Rompo tutto… e costo meno

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Rompo tutto… e costo meno
A VOLO
TIRO TIRO
a volo
Rompo tutto…
e costo meno
di Umberto
Bertozzi
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Fratello minore dell’Apex Impact, il Challenger della Caesar Guerini ne
condivide la meccanica e la possibilità d'intervenire nell’equilibrio del
fucile con il sistema Dts (Dynamic Tuning System), che permette al tiratore
di personalizzare tutte le pieghe e la bilanciatura senza l’intervento di
specialisti. Se a questo si aggiunge una eccellente resa balistica, avremo
fra le mani un ottimo attrezzo da tiro con un costo abbordabile
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FUCILI DA TIRO
I
n 10 anni la Caesar Guerini di Marcheno (Bs) ha avuto una crescita esponenziale impressionante. Produce praticamente tutti i fucili a canne sovrapposte lisce
e rigate, e tutti i modelli di semiautomatici.
La gamma dei suoi prodotti è molto vasta e
comprende modelli adatti a tutte le tasche,
ma con una caratteristica in comune: la cura
con la quale vengono costruiti e l’attenzione
rivolta all’estetica. Si tratta di una grande
produzione prevalentemente rivolta al
mercato estero, almeno fino a qualche
tempo fa. Fra i modelli della Caesar Guerini sono sempre stati
presenti fucili da tiro e a
suo tempo provammo
il Summit Trap,
primo fucile
della ditta
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a proporre una bindella rialzata e regolabile:
da questa base si è sviluppato il progetto
Dts (Dynamic Tuning Sistem) che come
risultato ha dato il sistema Impact, che
avremo modo di vedere dettagliatamente
nel box relativo. A questo punto, avendo un
attrezzo da tiro con caratteristiche molto
avanzate, la Caesar Guerini ha iniziato a
interessarsi più attivamente al mondo del
tiro a volo e un anno fa ha proposto l’Apex
Impact Trap da cui deriva il fucile in prova,
il Challenger Impact Trap. La linea del fucile
è decisamente bella come può esserlo quella
di un sovrapposto da tiro. Rispetto al fratello maggiore mancano le cartelle laterali,
tuttavia le incisioni presentano caratteristiche simili dal punto di vista esecutivo. Sul
rinforzo dei fianchi di bascula viene inciso
un grande ricciolo floreale, contornato
Il Challenger Impact Trap con le
cartucce usate
per la prova
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da altri riccioli più minuti, mentre
più avanti sono presenti altre incisioni
floreali. Il nome della ditta compare in
basso sulla cartella. Sul petto ancora un
grande rosone contornato da piccoli riccioli e sulla parte alta sottolineato da una
striscia aurea di alloro viene riportato il
nome del modello. Le incisioni vengono
tracciate a laser e terminate a mano dalla
Bottega di Giovannelli e questo è un’ulteriore dote di pregio. Le conchiglie sono
gradevoli e molto scavate e anche loro,
come la chiave di apertura, vengono incise a festoni floreali. Il fucile viene proposto per le specialità Sporting e Trap
nelle versioni standard e Impact. Nel
modello Sporting è presentato nei calibri 12 e 20. Il costo del fucile è di 4.146
euro (3.074 nella versione standard), e
comprende una serie di otto strozzatori
intercambiabili interni/esterni e un'elegante valigetta in Abs modello Thermo.
Questo costo, nettamente inferiore a
quello del fratello maggiore, pone il fucile nella fascia media degli attrezzi da tiro,
ma è ampiamente giustificato dalle sue
caratteristiche meccaniche, balistiche,
estetiche e soprattutto dalla possibilità
che offre al tiratore di poterlo customizzare a suo piacimento.
I fianchi di bascula presentano
incisioni a festoni
floreali. In basso
viene inciso il nome della ditta
Il “DueCon”
Le canne sono sovrapposte, assemblate a
monoblocco con bindellini di giunzione
ventilati e cromate internamente. La loro
lunghezza può essere di 760 mm (quella del
fucile in prova) o 810. Esistono anche canne
da 860 mm, ma solo nel modello Sporting.
Una caratteristica particolare delle canne
della Caesar Guerini è la loro foratura.
Infatti, partendo dalla camera di scoppio,
si procede per un tratto con un raccordo
che va da questa all’anima della canna,
chiamato “DueCon”. L’anima è forata
con il sistema “maxisbore” che, unito al
DueCon, consente allo sciame dei pallini
di avere una velocità superiore a quella di
canne forate in modo tradizionale.
Le strozzature del fucile in prova erano
quelle denominate dalla Caesar Guerini
Maxischoke Competition e consistono in
una serie di ben otto strozzatori interni/
esterni. Gli estrattori, ad ampio sviluppo,
sono automatici e le molle che li servono
vengono alloggiate dietro gli estrattori stes-
Il petto di bascula viene inciso con festoni
floreali e riporta il nome del modello sottolineato da un festone aureo di alloro
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La linea elegante e grintosa del fucile in prova
si. Sul corpo dell’estrattore, nella parte
anteriore, vengono ricavate dal pieno due
camme che, inserendosi nelle apposite sedi
poste sui fianchi interni della bascula, provvedono a caricare le molle che li servono.
Nella parte inferiore il monoblocco presenta posteriormente una doppia ramponatura
che contiene alla sua base le sedi del tassello
di chiusura. Anteriormente, si trovano altri
due ramponi che ospitano a loro volta le
sedi dei perni di basculaggio.
Grilletto regolabile orizzontalmente
La bascula viene prodotta da un blocco di
acciaio forgiato e finita colore argento antico.
Immediatamente sotto la culatta si trova
il tassello di chiusura, che si insedierà sulle
sedi ricavate sui ramponi posteriori del
monoblocco e costituirà la tenuta verticale
del fucile. Sul fondo di bascula, davanti alla
culatta, vengono ricavate le sedi della ramponatura posteriore del monoblocco, fornendo
così il primo
punto di tenuta
orizzontale, mentre
il secondo viene garantito dai ramponi anteriori del monoblocco che ospitano i perni di
basculaggio. Questi ultimi sono costruiti in
acciaio e possono essere sostituibili.
Sempre sul fondo della bascula scorre un pistone che, azionato dal dente centrale posto
sulla base della croce, provvede al caricamento delle molle che servono i cani.
La batteria è interna con una leva di scatto a doppia monta e cani con rimbalzo, e
viene azionata da molle elicoidali montate
su guidamolle. Le molle sono posizionate
orizzontalmente dietro ai cani, permettendo
così la massima forza e velocità di rilascio.
Lo sgancio è assicurato da un
monogrillo con funzionamento
inerziale. Nel modello Sporting
è selettivo. Il grilletto può venire
regolato orizzontalmente e pos-
sono essere scelti
due pesi di scatto. La sicura
è del tipo manuale standard e il comando è
costituito dalla classica slitta posta immediatamente dietro alla chiave di apertura.
I legni
Sono in noce accuratamente selezionato e
l’asta è a mezza coda di castoro con
Il grilletto ergonomico è regolabile longitudinalmente e si possono anche tarare in due posizioni il peso degli scatti
Aperto il fucile mostra
la ramponatura inferiore del monoblocco
con la sede del tassello di bascula. In evidenza anche la bella
forma delle chiocciole
piuttosto scavate
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Il sistema Dts delle canne
Abbiamo detto che Dts sta per Dynamic
Tuning System, e la parte customizzabile delle canne è proprio la bindella
che viene dotata di un mirino bianco
alla volata e di uno puntiforme di collimazione sulla mezzeria. È alta 17 mm
e si appoggia sulla canna alla base,
nella mezzeria e alla volata. Alla base
è fissata a un perno che le permette
di basculare, mentre alla volata viene
sistemata nella sua parte anteriore una
vite Torx che, azionata dalla sua chiave,
permette di sollevare la bindella e avere così un punto di impatto della rosata
da meno 50 a più 250 mm. Al di sotto
Il dispositivo Dts Kinetic Balancer, disponibile
a richiesta, consta di un cilindro in acciaio sul
quale vengono montate due molle fra le quali
si posizionano i pesi di bilanciamento
della bindella, negli spazi dove questa
non tocca la canna, corrono due astine
stabilizzatrici intercambiabili. Vengono
costruite in tre materiali diversi: quello
standard è l’ergal e pesa 15 g, ve ne
sono poi due in acciaio che pesano 50
g (quindi 35 più di quelle in ergal) e due
in tungsteno dal peso di 90 g (75 più
di quelle in ergal). Le astine vengono
fissate in volata, alla base e nella mezzeria nei punti in cui la bindella si salda
alle canne con degli spinotti che vengono rimossi da un apposito strumento,
fornito in dotazione al fucile.
Come è facilmente intuibile, cambiando
L’intera dotazione che forma il sistema DTS
Il guanciale è regolabile e può essere sia in
due lunghe scanalature orizzontali che
legno, sia in gomma morbida denominato
garantiscono un’eccellente presa alla mano
“no Impact”. La regolazione del calcio può
sinistra. All’interno è sistemata la croce con
avvenire in qualsiasi direzione e questo siun grosso dente posto al centro della sua
gnifica che è anche possibile “assecondare”
base, che serve a spingere il pistone posto
sul fondo della bascula e a caricare così le
molle che servono i cani. Al centro della
croce è posto un tassello intercambiabile
che consente di ripristinare l’eventuale lassità di tenuta e garantire sempre un perfetto
tiraggio delle canne. Il sistema di aggancio/
sgancio della croce è
del tipo a pompa. Il
calcio è a pistola stretta,
La bella linea delle
da tiro, e termina con
conchiglie a triplo
un calciolo in gomma
sbalzo e la chiave
piena. La sua lunghezza
di apertura incise.
è di 377 mm ed è la
Dietro si trova il coseconda, importante
mando della sicura
parte del sistema Dts.
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il materiale delle astine si può variare
la bilanciatura delle canne, rendendole
più leggere o più pesanti in punta. Ma
non basta: si possono avere infatti una
serie di pesi che si agganciano alle ventilazioni della bindella a grammatura
variabile che contribuiscono ulteriormente a personalizzare la bilanciatura
dell’attrezzo.
A questo sistema si aggiunge la customizzazione del calcio che, abbiamo
analizzato nell’articolo. Il risultato è
eccellente perché il tiratore, puntando
il fucile, non avverte nessuna differenza
dalla bindella tradizionale.
Il disegno che mostra come si posiziona all’interno del calcio il dispositivo Dts Kinetic Balancer
le variazioni fatte alla bindella. All’interno
del calcio si trova la sede per l’alloggiamento del Dts Kinetic Balancer, disponibile a richiesta. Si tratta di un cilindro
sul quale vengono inseriti, stretti fra due
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La volata delle
canne con gli
strozzatori intercambiabili
interni/esterni
Il monoblocco, con le superfici trattate a bastoncino (caratteristica di solito riservata ai
fucili fini), mostra nella parte posteriore la
ramponatura che contiene le sedi del tassello di chiusura. Nella parte anteriore invece vi sono altri due ramponi che ospiteranno
i perni di basculaggio. Sulla mezzeria delle
canne si trovano gli estrattori automatici e
il nottolino di caricamento delle molle che
li servono, ricavato direttamente dal pieno
dell’estrattore nella sua parte anteriore
Sul petto del monoblocco sono riportati i
marchi del Banco di prova, della Casa costruttrice e il numero di matricola
La bindella viene dotata di
un mirino bianco e, nella sua
parte anteriore, di una vite
Torx con il relativo strumento
di regolazione
molle, tre pesi di 40 g l’uno.
Quando l’attrezzo è completo
pesa 200 g ma, naturalmente, i
pesi possono essere inseriti nel
numero preferito dal tiratore.
Questo sistema, oltre che offrire una notevole diminuzione del rinculo,
consente anche di personalizzare (unitamente alle astine della bindella) nel modo
migliore il bilanciamento dell’attrezzo.
In pillole
Estetica:fucile dalla linea decisa e grintosa
che dimostra subito l’uso per il quale è stato progettato, ovvero il tiro di pedana.
Meccanica: classica, affidabile e ben costruita, molto difficilmente andrà incontro a
malfunzionamenti.
Brandeggio: molto buono in ogni occasione di tiro. Il fucile tende a perdonare gli
errori anziché penalizzarli.
Finiture: incisioni a festoni floreali su entrambi i fianchi di bascula e sul petto.
Nome della ditta sui fianchi e del modello sul petto.
Prezzo: 4.146 euro valigetta e serie di otto strozzatori intercambiabili
interni/esterni incluse. Si tratta di un costo ben compatibile con la
meccanica, la finitura, la resa balistica e l’estetica del fucile.
¤
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La prove di tiro
Il peso del Challenger Impact Trap è di 3.850
g: si tratta di un peso di tutto rispetto, tuttavia prendendo per la prima volta il fucile in
mano sembra molto più leggero e questo per
merito della sua ottima bilanciatura, dote
fondamentale per un attrezzo da tiro.
Come sempre, all’inizio abbiamo provato
il fucile a fermo contro il classico bersaglio
di 750 mm di diametro che ne contiene un
secondo, concentrico, di 350 mm. La distanza fissata è stata di 35 metri e le munizioni
usate sono state le Fiocchi Armi Magazine
caricate con 24 g di piombo 7,5. Le canne
avevano strozzature **/*. I primi colpi tirati hanno dimostrato una impressionante
stabilità del fucile con una distribuzione
ottimale della rosa. Abbiamo così deciso di
fare la classica prova riservata ai fucili da tiro
e a pochi altri, che consiste nei tirare il
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Sul fondo di bascula corre una slitta
cilindrica che provvede al caricamento
delle molle che servono i cani, sollecitata
dal dente centrale della croce. Immediatamente sotto la culatta si trova il tassello di chiusura che s'insedierà nelle sedi
dei ramponi posteriori del monoblocco
dando così vita alla tenuta verticale del
fucile. Davanti al tassello si trovano le
sedi della ramponatura del monoblocco che provvederanno al primo punto
di tenuta orizzontale. Sui fianchi interni
si trovano gli inviti delle camme degli
estrattori automatici. Un poco più avanti
e sotto a questi si trovano i perni di basculaggio che si insedieranno nei ramponi anteriori del monoblocco, creando
il secondo punto di tenuta orizzontale
più rapidamente possibile i due colpi a
disposizione, tenendo l’attrezzo fra le braccia
in modo “leggero”, il che significa non tenerlo
fermamente appoggiato alla spalla come
si dovrebbe sempre fare. I risultati
sono stati eccellenti e le due rosate
si sono quasi sovrapposte (150
mm di differenza in elevazione
per la seconda canna) a dimostrazione di un equilibrio pressoché
totale del fucile. La prova di tiro
a volo ha ampiamente confermato questi
primi risultati, consentendoci di seguire con
grande facilità i bersagli che via via venivano
proposti e ottenere ottimi risultati di seconda
canna. Non contenti, abbiamo voluto provare
il Challenger con diversi tempi di tiro e cioè
“seguendo a lungo” la traiettoria del piattello
La bindella con in mirino di collimazione
e le astine intercambiabili di pesi diversi
I pesi variabili che si assicurano sulle canne
La batteria è molto
compatta con le molle elicoidali piazzate
immediatamente
dietro ai percussori
che assicurano scatti
veloci e sicuri
prima di esplodere il colpo
(tiro lento), tirando il più
rapidamente possibile non
appena appariva il bersaglio
(tiro di stoccata) e usando un tempo
classico per il tiro a volo (medio-veloce). Ovviamente i risultati migliori li abbiamo otte-
nuti in quest’ultima situazione, che è quella più adatta al tiro
di pedana, in particolare con cartucce con
grammatura assai scarsa come quelle caricate
con 24 g. Abbiamo però rilevato un dato
molto importante: nei tiri “lenti” il fucile
ha seguito con grande facilità la traiettoria
Il calcio di tipo Montecarlo è dotato di un guanciale regolabile che viene servito da una piccola chiave a
impostagli inquadrando il bersaglio senza
brugola. Il guanciale può anche essere in gomma ed è perfettamente intercambiabile con quello in legno
problemi e continuando a seguirlo dopo
l’esplosione del primo colpo, anche se
inutilmente (se il primo colpo è stato fallito)
vista ormai l’eccessiva distanza del bersaglio.
Nel secondo caso si è rivelato quanto mai
docile nel correggere l’errore spesso inevitabile di una fucilata “strappata” e rimediare di
seconda, a patto che fosse tenuto saldamente
alla spalla e che le correzioni di brandeggio
fossero giuste e tempestive. In questo caso si
parla di un fucile che perdona molti errori
gravi, anziché penalizzare quelli leggeri. Nel
terzo caso il risultato è stato perfetto e il Challnger Impact Trap si è rivelato un eccellente
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Caesar Guerini Challenger Impact Trap cal. 12
Costruttore: Caesar Guerini
s.r.l., tel. 030 8966144,
www.caesarguerini.it
Modello: Challenger Impact Trap
Calibro: 12
Camera: 70
Destinazione d’uso: tiro al
Piattello Fossa
Lunghezza: 760 mm o 810
Canne: sovrapposte,
assemblate a monoblocco,
cromate internamente
Strozzature: serie di otto
strozzatori intercambiabili
interni/esterni
Bindella: regolabile, piana,
conica, ventilata da 10 mm
Mirino: sferico, bianco
¤
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PREZZO 4.146 euro valigetta e serie di otto strozzatori
intercambiabili interni/esterni compresi
Estrattori: automatici
Bascula: in acciaio speciale,
finita colore argento antico
Chiusura: a tassello basso su
ramponi
Batteria: interna, dotata di
molle elicoidali
Asta: in noce scelto a mezza
coda di castoro
Grilletto: monogrillo inerziale
Calcio: in noce scelto,
regolabile a pistola da tiro
Peso: 3.850 g
Finiture: incisioni di festoni
floreali sui fianchi con il nome
della ditta. Sul petto ancora
festoni floreali con il nome
del modello
IN POLIGONO
Cartucce impiegate: Fiocchi Armi Magazine
caricate con 24 g di piombo del 7,5
Totale pallini per cartuccia: 324
Distanza di tiro: 35 metri
Strozzature: 1a canna ** 2a canna *
Cerchio esterno di rosata: 750 mm
Cerchio interno di rosata: 350 mm
Percentuale totale di pallini
nel cerchio da 750 mm:
1a canna: 90% (291 pallini)
2a canna: 92% (298 pallini)
Percentuale di pallini nel cerchio esterno:
1a canna: 47% (152 pallini)
2a canna: 44% (142 pallini)
Percentuale di pallini nel cerchio interno:
1a canna: 43% (139 pallini)
2a canna: 48% (156 pallini)
Distribuzione: eccellente in ogni settore
Canna ****
Canna *
Caesar Guerini Challenger Impact Trap cal. 12 - Cartucce usate: Fiocchi Armi Magazine caricate con 24 g di piombo del 7,5
La base della
croce sulla quale viene montato
un tassello di
tiraggio
intercambiabile per
m a n te n e re
sempre una perfetta adesione
alle canne
attrezzo da tiro.
Naturalmente abbiamo voluto “giocare”
con le possibilità di customizzazione davvero
molto varie. Abbiamo
La forma elegante dell’astina con le scanalature laterali che
così portato il fucile a essere più
permettono una presa eccellente alla mano sinistra
leggero o più pesante di canne,
con una variazione della bilanciatura tale da renderlo del tutto “sbilanciato”.
Sono stati esperimenti abbastanza istruttivi
mostrato valido in ogni occasione di tiro e che
ma, quando lo abbiamo conformato secondo
potrà essere non solo un ottimo compagno
il nostro sistema di tiro, abbiamo avuto dei
per chi si avvicina per la prima volta alla pedarisultati davvero eccellenti. In definitiva posna (e se lo può permettere), ma anche per chi
siamo affermare che il fucile in prova si è didelle pedane è ampiamente padrone.
M
C
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