La checklist chirurgica diventa standard in 10 ospedali pilota

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La checklist chirurgica diventa standard in 10 ospedali pilota
Comunicato stampa
Programma pilota progress! Chirurgia sicura
La checklist chirurgica diventa standard in
10 ospedali pilota
Zurigo, 13 maggio 2014 – Il programma progress! Chirurgia sicura che sicurezza dei pazienti svizzera svolge nel quadro della strategia della qualità della Confederazione ottiene i primi successi: nel corso
dell’ultimo semestre, i dieci ospedali pilota hanno adeguato la checklist chirurgica (chiamata anche checklist dell’OMS) alle loro esigenze specifiche, formato il personale di sala operatoria e allenato, tramite
esempi pratici, le équipe interprofessionali alla sua applicazione. Dal 5 maggio, la checklist è considerata
uno standard. Un precedente sondaggio tra gli oltre 3000 collaboratori degli ospedali pilota aveva tuttavia
dimostrato che la rapida introduzione e l’utilizzo della checklist non bastano. A fronte dell’elevata fluttuazione di personale nel settore sanitario, per radicare in modo duraturo la competenza in materia di sicurezza
all’interno delle équipe sono necessarie una trasmissione sistematica delle conoscenze e un cambiamento
generale di mentalità. Per prevenire danni ai pazienti, il programma mira a un tasso di utilizzo corretto della
checklist chirurgica del 100%: per ogni intervento, senza eccezioni!
Gravi errori chirurgici come scambi di lato o di intervento, infezioni oppure corpi estranei dimenticati nel sito chirurgico non sono una rarità neppure in Svizzera. Benché molti eventi indesiderati possano essere evitati o individuati
per tempo con l’impiego sistematico della checklist chirurgica, questa elementare misura di sicurezza non è ancora attuata ovunque in Svizzera.1 È in tale contesto che nell’estate 2013 è stato lanciato il programma pilota progress! Chirurgia sicura di sicurezza dei pazienti svizzera, il cui obiettivo è l’utilizzo corretto e senza eccezioni della
checklist per ogni intervento invasivo. “Puntiamo a una quota del 100% perché in ogni operazione ne va della
sicurezza e della vita di una persona. Solo se ogni volta vengono passati in rassegna tutti i punti della checklist è
possibile ridurre il numero degli eventi indesiderati", ha dichiarato Paula Bezzola di sicurezza dei pazienti svizzera,
responsabile del programma. Un’attuazione corretta e sistematica della checklist promuove la comunicazione
strutturata in seno all’équipe, elimina gli ostacoli gerarchici e minimizza i rischi di valutazioni errate.
Il sondaggio rileva potenziale di miglioramento nell’impiego della checklist
All’inizio del progetto nell’inverno 2013, in dieci ospedali pilota è stato condotto un sondaggio2 tra oltre 3000 collaboratori del settore operatorio e dei reparti che intervengono nella presa a carico del paziente prima e dopo
l’intervento chirurgico. L’inchiesta, volta a evidenziare la situazione di partenza, era incentrata sulle conoscenze e
l’atteggiamento nei confronti della checklist chirurgica, nonché sul clima di sicurezza3. I risultati hanno evidenziato
tre temi chiave.
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Cfr. comunicato stampa di sicurezza dei pazienti svizzera del 13.3.2013. I dati dello studio sono disponibili su richiesta. Contatto a pagina 3.
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Il rapporto “Auswertung der IST-Zustandserhebung”, disponibile su richiesta, poggia su autovalutazioni dei dieci ospedali pilota. Contatto a
pagina 3.
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Il sondaggio comprendeva due questionari, somministrati a campionamento in modo diverso: questionario 1) sul clima di sicurezza per collaboratori del blocco operatorio e per le équipe dei reparti che intervengono nella presa a carico dei pazienti prima e dopo l’intervento chirurgico
(campione: 3152 persone) e questionario 2) sulle conoscenze e l’atteggiamento nei confronti della checklist chirurgica solo per collaboratori del
blocco operatorio (campione: 1139 persone).
Comunicato stampa del 13.5.2014
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Comunicato stampa
1. Impiego non ancora completo
Lo studio ha dimostrato che all’inizio del progetto in tutti gli ospedali pilota sussisteva potenziale di miglioramento,
dato che in nessun nosocomio le checklist disponibili erano utilizzate per ogni intervento (immagine 1).
2. Attuazione insoddisfacente
Il fabbisogno di ottimizzazione era ribadito dal fatto che il 40% delle persone interrogate si fosse dichiarato non
ancora soddisfatto dell’attuazione della checklist nell’istituto in questione (immagine 2). Per cambiare la situazione
e raggiungere gli ambiziosi obiettivi del progetto, gli ospedali hanno stanziato importanti risorse personali e
finanziarie, per esempio adeguando la checklist alle loro esigenze, formando il personale di sala operatoria e
allenando l’applicazione in seno a équipe interprofessionali.
> Testimonianze dalla pratica clinica
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Dott.ssa med. Marianna Friedli-Braun, direttore medico di Chirurgia presso l’Ospedale cantonale dei
Grigioni: “Per aumentare la soddisfazione e la compliance, per noi è stato essenziale l’adeguamento locale
della checklist. Abbiamo per esempio completato il Sign Out (parte finale della checklist, relativa ai processi
postoperatori), adeguato il formato e il layout, strutturato in modo più chiaro i campi di risposta e definito
competenze fisse. Tutto ciò contribuisce a rendere più chiara e sicura la procedura”.
•
Fiona Schreve Bloem, risk manager e membro della Direzione sanitaria presso l’Hôpital de la Tour di Ginevra: “Abbiamo formato i collaboratori in corsi interdisciplinari obbligatori, promuovendo in particolare la comunicazione strutturata. Il fatto che tutti, a prescindere dal livello gerarchico, dovessero prendere la parola,
è stato una grande novità e ha contribuito a destare in ogni singolo membro una nuova consapevolezza
della propria responsabilità”.
•
Franz Gerig, responsabile Cure anestesiologiche presso l’Ospedale cantonale di Uri: “Nel corso delle nostre esercitazioni, abbiamo simulato anche diversi scambi di ruolo per capire meglio le diverse prospettive e
rafforzare lo spirito di squadra. Mettere un chirurgo nei panni di un anestesista ha favorito la comprensione
reciproca”.
3. Conoscenze insufficienti del contenuto della checklist
Studi internazionali4 dimostrano che la conoscenza del contenuto della checklist è decisivo per il raggiungimento di
una compliance del 100%. Tuttavia, nel sondaggio all’inizio del progetto, è stata data una risposta corretta solo a
sette delle dieci domande (immagine 3) e solo il 4,3% delle persone ha fornito dieci risposte esatte. Ciò dimostra
che, benché siano state gettate fondamenta solide, per porre le basi di un impiego corretto e completo vanno ancora
colmate lacune a livello di conoscenze. “L’attenzione riposta nel perfezionamento e nelle esercitazioni è importante
e questi sforzi devono continuare”, ha ribadito Paula Bezzola.
> Testimonianze dalla pratica clinica
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Dott. med. Dominique Thorin, primario dei Blocchi operatori presso l’HFR di Friborgo: “Da noi, la trasmissione delle conoscenze è stata un punto importante: con il coinvolgimento della direzione, la formazione è
stata dichiarata obbligatoria e per tre pomeriggi tutte le sale operatorie, a eccezione di quella per le emergenze, sono rimaste chiuse, affinché tutti i collaboratori potessero seguire una formazione sulla sicurezza".
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Dott. med. Henry Hoffmann, capo clinica di Chirurgia viscerale presso l’Ospedale universitario di Basilea:
“Dato che in un istituto grande come il nostro è difficile raggiungere tutti i collaboratori, oltre alle formazioni
con il materiale di sicurezza dei pazienti svizzera stiamo sviluppando uno strumento interno di apprendimento online obbligatorio per tutti”.
Altri sforzi per un impiego completo e duraturo
In considerazione dell’elevata fluttuazione del personale nelle professioni sanitarie, per radicare l’impiego della
checklist quest’ultimo non può dipendere da singoli collaboratori ma richiede un cambiamento culturale di tutto il
sistema. Ciò presuppone una standardizzazione dei processi, conoscenze di base solide ed esercitazioni efficaci.
In questo senso, con i suoi obiettivi chiari e le sue attività il programma progress! Chirurgia sicura rappresenta un
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P.es. Conley DM, Singer SJ, Edmondson L, Berry WR, Gawande AA. Effective surgical safety checklist implementation. J Am Coll
Surg 2011 May; 212(5):873-9
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valido sostegno all’attuazione di processi così radicali. “Il nostro obiettivo è che l’impiego completo e corretto della
checklist diventi ovunque uno standard di qualità vincolante", ha concluso Paula Bezzola. Nel 2015, si verificherà
se gli obiettivi comuni saranno stati raggiunti.
Contatto per gli organi di informazione
Paula Bezzola, MPH, responsabile programma pilota progress! e vice amministratore delegato di sicurezza dei
pazienti svizzera, Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti, tel. 043 244 14 87, [email protected]
sicurezza dei pazienti svizzera
www.securitedespatients.ch
sicurezza dei pazienti svizzera è una piattaforma nazionale per lo sviluppo e la promozione della sicurezza dei
pazienti in Svizzera. Si avvale di reti e collaborazioni, che hanno lo scopo di favorire l’apprendimento dagli errori e
di incoraggiare la cultura della sicurezza presso gli istituti sanitari. Per questo motivo, sicurezza dei pazienti svizzera coopera in via partecipativa e collaborativa con i fautori del sistema sanitario. La sicurezza dei pazienti è
sempre l’obiettivo principale.
All’indirizzo www.securitedespatients.ch troverete le indicazioni di base sulla sicurezza dei pazienti, cifre e dettagli,
come pure informazioni approfondite su progetti, formazione e corsi. Nello shop online sono a disposizione pubblicazioni come materiale informativo, libri, quick-alert e articoli del mese da scaricare oppure ordinare.
Cifre e fatti sulla sicurezza dei pazienti
http://securitedespatients.ch/fr/Portrait/S-curit--des-patients/Faits.htm
Immagini e grafici da scaricare
http://www.patientensicherheit.ch/fr/info-medias/Dossiers-de-presse0.html
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Immagini tratte dal sondaggio sulla situazione di partenza tra dieci ospedali pilota nell’inverno 2013
Immagine 1 – Frequenza dell’applicazione della
checklist chirurgica: all’inizio del progetto,
nessuno degli ospedali utilizzava la checklist per
ogni intervento.
Immagine 2 – Soddisfazione per l’impiego della
checklist dell’OMS: all’inizio del progetto, il 38,3% delle
persone interpellate non era soddisfatto dell’impiego della
checklist chirurgica o lo era solo parzialmente.
Immagine 3 – Ripartizione delle risposte corrette:
in media, le persone interpellate hanno risposto
correttamente a circa sette domande su dieci. Solo il
4,3% ha risposto correttamente a tutte le domande.
Il progetto di approfondimento progress! Chirurgia sicura per una migliore gestione della sicurezza
http://www.patientensicherheit.ch/fr/prestations/Programmes-pilotes-progress-/progress--La-s-curit--enchirurgie.html
Il progetto pilota iniziato a settembre 2013 con dieci ospedali è rivolto a équipe interprofessionali (chirurgia, anestesia, infermieri di sala operatoria, gestione della qualità e direzione ospedaliera) e offre un programma molto
interessante.
L'attenzione è posta sulla definizione di obiettivi chiari e sull’attuazione di misure definite all’interno delle aziende,
come per esempio la diffusione intra-aziendale di conoscenze o l’addestramento all’utilizzo delle checklist. Il raggiungimento degli obiettivi verrà verificato mediante valutazioni specifiche. Un elemento centrale è rappresentato
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Comunicato stampa
da quattro workshop interprofessionali e interaziendali che avranno luogo semestralmente e serviranno al trasferimento del know-how e allo scambio reciproco di esperienze.
La valutazione è effettuata da un lato a livello dell’ospedale, in modo che lo stato di attuazione possa essere rappresentato internamente all’azienda - un fattore centrale per la realizzazione di processi di cambiamento che abbiano successo. Dall’altro lato, le conoscenze riguardo al progetto di approfondimento nel suo complesso possono
confluire nello sviluppo di altri programmi simili in Svizzera.
Il programma progress! Chirurgia sicura si rivolge, oltre agli ospedali pilota, anche alle cliniche e agli istituti che si
occupano di interventi invasivi in Svizzera. sicurezza dei pazienti svizzera mette a loro disposizione la pubblicazione “Operazione Chirurgia sicura” e altro materiale di supporto, come presentazioni per corsi di perfezionamento
interni o raccomandazioni per l’adattamento della checklist.
I dieci ospedali che prendono parte al progetto di approfondimento (in ordine alfabetico):
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Centre hospitalier Bienne SA / Spitalzentrum Biel AG
Hôpital de l’enfance de Lausanne (CHUV Centre hospitalier universitaire vaudois)
hôpital fribourgeois / freiburger spital
Hôpital de la Tour (La Tour Réseau de Soins)
Kantonsspital Baden AG (KSB)
Kantonsspital Graubünden
Kantonsspital Münsterlingen (Spital Thurgau AG)
Kantonsspital Uri
Universitätsspital Basel
UniversitätsSpital Zürich, Klinik für Angiologie (PTA) und Institut für Radiologie (Interventionelle Radiologie)
Le tappe nei dieci ospedali pilota
Luglio 2013
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Selezione dei dieci ospedali pilota
Settembre 2013
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1° workshop di sicurezza dei pazienti svizzera per l’istruzione delle équipe interprofessionali
Ott. 2013 – dic. 2013
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Sondaggio sulla situazione di partenza
Dic. 2013 – marzo
2014
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Formazione di tutti i collaboratori del settore operatorio
Adattamento della checklist chirurgica
Marzo 2014
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2° workshop di sicurezza dei pazienti svizzera con presentazione dei risultati del
sondaggio e sostegno all’attuazione della checklist
Aprile 2014
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Esercitazione pratica di tutti i collaboratori del settore operatorio e continuazione
della trasmissione di conoscenze
Maggio 2014
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Attuazione della checklist nella quotidianità operatoria regolare
Maggio 2014 – sett.
2014
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Formazione e svolgimento di osservazioni/debriefing interni
Verifica dell’attuazione della checklist (quantità, completezza, qualità)
Settembre 2014
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3° workshop di sicurezza dei pazienti svizzera
Continuazione della trasmissione di conoscenze, delle osservazioni interne e dei
debriefing
Inizio 2015
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Ripetizione del rilevamento dell’autunno 2013 per verificare se i cambiamenti auspicati sono stati realizzati
Luglio 2015
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4° workshop di sicurezza dei pazienti svizzera
Definizione di misure per la salvaguardia dell’attuazione corretta della checklist
chirurgica
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