pieghevole 5 nov - CTR - Comunicazione Territorio Relazioni
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pieghevole 5 nov - CTR - Comunicazione Territorio Relazioni
Asl Oristano Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze LA CASA FAMIGLIA "SU FOGHILE” con il patrocinio del Comune di Samugheo e di . VI INVITA IL 5 NOVEMBRE 2016 A PARTECIPARE ALL’EVENTO COMUNITA’ APERTE Dalle h. 14:30 presso la Casa Famiglia Su Foghile e dalle h. 18:30 presso la Sala Consigliare del Comune di Samugheo Telefono: 3512372067 PROGRAMMA h. 14:30 accoglienza presso la Casa Famiglia e presentazione della struttura h. 15:30 gli invitati verranno suddivisi e coinvolti in due attività di confronto esemplificative del senso dell’abitare e del vivere comunitario nel percorso di riflessione e consapevolezza di sé. Nei gruppi di attività potremo così sperimentare un modo diverso di riflettere sulle nostre capacità e modalità di giudizio. Potremo sperimentare insieme quanto la vita di relazione in gruppo possa trasformare le nostre fragilità in nuovi punti di forza. Presentazione del libro “Un ponte gettato sul mare” h.18 presso la Sala Consigliare del Comune di Samugheo Interverranno: Antonello Demelas Sindaco del Comune di h.17:30 chiusura dei laboratori Samugheo h. 18:00 presso la Sala Consigliare del Comune di Samugheo si terrà la presentazione del libro “Un ponte gettato sul mare” pubblicato a luglio 2016 e frutto di un laboratorio di scrittura poetica svolto tra il mese di dicembre 2015 e il mese di marzo 2016 Elisabetta Pili Responsabile Area Psichiatrica Coop CTR Mario Cubeddu Presidente Perda Sonadora Alessandra Tomassone Coordinatrice “Su Foghile” Dott. Antonio Maria Sanna La giornata si concluderà con un rinfresco offerto dalla Casa Famiglia Gli autori del libro M'affaccio alla finestra e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l’ onde. Vedo stelle passare, onde passare: un guizzo chiama, un palpito risponde. Ecco sospira l'acqua, alita il vento: sul mare è apparso un bel ponte d'argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? G. Pascoli Questo libro specialissimo, che prende il nome da un verso della celebre poesia ‘Mare’ di Giovanni Pascoli, nasce da alcuni incontri. Incontri tra persone diverse (poeti, ospiti di centri psichiatrici, operatori), luoghi diversi (festival di poesia, centri psichiatrici) e paesaggi diversi (l’Appennino, la Sardegna). Dall’incontro tra tutte queste diversità è nata prima un’esperienza laboratoriale che ha portato i poeti e la poesia dentro quei luoghi che le comunità cercano di evitare, come la malattia stessa, nel nostro tempo. Su invito di Mario Cubeddu, ideatore del festival Cabudanne de sos poetas di Seneghe (Or), che ha pensato il progetto insieme ad Alessandra Tomassone della cooperativa sociale CTR di Cagliarii, le poetesse Azzurra D’Agostino e Francesca Matteoni hanno svolto un laboratorio di poesia con gli operatori e gli ospiti di quattro strutture dell’oristanese gestite dalla CTR che si occupano di persone sofferenti di disagio psichico. ‘Trovarsi a agire questo all’interno di un gruppo di persone completamente e definitivamente e concretamente sganciate dalla logica della riuscita, dell’efficienza, dello stare al passo, ha permesso a noi tutti un fare diverso, più puro quasi, e ci ha messi in discussione io credo profondamente in merito alla sincerità del nostro essere o meno in consonanza con la società. Questo piccolo libro-manifesto dunque si presenta al lettore come un luogo della riflessione sul nostro mondo, sui suoi canali, sui suoi ritmi, sul suo linguaggio.’ (Azzurra D’Agostino) Il ponte è quello gettato allora non solo sopra il mare fisico che sta tra la Sardegna e l’Italia, ma soprattutto è quello sopra lo stigma, sopra il silenzio che ci ammutolisce davanti al dolore, un ponte d’argento gettato sul precipizio che noi siamo: il ponte delle parole della poesia, che riverbera dentro di noi quando ci mettiamo in ascolto.