Cagliari Pad - Boom al porto canale: pieno di navi e merci. I

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Cagliari Pad - Boom al porto canale: pieno di navi e merci. I
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Boom al porto canale: pieno di navi e merci. I concorrenti
frenati dalla “Primavera araba”
1 Aprile 2013 ore 19:28
Autore: Ennio Neri,
[email protected]
Categoria:
Notizie / Cagliari
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Data scaricamento: 15 Marzo 2017 ore 21:42
In crisi le città del nord Africa: lo scalo cagliaritano attrae le grandi navi in arrivo dall’Asia e accoglie 6/700 mila teus l’anno. Per gli esperti non durerà a lungo e
questo è il momento adatto per investire
Libia, Egitto e Tunisia. Quasi il nord Africa è scosso da forti tensioni politiche. Ne fa le spese l’economia
locale. E i porti maghrebini, un tempo frequentati perché in grado offrire servizi a buon mercato, oggi
spaventano a causa delle rivolte. Ci guadagna così Cagliari: che presto però potrebbe nuovamente
regalare terreno agli scali dell’altra sponda del Mediterraneo. E questo, secondo gli esperti, è il
momento migliore per investire e attrezzarsi per il futuro.
Il Porto Canale di Cagliari, all’epoca della sua creazione, era all’avanguardia, perché garantiva
l’accoglienza di navi da 2 mila e 500 Teus, che, all’epoca, erano tra le più grandi del mondo.
Successivamente sono diventate operative le realtà portuali di Gioia Tauro (1991), di Malta (fine anni
novanta) e di Tangeri (2007). Lo scalo di Macchiareddu è stato ridimensionato e in breve tempo è
passato, in termini di traffico, da picchi di un milione di Teus/anno a quasi zero. Tutto questo è
avvenuto perché l’utenza mercantile si sposta rapidamente da un porto a un altro e non sulla base della
semplice distanza, ma sulla base della convenienza economica.
Oggi sono operative navi da 14 mila teus che, per la loro stazza, vengono chiamate “PostPanamax”
perché non sono in grado di transitare nelle chiuse del canale di Panama e, per passare dall’oceano
Atlantico al Pacifico sono obbligate a doppiare il continente sudamericano (allungando il percorso). Ma
questa situazione è in evoluzione. Perché tra qualche anno saranno terminati i lavori di allargamento
del canale di Panama e le rotte di questi giganti del mare sicuramente cambieranno.
Il mercato dei trasporti su nave si presenta come una realtà estremamente dinamica. Nel Mediterraneo,
di recente, si sono verificate (e persistono tutt’ora) una serie di condizioni geopolitiche favorevoli (le
rivolte della “primavera araba” hanno convinto il traffico merci a tenersi alla larga dalle coste del Nord
Africa) per il porto di Cagliari, che ha nuovamente aumentato i traffici e, attualmente, opera con un
volume di circa 6/700 mila teus l’anno. Tuttavia, secondo gli esperti a breve, cesseranno le condizioni
sfavorevoli e gli altri porti del Mediterraneo torneranno concorrenziali. Cagliari, pertanto, deve
approfittare di questo momento favorevole per investire e diventare un porto competitivo.
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