I tappetini adesivi e le sovrascarpe all`ingresso delle sale operatorie

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I tappetini adesivi e le sovrascarpe all`ingresso delle sale operatorie
Foglio di informazione professionale per gli Infermieri
e gli altri Professionisti Sanitari non medici del Meyer
a cura della Sezione di Scienze delle Professioni Sanitarie
(Università di Firenze) e del Gruppo EBN del Meyer
numero 8, Aprile 2006
I tappetini adesivi e le sovrascarpe all’ingresso delle sale operatorie e dei reparti
di terapia intensiva servono a ridurre il rischio di infezioni?
Centers for Disease Control and Prevention. Guidelines for environmental infection control in health-care facilities: recommendations of CDC and the
Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee (HICPAC). MMWR 2003; 52 (No. RR-10): 1–48
E’ frequente trovare, all’ingresso di sale operatorie e di reparti a carica microbica controllata che ospitano pazienti
particolarmente suscettibili alle infezioni (es. terapie intensive) dei tappetini adesivi da calpestare prima di entrare oppure
l’indicazione ad indossare delle sovrascarpe allo scopo di ridurre la carica microbica all’interno dei suddetti ambienti.
Alcuni colleghi hanno chiesto a “Gli Infermieri dei Bambini” di chiarire quali indicazioni esistono sulla reale efficacia di
queste misure di prevenzione. Per rispondere al quesito abbiamo eseguito una ricerca su Pubmed, il più importante
motore di ricerca di articoli scientifici e su varie banche dati di Linee Guida e di revisioni sistematiche. Una risposta netta
al quesito sembra venire dal CDC (Centers for Disease Control and prevention), che tratta espressamente l’argomento
all’interno di due Linee Guida. Si tratta delle Linee Guida per il controllo delle infezioni del sito chirurgico del 1999 (1) e
delle Linee Guida per il controllo delle infezioni ambientali nelle strutture sanitarie del 2003 (2).
Per quanto riguarda l’utilizzo dei tappetini adesivi le linee guida del 1999 sottolineano che “I tappetini adesivi (“tacky
mats”) posti davanti all’ingresso di una sala operatoria o di un ambiente a carica batterica controllata non hanno dato
prova di ridurre la carica batterica delle calzature nè di ridurre, in generale, il rischio di infezioni”. Le linee guida del 2003
hanno successivamente precisato che i tappetini adesivi “riducono solo in minima parte il livello complessivo di
contaminazione ed hanno un impatto molto piccolo
Simposio di Scienze Infermieristiche
sull’incidenza delle infezioni nosocomiali in genere” Tuttavia
Congresso della Società Italiana di
essi devono essere usati qualora ci siano lavori di
ristrutturazione o murari all’interno di strutture sanitarie
Infettivologia Pediatrica, 30/3-1/4 2006
perchè sono utili a ridurre lo spargimento della polvere
prodotta dai lavori. Entrambe le Linee Guida quindi danno Dal 30 marzo al 1° aprile scorsi si è tenuto a
indicazione di NON usare i tappetini adesivi con una Firenze il Congresso della SITIP, organizzato dal
di Pediatria dell’Università.
raccomandazione di livello IB (Fortemente raccomandato e Dipartimento
Nell’ambito
del
Congresso
si è tenuto un simposio
supportato da alcuni studi sperimentali, clinici o
di scienze infermieristiche, coordinato dal collega
epidemiologici e da un razionale robusto)
Per quanto concerne l’uso di sovrascarpe, le linee guida del Klaus Biermann, cui hanno partecipato relatori
1999 sottolineano che “non è mai stato dimostrato che l’uso provenienti da tutta Italia. Gli argomenti trattati sono
di sovrascarpe riduca il rischio di infezioni del sito operatorio stati:
o la carica batterica sul pavimento della sala operatoria. • il bambino con malattia oncoematologica
Tuttavia i sovrascarpe possono proteggere gli operatori
portatore di CVC
dall’esposizione al sangue e ad altri fluidi corporei durante
• L'assistenza infermieristica al neonato con
un intervento.” Anche in questo caso, le Linee Guida danno
cateteri centrali in Terapia Intensiva:
indicazione a NON usare le sovrascarpe come mezzo per il
controllo delle infezioni, con una raccomandazione di livello • Le malattie infettive riemergenti in pediatria
• Attività di un centro AIDS pediatrico: aspetti
IB. Va però sottolineato che
infermieristici
queste linee guida non fanno riferimento ad altri ambienti a
carica batterica controllata, come ad esempio i reparti di • Il modello di assistenza personalizzata in un
terapia intensiva
reparto di malattie infettive pediatriche
Queste indicazioni sono sostanzialmente confermate anche • Terapia del dolore e bambino con malattia
dalla restante letteratura scientifica che abbiamo raccolto. In
infettiva
particolare, va segnalata una recente revisione sistematica • La Carta dei diritti del bambino in Ospedale
dal titolo “Prove di efficacia delle coperture delle calzature
• Uno strumento per l’aggiornamento: l’Evidencerispetto alle calzature non protette nel controllo e nella
based Nursing
prevenzione delle infezioni nel sito chirurgico: revisione
•
Le Linee Guida, fonti per l’elaborazione di nuovi
sistematica della letteratura” (3), che analizza il contenuto di
strumenti di lavoro
10 articoli selezionati, pubblicati fino al 2003. Di questi 10
•
La Qualità dell’Assistenza Infermieristica nelle
articoli, solo 4 riportano di una dispersione, tra l’altro non
degenze per le malattie infettive
significativa, di microrganismi dal pavimento all’aria
ambiente, che è risultata essere priva di effetto diretto su Per consentire anche ai colleghi che non hanno
contaminazioni o infezioni delle ferite chirurgiche. I risultati di potuto partecipare di conoscere i contenuti del
questo studio riportano 1) che l’effetto barriera per la Convegno, i testi e le diapositive di tutti gli
trasmissione di microrganismi dal pavimento ad un’altra area interventi possono essere consultati e scaricati
può dipendere dal tipo di copertura delle scarpe e 2) che sul sito intranet http://azienda.meyer.it -> cliccare
esiste il rischio di una contaminazione occupazionale degli
su “gli Infermieri dei bambini”, poi su “Convegni”
operatori quando vengono indossate e tolte le sovrascarpe.
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Gli autori concludono che non vi sono evidenze a sostegno che le sovrascarpe evitino la contaminazione dell’ambiente e
della ferita chirurgica; inoltre, sarebbe opportuno verificarne l’appropriatezza sia da un punto di vista tecnico sia, da un
punto di vista di costi.
Tra gli altri studi esaminati merita un cenno uno studio del 1991 intitolato “Le sovrascarpe non riducono la carica batterica
sui pavimenti delle sale operatorie” (4). Questo studio, inglese, è stato condotto misurando la carica batterica del pavimento
di una sala operatoria di chirurgia generale per quattro volte al giorno in cinque punti diversi, durante 5 giorni lavorativi
normali. Per un periodo di due settimane sono state indossate le sovrascarpe e per un periodo di due settimane non sono
state usate le sovrascarpe da parte di visitatori o di operatori estranei al reparto. Non sono state riscontrate delle differenze
significative per quanto concerne la conta delle colonie di batteri sul pavimento nei due periodi, a parità di tempo e sito di
raccolta dei campioni. Gli autori infine affermando che, nelle terapie intensive e nelle sale operatorie di chirurgia generale le
sovrascarpe non andrebbero più utilizzate.
In definitiva, si può concludere che non esistono sufficienti prove scientifiche a sostegno dell’utilizzo delle sovrascarpe in
ambienti ospedalieri quali le sale operatorie o altri ambienti protetti.
Ringraziamo i colleghi per l’interessante quesito, nonché spunto di riflessione e cogliamo l’occasione per rinnovare l’invito a
proporre ulteriori argomenti di ricerca.
1 - CDC. Guidelines for the Prevention of Surgical Site Infection, 1999
2 - Centers for Disease Control and Prevention. Guidelines for environmental infection control in health-care facilities: recommendations of CDC and the
Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee (HICPAC). MMWR 2003; 52 (No. RR-10): 1–48
3 - Santos AML, Lacerda RA, Graziano KU., Evidência de efficácia de cobertura de sapatos privativos no controle e prevenção de infecção do sítio
chirúrgico: revisão sistemática de literatura, Rev Lat Am Enfermagem. 2005 Jan-Feb;13(1):86-92. Epub 2005 Mar 3.
4 - Humphres H, et. coll., Theatre over-shoes do not reduce operating theatre floor bacterial counts, J Hosp. Infect., 1991 Dec; 19 (4): 283-6
Stella Neri, Università di Firenze, Dipartimento di Pediatria, Sezione di Scienze delle Professioni Sanitarie
Approfondimenti sul sito Intranet http:\\azienda.meyer.it ->cliccare su Gli Infermieri dei bambini
Schede tecniche per l’ossigenoterapia presentate al corso
“Assistenza al bambino con problemi respiratori”
Sono disponibili sul sito Intranet “Gli Infermieri dei bambini” le schede tecniche preparate da S.Zuffo insieme con S.Cozza
ed E.Talanti in occasione del corso “Assistenza al bambino con problemi respiratori” tenutosi nei mesi scorsi al Meyer. Le
schede forniscono indicazioni di buona pratica (basate sui migliori standard attualmente disponibili) per l’utilizzo dei diversi
dispositivi per la somministrazione dell’Ossigeno nei bambini. Qui sotto è riportata ad esempio la scheda relativa all’uso
della maschera venturi. Per scaricare le schede:
http:\\azienda.meyer.it ->cliccare su Gli Infermieri dei bambini
FT Sergio Zuffo, Servizio di Riabilitazione Funzionale, Inf.
Emiliano Talanti, DEA, Inf. Stefania Cozza, Rianimazione.
Attività di Ricerca
Studio sulla vaccinazione antinfluenzale agli
infermieri: i perchè di una scelta
Gruppo di Studio: F. Festini, K.Biermann, S.Neri
Razionale: E' stato ipotizzato che raccomandare la
vaccinazione agli infermieri che lavorano in un ospedale
possa ridurre le assenze dal lavoro durante la stagione
influenzale e ridurre i costi per le autorità sanitarie, ma gli
studi disponibili sono scarsi ed offrono evidenze
contrastanti. Per organizzare una efficace campagna di
vaccinazione tra gli infermieri è necessario
preliminarmente chiarire i fattori che possono influenzare
il tasso di adesione alla vaccinazione.
Obiettivi 1:valutare l’effetto della vaccinazione
antinfluenzale offerta gratuitamente ad un’intera coorte di
infermieri; 2: valutare quali fattori sono associati alla
adesione o meno al programma vaccinale.
Disegno di studio: Studio di coorte prospettico
Soggetti, Metodologia e Fasi dello studio: Al termine della
stagione influenzale (aprile 2006)verrà proposto a tutti gli
infermieri la somministrazione di un questionario anonimo
riguardante le motivazioni della adesione ovvero della non
adesione al programma vaccinale. Verrà inoltre calcolato
il tasso di adesione alla vaccinazione complessivo e
stratificato in base alle variabili osservate.
Risultati attesi: Questo studio consentirà l'adozione di
strategie per migliorare la copertura vaccinale
Corso di Perfezionamento: “Nutrizione Pediatrica, dalla nascita alla adolescenza” 16-18 maggio 2006.
Gli Infermieri del Meyer possono partecipare a questo corso di perfezionamento gratuitamente (senza crediti ECM). Per
informazioni: Dott. Sara Ciacci, tel.328 8999810