Riservato alle donne, MTB cerca di sedurre la stampa con una

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Riservato alle donne, MTB cerca di sedurre la stampa con una
Marketing diretto
Riservato alle donne
MTB cerca di sedurre la stampa femminile con una campagna
estremamente efficace
Premessa
Con il modello «Vogue» MTB Cycletech presenta una
novità assoluta: le citybike da donna sono infatti
disponibili nei colori di moda nella prossima stagione,
direttamente dalla passerella, e in edizione limitata.
«Chiaramente abbiamo voluto uscire dai tradizionali
schemi di comunicazione provando a promuovere le
bici da donna in un modo spiritoso», afferma Sabine
Krippendorf, responsabile marketing di MTB Cycle­
tech. Da qui l’idea di spedire un mailing originale alle
redazioni delle principali riviste di moda e raggiun­
gere così un ampio target.
Citybike da donna dai colori vivaci: MTB
Cycletech promuove la nuova collezione
con un mailing e smalto per unghie.
12.2009 (PM)
Una marca che procede coraggiosamente per la sua
strada con grande successo: MTB Cycletech produce
biciclette per tutti i gusti e le esigenze, per andare al
panificio o partire per il giro del mondo. E nonostante
i continui miglioramenti delle bici, MTB Cycletech non
ha mai perso d’occhio il suo principio guida: creare
un design accattivante e sobrio che le garantisca un
elevato riconoscimento.
La Posta Svizzera
PostMail
Marketing diretto
Viktoriastrasse 21
3030 Berna
Telefono
0848 888 888
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www.posta.ch/directpoint
Realizzazione
L’idea di riproporre i colori della nuova collezione di
bici in un set di smalti per unghie è venuta all’agenzia
Publicis ed è stata realizzata grazie a un grande
lavoro manuale. I colori sono stati preparati apposita­
mente e versati in appositi flaconcini. Persino la sca­
tola è stata creata apposta per l’occasione. Infine,
unitamente a un comunicato stampa e a una carto­
lina postale raffigurante il modello della bici nei
vari colori, il set di smalti è stato spedito per posta a
15 redazioni selezionate nell’area germanofona.
Efficacia
Il mailing ha riscosso grande successo presso le reda­
zioni delle riviste di moda ed erano stati già pubbli­
cati anche i primi articoli quando Condé Nast Verlag,
editore tra l’altro di «Vogue», è venuto a conoscenza
della campagna ed ha comunicato di avere tutti i
diritti sul nome «Vogue». «Per evitare una controver­
sia, sulle pubblicazioni successive abbiamo cambiato
il nome del modello in ‹Paris›», spiega Krippendorf,
e aggiunge: «Sebbene non sia andato proprio tutto
come previsto, la campagna ha comunque destato
grande interesse.»