Merano, l`Arte della Natura

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Merano, l`Arte della Natura
Merano, l’Arte della Natura
Ambientalismo costruttivo e creatività architettonica convivono in una
simbiosi infinita
Passo dopo passo gli scenari cambiano, l’intensità “caliente” si dirada,
penetriamo nella suggestione dei Boschi del mondo. Ogni luogo ha uno
spirito e in questo luogo particolare…
di Antonella Iozzo
Merano (BZ) – Ai Giardini di Castel
Trauttmansdorff l’Arte della natura,
fascinazione dell’iride, attrazione dello spirito.
Accarezzati dal sole, luccicano come un
brillante di petali incastonati nel verde.
Composita armonia di un giardino botanico
rinsaldata, completata, arricchita da una
cangiante vibrazione luminosa. Un gioco di
contrasti materici e cromatici, una linea
architettonica palpitante e silenziosa che
percorre le stesse vie che nel 1870, durante i
mesi invernali, e nel settembre 1889, percosse
l’imperatrice Sissi, durante i suoi due soggiorni
presso il Castel Trauttmansdorff, oggi parte del
museo Touriseum, duecento anni dell’intensa
storia del turismo tirolese.
Sulla terrazza del castello troviamo il “Trono di
Sissi”, costruito nel 1908 in onore della coppia
imperiale d’Austria. Marmo bianco che incontra
e dialoga con le coinvolgenti sfumature
cromatiche dei giardini.
Nel 1994, su incarico della Provincia di Bolzano, proprio dove un tempo, con sguardo
ombroso e malinconia latente, passeggiava l’imperatrice Sissi, si diede inizio ai lavori per
tramutare i dodici ettari di terreno intorno al castello in una lussureggiante,
coinvolgente, melodica partitura botanica cadenzata dai ritmi dell’arte e della passione.
Piante di Iris e di Yucca risalenti al tempo dell’imperatrice sono state integrate nel
progetto, una lunga storia che ha disegnato l’anima di un percorso che si distende nella
memoria e nella ricerca, oltre 80 paesaggi e quattro aree tematiche: I Boschi del mondo,
I Giardini del sole, I Paesaggi dell’Alto Adige, I Giardini acquatici e terrazzati.
Nessuna scelta casuale, infatti, ma da una perfetta sintesi di studio ed innovazioni
tecnologici nasce un’oasi naturalistica tra le più belle del mondo. Ambientalismo
costruttivo e creatività architettonica convivono in una simbiosi infinita che rilascia
cadenze di quiete musicale e vivaci irruenze cromatiche. Nei Giardini del Sole il profilo
dell’universo pulsa nel battito di ulivi con l’Oliveto più settentrionale d’Italia, che accoglie
anche l’Olivo più antico con i suoi 700 anni di età, e poi piante di limone, arancio,
mandarino, pompelmo, bergamotto, cipressi ed un campo di lavanda che in giugno si apre
allo sguardo come un sogno provenzale.
L’immaginazione inizia il suo viaggio, sedotto
lungo il percorso dalla più estesa collezione di
salvia d’Italia con 154 varietà, una tavolozza
che fluttua magicamente sulle texture
cromatiche del paesaggio circostante.
Intermezzo mediterraneo in grado di
sprigionare un’atmosfera sensuale, preludio
alle emozioni brucianti, incandescenti e
selvagge che sopraggiungono dalla collina dei
cactus, delle euforbie, aloe e agave, piante
grasse abituate alle condizioni di vita estreme
delle zone semidesertiche di Africa e America,
è l’aria del deserto che si addensa intorno a noi.
Passo dopo passo gli scenari cambiano,
l’intensità “caliente” si dirada, penetriamo nella
suggestione dei Boschi del mondo. Ogni luogo
ha uno spirito e in questo luogo particolare
latifoglie sempreverdi originarie di Cina,
Giappone e Florida e latifoglie provenienti dal
Nord America orientale e dal Sudamerica si
rivelano all’uomo i tutto il loro splendore.
Nasce uno scambio di emozioni che conduce ad
una nuova avventura per l’anima che scopre non semplici piante organizzate con
professionalità, ma creazioni architettoniche che delineano lo spirito di posti lontani e
pure così vicino a noi in questo percorso fiancheggiato da conifere con sequoia gigante e
Sequoia sempreverde del Nord America orientale fino a sopraggiungere ad un Bosco di
cipressi calvi dall’area del Mississippi.
Un caleidoscopio della natura intriso di poesia , ambienti dove accanto ad un giardino di
piante utili provenienti dall’America troviamo una risaia asiatica e una piantagione di tè.
Sembrano quasi dipinte dal pennello di una grande artista capace di distendere un
tessuto emozionale che segue le curve dell’immenso. Forza e fragilità della vita
mantengono integra la sua essenza nel Giardino giapponese costituito soprattutto da
acqua e rocce, è un respiro che consola e appaga. Un attimo dilatato di pace, prima di
scoprire i “Fossili viventi” con la Valle delle felci, veri fossili viventi, mai la preistoria è
stata così vicina. Un contatto ravvicinato che diviene show multimediale nella “Grotta”
dove viene rappresentata la genesi del mondo vegetale. E dalle viscere della terra alle
vertiginose altezze della “Voleria” padroni di casa divertentissimi e coloratissimi
pappagalli: Ara, Diamanti mandarini, Parrocchetti reali e Lori.
Lo sguardo si eleva alto e ricade su I Paesaggi dell’Alto Adige: un bosco di roverelle lungo
il pendio e uno ripariale a ricordare le paludi che un tempo ricoprivano le valli dell’Adige.
L’identità del luogo sboccia, vive, si anima e
anima il giardino in una profonda effervescenza
creativa che trasforma i fondovalle paludosi, in
frutteto dove si coltivano varietà di meli e peri
antiche, come controcanto un agreste e tipico
Orto di montagna, coltivato a verdure, erbe e
piante ornamentali.
Ma è il Vigneto il “La dominante”, con le sue
rare uve e un antico bene culturale della
Provincia: il “Versoaln”, la più grande e antica
vite del mondo, situata a Castel Katzenzungen
di Prissiano (fraz. di Tesimo), che si può
ammirare durante la visita guidata del
pacchetto Giardini & Vino. Negli stessi
Giardini, invece, è conservata una copia in oro
di un vinacciolo di 7.000 anni, dono del Museo
Nazionale di Tbilisi, Georgia.
Giardini come partiture armoniche di forme e
volume, riflettono il rapporto tra uomo e
natura, una dimensione che amplifica la
musicalità del vivere quotidiano. È
un’architettura che rivela un fraseggio
geometrico nel rinascimentale Giardino all’italiana con il faggio intagliato a forma di
sfera e le aiuole rigorose come un quadro di Mondrian, andante mosso invece per il
Giardino all’inglese capace di entrare in un dialogo continuo con i visitatori.
E’ una danza di giardini che conduce al Laghetto delle ninfee, soffio espressivo nella
leggera, luminosa, trasparenza acquatica. Romantiche evanescenze, disegni, fluidi e la
poesia dei fiori di loti, una poesia che scivola dai loro petali e ricade soavemente in un
quadro impressionista capace di sciogliersi in macchie di colori vivaci grazie ad una
vegetazione rigogliosa, di iris ed emerocallidi, coreografica messa in scena di un incanto
che prosegue in fondo i nostri occhi, attratti dall’effetto esotico delle palme cinesi che
orlano la riva del laghetto. Da qui, in primavera e in autunno, un effluvio di natura stilla
l’emisfero variegato di 87 varietà di camelie.
All’interno dei giardini, troviamo padiglioni artistici come spazi dedicati all’invenzione,
all’arte di creare sorprendenti correlazioni tra natura, botanica e mondo estetico. Spazi in
cui un momento di pausa, di relax, diviene esperienza sensoriale coinvolgente e
stimolante. Fragranze delicate e raffinate ci accolgono nel padiglione “Organo dei
profumi” che propone un gioco a quiz sui profumi. Steli flessibili con campanelle invece
inscenano una danza della vita nel padiglione che rappresenta la primavera, è energia
che si rinnova, è vita che esulta prima del riposo autunnale rappresentato da colorate
foglioline di plexiglas all’interno di una cupola di ferro arrugginito. Ispirazioni diverse e
lontani per padiglioni che ruotano intorno al mondo usando colori, simmetrie, forme e
varietà vegetali che caratterizzono i diversi volti del pianeta.
La natura non ha più confini, è come vivere un
sogno in libertà, una festa di colori e
magnifiche presenze vegetali, visioni in
continuo divenire, “Giardini in Movimento”, che
si rinnovano di settimana in settimana con
eventi e attrazioni come la mostra in corso
“Radici, tuberi & Co. – Il prodigioso mondo
invisibile” uno sguardo nelle misteriose
profondità del regno vegetale sotterraneo. E
l’esplorazione continua a…tavola con il “Menù
delle radici” sulla terrazza del ristorante
Schlossgarten. Nel weekend specialità
gastronomiche che deliziano il palato e
stuzzicano i sensi con originalità e sapienza.
“Trauttmansdorff di sera” offre anche la
possibilità di un aperitivo lungo con musica dal
vivo nel Café delle palme! Musica che continua
ad essere protagonista nelle“Serate ai Giardini“
con il Festival di World Music giunto
all’undicesima edizione solisti e gruppi
internazionali per cinque serate evento da non
perdere, si esibiranno in sintonia con il tema
“Piante di tutto il mondo”. La naturale eleganza dei giardini emerge con gusto sulla
Terrazza di Sissi letteralmente rialzata, dove nei primi mesi estivi viene servita una
colazione imperiale. E’ la “Colazione da Sissi” la seduzione del panorama, la fascinazione
della musica dal vivo con gli Ensemble Kassiopea e il Trio Bougainville, le delizie
culinarie, la sobrietà in un mosaico di emozioni.
Natura e architettura, arte e botanica, s’incontrano e dialogano in questi luoghi creati
dall’estro e pensati con estrema professionalità. Sono ambienti nei quali sculture
tematiche seducono parlando il linguaggio della bellezza sublimata dalla natura. Originali
battute di sensibilità artistica si plasmano in elementi scultori che raccontano il viaggio,
la vacanza, il tempo dello svago, è tempo di ascoltare la voce dell’anima, guida dei sensi
nell’essenza dei Giardini di Castel Trauttmansdorff
Informazioni:
Giardini di Castel Trauttmansdorff
Orari d’apertura:
Dal 01 aprile al 31 ottobre ogni giorno dalle ore 09.00 – 19.00;
Dal 01 novembre al 15 novembre ogni giorno dalle ore 09.00 – 17.00;
Ogni venerdì a giugno, luglio ed agosto fino le ore 23.00
Biglietto d’ingresso unico per il Touriseum e i Giardini di Castel Trauttmansdorff
Come raggiungere i giardini di Castel Trauttmansdorff:
* In macchina: da Bolzano si prosegue per la superstrada Merano/Bolzano (MeBo), dal
Passo Resia sulla SS 40 e SS 38 fino a Merano Sud.
* Mezzi di trasporto pubblico: Rete ferroviaria internazionale fino a Bolzano, proseguire
con il treno regionale per Merano e dalla stazione a Merano con l’autobus n° 4 o 1B.
* A piedi: lungo il sentiero di Sissi dal centro di Merano.
Ulteriori informazioni: – tel. +39 0473 270172
Merano (BZ) Giardini di Castel Trauttmansdorff
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(06/08/2012)
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