OPEN GATE/N.2 - FAAC - Cancelli Automatici, Porte Automatiche
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OPEN GATE/N.2 - FAAC - Cancelli Automatici, Porte Automatiche
ANNO V - N. 2 - Settembre 2003 - Spedizione in a. p. - Legge 662/96 art. 2 comma 20/b - 45% - Filiale di Bologna IL PUNTO L'installatore di apricancelli a fronte della Garanzia europea: Quali obblighi? LE PORTE DELLA BELLEZZA Halle Barry ANTIBES Ritornare in forma nell’incantevole “perla” della Costa Azzurra Editoriale Una soluzione per ogni serramento a campagna di comunicazione pubblicitaria FAAC per l’anno 2003 ricorda che i nostri prodotti risolvono davvero i problemi di tutti i serramenti. Se negli spot televisivi i cancelli volano a cercare FAAC, nei divertenti spot radiofonici, recitati con inflessioni dialettali diverse, le persiane, le porte e i cancelli chiamano con insistenza gli automatismi FAAC. In particolare, la campagna radiofonica, nata per supportare la pubblicità televisiva che seguirà le gare dei G.P.di Formula 1 da marzo a ottobre, prevede oltre 1.000 passaggi suddivisi tra la primavera e l’autunno. Nei messaggi radio diverse situazioni e numerose esigenze, raccontate attraverso un’ equilibrata combinazione di realtà e fantasia, vogliono rafforzare l’immagine di leader e sottolineare l’ampia offerta della gamma FAAC, idonea a soddisfare ogni richiesta di automazione. L trimestrale di informazione Reg. Trib. Bologna N. 6900 del 31/03/1999 Anno V - n. 2 - Settembre 2003 DIRETTORE RESPONSABILE Giancarlo Roversi COORDINAMENTO EDITORIALE Marka Srl - Bologna IN REDAZIONE Stefano Odorici PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Carlo Burelli Paola Calabi 2 EDITORE Editrice Compositori srl STAMPA Compositori Industrie Grafiche HANNO COLLABORATO Umberto Abramo Massimo Chiaretti Giorgio Favaretto Stefano Fiorini Gloria Guastaroba Michelangelo Manini Margherita Moscogiuri Stefano Orsi Marco Spagnoli S O M Prezzo di copertina A 1,00 Abbonamento A 2,50 il punto L'installatore di apricancelli a fronte della garanzia europea: quali obblighi? pag. 4 le porte della bellezza Halle Berry pag. 10 Gate n. ... destinazione... ANTIBES: ritornare in forma nell’incantevole “perla” della Costa Azzurra pag. 21 Telecomando Gestione remota l software gestionale per sistemi di par- Icheggio WP3 contiene un’importante modalità funzionale, indispensabile in un moderno impianto: la gestione remota. Una linea telefonica, una rete locale o una rete geografica possono consentire di collegare il parcheggio con un punto remoto che è in grado di eseguire molteplici funzioni. Il punto remoto è tipicamente un personal computer in cui gira un modulo software base/report manager. Questo programma applicativo dà al gestore di un parcheggio la possibilità di monitorarne il funzionamento, aggiornarne le tariffe, visualizzarne allarmi e transazioni senza essere fisicamente presso l’impianto. Se nella stazione remota è installato anche il modulo software cassa/park desk è possibile codificare e vendere titoli. Ad esempio, i titoli possono essere di lunga sosta, come abbonamenti a tempo, di tipo prepagato a scalare o promozionali (di incentivazione all’utilizzo M A del parcheggio) come i buoni valore. Così possono essere realizzati impianti completamente automatizzati, la cui gestione è centralizzata in un punto delegato anche alla vendita dei titoli di cui sopra. La gestione remota del parcheggio consente inoltre di eseguire la teleassistenza. In questo modo, da un punto qualificato di assistenza tecnica è possibile visualizzare lo stato del parcheggio, monitorare eventuali allarmi che lo stesso ha generato e seguire in tempo reale gli eventi come la commutazione delle spire dovute al passaggio del veicolo o la lettura dei titoli biglietti/tessere nei moduli di trattamento preposti. La teleassistenza permette di elevare e specializzare il livello del servizio tecnico, limitando al massimo gli interventi sul campo in caso di avaria e azzerando gli accessi per aggiornamento del software o di riconfigurazione del sistema. R I O NEWS FAAC informa L’apricancello può dribblare la DIA Parcometro HK pag. 18 pag. 13 L’automatismo 950 per porta a battente e i profili per i serramenti pag. 16 3 IL PUNTO L'installatore di apricancelli a fronte della garanzia europea: quali obblighi? Di Michelangelo Manini Presidente FAAC S.p.A. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 A oltre un anno dall'entrata in vigore della legge sulla garanzia europea è necessario farne il punto. La nuova garanzia europea può interessare anche agli installatori di apricancelli. Per illustrare i possibili obblighi riportiamo di seguito alcuni articoli introdotti dal DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2002, n.24, emanato in attuazione della direttiva 1999/44/CE che tratta taluni aspetti della vendita e delle garanzie di consumo. La pubblicazione del Decreto è avvenuta nella Gazzetta Ufficiale N. 57 del 8 Marzo 2002. La data di entrata in vigore è quindi il 23/3/2002. Il testo è accompagnato da un breve commento utile per dare un orientamento agli installatori di apricancelli sui possibili nuovi obblighi. 4 1519-bis (Ambito di applicazione e definizioni). Il presente paragrafo disciplina taluni aspetti dei contratti di ven- dita e delle garanzie concernenti i beni di consumo. A tali fini ai contratti di vendita sono equiparati i contratti di permuta e di somministrazione nonche' quelli di appalto, di opera e tutti gli altri contratti comunque finalizzati alla fornitura di beni di consumo da fabbricare o produrre. Ai fini del presente paragrafo si intende per: a) consumatore: qualsiasi persona fisica che, nei contratti di cui al comma primo, agisce per scopi estranei all'attivita' imprenditoriale o professionale eventualmente svolta; b) beni di consumo: qualsiasi bene mobile, anche da assemblare, tranne: 1) i beni oggetto di vendita forzata o comunque venduti secondo altre modalita' dalle autorita' giudiziarie, anche mediante delega ai notai; 2) l'acqua e il gas, quando non confezionati per la vendita in un volume delimitato o in quantita' determinata; 3) l'energia elettrica; c) venditore: qualsiasi persona fisica o giuridica pubblica o privata che, nell'esercizio della propria attivita' imprenditoriale o professionale, utilizza i contratti di cui al comma primo; d) produttore: il fabbricante di un bene di consumo, l'importatore del bene di consumo nel territorio della Unione europea o qualsiasi altra persona che si pre- senta come produttore apponendo sul bene di consumo il suo nome, marchio o altro segno distintivo; e) garanzia convenzionale ulteriore: qualsiasi impegno di un venditore o di un produttore, assunto nei confronti del consumatore senza costi supplementari, di rimborsare il prezzo pagato, sostituire, riparare, o intervenire altrimenti sul bene di consumo, qualora esso non corrisponda alle condizioni enunciate nella dichiarazione di garanzia o nella relativa pubblicita'; f) riparazione: nel caso di difetto di conformita', il ripristino del bene di consumo per renderlo conforme al contratto di vendita. Le disposizioni del presente paragrafo si applicano alla vendita di beni di consumo usati, tenuto conto del tempo del pregresso utilizzo, limitatamente ai difetti non derivanti dall'uso normale della cosa. Commento: L’articolo 1 della legge introduce nel libro IV del codice civile un nuovo paragrafo (1 bis), il quale contiene gli articoli da 1519-bis a 1519-nonies. Il nuovo paragrafo è dedicato alla vendita di beni di consumo, cioè di “qualsiasi bene mobile, anche da assemblare”. Si noti che il bene mobile in questione può scaturire anche da un contratto d'appalto o d'opera. La nuova legge sulla garanzia si applica anche agli installatori di apricancelli? Due tesi si fronteggiano. 1519-ter (Conformita' al contratto). Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita. Si presume che i beni di consumo siano conformi al contratto se, ove pertinenti, coesistono le seguenti circostanze: a) sono idonei all'uso al quale servono abitualmente beni dello stesso tipo; b) sono conformi alla descrizione fatta dal venditore e possiedono le qualita' del bene che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello; c) presentano la qualita' e le prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo, che il consumatore puo' ragionevolmente aspettarsi, tenuto conto della natura del bene e, se del caso, delle dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche specifiche dei beni fatte al riguardo dal venditore, dal produttore o dal suo agente o rappresentante, in particolare nella pubblicita' o sull'etichettatura; d) sono altresì idonei all'uso particolare voluto dal consumatore e che sia stato da questi portato a conoscenza del venditore al momento della conclusione del contratto e che il venditore abbia accettato anche per fatti concludenti. Non vi e' difetto di conformita' se, al momento della conclusione del contratto, il consumatore era a conoscenza del difetto o non poteva ignorarlo con l'ordinaria dili- genza o se il difetto di conformita' deriva da istruzioni o materiali forniti dal consumatore. Il venditore non e' vincolato dalle dichiarazioni pubbliche di cui al comma secondo, lettera c), quando, in via anche alternativa, dimostra che: a) non era a conoscenza della dichiarazione e non poteva conoscerla con l'ordinaria diligenza; b) la dichiarazione e' stata adeguatamente corretta entro il momento della conclusione del contratto in modo da essere conoscibile al consumatore; c) la decisione di acquistare il bene di consumo non e' stata influenzata dalla dichiarazione. Il difetto di conformita' che deriva dall'imperfetta installazione del bene di consumo e' equiparato al difetto di conformita' del bene quando l'installazione e' compresa nel contratto di vendita ed e' stata effettuata dal venditore o sotto la sua responsabilita'. Tale equiparazione si applica anche nel caso in cui il prodotto, concepito per essere installato dal consumatore, sia da questo installato in modo non corretto a causa di una carenza delle istruzioni di installazione. IL PUNTO consumo, la nuova legge non si applica alle installazioni di cancelli nelle fabbriche, negozi, uffici. Per queste installazioni valgono le attuali norme del codice civile (contratto d’opera - art. 1667: durata della garanzia di un anno dalla consegna, contratto d’appalto art. 2226: durata della garanzia di due anni dalla consegna, vendita - art. 1495: durata della garanzia di anno dalla consegna). Commento: L’articolo contiene una serie di norme volte ad evitare che il consumatore acquisti un bene che non sia conforme alle sue aspettative legittime. In particolare il legislatore sembra voler far aderire il bene ad uno standard qualitativo-funzionale minimo per i prodotti di un determinato tipo. Particolare attenzione andrà fatta alle affermazioni contenute nella pubblicità. Queste, soprattutto se pseudo tecniche (“testato per un milione di manovre”), possono entrare a far parte delle aspettative legittime del consumatore, se non adeguatamente corrette al momento o prima della conclusione del contratto. Importante sarà per l’installatore chiarire bene con il consumatore le O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 Secondo la tesi del sì, giuridicamente l’apricancello potrebbe essere considerato un bene mobile pertinenza di un immobile. Quindi l’installatore di apricancelli è considerato venditore, perchè fornisce il consumatore di beni di consumo. L’installatore agisce di solito attraverso contratti d’appalto, d’opera o di vendita con posa in opera, espressamente inclusi dalla legge. Egli è quindi tenuto al rispetto della garanzia come determinata dalla nuova legge in quanto l'effetto ultimo del suo agire è la vendita di beni di consumo. Secondo la tesi del no, invece, l'apricancello non è un bene mobile ma un'opera che viene integrata fisicamente in un immobile. In ciò l'opera perde la propria autonomia ed integrità, comportando un mutamento dell'immobile. La discussione rimanda in qualche modo a quella sulla natura dell'apricancello: impianto elettrico utilizzatore o macchina con apparati elettrici separati? Spetterà ovviamente alla giurisprudenza decidere quale delle due tesi è quella corretta. Molto dovrebbe vertere sulla qualificazione della natura di bene mobile. Così ad esempio gli ascensori sono stati considerati parti integranti degli edifici e non semplici pertinenze. Partecipando essi alla funzione unitaria e complessiva degli edifici, quale elemento essenziale alla loro destinazione, non sono beni mobili (Cass. Civ. n. 655/1976). Anche la recinzione dotata di cancelli, se robustamente infissa al suolo è un bene immobile (Cons. Stato n.1200/1979). E' stato invece considerato bene mobile un lampadario, perchè può essere trasferito altrove senza perdere della propria autonomia ed integrità, nè il suo spostamento può intaccare l'integrità fisica del bene immobile nel quale si trova (Cass. Civ. n. 12476/2002). Non prenderemo posizione sulle due tesi. Necessariamente, la nostra trattazione proseguirà come se fosse valida la tesi dell'applicabilità. Quello che si può affermare con certezza è che essendo dedicata ai beni di 5 IL PUNTO O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 6 prestazioni richieste all’automatismo, ad esempio in termini di numero di cicli di funzionamento per ora. Limitazioni alla garanzia relativamente a parti dell’automatismo (ad esempio sul motore elettrico) non dovrebbero più essere possibili se non portate a conoscenza del consumatore prima della conclusione del contratto, ad esempio spiegando in modo chiaro che è necessaria una manutenzione periodica alle parti in questione. Non dovrebbe quindi più accadere di “scoprire” queste limitazioni alla garanzia aprendo la bustina in plastica contenente le condizioni di garanzia, dopo l’acquisto. Anche prima, comunque, limitazioni effettuate in questo modo erano nulle, in quanto clausole limitative della responsabilità. Se viene comunicato al consumatore il numero di cicli di vita lavorativa totale, considerando la manutenzione ordinaria, bisogna che si tratti di dati realistici. Anche perchè potrebbe scattare a favore del consumatore la garanzia di buon funzionamento, già prevista all’articolo 1512 del codice civile, che va rispettata dal venditore per il tempo corrispondente al buon funzionamento garantito e che rimane valida ed attuale anche con la garanzia europea. La legge esige anche dal cliente chiarezza. In particolare nelle sue richieste/istruzioni all’installatore. Il consumatore deve inoltre utilizzare la diligenza del buon padre di famiglia al momento della conclusione del contratto. Nella vendita con posa in opera, se il bene è conforme ma l’installazione no, il difetto d’installazione è equiparato al difetto del prodotto. Quindi si applicano all’installazione tutte le regole della garanzia del prodotto, ad esempio in termini di durata. Per distinguere tra vendita con posa in opera ed appalto o contratto d’opera ricordiamo che nella vendita con posa in opera prevale il valore del prodotto, nell’opera e nell’appalto prevale il valore della prestazione. Seguendo questa logica, se il contratto stipulato è un contratto d’opera, si applicheranno le norme sulla garanzia di cui ai presenti articoli ai difetti del prodotto installato e quelle del contratto d’opera sui difetti dell’installazione. 1519-quater (Diritti del consumatore). Il venditore e' responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformita' esistente al momento della consegna del bene. In caso di difetto di conformita', il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformita' del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi terzo, quarto, quinto e sesto, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi settimo, ottavo e nono. Il consumatore puo' chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro. Ai fini di cui al comma terzo e' da considerare eccessivamente oneroso uno dei due rimedi se impone al venditore spese irragionevoli in confronto all'altro, tenendo conto: a) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse difetto di conformità; b) dell'entita' del difetto di conformità; c) dell'eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore. Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene. Le spese di cui ai commi secondo e terzo si riferiscono ai costi indi- spensabili per rendere conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per i materiali. Il consumatore puo' richiedere, a sua scelta, una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto ove ricorra una delle seguenti situazioni: a) la riparazione e la sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose; b) il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine congruo di cui al comma sesto; c) la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti al consumatore. Nel determinare l'importo della riduzione o la somma da restituire si tiene conto dell'uso del bene. Dopo la denuncia del difetto di conformita', il venditore puo' offrire al consumatore qualsiasi altro rimedio disponibile, con i seguenti effetti: a) qualora il consumatore abbia gia' richiesto uno specifico rimedio, il venditore resta obbligato ad attuarlo, con le necessarie conseguenze in ordine alla decorrenza del termine congruo di cui al comma sesto, salvo accettazione da parte del consumatore del rimedio alternativo proposto; b) qualora il consumatore non abbia gia' richiesto uno specifico rimedio, il consumatore deve ac- Commento: Nell’articolo precedente si è definita la nozione di conformità al contratto. In questo articolo viene sancita la responsabilità dell’installatore per tutto quello che non risulterà conforme al contratto. Vengono quindi elencati i rimedi che l’installatore può apportare alle manchevolezze. Importante notare che in caso di riparazione e sostituzione il consumatore deve essere tenuto indenne dalle spese effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per i materiali. Inoltre, riparazione e sostituzione devono avvenire entro un termine congruo e senza arrecare notevoli inconvenienti al consumatore. I rimedi che il consumatore può chiedere sono in primis la riparazione o la sostituzione, con obbligo però di accettare quello meno oneroso per il venditore. Solo in un secondo momento e a determinate condizioni il consumatore potrà chiedere una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto. Un difetto di conformità di lieve entità dà diritto solo alla riduzione del prezzo. Nulla viene detto del risarcimento del danno subito dal consumatore, questo però si deve ritenere sempre esperibile in caso di colpa del venditore, per le regole generali sulla vendita. In caso di contestazione giudiziaria per richiesta danni il giudice dovrà comunque sempre accertare che vi sia stato un comportamento colposo da parte dell’installatore-venditore (art 1494 c.c.). La colpa consiste nella negligenza o imperizia dell’installatorevenditore o inosservanza da parte sua di regolamenti, leggi o discipline. Commento: Il termine di denuncia dei vizi, che prima era di otto giorni (codice civile) viene prolungato a due mesi. Il vecchio termine di prescrizione di un anno (codice civile) viene prolungato a ventisei mesi. Tutto ciò in concreto comporta un’allungamento della durata della garanzia corrispondente. Normalmente si ritiene che l’onere di provare la tempestività della denuncia dei vizi spetti al compratore (Cass. Sez. II, n. 1182/87). Si ritiene anche che l’onere della prova dei difetti assunti, riscontrabili nella cosa venduta spetti al compratore (Cass. Sez. II, n. 7986/91). Per i difetti che si manifestano presto (entro sei mesi) questo articolo pone a carico dell’installatore di provare che i difetti non esistevano al momento della consegna ma che derivano, ad esempio, da abuso da parte del consumatore. Si facilita, in sostanza il lavoro di prova del consumatore. Dal testo sembrerebbe che se il venditore ha dolosamente occultato i difetti si possa applicare una prescrizione più lunga. IL PUNTO 1519-sexies (Termini). Il venditore e' responsabile, a norma dell'articolo 1519- quater, quando il difetto di conformita' si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene. Il consumatore decade dai diritti previsti dall'articolo 1519-quater, comma secondo, se non denuncia al venditore il difetto di conformita' entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto. La denuncia non e' necessaria se il venditore ha riconosciuto l'esistenza del difetto o l'ha occultato. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformita' che si manifestano entro sei mesi dalla consegna del bene esistessero gia' a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del bene o con la natura del difetto di conformita'. L'azione diretta a far valere i difetti non dolosamente occultati dal venditore si prescrive, in ogni caso, nel termine di ventisei mesi dalla consegna del bene; il consumatore, che sia convenuto per l'esecuzione del contratto, puo' tuttavia far valere sempre i diritti di cui all'articolo 1519-quater, comma secondo, purche' il difetto di conformita' sia stato denunciato entro due mesi dalla scoperta e prima della scadenza del termine di cui al periodo precedente. 1519-septies (Garanzia convenzionale). La garanzia convenzionale vincola chi la offre secondo le modalita' indicate nella dichiarazione di garanzia medesima o nella relativa pubblicita'. La garanzia deve, a cura di chi la offre, almeno indicare: a) la specificazione che il consumatore e' titolare dei diritti previsti dal presente paragrafo e che la garanzia medesima lascia impregiudicati tali diritti; b) in modo chiaro e comprensibile l'oggetto della garanzia e gli elementi essenziali necessari per farla valere, compresi la durata e l'estensione territoriale della garanzia, nonche' il nome o la ditta e il domicilio o la sede di chi la offre. A richiesta del consumatore, la garanzia deve essere disponibile per iscritto o su altro supporto duraturo a lui accessibile. La garanzia deve essere redatta in lingua italiana con caratteri non meno evidenti di quelli di eventuali altre lingue. Una garanzia non rispondente ai requisiti di cui ai commi secondo, terzo e quarto rimane comunque valida e il consumatore puo' continuare ad avvalersene ed esigerne l'applicazione. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 cettare la proposta o respingerla scegliendo un altro rimedio ai sensi del presente articolo. Un difetto di conformita' di lieve entita' per il quale non e' stato possibile o e' eccessivamente oneroso esperire i rimedi della riparazione o della sostituzione, non da' diritto alla risoluzione del contratto. Commento: La garanzia convenzionale è quella oggetto di una contrattazione tra le parti o inclusa nella pubblicità. Secondo la nuova legge, essa può essere solo un “di più” che si aggiunge a quella legislativa, lasciandola intatta. 7 IL PUNTO Talvolta gli installatori davano al consumatore una “garanzia del fabbricante” che di fatto era una garanzia limitata, facendo firmare al consumatore che essa garanzia convenzionale sostituiva ed annullava quella legale, cioè quella del codice civile. Questa pratica non è più possibile, perchè la garanzia legale, cioè quella predisposta dai presenti articoli è ora intoccabile. 1519-octies (Carattere imperativo delle disposizioni). E' nullo ogni patto, anteriore alla comunicazione al venditore del difetto di conformita', volto ad escludere o limitare, anche in modo indiretto, i diritti riconosciuti dal presente paragrafo. La nullita' puo' essere fatta valere solo dal consumatore e puo' essere rilevata d'ufficio dal giudice. Nel caso di beni usati, le parti possono limitare la durata della responsabilita' di cui all'articolo 1519-sexies, comma primo, ad un periodo di tempo in ogni caso non inferiore ad un anno. E' nulla ogni clausola contrattuale che, prevedendo l'applicabilita' al contratto di una legislazione di un paese extracomunitario, abbia l'effetto di privare il consumatore della protezione assicurata dal presente paragrafo, laddove il contratto presenti uno stretto collegamento con il territorio di uno Stato membro dell'Unione europea. Commento: Viene ribadita l’intangibilità della presente disciplina. Tale disciplina non può essere esclusa neppure per i beni usati, come si era soliti convenire prima. Per i beni usati la massima limitazione che si può fare è per i difetti manifestatisi entro un anno dalla consegna. Se si vendono beni usati particolarmente "vissuti" è quindi consigliabile evidenziare bene i loro limiti prima della conclusione del contratto. 1519-nonies (Tutela in base ad altre disposizioni). Le disposizioni del presente paragrafo non escludono ne' limitano i diritti che sono attribuiti al consumatore da altre norme dell'ordinamento giuridico. Commento: Con questo articolo si lasciano impregiudicate le altre norme che attribuiscono diritti al consumatore, come ad esempio quelle sulla responsabilità del produttore, sulla invalidità delle clausole vessatorie, sul risarcimento del danno extracontrattuale e così via. Norme transitorie 1. Le disposizioni di cui all'articolo 1 non si applicano alle vendite dei beni e ai contratti equiparati per i quali la consegna al consumatore sia avvenuta anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto. 2. Fino al 30 giugno 2002, le disposizioni di cui all'articolo 1519-septies del codice civile, introdotto dall'articolo 1 del presente decreto, non si applicano ai prodotti immessi sul mercato prima della data di entrata in vigore del presente decreto. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Commento: La nuova garanzia si applica ai beni consegnati ai consumatori dal 23 marzo 2002 compreso. Per i prodotti immessi sul mercato prima della data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2002 non si applicano (solo) le disposizioni relative all’informativa sulla garanzia convenzionale. LA NUOVA GARANZIA IN DODICI PUNTI O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 La disciplina si applica ai contratti di vendita, appalto ed opera che siano comunque finalizzati alla fornitura di una cosa mobile. La disciplina vale per i contratti con i consumatori, non con le imprese o i lavoratori autonomi. La pubblicità ingannevole e la non aderenza ad uno standard qualitativo minimo fanno scattare la garanzia. Non sono più possibili limitazioni della garanzia “ex post”. Primo rimedio: ripristino ovvero sostituzione del bene, con obbligo però di accettare la soluzione meno onerosa per il venditore. Solo in un secondo momento e a determinate condizioni il consumatore potrà chiedere una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto. In caso di riparazione e sostituzione il consumatore deve essere tenuto indenne dalle spese effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per i materiali. Riparazione e sostituzione devono avvenire entro un termine congruo e senza arrecare notevoli inconvenienti al consumatore. Il termine di denuncia dei vizi, che prima era di otto giorni viene prolungato a due mesi. Il vecchio termine di prescrizione di un anno viene prolungato a ventisei mesi. Per i difetti che si manifestano presto (entro sei mesi) è a carico dell’installatore di provare che i difetti non esistevano al momento della consegna. La nuova disciplina si applica anche ai beni usati, limitatamente ai difetti non derivanti dall'uso normale della cosa. Tutta la nuova discipilina è inderogabile nel modo più assoluto. La nuova garanzia si applica ai beni consegnati ai consumatori dal 23 marzo 2002 compreso. 8 PORTE APERTE È ALLA BELLEZZA di Marco Spagnoli Halle Berry 10 probabilmente l’attrice mulatta più bella del mondo. Al punto da mettere nei guai perfino James Bond, che in quaranta anni e passa di onesta carriera cinematografica non aveva mai incontrato un tipo tosto e sexy come lei. La Berry ha esordito sul grande schermo diretta da Spike Lee all’età di tredici anni. Poiché doveva interpretare una drogata, non si è lavata per una settimana…e pensare che solo qualche anno dopo sarebbe diventata una delle modelle più apprezzate della Revlon! Il ruolo che l’ha rivelata al grande pubblico è stato nella versione interpretata da veri attori del cartone animato di Hanna & Barbera, I Flinstones. Giocando sui nomi dell’età della pietra il suo personaggio si faceva chiamare nientedimeno che Sharon Stone! Nulla di grave se si pensa che – per l’occasione – perfino il produttore Steven Spielberg, decise – per i titoli di testa – di cambiare il suo nome in Spielrock. Poi c’è stata una serie di film minori e – finalmente – Rising Star sulla vita della prima grande diva di colore Dorothy Dandridge, mai vincitrice di un Oscar proprio perché nera nell’America degli anni Cinquanta. Alla serie di successo X men è seguito Monster’s Ball con la serata degli Oscar, tante lacrime e una serie di lunghissimi ringraziamenti tra cui – udite, udite – al suo avvocato. In meno di dieci anni il compenso di Halle Barry si è quadruplicato fino ad arrivare ad un cachet di quattro milioni di dollari a film. Certo, sedici milioni di meno di Julia Roberts, ma si sa che non sempre le cose vanno per il verso giusto. La mulatta più sexy del mondo HALLE BERRY INTIMA L’incontro ravvicinato con Halle Berry è stimolante, mette addosso un certo non so che di euforia e di armonia. Sentiamo da lei quali emozioni suscita il suo lavoro e quali sono i suoi progetti futuri. Un anno fa, lei ha vinto il primo Oscar assegnato ad una donna di colore come migliore attrice. Ha parlato dell’apertura di una porta. Cosa voleva dire? Volevo dire che quel momento era più importante di me e che qualcosa era accaduto di storico. Le è dispiaciuto che qualcuno – dopo la vittoria dell’Oscar – abbia violato il suo sito Internet, mettendo i baffi alla sua figurina animata e scrivendo “Nicole (Kidman, n.d.r.) Forever”. Lo considera un atto di razzismo? La considero una bravata giovanile. Cosa le piace di Jinx, il suo personaggio ne “La morte può attendere”, nuovo film della serie di 007? E’ sexy, in gamba, intelligente e – a modo suo – è equivalente a La stagione che preferisce: ✦ Il Natale Attrice di riferimento: ✦ Jodie Foster (Jodie Foster? Jodie Foster! Dice lei) Occupazione preferite del tempo libero: ✦ Stare con la sua famiglia ✦ Andare al cinema ✦ Fare Shopping Per me era stata aperta la porta, chiusa per anni a dive come Dorothy Dandridge, Lena Horne, Diahann Carroll che solo perché erano nere non potevano vincere un premio tanto importante. Davanti a me è stata aperta una porta che colleghe come Jada Pinkett, Angela Bassett e Vivica Fox potranno oltrepassare in futuro e – soprattutto – tante attrici ancora senza volto e senza nome hanno oggi una possibilità. Il cancello è stato aperto e nessuno potrà chiuderlo. Devo dire, però, che quella sera è coperta come da una sorta di nebbia. Avrei voluto essere stata più presente a me stessa, ma non è stato possibile. Bond. E’ una donna molto cosciente della propria sessualità e sa bene come usarla. Quasi come un’arma. Mi ha divertito, anche se – al tempo stesso – intimorito indossare un costume simile a quello usato da Ursula Andress in “Licenza di uccidere” quarantuno anni fa. La Andress è stata indimenticabile ed ero un po’ preoccupata di non riuscire a reggere il confronto. Perché ha accettato il ruolo in un Bond Movie? E’ la più lunga franchise della storia del cinema. Volevo farne parte anche io… Come fa a recitare in film dove guadagna quattro milioni di dollari e altri – come “Monster’s Ball” – dove ha accettato un ta- Tentazioni cui non sa resistere: ✦ Gelato al burro di noce Pecan ✦ Patate al forno al rosmarino ✦ Tonno alla griglia con purè di patate ✦ Viaggetti romantici a Parigi ✦ I vestiti di Valentino ✦ L’arte africana ✦ Le bambole di porcellana Curiosità Varie ✦ E’ diabetica ✦ E’ stata la prima attrice afroamericana a vincere un Oscar ✦ E’ stata la seconda Bond Girl a vincere un Oscar (la prima è stata Kim Basinger) ✦ E’ stata reginetta della scuola, direttore del giornale della scuola, capoclasse e seconda al concorso di Miss America ✦ In seguito ad una rissa con un fidanzato sente di meno da un orecchio ✦ Nel 1994 ha rinunciato al ruolo di Annie in Speed film che ha segnato la fortuna della carriera di Sandra Bullock ✦ E’ considerata una delle cinquanta donne più belle del mondo. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 “Un cancello e’ stato aperto nessuno potra’ chiuderlo…” 11 glio della paga fino ad arrivare a “soli” 100.000 dollari? Che senso ha partecipare a produzioni dal budget miliardario per poi passare a pellicole decisamente “low cost”? Quello che mi piace della mia carriera è il fatto che sento il bisogno di interpretare tutti i tipi di film. Non sarei contenta a girare solo film multimiliardari come “X men 2” o “007”, così come non sarei soddisfatta di dedicarmi soltanto al cinema indipendente. A proposito di “X men 2”. Cosa fa il suo personaggio questa volta? Ho più spazio che nel primo film, soprattutto dal punto di vista emotivo. E’ stato molto bello ritrovarmi sul set con tutti gli altri compagni qualche anno dopo. Non ci aspettavamo questo successo. 12 E’ vero che Storm ha cambiato taglio di capelli? Aspetti qualche settimana e lo vedrà per conto suo… Si mormora che lei – durante il suo primo divorzio – abbia avuto idea di suicidarsi… Purtroppo è vero. Sono andata in garage con i miei cani e ho avviato il motore della macchina. Poi non ce l’ho fatta. Sono uscita e sono andata incontro alla mia nuova vita che mi ha così premiata. Quello che ho fatto in “Monster’s Ball” nasce da quel momento molto triste. Sul set di Bond, però, ha rischiato per ben due volte di morire… E’ un po’ esagerata come dichiarazione. Diciamo che ho avuto i miei guai. Il primo incidente l’ho avuto a Cadice in Spagna dove abbiamo ambientato la scena della fortezza di Cuba. Durante un esplosione le pale dell’elicottero hanno sparato nei miei occhi moltissima polvere e la produttrice Barbara Broccoli mi ha fatto andare in ospedale per controllare che la cornea non avesse avuto alcun danno. E l’altro incidente… Devo proprio parlarne? Beh… Ok, ok. Anche se è imbarazzante: era durante la scena a letto con Pierce Brosnan. Mi stavo pelando un fico quando Pierce ha fatto una battuta e la buccia mi è andata di traverso. Non riuscivo a respirare e Brosnan – completamente nudo lui e completamente nuda io – mi ha sottoposta alla manovra di Heimlich. Ho sputato il fico. Scusi, ma come agente segreto non è un granché messa KO da un fico… Forse tutto è capitato perché ho visto Pierce nudo. Nessuno 007 era mai stato nudo sulla scena di un film. Sono decisamente molto onorata… Come dire: cosa non si farebbe per la propria nazione… Mr.Bond… NEWS NEWSNEWSNEWS PARCOMETRO HK l parcometro HK è un efficiente ed economico dispositivo di gestione della sosta parcheggi. Consente l’emissione di un biglietto da porre all’interno del veicolo a fronte di un pagamento che può avvenire tramite monete, tessere prepagate di tipo magnetico o chipcard. E’ realizzato con un design innovativo e utilizza materiali esenti da corrosione. L’accessibilità alle parti per ritiro denaro o manutenzione è consentita in sicurezza, tramite apposite chiavi, in modo razionale e semplice. L’alimentazione può avvenire tramite rete 220 Vac, illuminazione pubblica, batterie ricaricabili, pannelli solari. La reportistica è completa e comprendente i totali incassati per i differenti sistemi tariffari, le statistiche per accettazione moneta o carte elettroniche, gli allarmi o anomalie registrate dalla/e apparecchiatura/e, le aperture relative ad interventi di tipo tecnico o amministrativo. Armadio L’armadio esterno, realizzato con un concetto modulare, è costituito da profilati spessi 4 mm in alluminio estruso ed anodizzato che gli conferiscono un elevato grado di funzionalità, affidabilità e leggerezza. Grazie al particolare trattamento, il profilato offre una Caratteristiche tecniche PARCOMETRO HK ARMADIO ELETTRONICA DISPLAY INDICAZIONI LED TASTIERA STAMPANTE TAGLIERINA SELETTORE MONETE PAGAMENTO ELETTRONICO ALIMENTAZIONE Struttura in alluminio anodizzato di 4 mm Base in acciaio di 4 mm galvanizzata Vano di accesso con serratura di sicurezza a 4 blocchi Grado di protezione IP 44 Processore a 16 bit e orologio di controllo in real time RAM 128 Kbytes Batterie al litio per la protezione dei dati (durata 8 anni) Segnale acustico durante la stampa 1 interfaccia seriale per set-up dati 1 interfaccia parallela per memory card A cristalli liquidi retroilluminato Indicazioni di tempo (15 mm) ed importo (11 mm) Led rosso : Fuori servizio Led arancione : Batteria in fase di scarica Led verde : Carta in fase di esaurimento A sfioramento piezo-elettrica Stampante termica con 24 caratteri per linea Emissione 6000 biglietti standard Autoaffilante per taglio totale o parziale Selettore elettronico per 16 diversi tipi di monete o gettoni Shutter di sicurezza con sensore di riconoscimento moneta Precassa monete da max. 30 pz Cassetta con capacità di 4000-4500 monete con sensore di riempimento Lettore di Tessere Magnetiche Lettore di Tessere Chipcards Rete 220 vac (+10% - 15%) Rete illuminazione pubblica Batterie ricaricabili a 12 V DC 65 Ah Pannello Solare installato su palo esterno Pannello Solare integrato nell’armadio -20°C +60°C (umidità max 95%) O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 I TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO PESO 80 kg DIMENSIONI 1595 mm x 405 mm x 311 mm CONFIGURAZIONI HK01 = Selettore Monete+Lettore Tessere Magnetiche HK02 = Selettore Monete ACCESSORI Kit alimentazione rete 220 Vac Batteria ricaricabile 12V 65Ah Pannello solare su palo o integrato nell’apparecchiatura Lettore di tessere chipcards Dispositivo di illuminazione pannello frontale 13 NEWS NEWSNEWSNEWS maggiore solidità dell’acciaio alla corrosione ed al graffio. Alcuni vantaggi di questa soluzione sono: - Design gradevole - Alta protezione contro gli agenti atmosferici ed il vandalismo - Sostituzione solo di alcune parti in caso di danni. L’armadio interno in acciaio di 4 mm con trattamento galvanico, che riveste la parte bassa, conferisce sicurezza e stabilità. Gli sportelli del vano monete e del vano alimentazioni, sono anch’essi realizzati in alluminio estruso e anodizzato ed hanno spessore di 4 mm. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 Comparto elettronico Tutti i componenti elettronici, alimentazione esclusa, sono integrati in questo comparto. Il fissaggio all’armadio è assicurato da guide telescopiche. Lo sportello di questo comparto ha una leva contro la richiusura accidentale durante le operazioni all’interno. A sportello aperto, l’accesso alle parti interne è molto semplice. La maggior parte dei componenti possono essere sostituiti con un limitato set di attrezzi. I principali vantaggi sono: - Ottimale accesso ai componenti - Interventi semplici e rapidi - Possibilità di sostituzione dell’intero comparto - Netta separazione dal comparto monetario. 14 Comparto monetario Questo comparto è stato concepito per assicurare la migliore sicurezza e protezione. Il denaro è contenuto in una cassetta, chiusa all’interno di una cassaforte con chiave di sicurezza. La cassaforte ha uno spessore di 4 mm di acciaio e lo sportello di apertura di 6mm. La serratura ha una chiave di sicurezza a dop- pio profilo e lo sportello della cassaforte ha 4 perni che entrano nel corpo cassaforte. La cassaforte ha ottenuto la certificazione da parte del VDS di Colonia (Germania). La cassetta che contiene il denaro, è montata su guide per facilitare l’inserimento o l’estrazione e la sostituzione della cassetta vuota quando si ritira quella piena. L’apertura della cassetta interna è consentita solo con chiavi speciali e protetta da un meccanismo di riarmo prima del suo inserimento nella cassaforte del parcometro. I vantaggi di questa struttura sono in particolare: - Elevata sicurezza grazie alla cassetta denaro contenuta in una cassaforte - Facile sostituzione delle cassette denaro. Pannello frontale Il design del pannello è stato progettato seguendo studi di ergonomia e test di accettazione. Il pannello serve come guida per l’utente che, seguendo la simbologia ed i pittogrammi rappresentati, esegue le operazioni con facilità e rapidità. I tasti, di tipo piezoelettrico, sono resistenti all’usura, agli agenti atmosferici e si attivano al semplice sfioramento. La tecnologia dei tasti consiste nella resistenza elettrica che cambia a seconda della pressione meccanica esercitata. I tasti di un pannello standard includono: - Richiesta biglietto (tasto verde) - Annullo operazione / restituzione denaro introdotto (tasto rosso) - Decremento per tessera “parking card” (tasto giallo) - Tariffa speciale 1 (tasto giallo) - Tariffa speciale 2 (tasto giallo). I principali vantaggi sono: - Ergonomia e facilità d’uso - Comprensione in tutti i paesi - Resistenza all’usura ed agenti atmosferici La targa del pannello è personalizzabile ed intercambiabile. La versione standard riporta: - Decremento per tessera “parking card” - Tariffa speciale 1 - Tariffa speciale 2. A richiesta si possono avere altre targhe, ad esempio per la scelta della lingua: - Decremento per tessera “parking card” - Tariffa speciale 1 e 2 - Scelta lingua. Oppure per fissare tre valori decrementali da usare con le tessere “parking card”: - Decremento per tessera “parking card” 0,10 Euro - Decremento per tessera “parking card” 0,50 Euro - Decremento per tessera “parking card” 1,00 Euro. Illuminazione pannello frontale L’illuminazione, fornita da n. 3 LED ad alta luminosità, è integrata nel profilo di alluminio posto sopra al display. Il display stesso è fornito di retro illuminazione e garantisce una perfetta visibilità in assenza di luce esterna grazie alla luce anche sul pannello. Il consumo è limitatissimo e consente di equipaggiare anche macchine con alimentazione solare. L’equipaggiamento con i LED di illuminazione presentano i seguenti vantaggi: - Totale operatività anche in caso di assenza di luce - Aiuto a trovare le monete da inserire - I LED lavorano a 12 volt anche in caso di macchine alimentate con pannello solare. Display utente Il Display utente è una guida chiara per gli utenti con ben 4 linee LCD alfanumeriche. Con i 20 caratteri per linea si riescono a fornire messaggi senza abbreviazioni e di grandi dimensioni (8mm). Il display è protetto da 6 mm di plexiglass provato contro urti ed acido. Un interruttore crepuscolare consente l’intervento o meno dell’illuminazione a seconda delle condizioni ambientali. Con i tre LED di colore diverso, integrati nella maschera del display, il servizio tecnico individua con immediatezza ed a distanza il tipo di anomalia in corso. LED rosso: si attiva per macchina in fuori servizio. Per fuori servizio, scritta che compare anche sul display, si intende: - Batteria scarica o carta esaurita - Cassetta monete piena - Problema tecnico. LED arancio: si attiva come preallarme di alimentazione. Questa spia si accende quando c’è troppa differenza tra il voltaggio nominale di alimentazione (12 V) e quello riscontrato. I possibili rimedi sono: - Cambio batteria scarica - Con alimentazione solare: alimentazione insufficiente = cambio batteria scarica - Con alimentazione 220 Vac: controllare il caricabatteria LED verde: si attiva come preallarme di carta prossima all’esaurimento. Sul retro del biglietto in rotolo è stampata una tacca nera a circa 34 metri (400 biglietti senza ricevuta, 330 con ricevuta) riconosciuta dal sistema. Bocchetta monete di sicurezza e sensore ottico C’è un sensore induttivo sulla bocchetta che apre la feritoia in caso di avvicinamento di oggetti metallici proteggendo contro l’introduzione di altri corpi non Selettore monete Dopo che le monete sono passate attraverso la feritoia di sicurezza, arrivano all’accettatore attraverso il canale di caduta. Il selettore controlla ed analizza elettronicamente le monete e le invia nella precassa. I controlli sono effettuati per materiale, diametro (max. 31,5 mm) e spessore (max. 3,2 mm). Riconosce fino a 16 conii differenti (anche di diversi paesi) restituendo eventuali conii non accettati. La ri-programmazione si può fare facilmente da PC con apposito programma. Riconosce inceppamento di monete e manipolazioni. Precassa Serve per immagazzinare temporaneamente le monete accettate dal selettore. La caduta nella cassetta monete avviene solo dopo che l’utente ha premuto il tasto verde di conferma ed il biglietto è stato stampato correttamente. In caso di annullo, le monete sono rilasciate dal meccanismo di precassa direttamente nella vaschetta esterna per il recupero da parte dell’utente. Questa funzione di ritorno monete è particolarmente utile quando l’utente si accorge ti avere pagato una sosta più lunga del necessario. Le monete introdotte sono restituite anche dopo il time out (standard 30 secondi) senza che nessun tasto sia stato premuto. La capacità della precassa è di circa 30 monete (dipende dalle dimensioni). Stampante e taglierina Questo componente offre un alto grado di operatività senza manutenzione alcuna. La carta è di tipo termico e la stampa avviene per termo-riscaldamento degli aghi. Questa stampante non richiede manutenzione, nastri inchiostrati o cartucce ed è in grado di funzionare con un range di temperatura molto elevato. E’ in grado di riconoscere l’inceppamento, inoltre una tacca nera attiva l’allarme di rotolo prossimo all’esaurimento. La taglierina ha la particolarità di poter tagliare totalmente o parzialmente la carta (in caso di ticket con ricevuta). Carta La macchina opera con carta termica che può avere o meno testi e/o logo prestampati. Per motivi di economicità si preferisce, in genere, la carta totalmente neutra. Vaschetta ritiro biglietto e monete rifiutate Nella concezione ergonomica della macchina, grande attenzione è stata posta per la facilità di accesso e ritiro biglietto e/o monete dalla vaschetta. Lo sportellino non solo si integra nel design della macchina ma si richiude da solo in modo da fornire maggiore protezione contro umidità e vento. Un’apposita finestrella di materiali plastico trasparente, consente all’utente di vedere quando il biglietto scende ed è pronto per il ritiro. Nel vano vaschetta trova alloggiamento, protetto da apposito leverismo, l’accesso alla serratura per comparto elettronico e monetario. Pannello informativo Posto sul frontale, serve per esporre istruzioni all’uso e/o tariffe ed altre utili informazioni all’utente. Le istruzioni possono essere facilmente stampate ed esposte sul fronte della macchina protetto da un pannello trasparente. Alimentazione Grazie al bassissimo consumo dei vari componenti sono disponibili ben 4 fonti di alimentazione, in modo da potersi adattare a qualunque esigenza: - batterie ricaricabili - pannello solare esterno - pannello solare integrato - trasformatore 220Vac. Batterie ricaricabili Con questa fonte di alimentazione, il parcometro è collegato direttamente alla batteria 12V, 65 Ah. L’autonomia, ossia il tempo medio prima di dover procedere alla ricarica, è molto dipendente dall’equipaggiamento interno e dal numero di biglietti emessi. Un’autonomia ottimale si può stimare in un tempo di 5 mesi. Si devono usare solo le batterie ed il caricatore consigliato. I vantaggi sono: - non c’è la necessità di connettersi alla rete elettrica - la batteria è ricaricabile - non ci sono rischi di corrosione con batterie stagne. Pannello solare esterno Il parcometro che lavora in piena autonomia non è solamente rispettoso dell’ambiente ma aiuta i gestori a risparmiare sui costi. Il pannello solare esterno è montato su palo ed è stato concepito per garantire l’operatività della macchina in qualunque periodo dell’anno (inverno compreso). I raggi solari, sono convertiti in energia immagazzinata nell’accumulatore che alimenta la macchina a tensione costante. Una unità di controllo della ricarica, verifica la carica e la scarica dell’accumulatore e garantisce un ottimale funzionamento anche in periodi di cattivo tempo. Pannello solare integrato nell’apparecchiatura Permette una installazione facile e rapida senza la necessità di tracciare canaline per cavi di qualunque genere. Con una installazione che consente una buona esposizione ai raggi solari, viene garantita l’operatività senza disservizi per l’utente. Il pannello integrato è stato testato contro il vandalismo. La protezione esterna è resistente ai liquidi infiammabili ed agli urti. Trasformatore da rete 220Vac Il trasformatore consente di collegare la macchina alla rete elettrica permanente oppure alla rete di illuminazione pubblica. La corrente alternata è trasformata in continua e serve per caricare l’accumulatore interno (7Ah). In caso di rete elettrica permanente, si possono attivare i seguenti dispositivi: - riscaldatore (per climi estremamente freddi) - cartelli P indicatori luminosi. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 metallici. Nel canale di caduta delle monete e nel selettore ci sono sensori ottici che rivelano eventuali inceppamenti. La feritoia resta chiusa nei seguenti casi: - Oggetti non metallici sono stati introdotti - Inceppamento monete - Malfunzionamento macchina - Non previsti pagamenti in quella fascia di tempo - Tempo massimo di sosta superato. La feritoia protegge contro: - operazioni errate - manipolazioni per inceppare il canale monete - pioggia e forte vento - penetrazione di oggetti non metallici o liquidi. NEWS NEWSNEWSNEWS 15 NEWS NEWSNEWSNEWS AL SETTORE PORTE AUTOMATICHE FAAC NON MANCA PIU’ NULLA: ARRIVANO L’AUTOMATISMO 950 PER PORTA A BATTENTE E I PROFILI PER I SERRAMENTI. lla FAAC abbiamo sem- La porta automatica è per- te classica. ratore 950 lavora infatti nel pre cercato di guardare ciò una grande opportunità, Il FAAC 950 BM (automati- più assoluto silenzio. A le cose dal punto di vista dei nel contesto di una scena smo a chiusura porta con si- Grazie a due schede elettro- O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 nostri clienti, ovvero partendo dalle loro esigenze, dalla loro storia e dai loro desideri. E’ così che sono nati tutti i nostri prodotti e che abbiamo creato soluzioni. E’ così che è nato il nostro costante progresso nel mondo dell’automazione ed in questi ultimi anni nel settore delle porte automatiche. Ad inizio 2001 abbiamo presentato il modello 930 SF per porte automatiche scorrevoli “leggere”. Alla fine del 2002 esce il modello FAAC 940 SM per porte scorrevoli “medie e pesanti”. La gamma FAAC viene completata con l’imminente immissione sul mercato dell’automatismo 950 BMBSM per porte battenti e contemporaneamente di due serie di profilati, accessori e guarnizioni per serramenti di porte 16 automatiche, le serie FAAC LIGHT & HEAVY. Con questi due nuovi prodotti il nostro percorso nel settore delle porte automatiche diviene sempre più importante e impegnativo. Il settore in Italia è sviluppato in misura inferiore alle potenzialità, anche se il nostro Paese rimane uno tra i grandi mercati europei, in un confronto che assegna il primato ai paesi nordici. competitiva ampliata e di un adeguamento agli obblighi che si profilano con le nuove normative europee. La prospettiva è di un cambiamento, anzitutto di mentalità. Abbiamo risposto alle esigenze della clientela portando tecnologia ed esperienza, stema a molla) e il 950 BSM (automatismo a chiusura porta con sistema motorizzato, senza molla), possono essere installati sia sull’architrave che sulla struttura della porta stessa (dipende da quale braccio articolato si usa). Una forma innovativa, di niche: 950 MPS (scheda di controllo) e 950 I/O (scheda input/output), il controllo è intelligente. Un microprocessore gestisce in tempo reale tutte le attività della porta e un encoder ne rileva in ogni istante la posizione angolare. Mediante un selettore in- introducendo sul nostro mercato competenze e comportamenti tipici europei: qualificazione e capacità di fornire – su richiesta e grazie alla rete dei FAAC Professionals – impianti chiavi in mano con manutenzione assicurata nel tempo. elevato impatto estetico, e una finitura superficiale tipo metallo anodizzato, rendono il carter veramente particolare, immediatamente notato e riconosciuto. La sua particolare forma permette poi l’alloggiamento al suo interno di un sensore di rilevazione (radar o infrarosso passivo). Il sistema elettromeccanico 950, con motore in corrente continua e braccio di azionamento, permette di comandare l’apertura della porta in un eccezionale confort acustico. Sia nella versione a molla che nella versione a richiusura motorizzata, l’ope- tegrato nell’automatismo è possibile scegliere la logica di funzionamento (automatico, manuale, notte, aperto). Non è solo un bel prodotto, ma è anche robusto, affidabile e soprattutto sicuro. In conformità alle norme di sicurezza vigenti infatti, la velocità e la forza vengono programmate in funzione delle dimensioni della porta. In caso di ostacolo poi, la porta riapre immediatamente e, nella chiusura successiva, verifica a velocità ridotta il disimpegno dell’ostacolo. FAAC 950BM-BSM: una vera opera d’arte L’obiettivo del progetto e’ sempre lo stesso: proporre al mercato prodotti competitivi, di buona qualità e anche piacevoli da osservare, proprio come un’opera d’ar- Profilati, accessori e guarnizioni per realizzare una porta automatica Le serie di profilati FAAC, i loro accessori e le guarnizioni sono progettati per poter realizzare porte automatiche con un preciso obiettivo: coordinamento e integrazione di tutti i componenti necessari all’assemblaggio. Tutti i profilati estrusi in alluminio naturale in verghe di lunghezza 5.800 mm, gli accessori e le guarnizioni, sono gestiti in kit (anta/assemblaggio/guarnizioni e spazzolino/fissaggio a muro/fermavetro) per semplificare sia la compilazione dell’ordine che la gestione degli stock a magazzino. Sono disponibili due serie di profilati (con accessori e guarnizioni in gran parte comuni ad entrambe) per poter realizzare sia la porta automatica leggera che quella pesante: rispettivamente Serie Light e Serie Heavy (standard o con antipanico a sfondamento delle ante). Nella serie Light il vetro è ad infilare grazie ad una riduzione a fronte piano. La serie Light accetta vetri da 6 a 10 mm con riduzione e gomme, fino a 20 mm (anche vetrocamera) con gomme (senza riduzione). La serie Light presenta un innovativo accoppiamento tra anta fissa e anta mobile con sistema a “labirinto”, per consentire un’efficace tenuta termica oltre che garantire elevata sicurezza a chi transita (secondo le normative vigenti). Realizzare una porta automatica con la serie Light è veramente semplice e veloce grazie al montaggio con taglio a 90° e alla tecnica del vetro ad infilare. La posa in opera avviene ad incastro a dimostrazione che la serie Light rende facile ed economica ogni realizzazione. La fornitura avviene in kit, e con ogni kit anta è possibile realizzare n. 4 ante di un serramento comune. Oltre ai kit anta sono disponibili kit guarnizioni e accessori, utili alla veloce realizzazione di una porta automatica leggera. NEWS NEWSNEWSNEWS SERIE HEAVY La serie Heavy è un insieme di profilati di alluminio di sezione 50x70 mm circa che combina la robustezza della serie commerciale classica alle caratteristiche tipiche di una porta automatica. Con la serie Heavy, il cristallo è bordato con un profilo di alluminio dello spessore di 70 mm, completo di guar- La serie Light FAAC è un pratico sistema di profilati di sezione 30x40 mm circa, ideali per realizzazione di porte automatiche ad una anta, a due ante e telescopiche di tipo leggero. nizioni e spazzolini. L’anta che si ottiene è molto resistente, offre elevata protezione al cristallo ed evita la perdita di climatizzazione (caldo/freddo). La serie Heavy è per questo la soluzione ideale per gli ingressi con grande affluenza e passaggio di carrelli, consentendo la realizzazione di porte automatiche ad 1 anta, a 2 ante e telescopiche pesanti (sia standard che con antipanico a sfondamento). Nella serie Heavy il vetro è fissato con sistema a fermavetro raggiato (vetri/vetricamera da 10 mm sino a 33 mm), e l’accoppiamento tra anta fissa e anta mobile prevede l’innovativo sistema a “labirinto” per consentire un’effica- ce tenuta termica oltre che garantire elevata sicurezza a chi transita (secondo le normative vigenti). La fornitura dei profilati, degli accessori e delle guarnizioni della serie Heavy avviene in kit composti in modo da realizzare n. 4 ante di un serramento comune. Anche accessori e guarnizioni, sono forniti in kit per facilitare e velocizzare l’opera di assemblaggio. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 SERIE LIGHT 17 FAAC INFORMA L’apricancello può dribblare la DIA n questo articolo vedremo se e in che misura le norme sugli interventi edilizi pongano delle incombenze a carico di chi vuole installare un apricancello. La trattazione è aggiornata con le recenti evoluzioni normative in materia. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 I 18 I procedimenti Per la realizzazione di interventi edilizi la legge prescrive dei procedimenti di tipo autorizzatorio, come le concessioni ed autorizzazioni edilizie. Dal 1997 è consentito il ricorso ad un procedimento alternativo più semplice rispetto all’autorizzazione edilizia: la presentazione di una Denuncia di Inizio Attività (DIA). La legge fissa i criteri generali. Per l’applicazione ai casi singoli occorre fare riferimento ai Regolamenti edilizi dei singoli comuni. A titolo di esempio ed in forma molto generale, solitamente i Regolamenti edilizi comunali richiedono: > la concessione edilizia per ampliamenti, ristrutturazioni e qualsiasi altro aumento delle volumetrie dell’edificio; > l’autorizzazione edilizia per interventi di manutenzione straordinaria e cambi d’uso senza opere; > la DIA per diversi interventi di manutenzione straordinaria; > nulla per gli interventi di manutenzione ordinaria. Rispetto a questo quadro va osservato che il 1° luglio di quest’anno è entrato in vigore il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) che ha: > eliminato l’autorizzazione edilizia; > ampliato il ruolo della DIA, di ciò parleremo nel capitoletto intitolato “la DIA estesa”; > ribatezzato Permesso di Costruire la concessione edilizia; > confermato che la manutenzione ordinaria è libera. Gli orientamenti in materia di procedure abilitative richieste: 1. Applicazione dell’automazione ad un cancello esistente I Regolamenti comunali non fanno riferimento espressamente all’apricancello. Normalmente la sua installazione richiede un intervento su quello che di solito viene considerato un impianto tecnico/tecnologico, cioè l’impianto elettrico. Le opere murarie e fabbrili sono quasi sempre minime. Le soluzioni proposte dai vari Regolamenti sono piuttosto eterogenee. Ci sono posizioni “liberali” come quella del Comune di Bologna che ritiene sempre manutenzione ordinaria la messa in opera, rinnovo e sostituzione di impianti tecnologici (idraulico, elettrico, riscaldamento etc.). Pertanto nessuna procedura è richiesta per l’apricancello. Liberale anche il Comune di Ancona che considera manutenzione ordinaria “l’installazione di condutture elettriche” quando non richiedono “notevoli opere murarie, scavi e reinterri”. Soluzioni più “restrittive” sono imposte invece dal Regolamento del Comune di Napoli. Questo considera manutenzione ordinaria solo la riparazione e sostituzione di impianti tecnologici mentre la realizzazione di impianti tecnologici mancanti ex art. 1 L.46/90 o la integrazione di quel- lo e le minime opere murarie e fabbrili necessarie per l’applicazione dell’automatismo. Per il resto sarebbe come collegare un elettrodomestico. 4) Tenuto conto che l’integrazione all’impianto elettrico nel caso di abitazione civile e potenza impegnata inferiore ai 1.500 W è quasi sempre esentato dalla presentazione di un progetto specifico ai sensi dell’attuale un accesso privato. La soluzione “liberale” sembra quindi ben difendibile. 3) Va inoltre ricordata la tesi, autorevolmente sostenuta, secondo la quale l’apricancello Regolamento di applicazione della Legge 46/90 (D.P.R. 447/91), quei Comuni che considerano manutenzione straordinaria la semplice installazione dell’apricancello ad una chiusura esistente dovrebbero chiarire quale tipo di progetto debba essere presentato in corredo alla DIA. Si rammenta che ai sensi del Regolamento della Legge 46/90 il progetto specifico, quando necessario, comprende: gli schemi dell'impianto, i disegni planimetrici, nonché una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia di installazione, sulla trasformazione o sull'ampliamento dell'impianto stesso, con particolare riguardo alla individuazione dei materiali e dei componenti GLI ARGOMENTI A FAVORE DI UNA INTERPRETAZIONE “LIBERALE” - La legge considera manutenzione ordinaria l’integrazione degli impianti tecnologici esistenti - Precedenti giurisprudenziali - Tesi secondo la quale solo le opere per portare tensione al cancello rientrano nel campo della Legge 46/90 - Casi di esenzione dal progetto specifico ex L. 46/90 per gli interventi richiesti all’impianto elettrico un’interpretazione poco restrittiva degli obblighi posti a carico di chi vuole installare un apricancello sono almeno quattro. 1) È la legge stessa a qualificare come manutenzione ordinaria le opere ”necessarie a integrare... non rientra nella previsione della legge 46/90 (ora capo V del TU dell’edilizia). In questo caso le uniche opere che potrebbero eventualmente rilevare per il Comune sono quelle per portare tensione al cancel- FAAC INFORMA gli impianti tecnologici esistenti” (D.P.R. 380/2001- articolo 3). 2) In materia esistono dei precedenti giurispudenziali che hanno considerato essere manutenzione ordinaria l’integrazione di impianti tecnologici esistenti (Cass. pen. sez. III 29/10/83 n. 9047) e la sostituzione di una barriera manuale con una telecomandata in O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 li esistenti è considerata manutenzione straordinaria (è richiesta la DIA). Assumono posizioni che paiono “liberali” anche Torino e Ferrara che considerano manutenzione ordinaria il rifacimento degli impianti elettrici (ovviamente purchè non ci sia costruzione di locali tecnologici). Nel mezzo troviamo posizioni che sono passibili di interpretazione a favore dell’una o dell’altra tesi. Ad esempio il Comune di Milano considera manutenzione ordinaria le opere necessarie per mantenere in efficienza e ad adeguare gli impianti tecnologici esistenti mentre sono straordinarie le opere necessarie per realizzare ed integrare i servizi tecnologici. E’ però considerata ordinaria l’attività per adeguare gli impianti alle normali esigenze d’esercizio, tra le quali potrebbe rientrare l’automazione del cancello. Altri Comuni come Firenze annoverano tra le opere ordinarie l’adeguamento degli impianti tecnologici, come in effetti si potrebbe considerare l’applicazione dell’apricancello. Molti altri Comuni hanno Regolamenti edilizi risalenti nel tempo (come il comune di Roma) ed appartengono tutti alla categoria dei “liberali”. In effetti, gli argomenti a favore di 19 FAAC INFORMA utilizzati, alle misure di prevenzione e di sicurezza adottate. Va detto inoltre che il secondo comma dell’articolo 12 della L. 46/90 (ora secondo comma dell’articolo 116 de TU dell’edilizia) esclude dagli obblighi della redazione del progetto specifico e del rilascio del certificato di collaudo (ovviamente non della dichiarazione di conformità ove necessaria) le installazioni per apparecchi per usi domestici. O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 2. Erezione di una nuova cancellata Diverso é il caso in cui venga eretta una cancellata, con o senza automazione. In questo caso l’opera viene praticamente sempre ritenuta manutenzione straordinaria e rientra nel campo della DIA. Nel caso di erezione di una nuova cancellata e nei casi in cui il Comune consideri l’installazione dell’automatismo ad un cancello esistente manutenzione straordinaria, può essere interessante vedere, a grandi linee, cosa comporta la procedura della DIA. 20 La procedura della DIA e le sanzioni a) La DIA va presentata almeno trenta giorni prima dell’inizio dell’attività, allegando relazione e progetto di progettista abilitato contenente dichiarazione di conformità delle opere agli strumenti urbanistici e regolamenti edilizi e di rispetto delle norme di sicurezza e igienicosanitarie; va corredata dall’indicazione dell’impresa alla quale si intende affidare i lavori; b) la DIA funziona col meccanismo del silenzio-assenso: se il Comune non chiede documenti o fa obiezioni entro i trenta giorni si può partire con l’intervento; c) la sussistenza del diritto è provata mediante: 1) copia della DIA da cui risulti la data di ricevimento della denuncia; 2) elenco di quanto presentato a corredo del progetto; 3) attestazione del professionista abilitato; 4) altri atti di assenso eventualmente necessari; d) va emesso il certificato di collaudo finale del progettista abilitato che attesti la conformità dell’opera al progetto presentato con la DIA; e) va data comunicazione al comune della data di ultimazione dei lavori; f) secondo l’articolo 37 del Testo Unico dell’Edilizia la realizzazione di interventi senza la DIA o con DIA difforme comporta la sanzione pecuniaria pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi stessi e comunque in misura non inferiore a 516 A; ove l’intervento realizzato risulti conforme alla disciplina urbanistica vigente si può ottenere la sanatoria versando una somma tra i 516 ed i 5.164 A, variabile in relazione all’aumento del valore venale dell’immobile; sono previste anche sanzioni penali (articolo 44). Ma se l’opera non è difforme alla disciplina urbanistica vigente, essa è oblazionabile pagando il contributo di costruzione in misura doppia (art. 36). In conclusione E’ ragionevole pensare che in molti casi l’installazione dell’apricancello in una chiusura esistente possa avvenire con burocrazie minime. Per conoscere l’orientamento vigente localmente occorre sempre leggere il Regolamento Edilizio e poi contattare l’Ufficio Tecnico (ora Sportello Unico per l’Edilizia) del proprio Comune spiegando bene la tipologia di intervento. APPENDICE: la DIA estesa A mero titolo di completamento pubblichiamo qualche informazione relativa alla cosiddetta DIA estesa ed alle recenti modifiche di politica in materia di edilizia privata. L’articolo 22 Testo Unico dell’edilizia che è entrato in vigore nella sua prima parte il 1° Luglio di quest’anno stabilisce che dalla data suddetta diverse opere possono essere realizzate in base alla semplice denuncia di inizio attività (DIA), in alternativa al Permesso di Costruire. Sono compresi quindi nella DIA i seguenti interventi edilizi: 1) ristrutturazione edilizia; 2) nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive; 3) nuove costruzioni qualora in diretta esecuzione di strumenti urbanistici recanti le disposizioni planovolumetriche; 4) tutto quello non riservato al Permesso di Costruire e che sia conforme al Regolamento Edilizio vigente. Per questa sua caratteristica di permettere la costruzione di moltissime opere, la Dia estesa è stata anche battezzata Super Dia. La Super Dia determinerà un consistente aumento delle responsabilità dei professionisti incaricati dai privati per la redazione dei progetti e la verifica del rispetto delle norme. Infatti molte verifiche prima svolte dagli uffici comunali sono ora poste a carico dei privati. Da un punto di vista generale va poi detto che ormai l’edilizia privata è un campo nel quale la potestà legislativa spetta in toto alle Regioni. Solo la determinazione dei princípi fondamentali è ancora riservata allo Stato. Tutto ciò a seguito delle modifiche al titolo V della Costituzione introdotte nel 2001. Di Giancarlo Roversi Antibes Ritornare in forma nell’incantevole “perla” della Costa Azzurra olete gustare un cocktail ammaliante? Prendete in parti uguali un clima delizioso, un sole scintillante e un mare trasparente su cui galleggiano incantevoli isolotti. Aggiungete uno splendido litorale con belle spiagge, rigogliose pinete e fantastiche coste rocciose. Aromatizzate con il sapore della storia e dell’arte, mettendo vestigia antiche e reperti archeologici, poderosi castelli, suggestivi palazzi, eleganti ville, antiche chiese e tanti preziosi musei. Nel vostro cocktail non può mancare una buona dose di magnifici giardini e parchi naturali, pittoreschi mercatini, attrezzati porti pescherecci e turistici con favolosi yacht all’ormeggio. Non dimenticate alberghi e ristoranti chic e tanti impianti per lo sport e il relax, V O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 GATE N. ... DESTINAZIONE... LA CUCINA È d’obbligo un salto al mercato provenzale, uno dei più belli della regione, dove si possono acquistare olive speziate, salse tradizionali e assaggiare la socca, una farinata di ceci da accompagnare a un pointu, il tipico calice di vino locale, o il pan bagnat, una bruschetta con olio, aglio, pomodoro, cipolla, olive nere e filetti di acciuga. Per assaporare gli appetitosi piatti locali basta approdare alla “Taverne de Safranier”, un ambiente informale con i piatti della tradizione: sardine marinate o farcite agli spinaci (la tipica panaché royal), la zuppa di pesce, la palangre (pesce infarinato in padella) e la daube, lo stufato provenzale. Il “Restaurant le César” alla Garoupe, sulla spiaggia Keller, con vista incantevole sulla baia di Cap d’Antibes, propone stimolanti specialità preparate con garbo e un pizzico d’estro: i profumati hors d’oeuvre provenzali, i pesci in crosta di sale, specie la spigola, e i “fasti della Garoupe”, un assortimento di timballi guarniti con frutta, sorbetti e crème caramel. Chi preferisce una cornice raffinata può puntare sul ristorante “La Passagere” dell’hôtel “Belles Rives” a Cap d’Antibes, da sempre famoso per i suoi eccellenti piatti di pesce. E’ impossibile resistere al Croccante di merluzzo alla provenzale, alla Fricassea di lingua di merluzzo, all’Astice bretone in ravioli con tapenade (crema di olive nere schiacciate). MUSEI E ATTRATTIVE O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 Antibes Juan-les-Pins possiede il maggior parco marino d’Europa, Marineland, con le sue famose orche, e tanti musei sorprendenti come quello formidabile di Picasso, che qui era di casa, allestito nel superbo Castello Grimaldi. C’è anche il museo dell’amore e del buonumore dedicato a Peynet, l’inventore dei celebri fidanzatini, simbolo della festa degli innamorati. Nel santuario di Notre-Dame-desAmoureux, sul colle della Garoupe, si conserva il quadro originale di Peynet e numerosi ex voto di amori esauditi. 22 SCUOLA DI PROFUMERIA L’hotel Thalazur di Antibes offre un’opportunità in più ai suoi ospiti: la possibilità di inventare profumi secondo il proprio estro; profumi personalissimi, esclusivi che immortaleranno il nome di chi li ha creati. I corsi, guidati da esperti profumieri dell’antica Profumeria Provenzale Molinard di Grasse, si tengono ogni giorno in un apposito laboratorio dell’hotel e consentono ai partecipanti di prendere confidenza con un gran numero di essenze odorose e di imparare a dosarle sapientemente per preparare nuovi profumi, che vengono poi registrati su un’apposita scheda, firmata dall’autore, e battezzati col nome da lui stesso suggerito. affogati nel verde o accarezzati dalla brezza tonificante del mare. E per finire, date una ricca spruzzata di vita culturale e mondana elegante e anticonformista, di feste ed eventi musicali e spettacolari durante tutto l’anno. Il cocktail è pronto. Il suo nome? Antibes Juanles-Pins, la gemma della Costa Azzurra, facilmente raggiungibile con i voli di Air Littoral da varie città italiane su Nizza, che dista appena una ventina di km. Secondo Graham Greene, Antibes Juan-les-Pins è l’unica città della Costa Azzura che ha conservato la sua anima. Mentre Paul Arène la definisce molto simpaticamente una “piccola galante città che il Padre Eterno si è riservato come suo buon ritiro quando sarà vecchio”.”. CANCELLI CELEBRI Juan-les-Pins il crocevia fondamentale dell’arte moderna, un autentico laboratorio culturale. Fra i nomi più noti che l’hanno animato figurano: Prévert, Picasso, Chagall, Graham Greene, Scott Fitzgerald, Cole Porter, Mary Pickford, Douglas Fairbanks, Man Ray, Matisse, Monet, Renoir, Simone de Beauvoir, Victor Hugo, Jules Verne, John Dos Passos. RELAX E REMISE EN FORME Per chi desidera trascorrere una vacanza all’insegna del relax e rimettersi in forma, Antibes tiene in serbo nel suo scrigno un’altra preziosa gemma: il Thalazur. È un hotel dotato di ogni comfort, con due belle piscine su una grande terrazza con vista sulla baia e un ristorante raffinato, l’Horizon. L’hotel ospita uno dei centri talassoterapici più aggiornati e attrezzati, con apparecchiature all’avanguardia e uno straordinario repertorio di bagni, massaggi, idromassaggi, cure di bellezza eseguiti e da un personale con alta professionalità sotto il controllo di medici specializzati. La densità di sale dell’acqua del Mediterraneo rende la talassoterapia proposta dal Thalazur particolarmente raccomandata per la cura dei dolori reumatici, per migliorare la circolazione e tonificare i tessuti. Cap d’Antibes: ville e… cancelli da sogno li immensi parchi del Cap d’Antibes, vera “cattedrale” ecologica, nascondono case di sogno, come il castello della Garoupe e la villa Les chênes verts, dove Jules Vernes visse tre anni per approntare l’allestimento teatrale del suo capolavoro “Ventimila leghe sotto i mari”. Da ricordare fra gli altri anche i parchi di Villa Eilenroc, edificata nel 1867 su disegno di Charles Garnier, architetto dei teatri dell’Opera di Parigi e di Monaco; quello del botanico Gustave Thuret, che nel 1857 scoprì il Cap d’Antibes ancora selvaggio, realizzandovi un parco favoloso di quattro ettari con una splendida collezione di piante esotiche; il Parco Exflora con cinque ettari di giardini mediterranei, dalla Roma antica fino ad oggi; il Parco del Domaine La Dilecta cui si accede attraverso un grandioso cancello. G O P E N G AT E N U M E R O 2 G I U G N O 2 0 0 3 Storia e personaggi celebri Creata dai greci col nome di Antipolis, Antibes è stata per molti secoli la sola grande città costiera tra Marsiglia e l’Italia e l’unica cinta da un robusta cerchia di mura a protezione del suo cuore antico. I suoi templi, il grandioso teatro romano di 3500 posti, i cui resti erano ancora visibili alla fine del’600, i suoi vetusti monumenti, le possenti roccheforti medievali come il Castello Grimaldi e il Forte Carré - le hanno donato un fascino straordinario. Un fascino che ha soggiogato un nugolo di letterati, poeti, pittori, attori e uomini di pensiero, facendo di Antibes PER SAPERNE DI PIÙ ENTE FRANCESE TURISMO tel 166.11.62.16 - [email protected] - www.franceguide.com; OFFICE TOURISME D’ANTIBES tel.0033 04 92905300 - [email protected] - www.antibesjuanlespins.com; AIR LITTORAL tel. 0039 035 233004 - [email protected] - www.airlittoral.fr; HOTEL THALAZUR tel. 0033 04 92918200 - [email protected] - www.thalassofrance.com; TAVERNE DE SAFRANIER tel. 0033 04 93348050; RESTAURANT LE CESAR tel. 0033 04 93613374; RESTAURANT LE PASSAGERE (Hotel Belles rives) tel. 0033 04 93610279 - e-mail: [email protected] 23