Polo SBN Biblioteca Universitaria di Pisa
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Num. 7, Pisa, Domenica 16 Febbraio 1913. ANNO XXI. ••■•••■1 Il Ponte di Pisa :The più allo belle [ani, Fare più ; he, GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA - bnza ano ABBONAMENTI: per nn Pune lire 5: per un semestre lire 3. Per abbonarsi basta mandare una cartolina vaglia all'Amministrazione del Ponte di Pisa. Uffici di Redazione e Ami') in i st razione : Via Giosuè Carducci, n. 9, Pisa. sesoírate &senni-fax-a-te, eac.3ría aset. is.c.mittea e pra I di • La guerra fra i turchi e gli alleati ha preso nelle ultime ore 1' a.spetto di una grande tragedia. Ma al solito la Turchia fa sventolare, ma da lontano, la bandiera della pace. A Roma è morta Rosa Sarto, sorella del Papa Pio X. La Camera ha discusso la legge sulle farmacie. In Libia riabbiamo la quiete, dopo la ribellione araba in Circ. naica che pare del tutto sedala. Da Tripoli informano delle solenni onoranze rese ad Henni al tenente De Bernardi assassinato il mese scorso. Il Governatore generale Ragni ha compiuto il primo intero viaggio ferroviario Tripoli - Azizia lungo Suani- Beni -Aden- AZi2ia. I NOSTRI DEPUTATI in ne. nte a me L' on. Dello Sbarba ha domandato di interrogare il Ministro di Agricoltura per sapere se intende provvedere, senza ulteriore indugio all'invio al Consorzio Antifillosserico di Pisa della quantità di legno americano (talee e barbatelle americane) richieste in numero di 300 mila per impianto di nuovi vigneti. M■11. Per i Vigneti della nostra Provincia A commento ed a schiarimento della interrogazione dell' on. Dello Sbarba possiamo aggiungere quanto segue: Il Consorzio Antifillosserico di Pisa chiese, molto tempo fa, al Ministero di Agricoltura trecentomila piante americane (talee e barbatelle) per la ricostituzione dei vigneti della nostra Provincia largamente distrutti in questi anni dalla fillossera. Il Ministero accoglieva solo in parte la domanda e ne accordava cinquantarnila. Il Presidente del Consorzio, marchese Serlupi, rinnovò la domanda per le altre piante, assolutamente indispensabili: e nello stesso tempo si rivolgeva ali' on. Queirolo perché patrocinasse presso il Ministro l' accoglimento della domanda del Consorzio antifillesserico. L'on. Queirolo mandava immediatamente un memoriale all'on. Nitti, Ministro di Agricoltura, nel quale dimostrava la necessità e la urgenza, per gli agricoltori pisani, di avere tutte le trecentomila talee e barbatelle, anche in considerazione della impossibilità nella quale ormai gli Stessi proprietaríi si trovavano di provvedersene altrove, in Francia ad esempio. Nel suo memoriale l'on. Queirolo rivolgeva al Ministro le più calde premure perchè la domanda del Consorzio pisano fosse accolta nella sua integrità, come il bisogno dei vigneti piselli richiedevo. Di questi giorni l'ori. Queirolo rinnovava ali' on. Nitti nuove snllecitazioni per la concessione del legno richiesto. Facciamo augurii perché l'on. Ministro secondi le premure dei due Deputati della nostra Provincia e le giuste domande dei nostri agricoltori. )NI bta, del 31a. -di, va. Pubblichiamo il telegraingia col quale il Ministro Nitti ha risposto alle premure dell' on. prof. Queirolo. Deputato Queirolo, — Pisa, Stante la limitata produzione dei vivai governativi e l'obbligo di concedere ai consorzi antifillosserici il legno per l'impianto di vigneti, piante madri e sperimentali, rimase poco legna per distribuzione ai viticultori. Anche gli acquisti i n Franc i a non furono pari ai bisogni : l Ministero dovette perciò ridurre notevolmente le richieste fatte dai consorzi per la distribuzione ai privati. Tuttavia furono assegnate al Consorzio pisano complessivamente cinquantasettemila talee di mora innesto, ventiquattromila barbatelle selvatiche, trentamila talee barbatelle : dalla Scuola superiore di agricoltura di Pisa verranno inoltre distribuite ai viticuitori della provincia centoquattromila talee di mora e quarantaseimila baibatelle selvatiche. Non ho potato fare di più, ma terrò presente il tuo vivo interessamento pel caso nii sia possibile, come spero, concedere altro materiale. Saluti. Ministro NITTI. IMMOMIM - Si pubblica la Domenica , )ri i Ot - Ila ;e,A pro ife to, l'alfrancazione del pedaggio dei ponti sull'Arno J. Gli Uffici della Camera han discusso la legge per P affrancazione del pedaggio sui ponti sul1' Arno nella nostra Provincia. Sono stati eletti Commissari insieme ad altri anche i nostri due deputati on. Sighieri ed on. 1C k Dello Sbarba. La Commissione redigerà la relazione da presentare alla Camera; e noi ci auguriamo che sia approvata, perchè la Legge tanto invocata dalle popolazioni interessate rappresenta un atto di giustizia. o. bsb; ? - LA NAVIGAZIONE DELLA TOSCANA Come altra volta abbiamo accennato le pre- mure per ottenere i maggiori vantaggi, dall'applicazione in Toscana della•Legge sulla navigazione fluviale sono incessanti. Già con Reale Decreto furono classificate in seconda le due linee Livorno - Pisa - Pontedera Firenze e Livorno - Pontedera. Ed ora fervono le pratiche per stornare il pericolo che uguale classificazione non ottengano altre linee sii acqua tra queste importantissime quelle a monte della Botte ; per le quali gran parte della Lucchesia e tutta la parte della provincia pisana in destra dell'Arno saranno sottratte all'isolamento che oggi ne paralizza le molte latenti energie. Mercoledì un' apposita Sotto - Commissione, costituita per l' iniziativa dell' on. senatore Orsini Baroni, veramente benemerito, che tanto interesse spiega anche per questo ragguardevolissimo servizio, tenne una proficua adunanza in Pisa, ed unanime fu il pensiero dei rapprescusanti delle Provincie interessate nella grave questione. Questa della classificazione è la cosa più importante nel nomento attuale, parche se otterremo l'assegnazione di queste linee di acqua alla seconda classe, ne vedremo eseguiti i lavori ; diversamente temiamo che non arriveremo in porto. Onde ragionevoli ed opportune sono le insistenti pratiche che svolgono gli Enti interessati. Riguardo però alla. esecuzione dei lavori per le predette due linee di acqua Livorno -Pisa Pontedere. - Firenze e Livorno - Pontedera, a prescindere da altre questioni che or non è il caso di toccare, dobbiamo tener presente che è impossibile far qualche cosa di concreto finché non sia stato emassato il relativo regolamento per la esecuzione della Legge. Basta scorrere gli articoli della Legge medesima per subtto capire che senza il regolamento non è dato muoversi. Or bene: come per la classificazione, così per sollecitare la promulgazione di qnesto regolamento non si d tregua da chi è preposto a creare la pronta attuazione delle opere che debbono dare specialmente a Pisa la risurrezione economica. Il regolamento in parola pur troppo costituisce per ora un desiderio ; auguriamoci che le autorevoli premure che si fanno incessantemente ne affrettino la pubblicazione. . PRIMAVERA DI LIBERTÀ La guerra in Libia non ha segnato soltanto una conquista coloniale, tua anche una conquista morale: quella dell'affrancamento della coscienza della Nazione da un lungo stadio di servitù. Certo la impresa guerresca ci ha fatto tutti più degni: abbiam sentito rifinire per le vene il coraggio, nei nervi l' attività, nei cuori 1' entusiasmo. È stata una risurrezione, una rigenerazione in perfetta regola. E la concordia in questa energia salutare ora pare che dia luogo ad ogni altra energia concorde di anime, anche a quelle che fatalmente richiamano l'indirizzo della nostra poRie.a alle pure sorgenti liberali. Da qualche giorno noi assistiamo allo spettacolo solenne che si svolge qua e là per l' Italia per la rivendicazione di ogni principio di libertà, per l'affermazione di ogni intento civile e democratico. Il senatore Salmoiraghi lancia da Milano l'appello per la istituzione di una grande Società costituzionale che colleghi le forze liberali democratiche in una ozione di difesa contro i comuni avversarli perché l' ora solenne della vita italiana e l'imminenza della situazione determinata dalla nuova legge elettorale, impongono la necessità di una unione di tutti gli elementi sinceramente democratici e liberali, la quale voglia egualmente opporsi Ad ogni tendenza confessionale e ad ogni tendenza sovvertitrice p. E l'onorevole Salmoiraglai è lucido e previdente nell'apprezzare la inframmettenza nella nostra vita pubblica del così detto partito cattolico che i non ha mai avuto nè potrà mai avere una consistenza politica in Italia se non sia clericale, se non si proponga cioè le rivendicazioni politiche del Papato e. A Roma si prepara il Congresso delle Asso- ciazioni democratiche costituzionali e con rinno- e~,S11")99"tittleh ill~19.V.till~sreStlYASW Ilti~aentsv seebeeetialieszienirsaso.naimseeessarese nassees.sesse—s.s. PUBBLICITÀ: per avvisi rèclame in prima pagina L. 3; in seconda L. 1,50; in terza L. 1.00; in questa L. 0,50 per ogni linea o spazio di linea (Pag. ant.). Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per iuserzioni; per necrologie; per rèclaine in cronaca, diffide, comunicati, ecc. ecc. prezzi da contrattarsi. vata fede e con ardente fervore si ricostituisce il partito su basi più solide, più ampie e più feconde. Anche il Governo, per bocca del Ministro di Grazia e Giustizia, riafferma la laicità dello Stato contro l' invadenza clericale e compie la più fervide ed eloquente manifestazione di patriottismo e di italianità. La stampa liberale, una di propositi e di aspirazioni, si apparecchia alla nuova battaglia per la civiltà ponendo nettamente in rilievo i termini della questione. Essa dice: l' Italia è cresciuta in potenza econdmica, intellettuale e morale; ne sono indici non dubbi il benessere diffuso e la meravigliosa rivascita della nostra anima, del nostro eroismo, della nostra fede. Or quando il partito cattolico paria agli italiani di usurpazioni, di spoliazioni, di rivendicazioni temporali. stiche con disperati appelli allo straniero, mostra di non intendere l'ammaestramento che deriva da questa semplice constatazione : che dal 18 1 ad oggi sono trascorsi ben nove lustri. Ciò che vuol dire che l' Italia ha formato le sue ossa di nazione libera, ha consolidato l'edificio della sua unità conseguendo una vigoria politica innegabile, cementata dal consenso e dell' affetto del suo popolo che la vuole libera, grande, indivisibile, eterna come Roma sua madre,. un consentimento che tutti ha riunito, Governo, Popolo e Re, e che fa tutti ugualmente responsabili nella cura vigile e gelosa delle prerogative dello Stato e nelle sacre necessità della patria; perché è bene che senza equivoci e senza. sottintesi sia avvertito il Vaticano che l' Italia ora e sempre è intenta ed operosa nella sua alta missione di luce, di progresso, di civiltà nel mondo. . Salutiamo la nuova primavera di libertà che sorge irradiata di tutti i bagliori più puri ed auguriamo che non la turbino mai più le bufere della nostra. discordia e del nostro scoramento. - "ISABEAll„ AL R. TEATRO VERDI (Versi di Luigi ittica — Musica di Pietro Mascagni). PRIMA PARTE. La tenzone d' amore. La scena si apre sul Castello sontuoso e magnifico del vecchio Re Raimondo. Re Raimondo, che ha perduto i suoi due figli maschi, è desolato della assenza dell'unica figlia Isabeau, la casta e sempre velata regina, andata cou le sue due fide ancelle, Ermyntrude ed Ermyngarde, in pio pellegrinaggio a un santo eremo tra i monti. il pellegrinaggio fu consigliato dal cancelliere Cornelius. Al ritorno di Isabeau gli araldi ripeteranno il bando della lizza aperta Per una tenzone d'amore, per trovare nel vittorioso cavaliere, un marito ad Isabeau e un successore al trono. E quando Isabeau torna dai monti, Royer, araldo, maestro di cavalleria, grida il bando : « Oggi, dì quinto del fiorito maggio, neli' anno del Signor mille e dugento, nel nome del possente nostro re apro la lizza a una Tenzon d' amore « Per gli occhi al al core »è il motto: e indice l'armi! Non con ferro ferir di lance, stocchi, azze o pugnali, ma ferir € con gli occhi! » Non sorte d' armi, ma l' umano ardore d' soia pupilla che riveli : Amore! Aarf: in soave premio il vincitor: lsabeau casta la persona e il cor! > Isabeau è accolta dal popolo con canti di gioia e taimondo le annunzia : c Già per terre e castella fei bandita la bionda tua bellezza ». I cavalieri che son accorsi a stormi, alla lizza conese, si contenderanno il core della figlia di Re che sarà la sposa e la madre di Re. E alla lizza -- le dice il padre — tu apparirai in veste aperta : non in chiusa tonaca ; senza qusl manto che, qual monaca, tutta ti nasconde... Isabeau si ribella al volere paterno. Interveirà al torneo, ma nel manto bianco, che è la sul gloria, e che la fa sicura e forte quanto un cesellare in ferrea armatura. Giungono dalla campagna Giglietta e Folco, noma e nipote. Messer Cornelius vorrebbe cacciali dalla Reggia, ma Isabeau vi si oppone. E Giglietta, allora, le narra che, moribonda, ha fatto molta via per rovi e spine, per venire a laciarle i piedi e per donarle due colornbelle biaiche. E presenta ad Isabeau le colonabelle e tutto il . su. avere: Folco, che .... è nato boscaiuolo: ma avvenne, un giorno, eh' ei vedesse una nobil cavalcata pe'l bosco intorno cacciare!.... E fu finita! Da quel dì la sua vita mutò! Poi?... Pensa e pensa! e agogna!.. e sogna I... Oh, la vita agitata! Io, un po' melensa con Folco (è il nome suo) mi son detta allotta : Andiam da Reginotta per dirle: Fallo tuo! Folco è vergognoso del piccolo dono delle no- lonibelle, e dice ad Isabeau che non è quello il suo don: .... Il dono mio chiamare voglio dal cielo; e spazio vincerà: e sotto il sole lo vedrai passare al trionfai mio grido... e scender qua!. Isabeau, sorpresa, domanda Un tuo dono?,.. Dal cielo?.... E Folco : Si, dal cielo! e corre dove vede aperto: e s' affaccia al balconcino marrnoreo ; e con grido di falconiere, acuto e vibrante, emette tre lunghi richiami, come provetto strozziere ; ed ai richiami aggiunge l'eccitamento della voce sua : Tu ch' odi il mio grido, scruta le vie del cielo con lampo d'ira nera, e con fremiti d' ala gonfia la tua gorgiera e abbandona il tuo nido! Ed il falco scende, e Foleo lo presenta, piegandosi in ginocchio, ad Isabeau, che stende la mano inguantata; il falco posandovisi, vi lascia cadere una piccola macchia : è una goccia di sangue e che rifulge e brilla come rubin che in fronte ti scintilla! Isabeau accetta le colombe e il falconiere. * Avviene la tenzone — Isabeau rifiuta tutti i cavalieri —; che, sdegnati, gittano i guanti ai piedi di Re Raimondo. Uno dei cavalieri, allora si rivela per Ethel, nipote di Raimondo, figlio cioè di un fratello, che fu già concorrente al trono di Raimondo. Ethel, per ammenda ai torti paterni, chiede di raccogliere la sfida dei cavalieri. Il Re sta per consentire; ma messer Cornelius con perfido pensiero propone che il giudizio sia rimesso ad un Consiglio, il quale anziché concludere il matrimonio fra Ethel ed Isabeau, eccita le ire del Re contro il popolo. — Non ha il popolo, forse, inneggiato al bell'atto di Ethel? Così l'insidia di Cornelius, che è irritato con Isabeau, perciò non gli permise di scacciare Folco, riesce pienamente. La Reginotta si pone fra il padre e il popolo proclamandosi sola colpevole della fallita tenzone. E allora Raimondo s'abbatte su lei, con una punizione terribile Colpevole è il tuo orgoglio! E di questa vanità punirti voglio!... Allor che il sol sia giunto a mezza via, sulla bianca chinea cavalcherai traverso alla città.... « ignuda tutta, a ingiuria d' occhi e rai, di popolo e di sole!.... » Isabeau si fa in viso di fiamma, poi pallidissima si solleva lentamente fissando il padre e, lentamente, raccogliendosi tutta nel suo manto, risponde con vocef.4fe rma : — Così sia! • Il popolo ha un urlo di sdegno dapprima, di entusiasmo poi : e si prostra ginocchioni e bacia dove lenta passa la fanciulla sempre chiusa nel , manto che le avvolge tutta la persona, come una Vaporosa nuvola candidissirna. SECONDA PARTE. Il meriggio. - Per morire Qua.ndo s'alza la tela il popolo è radunato e decide di non guardare Isabea.0 quando cavalcherà nuda attraverso le vie della città. Le finestre rimarranno chiuse ; le piazze e le vie deserte di ogni gente, le campane suoneranno a stormo ; le bandiere sventoleranno e tutti innalzeranno al cielo preci e canti trionfali': Un vegliardo dal sommo della torre del palazzo decreta : Che s'occhio urna n per frode o per ventura guardasse fuori da finestra o porta, feritoia, vedetta od apertura, abbia per noi la sua pupilla morta. Ed il popolo : Si! Dia in quegli occhi ognun aspra fenda finchè la luce dentro vi sia muta. Le donne : La Vergine cavalchi senza velo, nuda ma casta, nuda e immacolata, chiusa in un manto pio di sol e cielo come se ancor nel manto suo ammantata! Folco che ha accompagnata la nonna fino alla più vicina barriera, rientrando in Corte e sentendo la voce del vegliardo dall'alto della torre bandire il desiderio di un pupolo e le voci della folla tumultuante di ebbrezza rispondere con urli di gioia minacciosa, ha un tuffo al cuore. Non sente ammirazione alcuna per questo falso eroismo e lo giudica vana ostentazione di affetto popolare per la Reginotta ed interpreta la decisibne presa come un'atto di ferocia e di viltà. E tutto compreso di questo suo ragionamento, allo scalpito della chinea che gli annunzia il ritorno di Isabeau, sale sull'alto giardino pensile e getta di lassù fiori e pronunzia parole inneggianti alla gloria ignuda di Reginotta, rendendosi così meritevole della pena di morte bandita dal vegliardo. Isabeau appena scorge Folco lancia un grido di sdegno. Dalla città prorompono urla selvag. gie; tutte le case si aprono e la plebe si rovescia nelle vie bestemmiando ed imprecando. La folla s'avventa su Fola°, che a stento è strappato ali' ira popolare dal cavaliere Faidit accorso insieme al Contestabile ed al Gran Prevosto. Appaiono il Re e la Corte ; arriva anche Isabeau, stranamente trasformata : tutta bella per sdegno onde avvampa, con i capelli disciolti e sconvolti pel veloce cavalcare della chinea libera per la città deserta... Scorge Folco e grida: — Folco Questi con profonda dolcezza risponde — . Per morire»! TERZA PARTE La sera. - Le nozze d' Isabeau. La scena rappresenta la parte del castello di Re Raimondo che mette in comunicazione le prigioni e gli accasermamenti degli armigeri colla piazzetta della città ove vengono eseguite le alte opere di giustizia. In alto è l'oratorio regale che fronteggia il giardino pensile. La porta dei sotterranei che conduce alle prigioni è in basso e si apre entro ad una volta tetra sopra una scala tortuosa ed oscura. Isabeau ha l'anima in tumulto e ricordando il suo primo incontro con Folco, canta : Venne una vecchiarella a la mia Corte; voce e tremola implorò e del mio cor così schiuse le porte m' affidò Folco e al bosco suo tornò. Con occhi dove un' anima tremava Folco ne' miei tremante s' affisò; con occhi dove un' anima sognava nella pietà de' miei Si rifugiò. E gli occhi miei d' ignota umanità vider la luce trionfale e forte; io da un desio fui vinta di pietà... E questa mia pietà gli dà la morte! con tarda Folata di Vento! Commedia in tre atti in vernacolo pisano di ARTURO BIRGA GUIDO. Già.... un anonimo l' ha rivelato tutto con una lettera che s'è preso pensiero di spedire per espresso, calcolando che essa arrivasse nel momento 'n cui babbo e mamma, con alcuni amici e conoscenti, stavano festeggiando con un pranzetto, la mia laurea.. ADELIA Ah! (continua a piangere più convulsamente). GUIDO. (accarezzandola dolcemente, le rialza la testa e la guarda in viso). Senti, Adelia, parlami sinceramente: non saresti stata tu a mandare quella lettiera? ADELIA. (scattando in piedi, con fierezza). lo ?! E m'hai 'vesta stima, Guido? Gutoo. No, no!... Ti giuro sulla testina riccioluta der nostro angiolino ch' un ne so nulla!.. Oh vorrei che Dio un me lo facesse più destare se ho, anco lontanamente, pensato a commette' questa viOnccheria t ADELIA. (l'abbraccia e la bacia di nuovo con trasporto). Oh lo sapevo, n'ero troppo certo!.. Del resto è stato bene, sai?... Quello ch' un ho avuto 'l coraggio di fare io l'ha fatto l'anonimo... Egli m'ha tolto da una penosa situazione dalla quale non avrei mai troGUIDO. E Ah questo solo, questo è il triste ver che nu tortura l' anima, il mio cor tutto il mio sangue, tutti i miei pensier!... Ed è colpa! E rimorso! #d è dolori Arriva Giglietta ed implora Isabeau perchè le salvi la vita del nipote. Isabeau promette, giura sulla propria vita di salvarlo. Ordina al cavaliere Ethel di andare nella prigione a vedere Folco. Folco però dorme ed il cavaliere ritorna. Isabeau rimane turbata : non può comprendere come nella attesa della sua imminente e tragica morte, Folco abbia potuto nella prigione addomentarsi. Cade sull'anima inquieta della fanciulla l'incubo di un mistero inpenetrabile. Il suo stupore aumenta e si sente ancora più addolorata, quasi offesa. Cade la sera e Folco è condotto alla presenza di Isabeau. Come dalle profodità misteriose delle anime e dalle tenebre della incertezza umana sorgono la verità e la luce, così su dai cuori per le labbra prorompe il grido trionfale dell'amore. Isabeau presa da un dolcissimo languore in muta contemplazione di Folco che la guarda, si trasfigura e grida : I tuoi occhi!.... Gli aperti Isabeau O Falco mio! Folco Mio amore! E gli occhi! E tutta anche la vita! Sale dalla sottostante piazzetta e si espande pei larghi vani delle arcate la rossastra sanguinosa luce delle torcia: dalle finestre che, su colonnine binate, in alto, aperte corrono seguendo l'ordiste delle arcate appare fuori la parte alta della città tutta bianca nel plenilunio e, sopra, il cielo intensamente sereno scintillante di stelle. TESTE e TASTI purifica. Luce è memoria! Gli occhi Rimembrano! Arditi e vivi guardano e, peggio ancora, rinarrano! E Folco : Giusto è dunque l' Editto! Sol morte oblia che è tenebra. Isabeau con un grido ad un brivido di terrore incita Folco a fuggire, ma il giovane innamorato vuoi morire Lasciami morir!.... Son io che supplico! Un'ultima preghiera.... Perdona gli occhi colpevoli!.... Ma Isabeau assarta in un pensiero non lo ascolta. Una subita gioia irradia il suo viso. L'enigma che ha angosciata la sua anima si dissolve ed esclama : Isabeau e Folco : V ottima! occhi soltanto colpevoli 1 La colpa è dei tuoi occhi che invano pianto e trascinandosi ginocchioni fin presso lei, con voce di suprema preghiera implora : Folco : Io ti veggo Liabeau!... Ho gli occhi spenti Ma veggo il sogno d' or.... il sogno mio! ' La Pentolaccia al Nettuno. Splendida, vivace, briosa, la grande adunanza dì Domenica scorsa al Grand Hotel Nettuno e ne va dato intero il merito agli amici avv. Armando Galleani, Vincenzo Della Bianca e Giovan Battista Maruzzi che la promossero. Vi intervennero: la nobil donna contessa Franceschi Bicchierai, la contéssa Rosselmini - Ricciardi e signorina, la nobil donna Orsini-Baroni, la contessa Agostini Della Seta colle figlie contessine Paola e Maddalena, la nobil donna Appolloni colla figlia signorina Luisa, la contessa Irene Giuli, la signora Resio, la signora Traxler, la signora Pierini, le signorine Beatrice, Eleonora e Maria Borrini, la signora Bianchi-Monzoni, la signora Ieri, la marchesa Pareto-Centurione e signorina, la contessina Catanti - Boezi, la marchesina Imperiali, la signora Maioli, le contessine Gloria, la signorina Maria Teresa Rossoni, signora Pitigliani e signorina, la signora Fontana, le signorine Maggi, la signora Bertozzi, la signora Maruzzi e signorine, la signora Fucini e signorine, la signora Corcos e signorina, ed altre moltissime. Eppoi il colonnello Resici, tenente colonnello Pastori, maggiore Maioli, comm. Pierini, cav. dott. Traxler, tenente Gloria, barone Carranza, conte Cordera di Montezemolo, avv. Franceschi, conte maggiore Curini Galletti, Min, avv. Delterra, marchese Pareto, dott. Rossoni ed una simpatica schiera di ufficiali, di studenti e di giovani ed instancabili ballerini". Il ballo durò dalle t() alle ore 25 e terminò dopo un brillantissimo cotillon diretto con grazia e con valore dalla distinta signorina Maruzzi. Table a the squisita ; amabilità insuperabile. ; Ma gli occhi dello sposo non danno offesa tiè ingiuria.... E Folco : .11 mio sogno!... .11 mio sogno!.... Amore!.... Amore La profezia di Dio!... La gran parola dal mistero d' un sogno rivelata! Io vivo in te trionfalmente, o amor. E Isabeau : Sogno di cose che s' avvera! — E in core io t' entro! E stanca d esser sempre sola, chiedo asil al tuo cor che in' ha sognata lo vivo in te trionfalmente!... o amori e la fanciulla sale la scalea che mette alle stanze regali per gridare al Re, suo padre, la novella di essersi finalmente piegata ai suoi comandi scegliendosi uno sposo. Messer Cornielus però veglia e mentre Isabeau è salita dal Re, egli, rafforzato anche dal Vegliardo che agita l'Editto di morte, eccita il popolo. Folco è trascinato in piazza legato al rtgo. Accorre Isabeau ma non più in tempo per salvarlo. Il rogo divampa. Isabeau in uno slincio di suprema disperazione, si slancia tra le fio me e s'avvicina a Falco. per sempre tua, così.. Così! .. Mi senti. vato modo di uscire.... « Cosa fatta capo ha di:e 'I proverbio... Oramai tutti, nel mi' paese, conoscmo il nostro amore.... ADELIA. Gesù mio, Maria santissima! Gumo. ..E molti hanno apprezzato i miei sintimenti e il mio modo d'agire verso la m/a famigía.... ADELIA. Ma dunque è successo quarcosa di grae?... (abbracciandolo con dolcezza). Via, via, Guido, dimmelo, dimmelo ... voglio saper tutto! GUIDO. Mio padre, in seguito a quella lettera nonima, m'impose una cosa orribile. ADELIA. Quale?... GUIDO. Quella di troncare i miei rapporti con ADELIA. (avviticchiandosi, con disperazione a ei). E lo farai?... Lo farai Guido?... Oh, no, no, di mi ch'un lo farai; dimmelo dimmelo o mi vedrai 'a are un picchio 'n terra, morta a' tu' piedi ! GUIDO. Adelia, Adelia chi ti dà la forza di arlare così?... ADEL1A. Si, si hai ragione : se dubitassi anch ora t'offenderei!... Sei troppo bòno per commette' un vigliaccheria simile._ per arrivare al punto di sba onartni co' la tu' creaturina!.. Oh pensaci, pensaci, do a quello ch' ho fatto per te... Pensa che per v ti bene t' ho dato 'vello 'he avevo più sacrosanto: l'on ! Pensa che per er tu' affetto anch'io ho rinunzia a quello de' mi' genitori, 've du' poveri vecchi che p a La Pentolaccia in casa Wobbe. I signori Wobbe radunarono nella loro casa ospitale una bella fiorita di signore, signorine e signori per solennizzare la c Pentolaccia L' ing. Girometti diresse le danze, piene di entrain; si servì un buffet sontuoso e copioso ; e si svolse un concerto piacevolissimo nel quale il dott. Poli (violino) e la signorina Melania Wobbe (piano) dettero prova della loro grande abilità. Gli intervenuti : signore Ieri - Ciniselli, baronessa Della Noce, Carozzi e signorina, Mungioli, contessa Lami, Vachetta e signorina, Marcacci, contessa Cayla e signorine, Miss Ball, Baldi e signorina, Manfredi e aignorina, Nelli e signorina, Poletti e figlia, signorina Nardi ; e poi i signori avv. Lami, prof. Maltese, il dott. Poli, gli ingegneri Tenti, Girometti e Stefanoni, gli studenti Magrassi, Rusca, Canicci, Niccolai, il prof. D'Agata, il dott. Vachetta, i ragionieri Lucarelli e Pizzari, i fratelli Mungioli e Larnbertini, Chiellini, Boyer, Benvenuti, stino Ponziani, Vittorio Fontana, Adolfo Del Gigia, Carlo Monti, Aristide Riparbelli, Carlo Riparbelli, Carlo Favre, Pietro Monti, Michele Girandi, Palmiro e Alfredo Giurlani, Pietro Conti, Andrea Beccarla, Amerigo Braccini, Olinto Giandotti e Eliseo Fontana. Fra le signorine : la sig.na Gina Poli, Vittoria Mosca, Iole Giurlani, Luisa Ponziani, Assunta Magni, Elena Simoni, Assirta ed Evangelina Favre, Giuseppina e Margherita Antonelli, Agostina e Vincenza Girardi ed altre ; e fra le signore : Simoni, Marchetti, Ponziani e Beccaria. Il lunedi di Casa Magnifico per eleganza e per cordialità il ricevimento di Lunedì nella casa dei conti Alberto ed Irene Giuli. Ecco i nomi : nobil donna Arianna Orsini-Baroni, Pierini, Baduel, Appolloni e signorina, Traxler, Morelli-Gualtierotti, Gagliardi e signorina, contessa Franceschi-Bicchierai, Resio, Carozzi, contessine Agostini Della Seta e Cotanti-Boezi, Fontana, Della Bianca e signorine, Maruzzi e signorine. Table a the sontuosa, signorile. Il ricevimento di casa Giuli. La Nobil Donna Contessa Irene Giuli, lunedì t'7 corr. non terrà ricevimento per un sentimento di carità e di squisita gentilezza in riguardo alla Conferenza I volontari per l'Affrica a indetta per lo stesso giorno (17 corr. nella sala dell' Miei Nettuno, ad ore i6 precise) a beneficio della redenzione degli schiavi. Il prof. Briganti. L' amico prof. Gabriele Briganti, colto, studioso, diligentissimo Bibliotecario a Lucca, è stato promosso per merito. Gli mando tante congratulazioni. Branca, commendatore. Il Re d' Italia ha conferito la commenda della Corona d' Italia al bravo, operoso, ed intraprendente industriale milanese Bernardino Branca, titolare della grandiosa ditta Fernet Branca. Ral legramenti. I versi: 11 Convegno. Dunque, t' aspetto. Non devi tardare, dolce amor mio soave e sorridente ti aspetto, palpitante, fra la gente, chè nessuno ci possa smascherare Io fingerò, mia cara di guardare da un' altra parte, come niente: e tu m' imiterai, naturalmente, fingendoti già stanca di aspettare. Te ne anderai così, sola soletta, nascondendo un ironico sorriso sotto i ricami della tua veletta. Ed io, così, mio ben, ti seguirò senza sospetti, e tu dal bianco viso, forse ancor mi dirai, torbida: — No! h, L' effemeride storica. Muore ad Arezzo (1858) Antonio Guadagnoli (e vi era nato il 15 dicembre 1798) poeta faceto e satirico, che con i suoi scritti aiutò assai il movimento unitario italiano. I proverbi. Poco cibo e nullo affanno, sanità nel corpo fanno. — I medici e la guerra spopolano la terra. Logogrifo. Se mi leggi dal capo sino al prè. Oppur dal piè mi leggi sino al capo, Nome senza pietà ritrovi in me. Spiegazione del Giuoco precedente: BACCAt- LARI — BACCALARI La Pentolaccia alle Cascine. Domenica scorsa ebbe luogo nella Rea! Tenuta alle Cascine Nuove un trattenimento di ballo con I' intervento del maestro Telesforo Mutti e dei signori Adolfo Burchi e Alfredo Carlini con i loro strumenti. Fra i signori si notarono : il cav. dott. Dario Simoni, il dott. Gino Marchetti, Arturo Del Gigia, Fau- Per finire. Signori giurati, vi raccomando di assolvere il giovane accusato, per non privarmi in avvenire della sua clientela! Difensore. di dammi a te, m'adoravano 'ome la madonna!.. Pensa ADELIA. GUIDO. (rasciugandole il pianto col fazzoletto, dolcemente). Ma sì, ma sì, tesoro mio, tanto ci ho bero benefico... a tutto 'vesto, Guido : pensaci! . piange dirottamente). pensato che proprio per l'amor tuo e per quello del nostro piccino, anch'io ho rinunziato a quello dei miei genitori... ADELIA. (meravigliata). Cosa dici?! Gumo. Dico che da cinque giorni sono uscito di casa senza più tornarci... Rimetterci un piede significherebbe rinunziare a te ed alla mi' creatura! ADELIA. (avviticchiandosi a lui). Ma te un lo farai; Guido, vero? GUIDO.s.) Non lo farò, non lo farò mai!.. Del resto ho la certezza che spenta, in mio padre, la collera del momento finirà col perdonarci... ADELIA. E se questo un lo facesse mai? Grumo. Pazienza! Intanto io, finchè questo perdono non verrà, starò sempre qui vicino a te ed al mio piccino... Tu seguiterai a lavorare, io cercherò, provviso- riamente, di dare qualche lezione, qui in paese, poi quando mi verrà assegnato 'l posto d'insegnante, se il perdono sarà venuto ci sposeremo col consenso de' miei e de' tuoi, se differente il caso, lo faremo egualmente... Però, ti ripeto, il perdono di mio padre non dovrà tardare a venire.... Egli ha un temperamento violento, irascibile, ma passato il momento di rabbia e tornato nella calma, si sottomette facilmente... — La madonna santissima lo volesse! Gusno. Oh conosco il suo temperamento di bur- ADELIA. (ride attraverso le lacrime). Si, Sì... GUIDO. ... Finite così tutte le nostre preoccupazioni, ansie spariranno e la quiete e la feli- tutte le nostre cità scenderanno su noi a compensarci di tutto quello che abbiamo sofferto in questi due lunghissimi anni di dubbi e di lotte dolorose... ADELIA. (continuando a piangere dalla commozione si abbandona completamente a lui ripetendo, tra i singhiozzi) Povero Guido, povero Guido mio quanto se' bòno!... (rimangono abbracciati per un po' di tempo baciandosi appassionatamente). : SCENA III.' NELLA. – DETTI E NELLA. (di dentro, cantando): .« E quando tu venivi a casa mia e La meglio seggiolina era la tua, € La meglio seggiolina era la tua, Ora un vi vieni più l'ho data via.,. s (Durante il suddetto stornello Guido e Adelia si saranno sciolti dall' amplesso e, come allietati dalla voce dell'allegra ragazza, si guarderanno reciproca- mente sorridendo). (Continua). wer'" "'" -azzoas''ll5t . gial iro •ia, na. oria gni, epcii- eviene o ni, [o- int ini e ità I no 16 e Ila ne Ila ratteri di obbligateria, e si spera per ciò nella sua approvazi: n:•. Avvenuta l' approvazione occorrerà studiare l' affare con diligenze ed è da augurarsi che i nietri comunisti rimarranno soddisfatti. Mi Decreto &I 3 marzo 1595 allegate ad una istanze del 1780 disponeva she il navalestre di Calcinaia fosse tenuto a passare gratis e senza verun compeuso tutti quelli del Comune di Calsinaia: <i abolì nn sappiamo come il decretto, si regie la tassa di cinque centesimi, si fece ora l' abuso fino a 10. Questo aumento ha apportato danni n tutti gli abitauti di Calcinaia, specialmente agli esercenti, che nelle Domeniche e altre feste vedevano concorrere al loro paese gli abitanti della vicina Pontedera e di altri limitrofi paesi ai quali era delizioso il soggiorno nel ridente paese di Calcina:a. La parte poi della popolazione posta alla sinistra dell'Arno riesivsrebbe gran profitto dalla provvidenza municipale, inquantochè per tutti che si devono recare al proprio paese, per affari (mateimoni, scuole, pagamento di tasse, parrocchia, acquisto di generi di prima necessità) quella enorme spesa che grava le famiglie per correspensione del tiansito può esiti-pararsi ad una doppia tassa di famiglia. La risoluvione di questa importante questione appagherà i desideri di tutta la popola 'ione. Laiatico (14) [Cerseevive]. - / eeg/ioneini ed 9am6acorti e Il Coniglio Comunale, riunitosi Lunedì scorso, dopo alcuni spunti di polemica colla Siemens per la illunsinazione elettrica e dopo le franche assicurazioni della Giunta che saranno cercati e studiati tutti i mezzi per un servizio più esteso e con una spesa più lieve, si occupò del completamento della Suola Industriale e fece voti per la sollecita esecuzione del nuovo acquedotto di Filettole, dimostrandosi contrario ad una proposta (!) del consigliere Gatnbini che in attesa dell'acqua per tutti avanzò il progetto di un condotto provvisorio a San Piero a Grado, di un altro condotto provvisorio a Marina e di quattro l'optartene, come i quattro evangelisti, per la città di Pisa. L'on. prof. Queirolo, che era intervenuto els l'adunanza fu acclamato e festeggiato dai colleghi del Consiglio. L'on. Sindaco senatore prof. Buonamici gli rivolse parole di rallegramento e di augurio alle quali rispose commosso il deputato di Pisa. Il Consiglio si adnnerà ancora il giorno di Lunedì I 7 per gli affari dell' ordine del giorno e per il completamento della Giunta, - Alla Sapienza. Insegnamento di lingue straniere. - Gli esami di Marzo. Gli esami di abilitazione all' insegnamento delle lingue straniere avranno luogo nei giorni 14, 15 e 16 Aprile per le prove scritte: per quelle orali e per la lezione pratica i giorni saranno stabiliti dalle Commissioni esaminatrici. ee Il Consiglio accademico ha deliberato che gli esami della sessione di Marzo abbiano principio dopo le vacanze pasquali a decorrere dal giorno 31 del prossimo venturo Marzo. aGiftt"~014GX. .~«. , 66 v IIPLJ,, r NG4~4‘~~eee~ 4Ge~C.40 VI 10. Su e gli per la Provincia, Difetto dal Doli, MARIO NISSIM # Consultazioni quotidiane dalle 13 alle 15 RECAPITO MPIANTI ELETTRICI PRFSSO BAllELL di v- Deposito di ventilatori elettrici. - Materiale per campanelli elettrici. - Cucine e stufe a gas. 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Dissi che era corsa la voce del depennaineeto dal bilancio preventivo del Comune, delle L. 450 preventivate per l' impianto di un barchetto comunale; e la voce pur troppo si é avverata e coloro a cui nuoceva tale giusto provvedimento, si inorgoglirono e gioirono pensando che l' affare così sarebbe stato addormentato. Tutto al contrario: la Giunta con elaborata deliberazione ha sostenuto che la spesa preveduta a tale oggetto neu è facoltativa ma bensì riveste tutti i ca- FERRO- C1-111IMS4 SANGUE 1.11CCHESI Amaro insuperabile della Premiata Distilleria di Ripafratta giorni eccetto il Venerdì e la Domenica, dalle ere 9 alle 17. - Pontedera - Via Aurelio Sa" n. 2. Tutto il giorno di Venerdì e la mattina della Domenica. Tutti Gli elettori monarchici del Mandamento di Piombino domanderanno che sia invalidata la elszione a consigliere provinciale dell ing. Ferraccio Niccolini. higeguere del Comune di Piombino, secondo il dispoeitivo di una sentenza della Cessazione di Roma del 28 Msegio 1912 che rileva : e per art. 25 della Legge comunale e provinciale, sono esclusi dalla ,Aleggilnlitià a consiglieri provinciali tutti gli impiegati dei Comuni, senza clistinzione fra impiegati tecnici e non tecnici. i cassiere. . A n iN ET Boo rO goDOZaTrOgJoATRul.C50 c L'Ing. Niccolini ineleggibile. EMERENZIANO SALVESTRONI Per la gita in Libia. - Il Comitato studentesco per la gita in Libia (hanno aderito alla proposta dei nostri goliardi anche quelli delle Università di Roma, Palermo, Messina, Genova, Macerata, gli studenti dell'Istituto Superiore di Milano e della Università Bocconi pure di Milano) è stato costituito dei signori: Giuseppe Calderai presidente, Celestino Verrucoli vice - presidente, Gianfranco Koristka segretario, Giuseppe Leone vice - segretario e Lamberto Frescobaldi ip i s a D ott.SCIPIONE SERRI i Ma:e: venture. il teatro. - Domenica ebbero termine i veglioncini, promossi a beneficio della Filarmonica e della Società Nei 22.ostri. Comuni_ Educazione del popolo re Bieegna dire che solio tutti A Cascina si va cercando inutilmente una soluriusciti divertentissimi e che vi han fatto furore le zione della tormentosa crisi: dopo tutto quello che è belle fanciulle del nostro paese, attraentissime nelle accaduto, dopo le inutili prove di rimpasti, di concormorbide acconciature color rosa. dati e di combinazioni, ora dignità e decoro pubblico Domenica fu rotta la tradizionale Pentolaccia e impongono che si pensi ad una ricostituzione ex-novo furono distribuite cartoline ricordo illustrate, e dati dopo l'intervento di un Commissario che tutti annuoprendi, e diffuso largamente il brio più giocondo. siano vicino e che tutti desiderano risoluto ed operoso Meritano una viva parola di lode i musicanti ed per il riordinamento del bilancio e dell'azienda municiil C mitato alacre ed attivissimo. pale. Noi sappiamo che Commissario sarà l'avv. Rebna. Orcietico. (14) [Dente]. - nostri filodratnAl Comune di Palaia è stato inviato come commagici. Domenica 9 corr. nel nostro teatrino fu per missario prefettizio l' avv. Arturo Petessi, segretario la terza volta rappresentata l' operetta in due atti capo del Comune di Pontedera. c Pianella perduta nella Neve e. L' elemento artistico tutto paesano ha davvero superato ogni aspettativa. La signora Concetta Stefanelli fa una Nannetta Gioielliere e Orefice insupsrabile tanto per la bellezza della voce, quanto Pysi - Via Vittorio Emanuele Nani. 43 per la sua grazia indicibile. La gentil signorina Pia Oggetti di novità; articoli per regali e Sandroni, una vera attrice, tanto per il modo di canper nozze; Orologi delle migliori Fabbriche tare. che per la interpretaziene, fu una e Ghita allegra estere. (Oinègrt (Te. ecc.). e esuberante di brio. \ e Nardino fu ben riso con tutto carattere dal- •••••••••••••••••••••••••••••484 • sig. Giuseppe Mancini, dalla eimpatica e robusta voce. • Lode specialissima poi al signor Ugo Stefanelli, che Chirurgo primario dell' Oepedale di Livorno nella parte difficile del Maestro :lel Villaggio seppe dà Consultazioni in Pisa definirsi ingegno versatile, seppe entusiasmare, seppe ( Via S. Maria, num. 24 piano terreno)• renderei il beniamino del numerosissirno pubblico. La parte di Tommaso con gusto affidata al sig. Guido "l Martedì e Sabato a ore 17 •• Stefanelli fu beuissimo sostenuta. Nè posso dimenticare Recapito nella Farmacia Itossini le Vecchie incartiate magistralmente dalle signore • e •••••••••0••••••••••••••••••••• Annunziata Tani , Argentina Tsni, Dosolina N:ccolai a trr iicee e Rsipi aar a tAr cbee r in pe nocti e nè tanto meno i cori delle boscaiolo e dei boscaioli, VEVA eseguiti con perfetta intonazione e col inasminio brio. Mario (già Via l' Annunziata) num. 11, PISA. S o no state le simpatiche boscaiole, le Isggiadre signoRiceve commissioni per qualunque lavoro; perrine Ida Tani, Giuseppina Matteoli, Ernestina Tamfeziona PaleSots per signora, per uomo etc. burini e la signora Fereande Niccolai; i bravi boscaioli Tiene ricco assortimento di generi di novità e di i signori Fragometio Pecchioni. Temistoele Niccolai e eleganza. - Fa riparazioni anche nella stagione estiva. Valentino Ghionzoli. Ha suggerito il simpatico signore Alberto Gnalande E come terminare senza un caldissimo elogio al Lung'Arno Mediceo n. 10 dottore Sbragia Abramo, che con perfetta competenza Telefono N. 96 e con seno totistico, ha concertato e diretto l'operetta? ai componenti l' orchestra che e come non fare elogi da veri professori hanno contribuito alla riuscita? Elettroterapia - noterapia - Aeroterapia Il paese tutto si compiace col' egregio dottore che Raggi Ren igen rompere, quando vuole, la monotonia di queste sa IALIIJM attiene colline. Reumatismo - Artriti - Gotta Nevralgie - Nevrastenia - Paralisi Lupus - Epiteliomi - Angiomi RUBRICHETTA UNIVERSITARIA : CO, I socialisti e le elezioni politiche. In base alla intransigt nza :lel loro programma, già deliberata ml loro selenne congresso, i socialisti si preparano alla battaglia per tutti e cinque i collegi della nostra Provincia. Avranno pochi voti, è vero, e non se lo esscendon e ma compiranno una bella affermazione di principT. Il Comitato della Federazisne socialista del Cellegio di Vicopisano, che pare in istato di debelezza più di tutti gli altri Comitati. ha lanciato un appello per la ricostituzione delle Sezioni ed ha avvertito che se nel convegno collegi»le che dovrà aver lungo primi che spiri il mese non sarà fatta la nomina del candidato socialista, que-to sarà indubbiamente nominato dalla Direzione del partito nella sua riunione del (SORGENTE ANGELICA VENDITA ANNUA 10.000.000 di botti lie iTestatitvtoi r i e r i ut d t e n o bi l eDir igers ili e locomobili tele FeaseoNe Caseina l G- l O e e d u as s a molo. i Av - (Pisa). Giacinto, Borsò li PREMIATA MACELLERIA Antonio, Piazza delle liegezio Fiaschi. Piste Presso it Vetteraglie, Tariffa vitello nostrale prima gealiter. - Taglio andante al Kg. L. 1,65. - Magio con osso 1,95. - Bistec le e tendiate 2,25. - Magro senz' osso 2,55. - Filstte senz' osso 2,70. • Fegato 1,80. - Lingua 1,80. Tariffa ritella latte prima qualità. - Costole basse, spezzatino, pancetta e petto al Kg. L. I 95. Lombata e costole 2,70. - Noce, sottonoce e magro senz'osso 3,90. - Peso garantito. Servizio a domicilio. [stilali, Convitti, Pelisiaai etc, etc. SI fino facilitazioni ler f ìtJ Malattie della Bocca e dei Denti Dott. Ranieri Vestri 1 01 MEDIco lni i Lung' Arno Gambacorti N. 25 (fermata - . - CHIRURGO DENTISTA W] tram, Ponte Solferino). utti i giorni non festivi tiiLUT dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18. L AFFITTARSI abitazione, pasidok posti fuori rjritiJ 21 '.'„,', ccii ,`,1a:tor:',7:c."'digd:„ su' dazio, (oltre i 500 metri) sulla via che cenduce a Pontasserchiu (via S. laepu) fuori Poita Nuova. Rivolgersi alt' Amministrazio le del Giornale, Via G. Carducci, 9. Prof. IELIDDI TEDESCO UtIll CARLO(ALLI, :lettore in lettere erta stitch.nte per quattro anut nella las °lie di Filologia Moderna nella ft. Univevsità di Berlino e approvato con lede negli esami di lingua e letteratura tedesca nella stessa Università. Pisa, Cingerne Regio 8, p. 3. CIVILE STATO 14 Febbraio 8 al 1913 NASCITE. Maschi 11 - Femmine 14 - Nati morti 0. /la! MATRIMONI Comparini Ugo con Bersò Teresa, celibi - Lucatti Orlando con Pippi Lina, celibi - Silvestri Gino con Giusti Ida, celibi - Dini Angiolo con Dumetti Velia, celibi. MORTI. Tazioli Augusto di anni 9 - Montani Giuseppe coning. 64 - Gadducci Isola ved. Bini 65 - Lazzeri Francesco Orazio coniug. 60 - Iacopi Adele nubile 61 - Sereni Orlaudo coniug. 27 - Mazzatiti Secondo coniug. 61 - Scarame.11i Rubilante celibe 20 - Zas !Asini Filotnene miei Morganti 53 - R:puli Virginia negli ■.nginit 40 - Bolaffi Moisè coniug. 72 - Buoni Adelaide ved. Benedetti 71 - Ciotti Angiolo celibe 65 - Croci Elena coniug. 41 - Masoni Natale coniug. 76 - Fava ED ira nei Pellegrini 54 Moroni Tersilio coniug. 35 - Masini Elvira vedova Vinci 64 - Barsotti Darville 5 - Antoni Ermellitia nei Renzoni 18 - Serraglini Ida ved. Perenti 38 - Cardosi Giovacehino coniug. 66 - Guet.ri Alessandro coniug. 68 - SaIvadori Fortunata nei Salvadori 43. Sotto i cinque anni: maschi 4 femmine 1. • Fi Piè del Ponte 4 • CONSULTAZIONI.- Tutti i giorni dalle 11.i30• • • alle 12.30. - PISA, S. Agostino, it. 2/. • • ••••••••6»•••••••••••••••••00.0 9. Sazzell O. PISA - Darr. Vittorio Emanuele - PISA COLICaNT/..A.= Liquori, Petrolio, Benzina ecc. Perfezionata torrefazione igienica del caffè Concessionari della. Spettabile Società generale per il commercio del Carburo di Calcio. INGROSSO & DETTAGLIO III tanto ricercato vino da pasto della Fattoria Laedi nuovamente tu vendita al prezzo: le qualità L. 1.25 ; 2." qualità L. 1.10 il fiasco di litri 2 te; circa, al negozio di TRANQUILLA FILIPPONI in Via Solferino : ed a quello di Amos FORNAI, Via Tuselli, 13. Gli eletti alla " Dante Alighieri „, Il Consiglio Direttivo della Dante Alighieri nella nostra città è stato così ricostituito: prof. Vincenzo Tangorre presidente, avv. Amedeo Valle, sig.ra Maria Pozzolini, maestro Ugo Tagliagambe, avv. Gino Cristiani, Avv. Orlando Vaselli, dott. Dario Gallia', prof. Vincenzo Biagi, avv. Alberto Guarducci, Giulio Michelozzi, Michele Filippeschi, Ugo Menichini, comtn. avv. Ainerigo Lecci, Arsace Tinagli consiglieri ed Eugenio Balestri. avv. Mario Supino sindaci. ordine del giorno della Democratica Costituzionale. La nossra Associazioue Democratica Costituzionale in una adunanza solenne, presieduta dal Presidente prof. Tangorra, ha approvato alla unanimità il seguente ordine del giorno L' Associazione Democratica Costituzionale Pisana, riunita in Assemblea Generale, la sera.dell' 8 febbraio 1913 ritenendo che l' immi- nenza della lotta polilira e l' avvento delle nuove falangi elettorali rendano doveroso procedere all' organizzazione delle forze liberali della ?tosti. a città; rilevando come nel paese vada ognor più delineandosi una corrente la quale, mentre tende a differenziare i vari partiti vuole altresì ricondurre il partito monarchico verso quei principi di liberalismo, che per le sue tradizioni e per le condizioni della vita e del pensiero moderni, debbono costituirne la caratteristica essenziale ; mentre addita ai monarchici democratici della città il dovere morale che hanno, sopratutto nel monzento attuale, di prepararsi alle imminenti elezioni, stringendosi ognora più intorno all' Associazione che rispecchia le loro idee e di darsi intensamente ad opera di propaganda, fa voti che la prossima lotta politica, per quanto riguarda il partito monarchico, sia imperniala sopra un programma, che valga a far convergere sempre più le forze costituzionali del collegio verso direttive essenzialmente democratiche e sinceramente liberali, in corrispondenza alle origini e allo spirito della monarchia italiana. Alla Croce Rossa. — Domenica 23 corr., avranno luogo le elezioni del consiglio di amministrazione ; e sappiamo che da molti soci sarà proposto alla presidenza il chiarissimo prof. Giuseppe Tusini, insegnante ordinario di Propedeutica chirurgica e colonnello della Croce Rossa. Un lutto. — Alle ore 6 della notte del 5 febbraio improvvisamente moriva in Pisa Adalgisa Pellegrini ved. Bianchi di anni 60, madre della signorina Giovannina e del sig. Riccardo Bianchi ragioniere della Camera di Commercio di Pisa. La famiglia dell'amico Bianchi rivolge pubblici ringraziamenti a tutti coloro che si associarono al suo lutto e che vollero rendere l' ultimo tributo di affetto alla cara estinta, accompagnandone la salma. I lavori alla via dei quattro Comuni. Il giorno 5 Marzo a ore 10 negli Uffici della Provincia si procederà all'incanto per P appalto dei lavori di rettificazione e sisteinezione della .Via dei quattro Comuni • nel tratto compreso fra la cantoniera Cappellini presso il Botro al Leccio ed il casotto di Bomba. Fate bene attenzione! Quando voi richiedete presso Parrucchieri, Profumieri, Farmacisti, Droghieri, e,T., un pezzo di Sapol liertelli, avviene di sovente che il negoziante vi offra un' altra qualità di sapone in sostituzione. Perchè?„. perchè il SAPOL BERTELLI per l' alto costo delle finissime materie prime impie- gate — che lo rendono un sapone da toeletta ottimo, di lunghissima durata ed appunto perciò economico — è un prodotto che, pur lasciando un equo margine di utile al Rivenditore, non gli permettete di realizzare un guadagno che altri saponi di più scadente qualità e di prezzo inferiore gli consentono in più forte misura. Ecco la ragione per la quale il negoziante, per realizzare un utile maggiore sulla vendita (ciò che, in ultima analisi, si risolve in una evidente perdita per chi compera) cerca di sostituire al richiestogli SAPOL un altro qualsiasi sapone. Nel vostro interesse, preten- dete dunque dai Rivenditori il V ERO SAPOL BERTELLI il cui prezzo è di Lire UNA. — In vendita anche presso la Società A. BERTELLI e C., Milano, via Paolo Frisi, 26. All' Università Popolare.— Il programma delle lezioni, fino alla fine di Febbraio, rimane stabilito come segue : Febbraio 17, lunedì: professo?. F. Flamini - Volfango Goethe ed il Faust; id. 19, mercoledì: prof Tarugi - Chimica pratica. - III. L' industria delle sostanze grasse; id. 21, Venerdì: avv. A. Bellini- Pietri - I problemi dei nostri massimi Monumenti; id. 24, lunedì : pro,. P. Bocci - La casa Pisana nei secoli XIII e XIV (con proiezioni); id. 26, mercoledì: prof. L. Landi - Dei disturbi più comuni della digestione. II. Imbarazzo gastrico. - Catarro gastrico, acuto, subacuto e cronico - loro sintomi - loro cause ; id. venerdì: prof. A. Mancini - Dalle prose del Carducci.-III.Per la libertà perpetua di S. Marino. il Mattaccino. La Elettrificazione della 'barata ia - Pontedera Lo studio della elettrificazione è già a buon punto in seno alla Deputazione; e ciò in seguito alle trattative concordemente avviate fra la Deputazim e provinciale e la Società che tiene l'esercizio delle tram vie della provincia. Non vi potranno essere ostacoli; ed alla prima adunanza del Consiglio provinciale la iniziativa sarà presentata per la sua soluzione. L' elettrificazione produrrà vari ed importanti benefizi: primo dei quali la necessità di ritoccare una convenzione fatta nel 1881, quando il nuovo mezzo di locomozione di fresco aveva fatto la sua comparsa nel Regno. Oggi l' argomento è ben conosciuto e quindi convenientemente disciplinabile nell' interesse del pubblico. E siamo certi che la solerte Deputazione provinciale non mancherà di cogliere la circostanza per stabilire un conveniente diritto da far valere in possibili future contingenze. Sappiamo che i tipi delle automotrici e dei rimorchi saranno tali da soddisfare, oltre che ai bisogni dei viaggiatori, anche all'estetica. E precise disposizioni irnporrano l'obbligo alla Società di mantenere il materiale mobile in buono stato di conservazione. Le vetture motrici dovranno essere di potenza tale da potere trascinare occorrendo fino a cinque rimorchi da 60 posti ciascuno. Inoltre il numero dei treni sarà per convenzione aumentato in rapporto a quello ora di fatto esistente, giacchè da sei — quante sono le attuali coppie — saranno elevati ad un minimo di dieci, e quattro di questi non potranno avere accodati vagoni merci. E mentre ora il tempo occorrente a percorrere la linea Pisa-Pontedera è di minuti 93, sarà pure convenzionalmente ridotto a soli 55. E chi non ha occhi per vedere questi benefici:, vuol dire che è un oppositore per sistema a tutte le buone imprese che rappresentano da vero I' utile ed il decoro di Pisa. j-Zra Parrucche e i6tts3 Al Verdi. — Le prime rappresentazioni dell' lsabeau avranno luogo Sabato 15, Domenica 16 e Martedì 18 Febbraio. AI Rossi. — Oggi lo Stenterello Sabatelli, acclamatissimo sempre dal pubblico, darà due rappresentazioni, una alle ore 16, con « Ginevra degli Amieri • ed una alle ore 20,30 con i Domenico Tiburzi ». Al Circo Busch. — Oggi e domani si terranno le due ultime rappresentazioni. LA MUSA VERNACOLA ferma che così facendo, si ottengono ottimi risultati per modo che alberi di 5 anni, concimati in tal maniera, assunsero uno sviluppo paragonabile a quello raggiunto da piante di 12 anni. La calciocianamide ai cereali vernini quale concimazione azotata in copertura deve essere somministrata entro i mesi di gennaio e febbraio nei paesi meridionali, cioè quando si usa fare la zappatura, ed in una sola volta, alla volata. Come pel nitrato di soda e per il solfato ammonico, si raccomanda di spargere la calciocianamide quando le foglie non sono bagnate di pioggia o da rugiada. La dose da usarsi è press'a poco quella del nitrato sodico da 120 a 150 kg. per ettaro a norma della fame d'azoto che il seminato manifesta. Se però si vede il bisogno di una quantità maggiore di calciocianamide — da 2 a 2 'i, q.li per ettaro — converrà dividere la distribuzione in due volte una prima per 2/3 in gennaio - febbraio ed il rimanente in febbraio - marzo. In terreni molto poveri conviene dare la calciocianamide sempre per metà prima della semina e per metà in copertura nella primavera. Per dare ali agricoltore la possibilità di DINO VARANI. I) Morto a Viareggio nel Gennaio scorso. Cronaca Venatoria Caro Croccolone, Ho letto nell'ultimo numero l'articolo molto interessante che l'egregio dott. G. Gioli ha formulato in risposta al vostro referendum: mi sembra però che nella critica, abbia dimenticato, di rilevare fra gli articoli sibillini, l'art. 10, dove al penultimo capoverso è detto : « L'uccellagione è « altresì permessa con panie e panioni fissi : al« baratto, uccelliera, paniorii Cosa hanno inteso di dire gli onorevoli coalmissarii con questo bisticcio ? Si può o non si può andare con l'innocua ci vetta e panioni a pittirossare 7 Forse che sì, forse che no ? Via, via un po' più di chiarezza e serietà da parte del legislatore. Non ti pare ? Un cacciatore diipanie vaganti. Cronachetta Agraria La concimazione degli alberi fruttiferi è operazione piuttosto trascurata dai nostri agricoltori, che non sempre la praticano con le precauzioni dovute. Generalmente, si concimano gli alberi spargendo i concimi ad una certa distanza attorno al piede in corrispondenza della proiezione della chioma. Ora, un frutticoltore francese, il signor Cadoret, ha dimostrato che questo sistema non è molto razionale; perchè i principi fertilizzanti in questo modo penetrano troppo lentamente nel terreno e corrono quindi il rischio di venir dilavati per mezzo delle acque. In luogo di questo sistema, egli consiglia di fare nel terreno attorniante l'albero dei fori per mezzo di un' asta di ferro, e di riempire poi i fori stessi coi concimi necessari. È a notarsi però che, per non danneggiare le radici con la loro causticità, i concimi stessi devono essere preventivamente mescolati con terra. Per un albero di dimensioni normali, bastano da 4 a 6 di questi fori a una distanza di circa 30 cm dal tronco e e ad una profondità variabile con l' età della pianta. L'ideatore di questo nuovo sistema af- concimi. Una nuova malattia delle viti s'è manifestata in alcuni vigneti del Piemonte e nell' Oltre Po colpendo di preferenza le Barbera e le Freisa. Trattasi di una malattia chiamata arricciamento » e che presenta diversi punii di contatto col « roncet « che tanto ha fatto parlare di sè per le infezioni avutesi in Sicilia. Informata dalla Società dei Viticoltori italiani la stazione di patologia vegetale di Roma di questo malanno tanto impressionante, questa nella persona del suo direttore, comm. prof. Cuboni, si affrettò a rispondere che il malanno sarà studiato con ogni cura non appena le saranno inviati i tralci, i ceppi, le radici infetto e che per tanto domandava, al Ministero di agricoltura, i mezzi per poter fare uno studio organico e razionale onde arrestare il male nella sua dannosa marcia. X. Casa fon.data n.el leS0 PREMIATO STABILIMENTO A VAPORE per produzione LATERIZI IN GENERE — TEGOLE ALLA MARSIGLIESE — MATTONI FORATI — TUBOLARI PER VOLTERRANE. 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Era di maggio, e te disteso sulla 'arda rena, guardavi scende' giù l' urtinzo raggio nella marina pi-acida e serena. E ne' tu' occhi 'r bianco paesaggio, tutto argentato dalla luna piena, fissava per la tela un novo saggio... ma 'r core nascondeva la su' pena Quer core che sentiva le dorcezze della nostra marina déantata e ne 'oloriva eterne le bellezze, ora Un parpita più, 'vendo le sere riscende 'r Sole nella 'onca dorata e le paranze e i 'orvi vanno a schiere. effettuare lo spargimento della caleiocianamide in modo facile, economico e razionale si sono costruiti degli spandi-ealciocianamide di diversi tipi. Quello che noi consigliamo è il tipo a caz piola che si Pin. ... Ti?. Simonetta 1913 -