (RA) ottenne il premio Collezione dell’anno
per Fusion, linea in grès porcellanato caratterizzata dai tipici effetti
cromatici del metallo. Un riconoscimento, il TTA Awards, che valorizza non solo il prestigio
delle collezioni ma
l’intera filosofia aziendale, improntata allo
sviluppo e alla ricerca di
prodotti sempre innovativi e di tendenza,
rispettosi delle principali
normative del sostegno
ambientale.
www.lafabbrica.it
12 CER marzo/aprile 2014
Dal 6 al 9 aprile scorsi Cipa Gres ha preso parte per la prima volta unica tra le aziende ceramiche italiane - alla XVII edizione del Vinitaly
a Verona. All'interno di Enolitech, la vetrina di tutte le nuove applicazioni e tecnologie della filiera eno-olivicola, l'azienda ha presentato
"Progetto Industria", un programma hi-tech che si propone di assolvere ogni funzione richiesta alle pavimentazioni industriali antiacido
con diversi impieghi e destinazioni d’uso, facendo affidamento su una
vastissima gamma cromatica, per creare soluzioni di colore, superficie
e strutture comprese nelle
collezioni Graniti, Granati e
Colourstyle. La legislazione in
materia di igiene e di sicurezza
impone inoltre sempre più
spesso l’utilizzo di pezzi speciali, allo scopo di prevenire situazioni di
pericolo (superfici scivolose, spigoli vivi) e di possibili danni alla salute
(angoli e zone difficilmente pulibili, piani di contenimento).
www.cipagres.com
PROGRESS PROFILES PRESENTA
Proled Systems
La nuova linea LED di Progress Profiles, Proled Systems, comprende
tre prodotti diversi che insieme rivoluzionano ogni ambiente con un
tocco di modernità. Proskirting Giled - ideato insieme all’architetto e
designer Gilberto Toneguzzi - è un profilo dotato di un sistema d’illuminazione a LED integrato che può essere usato in sostituzione al classico battiscopa, oppure fissato lungo i perimetri sotto il solaio. Prolistel
LED è un listello in alluminio anodizzato argento e alluminio brillantato
cromo, dotato di un sistema d’illuminazione a LED integrato, a luce
calda, fredda e neutra, studiato per illuminare le pareti piastrellate di
bagni e cucine ed ambienti living. Prostair LED è un profilo in alluminio
anodizzato argento e brillantato cromo
da fissare con adesivo o tasselli alla
pedata delle scale.
www.progressprofiles.com
CERNEWS dall’Italia
e dal mondo
a cura di Massimiliano Tortis
Per l’invio di comunicati stampa: [email protected]
IN SPAGNA E IN ARABIA SAUDITA
impianti Siti B&T
IL BANGLADESH
cresce con Sacmi
La tecnologia del Gruppo Siti B&T è stata scelta presso alcune
realtà importanti di aziende produttrici di piastrelle collocate in
Spagna e in Arabia Saudita, sia per soddisfare esigenze di efficienza e risparmio energetico che per aumentare la capicità produttiva. L’azienda spagnola Nulense si è dotata di due linee di cottura
per la produzione di monoporosa in pasta rossa, aventi ciascuna
la capacità produttiva giornaliera di 16.000 mq ; due forni a rulli
monocanale uno della lunghezza di 179,82 mt e l’altro di 188,70
mt e due presse Evo 3500/1750 mm con relativo carrello di carico.
L’aspetto importante della
fornitura Siti B&T è nelle due
macchine termiche, che consentono di riutilizzare il calore
con un conseguente risparmio
di energia fino al 20%.
In Arabia Saudita, l’azienda
ceramica Al-Jawdah Ceramics
che attualmente produce 8
milioni di mq ha acquisito un
impianto completo dedicato
alla produzione di monocottura in pasta rossa avente
un produzione giornaliera pari a 5.000 mq. L’intero impianto è
corredato da due presse Evo con relativi carrelli di caricamento,
due essiccatoi a tre piani, l’impianto di stoccaggio automatico con
navigazione LGV e un forno a rulli monocanale.
www.siti-bt.com
Nelle vicinanze di Dakha, in uno stabilimento per la produzione
di sanitari del Gruppo Rak, Sacmi ha installato ed avviato una
linea di smaltatura robotizzata. La linea, simile a quella precedentemente installata nel 2010 è equipaggiata con carosello a 4
posizioni a robot antropomorfo Gaiotto mod. GA2000 ad 8 assi.
Con tale linea, non solo si è ottenuto un aumento produttivo ma
anche ottimi risultati sulla qualità del prodotto finale grazie all’utilizzo del Masscontrol®, utile in un paese dalle difficili condizioni
climatiche, controllando le quantità di smalto secco applicato sui
vari pezzi smaltati, garantendone la costanza negli
spessori e nelle quantità.
Altra realtà industriale del
Bangladesh, con cui Sacmi
continua a collaborare, è
Abul Khair Group che ha
acquisito la ditta Fahim,
produttore di sanitari.
Forno Riedhammer
In meno di due anni è
stata infatti completata la prima fase di espansione dell’impianto
grazie all’introduzione del colaggio a pressione NIV, la smaltatura
robotizzata Gaiotto, un forno a tunnel ed un forno intermittente
Riedhammer, che hanno portato la capacità produttiva a 100.000
pezzi al mese. Oltre alla tecnologia, Sacmi fornisce anche il supporto relativo al processo di produzione e controllo qualità del
prodotto finito secondo gli standard internazionali.
www.sacmi.it
14 CER marzo/aprile 2014
DA NUOVA ERA
macchine per Cebras
COLOROBBIA ESPAÑA:
riconoscimenti nel campo ambientale
Lo scorso febbraio sono state consegnate da
Nuova Era all’azienda brasiliana Cebras macchine
per la gestione dello stoccaggio. La fornitura servirà
ad alimentare un forno da 26.700 mq al giorno
e a gestire la produzione di formati dal 33x33
cm al 60x60 cm. Cerbras ha installato un carico
forno Nuova Era per le grandi produzioni, tre maxi
compensatori di stoccaggio a crudo con struttura
a 50 piani e uno scarico forno. L’assortimento collaudato da Nuova Era risponde pienamente ai ritmi
produttivi elevati dal mercato brasiliano: il sistema
riesce infatti a garantire con alto grado di affidabilità lo stoccaggio di circa 750 mt di prodotto crudo
in uno spazio contenuto. Tre maxicompensatori lavorano in parallelo
e affiancati tra loro attraverso semplici trasporti, senza utilizzo di box
o di complesse movimentazioni. Per
questo l’assenza di tali parti consente di semplificare, di rendere più affidabile l’intero impianto e di
contenerne l’ingombro.
www.nuovaera.it
Colorobbia España investendo risorse in Ricerca e Sviluppo ha
messo a punto nuove tecnologie di processi di produzione ed in
particolare fritte e a pigmenti, con lo scopo di ottenere nuovi prodotti ottimizzando il consumo energetico e riducendo le emissioni.
Una ricerca che ha portato all’efficienza del ciclo produttivo nel
rispetto dell’ambiente applicando un concetto Life-Cycle-Thinking
che si ripercuote in benefici verso i clienti, la società e l’ambiente.
Tale percorso di Ricerca e Sviluppo è stato premiato lo scorso 5
febbraio da parte del direttore generale della qualità ambientale
della Comunità Valenciana, durante la sua visita agli impianti
dell’azienda a Villafamés.
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Coverings booth # 2078
Please refer to Ing. Marco Medici
Bullnose
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with a state of the art machine to create the typical bullnose shape. Then they
are glazed with the same color of the base tile and kiln fired to create a perfect
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CERNEWS dall’Italia
GEA
e dal mondo
IN THAILANDIA IMPIANTO
con pressa Gea di System
HYDRODESIGN
in USA
La pressa senza stampo GEA, la tecnologia firmata System che - già
in uso in Europa presso Panaria Group (Italia), Levantina (Italia),
The Size (Spagna) e in Turchia negli stabilimenti Kütahya e Kale - si
sta ora diffondendo in Far East. Nei primi mesi dell’anno System ha,
infatti, firmato accordi con importanti industrie quali SCG Group
in Thailandia e Platinum in Indonesia per la fornitura di linee complete – ovvero dal sistema d’ingresso forno al ‘fine linea’ – e nel
frattempo nel distretto ceramico
ha siglato l’intesa con un’altra
nota primaria azienda locale,
già produttrice di lastre con altra
tecnologia, per la pressa senza
stampo GEA.
Il gruppo SCG thailandese, produttore di piastrelle in ceramica,
ha firmato con System un importante accordo per una nuova
linea personalizzata e dedicata
alla produzione di lastre di grandi dimensioni e spessore variabile. La particolarità della fornitura
è la pressa senza stampo GEA
32000 che permetterà all’azienda thailandese di produrre
materiali ceramici con spessore
Prima lastra Laminam 1x3 mt (24/02/2004)
variabile da 3 a 20 millimetri,
con dimensioni massime dell’area di pressatura da 1,4 a 3,6 metri.
Oltre alla pressa System ha progettato e realizzato con tecnologia
Nuova Era l’intero sistema di stoccaggio, l’ingresso e l’uscita dal
forno, la movimentazione box e panconi con veicoli laser dedicati e
linea di confezionamento con Multigecko e 4Phases.
www.system-group.it
L’azienda italiana Hydrodesign,
operante nel settore del taglio
e composizione di mosaici, ha
ampliato le sue sedi produttive
creando un nuovo polo d’avanguardia negli U.S.A. La presenza
sul suolo americano permetterà
di fornire, alle aziende ceramiche presenti nella zona, un servizio di
progettazione e di produzione grazie agli
impianti robotizzati di ultima generazione.
Inizialmente la produzione sarà incentrata
sulle tipologie a mosaico per poi passare
a progetti più complessi grazie anche a
tutte le esperienze acquisite sul mercato
italiano ed europeo negli anni di attività
dell’azienda.
www.hydrodesign.it
ESPANSIONE DI ANCORA GROUP
in Brasile
Squadratrice
BMR ACQUISTA
nuovi magazzini verticali
L’attenzione verso il cliente è la filosofia aziendale di Bmr, per
la quale ha di recente ampliato la propria capacità di stoccaggio
acquistando due nuovi magazzini verticali Modula by System. Si
tratta di sistemi automatici verticali all’avanguardia che consentono di stivare l’equivalente di 840 mq di piastrelle ceramiche,
riducendo di oltre il 90% lo spazio occupato a terra, risparmiando
tempo nelle operazioni di picking
e proteggendo la merce da furti
e danneggiamenti. Inoltre grazie
ai sistemi informativi aziendali, i
magazzini Modula garantiscono la tracciabilità della merce. Con
questi ulteriori due magazzini Bmr conta ora nove magazzini automatici verticali all’interno della propria azienda, per stoccare temporaneamente le merci destinate alla costruzione delle macchine e
alle richieste di ricambi.
www.bmr.it
16 CER marzo/aprile 2014
Le ceramiche brasiliane Novagres, Ceusa e Sergipe, hanno
installato diverse apparecchiature di Ancora Group. Nell’azienda
Ceusa di Urussanga sono stati scelti 228 bruciatori Vulcan B5 a
risparmio energetico, mentre 165 bruciatori dello stesso tipo sono
stati acquistati dalla Ceramica Sergipe Escurial del distretto di
Socorro. Lo stabilimento di Novagres, ora denominata Massima
Revestimentos Ceramicos, si è dotato di un’ulteriore linea di
squadratura dotata di doppia cinghia completa di carico automatico con sistema a panconi a ribaltino, per formati dal 200 fino
a 1200x1200 mm. La linea comprende anche il nuovo controllo
dimensionale che fa parte
della nuova serie di controlli (calibro e planarità)
prodotti internamente
da Ancora. I successi di
Ancora Group in Brasile
Bruciatore
sono dovuti anche ad una
ben conoscenza del mercato brasiliano grazie ad una propria sede
sul posto situata a Bairro.
www.ancoragroup.it
CERNEWS dall’Italia
e dal mondo
DURST ALLA CONQUISTA
del mercato Polacco
STABILIMENTO DI LUNA ABRASIVI
in Brasile
Continua la crescita di Durst sui mercati internazionali della
ceramica grazie alla propria tecnologia inkjet per le applicazioni
industriali. In Polonia Durst collabora dal 2012 con Polindex, principale fornitore polacco per il settore ceramico e, in accordo con
l’amministratore delegato Pawel Kozlowski, ha dato vita ad una
nuova rete di distribuzione, vendita e assistenza con sede nella
città di Wloclawek, che si avvale della collaborazione di rappresentanti e tecnici locali, in grado di offrire assistenza 24 ore su 24 e di
supportare i clienti direttamente in lingua polacca.
Tra le aziende ceramiche che si sono dotate di sistemi inkjet fornite da Durst ricordiamo: Ceramika Paradyz,
Ceramika Pilch, Ceramika Creativa e Cerart.
Attualmente il reparto R&D dell’azienda altoatesina è impegnato in un’importante fase
di sviluppo di nuove tecnologie per il mondo
ceramico. Sistemi in corso di brevetto, che
preannunciano cambiamenti rivoluzionari in
ambito del processo
produttivo ceramico
grazie alla nuova
“smaltatura digitale
sincronizzata”, come
si può vedere in anteprima dal video su
YouTube.
www.durst.it
Nella regione di Espirito
Santo, nello stato di Santa
Caterina in Brasile, è nato
a fine marzo un nuovo stabilimento di Luna Abrasil,
filiale brasiliana della storica azienda italiana Luna
Abrasivi. La filiale italiana sarà in grado di fornire l’approvigionamento rapido degli utensili prodotti in Italia, ma con specifiche
tecniche adatte al mercato sudamericano. La strategia commerciale di Luna Abrasivi è di consolidare gli utensili tradizionali in
magnesite e per i resinoidi diamantati, inclusi gli utensili da lappatura molto richiesti dal mercato brasiliano. Sono prodotti che
riguardano utensili per ‘lappatura in cresta’, che garantiscono una
limitata vulnerabilità all’attacco chimico degli smalti, e utensili da
‘lappato campo pieno’, caratterizzati da semplicità d’uso e grande
costanza d’asportazione.
Valutando le richieste del mercato degli ultimi anni, saranno
commercializzate anche diamantati metallici da squadratura e da
taglio adatte anche su piastrelle delicate garantendo perfomances
senza rotture.
www.lunabrasivi.it
RAK CERAMICS SCEGLIE
la tecnologia del Gruppo Martinelli
GMM ENTRA
nel programma BEST
L’azienda GMM, che da quarat’anni distribuisce i principali marchi per la trasmissione di
potenza e l’azienda Bonfiglioli, produttrice
di riduttori e motoriduttori destinati a tutti i
settori industriali, hanno creato il programma
Bonfiglioli Excellence Service Team (Best)
per le provincie di Modena e Reggio Emilia.
L’obiettivo dell’accordo è di velocizzare l’iter
di fornitura presso il cliente End Users e MRO
(manutenzione, riparazione e revisione) e
aumentarne la soddisfazione e la fidelizzazione. L’azienda GMM
inoltre non svolgerà
soltanto l’attività di
rivendita, ma seguirà
tutte le fasi di montaggio, assemblaggio,
riparazione e collaudo
certificato dei prodotti
Bonfiglioli.
In foto da sinistra: Luca Milani (GMM), Patrizia Carraro
(Bonfiglioli Italia) e Attilio Milani, presidente GMM
www.gmmsrl.it
18 CER marzo/aprile 2014
Il gruppo Martinelli consolida la propria presenza internazionale
con nuove forniture di carrelli per il triplo caricamento X55 Micron.
Dopo più di 30 sistemi per mono, doppio e triplo caricamento scelti di recente da industrie ceramiche in Italia, Turchia, Russia, Stati
Uniti e Perù, è la volta di Rak Ceramics che dopo un’attenta analisi
installa il sistema nello stabilimento negli Emirati Arabi, a Ras
Al-Khaimah. Il risparmio di materia e l’alta velocità delle battute
al minuto sono le caratteristiche che più hanno convinto il management di Rak Ceramics durante le fasi valutative, insieme all’alto
grado di personalizzazione del prodotto. I carrelli della serie X55
Micron per il triplo caricamento di atomizzati, scaglie e/o impasto
micronizzato, consentono a Rak Ceramics di realizzare superfici in
grés porcellanato tecnico, a completamento della decorazione digitale, in quanto il decoro avviene a livello strutturale e materico.
www.martinelligroup.it
CERNEWS da
Confindustria Ceramica
a cura di Simone Ricci
Gli stringenti controlli delle Autorità Doganali statunitensi, che
interessano anche i pallet su cui vengono trasportate le piastrelle
di ceramica destinate agli USA, stanno creando ritardi e problemi
alle aziende italiane.
Spedizioni verso gli USA e problematiche fitosanitarie è il progetto che Confindustria Ceramica
ha organizzato e presentato il 14 febbraio
scorso, in un apposito incontro che ha visto la
partecipazione di circa 90 aziende associate. Nel
corso dell’incontro Alberto Contessi (Servizio
Fitosanitario Regione Emilia Romagna) ha illustrato la normativa fitosanitaria internazionale applicata all’export di
ceramica, Lara Maistrello (Università di Modena e Reggio Emilia) ha
descritto in maniera dettagliata chi sono gli “ospiti” della ceramica
intercettati dalle dogane USA, Leonardo Froio (Certiquality) ha illustrato le modalità per aderire al programma di qualificazione e all’applicazione delle Linee Guida. Le aziende che aderiranno al programma
verranno quindi iscritte in un registro, gestito dall’Associazione, in
collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione EmiliaRomagna. L’elenco di tali aziende verrà poi trasmesso, con periodici
aggiornamenti, al CTDA (Ceramic Tile Distributor Association), che
provvederà a diffonderlo presso i distributori USA loro associati, anche
tramite il proprio sito internet. Sempre in collaborazione con il CTDA,
verranno inoltre organizzate apposite iniziative di comunicazione
durante Coverings 2014.
LATUAIDEADIMPRESA® edizione 2014
Confindustria Ceramica partecipa per il secondo
anno a La tua idea impresa, l’iniziativa ideata
da SFC Sistemi Formativi Confindustria e di
Confindustria Giovani Imprenditori, realizzata
in collaborazione con Confindustria e con il
patrocinio del Ministero di Istruzione, Università
e Ricerca, che offre ai giovani l’opportunità di
sperimentare sul campo, grazie alla presenza in
classe degli imprenditori, cosa significhi lavorare in proprio in termini
di preparazione e impegno. A raccogliere la sfida, 50 studenti di quattro istituti della provincia modenese, Selmi, Fermi, Venturi e Morandi
rappresentati dall’associazione sassolese del distretto ceramico, ma
che non sarà sola. Infatti, accanto a Confindustria Ceramica, partecipano anche Unipro, Alessandria, Ancona, Bari e BAT, Bergamo,
Bologna, Catania, Como, Cosenza, Firenze, Genova, L’Aquila, Latina,
Livorno, Monza e Brianza, Parma, Reggio Emilia, Roma, Salerno,
Teramo, Varese, Venezia e Verona. Dopo aver ideato e inviato i loro
business plan, infatti, gli studenti si sono dati appuntamento mercoledì 5 febbraio alla sede di Confindustria Ceramica per scatenare la
loro creatività nella realizzazione di un breve video in grado di rappresentare al meglio la loro idea d’impresa. Con questi filmati i ragazzi
gareggeranno per raccogliere il maggior numero possibile di voti nelle
due fasi della gara che, per il quarto anno consecutivo, premierà la
migliore idea imprenditoriale interamente pensata e realizzata dai
ragazzi delle scuole superiori, sotto la guida dei loro insegnanti.
20 CER marzo/aprile 2014
CONCLUSO IL PRIMO CORSO
“Maestri Piastrellisti” di Assoposa
Sedici posatori provenienti da varie province d’Italia hanno partecipato al primo corso per Maestri Piastrellisti organizzato presso la Scuola
Edile di Reggio Emilia da Assoposa, l’associazione - nata in occasione
di Cersaie 2013 - che raggruppa chi opera a vario titolo nella posa in
opera delle piastrelle di ceramica. La consegna dei diplomi è avvenuta
presso la sede di Confindustria Ceramica il 26 marzo scorso. Al corso
hanno preso parte posatori con un background lavorativo di almeno
5 anni e con competenze tecniche – operative di livello medio-alto
che hanno consentito di svolgere 40 ore di lezioni teoriche e pratiche,
culminate in una prova di esame finale di fronte ad una commissione
composta da tre esperti nominati ad hoc.
Secondo Paolo Colombo, presidente di Assoposa, “la realizzazione di
questo corso - che sarà certificato da Certiqualility - è il più concreto
segnale dell’efficienza operativa raggiunta in pochi mesi da Assoposa
e costituisce il primo passo di un percorso che prevede entro il 2014
la realizzazione di 10 corsi in varie regioni d’Italia, per assegnare il
diploma di Maestro Piastrellista.
I partecipanti al primo corso hanno ricevuto la visita, il 1 marzo,
del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, partner tecnico
con Mapei di Assoposa, del presidente di Confindustria Ceramica,
Vittorio Borelli, della presidente
della Commissione Formazione
di Confidustria Ceramica, Anna
Zannoni, e del presidente di
Casalgrande Padana, Franco
Manfredini. Erano inoltre presenti gli
altri partner tecnici Ivan Raimondi e
Cristiano Ferrarini (Schlüter Systems),
oltre al presidente della Scuola Edile
di Reggio Emilia, Vanni Ceccardi e al
direttore Claudio Cigarini.
Giorgio Squinzi e Vittorio Borelli
NUOVI ASSOCIATI
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha ratificato le domande
di adesione di Ceramiche Mariner Spa di Castellarano (RE) e di
Verso 25 Srl di Fiorano Modenese (MO), che entrano a far parte
del vincolo associativo nella categoria Soci Ordinari - Piastrelle
di Ceramica. GRG Srl di Sesto Fiorentino (FI) entra invece in
Confindustria Ceramica come Socio Ordinario – Porcellane e
Ceramica Domestica.
Foto Vincenzo Conelli
PREVENZIONE FITOSANITARIA
per gli USA
CERAGENDA FIERE
di Alessia Gollini
Per festeggiare il suo 25° anniversario quest’anno Coverings si sposterà nella capitale del divertimento, Las Vegas, dove, dal 29 aprile - 2
Maggio 2014 presso il Las Vegas Convention Center, oltre 100 aziende esporranno l’eccellenza della produzione di piastrelle italiane.
Fulcro del padiglione italiano, lo stand istituzionale di Confindustria
Ceramica (L 9057) – la Piazza Ceramica di oltre 300 metri quadrati, creazione dello studio di
architettura e + i studio di New
York – offrirà ancora una volta un
ampio spazio di aggregazione alle
aziende associate e ai loro clienti
americani. Con gli inconfondibili
colori rosso, bianco e verde (grazie
ai materiali di Atlas Concorde,
Caesar Ceramiche, Ceramiche
Lea, Emilceramica, Fioranese,
Florim e Marazzi per le piastrelle
di ceramica e ai prodotti e servizi
accessori di Fila Industria Chimica,
Mapei, Profilpas e Stratos), lo stand non fungerà solo da punto di
informazione e area ristoro, ma sarà anche il punto di partenza quasi
quotidiano di tour dedicati ad architetti e designer, vere e proprie
visite guidate che faranno scoprire ai professionisti le nuove tendenze
nel mercato nord americano direttamente sugli stand dei produttori
espositori. Il padiglione italiano sarà inoltre caratterizzato da un banner all’ingresso, moquette con inserti e stendardi bifacciali con logo
Ceramics of Italy, nonché colonne rivestite con le grafiche dei vincitori
della Tile Competition.
Il secondo giorno della manifestazione verranno annunciati i vincitori di importanti concorsi. I progetti del Ceramics of Italy Tile
Competition per le migliori realizzazioni con piastrelle di ceramica
italiane nelle categorie Residenziale, Commerciale e Istituzionale,
saranno presentati durante la tradizionale Conferenza Stampa
Internazionale, che si terrà mercoledì 30 aprile alle ore 16.00
all’interno del LVCC, mentre in occasione della Serata Italiana di
mercoledì 30 aprile al The Bank Nightclub all’interno del Bellagio
Hotel, Matthew Karlin di
Nemo Tile Company di New
York riceverà il Confindustria
Ceramica North American
Distributor Award 2014.
La ceramica italiana poi sarà
visibile anche in una installazione work in progress che
vedrà squadre di posatori
collaborare nell’Installation
Design Showcase, un’iniziativa promossa dal National
Tile Contractors Association
(NTCA) e l’US Green
Building Council, Nevada
Chapter.
www.coverings.com
calendario
secondo
trimestre
2014
Principali iniziative fieristiche ed eventi
di interesse per il settore ceramico
Mosbuild/Cersanex
Mosca (Russia)
Stand Ceramics of Italy e iniziative specifiche
15-18 aprile
Coverings
Las Vegas (Nevada, USA) 29 aprile - 2 maggio
Stand Ceramics of Italy e iniziative specifiche
ICFF International Contemporary Furniture Fair
New York (NY, USA) 17-20 maggio Stand Ceramics of Italy e ICE con presenza collettiva
di 23 aziende ceramiche italiane
Conferenza di Architettura ‘Costruire Abitare Pensare’
Mantova
5 giugno
con l’architetto spagnolo Francisco Mangado
La Ceramica e il Progetto 2014
Casa dell’Architettura, Roma
Convegno con crediti formativi e premiazione
concorso “La Ceramica e il Progetto 2014”
23 giugno
(Programma aggiornato al 10 aprile 2014)
LA TECNOLOGIA FA TAPPA
a Ceramics China 2014
di Massimiliano Tortis
Aprirà i battenti il prossimo 21
Maggio fino al 24 l’esposizione
Ceramics China 2014 presso il
complesso China Import and Export
Fair Pazhou di Guangzhou. La fiera,
come negli anni precedenti sarà la
vetrina per molti espositori di presentare le ultime novità nel campo
tecnologico e produttivo dell’industria ceramica, e dei sanitari. Sui
circa 100.000 mq di esposizione
ci saranno circa 1.000 stand
di differenti paesi del mondo
che richiameranno l’attenzione,
secondo le presenze della precedente edizione, di quasi 60.000
visitatori. Nutrita sarà la presenza China Import and Export Fair (Fiera di Canton)
delle aziende italiane che avranno
modo di continuare ad approfondire rapporti commerciali con aziende
dell’area asiatica, indiana e africana presenti alla manifestazione.
http://english.ceramicschina.net
© Wikipedia.org
COVERINGS “GIOCA” a Las Vegas
2014 marzo/aprile CER 21
Con Trubond 251
la colla si applica in digitale
LA CONTINUA RICERCA di Zschimmer &
Schwarz ha portato alla creazione
di un prodotto che si aggiunge all’ampia
gamma di materiali destinati alla stampa
digitale: Trubond 251, il legante digitale.
Prima di diventare un prodotto concreto,
Trubond 251 è nato come concetto: il
perseguire la digitalizzazione della linea
di smalteria passando attraverso la possibilità di applicare in digitale sempre
più materie prime, fino ad arrivare alla
smaltatura stessa. Il grosso limite che
oggi pregiudica l’applicazione in digitale
di una più vasta gamma di prodotti è la
limitata disponibilità di barre sulle macchine digitali, che non possono pertanto
essere dedicate a prodotti diversi dagli
inchiostri standardizzati per lunghi tempi
di permanenza. A questo si aggiunge
l’impossibilità di applicare tutte le materie ceramiche esistenti, soprattutto se si
richiede flessibilità nelle granulometrie e
nei pesi, limitati dai vincoli dettati dalle
testine di stampa. Trubond 251 supera la maggior parte di questi problemi.
L’applicazione di questo legante avviene
a digitale come un qualsiasi inchiostro;
sopra all’applicazione di Trubond 251 si
possono adagiare tutte le materie in polvere che la tipologia produttiva richiede
I laboratori di Z&S-Ceramco mettono a punto
un legante per ovviare ai problemi cromatici
storici dell’applicazione digitale in ceramica.
senza particolari limitazioni: una macchina per applicazione delle polveri a valle
dalla decoratrice digitale ed un successivo aspiratore, consentiranno l’applicazione di un numero pressoché illimitato di
varianti materiche. Inoltre, vista la scrittura sincronizzata con il resto delle barre,
è possibile utilizzare il legante Trubond
251 per ovviare ai problemi cromatici
storici dell’applicazione digitale in ceramica. L’applicazione di polveri rosse, ad
esempio, aiuterà a riprodurre tipologie
rustiche come i cotti, che da sempre soffrono della troppa staticità della stampa
digitale e, di conseguenza, risultano poco
naturali anche a causa del limitato spazio colore in quelle tonalità. Come per
ogni applicazione innovativa, Zschimmer
& Schwarz mette a disposizione un’in-
CERINFORMAZIONI dalle aziende
CERPUBBLIREDAZIONALE
tera gamma di prodotti che aiuteranno
l’operatore nel pre- e post-applicazione.
Aggiungiamo che alcuni produttori di
decoratrici digitali stanno sviluppando
macchine stand alone dedicate all’applicazione sia del legante che della graniglia. Tutte queste evoluzioni porteranno in
breve tempo a far diventare l’applicazione
digitale del legante indispensabile e tutti
i produttori di ceramiche a poter diversificare i prototipi come non si è più potuto fare dall’introduzione delle decoratrici
digitali in linea di smalteria.
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dei giovani di talento nel tuo
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IL PROGETTO EMILIA MAKERS realizza tirocini internazionali rivolti a
giovani residenti nella Regione Emilia
Romagna, con priorità ai residenti nei
Comuni danneggiati dal sisma del 2012.
La proposta consiste in 50 percorsi di
tirocinio all’estero della durata di 4 mesi
presso unità produttive o commerciali di
imprese emiliane, oppure presso aziende
ad esse collegate da un rapporto di forni-
Scegli un partner estero.
Proponi un progetto di 4 mesi.
Troviamo un tirocinante.
Pensiamo alle spese di viaggio
e residenza.
Acquisisce know how internazionale.
Rientra con competenze
da manager.
tura (dealers, aziende partner, etc…). Le
sedi ospitanti possono essere all’interno
dei paesi dell’Unione Europea oppure
di paesi extra UE. Per i laureandi o laureati si tratta di una grande opportunità formativa all’estero. Per l’azienda il
vantaggio è quello di fornire un know
how internazionale ad un tirocinante che,
una volta rientrato in patria, potrà essere
un grande valore aggiunto per l’impresa stessa. La gestione del progetto è a
cura di CERFORM che si occuperà della
selezione e dell’orientamento dei candidati assicurando la migliore risposta alle
esigenze di entrambi i soggetti coinvolti,
quindi della corrispondenza tra gli obiettivi del progetto proposto dall’azienda
e le competenze e aspettative del tirocinante. Cerform si farà inoltre carico
dell’organizzazione logistica dei percorsi
di mobilità (trasferimenti, alloggi, etc.).
I tirocini potranno partire da aprile 2014
mentre le ultime partenze sono fissate
per il mese di agosto, poiché l’attività
dovrà terminare entro dicembre 2014.
I costi di gestione del progetto (viaggi,
trasferte, residenzialità) sono a carico
del progetto. Alle imprese è richiesto il
riconoscimento di una borsa di studio a
favore del tirocinante e l’individuazione
di un tutor per il periodo di inserimento
nella sede estera.
I requisiti per partecipare come tirocinanti
al progetto sono: essere cittadini comunitari o extracomunitari residenti nella
Regione Emilia Romagna, essere laureati
o laureandi, non avere più di 30 anni.
I tirocinanti potranno svolgere il loro percorso all’interno di qualsiasi area di lavoro, sulla base delle esigenze aziendali.
L’attività è cofinanziata dal Contributo
di Solidarietà del Fondo Sociale Europeo
per le aree colpite dal sisma del maggio
2012 e rientra nell’ambito delle attività
finanziate dalla Regione Emilia Romagna
a sostegno di questi territori.
Per aderire al progetto le imprese interessate possono contattare CERFORM al
n. 0536.999811 e chiedere di Martina
Bandiera ([email protected]) o di
Patrizia Borghi ([email protected]).
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INTERVISTA A
CER
Massimo Moretti
La stampante in 3D
che costruisce la casa in argilla
CERINTERVISTA
­di Andrea Serri
MASSIMO MORETTI
Founder del Centro
Sviluppo Progetti e
ideatore del progetto
WASP (World's Advanced
Saving Project)
(
Massa Lombarda (RA). Il sogno è
quello di costruire una casa green per
le popolazioni del terzo mondo, a costo
tendente allo zero. L’ispirazione deriva
dalla ‘vespa vasaia’. La tecnologia è quella
delle stampanti in 3D. Le radici sono nel
Centro Sviluppo Progetti, che di mestiere
ricerca ed ingegnerizza soluzioni di processo. L’organizzazione è quella formata
da sei dipendenti ed altrettanti collaboratori. La business idea è nella creazione di
un open space virtuale con i cultori della
tecnologia 3D, coinvolti sia come attori
dello sviluppo che come referenti del processo di diffusione dei prodotti. Il valore
è quello dalla solidarietà terzomondiale,
prima del profitto aziendale – che viene
continuamente reinvestito nel miglioramento dei prodotti –. L’essenza di Progetto WASP, l’azienda fondata da Massimo
Moretti per la costruzione di stampanti
in 3D sempre più performanti, è - a ben
vedere, ma non è poco - tutta qui.
L'ispirazione delle stampanti 3D è
nata osservando la 'vespa vasaia', che
usa materiali ecologici e a Km zero
Sotto: a sinistra la nuova
stampante DeltaWASP con alcuni
prodotti realizzati;
a destra, la stampante BigDELTA
mentre stampa un prototipo di
casa in argilla al 3D Print Show di
Londra 2013
28 CER marzo/aprile 2014
)
Massimo Moretti, prima di parlare dei
prodotti è necessario inquadrare l’azienda, che ha caratteristiche abbastanza
particolari.
“Progetto Wasp è un’azienda che nasce 18
mesi fa da un gruppo di studenti laureati e
appassionati nella tecnologia delle stampanti
in 3D. È un esperimento imprenditoriale,
nel senso che assomigliamo di più ad un
laboratorio di ricerca e sviluppo che ad una
azienda tradizionale, anche se “buttando il
cuore oltre l’ostacolo” ci siamo lanciati nella
produzione – totalmente in casa – di stampanti in 3D. Il primo tema che ci siamo posti
è di offrire una casa alle persone povere del
mondo che non hanno un alloggio, fornendo loro case con un costo di fabbricazione
inferiore ai 500 euro: parliamo di milioni
di persone alle quali è necessario offrire un
processo di costruzione che non costi quasi
nulla. Ci siamo ispirati al lavoro della “vespa
vasaia”, diventata un modello da imitare
per il modo in cui opera: per costruirsi la
casa prende la terra bagnata, la deposita in
modo ordinato ed il sole, essiccandola, la
consolida. L’approccio della vespa è di avere
coscienza della forma della sua casa, prende
il materiale disponibile a Km zero ed utilizza
l’energia gratuita del sole come mezzo per
cambiare lo stato dell’argilla, trasformandola
da fanghiglia fluida a solido. Questo è, in
estrema sintesi, il processo della stampa in
“3D”.
Fuori di metafora, come pensate di costruire case mediante una stampante 3D?
“La stampante 3D è un sistema che fluidifica il materiale nella camera di fusione,
da dove esce attraverso un foro di pochi
decimi di millimetro: questo ‘capello’ viene
depositato da un estrusore che, strato dopo
strato, alzandosi progressivamente, definisce la forma dell’oggetto. Ispirati da questo
modello, abbiamo pensato di costruire un
sistema robotizzato alto almeno 15 metri,
necessario per realizzare singole piccole abitazioni ed intese come unità di emergenza. Secondo il nostro progetto, queste unità abitative sono
fatte di terra, acqua, sole e fibre
vegetali – necessarie per rendere più consistente l’argilla. Il
progetto di fattibilità è partito dall’analisi di tutte le case
fatte con argilla e paglia nel
mondo – fenomeno che interessa quasi un terzo della popolazione mondiale. Come piccolo laboratorio di ricerca, senza
finanziamenti esterni né per la
ricerca né per la costruzione,
il passo era abbastanza difficile
da fare ed allora abbiamo pen-
CERINTERVISTA
sato che la casa in argilla fosse l’obiettivo, il
grande sogno condiviso da tutti verso cui
tendere. Oggi costruiamo stampanti di piccole dimensioni, riproduzioni in scala della
stampante “grande”, che funzionano con
polimeri plastici. Il denaro raccolto con queste stampanti ci consente di costruirne altre,
in scala sempre più grande, per arrivare alla
grande stampante della casa d’argilla e fibra.
Vendendo le stampante della linea Wasp
noi finanziamo il nostro sogno e riusciamo
anche a pagare uno stipendio per coloro che
stanno lavorando intorno a questo progetto”.
È questa una business idea che genera
sviluppo?
“Con questa formula, ogni quattro mesi
circa riusciamo a raddoppiare la dimensione
dell’area di stampa. Siamo partiti 18 mesi fa
con una stampante che era alta 30 cm, ideata
e qui pensata per farla funzionare, ed adesso
siamo arrivati ad una stampante alta 4 metri.
L’azienda cresce rapidamente, sempre cercando di non fare il passo più lungo della
gamba evitando di usare il credito bancario,
e reinvestendo solo e sempre quello che
incassiamo - mai un euro di più -, tutti e solo
nella ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti.
Col passare del tempo ci siamo resi conto
che la misura di ogni stampante coincide
con specifici prodotti e definiti mercati”.
Quali sono i possibili ambiti di questa
tecnologia di additive manufacturing?
“Praticamente infiniti, nel senso che depositare plastica, argilla o altri materiali, creare
bottoni o decorare torte fatte su misura è
solo in funzione di materie prime, temperatura dei forni fusori, dimensione degli ugelli
e tecniche di estrusione. Lungo il percorso
verso la realizzazione di stampanti più grandi per l’argilla abbiamo conosciuto il mondo
della ceramica, nella sua declinazione della
produzione di statue in terracotta. Sempre
nell’ambito dei materiali da costruzione, stiamo miscelando l’argilla con il polivinl-alcol,
una sorta di vinavil a basso costo che conferisce all’argilla una maggiore consistenza ed
una migliore tenuta al dilavamento. Un terzo
ambito sul quale stiamo lavorando assieme
ad un equipe di medici ortopedici è quello
delle protesi impiantabili, i cui modelli partono da una TAC dell’organo da riprodurre.
Poiché ogni materiale ha un suo modo di
essere estruso, siamo alla ricerca di chiunque
voglia collaborare ad un progetto che non è
di nessuno, e che volutamente non è stato
brevettato: anche se noi ne rivendichiamo la
paternità del progetto, non lo consideriamo
di nostra proprietà, ma di chiunque offra il
proprio contributo al suo sviluppo. Operiamo con una logica open source, dove contributi importanti arrivano dagli appassionati e
cultori di questa materia”.
Sopra: alcune fasi della stampa
del prototipo di casa in argilla
Sotto: il prototipo stampato in
diverse grandezze
Chi sono oggi i vostri clienti e come li
raggiungete?
“Il progetto ha trovato persone e sostenitori
che hanno optato per una nostra stampante
3D perché dietro c’è un’idea, una storia. Alla
fine i nostri clienti sono soprattutto piccole
aziende che lavorano sulla prototipazione
degli oggetti e appassionati di tecnologia che
vogliono avere libertà di dar forma ai loro
progetti, secondo una volontà di autoproduzione in casa propria: per questa ragione, la
nostra stampante di base si chiama “Personal Fab”. Le stampanti 3D sono artigianato
digitale, che si differenzia dal classico artigianato perché è connesso alla rete ed opera
su conoscenze condivise. Dal web puoi scaricare modelli e forme da tutto il mondo,
caricare i tuoi prodotti per venderli in tutto
il mondo senza rete commerciale, perché se
2014 marzo/aprile CER 29
CERINTERVISTA
La stampante
PowerWASP
COS’È LA STAMPA 3D
La tecnologia stampa 3D per deposizione denominata FFF (Fused
Filament Fabrication) permette di depositare un filamento di
materiale fusibile, solitamente polimero, secondo geometrie prestabilite da file 3D generato attraverso modellatori 3D.
Viene utilizzata da designer, modellisti, prototipisti per vedere
realizzati i loro prodotti a basso costo e in modo veloce. Attraverso pochi passaggi è possibile ottenere da un file un oggetto
fisico. Si possono stampare, piccoli oggetti, scocche, ingranaggi,
dettagli, gioielli. Si ottengono oggetti dalla finitura superficiale
stratificata, che possono poi essere carteggiati, stuccati e verniciati. Questi passaggi sono usati da modellisti per ottenere un mock
up per un oggetto di presentazione per poi ottenere stampi per
iniezione.
Ad oggi esistono molti tipi di filamenti per la stampa 3D: PLA,
nylon, PS, PC e il PU elastico, utilizzato a scopo di ricerca. Molti
polimeri sono utilizzati e addizionati creando materiali interessanti, come filamenti addizionati con legno, sabbia.
hai un bel progetto sei sicuro che lo vendi.
Noi vendiamo al 90% solo attraverso il
web, tramite il nostro sito, oltre che anche
frequentando le fiere di settore.
Quali sono i vantaggi ed i tempi nell’utilizzare una stampante 3D?
“I vantaggi sono nella versatilità, velocità e
modificabilità nel fare i modelli,
che possono essere diversi
gli uni rispetto agli altri
e per i quali puoi
attingere da internet quale fonte di
ispirazione. Adesso stiamo lavorando sul modello di una fusione
Oggetti realizzati
con stampanti
3D e con diversi
materiali
30 CER marzo/aprile 2014
in bronzo di una statua, di cui lo scultore
ci ha fornito il prototipo, alto 50 centimetri, chiedendoci di ingrandirla fino a 2,5
metri. I tempi di realizzazione dipendono
dal livello di definizione: per una buona
definizione nella realizzazione di un oggetto altro mezzo metro possono servire tre/
quattro ore, che scendono ad un’ora nel
caso di una definizione scarsa.
È chiaro che chi lavora nel mondo degli
stampi nelle fonderie possa sentire minacciato il proprio lavoro, ma è bene notare
che tanti altri posti lavoro si possono creare
con queste nuove tecnologie. Perciò se sei
aggrappato al “vecchio” soffri, ma se sei in
cerca di nuovo puoi trovare delle opportunità come chi, ad esempio, sa programmare, disegnare e usare lo scanner con riferimento alle nuove tecnologie”.
Vorrei chiudere l’intervista ritornando al
sogno iniziale: dove vorrebbe realizzarla
e fra quanto tempo vorrebbe costruirla,
perché questo sogno possa diventare
realtà?
“Diventerà realtà, glielo assicuro. Sono
andato in Marocco per rendermi conto
della cosa, e lì faremo presto un cantiere
di prova: ho già due/tre aziende e gruppi
che mi hanno invitato. Nel frattempo sto
costruendo la stampante grande per poter
realizzare la prima unità abitativa, che sarà
un monoblocco di argilla, costruito direttamente sul posto come sovraelevazione
di materiali deposti in successione. L’idea
è di essere pronti per l’apertura dell’Expo
2015 di Milano, dove vorrei farla vedere.
E se poi a Milano qualcuno apprezza il
lavoro e ci ospitano, considerando anche il
tema trattato, noi siamo pronti per andarci.
Se non ci ospita nessuno, pazienza: noi la
stampante, e con essa il nostro sogno più
grande, l’avremmo fatta lo stesso”.
[email protected]
CERREAL ESTATE
COME E PERCHÈ
gli italiani acquistano casa
© peshkova - Fotolia.com
di Giorgio Lasorte
L’acquisto di seconde
abitazioni, da
destinare all’affitto
o al godimento
famigliare non
è soggetto alla
congiuntura
immobiliare
32 CER marzo/aprile 2014
Il lavoro di tesi – che ha ricevuto il Premio di studio Guido
Monzani 2013 della Banca Popolare dell’Emilia Romagna – ha avuto
come obiettivo lo studio delle scelte di portafoglio delle famiglie italiane nell’ultimo decennio, con un
focus specifico rivolto all’investimento nelle attività reali. In particolar
modo si è rivolta l’attenzione alle
seconde abitazioni, maggiormente
identificabili come beni di investimento rispetto alle case di residenza,
tipicamente utilizzate per soddisfare
esigenze abitative.
Il lavoro ha utilizzato i dati dell’indagine sulla ricchezza delle famiglie italiane condotta a cadenza biennale da
Banca d’Italia (Survey on Household
Income and Wealth, ndr). Particolare
attenzione è stata dedicata all’ultima
rilevazione disponibile, quella del
2010, per valutare gli effetti della
crisi del mercato immobiliare.
Nella prima parte del lavoro sono
state doverosamente ripercorse le
orme dei precedenti studi presenti
in letteratura riguardo le scelte di
portafoglio delle famiglie, con particolare riferimento alle attività finanziarie. Sì è evidenziato un elevato
numero di soggetti che, indipendentemente dalla ricchezza disponibile, non investono sui mercati finanziari, nemmeno in titoli con meno
rischio. Per altri soggetti è stata invece riscontrata una scarsa diversificazione degli strumenti finanziari in
portafoglio ed una maggiore propensione al rischio all’aumentare del
livello di ricchezza.
È stato poi trattato un filone più
recente di studi con il proposito di
spiegare meglio il comportamento
delle famiglie, alla luce del disallineamento tra quanto predetto dai
modelli econometrici e quanto osservato nella realtà, grazie alle indagini
statistiche (surveys). Un limite delle
prime teorie sulle scelte di portafoglio riguardava l’assunzione che
la ricchezza fosse detenuta solo in
forma liquida. Nella realtà risultava invece evidente come gran parte
della ricchezza delle famiglie italiane
fosse costituita da asset illiquidi, tra i
quali la casa di proprietà, che determinavano una componente di rischio
non diversificabile.
Fattori di questo tipo (background
risks) devono essere quindi considerati nel cercare di spiegare, tramite l’uso di modelli econometrici, le
principali evidenze empiriche desunte dalle indagini statistiche.
Nella seconda parte del lavoro sono
CERREAL ESTATE
in seconde abitazioni nel periodo
2002-2010 così da
includere la dinamica del mercato immobiliare e
la crisi finanziaria
2007-2008. A tal
riguardo è stata
attuata una distinzione tra scelte
finalizzate ad un
obiettivo di reddito
monetario (affitto)
e scelte finalizzaConsegna del Premio di Studio “Rag. Guido Monzani”a Giorgio Lasorte, da
te ad altri obiettiparte di Luigi Odorici, amministratore delegato BPER
vi (villeggiatura e
altro uso), interle principali destinazioni di utiliz- pretando la categoria residuale (non
zo di questi immobili. Il principale affitto) come scelta di investimento
intento era di identificare, in base ai sbagliata o “infelice”.
dati disponibili, una connotazione I risultati più interessanti riguardadi beni di investimento. È opportu- no le determinanti del non affitto.
no ricordare che le analisi descritti- In particolare, i fattori che incidono
ve svolte hanno mostrato una quota principalmente sulla mancata prosignificativa di utilizzo delle case per fittabilità della scelta di investimenfini di altra natura, come la villeggia- to in una seconda abitazione sono
tura o la concessione in uso gratuito. il genere (donna) e lo stato civile
I dati relativi alle diverse annate però (single) del capofamiglia, così come
mostravano un trend calante di que- un minor valore per metro quadrasti utilizzi a discapito di un aumento to dell’abitazione e l’aver ricevuto il
dell’utilizzo del bene con una volon- bene in dono o in eredità. Contrariatà di investimento (tipicamente attra- mente alle attese a priori, le variabili
temporali non risultano statisticaverso la concessione in affitto).
Con riferimento all’obiettivo princi- mente rilevanti, così che la crisi del
pale del presente lavoro, sono state comparto immobiliare sembra non
analizzate le famiglie che possiedo- aver ancora sortito effetti sull’utilizno una seconda abitazione, andando zo della seconda abitazione all’intera valutarne l’utilizzo che ne è stato no dello schema di riferimento del
fatto. A tal fine si è proceduto ad una modello adottato.
verifica econometrica sulle determinanti delle decisioni di investimento
[email protected]
Foto Davide Lamagni
state effettuate analisi descrittive propedeutiche allo studio, tramite un
modello econometrico, delle determinanti dell’investimento in seconde
abitazioni. È stato quindi considerato
l’investimento in seconde abitazioni
come un’alternativa a quello in attività finanziarie. I principali risultati
delle statistiche descrittive mostrano
come coloro i quali non possiedano
una seconda casa mostrino un atteggiamento estremamente prudente,
investendo soprattutto in strumenti
finanziari poco rischiosi, principalmente in depositi bancari e postali.
Chi invece possiede una seconda abitazione mostra un’allocazione di portafoglio maggiormente diversificata,
anche se la quota principale è allocata
anche in questo caso in strumenti di
deposito.
Concentrando l’analisi sulle famiglie che possiedono la seconda casa,
si è proceduto andando a studiare
2014 marzo/aprile CER 33
CERREAL ESTATE
HOUSING E MERCATO
delle costruzioni in USA
di Donato Grosser
Secondo il Joint
Center for Housing
Studies di Harvard,
nel corso dell’ultimo
trimestre del
2013 la spesa di
ristrutturazione
della casa calcolata
su base annua ha
raggiunto i 140
miliardi di dollari
Il mercato delle costruzioni
negli Stai Uniti è composto da
edilizia privata e pubblica, residenziale
e non residenziale. Nel 2013 il valore
totale è stato stimato a 898 miliardi
di dollari, di cui 336 miliardi per l’edilizia residenziale e 561 miliardi per
quella non residenziale. Considerando
invece edilizia privata e pubblica, sul
totale di 898 miliardi dollari la suddivisione è stata rispettivamente di 627
miliardi e 271 miliardi.
Le spese per l’edilizia residenziale provengono quasi totalmente dal settore
privato (331 miliardi di dollari su 336
totali). Il settore pubblico è molto più
importante nel segmento non residenziale, con 265 miliardi di dollari contro i 296 provenienti dal settore privato. Le spese in costruzione totali sono
aumentate del 4,8%, passando da 857
miliardi di dollari nel 2012 a 898 nel
Nuove costruzioni (Housing Starts) in USA
Valori in milioni di unità, anni 2006-2009
Fonte: D. Grosser and Associates Ltd
34 CER marzo/aprile 2014
2013. Mentre le spese in costruzioni
private sono aumentate del 8,5% (da
578 a 627 miliardi di dollari), quelle
per gli edifici pubblici sono diminuite
del 2,8% (da 279 a 271 miliardi di
dollari). Le spese per l’edilizia residenziale sono aumentate del 17,5% (da
287 a 337 miliardi di dollari), mentre
l’edilizia non residenziale è diminuita
del 1,5% (da 570 a 562 miliardi di
dollari). Nell’edilizia non residenziale
il settore che ha mostrato il maggiore
incremento è stato quello alberghiero (+25,7%), mentre la maggior parte
degli altri settori hanno mostrato cali.
Edilizia residenziale
Il livello delle nuove costruzioni negli
anni precedenti la recessione era straordinario e “malsano”. Secondo alcuni
economisti di spicco, è stato generato dalla politica monetaria eccessivamente espansiva, dalla
mancanza di controllo da
parte delle banche e dei
consumatori, che hanno
approfittato del contesto
per prendere in prestito
soldi anche senza essere
solvibili.
Mentre nel 2006 si era
raggiunto un picco di 2,2
milioni di unità, nel 2009
- al fondo della recessione - le nuove costruzioni sono calate a 478.000
unità.
Alla fine del 2013, secondo l’U.S. Census Bureau - U.S. Department of
Housing and Urban Development - gli Housing
CERREAL ESTATE
Vendite di abitazioni esistenti negli Stati Uniti
Valori in milioni di unità, anni 1994-2013
8,000
7,000
6,000
5,000
4,000
3,000
2,000
1,000
0
Gen
1994
Gen
1995
Gen
1996
Gen
1997
Gen
1998
Gen
1999
Gen
2000
Gen
2001
Gen
2002
Gen
2003
Gen
2004
Gen
2005
Gen
2006
Gen
2007
Gen
2008
Gen
2009
Gen
2010
Gen
2011
Gen
2012
Gen
2013
Fonte: D. Grosser and Associates Ltd
Starts sono saliti a 923.000 unità, ancora piuttosto lontani dalla tendenza a
lungo termine di 1,5 milioni di unità
all’anno. Ciò suggerisce che nel 2014
il mercato immobiliare presenti ancora
ampi margini di crescita.
Vendite di abitazioni esistenti
Secondo la National Association of Realtors (NAR), nel 2013 le vendite di case
esistenti hanno raggiunto il livello più
alto degli ultimi sette anni con 5,09
milioni di unità, in crescita del 9,1%
rispetto all’anno precedente. La NAR
ha riferito che questo è stato il risultato
migliore dal 2006, dopo il record di
circa 7 milioni di unità. “Total existing
home sales” sono definite come operazioni completate che comprendono
case unifamiliari, case di città, condomini e appartamenti gestiti da cooperative. Lawrence Yun, capo economista
della NAR, ha detto che il settore casa
ha vissuto una sana ripresa nel corso
degli ultimi due anni: le vendite di case
esistenti sono aumentate di quasi il
20% dal 2011 grazie ad una crescita di
posti di lavoro, a bassi tassi di interesse
dei mutui e ad un’alta richiesta.
ristrutturazioni residenziali ha raggiunto 130 miliardi di dollari. Si tratta di
un aumento del 3,1 % rispetto al 2012
e il più alto livello di spesa per lavori
di ristrutturazione dal 2007. Questa
tendenza è sostenuta dal miglioramento generale dell’economia statunitense
e dalla crescita dei valori immobiliari
che incoraggia i proprietari di abitazione a investire nella loro casa. Secondo il Joint Center for Housing Studies
dell’Università di Harvard, nel corso
dell’ultimo trimestre del 2013 la spesa
di ristrutturazione, calcolata su base
annua, ha raggiunto il livello di 140
miliardi dollari. La previsione per il
2014 è promettente e ci si aspetta che
le spese crescano a un ritmo veloce
raggiungendo 153 miliardi di dollari
nel terzo trimestre dell’anno. È importante notare che il massimo livello
delle spese di ristrutturazione prima
del 2013 (146 miliardi di dollari) si è
verificato nel terzo trimestre del 2007,
appena prima della recessione. Il settore delle ristrutturazioni è quindi l’unico dei principali segmenti del mercato
dell’edilizia e delle costruzioni che è
tornato al livello pre-recessione.
Ristrutturazione residenziale
Secondo i dati pubblicati dal U.S. Census Bureau, nel 2013 la spesa per le
Previsioni per il 2014
Secondo la nota rivista Engineering News-Record (ENR), il mercato
immobiliare residenziale ha mantenuto la crescita edilizia, che è in
ripresa dai minimi storici, anche grazie al fatto che il segmento dell’edilizia non residenziale ha ripreso
a crescere in molti Stati degli USA.
Il settore che frena la crescita delle
costruzioni per il prossimo anno è
quello pubblico, che continua ad
essere schiacciato dalla battaglia sul
deficit federale .
Il McGraw Hill Construction (MHC)
prevede per il 2014 un aumento del
9% dell’avvio di nuove costruzioni.
Si prevede anche una forte crescita a
due cifre (in dollari) delle case unifamiliari, delle abitazioni multifamiliari e degli edifici commerciali. MHC
prevede anche che nel 2014 sarà
verificato il calo per tre anni degli
edifici istituzionali, con un modesto
2% di guadagno l’anno prossimo.
Robert Denk della National Association of Home Builders prevede che nel
2014 il mercato immobiliare residenziale si avvicinerà a 1,15 milioni di
nuove costruzioni. Tutte le previsioni
di ENR prendono in considerazione
l’incertezza politica, ma per ora indicano che l’industria può continuare a
guardare “il lato positivo della vita”.
[email protected]
2014 marzo/aprile CER 35
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Qualità, velocità e quantità di inchiostro senza limiti
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CERCOUNTRYREPORT Australia
ATC IS WORKING TO
reduce risks and train tile fixers
by Andrea Serri
Any tiling failure has the
potential to reduce the global
market, adversely affecting all
manufacturers
Mr. Bowman, could
you give us a short
description of your activities and Association?
The Australian Tile Council (ATC) is the industry’s
peak body. It has a National
Executive but mainly operstronger tiles with
ates through six autonoa reduced carbon
mous State Divisions, which
footprint.
are mostly dominated by the
major tile merchants.
What are the main
I manage Intertile Research, Richard Bowman, Principal National challenges facATC Technical Consultant
a specialist ceramic tiling
ing the Australian
and slip resistance consulindustry?
tancy. I have led Australia’s ceramic tile Competitions to provide the lowest
standardisation activities for 30 years. I price materials and services jeopardise
am the Principal National ATC Techni- the quality and reputation of tiling.
cal Consultant.
Desperate failing businesses can cause
widespread collateral damage.
What are the Australian tile indus- The ATC has been focusing on providtry’s prospects for the current year? ing education and training to members
Moderate, but the outlook varies but is poorly resourced to deliver high
according to the State. The industry quality technical guidance. Merchant
faces potential declining market share self-interests must become secondary
due to perceived poor tile perfor- to consumer satisfaction: installed tile
mance, where there is a continuing must have acceptable life cycle perforshortage of tile fixers.
mance.
What are the main strengths and
weaknesses for Australian tile manufacturers?
National Ceramic Industries Australia
(NCIA) is the last remaining major tile
manufacturer. NCIA has a dynamic
manufacturing process where small
production runs enable local merchants to be supplied as required, with
custom designed products without
the burdens of overstocking or heavy
carton weights. NCIA invests in new
technology and is producing thinner
What are the main initiatives your
Association is involved in?
The ATC has championed lower tile
carton weights to minimise handling
injuries in stores and on work sites.
Other issues are more controversial.
The Victorian and NSW Divisions are
independently participating in slip
resistance research projects. Cutting
edge virtual reality environments are
being used to determine the required
slip resistance; and wet psychophysical
trials will determine public expecta-
tions of bathroom slip resistance. This
should redefine the risks of slipping
and allow specification of tiles that consumers want. Such hard data trumps
emotive civil libertarian arguments; and
also requirements based on incorrect
assumptions. The absence of ATC residential slip resistance guidance is causing others to introduce inappropriate
unjustified requirements.
Merchants may not want to accept
that optical hazing is a defect, but the
alternative is to effectively allow nonmembers to sell defective product with
impunity. Disposal of dubious quality
imports through auction houses causes
problems.
The ATC, through the World Ceramic Tile Forum, must seek to overcome
global problems. Any tiling failure
has the potential to reduce the global
market, adversely affecting all manufacturers.
What are the requests to the Australian Government?
Please adjust the new Building Code
slip resistance requirements; and introduce national tile fixer licensing. However, for Government to act, one first
has to develop and then propose packages of feasible solutions that can be
easily adopted without any risk of negative consequences.
[email protected]
2014 marzo/aprile CER 39
CERCOUNTRYREPORT Australia
A 42 MILLION SQM MARKET
with 4% annual growth
Foto Conelli
by Simone Ricci
The Australian ceramic tile
market has always been very
dynamic. Accordance to figures
published by Prometeia, consumption amounted to 42 million square
metres in 2013 and is expected to
see further growth over the next two
years to more than 45 million square
metres in 2015. Of this, just 4.3 million square metres was produced by
local manufacturers while imports
Ceramic consumption in Australia
Million sq. mt.
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Consumption
40.6
41.8
40.6
42.0
43.5
45.3
Sales by domestic
producers
4.3
4.5
4.3
4.4
4.4
4.4
Imports
36.3
37.3
36.4
37.6
39.1
40.9
Imports from Italy
2.3
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
Exports
1.3
1.1
1.1
n.a.
n.a.
n.a.
Production
5.6
5.6
5.4
n.a.
n.a.
n.a.
Source: Confindustria Ceramica
by Simona
Malagoli
40 CER marzo/aprile 2014
made up the lion’s share, totalling
37.6 million square metres in 2013.
Imports are likewise expected to
increase over the next two years.
Imports from Italy have increased
steadily over the last two years, totalling 2.5 million square metres in
2013. This growth is expected to continue through 2014 and 2015.
In 2012 local producers held a market share of just 10%, while the
remaining 90% was controlled by
foreign manufacturers. The biggest
exporter country was China (50.5%),
benefitting from its close geographical position, followed in second place
by Italy with 18.2%. The other main
competitors were a long way behind
(Spain 5.5%, Turkey 0.7%, etc.),
although the category “others Asia”
held a significant share at just over
21%.
In terms of volumes, 19.4 million
square metres of tiles were import-
OLDE ENGLISH TILES
AUSTRALIA HAS
MARCOTTA, A
MANUFACTURER OF
CLAYPAVE PVT. LTD
PRODUCES TILES
opened a new store in Bondi
Junction. Country Floors
International by OETA not only supplies the full OETA range but also
some fantastic new ranges including hand painted tiles exclusive to
the new store.
Country Floors International by
OETA also offers a Design Advice
Service. Its consultants can offer
advice on the design, colour combination and the types of tiles
required.
terracotta tiles for over 60 years,
opened Marcotta Outdoor Solutions
in 2008 to supply outdoor tiles and
pavers. Marcotta’s staff have over
25 years’ experience in the tiling
industry, allowing the company to
expand its range to include a vast
array of outdoor products.
with sizes that include 230 x 115
mm, 230 x 230 mm, 300 x 300
mm, 400 x 400 mm and 460 x 230
mm. These sizes are coupled with
unique colours achieved with local
clays. Claypave has a unique manufacturing process that first extrudes
the billet, but then represses it in
custom built machines giving a
paver that is accurate in both size
and shape.
CERCOUNTRYREPORT Australia
Foreign supplier countries
% of total imports (by value)
ed from China in 2012, lower than
the previous year, while 2.4 million
square metres were imported from
Italy following steady growth over
the previous three years. Imports
from other Asian countries totalled
more than 12 million square metres,
a decline with respect to the previous year’s figure of 13.1 million
square metres. A number of countries
exported less than a million square
metres to Australia, including Spain,
Turkey, Portugal and Brazil.
As for price, the medium to high
segment (more than 5 euros per
square metre) makes up a particularly large portion of the Australian
market, accounting for 23.6 million
square metres (65.1% of total consumption). This includes 19.4 million square metres sold at an average
price of between 5 and 8 euros per
square metre. Italian tiles occupy the
top position in terms of price, selling
Source: Confindustria Ceramica
at an average of 16 euros per square
metre.
Prometeia is forecasting 4% growth
in sales of Italian tiles in Australia
during the current year and a further
3.8% increase in 2015, testifying to
the enormous popularity of Italian tile
in Australia.
[email protected]
PGH BRICKS &
PAVERS GRABBED
AUSTRALIAN
BUILDING CERAMICS
DECORAMICS PTY
LTD, BASED IN
the attention of architects and
designers visiting the Sydney
Indesign Galleria in August 2013
with its creative, inspiring and
engaging display. Both internal and
external applications were discussed
relating to a number of commercial
projects, including retail. PGH Bricks
& Pavers will be taking part in the
next Indesign Event in Melbourne in
August 2014.
Pty Ltd - based in Dandenong in the
state of Victoria - have 40 members
of staff and have achieved revenues of AU$10,000,000, of which
export revenues have accounted for
AU$1,000,000. The company sells
Granito Castello tiles which have
slip resistant surfaces.
Bayswater North, Melbourne, was
formed in December 1989 and now
produces glass mosaics, decorated
border tiles and glazed cappings.
Decoramics currently employs
approximately 50 people including
highly skilled designers, ceramicists
and glass specialists and distributes
its products via ceramic tile retail
outlets throughout Australasia and
other parts of the world.
2014 marzo/aprile CER 41
CERCOUNTRYREPORT Australia
“LET THE ITALIAN DESIGNERS
and ceramicists determine the look”
by Anthony Stock
How has the market changed
since you received your Distributor Award?
When I won the award back in 1997,
Italy still had a strong hold on the tile
industry, due to designing and creating
ceramics. However, the pendulum had
started to swing in the other direction,
away from colour and pattern, towards
minimalism, a trend which coincided
with globalization, the technological
revolution, and the rise of the Chinese
tile industry. Only recently has colour
and pattern started to make a comeback, influenced in no small measure
by the designer fraternity demanding
more than boring minimalist offerings.
One of the biggest changes has been in
the area of the size of tiles. Now they
are 60x120, 90x90, even 90x180cm,
and getting larger and thinner. Texture
has also become a far more important
aspect of the character of tile design
than in 1997, as a result of inkjet
printing. I feel that for Italy to go forward it needs to go back, and let the
Italian designers and ceramicists determine the look. Only this way will it
continue to lead the industry.
Current import figures reveal a six
percent increase in 2013.
This increase is because the Italian
companies are starting to understand
the need to produce designer material, and not easily copied commodity product. For the last two years it
has been particularly evident that they
are starting to return to their ceramic
roots, and doing research and development into ceramic tile design, instead
of just producing basic volume tiles.
This trend was very
evident at Cersaie
2013.
To a certain extent I
blame the Italians for
losing a great percentage of the market,
because they have
done very little to
promote the “made in
Italy” brand, at least as
far as Australia is conSam Giunta
cerned and because
more manufacturers’ representatives
didn’t came over to promote their
product and deal with distributors
directly.
Classic ceramics operates in three
state capitals: Melbourne (Victoria),
Brisbane (Queensland) and Sydney
(New South Wales). Do product
trends vary from state to state?
Yes, definitely. Products vary state
by state. Melbourne is very sophisticated, in a European way. The tile
colours they use are predominantly
very dark - black, dark grey - very
monochrome. Sydney is more cosmopolitan, more risk taking, and a
bit more colourful. Brisbane’s colour choices are mainly light - white
and beige. Our experience is that the
Brisbane market is more considered
in its adoption of new style trends,
and usually follows their uptake by
Sydney and Melbourne first. This is
especially so in the domestic market.
In the commercial market Brisbane
is on par. As for sizes, we are selling
more large format floor tiles in Sydney than in our other branches.
A growing number
of local tile retailers
are selling other surface finishes including
stone, timber and carpet. Do you think that
the number of specialist tile retailers will
decline?
Basically, this is a sign of
intensive competition in
the market. Whilst there
will always be room for
top end tile specialists, the middle to
lower end will gradually be forced to
diversify. The real professionals, meaning people with a passion for ceramic
tiles, will stay and continue to specialise. People who sell a variety of floor
coverings, in my opinion, lack that passion, and are just selling stuff for floors,
no different to the cheap discount tile
outlets. It is no different to buying a suit
from a department store off the rack
versus having your suit tailor-made
by a professional tailor. Remember “it
doesn’t only have to look good, it has to
feel good” – made in Italy.
Are you eagerly awaiting your next
visit to Cersaie?
Tiles are my life, and having been in
the industry for over 50 years, I have
always drawn nourishment and inspiration from the Italian tile industry. I
am addicted to Cersaie, and have not
missed a Fair since I first attended the
event in 1971. In certain quarters it
has even been said jokingly that, after
43 years, if I don’t go, they won’t open
the Fair.
[email protected]
2014 marzo/aprile CER 43
CERCOUNTRYREPORT Australia
AUSTRALIA
rediscovers rented housing
by Sara Seghedoni
After passing
unscathed through
the crisis, house
prices are showing a
slight decline
The good health of the Australian economy is clearly
demonstrated by the limited impact
caused by the global financial and
economic crisis. Unlike the larger
advanced economies, Australia
has maintained positive economic
growth throughout the crisis without
falling into recession at any stage,
largely a result of growing integration
with the emerging Asian economies.
Australia is the world’s twelfth largest economy with a GDP of 1,228.3
billion euros, 2.5% up on 2012, and
the fourth largest in the Asian region.
The boost given by Australia’s growing economic and trade links with
the dynamic Southeast Asian economies has led to the launch of large-
Construction Investments and Fixed Investments in Australia
Billions of Euro
Forecast (2014-2017)
Fixed Investments
Construction Investments
Source: Cresme Simco on different sources
44 CER marzo/aprile 2014
scale investment programmes in construction and infrastructures.
The need to modernise the country’s infrastructures and construction market in response to the challenges posed by economic expansion
and population growth (1% growth
with respect to 2012) has prompted the Australian authorities to
prepare ambitious long-term infrastructure development plans. The
Business Council of Australia and
Deloitte Access Economics have estimated the country’s infrastructure
investment pipeline at approximately AUD 921 billion. Total investments in construction reached 170
billion euros in 2013 (49% of the
country’s total investments), 1% up
on 2012. But although the
increase recorded in 2013 is
significant for the sector, it
is smaller than in previous
years. Investments in construction have been growing
significantly each year since
2002, reaching 168.8 billion euros in 2012, a yearon-year increase of 11.9%.
Analysts believe that the
market may return to previous years’ levels, reaching
211.3 billion euro in 2017,
an increase of 5.8%.
An analysis of market trends
for the year 2013 shows
that of the 170 billion euros
invested in the construction
sector as a whole, investments in civil engineering
accounted for 102.8 billion
euros, residential building
CERCOUNTRYREPORT Australia
Construction investments in Australia: market trends and investments by building typologies
Billions of Euro
Source: Cresme Simco on different sources
39.6 billion euros and non-residential building the remaining 28 billion euros.
Both the residential and non-residential sector saw year-on-year growth in
investments in 2013 (residential 3.6%
and non-residential 2.7%), whereas
civil engineering suffered a small fall
(-0.5%). Steady increases are forecast from this year through to 2017,
when investments in civil engineering may reach unprecedented levels: civil engineering 127.6 billion
euros (+5.8%), residential building
48.2 billion euros (+5.7%) and nonresidential building 35.5 billion euros
(+6%). The total construction sector
investments of 170 billion euros in
2013 consisted of 153.6 billion euros
in new build (up 0.9% on 2012) and
16.9 billion euros in renovation (up
2.1% on 2012).
Strong growth but with signs of
slowing
Australian house prices fell during
the two-year period 2012-2013 in the
worst performance of the entire property market. According to RP Data –
Rismark figures, house prices in Australian cities dropped by 0.4% in 2012,
with the average price of a two or
three bedroomed house falling to AUD
438,000 (371,000 euros).
Nonetheless, this price is still difficult
for families to afford, explains Cameron
Kusher, senior research analyst at RP
Data Rismark. As an alternative to buying, both residents and non-residents
are looking to rented accommodation,
which has seen rapid growth in recent
years, both for apartments (2.4%) and
for single-family homes (4.2%). The
cost of rental varies between AUD 250
and 350 a week (192-269 euros) for a
studio flat, between AUD 350 and 450
for an apartment with a separate bedroom, and between AUD 500 and 600
for a three-bedroomed flat.
House purchase prices have fallen
everywhere except for Sydney and
Darwin. As the country’s entertainment and business capital, Sydney
remains one of the most popular locations. Average house purchase prices
have risen by 1.5% to AUD 656,000
(505,000 euros). Darwin has seen the
biggest increase with an 8.9% rise in
house prices.
The average rise in rental prices is fairly
similar from one region to another.
At the end of 2012 Darwin and Perth
were the cities with the largest increases in weekly rental prices (15% and
11% respectively).
[email protected]
2014 marzo/aprile CER 45
CERCOUNTRYREPORT Australia
“I SELECT SUITABLE
tiles for each project”
Steven Varady’s ceramic tile showcase
by Anthony Stock
Photo Bart Maiorana
Architect Stephen Varcomplete waterady of Stephen Varady
proof space
& Associates has a long-runwhere all manning connection with the tile
ner of splashing
industry in Australia. Varady
around could
was the prime judge of the
take place,” Varannual Creative Tiling Awards
ady explained.
for nine years. In 2008 he was
With regards
commissioned by the organisto the nexus
ers of the Full Frontal Tile &
between the
Stone Exposition to create a
multi-discipliceramic tile showcase which
nary construcfeatured a variety of ceramic Stephen Varady, architect
tion industry
tiles, including cutting edge
and the contriproducts from leading Italian produc- bution that architects make, Varady
ers. The four-part stand was designed believes that the “most successful prolike a small city, with each of the four jects are those with the least adversarblocks having its own characteristics.
ial approach, that is, when all of the
Mr Varady has taught in every participants – clients, architects, conschool of architecture in New South sultants, sub-contractors and authoriWales since 1985. His architectural ties – work with the same positive
reviews, critiques and interviews have attitudes towards a common goal.
appeared in reputable Australian and However, having said that, I still find
international publications. Varady has that there is a general lack of undera holistic approach in regard to use of standing and regard for how much
materials.
added value and positive contribution
“I have always selected materials in architects can bring to projects.”
each project for their suitability to
each project. For instance, tiles were Mr Varady, if you could gaze into
selected in many of my bathroom a crystal ball and see the future of
designs due to their appropriateness architecture, what would you see?
to each project. In the Moss Buswell “Architecture is as much a cultural
and Slobom #2 Residences coloured and social pursuit as it is a commermosaic tiles were selected for the chil- cial one. I am constantly impressed
dren’s bathrooms, for their durabil- and delighted by positive, successity and colour saturation, but also ful works of architecture all over the
because we designed built-in baths world. Through my writings or lecfor both. We wanted the same mate- tures, whenever I can, I expose these
rial and colour to cover the floor and works to a broader audience in the
walls, as well as the bath. We even hope that such dissemination of
tiled the ceiling in the Moss Buswell knowledge will assist in improving
bathroom. The idea was to have a the built environment around us. I
applaud my peers for their positive
and successful projects, and support
and encourage the coming younger
generations to improve what they do.”
Varady believes that through the ages,
architecture has shifted and adapted to
its times. “Architecture is again shifting and changing, attempting to adapt
to the broader changes in our society.
There have always been good and bad
consequences of change. In architectural terms,” emphasised Varady, “I am
only beginning my career, and am just
beginning to capitalise on the knowledge and skills I have developed thus
far. I have so many ideas to explore,
projects to design and opportunities
to engage with and I look forward to
the possibilities that the future holds
for me.”
In the hurly-burly atmosphere and
amongst the vagaries of a profession
that is often perceived as being out
of touch with its client base, Varady’s
optimism and idealism are much
needed.
“As the idealist that I am, I await those
times when our political processes
make well-informed broad-sighted
decisions; when our communities
respond to proposals with intelligence
and understanding; when developers
and client bodies engage their consultants fairly and equitably to produce projects that address cultural
and social issues while providing commercial successes. These projects do
exist but they are rare. I am in constant
search for the opportunity to engage
with any that may come my way,” Varady concluded.
[email protected]
2014 marzo/aprile CER 47
CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA
MAGGIORE EFFICIENZA
grazie all’allumina
di Alberto Barbieri
L’utilizzo
dell’allumina al
posto della zirconia
è in grado di
ridurre i costi e di
aprire importanti
opportunità
nell’inkjet
L’edizione di quest’anno di
Cevisama ha presentato, tra le
altre, un’importante novità nel campo della preparazione della materia
prima per ceramica. Xieta International Ltd., azienda di rilievo nella
produzione di sfere e rivestimenti
in allumina per l’industria ceramica,
ha, infatti, presentato il suo ultimo
progetto tecnologico: microsfere di
allumina per mulini ad alta velocità.
Il nome commerciale di questa importante novità sarà ‘Alumina Beads
Xieta AZ’ e l’ambizioso obiettivo dichiarato è quello di offrire al mercato
microsfere per la macinazione a base
di allumina, con le stesse prestazioni
della zirconia.
Il prodotto è stato sottoposto a differenti prove sperimentali, sviluppate sia da Xieta, sia con attrezzature
PROPRIETÀ GENERALI
tecniche fornite da Maincer e con la
supervisione dell’Istituto di Tecnologia Ceramica (ITC) di Castellón, in
particolare del dipartimento di nanomateriali e nanotecnologie. Sono
stati eseguiti diversi test, volti a misurare l’efficienza di macinazione.
Utilizzando un pigmento commerciale giallo di praseodimio (densità
di circa 4,65 g/cm3), è stato realizzato un confronto sulla macinazione in
un mulino ad alta velocità (in scala)
tra le microsfere di allumina e quelle
di zirconia-ittria. I risultati sono stati
molto soddisfacenti, avendo ottenuto un’efficienza di macinazione con
le microsfere AZ perfino lievemente
superiore a quella raggiunta con la
zirconia: 0,29 micron con la zirconia
e 0,25 micron con l’allumina.
Il dato più significativo è però che
COMPOSIZIONE CHIMICA
Materia prima principale
Allumina calcinato
AI203 (%)
≥ 93.5
Contenuto di Allumina (%)
≥ 93.5
Si02 (%)
≥ 3.00
Densità (g/cm3)
3. 75 ± 0.05
Altri (%)
≥ 3.50
ColoreBianco
Durezza Mohs
9
MISURE DISPONIBILI
Durezza Vickers (0.5 kg)
1200 ± 50
Diametro (mm)
Diametro (mm)
Resist. a compressione (kgf-2mm) ≥ 200
0.25 - 0.34
2.5 - 3.0
Coef. esp. termica (20-1000 °C)
0.34 - 0.44
3.0 - 3.5
0.4 - 0.6
3.5 - 4.0
0.8 - 1.2
4.0 - 4.5
1.6 - 1.8
4.5 - 5.0
2.0 - 2.5
5.0 - 10
Fonte: www.xieta.com
48 CER marzo/aprile 2014
7-8
CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA
l’allumina, che ha una densità di circa 3,7 g/cm3 (e una densità di impacchettamento di 2,1 Kg/Lt), è in grado
di svolgere lo stesso lavoro della zirconia, la cui densità è però di 6,10
g/cm3 (e una densità di impacchettamento di 3,7 Kg/Lt). Questo significa che per una capacità di 100 litri
sarebbero necessari 370 kg di zirconia, contro i soli 210 di allumina.
Se a tutto questo si aggiunge il fatto
che l’allumina è un materiale decisamente più economico della zirconia,
risultano evidenti le grandi potenzialità connesse a questa soluzione.
A livello di laboratorio è stato dunque dimostrato che la grande differenza di peso specifico tra i due tipi
di microsfere non ha influenzato
l’efficienza di macinazione. Questo
rende possibile l’esecuzione di macinazioni ad alta velocità con materiali
di minor peso specifico, purché siano
preparati per sopportare condizioni
di alta energia e possiedano un tasso di usura molto basso. Nelle prove di laboratorio effettuate da Xieta
e ITC, con cicli di 14 ore di lavoro,
non sono stati riscontrati frammetti
o rotture del materiale, il ché lascia
supporre che il ciclo di vita del prodotto dovrebbe essere almeno uguale
a quello delle sfere classiche in zirconia. Inoltre, ancora in mancanza di
dati certi, è già possibile immaginare
che anche il consumo energetico posWWW
Per maggiori informazioni:
www.xieta.com
sa essere ridotto, dal momento che,
utilizzando microsfere di allumina, la
massa delle microsfere da mettere in
rotazione risulta inferiore.
Xieta, come conferma Jordi Martínez,
manager technology del reparto Ricerca
e Sviluppo dell’azienda, ha già attivato una propria linea pilota di produzione, mentre sono già molto avviati
vari contatti con aziende del settore
ceramico spagnolo, interessate al
prodotto, il cui utilizzo su scala industriale dovrebbe essere avviato in
tempo per presentare risultati definitivi alla prossima Tecnargilla. Fermo
restando che l’ultimo e definitivo test
sulla validità delle microsfere di al-
lumina sarà il loro pieno utilizzo su
scala industriale, è molto probabile
che tale approccio possa essere utilizzato anche nel settore della macinazione degli inchiostri inkjet, fino
ad ora dominato dalle microsfere
di zirconia, senza che fosse presa in
considerazione nessun altra possibile alternativa. Con lo sviluppo di
un materiale di macinazione a base
di allumina, più leggero e molto più
economico rispetto ai supporti tradizionali, potranno essere diminuiti in
misura notevole i costi elevati di macinazione esistenti attualmente.
[email protected]
2014 marzo/aprile CER 49
CERFORMAZIONE
IL PORTFOLIO
del lavoratore ceramico
di Enrica Gibellini
Un supporto
informatico
per gestire
la formazione
continua dei
dipendenti
WWW
Foto Conelli
Per maggiori informazioni:
www.confindustriaceramica.it
50 CER marzo/aprile 2014
Nasce il ‘Libretto formativo del
Lavoratore’ per il settore della
ceramica, un importante strumento
che consente all’azienda di ottimizzare la gestione delle attività formative e
al lavoratore di disporre di un documento che attesti le competenze e le
conoscenze acquisite nei suoi percorsi
di formazione aziendale.
Questo strumento trae ispirazione dal
Libretto formativo introdotto nel 2003
dalla Legge Biagi, ma che è ancora in
attesa di una sua piena attuazione a livello regionale e statale.
Con il CCNL 22 novembre 2010, Confindustria Ceramica e le parti sociali
hanno assunto l’impegno di introdurre
tale documento, denominato Portfolio
del lavoratore ceramico, come valido
strumento per garantire la tracciabilità
delle conoscenze acquisite dal lavoratore durante la sua vita lavorativa; in
seguito, nel luglio 2012, hanno sottoscritto un accordo sindacale con il
quale ne hanno definito in dettaglio i
contenuti e le modalità di gestione.
Le parti sociali istituendo il Portfolio
del
Lavoratore
ceramico, hanno
così dato una risposta operativa
alle
indicazioni
provenienti dalla
legge preparando
il terreno al futuro modello statale
sulla formazione
dei cittadini.
Questo strumento si avvale di un
sistema informatico per la gestione
delle attività formative che permette
una più efficiente identificazione del
fabbisogno formativo, e di conseguenza l’azienda, potrà determinare gli
interventi che garantiscono maggiori
opportunità di miglioramento delle
competenze dei propri lavoratori.
Il programma informatico è stato presentato lo scorso luglio alle aziende
ceramiche e dopo qualche mese di
lavoro di perfezionamento, è tuttora
disponibile, a titolo gratuito, a tutte le
imprese associate che ne facciano richiesta a Confindustria Ceramica.
Si tratta di un vero e proprio gestionale della formazione, in quanto, le
aziende provvedono all’ inserimento
delle informazioni personali riguardanti il lavoratore (titolo di studio,
area di specializzazione) e successivamente completano queste notizie con
tutte le informazioni relative alla loro
partecipazione a percorsi formativi e
di aggiornamento durante la loro vita
lavorativa presso quell’azienda.
In questo modo l’azienda avrà modo
in qualsiasi momento, di interrogare
il sistema e avere una visione generale
della situazione aziendale dal punto di
vista formativo.
Le imprese del settore ceramico sono
da sempre sensibili e attente in materia
di formazione continua, soprattutto
quella sulla salute e sicurezza sul lavoro, e tra queste sono numerose quelle
che hanno aderito e utilizzano il Portfolio del lavoratore ceramico come valido strumento di gestione dei percorsi
formativi aziendali nonché di analisi
dei fabbisogni formativi.
[email protected]
2014
22 - 26 Settembre 2014 . Rimini . Italia
IL FUTURO DELLA CERAMICA
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e pulizia della piastrelle dopo la pressa
Tecnomec Borghi, operante da 30 anni nell’automazione
ceramica e soprattutto nella movimentazione dopo la
pressatura, presenta una nuova versione di Raccoglitore
alla pressa.
Il nuovo RUP/BM adatto alle nuove tipologie di
prodotto, è progettato per facilitare l’utilizzo da parte
degli operatori pur rispettando le rigorose normative di
sicurezza. Particolare attenzione anche all’ambiente, le
movimentazioni presentano soluzioni a basso consumo
energetico e i particolari soggetti ad usura sono in larga
parte riciclabili.
LAMA DM (brevetto N°MO2008A000141) è la miglior
soluzione per la rimozione delle bave dal bordo delle
piastrelle con un ottimo risultato di sbavatura e
flessibilità. Inoltre, riduce i tempi di regolazione per una
durata in produzione all’incirca superiore ad un anno.
Disponibile in nuove versioni, con diverse soluzioni
d’installazione sia su rulliera che in linea.
SPTC/SPTC 4 è il nostro sistema brevettato di
spazzolatura tangenziale, efficace per la pulizia della
piastrella su rulliera e su linea assicura: flessibilità in
produzione con possibilità di
cambio formato senza alcuna
modifica, longevità delle parti
con pochissima manutenzione
necessaria, facilità di
sostituzione parti interne,
ampia gamma di CinghieSpazzola di alta qualità.
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and cleaning after press
Tecnomec Borghi operating for 30 years in automation
ceramics, especially tiles handlinfg after press, presents a
new version of Collecting tile machine.
The new RUP/BM suitable for new types of products, it
is designed to facilitate use by operators and respecting
strictest safety standards. Many attention also the environment, the movements have a low-power consumption
and wear parts are largely recycled.
LAMA DM Scraper (Patent N°MO2008A000141) is the
best option for removing grime from along the tile border.
Thereby reducing the adjustments needed, and increasing
the duration of the production, which is about higher than
a year. Available in a new number of versions of different
solutions for installations both on rolling and in-line.
SPTC/SPTC 4 is the tangential
brushing system, effective for
cleaning tiles on the collector:
flexibility in production with the
possibility of changing format
with no modifications, longerlasting components with little
maintenance required, internal
parts are easy to replace, wide
range of high quality Brush-Belts.
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SPTC
54 CER marzo/aprile 2014
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GEA - pressa senza stampo
La richiesta di formati sempre più grandi ha portato al raggiungimento della saturazione tecnico-dimensionale delle
tradizionali presse idrauliche. Grazie alla sua futuristica
struttura idro/meccanica “leggera”, la pressa GEA di System
può raggiungere le 40.000 Tons di lavoro con basse energie
impiegate (0,23 kWh/m2 vs 0,47 kWh/m2) superando così il
limite tecnico dimensionale delle presse idrauliche a struttura
tradizionale (oggi 10.000 tons). GEA permette, infatti, l’agevole corsa verso la produzione di formati sempre più grandi,
fino a lastre da 7.68 m2, con spessori da 3 a 30 mm.
Con l’impiantistica messa a punto da System, le industrie ora
possono produrre superfici ceramiche dallo spessore variabile
e in lotti grandi o piccoli, assecondando le richieste imposte
dal mercato. GEA realizza rilievi superficiali fino a un massimo di 1,8 mm e la planarità perfetta è garantita dal sistema
di gestione della materia prima atomizzata. La disareazione è
lenta su tutti gli spessori, dai 3 mm fino a quelli più alti di 30
mm. La pressa è stata progettata per essere “libera” su tutti
i bordi, caratteristica che consente all’aria di non incontrare
ostacoli durante l’uscita (pressatura).
La gamma GEA comprende quattro varianti in base al tonnellaggio desiderato: GEA15000t, GEA26000t, GEA33000t,
GEA40000t. La pressa è integrabile in tutti gli impianti
esistenti e non necessita di fondamenta (10kg/cm2). Tutte le
varianti garantiscono una compattazione uniforme sull’intera
superficie della lastra (rapporto area di spinta lastra-olio
1:1). I prodotti ottenuti sono senza tensione interna, di calibro contenuto, privi di additivi e realizzati con atomizzati
standard, conformi alle norme UNI 1441 appendice 10545;
decorabili a umido o a secco a tutta massa; a superficie liscia
o strutturata. Le possibilità estetiche applicabili ai prodotti
sono infinite.
Per il corretto dimensionamento dell’intera linea di produzione a valle della pressa GEA è indispensabile adottare un
solo forno a rulli di riferimento. In base alle sue dimensioni,
spessore, formulazione delle materie prime e del volume produttivo giornaliero vengono
dimensionati sia l’essiccatoio
che il forno di cottura.
Le lastre prodotte con GEA e
gli impianti System Lamina
non hanno limiti di destinazione d’uso: pavimento (traffico pesante, uso commerciale, residenziale), rivestimento
(interno, esterno, facciate
continue, facciate ventilate),
superficie (top per cucine,
interior design, architettura
avanzata).
GEA - the press without a mould
The request for even larger molds has prompted us to
achieve the technical-dimensional saturation of traditional
hydraulic presses. Thanks to its “light” futuristic hydromechanical structure, the GEA press by System can reach
40,000 Tons of work with low energy consumption (0.23
kWh/m2 vs 0.47 kWh/m2), thus surpassing the technicaldimensional limit of traditionally structured hydraulic
presses (today 10,000 tons). GEA in fact enables an
effortless demand for production of larger-sized molds, up
to tiles of 7.68 m2, with 3 to 30 mm thicknesses.
With the plant engineering prepared by System,
industries can now produce ceramic surfaces of variable
thicknesses, and in large or small lots, according to market
requirements. GEA produces surface patterns up to a
maximum of 1.8 mm, and perfect flatness is ensured by
the management system of atomised raw materials. Deaeration is slow on all thicknesses, from 3 mm up to the
highest of 30 mm. The press was designed to be “free”
on all edges, a feature that enables air to be obstacle-free
during unloading (pressing).
The GEA range comprises four variations, depending on
the desired tonnage: GEA15000t, GEA26000t, GEA33000t,
GEA40000t. The press can be integrated on all existing
systems and does not require a foundation (10kg/cm2).
All variations guarantee uniform compaction over the
entire surface of the tile (1:1 tile-oil thrust ratio area). The
obtained products are without internal stress, contained
gauge, are without additives and made with standard
spray-dried materials in compliance with standard UNI
1441 appendix 10545; they can be decorated by using wet
or dry full mass, with smooth or structured surfaces. There
are infinite aesthetic possibilities that can be applied to
products.
To correctly size the entire production line downstream of
the GEA press, it is essential to adopt only one reference
roller kiln. Both the drier and the kiln are sized according
to the size, thickness, and formulation of raw materials
and daily production volume.
The tiles produced with GEA and System Lamina systems
do not have limited intended uses: floor (heavy traffic,
commercial
or residential
use), covering
(internal,
external,
continuous
or ventilated
façades), surfaces
(kitchen tops,
interior design,
advanced
architecture).
2014 marzo/aprile CER 55
CERGALLERIA
Pressatura e colaggio
CERGOMMA
Via Zambelli, 18 - 41043 Magreta (MO)
Tel 059 463076 - Fax 059 554724
www.cergomma.com - [email protected]
Mescole in gomma per lo stampaggio di tamponi
per ceramica
Cergomma, azienda specializzata nella produzione di
mescole in gomma per lo stampaggio di tamponi per
ceramica, realizza diverse tipologie di prodotto.
• Mescola cer01: è il prodotto maggiormente utilizzato
dalle officine di stampi nel mondo: si tratta di mescola a
matrice poliuretanica (poliestere, au), conosciuta come
“gomma tradizionale da freezer”. E’ caratterizzata da
un’elevata resistenza all’abrasione e da un’eccellente
elasticità che si traduce in un efficace effetto distaccante
dell’atomizzato durante la pressatura delle pistrelle.
Questa mescola è disponibile da 70 a 100 shore A in
varie colorazioni.
• Mescola cer01 ultramorbida: di base la stessa
mescola cer01 (poliestere, au), pertanto ha le stesse
caratteristiche tecniche, ma ha una più bassa viscosità
e consente la pressatura del tampone utilizzando circa
il 30-40% di pressione in meno. E’ stata realizzata per
permettere di pressare in gomma tamponi di grande
formato ed è disponibile da 70 a 100 shore A in varie
colorazioni.
• Mescola cer03/c: è la gomma definita “a lunga
durata” perchè si conserva a temperatura ambiente,
è anch’essa di matrice poliuretanica (polietere, eu)
ed è stata sviluppata per lo stampaggio dei tamponi
isostatici. La caratteristica di questo prodotto e’ la sua
estrema morbidezza in fase di gommatura.se applicata
correttamente, permette la pressatura di un tampone
isostatico formato 30x30 con 60 bar di pressione
(pressa da 280 tons). Disponibile nella durezza di 85
shore A nel colore verde, viola e grigio.
• Mescola cer06: è stata sviluppata per la tecnologia
dell’incisione con il laser. A differenza di altri prodotti
che tendono a sciogliersi e a perdere la definizione
del disegno, la gomma cer06 mantiene una perfetta
definizione e fedeltà della struttura. E’ disponibile nella
durezza 93 shore A di colore nero.
56 CER marzo/aprile 2014
Rubber compounds for ceramic tile punches
Cergomma, a Company specialised in the production
of rubber mixes for moulding ceramic tile punches,
manufactures different types of products.
• Cer01 compound: is the compound mainly used by
mould workshops worldwide, it is known as “traditional
frozen rubber”. This rubber, based on polyurethane
(polyester, au), is characterized by high abrasion
resistance and excellent elasticity that translates into an
effective detachment of the clay during the tile pressing.
This compound is available with 70 to 100 shore A
hardness in various colours.
• Cer01 ultrasoft compound: basically the same compound
as cer01 (polyester, au), therefore it has the same
technical features, but lower viscosity so it allows
pressing of the punches with 30-40% less pressure than
the standard cer01. This compound was created to press
bigger sized punches. It is available with 70 to 100 shore
A hardness in various colours.
• Cer 03/c compound: known as “long life rubber”
because it is stored at room temperature; it is also a
polyurethane rubber (polyether, eu) and was developed
for pressing isostatic punches. The main feature of this
product is its extreme softness: if applied correctly, it
allows moulding of a 30x30 isostatic punch with 60 bar
pressure (280 t press). It is available with 85 shore A
hardness in green, violet and grey colours.
• Cer06 compound: this compound was developed for the
laser engraving technology. Unlike other products, which
tend to melt loosing the design definition, cer06 keeps
excellent definition of the structure. It is available in 93
shore A hardness in black colour.
www.mediapartner.it
RUBBER COMPOUNDS FOR HIGH QUALITY CERAMIC TILE PUNCHES
CERGALLERIA
Pressatura e colaggio
TA-RO
Via Montegrappa, 59 - 41042 Ubersetto di Fiorano (MO)
Tel 0536 844168 - Fax 0536 843252
www.ta-ro.it - [email protected]
DEAIR™ - tampone a deareazione per macinato a
secco e grandi formati
La tecnologia del macinato a secco è conosciuta da sempre nel settore ceramico per i suoi grandi vantaggi in termini di risparmio gas e materie prime, presentando però
qualche limite nella possibilità di produrre grandi formati.
Oggi giorno il mercato richiede prodotti di dimensioni
sempre maggiori.
Per ovviare a questi problemi TA-RO ha sviluppato una
apposita versione della propria tecnologia DEAIR™ già
ampiamente testata sul macinato ad umido/SpryDry .
Grazie a questa evoluzione i prima citati limiti vengono
agevolmente superati, permettendo all’industria ceramica
di ottenere costi di produzione contenuti e buona produttività alla pressa e, soprattutto, senza alcun problema nel
formato realizzabile.
Il sistema di disareazione interna di questa tecnologia,
permette infatti di operare tranquillamente e con costanza
di parametri di pressata anche sugli impasti più difficili:
risulta quindi essere un
investimento strategico per
le aziende più attente ed
interessate alle innovazioni
tecnologiche.
Nelle installazioni più
recenti del sistema si è arrivati ad ottenere, per fare
un esempio, la produzione
di piastrelle in formato
65x130 grès porcellanato
macinato a secco .
58 CER marzo/aprile 2014
DEAIR™ - deaeration buffer for dry ground and
large size tiles
The dry grinding technique has always been known in
the ceramic industry for its great advantages in terms
of savings on energy and raw materials, while however
having certain limitations in the ability to manufacture
large sizes.
Today the market demands increasingly larger sizes.
To overcome these problems TA-RO has developed
a special version of its DEAIR™ technology already
extensively tested on wet ground/SpryDry.
Thanks to this evolution, the limits mentioned above are
easily overcome, allowing the ceramic industry to achieve
low production costs and high productivity of the press
and, above all, without any
problem in the size to be
manufactured.
The deaeration system of this
technology makes it possible
to operate safely and with
constant press parameters
also with the most difficult
mixes: it is thus a strategic
investment for Companies
more attentive to and
interested in technological
innovation.
In the latest installations
of the system it has been
possible, for example, to
obtain a production of dry
ground porcelain stoneware
tiles in the 65x130 size.
Pressatura e colaggio CERGALLERIA
SITI - B&T GROUP
Via Prampolini, 18 - 41043 Formigine (MO)
Tel 059 446111- Fax 059 446555
www.siti-bt.com - [email protected]
EVO - presse idrauliche
Le alte prestazioni delle presse serie EVO sono possibili grazie ad un’esperienza di oltre 50 anni del Gruppo Siti - B&T.
La pressa EVO va incontro alle richieste dell’operatore: tutta
la componentistica idraulica sul corpo pressa è pensata
perché le esigenze prestazionali si sposino con l’ineguagliabile accessibilità per la manutenzione; il tutto si traduce
in tempi di intervento estremamente ridotti, meno costi di
manutenzione e quindi ottenimento di maggiore efficienza e
produttività.
La Centralina idraulica è dotata del noto sistema a volano
inerziale, che permette una sensibile
riduzione dei consumi energetici ma non
solo; l’impiego del volano porta ad una
riduzione della componentistica idraulica
con notevole beneficio per l’affidabilità
del sistema pressa e la possibilità di avere
delle dinamiche del ciclo di pressata molto
precise, regolari e rapide.
Oltre alla configurazione della struttura
con corpo monolitico in acciaio speciale,
che assicura elevata affidabilità e rigidità,
caratteristica esclusiva della tradizione
tecnologica Siti - B&T, la macchina installa
il brevettato sistema espulsore E-Syncro, il
miglior sistema elettronico di sformatura
che garantisce l’omogeneità dello spessore
assicurando la qualità del prodotto anche
per i grandi formati.
Tra le novità apportate alla pressa EVO, il nuovo sistema
innovativo Genius Box per il controllo qualità delle piastrelle
pressate e Fasty il sistema per un cambio stampo ancora più
rapido ed efficiente che agevola notevolmente questa operazione rendendola quindi molto rapida e di semplice gestione, andando incontro alle esigenze di flessibilità produttiva.
Completa il ciclo di aggiornamento pressa, il supervisore
Atlante, la cui semplicità di utilizzo ed efficienza aiuta l’operatore nelle impostazioni di tutte le fasi del ciclo di pressatura, i cui dati di produzione vengono registrati e visualizzati in
continuo dal display con interfaccia touchscreen. L’interfaccia Atlante è perfettamente integrabile con il Supervisore di
impianto “Unico”.
Siti - B&T Group offre ai suoi clienti con un servizio di assistenza competente, dinamico e flessibile e grazie all’impiego
di tecnici altamente qualificati assicura interventi tempestivi
per risolvere qualsiasi necessità impiantistica. Siti - B&T
Group premia la fedeltà del cliente garantendo 5 anni di
garanzia sulla struttura della macchina ed offrendo pacchetti
personalizzati, finalizzati ad estendere garanzia e servizi di
manutenzione.
EVO - hydraulic presses
The high performances of the EVO presses are obtained
thanks to over 50 years of experience of the Siti - B&T
Group.
The EVO press meets operators’ needs: all the hydraulic
components are on the press body so that performance
requirements go together with ease-of-access for
maintenance purposes; this translates into very short
intervention times, lower maintenance costs and
consequently greater efficiency and productivity.
The hydraulic control unit is equipped with the renowned
inertial flywheel system, which cuts energy consumptions
drastically, but that is not all: the use of the flywheel also
reduces the number of hydraulic parts required, which
makes the press system incredibly reliable and the pressing
cycle extremely precise, regular and rapid.
In addition to the structure’s
configuration, with monolith body made
of special steel, which ensures utmost
reliability and ruggedness, being the
exclusive feature of the technological
tradition of Siti - B&T, the machine avails
of the patented ejector system called
E-Syncro, the best electronic de-moulding
that guarantees uniform tile thickness,
ensuring product quality even for large
tile sizes.
Among the new features of the EVO press
there is the new innovative system Genius
Box for the quality control of pressed tiles
and Fasty, the system for a mould change
more quickly and efficiently that greatly
facilitates this operation, thus making it
very quick and easy to manage, to meet to the needs of
production flexibility.
The press retrofitting cycle is completed with the Atlante
supervisor, whose ease-of-use and efficiency help the
operator in setting all the phases of the pressing cycle; the
production data are recorded and displayed continuously
on the touch screen interfacing display. The Atlante
interface is perfectly integrable with the system Supervisor
“Unico”.
The Siti - B&T Group offers its customers a proficient,
dynamic and versatile assistance service. Its team of highly
skilled technicians ensure prompt interventions to resolve
any plant engineering problems whatsoever.
The Siti - B&T Group awards its customers with a 5-year
warranty on the machine structure and offers customised
packets aimed at extending the warranty and maintenance
services.
The end result of energy savings is not just the sum of
the individual technical solutions, but of a whole plant
engineering integration process, where the knowledge
of the technological process and of the tile production
machines is mandatory.
2014 marzo/aprile CER 59
CERGALLERIA
Pressatura e colaggio
MARTINELLI GROUP
Via Ferrari Moreni, 4/2 - 41049 Sassuolo (MO)
Tel 0536 875611 - Fax 0536 875656
www.martinelligroup.it - [email protected]
X55 Micron - carrello per decoro superficiale in 3D
Il nuovo carrello X55 Micron per il doppio e triplo
caricamento di grès porcellanato tecnico e smaltato
con l’applicazione di più strati di smalti, atomizzati,
scaglie e micronizzati, progettato e realizzato da Emar
- Imes (Martinelli Group), è compatibile con qualsiasi
pressa ceramica e lavora a un ritmo di 5 caricamenti al
minuto. Il risultato è un decoro superficiale 3D su grès
porcellanato nel quale lo spessore delle polveri pregiate
utilizzato non supera il 6%, anche nel caso di decorazioni
con effetti speciali. La gestione efficiente della materia
prima porta a un decoro ceramico omogeneo al 100%
in tutte le sue parti. Infatti, la distribuzione delle polveri
avviene in modo perfettamente lineare sia nella fase
di carico sia in fase di scarico, e senza sporcare l’area
di lavoro. L’intero processo gestito da X55 Micron è
controllabile a vista dall’operatore poichè le protezioni
di sicurezza sono ben adattate alla necessità di
supervisionare il buon andamento della lavorazione.
Una discriminante dell’intero processo è il risparmio
di materia prima “nobile”. A fronte del caricamento
tradizionale che prevede l’utilizzo di 2 kg per m2 di
materia nobile, l’X55 Micron consente di risparmiare
0,8 kg e in alcuni casi fino al 50% di polveri pregiate.
Tre le fasi che concorrono a questo risultato: il primo
caricamento che è eseguito con impasto di terra “base”
al 94%, il secondo che stende un sottilissimo strato
di materia nobile e il terzo passaggio in cui il nastro
deposita il disegno.
L’X55 Micron semplifica il processo decorativo della
piastrella. Con un solo nastro si ottengono diversi effetti
grafici. Al variare della velocità, trasmessa dall’inverter,
cambia il campo del decoro e di conseguenza la trama
grafica. La velocità è modificabile ad ogni ciclo e su
ogni singolo motore, in virtù del decoro da ottenere. La
battuta (ciclo al minuto) varia in funzione del formato.
Il perfezionamento continuo della tecnologia effettuato
da Martinelli ha portato a un sistema dove la
sostituzione del nastro avviene in soli 20 minuti. E’
possibile così passare dall’atomizzato al micronizzato in
poco tempo.
Il concept con cui è stato progettato il carrello X55
Micron ruota attorno all’abbattimento dei tempi tecnici
fino a oggi necessari per sostituire parti meccaniche
usurate o difettose. Sui sistemi meccanici di Emar - Imes
sono installati solo elementi comunemente in commercio.
Il concetto di personalizzazione di Martinelli Group ruota
attorno alla gestione dei caricamenti, nella miscela delle
polveri e nella decorazione a nastro.
60 CER marzo/aprile 2014
X55 Micron - 3D surface decoration car
The new X55 Micron car for double and triple loading of
technical and glazed porcelain stoneware with the application of several layers of glaze, atomised powders, flakes
and micronized materials, was designed and built by Emar
- Imes (Martinelli Group) to be compatible with almost any
ceramic mould and runs at a pace of 5 loads per minute.
The result is 3D surface decoration on porcelain stoneware
where the thickness of the prime quality powders used
does not exceed 6%, even for special effect decorations.
The efficient management of the raw material results in
100% even ceramic decoration on all parts. In fact, the distribution of the powders is perfectly linear both during loading and unloading, without any soiling of the work area.
The entire process is handled by the X55 Micron under the
control of the machine operator, as the safety devices were
designed to enable monitoring of the progress of work.
A special feature of the entire process is the saving of
“fine” raw materials. Compared to traditional loading,
using 2 kg of fine material per m2, the X55 Micron saves
0.8 kg and in some cases up to 50% of fine powders. Three
phases contribute to this result: the first loading is carried
out with 94% “base” stoneware body, the second loading
spreads a very thin layer of fine material and the third step
is when the belt deposits the design.
The X55 Micron simplifies the decorative process for tiles.
Different visual effects can be achieved with a single belt.
The scope of the decoration and consequently the graphic
pattern can be changed by varying the speed transmitted from the inverter. The speed can be changed at each
cycle and on every single motor, according to the required
decoration. The stroke (cycle per minute) varies according
to the size.
The ongoing drive to perfect the technology used by Martinelli has led to a system where it takes only 20 minutes to
replace the belt. The changeover from atomized powders
to micronized materials is very swift.
The concept behind the design of the X55 Micron car is all
about reducing machine downtime when replacing worn
or faulty mechanical parts. Only commercially available
parts are fitted on Emar - Imes mechanical systems. The
concept of customisation at Martinelli Group revolves
around the management of loading, in the blend of
powders and the belt decoration.
sistemi di caricamento pressa
METAMORFOSI del risparmio
sul gres porcellanato tecnico
1,5 kg
per m2 di materia nobile
altri sistemi di
caricamento
x55
sistema di
CARICAMENTO X55
5kg
per m2 di materia nobile
IL SISTEMA A DOPPIO E TRIPLO
CARICAMENTO CHE TI FA RISPARMIARE
MENTRE CREA IL TUO PRODOTTO
PERSONALIZZATO.
+ GRAFICHE
MATERIA NOBILE
CARICAMENTI
DIFETTI
EFFICIENZA
SPRECHI
SEMPLICITÀ D’USO
MANUTENZIONE
CERGALLERIA
Pressatura e colaggio
SACMI
Via Provinciale Selice, 17/A - 40026 Imola (BO)
Tel 0542 607111 - Fax 0542 642354
www.sacmi.com - [email protected]
Continua Plus® - linea per grandi formati
Continua Plus®, la rivoluzionaria tecnologia proposta da
Sacmi, rappresenta un’ulteriore passaggio verso formati e
produttività ancora maggiori rispetto alla già innovativa tecnologia Continua introdotta dall’azienda alcuni anni fa.
Il cuore di questa nuova linea è costituito da un “super-compattatore” in grado di pressare le polveri ceramiche ad una
pressione equivalente di 450 kg/cm2. La linea prevede il caricamento delle polveri su un nastro metallico, attraverso l’impiego
di vari dispositivi di dosaggio/miscelazione, ivi incluso sistemi
di decorazione digitale a secco, e la successiva formatura di
una lastra con larghezza massima di 1800 mm (1600 mm
dopo cottura) e lunghezza illimitata.
I vantaggi offerti da questa nuova tecnologia sono molteplici,
sia in termini di semplicità e di flessibilità dei prodotti ottenibili,
sia per la notevole riduzione dei costi di installazione e di fabbricazione. Ad esempio una linea Continua Plus® non richiede
fondazioni ma è semplicemente appoggiata al pavimento. In
merito al risparmio energetico Continua Plus® ha meno di 50
kW di potenza installata, ovvero un consumo specifico di soli
0,06 kWh/m2.
L’assoluta flessibilità dei formati è garantita dalle seguenti
peculiarità:
-larghezza (riferita al formato cotto) da 1000 a 1600 mm,
regolabili a piacere con cambio rapido (20 minuti);
-lunghezza regolabile a piacere con cambio istantaneo della
dimensione di taglio impostata (valori tipici: 1200, 2400,
3000, 3200 e 3600 mm);
-spessori variabili da 3 a 20 mm, con cambio rapido (30
minuti);
-ulteriore possibilità di taglio in crudo di sottomultipli fino al
formato minimo di 400 mm.
Da notare come lo scarto prodotto nel rifilo laterale delle lastre
crude e facilmente recuperabile in macinazione, sia inferiore al
3% del materiale lavorato, grazie ai contenimenti laterali rigidi
ed alla conseguente buona omogeneità di compattazione.
La compattazione delle polveri caricate su nastro offre inoltre
grandi opportunità di creare prodotti di alto livello estetico
attraverso numerose combinazioni applicative: caricamento
di una polvere base e/o economica, caricamento di uno strato
nobile di impasti colorati e/o di smalti atomizzati, caricamento
di miscele di polveri, realizzazione di prodotti a tutta massa
con vene passanti, decorazione digitale con polveri di varie
tipologie (atomizzati, smalti, grani, scaglie e micronizzati),
utilizzo di nastri strutturati, abbinamento degli effetti ottenuti
a secco con eventuali decorazioni digitali ink-jet prima o dopo
l’essiccatoio.
Infine la caratteristica forse principale di una Continua Plus® è
la sua elevatissima produttività: sfruttando la larghezza massima di caricamento di 1600 mm, una singola linea è in grado di
produrre fino a 14.000 m2/giorno.
62 CER marzo/aprile 2014
Continua Plus® - line for the manufacture of large tiles
Sacmi’s revolutionary Continua Plus® technology is another
step forward to even more shapes and greater productivity
compared to the already innovative Continua technology
launched by the company several years ago.
The core of this new line consists of a “super-compactor”
able to press ceramic powders at a pressure of 450 kg/cm2.
The line loads the powders onto a metallic conveyor belt via
a set of batching/mixing devices, which include dry digital
decoration systems, subsequently forming a slab with a
maximum width of 1800 mm (1600 mm post-firing) and
unlimited length. Continua Plus® undoubtedly represents
an extraordinary technological leap forwards with respect
to traditional pressing techniques: the ability to feed a bed
of spray-dried powder continuously, “instantaneously”
transforming it into a ceramic material ready for firing.
This technology offers multiple advantages in terms of
simplicity, attainable product flexibility and also as regards
the considerably lower installation and production costs.
For example, a Continua Plus® line does not require any
foundation work as it is simply set down on the factory floor.
With regard to energy savings Continua Plus® has less than
50 kW of installed power, that is, a specific consumption
of just 0.06 kWh/m2, lower than that of any other pressing
technology on the market.
Absolute size flexibility is ensured by:
-a width (fired size) range of 1000 - 1600 mm, adjustable as
desired with fast changeovers (20 minutes);
-length, adjustable as desired, with instantaneous
changeover of the set cutting size (typical sizes: 1200,
2400, 3000, 3200 and 3600 mm);
-thickness is adjustable between 3 and 20 mm, with fast
changeovers (30 minutes);
-further possibilities for the unfired cutting of sub-multiples
up to a minimum size of 400 mm.
It should be pointed out that unfired slab lateral trim
waste, which can easily be fed back into the grinding
cycle, constitutes less than 3% of processed material
thanks to rigid side containment and the resulting good
compaction homogeneity. Compaction of powders loaded
onto the conveyor also offers considerable scope for the
creation of products with outstanding aesthetics by way of
numerous applicative combinations: loading of a base and/
or economical powder, loading of a quality layer of coloured
powders and/or spray-dried glazes, loading of a mix of
powders, the creation of full-body products with throughveining, digital decoration with various (spray-dried, glaze,
grain, flake and micronized) powder types, utilisation of
conveyors with relief patterns and the blending of dry-type
effects with digital ink-jet decoration before or after drying.
Lastly, the most important feature of Continua Plus® is,
perhaps, its outstanding output rate: by using the maximum
loading width of 1600 mm, a single line can produce up to
14,000 m2/day.
Pressatura e colaggio CERGALLERIA
A ZETA GOMMA
Via Radici in Piano 449/1 - 41049 Sassuolo (MO)
Tel 0536 867111 - Fax 0536 806884
www.azetagomma.com - [email protected]
M.E.C. Polyurethane Belt ® - cinghie
M.E.C. Belt è un marchio di A Zeta Gomma che
contraddistingue cinghie di trasmissione particolarmente
sofisticate come le cinghie dentate in poliuretano della
linea M.E.C. Polyurethane Belt ® che attualmente
rappresentano l’ultima generazione nel campo delle
cinghie positive.
La particolare struttura ed i materiali impiegati offrono
prestazioni di potenza trasmissibile e precisione
dimensionale veramente all’avanguardia.
Questa particolare linea di cinghie è studiata per essere
impiegata nelle trasmissioni, dove
vengono richieste tolleranze ristrette e
caratteristiche fisiche/meccaniche di alta
qualità, come ad esempio: resistenza
all’abrasione, agli oli, agli agenti esterni
quali acqua, raggi U.V.A, uniformità
del profilo (spessore, posizionamento
inserto, forma del dente), alta
flessibilità, basso pre-tensionamento,
bassa manutenzione, temperatura di
lavoro da -35° fino a +85° e rinforzo
in acciaio o Kevlar ad alta resistenza
con allungamento ridotto e copertura
flessibile.
Le cinghie della linea M.E.C.
Polyurethane Belt ® sono conformi alle
norme ISO 5296-1 e DIN 7721-1.
Vengono prodotte a metraggio, ad anello continuo, a
doppia dentatura, con rinforzo in acciaio o Kevlar ad alta
resistenza, nei passi convenzionali (T2,5-T5-T10-T20-AT5AT10-AT20-XL-L-H-XH-5M-8M-14M), e possono essere
fornite con sviluppi, e riporti speciali, studiati e sviluppati
dallo staff di A Zeta Gomma per
soddisfare le più svariate esigenze.
M.E.C. Polyurethane Belt ® - belt
M.E.C. Belt is a trademark by A Zeta Gomma featuring
highly sophisticated power transmission belts as timing
belts of the range M.E.C. Polyurethane Belt ® now
embodying a vanguard product in the field of positive
transmission belts.
The peculiar structure and used material enable to reach
top level power transmission performances and size
precision.
This belt range has been developed to be used in power
transmission systems where strict tolerance and high
physical/mechanical features are basic, for example:
resistance to abrasion, oils, weather agents such as
water, U.V.A rays, profile evenness (thickness, insert
position, tooth shape), high flexibility, low pre-tensioning,
low-profile maintenance, operation
temperature from
- 35° up to +85°, high-resistance
steel or Kevlar insert with reduced
elongation and flexible coating.
M.E.C. Polyurethane Belt ® range
complies with standards ISO 5296-1
and DIN 7721-1.
This range is produced as openend roll, endless belt, with double
sided tooth, high-resistance steel
or Kevlar insert, conventional pitch
(T2.5-T5-T10-T20-AT5-AT10-AT20XL-L-H-XH-5M-8M-14M), and can
be supplied in different lengths,
with special coating, developed and
created by A Zeta Gomma to meet
all requirements.
2014 marzo/aprile CER 63
Essiccamento, cottura e risparmio energetico CERGALLERIA
SITI - B&T GROUP
Via Prampolini, 18 - 41043 Formigine (MO)
Tel 059 446111- Fax 059 446555
www.siti-bt.com - [email protected]
Macchine termiche ad alta efficienza energetica
Siti - B&T propone una gamma completa ed innovativa
di impianti ad alta efficienza energetica. Forni, essiccatoi,
mulini ed atomizzatori dotati di applicazioni tecnologiche
all’avanguardia per rispondere in maniera performante
alle richieste sempre più complesse del mercato attento
agli aspetti legati alla riduzione dei consumi di combustibile, ma anche al rispetto dell’ambiente.
La nuova generazione di macchine termiche SITI- B&T
ad alta efficienza energetica (Best in Class) permette
massime prestazioni e minime emissioni di CO e CO2 in
atmosfera.
La famiglia di tecnologie “Greenergy” Siti - B&T definisce
un nuovo standard in termini di prestazioni, affidabilità e
produttività, riducendo il consumo di energia fino al 30%.
Il gruppo ha sviluppato una gamma innovativa di sistemi
che ottimizzano la combustione e quindi lo scambio termico con il prodotto da cuocere. L’utilizzo di bruciatori ad
alta velocità e di speciali bruciatori radiali ha permesso di
ottenere ottimi risultati in termini di calibro, planarità e
toni, soprattutto in prodotti come il granito. Nella produzione di monocottura e di monoporosa si è registrato un
rientro di calibro di due decimi su formati medio-grandi.
Questi nuovi ed efficienti sistemi di recupero sono stati
installati anche sulle altre macchine termiche della linea
quali atomizzatori ed essiccatoi.
In sintesi i principali benefici derivanti dall’utilizzo dei
nuovi bruciatori sono:
- riduzione del consumo di combustibile,
- riduzione dell’emissioni di CO,
- gestione del recupero calore in zone indipendenti,
- ottimizzazione dei flussi di calore all’interno del forno,
- semplicità impiantistica.
Per ridurre al massimo i consumo di combustibile Siti B&T Group ha progettato dei sistemi efficienti di recupero
con scambiatori di calore con i quali è possibile:
- riscaldare aria pulita ambiente da inviare alle macchine
termiche,
- utilizzare lo scambiatore per riscaldare l’aria proveniente
dalla zona di raffreddamento del forno incrementandone
la temperatura.
Anche su forni esistenti, oltre ad un intervento di recupero
di calore, è possibile effettuare un upgrade dei bruciatori. L’abbinamento di un sistema di recupero calore (ad
esempio a 120°C) e la sostituzione di parti del bruciatore
consentono un risparmio minimo del 10% sul consumo di
carburante. Il risultato finale del risparmio energetico non
è la somma delle singole soluzioni tecniche ma un processo di integrazione impiantistica, dove la conoscenza del
processo tecnologico e delle macchine per la produzione
di piastrelle è obbligatoria.
Highly energy-efficient thermal machines
Siti - B&T offers a complete and innovative range of highly
energy-efficient systems. Kilns, dryers, mills and spray
dryers featuring cutting-edge technological applications
to meet the ever-complex requirements of the market
in the best way possible, focusing on cutting down on
fuel consumptions and simultaneously respecting the
environment.
The new generation of thermal machines of Siti - B&T
ensures top performance, minimal CO and CO2 emissions
in the atmosphere and the best possible energy efficiency
(Best in Class).
The family of the “Greenergy” Technologies of Siti - B&T
defines a new standard in terms of performance, reliability
and productivity and cuts energy consumptions by 30%.
The group has developed an innovative range of systems
that optimise the combustion process and consequently the
heat exchanging process of the product to be fired. The use
of high speed burners and of special radial burners has led
to excellent results in terms of gauge, flatness and colour,
especially in granite and similar products. In the production
of single-fired and monoporous tiles, the gauge tolerance is
guaranteed to be within two tenths of the measurement on
medium-large tile sizes.
These new and efficient heat recovery systems have also
been installed on other thermal machines of the line, such
as the spray dryers and dryers.
In brief, the main benefits obtained from using the new
burners are the following:
- reduction in fuel consumptions,
- reduction in the emissions of CO,
- heat recovery management in independent zones.
- optimisation of the heat flows within the kiln,
- plant engineering simplicity.
To drastically cut fuel consumptions, the Siti - B&T
Group has designed efficient recovery systems with heat
exchangers, with which it is possible to:
- heat clean ambient air to be sent to the thermal machines;
- use the heat exchanger to heat the air delivered from the
cooling zone of the kiln, thus increasing its temperature.
On existent kilns too, in addition to recovering the heat, it
is also possible to upgrade the burners. By adding a heat
recovery system (for example at 120°C) and by replacing
parts of the burners, you can save at least 10% in fuel
consumption. The end result of energy savings is not just
the sum of the individual technical solutions, but of a
whole plant engineering integration process, where the
knowledge of the technological process and of the tile
production machines is mandatory.
2014 marzo/aprile CER 65
CERGALLERIA Essiccamento,
cottura e risparmio energetico
C.B.C.
Dry milling - ceramic bodies
Via Pescarolo, 1 - 41048 Pigneto (MO)
Tel 0536 899086 - Fax 0536 899085
www.cbcgroup.it - [email protected]
Macinazione a secco - impasti ceramici
CBC Spa produttrice di impasti ceramici continua a migliorare il rapporto tra le proprie attività e l’ambiente favorendo la qualità dello sviluppo e la sostenibilità, grazie a nuove
e più efficaci soluzioni come la macinazione a secco in cui
l’azienda è specializzata.
La macinazione a secco, in generale, permette oltre all’utilizzo di materie prime il più delle volte incompatibili con la
macinazione a umido di ridurre notevolmente i costi energetici (energia elettrica e gas). Questo rappresenta sicuramente uno degli obiettivi strategici dell’azienda ma anche
un percorso di miglioramento continuo poiché permette un
notevole miglioramento dei costi totali e la minimizzazione
degli impatti negativi sull’ambiente.
Non meno importante è il notevole successo che sta
riscuotendo questa tipologia di macinazione nel settore di
riferimento, grazie anche alla messa a punto di due nuovi
impasti:
• Impasto per la produzione di bicottura rapida a ritiro zero.
Grazie al miglior raffinamento durante la macinazione
a secco e all’utilizzo di nuove tecnologie di pressatura
oggi disponibili sul mercato, questo impasto è adatto a
produrre anche grandi formati con risultati inimmaginabili
fino a ieri.
• Impasto macinato a secco per la
produzione di grès porcellanato,
da pressa e trafila, utilizzabile
anche per la produzione di grandi formati, con caratteristiche
meccaniche e di assorbimento
eccezionali.
Questi materiali vengono prodotti
negli stabilimenti di proprietà del
Gruppo CBC che rappresenta una
delle realtà più interessanti sul
mercato, grazie all’alta professionalità e alle sinergie tra le diverse
società in grado di fornire prodotti
selezionati, finiti o semilavorati, e
garantire un servizio personalizzato alla clientela italiana ed estera.
CBC Spa produces ceramic bodies and continues to
improve the relationship between its own activities
and the environment supporting the quality of the
development and sustainability thanks to the new and
more efficient solutions like the dry milling, in which the
company has an expertise.
Dry milling, in general, allows to use raw materials
that are usually incompatible with wet milling process
and to reduce considerably energy costs (electricity and
gas). This represents one of the strategic objective of the
company but also a path of continuous improvement like
the reducement of total costs and the minimization of
negative impacts on the environment.
No less important, this typology of milling is receiving a
considerable interest in the ceramic sector thanks to two
new bodies the company has successfully developed:
• Body for the production of double fast firing
guaranteeing no shrinkage in size. Thanks to the
refinement of the dry milling and to the use of new
technologies for pressing available in the market, this
body is now suitable for the production of tiles of big
sizes with amazing results in comparison with the past.
• Dry milled body suitable for presses or wiredrawing
machines, that could be used also for the production
of tiles of big sizes with exceptional mechanical and
absorption characteristics.
These products are produced in the plants of CBC Group
that has established itself as
one of the leading companies in
its field thanks to high level of
professionalism and the synergy
among its companies. The Group
can provide exclusive products,
finished and semi-finished, and
offer a bespoke service to both
Italian and international clients.
Impianto di macinazione a secco / Dry milling plant
66 CER marzo/aprile 2014
CERGALLERIA Essiccamento,
cottura e risparmio energetico
FERRARI E CIGARINI
Via Ascari, 21/23 - 41053 Maranello (MO)
Tel 0536 941510 - Fax 0536 943637
www.ferrariecigarini.com - [email protected]
Essicatoio a rete
Essiccatoio a rete composto da moduli, con telaio in tubolare metallico rivestito esternamente in lamiera verniciata e
pareti internamente coibentate con materiale fibroceramico
ad alto rendimento di isolamento termico.
Nella parte inferiore dell’essiccatoio, vi sono le apposite bocchette per il recupero di eventuali pezzi caduti durante il ciclo.
La sezione di riscaldamento dell’essiccatoio è riscaldata con
bruciatori volumetrici a bassa pressione, con miscelazione
combustibile-aria, con la caratteristica di produrre velocemente grande volume di aria surriscaldata. Ogni bruciatore
è munito di sistema di taratura indipendente e, durante il
ciclo, tramite una termocoppia di rilevamento temperatura
e con la valvola motorizzata installata sull’alimentazione
di ogni bruciatore, viene automaticamente controllata e
regolata la temperatura nella camera dell’essiccatoio.
Sull’accensione e spegnimento automatico dei bruciatori
agisce anche un timer idoneamente tarato in funzione degli
eventuali vuoti di alimentazione. Nel caso che non arrivi
materiale, dopo un tempo prefissato, il bruciatore si spegne
automaticamente per evitare il surriscaldamento nell’essiccatoio.
Le particolari caratteristiche dell’impianto lo rendono
idoneo all’essicazione sia di prodotti ad alto assorbimento
di acqua come il laterizio, la monoporosa e la bicottura, sia
di materiali a basso assorbimento (grès porcellanato) ma
anche di prodotti tagliati come mosaici, listelli e battiscopa.
Grazie alla grande bocca d’ingresso, consente l’essicazione
di formati fino a 1400 mm.
68 CER marzo/aprile 2014
Eri dryer with conveyor net
Dryer with conveyor net composed by modules, with a
metal tubular frame externally plated, and walls that are
internally insulated with ceramic fibre material providing a
high capacity of thermic insulation.
Special openings for the eventual recovery of pieces,
which have fallen during the cycle ,are situated in the
lower part of the dryer.
The heating section of the dryer is heated with volumetrical
burners at low pressure with a fuel-air mixture nozzle. This
can quickly produce a large volume of superheated air.
Each burner has an independent calibration system and
,during the cycle, the temperature in the drying chamber
is automatically controlled and regulated by a temperature measurement thermocouple and the motorized valve
installed in the feed of every burner.
There is also a suitably calibrated timer for the eventual
lack of feed which controls the automatic ignition and
blow-out of the burners. After a pre-set time, if the materials do not arrive, the burner will stop automatically in
order to avoid the superheating of the transport net.
The special characteristics of the system make it suitable
for drying as products with high water absorption like
the brick, single-firing, double-firing, as materials with low
absorption (gres porcelain) but also the cut products such
as mosaic, slabs and bullnose .
Thanks to the great draft of entry, it allows the drying of
sizes till 1400 mm.
Essiccamento, cottura e risparmio energetico CERGALLERIA
SACMI
Via Provinciale Selice, 17/A - 40026 Imola (BO)
Tel 0542 607111 - Fax 0542 642354
www.sacmi.com - [email protected]
EKO - forno monostrato a rulli con bruciatori
autorecuperanti
Sacmi, nell’ambito del progetto H.E.R.O. per un attento
Energy Management, presenta EKO, il forno monostrato a
rulli con bruciatori autorecuperanti. EKO non è semplicemente
un’evoluzione del forno monostrato esistente, ma il punto di
partenza, la macchina base, capostipite di quella che sarà una
nuova serie di forni. Con EKO si abbassano i consumi energetici, la potenza elettrica installata è inferiore, toni e calibri sono
più costanti e le emissioni di fumi e CO2 in atmosfera sono
inferiori del 30%. La percentuale di recupero totale rispetto a
FMS con sistema di recupero XTR può arrivare fino al 10% (dai
bruciatori e dal raffreddamento).
Sopra i 900°C, dove lo scambio termico avviene prevalentemente per irraggiamento, il forno EKO è composto da una
serie di moduli termici, detti “celle termiche”, nei quali i fumi
scambiano l’energia termica con il materiale in modo ottimizzato rispetto ai forni tradizionali (flussi trasversali ed aumento
della permanenza dei fumi in camera di cottura). L’evacuazione
dei fumi avviene nella cella stessa cedendo parte dell’energia
termica residua allo scambiatore ceramico posto all’interno
del bruciatore che a sua volta preriscalda intensamente l’aria
di combustione (fino a 700°C). La temperatura media dei fumi
evacuati è sotto i 200°C. Sotto i 900°C, dove lo scambio termico avviene per convezione, sono invece installati bruciatori a
fiamma libera di tipo convenzionale, i cui fumi sono estratti da
un camino in testa al forno.
L’aspetto forse più interessante di questa macchina riguarda la
gestione dei fumi. Rispetto ad un forno tradizionale, EKO immette nell’atmosfera minori volumi di fumi esausti riducendo
le emissioni di CO2 per kg di prodotto cotto. Già dalle prime
installazioni, si sono rilevate riduzioni del 30% circa dei volumi
dei fumi rispetto ad un forno tradizionale.
In sintesi, con la soluzione EKO:
- sono inferiori le quantità di fumi inquinati da depurare,
- è possibile discriminare i fumi e trattarli in maniera diversa
nelle varie zone del forno,
- gli impianti di filtraggio hanno dimensioni ridotte e sono
specifici per gli inquinanti presenti.
La conduzione di EKO è realizzata
mediante sistema di controllo evoluto
dotato di doppia interfaccia di tipo
touchscreen. Non sono più presenti i
regolatori di temperatura tradizionali. Il
controllo del processo avviene mediante
una gestione innovativa delle curve di
temperatura pressione.
Con EKO, Sacmi è davvero “naturally”
perché propone una macchina termica
che non si limita a consumare meno, ma
riduce le emissioni di CO2 in atmosfera.
EKO - single-layer roller kiln with self-recovering
burners
Sacmi has launched the EKO single-layer roller kiln with
self-recovering burners as part of the H.E.R.O. Energy
Management project. EKO is not just the next step in
single-layer kilns, it is a new departure: the first machine
that will be the forerunner of a new range of kilns. The EKO
cuts energy consumption, it runs on lower installed power,
offers more consistent tones and gauges, and releases
30% less fumes and CO2 into the atmosphere. Compared
to the FMS with the XTR recovery system, its total recovery
percentage can reach up to 10% (from burners and
cooling).
Above 900°C, where heat is mainly exchanged by radiation,
the EKO kiln consists of a series of heat modules, called
“heat cells”, where the exchange of the thermal energy
between the fumes and the material is optimised compared
to traditional kilns (cross flow and longer permanence of
fumes in the firing chamber). The fumes are evacuated
within the cell itself, transferring part of the thermal energy
to the ceramic heat exchanger incorporated in the burner,
which in turn preheats the combustion air intensely (up to
700°C). The average temperature of the evacuated fumes
is below 200°C. Below 900°C, where heat is exchanged by
convection, conventional open flame burners are installed,
whose fumes are expelled through a flue above the kiln.
Perhaps the most interesting aspect of this machine is
its fume management. Compared to traditional kilns, the
EKO releases smaller volumes of exhaust fumes into the
atmosphere, reducing the CO2released per kg of fired
product. This results in approximately 30% less fume
volume compared to traditional kilns, right from the initial
installation.
Summing up, with the EKO solution:
- there are lower amounts of polluted fumes to purify,
- the types of fumes can be differentiated and handled in
different ways in the various zones of the kiln,
- the filtering systems have a small footprint and are
designed specifically for the pollutants present.
The EKO is operated by means of a cutting edge control
system complete with touchscreen-type double interface.
No traditional temperature controls are used. Process
control takes place by
means of innovative
management of the
pressure temperature
curves.
With the EKO, Sacmi
is really working
“naturally” because its
kiln system does not
simply consume less
power, it also reduces
the CO2 released into
the atmosphere.
2014 marzo/aprile CER 69
CERGALLERIA Essiccamento,
cottura e risparmio energetico
TCK
Via Lorenzo Bandini, 25 - 41053 Maranello (MO)
Tel 0536 944105 - Fax 0536 944108
www.tck.it - [email protected]
TCK HV5TD e sistema MAAG - bruciatore
Attraverso il sistema di combustione composto dai bruciatori
TCK HV5TD di ultima generazione, TCK è in grado di offrire
ai suoi clienti un risparmio sul consumo di combustibile dei
forni da ceramica che può arrivare fino al 20%. L’azienda
garantisce contrattualmente un risparmio minimo del
10%, permettendo così al cliente di avere un ritorno
dell’investimento inferiore ai 12 mesi.
Dopo l’installazione del bruciatore HV5TD, il cliente spesso
riesce ad ottenere anche una migliore gestione del forno,
potendo produrre con cicli più rapidi ad una qualità di
produzione superiore a prima, unendo cosi al risparmio
ottenuto un importantissimo vantaggio economico derivante
dalla migliore efficienza di produzione. Altro aspetto
economico di fondamentale importanza circa il bruciatore
TCK, è la notevole riduzione di CO2 in atmosfera che si va ad
ottenere in maniera direttamente proporzionale al risparmio
energetico. Questo aspetto, oltre al beneficio ambientale
che genera, è anche di notevole importanza commerciale,
considerando che permette spesso ai clienti di ottenere
finanziamenti governativi. TCK si propone addirittura di
installare il suo sistema di risparmio energetico a costo zero,
in cambio del diritto di escussione dei Certificati Energetici
derivanti dal risparmio ottenuto.
Ciò che consente questi risultati, sono la forma snella del
corpo bruciatore che uniti alla testina di miscelazione,
brevettata TCK, creano correnti fluidodinamiche di tipo
longitudinale e trasversale all’interno del bruciatore,
consentendo ad aria e gas di avere la miglior miscelazione
possibile. In questo modo la fiamma riesce ad essere
totalmente contenuta all’interno della camera di combustione,
evitando così fiamme libere all’interno del forno che
creerebbero disomogenità di temperatura fra cuore del
forno e pareti, con i relativi difetti di produzione derivanti,
la formazione di NOx all’interno dell’atmosfera forno, ed
ovviamente lo spreco di gas, implementando così il risparmio
energetico.
Unitamente al bruciatore TCK HV5TD, TCK può installare il
sistema MAAG: un apparecchio che installato al bruciatore
ne permette la regolazione semi-automatica della portata di
aria in base alla quantità di gas richiesta dal forno. Questo
apparecchio permette di mantenere l’atmosfera perfettamente
stabile all’interno del forno e consente enormi risparmi in
caso di vuoti, quando la quantità di gas richiesta dal forno è
minore, che possono arrivare fino al 50% rispetto a quelli già
esistenti sul mercato.
È cosi che TCK offre ai clienti una soluzione intelligente
pratica ed economica, riuscendo a coniugare un investimento
contenuto ad un grande vantaggio in termini di costi e
di efficienza, oltre al vantaggio per l’ambiente essendo
environment friendly.
70 CER marzo/aprile 2014
TCK HV5TD and MAAG system - burner
By means of the combustion system consisting of the latest
generation TCK HV5TD burners, TCK is able to offer its
customers as much as 20% saving on fuel consumption
of ceramic kilns. The Company contractually guarantees
a minimum saving of 10%, thus allowing the customer a
return on investment in less than 12 months.
After installation of the HV5TD burner, the customer is
often able to have better management of the kiln, as it is
possible to manufacture with faster cycle times with better
production quality than before, thereby combining the
saving obtained with a very important economic advantage
deriving from improved efficiency of production.
Another aspect of fundamental economic importance about
TCK burner, is the sensitive reduction of CO2 emissions in
atmosphere that it goes to get in direct proportion to energy
saving this aspect, in addition to the environmental benefits
it generates, is also of considerable commercial importance,
whereas often allows customers to obtain government
funding, so much so that even TCK is proposed to install its
energy-saving system at no cost, in exchange for the right of
redemption of energy Certificates resulting from the savings
achieved with the installation of its system.
What enables these results are the streamlined design
of the burner body which combined with the mixing
head, patented TCK, create fluid currents of longitudinal
and transverse inside the burner allowing air and gas to
have the best mix possible; getting what the flame fails
to be totally contained within the combustion chamber,
avoiding unnecessary and improper combustions within the
atmosphere of the kiln, and obviously wastage of gas, thus
implementing energy saving.
Together with the burner HV5TD, TCK can install the system
MAAG: another patent TCK, which installed the burner
allows the semi-automatic adjustment of the air flow
rate based on the amount of gas required by the furnace;
this device allows to maintain the atmosphere perfectly
stable inside the oven and allows huge savings in case of
emptiness, when the amount of gas required by the furnace
is smaller, which can reach up to 50% compared to the
existing ones with all the other combustion systems present
on the market.
This is how TCK offers customers a practical and economical
intelligent solution, combining a modest investment to a
great economic advantage for ceramic companies in terms
of cost and efficiency together with a benefit to the whole
environment being eco-friendly with all economic and social
benefits that this brings.
Essiccamento, cottura e risparmio energetico CERGALLERIA
KERATECH
Via 2 Giugno, 7 - 34076 Romans D’Isonzo (GO)
Tel 0481 909380- Fax 0481 909381
www.keratech.net - [email protected]
KM301AR (Alkali Resistant) - rullo
Keratech propone soluzioni in grado di garantire maggior
resistenza all’aggressione alcalina ed alla “sporcatura” per
allungare la vita dei rulli, permettendone la pulizia ed il loro
riutilizzo.
Oggi la zona di aggressione chimica si presenta tra 1000°C
e la temperatura massima di esercizio: ciò dipende sia dalla
necessità di cuocere diversi materiali nello stesso forno con
diversi cicli, sia dalla scelta dell’ingobbio e sia soprattutto
dalle impurità portate nel forno sotto forma di sali solubili
dalle materie prime, dalle acque di lavaggio, dal recupero
dei fanghi.
L’impiego di materie prime innovative ha permesso di
proteggere ancor più efficacemente la “matrice”, ovvero
la parte più vulnerabile del rullo composta principalmente
da mullite di neoformazione, portando allo sviluppo di un
nuovo prodotto denominato KM301AR (Alkali Resistant).
KM301AR (Alkali Resistant) è un rullo estremamente
versatile che può essere utilizzato in varie condizioni di
esercizio, adatto per la produzione di tutti i materiali,
dotato di un modulo elastico superiore ai 93 GPa e un
modulo di rottura maggiore di 60 N/mm2, performante
anche in presenza di carichi medio/alti.
In zona di cottura, sostiene in maniera corretta senza
flessioni, sforzi di δ=90Kg/cm2, equivalenti al trasporto di
materiale con un peso di circa 30/35 Kg/m2. Grazie alla sua
composizione mineralogica, che vede una percentuale di
fase vetrosa inferiore al 2%, il rullo può essere utilizzato
anche nella zona di massima temperatura del forno, senza
incorrere in problemi di flessione legati a fenomeni di
creep (scorrimento viscoso delle fasi), garantendo quindi il
massimo supporto alle piastrelle trasportate nel momento
della loro massima piroplasticità. L’elevata resistenza
all’aggressione chimica ed i buoni valori di dilatometria
confermano l’alta resistenza allo shock termico del prodotto.
KM301AR (Alkali Resistant) - roller
Keratech designs solutions offering greater resistance to
alkaline and to “soiling” for longer roller life, making it
possible to clean and reuse them.
Today, the chemical aggression phase occurs between
1000 ° C and the maximum operating temperature: this is
due to the need to fire different materials in the same kiln
with different cycles, the choice of slip glaze, but most of
all due to impurities entering the kiln as soluble salts in
the raw materials, in the cleaning water, and the recovery
of sludges.
The use of innovative raw materials has made even more
effective protection of the “matrix” possible, i.e. the most
vulnerable part of the roller made mainly of neoformed
mullite, leading to the development of a new product
called the KM301AR (Alkali Resistant).
KM301AR (Alkali Resistant) is an extremely versatile roller
that can be used in various operating conditions. It is ideal
for the production of any material, has an elastic modulus
above 93 GPa and a modulus of rupture above 60 N/mm2,
performing well even in the presence of medium/high
loads.
In the firing zone, it supports stress δ=90Kg/cm2 correctly
without flexion, the equivalent of transporting material
with a weight of about 30/35 kg/m2. Thanks to its mineral
composition, with a vitreous phase percentage below 2%,
the roller can also be used in the kiln’s maximum temperature zone, without incurring problems of flexion associated
with creep (viscous flow of the phases), thus ensuring
the maximum support for the transported tiles when they
exhibit maximum pyroplasticity. The high resistance to chemicals and good dilatometer values confirm the product’s
high resistance to thermal shock.
2014 marzo/aprile CER 71
CERGALLERIA Essiccamento,
cottura e risparmio energetico
GP SERVICE
Via Atene, 17 - 41049 Sassuolo (MO)
Tel 0536 808876 - Fax 0536 808877
www.gpserviceitaly.com - [email protected]
Energy Saving - sistema per ottenere significativi
risparmi di combustibile
Le macchine termiche per la produzione di piastrelle
in ceramica ed in particolare i forni a rulli, per il loro
funzionamento, utilizzano grandi quantità di energia sia
elettrica che da combustibili, gas naturale e gpl.
L’incidenza del costo del combustibile sui costi di
produzione è molto alto e tenderà ad aumentare anche
in futuro, perciò riuscire a risparmiare combustibile o
energia, sarà la sfida dei prossimi anni.
GP Service, grazie ai propri tecnici, dopo approfonditi
test e verifiche fatte su forni a rulli in produzione, ha
messo a punto Energy Saving, un sistema innovativo,
efficace ed economico per ottenere significativi risparmi
di combustibile.
La modifica Energy Saving può essere installata da
qualunque tecnico - nonostante le regolazioni debbano
essere ovviamente effettuate da GP Service -, con il
forno in funzione e comunque nel peggiore dei casi, non
richiede più di alcune ore di fermata della produzione.
L’aspetto interessante è che l’attenzione dell’azienda è
focalizzata alla riduzione dei consumi di energia e non
alla fornitura di bruciatori o a modifiche al forno.
Con Energy Saving, non dovendo sostituire tutti i
bruciatori, come proposto normalmente, GP Service
riesce con un costo molto inferiore ad ottenere, se
non di più, per lo meno lo stesso risparmio energetico,
salvaguardando però le condizioni di regolazione del
forno in caso di prodotti difficili o situazioni critiche di
produzione.
L’obiettivo di Energy Saving è quello di fornire un sistema
automatico, che si possa attivare e disattivare in funzione
di quello che accade nel
forno e delle necessità
di produzione, senza
andare ad alterare i
parametri preimpostati
del forno.
72 CER marzo/aprile 2014
Energy Saving - a system allowing significant fuel
savings
The machines used in the production of ceramic tiles,
especially roller kilns, consume huge amounts of energy
in terms of electricity and fuel, be it natural gas or LPG.
The cost of fuel has a very high impact on production
costs and is certain to increase in the future, so saving
fuel and energy is set to be the challenge in coming
years.
After testing and experimenting with the roller kilns
used in production, the engineers at GP Service have
developed the Energy Saving system: an innovative,
efficient and cost effective way to save fuel.
The Energy Saving modification can be fitted by any
engineer - although the settings must be done by GP
Service - when the kiln is running or with a few hours
production downtime in a worst case scenario.
The company focused on solutions for reducing energy
consumption, instead of the supply of burners or
modifications to the kiln.
Unlike standard solutions, there is no need to replace all
the burners with the GP Service Energy Saving solution:
enjoy the same energy savings but at a much lower cost,
while maintaining the conditions for adjusting the kiln in
difficult or critical production situations.
The Energy Saving
automatic system can
be turned on or off
manually depending
on events in the kiln
and the demands of
production, without
altering the default
parameters of the kiln.
Essiccamento, cottura e risparmio energetico CERGALLERIA
TECNOFERRARI
Via Ghiarola Vecchia, 91 - 41042 Fiorano Modenese (MO)
Tel 0536 915000 - Fax 0536 915045
www.tecnoferrari.it - [email protected]
Macchine per lo stoccaggio e la movimentazione
La storia del Gruppo Tecnoferrari è stata sempre legata
allo stoccaggio, consentendo all’azienda di essere tra le
principali del settore, grazie all’evoluzione ottenuta tramite
l’esperienza pluridecennale e le richieste dei clienti, che
sono stati il vero e proprio sprone all’innovazione.
L’ampia scelta di macchine per lo stoccaggio e la movimentazione, sia per il reparto “crudo” che per quello di uscita
forno, permette
all’utilizzatore finale di aumentare in
maniera esponenziale la flessibilità
della metodologia
di lavoro e il risparmio energetico,
da sempre punti
cardine per l’abbattimento dei costi di
produzione.
MP200 per stoccaggio cotto su pianali /
MP200 for storing fired tiles on platforms
TR300 per stoccaggio su box a rulli /
TR300 for storage on roller-mounted boxes
Storage machines and handling
The history of TecnoFerrari Group has always been linked
to storage, allowing the company to be counted among
the leaders in this field, thanks to the evolution obtained
through decennial experience and customer requests, who
were the real spur to
innovation.
The wide range of storage
machines and handling,
both for the “green tile”
department and the kiln
output, allows the final
user to an exponential
flexibility increase of the
methodology of work and
energy saving, always
milestones for the reduction
TGVB veicolo automatico /
of production costs.
TGVB automatic vehicle
INDICEPUBBLICITÀ
IMPIANTI PER CERAMICHE
A Zeta Gomma Spa
Bmr Spa
Durst Phototechnick Ag
Ferrari & Cigarini Srl
Gruppo Tecnoferrari Spa
Italforni Srl
Martinelli Ettore Srl
Sacmi Imola Sc
Siti B&T Group Spa
System Spa
COLORIFICI
p. 64
p. 76
p. 36
p. 42
p. 38
p. 52
p. 61
p. 24
p. 13
p. 3
Esmalglass Spa
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