OPEN GATE/N.2 - FAAC - Cancelli Automatici, Porte Automatiche

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OPEN GATE/N.2 - FAAC - Cancelli Automatici, Porte Automatiche
ANNO V - N. 2 - Settembre 2003 - Spedizione in a. p. - Legge 662/96 art. 2 comma 20/b - 45% - Filiale di Bologna
IL PUNTO
L'installatore
di apricancelli a fronte
della Garanzia europea:
Quali obblighi?
LE PORTE
DELLA BELLEZZA
Halle Barry
ANTIBES
Ritornare in forma
nell’incantevole “perla”
della Costa Azzurra
Editoriale
Una soluzione
per ogni serramento
a campagna di comunicazione pubblicitaria FAAC
per l’anno 2003 ricorda che i nostri prodotti risolvono davvero i problemi di tutti i serramenti.
Se negli spot televisivi i cancelli volano a cercare FAAC,
nei divertenti spot radiofonici, recitati con inflessioni
dialettali diverse, le persiane, le porte e i cancelli
chiamano con insistenza gli automatismi FAAC.
In particolare, la campagna radiofonica, nata per supportare la pubblicità televisiva che seguirà le gare dei
G.P.di Formula 1 da marzo a ottobre, prevede oltre
1.000 passaggi suddivisi tra la primavera e l’autunno.
Nei messaggi radio diverse situazioni e numerose esigenze, raccontate attraverso un’ equilibrata combinazione di realtà e fantasia, vogliono rafforzare l’immagine di leader e sottolineare l’ampia offerta della gamma
FAAC, idonea a soddisfare ogni richiesta di automazione.
L
trimestrale
di informazione
Reg. Trib. Bologna N. 6900
del 31/03/1999
Anno V - n. 2 - Settembre 2003
DIRETTORE RESPONSABILE
Giancarlo Roversi
COORDINAMENTO EDITORIALE
Marka Srl - Bologna
IN REDAZIONE
Stefano Odorici
PROGETTO GRAFICO
E IMPAGINAZIONE
Carlo Burelli
Paola Calabi
2
EDITORE
Editrice Compositori srl
STAMPA
Compositori Industrie
Grafiche
HANNO COLLABORATO
Umberto Abramo
Massimo Chiaretti
Giorgio Favaretto
Stefano Fiorini
Gloria Guastaroba
Michelangelo Manini
Margherita Moscogiuri
Stefano Orsi
Marco Spagnoli
S
O
M
Prezzo di copertina A 1,00
Abbonamento A 2,50
il punto
L'installatore di apricancelli a fronte
della garanzia europea: quali obblighi?
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le porte della bellezza
Halle Berry
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Gate n. ... destinazione...
ANTIBES: ritornare in forma nell’incantevole
“perla” della Costa Azzurra
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Telecomando
Gestione remota
l software gestionale per sistemi di par-
Icheggio WP3 contiene un’importante modalità funzionale, indispensabile in un moderno impianto: la gestione remota.
Una linea telefonica, una rete locale o una rete geografica possono consentire di collegare il parcheggio con un punto remoto che è in
grado di eseguire molteplici funzioni.
Il punto remoto è tipicamente un personal computer in cui gira un modulo software base/report manager. Questo programma applicativo
dà al gestore di un parcheggio la possibilità di
monitorarne il funzionamento, aggiornarne le
tariffe, visualizzarne allarmi e transazioni senza essere fisicamente presso l’impianto.
Se nella stazione remota è installato anche il
modulo software cassa/park desk è possibile
codificare e vendere titoli. Ad esempio, i titoli possono essere di lunga sosta, come abbonamenti a tempo, di tipo prepagato a scalare
o promozionali (di incentivazione all’utilizzo
M
A
del parcheggio) come i buoni valore.
Così possono essere realizzati impianti completamente automatizzati, la cui gestione è
centralizzata in un punto delegato anche alla vendita dei titoli di cui sopra.
La gestione remota del parcheggio consente
inoltre di eseguire la teleassistenza. In questo modo, da un punto qualificato di assistenza tecnica è possibile visualizzare lo stato del parcheggio, monitorare eventuali allarmi che lo stesso ha generato e seguire in
tempo reale gli eventi come la commutazione
delle spire dovute al passaggio del veicolo o
la lettura dei titoli biglietti/tessere nei moduli di trattamento preposti.
La teleassistenza permette di elevare e specializzare il livello del servizio tecnico, limitando al massimo gli interventi sul campo in
caso di avaria e azzerando gli accessi per aggiornamento del software o di riconfigurazione del sistema.
R
I
O
NEWS
FAAC informa
L’apricancello può dribblare la DIA
Parcometro HK
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L’automatismo 950 per porta a battente
e i profili per i serramenti
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IL PUNTO
L'installatore
di apricancelli a fronte
della garanzia europea:
quali obblighi?
Di Michelangelo Manini Presidente FAAC S.p.A.
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A oltre un anno dall'entrata in vigore della legge sulla garanzia europea è necessario farne il punto.
La nuova garanzia europea può
interessare anche agli installatori
di apricancelli. Per illustrare i possibili obblighi riportiamo di seguito alcuni articoli introdotti dal DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio
2002, n.24, emanato in attuazione della direttiva 1999/44/CE che
tratta taluni aspetti della vendita
e delle garanzie di consumo.
La pubblicazione del Decreto è avvenuta nella Gazzetta Ufficiale N. 57
del 8 Marzo 2002. La data di entrata in vigore è quindi il 23/3/2002.
Il testo è accompagnato da un breve
commento utile per dare un orientamento agli installatori di apricancelli sui possibili nuovi obblighi.
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1519-bis (Ambito di applicazione e definizioni).
Il presente paragrafo disciplina
taluni aspetti dei contratti di ven-
dita e delle garanzie concernenti i
beni di consumo. A tali fini ai contratti di vendita sono equiparati i
contratti di permuta e di somministrazione nonche' quelli di appalto, di opera e tutti gli altri contratti comunque finalizzati alla
fornitura di beni di consumo da
fabbricare o produrre.
Ai fini del presente paragrafo si
intende per:
a) consumatore: qualsiasi persona
fisica che, nei contratti di cui al
comma primo, agisce per scopi
estranei all'attivita' imprenditoriale o professionale eventualmente svolta;
b) beni di consumo: qualsiasi bene
mobile, anche da assemblare,
tranne:
1) i beni oggetto di vendita forzata o comunque venduti secondo
altre modalita' dalle autorita'
giudiziarie, anche mediante delega ai notai;
2) l'acqua e il gas, quando non
confezionati per la vendita in un
volume delimitato o in quantita'
determinata;
3) l'energia elettrica;
c) venditore: qualsiasi persona fisica o giuridica pubblica o privata che, nell'esercizio della propria attivita' imprenditoriale o
professionale, utilizza i contratti di cui al comma primo;
d) produttore: il fabbricante di un
bene di consumo, l'importatore
del bene di consumo nel territorio della Unione europea o qualsiasi altra persona che si pre-
senta come produttore apponendo sul bene di consumo il
suo nome, marchio o altro segno distintivo;
e) garanzia convenzionale ulteriore: qualsiasi impegno di un venditore o di un produttore, assunto nei confronti del consumatore
senza costi supplementari, di
rimborsare il prezzo pagato, sostituire, riparare, o intervenire
altrimenti sul bene di consumo,
qualora esso non corrisponda
alle condizioni enunciate nella
dichiarazione di garanzia o nella
relativa pubblicita';
f) riparazione: nel caso di difetto di
conformita', il ripristino del bene
di consumo per renderlo conforme al contratto di vendita.
Le disposizioni del presente paragrafo si applicano alla vendita di
beni di consumo usati, tenuto conto del tempo del pregresso utilizzo,
limitatamente ai difetti non derivanti dall'uso normale della cosa.
Commento:
L’articolo 1 della legge introduce nel libro IV del codice civile un nuovo paragrafo (1 bis), il quale contiene gli articoli da 1519-bis a 1519-nonies. Il nuovo paragrafo è dedicato alla vendita di
beni di consumo, cioè di “qualsiasi bene mobile, anche da assemblare”.
Si noti che il bene mobile in questione
può scaturire anche da un contratto
d'appalto o d'opera.
La nuova legge sulla garanzia si applica anche agli installatori di apricancelli? Due tesi si fronteggiano.
1519-ter (Conformita' al contratto).
Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita.
Si presume che i beni di consumo
siano conformi al contratto se,
ove pertinenti, coesistono le seguenti circostanze:
a) sono idonei all'uso al quale servono abitualmente beni dello
stesso tipo;
b) sono conformi alla descrizione
fatta dal venditore e possiedono
le qualita' del bene che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello;
c) presentano la qualita' e le prestazioni abituali di un bene dello
stesso tipo, che il consumatore
puo' ragionevolmente aspettarsi, tenuto conto della natura del
bene e, se del caso, delle dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche specifiche dei beni fatte al
riguardo dal venditore, dal produttore o dal suo agente o rappresentante, in particolare nella
pubblicita' o sull'etichettatura;
d) sono altresì idonei all'uso particolare voluto dal consumatore e
che sia stato da questi portato a
conoscenza del venditore al momento della conclusione del
contratto e che il venditore abbia accettato anche per fatti
concludenti.
Non vi e' difetto di conformita' se,
al momento della conclusione del
contratto, il consumatore era a
conoscenza del difetto o non poteva ignorarlo con l'ordinaria dili-
genza o se il difetto di conformita'
deriva da istruzioni o materiali
forniti dal consumatore.
Il venditore non e' vincolato dalle
dichiarazioni pubbliche di cui al
comma secondo, lettera c), quando, in via anche alternativa, dimostra che:
a) non era a conoscenza della dichiarazione e non poteva conoscerla con l'ordinaria diligenza;
b) la dichiarazione e' stata adeguatamente corretta entro il
momento della conclusione del
contratto in modo da essere conoscibile al consumatore;
c) la decisione di acquistare il bene di consumo non e' stata influenzata dalla dichiarazione.
Il difetto di conformita' che deriva
dall'imperfetta installazione del
bene di consumo e' equiparato al
difetto di conformita' del bene
quando l'installazione e' compresa
nel contratto di vendita ed e' stata
effettuata dal venditore o sotto la
sua responsabilita'. Tale equiparazione si applica anche nel caso in
cui il prodotto, concepito per essere installato dal consumatore, sia
da questo installato in modo non
corretto a causa di una carenza
delle istruzioni di installazione.
IL PUNTO
consumo, la nuova legge non si applica alle installazioni di cancelli nelle
fabbriche, negozi, uffici. Per queste installazioni valgono le attuali norme del
codice civile (contratto d’opera - art.
1667: durata della garanzia di un anno
dalla consegna, contratto d’appalto art. 2226: durata della garanzia di due
anni dalla consegna, vendita - art.
1495: durata della garanzia di anno
dalla consegna).
Commento:
L’articolo contiene una serie di norme
volte ad evitare che il consumatore
acquisti un bene che non sia conforme alle sue aspettative legittime. In
particolare il legislatore sembra voler
far aderire il bene ad uno standard
qualitativo-funzionale minimo per i
prodotti di un determinato tipo.
Particolare attenzione andrà fatta alle affermazioni contenute nella pubblicità. Queste, soprattutto se pseudo
tecniche (“testato per un milione di
manovre”), possono entrare a far
parte delle aspettative legittime del
consumatore, se non adeguatamente
corrette al momento o prima della
conclusione del contratto.
Importante sarà per l’installatore
chiarire bene con il consumatore le
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Secondo la tesi del sì, giuridicamente
l’apricancello potrebbe essere considerato un bene mobile pertinenza di
un immobile. Quindi l’installatore di
apricancelli è considerato venditore,
perchè fornisce il consumatore di beni
di consumo. L’installatore agisce di solito attraverso contratti d’appalto,
d’opera o di vendita con posa in opera,
espressamente inclusi dalla legge. Egli
è quindi tenuto al rispetto della garanzia come determinata dalla nuova legge in quanto l'effetto ultimo del suo
agire è la vendita di beni di consumo.
Secondo la tesi del no, invece, l'apricancello non è un bene mobile ma
un'opera che viene integrata fisicamente in un immobile. In ciò l'opera
perde la propria autonomia ed integrità, comportando un mutamento
dell'immobile.
La discussione rimanda in qualche
modo a quella sulla natura dell'apricancello: impianto elettrico utilizzatore o macchina con apparati elettrici
separati? Spetterà ovviamente alla
giurisprudenza decidere quale delle
due tesi è quella corretta. Molto dovrebbe vertere sulla qualificazione
della natura di bene mobile.
Così ad esempio gli ascensori sono
stati considerati parti integranti degli
edifici e non semplici pertinenze. Partecipando essi alla funzione unitaria e
complessiva degli edifici, quale elemento essenziale alla loro destinazione, non sono beni mobili (Cass. Civ. n.
655/1976). Anche la recinzione dotata di cancelli, se robustamente infissa
al suolo è un bene immobile (Cons.
Stato n.1200/1979). E' stato invece
considerato bene mobile un lampadario, perchè può essere trasferito altrove senza perdere della propria autonomia ed integrità, nè il suo spostamento può intaccare l'integrità fisica
del bene immobile nel quale si trova
(Cass. Civ. n. 12476/2002).
Non prenderemo posizione sulle due
tesi. Necessariamente, la nostra trattazione proseguirà come se fosse valida la tesi dell'applicabilità.
Quello che si può affermare con certezza è che essendo dedicata ai beni di
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IL PUNTO
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prestazioni richieste all’automatismo, ad esempio in termini di numero
di cicli di funzionamento per ora.
Limitazioni alla garanzia relativamente a parti dell’automatismo (ad esempio sul motore elettrico) non dovrebbero più essere possibili se non portate a conoscenza del consumatore prima della conclusione del contratto, ad
esempio spiegando in modo chiaro
che è necessaria una manutenzione
periodica alle parti in questione.
Non dovrebbe quindi più accadere di
“scoprire” queste limitazioni alla garanzia aprendo la bustina in plastica
contenente le condizioni di garanzia,
dopo l’acquisto.
Anche prima, comunque, limitazioni
effettuate in questo modo erano nulle, in quanto clausole limitative della
responsabilità. Se viene comunicato
al consumatore il numero di cicli di vita lavorativa totale, considerando la
manutenzione ordinaria, bisogna che
si tratti di dati realistici. Anche perchè
potrebbe scattare a favore del consumatore la garanzia di buon funzionamento, già prevista all’articolo 1512
del codice civile, che va rispettata dal
venditore per il tempo corrispondente
al buon funzionamento garantito e
che rimane valida ed attuale anche
con la garanzia europea.
La legge esige anche dal cliente chiarezza. In particolare nelle sue richieste/istruzioni all’installatore. Il consumatore deve inoltre utilizzare la diligenza del buon padre di famiglia al
momento della conclusione del contratto.
Nella vendita con posa in opera, se il
bene è conforme ma l’installazione
no, il difetto d’installazione è equiparato al difetto del prodotto. Quindi si
applicano all’installazione tutte le regole della garanzia del prodotto, ad
esempio in termini di durata.
Per distinguere tra vendita con posa
in opera ed appalto o contratto d’opera ricordiamo che nella vendita con
posa in opera prevale il valore del
prodotto, nell’opera e nell’appalto
prevale il valore della prestazione.
Seguendo questa logica, se il contratto
stipulato è un contratto d’opera, si applicheranno le norme sulla garanzia di
cui ai presenti articoli ai difetti del prodotto installato e quelle del contratto
d’opera sui difetti dell’installazione.
1519-quater (Diritti del consumatore).
Il venditore e' responsabile nei
confronti del consumatore per
qualsiasi difetto di conformita'
esistente al momento della consegna del bene.
In caso di difetto di conformita', il
consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformita'
del bene mediante riparazione o
sostituzione, a norma dei commi
terzo, quarto, quinto e sesto, ovvero ad una riduzione adeguata
del prezzo o alla risoluzione del
contratto, conformemente ai
commi settimo, ottavo e nono.
Il consumatore puo' chiedere, a
sua scelta, al venditore di riparare
il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il
rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro.
Ai fini di cui al comma terzo e' da
considerare eccessivamente oneroso uno dei due rimedi se impone
al venditore spese irragionevoli in
confronto all'altro, tenendo conto:
a) del valore che il bene avrebbe
se non vi fosse difetto di conformità;
b) dell'entita' del difetto di conformità;
c) dell'eventualità che il rimedio
alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti
per il consumatore.
Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un
congruo termine dalla richiesta e
non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene
e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene.
Le spese di cui ai commi secondo e
terzo si riferiscono ai costi indi-
spensabili per rendere conformi i
beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per
la spedizione, per la mano d'opera e per i materiali.
Il consumatore puo' richiedere, a
sua scelta, una congrua riduzione
del prezzo o la risoluzione del contratto ove ricorra una delle seguenti situazioni:
a) la riparazione e la sostituzione
sono impossibili o eccessivamente onerose;
b) il venditore non ha provveduto
alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine
congruo di cui al comma sesto;
c) la sostituzione o la riparazione
precedentemente effettuata ha
arrecato notevoli inconvenienti
al consumatore.
Nel determinare l'importo della riduzione o la somma da restituire
si tiene conto dell'uso del bene.
Dopo la denuncia del difetto di
conformita', il venditore puo' offrire al consumatore qualsiasi altro rimedio disponibile, con i seguenti effetti:
a) qualora il consumatore abbia
gia' richiesto uno specifico rimedio, il venditore resta obbligato ad attuarlo, con le necessarie conseguenze in ordine alla
decorrenza del termine congruo
di cui al comma sesto, salvo accettazione da parte del consumatore del rimedio alternativo
proposto;
b) qualora il consumatore non abbia gia' richiesto uno specifico
rimedio, il consumatore deve ac-
Commento:
Nell’articolo precedente si è definita la
nozione di conformità al contratto. In
questo articolo viene sancita la responsabilità dell’installatore per tutto
quello che non risulterà conforme al
contratto. Vengono quindi elencati i rimedi che l’installatore può apportare
alle manchevolezze.
Importante notare che in caso di riparazione e sostituzione il consumatore
deve essere tenuto indenne dalle spese effettuate per la spedizione, per la
mano d'opera e per i materiali. Inoltre,
riparazione e sostituzione devono avvenire entro un termine congruo e senza arrecare notevoli inconvenienti al
consumatore.
I rimedi che il consumatore può chiedere sono in primis la riparazione o la
sostituzione, con obbligo però di accettare quello meno oneroso per il
venditore. Solo in un secondo momento e a determinate condizioni il
consumatore potrà chiedere una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
Un difetto di conformità di lieve entità dà diritto solo alla riduzione del
prezzo.
Nulla viene detto del risarcimento del
danno subito dal consumatore, questo però si deve ritenere sempre esperibile in caso di colpa del venditore,
per le regole generali sulla vendita.
In caso di contestazione giudiziaria
per richiesta danni il giudice dovrà comunque sempre accertare che vi sia
stato un comportamento colposo da
parte dell’installatore-venditore (art
1494 c.c.). La colpa consiste nella negligenza o imperizia dell’installatorevenditore o inosservanza da parte
sua di regolamenti, leggi o discipline.
Commento:
Il termine di denuncia dei vizi, che prima era di otto giorni (codice civile)
viene prolungato a due mesi. Il vecchio termine di prescrizione di un anno (codice civile) viene prolungato a
ventisei mesi. Tutto ciò in concreto
comporta un’allungamento della durata della garanzia corrispondente.
Normalmente si ritiene che l’onere di
provare la tempestività della denuncia
dei vizi spetti al compratore (Cass. Sez.
II, n. 1182/87). Si ritiene anche che l’onere della prova dei difetti assunti, riscontrabili nella cosa venduta spetti al
compratore (Cass. Sez. II, n. 7986/91).
Per i difetti che si manifestano presto
(entro sei mesi) questo articolo pone a
carico dell’installatore di provare che i
difetti non esistevano al momento della consegna ma che derivano, ad
esempio, da abuso da parte del consumatore. Si facilita, in sostanza il lavoro
di prova del consumatore. Dal testo
sembrerebbe che se il venditore ha dolosamente occultato i difetti si possa
applicare una prescrizione più lunga.
IL PUNTO
1519-sexies (Termini).
Il venditore e' responsabile, a norma dell'articolo 1519- quater,
quando il difetto di conformita' si
manifesta entro il termine di due
anni dalla consegna del bene.
Il consumatore decade dai diritti
previsti dall'articolo 1519-quater,
comma secondo, se non denuncia
al venditore il difetto di conformita' entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto.
La denuncia non e' necessaria se il
venditore ha riconosciuto l'esistenza del difetto o l'ha occultato.
Salvo prova contraria, si presume
che i difetti di conformita' che si
manifestano entro sei mesi dalla
consegna del bene esistessero gia'
a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura
del bene o con la natura del difetto
di conformita'. L'azione diretta a
far valere i difetti non dolosamente
occultati dal venditore si prescrive,
in ogni caso, nel termine di ventisei
mesi dalla consegna del bene; il
consumatore, che sia convenuto
per l'esecuzione del contratto,
puo' tuttavia far valere sempre i diritti di cui all'articolo 1519-quater,
comma secondo, purche' il difetto
di conformita' sia stato denunciato
entro due mesi dalla scoperta e prima della scadenza del termine di
cui al periodo precedente.
1519-septies (Garanzia convenzionale).
La garanzia convenzionale vincola
chi la offre secondo le modalita'
indicate nella dichiarazione di garanzia medesima o nella relativa
pubblicita'.
La garanzia deve, a cura di chi la
offre, almeno indicare:
a) la specificazione che il consumatore e' titolare dei diritti previsti dal presente paragrafo e
che la garanzia medesima lascia
impregiudicati tali diritti;
b) in modo chiaro e comprensibile
l'oggetto della garanzia e gli
elementi essenziali necessari
per farla valere, compresi la durata e l'estensione territoriale
della garanzia, nonche' il nome
o la ditta e il domicilio o la sede
di chi la offre.
A richiesta del consumatore, la garanzia deve essere disponibile per
iscritto o su altro supporto duraturo a lui accessibile. La garanzia deve essere redatta in lingua italiana
con caratteri non meno evidenti di
quelli di eventuali altre lingue.
Una garanzia non rispondente ai
requisiti di cui ai commi secondo,
terzo e quarto rimane comunque
valida e il consumatore puo' continuare ad avvalersene ed esigerne l'applicazione.
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cettare la proposta o respingerla scegliendo un altro rimedio ai
sensi del presente articolo.
Un difetto di conformita' di lieve
entita' per il quale non e' stato possibile o e' eccessivamente oneroso
esperire i rimedi della riparazione o
della sostituzione, non da' diritto
alla risoluzione del contratto.
Commento:
La garanzia convenzionale è quella oggetto di una contrattazione tra le parti o inclusa nella pubblicità. Secondo la
nuova legge, essa può essere solo un
“di più” che si aggiunge a quella legislativa, lasciandola intatta.
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IL PUNTO
Talvolta gli installatori davano al
consumatore una “garanzia del fabbricante” che di fatto era una garanzia limitata, facendo firmare al consumatore che essa garanzia convenzionale sostituiva ed annullava quella legale, cioè quella del codice civile.
Questa pratica non è più possibile,
perchè la garanzia legale, cioè quella
predisposta dai presenti articoli è ora
intoccabile.
1519-octies (Carattere imperativo delle disposizioni).
E' nullo ogni patto, anteriore alla
comunicazione al venditore del difetto di conformita', volto ad
escludere o limitare, anche in modo indiretto, i diritti riconosciuti
dal presente paragrafo. La nullita'
puo' essere fatta valere solo dal
consumatore e puo' essere rilevata d'ufficio dal giudice.
Nel caso di beni usati, le parti possono limitare la durata della responsabilita' di cui all'articolo
1519-sexies, comma primo, ad un
periodo di tempo in ogni caso non
inferiore ad un anno.
E' nulla ogni clausola contrattuale
che, prevedendo l'applicabilita' al
contratto di una legislazione di un
paese extracomunitario, abbia
l'effetto di privare il consumatore
della protezione assicurata dal
presente paragrafo, laddove il contratto presenti uno stretto collegamento con il territorio di uno Stato
membro dell'Unione europea.
Commento:
Viene ribadita l’intangibilità della
presente disciplina. Tale disciplina
non può essere esclusa neppure per i
beni usati, come si era soliti convenire prima. Per i beni usati la massima
limitazione che si può fare è per i difetti manifestatisi entro un anno dalla consegna. Se si vendono beni usati
particolarmente "vissuti" è quindi
consigliabile evidenziare bene i loro
limiti prima della conclusione del contratto.
1519-nonies (Tutela in base ad
altre disposizioni).
Le disposizioni del presente paragrafo non escludono ne' limitano i
diritti che sono attribuiti al consumatore da altre norme dell'ordinamento giuridico.
Commento:
Con questo articolo si lasciano impregiudicate le altre norme che attribuiscono diritti al consumatore, come ad
esempio quelle sulla responsabilità del
produttore, sulla invalidità delle clausole vessatorie, sul risarcimento del
danno extracontrattuale e così via.
Norme transitorie
1. Le disposizioni di cui all'articolo 1 non si applicano alle
vendite dei beni e ai contratti
equiparati per i quali la consegna al consumatore sia avvenuta anteriormente alla data
di entrata in vigore del presente decreto.
2. Fino al 30 giugno 2002, le disposizioni di cui all'articolo
1519-septies del codice civile,
introdotto dall'articolo 1 del
presente decreto, non si applicano ai prodotti immessi sul
mercato prima della data di entrata in vigore del presente decreto.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.
E' fatto obbligo a chiunque spetti
di osservarlo e di farlo osservare.
Commento:
La nuova garanzia si applica ai beni
consegnati ai consumatori dal 23
marzo 2002 compreso.
Per i prodotti immessi sul mercato prima della data di entrata in vigore del
presente decreto e fino al 30 giugno
2002 non si applicano (solo) le disposizioni relative all’informativa sulla
garanzia convenzionale.
LA NUOVA GARANZIA IN DODICI PUNTI
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La disciplina si applica ai contratti di vendita, appalto ed opera
che siano comunque finalizzati alla fornitura di una cosa mobile.
La disciplina vale per i contratti con i consumatori, non con le imprese o i lavoratori autonomi.
La pubblicità ingannevole e la non aderenza ad uno standard qualitativo minimo fanno scattare la garanzia.
Non sono più possibili limitazioni della garanzia “ex post”.
Primo rimedio: ripristino ovvero sostituzione del bene, con obbligo però di accettare la soluzione meno onerosa
per il venditore. Solo in un secondo momento e a determinate condizioni
il consumatore potrà chiedere una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
In caso di riparazione e sostituzione il consumatore deve essere tenuto indenne
dalle spese effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per i materiali.
Riparazione e sostituzione devono avvenire entro un termine congruo
e senza arrecare notevoli inconvenienti al consumatore.
Il termine di denuncia dei vizi, che prima era di otto giorni viene prolungato a due mesi.
Il vecchio termine di prescrizione di un anno viene prolungato a ventisei mesi.
Per i difetti che si manifestano presto (entro sei mesi) è a carico dell’installatore di provare
che i difetti non esistevano al momento della consegna.
La nuova disciplina si applica anche ai beni usati, limitatamente ai difetti non derivanti dall'uso normale della cosa.
Tutta la nuova discipilina è inderogabile nel modo più assoluto.
La nuova garanzia si applica ai beni consegnati ai consumatori dal 23 marzo 2002 compreso.
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PORTE APERTE
È
ALLA BELLEZZA
di Marco Spagnoli
Halle
Berry
10
probabilmente l’attrice
mulatta più bella del
mondo. Al punto da mettere nei guai perfino James
Bond, che in quaranta anni e
passa di onesta carriera cinematografica non aveva mai incontrato un tipo tosto e sexy
come lei.
La Berry ha esordito sul grande schermo diretta da Spike
Lee all’età di tredici anni. Poiché doveva interpretare una
drogata, non si è lavata per
una settimana…e pensare che
solo qualche anno dopo sarebbe diventata una delle modelle più apprezzate della Revlon!
Il ruolo che l’ha rivelata al
grande pubblico è stato nella
versione interpretata da veri
attori del cartone animato di
Hanna & Barbera, I Flinstones.
Giocando sui nomi dell’età
della pietra il suo personaggio
si faceva chiamare nientedimeno che Sharon Stone! Nulla
di grave se si pensa che – per
l’occasione – perfino il produttore Steven Spielberg, decise
– per i titoli di testa – di cambiare il suo nome in Spielrock.
Poi c’è stata una serie di film
minori e – finalmente – Rising
Star sulla vita della prima
grande diva di colore Dorothy Dandridge, mai vincitrice di un Oscar proprio perché nera nell’America degli
anni Cinquanta.
Alla serie di successo X men è
seguito Monster’s Ball con la
serata degli Oscar, tante lacrime e una serie di lunghissimi
ringraziamenti tra cui – udite,
udite – al suo avvocato.
In meno di dieci anni il compenso di Halle Barry si è quadruplicato fino ad arrivare ad
un cachet di quattro milioni di
dollari a film. Certo, sedici milioni di meno di Julia Roberts,
ma si sa che non sempre le cose vanno per il verso giusto.
La mulatta
più sexy
del mondo
HALLE BERRY
INTIMA
L’incontro ravvicinato con Halle
Berry è stimolante, mette addosso
un certo non so che di euforia e di
armonia. Sentiamo da lei quali
emozioni suscita il suo lavoro e
quali sono i suoi progetti futuri.
Un anno fa, lei ha vinto il primo
Oscar assegnato ad una donna
di colore come migliore attrice.
Ha parlato dell’apertura di una
porta. Cosa voleva dire?
Volevo dire che quel momento
era più importante di me e che
qualcosa era accaduto di storico.
Le è dispiaciuto che qualcuno –
dopo la vittoria dell’Oscar – abbia violato il suo sito Internet,
mettendo i baffi alla sua figurina animata e scrivendo “Nicole
(Kidman, n.d.r.) Forever”. Lo
considera un atto di razzismo?
La considero una bravata giovanile.
Cosa le piace di Jinx, il suo personaggio ne “La morte può attendere”, nuovo film della serie di
007?
E’ sexy, in gamba, intelligente e –
a modo suo – è equivalente a
La stagione che preferisce:
✦ Il Natale
Attrice di riferimento:
✦ Jodie Foster (Jodie Foster? Jodie Foster! Dice lei)
Occupazione preferite del tempo libero:
✦ Stare con la sua famiglia
✦ Andare al cinema
✦ Fare Shopping
Per me era stata aperta la porta,
chiusa per anni a dive come Dorothy Dandridge, Lena Horne,
Diahann Carroll che solo perché
erano nere non potevano vincere
un premio tanto importante. Davanti a me è stata aperta una
porta che colleghe come Jada
Pinkett, Angela Bassett e Vivica
Fox potranno oltrepassare in futuro e – soprattutto – tante attrici ancora senza volto e senza nome hanno oggi una possibilità. Il
cancello è stato aperto e nessuno potrà chiuderlo. Devo dire,
però, che quella sera è coperta
come da una sorta di nebbia.
Avrei voluto essere stata più presente a me stessa, ma non è stato possibile.
Bond. E’ una donna molto cosciente della propria sessualità e sa bene come usarla. Quasi come un’arma. Mi ha divertito, anche se – al
tempo stesso – intimorito indossare un costume simile a quello usato da Ursula Andress in “Licenza di
uccidere” quarantuno anni fa. La
Andress è stata indimenticabile ed
ero un po’ preoccupata di non riuscire a reggere il confronto.
Perché ha accettato il ruolo in
un Bond Movie?
E’ la più lunga franchise della storia del cinema. Volevo farne parte
anche io…
Come fa a recitare in film dove
guadagna quattro milioni di
dollari e altri – come “Monster’s
Ball” – dove ha accettato un ta-
Tentazioni cui non sa resistere:
✦ Gelato al burro di noce Pecan
✦ Patate al forno al rosmarino
✦ Tonno alla griglia con purè di patate
✦ Viaggetti romantici a Parigi
✦ I vestiti di Valentino
✦ L’arte africana
✦ Le bambole di porcellana
Curiosità Varie
✦ E’ diabetica
✦ E’ stata la prima attrice afroamericana a vincere un Oscar
✦ E’ stata la seconda Bond Girl a vincere
un Oscar (la prima è stata Kim Basinger)
✦ E’ stata reginetta della scuola, direttore
del giornale della scuola, capoclasse e seconda al concorso di Miss America
✦ In seguito ad una rissa con un fidanzato sente di meno da un orecchio
✦ Nel 1994 ha rinunciato al ruolo di Annie in Speed film che ha segnato la fortuna della carriera di Sandra Bullock
✦ E’ considerata una delle cinquanta
donne più belle del mondo.
O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3
“Un cancello e’ stato aperto
nessuno potra’ chiuderlo…”
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glio della paga fino ad arrivare
a “soli” 100.000 dollari? Che
senso ha partecipare a produzioni dal budget miliardario per
poi passare a pellicole decisamente “low cost”?
Quello che mi piace della mia carriera è il fatto che sento il bisogno
di interpretare tutti i tipi di film.
Non sarei contenta a girare solo
film multimiliardari come “X
men 2” o “007”, così come
non sarei soddisfatta di dedicarmi soltanto al cinema indipendente.
A proposito di “X men
2”. Cosa fa il suo personaggio questa volta?
Ho più spazio che nel
primo film, soprattutto
dal punto di vista emotivo. E’ stato molto
bello ritrovarmi sul
set con tutti gli altri
compagni qualche
anno dopo. Non
ci aspettavamo
questo successo.
12
E’ vero che Storm ha cambiato
taglio di capelli?
Aspetti qualche settimana e lo vedrà per conto suo…
Si mormora che lei – durante il
suo primo divorzio – abbia avuto idea di suicidarsi…
Purtroppo è vero. Sono andata in
garage con i miei cani e ho avviato
il motore della macchina. Poi non
ce l’ho fatta. Sono uscita e sono
andata incontro alla mia nuova vita
che mi ha così premiata. Quello che
ho fatto in “Monster’s Ball” nasce
da quel momento molto triste.
Sul set di Bond, però, ha rischiato per ben due volte di morire…
E’ un po’ esagerata come dichiarazione. Diciamo che ho avuto i miei
guai. Il primo incidente l’ho avuto a
Cadice in Spagna dove abbiamo
ambientato la scena della fortezza
di Cuba. Durante un esplosione le
pale dell’elicottero hanno sparato
nei miei occhi moltissima polvere e
la produttrice Barbara Broccoli mi
ha fatto andare in ospedale per
controllare che la cornea non avesse avuto alcun danno.
E l’altro incidente…
Devo proprio parlarne?
Beh…
Ok, ok. Anche se è imbarazzante:
era durante la scena a letto con
Pierce Brosnan. Mi stavo pelando
un fico quando Pierce ha fatto una
battuta e la buccia mi è andata di
traverso. Non riuscivo a respirare
e Brosnan – completamente nudo
lui e completamente nuda io – mi
ha sottoposta alla manovra di
Heimlich. Ho sputato il fico.
Scusi, ma come agente segreto
non è un granché messa KO da
un fico…
Forse tutto è capitato perché ho
visto Pierce nudo. Nessuno 007
era mai stato nudo sulla scena di
un film. Sono decisamente molto
onorata…
Come dire: cosa non si farebbe
per la propria nazione…
Mr.Bond…
NEWS
NEWSNEWSNEWS
PARCOMETRO HK
l parcometro HK è un efficiente ed economico dispositivo di gestione della
sosta parcheggi.
Consente l’emissione di un
biglietto da porre all’interno
del veicolo a fronte di un pagamento che può avvenire
tramite monete, tessere prepagate di tipo magnetico o
chipcard. E’ realizzato con un
design innovativo e utilizza
materiali esenti da corrosione. L’accessibilità alle parti
per ritiro denaro o manutenzione è consentita in sicurezza, tramite apposite chiavi, in
modo razionale e semplice.
L’alimentazione può avvenire tramite rete 220 Vac, illuminazione pubblica, batterie
ricaricabili, pannelli solari.
La reportistica è completa e
comprendente i totali incassati per i differenti sistemi tariffari, le statistiche
per accettazione moneta o
carte elettroniche, gli allarmi o anomalie registrate
dalla/e apparecchiatura/e,
le aperture relative ad interventi di tipo tecnico o
amministrativo.
Armadio
L’armadio esterno, realizzato con un concetto modulare, è costituito da profilati
spessi 4 mm in alluminio
estruso ed anodizzato che
gli conferiscono un elevato
grado di funzionalità, affidabilità e leggerezza. Grazie al particolare trattamento, il profilato offre una
Caratteristiche tecniche PARCOMETRO HK
ARMADIO
ELETTRONICA
DISPLAY
INDICAZIONI LED
TASTIERA
STAMPANTE
TAGLIERINA
SELETTORE
MONETE
PAGAMENTO
ELETTRONICO
ALIMENTAZIONE
Struttura in alluminio anodizzato di 4 mm
Base in acciaio di 4 mm galvanizzata
Vano di accesso con serratura di sicurezza a 4 blocchi
Grado di protezione IP 44
Processore a 16 bit e orologio di controllo in real time
RAM 128 Kbytes
Batterie al litio per la protezione dei dati (durata 8 anni)
Segnale acustico durante la stampa
1 interfaccia seriale per set-up dati
1 interfaccia parallela per memory card
A cristalli liquidi retroilluminato
Indicazioni di tempo (15 mm) ed importo (11 mm)
Led rosso : Fuori servizio
Led arancione : Batteria in fase di scarica
Led verde : Carta in fase di esaurimento
A sfioramento piezo-elettrica
Stampante termica con 24 caratteri per linea
Emissione 6000 biglietti standard
Autoaffilante per taglio totale o parziale
Selettore elettronico per 16 diversi tipi di monete o gettoni
Shutter di sicurezza con sensore di riconoscimento moneta
Precassa monete da max. 30 pz
Cassetta con capacità di 4000-4500 monete con sensore
di riempimento
Lettore di Tessere Magnetiche
Lettore di Tessere Chipcards
Rete 220 vac (+10% - 15%)
Rete illuminazione pubblica
Batterie ricaricabili a 12 V DC 65 Ah
Pannello Solare installato su palo esterno
Pannello Solare integrato nell’armadio
-20°C +60°C (umidità max 95%)
O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3
I
TEMPERATURA
DI FUNZIONAMENTO
PESO
80 kg
DIMENSIONI
1595 mm x 405 mm x 311 mm
CONFIGURAZIONI
HK01 = Selettore Monete+Lettore Tessere Magnetiche
HK02 = Selettore Monete
ACCESSORI
Kit alimentazione rete 220 Vac
Batteria ricaricabile 12V 65Ah
Pannello solare su palo o integrato nell’apparecchiatura
Lettore di tessere chipcards
Dispositivo di illuminazione pannello frontale
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NEWS
NEWSNEWSNEWS
maggiore solidità dell’acciaio alla corrosione ed al
graffio. Alcuni vantaggi di
questa soluzione sono:
- Design gradevole
- Alta protezione contro gli
agenti atmosferici ed il
vandalismo
- Sostituzione solo di alcune parti in caso di danni.
L’armadio interno in acciaio di 4 mm con trattamento galvanico, che riveste la parte bassa, conferisce sicurezza e stabilità.
Gli sportelli del vano monete e del vano alimentazioni, sono anch’essi realizzati in alluminio estruso e
anodizzato ed hanno spessore di 4 mm.
O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3
Comparto elettronico
Tutti i componenti elettronici, alimentazione esclusa,
sono integrati in questo
comparto. Il fissaggio all’armadio è assicurato da guide
telescopiche. Lo sportello di
questo comparto ha una leva contro la richiusura accidentale durante le operazioni all’interno. A sportello
aperto, l’accesso alle parti
interne è molto semplice. La
maggior parte dei componenti possono essere sostituiti con un limitato set di
attrezzi.
I principali vantaggi sono:
- Ottimale accesso ai componenti
- Interventi semplici e rapidi
- Possibilità di sostituzione
dell’intero comparto
- Netta separazione dal
comparto monetario.
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Comparto monetario
Questo comparto è stato
concepito per assicurare la
migliore sicurezza e protezione. Il denaro è contenuto in una cassetta, chiusa
all’interno di una cassaforte con chiave di sicurezza.
La cassaforte ha uno spessore di 4 mm di acciaio e lo
sportello di apertura di
6mm. La serratura ha una
chiave di sicurezza a dop-
pio profilo e lo sportello
della cassaforte ha 4 perni
che entrano nel corpo cassaforte. La cassaforte ha
ottenuto la certificazione
da parte del VDS di Colonia
(Germania). La cassetta
che contiene il denaro, è
montata su guide per facilitare l’inserimento o l’estrazione e la sostituzione
della cassetta vuota quando si ritira quella piena.
L’apertura della cassetta
interna è consentita solo
con chiavi speciali e protetta da un meccanismo di riarmo prima del suo inserimento nella cassaforte del
parcometro. I vantaggi di
questa struttura sono in
particolare:
- Elevata sicurezza grazie
alla cassetta denaro contenuta in una cassaforte
- Facile sostituzione delle
cassette denaro.
Pannello frontale
Il design del pannello è stato progettato seguendo studi di ergonomia e test di accettazione.
Il pannello serve come guida per l’utente che, seguendo la simbologia ed i
pittogrammi rappresentati,
esegue le operazioni con
facilità e rapidità. I tasti, di
tipo piezoelettrico, sono resistenti all’usura, agli
agenti atmosferici e si attivano al semplice sfioramento. La tecnologia dei
tasti consiste nella resistenza elettrica che cambia
a seconda della pressione
meccanica esercitata. I tasti di un pannello standard
includono:
- Richiesta biglietto (tasto
verde)
- Annullo operazione / restituzione denaro introdotto (tasto rosso)
- Decremento per tessera
“parking card” (tasto giallo)
- Tariffa speciale 1 (tasto
giallo)
- Tariffa speciale 2 (tasto
giallo).
I principali vantaggi sono:
- Ergonomia e facilità d’uso
- Comprensione in tutti i
paesi
- Resistenza all’usura ed
agenti atmosferici
La targa del pannello è personalizzabile ed intercambiabile.
La versione standard riporta:
- Decremento per tessera
“parking card”
- Tariffa speciale 1
- Tariffa speciale 2.
A richiesta si possono avere
altre targhe, ad esempio per
la scelta della lingua:
- Decremento per tessera
“parking card”
- Tariffa speciale 1 e 2
- Scelta lingua.
Oppure per fissare tre valori
decrementali da usare con
le tessere “parking card”:
- Decremento per tessera
“parking card” 0,10 Euro
- Decremento per tessera
“parking card” 0,50 Euro
- Decremento per tessera
“parking card” 1,00 Euro.
Illuminazione pannello
frontale
L’illuminazione, fornita da
n. 3 LED ad alta luminosità,
è integrata nel profilo di alluminio posto sopra al display. Il display stesso è fornito di retro illuminazione e
garantisce una perfetta visibilità in assenza di luce
esterna grazie alla luce anche sul pannello. Il consumo
è limitatissimo e consente
di equipaggiare anche macchine con alimentazione solare. L’equipaggiamento
con i LED di illuminazione
presentano i seguenti vantaggi:
- Totale operatività anche
in caso di assenza di luce
- Aiuto a trovare le monete da inserire
- I LED lavorano a 12 volt
anche in caso di macchine
alimentate con pannello
solare.
Display utente
Il Display utente è una guida chiara per gli utenti con
ben 4 linee LCD alfanumeriche. Con i 20 caratteri
per linea si riescono a fornire messaggi senza abbreviazioni e di grandi dimensioni (8mm). Il display
è protetto da 6 mm di plexiglass provato contro urti
ed acido. Un interruttore
crepuscolare
consente
l’intervento o meno dell’illuminazione a seconda
delle condizioni ambientali. Con i tre LED di colore
diverso, integrati nella
maschera del display, il
servizio tecnico individua
con immediatezza ed a distanza il tipo di anomalia
in corso.
LED rosso: si attiva per
macchina in fuori servizio.
Per fuori servizio, scritta che
compare anche sul display,
si intende:
- Batteria scarica o carta
esaurita
- Cassetta monete piena
- Problema tecnico.
LED arancio: si attiva come
preallarme di alimentazione. Questa spia si accende
quando c’è troppa differenza tra il voltaggio nominale
di alimentazione (12 V) e
quello riscontrato. I possibili rimedi sono:
- Cambio batteria scarica
- Con alimentazione solare:
alimentazione insufficiente
= cambio batteria scarica
- Con alimentazione 220
Vac: controllare il caricabatteria
LED verde: si attiva come
preallarme di carta prossima all’esaurimento.
Sul retro del biglietto in rotolo è stampata una tacca
nera a circa 34 metri (400
biglietti senza ricevuta, 330
con ricevuta) riconosciuta
dal sistema.
Bocchetta monete di sicurezza e sensore ottico
C’è un sensore induttivo
sulla bocchetta che apre la
feritoia in caso di avvicinamento di oggetti metallici
proteggendo contro l’introduzione di altri corpi non
Selettore monete
Dopo che le monete sono
passate attraverso la feritoia di sicurezza, arrivano
all’accettatore attraverso
il canale di caduta. Il selettore controlla ed analizza elettronicamente le monete e le invia nella precassa.
I controlli sono effettuati
per materiale, diametro
(max. 31,5 mm) e spessore
(max. 3,2 mm). Riconosce fino a 16 conii differenti (anche di diversi paesi) restituendo eventuali conii non
accettati. La ri-programmazione si può fare facilmente
da PC con apposito programma. Riconosce inceppamento di monete e manipolazioni.
Precassa
Serve per immagazzinare
temporaneamente le monete accettate dal selettore. La caduta nella cassetta
monete avviene solo dopo
che l’utente ha premuto il
tasto verde di conferma ed
il biglietto è stato stampato
correttamente. In caso di
annullo, le monete sono rilasciate dal meccanismo di
precassa direttamente nella vaschetta esterna per il
recupero da parte dell’utente. Questa funzione di
ritorno monete è particolarmente utile quando l’utente si accorge ti avere pagato una sosta più lunga
del necessario. Le monete
introdotte sono restituite
anche dopo il time out
(standard 30 secondi) senza che nessun tasto sia stato premuto. La capacità
della precassa è di circa 30
monete (dipende dalle dimensioni).
Stampante e taglierina
Questo componente offre
un alto grado di operatività senza manutenzione alcuna. La carta è di tipo
termico e la stampa avviene per termo-riscaldamento degli aghi. Questa
stampante non richiede
manutenzione, nastri inchiostrati o cartucce ed è
in grado di funzionare con
un range di temperatura
molto elevato. E’ in grado
di riconoscere l’inceppamento, inoltre una tacca
nera attiva l’allarme di rotolo prossimo all’esaurimento.
La taglierina ha la particolarità di poter tagliare totalmente o parzialmente la
carta (in caso di ticket con
ricevuta).
Carta
La macchina opera con carta termica che può avere o
meno testi e/o logo prestampati.
Per motivi di economicità si
preferisce, in genere, la carta totalmente neutra.
Vaschetta ritiro biglietto
e monete rifiutate
Nella concezione ergonomica della macchina, grande
attenzione è stata posta per
la facilità di accesso e ritiro
biglietto e/o monete dalla
vaschetta.
Lo sportellino non solo si integra nel design della macchina ma si richiude da solo
in modo da fornire maggiore
protezione contro umidità e
vento.
Un’apposita finestrella di
materiali plastico trasparente, consente all’utente
di vedere quando il biglietto scende ed è pronto per il
ritiro.
Nel vano vaschetta trova
alloggiamento, protetto da
apposito leverismo, l’accesso alla serratura per
comparto elettronico e monetario.
Pannello informativo
Posto sul frontale, serve per
esporre istruzioni all’uso e/o
tariffe ed altre utili informazioni all’utente.
Le istruzioni possono essere
facilmente stampate ed
esposte sul fronte della
macchina protetto da un
pannello trasparente.
Alimentazione
Grazie al bassissimo consumo dei vari componenti sono disponibili ben 4 fonti di
alimentazione, in modo da
potersi adattare a qualunque esigenza:
- batterie ricaricabili
- pannello solare esterno
- pannello solare integrato
- trasformatore 220Vac.
Batterie ricaricabili
Con questa fonte di alimentazione, il parcometro è collegato direttamente alla
batteria 12V, 65 Ah.
L’autonomia, ossia il tempo
medio prima di dover procedere alla ricarica, è molto
dipendente dall’equipaggiamento interno e dal numero di biglietti emessi.
Un’autonomia ottimale si
può stimare in un tempo di 5
mesi. Si devono usare solo le
batterie ed il caricatore consigliato.
I vantaggi sono:
- non c’è la necessità di
connettersi alla rete elettrica
- la batteria è ricaricabile
- non ci sono rischi di corrosione con batterie stagne.
Pannello solare esterno
Il parcometro che lavora in
piena autonomia non è solamente rispettoso dell’ambiente ma aiuta i gestori a risparmiare sui costi. Il pannello solare
esterno è montato su palo
ed è stato concepito per
garantire l’operatività della macchina in qualunque
periodo dell’anno (inverno
compreso).
I raggi solari, sono convertiti in energia immagazzinata nell’accumulatore che
alimenta la macchina a
tensione costante. Una
unità di controllo della ricarica, verifica la carica e
la scarica dell’accumulatore e garantisce un ottimale
funzionamento anche in
periodi di cattivo tempo.
Pannello solare integrato
nell’apparecchiatura
Permette una installazione
facile e rapida senza la necessità di tracciare canaline per cavi di qualunque
genere.
Con una installazione che
consente una buona esposizione ai raggi solari, viene garantita l’operatività
senza disservizi per l’utente. Il pannello integrato è
stato testato contro il vandalismo.
La protezione esterna è resistente ai liquidi infiammabili ed agli urti.
Trasformatore da rete
220Vac
Il trasformatore consente
di collegare la macchina alla rete elettrica permanente oppure alla rete di illuminazione pubblica. La corrente alternata è trasformata in continua e serve
per caricare l’accumulatore
interno (7Ah). In caso di rete elettrica permanente, si
possono attivare i seguenti
dispositivi:
- riscaldatore (per climi
estremamente freddi)
- cartelli P indicatori luminosi.
O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3
metallici. Nel canale di caduta delle monete e nel selettore ci sono sensori ottici
che rivelano eventuali inceppamenti.
La feritoia resta chiusa nei
seguenti casi:
- Oggetti non metallici sono stati introdotti
- Inceppamento monete
- Malfunzionamento macchina
- Non previsti pagamenti
in quella fascia di tempo
- Tempo massimo di sosta
superato.
La feritoia protegge contro:
- operazioni errate
- manipolazioni per inceppare il canale monete
- pioggia e forte vento
- penetrazione di oggetti
non metallici o liquidi.
NEWS
NEWSNEWSNEWS
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NEWS
NEWSNEWSNEWS
AL SETTORE PORTE AUTOMATICHE FAAC
NON MANCA PIU’ NULLA: ARRIVANO
L’AUTOMATISMO 950 PER PORTA A BATTENTE
E I PROFILI PER I SERRAMENTI.
lla FAAC abbiamo sem- La porta automatica è per- te classica.
ratore 950 lavora infatti nel
pre cercato di guardare ciò una grande opportunità, Il FAAC 950 BM (automati- più assoluto silenzio.
A
le cose dal punto di vista dei nel contesto di una scena smo a chiusura porta con si- Grazie a due schede elettro-
O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3
nostri clienti, ovvero partendo dalle loro esigenze, dalla
loro storia e dai loro desideri.
E’ così che sono nati tutti i
nostri prodotti e che abbiamo creato soluzioni.
E’ così che è nato il nostro
costante progresso nel mondo dell’automazione ed in
questi ultimi anni nel settore delle porte automatiche.
Ad inizio 2001 abbiamo presentato il modello 930 SF
per porte automatiche scorrevoli “leggere”.
Alla fine del 2002 esce il modello FAAC 940 SM per porte
scorrevoli “medie e pesanti”.
La gamma FAAC viene completata con l’imminente immissione sul mercato dell’automatismo 950 BMBSM per porte battenti e
contemporaneamente di
due serie di profilati, accessori e guarnizioni per
serramenti di
porte
16
automatiche, le serie
FAAC LIGHT & HEAVY.
Con questi due nuovi prodotti il nostro percorso nel
settore delle porte automatiche diviene sempre più importante e impegnativo. Il
settore in Italia è sviluppato
in misura inferiore alle potenzialità, anche se il nostro
Paese rimane uno tra i grandi mercati europei, in un
confronto che assegna il primato ai paesi nordici.
competitiva ampliata e di
un adeguamento agli obblighi che si profilano con le
nuove normative europee.
La prospettiva è di un cambiamento, anzitutto di mentalità.
Abbiamo risposto alle esigenze della clientela portando tecnologia ed esperienza,
stema a molla) e il 950 BSM
(automatismo a chiusura
porta con sistema motorizzato, senza molla), possono
essere installati sia sull’architrave che sulla struttura
della porta stessa (dipende
da quale braccio articolato
si usa).
Una forma innovativa, di
niche: 950 MPS (scheda di
controllo) e 950 I/O (scheda
input/output), il controllo è
intelligente. Un microprocessore gestisce in tempo
reale tutte le attività della
porta e un encoder ne rileva
in ogni istante la posizione
angolare.
Mediante un selettore in-
introducendo sul
nostro mercato competenze e comportamenti
tipici europei: qualificazione
e capacità di fornire – su richiesta e grazie alla rete dei
FAAC Professionals – impianti chiavi in mano con
manutenzione assicurata
nel tempo.
elevato impatto estetico, e
una finitura superficiale tipo
metallo anodizzato, rendono il carter veramente particolare, immediatamente notato e riconosciuto.
La sua particolare forma
permette poi l’alloggiamento al suo interno di un sensore di rilevazione (radar o
infrarosso passivo).
Il sistema elettromeccanico
950, con motore in corrente
continua e braccio di azionamento, permette di comandare l’apertura della porta in
un eccezionale confort acustico. Sia nella versione a
molla che nella versione a richiusura motorizzata, l’ope-
tegrato nell’automatismo
è possibile scegliere la logica di funzionamento (automatico, manuale, notte,
aperto).
Non è solo un bel prodotto,
ma è anche robusto, affidabile e soprattutto sicuro. In conformità alle norme di sicurezza vigenti infatti, la velocità e la forza
vengono programmate in
funzione delle dimensioni
della porta.
In caso di ostacolo poi, la
porta riapre immediatamente e, nella chiusura successiva, verifica a velocità
ridotta il disimpegno dell’ostacolo.
FAAC 950BM-BSM:
una vera opera d’arte
L’obiettivo del progetto e’
sempre lo stesso: proporre
al mercato prodotti competitivi, di buona qualità e anche piacevoli da osservare,
proprio come un’opera d’ar-
Profilati, accessori e
guarnizioni per realizzare una porta automatica
Le serie di profilati FAAC, i
loro accessori e le guarnizioni sono progettati per poter
realizzare porte automatiche con un preciso obiettivo: coordinamento e integrazione di tutti i componenti necessari all’assemblaggio.
Tutti i profilati estrusi in alluminio naturale in verghe
di lunghezza 5.800 mm, gli
accessori e le guarnizioni,
sono gestiti in kit (anta/assemblaggio/guarnizioni e
spazzolino/fissaggio a muro/fermavetro) per semplificare sia la compilazione dell’ordine che la gestione degli stock a magazzino.
Sono disponibili due serie di
profilati (con accessori e
guarnizioni in gran parte comuni ad entrambe) per poter realizzare sia la porta
automatica leggera che
quella pesante: rispettivamente Serie Light e Serie
Heavy (standard o con antipanico a sfondamento delle
ante).
Nella serie Light il vetro è ad
infilare grazie ad una riduzione a fronte piano.
La serie Light accetta vetri
da 6 a 10 mm con riduzione
e gomme, fino a 20 mm (anche vetrocamera) con gomme (senza riduzione).
La serie Light presenta un
innovativo accoppiamento
tra anta fissa e anta mobile
con sistema a “labirinto”,
per consentire un’efficace
tenuta termica oltre che garantire elevata sicurezza a
chi transita (secondo le normative vigenti). Realizzare
una porta automatica con la
serie Light è veramente
semplice e veloce grazie al
montaggio con taglio a 90°
e alla tecnica del vetro ad
infilare. La posa in opera avviene ad incastro a dimostrazione che la serie Light
rende facile ed economica
ogni realizzazione.
La fornitura avviene in kit, e
con ogni kit anta è possibile
realizzare n. 4 ante di un
serramento comune. Oltre
ai kit anta sono disponibili
kit guarnizioni e accessori,
utili alla veloce realizzazione di una porta automatica
leggera.
NEWS
NEWSNEWSNEWS
SERIE HEAVY
La serie Heavy è un insieme
di profilati di alluminio di sezione 50x70 mm circa che
combina la robustezza della
serie commerciale classica
alle caratteristiche tipiche
di una porta automatica.
Con la serie Heavy, il cristallo è bordato con un profilo
di alluminio dello spessore
di 70 mm, completo di guar-
La serie Light FAAC è un pratico sistema di profilati di
sezione 30x40 mm circa,
ideali per realizzazione di
porte automatiche ad una
anta, a due ante e telescopiche di tipo leggero.
nizioni e spazzolini. L’anta
che si ottiene è molto resistente, offre elevata protezione al cristallo ed evita la
perdita di climatizzazione
(caldo/freddo). La serie
Heavy è per questo la soluzione ideale per gli ingressi
con grande affluenza e passaggio di carrelli, consentendo la realizzazione di
porte automatiche ad 1 anta, a 2 ante e telescopiche
pesanti (sia standard che
con antipanico a sfondamento). Nella serie Heavy il
vetro è fissato con sistema a
fermavetro
raggiato
(vetri/vetricamera da 10
mm sino a 33 mm), e l’accoppiamento tra anta fissa
e anta mobile prevede l’innovativo sistema a “labirinto” per consentire un’effica-
ce tenuta termica oltre che
garantire elevata sicurezza
a chi transita (secondo le
normative vigenti).
La fornitura dei profilati, degli accessori e delle guarnizioni della serie Heavy avviene in kit composti in modo da realizzare n. 4 ante di
un serramento comune. Anche accessori e guarnizioni,
sono forniti in kit per facilitare e velocizzare l’opera di
assemblaggio.
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SERIE LIGHT
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FAAC INFORMA
L’apricancello
può dribblare la DIA
n questo articolo vedremo se e
in che misura le norme sugli interventi edilizi pongano delle
incombenze a carico di chi vuole
installare un apricancello.
La trattazione è aggiornata con
le recenti evoluzioni normative
in materia.
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I
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I procedimenti
Per la realizzazione di interventi
edilizi la legge prescrive dei procedimenti di tipo autorizzatorio,
come le concessioni ed autorizzazioni edilizie.
Dal 1997 è consentito il ricorso ad
un procedimento alternativo più
semplice rispetto all’autorizzazione edilizia: la presentazione di
una Denuncia di Inizio Attività
(DIA).
La legge fissa i criteri generali. Per
l’applicazione ai casi singoli occorre fare riferimento ai Regolamenti edilizi dei singoli comuni.
A titolo di esempio ed in forma
molto generale, solitamente i Regolamenti edilizi comunali richiedono:
> la concessione edilizia per
ampliamenti, ristrutturazioni e
qualsiasi altro aumento delle
volumetrie dell’edificio;
> l’autorizzazione edilizia per
interventi di manutenzione
straordinaria e cambi d’uso
senza opere;
> la DIA per diversi interventi di
manutenzione straordinaria;
> nulla per gli interventi di manutenzione ordinaria.
Rispetto a questo quadro va osservato che il 1° luglio di quest’anno è entrato in vigore il Testo
Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001)
che ha:
> eliminato l’autorizzazione edilizia;
> ampliato il ruolo della DIA, di
ciò parleremo nel capitoletto
intitolato “la DIA estesa”;
> ribatezzato Permesso di Costruire la concessione edilizia;
> confermato che la manutenzione ordinaria è libera.
Gli orientamenti in materia di
procedure abilitative richieste:
1. Applicazione dell’automazione ad un cancello esistente
I Regolamenti comunali non fanno
riferimento espressamente all’apricancello. Normalmente la sua
installazione richiede un intervento su quello che di solito viene
considerato un impianto tecnico/tecnologico, cioè l’impianto
elettrico. Le opere murarie e fabbrili sono quasi sempre minime.
Le soluzioni proposte dai vari Regolamenti sono piuttosto eterogenee.
Ci sono posizioni “liberali” come
quella del Comune di Bologna che
ritiene sempre manutenzione ordinaria la messa in opera, rinnovo e
sostituzione di impianti tecnologici (idraulico, elettrico, riscaldamento etc.). Pertanto nessuna procedura è richiesta per l’apricancello.
Liberale anche il Comune di Ancona che considera manutenzione
ordinaria “l’installazione di condutture elettriche” quando non richiedono “notevoli opere murarie, scavi e reinterri”.
Soluzioni più “restrittive” sono
imposte invece dal Regolamento
del Comune di Napoli. Questo
considera manutenzione ordinaria solo la riparazione e sostituzione di impianti tecnologici mentre la realizzazione di impianti
tecnologici mancanti ex art. 1
L.46/90 o la integrazione di quel-
lo e le minime opere murarie e
fabbrili necessarie per l’applicazione dell’automatismo. Per
il resto sarebbe come collegare
un elettrodomestico.
4) Tenuto conto che l’integrazione
all’impianto elettrico nel caso di
abitazione civile e potenza impegnata inferiore ai 1.500 W è
quasi sempre esentato dalla
presentazione di un progetto
specifico ai sensi dell’attuale
un accesso privato. La soluzione “liberale” sembra quindi
ben difendibile.
3) Va inoltre ricordata la tesi, autorevolmente sostenuta, secondo la quale l’apricancello
Regolamento di applicazione
della Legge 46/90 (D.P.R.
447/91), quei Comuni che considerano manutenzione straordinaria la semplice installazione dell’apricancello ad una
chiusura esistente dovrebbero
chiarire quale tipo di progetto
debba essere presentato in corredo alla DIA. Si rammenta che
ai sensi del Regolamento della
Legge 46/90 il progetto specifico, quando necessario, comprende: gli schemi dell'impianto, i disegni planimetrici, nonché una relazione tecnica sulla
consistenza e sulla tipologia di
installazione, sulla trasformazione o sull'ampliamento dell'impianto stesso, con particolare riguardo alla individuazione
dei materiali e dei componenti
GLI ARGOMENTI A FAVORE DI UNA INTERPRETAZIONE “LIBERALE”
- La legge considera manutenzione ordinaria l’integrazione
degli impianti tecnologici esistenti
- Precedenti giurisprudenziali
- Tesi secondo la quale solo le opere per portare tensione al cancello
rientrano nel campo della Legge 46/90
- Casi di esenzione dal progetto specifico ex L. 46/90
per gli interventi richiesti all’impianto elettrico
un’interpretazione poco restrittiva
degli obblighi posti a carico di chi
vuole installare un apricancello sono almeno quattro.
1) È la legge stessa a qualificare come manutenzione ordinaria le
opere ”necessarie a integrare...
non rientra nella previsione
della legge 46/90 (ora capo V
del TU dell’edilizia). In questo
caso le uniche opere che potrebbero eventualmente rilevare per il Comune sono quelle
per portare tensione al cancel-
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gli
impianti
tecnologici
esistenti” (D.P.R. 380/2001- articolo 3).
2) In materia esistono dei precedenti giurispudenziali che hanno considerato essere manutenzione ordinaria l’integrazione di impianti tecnologici
esistenti (Cass. pen. sez. III
29/10/83 n. 9047) e la sostituzione di una barriera manuale con una telecomandata in
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li esistenti è considerata manutenzione straordinaria (è richiesta
la DIA).
Assumono posizioni che paiono
“liberali” anche Torino e Ferrara
che considerano manutenzione
ordinaria il rifacimento degli impianti elettrici (ovviamente purchè non ci sia costruzione di locali tecnologici).
Nel mezzo troviamo posizioni che
sono passibili di interpretazione a
favore dell’una o dell’altra tesi.
Ad esempio il Comune di Milano
considera manutenzione ordinaria le opere necessarie per mantenere in efficienza e ad adeguare
gli impianti tecnologici esistenti mentre sono straordinarie le
opere necessarie per realizzare
ed integrare i servizi tecnologici.
E’ però considerata ordinaria l’attività per adeguare gli impianti
alle normali esigenze d’esercizio, tra le quali potrebbe rientrare
l’automazione del cancello. Altri
Comuni come Firenze annoverano
tra le opere ordinarie l’adeguamento degli impianti tecnologici,
come in effetti si potrebbe considerare l’applicazione dell’apricancello.
Molti altri Comuni hanno Regolamenti edilizi risalenti nel tempo
(come il comune di Roma) ed appartengono tutti alla categoria
dei “liberali”.
In effetti, gli argomenti a favore di
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FAAC INFORMA
utilizzati, alle misure di prevenzione e di sicurezza adottate.
Va detto inoltre che il secondo
comma dell’articolo 12 della L.
46/90 (ora secondo comma dell’articolo 116 de TU dell’edilizia)
esclude dagli obblighi della redazione del progetto specifico
e del rilascio del certificato di
collaudo (ovviamente non della
dichiarazione di conformità ove
necessaria) le installazioni per
apparecchi per usi domestici.
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2. Erezione di una nuova cancellata
Diverso é il caso in cui venga eretta una cancellata, con o senza automazione.
In questo caso l’opera viene praticamente sempre ritenuta manutenzione straordinaria e rientra
nel campo della DIA.
Nel caso di erezione di una nuova
cancellata e nei casi in cui il Comune consideri l’installazione dell’automatismo ad un cancello esistente manutenzione straordinaria, può essere interessante vedere, a grandi linee, cosa comporta
la procedura della DIA.
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La procedura della DIA e le sanzioni
a) La DIA va presentata almeno
trenta giorni prima dell’inizio
dell’attività, allegando relazione e progetto di progettista abilitato contenente dichiarazione
di conformità delle opere agli
strumenti urbanistici e regolamenti edilizi e di rispetto delle
norme di sicurezza e igienicosanitarie; va corredata dall’indicazione dell’impresa alla quale
si intende affidare i lavori;
b) la DIA funziona col meccanismo
del silenzio-assenso: se il Comune non chiede documenti o
fa obiezioni entro i trenta giorni
si può partire con l’intervento;
c) la sussistenza del diritto è provata mediante:
1) copia della DIA da cui risulti
la data di ricevimento della
denuncia;
2) elenco di quanto presentato
a corredo del progetto;
3) attestazione del professionista abilitato;
4) altri atti di assenso eventualmente necessari;
d) va emesso il certificato di collaudo finale del progettista
abilitato che attesti la conformità dell’opera al progetto presentato con la DIA;
e) va data comunicazione al comune della data di ultimazione
dei lavori;
f) secondo l’articolo 37 del Testo
Unico dell’Edilizia la realizzazione di interventi senza la DIA
o con DIA difforme comporta
la sanzione pecuniaria pari al
doppio dell’aumento del valore
venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli
interventi stessi e comunque in
misura non inferiore a 516 A;
ove l’intervento realizzato risulti conforme alla disciplina urbanistica vigente si può ottenere
la sanatoria versando una somma tra i 516 ed i 5.164 A, variabile in relazione all’aumento
del valore venale dell’immobile;
sono previste anche sanzioni
penali (articolo 44).
Ma se l’opera non è difforme
alla disciplina urbanistica vigente, essa è oblazionabile
pagando il contributo di costruzione in misura doppia
(art. 36).
In conclusione
E’ ragionevole pensare che in molti casi l’installazione dell’apricancello in una chiusura esistente possa avvenire con burocrazie minime.
Per conoscere l’orientamento vigente localmente occorre sempre
leggere il Regolamento Edilizio e
poi contattare l’Ufficio Tecnico (ora
Sportello Unico per l’Edilizia) del
proprio Comune spiegando bene la
tipologia di intervento.
APPENDICE: la DIA estesa
A mero titolo di completamento
pubblichiamo qualche informazione relativa alla cosiddetta DIA estesa ed alle recenti modifiche di politica in materia di edilizia privata.
L’articolo 22 Testo Unico dell’edilizia che è entrato in vigore nella
sua prima parte il 1° Luglio di
quest’anno stabilisce che dalla
data suddetta diverse opere possono essere realizzate in base alla
semplice denuncia di inizio attività (DIA), in alternativa al Permesso di Costruire.
Sono compresi quindi nella DIA i
seguenti interventi edilizi:
1) ristrutturazione edilizia;
2) nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica qualora siano
disciplinati da piani attuativi
comunque denominati che contengano precise disposizioni
plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive;
3) nuove costruzioni qualora in diretta esecuzione di strumenti
urbanistici recanti le disposizioni planovolumetriche;
4) tutto quello non riservato al
Permesso di Costruire e che sia
conforme al Regolamento Edilizio vigente.
Per questa sua caratteristica di
permettere la costruzione di moltissime opere, la Dia estesa è stata anche battezzata Super Dia.
La Super Dia determinerà un consistente aumento delle responsabilità
dei professionisti incaricati dai privati per la redazione dei progetti e
la verifica del rispetto delle norme.
Infatti molte verifiche prima svolte dagli uffici comunali sono ora
poste a carico dei privati.
Da un punto di vista generale va
poi detto che ormai l’edilizia privata è un campo nel quale la potestà
legislativa spetta in toto alle Regioni. Solo la determinazione dei princípi fondamentali è ancora riservata allo Stato. Tutto ciò a seguito
delle modifiche al titolo V della Costituzione introdotte nel 2001.
Di Giancarlo Roversi
Antibes
Ritornare in forma
nell’incantevole “perla”
della Costa Azzurra
olete gustare un cocktail
ammaliante? Prendete in
parti uguali un clima delizioso, un sole scintillante e un
mare trasparente su cui galleggiano incantevoli isolotti. Aggiungete uno splendido litorale
con belle spiagge, rigogliose pinete e fantastiche coste rocciose. Aromatizzate con il sapore
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alberghi e ristoranti chic e tanti
impianti per lo sport e il relax,
V
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GATE N. ...
DESTINAZIONE...
LA CUCINA
È d’obbligo un salto al mercato provenzale, uno dei più belli della regione,
dove si possono acquistare olive speziate, salse tradizionali e assaggiare la
socca, una farinata di ceci da accompagnare a un pointu, il tipico calice di
vino locale, o il pan bagnat, una bruschetta con olio, aglio, pomodoro, cipolla, olive nere e filetti di acciuga.
Per assaporare gli appetitosi piatti locali basta approdare alla “Taverne de
Safranier”, un ambiente informale con
i piatti della tradizione: sardine marinate o farcite agli spinaci (la tipica panaché royal), la zuppa di pesce, la palangre (pesce infarinato in padella) e
la daube, lo stufato provenzale.
Il “Restaurant le César” alla Garoupe,
sulla spiaggia Keller, con vista incantevole sulla baia di Cap d’Antibes, propone
stimolanti specialità preparate con garbo e un pizzico d’estro: i profumati hors
d’oeuvre provenzali, i pesci in crosta di
sale, specie la spigola, e i “fasti della Garoupe”, un assortimento di timballi guarniti con frutta, sorbetti e crème caramel.
Chi preferisce una cornice raffinata
può puntare sul ristorante “La Passagere” dell’hôtel “Belles Rives” a Cap
d’Antibes, da sempre famoso per i suoi
eccellenti piatti di pesce. E’ impossibile resistere al Croccante di merluzzo
alla provenzale, alla Fricassea di lingua di merluzzo, all’Astice bretone in
ravioli con tapenade (crema di olive
nere schiacciate).
MUSEI E ATTRATTIVE
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Antibes Juan-les-Pins possiede il maggior parco marino d’Europa, Marineland, con le sue famose orche, e tanti
musei sorprendenti come quello formidabile di Picasso, che qui era di casa, allestito nel superbo Castello Grimaldi. C’è anche il museo dell’amore e
del buonumore dedicato a Peynet,
l’inventore dei celebri fidanzatini,
simbolo della festa
degli innamorati.
Nel santuario di
Notre-Dame-desAmoureux, sul colle della Garoupe, si
conserva il quadro
originale di Peynet
e numerosi ex voto
di amori esauditi.
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SCUOLA DI PROFUMERIA
L’hotel Thalazur di Antibes offre
un’opportunità in più ai suoi ospiti:
la possibilità di inventare profumi
secondo il proprio estro; profumi
personalissimi, esclusivi che immortaleranno il nome di chi li ha
creati. I corsi, guidati da esperti
profumieri dell’antica Profumeria
Provenzale Molinard di Grasse, si
tengono ogni giorno in un apposito
laboratorio dell’hotel e consentono ai partecipanti di prendere confidenza con un gran numero di essenze odorose e di imparare a dosarle sapientemente per preparare
nuovi profumi, che vengono poi registrati su un’apposita scheda, firmata dall’autore, e battezzati col
nome da lui stesso suggerito.
affogati nel verde o accarezzati
dalla brezza tonificante del mare. E
per finire, date una ricca spruzzata
di vita culturale e mondana elegante e anticonformista, di feste ed
eventi musicali e spettacolari durante tutto l’anno. Il cocktail è
pronto. Il suo nome? Antibes Juanles-Pins, la gemma della Costa Azzurra, facilmente raggiungibile con
i voli di Air Littoral da varie città italiane su Nizza, che dista appena
una ventina di km.
Secondo Graham Greene, Antibes
Juan-les-Pins è l’unica città della
Costa Azzura che ha conservato la
sua anima. Mentre Paul Arène la
definisce molto simpaticamente
una “piccola galante città che il Padre Eterno si è riservato come suo
buon ritiro quando sarà vecchio”.”.
CANCELLI CELEBRI
Juan-les-Pins il crocevia fondamentale dell’arte moderna, un autentico laboratorio culturale. Fra i
nomi più noti che l’hanno animato
figurano: Prévert, Picasso, Chagall, Graham Greene, Scott Fitzgerald, Cole Porter, Mary Pickford,
Douglas Fairbanks, Man Ray, Matisse, Monet, Renoir, Simone de
Beauvoir, Victor Hugo, Jules Verne, John Dos Passos.
RELAX
E REMISE EN FORME
Per chi desidera trascorrere una
vacanza all’insegna del relax e
rimettersi in forma, Antibes tiene in serbo nel suo scrigno un’altra preziosa gemma: il Thalazur.
È un hotel dotato di ogni comfort, con due belle piscine su una
grande terrazza con vista sulla
baia e un ristorante raffinato,
l’Horizon. L’hotel ospita uno dei
centri talassoterapici più aggiornati e attrezzati, con apparecchiature all’avanguardia e uno
straordinario repertorio di bagni, massaggi, idromassaggi,
cure di bellezza eseguiti e da un
personale con alta professionalità sotto il controllo di medici
specializzati.
La densità di sale dell’acqua del
Mediterraneo rende la talassoterapia proposta dal Thalazur particolarmente raccomandata per la
cura dei dolori reumatici, per migliorare la circolazione e tonificare i tessuti.
Cap d’Antibes:
ville e… cancelli
da sogno
li immensi parchi del Cap
d’Antibes, vera “cattedrale”
ecologica, nascondono case di sogno, come il castello della Garoupe e la villa Les chênes verts, dove
Jules Vernes visse tre anni per approntare l’allestimento teatrale del
suo capolavoro “Ventimila leghe
sotto i mari”.
Da ricordare fra gli altri anche i
parchi di Villa Eilenroc, edificata
nel 1867 su disegno di Charles
Garnier, architetto dei teatri dell’Opera di Parigi e di Monaco;
quello del botanico Gustave Thuret, che nel 1857 scoprì il Cap
d’Antibes ancora selvaggio, realizzandovi un parco favoloso di quattro ettari con una splendida collezione di piante esotiche; il Parco
Exflora con cinque ettari di giardini mediterranei, dalla Roma antica
fino ad oggi; il Parco del Domaine
La Dilecta cui si accede attraverso
un grandioso cancello.
G
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Storia e personaggi celebri
Creata dai greci col nome di Antipolis, Antibes è stata per molti secoli la sola grande città costiera
tra Marsiglia e l’Italia e l’unica
cinta da un robusta cerchia di mura a protezione del suo cuore antico. I suoi templi, il grandioso teatro romano di 3500 posti, i cui resti erano ancora visibili alla fine
del’600, i suoi vetusti monumenti,
le possenti roccheforti medievali come il Castello Grimaldi e il Forte
Carré - le hanno donato un fascino straordinario. Un fascino che
ha soggiogato un nugolo di letterati, poeti, pittori, attori e uomini
di pensiero, facendo di Antibes
PER SAPERNE DI PIÙ
ENTE FRANCESE TURISMO
tel 166.11.62.16 - [email protected] - www.franceguide.com;
OFFICE TOURISME D’ANTIBES
tel.0033 04 92905300 - [email protected] - www.antibesjuanlespins.com;
AIR LITTORAL
tel. 0039 035 233004 - [email protected] - www.airlittoral.fr;
HOTEL THALAZUR
tel. 0033 04 92918200 - [email protected] - www.thalassofrance.com;
TAVERNE DE SAFRANIER
tel. 0033 04 93348050;
RESTAURANT LE CESAR
tel. 0033 04 93613374;
RESTAURANT LE PASSAGERE (Hotel Belles rives)
tel. 0033 04 93610279 - e-mail: [email protected]
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