In Malesiaalla ricerca di Sandokan

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In Malesiaalla ricerca di Sandokan
Diario Malesia
MARE cinese
meridionale
kuala lumpur
Una moderna città
dove convivono
edifici coloniali,
grattacieli super
tech e una Chinatown con venditori
ambulanti e mercati notturni.
kuching
È conosciuta come "La città dei gatti".
Per le vie si incontrano numerose statue
del felino.
malesia
kuala
lumpur
1
kuching
2.500 euro
cameron
highlands
1
e8
malacca
kuala lumpur
malacca
e2
indonesia
bako national
park
Punto d'incontro
delle culture
malese, cinese,
indiana
e portoghese.
È caratterizzata
da un'alta concentrazione di templi
ed edifici di ogni
credo.
kuching
Quando: sempr
e
Durata: 15 gior
ni
Viaggio: aereo
Costo a person
a:
(spesa approssim
ativa)
similajau
national park
m a le s i a
x t r f o
i c e h
saratok
indonesia
In Malesia alla ricerca
di Sandokan
TERRA STATO TERRA CITTÀ
STRADA STATO
PALAZZO
STATO CONF.
STRADA CITTÀ
Nel Borneo malese a visitare i parchi di Bako e Similajau, passando per le piantagioni
della Turistapercaso Lucy05
di tè di Langkawi e dalle città di Malacca e Kuala Lumpur
MARE
S
i parte per il viaggio “dell'anno”: questa volta si va in Malesia. Prima tappa, Borneo. Affrontiamo circa 14 ore di aereo e poi,
appena sbarcati a Kuala Lumpur, saliamo, quasi al volo, su un piccolo aereo dell’Air Asia che ci porterà a
Kuching, capitale dello stato del Sarawak: costo del biglietto, poco più di
50 euro tra andata e ritorno. Arrivati
all’aeroporto, andiamo a ritirare l'auto prenotata prima della partenza e
ci dirigiamo in albergo. La hall è accogliente, le stanze, invece, sono squallide e non troppo pulite, ma pazienza,
tanto ci fermeremo solo una notte. Ormai è pomeriggio inoltrato e non vediamo l’ora di dare un’occhiata intorno. Ci dirigiamo, quindi, verso il
fiume e cominciamo a goderci la vacanza. Diventa buio presto: siamo vicini all’Equatore e il sole tramonta
prima che in Italia. Per la cena ci facciamo consigliare un buon posticino
nei paraggi da una ragazza di passaggio. “Andate al di là del fiume”, dice. Ci
fa notare che siamo proprio sopra un
molo: basta scendere qualche gradino e la barca è lì, pronta a portarci da
una parte all’altra in qualsiasi momen-
LAGO/FIUME
PARCO
PARCO 2
Fiori da record
La fauna della Malesia
è di una stupefacente
varietà. La pianta più
famosa è la Rafflesia:
i suoi fiori hanno
un diametro che può
superare il metro.
Cresce nelle foreste
dell’isola di Sumatra,
della Malesia
peninsulare
e del Borneo. Quando
non è fiorita
è difficilissima
da individuare e non
esiste una stagione
fissa di fioritura:
il bocciolo si sviluppa
da un piccolo germoglio
marrone, diventa
enorme in poco tempo
e si schiude mostrando
splendidi petali rossi
a piccole macchie
bianche. Il luogo
migliore per vederla
è il Parco Nazionale
di Gunung Gading
nei pressi di Kuching,
nel Sarawak proprio
nel cuore del Borneo
malese.
vacanza all’a
vventura tour
emozionante
e inusuale, che
e' una continua
scoperta. dalla
incontaminata fin
natura
o alle metropol
i. ce n'e' per tut
ti
1
TRACC
Diario Malesia
01 Sultan Abdul Samad Fu
la residenza del governo coloniale
inglese. Oggi è sede della Corte Suprema.
02 a Chinatovn Ristoranti all'aperto.
03 malacca Balli tradizionali malesi davanti il palazzo
del sultanato. Foto del tpc di Paolo Mariuz.
01
02
to. Arrivati sull’altra sponda del fiume,
non facciamo fatica a trovare il locale
che ci ha indicato la nostra amica: è
una casetta di legno non molto grande ma accogliente. Il menu è in un inglese un po' incerto, quindi andiamo
sul sicuro, ordinando pollo al bambù e
verdure al vapore. La cena è buona ed
economica: paghiamo solo 115 ringgit,
pari a 30 euro (ma da dividere in sei).
La vacanza promette bene. Stasera a
letto presto, in modo da metterci in
pari con le ore di sonno.
con un po’ di timore tra il fitto fogliame quando, d’un tratto, intravediamo
il mare, una fantastica spiaggia e tantissime scimmiette. La voglia di tuffarsi e tanta ma il bagno non si può fare,
abbiamo troppo poco tempo a disposizione, quindi desistiamo.
La prossima tappa in programma è il
Parco Similajau, che dista da Kuching
circa 700 chilometri. La strada è asfaltata ma piena di curve e neanche troppo larga per cui non è possibile farla
Come è dura l’avventura
La mattina di buon’ora, partiamo per
il Parco Bako, che dista circa 20 chilometri da Kuching.
Una volta arrivati alla reception del
parco, consegniamo i passaporti e
paghiamo il biglietto. Poco più in là
ci aspetta una barchetta che ci porterà nel cuore della giungla. Una
mezz’oretta di tranquilla navigazione e approdiamo su una piccola duna
di sabbia. Scendiamo lentamente dalla pagoda e iniziamo a incamminarci
in fila indiana, mentre l’umidità inizia
a produrre i suoi nefasti effetti facendoci grondare di sudore. Proseguiamo
03
in mezza giornata: dedidiamo, così, di
fermarci a dormire in un hotel (paghiamo poco più di 5 euro a testa). La sera andiamo a mangiare in un ristorante
cinese, poi di volata a dormire: la stanchezza sta facendo la voce grossa.
04 foresta
pluviale
Qui il fai da te
non è una buona
idea.
04
2
crociera notturna
Il giorno dopo si parte di buon’ora alla volta del Similajau. Arriviamo dopo
circa sei ore di viaggio. Ci affibbiano
tre camere con due letti singoli in una
struttura nuova e senza troppi comfort, ma ampia e pulita. A due passi dal
nostro ostello c’è una spiaggia e il pomeriggio lo passiamo lì. Certo, non è
l’angolo di paradiso che avevamo immaginato (complice la bassa marea),
però va bene, anche perché mezza
giornata di relax ci fa gioco: ci fermeremo qui fino a quando non si farà l’ora
di cena. Foto a raffica di un tramonto a
dir poco unico e poi di nuovo al ristorante… in attesa del supposto “pezzo
forte”: i coccodrilli. Finita la cena, infatti, vediamo arrivare il nostro barcaiolo: ci condurrà sul fiume ad ammirare questi temibili lucertoloni. È buio
pesto: in acqua c’è solo la nostra barchetta e la torcia del comandante, che
Diario Malesia
o
Altri due Turisti perocas
erienza
esp
lor
la
o
tan
con
ci rac
di Anna e Luca
Scopri, viaggia, ama... Malesia e Borneo
Più che un diario tante informazioni utili per organizzare una vacanza fai da te e risparmiare
P
rima di tutto una notizia che farà venire una certa
ansia agli amanti del fai da te come noi, ovvero:
scordatevi di visitare il Borneo da soli. Per il resto della
Malesia, invece, non ci saranno problemi, potrete girarla tranquillamente in macchina, in treno o in bus. E
anche per dormire, zero intoppi. Esistono soluzioni per
tutte le tasche, a patto di non essere troppo schizzinosi. Per il Borneo, invece, non è cosi: si tratta di pura
foresta pluviale, quindi dovrete cercarvi una guida e
preferibilmente fatelo sul posto. Noi, prima di partire,
abbiamo contattato un po' di agenzie (serve una buona
padronanza dell’inglese) e organizzato il tutto a monte. Vi consigliamo, quindi, di avere già le idee chiare, o
quanto meno, una bozza di itinerario con date approssimative. Prendetevi, poi, la briga di acquistare i voli
interni (Air Asia è la più economica) e i soggiorni, lasciando all'agenzia la mera organizzazione del tour.
In questo modo, potrete risparmiare un bel po' di soldi.
Altro argomento importante è la scelta del tour operator per le escursioni. "Purtroppo" dovete affidarvi a
loro e so che questo potrebbe far sembrare un viaggio
nel Borneo un tour organizzato, ma fidatevi, non è così.
E, in ogni caso, non c’è altra scelta: il posto è pieno di insidie e serve grande professionalità nella gestione degli
eventi. A noi è capitato di viaggiare al massimo con sei
persone, quindi la paura che il tour si trasformi in una
mega gita in pullman con 65 turisti ululanti non c'è...
state tranquilli! Di agenzie ce ne sono tantissime, ma
mai come in questo caso, la qualità si paga! Noi conosciamo la Borneo Adventure, con cui abbiamo fatto due
escursioni organizzate in Borneo e un'altra (che preferiamo non citare) che ci ha organizzato il soggiorno nel
Sarawak. Ebbene, ci hanno portato in uno squallido
zoo con tanto di spettacolino dei coccodrilli, animali
ammassati ovunque e musica altissima!
Giusto una piccola parentesi circa i famosi centri di
riabilitazione per oranghi, molto diffusi in Malesia…
volevo spezzare una lancia a loro favore, nonostante tutto. Sì, è vero, ci sono molti turisti, il tutto suona
commerciale e il gusto della natura selvaggia sembra
andare a farsi benedire. In realtà, questi primati seguono davvero un percorso di riabilitazione e vivono in
spazi immensi. Noi, anche qui, siamo stati fortunati e
ne abbiamo visti parecchi. Quindi se ve lo mettono in
programma, andateci: sarà una bella esperienza.
Conoscere il sud est asiatico
Visitare la Malesia è sicuro. Bisogna, tuttavia, soffer-
marsi su due aspetti decisamente importanti, ovvero
il cibo e l’igiene. Assolutamente da provare lo street
food: profumatissimo e coloratissimo a patto che tutto
sia ben cotto. La pulizia è un tasto davvero dolente, al
punto che consigliamo di portare il sacco-lenzuolo per
il materasso, anche per alberghi di buon livello.
Trattati questi punti irrinunciabili, possiamo solo consigliarvi di lasciare a casa la frenesia dei ritmi italiani e iniziare con quelli malesi... lenti, moooooolto lenti. Questi
stessi ritmi li troverete nella capitale, negli aeroporti,
nelle fermate dei pulman, nella foresta pluviale, nelle
isole da luna di miele e nei villaggi rurali.
un tour che merita
Potremmo raccontarvi altre mille cose pratiche e stati
d'animo... la gioia e la tenerezza provate nel vedere le
nasiche, la tensione nel vedere un coccodrillo in un safari notturno, l’ansia notturna vissuta con la tribù dei
tagliatori di teste, o la cenetta romantica sulla spiaggia
di Palau Tioman. Ma una cosa è certa: preparatevi ai
sorrisi, ma anche alla bizzarra, molesta ed esasperante
abitudine malese nel voler dare qualsiasi tipo di indicazione anche quando ignorano assolutamente di cosa
si stia parlando. Ad ogni modo, benvenuti in Malesia.
viene accesa, di tanto in tanto, per farci vedere alcuni cuccioli. Del coccodrillo adulto riusciamo a intravedere (con
grande delusione tra gli astanti) solo gli occhi rosso fuoco che spuntano
“diabolicamente” dall’acqua. La crociera notturna è terminata: ci aspettavamo di più, ma pazienza. Un buon
sonno ristoratore ci aspetta.
01
01 cameron highlands
Sono un vasto altipiano a 200 km
da Kuala Lumpur, a 1500 metri sul livello del mare. Godono
di un clima mite che favorisce la coltivazione della pianta del tè.
Le sei Indiana Jones
“della bassa”
Facciamo colazione con toast e marmellata nell’unico ristorante dei paraggi, quindi partiamo per un'altra crociera sul fiume. Certo, di giorno è tutta
un'altra cosa: puoi vedere la vegetazione in tutte le sue sfumature cromatiche per non parlare, poi, delle tantissime piante, alcune davvero singolari.
Vediamo, tra l'altro, un enorme coccodrillo e due grossi granchi di un colore
verdastro scuro.
Dopo la mini crociera, decidiamo di
fare un giretto nella giungla. Optiamo
per il percorso che arriva fino alla punta della baia. Attraversiamo il ponticello di corda e legno uno per volta, per
non farlo dondolare troppo, quindi ci
avviamo per il sentiero, immergendoci
3
nella natura selvaggia. Abbiamo camminato un po’ prima di accorgerci di
aver sbagliato strada clamorosamente, ma non importa, va bene lo stesso. Ecco che, all’improvviso, sentiamo
un rumore di foglie secche. Pensiamo
a una scimmia che vaga da un albero
all’altro… ma il fruscio proviene da terra. Un attimo dopo, un grosso varano di colore verde ci taglia la strada.
Il poverino ha più paura di noi e scappa in tutta fretta, allontanandosi dalla
confusione “a zampe levate”. Noi invece, continuiamo la nostra esplorazione
ancora un’altra oretta, prima di tornare
alla base. Siamo pronti per la prossima
destinazione, Saratok.
È una meta tutto sommato, non troppo turistica. Per l’albergo, seguiamo un
cartello visto all’entrata del paese. Trovato il posto, cerchiamo di farci capire
alla meno peggio: da queste parti trovare gente che parli inglese non è facile, nemmeno negli alberghi. Dopo cena
andiamo a dormire: l’indomani ci attendono Serian e il ritorno a Kuching.
vivere in... comune
Arrivati a Serian andiamo subito alla ricerca di una longhouse, una sorta
Diario Malesia
!
Io ci sono
stato...
Mangiare
a Kuala Lumpur
01
di casa comune, ciascuna con proprie
stanzette per dormire, ma dove tutto il
resto della vita è in totale condivisione.
Si tratta di abitazioni tipiche di matrice rurale, molto belle da vedere, meno da abitare, almeno per noi occidentali. A ogni modo, seguiamo la strada
indicata sulla cartina ma non troviamo
nulla. Desistiamo, rimandando la visita a più tardi e ci dirigiamo al parco per
vedere gli orangutan che sono un vero spettacolo. In questo punto del par-
co, la vegetazione è talmente fitta che
non filtrano nemmeno i raggi del sole.
Siamo tutti col naso all’insù per fotografare questi splendidi primati che vivono in una sorta di habitat naturale.
Ma il nostro pallino fisso sono rimaste
le longhouse che non abbiamo potuto
vedere prima. Avvistiamo un cartello:
ci informa che a 30 chilometri, ci sono
proprio quelle che volevamo vedere. In
poco più di un’ora, arriviamo sul posto. Non si tratta di una lunghissima
La Tpc Chiarella79
consiglia di andare sulla
Menara Tower, in centro
a Kuala Lumpur, a 286
metri di altezza, dove
si trova un bellissimo
ristorante girevole con
buffet internazionale,
piatti tipici malesi e dolci.
A tutto ciò si aggiunge
la magnifica vista della
metropoli che cambia
angolazione grazie
alla pedana mobile.
Fai crescere anche tu
la nostra community!
Lascia la tua
segnalazione su
turistipercaso.it/iocisonostato
01 Traffico
A Kuala Lumpur
è tentacolare:
meglio usare i mezzi
pubblici.
casa con tante porte ma di tante casupole una attaccata all’altra con un unico grande terrazzo di legno dove i bambini giocano, gli anziani sonnecchiano
e le donne intrecciano ceste. Insomma,
un vero spaccato sociale della Malesia.
Kuala, stiamo arrivando!
Il giorno successivo è l'ultimo del nostro soggiorno nel Borneo. Lasciamo
in aerostazione a Kuching la macchina che ci ha accompagnati in questi
primi giorni del viaggio e voliamo alla
volta di Kuala Lumpur.
Una volta arrivati, prendiamo un taxi
e ci facciamo portare in hotel, al quartiere cinese: siamo al 17esimo piano
e dal terrazzo della nostra stanza c’è
una vista spettacolare: protagoniste
assolute, ovviamente, sono le due
torri Petronas.
Una volta sistemati, andiamo nella zona commerciale di Chinatown. Ci sono
un movimento incredibile e un mercato al quanto vivace: giriamo un po’
fra i vari banchetti, fino a quando non
arriva l’ora di cena. Poi ci fermiamo a
mangiare in uno dei tipici ristoranti
all’aperto. Con tutto questo via vai di
gente si respira quasi un’aria di festa.
Momenti di vita malese
02 frutta e spezie
In un banchetto
al mercato. Del Tpc
Stefanoan.
03 al mercato
Al Jalan Petaling
di Kuala Lumpur
si trova di tutto.
04 street food
Uno dei tanti
chioschetti
della capitale.
02
03
4
04
Diario Malesia
Giriamo a visitare, trattare e comprare
fino a tardi e poi ci ritiriamo nella nostra stanza: l'indomani visiteremo le
mitiche torri Petronas.
vera icona
Dal nostro terrazzo sembravano vicine
e inizialmente volevamo andare a piedi. Invece si sono rivelate lontane ben
quattro fermate d’autobus. Una volta
arrivati alle maestose torri, cominciamo a scattare fotografie a raffica, poi
decidiamo di prendere i biglietti per salire. Niente da fare: è tutto esaurito e
dobbiamo rinunciare alla skyline della
città. Un po' delusi, per trascorrere la
serata torniamo a Chinatown.
Il programma del giorno successivo è di andare a Cameron Highlands
(a 1.500 metri sul livello del mare) alle piantagioni del tè con l’ausilio di un
percorso guidato (prezzo 20 euro a testa). La regione è particolarmente adatta alla coltivazione di questa pianta
grazie al clima mite e temperato. La raccolta delle foglie viene fatta ogni 3-4
settimane. Ciascun contadino raccoglie
in media circa 100 chili di tè al giorno e
la lavorazione dura tra le 12 e le 20 ore.
Inoltre, nelle vicinanze ci sono anche
numerose fabbriche dove è possibile
!
Io ci sono
stato...
Vacanza comoda
Per chi cerca un altro tipo
di vacanza ci sono le isole
dei resort. A Perenthian
Besar, l'Abdul's Chalet
è consigliato dalla Tpc
Londondella. Personale
gentile e disponibile,
alloggio fenomenale,
specie se sceglierete
i bungalow comfort vista
mare. Adatto per una
vacanza rilassante e
romantica. Consigliato
a ogni genere
di viaggiatore, sia
a quello più attivo
che a chi preferisce
oziare davanti a un mare
cristallino. Ristorante
sul mare, colazioni
abbondanti, pranzi
e cene a la carte. Prezzi
modici e cibo di ottima
qualità. Il giorno potrete
scegliere un pasto veloce,
per tornare subito
in spiaggia. La sera,
ambientazione
stupenda: tavolini
sul mare e grigliata
di pesce a scelta.
01
01 pranzo & cena Lo
street food è abbastanza sicuro e i prezzi sono bassi.
assistere a tutte le fasi della produzione vera e propria. Vanno dall’arrotolamento alla fermentazione, passando
poi per l’essicazione e, infine, l’imballaggio del prodotto finito.
moschee, templi indù
e cattedrali
Il nostro viaggio in questa terra meravigliosa continua. Decidiamo, così, di
andare a Malacca, che è anche l’ultima
tappa prima del nostro rientro in Italia.
Prendiamo un hotel vicino al quartiere
cinese. Il tempo di sistemarci e andiamo a visitare il centro. La città è molto carina, anche se non troppo pulita.
Ci dirigiamo verso la grande moschea:
bellissima, ma non possiamo visitarla come vorremmo per via dell’ora di
preghiera. Riusciamo giusto a dare una
sbirciatina, niente di più. Facciamo un
altro giro e questa volta, invece di una
moschea, visitiamo due tempi indù, anche questi bellissimi, e poi la chiesa
cattolica di St. Paul. Una cosa è certa,
questa città è un crogiuolo di moltepli-
I ricordi di viaggio dei turistipercaso
01
04
01 Borneo Relax tra gli alberi del Tpc
CriLaCri. 02 odori Da strada... Foto
dei Tpc annaluca. 03 Kuala Lumpur
Le Torri Petronas del Tpc Alefrankino.
04 due ruote Una speciale guida
turistica del Tpc EnzoVenia.
02
03
5
Diario Malesia
01 Una veduta
di kuala lumpur
Sullo sfondo
le torri Petronas
e, a destra,
il National Theatre.
02 meditazione
Un tempio taoista
nella vecchia
Chinatown.
03 Malacca
Un edificio di culto
dedicato al dio
SanDuo.
01
ci influenze culturali: cinesi, spagnoli,
inglesi, giapponesi e persino olandesi,
tutte hanno lasciato buona traccia di
sé. Poi abbiamo fatto un giretto in Jonker Street, una via obbligata per fare un
po’ di shopping: qui è possibile trovare
ceramiche cinesi, tessuti di batik e oggetti in madreperla originalissimi.
Una delle cose che ci sono piaciute di
più a Malacca è che non c’è bisogno
della macchina: si può girare tranquillamente a piedi (o ancor meglio in trishow, i coloratissimi risciò a biciclet-
ta) e “perdersi” amabilmente tra le sue
viuzze strette e lunghe. Intanto, l’appetito inizia a farsi sentire. Qui di bancarelle che offrono cibarie di ogni tipo ce
ne sono tantissime, ma lasciano a desiderare quanto a pulizia. Quindi, abbiamo preferito un ristorante per minimizzare i rischi. Consigliatissimo,
l’otak-otak, ovvero un filetto di pesce
grigliato avvolto in foglie di banano.
Il giorno successivo è quello della partenza. Tuttavia, dato che il nostro aereo
decolla alle 23.30 possiamo permetter-
Che si mangia oggi?
L'alimentazione malese
si basa prevalentemente
sul riso che può essere
cucinato in diversi modi:
a vapore, fritto, cotto
in bianco o condito con
latte di cocco, spezie
ed erbe. Il tutto è quasi
sempre accompagnato
da verdure, carne
o pesce.
ci di fare tutto con estrema calma e visitare qualche altro posticino. Intanto,
vorremmo fare una crociera sul fiume
per vedere la città da un’altra prospettiva. Non è una bellissima giornata, però
non piove e la temperatura è quella giusta. Noleggiamo una barca, iniziando
a risalire il fiume lentamente ed è subito spettacolo: la città vista dal fiume
è tutta un’altra cosa: una bomboniera
fatta di ponti, case e templi dai mille colori. Per noi è l'ultima emozione prima
di tornare in Italia.
Come, dove, quanto
Link e indirizzi utili
Ambasciata d’Italia a Kuala
Lumpur (99, Jalan U Thant
55000). Tel. +60 3 42565122
- 42565228, fax +60 3 42573199.
Documenti
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell'uscita dalla Malesia.
Il visto per turismo non serve per
soggiorni non superiori a tre mesi.
TR
02
Religione
La Malesia è un paese prevalentemente islamico. In occasione di visite a moschee è necessario indossare pantaloni o gonne
lunghe, avere braccia e capo coperti ed essere scalzi.
Con i treni per i tragitti lunghi
e con l'autobus per quelli più
brevi. Si possono usare anche i traghetti ma per le isole è meglio utilizzare l'aereo.
Mangiare
6
Un euro vale indicativamente
poco più di 4 ringgit. Le carte
di credito sono accettate a Kuala
Lumpur, ma più difficilmente nel resto del paese. Nelle isole munitevi
di contante in moneta locale. Le
mance sono comprese nel prezzo.
AV E L
Viaggi interni
03
Moneta
Cibo da strada nelle bancarelle
all'aperto, ma controllate sempre con attenzione che il pesce e la
carne siano ben cotti. Bevete solo
acqua in bottiglia.
Quando andare
In Malesia c’è un clima caldo
umido durante tutto l'anno. Le
temperature oscillano solitamente
tra i 20° e i 30° e l'umidità è quasi
sempre del 90%. La Malaesia è divisa in due: quella peninsulare e
quella orientale, che comprende gli
stati di Sarawak e di Sabah nel Borneo settentrionale.
Fuso orario e lingua
6 ore avanti rispetto all’Italia
con l’ora legale. Si parla prevalentemente il tamil, ma l’inglese è
abbastanza diffuso, almeno nelle
grandi città.
Sicurezza
Le uniche zone a rischio sono
il Sabah orientale e il confine
con la Thailandia. È bene, in ogni
caso, evitare di girare, soprattutto
nelle ore notturne, con oggetti di
valore troppo in vista.