La cosmesi naturale cresce, ma mancano norme comuni

Transcript

La cosmesi naturale cresce, ma mancano norme comuni
128_AG04_09Bio
8-04-2009
16:12
Pagina 128
MONDO BIO
A cura di
ROSA MARIA BERTINO
[email protected]
AGRICOLTURARUBRICHE
La cosmesi naturale cresce,
ma mancano norme comuni
Il giro d’affari del settore aumenta
a un ritmo del 20% all’anno, ma in Europa
il mercato non è ancora regolamentato.
Mentre il giro d’affari della cosmesi convenzionale è in frenata, quello della cosmesi naturale cresce al
ritmo del 20% annuo. Secondo stime della società tedesca Organic
gnati da anni nell’agroalimentare
biologico, che hanno messo a punto un proprio disciplinare: Ccpb e
Icea di Bologna, Bioagricert e QC&I
alleata con Socert, con sede sempre in provincia di Bologna, poi Suolo e Salute, con sede amministrativa a Fano (PU), ma direzione tecnica nel Bolognese; infine, l’organismo siciliano Ecocert di Catania.
Foto Bio Bank/R. M. Bertino
In calendario
Tisana, Fiera del benessere
della Svizzera italiana
7-10 maggio, Lugano (Svizzera)
www.tisana.com
Biocultura, Fiera delle
alternative e del consumo
responsabile, 7-10 maggio,
Barcellona (Spagna)
www.biocultura.org
Vivez Nature, Salone
dell’agricoltura biologica,
dell'ambiente e dei prodotti
naturali, 15-17 maggio, Lione
(Francia) www.vivez-nature.com
Biostyl, Fiera nazionale dei
prodotti biologici, ecologia
e stile di vita sano, 22-24
maggio, Praga (Repubblica
Ceca) www.biostyl.cz
BioFach China, Fiera
internazionale del biologico
27-29 maggio, Shanghai (Cina)
www.biofach-china.com
Terra Futura,Mostra-convegno
internazionale delle buone
pratiche di sostenibilità
29-31 maggio,Firenze
www.terrafutura.it
Mercatini bio di Aprile
in Emilia-Romagna
Piacenza; Fontanellato (PR);
Modena; Budrio, Imola,
Savigno (BO); Bologna; Ferrara;
Brisighella, Faenza, Lugo (RA);
Ravenna;Vetto (RE).
Altri appuntamenti su
www.biobank.it
128
APRILE
2009
Services, nel 2007 le vendite di cosmetici naturali hanno toccato negli Stati Uniti i 3,5 miliardi di euro,
contro 1,1 miliardi in Europa, dove
la Germania è in testa con vendite
intorno ai 650 milioni di euro, il 6%
dell’intero mercato tedesco della
cosmesi.
Non è quindi un caso che proprio in
Germania, alla BioFach, fiera mondiale del biologico, si sia affiancata
da qualche anno Vivaness, l’appuntamento mondiale con la cosmesi
naturale. L’edizione 2009 ha visto la
presenza di oltre 200 aziende espositrici, provenienti da 23 Paesi: per
l’Italia una decina di imprese e due
organismi di certificazione, Ccpb e
Icea.
Secondo il censimento Bio Bank
2008, nel nostro Paese sono stati
certificati ben tremila prodotti di
cosmesi naturale, realizzati da duecento aziende, a partire però da differenti disciplinari. Sono infatti sei
gli organismi di controllo, tutti impe-
IN ATTESA DI UNA
NORMATIVA EUROPEA
Il punto debole di questa nicchia in
crescita è la mancanza di una normativa europea che detti regole comuni. Per i consumatori districarsi tra
i prodotti pseudo naturali, con quantitativi esigui di ingredienti bio certificati, e quelli veramente biologici diventa un percorso ad ostacoli. E per
le aziende risulta sempre più com-
plesso operare in un mercato globale, con regole così diverse. Questa situazione ha portato alla formazione
di due “cordate” in ambito europeo,
nate per disegnare norme condivise.
La prima, promossa nel 2003, è formata da vari organismi di controllo
(Icea - Italia,Ecocert - Francia,Soil Association - Regno Unito, Ecogarantie
- Belgio) e da associazioni di produttori (Bdih - Germania, Cosmebio Francia), che hanno appena presentato il nuovo standard Cosmos (Cosmetics organic standard) al Cosmoprof di Bologna, annunciando i primi prodotti certificati per settembre.
La seconda, espressione di un pool
di aziende svizzere e tedesche che
rappresentano i due terzi del mercato europeo della cosmesi naturale, è
invece già operativa, con il marchio
NaTrue. I criteri di certificazione, definiti da un comitato scientifico internazionale, sono stati pubblicati
nel maggio 2008,mentre i primi cento prodotti certificati portano la data del 1° febbraio 2009.
Intanto il Colipa, l’associazione europea dell’industria cosmetica, sta già
lavorando affinché l’Europa prenda
spunto da questa iniziativa per dare
certezza normativa al settore. La notizia del mese
IL CCPB RICONOSCIUTO DA NATRUE
«Siamo agli albori della normativa sulla cosmesi naturale, ma credo che
abbiamo imboccato la strada per fare giustizia del Far West che c’è oggi
nel settore»: lo ha affermato Fabrizio Piva, annunciando che il Ccpb, l’organismo di controllo di cui è amministratore unico, ha ottenuto, primo in
Italia, il riconoscimento da NaTrue, standard privato europeo per i cosmetici biologici e naturali.L’ente bolognese potrà quindi certificare aziende e prodotti che rispettano questo disciplinare.
Tre i livelli di qualità previsti: “Cosmesi bio”, con tre stelle, garantisce che
gli ingredienti vegetali utilizzati provengono per il 95% da agricoltura biologica; “Cosmesi naturale con ingredienti bio", con due stelle, garantisce
il 70% di ingredienti vegetali biologici; "Cosmesi naturale", con una stella, non definisce una percentuale minima, ma chiede di utilizzare il più
possibile ingredienti biologici.