Gli italiani a Berlino

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Gli italiani a Berlino
23/6/2014
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Gli italiani a Berlino
di Ghe rardo Ugolini
Auf Wiedersehen Italia – In fuga verso
il futuro; un libro di Leopoldo
Innocenti. Il tema è quello della nuova
emigrazione di giovani italiani verso
Berlino.
Il fenomeno ormai è ben noto, se ne
parla in televisione e sui giornali, spesso con molta esagerazione e non
poca improvvisazione. Si tratta dei cosiddetti “cervelli in fuga”, di quei
ragazzi che lasciano l’Italia per cercare fortuna all’estero, alimentando
nuovi flussi emigratori che rispetto al passato presentano tanti tratti di
novità, ma anche consonanze preoccupanti
Il miracolo
(molti seeconomico
ne vanno, oggi
dellacome
Germania è vero?
Presentazione
del
di Patricia Szarvas
ieri, sostanzialmente per ragioni economiche,
per trovare
unlibro
lavoro
"Ricca
Germania,
poveri
tedeschi"
dignitoso di cui vivere). In tale contesto, Berlino, è assurta al ruolo di
Mecca dell’emigrazione italica, esaltata come la terra promessa in cui gli
VIDEO
alloggi costano poco, il lavoro si trova senza fatica, e chiunque abbia
talento e buona volontà può sfondare.
Sulla scia di questa esagerata “mitologizzazione” dell’odierna Berlino –
colpevolmente alimentata dai mass media – ecco che la comunità italica
nella capitale tedesca sta vivendo un boom quantitativo incredibile. Negli
ultimi dieci anni ne è per lo meno raddoppiata di numero, e forse le cifre
sono anche maggiori, se si tiene conto dei tanti che evitano di registrarsi
presso l’anagrafe locale. Sugli italiani a Berlino ci hanno girato perfino un
film, La Deutsche Vita, diretto da Alessandro Cassigoli e Tania Masi, che in
tono umoristico contribuisce ad abbattere un bel po’ di leggende sorte
negli ultimi anni attorno alla città e alle possibilità di successo per tutti
che essa garantirebbe.
Ma ancora mancano ricerche e studi complessivi che mettano bene a
fuoco la problematica esaminandola in tutti i suoi aspetti. Un contributo
importante in tal senso è il libro Auf Wiedersehen Italia – In fuga verso il
futuro, da poco pubblicato presso la casa editrice Armando di Roma. Lo ha
scritto Leopoldo Innocenti, giornalista Rai in pensione, un reporter di
grande spessore, per decenni inviato nei più svariati teatri di guerra, ed
ora affascinato anch’egli dal Moloch berlinese al punto di essersi trasferito
egli stesso a vivere sulle sponde della Sprea.
Innocenti ha scritto un libro sugli italiani che scappano a Berlino
scegliendo la chiave più efficace e coinvolgente: quella di dare
direttamente voce ai protagonisti del nuovo esodo inducendoli a
raccontare le proprie esperienze e motivazioni. Ne esce un mosaico di
sedici storie italo-berlinesi, sedici casi di giovani italiani che a Berlino
hanno trovato (o stanno cercando) quello che la madre patria aveva loro
negato, ossia «la speranza di un futuro migliore ».
video
arc hivio edizioni prec edenti s u Y O U T U BE
Esenzione Imu per gli
italiani pensionati
residenti all'estero.
Intervista all'on. Laura
Garavini
20.06.2014
Quale informazione per gli
italiani in Germania
05.05.2014
video
03.04.2014
video
Ricca Germania - Poveri
tedeschi. Il lato oscuro del
benessere. Intervista a
Patricia Szarvas,
giornalista economicofinanziaria
RUBRICHE
nessuna news in questa lista.
Cosa li ha spinti a lasciare famigliari e amici per venire a vivere in un
Paese tanto diverso, dove la lingua sembra essere uno scoglio
insormontabile da superare, con costumi e abitudini tanto differenti? Si
tratta di scelte definitive o di esperienze temporalmente limitate? E quale
immagine della Germania viene fuori dallo specchio in cui i protagonisti
della nuova emigrazione riflettono il proprio vissuto? Sono le questioni
che l’autore affronta interloquendo con i protagonisti del volume, ciascuno
intervistato in una zona diversa della città e in un ambiente particolare,
che può essere un caffè, un ristorante o anche un parco o una libreria,
così che il percorso seguito si trasforma anche in un ritratto aggiornato
della città e dei suoi luoghi più significativi.
Gli sbocchi che gli italiani in fuga hanno trovato nella capitale tedesca
sono dei più svariati: si va da Luca, venditore di abiti vintage nei mercatini
dell’usato, ad Alessandro, medico calabrese assunto presso l’ospedale
Charité; da Anna, pugliese laureata in Lingue che ha trovato un posto
d’insegnante, a Filippo, videomaker siciliano che a Berlino ha potuto
realizzate il suo sogno professionale e soprattutto ha trovato un
ambiente in cui vivere la sua “diversità” sessuale senza nessun problema
di tipo morale o sociale. I casi raccontati da Innocenti sono quasi soltanto
storie di successo, il che probabilmente era nelle intenzioni dell’autore,
ma rappresenta un limite per la comprensione del fenomeno “italiani in
fuga a Berlino”.
Le statistiche ci dicono, infatti, che molti, anzi la maggior parte, non vanno
oltre l’impiego precario come cameriere in un qualche ristorante, così
come una buona fetta di loro si vede costretta a rifare le valige e tornare
in Italia dopo pochi mesi.
http://www.corritalia.de/Dettaglio.26+M5226c587467.0.html?&type=98
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