Lavaggio_delle mani

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PROCEDURA
Procedura per il Lavaggio delle Mani
Rev. 01.00
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INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
SCOPO
CAMPO DI APPLICAZIONE
TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
RESPONSABILITÀ
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
RIFERIMENTI
ARCHIVIAZIONE
ALLEGATI
APPARECCHIATURE
REQUISITI PRELIMINARI
CRITERI DI ACCETTAZIONE
LISTA DI DISTRIBUZIONE
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•
•
•
•
Personale Medico A.O.U. G.Martino
Personale Sanitario non Medico UU.OO. A.O.U. G.Martino
Personale Infermieristico A.O.U. G.Martino
Personale Ausiliario A.O.U. G.Martino
Direzione Sanitaria Aziendale
Direzione medica di presidio
Servizio Infermieristico
Comitato per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere
U.O.C. Igiene Ospedaliera
U.O.C. Farmacia
U.O.S. Sicurezza e Protezione
Prof.O.Grillo
D.ssa
A.Sicilia
0
………… Prima Emissione
.
Rev
Data
Causale
.
Ing.R.
Ing.
R. Dott.
Dott.
Intelisano
Intelisano
M.Magistri
A.Artemisia
Redazione
Verifica
Approvazio Codificato
RdF
RGQ
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DG / DS
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Procedura per il Lavaggio delle Mani
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PREMESSA
Poiché le mani, nella catena delle infezioni, rappresentano una delle principali vie di
trasmissione di microrganismi patogeni/agenti infettivi, l’igiene delle mani è considerata la
misura di prevenzione più importante nel controllo della trasmissione delle ICPA: i Centers
for Disease Control and Prevention (CDC) classificano questa misura di prevenzione in
prima categoria, in grado, da sola, di ridurre il tasso di incidenza delle ICPA.
La superficie cutanea ospita, in condizioni normali, fino ad un milione di microrganismi per
cm2, che costituiscono la flora residente e transitoria
La Flora RESIDENTE - colonizza gli strati più profondi
- di difficoltosa rimozione con la normale igiene delle mani
- costituisce la flora batterica meno frequentemente responsabile di ICPA
La Flora TRANSITORIA - colonizza gli strati superficiali
- di facile rimozione con la normale igiene delle mani
- costituisce la flora batterica più frequentemente responsabile di ICPA
L’igiene delle mani ha quindi l’obiettivo di agire sulla flora microbica presente su di esse,
eliminando quella transitoria e riducendo a livelli di sicurezza quella residente.
INDICAZIONI DI QUANDO LA PROCEDURA E’ NECESSARIA O RACCOMANDATA
Le indicazioni di quando la procedura è necessario o raccomandata sono riportate nelle
Categorie di Raccomandazioni WHO 2005 (HICPAP/CDC di Atlanta)
Indicazioni per il lavaggio delle mani e l’antisepsi delle mani
A) Quando le mani sono visibilmente sporche o contaminate con materiale proteico o
sangue o altri fluidi organici effettuare il lavaggio sociale (con acqua e detergente) o
lavaggio antisettico (con sapone antisettico e acqua)-CATEGORIA IA
B) Se le mani non sono visibilmente sporche: usare una soluzione alcolica per la
decontaminazione di routine in tutte le situazioni descritte dal punto C) al punto J)CATEGORIA IB
C) Decontaminare le mani prima di avere un contatto diretto con il pazienteCATEGORIA IB
D) Decontaminare le mani prima di indossare i guanti sterili per l’inserimento del
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catetere venoso centrale (CVC)-CATEGORIA IB
E) Decontaminare le mani prima di inserire cateteri urinari, cateteri vascolari periferici
o altri dispositivi invasivi che non richiedono una procedura chirurgica-CATEGORIA
IB
F) Decontaminare le mani dopo il contatto con la cute intatta del paziente (rilevazione del
polso, della pressione arteriosa, dopo aver sollevato il paziente)-CATEGORIA IB
G) Decontaminare le mani dopo il contatto con fluidi organici,escrezioni, mucose, cute non
intatta e medicazioni se le mani non sono visibilmente contaminateCATEGORIA IA
H) Decontaminare le mani passando da un sito contaminato del corpo a un sito pulito
durante l’assistenza al paziente-CATEGORIA II
I) Decontaminare le mani dopo il contatto con oggetti inanimati (strumenti medici
inclusi) nelle immediate vicinanze del paziente-CATEGORIA II
J) Decontaminare le mani dopo la rimozione dei guanti-CATEGORIA IB
K) Prima di mangiare e dopo la pausa effettuare il lavaggio sociale o lavaggio
antisettico delle mani-CATEGORIA IB
L) Le salviette antimicrobiche impregnate possono essere considerate come
un’alternativa al lavaggio sociale delle mani. Non possono essere considerate
l’alternativa al lavaggio antisettico nella riduzione della carica microbica dalle mani
degli operatori sanitari, in quanto esse non sono efficaci come il lavaggio antisettico
o l’uso delle soluzioni alcoliche-CATEGORIA IB
M) Effettuare il lavaggio sociale o lavaggio antisettico in caso di sospetta o provata
contaminazione con Bacillus anthracis. L’azione meccanica di rimozione data dal
lavaggio e dal risciacquo è raccomandata in queste circostanze poiché l’alcool, la
clorexidina, gli iodoformi e gli agenti antisettici hanno scarsa attività sulle spore-
CATEGORIA II
Alcuni accorgimenti
1. Non usare unghie artificiali o estensori durante l’assistenza a pazienti ad alto
rischio-CATEGORIA IA
2. Tenere le unghie corte meno di 0.4cm-CATEGORIA II
3. Indossare i guanti in caso di possibile contatto con sangue o con materiali
potenzialmente infetti, membrane mucose, cute non integra-CATEGORIA IC
4. Rimuovere i guanti dopo la cura del paziente. Non usare lo stesso paio di guanti per più di
un paziente e non lavare i guanti dopo l’uso tra differenti pazientiCATEGORIA IB
5. Cambiare i guanti passando da un sito contaminato a un altro-CATEGORIA II
PRATICABILITA’ DELLA PROCEDURA NEL CONTESTO LOCALE
L’ igiene delle mani è una Raccomandazione di Categoria I (CDC di Atlanta), risulta
pertanto una misura largamente sostenuta da studi clinici controllati che ne dimostrano
l’efficacia nella riduzione del rischio di infezioni ospedaliere ed è considerata utile dalla
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maggior parte degli esperti del settore. Tale misura, inoltre, è adattabile alla maggior parte
degli ospedali ed è considerata di pratica applicazione.
PUNTI CHIAVE PER L’IGIENE DELLE MANI
♦ tenere le unghie naturali, corte (meno di 5 mm) per limitare la carica microbica
sottoungueale ed evitare di lesionare i guanti
♦ non portare unghie artificiali o estensioni delle unghie quando si ha contatto diretto con i
pazienti perché i microrganismi che le colonizzano sono difficilmente rimovibili con il lavaggio
o la frizione delle mani
♦ non portare smalto per unghie quando si ha contatto diretto con i pazienti perché i
microrganismi sopravvivono facilmente sullo smalto rovinato
♦ non indossare gioielli (anelli, orologi, braccialetti) durante l’assistenza ai pazienti perché
non consentono la completa rimozione dello sporco dalle mani e mantengono un ambiente
umido che favorisce lo sviluppo di batteri, soprattutto Gram negativi
♦ usare creme o lozioni per la cura delle mani per ridurre il rischio di dermatiti irritative da
contatto
♦ non usare acqua troppo calda per risciacquare le mani in quanto l’esposizione ripetuta
all’acqua troppo calda può incrementare il rischio di dermatiti
♦ l’igiene delle mani deve essere praticata in tutte le situazioni in cui è presente il rischio di
trasmissione di patogeni, indipendentemente dall’uso dei guanti
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1. SCOPO
Lo scopo di questa procedura è fornire indicazioni su come garantire una corretta igiene
delle mani degli operatori dell’A.O.U. al fine di prevenire e ridurre l’insorgenza delle infezioni
nosocomiali correlate a pratiche assistenziali, promuovendo una corretta prassi igienica delle
mani.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si applica in tutte le UU.OO. dell’A.O.U. ed è destinata a tutti coloro che
hanno contatti diretti o indiretti con i pazienti e il loro ambiente durante lo svolgimento delle
rispettive attività: medici, infermieri, tecnici, personale di supporto, studenti, ecc. L'igiene
delle mani dev’essere praticata in tutte le occasioni di seguito descritte indipendentemente
dal fatto che vengano usati o meno i guanti.
3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
A.O.U
U.O.C
DAI
C.I.O
ICPA
Azienda Ospedaliera Universitaria
Unità Operativa Complessa
Dipartimento Assistenziale Integrato
Comitato di Controllo delle Infezioni Ospedaliere
Infezioni Correlate a Pratiche Assistenziali Infezione che si verifica
in un paziente durante il processo assistenziali in ospedale o in
un'altra struttura sanitaria e che non era manifesta né in
incubazione al momento del ricovero. Sono ICPA anche le infezioni
contratte
in ospedale ma che si manifestano dopo la dimissione e le infezioni
occupazionali tra il personale della struttura.
CDC
Antisettico
Centers for Disease Control - Atalanta
Agente chimico ad azione antimicrobica che inattiva i
microrganismi o inibisce la loro crescita sui tessuti viventi. Sono
inclusi alcoli, clorexidina gluconato, derivati del cloro, iodio, sali di
ammonio quaternario e triclosan.
Riduzione della carica microbica sulle mani mediante lavaggio con
prodotto antisettico o frizione con prodotto a base alcolica
Colonizza gli strati superficiali della cute, è di facile rimozione con il
lavaggio
delle mani. Spesso è acquisita dal personale sanitario durante il
contatto diretto con i pazienti o con superfici contaminate situate
nell’area circostante il paziente. Comprende microrganismi
frequentemente associati alle ICPA.
Colonizza gli strati più profondi della cute, è più resistente alla
rimozione, ma con l’uso degli antisettici è possibile ridurne la
carica. Comprende microrganismi con un basso potenziale
patogeno, ma responsabili di infezioni se introdotti in distretti
Decontaminazione
delle mani
Flora transitoria
Flora residente
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Sapone antisettico
Soluzione a base
alcolica
Frizione
antisettica
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normalmente sterili con tecniche invasive o qualora interessino
pazienti ad alto rischio infettivo.
Sapone contenente un agente antisettico ad una concentrazione
sufficiente ad inattivare i microrganismi e/o inibire
temporaneamente la loro crescita. L’attività detergente del sapone
inoltre può rimuovere sia la flora transitoria che altri contaminanti
dalla cute facilitando la loro successiva rimozione con l’acqua
Preparato a base alcolica da frizionare sulle mani per inattivare i
microrganismi e/o inibire la loro crescita. Questa tipologia di
preparati può contenere uno o più tipi di alcool, eccipienti ed
emollienti.
Applicazione di agenti antisettici a base alcolica su tutta la
superficie delle mani
per ridurre il numero di microrganismi presenti; non richiede l’uso di
acqua
corrente e di salvietta per asciugare le mani.
Igiene delle mani
Termine generale che si applica a: lavaggio delle mani con
sapone, lavaggio delle mani con sapone antisettico, frizione delle
mani con soluzione a base alcolica, lavaggio chirurgico delle mani,
frizione per l’antisepsi chirurgica delle mani.
Lavaggio
chirurgico delle
mani
Lavaggio delle mani con una soluzione contenente un agente
antisettico e acqua corrente da parte del personale chirurgico per
eliminare i microrganismi transitori delle mani e ridurre quelli
residenti.
4. RESPONSABILITÀ
E’ diretta responsabilità dei Direttori delle UU.OO. dell’AOU divulgare e fare applicare la
presente procedura al personale medico e sanitario non medico della propria U.O..
E’ Diretta responsabilità del Direttore dell’U.O.C. Farmacia procedere alla regolare fornitura
di prodotti dinfettanti idonei al lavaggio delle mani e scientificamente riconosciuti.
E’ diretta responsabilità dei Coordinatori Infermieristici assicurare il regolare rifornimento
ed immagazzinamento dei prodotti necessari per l’igiene delle mani e collaborare con il
direttore della U.O. di appartenenza nella divulgazione della procedura., formazione ed
informazione dei neoassunti, rilievo di non conformità
E’ diretta responsabilità dei medici e del personale sanitario non medico dell’A.O.U. la
corretta applicazione della procedura.
E’ diretta responsabilità del gruppo operativo del CIO verificare la corretta applicazione della
presente procedura
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5. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
5-1 LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI
Il lavaggio sociale delle mani ha lo scopo di allontanare fisicamente lo sporco e la maggior
parte della flora transitoria della cute. Secondo le raccomandazioni dell’OMS sono adottate
5 indicazioni per l’igiene delle mani che costituiscono i punti di riferimento temporali
fondamentali per gli operatori sanitari:
- prima del contatto con il paziente
- prima di effettuare una manovra asettica
- dopo un’ esposizione a materiale biologico
- dopo il contatto con il paziente
- dopo il contatto con l’ambiente circostante al paziente
Le indicazioni “prima” si verificano quando sussiste il rischio di trasmissione microbica al
paziente; le azioni corrispondenti a queste indicazioni proteggono il paziente.
Le indicazioni “dopo” si verificano quando sussiste il rischio di trasmissione microbica
all’operatore e/o all’ambiente sanitario; le azioni corrispondenti a queste indicazioni
proteggono gli operatori e l’ambiente sanitario.
Occorre pertanto procedere al lavaggio sociale delle mani:
• Ad inizio e fine turno
• Prima e dopo la distribuzione degli alimenti
• Prima e dopo l’uso dei servizi igienici
• Prima di qualsiasi attività che comporti contatto mani – bocca mani .
• Prima e dopo il rifacimento dei letti, l’uso dei guanti e la somministrazione della
terapia.
• Prima e dopo il contatto con i pazienti ( visita medica, rilievo parametri vitali,
ascoltazione del torace, palpazione addominale ecc.).
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Dopo la manipolazione di rifiuti (bendaggi, pannolini, padelle), pulizia di materiali o
aree contaminate o visibilmente sporche (sanitari, strumentazione medica)
La metodica da utilizzare è la seguente:
• Togliere anelli, orologi e braccialetti
• Bagnare e insaponare le mani con sapone liquido
• Strofinare accuratamente con attenzione agli spazi ungueali e interdigitali, per circa
30 secondi/ 1 minuto
• Risciacquare abbondantemente con acqua corrente
• Asciugare bene con salviette monouso, o con carta o asciugamano monodipendente
• Utilizzare l’ultima salvietta per chiudere eventualmente il rubinetto
Il lavaggio delle mani con acqua e sapone della durata d 15 secondi riduce la carica
batterica sulla cute dello 0.6-1.1log10, mentre il prolungamento del lavaggio a 30 secondi
determina una riduzione della conta dell’1.8-2.8log10.
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5.2 LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI
Il lavaggio antisettico delle mani ha lo scopo di prevenire le infezioni ospedaliere e
distruggere rapidamente tutta la flora occasionale e ridurre la carica microbica della flora
resistente della cute. Il lavaggio antisettico va eseguito con CLOREXIDINA GLUCONATO
4% in soluzione acquosa oppure con PVP-IODIO 7,5.
Il lavaggio antisettico delle mani deve essere eseguito:
• Prima e dopo procedure invasive ( cateterismi, apertura di accessi venosi, gestione
ferite, medicazioni, toracentesi, rachicentesi ecc.)
• In occasione di tecniche che richiedano l’utilizzo di guanti sterili ( aspirazione
orotracheale, gestione CVC , estubazioni, gestione tracheotomie ecc)
• Prima di assistere pazienti immunodepressi o con lesioni della cute (
ustionati,immaturi ecc.)
• Dopo aver assistito pazienti contagiosi
• Dopo esecuzione di medicazioni infette
• Dopo manipolazione di secreti, escreti, sangue e altri materiali biologici
• Dopo contatto accidentale con materiale biologico
• Prima di eseguire tecniche di asepsi.
• Prima di qualsiasi contatto con pazienti particolarmente a rischio (neonati,
immunodepressi).
• Prima di entrare in reparti ad alto rischio.
• Dopo il contatto con pazienti in isolamento.
Precauzioni :
• Rimuovere sempre anelli, orologi da polso, anelli e braccialetti, non utilizzare unghie
artificiali
• Le unghie devono essere ben curate, corte , e senza smalti
• Gli erogatori e dosatori degli antisettici non devono essere rabboccati; una volta
vuoti devono essere lavati, asciugati, disinfettati e riempiti con nuovo detergente
disinfettante; se monouso, devono essere eliminati negli appositi contenitori.
• È opportuno, per la cura della cute delle mani, applicare spesso creme idratanti a
base di oli minerali (es. glicerina)
TECNICA di esecuzione
•
•
•
•
•
Bagnare e insaponare le mani con sapone antisettico in soluzione saponosa
Strofinare accuratamente le mani fino ai polsi, ponendo attenzione agli spazi
ungueali e interdigitali, per circa 1-2 minuti
Risciacquare abbondantemente con acqua corrente
Asciugare bene con salviette monouso
Utilizzare l’ultima salvietta per chiudere eventualmente il rubinetto, se non a gomito o
a pedale
FRIZIONE IDROALCOLICA
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La frizione delle mani con soluzione idroalcolica può essere effettuata allo scopo di
decontaminare le mani.
Le indicazioni sono le medesime del lavaggio antisettico
La frizione idroalcolica può essere eseguita
• In assenza di acqua
• Se le mani non sono visibilmente sporche di materiale biologico
La metodica da utilizzare è la seguente:
• Applicare sul palmo della mano una quantità di prodotto sufficiente a coprire l’intera
superficie delle mani;
• Frizionare le mani tra di loro per almeno 20 secondi praticando i seguenti movimenti:
• prima palmo contro palmo, poi strofinare tra gli spazi interdigitali, dopodiché
frizionare il dorso di ciascuna mano con il palmo della mano opposta (V. immagini )
• Continuare a strofinare le mani fino a che non sono asciutte.
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CONTROINDICAZIONI ALL’USO DELLA SOLUZIONE ALCOLICA
Il prodotto disinfettante a base alcolica non va usato per frizionare le mani quando:
• le mani sono visibilmente sporche o contaminate da materiale biologico
• è fortemente sospetta o accertata l’esposizione a patogeni potenzialmente produttori
di spore, inclusi gli outbreaks di diarrea (clostridium difficile)
• dopo l’uso della toilette
• in caso di “intolleranza all’alcool e in presenza di dermatiti
AVVERTENZE:
• Non praticare mai in sequenza il lavaggio e la frizione delle mani
• Non asciugare le mani con una salvietta dopo la frizione
• Attendere il completo asciugamento delle mani dopo la frizione prima di indossare i guanti
• Non aggiungere nuova soluzione a un dispenser parzialmente vuoto perché il contenuto
può più facilmente inquinarsi
5.3 LAVAGGIO CHIRURGICO DELLE MANI
Tempo necessario: almeno 3 - 5’ minuti a seconda dell’antisettico utilizzato
Il lavaggio chirurgico delle mani ha lo scopo di prevenire le infezioni ospedaliere, rimuovere
lo sporco e la flora transitoria da mani, unghie e avambracci,ridurre al minimo la flora
residente.
Il lavaggio chirurgico delle mani deve essere eseguito da parte di tutta l’equipe chirurgica,
prima di eseguire interventi chirurgici. Tra un intervento chirurgico e l’altro se la durata è
stata di 3 ore o superiore , prima di eseguire manovre invasive nel torrente circolatorio,
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durante l’intervento chirurgico se in modo accidentale si è venuti a contatto con liquidi e
materiali organici per rottura dei guanti. Durata del lavaggio 3-5 m’
Per il lavaggio chirurgico usare o CLOREXIDINA GLUCONATO 4% in soluzione acquosa
con detergente, Irgasan DP 300 0,5% oppure PVP – IODIO 7,5 in soluzione acquosa con
detergente. Tenere a disposizione entrambi gli antisettici per eventuali allergie da parte del
personale . Gli erogatori di antisettico è preferibile che siano a muro e provvisti di leva per
azionamento a gomito; una volta vuoti, devono essere lavati, disinfettati e riempiti con nuovo
antisettico. conservare PVP-Iodio a temperature inferiori a 43°C ed evitare il contatto di
Clorexidina con mucosa corneale, orecchio medio e tessuto cerebrale
TECNICA DI ESECUZIONE lavaggio chirurgico :
1. Inumidire uniformemente mani ed avambracci fino a 2 cm. al di sopra
della piega dei gomiti, tenendoli sempre più bassi delle mani,
2. far scorrere un “netta-unghie” sterile sotto le unghie ed eliminarlo
3. distribuire l’antisettico, azionando con il gomito l’apposito erogatore, su mani e
avambracci,
4. frizionare le mani palmo contro palmo in senso rotatorio,
5. intrecciare le dita palmo su dorso alternativamente e frizionare,
6. intrecciare le dita palmo contro palmo e frizionare,
7. frizionare il dorso delle dita, strette tra loro, contro il palmo opposto,
8. insaponare e frizionare con il palmo i pollici alternativamente,
9. frizionare in senso rotatorio la punta delle dita nel palmo della mano
opposta alternativamente,
10.frizionare polsi ed avambracci fino ai gomiti in senso rotatorio,
11.risciacquare le mani e poi gli avambracci, tenendo i gomiti più bassi delle mani perché
l’acqua non scenda sulle stesse,
12.bagnare uno spazzolino sterile ed applicare la soluzione antisettica,
13.spazzolare solo le unghie (1 min. per mano) ed eliminare lo spazzolino,
14.risciacquare mani ed avambracci come al n. 11,
15.distribuire l’antisettico come al n. 3 e ripetere come ai n. dal 4 al 11
16.asciugare mani ed avambracci con 2 panni sterili differenti: prima una mano e poi il suo
avambraccio con movimento circolare (non ripassando dall’avambraccio alla mano),
sostituire l’asciugamano sterile e procedere come sopra per l’altro braccio
In caso di contatto con superfici non sterili durante il lavaggio delle mani, ripetere la
procedura
È opportuno, per la cura della cute delle mani, applicare spesso creme
idratanti a base di oli minerali (es. glicerina)
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Tra i fattori che influenzano l’efficacia del lavaggio chirurgico delle mani ci sono: la scelta
dell’agente antisettico, la tecnica del lavaggio, la durata, le condizioni delle mani, le modalità
per asciugarle ed indossare i guanti.
MONITORAGGIO igiene delle mani
STRUMENTO: Scheda di monitoraggio igiene delle mani ( V. allegato)
RESPONSABILITÀ: La compilazione della scheda di monitoraggio igiene delle mani è a
cura del caposala, controfirmata dal responsabile dell’U.O. e/o del blocco operatorio
PERIODICITA’: Trimestrale
FLUSSO INFORMATIVO:
Le schede di monitoraggio, debitamente compilate, dovranno essere consegnate dal
coordinatore infermieristico con frequenza trimestrale alla Direzione Sanitaria che le
consegnerà al CIO
Il CIO nel corso delle riunioni periodiche analizza le schede e provvede a pianificare
eventuali interventi prescrittivi
INDICATORI DI PROCESSO:
numero di schede di monitoraggio presso la direzione sanitaria. qualità della compilazione
delle schede di monitoraggio
INDICATORI DI ESITO: conformità indicatori biologici di contaminazione della mano random
del personale sanitario
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6. RIFERIMENTI
D.A. 890/02 relativo all’Accreditamento Istituzionale delle Strutture Sanitarie della
Regione Sicilia
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 - Testo Unico in materia di tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Giornale Italiano delle Infezioni nosocomiali vol.10 del 2 aprile/2003, linee guida per
l’igiene delle mani nelle strutture sanitarie
CDC.Guideline for isolation precautions: Preventing Transmission of Infectious
Agents inHealthcare Settings. 2007
CDC. Guideline for Hand hygiene in Helath-Care Settings: Recommendations of the
healthcare Infection Control Practices Advisory Committee and the
HICPAC/SHEA/APIC/DSA Hand Hygiene Task Force. MMWR 2002; 51 (No. RR16):1-44.
Pittet D, Hugonnet S, Harbarth S, et al. Effectiveness of a hospital-wide programme
to improve compliance with hand hygiene. Infection Control Programme. Lancet
2000; 356: 1307-12.
WHO Guideline for Hand Hygiene in Health Care Settings. Geneva. December 2004
Draft
CDC. Guideline for isolation precautions in hospitals. Infect Control Hosp Epidemiol
1996;17:53-80, and Am J Infect Control 1996;24:24-52.
WHO Guideline for Hand Hygiene in Health Care Settings. (Advanced draft) Global
Patient Safety Challenge 2005-2006: Clean care is safer Care
WHO. Guidelines on Hand Hygiene in Health Care. First global Patient Safety
Challenge. Clean Care is Safer Care. 2009
WHO. Patient Safety. Guide to Implementation. A guide to the Implementation of
Multimodal Hand Hygiene Improvement Strategy. 2009
7. ARCHIVIAZIONE
La presente procedura viene archiviata presso la segreteria della Direzione Medica di
Presidio e il Servizio Infermieristico, siti al terzo piano del Padiglione L, nonché presso la
segreteria del C.I.O., e presso tutte le UU.OO. aziendali nei rispettivi manuali della qualità.
8. ALLEGATI
Allegato 1:schede di monitoraggio per il lavaggio sociale, antisettico, chirurgico
9. APPARECCHIATURE
Rubinetterie a gomito o a pedale o con cellula fotoelettrica
Dispenser monodose di sapone detergente + antisettico
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10. REQUISITI PRELIMINARI
•
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•
•
•
Disponibilità di saponi detergenti e disinfettanti
Disponibilità di detergenti antisettici
Disponibilità di soluzioni idroalcooliche
Disponibilità di dispositivi di spazzolini per la detersione delle unghie
Disponibilità salviette monouso
11. CRITERI DI ACCETTAZIONE
5% non conformità sulla durata del lavaggio delle mani
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