relazione sull`arredo - Rotary Club Bari Castello

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relazione sull`arredo - Rotary Club Bari Castello
L’ARREDAMENTO
DEFINIZIONE
A) Arredare è rendere agevole l’uso dello spazio a mezzo di attrezzature, strumenti,
utensili necessari allo svolgimento delle attività umane e al soddisfacimento dei
bisogni. Bisogni non solo primari, ma anche necessità psicologiche, rappresentative e
di identificazione socioculturali. Quindi si va, oltre il momento pratico del semplice
appagamento di esigenze elementari in quanto l’arredamento determina una
dimensione estetica del vivere quotidiano.
STORIA
B) Infatti la storia dell'arredamento si sviluppa di pari passo con la
storia vera dell'uomo.
È l'uomo a creare il suo ambiente, e quindi l'arredamento ed il mobilio appartengono
direttamente alla sua coscienza ed a quel patrimonio spirituale che si è venuto
gradatamente formando nel corso dei secoli.
L'arredamento in sé non è però considerato una vera e propria forma d'arte, ma
piuttosto un insieme di arti e di tecniche che va da quelle maggiormente impegnative
(come architettura, pittura, scultura) a quelle che sono soprattutto una affermazione di
gusto (ceramiche, mobili, tendaggi). Dall'esame dei vari reperti si può dedurre che, in
qualsiasi epoca l'uomo abbia vissuto, ha sempre cercato di dare una parte di sé stesso
ai luoghi dove viveva (lo studio di quanto ritrovato in tombe o in case e luoghi
sepolti, ha permesso di ricostruire il vario progredire della civiltà e della tecnica
umana).
1- Già l'uomo primitivo cercava di rendere maggiormente vicina alla sua vita la
propria abitazione. Il suo arredamento era costituito per la gran parte di poche e
rozze suppellettili, lavorate con grande perizia.
2- Nell'antico Egitto, già dal tempo delle prime dinastie, si usavano suppellettili e
mobili di un gusto finissimo. Essi adornavano case signorili, templi e tombe.
Proprio grazie alle tombe sono giunti fino a noi preziosissimi mobili, poltrone,
sedie (pieghevoli), oltre a vasellame, gioielli, vesti e ninnoli vari. Il fasto degli
ambienti ci è tramandato dalle pitture murarie da cui si intuisce l'esteso uso di
decorazioni parietali, tendaggi e tappeti. Tra i materiali impiegati ritroviamo
legni pregiati, avori, lini finissimi.
3- Mesopotamia, ebrei e fenici Non meno ricco era l'arredamento dei paesi della
Mesopotamia. In particolare tra gli Assiri comparirono troni, letti e sedie
decorate con gambe animalesche; il mobilio venne variamente arricchito con
intagli in avorio e legni di pregio.
4- Civiltà minoica. Il centro della migliore espressione ed uso dell'arte
decorativa nell'antichita è oggi individuata in Creta con la civiltà minoica. Le
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pitture dei celebri palazzi di Cnosso, di Festo e di Aghìa Triàda, le ceramiche
di Camarès, i vasi, gli ori e tutti i ritrovamenti offrono una viva testimonianza di
un gusto di estrema eleganza e finezza e di un altissimo e mirabile senso di vita.
Da qui, sono poi derivate le origini dell'arte greca e romana.
5- Antica Grecia Non abbiamo molti resti della Grecia arcaica, pur tuttavia dai
ritrovamenti archeologici e dalle abbondantissime e preziose descrizioni
di Omero è possibile ricostruire il passaggio graduale allo splendore
ellenico dopo la dura invasione dorica. Di sicuro nella casa signorile greca di età
classica o ellenistica erano diffuse le pareti dipinte, i soffitti stuccati ed i quadri
appesi alle pareti. Caratteristico era il talamo (di forma varia) (chi non ricorda il
famoso letto nunziale di Ulisse e Penelope scolpito in un ulivo secolare), e poi
sedie, tavolini rettangolari o rotondi (spesso su tre piedi), cassoni per riporre gli
oggetti di uso corrente e tendaggi fini e preziosi. Molti fra questi mobili o
suppellettili passarono pressoché identici nella casa romana. Peculiare è stata la
sedia greca, definita anche come "calco del corpo umano" grazie al profilo
armonioso di curve che evidenziano la posizione del corpo umano ed al profilo
elegante, di tipo "equino" che richiama alla figura del cavallo, destinato a
trasportare l'uomo negli spostamenti.
6- Etruschi e Romani Sono ancora i letti, protagonisti della cultura romana. I letti
greci ed etruschi si trasformano ai primi del VI secolo a.C. grazie alla presenza
di gambe tornite in mobili per le zone di convivialità, venendo usati per
rimanere in posizione adagiata durante i banchetti. A Roma, dall'età augustea in
poi, si può notare un continuo arricchimento dell'arredamento che fece delle
case patrizie le più ricche e sfarzose del mondo antico. I celebri ritrovamenti di
Ercolano e Pompei ne sono la prova più convincente. La principale innovazione
dell'epoca fu la nascita degli armadi a muro. Ma furono le seggiole ad avere una
grande importanza nella vita del romano ed alcune erano delle vere opere d'arte
e indicavano il potere di chi le utilizzava, esempio la sedia curiale del console.
L'arredamento era completato (così come nella Grecia ellenistica) da varie
suppellettili (candelabri, lampade, incensieri, tappeti, cuscini, tendaggi, ricchi
mosaici e stucchi policromi).
Medioevo
7- Il Romanico Delle rarissime testimonianze pervenuteci del Medioevo, la
maggior parte sono quelle riguardanti le chiese. Dal loro studio si deduce un
generale impoverimento degli ambienti interni rispetto alla ricchezza e
grandiosità delle epoche precedenti. I mobili, i cofani (casse con coperchio
bombato) (( a Bari si dice si nu cofane…), la madia (mobile da cucina a forma
di cassa dotato di vani per conservare il cibo e di un ripiano per impastare), gli
sgabelli ed i letti variano il loro uso, infatti mentre il mobile fisso non apparirà
che verso il 1400 per ornare i castelli, in quest’epoca gli arredi dovevano essere
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facilmente trasportabili a dorso di mulo o su carro. Solo alla fine dell’epoca
Romanica le pareti furono tinteggiate o arricchite da tele dipinte, i
primi tappeti cominciarono a coprire i pavimenti, e ricomparvero i tendaggi.
8- Il Gotico Notevoli sono, invece, i mobili del periodo gotico che si distinguono
anche nel metodo di decorazione: mentre i mobili romanici venivano dipinti,
lo stile gotico propone la decorazione a scultura con riproduzione di motivi
architettonici. Sui letti venivano collocate cortine ricamate con stemmi o
seminati di stelle. E’ da evidenziare che nel 1332 ad Asburgo nacque la
prima segheria e finalmente le assi poterono essere costruite dello spessore
voluto. Questo consentì un sensibile miglioramento nella costruzione di mobili e
impose notevole impulso a tutto il comparto dell’arredamento.
9- Stile Rinascimento Nel XV secolo nasce a Firenze il Rinascimento, stile che
trova ispirazione all'antichità classica, rifiutando le concezioni medioevali.
Partendo dall'Italia esso si diffonderà anche nel resto d'Europa . Rifiorisce anche
il gusto per l'arredamento con i mobili che acquistano una nuova armonia con
l'architettura della casa: eleganti, mai eccessivamente sfarzosi, Ogni oggetto
della casa, dunque, diventa un'opera d'arte nonostante sia sempre un oggetto di
uso quotidiano. E’ in questa epoca che nasce la specchiera. Nell'arte del mobilio
dell'epoca si distingue anche la Francia dove, a partire dal XV secolo, lo stile
dei mobili prende il nome del sovrano regnante (Luigi XIV, XV,...). Merita una
citazione a parte l’epoca di Luigi XIV e del suo ministro Colbert. La politica di
restaurazione e di benessere da questi compiuta passò attraverso le innumerevoli
corporazioni produttive. Nasce a quell’epoca il distretto del tessuto di Lione che
con quello successivo di San Leucio (vicino Caserta) ha monopolizzato per oltre
4 secoli la migliore produzione di tessuti d’arredo. Nel clima assolutistico
imposto dal Luigi XIV tutto il mondo vedeva il suo centro nella persona del re
che era sulla vetta della scala sociale. Di conseguenza tra le varie rigorose
etichette di corte vigeva anche quella che prescriveva per ogni persona il tipo di
sedia per sedere davanti al re, stabilendo anche l'altezza dello schienale.
10-Stile Barocco Nel tardo Rinascimento in Italia nacque il Barocco che
proponeva motivi nuovissimi in architettura che influenzarono anche l'arte del
mobile, dell'arredamento e della decorazione interna. L'arricchimento
progressivo della forma e delle strutture si manifesta con i motivi ornamentali
sempre più visibili nelle sedie, negli armadi e nei tavoli propriamente barocchi
grazie all'adozione di colonne a chiocciola e decorazioni con conchiglie e foglie
d'àcanto e nell’utilizzo per i tendaggi delle passamanerie. Una delle ragioni dello
sviluppo dell'arredamento del tempo fu lo sviluppo delle corti reali e
principesche che chiedevano arredi capaci di decorare i grandi saloni creando
ambienti gradevoli. L'oro, in questo stile, è molto presente.
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11Stile Rococò A cavallo tra il XVII ed il XVIII secolo si nota un
ammorbidimento della forma rigida dello stile Luigi XIV. La grandiosità della
linea si perde nel capriccioso e nell'arbitrario e nasce il Rococò (o, in
Francia, Stile Luigi XV). Nel Rococò gli arredi non sono opere d'arte isolata,
ma concepiti per far parte di un ambiente spaziale in cui tutto si armonizza
(mobili, decorazioni murali, specchi, tendaggi). Si cerca di creare un ambiente
intimo e raccolto dove un arredamento proporzionato, ridotto e fine divenga
soprattutto il regno della donna. Tutto perde la sua forma monumentale e
grandiosa per assumerne una nuova che ammorbidisce, arrotonda ed
ingentilisce. La comodità è sempre più cercata.
12- Lo Stile Impero come viene chiamato il neo-classicismo, si affermerà in
Francia con la Rivoluzione francese e soprattutto con la nascita dell'Impero
di Napoleone Bonaparte. In quegli anni gli ornamenti cominciano a cedere il
posto al nuovo gusto, scompaiono progressivamente curve e volute e si afferma
l'uso della linea retta. Non si mira più all’integrazione degli arredi con il resto
dell'ambiente ma si cerca soprattutto la simmetria e l'equilibrio delle
proporzioni. Le decorazioni sono date da foglie, mazzolini di fiori, ghirlande.
Nel tessuto ritorna la corona di alloro dell’epoca romana. Insomma tutto
contribuisce a diffondere notizie e testimonianze sulle antiche forme di vita dei
romani e, attraverso questi, dei Greci. Nelle case avvenne una separazione di
funzioni, emulando un po' quello che accadeva nelle città, un ambiente apposito
per ogni funzione: è nel Settecento che nacque un locale apposito per gli
incontri: il salotto. Tutto ciò avviene anche per l'influenza delle mutate
condizioni sociali dell'Europa con il conseguente decadimento nell'arredamento.
La natura poco intelligente e la vuota ostentazione della ricchezza della nuova
borghesia sono riflesse nei vari stili che seguirono fra la Battaglia di Waterloo e
la Prima guerra mondiale. In quegli anni non si crea nulla di nuovo, si
abbandona il lusso dal momento che la comodità è considerata di primo piano. Il
secondo Impero ( una brutta copia del neo-classicismo) , lo stile Luigi Filippo ed
infine lo Stile Liberty sono rispettivamente le pietre miliari che segnano il
cammino lungo la strada della nuova concezione dell'arredamento “ offrire
praticità e la già ricordata comodità”. Appaiono allora i primi mobili composti,
come i divani in cui si inserivano dei cassetti, armadi a vetro, scaffali a specchi.
Fa eccezione la duchessa de Berry che si propone come unico esempio di buon
gusto: fu lei difatti a lanciare la moda dei mobili in legno chiaro, ad inventare
nuovi esemplari di mobili (ad es. il comodino) e ad adottare, al posto delle stoffe
lavorate, la carta da parati per ornare i muri. (Ma chi era la Duchessa de Berry?
Era figlia di Francesco I, re delle Due Sicilie , e dell'arciduchessa Maria Clementina
d'Asburgo-Lorena, Carolina andò in Francia per sposare Carlo Ferdinando d'Artois, duca di
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Berry, figlio minore di Carlo X e fratello del re Luigi XVIII. La sua casa fu prima il palazzo
dell'Eliseo e dopo l'assassinio di suo marito, si trasferì alle Tuileries.
13-Lo stile romantico metà/fine ottocento cerca di recuperare il meglio di ogni
gusto precedente ma le tappezzerie ed i tendaggi sono abbondanti e troppo
carichi di colore (spesso di un rosso cupo) ed i damaschi o i velluti che rivestono
le pareti contribuiscono a creare un'atmosfera un po' troppo carica e pesante.
C) La storia del bidet: dalla stanza da letto alla stanza da bagno
Prima di parlare di quello che è l’arredo oggi un divertente spazio lo possiamo
dedicare ad un oggetto tanto amato nella vita quotidiana italiana. Parliamo quindi della
storia del Bidet.
La parola bidet è francese ed indica anche il pony. L'omonimia è dovuta alla somiglianza
della posizione che si assume durante l'utilizzo del bidet con quella della cavalcata del pony
Anche questo mobile, come tanti altri, passa attraverso il particolare interessamento
delle donne. Il primo bidet della storia fu installato presso la residenza di Madame De
Prie (un'amante molto influente del Primo Ministro francese di Luigi XV, Luigi-Enrico di
Borbone-Condé) Si trattava di un elegante modello a forma di sgabellino composto di
una vasca di legno sorretta da quattro piedini. Siamo nei primi anni del Settecento, e
all’epoca i bidet erano vere e proprie “opere d’arte” lavorate e rifinite elegantemente
dagli ebanisti.
Ma cosa è cambiato dai primi esemplari ai modelli che oggi arredano le nostre case? E
quali sono i materiali con cui nel tempo si sono realizzati i bidet?
Inizialmente il bidet era un accessorio portatile, spesso con gambe asportabili, a volte
integrato in mobiletti chiamati “tavolini da notte” e veniva tenuto nella stanza da letto.
Ricordiamo infatti che quando fu inventato non esisteva la stanza da bagno, pertanto
le pratiche igieniche personali venivano eseguite nella stanza da letto. Evviva la
privacy?
Nel corso del Settecento vennero prodotti differenti modelli di bidet, come quelli
decorati
ed
intarsiati
tanto
amati
da Madame
Pompadour (che
ne
possedeva addirittura 2). Dalle cronache del 1751…..
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Nel 2012 a Vienna si è tenuta una mostra temporanea al Museo del Mobile,
interamente dedicata alla storia dei mobili e degli accessori dedicati all’igiene
personale (averlo saputo prima si poteva organizzare un…. gemellaggio). Famoso a
Vienna nel museo castello di Schonbrunn un esemplare dell’Ottocento, che pare fosse
stato utilizzato dalla Principessa Sissi. Si tratta di un catino di ceramica, finemente
lavorato e decorato, inserito su una struttura in legno con le gambe.
Ancora tanti reperti ci mostrano bidet da viaggio sempre in legno, con una vaschetta in
metallo in cui versare l’acqua e una serratura in ottone a forma di scudo .
Fu in epoca vittoriana, in seguito allo sviluppo delle tubature, che iniziò a diffondersi
l’abitudine di concentrare le pratiche d’igiene quotidiana all’interno di una stanza
appositamente adibita, la stanza da bagno appunto. La sua storia recente ha tanto
da raccontare ma a chi volesse posso segnalare il famoso museo di Pozzi Ginori
legato alla storia della Manifattura di Doccia, fondata nel 1735 dal marchese Carlo
Ginori nell'omonima
località
nei pressi
di Colonnata, nel comune
di Sesto
Fiorentino in Provincia di Firenze, divenuta poi Richard-Ginori a seguito della fusione
con il gruppo industriale del milanese Augusto Richard,avvenuta nel 1896. Insomma
un oggetto che è certamente il sanitario “più amato” nel nostro Paese.
D) Arredo fra le due guerre mondiali ed anni successivi
Ma torniamo a noi, dai primi del novecento si è imposto in tutta Europa il problema
della ricerca di un nuovo gusto. Le soluzioni hanno oscillato tra un'imitazione del
Rinascimento e del Barocco e la funzionalità pura che è venuta via via riducendo la
casa ad una machine à habiter (Le Corbusier). Negli anni successivi sono sorti gusti
nuovi e generi nuovissimi di arredamento, che doveva essere sempre più moderno,
razionale e collegato al design. Infatti, si può facilmente dire che attualmente il gusto
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dell'arredamento è molto influenzato dai frequenti e costanti contatti esistenti tra le
grandi firme dell'architettura moderna e le varie scuole di design.
Design in Italia
È da tenere presente che il termine design è di recente introduzione, importato
dalla lingua inglese alla metà del '900 e che si sostituisce al tradizionale termine
italiano di architettura o progettazione. È però dalla fine degli anni cinquanta del
Novecento che i designer sono diventati sempre più presenti, importanti e necessari
all’industria produttiva che punta ad un prodotto e ad un'immagine di qualità,
permettendo all’Italia, di affermarsi a livello internazionale per uno stile nuovo e
costantemente innovativo.
Nascono quindi nuove figure e nuove terminologie: design degli interni, interior
designer, architettura degli interni, decorazione, confort.
Cominciamo con design degli arredi. Si tratta della progettazione degli spazi e degli
oggetti d'uso comune all'interno di un luogo chiuso, sia esso un'abitazione privata,
un esercizio commerciale, uno spazio ricettivo, un ambiente di lavoro.
Comunemente si associa all'interior designer una figura più simile ad
uno stilista d'interni, ma in realtà il designer presta particolare attenzione agli aspetti
pratici e funzionali del vivere la casa, ad esempio che i mobili abbiano il giusto
dimensionamento, che siano rispettati gli spazi di passaggio, che gli arredi siano
disposti in modo comodo e funzionale, che i materiali e le tecnologie siano di buona
qualità, che non ci siano potenziali pericoli per la salute di chi usufruirà di questi
ambienti, che siano abbattute le barriere architettoniche, che la ristrutturazione
architettonica sia in linea con l'ammodernamento per le nuove destinazioni d'uso, che
ci sia una buona insonorizzazione, un buon rapporto fra consumi energetici, che sia
elevato il comfort, che tutto l'ambiente sia in armonia tra l'ingombro degli spazi pieni e
l'utilizzo degli spazi vuoti. Altro nuovo termine in uso è la decorazione. Costituita da
quegli elementi che servono ad abbellire, la decorazione è un campo molto vasto, che
comprende la trasformazione, l'arrangiamento, il restauro, la riparazione di un habitat
umano e del mobilio interno e prevede l’uso di dipinti o poster attaccati alle
pareti, tendaggi, tappeti, mobili, soprammobili (vasi, luci o altri oggetti).
Consideriamo che la decorazione può essere applicata anche agli esseri umani, (sia
con elementi degli abiti che direttamente sul corpo, con tatuaggi o piercing) o ad ogni
altro settore della vita corrente , basti considerare che si dice comunemente « decorare
l'albero di Natale ».
Studio dello spazio
Lo studio della disposizione degli arredi, fissi o mobili che siano, è determinato da
vari fattori, di natura sia estetica che funzionale. In primis, l'utilizzo che ne verrà fatto,
presupponendo le necessità della famiglia che ne fruirà. Ciò comporta la divisione
dell'ambiente. Successivamente alla divisione viene la collocazione degli elementi
d'arredo e la decorazione dell'ambiente, la sua caratterizzazione, lo studio delle luci e
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dello spazio vitale, il dimensionamento ergonomico e la corretta fruizione dello
spazio. La fase successiva è quella legata alla scelta di uno degli stili d’arredo da
utilizzare.
Principali stili d’arredamento
Arredamento classico: mobili antichi, preferibilmente artigianali, o quanto meno
riproduzioni moderne di pezzi antichi
Arredamento rustico: mobili di legni non pregiati e mattoni a vista richiamano
le antiche case di campagna.
Arredamento decorativo: soprammobili e quadri sono elementi dominanti, che
si richiamano tra loro e riempiono ogni spazio.
Arredamento moderno: materiali sintetici e superfici tecnologiche rendono
questo arredo abbastanza freddo ma pulitissimo nelle linee.
Arredamento contemporaneo: linee pulite e colori chiari con richiami allo stile
nordico; stile moderno ma con fusione di elementi in pietra o legno.
Solo ora si potrà realmente passare alla proposta ed alla vendita, ora che il fruitore
finale è ben conscio di sapere cosa vuole e di come lo vuole inserire nella sua casa e
nella sua vita.
Ma anche la clientela di oggi è cambiata, è più preparata e conscia di sapere cosa
vuole. Complice la diffusione di internet, si è scatenata la convinzione che sia
necessario raccogliere 8000 preventivi prima di acquistare qualsiasi cosa. Si ha così il
caso di gente che spende i miliardi in benzina per girare tutti i negozi e raccogliere
mille quotazioni diverse, perché “magari lì costa meno”. Mi è capitato decine di volte,
ma questa ve la devo raccontare. Il tipo più assurdo con cui ho avuto a che fare è un
cliente che sarà venuto in negozio 6 volte dal 2008 ad oggi. Si certo sono anni che
questo ormai “amico di famiglia” va avanti e indietro e ogni volta con una richiesta
diversa. Fa parte dei “Collezionisti di preventivi” e non si tratta di una nuova serie, su
RealTime ma di una nuova tipologia di clientela. La prima volta che questo signore
venne da me mi portò una piantina di una casa che doveva acquistare per il figlio.
Dopo avermi fatto parlare per due ore per capire come si poteva risolvere le varie
situazioni gli elaborai 2 o 3 proposte perdendo altre ore tra progetti, combinazioni
cromatiche e quotazioni. Tornò poi qualche giorno dopo per rivedere la cosa e
prendemmo in considerazione altri modelli. Ancora disegni, ancora preventivi. Tutto
nella norma. Già visto. Dopo diversi mesi tornò con un’altra piantina, si trattava di
altri ambienti, sempre di quella casa. L’idea era quella di lasciar perdere la parte
esistente e di ristrutturare questa seconda parte. Altro preventivo, altre ore spese a
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progettare, accostare e preventivare. Va benissimo, ci mancherebbe. Siamo qui per
questo. Dato ormai per disperso, torna all’attacco dopo un anno e mezzo (un-anno-emezzo). Una nuova piantina, di una nuova casa! Avevano cambiato idea e zona, ora si
doveva cambiare tutto. Daccapo, preventivi, disegni… e va benissimo anche questa
volta, in fondo può capitare. Se non altro è fedele, torna sempre da me, mi fa piacere.
Prima o poi acquisterà, no? Sparito, di nuovo. Inizio a pensare che lo faccia per sport.
Torna dopo un altro anno, finalmente hanno comprato casa! Un’altra, ovvio, mica
quella. Solita trafila. La smetto di fare le cose complicate e gli faccio quotazioni
veloci, convinto che non sia l’ultima volta che lo rivedo. Abbozzo degli schizzi,
stavolta vuole solo “un parere”. Eh, tanto io mica devo vendere. Mi ci diverto a dare
consigli alla gente a vuoto.
Lunga pausa. Nessuna conferma. Nessun ordine.
Indovinate un po’??? Torna dopo una vita, circa due settimane fa! Stavolta supera sé
stesso e mi mostra la piantina della sua casa perché ha bisogno di un consiglio.
Attenzione: la SUA casa, perché quella famosa del figlio è stata acquistata e pure
arredata, ma hanno acquistato altrove. Mi ha anche detto dove ha acquistato i vari
arredi. Lo volevo mangiare: sei venuto avanti e indietro per anni collezionando idee,
preventivi e disegni per poi rivolgerti altrove?! (probabilmente usando le mie idee, ma
fa niente). E ora torni, senza pudore, a chiedermi dei consigli questa volta per casa
tua? Ma mi hai preso per un gioco a punti? Abbi pietà, pudore.
Ok, è il nostro lavoro, siamo qua per questo, ma ci vuole rispetto….
Risposta è andato via dicendo che si meraviglia della mancanza di disponibilità da
parte nostra.
E) LUSSO e CONFORT
Ma è bene considerare ora l’ultimo anello che manca al nostro lavoro di oggi: il lusso
ed il confort che ne consegue. Il lusso è l'abitudine a consumi di elevata
gamma qualitativa e di costo. È uno stile di vita e di comportamento che privilegia
l'acquisto e/o il consumo di prodotti e oggetti, spesso superflui, destinati ad esempio
ad ornare il proprio corpo o la propria abitazione. Ma spesso accade che, il "troppo"
lusso dia alla testa, e accechi la visione umana delle situazioni della società in cui si
vive. È anche un modo di dire: " Laura si è permessa il lusso di parlare con..." che si
usa quando, una persona "viola" regole sociali che non sono scritte da nessuna parte,
ma che per paura o timore, non si vogliono sfidare.
Spesso nell'antichità, ma anche in tempi più recenti, si è cercato di limitare e
regolamentare il lusso eccessivo con leggi (dette leggi suntuarie) e tassazioni.
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(La Lex Oppia nel 215 a.c., le leggi sul lusso di Giulio Cesare, e il Cristianesimo
hanno lottato da sempre contro consumi considerati troppo audaci).
Ma, il fatto che la possibilità di accedere al lusso appartiene a pochi, costituisce la
maggiore attrattiva per l'accesso a tali consumi, a tale stile di vita: oggetti e stili di vita
che diventano così uno status symbol della posizione sociale (elevata) raggiunta.
Negli aspetti pratici il lusso viene manifestato con lo sfoggio di:
oro e gioielli,
abiti costosi per stoffe e fattura,
vini e cibi rari,
automobili e altri mezzi di trasporto veloci e costosi,
yacht o imbarcazioni di grande prestigio,
abitazioni lussuose in luoghi privilegiati,
arredi,
quadri e opere d'arte,
frequentazione di ambienti o località esclusive.
Tutto ciò in buona sostanza che può produrre confort. E arriviamo al nocciolo della
questione: cosa è il Confort?
Il comfort o confort[1] . ha il significato di 'insieme delle comodità offerte agli
occupanti di una luogo o di un mezzo di trasporto'; in seguito, viene ad assumere il
significato più generico di 'comodità, agio', sempre comunque nel senso concreto di
'tutto ciò che rende agevole e piacevole la vita quotidiana in un determinato
ambiente'. E’ una sensazione puramente soggettiva percepita dall'utente, nell'ambiente
che lo circonda e serve ad indicare il "livello di benessere" percepito.
Ed è questo il vero aspetto che il nostro lavoro deve considerare e ricercare. Infatti, sia
un’ufficio, sia una casa, sia una camera d’hotel, il confort viene tenuto in grande
considerazione, nell'ambito della progettazione, nel campo del disegno industriale d in
quello dell’interior designer.
F) LUSSO/CONFORT/HOTEL Da ciò, se pensate che gli hotel a 5 stelle siano il
massimo del lusso, non avete ancora visto niente. Ne esistono pochi, anzi pochissimi,
per la precisione solo sei in tutto il mondo: sono gli hotel a sette stelle, quelli
galattici, in cui ogni desiderio diventa realtà. Due in Italia: uno è a nel centro di
Milano, mentre l'ultimo nato si trova a Venezia, affacciato sul Canal Grande.
Il lusso è sfrenato, dalle rubinetterie d'oro ai tessuti più preziosi per tappezzerie e
biancheria, dai marmi che rivestono scalinate e pavimenti a statue, quadri d'autore e
affreschi per le decorazioni d'interni. Per non parlare, poi, della posizione
strategica ed esclusiva in cui si trovano, tutti con vista mozzafiato.
Se non volete alloggiarVi (servono a notte cifre a cinque zeri), sappiate che alcuni non
potete neppure visitarli, a meno che non paghiate un biglietto d'ingresso.
Ecco quali sono i sei hotel a sette stelle nel mondo.
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AMAN CANAL GRANDE, VENEZIA
Inaugurato nel maggio 2013, questo nuovo hotel sette stelle è stato ricavato all'interno
dello storico Palazzo Papadopoli del XVI secolo, affacciato sul Canal Grande con
24 stanze con affreschi del Tiepolo, due giardini privati, una terrazza panoramica
sul tetto e una splendida Spa.
BURJ AL ARAB, DUBAI, EMIRATI ARABI
Situato su Jumeirah Beach, a 15 km a Sud del centro di Dubai, su un'isola artificiale
collegata alla terraferma da un ponte, è caratterizzato da una particolare forma
a'vela'. Ha 202 suite interamente vetrate.
THE CENTAURUS HOTEL, ISLAMABAD, PAKISTAN
E' formato da tre grattacieli costati 350 milioni di dollari. Le stanze sono arredate in
modo lussuoso, ogni ospite ha un butler (maggiordomo) personale a propria
disposizione che esaudisce ogni desiderio del cliente. Tra i servizi più esclusivi
c'è la splendida spa con vista sulla città
EMIRATES PALACE, ABU DHABI, EMIRATI ARABI
Aperto nel 2005, ha una marina privata e l'eliporto, oltre a due enormi piscine e due
lussuose spa. Si trova su una spiaggia privata ed è circondato da 85 ettari di
parco. Le 92 suite hanno pavimenti di marmo e rubinetterie d'oro. Le suite
all'ultimo piano sono riservate esclusivamente agli emiri e alla famiglia reale
dell'Emirato
LAUCALA ISLAND, FIJI
Un'isola privata che ospita un resort superlusso di 25 ville, affacciato sulla spiaggia
davanti alla laguna dalle acque turchesi. Ha anche una piscina gigantesca di 5000
metri quadri. La spa, immersa nella natura, offre trattamenti esclusivi con
ingredienti naturali. Una parte dell'isola è riservata al campo da golf da18 buche.
TOWN HOUSE GALLERIA, MILANO
Aperto nel 2007 all'interno della perstigiosa Galleria Vittorio Emanuele II, è il primo
hotel al mondo a essere stato classificato a sette stelle. Ha solo 20 suite, ciascuna
dedicata a un Maestro della Scala, Verdi, Toscanini, Bellini, Puccini ecc. Tra le
facility esclusive di ciascuna suite ci sono il codice elettronico d'accesso e una
piccola cantina di vini, ma anche lenzuola, cuscini, asciugamani e menu
personalizzabili, oltre a un concierge personale che esaudisce ogni richiesta a
qualunque ora del giorno o della notte.
AFORISMI – CITAZIONI – FRASI CELEBRI
Avevo un portinaio davvero tosto. Oltre a sapere il fatto suo, sapeva anche quello degli altri! (Scirio)
Perche' le donne hanno le mani piccole? Cosi' possono pulire meglio gli angoli della casa.
Sono bravissima a tenere la casa. Ogni volta che divorzio, tengo la casa. (Zsa Zsa Gabor)
Che differenza c'e' tra una moglie e un tornado? Nessuna; quando passano, entrambi ti portano via la
casa.
Cosa dicono due grattacieli di 100 piani ad un grattacielo di 50 piani? Gràttacelo. (Il barbagianni)
Rotary relazione arredo FM il 31-01-2014
Pg. 11
"Marisa, perché lavi il pavimento con l'ammorbidente?". "Così se cadono i bambini non si fanno
male!"
Un battipanni al tappeto: "Ora ti stendo!". (oppure "Adesso ti sbatto per bene")
L'architettura è troppo importante per essere lasciata agli architetti.
Giancarlo De Carlo
L'arte del decoratore consiste nel fare nelle case altrui quello che non si sognerebbe mai di fare nella
propria.
Le Corbusier
Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile, o che non creda bello. William Morris
Una casa senza donna è come una lanterna senza lume.
Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino.” Victor Hugo, I burgravi, 1843
“Questo e non altro è, nella sua ragione più profonda, la casa: una proiezione dell'io; e
l'arredamento non è che una forma indiretta del culto dell'io.” Mario Praz, La filosofia
dell'arredamento, 1945
“L'arredamento della nostra casa diventa il teatro della vita privata, quella scena dove ogni
stanza permette il cambiamento, la dinamica degli atteggiamenti e delle situazioni: è la
casa palcoscenico.”
Alessandro Mendini, Progetto Infelice, 1983
“Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo.”
George Augustus Moore, Il torrente Kerith, 1916
“Un buon divano è spesso ciò che c'è di più efficace per imbastire una conversazione.”
Pierre Dac, Arrières-pensées, 1998
“Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate.”
Francis Bacon, Saggi 1957/1625
“Il privilegio di trovarsi dappertutto a casa propria appartiene solo ai re, alle puttane e ai
ladri.”
Honoré de Balzac, Splendori e miserie delle cortigiane, 1838-47
“Quattro cose dicono alla gente com’è un uomo: la sua casa, la sua macchina, sua moglie e le
sue scarpe.”
Danny de Vito in La guerra dei Roses, 1989
“Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile, o che non creda bello.”
William Morris, La bellezza della vita, 1880
“Una casa è una macchina per abitare.”
Rotary relazione arredo FM il 31-01-2014
Le Corbusier, Verso una architettura, 1923
Pg. 12