Estrazione di artemisinina dalla pianta Artemisia annua
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Estrazione di artemisinina dalla pianta Artemisia annua
Estrazione di artemisinina dalla pianta Artemisia annua David Bajic, liceo cantonale di Bellinzona (Ticino) Responsabile del progetto: Roger Markwalder, Novartis Pharma AG, Basel ABSTRACT L’esperimento svolto su quattro giornate lavorative comprendeva sostanzialmente il percorso che ha permesso di ottenere una quantità definita di artemisinina partendo da un certo volume di pianta Artemisia annua tritata. Per svolgere questa serie di esperimenti si è ricorsi ad attrezzature all’avanguardia e molto precise che erano presenti nei laboratori della Novartis di Basilea. INTRODUZIONE L’estrazione dell’artemisinina è un processo molto importante nell’industria farmaceutica poiché questa molecola è in grado di combattere la Malaria. Il processo di estrazione è stato ottimizzato nel tempo e questa serie di esperimenti ha permesso anche di identificare il migliore solvente da utilizzare per questa serie di processi. Sono stati presi in considerazione quattro solventi: ciclo-esano, etilacetato, isopropanolo e eptano. L’ultimo è risultato il migliore poiché al suo interno si è sciolta una quantità maggiore di artemisinina rispetto agli altri tre solventi. Il processo d’isolamento dell’artemisinina dal solvente è stato dunque effettuato solo utilizzando l’eptano come solvente e per capire il motivo di questo successo è necessario entrare nella teoria della polarità. In poche parole possiamo dire che “il simile scioglie il simile” ed essendo sia l’eptano sia l’artemisinina molecole polari quest’ultima riesce a sciogliersi con relativa facilità nell’eptano. Per arrivare ad ottenere dell’artemisinina si sono dovute fare molte analisi, le quali erano basate sul metodo della cromatografia, possibili soltanto tramite attreazzature quali “spettrometro di massa” (ms), il detettore degli UV, l’HPLC (High Performance Liquid Chromatography, in italiano: cromatografia liquida ad alta prestazione) e il “Corona” (COAD). Il metodo di analisi riguardante la cromatografia permette di visualizzare tramite dei grafici la massa molare delle varie molecole disciolte in un volume di una certa sostanza. MATERIALI E METODI Si può suddividere la prima parte dell’esperienza in 3 sequenze in ordine cronologico con lo scopo di definire quale sia il miglior solvente da utilizzare per il proseguimento dell’esperienza. Per la 1° serie si prendono 4 provette e in ciascuna si inserisce circa 1 g di pianta Artemisia Annua tritata e in seguito si versano: 10 ml di ciclo-esano nella prima, 10 ml di eptano nella seconda, 10 ml di etil-acetato nella terza e 10 ml di isopropanolo nella quarta. Dopodiché si portano le provette ad una temperatura di circa 50° e si inseriscono in una centrifuga per qualche minuto (3-5 minuti) affinché si depositi il precipitato. A questo punto si tarano 4 provette che vengono riempite con le rispettive 4 parti liquide (2 ml ciascuna) delle 4 provette precedenti, scartando in questo modo il precipitato. A questo punto le 4 provette vengono trattate con il vacum in modo che evapori più velocemente e più facilmente, lasciando solo l’estratto della pianta, che però non è solo artemisinina. Per quanto riguarda la 2° e la 3° serie non ci sono grosse differenze rispetto la 1° serie. I procedimenti sono esattamente gli stessi. - Estrazione Si prosegue l’esperienza inserendo 50 g di pianta tritata in un pallone di vetro da 1 L e in seguito versando 500 mL di solvente (quello risultato più efficace nelle 3 serie). Si lascia il tutto per 2 ore in una vasca con acqua a 50°C, dopodiché si lascia raffreddare e si filtra. Fare evaporare l’estratto in un pallone tarato in modo da poter calcolare l’esatta quantità d’estratto. Prima dell’evaporazione togliere l’aliquota e farla evaporare separatamente (in base al peso si può calcolare il contenuto complessivo nell’estratto). Si fa evaporare il solvente. - Rimozione dello scarto Si inseriscono 2 mg di estratto insieme a 10 ml di metanolo (concentrazione 2mg/10mL). Si filtra con una siringhetta e un piccolo filtro; si procede con l’analisi spettrometrica. Si scioglie il resto dell’estratto in una soluzione composta per il 65% da etanolo e per il 35% da acqua per un totale di 50 mL e si versa in un pallone tarato più piccolo. Si agita il tutto per 10 ore, dopodiché si filtra con una pompa a vuoto. Si preleva una piccola quantità (circa 1,50 mg) di estratto in una piccola capsula, si discioglie in diclorometano (Cl2CH2) e si fa evaporare. A Questo punto dovrebbe essere rimasta solo l’artemisinina, dunque si verifica sciogliendone una piccola quantità in una soluzione di DMSO con 4,5 mL in tutto; abbastanza da fare 3 analisi. Le analisi si svolgono con l’HPLC (High Performance Liquid Chromatography) e mostrano dei picchi nei grafici corrispondenti alla massa molare dell’artemisinina (282,34 g/mol) sommati alla massa molare di idrogeno o sodio o acqua. Se i grafici non mostrano picchi con masse molari di altre sostanze significa che effettivamente è rimasta solo artemisinina. L’esperimento risulta funzionato se si ottiene un minimo di 85% di artemisinina dell’estratto totale. RISULTATI 1° serie Ciclo-esano eptano Etil-acetato isopropanolo Quantità pianta (g) Volume solvente (mL) Tara provette (g) Dopo il vacum (g) Netto (g) Netto (mg) 1.01859 0.98766 0.98633 0.99184 10.0 10.0 10.0 10.0 12.22721 12.19787 12.26124 12.26949 12.23401 12.20310 12.27230 12.27995 0.0068 0.0052 0.0111 0.0105 6.80 5.23 11.06 10.46 Tabella 1: risultati ottenuti dalla prima serie di estratti 2° serie Ciclo-esano eptano Etil-acetato isopropanolo Quantità pianta (g) Volume solvente (mL) Tara provette (g) Dopo il vacum (g) Netto (g) Netto (mg) 0.98066 1.00982 0.99176 0.98930 10.0 10.0 10.0 10.0 12.32053 12.30400 12.31132 12.25809 12.33142 12.31248 12.32199 12.26558 0.01089 0.00848 0.01067 0.00749 10.89 8.48 10.67 7.49 Tabella 2: dati ottenuti dalla seconda serie di estratti 3° serie Ciclo-esano eptano Etil-acetato isopropanolo Quantità pianta (g) Volume solvente (mL) Tara provette (g) Dopo il vacum (g) Netto (g) Netto(mg) 1.00371 1.01404 1.00398 1.01725 10.0 10.0 10.0 10.0 12.16177 12.38225 12.30339 12.27796 12.16904 12.39098 12.31419 12.28636 0.00727 0.00870 0.01080 0.00840 7.27 8.70 10.80 8.40 Tabella 3: dati ottenuti dalla terza serie di estratti Tutti i risultati presentati da qui in avanti sono riferiti alla serie 1, poiché oggettivamente risulta quella più convincente su cui lavorare. Si sono svolte analisi sia con lo spettrometro di massa (ms) che con il CAD. Metanolo+ DMSO (mL) eptano Etil-acetato Ciclo-esano isopropanolo Netto (mg) teorico 5.23 2.61 11.06 5.53 6.80 3.40 10.46 5.23 Metanolo +DMSO (mL) effettivo 2.6 5.5 3.4 5.2 Estratto/ml Artemisinina (mg) 2.0 0.103 2.0 0.044 2.0 0.076 2.0 0.077 % Artemisinina 5.10 2.17 3.80 3.81 Tabella 4: efficacia dei 4 solventi nel disciogliere al proprio interno l’artemisinina in base ai dati ottenuti dallo spettrometro di massa (ms) eptano Etil-acetato Ciclo-esano isopropanolo Netto (mg) 5.23 11.06 6.80 10.46 Metanolo+ DMSO (mL) Metanolo+ DMSO (mL) teorico 2.61 5.53 3.40 5.23 effettivo 2.6 5.5 3.4 5.2 Artemisinina Estratto/ml (mg) % Artemisinina 2.0 0.192 9.59 2.0 0.149 7.46 2.0 0.184 9.18 2.0 0.156 7.79 Tabella 5: efficacia dei 4 solventi nel disciogliere al proprio interno l’artemisinina in base ai dati ottenuti dal CAD Frazione provetta Arte_1 Arte_2 46 42-45+47-48 Total sel. Massa +283.3 +283.3 Tara mg 136026.50 201469.1 Brutto mg 136038.30 201609.8 Quantità mg 11.8 140.7 152.50 Tabella 6: massa effettiva di artemisinina ottenuta nelle provette in cui è stata segnalata la sua presenza tramite analisi del cromatogramma DISCUSSIONE Le tre serie hanno dato risultati molto contrastanti tra loro e dunque per convenzione si è deciso di prendere in considerazione la prima serie che era effettivamente quella più attendibile anche secondo la teoria. Dalla tabella 4 si capisce che con lo spettrometro di massa l’eptano risulta il più efficace nel disciogliere l’artemisinina al suo interno rispetto agli altri tre solventi. Questa efficacia viene confermata anche dal CAD (tabella 5), confermando di conseguenza la teoria che secondo le polarità di eptano e artemisinina si ottiene il miglior rapporto proprio tra queste due. Con l’eptano si è dunque effettuata l’esperienza, dal punto di vista quantitativo, più grande. Si è separato l’estratto con DMSO in 50 provette che sono state sottoposte alle analisi del cromatogramma (nmr) e come si può vedere dalla tabella 6 nelle provette 42-48 numerate arbitrariamente prima di sottoporle ad analisi è presente una molecola con massa molare pari a 283,3 g/mol (molecola di artemisinina (282,3) + un atomo di idrogeno (1,0)) che è per l’appunto l’artemisinina. Facendo evaporare il contenuto di queste provette con l’aggiunta di diclorometano (Cl2CH2) si è ottenuto un quantitativo di artemisinina di 152,50 mg dai 50,1 g iniziali di pianta tritata Artemisia annua. Dopo un ulteriore analisi si è riscontrato che l’artemisinina ottenuta era pura al 95% che è un risultato molto soddisfacente. RINGRAZIAMENTI I ringraziamenti vanno in primo luogo a scienza e gioventù per l’opportunità data e per l’organizzazione di questa settimana memorabile. Un sincero “grazie” va a Roger Markwalder e Nicolas Lambert che hanno reso possibile e sostenuto lo svolgimento del progetto di ricerca e la redazione del rapporto finale. Per finire ringrazio l’intero istituto Novartis Pharma AG per l’ospitalità. BIBLIOGRAFIA E FONTI https://de.wikipedia.org/wiki/Artemisinin https://it.wikipedia.org/wiki/Spettrometro_di_massa https://it.wikipedia.org/wiki/Cromatografia_liquida_ad_alta_prestazione https://it.wikipedia.org/wiki/Artemisia_annua