5A CAT - "Aldo Capitini"

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5A CAT - "Aldo Capitini"
5°A CAT
a.s. 2015-2016
I.T.E.T. Aldo Capitini - Vittorio Emanuele II – A. Di Cambio - Perugia
Classe 5a sez. A CAT – a.s. 2015-2016
….
Indice
Elenco libri di testo ............................................................................................. 5
Composizione del Consiglio di Classe .................................................................... 6
Presentazione della classe ................................................................................... 8
Metodi .............................................................................................................. 9
Strumenti ............................................................................................................ 9
Stage................................................................................................................ 9
Progetti ........................................................................................................... 10
Orientamento .................................................................................................. 10
Iniziative culturali ............................................................................................ 10
3. Relazioni individuali e programmi ............................................ 11
Relazione finale di Italiano .................................................................................
Programma di Italiano ......................................................................................
Relazione finale di Storia ...................................................................................
Programma di Storia .........................................................................................
Relazione finale di Religione cattolica ..................................................................
Programma di Religione cattolica........................................................................
Relazione finale di Lingua Inglese .......................................................................
Programma di Lingua Inglese.............................................................................
Relazione finale di Progettazione, Costruzioni e Impianti .......................................
Programma di Progettazione, Costruzioni e Impianti .............................................
Relazione finale di Matematica ...........................................................................
Programma di Matematica .................................................................................
Relazione finale di Estimo ......................................................................................
Programma di Estimo .......................................................................................
Relazione finale di Topografia e Fotogrammetria ..................................................
Programma di Topografia e Fotogrammetria ........................................................
Relazione finale di Scienze Motorie e Sportive ......................................................
Programma di Scienze Motorie e Sportive ............................................................
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41
42
4. Valutazione e verifiche ............................................................. 43
Tipologia delle verifiche .....................................................................................
Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali ....................................
Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico ....................................................
Criteri per l’attribuzione del credito formativo ......................................................
Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova ...............................
43
43
45
45
46
5. Allegati .................................................................................... 47
Simulazione prima prova di marzo 2016 ..............................................................
Seconda simulazione prima prova di aprile 2016 ..................................................
Prima simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti ....................
Seconda simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti ................
Griglie seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti ....................................
Simulazione terza prova 12 marzo 2016..............................................................
Simulazione terza prova 16 aprile 2016 ..............................................................
Griglia terza prova ............................................................................................
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93
CAT - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
Il corso CAT nel suo iter formativo sollecita il senso di autonomia e responsabilità
dello studente, portandolo a gestire al meglio le proprie capacità intellettive in
relazione a problemi da affrontare. In quest’ambito di studi i risultati di
apprendimento sono definiti a partire dai processi produttivi reali e tengono conto
della continua evoluzione che caratterizza l’intero settore, sia sul piano delle
metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei
contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali.
Lo scopo è quello di attivare processi funzionali all’acquisizione di competenze
che attengono alla gestione dei progetti, alla valutazione immobiliare, al
rilevamento e restituzione di porzioni di territorio, all’applicazione delle normative
nazionali e comunitarie, alla sicurezza e salvaguardia dell’ambiente.
Il Perito in Costruzioni, ambiente e territorio è un tecnico operativo nei settori
delle Costruzioni Civili, dell’Ambiente e del Territorio attraverso i metodi di Rilievo
Topografico e di Restituzione grafica, attraverso la conoscenza, la salvaguardia e
lo sviluppo tecnologico dei suddetti settori secondo i principi di eco-sostenibilità
rivolti al necessario rinnovato benessere della società civile:
•
•
•
•
•
Integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei
dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli
strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la
rappresentazione grafica e per il calcolo (AUTOCAD, programmi avanzati di
rilievo topografico), nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati
e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.
Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio,
nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo
topografico.
Interviene nella Progettazione di costruzioni civili con particolare riguardo
alle norme Antisismiche e nella Sicurezza dei cantieri e degli ambienti di
lavoro ed alle norme che interessano l’ambito generale della Protezione
Civile.
Interviene nell’applicazione delle previsioni della pianificazione territoriale
con il rispetto del corretto impatto ambientale, dei principi di ecosostenibilità e del risparmio energetico, nella Direzione dei Lavori e
nell’organizzazione dei cantieri; sovrintende e collabora alla messa in opera
di impianti tecnici negli edifici civili ed industriali e di infrastrutture territoriali,
quali acquedotti, fognature e strade.
Effettua perizie tecnico-legali, estimative di immobili e terreni nonché
frazionamenti ed accatastamenti, il tutto garantendo l’applicazione delle
norme vigenti.
Le materie specifiche dell’indirizzo:
•
•
•
•
Progettazione costruzioni e impianti
topografia
geopedologia, economia ed estimo
gestione del cantiere e sicurezza del lavoro
Competenze:
•
•
•
•
•
progettazione, miglioramento o trasformazione (autonomamente o in
équipe) di opere edili civili ed industriali, idrauliche, stradali, di non grande
entità
effettuazione rilievi di terreni anche con le tecniche più recenti
effettuazione di stime
organizzazione, assistenza, gestione e direzione dei cantieri
valutazione di beni immobili ed interventi territoriali
Sbocchi lavorativi:
•
•
•
•
•
impiego in uffici tecnici delle amministrazioni statali, comunali, provinciali e
regionali, nazionali
impiego presso studi tecnici privati, imprese di costruzione, studi immobiliari
o aziende agricole
attività imprenditoriale
libera professione (dopo biennio di praticantato ed esame di stato o con
diploma dell’Istituto Tecnico Superiore)
agente immobiliare
Proseguimento degli studi:
•
•
•
tutte le facoltà universitarie con preferenza per Ingegneria Civile,
Architettura, Scienze Agrarie, Scienze Geologiche
ITS (Istituti Tecnici Superiori)
Master o corsi specifici
Elenco libri di testo
RELIGIONE
SOLINAS LUIGI
TUTTI I COLORI DELLA VITA / IN
ALLEGATO FASCICOLO CIOTTI, NON
LASCIAMOCI RUBARE IL FUTURO
U
SEI
ITALIANO LETTERATURA
BALDI / GIUSSO / RAZZETTI ZACCARIA
ATTUALITA' DELLA LETTERATURA 3/1
3
PARAVIA
ITALIANO LETTERATURA
BALDI / GIUSSO / RAZZETTI ZACCARIA
ATTUALITA' DELLA LETTERATURA 3/2
3
PARAVIA
INGLESE
CARUZZO PATRIZIA / PETERS
JAMES
/ TOCCHELLA AGNESE
HOUSE & GROUNDS / CONSTRUCTION
U
ELI
STORIA
GIARDINA ANDREA /
SABBATUCCI GIOVANNI /
VIDOTTO VITTORIO
3
LATERZA
SCOLASTICA
MATEMATICA
BERGAMINI MASSIMO /
TRIFONE ANNA
/ BAROZZI GRAZIELLA
U
ZANICHELLI
ESTIMO
AMICABILE STEFANO
U
HOEPLI
COSTRUZIONI EDILI
FURIOZZI BIAGIO / MESSINA
CLAUDIO
/ PAOLINI LEONARDO
MOSAICO E GLI SPECCHI (IL) - NUOVI
PROGRAMMI - VOL
5 / STORIA. DALLA PRIMA GUERRA
MONDIALE ALL'ETÁ CONTEMPORANEA
MATEMATICA.VERDE MOD. W - LDM.
NUOVA EDIZIONE DI ELEMENTI DI
MATEMATICA / CALCOLO INTEGRALE
E EQUAZIONI DIFFERENZIALI - (LDM)
NUOVO CORSO DI ECONOMIA ED
ESTIMO / ECONOMIA POLITICA ESTIMO GENERALE - ESTIMO
IMMOBILIARE
- STANDARD INTERNAZ
PRONTUARIO PER IL CALCOLO DEGLI
ELEMENTI STRUTTURALI N ED /
VOLUME + CD
U
LE MONNIER
COSTRUZIONI EDILI
AMERIO CARLO / ALASIA
UMBERTO
/ PUGNO MAURIZIO
3
SEI
TOPOGRAFIA
CANNAROZZO RENATO /
CUCCHIARINI LANFRANCO /
MESCHIERI WILLIAM
3
ZANICHELLI
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE (EX
ED.FISICA)
GIULIANI MARIO
CORSO DI PROGETTAZIONE
COSTRUZIONE IMPIANTI
3 - SECONDA EDIZIONE / PER IL
QUINTO ANNO IST. TECN. INDIRIZZO
COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
MISURE RILIEVO PROGETTO 4ED. 3
(LMS) / OPERAZIONI SU SUPERFICI E
VOLUMI E APPLICAZIONI
PROFESSIONALI
COMPETENZE E CONOSCENZE IN
EDUCAZIONE FISICA
U
CRISTIAN
LUCISANO
EDITORE
GESTIONE DEL
CANTIERE E SICUREZZA
DELL'AMBIENTE DI
LAVORO
COCCAGNA MADDALENA /
MANCINI EMANUELE
GESTIONE DEL CANTIERE E
SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI
LAVORO 2° ED / VOLUME UNICO +
QUADERNO
U
LE MONNIER
Composizione del Consiglio di Classe
Componente
Materia
Continuità didattica
III
IV
V
BOCCINI CRISTINA
LINGUA E LETT.
ITALIANA
X
X
X
BOCCINI CRISTINA
STORIA
X
X
X
CIRIBILLI ORNELLA
LINGUA INGLESE
X
X
X
SANTINI SILVANA
MATEMATICA
X
X
X
SANTINI SILVANA
COMPL. MATEMATICA
X
X
PEGIATI M. TERESA
GEOPEDOLOGIA,
ESTIMO
X
X
GALLETTI LUCA
TOPOGRAFIA
X
GIANNONE GIANCARLO
GESTIONE CANTIERE
X
GIANNONE GIANCARLO
PROG. COSTR. IMP.
X
PRANTERA NATALINO
LAB. TOPOGRAFIA
X
PRANTERA NATALINO
LAB. PROGETT.
AMBROGIO COSIMO
LAB. ESTIMO
FANELLI STEFANO
SCIENZE MOTORIE
X
CANOSCI PATRIZIA
RELIGIONE
CATTOLICA
X
X
X
X
X
X
X
X
N.
Cognome e Nome
Data di
nascita
Credito
Comune di residenza
III
IV
1
ALUNNI
LORENZO
08/07/1997 MAGIONE
PG
4
6
2
BALDONI
STEFANO
26/08/1997 CORCIANO
PG
4
4
3
BARUFFA
MANUEL
10/03/1996 MAGIONE
PG
4
4
4
CERQUAGLIA
DAVIDE
19/04/1997 PERUGIA
PG
4
5
5
CHERUBINI
VALENTINA
PG
6
6
6
CIAMPOLETTI
ALESSIA
10/09/1997 CAST. DEL
LAGO
03/11/1997 DERUTA
PG
5
6
7
CINTI
CHRISTIAN
02/07/1997 DERUTA
PG
5
5
8
CIOFETTI
GIOVANNI
11/06/1997 PERUGIA
PG
4
5
9
CORRADINI
MICHELE
23/01/1996 PERUGIA
PG
5
4
10 COSTANTINI
DANILO
01/09/1996 PERUGIA
PG
4
4
11 GALLINA
MICHELE
02/10/1997 PERUGIA
PG
5
5
12 GIORNELLI
ALICE
17/07/1995 PERUGIA
PG
4
4
13 LONGO
TOMMASO
06/08/1996 DERUTA
PG
5
5
14 MARINACCI
ANGELA
07/11/1997 DERUTA
PG
6
7
15 MOSCHINI
FEDERICO
16/09/1996 DERUTA
PG
5
5
16 RENZINI
ANDREA CARLO
31/01/1998 PERUGIA
PG
5
5
17 SERENI
ALESSIA
PG
4
5
18 STEFANOIU
COSMIN
23/05/1997 PASSIGNANO
S.T.
11/02/1997 PERUGIA
PG
5
5
19 TENERINI
MATTIA
12/01/1997 DERUTA
PG
4
4
20 TOSTI TOKAR
OLGA
25/06/1996 PERUGIA
PG
4
5
Presentazione della classe
La classe V A CAT è formata da 20 alunni,14 ragazzi e 6 ragazze. Nel corso del
secondo biennio e del quinto anno si sono verificati alcuni cambiamenti: il
trasferimento di uno studente da altro istituto, 4 studenti non promossi negli anni
precedenti, 2 studentesse trasferite dalla V B CAT all’interno dello stesso istituto
(prima della fine del 1° quadrimestre).
La classe è eterogenea e nella struttura si presenta complessa. Sono presenti
studenti provenienti da ambienti socio-culturali diversi, alcuni dei quali non
risultano particolarmente integrati nelle dinamiche educative. Se si eccettua un
piccolissimo gruppo, la maggior parte degli alunni ha presentato durante l’anno
scolastico discontinuità nell’impegno, metodo di studio non sempre adeguato al
percorso didattico e un interesse altalenante, anche a causa di pregresse lacune
mai sanate, pertanto una parte consistente ha evidenziato difficoltà nel mantenere
livelli di profitto accettabili.
La frequenza non è stata regolare e continuativa e solo pochi alunni hanno
frequentato con assiduità.
Di contro la classe ha imparato ad affrontare le difficoltà della vita per l’improvvisa
scomparsa di un loro ex docente e di un genitore di uno di loro. La loro risposta ha
evidenziato una grande sensibilità, rara in studenti così giovani.
Dalle relazioni dei singoli docenti risulta che i rispettivi piani di lavoro, salvo alcune
discipline, sono stati sviluppati secondo un criterio di flessibilità adeguato al
contesto della classe.
I docenti hanno attuato attività di sostegno in itinere e pomeridiana (estimo,
inglese, topografia) per cercare di pervenire a risultati accettabili.
2. Percorso formativo
Metodi
x
x
Estimo
x
Progettazione.
Costruzioni e
Impianti
x
Topografia
x
Matemattica
x
Lingua e
letteratura
italiana
Gestione del
cantiere e
sicurezza
x
Storia
Inglese
x
Scienze motorie
e sportive
Religione
cattolica
Modalità
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Lezione frontale
Lezione partecipata
Esercitazioni individuali in
classe
Esercitazioni individuali in
laboratorio
Lavoro di gruppo in
laboratorio
Brain Storming
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Schede di
autovalutazione
Analisi testuale
x
Strumenti
• Attrezzature specifiche di laboratorio
•
Strumenti informatici e programmi software dedicati
•
Manuali tecnici, Codice civile
•
Documenti filmati, articoli di giornale
•
Libri di testo
•
Libri della biblioteca scolastica
Stage
Gli stage, momento significativo dell'attività didattica, sono stati attivati per la
durata di due settimane nel corso del quarto anno e altre due settimane all'inizio
dell'anno quinto. Per alcuni alunni l'attività è poi proseguita in modo volontario nel
periodo estivo. Gli enti locali e le aziende appartenenti a settori attinenti al
percorso di studi, sono stati selezionati prevalentemente nel territorio di residenza
degli alunni. Il Consiglio di classe fa presente che le aziende si sono dichiarate
soddisfatte dell'esperienza e del comportamento degli alunni.
Progetti
Titolo
Obiettivi
Progetto
Sei in
Collaborazione tra
azienda scuola-università
YouSafe
Strumenti
Metodi
Verifica
Lezioni e
Interazione
visite guidate
Formazione sulla
sicurezza nei luoghi Lezioni
di lavoro.
Orientamento
Orientamento verso
Mondo del lavoro
Università
Dicembre
Aprile
Iniziative
Marzo 2016
Ciclo di conferenza: Droni, Topografia e legno.
Maggio 2016
Incontro formativo sui corsi di laurea dell'università di Perugia.
Visite guidate
Data
Località
Ottobre 2015
Bologna
Descrizione
SAIE-esposizione
prodotti architettonici,
prodotti edili.
Novembre 2015 Bastia
Cantiere ISA
Febbraio 2016
Perugia
Ditta Amorini
Marzo 2016
Perugia
Giornata
commemorativa per le
vittime di mafia
Maggio 2016
Tempi
Massa
Martana (Tr)
Archimede Solar
System
Iniziative culturali
Iniziativa
Tipologia
Giornata della Incontro con un reduce
memoria
dai campi di
(Shoah)
concentramento
Obiettivi
Trasversali.
Costruzioni.
Sicurezza dei lavori in
quota.
Storia ed ed. alla legalità.
Progettazione, Inglese,
Costruzioni.
Obiettivi
Trasversali
Tempi
Gennaio
2016
Incontro con
arch.
Francesco
Masciarelli
Eco-sostenibilità nelle
nuove costruzioni
Trasversali
Febbraio
2016
Grecia
Viaggio d'istruzione
Trasversali.
Aprile 2016
3. Relazioni individuali e programmi
Relazione finale di Italiano
DOCENTE: Maria Cristina Boccini
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE.
La classe 5°A CAT è composta da 20 alunni: 14 ragaz zi e 6 ragazze di cui 2 sono
arrivate in questo ultimo anno provenienti dalla sezione B. Durante l’anno
scolastico gli alunni hanno avuto nei miei confronti rapporti corretti, educati, ed
affettuosi. É una classe unita, solidale e questo grande spirito unitario se nobile da
un lato ha costituito a volte una barriera protettiva che ha ostacolato per alcuni
l'assunzione di certe responsabilità e quindi ha limitato l'acquisizione di
atteggiamenti più maturi e consapevoli. Gli alunni per la maggior parte provenienti
dall'interland perugino spesso non hanno avuto una frequenza assidua cosi come
l'impegno non per tutti è stato costante pertanto non si è tradotto in un approccio
autonomo e originale alle discipline ma è rimasto finalizzato all'apprendimento dei
contenuti. Nel complesso seppur non tutti abbiano avuto una applicazione
approfondita il profitto raggiunto è per la maggior parte sufficiente, pochissimi sono
pervenuti risultati discreti e qualcuno si è fermato ai limiti della sufficienza. La
conoscenza delle tematiche principali inerenti agli autori studiati durante l’anno
scolastico è stata conseguita dalla totalità della classe. Per lo scritto sono state
proposte tutte le tipologie previste per la prima prova d’esame, e sono state
realizzate due simulazione della stessa. Il programma è stato svolto come previsto
all’inizio dell’anno scolastico.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
ITALIANO
il percorso didattico è stato orientato prevalentemente su base cronologica e
diacronica, seguendo tre grandi obiettivi:
Analizzare e contestualizzare autori e testi, per cercare di sviluppare negli studenti
la consapevolezza della specificità delle esperienze letterarie intese come forme di
conoscenza simbolica e immaginativa del reale;
Riflettere sulla letteratura nella sua dimensione storica, per saper cogliere il
complesso intreccio di relazioni intertestuali, che legano per reciproca influenza, la
letteratura alla tradizione e all' insieme dei fatti storico-culturali;
Migliorare le competenze linguistiche, per sviluppare la padronanza nell' uso della
lingua, scritta e orale.
OBIETTIVI MINIMI
a) Cognitivi. Conosce le linee fondamentali di tematiche e autori
b) Operativi:
Sa leggere un testo individuando il messaggio, il codice,le caratteristiche dell'
emittente e del contesto
Sa comunicare con linguaggio adeguato e chiaro
Sa operare semplici collegamenti tra testo e contesto.
OBIETTIVI MASSIMI
a) Cognitivi. Interpreta e rielabora personalmente le conoscenze.
b) Operativi:
Sa indicare rapporti,corrispondenze,relazioni.
Sa utilizzare con proprietà il linguaggio settoriale.
Programma di Italiano
DOCENTE: Maria Cristina Boccini
Libro di testo: Baldi, Giusso, Razzeti, Zaccaria “L’attualità della letteratura” vol.
3/1-2, Paravia
1.L’età post unitaria: positivismo, dal naturalismo francese al verismo italiano
Il quadro storico-politico di fine Ottocento, gli aspetti sociali e culturali, le
peculiarità del contesto italiano, il mito del progresso.
Fondamenti teorici del Naturalismo francese.
Naturalismo e verismo: similitudini e differenze, contesto storico e sociale
2. Giovanni Verga: Dati biografici e formazione culturale, la svolta verista, la
poetica dell’impersonalità, la tecnica della regressione, l’eclissi dell’autore.
Il progetto letterario del Ciclo dei Vinti; l’intreccio, il sistema dei personaggi, la
religione della famiglia e il motivo dell’esclusione nel romanzo I Malavoglia.
Analisi testuale:
-Prefazione al racconto L’amante di Gramigna
-Da Vita dei campi, Rosso Malpelo/ La Lupa
-Da Novelle Rusticane, La roba, libertà
-Passi scelti da I Malavoglia: Prefazione. VI “Laboriosità dei Malavoglia e
irrequietudini di ‘Ntoni”, cap. IX “L’abbandono del nido”
3.Il romanzo del secondo Ottocento in Europa
-Gustave Flaubert, con il romanzo Madame Bovary (i sogni romantici di Emma)
4. La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati
Igino Tarchetti, lettura da Fosca (L’attrazione della morte)
5. Il Decadentismo e il Simbolismo
L’origine dei termini e la poetica decadente: protesta, rifiuto, estetismo e
maledettismo.
C. Baudelaire, il decadente ante litteram: dati biografici, il male, il conflitto
intellettuale/società, la noia nella raccolta I fiori del male.
L’opera dei poeti simbolisti francesi.
Analisi testuale:
-C. Baudelaire, da I fiori del male, Corrispondenze,
6. Giovanni Pascoli
Dati biografici, visione del mondo, poetica: i simboli, il fanciullino, l’impressionismo
e lo sperimentalismo linguistico.
Le raccolte poetiche (informazioni essenziali).
Analisi testuale:
-Dal saggio Il fanciullino, “Una poetica decadente”
-Da Myricae, “Arano”, “Lavandare”, “Novembre”, “Il lampo”, “10 Agosto”
-Da I canti di Castelvecchio, “Il gelsomino notturno”
-Da I poemi conviviali, “Alexandros”
7. Gabriele D’Annunzio
La vita come opera d’arte, lo sfruttamento dei meccanismi dell’industria culturale e
l’evoluzione poetica dell’autore: estetismo, superomismo, panismo. L’influenza
nietzschiana nei romanzi e il progetto poetico delle Laudi: musicalità, panismo e
poesia pura.
Analisi testuale:
-Da Il piacere, “un ritratto allo specchio”, libro III, cap. II
-Da Alcyone, La sera fiesolana, La pioggia nel pineto
-Da Notturno, la prosa “notturna”
8. Il primo Novecento: affermazione e critica della modernità
La crisi del Positivismo, la relatività e la psicoanalisi di Freud.
Il distacco della cultura tradizionale: programmi e critica militante.
La stagione delle Avanguardie e il rifiuto della tradizione: i Futuristi.
Analisi testuale:
-F.T. Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista, Bombardamento,
Manifesto del futurismo.
9.La lirica del primo Novecento in Italia, i Crepuscolari
S. Corazzini, lettura “Desolazione del povero poeta sentimentale
G. Gozzano, lettura “La signorina Felicita ovvero la felicità”
10. Italo Svevo e il nuovo romanzo del Novecento
Dati biografici e formazione culturale: l’incontro con Joyce e con la psicoanalisi, la
scoperta dell’inconscio come rifiuto del razionalismo borghese e la condizione di
inettitudine.
I romanzi: trama, strutture, il nuovo impianto narrativo e la rivoluzione de La
coscienza di Zeno (tempo misto, romanzo psicologico, narratore inattendibile)
Analisi testuale:
-Da Senilità, “il ritratto dell’inetto”
-Da La coscienza di Zeno: “il fumo”,
11.Luigi Pirandello e la crisi d’identità
Vita, visione del mondo, poetica: la frantumazione dell’io, il contrasto vita/forma e il
relativismo conoscitivo.
I temi, le strutture e le soluzioni “umoristiche” nella narrativa di Pirandello: le
novelle e i romanzi “Il fu Mattia Pascal” e “Uno, nessuno, centomila”.
Innovazione del teatro pirandelliano: dal “grottesco” al “teatro nel teatro” dei Sei
personaggi in cerca di autore.
Analisi testuale:
-Dal saggio L’umorismo, “Un’arte che scompone il reale”
-Dalle Novelle per un anno, “Il treno ha fischiato”, “La patente”, “Ciaula scopre la
luna”
-Da Il fu Mattia Pascal, “La costruzione della nuova identità” capp. VII e IX
-Da Uno, nessuno, centomila, “Nessun nome” (pagina finale)
12. La nuova tradizione poetica del Novecento
Il superamento delle linee tradizionali e le principali linee di sviluppo, il
ridimensionamento del ruolo del poeta, il sentimento tragico dell’esistere.
Giuseppe Ungaretti
Dati biografici, formazione culturale, evoluzione poetica: la parola poetica come
rapporto con l’assoluto, la poesia come illuminazione, la distruzione del verso
tradizionale.
Analisi testuale:
-Da L’allegria, “Veglia”, “I fiumi”, “Soldati”, “San Martino del Carso”, “Mattina”
-Da Il dolore, “Non gridate più”
13.Umberto Saba
La vita, fondamenti della poetica, temi principali. “Il Canzoniere”
Analisi testuale:
-“A mia moglie”, “La capra”, “Città vecchia”, “Ulisse”
14.L’Ermetismo, la letteratura come vita, il linguaggio, i poeti ermetici
Salvatore Quasimodo, cenni biografici e poetica
Analisi testuale:
-Da Acque e terre, “Ed è subito sera”
-Da Giorno dopo giorno, “Alle fronde dei salici”
15. Eugenio Montale e la ricerca dell’essenzialità
Dati biografici e formazione culturale. Le “ragioni” della poesia monta liana: il male
di vivere, la ricerca del “varco”, il simbolo, l’allegoria, il correlativo oggettivo.
Analisi testuale:
-Da Ossi di seppia, “Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido e assorto”,
“Spesso il male di vivere ho incontrato”
-Da Le occasioni, “La casa dei doganieri”
16. Il Neorealismo
Significato del termine e differenze con il realismo ottocentesco, il contesto storico
e il bisogno dell’”impegno”.
I padri storici del Neorealismo: A. Moravia, C. Alvaro, I. Silone (cenni)
Relazione finale di Storia
DOCENTE: Maria Cristina Boccini
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5°A CAT è composta da 20 alunni: 14 ragaz zi e 6 ragazze di cui 2 sono
arrivate in questo ultimo anno provenienti dalla sezione B. Durante l’anno
scolastico gli alunni hanno avuto nei miei confronti rapporti corretti, educati, ed
affettuosi. É una classe unita, solidale e questo grande spirito unitario se nobile da
un lato ha costituito a volte una barriera protettiva che ha ostacolato per alcuni
l'assunzione di certe responsabilità e quindi ha limitato l'acquisizione di
atteggiamenti più maturi e consapevoli. Una esigua parte è motivata, partecipe,
interessata ed ha saputo organizzare le informazioni secondo un ordine temporale
e spaziale, classificando i mutamenti ed eventi, formulando ipotesi e mutazioni, la
maggior parte della classe ha raggiunto risultati sufficienti legate a modalità
mnemoniche, pochi hanno raggiunto una preparazione completa più che discreta.
Il programma è stato svolto come preventivato all'inizio dell'anno scolastico.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Lo studio della storia è stato orientato al tentativo di educare alla consapevolezza
della valenza del metodo storico inteso come modello di comprensione del
passato e della contemporaneità, analizzando i fatti nell’insieme delle relazioni che
li determinano e li costituiscono ( fattori economici, sociali, ideologici, culturali) .
particolare attenzione è stata riservata alla comprensione dei principali modelli
statuali (assolutismo, costituzionalismo e parlamentarismo, democrazia liberale,
sistemi totalitari), del lessico politico di base e delle principali dottrine economicopolitico. In linea generale i diversi argomenti sono stati affrontati cercando di:
-ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di
interconnessione
-sviluppare l’abitudine a problematizzare
-individuare e descrivere persistenze e mutamenti
-sviluppare il lessico appropriato
Minimi:
a) Cognitivi. Conosce termini e fatti nello spazio e nel tempo.
b) Operativi:
1- distingue i vari aspetti di un fenomeno e di un periodo: economia, politica,
società, cultura.
2- individua relazioni di causa e conseguenza.
Massimi:
a) Cognitivi. Conosce i processi storici di medio e lungo periodo.
b) Operativi:
1- coglie relazioni e opere collegamenti tra la sfera politica, economica, sociale e
culturale.
2- applica in modo interdisciplinare le conoscenze apprese.
Programma di Storia
DOCENTE: Maria Cristina Boccini
testo adottato: IL MOSAICO E GLI SPECCHI volume 5 di Giardina Sabbatucci
Vidotto. Editori LATERZA
U1. LA SOCIETA' DI MASSA E L'IMPERIALISMO
LA SOCIETA' INDUSTRIALE DI MASSA
NAZIONALISMO E IMPERIALISMO
L'ITALIA LIBERALE
-nuova Italia e il governo della destra
- il governo della Sinistra e l'età di Crispi
U2. L'EUROPA E IL MONDO ALLA VIGILIA DELLA GUERRA
L'ITALIA INDUSTRIALE E L'ETA' GIOLITTIANA
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
lo scoppio del conflitto
il primo anno di guerra
lo svolgimento del conflitto
la vittoria dell'intesa
significato storico e le eredità della guerra
LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL'UNIONE SOVIETICA
Sintesi
U3. IL DOPOGUERRA IN EUROPA E IN ITALIA
IL BIENNIO ROSSO IN ITALIA
CRISI ECONOMICA E CROLLO DEL 1929
ROOSEVELT E IL NEW DEAL
U4. DEMOCRAZIE TOTALITARISMI
IL FASCISMO
il fascismo al potere
politica economica, estera e l'impero
apogeo e declino del regime
IL NAZISMO
la repubblica di Weimer
l'ascesa di Hitler
il regime nazista
U5. LA SECONDA GUERRA MONDIALE
L'AGGRESSIONI HITLERIANE E LO SCOPPIO DEL CONFLITTO
LA SECONDA GUERRA MONDIALE: GLI EVENTI
LA GUERRA TOTALE, LA SHOAH E LA RESISTENZA
il nuovo ordine nazista
la resistenza in Europa e in Italia
l'otto settembre: morte della patria o inizio della storia repubblicana
U6. IL MONDO DIVISO
GUERRA FREDDA E RICOSTRUZIONE
LA DECOLONIZZAZIONE
L'ITALIA REPUBBLICANA
IL MIRACOLO ECONOMICO
U7. IL CONFRONTO EST OVEST
KENNEDY E KRUSCEW (cenni)
LA GLOBALIZZAZIONE (cenni)
Relazione finale di Religione cattolica
DOCENTE: Patrizia Canosci.
La classe, composta da dieci studenti avvalentesi, costituisce un gruppo
umanamente piacevole, dal comportamento a volte un po' superficiale ma
fondamentalmente corretto. Interesse e partecipazione, seppure altalenanti, si
sono meglio strutturati nella seconda parte dell'anno permettendo il costituirsi di un
ambito lavorativo rispettoso e propositivo. In questa ottica, alcune difficoltà nella
rielaborazione sistematica degli argomenti proposti sono diventate spesso una
leva per favorire una partecipazione ed un impegno più meditati. La valutazione
complessiva può ritenersi più che sufficiente.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
-saper riconoscere le dinamiche e le caratteristiche proprie della religiosità
moderna e contemporanea
-sapere instaurare un rapporto articolato fra scienza e fede
-saper rapportare la mentalità del proprio tempo allo svolgimento degli eventi
culturali che l’hanno preceduta
Programma di Religione cattolica
DOCENTE: Patrizia Canosci
1. Dal trascendente all'immanente
- L’evoluzione del pensiero religioso dal Medioevo ad oggi
-Emancipazione dal riferimento religioso : Verum est factum..Verum quia
faciendum
-Caratteri della moderna concezione scientifica della realtà
2. Il tema della pace
Il contesto della prima guerra mondiale – Tregua di Natale
Pacifisti ed operatori di pace – (Einstein, Benedetto XV)
Pace interiore e pace sociale – (Tolstoj, Gandhi)
3. Marxismo e Cristianesimo:
-La questione sociale – la dottrina sociale della Chiesa (Leone XII, Rerum
Novarum)
-La concezione dell’uomo-materialismo evoluzionistico e creazionismo (Engels,
Dialettica della natura)
.I termini della salvezza - l'utopia marxiana, la speranza cristiana
4. Nietzsche, Freud e la religione
-Il concetto di virtus e di oltreuomo, (F. Nietzsche, L'Anticristo)
-Il darwinismo culturale, la selezione della specie e il messaggio evangelico
-La religione come proiezione e illusione – (. Freud. , Avvenire di un'illusione)
Relazione finale di Lingua Inglese
DOCENTE: Ornella Ciribilli
L’attività didattica con la classe, formata da 20 alunni è iniziata fin dal primo anno
di corso e si è sviluppata nei 5 anni con risultati complessivamente accettabili.
Una caratteristica che li contraddistingue è il positivo atteggiamento di
accoglienza che ha favorito fin da subito un affettuoso rapporto umano tra allievi e
docenti.
Nella comune consapevolezza della necessità di un approccio semplificato
alle conoscenze di base, volto al raggiungimento di una comunicazione minima, la
risposta degli studenti è stata eterogenea nell’impegno personale e nello sforzo
individuale di adeguarsi alle nuove proposte didattiche.
Alcuni studenti hanno conseguito un positivo livello di conoscenze, e la loro
preparazione è sicuramente soddisfacente: sono in grado di comprendere un testo
orale o scritto e di rielaborarlo in modo generalmente corretto.
Altri presentano ancora difficoltà: conoscono gli argomenti del programma
in modo essenziale, riescono ad orientarsi nella comprensione dei testi, ma hanno
difficoltà nella rielaborazione, che spesso risulta poco autonoma, frammentaria,
con un lessico limitato e talvolta con inesattezze.
Altri infine conoscono parzialmente gli argomenti, non sono sempre in
grado di rielaborarli e commettono frequenti errori.
Gli obiettivi disciplinari raggiunti dalla maggior parte degli alunni sono:
comprendere testi specialistici/ specifici di indirizzo
saper tradurre in L1 testi contenenti linguaggi settoriali
saper esporre argomenti settoriali usando un lessico specifico con una
pronuncia sostanzialmente accettabile
Il metodo di lavoro adottato è consistito in: presentazione dei contenuti,
analisi testuale,traduzione in italiano, sintesi, rielaborazione, verifica, correzione e
rinforzo.
Il programma, secondo le linee delle direttive ministeriali, ha trattato gli
argomenti tecnico-professionali e il materiale autentico in maniera interdisciplinare
con Disegno, Costruzioni e Topografia.
Programma di Lingua Inglese
DOCENTE: Ornella Ciribilli
Dal testo “ House and Grounds”: P. Caruzzo – J. Peters
ELI
Editore
Modulo 4 (materiali da costruzione) Ripasso
A short history of Architecture
Dossier 1
The Middle- Ages: the Gothic period
Gothic cathedrals
Classicism and Renaissance . St Paul’s Cathedral
The Modern Movement: Le Corbusier ( Ville Savoye), Frank Lloyd Wright (Falling
Water House, Guggenheim Museum NY), Norman Foster, Frank Gehry, Renzo
Piano (Pompidou Centre, De Menil Collection) , Zaha Hadid
Bio-Architecture
Modulo 3
Eco- buildings and eco-design
Eco-materials
Sustainable design and green building
Co-housing
Relazione finale di Progettazione, Costruzioni e Impianti
DOCENTE: Giancarlo Giannone
La classe è composta da 20 studenti. Nella parte iniziale dell’anno scolastico è
stato utile conoscere la formazione di base nella disciplina in oggetto, attraverso
la visione degli elaborati svolti durante l’anno scolastico precedente e tests
d’ingresso, in quanto la classe ha avuto diversi docenti con continue soluzioni di
continuità. La formazione di base della classe è risultata, quindi, modesta con la
necessità di recuperare diversi argomenti di progettazione e strutturali per
consentire uno sviluppo minimamente accettabile della programmazione didattica
d’anno con diverse limitazioni e carenze per quanto riguarda il programma relativo
alla parte strutturale e di calcolo, relativo alla parte impiantistica ed alla parte
architettonica. Da questi requisiti di partenza ed in seguito al lavoro didattico
d’anno, svolto in modo condizionato dai suddetti motivi, la classe ha raggiunto un
profilo dell’apprendimento e delle competenze appena sufficiente con solo alcuni
alunni che hanno raggiunto buoni livelli di apprendimento per ottime attitudini e
motivazioni nei confronti della progettazione architettonica. Infatti gli studenti
dotati di migliori caratteristiche individuali, quali la motivazione verso la
conoscenza, il metodo e la continuità nell’impegno di studio ed dell’applicazione
delle conoscenze, le capacità ed il senso di responsabilità, si sono distinti per i
risultati raggiunti. La percentuale di questi alunni non supera, comunque, il 20% e
solo alcuni alunni hanno raggiunto risultati eccellenti nei limiti del programma
svolto. Il resto della classe, dimostrando modesto interesse verso la disciplina, in
particolare verso la Progettazione e la Tecnica delle Costruzioni ed Impianti, si è
impegnato in modo poco determinato e con discontinuità, limitandosi ad un livello
minimo di sufficienza dell’apprendimento dei contenuti della disciplina senza
approfondimenti e rielaborazioni critiche. In conclusione la classe ha raggiunto un
livello di conoscenze degli argomenti svolti durante l’anno in modo appena
sufficiente, con una preparazione di base che resta debole nell’applicazione degli
argomenti teorici e limitata nei contenuti dei diversi aspetti tematici disciplinari. Il
tutto è doveroso precisare che i contenuti e gli obiettivi di questa nuova disciplina
accorpano tre disciplina che precedentemente erano svolte in tre discipline distinte
ed in 12 ore settimanali anziché 7 ore settimanali.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Gli obiettivi disciplinari generali, inizialmente posti nella programmazione annuale,
sono stati ridotti durante l’iter didattico e adattati all’impegno discontinuo e poco
attivo profuso dagli alunni della classe. Pertanto sono stati conseguiti i seguenti
obiettivi disciplinari ad un livello appena accettabile :
- Conoscere i principi, le regole e le norme per progettare e acquisire la
responsabilità etico-sociale dell’operare nel settore;
- Saper valutare le problematiche che riguardano la progettazione ed
interpretarne i
principi compatibili con la salvaguardia ambientale;
- Saper valutare le problematiche che riguardano la tecnica urbanistica con
particolare riguardo alla sua evoluzione nella direzione della tutela e sviluppo
ecosostenibile;
- Saper valutare le problematiche che riguardano la storia dell’architettura;
Per quanto riguarda gli obiettivi disciplinari specifici, raggiunti in relazione al
programma svolto, si riporta il seguente elenco :
TIPI EDILIZI
-
Comprendere le differenze tra i vari tipi funzionali dell’architettura;
-
Imparare a valutare le necessità fondamentali di ogni tipo edilizio;
-
Imparare a valutare l’inserimento di ogni edificio nell’ambiente;
STORIA DELL’ ARCHITETTURA
-
Saper valutare le motivazioni e le caratteristiche che riguardano la storia
dell’architettura con la relativa lettura formale;
STORIA E TECNICA URBANISTICA
-
Acquisire le conoscenze dell’importanza della pianificazione territoriale ,
acquisire una conoscenza giuridica sufficiente alla applicazione delle norme
urbanistiche ed edilizie;
STRUTTURE ED IMPIANTI
-
Saper riconoscere gli elementi strutturali semplici in una costruzione edilizia;
-
Saper riconoscere gli elementi impiantistici fondamentali;
Programma di Progettazione, Costruzioni e Impianti
DOCENTE: Giancarlo Giannone
TIPI EDILIZI : Le nuove costruzioni
1. Edilizia residenziale ( Tipologie: Case a schiera, Ville singole, Edifici in linea );
Esercitazioni progettuali con l’ausilio del computer con l’utilizzo di Autocad;
Caratteristiche architettoniche di un progetto di residenza : funzionalità,
organizzazione del sistema costruttivo, il rapporto con l’ambiente e con il
contesto circostante, i materiali esterni, la forma ed il tipo di copertura. Gli
ambienti dell’abitazione: le esigenze funzionali e gli aspetti dimensionali in
relazione alle norme igienico-sanitarie, i vincoli derivanti dai dati urbanistici e di
Regolamento Edilizio. Le Sezioni Architettoniche: utilità e modalità di
impostazione. I prospetti: i criteri e gli aspetti tecnici.
2. Progettazione di un residence agrituristico – Progettazione di un centro di
documentazione sulla fauna locale marina. Metodologia di progettazione
architettonica ed elaborati del progetto architettonico in muratura portante o in
cemento armato. Le carpenterie dei solai e delle coperture in legno. Le
fondazioni in cemento armato a nastro.
3. La ristrutturazione edilizia attraverso l’ampliamento: intervento innovativo o
conservativo, criteri di progettazione.
STORIA DELL’ ARCHITETTURA
1. L’architettura Greca: la casa greca, l’agorà, l’acropoli di Atene, le città greche,
edifici pubblici per la vita democratica, gli edifici sacri, gli ordini architettonici, i
tre ordini dei templi greci, Il Partenone.
2.
La costruzione Romana: La grande ingegneria dei romani, forma e
decorazione nell’architettura romana, la casa romana: domus ed insula, gli
edifici sacri, gli edifici pubblici, le terme, gli edifici per lo spettacolo,
l’organizzazione della città, l’organizzazione del territorio e le vie di
comunicazione e sistemi di difesa.
3. I Comuni e la città medievale in Italia, le chiese romaniche in Italia.
4.
5.
6.
Il Gotico i Europa: lo schema costruttivo. Il gotico in Italia.
Il Rinascimento ed il Cinquecento in Italia : Brunelleschi, Bramante,
Michelangelo.
Bernini e Borromini a Roma.
7. La fine dell’ottocento: le grandi esposizioni e l’ingegneria.
8.
Il movimento moderno: i cinque punti di Le Corbusier ( Lo studio dell’ Unità
di Abitazione a Marsiglia, la Cappella Rochamp, la Villa a Savoy). L’architettura
di Wright.
STORIA E TECNICA URBANISTICA
1. La nascita dell’urbanistica in Italia; l’urbanizzazione ed i Piani di Ricostruzione e
di Risanamento;
2. Elementi di base della Tecnica dell’urbanistica ( Il PRG e la Zonizzazione, i
D.M.
1.4.1968 e 2.4.1968, il Regolamento Edilizio e le norme igienico-sanitaria in
edilizia );
3. Gli Standards Urbanistici e le opere di urbanizzazione. I Parametri Tecnici
dell’Urbanistica ( Indici di fabbricazione, altezze, distanze tra edifici, allineamenti
stradali e distanze dai confini ) ;
4. Il Piano di Recupero ed i tipi di intervento ( L. Regionale Umbria N.1 del 2004):
la
manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione, le
opere interne, demolizione, ampliamento e sopraelevazione, mutamento di
destinazione d’uso, le nuove costruzioni;
5. I titoli abilitativi ( il permesso di costruire, la comunicazione di inizio lavori, la
denuncia di inizio attività, la superdia, la segnalazione certificata di inizio attività);
ELEMENTI STRUTTURALI
1. Tipologie di fondazioni, tipologie di murature.
2. I solai in legno: le carpenterie
3. Il computo metrico di un solaio in c.a.
IMPIANTI
Lo smaltimento delle acque di pioggia e delle acque nere in un edifico. La Fossa
Imhoff. La tipologia dell’ Impianto di riscaldamento a radiatori.
Relazione finale di Gestione del cantiere e sicurezza
DOCENTE: Giancarlo Giannone
La classe è composta da 20 studenti. Nella parte iniziale dell’anno scolastico è
stato utile conoscere la formazione di base nella disciplina in oggetto, attraverso
tests d’ingresso, in quanto la classe ha avuto diversi docenti con continue
soluzioni di continuità. La formazione di base della classe è risultata, quindi,
sufficiente ed idonea ad uno sviluppo accettabile della programmazione didattica
d’anno. Da questi requisiti di partenza ed in seguito al lavoro didattico d’anno la
classe ha raggiunto un profilo dell’apprendimento e delle competenze
mediamente più che sufficiente con alcuni alunni che hanno raggiunto risultati
migliori. La percentuale di questi alunni non supera, comunque, il 30% e solo
alcuni alunni hanno raggiunto risultati eccellenti nei limiti del programma svolto. Il
resto della classe si è impegnato in modo poco determinato e discontinuo,
limitandosi ad un livello di sufficienza dell’apprendimento dei contenuti della
disciplina senza particolari approfondimenti.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Gli obiettivi disciplinari generale, inizialmente posti nella programmazione annuale,
sono stati ridotti durante l’iter didattico e adattati all’impegno modesto profuso
dagli
alunni della classe. Pertanto sono stati conseguiti i seguenti obiettivi disciplinari ad
un livello solo accettabile:
- Saper operare nella fase di preventivazione dei lavori.
- Saper operare in cantiere per la gestione della fase di contabilità e conto finale.
- Essere in grado di conoscere ed operare nella fase di collaudo dei lavori.
- Essere in grado di conoscere il significato della sicurezza e dei maggiori rischi
in cantiere.
Programma di Gestione del cantiere e sicurezza
DOCENTE: Giancarlo Giannone
LA PREVENTIVAZIONE DEI LAVORI
1.
L’analisi del costo dei lavori ed il contratto d’appalto.
2.
Computo metrico estimativo ed analisi dei prezzi.
3. I costi della sicurezza.
LA CONTABILITA’ E LA FINE DEI LAVORI
1. La contabilità dei lavori pubblici e privati.
2. Stima e revisione dei prezzi.
3. Conto finale dei lavori ( documenti contabili finali: libretto delle misure, registro
di contabilità, sommario del registro di contabilità, lo stato d’avanzamento, il
certificato di pagamento, lo stato finale dei lavori ).
I COLLAUDI DEI LAVORI
1. Nomina del Collaudatore. Visite in cantiere.
2.
Il collaudo statico, il collaudo degli impianti.
3. Il collaudo tecnico amministrativo.
4. Il fascicolo del fabbricato.
IL SISTEMA QUALITA’
1. La gestione della qualità in edilizia. La certificazione della qualità.
2.
Il Sistema Qualità negli appalti pubblici: il sistema di qualificazione SOA
ESEMPI DI ORGANIZZAZIONE DI PICCOLI CANTIERI
1. Il cantiere di una nuova costruzione di una casa isolata: la recinzione e
l’organizzazione del cantiere, le piccole attrezzature di cantiere, la
movimentazione dei carichi, le macchine per il movimento delle terre, i
ponteggi, i
DPI, le macchine per il confezionamento del calcestruzzo.
2. I rischi dei lavori in quota.
Relazione finale di Matematica
DOCENTE: Silvana Santini
La classe è stata da me seguita con continuità fatta eccezione per il primo anno di
corso. Il comportamento è stato sempre corretto ed estremamente rispettoso. La
frequenza non per tutti è stata adeguata, per alcuni solo nell’ultimo periodo
dell’anno scolastico è da ritenersi sufficiente. La partecipazione all’attività didattica
è da considerarsi abbastanza interessata, anche se non per tutti propositiva. E’
stata caratterizzata comunque sempre da un buon clima di convivenza, che ha
consentito sia di portare a termine il programma con tranquillità, sviluppando gli
aspetti essenziali del calcolo differenziale ed integrale, che di ripercorrere i
contenuti disciplinari fondamentali. Alcuni allievi sono stati sollecitati a rendere
l’impegno più costante, ad organizzare in modo più approfondito il metodo di
studio, per colmare, quanto più possibile, alcune lacune presenti nella
preparazione di base, i cui concetti sono stati costantemente ripresi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Non tutti gli studenti hanno sufficientemente raggiunto gli obiettivi disciplinari
delineati nella programmazione iniziale.: per alcuni permane un linguaggio
specifico non sempre appropriato, ed alcune difficoltà applicative. Le competenze
non per tutti sono da ritenersi organicamente strutturate: per alcuni infatti hanno
soprattutto un aspetto specificatamente finalizzato all’esecuzione, per altri meglio
elaborate e per una studentessa un’ottima struttura. Inoltre ad oggi non tutti gli
allievi hanno evidenziato nel profitto sufficienti progressi degni di nota.
Programma di Matematica
DOCENTE: Silvana Santini
Studio di Funzioni
1 Dominio e Codominio
2 Continuità e discontinuità
3 Asintoti: orizzontali , verticali ed obliqui
4 Derivabilità e non derivabilità
5 Massimi, minimi, flessi
6 Esempi di studio di funzioni algebriche razionali intere, fratte, irrazionali,
alcune funzioni trascendenti.
Funzioni derivabili
1 Teorema di Rolle e suo significato geometrico
2 Teorema di Lagrange e suo significato geometrico
3 Differenziale di una funzione e suo significato geometrico
4 Teorema di De L’Hospital
Integrali indefiniti
1 Definizione di integrale indefinito e sue proprietà
2 Integrazioni immediate
3 Integrazioni di funzioni razionali fratte varie tipologie
4 Integrazione per parti
5 Integrazione per sostituzione
Integrali definiti
1 Introduzione intuitiva al concetto di integrale definito
2 Integrale definito di una funzione continua e sue proprietà
3 Teorema della media (significato geometrico e dimostrazione)
4 La funzione integrale
5 Il teorema fondamentale del calcolo integrale (dimostrazione limitata alla
struttura generale)
6 Il calcolo dell’integrale definito (con dimostrazione)
7 Il valor medio di una funzione: suo significato geometrico.
8 Area della parte di piano delimitata dal grafico di una o due funzioni
9 Calcolo dei volumi di alcuni solidi di rotazione attorno all’asse x.
Relazione finale di Estimo
DOCENTE: Maria Teresa Pegiati
La scrivente ha potuto godere di una continuità didattica per tutto il triennio.
La classe si presenta composta da un gruppo classe omogeneo per provenienza
con la sola eccezione di due ragazze provenienti dalla sezione B inserite all'inizio
del secondo quadrimestre e di tre alunni che si sono invece inseriti lo scorso anno
scolastico in quanto ripetenti.
ネ una classe nella quale le competenze e le conoscenze raggiunte dagli alunni
sono modeste se non mediocri fatta salvo qualche eccezione.
In questo anno scolastico la maggior parte degli alunni non si è impegnato in uno
studio
metodico e la preparazione raggiunta è da ritenersi non adeguata e
superficiale.
Sono inoltre da rilevare comportamenti scolasticamente non sempre corretti tenuti
da alcuni ragazzi per sottrarsi alle verifiche.
Il programma di estimo non è stato svolto conformemente a quanto previsto nella
programmazione infatti gli argomenti svolti sono stati più volte ripresi e ripetuti per
difficoltà oggettive di alcuni alunni e/o per scarso impegno nello studio per altri.
ネ comunque da rilevare la presenza, nel gruppo classe, di un numero esiguo di
alunni che si è distinto invece per impegno, per serietà e determinazione
raggiungendo dei livelli di preparazione buona inoltre questi alunni hanno cercato
di svolgere una funzione di supporto nei confronti dei loro colleghi meno
volenterosi.
OBBIETTIVI DISCIPLINARI PERSEQUITI
Nell'impostare il programma si è tenuto conto degli obiettivi che possono
concorrere alla formazione di un professionista. Questi obiettivi, che la scrivente
ha cercato di perseguire nel corso del presente anno scolastico, vengono di
seguito riportati:
- trasmissione di conoscenze tecnico-economiche-giuridiche che sono alla base
del procedimento estimativo
- capacità di analizzare un quesito estimativo e di risolvere lo stesso con
immediatezza e razionalità,
- attivazione di capacità logiche.
La scrivente ritiene di avere raggiunto solo in parte gli obbiettivi sopra esplicitati.
Programma di Estimo
DOCENTE: Maria Teresa Pegiati
ESTIMO GENERALE
Il contenuto dell'estimo
Gli aspetti economici dei beni: valore di mercato; valore di capitalizzazione;
valore di costo di produzione e di riproduzione; valore di trasformazione; valore di
surrogazione e valore complementare.
Il metodo di stima:
Il confronto. Le fasi del giudizio di stima. Le caratteristiche dei beni influenti sul
valore. Il parametro di stima. I termini del confronto estimativo. Il principio
dell'ordinarietà Comodi e scomodi. Aggiunte e detrazioni.
I procedimenti di stima
Classificazione generale dei procedimenti.
I procedimenti sintetici per la stima del valore di mercato: stima sintetica
parametrica; stima per valori tipici; stima storica; stima ad impressione o a vista.
Procedimento analitico per la stima del valore di mercato: determinazione del
reddito da capitalizzare; ricerca del saggio di capitalizzazione; correzione del
saggio e aggiunte o detrazioni al valore capitale.
Stima sintetica del valore del costo.
Stima analitica del valore del costo.
Procedimenti di stima per gli altri aspetti economici.
ESTIMO CIVILE
I fabbricati civili
Caratteristiche del mercato immobiliare urbano.
Caratteristiche influenti sul valore dei fabbricati: caratteristiche intrinseche;
caratteristiche estrinseche e situazione giuridica.
Stima dei fabbricati civili
Scopi della stima e aspetti economici dei fabbricati civili.
Il valore di mercato dei fabbricati civili - stime sintetiche: stima ad impressione e
stima storica; stima per valori tipici o per elementi costitutivi e stima parametrica.
Il valore di mercato dei fabbricati civili - stima analitiche: determinazione del
reddito capitalizzabile; determinazione del saggio di capitalizzazione e calcolo del
valore capitale.
Le leggi sul canone locativo e sui canoni di affitto
Aggiunte e detrazione del valore capitale.
Il valore del costo dei fabbricati civili: stima sintetica e stima analitica.
Il valore di trasformazione dei fabbricati civili: stima sito e cementi, stima diritto di
sopraelevazone.
Il valore complementare dei fabbricati civili.
Stima delle aree fabbricabili
Nozione di area fabbricabile.
Il mercato delle aree fabbricabili.
Condizioni influenti sul valore delle aree fabbricabili: caratteristiche intrinseche;
caratteristiche estrinseche e situazione giuridica.
Aspetti economici delle aree fabbricabili.
Stima del valore di mercato: correzione del valore ordinario e aggiunte e detrazioni
al valore capitale.
Stima sintetico-pratica del valore di mercato delle aree fabbricabili.
Stima del valore di trasformazione.
Stima di aree urbane non fabbricabili (reliquati o pezze segregate).
Stima per cessione di cubatura edificabile.
Stima dei valori condominiali
Il regolamento condominiale. Le tabelle millesimali.
Determinazione dei millesimi di proprietà determinazione dei millesimi in base ai
valori monetari e determinazione dei millesimi in base alla superficie virtuale.
Determinazione dei millesimi di proprietà particolare.
Determinazione dei millesimi d'uso differenziato.
Ripartizione delle spese nei condomini orizzontali.
ESTIMO LEGALE
Stima delle indennità nelle espropriazioni per pubblica utilità
L'esproprio. Excursus storico delle leggi sull'esproprio
Testo unico n. 327/2001 e L. 244/2008 Oggetto ed ambito di applicazione, le fasi
del procedimento espropriativi, indennità di espropriazione per: esproprio totale,
parziale, per la realizzazione do opere private di pubblica utilità Indennità
provvisoria nel caso di esproprio da parte di un soggetto pubblico di un’area
edificabile o legittimamente edificata e Indennità nel caso di esproprio da parte di
un soggetto pubblico di un’area non edificabile.
La cessione volontaria determinazione indennizzo.
La cessione definitiva determinazione indennizzo
L’occupazione temporanea. Retrocessione totale o parziale.
La nuova normativa sull'indennità di aree edificabile alla luce della Sentenza corte
costituzionale n. 181/2011 in materia d'indennizzo per le aree edificabili.
Stima diritto usufrutto
Diritto dell'usufrutto: richiami giuridici: costituzione, durata, estinzione; diritto
dell'usufruttuario; obblighi nascenti dall'usufrutto.
Stima del diritto dell'usufrutto.
Stima della nuda proprietà
ESTIMO CATASTALE
Catasto terreni
Generalità
Organi preposti alle operazioni catastali.
Operazioni catastali: formazione del Catasto, pubblicazione del Catasto,
attivazione del Catasto.
Conservazione del Catasto: atti geometrici di aggiornamento: tipo mappale, dio
frazionamento. La procedura PREGEO
Consultazione degli atti catastali e certificazione.
Nuove procedure informatiche di aggiornamento MUI e MUIC
Catasto urbano
Dall'unità d'Italia al catasto attuale
La formazione: l'unità immobiliare, la tariffa e le rendite, la qualificazione le nuove
e vecchie categorie (DPR 138/98)
Conservazione del Catasto: variazione soggettive e variazioni oggettive.
Informatizzazione delle pratiche di conservazione. La procedura DOCFA.
Consultazione degli atti catastali e certificazioni.
Relazione finale di Topografia e Fotogrammetria
DOCENTE: Luca Galletti
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Lo scrivente ha preso in carico questa classe a partire dal corrente anno
scolastico.
Gli studenti hanno mostrato all’inizio delle incertezze nella preparazione
di base che il sottoscritto ha cercato di recuperare con un lavoro mirato
nel primissimo periodo. Con l’andare del tempo, però, si sono
manifestati ben altri problemi come, il continuo ripetersi di notevoli
ritardi non autorizzati nell’ingresso alla prima ora e un tasso di
assenteismo che spesso ha toccato livelli importanti. Di fatto per una
buona percentuale degli alunni la frequenza è stata assai irregolare,
compromettendo la loro continuità didattica.
Le caratteristiche principali della classe sono una spiccata unità e
solidarietà che però non sono diventate il loro punto di forza, ma un
atteggiamento collettivo teso a coprire una mancata assunzione di
impegno e responsabilità. Questo ha condizionato fortemente il lavoro
del docente.
Di fatto è stato possibile svolgere un programma sufficientemente
esteso, ma la partecipazione al dialogo educativo ed il relativo profitto
hanno avuto momenti problematici.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Modesta acquisizione dei concetti e contenuti della disciplina, nei limiti
del programma che si è potuto svolgere.
Modesta autonomia nell’attività e, in generale, nell’ esplicitazione del
proprio lavoro, soprattutto nel momento in cui si debbano utilizzare le
informazioni per costruire modelli interpretativi e/o risolutivi di
situazioni problematiche.
Modesta padronanza del linguaggio specifico della disciplina.
Programma di Topografia e Fotogrammetria
DOCENTE: Luca Galletti
LE STRADE
Concetto di quota e dislivello, definizione di pendenza e sua equazione, concetto
di livelletta. La rappresentazione completa del terreno: le isoipse e le carte a curve
di livello. Definizione di massima pendenza, compluvio e displuvio, monte e valle.
La lettura delle carte a curve di livello. L'operazione di interpolazione lineare per la
determinazione della quota di un punto al di fuori delle isoipse.
Cenni sugli elementi costitutivi di una strada. Cenni sulle norme CNR sulle strade
extraurbane (la classificazione in base alla sezione trasversale), la sagomatura
della carreggiata.
I parametri del progetto stradale, la pendenza massima ed il raggio minimo in
curva. La stabilità del veicolo in curva con carreggiata orizzontale. L'aderenza
pneumatico-strada. L'equazione di equilibrio in curva orizzontale (equilibro al
ribaltamento ed allo sbandamento).
Introduzione al progetto di una strada, gli elaborati tipo necessari, lo studio
preliminare del tracciato e la scelta dei parametri di progetto. Il tracciolino: calcolo
della lunghezza del lato e sua costruzione, confronto tra soluzioni diverse e scelta
di quella ottimale. Criteri per una buona progettazione del tracciato. La rettifica del
tracciolino, il disegno del tracciato definitivo previo inserimento delle curve per il
raccordo planimetrico dei rettifili.
Le curve circolari monocentriche: elementi geometrici e loro relazioni, il
tracciamento sotto alcune condizioni planimetriche ( per raggio dato, per tangente
data, curva tangente a tre rettifili inscritta o ex-inscritta al triangolo così formato,
curva passante per tre punti, curva passante per un punto, tornante) mediante
soluzione sia grafica che analitica. Criteri per la scelta dei parametri di progetto
delle curve e della loro disposizione ottimale lungo il tracciato.
La progettazione altimetrica della strada, il profilo longitudinale e i suoi elementi
caratteristici, la scelta delle pendenze lungo il tracciato (regole pratiche di
progettazione) e la loro rappresentazione grafica. Il concetto di quota rossa ed i
suoi limiti pratici. Problemi riguardanti le livellette: livellette di compenso con punto
iniziale assegnato o con pendenza assegnata. Punto di passaggio da sterro a
riporto.
Le sezioni trasversali, la scelta ed il posizionamento dei picchetti sul tracciato
stradale, i criteri di progettazione e le modalità di rappresentazione grafica
(quaderno delle sezioni), la massima distanza tra due sezioni successive. Il
calcolo dell'area di una sezione, il concetto di scarpa, le scarpate di sterro e di
riporto. Il calcolo della larghezza delle scarpate di sterro e di riporto. La redazione
del quaderno delle sezioni trasversali.
Il calcolo dei volumi di movimento terra, il prismoide, la formula di Torricelli, la
formula approssimata delle sezioni ragguagliate. Il calcolo del volume di sterro e/o
di riporto tra due sezioni omogenee ed eterogenee.
La redazione del computo metrico del movimento terra, i concetti ed il calcolo
del volume eccedente e di paleggio.
Il profilo di Bruckner e le sue caratteristiche. I tipi di cantieri (compenso, prestito
e deposito), la loro individuazione sul profilo di Bruckner e le relative
caratteristiche (volume movimentato, zone di sterro e di riporto, verso del
trasporto). Il momento del trasporto di un cantiere stradale e la Distanza media di
trasporto.
I mezzi di movimento terra e la loro scelta in base alla distanza di trasporto.
Il calcolo del costo del movimento terra di un cantiere, analisi del prezzo unitario
del movimento terra.
L'AGRIMENSURA
Classificazione dei metodi di misura delle superfici agrarie: numerici, graficonumerici, grafici e meccanici e relativi errori.
La divisione delle aree: casi elementari di frazionamento dei triangoli (dividente
uscente da un vertice, da un punto di un lato, da un punto interno, dividente
parallela o perpendicolare ad un lato, dividente parallela ad una direzione
assegnata) e dei trapezi (dividente parallela alle basi). Divisione di un poligono
qualsiasi tramite scomposizione in trapezi e triangoli.
La rettifica di un confine bilatero o poligonale con un estremo assegnato, la
rettifica di un confine poligonale con direzione assegnata.
Lo spostamento di un confine rettilineo con un estremo assegnato.
GLI SPIANAMENTI
La rappresentazione planoaltimetrica del terreno mediante il piano quotato. Il
calcolo per interpolazione della quota di un punto interno ad una falda triangolare
di un piano quotato. Il calcolo del volume di uno spianamento tramite sua
scomposizione in prismi a sezione retta triangolare (formula per determinare il
volume di questi solidi elementari). Generalità e classificazione degli spianamenti
(con piano orizzontale o inclinato, con piano assegnato o di compenso).
La procedura per lo spianamento con piano orizzontale assegnato: la
rappresentazione grafica, la determinazione dei punti a quota rossa nulla con
tracciamento della relativa linea di passaggio da sterro a riporto, il calcolo delle
quote rosse e dei relativi volumi di sterro e/o di riporto.
APPLICAZIONI
Illustrazione della progettazione del tracciato di una piccola strada ordinaria con
esercitazioni pratiche
Relazione finale di Scienze Motorie e Sportive
DOCENTE: Stefano Fanelli
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe nel complesso ha partecipato con impegno a tutte le attività proposte.
L'impegno e la partecipazione sono stati costanti per tutti gli alunni.
Le capacità motorie di base rilevate sono da considerarsi nel complesso discrete.
La progressione nell'apprendimento è stata graduale fino a raggiungere
complessivamente, sia dal punto di vista psico-fisico che comportamentale, un
buon livello medio.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Gli obiettivi generali fissati all' inizio dell'anno sono stati raggiunti, soprattutto per
quanto riguarda le attività di squadra e l'incremento delle capacità motorie
coordinative e condizionali.
Il metodo di lavoro è stato attuato sotto forma di attività di gruppo, con interventi
individualizzati o specifici quando se ne è ravvisata la necessità.
Sono stati trattati argomenti teorici collegati alle attività motorie svolte, con
particolare riguardo agli aspetti alimentari e di primo soccorso.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche sono state periodiche e continue, cogliendo gradualmente i mutamenti
motori, caratteriali, psicologici e sociali che ognuno ha mostrato di acquisire.
Eventuali interventi di recupero sono stati effettuati in itinere e secondo le varie
necessità.
STRUMENTI DIDATTICI
Sono state usate tutte le strutture, gli attrezzi e gli spazi all' aperto in dotazione alla
scuola.
Programma di Scienze Motorie e Sportive
DOCENTE: Stefano Fanelli
PARTE PRATICA
CAPACITA' COOORDINATIVE
Esercizi elementari e preatletici generali
Esercizi elementari a corpo libero di sviluppo generale
Serie di esercizi di preatletica generale in piedi e in decubito
Esercizi per le capacità coordinative
Esercizi semplici e combinati busto e arti inferiori - esercizi vari da ritti e in
decubito
CAPACITA' CONDIZIONALI
Esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale
Esercizi di allungamento
Esercizi respiratori e di rilassamento
Preatletici e studio della corsa individuale
Corsa continua
Corsa veloce
SPORT DI SQUADRA
Pallavolo (fondamentali individuali e di squadra)
Calcetto
Pallamano
PARTE TEORICA
Principali ossa, muscoli, articolazioni legati al movimento
Elementi di bio-energetica ed alimentazione
Elementi di primo soccorso
Scienze motorie e sportive
Storia
Lingua e letteratura italiana
Matematica
Topografia
Progettazione, Costruzioni e
impianti
Geopedologia, Economia ed
Estimo
Prove strutturate a
risposta chiusa
Lingua Inglese
Modalità
Religione Cattolica
Tipologia delle verifiche
Gestione del cantiere e sicurezza
nell'ambiente di lavoro
4. Valutazione e verifiche
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Prove strutturate a
risposta aperta
Prove tradizionali
x
Prove pluridisciplinari
Interrogazioni orali
x
x
Interventi dal banco o
dal posto di lavoro
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Compiti a casa
Prove pratiche
x
x
x
Analisi ed
interpretazione di
griglie e tabelle
Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali
Per le discipline che prevedono la sola valutazione orale sono state effettuate
almeno due verifiche sommative per quadrimestre.
Per le discipline che prevedono anche le prove scritte sono state aggiunte almeno
due\tre verifiche sommative scritte per quadrimestre.
Si sottolinea inoltre che nel corso dell’anno scolastico tutti i docenti hanno curato il
recupero in itinere con diverse modalità.
Il Consiglio di Classe nella definizione dei criteri di valutazione si è richiamato alle
indicazioni ministeriali relativamente alla valutazione delle prove nel nuovo esame
di Stato.
Nella valutazione delle prove orali e grafiche si è fatto ricorso, per quanto
possibile, a criteri oggettivi basati sull’uso della seguente griglia i cui indicatori
riferiti alle aree delle Conoscenze, Competenze, Capacità sono stati concordati nei
dipartimenti e condivisi dai Consigli di Classe
VOTO
IN
DECIMI
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’
1-2
Nessuna
Nessuna
Nessuna
3
Frammentarie e
gravemente
lacunose.
Non sa applicare le conoscenze Non ha elementi per
organizzare le conoscenze.
4
Lacunose e parziali.
Non sa organizzare le
Non è in grado di riconoscere
né di applicare/costruire modelli. conoscenze.
Se guidato applica le
conoscenze minime ma
commette errori.
Si esprime in modo scorretto e
improprio.
5
Limitate e superficiali. E’ in grado di riconoscere e
applicare/costruire modelli solo
se guidato. Applica le
conoscenze pur commettendo
errori.
Sa organizzare solo
parzialmente le conoscenze
anche se guidato.
Sa documentare in modo non
sempre coerente e si esprime in
modo impreciso.
6
Conosce i nuclei
E’ in grado di riconoscere e
tematici fondamentali applicare/costruire semplici
ma in modo non
modelli pur con qualche
approfondito.
imprecisione.
Sa organizzare le
conoscenze fondamentali
se opportunamente
guidato.
Applica le conoscenze senza
commettere errori sostanziali.
Sa documentare in modo
elementare e si esprime in
modo semplice e
sostanzialmente corretto.
7
Complete ma non
approfondite.
Sa applicare/costruire semplici
modelli con relativa autonomia.
Applica le conoscenze con lievi
imprecisioni. Sa documentare e
si esprime in modo corretto.
8
Complete e
approfondite solo
parzialmente in modo
autonomo.
Sa applicare/costruire modelli Elabora in modo corretto le
informazioni.
in modo autonomo. Applica
in modo corretto le
conoscenze.
Sa documentare e si esprime
con linguaggio corretto e
appropriato.
Sa organizzare le
conoscenze fondamentali
pur con qualche
imprecisione.
9-10
Complete, organiche,
articolate e con
approfondimenti
autonomi.
Sa applicare/costruire modelli
complessi e articolati in modo
autonomo. Applica le
conoscenze in modo corretto ed
autonomo.
Rielabora in modo corretto,
completo ed autonomo e sa
effettuare valutazioni
personali.
Sa documentare in modo
personale e rigoroso. Si
esprime in modo fluido
utilizzando con consapevolezza
i linguaggi settoriali.
Per quanto riguarda le griglie delle prove scritte si fa riferimento alle relazioni dei
singoli docenti.
Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico
In ottemperanza al DM 80/2007 e all’OM 92/2007 l’Istituto ha gestito gli interventi
per il recupero delle insufficienze nel seguente modo:
In sede di scrutinio quadrimestrale: avendo il Collegio Docenti precedentemente
fissato le modalità operative (Interventi Individualizzati, Recupero Autonomo, Corsi
di Recupero, Sportello on-line), i Consigli di Classe, in base alle esigenze ed alle
disponibilità, hanno individuato alunni, discipline e modalità di recupero, dandone
comunicazione alle famiglie interessate oltre che per una dovuta informazione
anche per verificare l’intenzione di fruire degli eventuali corsi di recupero e per
sottolineare l’obbligo degli alunni a sottoporsi comunque alle verifiche. I recuperi si
sono svolti tra febbraio e l’inizio di aprile. Le verifiche sono state effettuate al
termine degli interventi.
Criteri per l’attribuzione del credito formativo
Gli studenti devono presentare documentazioni relative ad attività regolare e
continuativa, non sporadica, formativa sul piano umano e/o professionale
relativamente ad attività:
•
•
•
•
•
•
•
Tirocinio, stage e attività lavorative non curricolari
Gare nazionali, regionali didattiche con piazzamento
Competenze informatiche certificate
Certificazioni linguistiche europee e altre certificazioni attraverso enti
internazionalmente riconosciuti
Attività sportive con tesseramento di società
Attività culturali, artistiche e musicali
Impegni in campo sociale e ambientale.
Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova
Simulazione della prima prova
Le simulazioni della prima prova si sono svolte nel mese di marzo e di aprile.
In aderenza alle prove somministrate negli esami di stato negli anni precedente.
Simulazione della seconda prova
Le simulazioni della seconda prova scritta, svoltasi nel mese di marzo e maggio,
sono state predisposte dai docenti di Progettazione, Costruzioni Impianti
dell'Istituto sul modello delle prove ministeriali degli anni precedenti.
Simulazione della terza prova
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di
corso. Tuttavia, il Consiglio di Classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli
obiettivi generali e cognitivi definiti nella programmazione didattica – ha ritenuto
opportuno far esercitare gli alunni sulle seguenti discipline:
•
Inglese
•
Estimo
•
Matematica
•
Topografia
Su tale base il consiglio ha sviluppato la progettazione delle prove interne di
verifica in preparazione della terza prova scritta, individuando per la simulazione
quattro discipline.
I testi delle simulazioni e le griglie di valutazione delle singole discipline effettuate
sono allegati al presente documento.
5. Allegati
Simulazione prima prova di marzo 2016
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il
Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli
che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e
non ha nulla in comune, per esempio, col Afuturo status di Berlino o con
l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi
simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con
risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori
magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà
industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi
decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi,
oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse
più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche
l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga
scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia.
Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto.
Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta
all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le
ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da
cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente
impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro
inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà
pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui
non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre
cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i
bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si
presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si
tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il
tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un
ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di
allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni
che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con
fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se
questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel
vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta.
Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse
in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa
apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un
testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1. Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo
2. Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?2.2
Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro
inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta. 2.5 Esponi le
tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e
approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale.
Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di
Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di
giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i
documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se
scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di
giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le
forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Innamoramento e amore.
DOCUMENTI
«L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante.
L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi
desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo
per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi,
per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la
felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci
trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita
quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover
scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed
un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La
polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella
dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno
purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o
siamo dannati.»
F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 2009
Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia.
Non so, ma sento che questo mi accade: è la mia croce.
CATULLO, I sec. a.C. (trad. F. Della Corte)
Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ’l Po discende
per aver pace co’ seguaci sui.
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense.
DANTE, Inferno, V, vv. 97-107
Tu m’hai amato. Nei begli occhi fermi
luceva una blandizie femminina;
tu civettavi con sottili schermi,
volevi piacermi, Signorina;
e più d’ogni conquista cittadina
mi lusingò quel tuo voler piacermi!
Unire la mia sorte alla tua sorte
per sempre, nella casa centenaria!
Ah! Con te, forse, piccola consorte
vivace, trasparente come l’aria,
rinnegherei la fede letteraria
che fa la vita simile alla morte…
G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero la felicità,
VI, vv. 290-301, da I colloqui, 1911
Fratelli, a un tempo stesso
ingenerò la sorte.
Cose quaggiù sì belle
altre il mondo non ha, non han le stelle
Nasce dall’uno il bene
nasce il piacer maggiore
che per lo mar dell’essere si trova;
l’altra ogni gran dolore,
ogni gran male annulla.
Bellissima fanciulla,
dolce a veder, non quale
la si dipinge la codarda gente,
gode il fanciullo Amore
accompagnar sovente;
e sorvolano insiem la via mortale,
primi conforti d’ogni saggio core.
G. LEOPARDI, Amore e morte, vv. 1-16, 1832
Amore e Morte Io ti sento tacere da lontano.
Odo nel mio silenzio il tuo silenzio.
Di giorno in giorno assisto
all’opera che il tempo,
complice mio solerte, va compiendo.
E già quello che ieri era presente
divien passato e quel che ci pareva
incredibile accade.
Io e te ci separiamo.
Tu che fosti per me più che una sposa!
Tu che volevi entrare
nella mia vita, impavida,
come in inferno un angelo
e ne fosti scacciata.
Ora che t’ho lasciata,
la vita mi rimane
quale un’indegna, un’inutile soma,
da non poterne avere più alcun bene.
V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942
2. TIPOLOGIA B – AMBITO SOCIO ECONOMICO
ARGOMENTO: Legalità e illegalità
DOCUMENTI
Ci impegnamo ad educare i nostri figli nel rispetto degli altri,al senso del dovere e
al senso della giustizia.
Ci impegnamo a non adeguarci al malcostume corrente, prestandovi tacito
consenso, perché ''così fan tutti''.
Ci impegnamo a rinunziare ai privilegi che ci possono derivare da conoscenze e
“aiuti”qualificati.
Ci impegnamo a riconoscere il valore della giustizia “per tutti”, superiore al nostro
interesse particolare.
Ci impegnamo a non chiedere come favore ciò che ci è dovuto per diritto.
Ci impegnamo a non vendere il nostro voto elettorale per nessun compenso.[…]
Ci impegnamo a resistere, nel diritto, alle sopraffazioni mafiose.
Ci impegnamo a non dimenticare Giovanni Falcone e tutti i morti nella lotta contro
la mafia e a ricordarli come nostri familiari per noi caduti.
( da Falcone… oltre la morte. La Parola di Dio ci interpella. Veglia di preghiera. S.
Giuseppe ai Teatini, 13 giugno 1902)
«C’è un’intuizione popolare, rivelatasi in mille segni, secondo cui l’ultima vittima
delle Brigate Rosse era un uomo buono e pacifico, mite ed umile di cuore; un
uomo giusto, nel senso pregnante in cui questo termine è usato nella Bibbia [...].
La gente ha capito che, questa volta, c’era una perfetta corrispondenza tra la
giustizia personale dell’uomo e la funzione pubblica di testimone ed emblema di
giustizia che egli era chiamato a svolgere al vertice della magistratura; anzi ha
capito che pur nella piena conformità alle istituzioni e alle leggi, la sua giustizia
superava quella di una pura attuazione della legge. E per questo i nuovi barbari
interessati a dimostrare l’iniquità e l’inattendibilità della legge, non potevano
colpire che lui, che della legge offriva un’immagine di giustizia che superava la
stessa lettera delle legge».
(R. La Valle, Capire la morte di Bachelet, “Paese Sera”, 16/2/1980)
Principio di legalità-criterio politico-giuridico-organizzativo secondo il quale
l’ordinamento giuridico deve essere costituito da norme generali e astratte, cioè da
leggi. A questo tipo di norme viene subordinata ogni attività giuridica: la
giurisdizione, in quanto applicazione delle norme al caso concreto;
l’amministrazione, in quanto attività regolata da leggi per la cura di interessi
prescritti. Nel diritto penale, il principio consiste nella regola seconda la quale
nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore
prima del fatto commesso, nè con pene che non siano da esse previste, e non può
essere sottoposto a misure di sicurezza fuori dai casi previsti dalla legge.
(AA.VV., La nuova enciclopedia del diritto e dell’economia, 2002)
Qual è il valore essenziale che fa vivere la legge e garantisce la giustizia in un
sistema democratico?
Per quanto riguarda la nostra Costituzione, è il principio di eguaglianza.
Applicando la legge eguale per tutti, i magistrati attuano i principi costituzionali.
Esercitare la giurisdizione significa ristabilire e dare concretezza alla Costituzione.
Don Giuseppe Dossetti, padre costituente, dopo anni di silenzio, è sceso
nuovamente in campo proprio a partire dalla difesa dei valori costituzionali
aggrediti. La sua lezione si può riassumere così: l’educazione alla legalità
ricomincia dalla difesa dei valori costituzionali. Condivide questa posizione?
Certo, nella misura in cui i principi fondamentali di legalità sono sempre da
ristabilire, là dove sono traditi o disattesi. Senza quei principi, vale il contrario, cioè
tutti si sentiranno legittimati a vivere calpestando i diritti degli altri. In questo senso
Dossetti ha certamente ragione perché si oppone a una società sena regole.
(Realizzare la legalità. Intervista a Gherardo Colombo, 2002)
Può dunque dirsi “giusta” una società al cui interno il meccanismo regolatore delle
controversie e dei conflitti risulta pressocchè inceppato? E quale concetto positivo
della legalità - o quale cultura della legalità - può affermarsi in un contesto
nazionale nel quale il rispetto della norma è, da sempre, attributo formale
dell’apparato istituzionale piuttosto che prassi concreta che regoli il vivere
comunitario? Il quesito non è retorico se si considerano le valenze sociali,
antropologiche ed istituzionali – oltre che strettamente giudiziarie - legate ad una
questione, quella del formalismo legalitario, che ha radici antiche. Le nostre
istituzioni, modellate spesso sopra un formalismo liberale anziché informate ad un
vero spirito di libertà forniscono un mezzo al potere per meglio rivestire di forma
legale l’oppressione. Noi ci opponiamo ad ogni tipo di reazione illegale mentre di
reazione legale non ve ne può essere perché la legalità l’ha in mano il potere.
L’affermazione, assai dura, ha anch’essa un valore storico-documentale, essendo
tratta da un intervento alla Camere del barone Franchetti, risalente al 1875. E vien
fatto di pensare che non molto tempo è passato, almeno in termini di cultura della
legalità: allora il brigantaggio, i brogli, i primi scandali bancari, l’avvio della
speculazione immobiliare; oggi la microcriminalità diffusa, l’evasione fiscale
sistematica, la criminalità organizzata, i cadaveri eccellenti.
(Eurispes, Rapporto Italia ’90, Percorsi di ricerca nella società italiana)
Si avverte oggi, specie nei giovani, l’aspirazione ad una legalità che non può
essere solo l’ossequio formale a una norma imposta con la forza della sanzione.
Una legalità che anche per la sua assonanza con “legame” deve, invece, basarsi
sul consenso e che, proprio per ciò, deve esprimere una identità tra norme
giuridiche e valori e che richiede una grande maturazione della coscienza civile.
L’altro modo di intenderla non può che portare illegalità da parte di chi in quei
valori non si identifichi. Parlo qui, naturalmente, non di valori meramente normativi.
Mi riferisco piuttosto a quella “coscienza civile” che ho altre volte definito che
“l’intima adesione dell’individuo ai valori essenziali della società” come il bene
comune, come la solidarietà.
[…] Con il porre al centro della legalità il bene comune espresso nei valori della
Costituzione siamo di fronte alla sfida di una nuova cultura della legalità dalla
quale molti strati della nostra società sono ancora lontani, mentre altri se ne
stanno allontanando quando proclamano iniziative di tipo eversivo che negano in
radice quei valori supremi della Costituzione, quali l’unità della Repubblica e la
solidarietà, diffondendo pericolose forme di illegalità. S’impone a tutti, e soprattutto
alle Università quale luogo di promozione culturale, l’opera di educazione civile
tendente alla ricerca di argini sicuri nei valori della Costituzione. Né può essere
oggi dimenticato il Magistero della Chiesa che si è posta in prima linea nella lotta
contro il crimine diventando in alcune regioni l’unico sicuro punto di riferimento.
Nella Nota pastorale “Educare alla legalità”, i vescovi italiani hanno ricordato che
l’autentica legalità trova la sua motivazione radicale nella moralità dell’uomo, e che
la crescita di una più viva coscienza della legalità esige che l’ordinamento positivo
sia orientato verso la tutela e la promozione del bene comune.
Credenti o non credenti non possiamo non ricordare questo monito che riassume
appunto nel “bene comune” anche concetti maturati in culture diverse e che
possono ricondurci ad una idea universale di legalità, concepita non come mera
conformità a regole imposte dall’alto, ma come adesione della nostra coscienza a
valori eterni di civiltà.
(conferenza tenuta dal Ministro di Grazia e Giustizia pro tempore, prof. V.
Caianiello, il 6/5/1996 nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza
di Roma)
3. TIPOLOGIA B – AMBITO STORICO POLITICO
ARGOMENTO: La prima guerra mondiale: il volto moderno della guerra: armi
tecnologia e industria
“Vasto è il campionario delle nuove armi che fanno la loro comparsa o trovano
crescente e sempre più potente applicazione sui campi di battaglia delle Fiandre e
della Galizia. Ma ce ne sono alcune, così come ci sono alcune forme e tecniche di
guerra, che appaioni subito e si fissano poi concordemente nella memoria dei
popoli europei come tipiche del primo grande conflitto mondiale.
Vecchie e nuove tecnologie militari.
A volerle riassumere nel modo più stringente: la fanteria, la mitragliatrice, la
trincea. Un' imponente documentazione ci assicura che sono questi i fattori
dominanti di quella guerra, sia dal punto di vista delle tecniche militari
propriamente dette, sia da quello dell’impatto sulla sensibilità e sul modo di vivere
quella sanguinosa esperienza. É la fanteria – la lenta, pesante, poco coreografica
fanteria – a dimostrarsi l’arma decisiva. L‘aviazione colpisce certo la fantasia dei
civili, fa bella mostra di sé nei cartelloni di propaganda ... i piloti possono apparire
come i nuovi cavalieri dell’aria; però le macchine che le industrie di guerra sono
per il momento in grado di allestire non risultano per prestazioni e numero, ancora
tali da attribuire alla nuova e promettente arma funzioni già decisive e autonome.
Se finora si erano bombardati “solo” i popoli coloniali, giunge il momento in cui
anche gli abitanti della città europee più vicine al fronte fanno la conoscenza delle
bombe; si contano i primi morti “dall’aria”, alcune case vengono squarciate;
tuttavia la capacità di fuoco e il potenziale di distribuzione di quei goffi trabiccoli ...
sono all’epoca straordinariamente lontani dalle qualità terrorizzanti delle “fortezze
volanti” che saranno protagoniste della seconda guerra mondiale ...
Fucili, bombe a mano, lanciafiamme, mitragliatrici, cannoni, armamento individuale
e dei reparti, calibro e gittata dei pezzi di artiglieria, disponibilità di reti viarie e
ferroviarie e di mezzi di comunicazione non sono certo gli stessi per tutti i
contendenti. La Germania, la Gran Bretagna, la Francia e gli Stati Uniti, infatti, al
momento del loro intervento sono in grado di mettere in campo armi più avanzate
e eserciti più moderni. Ciascun popolo entra nel conflitto ... anche con quelli che
sono all’epoca i suoi livelli di evoluzione economica, tecnica, organizzativa. ... “E'
la prima guerra industriale”, sostiene lo storico francese J.J. Becker, e il suo
discorso non vale solo per il caso francese, “il vincitore avrebbe dovuto essere
colui che fosse stato capace di riversare sull’avversario un maggior numero di
bombe, e dunque di fabbricarle, così come i cannoni e tutto l’equipaggiamento ....
Tutto, vita degli uomini e vita delle macchine, è esposto a un velocissimo ritmo di
consumo e di ricambio. F. T. Marinetti, nei suoi manifesti e nelle sue pubblicazioni
con cui esplora la bellezza tecnologica e la “pantoclastica” modernità della guerra,
esalta la terribile velocità di fuoco della mitragliatrice, esplora di persona l’energia
potente dell’autoblinda, presagisce con immedesimazione prossime guerre
elettriche, robotiche, chimiche. I gas asfissianti, in effetti, sono già entrati in
funzione, con ecatombi collettive tanto impressionanti da suggerirne nel
dopoguerra la messa al bando da parte della neocostituita Società delle nazioni”.
(da M. Isnenghi, La grande guerra, Giunti, Firenze 1997)
“Nella tabella diamo le cifre principali sulla produzione bellica italiana. A titolo di
confronto, l’industria britannica produsse [dal 1914 al 1918] 21.000 cannoni,
240.000 mitragliatrici, 4.000.000 di fucili, 195.000.000 di granate di artiglieria e
55.000 aeroplani, in parte ceduti agli alleati ... [non prendiamo in considerazione
qui le costruzioni navali]
La produzione italiana di armamenti
Presso l’esercito Produzione
nel
mensile o
Produzione totale (191518)
Novembre 1918
giornaliera (1918)
Fucili e moschetti
1.260.000
3.900 al giorno
3.153.343
Mitragliatrici
24.934
1.200 al mese
37.029
Bombarde
4.864
100 al mese
7.000
Artiglierie(calibri vari) 9.021
540 al mese
16.000
Munizioni cal 6,5
364.479.000
3.400.000 al giorno 3.616.000.000
Munizioni per
bombarde
3.389.000
357.000 a mese
7.300.000
Munizioni per
artiglierie
20.972.000
88.400 al giorno
70.000.000
Bombe a mano
9.000.000
45.000 al giorno
22.360.000
Si deve rilevare che la guerra costituì una colossale occasione di sviluppo per
buona parte dell’industria italiana. Non avrebbe senso rimproverare agli industriali
di essersi arricchiti con le commesse belliche perchè l’amministrazione pubblica
non era in grado di controllare i loro profitti, ma si deve ricordare che costoro non
temettero di giustificare frodi, sprechi e guadagni con l’ansia patriottica di fornire
armi per la vittoria...(da M. Isnenghi – G. Rochat, La grande guerra,
1914-1918, La nuova Italia, Milano 2000)
CONFRONTI INDUSTRIALI-TECNOLOGICI TRA LE ALLEANZE NEL 1914
Germania Austria-
Francia
Gran
Bretagna
FR-Rus-GB
13,6
27,9
Russia
Ungheria
Produzione manifatturiera
mondiale nel 1913 (%)
19,2
14,3
Consumo di energia nel
1913
236.400.000
116.800.000 195.000.000 311.800.000
20.200.000
9.400.000
7.700.000
17.100.000
133,9
127,2
261,1
(tonn. carbone)
Produzione di acciaio nel
1913 (tonn.)
Potenziale industriale totale 178,4
(unità di misura GB nel
1900=100)
(da P. KENNEDY, Ascesa e declino delle grandi potenze. Garzanti, Milano 1989
“I gas erano già stati utilizzati dai tedeschi sul fronte orientale a Bolimov il 3
gennaio (1915), quando un proiettile riempito di gas (lacrimogeno, non mortale)
era stato lanciato senza grande effetto verso le posizioni russe a ovest di Varsavia
... In aprile invece i tedeschi disponevano di un agente mortale in grandi quantità,
il cloro. Un vescicante che causa la morte stimolando una sovrapproduzione di
liquido nei polmoni, sino al soffocamento; la materia prima era un sottoprodotto
dell’industria tedesca di coloranti ... Il 22 aprile (1915) 6000 cilindri contenenti 160
tonnellate di gas erano stati sistemati di fronte a Langemarck, a nord di Ypres ... Il
pomeriggio era soleggiato, con una leggera brezza da est a ovest. Alle cinque una
nuvola verde-grigia cominciò ad alzarsi dalle trincee tedesche verso quelle
francesi, dopo un pesante bombardamento e poco dopo migliaia di zuavi e fucilieri
algerini si precipitavano verso le retrovie, serrandosi la gola, tossendo,
incespicando e con il volto cianotico. Entro un’ora la prima linea era stata
abbandonata e un vuoto di 8 chilometri si era aperto nelle difese di Ypres. ... Il
primo maggio ci fu un ulteriore attacco col gas... quando i soldati del 1° battaglione
del Dorset Regiment, addossati alle piattaforme di tiro delle loro trincee, furono
presi alla gola dal gas e la fanteria tedesca si precipitò verso di loro attraverso la
terra di nessuno, la scena doveva essere ciò che di più prossimo all’inferno si può
immaginare”.
(da J. Keegan La prima guerra mondiale.
Una storia politico-militare, Carrocci, Roma 2000)
4. TIPOLOGIA B – AMBITO TECNICO SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Comunicare la scienza
Secondo la nostra usuale classificazione, Faraday era ancora un “chimico”
quando propose le Christmas lectures, una serie di conferenze progettate per un
pubblico di ragazzi. Era il 1825, e proprio in quell’anno Farady aveva scoperto il
benzene e ne aveva fornito la composizione corretta; tuttavia, va ricordato che il
nostro scienziato preferì sempre definirsi “filosofo naturale”, piuttosto che "chimico"
o "fisico". Faraday aveva un rapporto speciale con la "filosofia naturale", basato
non solo su una invincibile vocazione scientifica, ma anche sulla sua profonda
religiosità: la conoscenza della natura era anche una celebrazione della gloria del
Creato, oltre che un’opportuna disciplina della mente. Ma perchè rivolgersi anche
ai ragazzi?
[Luigi Cerreti, “ Le Christmas lectures di Faraday alla Royal Institution”]
I tratti della pedagogia applicata di Faraday sono evidenti. Innanzitutto si impone
la materialità della scienza. Altro che gli scarabocchi su una lavagna o le immagini
su carta patinata dei nostri libri. Se si eseguono 50 dimostrazioni durante una
conferenza si può star certi che i ragazzi non possono non essere convinti che le
scienze sperimentali, e la chimica in particolare, sono – appunto! – sperimentali,
che le loro meraviglie nascono dall’incontro fra le mani abili dello sperimentatore e
una "natura" acconciamente preparata, ben studiata, e finalmente disposta a
svelarsi. Sul linguaggio semplice impiegato dal conferenziere siamo tutti
d’accordo [...] Nella lunga serie delle diciannove Christmas lectures tenute da
Faraday spiccano quelle del Natale 1855. Il 27 Dicembre 1855 fra i fanciulli
presenti alla prima delle sei conferenze sulle particolari proprietà dei comuni
metalli vi erano due ragazzi molto "particolari", l’erede al trono, il tredicenne
Principe di Galles, e suo fratello, Alfredo di dieci anni. I due principi erano
accompagnati dal padre Albert, che fu presente solo alla prima lecture, mentre i
ragazzi seguirono tutto il ciclo di conferenze, terminato il 9 gennaio 1856 .
[Luigi Cerreti, “Le Christmas lectures di Farady alla Royal Institution”]
L’epoca moderna, si può dire, ha visto un prolificare immenso di queste nuove
forme di istituzioni, non solo in campo scientifico ma anche letterario e artistico.
Oltre che di statuti che ne regolavano la vita interna e l’accesso, alcune
accademie si doteranno di organi a stampa nei quali venivano pubblicati
periodicamente i lavori scientifici discussi nelle rispettive sedi, oppure quelli inviati
spontaneamente dai singoli scienziati. Accanto agli atti accademici (e anche prima
di essi) vi erano i libri, sopratutto quelli a stampa e in seguito, in maniera sempre
più rilevante (anche numericamente) le riviste. La modalità moderna di
comunicare in campo scientifico, quindi, ha innescato una circolazione sempre più
accelerata dei documenti piuttosto che dei ricercatori, invertendo un’abitudine più
che secolare per cui erano soprattutto gli studiosi a raggiungere i luoghi nei quali
erano depositate e archiviate le conoscenze. Le attuali banche-dati scientifiche,
spesso vere e proprie biblioteche ed emeroteche consultabili on line per via
informatica, rappresentano l’ultima espressione di questo rovesciamento di
rapporto.
[ Antonio Di Meo, “Comunicare la scienza: un evento mondano”]
Far conoscere i risultati di una ricerca in maniera largamente accessibile
presuppone l’uso di una lingua – scritta – la cui conoscenze sia alla portata del
maggior numero di persone. Ciò rende importante il problema della
comunicazione attraverso un’unica lingua comprensibile a tutti. Ciò è stato
possibile per molti secoli soprattutto attraverso il latino. Il carattere democratico col
quale la scienza si affaccia alla ribalta della cultura moderna – che si afferma
prevalentemente tramite le differenti lingue nazionali, più accessibili e "popolari" crea necessariamente una contraddizione con l’esigenza intrinsecamente
universalistica e cosmopolita della comunicazione scientifica. Uno dei motivi
dell’affermazione delle lingue nazionali come mezzi per la comunicazione
scientifica riguarda il fatto che in epoca moderna l’interesse per la scienza non
riguardava più soltanto un pubblico ristretto di dotti, ma un’opinione pubblica
sempre più vasta di appartenenti a nuovi ceti sociali emergenti che vedevano nella
scienza una nuova forma di sapere, che aveva anche la grande qualità di essere
‘utile’.
[Antonio Di Meo, “Comunicare la scienza: un evento mondano”]
L’importanza degli Orti Botanici si accentua fra il 18° e il 19° secolo, quando
questi diventano non più solo centri di ricerca e di didattica universitaria, ma anche
aperti al pubblico. Viene annesso un Museo scientifico, con gli exsiccata e le
iconografie delle piante coltivate. Questo sviluppo va di pari passo con
l’affermazione di un'idea moderna di liberazione dell’uomo in antitesi col concetto
di cultura riservata a una élite. L’Illuminismo favorisce lo sviluppo scientifico e
quindi l’interesse per le piante, anche se soprattutto da parte di numerosi
rappresentanti dell’aristocrazia.
[Loretta Gratani, “Lo sviluppo degli Orti Botanici in Europa tra il 18° e il 19°
secolo”]
E' nel Settecento che si può parlare di nascita di veri musei di storia naturale in
parte basati su esemplari delle antiche Wunderkammern e delle collezioni delle
accademie seicentesche, ma realizzati soprattutto grazie a un fenomeno
fondamentale che caratterizzò questo secolo: la separazione arte-scienza, vale a
dire, una concezione della natura intesa non più come oggetto di mera
contemplazione estetica, bensì come oggetto di indagine scientifica.
[Curzio Cipriani, “I Musei di Storia naturale agli inizi del XIX secolo”]
“Divulgare” significa “parlare di ciò di cui si può parlare, a chi abbia voglia di
ascoltare”: infatti, non tutto si presta ad essere divulgato, e non tutti hanno voglia
di usufruire della divulgazione. Se vado in televisione a illustrare il teorema di
Fermat, che divulgazione faccio? Anche su un giornale non si può riportare la
dimostrazione di un teorema, bensì si devono raccontare delle storie. Dunque,
bisogna parlare degli argomenti opportuni di cui si può a seconda del mezzo di
comunicazione, poiché ciascuno di essi permette di divulgare alcuni aspetti della
matematica e della scienza, ma non altri. Non puoi andare in televisione a “fare la
radio”, cioè a parlare per un’ora, perchè in tal caso la gente non ti starebbe a
guardare! D’altra parte, la radio è un mezzo che facilita il discorso, mentre la
televisione privilegia le immagini rispetto alle parole e alle argomentazioni.
Occorre dunque saper sfruttare al massimo le diverse potenzialità dei vari canali di
divulgazione: non ce n’è uno migliore degli altri; tutto dipende dagli obiettivi che ci
si prefissa e, soprattutto, dal tipo di pubblico che si vuole raggiungere. In
televisione, comunque, è molto difficile fare divulgazione. [...] La divulgazione
scientifica, evidentemente, è più facile in discipline quali l’astronomia, la fisica o la
biologia, che sono legate al mondo esterno e che si possono esemplificare con
belle immagini. La matematica, invece è più astratta e non permette
visualizzazioni interessanti, se non attraverso la geometria. Inoltre, la matematica
incute paura in chi non la conosce, anche a causa del suo linguaggio tecnico: per
questo io, compiendo divulgazione, cerco di muovermi su un terreno diverso,
mostrando come la matematica affiori in tanti aspetti della vita quotidiana; ne parlo
indirettamente attraverso i quadri, i romanzi, i brani musicali, i testi filosofici, le
scoperte scientifiche e le vite di alcuni personaggi. In altre parole, non parlo al
pubblico di matematica come farebbe un professore davanti alla lavagna nel corso
di una lezione, bensì in maniera “leggera” e cercando di divertire: come ne parlerei
– magari – se mi trovassi a passeggiare con un amico non particolarmente
interessato alla materia, il quale, dunque, non vorrebbe mai sentirne parlare
direttamente.
[Intervista a P. Odifreddi, in matematicamente.it]
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
“ Una parte non trascurabile della mia generazione amava la Storia, in particolare
la storia del Risorgimento, delle guerre di indipendenza, delle tappe che portarono
all’Unità d’Italia, a Roma capitale. Da dove nasceva quello spirito che ci animava
quando studiavamo le cinque giornate di Milano, la nascita dello Statuto Albertino,
la spedizione dei Mille, la nascita della Costituzione. Perché ci facevano palpitare i
cuori adolescenti il risuonare delle strofe : “ o giornate del nostro riscatto/ O
dolente per sempre colui/ che da lunge, dal labbro d’altri/ come un uomo straniero
le udrà.” Perché ci inorgogliva la nostra Costituzione?
Confrontati con questo pensiero del giornalista Mario Pirani, allargando le tue
riflessione anche ad altri periodi storici.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
La nostra epoca è segnata da un'etica individualistica e competitiva che sembra
premiare l'apparenza e non attribuire alcun valore alla sostanza delle cose e delle
persone.
Sono ancora possibili forme di impegno sociale e politico attraverso cui l'individuo
possa sentirsi parte di un tutto fondando le forme della convivenza sociale sui
valori della solidarietà e legalità?
Durata massima della prova: 6 ore
E' consentito l'uso del dizionario Italiano
Seconda simulazione prima prova di aprile 2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
La vendetta
(Alberto Moravia, Gli indifferenti, cap. XV, 1929)
Pubblicato nel 1929, il romanzo racconta le vicende di un giovane intellettuale
borghese, Michele Ardengo, e della sua famiglia, vittime di raggiri economici e
sentimentali ad opera di un cinico uomo d'affari, Leo Merumeci che seduce la
madre Mariagrazia per poi sposare la figlia Carla. Michele non riesce a intervenire
per modificare la situazione e finisce per accettare il matrimonio della sorella e
diventare socio di Leo. Nel passo che segue, Michele , giovane abulico e
indifferente, venuto a conoscenza della relazione della sorella con Leo, decide di
vendicarsi e di uccidere quest'ultimo, superando in questo modo il proprio
atteggiamento apatico. In realtà lo svolgimento della vicenda non fa altro che
confermare la sua totale inettitudine che lo porta a una assoluta indifferenza nei
confronti del destino suo e dei suoi famIliari.
Un freddo, mortale disagio gli gelò il sangue; "Ecco, ci siamo penso. La strada era
veramente quella che cercava; case nuove, candide, giardini ancor vuoti, qua e là
costruzioni cariche d'impalcature, marciapiedi senza selciato; la campagna non
doveva esser lontana; poca gente passava; nessuno si voltava per guardarlo,
nessuno l'osservava.
"Eppure vado ad uccidere un uomo" pensò; frase inverosimile; mise la mano in
tasca, toccò la rivoltella; uccider Leo significava ucciderlo veramente, toglierlo dal
numero dei vivi, farne scorrere il sangue: "Bisogna ucciderlo" pensò febbrilmente,
"ucciderlo... così... senza troppo rumore... così... ecco: mirare al petto... egli
cade... cade in terra... mi chino, senza far rumore, con lentezza, lo finisco". La
scena che doveva essere fulminea, gli appariva lunghissima, disgregata nei suoi
gesti, silenziosa; un mortale malessere lo vinceva: "Bisognerebbe ucciderlo senza
accorgersene" pensò; "allora sì, tutto andrebbe bene.
Il cielo era grigio; poca gente passava; una automobile; ville; giardini; la rivoltella in
fondo alla tasca; il grilletto; il calcio. Si fermò un istante a guardare il numero del
portone: in quel momento la propria tranquillità lo spaventò: "Se continuo con
questa calma" pensò atterrito "non se ne fa nulla...: bisogna essere sdegnati,
furiosi.." Riprese il cammino; il numero ottantatrè era più lontano. "Bisogna
montarsi" pensò febbrilmente, "vediamo... vediamo le ragioni che ho di odiare
Leo... mia madre... mia sorella... era pura pochi giorni fa... ora in quello stesso
letto... nuda... perduta...
Leo l'ha presa... posseduta... mia sorella... posseduta... mia sorella... posseduta...
mia sorella... mia sorella... trattata come una donnaccia... distesa in quel sudicio
letto... orribile, orribile... nuda tra quelle braccia... la mia anima freme al solo
pensiero... piegata al vizio di quell'uomo... mia sorella... orribile".
Si passò una mano sul collo, si sentiva la gola secca. "Al diavolo mia sorella"
pensò disperato ritrovandosi nella stessa calma di prima; tutte quelle fantasie non
l'avevano scosso; guardò un portone; era già il numero sessantacinque; un'atroce
paura l'invase di non sapere agire, mise la mano in tasca, strinse nervosamente la
rivoltella: "Al diavolo tutti... cosa importano le ragioni... ho deciso di ucciderlo e lo
ucciderò'.
Affrettò il passo, le case sfilavano, una dopo l'altra, più presto, più presto...
bisognava ucciderlo e l'avrebbe ucciso... ecco tutto; il numero settantacinque,
settantasei, una strada, settantasette, settantotto; improvvisamente si mise a
correre, la rivoltella gli sbatteva contro la coscia; osservò sul marciapiede una
bambina di forse dieci anni che tenendo per mano un bimbo più piccolo gli veniva
incontro; pensò d'incrociarli; ma raggiunse prima di loro il portone di Leo, ed entrò
col rimpianto di non averli almeno sfiorati. "E ora" pensò arrampicandosi su per la
scala "il più bello sarebbe non trovarlo in casa". Fece di corsa due rampe, al
secondo pianerottolo, a destra, trovò la porta del suo nemico; una targa di ottone
portava la scritta: Cav. Leo Merumeci.
Non suonò; voleva entrare col respiro tranquillo ed era ansante; aspettò dritto,
immobile, davanti a quella porta chiusa, che l'ansito e i battiti del cuore si fossero
calmati; ma non si calmavano; il cuore pulsava, saltava con fracasso nel suo
petto, i polmoni gli si sollevavano contro volontà in un respiro doloroso. "Oh cuore,
oh respiro" pensò con un dispetto triste e nervoso, "anche voi vi mettete contro di
me?". Premette con una mano il fianco, tentò di dominarsi; quanto tempo sarebbe
stato necessario perché il corpo fosse stato pronto come la sua anima? Contò da
uno a sessanta, ridicolmente, immobile contro quella porta silenziosa; ricominciò...
finalmente, stanco, s'interruppe e suonò.
Udì il campanello echeggiare nell'appartamento vuoto; silenzio; immobilità: "non è
in casa" pensò con una gioia e un sollievo profondi. "Suonerò ancora una volta per
scrupolo... e poi me ne andrò" e già, apprestandosi a premere di nuovo il bottone,
già immaginava di ridiscendere nella strada, andarsene per la città, libero,
distrarsi; già dimenticava i suoi propositi di vendetta, quando dei passi pesanti
risuonarono sul pavimento, di là dalla porta; poi questa si aprì e Leo apparve.
Indossava una veste da camera, aveva la testa arruffata e il petto nudo; squadrò
dall'alto in basso il ragazzo.
"Tu qui" esclamò con faccia e voce assonnate, senza invitarlo ad entrare; "e cosa
vuoi?". Si guardarono: "Cosa voglio?" avrebbe voluto gridare Michele. "Lo sai
bene, spudorato, cosa voglio". Ma si trattenne: "Nulla" disse in un soffio, ché ora il
respiro di nuovo gli mancava; "soltanto parlarti".
Leo alzò gli occhi; un'espressione impudente e stupida gli passò sul volto: "Oh
bella, parlare? a me? a quest'ora?" disse con stupore esagerato; si teneva sempre
nel mezzo della soglia: "E cosa vuoi dirmi?... Senti, senti caro" soggiunse
cominciando a chiudere la porta, "non sarebbe meglio un altro giorno? Stavo
dormendo, non ho la testa abbastanza chiara... per esempio domani".
COMPRENSIONE COMPLESSIVA
1. Il passo che hai letto entra immediatamente nel vivo del nucleo narrativo.
a) Quali personaggi vi compaiono?
b) L'intento da cui è mosso Michele è dichiarato o solo suggerito?
c) I suoi pensieri forniscono anche le motivazioni del gesto che intende compiere:
rintracciale nel testo.
ANALISI E INTERPRETAZIONE
I personaggi
2. Alcuni aspetti del comportamento di Michele indicano che è tutt'altro che
convinto dei suoi
propositi.
a) Ritrova nel testo i segnali dell'ambiguità del suo sentire.
b) Quali opposte pulsioni determinano il suo comportamento?
3. L'atteggiamento oscillante di Michele sembra coinvolgere anche la realtà che lo
circonda.
Verifica come ciò accada nelle righe 1-4.
4. L'autore talvolta si scopre trasmettendo un rapido e velato giudizio. Come valuta
il comportamento di Michele davanti alla porta della casa di Leo?
5. Michele ha bisogno di motivazioni psicologiche che lo inducano all'azione e per
questo rievoca immagini della sorella Carla. Rintracciale nel testo.
6. Indica tutti gli elementi che concorrono a connotare il personaggio di Leo.
Lo stile
7. Moravia stesso dichiara di essere partito dall'idea stilistica di “far uso della
tecnica teatrale
nel romanzo”. Evidenzia nel passo quali caratteri della narrazione contribuiscono a
ottenere
questo effetto.
8. Quale ritmo conferiscono all'intero passo le numerose frasi nominali?
RIFLESSIONI E APPROFONDIMENTI
Confronti
Negli Indifferenti il debole e velleitario Michele per la sua inettitudine vive in uno
stato di perenne alienazione di fronte alla realtà. Ricordi qualche altro
personaggio, della letteratura tra fine ‘800 e primo ‘900, incapace di costruirsi e
vivere una vita autentica? In base ai testi letti tracciane il ritratto, individuando le
cause di tale inettitudine.
TIPOLOGIA B – SAGGIO BREVE
REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO Dl GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di “articolo di giornale"
utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve",
interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua
trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni opportuno organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui
potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’”articolo di
giornale" individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Da’ all'articolo un titolo
appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali
(mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di
scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo.
1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
Argomento: La solitudine e la disgregazione dell’io
DOCUMENTI
Svevo – La vita attuale è inquinata alle radici (da La coscienza di Zeno)
[…] La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i
giornaliere miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è
sempre mortale. Non sopporta cure. Sarebbe come voler curare i buchi che
abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena
curati. La vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al posto degli alberi
e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di
peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio
delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una gran
de ricchezza… nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un
uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio? Solamente a pensarci
soffoco!
Pirandello – Io e l’ombra mia (da Il fu Mattia Pascal)
Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono su l’ombra del mio corpo, e rimasi
un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no,
non potevo calpestarla, l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? Io o lei? Due
ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa,
schiacciarmi il cuore: e io zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto, ecco la mia
vita… Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro
zampe, poi le ruote del carro. […] Mi stropicciai la fronte, per paura che stessi per
ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! Così era! Il simbolo della mia vita
era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello
che restava di Mattia Pascal, morto alla Stia: la sua ombra per le vie di Roma. Ma
aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e
ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa ma per pensare e comprendere
ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra di una testa. Proprio così.
Quasimodo – Rifugio di uccelli notturni
In alto c’è un pino distorto:
sta intento ed ascolta l’abisso
col fusto piegato a balestra.
Rifugio d’ucelli notturni,
nell’ora più alta risuona
d’un battere d’ali veloce.
Ha pure un suo nido il mio cuore
Sospeso nel buio, una voce;
sta pure in ascolto, la notte.
Ungaretti – Il tempo è muto
Il tempo è muto fra canneti immoti…
Lunghi d’approdi errava la canoa…
Stremato, inerte, il rematore… I cieli
Già decaduti a baratri di fumi…
Proteso invano all’orlo dei ricordi,
cadere forse fu mercè…
Non seppe
ch’è la stessa illusione mondo e mente,
che nel mistero delle proprie onde
ogni terrena voce fa naufragio.
Montale – Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi di una foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
Che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
René Magritte
Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive,
non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più:
la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una
morte. Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come
dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d’aver
conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si
vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che
hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono d’esser vivi. Solo si
conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data, la
fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla,
questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa: perché se fosse, noi
non la vedremmo: la vivremmo, questa forma, senza vederla. e morremmo ogni
giorno di più in essa, che è già per sì una morte, senza conoscerla. Possiamo
dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire. Il
mio caso è anche peggiore. Io vedo non ciò che di me è morto; vedo che non
sono mai stato vivo, vedo la forma che gli altri, non io, mi hanno data, e sento che
in questa forma la mia vita, una mia vera vita, non c’è stata mai.
2) AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento: La mutazione demografica che preoccupa l’Italia
DOCUMENTI
La cosiddetta piramide delle età della popolazione italiana mostra una forte
erosione alla base tipica della maggior parte delle Nazioni sviluppate, assumendo
quella che viene chiamata forma a trottola. Al 1° g ennaio 2016 la popolazione in
Italia è di 60 milioni 656 mila residenti (-139 mila unità). Gli stranieri sono 5 milioni
54 mila e rappresentano l'8,3% della popolazione totale (+39 mila unità). La
popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una
perdita di 179 mila residenti. I morti sono stati 653 mila nel 2015 (+54 mila). Il
tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo
dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età
molto anziane (75-95 anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi
all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio
2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza. Nel 2015 le nascite sono state
488 mila (-15 mila), nuovo minimo storico dall’Unità d'Italia. Il 2015 è il quinto anno
consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna.
L'età media delle madri al parto sale a 31,6 anni. Il saldo migratorio netto con
l'estero è di 128 mila unità, corrispondenti a un tasso del 2,1 per mille. Tale
risultato, frutto di 273 mila iscrizioni e 145 mila cancellazioni, rappresenta un
quarto di quello conseguito nel 2007 nel momento di massimo storico per i flussi
migratori internazionali. Le iscrizioni dall’estero di stranieri sono state 245 mila e
28 mila i rientri in patria degli italiani. Le cancellazioni per l'estero riguardano 45
mila stranieri e 100 mila italiani. Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il
22% del totale. In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva di 15-64
anni (39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il
13,7%). L’indice di dipendenza strutturale sale al 55,5%, quello di dipendenza
degli anziani al 34,2%. Diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si
attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85). L'età
media della popolazione aumenta di due decimi e arriva a 44,6 anni.
www.ISTAT, comunicato stampa del 19 febbraio 2016
Come durante la guerra, ma senza la guerra. Come se vivessimo sotto i
bombardamenti. Uno studio interroga e preoccupa esperti in mezza Italia: nel
2015 il numero di morti nel nostro Paese è salito dell'11,3%. In un anno
significherebbe 67mila decessi in più rispetto al 2014 (ad agosto sono già 45mila),
per un incremento che davvero non si vedeva da decenni. "Il numero è
impressionante. Ma ciò che lo rende del tutto anomalo è il fatto che per trovare
un'analoga impennata della mortalità, con ordini di grandezza comparabili, si deve
tornare indietro sino al 1943 e, prima ancora, occorre risalire agli anni tra il 1915 e
il 1918", scrive sul sito di demografia Neodemos il professor Gian Carlo
Blangiardo. Che cosa sta succedendo? Non è ancora chiaro. E sullo sfondo c'è un
timore, sollevato sempre su Neodemos. Che la crisi economica e i tagli al Welfare
c'entrino qualcosa. Ci vorranno mesi di studio per capire se davvero tra le cause
della "nuova guerra" ci sono anche queste.
Michele Bocci, Mortalità: impennata misteriosa nel 2015, La Repubblica
23/12/2015.
Anche a frontiere praticamente chiuse, aumentano gli immigrati in Italia. É solo
grazie a loro che aumenta la popolazione, anche se stanno facendo meno figli
rispetto al passato. Al 1 gennaio 2015, risultavano iscritti all'anagrafe e quindi
residenti in Italia 5 milioni 73 mila cittadini stranieri, l'8,3% del totale della
popolazione Se la popolazione straniera aumenta, quella italiana diminuisce: il 1
gennaio 2015 è scesa a 55,7 milioni. Si tratta di 125 mila italiani in meno rispetto
al 2014, e sarebbe andata pure peggio senza i 106 mila ex-stranieri diventati
italiani nel corso dello stesso anno. A furia di stare con gli italiani, gli immigrati
rischiano però di prendere il brutto vizio di non fare figli. La riduzione delle nascite
cui si assiste nel 2014 è il frutto concomitante di un analogo comportamento di
contenimento riproduttivo da parte sia delle italiane sia delle straniere. La
fecondità delle immigrate risulta in calo e scende per la prima volta sotto la soglia
dei 2 figli per donna, attestandosi a 1,97. Si tratta comunque di un tasso di
fecondità nettamente superiore a quello delle italiane, che si attesta a 1,31 figli per
donna.
www.stranieriinItalia, Oltre 5 milioni di stranieri in Italia. Aumentano, ma fanno
meno figli, 12 febbraio 2015,
Prima anni spesi per uscire dal labirinto universitario, poi anni persi in un mercato
del lavoro che non c'è. Il tutto con il peso di uomini mammoni, poco inclini ad
assumersi le responsabilità che una famiglia comporta. Risultato: le donne italiane
fanno i figli sempre più tardi. Secondo l'Istat negli ultimi 20 anni l'età media del
parto è cresciuta notevolmente, passando dai 29,1 anni del 1991 ai 31,4 anni nel
2011 - con punte di 31,8 nelle regioni del centro. Un dato che pone il nostro Paese
in cima alla classifica europea, al pari della Svizzera e poco sotto la Spagna e
l'Irlanda, contro una media europea ferma a circa 30 anni. Molto incide anche la
crisi economica. Per mantenere un figlio servono soldi, ma per guadagnare soldi
bisogna avere un lavoro. A tamponare l'emergenza, dovrebbe intervenire lo Stato
sociale, che però notoriamente è ridimensionato da continui tagli. I quali non
tengono conto del doppio ruolo che le donne sono chiamate a svolgere: quello
produttivo e quello legato alla cura dei figli e dei genitori anziani.
Sara Ficocelli, Non è un paese per mamme, L’Espresso, 6 maggio 2013
3) AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento: La ricerca del consenso nei regimi totalitari
DOCUMENTI
Il regime fu protagonista di un organico tentativo di «fare gli Italiani», di attuare
una specifica «nazionalizzazione delle masse», secondo concetti di «nazione» e
di «identità nazionale» assai diversi tanto dai modelli propri all'Italia liberale quanto
da quelli che avrebbero preso vita con la Repubblica,[...] La proposta culturale del
regime fu per molti versi contraddittoria, spesso gretta e provinciale; finì coll'
isolare l'Italia dalle correnti più vive della cultura europea e mondiale. Tuttavia, il
sistema di valori fascista penetrò nelle menti e negli animi degli italiani e delle
italiane del Ventennio, lasciandovi profonde tracce e contribuendo al diffondersi di
stereotipi entrati a far parte del senso comune del paese.
(B. Mantelli, Il regime fascista. 1925-1940, Fenice 2000, Milano 1995)
Il “totalitarismo” è il completo controllo da parte dello Stato sulla società e sugli
individui. Si basa sul consenso popolare, ottenuto grazie all’intensa propaganda,
che viene effettuata con ogni mezzo di comunicazione ed impone un’ideologia,
tramite messaggi semplificati e ripetuti (messaggi ridotti e chiari per poter essere
compresi da tutti).
Si regge su una figura carismatica; un individuo superiore a tutti, capace di
risolvere ogni problema; un capo che sfrutta il suo fascino e il suo carisma per
avere consenso.
(Adattamento da Fossati, Luppi, Zanette, Passato e presente, vol. 3, Ed.
scolastiche B. Mondadori)
Nel corso degli anni trenta, lo Stato fascista venne configurandosi come un
sistema politico originale, cioè una dittatura personale di tipo carismatico, integrata
in una struttura istituzionale fondata sul partito unico, sulla subordinazione e
l’integrazione della società nello Stato, sulla organizzazione e la mobilitazione
delle masse. Il ruolo carismatico di Mussolini ricevette un’ esaltazione speciale
attraverso il culto del littorio, cioè con la istituzione della religione politica fascista
attraverso l'adozione di un sistema di credenze, di miti, di riti e di simboli, che
divenne parte essenziale integrante dello stato fascista e della politica di massa
del partito unico. Il mito di Mussolini contribuì ad incrementare la dimensione
fideista e rituale nella politica di massa. Gli incontri frequenti e periodici del duce
con le masse in Piazza Venezia e nelle altre città italiane erano il momento
culminante della liturgia fascista1, quando, con la preparazione di un'attenta regia2,
si realizzava la fusione emotiva del capo con la folla, come mistica
drammatizzazione simbolica dell’unità della nazione con se stessa attraverso il
suo sommo interprete. Il culto del littorio aveva un ruolo centrale nella
organizzazione dell’entusiasmo collettivo, basata su una concezione antropologica
della massa come aggregazione umana dominata da fattori mitici e irrazionali, che
non avrebbe mai potuto acquistare una coscienza come collettività di individui
responsabili, in grado di partecipare con critica consapevolezza all’attività politica
per autogovernarsi attraverso la scelta dei propri governanti. Nello Stato totalitario,
la politica di massa non aveva come fine l’emancipazione di una collettività
sempre più cosciente e autonoma, Capace di controllare il proprio destino, ma
bensì la omogeneizzazione conformistica della mentalità dell’individuo e delle
masse, sottoposti per tutto il corso della loro esistenza ad un processo simultaneo
di organizzazione, indottrinamento e integrazione secondo i valori e principi del
partito totalitario.
(E. Gentile, Fascismo antifascismo, Le Monnier, Firenze 2000, pp. 207-09)
1
Organizzazione di un rito religioso
2
Si riferisce ad una rappresentazione teatrale, simbolica (perché il duce
simboleggia la nazione) e mistica, perché vissuta quasi come atto di fede in una
entità superiore.
Al raduno di Norimberga del 1935 Adolf Hitler disse che una nazione è veramente
degna della storia solo quando costruisce i propri monumenti, e con il termine
monumenti egli intendeva riferirsi non solo alle realizzazioni del proprio regime,
ma anche alla liturgia politica del nazionalismo. Adolf Hitler aveva compreso bene
l’aspetto sia pragmatico che ideologico della liturgia, e, come sempre, nella sua
mente seppe accordare concrete considerazioni politiche con la sua fede istintiva.
[...] È abbondantemente provato che Hitler preferiva il dramma musicale a quello
recitato e la parola detta a quella scritta. Quale era allora il rapporto tra i discorsi e
il dramma liturgico? [...]
I discorsi di Hitler, [...] comprendevano qualcosa di più che slogan o frasi fatte,
molto spesso essi erano esposizioni di programmi. [...] duravano per un periodo di
tempo molto più lungo. [...] Questi insistette sempre sulla «chiarezza» [...]. Ma
chiarezza voleva anche dire una concisione di forma che non lasciasse luogo ad
ambiguità. Il suo assioma politico che il «popolo non comprende le strette di
mano» fu applicato ai suoi discorsi. [...] I discorsi di Hitler erano in realtà fatti, per
le parole da lui usate, le domande retoriche, le affermazioni categoriche. In più
avevano un ritmo costante nel quale il popolo poteva inserirsi con esclamazioni.
Questi ritmi erano bellicosi, aggressivi e in particolare comportavano un timbro di
voce di grande effetto. Lo stesso Hitler aveva scritto che i discorsi aprono il cuore
del Volk come colpi di maglio. Spesso questi discorsi avevano una costruzione
logica, ma la logica interna era mascherata dal ritmo e dal crescendo della voce. Il
pubblico recepiva in tal modo la logica del discorso emotivamente, avvertiva solo
la combattività e la fede, senza afferrare il contenuto concreto, o senza soffermarsi
a riflettere sul suo significato. La folla era attratta dalla forma del discorso,
«viveva» il discorso più che analizzarne il contenuto. La struttura diveniva così una
componente essenziale dell’intera esperienza di vivere l’ideologia, giacché a
causa dei suoi effetti potenti era difficile per il pubblico porsi in una posizione di
distacco critico[...] il loro effetto [ è ] ritualistico, perché Hitler qui si manifestava
senza veli ed esternava chiaramente la fede che condivideva con il suo pubblico; i
suoi discorsi pubblici presero, in gran parte, la stessa forma di quelli di Mussolini,
anche se si inquadravano in una diversa cornice liturgica. I discorsi di Hitler furono
perciò delle vere azioni, [...]; non erano didattici come lo erano quelli di tanti liberali
e socialisti. Inoltre erano chiare manifestazioni di una fede accettata da tutti. Hitler
sentì molto l’influenza di Gustave Le Bon e ne seguì la massima contenuta nel
volume La psychologie des foules, e cioè che il capo deve essere parte integrante
di una fede posseduta in comune, che non poteva essere da lui sperimentata o
rinnovata. La sperimentazione e l’innovazione da lui introdotte consistettero solo
nell’intensificare il significato di ciò che era già largamente accettato, e
nell’introdurre una visione manichea che trasformava le sue parole in fatti.
(George L. Mosse, La nazionalizzazione delle masse)
Vediamo davanti ai nostri occhi increduli i contorni di un nuovo romanticismo, (…)
un romanticismo ferreo che ci assale in ogni simbolo di vittoria e che incontriamo
in ogni manifestazione della parola scritta o parlata nella rivoluzionaria Germania
nazionalsocialista. Dobbiamo rappresentare questo davanti al popolo e in più
penetrarlo con questo spirito fino nelle fibre più remote. Bisogna forgiare e limare
le persone fino a quando saranno diventate schiave, questo è uno dei compiti
principali della radio tedesca.
(Discorso di Goebbels, ministro tedesco della Propaganda, alla radio nella
primavera del 1933)
Una delle conquiste più moderne della tecnica rivoluzionaria del nostro secolo è
senza dubbio la radio. Oggi è uno dei mezzi più potenti per la guida del popolo.
(…) Tutti devono ascoltare la radio. La radio c’è, non può essere evitata. La
tecnica continua la sua inarrestabile marcia vittoriosa. Questo processo è stato più
rapido nella radio rispetto ad altri mezzi di comunicazione. La radio ha superato in
breve il telefono, il telegrafo, la macchina e l’aereo (…) ma proprio per questo
spettano alla radio in modo particolare difficili compiti e doveri di natura politica.
Questi compiti e doveri sono stati capiti e apprezzati e anche realizzati soltanto
nello Stato nazionalsocialista.
(Discorso di Goebbels alla XVI Mostra della radio, 28 luglio 1939)
4) AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento: Tecnologia e consumismo
DOCUMENTI
In una società industrializzata e tecnologicamente avanzata, l’ampia disponibilità
di mezzi economici e prodotti libera gran parte della popolazione dalla morsa del
bisogno, cosicché la domanda rivolta a beni opzionali, facoltativi, se non proprio
inutili, è più malleabile e soggetta ai condizionamenti indotti. Per esempio, un
uomo che sia ben vestito, nutrito e alloggiato, e abbia in tasca una somma per
comprare un gadget personale, può essere ben guidato nella scelta del negozio,
dell’oggetto, del materiale ecc. Ma in tal modo la grande industria oltre che gestire
prezzi e costi dei prodotti, può orientare la domanda dei consumatori e, con
l’ausilio delle scienze sociali, della psicologia, delle più sofisticate tecniche di
comunicazione dei mass media, è in grado di condizionare non solo la scelta dei
prodotti, ma anche di indurre bisogni fittizi, atti a creare condizioni di mercato per
tutto quello che intende produrre> [...] Il consumismo è un fenomeno che
caratterizza le società industrializzate, e consiste per un verso in uno spreco di
energie e risorse, per un altro nello sfruttamento della massa da parte del sistema
industriale. Ne consegue che il singolo, intrappolato in questo meccanismo
diabolico, o è frustrato dal mancato soddisfacimento dei bisogni fittizi, oppure è
preso da euforia, che però non cancella l’infelicità di fondo, in quanto
l’esaudimento di un desiderio ne fa nascere altri, in una continua tensione. Di qui
l’alienazione, il conformismo, la noia, che sono i moderni flagelli della nostra
società, apparentemente immersa nell’abbondanza e in una straripante felicità
materiale.
Materazzi, Presutti, Technopolis, 2002.
Che la tecnologia sia un potente motore dei consumi è fenomeno ben noto in tutti i
campi; per stare al passo coi tempi occorre fornirsi di mezzi efficaci ed efficienti,
sia a livello personale, sia familiare, sia aziendale. Tuttavia non è meno vero che
oggi per un verso la tecnologia corre troppo, specie nel settore hi-tech; per un
altro, le industrie in una concorrenza spietata anche con se stesse, riversano sul
mercato modelli su modelli, che spesso differiscono tra loro per un’inezia, ma che
pure valgono a conquistare i compratori più renitenti o a far sentire obsoleto il
modello posseduto a chi ha il pallino della novità. E questo comporta una rischiosa
spinta dal consumo al consumismo.
Raffaella Galvani, commento all’Osservatorio sui consumi 1999-2000 della
Findomestic.
E’ evidente che lo sviluppo delle nuove tecnologie consente alla pubblicità di
affinare le sue armi. Infatti viviamo nell’epoca della facilitazione del marketing:
sondaggi demoscopici, test proiettivi, test psicofisici, creatività e trasgressione dei
linguaggi complessi utilizzabili favoriscono nettamente l’efficacia dei cosiddetti
persuasori occulti.
Fabrizio Filosa, L’Espresso, 2006.
Il problema dell'usura 'precoce', in realtà, non è un fenomeno del tutto inedito. Da
anni, ormai, associazioni e gruppi di attivisti denunciano l'obsolescenza
“pianificata” a tavolino dai produttori, ma lo studio di Schridde e Kreiss fa un
importante passo avanti. La maggior parte dei prodotti in commercio sono fatti per
durare poco ed essere utilizzati solo per brevi periodi. Troppo spesso non esistono
i pezzi di ricambio oppure sono così costosi che all'utente finale conviene
comperare un elettrodomestico nuovo, invece che farlo riparare. Questa
obsolescenza programmata, però, fa male a tutti: a noi stessi, alla collettività,
all'ambiente. L'usura precoce e pianificata a tavolino provoca un inutile spreco di
risorse naturali, un aumento esponenziale di rifiuti nelle discariche (per non parlare
di tutti i metalli rari e preziosi presenti nei RAEE - Rifiuti di Apparecchiature
Elettriche ed Elettroniche) e un enorme danno economico che ricade non solo sui
singoli cittadini, ma anche sull'intera collettività.
Laura Pavesi, Se gli elettrodomestici sono programmati per rompersi, 26/03/2013,
www.il cambiamento.it
La carte di credito, ma anche i telepass, le tessere dei supermercati, i bancomat, i
microchip dicono di chiunque cosa sta facendo, chi frequenta, cosa consuma,
quali itinerari percorre, quali abitudini alimentari ha contratto. La «tracciabilità» di
ciascun individuo è totale e senza residui. E non c'è solo un potere centralizzato
che controlla tutto, come avviene invece nell'incubo orwelliano. Ci sono tanti poteri
che accumulano dati e possono usarli a loro piacimento anche se l'ipocrisia
dominante produce tonnellate di carta per onorare norme sulla privacy tanto
meticolose, pignole, addirittura demenzialmente dettagliate quanto ignorate nei
fatti, trascurate, considerate un orpello inutile. Le agenzie pubblicitarie,
intrufolandosi nella vita privata violata dei consumatori, possono scegliere con
grande precisione i loro target. Con le intercettazioni telefoniche a raffica
chiunque, anche non indagato, può essere sorpreso in una conversazione privata
o intima. Con il commercio online, i dati personali vengono messi a disposizione
dei malintenzionati. Non importa ciò che accade: importa ciò che potrebbe
accadere. Anche se in questo preciso istante nessuno sta ispezionando ogni
frammento di un individuo, quell'individuo è comunque alla mercé di qualcuno che
un giorno, mutate le circostanze, potrebbe fare un uso ostile o maligno delle
informazioni possedute.
Pierluigi Battista, «Corriere della Sera» 20 marzo 2012.
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il Fascismo al potere. Il candidato provi a sintetizzare e a problematizzare i
maggiori eventi storici che portarono il movimento dei Fasci di combattimento del
1919 a divenire, anche con la fondazione del PNF nel 1921, da realtà
assolutamente marginale, a vero e proprio soggetto assoluto e totalitario, appena
5 anni dopo (1925).
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
«Il Terzo Mondo sta bussando alle porte dell'Europa, e vi entra anche se l’Europa
non è d'accordo. Il problema è che nel prossimo millennio l'Europa sarà un
continente multirazziale, o se preferite, "colorato". Se vi piace, sarà così; e se non
vi piace sarà così lo stesso».
Umberto Eco
Spiega la precedente affermazione di Umberto Eco, evidenziando i segni del
mutamento in atto nella società italiana. Secondo te, prevalgono oggi
atteggiamenti di accettazione o di pregiudizio e rifiuto nei confronti degli immigrati?
Perché? Qual è il tuo comportamento nei loro riguardi? Quale pensi sia
l'atteggiamento giusto da tenere?
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna
del fascicolo.
Griglie prima prova
Griglia di valutazione della prima prova - tipologia A: ANALISI DEL TESTO
Candidato ……………………………………....…….. classe ……...…..............…
VOTO …………..…….
COMPETENZA
TESTUALE
indicatori
•
•
•
•
COMPETENZA COMUNICATIVA
COMPETENZA IDEATIVA
•
descrittori
Il testo è stato compreso in modo...
3/15
- completo, corretto, organico, efficacemente focalizzato
COMPRENSIONE
- completo, corretto, articolato in modo coerente
COMPLESSIVA
- corretto, coerente e ordinato negli snodi fondamentali
- nell’insieme completo e corretto, abbastanza ordinato nella sequenza degli argomenti
focalizzazione
- nell’insieme corretto, discretamente articolato, con qualche lieve imprecisione
dell'idea centrale
- globalmente corretto, ma essenziale e non del tutto ordinato
riconoscimento e
- limitato e/o superficiale e/o con qualche lacuna e imprecisione
ricomposizione organica dei - limitato e superficiale, con lacune nelle informazioni essenziali, disordinato
nuclei concettuali
- frammentario nell’insieme, incompleto e con diversi errori
elaborazione dei significati - disorganico, con lacune e/o errori che incidono sulla chiarezza globale
- del tutto improprio ed illogico
L’analisi del testo risulta...
3/15
- corretta, esauriente e ben strutturata, basata su solide conoscenze
ANALISI
- corretta, approfondita, efficace
- corretta, approfondita e organica
DEL TESTO
- corretta, abbastanza organica, con lievi imprecisioni
aderenza alla consegna e - corretta ma non del tutto precisa e sistemata, o non del tutto sviluppata
completezza
- corretta negli aspetti essenziali e di base
analisi delle strutture, dei - superficiale e/o imprecisa e/o schematica
- schematica/lacunosa o limitata ad una selezione non ragionata e scarsamente significativa
contenuti e degli
- incompleta / frammentaria / con errori derivanti da carenze concettuali di base
aspetti formali del testo
- molto incompleta / scorretta / con distorsioni
- del tutto errata / non svolta / non valida perché priva di aderenza alla consegna
livelli
punti
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff
Assol.Insuff.
Nullo
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
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Nullo
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INTERPRETAZIONE,
RIFLESSIONI E
APPROFONDIMENTO
DEI CONTENUTI
• aderenza alla consegna e
completezza
• riferimenti culturali e
contestuali
• corretta interpretazione
• giudizi personali
L’elaborato propone conoscenze...
- molteplici, con riferimenti contestuali; l’interpretazione è ricca, critica e sorretta da contributi
Eccellente
personali
Ottimo
Distinto
- solide, ben selezionate e collegate in modo personale al testo
- ampie e significative; l’interpretazione è chiara, organica e coerente
Buono
- valide; l’interpretazione è nel complesso organica e coerente
Discreto
- discrete e un’interpretazione evidente e coerente
Sufficiente
- nel complesso corrette e pertinenti, ma essenziali; l’interpretazione è per lo più adeguata
Mediocre
- accettabili, ma a volte imprecise o non motivate; l’interpretazione è generica
Insufficiente
- incomplete e approssimative; l’interpretazione è imprecisa, lacunosa
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
- scarse, del tutto insignificanti o non adeguate; l’interpretazione è solo accennata
Nullo
- scarse e inconsistenti; l’interpretazione è quasi assente e del tutto insignificante
- non pertinenti e errate; l’interpretazione è scorretta
La padronanza della lingua è...
Eccellente
• eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta
Ottimo
• ottima: esposizione articolata, chiara e corretta
CORRETTEZZA
Distinto
• più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni
Buono
• buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni
SINTATTICA,
Discreto
• discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione
MORFOLOGICA E
• sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta
Sufficiente
• incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua
ORTOGRAFICA
Mediocre
la punteggiatura
Insufficiente
• molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici;
3/15
inadeguata /o esigua la punteggiatura
Grav. Insuff.
• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
Assol.Insuff. Nullo
• scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
• inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la
comprensibilità
Il lessico usato è ...
Eccellente
• molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro
Ottimo
• sempre appropriato, vario, efficace nel registro
PROPRIETÀ LESSICALE • appropriato, efficace nel registro
Distinto
Buono
• in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro
Discreto
• abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione
3/15
Sufficiente
• adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà
Mediocre
• generico e ripetitivo, non sempre adeguato
Insufficiente
• banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori
Grav. Insuff.
• povero, improprio, con diversi errori
Assol.Insuff.
• improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori
improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione
comunicativa
Nullo
TOTALE PUNTEGGIO
/15
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Griglia di valutazione della prima prova - tipologia B: SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE
COMPETENZA COMUNICATIVA
COMPETENZA IDEATIVA
COMPETENZA TESTUALE
Candidato …………………………………..........……….. classe …..............…...……
VOTO …………..…….
indicatori
descrittori
Lo studente... − struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e
conoscenze. rispetta tutti i vincoli e le convenzioni del genere testuale.
− struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e
conoscenze. rispetta in gran parte i vincoli e le convenzioni del genere testuale.
STRUTTURA
− struttura coerentemente l’argomentazione, espone la sua tesi e gestisce in modo adeguato dati e conoscenze.
DEL TESTO,
rispetta in buona parte i vincoli e le convenzioni del genere testuale.
− imposta l’argomentazione e struttura il testo in modo coerente e organico, pur con qualche incertezza e nel rispetto
COERENZA E
sostanziale dei vincoli testuali.
COESIONE DELL’
− espone una sua tesi/idea centrale, la sviluppa e argomenta in modo semplice ma discretamente coeso e coerente.
ARGOMENTAZIONE rispetta i vincoli e le convenzioni essenziali del genere testuale
− espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, la sviluppa/argomenta con coerenza, ma
in modo poco pianificato, rispettando i vincoli essenziali del genere testuale.
3/15
− espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, struttura il testo in modo semplice e ma non sempre
consequenziale, rispettando solo in parte i vincoli testuali.
− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni non chiare e coerenti. incerto il rispetto dei vincoli
testuali
− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni incongruenti e contraddittorie. molto incerto il rispetto
dei vincoli testuali
− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni contorte e illogiche. inadeguato il rispetto dei vincoli
testuali
− non presenta la sua tesi e non imposta un’argomentazione pertinente; non rispetta i vincoli testuali
Lo studente... − interpreta correttamente i documenti, li mette in relazione e li integra con molteplici conoscenze personali,
dettagliate e approfondite
− interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali approfondite
− interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali adeguate
− interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con alcuni riferimenti personali
pertinenti
− interpreta correttamente i documenti, coglie aspetti significativi
ANALISI
− analizza e mette in relazione aspetti essenziali dei documenti
E USO DEI
− comprende i documenti, ma li utilizza in parte, li analizza in modo approssimativo e/o impreciso
− utilizza i documenti in misura insufficiente e/o comprende con lacune ed errori il significato dei documenti, li utilizza
DOCUMENTI
solo parafrasandoli o citandoli
− utilizza i documenti in misura insufficiente, la comprensione è stentata, l’uso è poco ragionato
3/15
− utilizza i documenti quasi sempre fraintendendo e banalizzando o in modo illogico
− Non comprende il significato dei documenti usati e li usa in modo illogico
Lo studente... − dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella elaborazione di dati e conoscenze
− propone una riflessione ricca e organica, la sintesi di dati e conoscenze è molto efficace
− offre molti spunti critici e sintetizza in modo efficace e razionale
− propone una riflessione critica a volte incerta, ma con una sintesi efficace
RIFLESSIONE
− propone sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico
E
− propone una rielaborazione piatta, utilizzando alcuni spunti forniti dai documenti
− propone una rielaborazione superficiale, generica e imprecisa, utilizzando pochi spunti
SINTESI
− propone una rielaborazione incompleta e imprecisa, a volte confusa, utilizzando pochi spunti
− propone una rielaborazione frammentaria e stentata, talvolta confusa e contraddittoria, con spunti insufficienti
3/15
− propone una rielaborazione appena accennata e scarsamente significativa, con spunti del tutto insufficienti
− non propone alcuna rielaborazione personale
La padronanza • eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta
della lingua è... • ottima: esposizione articolata, chiara e corretta
• più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni
CORRETTEZZA
• buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni
• discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione
SINTATTICA,
• sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta
MORFOLOGICA E • incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura
• molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o
ORTOGRAFICA
esigua la punteggiatura
3/15
• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
• scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
• inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità
Il lessico usato è •
•
...
•
•
•
•
PROPRIETÀ
•
•
LESSICALE
•
•
•
3/15
molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro
sempre appropriato, vario, efficace nel registro
appropriato, efficace nel registro
in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro
abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione
adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà
generico e ripetitivo, non sempre adeguato
banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori
povero, improprio, con diversi errori
improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori
improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa
livelli
Eccellente
punti
3
Ottimo
2,8
Distinto
2,6
Buono
2,4
Discreto
2,2
Sufficiente
2
Mediocre
1,8
Insufficiente
Grav. Insuff
1,6
1,4
Assol.Insuff.
Nullo
1,2
1
Eccellente
3
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
2,8
2,6
2,4
2,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
2
1,8
1,6
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
2
1,8
1,6
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
Sufficient
e
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
1
Nullo
TOTALE PUNTEGGIO
/15
Griglia di valutazione della prima prova - tipologia C-D: TEMA
COMPETENZA COMUNICATIVA
COMPETENZA IDEATIVA
COMPETENZA TESTUALE
Candidato ………………………..........……………….….. classe ……..................……VOTO ………….....…….
indicatori
L’elaborato
propone...
descrittori
− molteplici argomenti in modo esaustivo, equilibrato, significativo, in base a una
perfetta interpretazione della traccia
− una visione completa dei problemi con argomenti appropriati ed approfonditi,
accuratamente selezionati secondo le richieste della traccia
ADERENZA
− numerosi argomenti significativi e li sistema adeguatamente in una struttura
ALLA TRACCIA
pertinente alla traccia
E PRODUZIONE − argomenti pertinenti in modo nel complesso significativo ed equilibrato
− argomenti nel complesso pertinenti in modo abbastanza significativo ed equilibrato
DELLE
− argomenti essenziali, corretti e complessivamente adeguati
INFORMAZIONI1 − argomenti generici, a volte imprecisi e/o limitati, e/o poco pertinenti
− argomenti incompleti e approssimativi, e/o a volte estranei alla traccia
− argomenti del tutto insignificanti e poco pertinenti
3/15
− argomenti non pertinenti e privi di una struttura logica
− Il testo è del tutto avulso dalle richieste della traccia
Lo studente... • struttura organicamente gli argomenti, sempre efficaci, coerenti e coesi
• argomenta in modo organico, coerente e coeso
• organizza gli argomenti in una struttura nel complesso coerente e coesa
ORGANICITA’
• organizza gli argomenti con qualche lieve imprecisione che non compromette la
DEL TESTO,
coerenza e la coesione
• argomenta in modo adeguato e discretamente coeso e coerente
COERENZA E
• sviluppa/argomenta le idee con coerenza, ma in modo semplice
COESIONE
• propone argomenti non sempre chiari ed evidenti, struttura il testo in modo
schematico o con poca consequenzialità e coesione
• sviluppa le idee con argomentazioni imprecise, incoerenti/non coese, non presenta
3/15
un’idea centrale
• propone argomenti non organizzati, incongruenti, con frequenti errori di coesione
• propone argomenti del tutto illogici, incoerenti, non coesi
• il testo per lo più è oscuro
Lo studente... • dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e rielaborazione, originale e
significativa
• dimostra ottime capacità di riflessione critica e rielaborazione efficace
RIFLESSIONE
• rielabora le conoscenze con molteplici spunti critici efficaci
CRITICA E
• offre diversi spunti critici efficaci
• propone apprezzabili spunti di riflessione personale
PERSONALE
• propone un’elaborazione personale semplice ma adeguata
• propone un’elaborazione personale superficiale, generica, imprecisa
3/15
• propone un’elaborazione banale, ripetitiva e scarsamente significativa
• la riflessione è frammentaria e stentata
• i tentativi di elaborazione sono per lo più oscuri o spunti sporadici poco comprensibili
• non propone alcuna rielaborazione personale o solo spunti del tutto confusi e
incomprensibili
La padronanza • eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta
della lingua
• ottima: esposizione articolata, chiara e corretta
è...
• più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni
• buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni
• discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche
CORRETTEZZA
imprecisione
SINTATTICA,
• sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta
MORFOLOGICA E • incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici;
imprecisa/esigua la punteggiatura
ORTOGRAFICA
• molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o
3/15
ortografici; inadeguata /o esigua la punteggiatura
• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella
punteggiatura
• scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella
punteggiatura
• inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi
compromettono la comprensibilità
Il lessico usato è• molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro
...
• sempre appropriato, vario, efficace nel registro
• appropriato, efficace nel registro
• in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro
• abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione
• adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà
PROPRIETÀ
• generico e ripetitivo, non sempre adeguato
LESSICALE
• banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori
• povero, improprio, con diversi errori
• improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori
3/15
• improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale
dell’intenzione comunicativa
livelli
Eccellente
punti
3
Ottimo
2,8
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff
Assol.Insuff.
Nullo
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
3
2,8
2,6
2,4
Discreto
Sufficiente
Mediocre
2,2
2
1,8
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
1,6
1,4
1,2
1
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
3
2,8
2,6
2,4
2,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
3
2,8
2,6
2,4
2,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
2
1,8
1,6
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
1,4
1,2
1
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
1
Nullo
TOTALE PUNTEGGIO
/15
Prima simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti
Seconda simulazione seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti
Pag. 1/1
Istituto Tecnico Economico Tecnologico
“Aldo Capitini – Vittorio Emanuele II – Arnolfo di Cambio”
3 maggio 2016
Simulazione seconda prova scritta
Tema di: PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI
Il candidato progetti un edificio, avente una superficie utile coperta di circa 300 mq, destinato a
bus terminal e ubicato in una zona periferica di un piccolo centro abitato.
L'edificio si svilupperà su un solo piano fuori terra e sarà composto da tutti i locali e gli spazi
necessari per il corretto funzionamento del servizio; sono in particolare da prevedere almeno
dagli spazi sotto indicati:
informazioni/biglietteria
sala attesa
bar/ristoro
bancomat
edicola
servizi igienici
spazi arrivi/partenze bus
deposito
La struttura portante dell’edificio sarà in acciaio e /o in legno.
Il candidato scelga liberamente ogni altro dato da lui ritenuto necessario oppure utile per lo
sviluppo del progetto, come ad esempio il tipo di copertura, che può essere a terrazza o a falde
piane o curve, il tipo di tamponatura, ecc.
Sono richiesti i seguenti elaborati:
planimetria in scala adeguata con la chiara indicazione degli spazi interni ed esterni e della
viabilità
pianta dell'edificio completa di arredi
pianta della copertura
due prospetti
una sezione
Il candidato deve inoltre integrare il progetto con almeno uno dei seguenti elaborati:
rappresentazione grafica di un dettaglio costruttivo
computo metrico della copertura
calcolo e rappresentazione grafica di un elemento strutturale
Griglie seconda prova Progettazione, Costruzioni, Impianti
Griglia di valutazione:
Obiettivi
1. CONOSCENZA
DEI CONTENUTI
DISCIPLINARI
Livelli riscontrati nell’elaborato
A. possiede conoscenze solide, complete ed articolate
B. possiede conoscenze sicure e complete in quasi tutti i punti richiesti
C. conosce i contenuti richiesti dalla traccia e in alcuni casi li
approfondisce
D. conosce in modo più che sufficiente i contenuti richiesti
E. possiede i soli contenuti minimi richiesti
F. si orienta sulla maggior parte dei contenuti contenuti essenziali
richiesti
G. le conoscenze sono incomplete ed evidenziano delle incertezze
H. le conoscenze sono lacunose, spesso incomplete
I. le conoscenze sono lacunose, incomplete, con gravi errori
J. le conoscenze sono gravemente lacunose e parziali
2. COMPETENZE
A. applica in modo preciso le procedure richieste, sono stati svolti tutti i
APPLICATIVE
punti
B. applica le procedure richieste in modo preciso seppure con qualche
distrazione
C. applica le procedure richieste e svolge quasi tutti i punti con qualche
imprecisione
D. sono presenti tutti i punti richiesti seppure con qualche errore /
non svolti alcuni punti che non precludono di considerare capita
la logica delle procedure applicate
E. le procedure sono state applicate in modo talvolta scorretto /
un’applicazione non è completa
F. le procedure sono state applicate con errori significativi / alcune
applicazioni non sono complete
G. la procedura è stata applicata solo in parte, sono presenti molti
errori
significativi
H. le competenze applicative non sono rilevabili a causa dei gravi errori
e delle numerose parti non svolte
3. COMPETENZE
A. il linguaggio è tecnicamente appropriato, la forma è chiara e
ESPOSITIVE
scorrevole, l’elaborato è ordinato e ricco di spiegazioni nella parte
applicativa
B. il linguaggio è tecnicamente corretto, la forma non sempre
scorrevole, l’elaborato è completo delle spiegazioni essenziali
C. il linguaggio è semplice, la forma contiene alcune imprecisioni
che nel complesso non pregiudicano la comprensibilità dei
concetti esposti, l’elaborato è ordinato
D. il linguaggio spesso non è adeguato, la forma contiene delle
imprecisioni,
E. il linguaggio e la forma contengono numerosi errori che rendono
l’elaborato confuso, disordinato e non consentono la piena
comprensione dei concetti esposti
4. CAPACITA’ DI
A. i dati sono scelti in modo ragionato e con contributi personali, le
RIELABORAZIONE
scelte sono motivate, i contenuti sono rielaborati e collegati,
E
l’elaborato è ben organizzato
COLLEGAMENTO B. i dati sono scelti in modo logico, alcune scelte sono motivate, sono
presenti alcuni spunti personali e collegamenti, l’elaborato è
organizzato
C. i dati sono scelti in modo sostanzialmente corretto, i contenuti
sono solo in parte organizzati e collegati
D. solo alcuni dati sono stati scelti in modo logico, le scelte non sono
motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate
E. i dati sono stati scelti in modo non razionale, le scelte non sono
motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate
TOTALE NON ARROTONDATO
VOTO:
Punteggio
6
5.5
5
4.5
4
3.5
3
2.5
2
1
5
4.5
4
3.5
3
2.5
2
1
2.5
2
1.5
1
0.5
1.5
1.2
1
0.6
0.3
………/15
Simulazione terza prova 12 marzo 2016
MATERIA: Matematica
1°Q : Fornisci la definizione di Primitiva di una f unzione ; successivamente tra le primitive
della funzione
determina quella che ha un punto di minimo di ordinata 0.
2° Q : Illustra il procedimento d’integrazione per parti ed applicalo per calcolare il
seguente integrale
dx.
3° Q: Enuncia il teorema di Rolle spiegando anche i l suo significato geometrico ;
successivamente determina il punto o i punti che verificano le condizioni richieste per la
funzione
nell’intervallo
MATERIA: Estimo
TESTO DEI QUESITI
Estimo
1° Q. Dato un lotto di terreno in zona B 4 del PRG del comune di Perugia di 1000
mq con indice di edificabilità 1,5 mc/mq, un altezza massima di 6 mt ed una
copertura massima dell'edificio da realizzare pari al 40 % del lotto, definisci il
numero degli appartamenti che si potrebbero
realizzare impegnando tutta la
volumetria indicane la superficie media.
2° Q. In quali differenti casi pratici utilizzereste l'aspetto economico del valore di
costruzione e ricostruzione, fai degli esempi.
3° Q. Esponi in quali casi si debba passare, in una stima di una unità immobiliare
inserita in un edificio condominiale di tipo civile, dal valore ordinario (descrivendone
le caratteristiche che la caratterizzano) al valore effettivo.
MATERIA: Topografia
1° Q. Si deve progettare una curva appartenente ad un cerchio iscritto in un triangolo.
Conoscendo solo i lati di quest’ultimo definire la procedura, motivata con adeguati commenti,
per calcolare il raggio nonché gli angoli al centro corrispondenti ai tre archi in cui è suddiviso il
cerchio iscritto.
2° Q. Definire il prismoide nonché la formula rigor osa per calcolarne il volume. Inoltre esporre il
procedimento per pervenire alla formula del volume semplificata, nonché i requisiti che il
prismoide dovrebbe rispettare perché tale semplificazione non introduca, nel calcolo dei volumi
stradali, un errore eccessivo.
3° Q. Definire il volume eccedente nonché il profil o di Bruckner. Esporre quindi i vari tipi di
cantiere individuabili nel suo ambito con le loro tre caratteristiche principali.
MATERIA: Inglese
Lingua Inglese
Terza Prova – MOCK TEST
The Sears Tower
In the late 1960s, Sears Roebuck and Company, then the world’s largest retailer with $
8.9 billion in sales, decided to concentrate its administrative operations in downtown Chicago.
The company needed a building to accommodate its 13,000 employees in their major
departments.
The first designs were for a rectangular structure exclusively for Sears, but the architects
and real estate advisors insisted on a taller tower with upper floors for tenants. The building
stretched to 110 floors, and in July 1970, Sears announced its plans for the world’s tallest
building. At 1,454 feet, it surpassed the World Trade Center by 100 feet and was, according to
Sears “as tall as the FAA (Federal Aviation Administration) will let us go”. For more than twenty
years after its completion in 1974, Sears Tower remained the tallest skyscraper, and it is still the
largest.
The Sears Tower is an example of the revolutionary bundled-tube structural design. Tube
buildings gain most of their structural support from a rigid network of beams and columns in their
outer walls. The rigid outer walls act like the walls of a hollow tube. The Sears Tower is actually
a bundle of nine tubes, and is considered one of the most efficient structures designed to
withstand wind. This is a great design for a skyscraper in Chicago, the “Windy City”, where the
average wind speed is 16 miles per hour. As the building climbs upward, the tubes begin to drop
off, reducing the wind forces on the building. The Tower’s heavy weight – more than 440 million
pounds – is also supported by 114 piles sunk deep into the earth so that they stand firmly on
solid bedrock.
In 1974, the Sears Tower was the world’s tallest building, at 1,454 feet. It held this title for
22 years until 1998, when the decorative spires on the Petronas Towers in Malaysia surpassed
the Sears Tower by 33 feet. Today, the Sears Tower still boasts the tallest occupiable floor and
the tallest skyscraper roof in the world. The Tower has a separate tourist entrance, the Skydeck
Pavilion, added in 1985. The Sears attracts about 1.5 million tourists each year. On a clear day
it is possible to see four states from the top.
Read the text and then answer the questions below:
1. Why was the Sears Tower built?
2. What is this building like? Describe its structure and technical features.
3. Why do many tourists visit it every year?
E’ consentito l’uso del dizionario monolingue/bilingue
Simulazione terza prova 16 aprile 2016
MATERIA: Matematica
1°Q : Definisci il concetto di differenziale di una funzione, visualizzalo graficamente e ,
scelta una funzione con dati a piacere , fai un esempio applicativo.
2°Q : Risolvi il seguente integrale con il Metodo d i SOSTITUZIONE :
3°Q : Scrivi le formule di integrazione delle Funzi oni Razionali Fratte; risolvi
MATERIA: Estimo
TESTO DEI QUESITI
Estimo
1° Q. Descrivi e definisci quali possono essere le caratteristiche giuridiche che
possono influenzare la determinazione del valore di un capannone e descrivi come si
valutano queste caratteristiche
2° Q. Quali sono le cause che possono portare alla revisione dei millesimi di
proprietà generale e con quale tipo maggioranza tale variazione può essere
approvata dall'assemblea dei condomini
3° Q. Quale funzione svolge il catasto dei terreni
MATERIA: Topografia
DOMANDE A RISPOSTA APERTA DI TOPOGRAFIA
Definire il profilo di Bruckner, i vari tipi di cantiere che si possono individuare in esso e la
procedura per calcolare il costo del movimento terra all’interno di uno di essi.
Dato un piano quotato, illustrare la procedura per calcolare il volume di sterro e/o di riporto nel
caso di spianamento con un piano di progetto orizzontale di quota assegnata.
Supponendo di avere due sezioni stradali consecutive, una di sterro ed una di riporto, illustrare
la procedura per calcolare per calcolare i volumi di terra compresi tra queste due.
MATERIA: Inglese
Denmark has become a leader in alternative Energy sources
Besides being home to the world’s happiest people according to a recent study, Denmark
has become a leader in the field of renewable energy.
Following the 1973 petroleum crisis, most of the Western world suffered an Arab-led oil
embargo. The crisis forced Denmark, which was 99% dependent on foreign oil at the time, to
develop an alternative-energy policy.
The result is that today renewable sources account for a greater share of the nation’s
energy consumption with each passing year. 20% of Denmark’s energy needs are now met by
electricity generated by wind turbines. Thanks to advances in technology and turbine design,
the cost of wind power has been reduced by 75% since 1970, when the programmes began.
But wind power is not the only renewable resource Denmark has explored. Other
alternative-energy sources include the burning of waste products in combined heat and power
plants, electricity generated by photovoltaic or solar-energy cells, and geothermal turbines
powered by the escape of underground steam. Alternative-energy technologies, as well as
conservation habits, have become normal parts of life for the average Dane.
The average Danish household consumes only 350 kw/hours of electricity usage per
month, whereas American homes average between 600 kw/h and 1,000 kw/h. The result is that
Denmark has the lowest energy consumption per unit of gross domestic product in the
European Union, as well as the highest proportion of electricity generated by renewable sources
and the world’s most efficient clean-coal technology.
Denmark’s long-term commitment to research and development, the success of its
energy policies, and its unique social and cultural environment prompt other nations to learn
from Denmark’s example.
Read the text and then answer the questions below:
1.Why did Denmark start to develop an alternative-energy policy in the 1970s?
2.What type of alternative energy sources are used in Denmark?
3.Why should other nations learn from Denmark’s example?
E’ consentito l’uso del dizionario monolingue/bilingue
Griglia di valutazione della terza prova: Lingua Straniera
Comprensione e interpretazione
punti
Esaurienti
4
Buone
3
Essenziali
2
Limitate
1
Correttezza
punti
Senza errori
7
Errori poco rilevanti
6
Qualche errore formale
5
Testo impreciso
punti
punti
4
Testo non rielaborato
Errori rilevanti, esposizione non sempre comprensibile
3
Errori diffusi, periodi confusi
2
Errori numerosi e gravi
1
Rielaborazione
punti
Ben articolata
4
Articolata in modo adeguato
3
Sufficientemente articolata
2
Non sufficientemente articolata
1
Totale
punti
…/15
Griglia terza prova
OBIETTIVI
(A)
COMPRENSIONE,
CONOSCENZA,
PERTINENZA
LIVELLI
Ottimo
7.5
Buono
6.5
Discreto
5.5
Sufficiente
5
Quasi sufficiente
4.5
Insufficiente
3.5
Gravemente insufficiente
2.5
Nullo
1
Ottimo
4,5
Buono
4
Discreto
(B)
COMPETENZE
ESPOSITIVE E /0
APPLICATIVE
PUNT.
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Nullo
3,5
3
2,5
2
1.5
1
Ottimo
3
Buono
2.75
Discreto
2.5
(C)
Sufficiente
CAPACITA’ DI
ANALISI , SINTESI,
Quasi sufficiente
RIELABORAZIONE
ED
ARGOMENTAZIONE Insufficiente
Gravemente insufficiente
Nullo
2
1.75
1.5
1.25
1
INDICATORI dei livelli in relazione agli obiettivi
Conosce gli argomenti in modo completo ed approfondito
Conosce gli argomenti in modo completo ed articolato
Conosce gli argomenti proposti in modo abbastanza articolato
e pertinente
Conosce gli argomenti proposti in modo essenziale
Conosce gli argomenti proposti in modo quasi essenziale
Conosce gli argomenti proposti in modo parziale e/o non
pertinente
Conosce gli argomenti in modo molto carente/ non coglie il
senso del testo
Non conosce l’argomento/ non svolto
Dispone di ricchezza e proprietà dei mezzi espressivi; applica
principi disciplinari con efficacia ed originalità
Si esprime con lessico appropriato e corretto; applica principi
disciplinari con efficacia
Si esprime con lessico appropriato; applica principi disciplinari
in modo chiaro
Espone con semplicità, sufficiente proprietà e correttezza;
applica i principi disciplinari in modo corretto
Espone con semplicità e quasi sufficiente proprietà e
correttezza; applica i principi disciplinari in modo quasi
corretto
Utilizza un lessico povero e/o improprio; applica i principi
disciplinari in modo non adeguato
La comunicazione è incomprensibile; applica i principi
disciplinari in modo carente
La comunicazione è incomprensibile; non applica i principi
disciplinari/ non svolto
Sviluppa sintesi organiche e personalizzate
Analizza, rielabora in modo autonomo e con apprezzabili
integrazioni
Individua gli elementi chiave, rielabora in modo abbastanza
autonomo
Individua semplici relazioni; rielabora ed organizza in modo
lineare
Individua qualche elemento essenziale; organizza e rielabora
in modo non molto omogeneo
Individua solo parzialmente i concetti chiave degli argomenti
proposti ed organizza in modo confuso i contenuti
Non individua i concetti chiave
Rielaborazione assente/ non svolto
Il presente documento è stato redatto collegialmente e approvato dal Consiglio di Classe.
Perugia, 10 maggio 2016
IL CONSIGLIO DI CLASSE
COGNOME E NOME
FIRMA
BOCCINI CRISTINA
___________________________
CIRIBILLI ORNELLA
______________________
SANTINI SILVANA
_______________________
PEGIATI M. TERESA
___________________________
GALLETTI LUCA
___________________________
GIANNONE GIANCARLO
___________________________
PRANTERA NATALINO
_____________________
AMBROGIO COSIMO
_____________________
FANELLI STEFANO
_____________________
CANOSCI PATRIZIA
_____________________