17.11.2009 - Dipartimento per il coordinamento dell`azione

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17.11.2009 - Dipartimento per il coordinamento dell`azione
S.A. 17.11.2009
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI
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Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 24 dello Statuto dell’Università
degli Studi di Bari, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 12.11.2005 ed emanato ai
sensi della Legge 09.05.1989 n. 168.
VERBALE N° 12/2009
Seduta del 17.11.2009
Si riunisce alle ore 09,50.
P = Presente
A = Assente
AG = Assente giustificato
P
- Il Magnifico Rettore, prof. Corrado PETROCELLI, Presidente;
- il prof. Augusto GARUCCIO, Pro-Rettore;
- il prof. Vito Nicola SAVINO, Preside della Facoltà di Agraria;
- il prof. Giuseppe PATRUNO, Preside della Facoltà di Economia;
- il prof. Bruno NOTARNICOLA, Preside della II Facoltà di Economia;
- il prof. Roberto PERRONE, Preside della Facoltà di Farmacia;
- il prof. Mario Giovanni GAROFALO, Preside della Facoltà di
Giurisprudenza;
- il prof. Antonio Felice URICCHIO, Preside della II Facoltà di
Giurisprudenza
- la prof.ssa Grazia DISTASO, Preside della Facoltà di Lettere e
Filosofia;
- il prof. Pasquale GUARAGNELLA, Preside della Facoltà di Lingue e
Letterature Straniere;
- il prof. Antonio QUARANTA, Preside della Facoltà di Medicina e
Chirurgia;
- il prof. Canio BUONAVOGLIA, Preside della Facoltà di Medicina
Veterinaria;
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- il prof. Luigi PALMIERI, Preside della Facoltà di Scienze Biotecnologiche;
- il prof. Cosimo LANEVE, Preside della Facoltà di Scienze della
Formazione;
- il prof. Paolo SPINELLI, Preside della Facoltà di Scienze
MM.FF.NN.;
- la prof.ssa Silvia ROMANELLI, Preside della II Facoltà di Scienze
MM.FF.NN.;
- il prof. Ennio TRIGGIANI, Preside della Facoltà di Scienze Politiche;
- il prof. Nicola CUFARO PETRONI, in rappresentanza dell’area
scientifica n. 1 “Matematica - Informatica”;
- il prof. Vittorio PICCIARELLI, in rappresentanza dell’area scientifica
n. 2 “Fisica;
- il prof. Saverio FLORIO, in rappresentanza dell’area scientifica n. 3
“Chimica”;
- il prof. Rocco LAVIANO, in rappresentanza dell’area scientifica n. 4
“Scienze della terra”;
- la prof.ssa Grazia Maria LIUZZI, in rappresentanza dell’area
scientifica n. 5 “Scienze Biologiche”
- il prof. Francesco RESTA, in rappresentanza dell’area scientifica n. 6
“Scienze mediche”;
- la prof.ssa Diana CONTE CAMERINO, in rappresentanza dell’area
scientifica n. 7 “Scienze farmaceutiche e veterinarie”;
- il prof. Giuseppe DE MASTRO, in rappresentanza dell’area scientifica
n. 8 “Agraria”;
- il prof. Stefano BRONZINI, in rappresentanza dell’area scientifica n. 9
“Scienze letterarie linguistiche e artistiche”;
- il prof. Giuseppe MASTROMARCO, in rappresentanza dell’area
scientifica n. 10 “Scienze dell’antichità”;
- il prof. Paolo PONZIO, in rappresentanza dell'area scientifica n. 11
"Scienze filosofiche, pedagogiche e psicologiche";
- il prof. Pierdomenico LOGROSCINO, in rappresentanza dell’area
scientifica n. 12 “Scienze giuridiche”;
- il prof. Ennio CORVAGLIA, in rappresentanza dell’area scientifica n.
13 “Scienze storiche, politiche e sociologiche”;
- la prof.ssa Angela Stefania BERGANTINO, in rappresentanza
dell’area scientifica n. 14 “Scienze economiche e statistiche”;
- il dott. Gianfranco BERARDI, in rappresentanza del personale tecnicoamministrativo;
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- il sig. Rocco CAMPOBASSO, in rappresentanza del personale tecnico-
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amministrativo;
il sig. Guido DE SANTIS, in rappresentanza del personale tecnicoamministrativo;
la sig.ra Giorgia ZAETTA, in rappresentanza degli studenti;
il sig. Claudio RICCIO, in rappresentanza degli studenti;
il sig. Giuseppe BELVEDERE, in rappresentanza degli studenti;
il sig. Rocco LOMBARDI, in rappresentanza degli studenti;
il sig. Vincenzo DE CEGLIE, in rappresentanza degli studenti;
la sig.ra Laura DE MARZO, in rappresentanza degli studenti;
il dott. Giorgio DE SANTIS, Direttore Amministrativo, Segretario.
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Dalle ore 12,30 alle ore 13,10 e dalle ore 14,00 alle ore 15,15 le funzioni di
Presidente della seduta sono state assunte dal ProRettore, prof. A. Garuccio.
Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta.
L’ordine del giorno è il seguente:
− Approvazione verbale riunione del 28.10.2009
− Comunicazioni del Rettore
I.
AMMINISTRAZIONE
1.
2.
Regolamento di Ateneo per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato
Regolamenti di funzionamento dei Dipartimenti:
− Lingue e Letterature Romanze e Mediterranee
− Scienze Statistiche
2bis. Proposta della II Facoltà di Giurisprudenza di conferimento della Laurea honoris
causa al prof. Abdoulaye Wade, Presidente della Repubblica del Senegal
2ter Corsi integrativi licei artistici statali – Anno Scolastico 2009/2010: nomina
coordinatore
II. ORGANI DI GOVERNO, GESTIONE, CONTROLLO, CONSULENZA E
GARANZIA
3.
Relazione dell’Autorità Garante degli Studenti sull’attività svolta nell’anno
accademico 2008/2009: audizione prof. P. Giocoli Nacci
III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
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4.
Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari
− (Dipartimento di Diritto Internazionale e dell’Unione Europea) ed il Consiglio
Regionale della Puglia per la pubblicazione del Periodico di informazione “Sud
in Europa”
− (Dipartimento Giuridico delle Istituzioni, Amministrazione e Libertà) e la Ditta
Autoricambi F.lli Lomuscio di Lomuscio F.sco & C. sas per l’attivazione di n. 1
assegno per collaborazione ad attività di ricerca
− e l’Università di Parigi IV - Sorbonne (Francia): rinnovo
− e l’Universidad Nacional De San Antonio Abad del Cusco (Perù) e
designazione coordinatore e componenti commissione per protocolli esecutivi
− e la Fondazione “Robert de Sorbonne” – Parigi (Francia)
− e l’Università Cheikt Anta Diop de Dakar (Senegal)
− (II Facoltà di Giurisprudenza) e la Direzione Marittima della Puglia e della
Basilicata Jonica, per il riconoscimento di crediti formativi universitari (CFU)
per le attività svolte presso le scuole di formazione dello stesso Ente
− e le Università di Rouen (Francia), Mons-Hainaut (Belgio) e Patrasso (Grecia),
per la regolamentazione delle modalità di organizzazione della rete europea
della formazione dottorale in Scienze dell’educazione (REFODOSE) e
designazione rappresentante nel Comitato Direttivo
− l’Istituto per la Formazione e lo Sviluppo dei Lavoratori (ISFOL) e l’Istituto
Nazionale di Statistica (ISTAT) e nomina due rappresentanti nel gruppo di
lavoro di cui all’art. 4
5. Accordo di collaborazione bilaterale tra l’Università degli Studi di Bari
− (Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica – Sez. di Criminologia
e Psichiatria Forense) ed il Centro Giustizia Minorile per la Puglia e
designazione componenti commissione preposta all’elaborazione dei
programmi attuativi
− e l’Università di Limoges (Francia)
− e l’Università di Ioannina (Grecia): rinnovo e designazione coordinatore
6. Master Universitario EMCT (EuroMediterranean in Culture and Tourism) – II
edizione A.A. 2009/2010
6a-b.Proposte di istituzione ed attivazione di master universitario e corso di
perfezionamento – A.A. 2009/2010
7. Riconoscimento di CFU per corsi IFTS per “Tecnico superiore per la ristorazione e
la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche” – Facoltà di
Economia e Agraria: ratifica decreto rettorale
VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
8.
Proposta di istituzione della Sezione di “Sociologia” nel Dipartimento di Psicologia
ai sensi dell’art. 83, comma 3, del Regolamento Generale di Ateneo
9. Disattivazione del Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Estimo e
Pianificazione Rurale
10. Ritiro opzione di docente da un Dipartimento e passaggio ad altro Dipartimento
VII. PERSONALE
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S.A. 17.11.2009
11. Richieste di restituzione risorse alle Facoltà a seguito di cessazioni
12. Procedure di valutazione comparativa per posti di ricercatore universitario
13. Richiesta autorizzazione per rinnovo contratti a tempo determinato stipulati con
collaboratori ed esperti linguistici per le esigenze della Facoltà di Lingue e
Letterature Straniere
− Varie ed eventuali
Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri
se ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della
validità dell'adunanza.
Con il consenso unanime dei senatori presenti, hanno presenziato alla odierna
riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire,
ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, i
Dirigenti dei Dipartimenti amministrativi interessati o altro funzionario da loro delegato.
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S.A. 17.11.2009/saluto
SALUTO AL PRESIDE BRUNO NOTARNICOLA
Il Rettore nel ricordare che, con D.R. n. 9696 del 07.09.2009, a decorrere dal
01.11.2009, il Prof. Bruno Notarnicola, professore straordinario presso la II° Facoltà di
Economia dell’Università degli Studi di Bari – sede didattica di Taranto, è stato nominato
Preside della medesima Facoltà, per il triennio accademico 2009/2012, rivolge al succitato
componente del Senato Accademico un caloroso augurio di benvenuto e di buon lavoro.
Il Senato Accademico, unanime, si associa.
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S.A. 17.11.2009/appr.verbale
APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 28.10.2009
Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo
alla riunione del 28.10.2009.
Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione,
approva il verbale relativo alla succitata seduta.
Egli, inoltre, nel ricordare che, nella suddetta riunione, relativamente alla
questione concernente “Iscrizione ai corsi singoli”, questo Consesso deliberò, tra l’altro,
che, a decorrere dall’a.a. 2009/2010, agli studenti che conseguiranno la laurea triennale
entro la sessione straordinaria è consentito seguire “corsi singoli” e sostenere i relativi
esami del primo anno della laurea specialistica/magistrale, fatte salve le eventuali
propedeuticità, con esclusione dei Corsi di Laurea a numero programmato, con la
precisazione che sono compresi anche gli “esami integrativi” ai fini dell’iscrizione alle
lauree specialistiche, nonché quelli “a scelta dello studente” con esclusione di quelli
contemplati nel primo semestre, rilevata l’opportunità di operare un distinguo fra Corsi di
Laurea a numero programmato a livello nazionale e quelli a livello locale, propone, ad
integrazione della succitata delibera:
− che l’esclusione dalla possibilità di seguire “corsi singoli” e sostenere i relativi esami
del primo anno della laurea specialistica/magistrale, fatte salve le eventuali
propedeuticità, sia limitata ai Corsi di Laurea a numero programmato a livello
nazionale;
− di invitare i rappresentanti degli studenti a sottoporre all’attenzione della
Commissione Didattica di Ateneo una proposta articolata per quanto attiene la
fattispecie in oggetto relativamente ai Corsi di Laurea a numero programmato a livello
locale.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
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S.A. 17.11.2009/comunic.
COMUNICAZIONI DEL RETTORE
Il Rettore dà lettura delle seguenti comunicazioni, allegate al presente verbale con
il numero 1, già poste a disposizione dei senatori:
A)
e-mail del 30.10.2009, a firma del Preside della Facoltà di Agraria, Prof. Vito Nicola
Savino,
concernente
l’approvazione
del
progetto
“Tempus”
che
prevede
l’internazionalizzazione della Laurea Magistrale in Medicina delle Piante e la
condivisione del sistema europeo per la formazione universitaria;
B)
e-mail del 16.11.2009, a firma del Prof. Salvo Vaccaro, Delegato per la Cooperazione
Internazionale allo Sviluppo, di trasmissione della “Dichiarazione Finale” esitata dal
Convegno delle Reti universitarie meridionali sulla Cooperazione allo sviluppo,
organizzato dall’Università di Palermo unitamente alla Direzione Generale della
Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ed alla CRUI;
C)
e-mail del 16.11.2009, a firma del dott. Matteo Piovella, Segretario Tesoriere SOI
Società Oftalmologica italiana, concernente Scuole di specializzazione mediche
AA.2009/2010;
D)
e-mail del 16.11.2009, pervenuta da parte della Fondazione Sgarbi, di invito al
“Festival della Cultura Ebraica e d’Israele” che si svolgerà a Salemi dal 26 al 29
Novembre 2009.
Il Rettore, altresì, in relazione al “Disegno di Legge in materia di organizzazione e
qualità del sistema universitario, di personale accademico e di diritto allo Studio”,
preannuncia che, in sede di varie ed eventuali, sottoporrà all’attenzione del Senato
Accademico la proposta di istituzione di una commissione mista SA/CA, con il compito di
approfondire il predetto provvedimento, nonché di raccogliere pareri, giudizi, criticità e di
formulare apposite proposte di emendamento da sottoporre agli Organi di Governo.
Il Senato Accademico prende nota.
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S.A. 17.11.2009/p.1
I.
AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO DI ATENEO PER IL RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI
A TEMPO DETERMINATO
Il Rettore, dopo aver ricordato che questo Consesso, nella riunione del
28.10.2009, deliberò di rinviare ogni determinazione in merito all’argomento in oggetto
alla odierna riunione, ravvisando la necessità di verificare la possibilità di adeguare la
bozza del Regolamento di Ateneo per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato
al Disegno di Legge in materia di organizzazione e qualità del sistema universitario, di
personale accademico e di diritto allo studio in via di definizione ed alle ulteriori
osservazioni che fossero pervenute agli Uffici dell’Amministrazione, apre il dibattito sulla
seguente bozza del Regolamento de quo, già posta a disposizione dei presenti, emendata
con le osservazioni pervenute dai proff. Palmieri e Cufaro Petroni, parzialmente accolte
dalla Presidenza:
““UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI
REGOLAMENTO DI ATENEO PER IL RECLUTAMENTO DI RICERCATORI A
TEMPO DETERMINATO
Art. 1
Ambito di applicazione
Il presente Regolamento disciplina il reclutamento di personale addetto allo
svolgimento di attività di ricerca e di didattica integrativa con rapporto di lavoro
subordinato tramite la stipula di contratto di diritto privato a tempo determinato.
Art.2
Finanziamento
Le assunzioni di personale di cui all'art. 1 possono avvenire in relazione a
programmi e/o progetti di ricerca finanziati dall'Università o da soggetti terzi, sia pubblici
che privati, nel quadro di specifici rapporti contrattuali o convenzionali, nel rispetto delle
finalità istituzionali dell'Università.
Qualora le risorse esterne vengano assegnate all'Ateneo e non alle singole
strutture, alla relativa ripartizione provvedono il Senato Accademico ed il Consiglio di
Amministrazione per gli aspetti di rispettiva competenza.
Art. 3
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S.A. 17.11.2009/p.1
Procedure per l’indizione delle selezioni
N.B.: Proposte prof. Palmieri accolte dalla Presidenza in corsivo sottolineato
1.
I Dipartimenti approvano il programma di ricerca e propongono ad una
Facoltà l’affidamento di attività didattica integrativa nell’ambito di uno o più corsi di
studio di I o II livello attivi presso l’Ateneo. La proposta di contratto deve essere sottoposta
dal Consiglio di Facoltà all’approvazione del Senato Accademico e del Consiglio di
Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza.
2. Le proposte debbono indicare:
a) il settore scientifico-disciplinare come previsto dalla normativa vigente;
b) il programma di ricerca e la sua durata, il responsabile del programma,
nonché l'attività di didattica integrativa prevista;
c) l’impegno orario dell’attività di ricerca e dell’attività didattica integrativa;
d) la durata del contratto, che non potrà eccedere i tre anni eventualmente
rinnovabili fino a complessivi anni sei;
e) i compiti che verranno affidati al ricercatore a contratto;
f) i requisiti necessari per lo svolgimento dei compiti sopra indicati;
g) la somma destinata ai finanziamenti del contratto e degli oneri accessori e
la relativa copertura finanziaria.
Art. 4
Requisiti di partecipazione alle valutazioni comparative
1. Sono ammessi a partecipare alle valutazioni comparative i candidati italiani e
stranieri in possesso del titolo di dottore di ricerca o equivalente, conseguito in Italia o
all'estero o, per la Facoltà di Medicina e chirurgia, del diploma di Scuola di
Specializzazione, ovvero possessori di laurea specialistica e magistrale o altri studiosi,
che abbiano comunque una elevata qualificazione scientifica valutata secondo le
procedure di cui all'art. 6. Sono altresì ammessi a partecipare alle valutazioni comparative
i candidati italiani e stranieri in possesso della qualifica di "Ricercatore dalla comprovata
esperienza" secondo la definizione enunciata dalla Carta europea dei Ricercatori. (1)
2.I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione delle domande di ammissione alle valutazioni comparative.
3.L'esclusione dalla valutazione comparativa è disposta con motivato decreto
rettorale e notificata all'interessato.
Art.5
Commissione giudicatrice
1. Le Commissioni giudicatrici sono composte da un professore ordinario o
associato nominato dalla Facoltà che ha richiesto il bando e da due professori
ordinari sorteggiati in una lista di sei commissari designati dalla medesima Facoltà tra i
professori ordinari di altro Ateneo appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando.
La nomina avviene con decreto del Rettore e viene resa pubblica per via telematica sul sito
d'Ateneo.
2. Ogni Commissione deve concludere i propri lavori entro tre mesi dalla data del
decreto Rettorale di nomina. Il Rettore può prorogare il termine per la conclusione della
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procedura per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal presidente della
Commissione. Nel caso in cui i lavori non si siano conclusi entro il termine fissato, il
Rettore, con provvedimento motivato, avvia le procedure per la sostituzione, con le stesse
modalità di cui al comma 1, dei componenti cui siano imputabili le cause del ritardo,
stabilendo nel contempo un nuovo termine per la conclusione dei lavori.
Art.6
Procedura di reclutamento e valutazione comparativa
N.B.:Proposte prof. Palmieri accolte dalla Presidenza in corsivo sottolineato (comma
4 lett. a), prima alinea punto 5 e punto 12)
1. Al reclutamento dei ricercatori con contratto a tempo determinato si procede
mediante valutazione comparativa dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei candidati
secondo quanto stabilito dal presente regolamento. Il bando è adottato dal Rettore ed è
pubblicato sul sito web dell'Ateneo, con indicazione della data in cui la pubblicazione è
avvenuta.
2. La domanda di ammissione, redatta in carta semplice e debitamente firmata, va
presentata presso il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Personale docente a
mano o a mezzo raccomandata entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione del bando nel sito d'Ateneo.
3. Gli aspiranti sono tenuti, pena l'esclusione dal concorso, ad allegare alla
domanda:
a) il proprio curriculum;
b) l'elenco di tutti i documenti e titoli che ritengono utili ai fini della
valutazione comparativa;
c) le pubblicazioni eventualmente prodotte ed il relativo elenco.
d)
(1) I ricercatori dalla comprovata esperienza sono quelli che vantano almeno 4 anni di esperienza
nel campo della ricerca (equivalente a tempo pieno) a decorrere dal momento in cui hanno ottenuto il
diploma che dà accesso diretto agli studi di dottorato, nel Paese in cui hanno ottenuto la laurea/il diploma, o
che sono già titolari di un diploma di dottorato, indipendentemente dal tempo impiegato per ottenerlo.)
4. Ai fini della valutazione del curriculum complessivo e delle pubblicazioni
scientifiche del candidato, devono essere rispettati i criteri di seguito indicati, con
predeterminazione, da parte della Commissione, del peso a ciascuno attribuito:
a) congruenza delle competenze del candidato in relazione al progetto di
ricerca ovvero con le tematiche comprese nella declaratoria del settore
scientifico-disciplinare per il quale è bandita la valutazione comparativa;
b) apporto del candidato nei lavori in collaborazione;
c) originalità della produzione scientifica e rilevanza scientifica delle
pubblicazioni, loro collocazione editoriale e loro diffusione all'interno della
comunità scientifica,
d) natura dell'attività didattica eventualmente svolta dal candidato e sua
congruenza con contenuti dell'attività didattica integrativa richiesta dal
bando;
e) partecipazione a programmi di ricerca nazionali o internazionali.
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5. Sono valutabili i seguenti titoli, debitamente documentati, purché la tipologia
sia prevalentemente attinente al settore per cui è bandita la valutazione comparativa:
a) possesso del titolo di dottore di ricerca o equivalente conseguito in
Italia o all’estero;
b) svolgimento di attività didattica a livello universitario in Italia o
all’estero;
c) prestazione di attività di formazione e ricerca, anche con rapporti di
lavoro a tempo determinato, prestati negli Atenei e negli Enti pubblici
di ricerca italiani e stranieri;
d) svolgimento di attività di ricerca, formalizzata da rapporti
istituzionali, presso soggetti pubblici e privati italiani e stranieri;
e) svolgimento di attività in campo clinico relativamente a quei settori
scientifico-disciplinari in cui sono richieste tali specifiche competenze;
f) realizzazione di attività progettuale relativamente ai settori scientificodisciplinari nei quali è prevista;
g) organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca
nazionali e internazionali;
h) titolarità di brevetti relativamente ai settori scientifico-disciplinari nei
quali è prevista;
i) partecipazione in qualità di relatore a congressi a convegni nazionali
ed internazionali;
j) il conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali
per attività di ricerca.
6. La valutazione di ciascun elemento indicato al comma 5 è effettuata
considerando specificamente la significatività che ciascun elemento assume in ordine
alla quantità e alla qualità dell’attività di ricerca svolta dal singolo candidato.
7. Nella definizione dei criteri, costituiscono, in ogni caso, titoli preferenziali:
a) il dottorato di ricerca o il diploma di specializzazione per la Facoltà di
Medicina e chirurgia;
b) le attività svolte in qualità di assegnista e contrattista ai sensi dell’art.
51, comma 6, della legge n. 449 del 27/12/1997, purché la tipologia sia
prevalentemente attinente al settore per cui è bandita la valutazione
comparativa;
c) le attività svolte in qualità di borsisti post-dottorato ai sensi della legga
398 del 30/11/1989.
8. Nella valutazione comparativa delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni
giudicatrici prendono in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati
per la pubblicazione secondo le norme vigenti nonché saggi inseriti in opere
collettanee e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale con l’esclusione di
note interne o rapporti dipartimentali.
9. La valutazione comparativa delle pubblicazioni è effettuata sulla base dei
seguenti criteri:
a) originalità, innovatività e importanza di ciascuna pubblicazione
scientifica;
b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il progetto di ricerca, con il
settore scientifico-disciplinare per il quale è bandita la procedura,
ovvero con tematiche interdisciplinari ad esso correlate;
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c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna
pubblicazione e sua diffusione all’interno della comunità scientifica;
d) determinazione analitica, anche sulla base di criteri riconosciuti nella
comunità scientifica di riferimento, dell’apporto individuale del
candidato nel caso di partecipazione del medesimo a lavori in
collaborazione.
10. Solo relativamente all’ambito dei settori scientifico-disciplinari in cui ne è
riconosciuto l’uso a livello internazionale, le commissioni nel valutare le pubblicazioni
si avvalgono anche dei seguenti indici:
a) numero totale delle citazioni
b) numero medio di citazioni per pubblicazione
c) “impact factor” totale
d) “impact factor” medio per pubblicazione
e) combinazioni dei precedenti parametri atti a valorizzare l’impatto
della produzione scientifica del candidato ( indice di Hirsch o simili).
11. Le commissioni giudicatrici devono altresì valutare la consistenza
complessiva della produzione scientifica del candidato, l’intensità e la continuità
temporale della stessa, fatti salvi i periodi, adeguatamente documentati, di
allontanamento non volontario dall’attività di ricerca,con particolare riferimento alle
funzioni genitoriali.
12. La commissione, nella prima seduta, definisce i titoli che ritiene valutabili ai
fini della valutazione comparativa, oltre a quelli di cui ai punti 5 e 7, e i punteggi
attribuibili a tutti i titoli.
13. La valutazione comparativa è effettuata sulla base dei titoli illustrati e
discussi davanti alla commissione e delle pubblicazioni dei candidati, ivi compresa la
tesi di dottorato, utilizzando i succitati parametri.
14. AI termine dei lavori, la Commissione, sulla base delle valutazioni dei titoli e
delle pubblicazioni scientifiche, redige una motivata relazione riassuntiva in cui sono
riportati i punteggi conseguiti da ciascun candidato nonché il giudizio complessivo della
Commissione sui singoli candidati in base ai quali essa dichiara il vincitore.
Art. 7
Accertamento della regolarità degli atti
1. La regolarità formale degli atti è accertata con decreto rettorale entro trenta
giorni dalla consegna dei verbali presso l'ufficio concorsi. Di tale accertamento viene data
pubblicità telematica sul sito dell'Ateneo.
2. Nel caso in cui il Rettore riscontri vizi di forma, entro il termine di trenta
giorni, rinvia con provvedimento motivato gli atti alla Commissione per la
regolarizzazione, stabilendone il termine.
Art.8
Disciplina del rapporto
1. Il rapporto di lavoro che si instaura fra l'Università degli studi di Bari ed il
vincitore delle valutazioni comparative bandite in base al presente Regolamento è a tempo
determinato ed è regolato dalle disposizioni vigenti in materia, anche per quanto attiene al
trattamento fiscale, assistenziale e previdenziale previsto per i redditi da lavoro dipendente.
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2. Secondo quanto prescritto dall'art. 1, comma 14, della legge n. 230/2005,
l'attività svolta in base a tali contratti costituisce titolo preferenziale da valutare
obbligatoriamente nei concorsi dell'Ateneo che prevedono la valutazione dei titoli. La
titolarità di tali contratti non precostituisce diritto per l'accesso ai ruoli dell'Università.
3. Ai ricercatori a tempo determinato si applicano, in quanto compatibili, le
disposizioni del DPR 382/80 nonchè quelle dello Statuto di autonomia, con particolare
riferimento alla disciplina relativa all’elettorato attivo e passivo dei predetti soggetti negli
Organi Accademici di Ateneo.
Art. 9
Incompatibilità
1. II contratto non è cumulabile con le attività di lavoro escluse dalla vigente
normativa sui docenti universitari a tempo pieno e non è cumulabile con altri contratti di
lavoro subordinato, né con assegni di ricerca ex art. 51 della legge 27/12/97, n. 449. Per il
trattamento giuridico – ivi compreso il regime delle incompatibilità - si applica, in quanto
compatibile, la normativa dei ricercatori non confermati a tempo indeterminato, e per il
regime autorizzativo si applica quanto disposto dall'art 53 del Decreto Legislativo
30/03/2001 n. 165 nonché dal Regolamento per le autorizzazioni a svolgere incarichi
retribuiti redatto dall'Ateneo.
2. Per tutto il periodo di durata dei contratti di cui al presente Regolamento i
dipendenti delle amministrazioni statali sono collocati in aspettativa senza assegni né
contribuzioni previdenziali, ovvero in posizione di fuori ruolo nei casi in cui tale posizione
è prevista dagli ordinamenti di appartenenza, parimenti senza assegni né contributi
previdenziali.
Art. 10
Stipula del contratto individuale di lavoro
N.B.: Proposte prof. Palmieri accolte dalla Presidenza in corsivo sottolineato
1. A seguito del decreto di approvazione degli atti della Commissione da parte del
Rettore, il vincitore della valutazione comparativa è invitato a stipulare il contratto di
lavoro. Il contratto deve contenere:
a) la specificazione della durata temporanea del rapporto di lavoro;
b) l'indicazione della data di inizio e del termine finale dei rapporto di lavoro;
c) l'indicazione dei programma di ricerca e dell'eventuale attività didattica
prevista;
d) l'indicazione della retribuzione;
e) l'indicazione della struttura didattica e di ricerca di afferenza;
f) il responsabile del programma di ricerca;
g) il settore scientifico-disciplinare.
2. II contratto di lavoro, redatto in forma scritta, è sottoscritto dal vincitore della
valutazione comparativa e dal Rettore.
Art. 11
Modalità di svolgimento del rapporto di lavoro
14
S.A. 17.11.2009/p.1
N.B.: Proposte prof. Palmieri accolte dalla Presidenza in corsivo sottolineato
1. L'attività didattica integrativa svolta dal titolare del contratto è prestata
all'interno di uno o più Corsi di Studio di I o II livello attivi presso l'Ateneo,
preferibilmente Corsi di laurea magistrale, indicati dalla struttura proponente, d'intesa con
la Facoltà interessata. Tale attività dovrà comunque essere limitata o circoscritta, e non
dovrà superare un impegno orario complessivo di 350 ore nell’ambito dell’impegno di
lavoro orario annuo di 1500 ore. In ogni caso i titolari svolgono la predetta attività didattica
in modo da non interferire con l'attività di ricerca e da garantire che siano efficacemente
perseguiti gli obiettivi scientifici concordati con il responsabile del programma di ricerca.
La presenza in sede deve essere distribuita nell'arco dell'anno, salvo autorizzazione delle
strutture di afferenza.
2. Il ricercatore annota le attività svolte in apposito registro che dovrà essere
conservato a sua cura, debitamente firmato in calce ad ogni annotazione, e reso disponibile
al responsabile del programma che dovrà controfirmarlo relativamente alle parti di propria
competenza. Alla scadenza del contratto il registro dovrà essere depositato presso la
Presidenza della Facoltà di afferenza.
3. Al termine del periodo contrattuale di cui al successivo art. 12 comma 1,
l'attività scientifica svolta dal ricercatore a contratto viene sottoposta per la valutazione alla
struttura di afferenza; l’attività didattica viene sottoposta per la valutazione alla Facoltà.
4. Alla scadenza del contratto la relazione o le relazioni dovranno essere
depositate presso la direzione della struttura interessata.
Art. 12
Durata del contratto e trattamento economico
N.B.: Proposta prof. Palmieri accolta dalla Presidenza in corsivo sottolineato
(seconda parte punto2)
1. Il contratto ha durata minima annuale e massima triennale.
2. Il contratto può essere rinnovato per un periodo tale che la durata
complessiva del rapporto di lavoro non superi i sei anni. La richiesta di rinnovo è avanzata
dalla Facoltà proponente, su proposta del Dipartimento di afferenza, con motivata
relazione sull'attività di ricerca e di didattica svolta e individuazione delle risorse
finanziarie.
3. Il trattamento economico è pari al 120% del trattamento economico iniziale dei
ricercatori universitari confermati a tempo pieno così come stabilito dall’art. 2 del D.L. n.
57/87, convertito nella legge n. 158 /87.
Art. 13
Risoluzione del contratto
La risoluzione del contratto è determinata:
a) dalla scadenza del termine;
b) dal recesso per giusta causa di una delle parti, che opera dal momento
della ricezione della relativa comunicazione.
15
S.A. 17.11.2009/p.1
Art. 14
Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali
forniti dai candidati saranno raccolti presso l’Università degli Studi di Bari —
Dipartimento Risorse Umane - Area Personale Docente, per le finalità di gestione della
valutazione comparativa. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione
dei requisiti di partecipazione pena l'esclusione dalla procedura.
Art. 15
Entrata in vigore
Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di
emanazione del Decreto Rettorale.””
Nella suddetta bozza sono riportate in grassetto le parti testualmente riprese dalla
legge 4 novembre 2005, n. 230 recante “Nuove disposizioni concernenti i professori e i
ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori
universitari”, dal decreto legge 10 novembre 2008, n. 180, recante “Disposizioni urgenti
per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario
e della ricerca”, nel testo coordinato con la legge di conversione del 9 gennaio 2009, n. 1 e
dal D.M. 28 luglio 2009, prot. n. 89/2009, pubblicato sulla G.U. n. 203 del 02.09.2009
concernente i “parametri per la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni dei candidati
nelle procedure di valutazione comparativa per posti di ricercatore universitario”, mentre
sono evidenziate le parti riprese dal Decreto interministeriale del 16 settembre 2009, prot.
n. 94/2009, inviato agli Organi di controllo per la registrazione, in materia di “criteri per la
stipula di contratti di diritto privato a tempo determinato per lo svolgimento di attività di
ricerca e di didattica integrativa presso le Università, ai sensi dell’art. 1, comma 14 della
Legge 14 novembre 2005, n. 230”.
Ciò premesso, il Rettore sottolinea l’opportunità di addivenire ad una celere
approvazione del Regolamento de quo, senza attendere ulteriormente gli esiti del dibattito
parlamentare sul citato DDL, che potrebbe dilazionare troppo i tempi, tenuto conto, altresì,
che il regime di reclutamento ivi previsto favorisce la buona riuscita dei contatti intesi ad
ottenere finanziamenti esterni a sostegno dell’attività didattica e scientifica dell’Università,
superando il meccanismo penalizzante di cui al Regolamento per l’acquisizione di fondi
16
S.A. 17.11.2009/p.1
esterni finalizzati alla copertura dei costi per il reclutamento di personale docente e
ricercatore (D.R. 6336 del 22 giugno 2005) che richiede una durata della convenzione di
finanziamento esterno non inferiore ad otto anni e la copertura a carico dell’Ateneo dei
costi relativi al posto di ruolo, per gli anni successivi alla scadenza della stessa. Egli
riferisce, in particolare, in merito ai contatti avviati dal Preside della Facoltà di Medicina e
Chirurgia, intesi a consolidare alcune offerte già formulate dalla Provincia, dalle ASL ed
altre multinazionali del settore, nonché, della trattativa avviata, unitamente al ProRettore,
con la Regione Puglia, dichiaratasi disponibile a sovvenzionare posti per giovani
ricercatori in settori di ricerca già finanziati nell’ambito della iniziativa di successo delle
reti di laboratorio, nell’auspicio che tale intesa possa tradursi in viatico per ottenere
finanziamenti regionali anche per altri settori scientifici ed umanistici.
Si allontanano, alle ore 10,10, il ProRettore ed il senatore Riccio.
Egli,
soffermandosi,
in
particolare,
sulla
problematica
concernente
la
Commissione giudicatrice, composta, ai sensi dell’art. 5, “da un professore ordinario o
associato nominato dalla Facoltà che ha richiesto il bando e da due professori ordinari
sorteggiati in una lista di sei commissari designati dalla medesima Facoltà tra i professori
ordinari di altro Ateneo appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando”, secondo
una procedura più celere del “sorteggio nazionale” previsto per i ricercatori a tempo
indeterminato, informa che, a seguito di apposita richiesta di chiarimenti formulata dal
Direttore Amministrativo al Ministero, quest’ultima procedura vale solo per il
reclutamento dei ricercatori a tempo indeterminato.
Egli rimarca la ratio del Regolamento in esame inteso a valorizzare il percorso
formativo post laurea ed i curricola maturati dai candidati nel campo della ricerca,
sottolineando i molteplici titoli utilmente valutabili ai fini del reclutamento e
soffermandosi, in particolare, sulle caratteristiche delle pubblicazioni, in linea con le citate
declaratorie ministeriali per la valutazione delle pubblicazioni ai fini del reclutamento dei
ricercatori a tempo indeterminato.
Egli, infine, fornisce ulteriori chiarimenti in merito alla durata flessibile dei
contratti di diritto privato a tempo determinato, che non potrà eccedere i tre anni
eventualmente rinnovabili fino a complessivi anni sei, evidenziando che i ricercatori a
17
S.A. 17.11.2009/p.1
tempo determinato entrano nel computo dei requisiti minimi di sostenibilità didattica
dell’Ateneo, nonché riferendo in merito ad una vertenza in atto CRUI-Ministero
concernente il computo degli stessi anche ai fini PROPER, tenuto conto che trattasi di posti
finanziati con risorse che non pesano sul FFO.
Egli invita quindi il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Interviene il Preside Savino il quale chiede ed ottiene chiarimenti in merito alla
possibilità di finanziare l’assunzione di ricercatori a tempo determinato incanalando fondi
destinati al sovvenzionamento di più progetti di ricerca, aventi finalità od obiettivi affini o
comunque compatibili con il progetto in relazione al quale si indice la procedura di
selezione, nonché in merito alla possibilità per i tecnici laureati di partecipare alle
valutazioni comparative per il reclutamento di tali figure, rilevando l’opportunità,
eventualmente, di precisare tali aspetti nel testo in esame.
Entrano, alle ore 10,25, la Preside Romanelli e la prof.ssa Liuzzi.
Il prof. Cufaro Petroni chiede ulteriori chiarimenti in merito alla consistenza del
finanziamento offerto dalla Regione Puglia, nonché relativamente alle possibilità per
l’Ateneo di sostenere gli impegni di spesa per l’incardinamento di tali ricercatori,
successivamente alla scadenza dei contratti di diritto privato a tempo determinato,
rilevando l’opportunità di qualificare diversamente le figure di ricercatore di che trattasi,
per evitare confusioni interpretative con la normativa nazionale in materia.
Il Rettore fornisce i chiarimenti richiesti sottolineando che il Regolamento de quo,
codificando la figura dei ricercatori a tempo determinato, anche in ossequio ai citati decreti
ministeriali e disciplinandone le procedure di assunzione tramite contratti di diritto privato
di durata variabile e non necessariamente triennale, prescinde, al momento, da quanto
prescritto nell’art. 12, comma 6 del Disegno di legge sulla riforma dell’Università – in
merito alla facoltà per gli Atenei di procedere alla chiamata diretta nel ruolo di professori
associati dei ricercatori destinatari del secondo contratto triennale che conseguano
l’abilitazione nazionale alle funzioni di tale fascia di professore -, attualmente ancora in
fase di lavori parlamentari.
Il Preside Triggiani, concordando con i rilievi testè espressi in merito alla
formazione della Commissione giudicatrice e condividendo l’opzione per una durata
18
S.A. 17.11.2009/p.1
flessibile del contratto di diritto privato a tempo determinato, sottolinea l’opportunità di
citare solo genericamente gli Organi di Governo centrali e periferici competenti a
deliberare nella procedura, rinviando alle previsioni statutarie per la determinazione
puntuale delle rispettive competenze.
Il Rettore sottolinea l’opportunità di mantenere inalterata l’enunciazione puntuale
degli Organi di Governo volta a volta competenti, per evitare dubbi interpretativi in merito,
rinviando all’entrata in vigore del provvedimento definitivo di riforma dell’Università gli
eventuali correttivi che si rendessero necessari.
Il Preside Spinelli esprime qualche perplessità sulla formulazione dell’art. 6,
comma 13 del Regolamento de quo e, nel sottolineare l’opportunità che tanto i titoli che le
pubblicazioni dei candidati siano illustrati e discussi davanti alla Commissione, suggerisce
di rimodulare più chiaramente in tal senso la proposizione de qua.
Il Rettore, nel fornire ulteriori delucidazioni sul citato comma dell’art. 6, mutuato
dall’art.1, comma 7 del Decreto Legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni
urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema
universitario e della ricerca, nel testo coordinato con la legge di conversione del 9 gennaio
2009, n. 1, concordando sull’opportunità di una maggiore chiarezza espositiva, propone
che l’art. 6, comma 13 sia riformulato come segue:
“La valutazione comparativa è effettuata sulla base dei titoli e delle pubblicazioni
dei candidati, ivi compresa la tesi di dottorato, illustrati e discussi davanti alla
commissione, utilizzando i succitati parametri”.
Il Preside Palmieri, nel ringraziare gli estensori del testo circa l’accoglimento di
alcune delle proprie proposte di emendamento, esprime qualche perplessità in merito alla
formulazione degli artt. 4, comma 1 e 6, comma 7 del testo in esame che qualificano il
Diploma di Specializzazione quale titolo utile alla partecipazione alle valutazioni
comparative limitatamente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e, nel sottolineare tanto
l’esistenza di SSD afferenti all’Area 06 – Scienze Mediche – presenti in Facoltà diverse da
quella medica - citando l’esempio di Medicina Interna -, tanto SSD afferenti ad altre Aree
che implicano percorsi di specializzazione di tipo clinico-assistenziale - citando l’esempio
19
S.A. 17.11.2009/p.1
dell’Area 07 – Scienze Agrarie e Veterinarie -, propone una riformulazione estensiva dei
suddetti articoli che tenga conto delle ulteriori ipotesi rappresentate.
Il Rettore fornisce ulteriori delucidazioni sulla problematica de qua e, nel
richiamare il dettato dell’art. 1, comma 14 della Legge 4 novembre 2005, n. 230 “Nuove
disposizioni concernenti i professori e ricercatori universitari e delega al Governo per il
riordino del reclutamento dei professori universitari” - nella parte in cui, per lo
svolgimento di attività di ricerca e di didattica integrativa, facoltizza le Università ad
instaurare rapporti di lavoro subordinato tramite la stipula di contratti di diritto privato a
tempo determinato con soggetti in possesso del titolo di dottore di ricerca o equivalente,
conseguito in Italia o all’estero o, per le Facoltà di Medicina e Chirurgia, del diploma di
scuola di specializzazione-, si sofferma sulla ratio di tale previsione di legge intesa ad
equiparare i laureati in Medicina e Chirurgia, che devono necessariamente avviarsi al
percorso di specializzazione con i laureati di altre Facoltà che accedano al percorso postlaurea del dottorato di ricerca, evidenziando l’opportunità di non mutare gli equilibri
delineati dal legislatore sulla questione de qua, intesi a non equiparare tutte le Scuole di
specializzazione.
Il Preside Buonavoglia esprime perplessità sul dettato dell’art. 4, comma 1, che
equivocamente cita i titoli di dottore di ricerca e del Diploma di Specializzazione, che
costituiscono solo titoli preferenziali ex art. 6, comma 7, tra i requisiti di partecipazione
alle valutazioni comparative, proponendo, pertanto, di cassare tale richiamo nel suddetto
comma. Egli, nell’associarsi alle considerazioni testè espresse dal Preside Palmieri in
merito alla problematica delle Scuole di Specializzazione, esprime perplessità circa
l’equiparazione tra i titoli di dottore di ricerca e del Diploma di Specializzazione, non
prescritta dalla normativa nazionale ai fini delle valutazioni in procedure concorsuali di
altro genere. Egli, altresì, evidenzia alcune criticità in merito ai criteri di valutazione
comparativa delle pubblicazioni a norma dell’art. 6, comma 9 del Regolamento de quo,
concernenti, in particolare, la mancata previsione di un parametro ad hoc di valutazione
delle pubblicazioni con più autori, in ragione della posizione occupata dagli stessi nella
citazione autoriale, nonché le difficoltà di procedere ad una “determinazione analitica
dell’apporto individuale del candidato nel caso di partecipazione del medesimo a lavori in
20
S.A. 17.11.2009/p.1
collaborazione”, di cui alla lett. d) del medesimo comma, che implica, pressoché
proibitivamente, la traduzione in numeri del predetto contributo.
Il Rettore, nel sottolineare che la norma testè citata mutua quanto prescritto dal
sopra richiamato Decreto ministeriale del 28.07.2009 in merito ai parametri per la
valutazione dei titoli e delle pubblicazioni nelle procedure di valutazione comparativa per
posti di ricercatore universitario a tempo indeterminato, avendo, pertanto, già passato il
vaglio del CUN, si sofferma sulla ratio del criterio afferente alla determinazione analitica
del contributo del candidato in lavori in collaborazione, intesa a calmierare discrasie
valutative nel verificare l’effettivo apporto collaborativo alla produzione scientifica
prodotta, rappresentando l’opportunità di non apportare correttivi a nessuno dei predetti
criteri.
Il Preside Quaranta, nel rappresentare le specificità della Facoltà medica,
soffermandosi, in particolare, sulle peculiari competenze clinico-assistenzali richieste ai
candidati nelle procedure comparative per posti di ricercatore e, nel sottolineare la politica
di investimento da tempo avviata a livello nazionale a favore delle Scuole di
Specializzazione del comparto medico, attraverso, tra l’altro, contratti di formazione,
convalida la particolare preferenza accordata dal legislatore ai Diplomi di specializzazione
della Facoltà di Medicina e Chirurgia rispetto a quelli afferenti ad altre Facoltà, nonché
l’equiparazione degli stessi al titolo di dottore di ricerca.
Egli, nel manifestare perplessità in merito ai rilievi testè formulati dal Preside
Buonavoglia circa i criteri di valutazione delle pubblicazioni, si appella al senso di
responsabilità e correttezza di chi è chiamato ad applicare tali criteri, in qualità di
componente delle commissioni giudicatrici. Egli, infine, sottolinea l’opportunità di
addivenire sollecitamente all’approvazione del Regolamento de quo, esprimendo sentiti
ringraziamenti al Rettore ed a quanti hanno collaborato alla redazione dello stesso,
evidenziando la specifica situazione della Facoltà medica alla quale sono pervenute offerte
di finanziamento per almeno dieci posti di ricercatore per lo svolgimento di attività clinicoassistenziali, entro un quadro generale di potenziamento di alcuni settori particolarmente
impegnati nella ricerca.
21
S.A. 17.11.2009/p.1
Il Rettore, nel riassumere le considerazioni espresse nel corso del dibattito in
merito all’art. 4, tenuto conto dell’esigenza di contemperare una maggiore chiarezza
espositiva circa i requisiti di partecipazione alle procedure di valutazione con lo spirito del
legislatore nazionale di accordare un peso specifico al possesso di particolari titoli,
propone di emendare i commi 1 e 2 dell’articolo in questione secondo la formulazione di
seguito riportata:
“1. Sono ammessi a partecipare alle valutazioni comparative i candidati italiani e
stranieri in possesso di laurea specialistica e magistrale o altri studiosi che abbiano
comunque una elevata qualificazione scientifica valutata secondo le procedure di cui
all'art. 6. Sono altresì ammessi a partecipare alle valutazioni comparative i candidati
italiani e stranieri in possesso della qualifica di "Ricercatore dalla comprovata
esperienza" secondo la definizione enunciata dalla Carta europea dei Ricercatori. (nota
1)
2. Costituiscono titoli preferenziali quelli indicati all’art. 6, comma 7.”
Il Preside Buonavoglia ribadisce le proprie perplessità in merito alla concreta
possibilità di applicare adeguatamente il parametro di valutazione delle pubblicazioni
enunciato nell’art. 6, comma 9, lett. d), tenuto conto della frequente ricorrenza in ambito
scientifico di lavori in collaborazione, sottolineando l’opportunità di approfondire,
eventualmente in altre sedi, la problematica de qua.
Rientra, alle ore 11,45, il ProRettore.
Il Preside Garofalo chiede chiarimenti in merito alla compatibilità del regime di
rinnovabilità dei contratti di diritto privato per il reclutamento dei ricercatori a tempo
determinato con la generale disciplina della proroga dei contratti di lavoro a tempo
determinato nella pubblica amministrazione.
Il Preside Perrone, nel concordare con le osservazioni testè espresse dal Rettore in
merito all’opportunità di non discostarsi dall’apparato normativo nazionale in materia,
nonché, in merito all’equiparazione tra il titolo di dottore di ricerca ed il Diploma di
specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in termini di competenze e
bagaglio scientifico, chiede chiarimenti circa la possibilità per l’ente esterno
sovvenzionatore di fissare vincoli di destinazione del finanziamento dei posti di
ricercatore, per esempio per l’affidamento di attività didattica presso un polo decentrato.
22
S.A. 17.11.2009/p.1
Il Rettore fornisce i chiarimenti richiesti sottolineando che nell’iter per l’indizione
delle selezioni, disciplinato dall’art. 3 del Regolamento de quo, le Facoltà potranno
prevedere specifiche condizioni temporali e logistiche per l’espletamento dell’attività
didattica da parte dei ricercatori di che trattasi, da inserire nei corrispondenti bandi.
La prof.ssa Conte Camerino concorda con i rilievi testè manifestati in merito alla
distinzione tra Scuole di specializzazione della Facoltà medica e quelle attive presso altre
Facoltà e, nel riprendere le considerazioni circa i parametri di valutazione delle
pubblicazioni, evidenzia quanto prescritto da direttive internazionali in materia, per ciò che
concerne la precisazione, all’atto della sottoposizione alla rivista di un articolo scientifico,
del contributo di ciascuno degli autori, da riportare in un’apposita nota a margine del
medesimo articolo, all’atto della sua pubblicazione.
Il Rettore, nel sottolineare che la suddetta procedura non riceve uniforme
accoglimento e, nel riconoscere la legittimità delle perplessità espresse dal Preside
Buonavoglia in merito alla problematica de qua - invitandolo, pertanto, a formalizzare le
criticità concernenti la regolamentazione nazionale dei parametri di valutazione delle
pubblicazioni, nell’auspicio di una definizione di modalità più perequative di valutazione -,
ribadisce l’opportunità di non discostarsi, al momento, dalla citata normativa applicata al
reclutamento dei ricercatori a tempo indeterminato.
Il prof. Resta, nel soffermarsi sulle specificità della Facoltà medica e sui differenti
sbocchi professionali del mero titolo di laurea in Medicina e Chirurgia rispetto al Diploma
di specializzazione, abilitante all’esercizio della professione in un determinato settore
medico, ritiene imprescindibile che il candidato al posto di ricercatore per un SSD di area
medica sia in possesso del suddetto Diploma di specializzazione, nonché che debba essere
preferito al candidato possessore del titolo di dottore di ricerca, il quale, con molta
probabilità, non è abilitato allo svolgimento all’attività assistenziale, suggerendo, altresì, di
riformulare l’art. 6, comma 13, nel senso che anche la tesi conclusiva della Scuola di
specializzazione venga illustrata e discussa davanti alla Commissione giudicatrice.
Il Rettore sottolinea, al riguardo, le specificità della tesi di dottorato, tra cui la
discussione dinnanzi ad apposita commissione in parte esterna, rispetto alla tesi conclusiva
della Scuola di specializzazione.
23
S.A. 17.11.2009/p.1
Il Preside Spinelli chiede chiarimenti in merito all’art. 6 comma 7 lett. a) del testo
regolamentare, ritenendo l’espressione “….il diploma di specializzazione per la Facoltà di
Medicina e Chirurgia”, equivoca nel poter limitare la spendibilità di tale titolo solo nelle
procedure di valutazione comparativa per posti di ricercatori attivati presso la Facoltà
medica.
Il Rettore, nel fornire i chiarimenti richiesti, richiamando l’interpretazione
autentica della citata norma, intesa a valutare il Diploma di specializzazione quale titolo
preferenziale, in quanto conseguito presso le Facoltà di Medicina e Chirurgia, propone di
riformulare in tal senso, a maggiore chiarezza, la citata locuzione.
Il Preside Triggiani chiede chiarimenti in merito alla composizione della
Commissione giudicatrice ai sensi dell’art. 5 del Regolamento e, nel sottolineare
l’opportunità che tutti i commissari appartengano al SSD oggetto del bando, suggerisce di
precisare tale aspetto nel suddetto testo.
Il Rettore, nel condividere il rilievo espresso dal Preside Triggiani, propone la
seguente riformulazione dell’art. 5, comma 1:
“1. Le Commissioni giudicatrici sono composte da un professore ordinario o associato
nominato dalla Facoltà che ha richiesto il bando e da due professori ordinari sorteggiati in
una lista di sei commissari designati dalla medesima Facoltà tra i professori ordinari di
altro Ateneo, tutti appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La nomina
avviene con decreto del Rettore e viene resa pubblica per via telematica sul sito d'Ateneo.”
Il prof. Cufaro Petroni pone all’attenzione dei presenti alcuni correttivi al testo
regolamentare proposti da un gruppo di ricercatori facenti capo all’associazione APRI
(Associazione dei Precari della Ricerca Italiana) concernenti, in particolare, l’opportunità:
− che il numero di commissari costituenti la lista da cui sorteggiare i membri esterni della
Commissione giudicatrice, ai sensi dell’art. 5, comma 1, sia pari a nove, interpretando
la normativa nazionale nel senso che il triplo degli eligendi venga rapportato al numero
totale dei componenti la commissione e non al numero dei componenti da sorteggiare;
− che il bando previsto dall’art. 6, comma 1 venga pubblicato, altresì, sulla Gazzetta
Ufficiale;
− di precisare, nell’art. 6, comma 11, che il bando non possa contenere limiti al numero
delle pubblicazioni sottoposte a valutazione da parte delle commissioni giudicatrici;
24
S.A. 17.11.2009/p.1
− di precisare, nell’art. 6, comma 12 che la commissione proceda alla definizione dei
punteggi attribuibili, oltre che a tutti i titoli, alle pubblicazioni.
Il Consesso è concorde nel ritenere che la suddetta lista di commissari consti di un
numero pari a sei.
Il Rettore, altresì, propone, in riferimento all’art. 6, comma 1, la pubblicazione del
bando tanto sul sito web dell’Ateneo che della CRUI, a garanzia di ampia diffusione e
senza dilazioni di tempo; condivide l’opportunità di precisare, all’art. 6, comma 11, che le
commissioni giudicatrici valutino la consistenza complessiva della produzione scientifica
del candidato, senza alcuna limitazione al numero delle pubblicazioni, evidenziando,
infine, che le pubblicazioni entrano a far parte della predetta valutazione, ma ad esse non si
attribuisce tecnicamente un punteggio.
Chiede ed ottiene la parola il Preside Buonavoglia il quale sottolinea che la
problematica testè rilevata resta esautorata dalla previsione regolamentare contenuta nel
comma 10 del medesimo articolo 6 che elenca gli indici di valutazione analitica delle
pubblicazioni.
Al termine, il Rettore, nel rinnovare i più sentiti ringraziamenti a coloro che hanno
preziosamente collaborato alla redazione ed alla definizione del presente Regolamento ed
assumendo l’impegno di farsi portavoce presso la CRUI delle criticità evidenziate, pone in
votazione il testo integrale dell’articolato regolamentare, così come emendato nel corso del
dibattito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge n. 230 del 04 novembre 2005, in particolare l’art. 1, comma
14;
VISTO
il Decreto Legge n. 180 del 10.11.2008, convertito nella Legge n. 1
del 09 gennaio 2009, in particolare l’art. 1, comma 7;
VISTO
il D.M. 28 luglio 2009, prot. n. 89/2009, pubblicato sulla G.U. n. 203
del 02.09.2009;
VISTO
il Decreto Interministeriale del 16.09.2009, prot. n. 94/2009, inviato
agli Organi di controllo per la registrazione;
25
S.A. 17.11.2009/p.1
VISTO
il “Disegno di legge in materia di organizzazione e qualità del
sistema universitario, di personale accademico e di diritto allo studio”
ed in particolare l’art. 12 “Ricercatori a tempo determinato”;
VISTE
le proprie delibere adottate nelle sedute del 07.10.2009 e del
28.10.2009;
VISTA
la bozza di Regolamento di Ateneo per il reclutamento di ricercatori a
tempo determinato, emendata con le osservazioni dei Proff.ri Palmieri
e Cufaro Petroni, parzialmente accolte dalla Presidenza;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito, in particolare, in ordine
alle proposte di modifica agli artt. 4 (commi 1 e 2), 5 e 6 (commi 1,
7a, 11 e 13),
DELIBERA
di approvare, per quanto di competenza, il Regolamento di Ateneo per il reclutamento di
ricercatori a tempo determinato nella formulazione di seguito riportata:
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI
REGOLAMENTO DI ATENEO PER IL RECLUTAMENTO
DI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO
Art. 1
Ambito di applicazione
Il presente Regolamento disciplina il reclutamento di personale addetto allo svolgimento di
attività di ricerca e di didattica integrativa con rapporto di lavoro subordinato tramite la
stipula di contratto di diritto privato a tempo determinato.
Art. 2
Finanziamento
Le assunzioni di personale di cui all’art. 1 possono avvenire in relazione a programmi e/o
progetti di ricerca finanziati dall’Università o da soggetti terzi, sia pubblici che privati, nel
quadro di specifici rapporti contrattuali o convenzionali, nel rispetto delle finalità
istituzionali dell’Università.
Qualora le risorse esterne vengano assegnate all'Ateneo e non alle singole strutture, alla
relativa ripartizione provvedono il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione
per gli aspetti di rispettiva competenza.
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S.A. 17.11.2009/p.1
Art. 3
Procedure per l’indizione delle selezioni
1. I Dipartimenti approvano il programma di ricerca e propongono ad una Facoltà
l’affidamento di attività didattica integrativa nell’ambito di uno o più corsi di studio di
I o II livello attivi presso l’Ateneo. La proposta di contratto deve essere sottoposta dal
Consiglio di Facoltà all’approvazione del Senato Accademico e del Consiglio di
Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza.
2. Le proposte debbono indicare:
a) il settore scientifico-disciplinare come previsto dalla normativa vigente;
b) il programma di ricerca e la sua durata, il responsabile del programma, nonché
l'attività di didattica integrativa prevista;
c) l’impegno orario dell’attività di ricerca e dell’attività didattica integrativa;
d) la durata del contratto, che non potrà eccedere i tre anni eventualmente rinnovabili
fino a complessivi anni sei;
e) i compiti che verranno affidati al ricercatore a contratto;
f) i requisiti necessari per lo svolgimento dei compiti sopra indicati;
g) la somma destinata ai finanziamenti del contratto e degli oneri accessori e la
relativa copertura finanziaria.
Art. 4
Requisiti di partecipazione alle valutazioni comparative
1. Sono ammessi a partecipare alle valutazioni comparative i candidati italiani e
stranieri in possesso di laurea specialistica e magistrale o altri studiosi che
abbiano comunque una elevata qualificazione scientifica valutata secondo le
procedure di cui all'art. 6. Sono altresì ammessi a partecipare alle valutazioni
comparative i candidati italiani e stranieri in possesso della qualifica di "Ricercatore
dalla comprovata esperienza" secondo la definizione enunciata dalla Carta europea dei
Ricercatori. (nota 1)
2. Costituiscono titoli preferenziali quelli indicati all’art. 6, comma 7.
3. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per
la presentazione delle domande di ammissione alle valutazioni comparative.
4. L'esclusione dalla valutazione comparativa è disposta con motivato decreto rettorale e
notificata all'interessato.
(nota 1) I ricercatori dalla comprovata esperienza sono quelli che vantano almeno 4 anni
di esperienza nel campo della ricerca (equivalente a tempo pieno) a decorrere dal
momento in cui hanno ottenuto il diploma che dà accesso diretto agli studi di dottorato,
nel Paese in cui hanno ottenuto la laurea/il diploma, o che sono già titolari di un diploma
di dottorato, indipendentemente dal tempo impiegato per ottenerlo.)
Art. 5
Commissione giudicatrice
27
S.A. 17.11.2009/p.1
1. Le Commissioni giudicatrici sono composte da un professore ordinario o associato
nominato dalla Facoltà che ha richiesto il bando e da due professori ordinari sorteggiati
in una lista di sei commissari designati dalla medesima Facoltà tra i professori ordinari
di altro Ateneo, tutti appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La nomina
avviene con decreto del Rettore e viene resa pubblica per via telematica sul sito
d'Ateneo.
2. Ogni Commissione deve concludere i propri lavori entro tre mesi dalla data del decreto
Rettorale di nomina. Il Rettore può prorogare il termine per la conclusione della
procedura per comprovati ed eccezionali motivi segnalati dal presidente della
Commissione. Nel caso in cui i lavori non si siano conclusi entro il termine fissato, il
Rettore, con provvedimento motivato, avvia le procedure per la sostituzione, con le
stesse modalità di cui al comma 1, dei componenti cui siano imputabili le cause del
ritardo, stabilendo nel contempo un nuovo termine per la conclusione dei lavori.
Art.6
Procedura di reclutamento e valutazione comparativa
1. Al reclutamento dei ricercatori con contratto a tempo determinato si procede mediante
valutazione comparativa dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei candidati
secondo quanto stabilito dal presente regolamento. Il bando è adottato dal Rettore ed è
pubblicato sul sito web dell'Ateneo e della CRUI, con indicazione della data in cui la
pubblicazione è avvenuta.
2. La domanda di ammissione, redatta in carta semplice e debitamente firmata, va
presentata presso il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Personale docente
a mano o a mezzo raccomandata entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data
di pubblicazione del bando nel sito d'Ateneo.
3. Gli aspiranti sono tenuti, pena l'esclusione dal concorso, ad allegare alla domanda:
a) il proprio curriculum;
b) l'elenco di tutti i documenti e titoli che ritengono utili ai fini della valutazione
comparativa;
c) le pubblicazioni eventualmente prodotte ed il relativo elenco.
4. Ai fini della valutazione del curriculum complessivo e delle pubblicazioni scientifiche
del candidato, devono essere rispettati i criteri di seguito indicati, con
predeterminazione, da parte della Commissione, del peso a ciascuno attribuito:
a) congruenza delle competenze del candidato in relazione al progetto di ricerca
ovvero con le tematiche comprese nella declaratoria del settore scientificodisciplinare per il quale è bandita la valutazione comparativa;
b) apporto del candidato nei lavori in collaborazione;
c) originalità della produzione scientifica e rilevanza scientifica delle
pubblicazioni, loro collocazione editoriale e loro diffusione all'interno della
comunità scientifica,,
d) natura dell'attività didattica eventualmente svolta dal candidato e sua
congruenza con contenuti dell'attività didattica integrativa richiesta dal bando;
e) partecipazione a programmi di ricerca nazionali o internazionali.
5. Sono valutabili i seguenti titoli, debitamente documentati, purché la tipologia sia
prevalentemente attinente al settore per cui è bandita la valutazione comparativa:
28
S.A. 17.11.2009/p.1
6.
7.
8.
9.
a) possesso del titolo di dottore di ricerca o equivalente conseguito in Italia o
all’estero;
b) svolgimento di attività didattica a livello universitario in Italia o all’estero;
c) prestazione di attività di formazione e ricerca, anche con rapporti di lavoro a
tempo determinato, prestati negli Atenei e negli Enti pubblici di ricerca italiani
e stranieri;
d) svolgimento di attività di ricerca, formalizzata da rapporti istituzionali, presso
soggetti pubblici e privati italiani e stranieri;
e) svolgimento di attività in campo clinico relativamente a quei settori scientificodisciplinari in cui sono richieste tali specifiche competenze;
f) realizzazione di attività progettuale relativamente ai settori scientificodisciplinari nei quali è prevista;
g) organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca nazionali e
internazionali;
h) titolarità di brevetti relativamente ai settori scientifico-disciplinari nei quali è
prevista;
i) partecipazione in qualità di relatore a congressi a convegni nazionali ed
internazionali;
j) il conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per
attività di ricerca.
La valutazione di ciascun elemento indicato al comma 5 è effettuata considerando
specificamente la significatività che ciascun elemento assume in ordine alla quantità e
alla qualità dell’attività di ricerca svolta dal singolo candidato.
Nella definizione dei criteri, costituiscono, in ogni caso, titoli preferenziali:
a) il dottorato di ricerca o il diploma di specializzazione conseguito presso le
Facoltà di Medicina e chirurgia;
b) le attività svolte in qualità di assegnista e contrattista ai sensi dell’art. 51,
comma 6, della legge n. 449 del 27/12/1997, purché la tipologia sia
prevalentemente attinente al settore per cui è bandita la valutazione
comparativa;
c) le attività svolte in qualità di borsisti post-dottorato ai sensi della legga 398 del
30/11/1989.
Nella valutazione comparativa delle pubblicazioni scientifiche, le commissioni
giudicatrici prendono in considerazione esclusivamente pubblicazioni o testi accettati
per la pubblicazione secondo le norme vigenti nonché saggi inseriti in opere collettanee
e articoli editi su riviste in formato cartaceo o digitale con l’esclusione di note interne o
rapporti dipartimentali.
La valutazione comparativa delle pubblicazioni è effettuata sulla base dei seguenti
criteri:
a) originalità, innovatività e importanza di ciascuna pubblicazione scientifica;
b) congruenza di ciascuna pubblicazione con il progetto di ricerca, con il settore
scientifico-disciplinare per il quale è bandita la procedura, ovvero con
tematiche interdisciplinari ad esso correlate;
c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e
sua diffusione all’interno della comunità scientifica;
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S.A. 17.11.2009/p.1
d) determinazione analitica, anche sulla base di criteri riconosciuti nella comunità
scientifica di riferimento, dell’apporto individuale del candidato nel caso di
partecipazione del medesimo a lavori in collaborazione.
10. Solo relativamente all’ambito dei settori scientifico-disciplinari in cui ne è riconosciuto
l’uso a livello internazionale, le commissioni nel valutare le pubblicazioni si avvalgono
anche dei seguenti indici:
a) numero totale delle citazioni
b) numero medio di citazioni per pubblicazione
c) “impact factor” totale
d) “impact factor” medio per pubblicazione
e) combinazioni dei precedenti parametri atti a valorizzare l’impatto della
produzione scientifica del candidato (indice di Hirsch o simili).
11. Le commissioni giudicatrici devono altresì valutare la consistenza complessiva della
produzione scientifica del candidato, senza alcuna limitazione al numero delle
pubblicazioni, l’intensità e la continuità temporale della stessa, fatti salvi i periodi,
adeguatamente documentati, di allontanamento non volontario dall’attività di
ricerca,con particolare riferimento alle funzioni genitoriali.
12. La commissione, nella prima seduta, definisce i titoli che ritiene valutabili ai fini della
valutazione comparativa, oltre a quelli di cui ai punti 5 e 7, e i punteggi attribuibili a
tutti i titoli.
13. La valutazione comparativa è effettuata sulla base dei titoli e delle pubblicazioni
dei candidati, ivi compresa la tesi di dottorato, illustrati e discussi davanti alla
commissione, utilizzando i succitati parametri.
14. Al termine dei lavori, la Commissione, sulla base delle valutazioni dei titoli e delle
pubblicazioni scientifiche, redige una motivata relazione riassuntiva in cui sono
riportati i punteggi conseguiti da ciascun candidato nonché il giudizio complessivo
della Commissione sui singoli candidati in base ai quali essa dichiara il vincitore.
Art. 7
Accertamento della regolarità degli atti
1. La regolarità formale degli atti è accertata con decreto rettorale entro trenta giorni dalla
consegna dei verbali presso l'ufficio concorsi. Di tale accertamento viene data
pubblicità telematica sul sito dell'Ateneo.
2. Nel caso in cui il Rettore riscontri vizi di forma, entro il termine di trenta giorni, rinvia
con provvedimento motivato gli atti alla Commissione per la regolarizzazione,
stabilendone il termine.
Art.8
Disciplina del rapporto
1. Il rapporto di lavoro che si instaura fra l'Università degli studi di Bari ed il vincitore
delle valutazioni comparative bandite in base al presente Regolamento è a tempo
determinato ed è regolato dalle disposizioni vigenti in materia di lavoro subordinato,
anche per quanto attiene al trattamento fiscale, assistenziale e previdenziale previsto
per i redditi da lavoro dipendente.
30
S.A. 17.11.2009/p.1
2. Secondo quanto prescritto dall'art. 1, comma 14, della legge n. 230/2005, l'attività
svolta in base a tali contratti costituisce titolo preferenziale da valutare
obbligatoriamente nei concorsi dell'Ateneo che prevedono la valutazione dei titoli. La
titolarità di tali contratti non precostituisce diritto per l'accesso ai ruoli dell'Università.
3. Ai ricercatori a tempo determinato si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni
del DPR 382/80 nonché quelle dello Statuto di autonomia, con particolare riferimento
alla disciplina relativa all’elettorato attivo e passivo dei predetti soggetti negli Organi
Accademici di Ateneo.
Art. 9
Incompatibilità
1. II contratto non è cumulabile con le attività di lavoro escluse dalla vigente normativa
sui docenti universitari a tempo pieno e non è cumulabile con altri contratti di lavoro
subordinato, né con assegni di ricerca ex art. 51 della legge 27/12/97, n. 449. Per il
trattamento giuridico – ivi compreso il regime delle incompatibilità - si applica, in
quanto compatibile, la normativa dei ricercatori non confermati a tempo indeterminato,
e per il regime autorizzativo si applica quanto disposto dall'art 53 del Decreto
Legislativo 30/03/2001 n. 165 nonché dal Regolamento per le autorizzazioni a svolgere
incarichi retribuiti redatto dall'Ateneo.
2. Per tutto il periodo di durata dei contratti di cui al presente Regolamento i dipendenti
delle amministrazioni statali sono collocati in aspettativa senza assegni né
contribuzioni previdenziali, ovvero in posizione di fuori ruolo nei casi in cui tale
posizione è prevista dagli ordinamenti di appartenenza, parimenti senza assegni né
contributi previdenziali.
Art. 10
Stipula del contratto individuale di lavoro
1. A seguito del decreto di approvazione degli atti della Commissione da parte del
Rettore, il vincitore della valutazione comparativa è invitato a stipulare il contratto di
lavoro. Il contratto deve contenere:
a) la specificazione della durata temporanea del rapporto di lavoro;
b) l'indicazione della data di inizio e del termine finale dei rapporto di lavoro;
c) l'indicazione dei programma di ricerca e dell'eventuale attività didattica
prevista;
d) l'indicazione della retribuzione;
e) l'indicazione della struttura didattica e di ricerca di afferenza;
f) il responsabile del programma di ricerca;
g) il settore scientifico-disciplinare.
2. II contratto di lavoro, redatto in forma scritta, è sottoscritto dal vincitore della
valutazione comparativa e dal Rettore.
Art. 11
Modalità di svolgimento del rapporto di lavoro
31
S.A. 17.11.2009/p.1
1. L'attività didattica integrativa svolta dal titolare del contratto è prestata all'interno di
uno o più Corsi di Studio di I o II livello attivi presso l'Ateneo, preferibilmente Corsi di
laurea magistrale, indicati dalla struttura proponente, d'intesa con la Facoltà interessata.
Tale attività dovrà comunque essere limitata o circoscritta, e non dovrà superare un
impegno orario complessivo di 350 ore nell’ambito dell’impegno di lavoro orario
annuo di 1500 ore. In ogni caso i titolari svolgono la predetta attività didattica in modo
da non interferire con l'attività di ricerca e da garantire che siano efficacemente
perseguiti gli obiettivi scientifici concordati con il responsabile del programma di
ricerca. La presenza in sede deve essere distribuita nell'arco dell'anno, salvo
autorizzazione delle strutture di afferenza.
2. Il ricercatore annota le attività svolte in apposito registro che dovrà essere conservato a
sua cura, debitamente firmato in calce ad ogni annotazione, e reso disponibile al
responsabile del programma che dovrà controfirmarlo relativamente alle parti di
propria competenza. Alla scadenza del contratto il registro dovrà essere depositato
presso la Presidenza della Facoltà di afferenza.
3. Al termine del periodo contrattuale di cui al successivo art. 12 comma 1, l'attività
scientifica svolta dal ricercatore a contratto viene sottoposta per la valutazione alla
struttura di afferenza; l’attività didattica viene sottoposta per la valutazione alla
Facoltà.
4. Alla scadenza del contratto la relazione o le relazioni dovranno essere depositate presso
la direzione della struttura interessata.
Art. 12
Durata del contratto e trattamento economico
1. Il contratto ha durata minima annuale e massima triennale.
2. Il contratto può essere rinnovato per un periodo tale che la durata complessiva del
rapporto di lavoro non superi i sei anni. La richiesta di rinnovo è avanzata dalla Facoltà
proponente, su proposta del Dipartimento di afferenza, con motivata relazione
sull'attività di ricerca e di didattica svolta e individuazione delle risorse finanziarie.
3. Il trattamento economico è pari al 120% del trattamento economico iniziale dei
ricercatori universitari confermati a tempo pieno così come stabilito dall’art. 2 del D.L.
n. 57/87, convertito nella legge n. 158 /87.
Art. 13
Risoluzione del contratto
La risoluzione del contratto è determinata:
a) dalla scadenza del termine;
b) dal recesso per giusta causa di una delle parti, che opera dal momento della
ricezione della relativa comunicazione.
Art. 14
Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, i dati personali forniti
dai candidati saranno raccolti presso l’Università degli Studi di Bari — Dipartimento
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S.A. 17.11.2009/p.1
Risorse Umane e Organizzazione - Personale Docente, per le finalità di gestione della
valutazione comparativa. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione
dei requisiti di partecipazione pena l'esclusione dalla procedura.
Art. 15
Entrata in vigore
Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di emanazione del
Decreto Rettorale.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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S.A. 17.11.2009/p.2
I.
AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTI DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI:
- LINGUE E LETTERATURE ROMANZE E MEDITERRANEE
- SCIENZE STATISTICHE
A causa di un inderogabile e concomitante impegno, si allontana, alle ore 12,30, il
Rettore ed assume la Presidenza il Pro-Rettore. Entra, alla medesima ora, la dott.ssa
Carolina Ciccarelli, Dirigente del Dipartimento Amministrativo Risorse Umane ed
Organizzazione.
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione:
““Premesso che con D.R. n. 10021 del 16.10.2007, modificato dal D.R. n. 10946
del 16.11.2007, è stato emanato lo Schema di Regolamento di funzionamento di
Dipartimento, secondo lo Schema tipo approvato dal Senato Accademico nella seduta del
19.09.2007 e che il procedimento di adozione del Regolamento da parte di ciascun
Dipartimento è disciplinato dall’art. 18, comma 2 dello Statuto di Ateneo e si articola nelle
seguenti fasi:
− il Regolamento è adottato dal Consiglio di Dipartimento a maggioranza assoluta dei
componenti;
− esso è quindi sottoposto al controllo di legittimità e di merito, nella forma della
richiesta di riesame, da parte del Senato Accademico, sentito il Consiglio di
Amministrazione per gli aspetti di carattere amministrativo e contabile;
− infine, il Regolamento è emanato con Decreto del Rettore ed è pubblicato nel
Bollettino di Ateneo, si riferisce che i testi regolamentari deliberati dai competenti
Consigli di Dipartimento, sono stati sottoposti, per l’istruzione, all’esame della
Commissione istituita dal Senato Accademico per assolvere a tutta la fase preliminare
del procedimento costitutivo o modificativo di Dipartimenti e Centri
Interdipartimentali e Interuniversitari (CO.DI.CE.).
La Commissione, tenendo conto dello Schema tipo ha adottato in via preliminare, nella
seduta del 18.06.2008, le seguenti determinazioni di carattere generale:
• l’art. 5, ultimo comma, in materia di istanza di ritiro di opzione dei docenti in favore
del Dipartimento, recita: “L’istanza, presentata entro il 30 giugno, ha efficacia dal 1
novembre successivo previa approvazione da parte del Senato Accademico”. Al fine di
evitare dubbi interpretativi riguardo l’Ufficio cui va presentata l’istanza di revoca
dell’opzione, la riformulazione del comma dovrà essere: “L’istanza, presentata entro il
30 giugno compilando apposito modulo presso l’Amministrazione Centrale, ha
efficacia...”.
• L’art. 8, comma 1, punto quarto dello Schema tipo, in materia di composizione del
Consiglio di Dipartimento, recita: “un n…. rappresentanti degli studenti che, ferma
34
S.A. 17.11.2009/p.2
•
•
•
•
•
restando l’autonomia del Dipartimento relativa ai criteri di determinazione delle
rappresentanze, nonché alle modalità per la loro elezione, non deve essere inferiore a
due”. La Commissione rileva che gli artt. 49 dello Statuto e 49 del Regolamento
Generale di Ateneo, dispongono che gli studenti compongono l’Organo limitatamente
alle questioni relative all’organizzazione dell’attività didattica. La Commissione, a tale
proposito, rileva che tale formulazione, pur presente nella Bozza dello Schema tipo, è
stata emendata dalla Commissione Consiliare costituita dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 13.06.2006 con il compito di armonizzare le proposte
di schema di regolamento per il funzionamento dei Dipartimenti alle disposizioni
statutarie e regolamentari di questa Università. La Commissione ritiene che, trattandosi
di norma statutaria, essa debba essere reinserita secondo la seguente riformulazione:
“n…. rappresentanti degli studenti, limitatamente alle questioni relative
all’organizzazione dell’attività didattica”.
L’art. 9, comma 2, punto 5, in materia di funzioni del Consiglio di Dipartimento, recita:
“avanza alla Facoltà richieste di posti di ruolo di professori e di ricercatori sulla base
di un circostanziato piano di sviluppo della ricerca in linea con la programmazione
triennale di cui all’art. 3”. Si ritiene più corretto il rinvio al disposto dell’art. 2
(Programmazione) e, pertanto, la riformulazione dovrà essere: “avanza alla Facoltà
richieste di posti di ruolo di professori e di ricercatori sulla base di un circostanziato
piano di sviluppo della ricerca in linea con la programmazione triennale di cui all’art.
2”.
L’art. 12 (modalità per l’elezione dei rappresentanti dei dottorandi) disciplina al
comma 6 l’elettorato passivo e al comma 8 le cause di ineleggibilità. La Commissione
per motivi di tecnica redazionale, ritiene opportuno accorpare le disposizioni in un
unico comma e pertanto la riformulazione del comma 6 dovrà essere: “Sono titolari
dell'elettorato passivo coloro che, alla data fissata per la presentazione delle
candidature, risultino regolarmente iscritti ad uno dei corsi di dottorato di ricerca con
sede amministrativa presso il Dipartimento. Non sono eleggibili i dottorandi già eletti
in Consigli di Dipartimenti di sedi consorziate”, e cassare, conseguentemente, il
comma 8.
L’art. 20, comma 4, in materia di quorum strutturale di Consiglio e Giunta di
Dipartimento, recita: “il Consiglio e la Giunta sono validamente costituiti quando è
presente la maggioranza dei componenti”. Per motivi di chiarezza la riformulazione
del comma dovrà essere: “il Consiglio e la Giunta sono validamente costituiti quando
è presente il numero legale”.
Con riferimento alla articolazione del Dipartimento in Sezioni, dovrà essere verificata
la corrispondenza tra il disposto dell’art. 6 del Regolamento di funzionamento di
Dipartimento e il Decreto costitutivo del Dipartimento, evidenziando le eventuali
difformità tra i testi citati, anche tenuto conto del numero dei docenti presenti nel
Dipartimento.
Con riferimento alla composizione della Giunta di Dipartimento, dovrà essere
verificata la corrispondenza tra il disposto dell’art. 16 e la norma stralcio, evidenziando
le eventuali difformità tra i testi citati. Nel caso in cui la composizione della Giunta,
come prevista dal testo regolamentare, non coincida con quella prevista dalla norma
stralcio, i componenti della Giunta eletti dovranno rimanere in carica fino alla scadenza
del triennio accademico.
35
S.A. 17.11.2009/p.2
•
Con riferimento, infine, alla organizzazione dei Servizi di Dipartimento, pur nel
rispetto della potestà regolamentare dei Dipartimenti, deve essere assicurata la
aggregazione di Servizi omogenei o strettamente complementari, anche tenuto conto
del numero delle unità di personale tecnico-amministrativo assegnate al Dipartimento,
allo scopo di garantire una gestione più flessibile, razionale ed economica delle risorse.
L’Ufficio scrivente ha provveduto all’esame dei singoli testi regolamentari, evidenziando
le difformità testuali rispetto allo Schema tipo e formulando un primo parere sulle
modifiche ed integrazioni proposte. Il testo del singolo Regolamento è stato quindi
sottoposto all’esame della CO.DI.CE. che ha formulato le osservazioni riportate a margine
di ciascun testo regolamentare, come da allegato n. 2/A al presente verbale.
Stante ciò, per ogni Dipartimento è stata costruita una scheda in cui annotare gli elementi
relativi a tali determinazioni.””
Al termine dell’illustrazione, il Presidente, dopo aver ricordato che il Consiglio di
Amministrazione, in data 30.10.2009, ha espresso parere favorevole in ordine ai
Regolamenti in esame, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Interviene sull’argomento il senatore De Ceglie, il quale, relativamente all’art. 13
del Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze e
Mediterranee, rubricato “Modalità per l’elezione dei rappresentanti degli studenti”,
esprime alcune perplessità in merito al comma 5, che così recita: “Sono titolari
dell'elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino eletti nei Consigli di
Corso di laurea cui il Dipartimento risulti interessato. Sono titolari dell'elettorato passivo
coloro che non siano rappresentanti in altri Consigli di Dipartimento e che, alla data
fissata per la presentazione delle candidature, risultino eletti nei Consigli di Corso di
laurea cui il Dipartimento risulti interessato.”, in riferimento all’elettorato sia attivo che
passivo, proponendo di sostituire l’inciso “eletti nei Consigli di Corso di Laurea” con
“studenti iscritti ai Corsi di Laurea”, considerato che il Consiglio di Dipartimento è un
organo deliberativo del quale è opportuno che faccia parte una rappresentanza studentesca
democraticamente eletta dagli studenti.
Il prof. Cufaro Petroni fornisce ulteriori chiarimenti in merito, precisando che la
CO.DI.CE. ha espresso parere favorevole alla succitata modifica in quanto la stessa risulta
conforme alle alternative poste dallo Schema di Regolamento di funzionamento dei
Dipartimenti, evidenziando la possibilità che nel Dipartimento in questione siano titolari
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S.A. 17.11.2009/p.2
dell'elettorato passivo coloro che non siano rappresentanti in altri Consigli di Dipartimento
e che, alla data fissata per la presentazione delle candidature, risultino eletti nei Consigli di
Corso di laurea cui il Dipartimento risulti interessato.
La senatrice De Marzo ritiene opportuno rivedere i criteri di determinazione
dell’elettorato attivo e passivo della rappresentanza studentesca in seno al Consiglio di
Dipartimento per due motivi: il primo legato alla riforma contemplata nel “Disegno di
Legge in materia di organizzazione e qualità del sistema universitario, di personale
accademico e di diritto allo studio”, per la quale gli unici organi periferici deliberanti
sarebbero il Consiglio di Dipartimento e l’organo deliberante della Facoltà o Scuola ed il
secondo legato alla circostanza che non in tutte le Facoltà esistono Consigli di Corsi di
Laurea, per cui, a suo avviso, sarebbe opportuno dettare delle regole di carattere generale
che consentano comportamenti omogenei da parte delle Facoltà e dei Dipartimenti,
evidenziando alcune discrasie presenti in qualche Facoltà in cui si distingue tra Consigli di
Corsi di Laurea triennali, magistrali ed interclasse, per cui, ad esempio, lo studente eletto
nel Consiglio di Corso di laurea triennale, dopo il conseguimento della laurea, decadrebbe
automaticamente in caso di iscrizione ad un Corso di Laurea magistrale non affine al
Dipartimento in questione, determinando la necessità di procedere a nuove elezioni dei
rappresentanti degli studenti. Ella, infine, nel rimarcare l’opportunità di pervenire ad una
regolamentazione di carattere generale che consenta a tutte le Facoltà di comportarsi in
modo omogeneo, soprattutto nella prospettiva degli scenari futuri che si stanno delineando
con il predetto Disegno di Legge, evidenzia l’esigenza che i rappresentanti degli studenti
siano democraticamente eletti da tutti gli studenti iscritti ad una data Facoltà.
Il Presidente, nel precisare che i Regolamenti di funzionamento in questione sono
stati definiti sulla base del succitato schema tipo, tenendo conto della specificità delle
singole strutture dipartimentimentali, analogamente ad altri Regolamenti di funzionamento
già approvati, rileva l’opportunità di procedere all’approvazione dei Regolamenti in esame
senza apportare modifiche, evitando per il momento di anticipare i meccanismi collegati
alla riforma.
La senatrice De Marzo, nel ribadire l’esigenza di rideterminare i criteri posti alla
base dell’elettorato attivo e passivo, specifica che nel Consiglio di Dipartimento,
37
S.A. 17.11.2009/p.2
trattandosi di un Organo deliberante a tutti gli effetti, i rappresentanti degli studenti
dovrebbero essere eletti dagli studenti, così come avviene nei Consigli di Facoltà e nei
Consigli di Corso di Laurea, ponendo in evidenza la differenza tra Organi deliberanti e
Commissioni didattiche di Facoltà, con compiti istruttori, i cui rappresentanti degli studenti
vengono nominati tra i rappresentanti eletti nei Consigli di Facoltà. Ella, infine,
nell’auspicare un lavoro sinergico da parte dei Dipartimenti finalizzato ad un risultato
comune, dichiara la propria astensione, ritenendo che i criteri relativi alle modalità per
l’elezione dei rappresentanti degli studenti non rispondano alle aspettative di questi ultimi.
Il Presidente, nel fornire ulteriori chiarimenti, prospetta la possibilità di
approfondimento della questione posta dagli studenti, anche alla luce dell’evoluzione della
normativa ministeriale in materia.
Il senatore De Ceglie, suggerisce di applicare il comma 5 dell’art. 13 del
Regolamento de quo nel caso in cui ad un dato Dipartimento afferisca un numero di Corsi
di Laurea superiore a tre, prevedendo, invece, l’elezione diretta dei rappresentanti degli
studenti nel caso in cui i Corsi di Laurea siano inferiori al predetto numero. Egli, altresì,
associandosi alla senatrice De Marzo, preannuncia la propria astensione.
Il prof. Cufaro Petroni condivide l’esigenza di comportamenti omogenei da parte
delle strutture dipartimentali rimarcata anche dall’esistenza di uno schema tipo di
Regolamento di funzionamento, pur nel rispetto della possibilità di operare scelte diverse
in base alle specificità delle singole strutture, precisando che non spetta alla Commissione
CODICE rivedere i criteri di cui allo Schema tipo elaborato dal Collegio dei Direttori di
Dipartimento ed approvato dagli Organi di Governo.
Al termine, il Presidente propone di approvare i Regolamenti di funzionamento
dei Dipartimenti di Lingue e Letterature Romanze e Mediterranee e di Scienze Statistiche,
secondo la formulazione proposta dalla CODICE, nonché di rinviare ad altra sede
l’approfondimento della problematica emersa nel corso del dibattito ai fini della
determinazione dell’elettorato attivo e passivo per quanto attiene all’elezione dei
rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Dipartimento.
Entra, alle ore 12,50, la prof.ssa Bergantino e si allontana la dott.ssa Carolina
Ciccarelli.
38
S.A. 17.11.2009/p.2
Al termine, il Senato Accademico, con l’astensione dei senatori De Ceglie, De
Marzo e Lombardi,
VISTI
i DD.RR. n. 10021 del 16.10.2007 e n. 10946 del 16.11.2007, con cui
è stato emanato lo Schema di Regolamento di funzionamento di
Dipartimento;
VISTO
l’art. 18 dello Statuto di Ateneo;
VISTI
i Regolamenti di funzionamento dei Dipartimenti di Lingue e
Letterature Romanze e Mediterranee e di Scienze Statistiche;
VISTI
i pareri espressi dalla CO.DI.CE., nelle sedute del 28.10.2008 e
13.10.2009;
VISTO
il parere espresso dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del
30.10.2009;
SENTITO
l’orientamento emerso dal dibattito,
DELIBERA
-
di approvare i Regolamenti di funzionamento dei Dipartimenti di Lingue e
Letterature Romanze e Mediterranee
e di Scienze Statistiche, secondo la
formulazione proposta dalla CODICE (Allegato n. 2/B al presente verbale);
-
di rinviare ad altra sede l’approfondimento della problematica emersa nel corso del
dibattito ai fini della determinazione dell’elettorato attivo e passivo per quanto
attiene all’elezione dei rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di
Dipartimento.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
39
S.A. 17.11.2009/p.2bis
I.
AMMINISTRAZIONE
PROPOSTA DELLA II FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DI CONFERIMENTO
DELLA LAUREA HONORIS CAUSA AL PROF. ABDOULAYE WADE,
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL SENEGAL
Il Presidente apre il dibattito sulla delibera adottata dal Consiglio della II Facoltà
di Giurisprudenza, nella seduta del 09.09.2009, concernente la proposta di conferimento
della Laurea honoris causa al prof. Abdoulaye Wade, attualmente Presidente della
Repubblica del Senegal, già professore ordinario e poi Preside della Facoltà di
Giurisprudenza e di Economia di Dakar.
Egli, dopo aver ricordato la previsione dell'art. 169 del Testo Unico delle Leggi
sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, nonchè le
indicazioni procedimentali su "Conferimento Lauree ad honorem”, fornite dal MUR con
note in data 02.02.2005, prot. n. 434, e 19.12.2006, prot. n. 4724, illustra la delibera
adottata dal Consiglio della II Facoltà di Giurisprudenza nella predetta riunione del
09.09.2009, nonché il curriculum vitae del prof. Abdoulaye Wade.
Egli, nel riassumere le motivazioni della succitata proposta, pone in rilievo la
figura del predetto docente, che ha dedicato allo studio e all’insegnamento delle discipline
del diritto dell’economia e della finanza tutta la propria vita, sottolineando come la
suddetta proposta trovi fondamento nel valore scientifico e umano del lavoro svolto dal
prof. Wade nell’accademia e della società.
Il Preside Uricchio fornisce ulteriori chiarimenti sulla proposta del Consiglio della
II Facoltà di Giurisprudenza di conferimento della laurea honoris causa al prof. Abdoulaye
Wade.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la delibera del Consiglio della II Facoltà di Giurisprudenza, adottata
nella riunione del 09.09.2009;
VISTO
il curriculum vitae del prof. Abdoulaye Wade, Presidente della
Repubblica del Senegal, già professore ordinario e poi Preside della
Facoltà di Giurisprudenza e di Economia di Dakar;
40
S.A. 17.11.2009/p.2bis
VISTO
l'art. 169 del Testo Unico delle Leggi sull'istruzione superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
VISTE
le note MUR in data 02.02.2005 prot. n. 434 e 19.12.2006, prot. n.
4724;
SENTITI
i chiarimenti forniti dal prof. Uricchio, Preside della II Facoltà di
Giurisprudenza,
CONDIVIDE
la proposta della II Facoltà di Giurisprudenza in ordine al conferimento della laurea
honoris causa al prof. Abdoulaye Wade, Presidente della Repubblica del Senegal.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
41
S.A. 17.11.2009/p.2ter
I.
AMMINISTRAZIONE
CORSI INTEGRATIVI LICEI ARTISTICI STATALI – ANNO SCOLASTICO
2009/2010: NOMINA COORDINATORE
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
per gli Studenti, le Innovazioni Didattiche, Diritto allo Studio e Servizi agli Studenti - Area
Benessere Organizzativo, Qualità e Ottimizzazione del Lavoro - Statistiche ed invita Il
Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““Il competente Ufficio fa presente che il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, con circolare n. 78 prot. n. 9215 / R.U. / U del 9.9.2009, ha
impartito istruzioni concernenti l’organizzazione e il funzionamento dei corsi integrativi
per diplomati dei Licei artistici statali, paritari e legalmente riconosciuti relativamente
all'anno scolastico 2009/2010.
Il Liceo artistico “G. De Nittis” di Bari, con nota prot. n. 5629 del 13.10.2009, ha
comunicato di aver istituito, per l’a.s. 2009/2010, n. 1 corso integrativo, chiedendo altresì
che venga nominato il coordinatore di tale corso.
A tale riguardo, si rammenta che questo Consesso, nella riunione del 22.12.2008,
deliberò di confermare il prof. Vittoriano Caporale, quale coordinatore dei corsi integrativi
istituiti presso il suddetto Liceo, anche per l’a.s. 2008/2009.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.Lgs. 297/94, e in particolare l’art. 191, comma 6;
VISTA
la circolare del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca n. 78, prot. n. 9215 del 9.9.2009;
VISTA
la nota prot. n. 5629 del 13.10.2009 del Liceo Artistico Statale “G. De
Nittis” di Bari,
DELIBERA
di confermare, per l’anno scolastico 2009/2010, quale coordinatore dei corsi integrativi
istituiti presso il Liceo Artistico Statale “G. De Nittis” di Bari, il prof. Vittoriano Caporale.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
42
S.A. 17.11.2009/anticip.
ANTICIPAZIONE DELL'ARGOMENTO INSCRITTO AL PUNTO 4) DELL'ODG.
Il Presidente propone l'anticipazione della trattazione dell'argomento inscritto al
punto 4 dell'o.d.g. concernente:
Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari
− (Dipartimento di Diritto Internazionale e dell’Unione Europea) ed il Consiglio
Regionale della Puglia per la pubblicazione del Periodico di informazione “Sud
in Europa”
− (Dipartimento Giuridico delle Istituzioni, Amministrazione e Libertà) e la Ditta
Autoricambi F.lli Lomuscio di Lomuscio F.sco & C. sas per l’attivazione di n. 1
assegno per collaborazione ad attività di ricerca
− e l’Università di Parigi IV - Sorbonne (Francia): rinnovo
− e l’Universidad Nacional De San Antonio Abad del Cusco (Perù) e
designazione coordinatore e componenti commissione per protocolli esecutivi
− e la Fondazione “Robert de Sorbonne” – Parigi (Francia)
− e l’Università Cheikt Anta Diop de Dakar (Senegal)
− (II Facoltà di Giurisprudenza) e la Direzione Marittima della Puglia e della
Basilicata Jonica, per il riconoscimento di crediti formativi universitari (CFU)
per le attività svolte presso le scuole di formazione dello stesso Ente
Il Senato Accademico, unanime, approva.
43
S.A. 17.11.2009/p.4A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
TRA
(DIPARTIMENTO
DI
L’UNIVERSITÀ
DIRITTO
DEGLI
INTERNAZIONALE
STUDI
E
DI
BARI
DELL’UNIONE
EUROPEA) ED IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA PER LA
PUBBLICAZIONE DEL PERIODICO DI INFORMAZIONE “SUD IN EUROPA”
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne Area Ricerca – Settore V
ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio informa che il prof. Andrea CANNONE, Direttore Dipartimento di
Diritto Internazionale dell'Unione Europea, con nota del 7.10.2009, ha trasmesso la
documentazione relativa alla convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari
ed il Consiglio Regionale della Puglia, che viene di seguito illustrata.
La predetta convenzione, nella formulazione proposta dallo stesso Consiglio
Regionale della Puglia, pone le sue premesse nell’interesse dei suddetti Enti a dare ampia
diffusione alle tematiche relative all'integrazione europea.
A tal fine, è ritenuto funzionale il Periodico di Informazione sull’Unione Europea
denominato “Sud IN Europa”, edito dal Dipartimento in questione e diretto dal prof. Ennio
Triggiani. E’ altresì evidenziato nelle premesse che il Periodico di che trattasi è già
sostenuto dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale attraverso l’avvenuta stipula
di apposita convenzione e che l’obiettivo di proseguire il sostegno è contenuto nel Bilancio
di Direzione del Consiglio Regionale 2009, approvato con propria deliberazione
dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.
Sulla base di tali premesse, ai sensi dell’art.1, il Dipartimento di Diritto
Internazionale e dell'Unione Europea, si impegna:
a) a mettere a disposizione del Consiglio Regionale della Puglia non meno di n. 2 pagine
per ciascun numero del Periodico, il cui contenuto sarà liberamente determinato dalla
stessa e in conformità alle finalità del Periodico e comunicato alla Redazione, per la
pubblicazione, entro il termine di volta in volta indicato dal Direttore del Periodico o
da persona da quest'ultimo delegata;
b) a riportare il logo del Consiglio Regionale della Puglia ed il logo “Comunicazione Consiglio Regionale” sulla copertina di ogni numero del Periodico e su qualsiasi altro
materiale pubblicitario riguardante il Periodico stesso;
c) a riportare i medesimi loghi nel sito web del Periodico;
d) a confermare la presenza del rappresentante dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio
Regionale già designato nel Comitato di Direzione del Periodico, salvo comunicazione
di nuova designazione, nonché a prevedere la presenza di una persona designata dal
Servizio nella Redazione del Periodico;
e) a riportare il materiale e le indicazioni in parola nella versione on line del Periodico;
44
S.A. 17.11.2009/p.4A
f) ad aggiornare periodicamente d’intesa con il Servizio, attraverso la Direzione del
Periodico, l’individuazione dei destinatari della distribuzione a mezzo posta del
Periodico, di interesse per il Consiglio Regionale;
g) a far pervenire n° 500 copie di ciascun numero del Periodico alla Biblioteca del
Consiglio Regionale “Teca del Mediterraneo”, per la diffusione gratuita agli utenti
della stessa.
All’art. 2, è evidenziato che il Servizio si impegnerà a versare ogni anno un
contributo di € 20.000,00 (ventimila) a valere quale sponsorizzazione, a termini della
normativa vigente, per i servizi comunicazionale resi al Dipartimento e descritti nell’art. 1,
che verrà liquidato previa presentazione al Servizio di una dichiarazione dell’avvenuta
stampa e distribuzione di tutti i numeri del Periodico relativi all’anno; la dichiarazione di
che trattasi, sottoscritta dal Direttore del Dipartimento, deve contenere anche la indicazione
della quantità di copie cartacee del Periodico in qualunque modalità distribuite e
l’attestazione che tutti i numeri dello stesso sono stati inseriti nel sito web del Periodico.
All’art. 3 è evidenziato che la convenzione avrà la durata di tre anni a decorrere
dal 1° gennaio 2010 e completato il terzo anno essa si rinnoverà di anno in anno su
richiesta espressa di una delle parti firmatarie e accettazione espressa dell’altra; nel caso in
cui sia necessario procedere a modifiche, si dovrà addivenire alla stipula di una nuova
convenzione.
L’Ufficio Competente fa presente che la convenzione in questione (Allegato
n.3/A al presente verbale) si configura quale prosecuzione della collaborazione già attuata
con analoga convenzione stipulata nell’anno 2008 e di durata triennale. Lo schema di
convenzione in esame, approvato dal Consiglio di Dipartimento di Diritto Internazionale e
dell’Unione Europea nella seduta del 21.10.2009, è inquadrabile nella disciplina prevista
dal combinato disposto degli artt. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza a
la Contabilità e il 14 del Regolamento c/terzi.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il testo convenzionale da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari
(Dipartimento di Diritto Internazionale e dell’Unione Europea) ed il
Consiglio Regionale della Puglia;
VISTA
la
deliberazione
del
Consiglio
di
Dipartimento
di
Diritto
Internazionale e dell’Unione Europea resa nella seduta del 21.9.2009;
CONSIDERATO
quanto ritenuto dall’Ufficio Competente;
VISTI
l’art. 68 del Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità e l’art. 14 del Regolamento c/terzi,
DELIBERA
di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema di convenzione da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari (Dipartimento di Diritto Internazionale e dell’Unione
45
S.A. 17.11.2009/p.4A
Europea) ed il Consiglio Regionale della Puglia, per la pubblicazione del Periodico di
informazione "Sud In Europa”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
46
S.A. 17.11.2009/p.4/B
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ
DEGLI
STUDI
DI
BARI
(DIPARTIMENTO GIURIDICO DELLE ISTITUZIONI, AMMINISTRAZIONE E
LIBERTÀ) E LA DITTA AUTORICAMBI F.LLI LOMUSCIO DI LOMUSCIO
F.SCO & C. SAS PER L’ATTIVAZIONE DI N. 1 ASSEGNO PER
COLLABORAZIONE AD ATTIVITÀ DI RICERCA
Entra, alle ore 13,00, il Preside Guaragnella.
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Ricerca – Settore
V:
““L’Ufficio informa che con nota del 29.10 2009, il prof. Raffaele COPPOLA,
Direttore del Dipartimento Giuridico delle Istituzioni, Amministrazione e Libertà, ha
trasmesso la documentazione relativa alla convenzione da stipularsi tra questa Università e
la Ditta Autoricambi F.lli Lomuscio di Lomuscio Francesco & c. sas, per l’attivazione di n.
1 assegno per collaborazione ad attività di ricerca.
L’Ufficio illustra la convenzione nei suoi contenuti essenziali.
La convenzione in parola richiama nelle premesse il compito dell’Università, in
quanto è il centro primario della ricerca scientifica, di elaborare e trasmettere criticamente
le conoscenze scientifiche, anche promuovendo forme di collaborazione con enti esterni
Pubblici e Privati.
Tra i riferimenti normativi è riportato, nelle stesse premesse del testo
convenzionale, l’art. 51 comma 6 della L. n.449 del 27.12.1997 ai sensi del quale le
Università possono conferire “assegni per la collaborazione ad attività di ricerca” in favore
di dottori di ricerca o laureati in possesso di curriculum professionale idoneo per lo
svolgimento di attività di ricerca.
Nelle premesse è evidenziato altresì che con Decreto del Ministero dell’Università
e della Ricerca Scientifica e Tecnologica di data 11.2.1998 e sue successive modificazioni
ed integrazioni, sono stati determinati gli importi, minimo e massimo e le modalità di
conferimento degli assegni stessi.
Nelle premesse è evidenziato inoltre che la Ditta Autoricambi F.lli Lomuscio , con
nota del 6.4.2009 r drl 29.10.2009, ai sensi della sopra richiamata normativa, ha
manifestato l’impegno di finanziare una delle annualità dell’assegno di ricerca di durata
biennale, dal titolo “Permanenze latine e greco-orientali in Terra d’Otranto nella
documentazione archivistica in tema di giurisdizione e diritto personale”.
Sulla base di tali premesse, la convenzione prevede all’art. 1 che la Ditta
Autoricambi F.lli Lomuscio, per lo svolgimento dell’attività di ricerca sopracitata si
impegnerà a finanziare una annualità (la seconda) con € 16.138,00 più oneri riflessi,
mentre la prima annualità sarà a carico dell’Università degli Studi di Bari.
47
S.A. 17.11.2009/p.4/B
Ai sensi dell’art. 2, l'Università provvederà a comunicare alla Ditta Autoricambi
F.lli Lomuscio, le richieste di attribuzione dell’assegno per programmi di ricerca, ad
emanare il bando di selezione per il conferimento dell'assegno stesso e ad individuare il
beneficiario dell'assegno predetto nel rispetto della normativa in materia.
All’art. 4 è previsto che l'importo versato e relativo ad assegno non attivato, o
comunque non usufruito in tutto o in parte nell'anno medesimo, sarà restituito alla Ditta
Autoricambi F.lli Lomuscio di Lomuscio F.sco & C sas secondo modalità a scelta della
ditta medesima.
L’art. 7 evidenzia che la validità e la durata della convenzione è biennale.
L’Ufficio Competente evidenzia che il Consiglio del Dipartimento Giuridico
delle Istituzioni, Amministrazione e Libertà nella seduta del 8.4.2009, ha espresso parere
favorevole in ordine alla richiesta dell’ assegno in parola.
Lo stesso Ufficio fa presente che la convenzione in questione ricalca schemi già
approvati dagli Organi di Governo di questa Università aventi per oggetto l’attivazione di
assegni di ricerca.””
Al termine dell’illustrazione, il Presidente, nel richiamare preliminarmente le
delibere del Consiglio di Amministrazione
e del Senato Accademico, adottate nelle
rispettive sedute del 30.06.2009 e del 14.07.2009, con le quali si fissava il principio di
carattere generale teso a prevedere, in favore della Società finanziatrice, in ipotesi di
mancata assegnazione e/o incompleto utilizzo dell’assegno, la restituzione in toto ovvero di
quota parte dell’importo residuale, suggerisce di approvare, per gli aspetti di competenza,
la convenzione in esame, con la modifica degli artt. 1 e 3, nel senso di prevedere che una
delle due annualità dell’assegno di ricerca debba essere finanziata da parte della Ditta
interessata e con la seguente riformulazione dell’art. 4 “Nel caso di mancata assegnazione
e/o incompleto utilizzo dell’assegno di ricerca, sarà restituita alla Ditta sottoscrivente una
quota parte ragguagliata al tempo di effettiva utilizzazione dell’assegno”.
Il Presidente invita quindi il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, con l’astensione del Preside Spinelli,
VISTA
la nota del 29.10.2009, a firma del prof. Raffaele Coppola, Direttore
del Dipartimento Giuridico delle Istituzioni, Amministrazione e
Libertà;
VISTO
lo schema di convenzione da stipularsi tra questa Università
(Dipartimento Giuridico delle Istituzioni, Amministrazione e Libertà)
e la Ditta “Autoricambi F.lli Lomuscio di Lomuscio F.sco & C.sas”;
48
S.A. 17.11.2009/p.4/B
VISTE
le note di intenti a firma del Legale rappresentante della suddetta Ditta
Autoricambi F.lli Lomuscio del 06.4.2009 e del 29.10.2009;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento Giuridico delle
Istituzioni, Amministrazione e Libertà in data 08.04.2009;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dall’Ufficio competente;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione, adottata nella seduta del
30.06.2009;
VISTA
la propria delibera del 14.07.2009, con la quale si fissava il principio
di carattere generale teso a prevedere, in favore della Società
finanziatrice, in ipotesi di mancata assegnazione e/o incompleto
utilizzo dell’assegno, la restituzione in toto ovvero di quota parte
dell’importo residuale,
DELIBERA
di approvare, per gli aspetti di competenza, la convenzione, che costituisce l’allegato n.
3B al presente verbale, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari (Dipartimento
Giuridico delle Istituzioni, Amministrazione e Libertà) e la Ditta “Autoricambi F.lli
Lomuscio di Lomuscio F.sco & C sas”, per l’attivazione di n. 1 assegno di ricerca dal
titolo: “Permanenze latine e greco-orientali in Terra d’Otranto nella documentazione
archivistica in tema di giurisdizione e diritto personale”, con la modifica degli artt. 1 e
3, nel senso di prevedere che una delle due annualità dell’assegno di ricerca debba
essere finanziata da parte della Ditta interessata e con la seguente riformulazione
dell’art. 4 “Nel caso di mancata assegnazione e/o incompleto utilizzo dell’assegno di
ricerca, sarà restituita alla Ditta sottoscrivente una quota parte ragguagliata al tempo di
effettiva utilizzazione dell’assegno”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
49
S.A. 17.11.2009/p.4/C
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ
DEGLI
STUDI
DI
BARI
E
L’UNIVERSITÀ DI PARIGI IV - SORBONNE (FRANCIA): RINNOVO
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali – Settore III ed invita il Senato a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che in data 30.04.2004 è stata sottoscritta la Convenzione tra
l’Università di Bari e l’Università Parigi IV - Sorbonne, Francia, della durata di cinque
anni, il cui Coordinatore è il Prof. Giovanni DOTOLI, docente presso il Dipartimento di
Lingue e Letterature Romanze.
L’Ufficio prosegue evidenziando che, in data 8.10.2009 è pervenuta una lettera
d’intenti del responsabile delle Relazioni Internazionali dell’Università Parigi IV, Dott.
Geroges Molinié, nella quale evidenzia che, “Conformemente all’art. 10, punto 2, la
Convenzione è rinnovabile a seguito di scambio di lettere tra le due parti”, pertanto, si
dichiara onorato di proseguire la collaborazione tra le due Università, proponendone il
rinnovo per ulteriori cinque anni.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Convenzione tra l’Università di Bari e l’Università Parigi IVSorbonne, sottoscritta in data 30.04.2004, della durata di cinque anni,
da rinnovarsi;
VISTA
la nota in data 5.11.2009 del Prof. Giovanni Dotoli, relativa alla
richiesta di rinnovo della suddetta Convenzione;
VISTA
la nota d’intenti, pervenuta in data 8.10.2009, del referente delle
Relazioni Internazionali dell’Università Parigi IV - Sorbonne, con la
quale si dichiara onorato di proseguire la collaborazione tra le due
Università;
RAVVISATA
la necessità di procedere al rinnovo dell’Accordo di cui trattasi,
DELIBERA
di approvare il rinnovo della Convezione tra l’Università degli Studi di Bari e l’Università
Parigi IV - Sorbonne (Francia) per ulteriori cinque anni.
50
S.A. 17.11.2009/p.4/C
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
51
S.A. 17.11.2009/p.4/D
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ
DEGLI
STUDI
DI
BARI
E
L’UNIVERSIDAD NACIONAL DE SAN ANTONIO ABAD DEL CUSCO (PERÙ)
E DESIGNAZIONE COORDINATORE E COMPONENTI COMMISSIONE PER
PROTOCOLLI ESECUTIVI
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali – Settore III:
““L’Ufficio riferisce che il Prof. Paolo PONZIO, docente afferente al
Dipartimento di Scienze Filosofiche, ha fatto pervenire una nota, datata 15 ottobre 2009, di
seguito riportata:
“Con la presente invio la documentazione relativa alla stipula di una
Convenzione tra la nostra Università e l’Universidad Nacional San Antonio Abad del
Cusco, in Perù. Si tratta di una Convenzione che è già stata siglata dal Rettore
dell’Università peruviana in base allo schema predisposto dalla nostra Università e
costituisce un ultimo frutto dei colloqui bilaterali avvenuti lo scorso marzo all’interno del
Forum internazionale di scambi tra Perù e Italia, e che ha visto la partecipazione anche
del nostro Ateneo (rappresentata dallo scrivente) all’interno dell’ambito accademico
previsto dallo stesso Forum. Si ricorda, altresì, che la nostra Università ha già siglato
accordi quadro con altre Università peruviane e che sarebbe opportuno avviare una
seconda fase che preveda la stipula di accordi e interventi specifici. Soltanto con
l’Universidad Catolica “Sede Sapientiae” di Lima si è già stipulato un accordo specifico
di collaborazione per la realizzazione di un progetto di Servizio Civile all’estero. Pertanto,
si chiede di voler nominare al più presto un referente e/o una commissione che possa
occuparsi dell’attuazione di tali convenzioni.”
L’Ufficio rappresenta, altresì, che come indicato nella summenzionata nota, il
prof. Ponzio ha inviato il testo della Convenzione di cui trattasi (all.A), in lingua italiana e
in lingua spagnola, già sottoscritto dal Rettore dell’Universidad Nacional San Antonio del
Cusco, Dr. Victor Raul Aguilar Callo e relativa lettera d’intenti; detto testo di Convenzione
risulta conforme allo schema tipo in uso presso questa Università e approvato dagli Organi
di Governo.
Infine, l’Ufficio evidenzia che occorrerà procedere in merito alla designazione del
Coordinatore della Convenzione, nonché dei componenti la Commissione preposta
all’elaborazione di protocolli esecutivi, di cui all’art. 2 della citata Convenzione.””
52
S.A. 17.11.2009/p.4/D
Al termine dell’illustrazione, il Presidente invita il prof. Ponzio a voler relazionare
in merito.
Il prof. Ponzio fornisce ulteriori e dettagliati chiarimenti sulla citata convenzione
con cui l’Università degli Studi di Bari e l’Universidad Nacional San Antonio Abad del
Cusco, Perù, si impegnano a promuovere, attraverso programmi comuni, la cooperazione
negli ambiti della ricerca scientifica e della didattica, che riguarderà essenzialmente lo
sviluppo delle relazioni accademiche, culturali e scientifiche, nonché la realizzazione di
soggiorni di studio e/o insegnamento di professori, ricercatori, studenti e personale tecnicoamministrativo di entrambe le sedi, per periodi da stabilirsi, con riguardo a progetti di
ricerca e formazione in materie di interesse comune, rilevando l’opportunità di designare
nella Commissione preposta all’attuazione delle Convenzioni con le Università del Perù,
un rappresentante dell’area scientifica “Scienze Biologiche” ed uno dell’area scientifica
“Agraria”.
Il Presidente propone di designare, quale coordinatore delle Convenzioni con le
Università del Perù, il Prof. Paolo Ponzio, nonché, quali componenti della predetta
Commissione, i Proff. Luigi Palmieri, Giuseppe De Mastro e Pasquale Guaragnella.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota del 15.10.2009 del Prof. Paolo PONZIO, in qualità di docente
afferente al Dipartimento di Scienze Filosofiche;
VISTA
la lettera d’intenti del Rettore dell’Universidad Nacional San Antonio
Abad del Cusco, Perù, Dr. Victor Raul Aguilar Callo;
VISTA
la Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e l’Universidad
Nacional San Antonio Abad del Cusco, Perù, sottoscritta;
CONSIDERATA
la necessità di procedere alla designazione di un Coordinatore delle
Convenzioni con le Università del Perù, nonché della Commissione
preposta all’elaborazione di protocolli esecutivi, di cui all’art. 2 della
citata Convenzione,
DELIBERA
− di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema di convenzione da stipularsi tra
l’Università di Bari e l’Universidad Nacional Santo Antonio Abad del Cusco (Perù);
53
S.A. 17.11.2009/p.4/D
− di designare, quale coordinatore delle Convenzioni con le Università del Perù, il Prof.
Paolo Ponzio;
− di designare, quali componenti della Commissione preposta all’elaborazione di
protocolli esecutivi, di cui all’art. 2 della Convenzione, i Proff. Luigi Palmieri,
Giuseppe De Mastro e Pasquale Guaragnella.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
54
S.A. 17.11.2009/p.4E
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI:
− E LA FONDAZIONE “ROBERT DE SORBON” – PARIGI (FRANCIA)
− E L’UNIVERSITÀ CHEIKT ANTA DIOP DE DAKAR (SENEGAL)
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali Settore III ed invita il Senato a pronunciarsi in merito:
L’Ufficio riferisce che il prof. Giovanni Dotoli, docente afferente al Dip. di
Lingue e Letterature Romanze e Mediterranee ha fatto pervenire due proposte di
Convenzioni con la Fondazione “Robert de Sorbon” di Parigi e l’Università di Chikt Anta
Diop di Dakar, Senegal.
L’Ufficio riferisce, altresì, che il testo della Convenzione con la Fondazione
“Robert de Sorbon”, in lingua italiana e in lingua francese (All. A), risulta conforme allo
schema tipo in uso presso questa Università, inoltre, il suddetto Prof. Dotoli, ha allegato
alla Convenzione di cui trattasi, il Progetto di settimana italiana, da realizzarsi nell’anno
2010 (All. B).
Il prof. Dotoli, con nota del 5.11.2009, ha evidenziato che il Consiglio del
Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze e Mediterranee, seduta del 27 10.2009, ha
espresso parere favorevole alla Convenzione con la Fondazione e che la realizzazione del
suddetto Progetto, non comporta oneri finanziari da parte di questa Università.
Inoltre, il suddetto Prof. Dotoli, con nota del 10.11.2009, ha altresì reso noto che
“la Fondation Robert de Sorbon rilascia ai nostri studenti crediti europei ECTS secondo
le regole della mobilità degli studenti nell’Unione Europea, seguendo le regole di cui la
nostra Università si è opportunamente dotata. Con la Fondation Robert de Sorbon stiamo
già organizzando a Parigi dei corsi bilaterali…”
L’Ufficio rappresenta, infine che, il Prof. Dotoli ha inviato, allegato alla
summenzionata documentazione, un secondo testo di Accordo di Cooperazione con
l’Università di Chikt Anta Diop di Dakar, Senegal (All. C) e che detto testo, pur essendo
difforme dallo schema tipo, non presenta difformità sostanziali.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota del 28.07.2009 prot. n. 60096 del prof. Giovanni DOTOLI con
la quale ha chiesto l’avvio delle Cooperazioni bilaterali con la
Fondazione “Robert de Sorbon” e l’Unversità di Chikt Anta Diop di
Dakar;
VISTA
la bozza di Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari e la
Fondazione “Robert de Sorbon” di Parigi redatta in lingua italiana e
55
S.A. 17.11.2009/p.4E
francese e il relativo Progetto di settimana italiana, da realizzarsi
nell’anno 2010;
VISTA
la bozza dell’Accordo di Cooperazione con l’Università di Chikt Anta
Diop di Dakar, Senegal, redatta in lingua italiana e francese;
VISTA
la nota del Prof. Dotoli del 05.11.2009 con la quale ha precisato, tra
l’altro, che la realizzazione del citato Progetto non comporta oneri
finanziari da parte di questa Università,
DELIBERA
− di approvare, per gli aspetti di competenza, la convenzione, da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari e la Fondazione “Robert de Sorbon” di Parigi nonché il
Progetto di settimana italiana, da realizzarsi nell’anno 2010;
− di approvare, per gli aspetti di competenza, la stipula dell’Accordo di Cooperazione tra
l’Università degli Studi di Bari e l’Università di Chikt Anta Diop di Dakar, Senegal,
secondo lo schema proposto dall’Università partner;
− di autorizzare il Rettore ad apportare eventuali modifiche in sede di sottoscrizione.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
56
S.A. 17.11.2009/p.4F
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (II FACOLTÀ
DI GIURISPRUDENZA) E LA DIREZIONE MARITTIMA DELLA PUGLIA E
DELLA BASILICATA JONICA, PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI
FORMATIVI UNIVERSITARI (CFU) PER LE ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO LE
SCUOLE DI FORMAZIONE DELLO STESSO ENTE
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne - Area Servizi Innovativi per la Didattica
e gli Studenti - Settore II - Servizio per l’Orientamento al mondo del lavoro, convenzioni
ed accordi in tema di formazione:
“”L’Ufficio fa presente che questo Consesso ed il Consiglio di Amministrazione
di questa Università, rispettivamente nelle sedute del 18.04.2007 e del 26.04.2007, hanno
approvato il Regolamento di Ateneo, per il riconoscimento di Crediti Formativi
Universitari (CFU) e, tra gli altri, lo schema tipo di convenzione da stipulare tra
l’Università degli Studi di Bari e le Amministrazioni pubbliche, per il riconoscimento, in
termini di CFU, delle attività formative svolte dal proprio personale presso le scuole di
formazione delle stesse Amministrazioni, ai sensi della Legge 24 novembre 2006, n. 286.
Il prof. Antonio Uricchio, Preside della II Facoltà di Giurisprudenza, con nota del
05.10.2009, ha trasmesso il testo convenzionale da stipulare con la Direzione Marittima
della Puglia e della Basilicata Jonica, per il riconoscimento di CFU agli Ufficiali in
servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto. Detto testo negoziale, redatto a grandi linee
secondo il predetto schema tipo negoziale, è stato approvato dal Consiglio della II Facoltà
di Giurisprudenza, nelle sedute del 20.04.2009 e del 06.07.2009, unitamente all’Atto di
indirizzo, inerente il riconoscimento di CFU a favore degli Ufficiali del Ruolo Normale a
Nomina Diretta e del Ruolo Speciale, per adire all’esame di Laurea in Operatori dei Servizi
Giuridici (classe L14).
In particolare, le premesse di detta convenzione pongono in evidenza, tra l’altro,
che il personale dell’Amministrazione segue corsi – anche di livello universitario – presso
l’Accademia Navale di Livorno e che la convenzione, pur potendo essere in seguito
applicata ad altre Facoltà ed altri ruoli professionali, troverà immediata applicazione alla
Facoltà di Giurisprudenza II (sede didattica di Taranto)……… .
L’art. 1, in coerenza con lo schema convenzionale già approvato, prevede che
l’Amministrazione s’impegna a fornire all’Università degli Studi di Bari:
• attestazione delle conoscenze, abilità e competenze acquisite dal proprio personale
in attività formative erogate dalla propria scuola di formazione;
57
S.A. 17.11.2009/p.4F
•
programmi svolti durante le attività formative erogate dalla propria scuola di
formazione;
al fine di permetterne la valutazione, in termini di CFU da riconoscere nell’ambito di
specifici Corsi di Studio.
L’art. 2 recita nel seguente modo:
L’Università si impegna, nell’ambito della propria autonomia, mediante Atti aggiuntivi, di
cui al successivo Art. 4:
a) a riconoscere senza limitazioni agli Ufficiali già in possesso di Laurea o Laurea
specialistica in Scienze del Governo del Mare i crediti conseguiti nel corso dei loro
studi universitari in Accademia, ai fini del conseguimento dei titoli accademici
(Lauree, Master di I e II livello et similia) rilasciati dall’Università stessa, secondo
le tabelle di corrispondenza elaborate mediante gli Atti aggiuntivi, ed in
particolare ad esonerare dall’eventuale colloquio integrativo, ai fini del
riconoscimento, in caso di differenze di crediti pari o inferiori a 3 c.f.u. tra gli
insegnamenti impartiti nella sede di laurea e quelli dell’Università;
b) a valutare le conoscenze, abilità e competenze acquisite a seguito di attività
formative erogate dalla scuola di formazione dell’Amministrazione e a
riconoscerne, secondo quanto definito negli stessi Atti aggiuntivi, i CFU fino ad un
massimo di 60;
c) a proporre percorsi formativi, da far seguire al personale dell’Amministrazione,
per il conseguimento di uno specifico titolo di studio universitario. Nello specifico,
la Facoltà di Giurisprudenza II si impegna a definire, a partire dall’A.A.
2010/2011, nell’ambito del corso di studi rivolto al conseguimento della laurea di
1° livello relativa al corso in “Operatore dei Servizi Giuridici” appartenente alla
classe L-14, uno specifico curriculum di studi dedicato (ma non riservato) ai
dipendenti dell’Amministrazione, prevedendo insegnamenti di peculiare interesse
per i suddetti, pur in coerenza con gli obiettivi formativi della Classe L-14.
Il numero dei CFU sarà definito dai rispettivi Consigli di Classe. Per le Facoltà ove questi
ultimi non fossero stati costituiti, saranno competenti i Consigli di Corso di Studio.
I Consigli di Facoltà approveranno le proposte dei Consigli di Classe, ove costituiti,
ovvero dei Consigli di Corso di Studio verificando/controllando che non ci siano criteri
disomogenei tra gli stessi Corsi di Studio.
L’approvazione definitiva del riconoscimento di CFU è di competenza del Senato
Accademico, nel caso in cui le Facoltà non abbiano adottato i Regolamenti didattici di
facoltà, ai sensi dell’art. 9, comma 9, del Regolamento didattico di Ateneo.
In merito a quanto previsto dalla lett. a) del suesposto art. 2, si fa presente che la
previsione di riconoscere “senza limitazioni” agli Ufficiali già in possesso di Laurea o
Laurea specialistica in Scienze del Governo del Mare i crediti conseguiti nel corso dei loro
studi universitari in Accademia sembrerebbe contraddittoria con quanto indicato
successivamente, allo stesso art. 2,
relativamente alla possibilità di esonerare
dall’eventuale colloquio integrativo, ai fini del riconoscimento, in caso di differenze di
crediti pari o inferiori a 3 c.f.u. tra gli insegnamenti impartiti nella sede di laurea e quelli
dell’Università.
58
S.A. 17.11.2009/p.4F
Di tanto, l’Ufficio, per le vie brevi, ha informato la prof.ssa Caterino, delegato di
Facoltà, che condivide la proposta di eliminare la predetta dicitura “senza limitazioni”.
I restanti articoli della convenzione a stipularsi risultano conformi allo schema
tipo approvato ed in particolare gli artt. 3 e 4 prevedono rispettivamente la costituzione di
un apposito Comitato Tecnico Scientifico, per la definizione degli Atti aggiuntivi di cui
all’art. 4.
Di seguito si riporta integralmente il citato Atto di Indirizzo per il riconoscimento
di CFU a favore degli Ufficiali del Ruolo Normale a Nomina Diretta e del Ruolo Speciale
delle Capitanerie di Porto, per adire all’esame di Laurea in Operatori dei Servizi Giuridici
(classe L14) che, successivamente alla sua approvazione, diverrà parte integrante della
stipulanda convenzione:
Ufficiali del Ruolo Normale a Nomina Diretta
e Ufficiali del Ruolo Speciale
Piano di studi Corso
di Laurea
Per Operatore dei
servizi giuridici
(Classe L 14)
Primo anno
CFU
Diritto romano
Storia del Diritto
italiano
Istituzioni di
Diritto Privato
Diritto
costituzionale
Filosofia del
Diritto
Esami riconosciuti e relativi crediti
formativi
9
9
Storia del Diritto italiano
9
10
Istituzioni di Diritto Privato
10
10
Diritto costituzionale
10
9
Filosofia del Diritto
9
economia politica
7
7
3
Lingua inglese
3
3
Abilità informatiche
3
60
Diritto del lavoro
Diritto della
navigazione
Diritto enti
ecclesiastici e non
profit
Disciplina
opzionale a scelata
dello studente
Lingua a scelta:
francese (idoneità)
CFU
Diritto romano
Lingua inglese
Abilità
informatiche
Diritto
internazionale
Esami da sostenere e relativi crediti
formativi
9
Economia politica
Diritto tributario
Diritto
commerciale
Secondo anno
CFU
6
9
9
6
Diritto internazionale (sulla base
dell’esame di Nozioni di diritto
umanitario e diritto dei conflitti
armati)
2
9
9
Diritto della navigazione
5
9
6
Un esame sostenuto in Accademia
54
Diritto tributario
9
Diritto commerciale
9
Colloquio integrativo di Diritto
internazionale
4
Diritto del lavoro
9
Colloquio su diritto aeronautico
4
Diritto enti ecclesiastici e non profit
9
6
3
Lingua a scelta: francese (idoneità)
60
13
59
3
47
S.A. 17.11.2009/p.4F
Diritto dell'Unione
Europea
Terzo anno
Diritto
Amministrativo
Diritto processuale
civile
Diritto processuale
penale
Diritto privato
comparato
Diritto pubblico
comparato
8
9
Diritto amministrativo (sulla base
degli esami di Diritto Marittimo
Amministrativo e Diritto
Amministrativo sostenuti in
accademia)
5
6
6
Diritto processuale penale (sulla
base dell’esame di Polizia
Giudiziaria)
2
6
6
Diritto penale
6
Disciplina
opzionale a scelata
dello studente
Tirocinio
formativo
6
Diritto penale (sulla base
dell’esame di Polizia giudiziaria)
Un esame sostenuto in accademia
(ad es. Economia marittima può
essere riconosciuto per Diritto
commerciale internazionale)
1
Tirocinio formativo
Prova finale
6
2
Diritto dell'Unione Europea
8
Colloquio integrativo di Diritto
Amministrativo
4
Diritto processuale civile
6
Colloquio integrativo di Diritto
processuale penale
4
Diritto privato comparato
6
Diritto pubblico comparato
6
Colloquio integrativo di Diritto Penale
4
Prova finale
6
6
1
60
16
46
180
35
145
Al termine dell’illustrazione, il Presidente invita il Preside Uricchio a relazionare
in merito.
Il Preside Uricchio, nel fornire ulteriori chiarimenti in ordine alla convenzione tra
l’Università degli Studi di Bari e la Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata
Jonica, che trova fondamento in una collaborazione proficua e costante delle Facoltà
joniche, fa presente che le premesse della citata convenzione pongono in evidenza che il
personale della suddetta Amministrazione segue corsi, anche di livello universitario, presso
l’Accademia Navale di Livorno e che la convenzione, pur potendo essere in seguito
applicata ad altre Facoltà ed altri ruoli professionali, troverà immediata applicazione alla
Facoltà di Giurisprudenza II (sede didattica di Taranto), con riferimento agli Ufficiali in
servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto appartenenti ai ruoli normali che hanno
conseguito la laurea in Scienze Organizzative del Governo e dell’Amministrazione del
mare, ai ruoli normali Nomina Diretta e ai ruoli speciali, nei termini indicati nei relativi
Atti aggiuntivi.
Al termine, il Presidente invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
60
S.A. 17.11.2009/p.4F
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge 24 novembre 2006, n. 286;
VISTE
le deliberazioni adottate dal Consiglio della II Facoltà di
Giurisprudenza in data 20.04.2009 e 06.07.2009;
VISTI
il testo convenzionale tra l’Università degli Studi di Bari e la
Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica ed il
relativo Atto di Indirizzo;
VISTA
la nota del prof. A. F. Uricchio, Preside della II Facoltà di
Giurisprudenza del 05.10.2009;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per il riconoscimento di Crediti Formativi
Universitari;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dal competente Settore dell’Area Servizi
Innovativi per la Didattica e gli Studenti,
DELIBERA
-
di approvare, per gli aspetti di competenza, la convenzione, che costituisce
l’allegato n. 3C al presente verbale, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari
e la Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, rivolta in prima
applicazione alla II Facoltà di Giurisprudenza, per il riconoscimento, in termini di
crediti formativi universitari, delle attività formative svolte dagli Ufficiali in
servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto, previa eliminazione alla lett. a)
dell’art. 2 della seguente dicitura: “senza limitazioni”;
-
di approvare, per gli aspetti di competenza, la stipula dell’Atto di Indirizzo, che
costituisce l’allegato n. 3C/1 al presente verbale, parte integrante della predetta
convenzione, inerente il riconoscimento dei crediti formativi universitari, così come
formulati dal Consiglio della II Facoltà di Giurisprudenza nella seduta del
06.07.2009, agli Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di Porto appartenenti al
Ruolo Normale a Nomina Diretta e al Ruolo Speciale, per adire all’esame di Laurea
in Operatori dei Servizi Giuridici (classe L14).
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
61
S.A. 17.11.2009/p.3
II.
ORGANI DI GOVERNO, GESTIONE, CONTROLLO, CONSULENZA E
GARANZIA
RELAZIONE
SULL’ATTIVITÀ
DELL’AUTORITÀ
SVOLTA
GARANTE
NELL’ANNO
DEGLI
ACCADEMICO
STUDENTI
2008/2009:
AUDIZIONE PROF. P. GIOCOLI NACCI
Rientra, alle ore 13,10, il Rettore che riassume la Presidenza. Rientra, alla stessa
ora, il senatore Riccio.
Il Rettore, acquisito il consenso dei presenti, invita il prof. Paolo Giocoli Nacci ad
entrare nella sala di riunione.
Il Rettore, nell’esprimere vivo e lusinghiero apprezzamento per la competenza,
saggezza e disponibilità unanimemente riconosciuti al prof. Giocoli Nacci nello
svolgimento del ruolo di Autorità Garante degli Studenti, richiamando in particolare
alcune questioni particolarmente spinose e delicate sottoposte di recente all’esame
dell’insigne docente, preannuncia che proporrà nelle sedi competenti, in fase di attuazione
della normativa in materia di organizzazione e qualita' del sistema universitario, di
personale accademico e di diritto allo studio, l’inserimento dell’Autorità Garante degli
Studenti, quale Organo statutario di questa Università, data la peculiare funzione svolta dal
citato Organo.
Egli apre quindi il dibattito sulla relazione dell’Autorità Garante degli Studenti
sull’attività svolta nell’anno accademico 2008-2009, trasmessa dal prof. Paolo Giocoli
Nacci, con nota assunta al prot. gen di questa Università in data 05.11.2009 con il n.
83011, già distribuita in copia ai senatori, ed invita il prof. Giocoli Nacci a voler
relazionare in merito.
Il prof. Giocoli Nacci, nel ringraziare il Rettore ed il Senato Accademico per le
espressioni di stima ed affetto rivoltegli e per la conferma dell’incarico conferitogli, per il
triennio accademico 2009/2012, quale Autorità Garante degli Studenti, con delibera resa
da questo Consesso nella riunione del 07.10.2009, illustra nel dettaglio la seguente
Relazione Annuale sull’attività svolta in qualità di Autorità Garante degli Studenti,
62
S.A. 17.11.2009/p.3
nell’A.A. 2008/2009, in attuazione del disposto di cui all’art. 28, primo comma lett. e),
dello Statuto:
“”Nelle precedenti relazioni alle quali mi riporto per ogni considerazione di
carattere generale, ho fatto presente di non essere mai intervenuto sull’andamento degli
esami di profitto se non per segnalare carenze di natura formale, quali, per esempio, la
irregolare composizione della commissione giudicatrice non rispondente alle prescrizioni
dettate dall’art. 24 del Regolamento Didattico dell’Università, o la riservatezza dei locali di
svolgimento delle prove, non aperti al pubblico.
Ai molti studenti che si sono rivolti a me per esporre le difficoltà incontrate
nell’affrontare qualche esame e lamentarsene, ho sempre fatto presente che la commissione
giudicatrice è formata esclusivamente con provvedimento del Preside di Facoltà e che in
ogni caso il Presidente non può se non essere il professore titolare del corso di
insegnamento.
Io non ho alcuna competenza e quindi alcun potere in merito.
E anche la valutazione delle prove è rimessa esclusivamente e insindacabilmente
ai docenti delle rispettive materie.
Nello scorso anno ho avuto però occasione di dovermi ingerire sulla
verbalizzazione dell’esito di alcune prove, in quanto mi si riferiva che una commissione
esaminatrice, facendo depositare all’inizio dell’appello non soltanto lo statino, ma anche il
libretto, alla richiesta di restituzione di questo per rinuncia a sostenere l’esame (dovuta a
malessere o a qualsiasi altro motivo) e senza che esso fosse iniziato, annotava sia sul
registro che sul libretto la dizione “ritirato”.
Questa procedura così come esposta mi è sembrata anomala e ho segnalato al
Presidente della commissione stessa le mie perplessità, in quanto la normativa statale
(r.d.1269/38) prevede l’ipotesi dello studente che si ritira “durante l’esame” e non “prima
dell’esame” per rinuncia.
E nel caso previsto chiarisce che lo studente è considerato “riprovato”, il che è
inconcepibile nell’altro caso in cui non vi può essere una valutazione di merito.
Senza dire che i verbali degli esami, secondo la circolare ministeriale n. 3087 del
10 dicembre 1969, debbono indicare l’oggetto delle domande rivolte ai candidati: cosa si
può verbalizzare sotto questo aspetto per un esame neppure iniziato?
Comunque mi sembra non conforme alla normativa in vigore l’annotazione
dell’insuccesso sul libretto, come ho invece accertato essere avvenuto, poiché l’art. 24 del
Regolamento Didattico di Ateneo dispone espressamente, nel suo 5° comma, che:
“Qualora lo studente si sia ritirato o non abbia conseguito una valutazione di sufficienza, la
relativa annotazione sul verbale, utilizzabile a fini statistici, non è trascritta sul libretto
universitario”.
Rispondendo alle mie osservazioni il docente in questione ha negato tutti i fatti di
cui lo si era incolpato e io non ho motivi per ulteriori accertamenti, perché in ogni caso di
una cosa sono certo: se in passato è stata commessa qualche irregolarità del genere
segnalato, essa, essendo stata smentita con conseguente implicita condivisione della
esattezza delle mie osservazioni, non è stata più reiterata né lo sarà in seguito.
Questo risultato mi sembra sicuramente raggiunto.
Un più incisivo intervento, ma sempre nel pieno rispetto della libertà di giudizio
dei docenti della materia, ho poi ritenuto di dover effettuare in ordine al denunciato caso di
63
S.A. 17.11.2009/p.3
molti studenti, anche particolarmente bravi, che non riuscivano a superare un esame perché
la commissione esaminatrice faceva”strage” di candidati.
Dopo aver accertato che quanto denunciato poteva rispondere nei fatti al vero, ho
ritenuto di dover scrivere al Presidente di quella commissione non certo per incidere su
valutazioni che ritengo insindacabili, ma per invitarlo a considerare la opportunità di
rivedere le modalità di svolgimento dell’insegnamento, così poco proficuo: avrebbe potuto
essere inadeguato il testo consigliato per lo studio o inadatto a quella categoria studentesca
ovvero essere insufficienti le lezioni frontali (al limite anche a causa della loro eccessiva
elevatezza).
Se, cioè, i risultati sono molto modesti, non mi sembra naturale farne carico ai soli
studenti, specie se molti tra questi conseguono brillanti risultati in altre discipline.
Ho perciò invitato i docenti ad accertare le effettive cause di così diffusi
insuccessi, provvedendo – se del caso – a porvi rimedi.
Un’altra particolarità ha riguardato il provvedimento, peraltro soltanto minacciato
dalla Segreteria di Facoltà ma non ancora formalmente adottato, con il quale si intendeva
annullare un esame sostenuto da uno studente sol perché l’appello in cui si era svolta la
prova (orale) si era protratto fino al periodo nel quale esclusivamente per i fuori corso o i
ripetenti possono fissarsi ulteriori date d’esame.
Si riteneva, cioè, che fossero validi i soli esami svolti all’inizio dell’appello e non
anche quelli (o quello) successivi che erano stati sostenuti allorché erano già iniziate le
lezioni del relativo corso.
Questa interpretazione, che si fondava sulla dizione di cui al disposto dell’art. 16
del Regolamento di quella Facoltà, era stata sostenuta dagli organi amministrativi pur dopo
le mie osservazioni critiche.
Con queste, infatti, facevo rilevare che il medesimo appello non può scindersi in
due con una parte aperta a tutti e un’altra riservata, e ancor meno lo si può fare nel corso
delle prove.
Per un appello fissato in una certa data i giorni successivi sono in prosecuzione di
quello iniziale.
La deliberazione che si intendeva adottare mi sembrava perciò ingiustamente
punitiva per uno studente che si era presentato per sostenere l’esame in un appello aperto a
tutti e non riservato.
Ho ritenuto perciò di interessare della questione il Preside della Facoltà il quale,
correttamente e responsabilmente, ha voluto incontrarmi per chiarire la questione.
E, per quanto mi risulta, a seguito del cordiale colloquio il provvedimento non è
stato adottato.
Un più sgradevole intervento ho dovuto fare, su richiesta del Magnifico Rettore,
in ordine a quanto segnalato prima da un quotidiano locale e poi anche da un
rappresentante degli studenti nel corso di una riunione del S.A..
Alcune delle accuse mosse dal giornale mi sono sembrate non meritevoli di
considerazione e perciò su di esse non ho svolto alcuna attività di indagine.
In particolare non ho ritenuto che fosse il caso di accertare se realmente alcuni
docenti indicano per la preparazione agli esami testi di cui sono autori né la congruità dei
relativi prezzi di copertina.
Su quest’ultimo punto per un verso ho rilevato che la stessa classe studentesca
non li ha ritenuti eccessivi e per altro verso che essi in genere sono fissati dall’editore e
non invece dall’autore; sull’altro aspetto del problema sollevato ho ritenuto e ritengo non
64
S.A. 17.11.2009/p.3
solo la legittimità di quanto dedotto, ma anzi la sua opportunità nell’interesse degli
studenti, poiché i libri scritti dai titolari dei corsi di insegnamento riportano
sostanzialmente le nozioni date e le idee esposte nelle lezioni frontali e perciò agevolano lo
studio, evitando difformità di riferimenti scientifici che possano fuorviare lo studio e la
preparazione.
Ben diversa è la valutazione che deve essere fatta in ordine alla riferita prassi
seguita da qualche docente che in sede di esame vista le proprie pubblicazioni sulle quali
ha studiato l’esaminando, prassi che è stata intesa come mezzo per accertare che i libri di
testo siano stati da questo acquistati.
In proposito ho potuto accertare con sicurezza che ciò è avvenuto, pur se sono
stati addotti a giustificazione motivi diversi da quello indicato.
In ogni caso, senza volere e poter indagare su quest’ultimo aspetto del fenomeno
denunciato, ho ritenuto di dover esprimere, tramite il Preside della Facoltà che lo ha fatto
in pieno spirito di collaborazione, il mio più fermo dissenso nei confronti di un
comportamento che, dando facilmente luogo alla interpretazione che ne è stata fatta in sede
di segnalazione, può pregiudicare fortemente il buon nome non solo degli stessi docenti e
della Facoltà di loro appartenenza, ma altresì dell’intero Ateneo.
Mi auguro che esso cessi definitivamente!
Ulteriori motivi per richiesta di intervento del Garante hanno riguardato errori che
mi si denunciavano essere stati commessi nel calcolo dei compensi dovuti per prestazioni
lavorative (attività di tutorato) richieste ad alcuni studenti.
In particolare si deduceva che la somma indicata nel relativo bando e
conseguentemente nel contratto successivamente stipulato con i vincitori del concorso
indicava al lordo una certa somma sulla quale dovevano essere effettuate le dovute
trattenute, ma poi quella effettivamente corrisposta veniva decurtata anche dell’importo di
trattenuta INPS a carico del datore di lavoro.
E’ evidente che, in tal modo prospettata la questione, l’operato
dell’Amministrazione appariva illegittimo.
Senonchè, dopo attento e reiterato esame della prescrizione normativa e di quella
contrattuale, ho potuto accertare che la somma dalla quale occorreva partire per il calcolo
di quanto dovuto non era quella successivamente indicata, ma questa decurtata delle
trattenute gravanti sull’Università.
Rispettivamente negli art. 8 del bando e 3 del contratto si chiarisce infatti che il
compenso lordo indicato era “comprensivo degli oneri a carico dell’Università”.
Il comportamento tenuto dagli Uffici era perciò assolutamente corretto, ma ho
ritenuto ugualmente di segnalare verbalmente alla Dirigente del Dipartimento se non fosse
il caso di evitare per l’avvenire ogni equivoco, effettuando a monte la trattenuta che non va
posta a carico del lavoratore e indicando quindi la somma risultante come quella di base
per il calcolo del compenso spettante: quanto meno nel contratto per l’affidamento
dell’attività.
Ciò sempre nella prospettata esigenza di salvaguardare l’immagine
dell’Università.
Debbo con soddisfazione rilevare che ho trovato pieno incondizionato assenso alla
mia richiesta con l’impegno a operare in futuro in maniera il più possibile chiaro sì da
evitare ogni equivoco che possa dar luogo a lamentele o rilievi critici.
65
S.A. 17.11.2009/p.3
Invero piena disponibilità al dialogo e a recepire, condividendole, le mie
osservazioni ho potuto constatare da parte di tutte le componenti universitarie, a livello sia
del corpo docente che di quello tecnico-amministrativo.
A tutti desidero perciò esprimere, a conclusione del decorso anno accademico, il
più vivo apprezzamento per l’opera svolta con il più sincero ringraziamento per la loro
preziosa collaborazione.
Sono parimenti grato anche agli studenti che, sia singolarmente che in gruppo si
sono rivolti a me con la massima fiducia.
In ogni occasione ho avuto con essi un chiaro colloquio su argomenti diversi
sempre nel reciproco rispetto, anche quando ho loro manifestato il mio dissenso dalle
opinioni da loro espresse o la mia incompetenza a ingerirmi in settori, come quello degli
esami, estranei alle mie possibilità di intervento.
Ciò mi ha reso molto meno gravoso il delicato compito affidatomi cha sta
diventando sempre più impegnativo sotto il profilo numerico delle doglianze che vengono
rivolte all’Ufficio del Garante.
A questo ho cercato peraltro di dare corso con la massima tempestività possibile
avvalendomi della preziosa opera svolta sia dalla titolare delle Segreteria, dott. Damiana
De Vito sia, in assenza anche temporanea di questa, della dott. Felicia Baldi che non ha
mai rivendicato la sua appartenenza a un altro Ufficio.
A tutti desidero perciò far pervenire, a conclusione del mio mandato triennale,
pubblico riconoscimento del mio apprezzamento e della mia considerazione con il più vivo
assolutamente sincero grazie.””
Egli, nel soffermarsi su alcuni aspetti particolari emersi nel corso dell’ultimo anno
di attività triennale, sottolineando di non essere mai intervenuto sull’andamento degli
esami di profitto se non per segnalare carenze di natura formale, richiama l’attenzione, in
particolare, su una vicenda eclatante emersa, anche grazie alla segnalazione del Preside
della Facoltà interessata, relativamente alla situazione di un elevato numero di studenti che,
pur conseguendo brillanti risultati in altre discipline, non riusciva a superare un esame di
profitto, in quanto la Commissione esaminatrice bocciava sistematicamente un elevato
numero di candidati. In proposito, Egli informa circa il suo incisivo intervento nei
confronti del Presidente della medesima Commissione, successivamente alla verifica della
rispondenza dei fatti denunciati alla verità, non per incidere su valutazioni di giudizio dei
docenti della materia, considerato che la valutazione delle prove è rimessa esclusivamente
e insindacabilmente ai docenti delle rispettive materie, ma per invitarlo a rivedere le
modalità di svolgimento dell’insegnamento, evidentemente poco proficuo, accertando le
effettive cause dei diffusi insuccessi.
66
S.A. 17.11.2009/p.3
Il prof. Giocoli Nacci, proseguendo, richiama la delicata problematica relativa alla
“riferita prassi seguita da qualche docente che, in sede di esame, vista le proprie
pubblicazioni sulle quali ha studiato l’esaminando, prassi che è stata intesa come mezzo
per accertare che i libri di testo siano stati da questo acquistati”, informando che,
compiuta la puntuale verifica dei termini della vicenda segnalata, ha ritenuto opportuno
esprimere, tramite il Preside della Facoltà interessata in pieno spirito di collaborazione, il
più fermo dissenso nei confronti di un comportamento gravemente lesivo del buon nome
dell’intera comunità accademica.
Al termine dell’illustrazione del prof. Giocoli Nacci, il Rettore, nel rievocare la
funzione ed il ruolo svolto dall’Autorità Garante degli Studenti dell’Università degli Studi
di Bari, ai sensi della vigente normativa statutaria e regolamentare, esprime vivo e
lusinghiero apprezzamento per l’attività fin qui svolta dall’insigne docente quale Autorità
Garante degli Studenti, nonché per la tempestività nella risoluzione delle diverse
problematiche che investono la componente universitaria, sottolineando la particolare
incisività ed attitudine a rispondere a tutte le sollecitazioni presentate al Garante secondo
una linea equilibrata e coerente.
Egli invita quindi il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Interviene sull’argomento il senatore Belvedere, il quale, nel formulare un sentito
ringraziamento al Magnifico Rettore per aver investito il prof. Giocoli Nacci, in qualità di
Autorità Garante degli Studenti, della surrichiamata questione connessa alla sottoscrizione
in sede di esame, da parte di qualche docente della nostra Università, dei libri di testo, che
arreca un grave danno all’immagine dell’Università di Bari, reputa opportuno che
l’Amministrazione definisca in modo puntuale gli opportuni provvedimenti da adottare
attraverso apposite misure sanzionatorie in caso di violazione dei diritti degli studenti in
presenza di situazioni reiterate.
Il senatore Riccio, nel segnalare alcune disfunzioni di carattere generalizzato a
danno degli studenti in relazione a diversi aspetti della realtà accademica, richiamando, in
particolare, il comportamento di alcuni docenti in sede di verbalizzazione delle prove di
esame, fa presente che lo “Statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti”, in via di
definizione, volto ad assicurare la tutela dei diritti collettivi degli studenti relativamente
67
S.A. 17.11.2009/p.3
alla qualità ed alla organizzazione della didattica, chiarirà le problematiche più ricorrenti o
rilevanti che investono la componente studentesca, quali la verbalizzazione della
bocciatura con salto dell’appello successivo,
fermo restando che spetterà comunque al
Preside, in caso di segnalazione di violazione dei diritti degli studenti, sostenere i
medesimi attraverso apposite forme di tutela, previo accertamento della vericidità degli
episodi segnalati. Egli, infine, pur esprimendo apprezzamento per la funzione ed il ruolo
fin qui svolto dall’Autorità Garante degli Studenti dell’Università degli Studi di Bari, dà
informativa in ordine alla proposta formulata in seno alla Commissione preposta alla
redazione del predetto Statuto, intesa alla possibile trasformazione della figura del Garante
degli Studenti in una figura assimilabile a quella già prevista da altre Università italiane,
ossia di Difensore Civico degli Studenti, dotato di fortissima autonomia e indipendenza
dall'Università stessa e con amplissimi margini di manovra e poteri in taluni casi
vincolanti.
Il Preside Quaranta, nel ringraziare il prof. Giocoli Nacci per il prezioso lavoro
svolto e per la disponibilità dimostrata nei confronti delle diverse problematiche inerenti la
Facoltà medica, nonché per la collaborazione costante e per i suggerimenti forniti in varie
occasioni, evidenzia che i Presidi, che non dispongono di poteri disciplinari, sono tenuti a
segnalare al Rettore e agli Organi Centrali episodi o comportamenti in contrasto con le
prescrizioni regolamentari vigenti (obbligo di ricevimento degli studenti, ovvero
svolgimento e verbalizzazione delle prove d’esame), fornendo informativa su iniziative di
recente assunte, quali la sostituzione o l’integrazione di alcune Commissioni degli esami di
profitto, sottolineando l’importanza di conciliare la tutela dei diritti degli studenti con il
rispetto dell’Istituzione universitaria di cui gli stessi fanno parte, in ragione del ruolo che
rivestono in qualità di utenti di questa Università.
Il senatore De Ceglie, nel formulare un sentito ringraziamento al prof. Giocoli
Nacci per i suggerimenti forniti e la disponibilità dimostrata, di concerto con il Preside
Quaranta, in relazione alle diverse problematiche che investono la Facoltà medica, tra cui
cita, in particolare, quella connessa all’elevata percentuale di bocciature registrate nel
corso di alcuni esami di profitto, auspica che si pervenga in tempi brevi alla definizione
dello statino elettronico che contenga informazioni, da utilizzare esclusivamente a fini
68
S.A. 17.11.2009/p.3
statistici, circa il ritiro dallo studente durante l’esame o il mancato conseguimento di una
valutazione di sufficienza, suggerendo la riattivazione delle Commissioni disciplinari per
la soluzione di questioni rientranti nel relativo ambito di competenza.
Il Preside Guaragnella, nel manifestare sentimenti di stima ed affetto nei confronti
del prof. Giocoli Nacci, rappresenta l’esigenza di promuovere e garantire comportamenti
adeguati al ruolo e alle funzioni dei docenti universitari nell’ambito di un contesto in via di
evoluzione; con riferimento all’episodio legato alle firme dei libri di testo e dei manuali
adottati nell’ambito dei programmi ufficialmente definiti dai docenti, nel ritenere che lo
stesso configuri una patologia dei comportamenti adottati, richiama una ulteriore patologia,
di non trascurabile entità, che investe quotidianamente i Presidi, allorquando ricevono
studenti e genitori che, tra l’altro, manifestano la propria disapprovazione per la
conduzione di alcune sessioni di esame. Dette segnalazioni impegnano i Presidi,
nell’ambito della propria competenza, ad individuare soluzioni dirette a rimuovere tali
criticità o, nei casi più eclatanti, il Garante, al fine di individuare soluzioni adeguate al
riguardo. Egli suggerisce, altresì, per il prossimo triennio, una maggiore collaborazione tra
le Presidenze di Facoltà e le rappresentanze studentesche, nella direzione intesa a verificare
l’esistenza di situazioni al di sotto delle soglie minime di efficienza professionale, nonché
di disfunzioni e talvolta assenteismi, al fine di pervenire, attraverso proposte ancora più
concrete ed attuabili, ad una corretta ed efficiente erogazione dell’offerta didattica che
assicuri lo svolgimento della piena attività didattica da parte dei docenti.
Il Preside Garofalo, nell’esprimere il proprio apprezzamento nei confronti del
prof. Giocoli Nacci e della relazione prodotta in qualità di Autorità Garante degli Studenti,
quale testimonianza della peculiare funzione svolta dal citato Organo, pone in evidenza che
i comportamenti eventualmente illegittimi posti in essere dai docenti, che devono essere
debitamente sanzionati sotto il profilo del procedimento disciplinare, non rientrano
nell’ambito di competenza del Garante degli Studenti, che non è un giudice esterno alla
comunità accademica, ma è un Organo preposto allo svolgimento di un’attività di verifica
delle consuetudini amministrative sul piano della legittimità, o dell’Autorità Garante dei
Comportamenti, custode del patrimonio etico della comunità accademica, chiamato a
69
S.A. 17.11.2009/p.3
svolgere una funzione che afferisce strettamente alla sfera dei valori fondanti e dei criteri
comportamentali attesi da tutti i soggetti coinvolti nell’istituzione universitaria.
Il Preside Perrone, nell’associarsi alle espressioni di pieno apprezzamento per il
prezioso lavoro svolto dall’Autorità Garante degli Studenti e per il ruolo ricoperto nel
pieno rispetto del mandato conferito da questo Consesso, riferisce che la Facoltà di
Farmacia in diverse occasioni si è avvalsa dell’opera preziosa di detto Organo che
rappresenta un punto di riferimento importante e insostituibile per la comunità accademica.
Egli, nell’informare che la citata Facoltà ha predisposto un decalogo dell’attività didattica,
consultabile sul sito della Facoltà, nella bacheca della Presidenza e a disposizione di tutti,
contenente la regolamentazione vigente in materia di svolgimento degli esami di profitto,
l’accertamento delle frequenze, ed ha assunto l’impegno di raccolta a fine anno
accademico dei dati statistici in ordine al rendimento degli esami, rileva l’opportunità, già
manifestata in precedenti riunioni di questo Consesso, che il Garante si faccia promotore di
appositi incontri con gli studenti nelle diverse Facoltà, auspicando che i Presidi di Facoltà
favoriscano incontri con i medesimi, previa adeguata pubblicizzazione degli stessi, al fine
di un preliminare esame delle annose e complesse problematiche esistenti nelle diverse
realtà di questa Università.
Il Preside Triggiani, associandosi ai ringraziamenti testè volti al prof. Giocoli
Nacci per la competenza e sensibilità mostrata nello svolgimento del ruolo di Autorità
Garante degli Studenti, i cui poteri derivano dall’autorevolezza di cui lo stesso gode,
tratteggia l’alto profilo morale ed intellettuale dell’illustre docente che per decenni ha
svolto una prestigiosa e proficua attività a favore dell’istituzione universitaria, esprimendo
l’avviso che alcune disfunzioni, che hanno attinenza con situazioni riconducibili alla sfera
d’azione dell’Autorità Garante dei Comportamenti, custode del patrimonio etico della
comunità accademica, chiamato a svolgere una funzione che afferisce strettamente alla
sfera dei valori, quale riaffermazione dei valori fondamentali e dei criteri comportamentali,
possano essere trasmesse dal Garante degli Studenti
all’Autorità Garante dei
Comportamenti, ai fini della ulteriore prosecuzione della valutazione. Tanto, consentirà di
risolvere in maniera efficace le problematiche denunciate dalla componente studentesca e
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S.A. 17.11.2009/p.3
migliorare la qualità della vita dello studente nel percorso accademico, al fine di orientare
le condotte dei soggetti coinvolti a favore dell'interesse generale dell'istituzione.
Il Rettore, nel ritenere condivisibili le osservazioni testè formulate, rinnova le
espressioni di stima ed apprezzamento in favore dell’insigne docente nello svolgimento del
ruolo di Autorità Garante degli Studenti,
rimarcandone l’indiscussa autorevolezza e
prestigio scientifico.
Egli ringrazia quindi il prof. Giocoli Nacci, che esce, alle ore 13,55, dalla sala di
riunione.
Al termine, il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 28 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari;
VISTO
l’art. 33 del Regolamento Generale di Ateneo;
VISTA
la relazione dell’Autorità Garante degli Studenti sull’attività svolta
nell’anno accademico 2008-2009, trasmessa dal prof. Paolo Giocoli
Nacci, con nota assunta al prot. gen. di questa Università in data
05.11.2009 con il n. 83011;
UDITA
l’illustrazione del prof. P. Giocoli Nacci;
SENTITO
l’orientamento emerso dal dibattito,
nell’esprimere vivo e lusinghiero apprezzamento per la competenza, saggezza e
disponibilità unanimemente riconosciuti all’insigne docente nello svolgimento del ruolo di
Autorità Garante degli Studenti,
DELIBERA
di prendere atto della relazione dell'Autorità Garante degli Studenti relativa all'Anno
Accademico 2008-2009.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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S.A. 17.11.2009/p.4G
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E LE
UNIVERSITÀ DI ROUEN (FRANCIA), MONS-HAINAUT (BELGIO) E
PATRASSO (GRECIA), PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE MODALITÀ
DI ORGANIZZAZIONE DELLA RETE EUROPEA DELLA FORMAZIONE
DOTTORALE
IN
SCIENZE
DELL’EDUCAZIONE
(REFODOSE)
E
DESIGNAZIONE RAPPRESENTANTE NEL COMITATO DIRETTIVO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca la Didattica e le Relazioni Esterne - Area Relazioni
Internazionali - Settore II:
““L’Ufficio comunica che la prof.ssa Luisa SANTELLI BECCEGATO,
coordinatrice del dottorato di ricerca in “Dinamiche formative ed educazione alla politica”,
con nota del 02 novembre 2009, ha avanzato richiesta di stipula della convenzione quadro
di cooperazione internazionale con l’Università di Rouen (Francia), di Mons-Hainault
(Belgio) e di Patrasso (Grecia), redatta in lingua francese e già sottoscritta dalle
controparti.
La convenzione ha per oggetto la regolamentazione delle modalità
d’organizzazione della Rete europea della formazione dottorale in Scienze dell’Educazione
(REFODOSE), delle sue condizioni d’esecuzione e realizzazione, delle modalità finanziare
e delle responsabilità di ogni Università firmataria (art.1).
Lo scopo principale del REFODOSE è quello di offrire a ogni dottorando iscritto
in una delle Università partner, una formazione da ricercatore di largo respiro relativa alla
ricerca scientifica nelle scienze dell’Educazione. Il suo fine è quello di dare impulso ad una
comunicazione scientifica allargata e sistematica che permetta ai dottorandi di accrescere
le loro competenze metodologiche, teoriche, epistemologiche, politiche, pratiche, etiche.
Il REFODOSE propone ai dottorandi una piattaforma informatica che li informa
sui campi di specializzazione di ciascun docente-ricercatore che partecipa al Refodose e
sulle attività che organizza, fornisce loro i collegamenti con il luogo di lavoro dei docenti,
mette a disposizione una spazio di discussione che permette al dottorando e ai docenti di
scambiarsi informazioni (art.2).
Il REFODOSE sarà gestito da un Comitato Direttivo. Ogni Università designa un
rappresentante nel Comitato Direttivo. Il Comitato Direttivo elegge nel suo seno un
Presidente per una durata di 4 anni. Le quattro Università firmatarie del REFODOSE
(Università di Rouen, di Mons-Hainaut, di Patrasso e di Bari) sono membri fondatori,
dispongono del diritto di veto nel Comitato Direttivo e a carico degli stessi non sono
previsti oneri finanziari. Le Università che richiederanno di partecipare alla rete saranno
ammessi come “membri attivi” e dovranno versare un contributo di 3000,00 euro, mentre
altre Istituzioni (Università, istituti universitari, laboratori, ...) che desidereranno far
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S.A. 17.11.2009/p.4G
beneficiare i loro dottorandi dei servizi della rete senza prendere parte attiva alla stessa,
saranno ammessi in qualità di “beneficiari” e dovranno versare un contributo di 2.000,00
euro.
Le attività del REFODOSE saranno organizzate da un Segretariato. Avrà sede
presso l’Università di Rouen e svolgerà le seguenti attività :
- stabilirà le liste dei dottorandi che parteciperanno alle attività del REFODOSE;
- fornirà le informazioni generali concernenti il REFODOSE;
- registrerà, per ogni incontro, gli incontri e gli scambi con i professori;
- realizzerà il Web campus;
- gestirà gli incontri, colloqui, seminari, scambi tra i professori e i dottorandi (art. 3).
Gli studenti pagano le tasse nella loro Università e sono esentati dal pagamento di
tasse di iscrizione nelle Università partner che gli accolgono.
Gli studenti dovranno provvedere alle spese di viaggio e di soggiorno, mentre le
spese dei docenti/ricercatori saranno a carico dei fondi Erasmus o in mancanza, nei limiti e
alle condizioni previste dalle procedure in vigore nelle loro istituzioni (art.4).
La Convenzione ha una durata di 4 anni a partire dal 1 ottobre 2009 e avrà
applicazione dalla data dell’ultima firma. Sarà rinnovabile per tacito rinnovo e potrà essere
rescissa con un preavviso di 6 mesi prima dell’inizio di nuove azioni, La rescissione non
potrà interrompere le attività già in corso (art.6).
La presente convenzione forma un tutto indivisibile con le convenzioni generali
114/SRI/11/06 e 005/SRI/02/08 in allegato. Le modalità della presente non possono
derogarle.””
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito proponendo la
designazione della Prof.ssa Luisa Santelli Beccegato quale rappresentante di questa
Università nel Comitato Direttivo del REFODOSE.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi di Bari;
VISTA
la delibera del Collegio di Dottorato in Dinamiche Formative ed
Educazione alla Politica del 09 ottobre 2009;
VISTO
lo schema di convenzione quadro di cooperazione internazionale, tra
l’Università degli Studi di Bari e Università di Rouen (Francia), di
Mons-Hainaul (Belgio), di Patrasso (Grecia);
TENUTO CONTO della relazione dell’Ufficio,
DELIBERA
- di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema di convenzione quadro di
cooperazione internazionale (REFODOSE), che costituisce l’allegato n. 3/D al presente
verbale, da stipularsi con le Università di Rouen (Francia), di Mons-Hainaul (Belgio), di
73
S.A. 17.11.2009/p.4G
Patrasso (Grecia), autorizzando il Rettore ad apportare eventuali modifiche che si
rendessero necessari in fase di sottoscrizione;
- di designare la Prof.ssa Luisa Santelli Beccegato quale rappresentante di questa
Università nel Comitato Direttivo del REFODOSE.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
74
S.A. 17.11.2009/p.4H
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI, L’ISTITUTO
PER LA FORMAZIONE E LO SVILUPPO DEI LAVORATORI (ISFOL) E
L’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA (ISTAT) E NOMINA DUE
RAPPRESENTANTI NEL GRUPPO DI LAVORO DI CUI ALL’ART. 4
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area ricerca Settore V:
ed invita il Senato a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio informa che i proff. Giancarlo Tanucci ed Ernesto Toma hanno
proposto uno schema di convenzione da stipularsi tra questa Università, l’Istituto per la
Formazione e lo Sviluppo dei Lavoratori (ISFOL) e l’Istituto Nazionale di Statistica
(ISTAT), rappresentando quanto segue:
“Il modello elaborato da ISTAT-ISFOL e le risorse operative predisposte per la
rilevazione delle competenze e dei profili professionali salienti nel contesto occupazionale
attuale rappresenta uno strumento di ampia utilità per il nostro ateneo.
Gli elementi di fruibilità e d’interesse che possono essere evidenziati, ad una prima
ricognizione delle operatività disponibili, possono essere così riassunti:
− si tratta di una mappatura di tutti i principali profili professionali, articolata rispetto ad
una pluralità di dimensioni valutative utili ai fini delle definizione delle competenze
distintive per il successo occupazionale;
− consente di comparare ed intersecare le dimensioni distintive di diverse famiglie
professionali che fanno riferimento a cluster di competenze differenziate;
− rappresenta il profilo delle competenze di ciascuna posizione professionale a partire da
rilevazione dirette delle valutazioni espresse da campioni di professionisti e/o di
operatori che ricoprono le pozioni indicate;
− consente di collegare le dimensioni prestazionali associate, per ciascuna posizione, alle
competenze, capacità e disposizioni per la realizzazione di prestazioni di successo.
Alla luce di tali elementi distintivi, si ritiene che la stipula di una convenzione non onerosa
con le due istituzioni coinvolte – ISTAT ed ISFOL – rappresenta una buona opportunità
per l’ateneo, da funzionalizzare per i seguenti obiettivi:
− disporre di un sistema uniforme ed unitario di caratterizzazione del profilo di
requirement associati all’universo delle principali posizioni professionali e lavorative
per le quali occorre una formazione di livello universitario e/o post-universitario;
− disporre di un correlato sistema uniforme ed unitario di caratterizzazione del profilo
correlato di conoscenze, capacità e competenze richieste per le posizioni professionali e
lavorative indicate;
− poter accedere ad una valutazione dei requirement, delle conoscenze, delle capacità e
delle competenze espresse da campioni di operatori che occupano le rispettive
posizioni;
75
S.A. 17.11.2009/p.4H
− poter elaborare indici di riscontro tra le valutazioni espresse dal campione di operatori
e la declinazione dei descrittori di Dublino utilizzati per la definizione dei livelli di
competenze che i corsi universitari proposti dall’Ateneo dovrebbero fornire;
− poter esplicitare la natura e la tipologia degli sbocchi professionali associati a ciascun
corso di studi sulla base dei riscontri empirici forniti dal campione di operatori
individuati per valutare i profili delle professioni.
Considerando, inoltre, le ulteriori possibilità di applicazione e di funzionalizzazione della
risorsa offerta da ISTAT e ISFOL, si ritiene utile per tutta la tematica dell’innovazione
dell’offerta didattica poter disporre di uno strumento di verifica e riscontro delle dinamiche
evolutive dei profili professionali per meglio progettare e organizzare l’articolazione dei
corsi di studio della nostra università.
Si invita, pertanto, a procedere alla stipula della succitata convenzione, individuando
nell’ambito dell’ateneo il referente organizzativo per la gestione dei supporti e delle
procedure informatiche che saranno messe a disposizione per la realizzazione del progetto.
Tanto rappresentato, l’Ufficio passa ad illustrare la convenzione in questione, nelle
cui premesse è evidenziato che:
l'Isfol ha tra i suoi compiti istituzionali, espressamente previsti dallo Statuto, approvato con
DPCM 19 marzo 2003, lo svolgimento e la promozione di attività di studio, ricerca,
sperimentazione, documentazione, informazione e valutazione, consulenza ed assistenza
tecnica sui temi della formazione, del lavoro e delle politiche sociali;
− l’Isfol, su incarico del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, ha
realizzato, nel corso della programmazione FSE 2000-2006, un sistema informativo su
professioni, occupazione e fabbisogni professionali e che tale sistema è stato validato
dalla Cabina di Regia istituita con DM 13/I/04 reiterato nel 2006;
− l’Isfol svolge inoltre attività di ricerca statistica, in quanto soggetto facente parte del
Sistema statistico nazionale;
− l'Isfol, per le finalità e compiti di cui ai commi precedenti, può stipulare accordi e
convenzioni, partecipare o costituire consorzi, fondazioni e società con soggetti
pubblici e privati, nazionali ed internazionali;
− ai sensi dell’art. 1, 2° comma del d.lgs. 6 settembre 1989, n. 322, l’informazione
statistica è resa al Paese e agli organismi internazionali attraverso il Sistema statistico
nazionale (SISTAN);
− l'Istat, ai sensi dell'art. 15, comma 1, lett. c) del d.lgs. n. 322/89, provvede all'indirizzo
e al coordinamento delle attività statistiche degli enti e uffici facenti parte del Sistema
statistico nazionale;
− l’Istat, ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. h) del d. lgs. 322/89, provvede alla
promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle
raccolte dei dati amministrativi;
− l’Istat, ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. n) del d.lgs. n. 322/89, provvede alla
esecuzione di particolari elaborazioni statistiche per conto di enti e privati, remunerate
a condizioni di mercato;
− l'Istat, ai sensi dell'art. 15, comma 2 del d.lgs. n. 322/89, può instaurare rapporti
contrattuali e convenzionali con organismi pubblici e privati;
76
S.A. 17.11.2009/p.4H
− che l’Università, sede primaria della ricerca scientifica, a norma del suo statuto di
autonomia può promuovere ed instaurare rapporti di collaborazione con enti
pubblici e privati attraverso la stipula di convenzioni;
− per lo svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali l'Isfol, l’Istat e L’Università di
Bari possono stipulare accordi e convenzioni con soggetti pubblici e privati;
− l’art. 15 della legge 7 agosto 1990 n. 241 consente accordi di cooperazione
interistituzionale su materie di interesse comune tra i soggetti coinvolti;
CONSIDERATO CHE
− l’Istat e l’Isfol hanno sottoscritto in data 26/11/2008 un protocollo triennale d'intesa
finalizzato alla collaborazione, in ambiti di competenza istituzionale dell'Isfol e di
interesse per l'Istat, in attività di ricerca situate nei campi della formazione
professionale, delle politiche sociali e del mercato del lavoro, “caratterizzate dal fine di
fornire ai policy maker contributi di conoscenza per il miglioramento delle risorse
umane, la crescita dell'occupazione, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale”;
− in applicazione di tale protocollo, l’Istat e l’Isfol hanno sottoscritto in data 15/12/2008
una convenzione che ha definito, per il triennio di durata dell’intesa, le attività di
collaborazione, di studio e di ricerca identificate e specificate nei progetti allegati alla
convenzione;
− il progetto di sistema informativo sulle professioni, incluso nella convenzione testé
citata, intende collegare in rete informazioni sulle professioni già disponibili presso i
sistemi informativi di Enti appartenenti al Sistan e di altre Istituzioni che producono
informazioni pertinenti e strategiche sul mondo delle professioni;
− la realizzazione di tale progetto prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva di
Enti ed Istituzioni terzi rispetto all’Istat e all’Isfol nella loro veste di contraenti quel
rapporto convenzionale;
− che la presente convenzione rappresenta una buona opportunità per l’Università,
da funzionalizzare per i seguenti obiettivi:
− disporre di un sistema uniforme ed unitario di caratterizzazione del profilo di
requirement associati all’universo delle principali posizioni professionali e lavorative
per le quali occorre una formazione di livello universitario e/o post-universitario;
− disporre di un correlato sistema uniforme ed unitario di caratterizzazione del profilo
correlato di conoscenze, capacità e competenze richieste per le posizioni professionali
e lavorative indicate;
− poter accedere ad una valutazione dei requirement, delle conoscenze, delle capacità e
delle competenze espresse da campioni di operatori che occupano le rispettive
posizioni;
− poter elaborare “indici di riscontro” tra le valutazioni espresse dal campione di
operatori e la declinazione dei “descrittori di Dublino” utilizzati per la definizione dei
livelli di competenze che i corsi universitari proposti dall’Ateneo dovrebbero fornire;
− poter esplicitare la natura e la tipologia degli sbocchi professionali associati a ciascun
corso di studi sulla base dei riscontri empirici forniti dal campione di operatori
individuati per valutare i profili delle professioni.
− l’art. 9 del d.lgs. n. 322/89 e successive modificazioni, tutela il segreto statistico;
77
S.A. 17.11.2009/p.4H
− il d. lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, (Codice in materia di protezione dei dati personali)
disciplina la protezione dei dati personali trattati per fini statistici da parte di soggetti
pubblici e privati;
− la presente convenzione non comporta comunicazione di dati personali.
Tanto premesso, si passa ad illustrare l’articolato della convenzione in questione .
All’art. 2 (oggetto e finalità della convenzione) è riportato quanto segue:
1. Oggetto della presente Convenzione è la realizzazione di un sistema informativo sulle
professioni allo scopo di effettuare la condivisione, tra i sistemi internet dei diversi
soggetti partecipanti, delle procedure informatiche capaci di associare i codici delle
unità professionali ai dati disponibili, opportunamente trattati e resi accessibili sotto il
profilo della congruità e dell’efficacia dell’informazione, permettendo così a qualsiasi
utente del web di acquisire le informazioni sulle singole unità professionali , navigando
da un sito all'altro e da un sistema informativo all'altro. Il codici delle Unità
Professionali che connetteranno le informazioni saranno definiti dalla “Nomenclatura e
Classificazione delle Unità Professionali” prodotta e aggiornata da Istat e Isfol;
2. Il protocollo di interscambio dei dati utilizzerà ambienti di intercomunicazione
accessibili e “open source”.
All’art. 3 sono riportati gli impegni delle parti:
1. L’Istat e l’Isfol si impegnano a prestare all’ Università [Ente terzo] il supporto teorico,
metodologico e/o informatico necessario per realizzare il sistema informativo sulle
professioni ed, inoltre, si impegnano a collaborare con [Ente terzo] per individuare, tra
le informazioni a sua disposizione, quelle più utili alla costituzione del sistema
informativo in oggetto.
2. l’Università [Ente terzo] si impegna a rendere disponibili e accessibili, sul proprio sito
internet, i dati e le informazioni individuate nelle forme più efficaci per il
funzionamento del realizzando sistema informativo sulle professioni, garantendone la
massima visibilità nell’ambito del corretto funzionamento del proprio sistema
informativo.
3. Tutte le parti si impegnano ad operare affinché dati e informazioni risiedano presso il
soggetto che li produce ed affinché il realizzando sistema informativo sulle professioni
valorizzi, oltre all’informazione rilasciata per il suo funzionamento, anche quella
residente presso il sistema che la genera.
All’art. 4 (gruppo di lavoro ) è previsto che:
1. Al fine di procedere alla realizzazione del sistema informativo sulle professioni,
garantendo la regolarità e la continuità dei rapporti tra le Parti, il Gruppo di lavoro
Istat-Isfol, costituito ai sensi del progetto “Sistema informativo sulle professioni”della
Convenzione firmata in data 15/12/2008, già richiamata nelle premesse, è integrato con
la partecipazione di due esperti nominati da L’Università [Ente terzo], i quali
intervengono nel suddetto Gruppo in rappresentanza della stessa.
78
S.A. 17.11.2009/p.4H
2. Il gruppo di lavoro definirà i tempi, i modi e il dettaglio delle attività da svolgere
dandone comunicazione alle parti.
Le funzioni del suddetto Gruppo di lavoro sono riportate all’art. 5:
Il Gruppo di Lavoro di cui all’articolo 4 definirà l’impianto delle attività e ne darà
comunicazione alle Parti. In particolare individuerà le informazioni disponibili presso l’
Università [Ente terzo] più utili al sistema e le modalità del loro rilascio, procederà alla
impostazione e alla definizione operativa delle attività, segnalerà le necessità di supporto
metodologico, teorico e/o informatico necessarie a l’Università [Ente terzo] per poter
svolgere efficacemente la propria collaborazione e indicherà i modi e i mezzi per
soddisfarle, definirà i tempi e le modalità del rilascio delle informazioni disponibili.
All’art. 6 (Tutela della riservatezza) evidenziato quanto segue:
1. E’ fatto divieto espresso alle Parti di utilizzare le informazioni acquisite in esecuzione
della presente convenzione per fini diversi da quelli previsti dall’art. 1, ovvero di
cederli o consentirne la consultazione a terzi diversi dalle società affidatarie di servizi.
2. Il trattamento delle informazioni elaborate nell'ambito della presente convenzione è
vincolato al rispetto delle disposizioni dettate in materia di protezione dei dati personali
dal d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196, con particolare attenzione ai profili della sicurezza
di cui all’allegato B di detto decreto, dal Codice di deontologia e di buona condotta per
i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati
nell’ambito del Sistema statistico nazionale, ad esso allegato, nonché della disciplina in
materia di tutela del segreto statistico e di accesso ai dati statistici di cui al d. lgs. 6
settembre 1989, n. 322.
Ai sensi degli artt. 7 ( aspetti finanziari) e 8 (Durata), la convenzione non comporta
oneri finanziari specifici per le Parti a fronte degli impegni assunti per la realizzazione
delle attività previste e decorre dalla data della stipulazione fino al 31 dicembre 2010
L’Art. 9 (registrazione) prevede che l’eventuale registrazione della convenzione su
pubblici registri sarà a carico della parte richiedente.
All’art. 10 (Risoluzione) è evidenziato che:
− La presente convenzione può essere risolta, in seguito a grave inadempienza degli
impegni assunti in base alla convenzione stessa. In tal caso, la parte non inadempiente
notificherà all’altra parte la propria intenzione di avvalersi della presente clausola,
invitandola a provvedere all’adempimento entro un congruo termine che sarà indicato
nella medesima comunicazione. Decorso il predetto termine, se la parte inadempiente
non avrà provveduto, la risoluzione della convenzione avverrà di pieno diritto, fatto
salvo il diritto al risarcimento del danno, qualora ne ricorrano gli estremi.
− La presente convenzione può essere risolta per impossibilità sopravvenuta della
prestazione per causa non imputabile all’obbligato, secondo le disposizioni del codice
civile.
79
S.A. 17.11.2009/p.4H
Alla convenzione si applicano le disposizioni di cui all’art. 21-sexies e 21-quinqies della
legge 241/90.
L’art. 11 riporta, quale Foro competente per la risoluzione di ogni controversia
relativa all’esecuzione della convenzione, quello di Roma.
L’Ufficio ritiene che la convenzione in questione è inquadrabile nella disciplina di
cui all’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, Finanza e Contabilità ed evidenzia
che questo Consesso dovrà nominare due rappresentanti l’Università nel Gruppo di Lavoro
di cui all’art 4 della stessa convenzione.””
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo la
nomina dei proff. Giancarlo Tanucci ed Ernesto Toma, quali rappresentanti dell’Università
degli Studi di Bari nel Gruppo di Lavoro di cui all’art. 4 della suddetta convenzione.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota dei proff. Giancarlo Tanucci ed Ernesto Toma relativa alla
proposta di convenzione da stipularsi tra l’Università di Bari, l’ISFOL
e l’ISTAT;
VISTO
lo schema della suddetta convenzione;
CONSIDERATO
quanto ritenuto ed evidenziato dall’Ufficio competente;
VISTO
l’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità,
DELIBERA
− di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema di convenzione, da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari, l’Istituto per lo Sviluppo della Formazione
Professionale dei Lavoratori (ISFOL) e l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT);
− di nominare i proff. Giancarlo Tanucci ed Ernesto Toma, quali rappresentanti
dell’Università degli Studi di Bari nel Gruppo di Lavoro di cui all’art. 4 della suddetta
convenzione.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
80
S.A. 17.11.2009/p.5/A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO DI COLLABORAZIONE BILATERALE TRA L’UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI BARI (DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA E
MEDICINA PUBBLICA – SEZ. DI CRIMINOLOGIA E PSICHIATRIA
FORENSE) ED IL CENTRO GIUSTIZIA MINORILE PER LA PUGLIA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo perla Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Ricerca – Settore
V:
““L’Ufficio informa che il Prof. Roberto CATANESI, Coordinatore della Sezione
di Criminologia e Psichiatria Forense del Dipartimento di Medicina Interna e Medicina
Pubblica (DiMIMP), con nota datata 29.09.2009, ha trasmesso la documentazione relativa
alla accordo di collaborazione da stipularsi tra questa Università ed il Centro Giustizia
Minorile per la Puglia, al fine di ottenerne l’approvazione dello schema nonché della
stipula.
L’Ufficio passa quindi ad illustrare l’atto in questione nelle cui premesse è
evidenziato che:
− il Centro per la Giustizia Minorile, organo decentrato del Dipartimento per la
Giustizia Minorile, attraverso i Servizi Minorili periferici, provvede ad
assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile,
garantendo ai minori entrati nel circuito penale la tutela dei diritti soggettivi, la
promozione dei processi evolutivi in atto e il reinserimento sociale;
− che è interesse dell’Università avviare rapporti con Enti esterni allo scopo di
sviluppare forme di collaborazioni scientifiche e, nel caso di specie, sul
fenomeno della devianza minorile;
− che analogo interesse di analisi e studio del fenomeno della devianza minorile
promana dal CGM, ;
− che le attività di ricerca di cui sopra sono compatibili con quelle
istituzionalmente svolte presso l’Università
Nelle stesse premesse è evidenziato che si tiene conto che la accordo di
collaborazione può incidere in maniera determinante sulla conoscenza dei fenomeni
offrendo strumenti di intervento che migliorino i percorsi di recupero dei minori interessati
e sulla conseguente qualità dei servizi resi.
Tanto premesso, all’Articolo 1 (Finalità dell’accordo di collaborazione), è
evidenziato che la finalità dell’accordo di collaborazione è instaurare un rapporto di
collaborazione scientifica fra le parti in grado di migliorare i rispettivi obiettivi
istituzionali.
Ai sensi dell’Articolo 2 (Oggetto della collaborazione), la collaborazione potrà
riguardare attività di ricerca e di formazione, nonché di consulenza su casi di particolare
81
S.A. 17.11.2009/p.5/A
interesse scientifico, tutte di volta in volta specificamente individuate e formalizzate con
accordi.
A) – Attività di ricerca.
L’Università e il CGM favoriranno le finalità della accordo di collaborazione
attraverso le forme sotto indicate:
1. Individuazioni di specifici progetti di ricerca;
2. Possibilità di partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e/o
internazionali.
Le attività di cui sopra saranno di volta in volta definite mediante la stipula di
appositi accordi fra le parti che, in ogni caso, richiameranno e rispetteranno l’accordo di
collaborazione quadro.
In particolare l’Università ed il CGM individueranno tematiche di comune
specifico interesse con particolare riguardo alle aree di intervento del CGM. Nel rispetto
delle vigenti normative sulla privacy, l’Università elaborerà, con finalità scientifiche e
formative, previo specifico assenso del CGM, i dati raccolti nelle attività di cui al
precedente punto.
B) – Attività didattica.
Il CGM dichiara la propria disponibilità ad offrire all’Università supporto per
attività didattiche inerenti Corsi di Studio i cui contenuti riflettano le competenze della
Giustizia Minorile.
In particolare: possibilità di accesso, per studenti, Docenti e Ricercatori
dell’Università, alle strutture del CGM al fine di:
1. svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea/diploma;
2. svolgimento di esercitazioni;
3. organizzazione di visite, esperienze di tirocinio, stage didattici.
L’Università dichiara la propria disponibilità ad individuare forme di
agevolazione per l’accesso del personale del CGM in specifici Corsi di Master o Corsi di
Alta Formazione.
C) – Attività di consulenza.
L’Università si rende disponibile ad offrire consulenza scientifica su casi di
particolare interesse di studio.
All’Articolo 3 (Impegno di reciprocità), è evidenziato che per il per il
conseguimento delle finalità prefissate dall’accordo di collaborazione, l’Università e il
CGM si impegnano a consentire, alle persone coinvolte nell’attività di collaborazione,
l’accesso alle rispettive strutture, l’uso di attrezzature che si rendessero necessarie per
l’espletamento dell’attività didattica e di ricerca, l’accesso a specifiche banche dati,
archivi, biblioteche, nonché quant’altro fosse ritenuto utile attraverso specifici accordi fra
le parti. L’accesso alle strutture penali sarà comunque sottoposto alla preventiva
autorizzazione delle Autorità Giudiziarie competenti.
All’Articolo 4 (Responsabili dell’accordo di collaborazione), è evidenziato che
l’Università indica quale proprio referente e responsabile dell’accordo di collaborazione il
Prof. Roberto Catanesi.
Il CGM indica quale proprio referente e responsabile dell’accordo di
collaborazione la Dott.ssa Francesca Perrini.
Ciascuna delle parti è tenuta a comunicare tempestivamente le eventuali
modifiche dei nominativi dei responsabili.
82
S.A. 17.11.2009/p.5/A
All’Articolo 7 (Durata dell’accordo di collaborazione e procedura di
rinnovo), è evidenziato che l’accordo di collaborazione avrà durata di anni 1 (uno) a
decorrere dalla data di stipula e si intenderà tacitamente rinnovato dalle parti alla scadenza
naturale per una durata pari a quella prevista nell’art. 7. Le parti potranno recedere
dall’accordo di collaborazione mediante comunicazione con raccomandata con avviso di
ricevimento da inviarsi nel rispetto di un preavviso di almeno mesi 3 (tre); lo scioglimento
dell’accordo di collaborazione non produce effetti automatici sui rapporti attuativi in essere
al momento del recesso, che restano regolati, quanto alla risoluzione, dai relativi atti.
L’Ufficio fa presente che il Consiglio del Dipartimento di Medicina Interna e
Medicina Pubblica nella seduta del 16.06.2009, ha espresso parere favorevole in ordine
all’accordo di collaborazione soprariportato che risulta inquadrabile, a parere dello stesso
Ufficio, nella disciplina di cui all’art. 68 del Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità ai sensi del quale i rapporti di
collaborazione di ricerca e formazione tra l’Università e i Soggetti Pubblici o Privati sono
regolati da accordi che definiscono aree progettuali, modalità di collaborazione e
costituiscono la base per la successiva stipula di Convenzioni operative.””
Egli, nell’informare che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del
30.10.2009, ha espresso parere favorevole sull’Accordo de quo, invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota datata 29.09.2009, inviata dal Prof. Roberto CATANESI,
Coordinatore della Sezione di Criminologia e Psichiatria Forense del
Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica (DiMIMP);
VISTO
lo schema dell’Accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi
di Bari (Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica DiMIMP), ed il Centro Giustizia Minorile per la Puglia;
VISTA
la deliberazione del Dipartimento di Scienze Neurologiche e
Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica (DiMIMP) del
16.06.2009;
CONSIDERATO
quanto evidenziato dall’Ufficio competente;
VISTO
l’art. 68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità;
VISTO
il parere espresso dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del
30.10.2009,
DELIBERA
83
S.A. 17.11.2009/p.5/A
di approvare, per gli aspetti di competenza, lo schema dell’Accordo di collaborazione che
costituisce l’allegato n. 4 al presente verbale, da stipularsi tra l’Università degli Studi di
Bari (Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica - DiMIMP), ed il Centro
Giustizia Minorile per la Puglia, per instaurare un rapporto di collaborazione scientifica fra
le parti in grado di migliorare i rispettivi obiettivi istituzionali.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
84
S.A. 17.11.2009/p.5B
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO DI COLLABORAZIONE BILATERALE TRA L’UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI BARI E L’UNIVERSITÀ DI LIMOGES (FRANCIA) E
DESIGNAZIONE
COMPONENTI
COMMISSIONE
PREPOSTA
ALL’ELABORAZIONE DEI PROGRAMMI ATTUATIVI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali Settore III:
““L’Ufficio riferisce che la Prof.ssa Elena CIANI, docente afferente al
Dipartimento di Fisiologia Generale ed Ambientale, avendo avuto numerosi rapporti di
cooperazione accademica con l’Università di Limoges, Francia, con nota e-mail del
21/23.10.2009, ha mostrato interesse a formalizzare i predetti rapporti attraverso la
sottoscrizione di un Accordo quadro tra l’Università di Bari e la suddetta Università
francese, in lingua francese e in lingua inglese, il cui testo, inviato dall’Università francese,
viene qui di seguito riportato tradotto in lingua italiana:
“PROTOCOLLO D’INTESA TRA
L’UNIVERSITA’ DI BARI (ITALIA)
E
L’UNIVERSITA’ DI LIMOGES (FRANCIA)
Visti gli accordi di cooperazione scientifica e culturale tra la Repubblica Francese e la
Repubblica Italiana, e dopo aver presentato il presente accordo alle autorità di entrambe,
secondo i regolamenti in vigore in ciascuno Stato interessato,
Tra l’Università di Limoges, rappresentata dal suo Rettore, Prof. Jacques FONTANILLE,
E l’Università di Bari, rappresentata da Corrado Petrocelli che riveste nella funzione di
Rettore,
si conclude quanto segue:
ARTICOLO 1 – Obiettivi dell’accordo
1. Stabilire gli obiettivi scientifici e pedagogici da raggiungere.
2. Organizzare attività pedagogiche.
3. Avviare e sviluppare progetti di ricerca comuni.
4. Mirare a rafforzare le capacità di organizzazione, di formazione e di ricerca delle
Università partners del Sud Italia.
ARTICOLO 2 – Contenuti dell’accordo
Nel quadro delle proprie possibilità finanziarie, per l’insieme dei loro insegnamenti e delle
loro ricerche, le parti si accerteranno di:
85
S.A. 17.11.2009/p.5B
1. Stabilire programmi di insegnamento temporanei per i docenti dei due contraenti,
secondo i regolamenti in vigore.
2. Organizzare uno scambio regolare di informazioni e di documenti scientifici e
pedagogici.
3. Sviluppare scambi di studenti e di tutte le attività previste dall’accordo.
ARTICOLO 3 – Modalità
Le parti stabiliscono che le clausole del presente accordo hanno una durata effettiva di
cinque anni a partire dalla data di firma del testo. Esso può essere modificato solo
esclusivamente dalle due parti.
Ognuna delle parti avrà la possibilità di recedere dal presente accordo nel corso della sua
validità riservandosi di informare il suo partner con almeno sei mesi di anticipo.
ARTICOLO 4 – Messa in opera
1. Le parti stabiliranno un proprio programma di attività per ciascuna materia o settore di
ricerca interessati dall’accordo. Questo programma sarà oggetto di una clausola
addizionale al presente accordo – quadro.
2. Le parti si consulteranno ogni qual volta lo riterranno opportuno e redigeranno
periodicamente un bilancio delle attività realizzate o in corso di svolgimento. Un
rapporto di attività sarà comunicato ogni anno alle autorità di ciascuna.
3. Le presenti disposizioni saranno applicate solo nelle misure e nei modi che le
Università contraenti potranno mettere a disposizione del programma.
ARTICOLO 5 – Firme
Prodotto in due esemplari originali.
Firmato a Bari in data…………..
Firmato a Limoges in data…………….
Per l’Università degli Studi di Bari
Per l’Università di Limoges
Il Rettore Prof. Corrado Petrocelli
Prof. Jacques FONTANILLE – President”
L’Ufficio prosegue evidenziando che la Prof.ssa Ciani ha reso noto che la detta
collaborazione con l’ Università di Limoges è tesa ad avviare un progetto di ricerca tra le
due Università, la cui tematica, come indicato nella breve descrizione prodotta dalla stessa
Prof.ssa Ciani, verterà “sull’identificazione di marcatori genetici appropriati per la
tracciabilità razziale delle popolazioni ovine del sud dell’Italia”.
In merito l’Ufficio rappresenta che lo schema di Accordo quadro proposto è
difforme dallo schema tipo adottato da questa Università ma le difformità non risultano
sostanziali.
Evidenzia, altresì, che ha comunicato alla Prof.ssa Ciani che per l’avvio del
progetto di ricerca è indispensabile acquisire l’approvazione del Dipartimento di afferenza
ed individuare le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dello stesso. Il detto
accordo ed eventuali protocolli esecutivi dell’Accordo quadro dovranno comunque essere
sottoposti alla preventiva approvazione degli Organi di Governo competenti in materia.
86
S.A. 17.11.2009/p.5B
L’Ufficio rappresenta, infine, che occorre procedere alla designazione dei
componenti la Commissione.””
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo la
nomina della prof.ssa Elena Ciani quale componente la Commissione preposta
all’elaborazione di programmi attuativi del suddetto Accordo.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota e-mail del 21/23 ottobre u.s., con la quale la Prof.ssa Ciani
chiede l’avvio di una collaborazione bilaterale con l’Università di
Limoges, Francia;
CONSIDERATI
i pregressi rapporti di cooperazione accademica avviati con la suddetta
Università;
VISTO
lo schema di convenzione quadro, inviato dall’Università di Limoges,
in lingua francese e in lingua inglese;
VISTO
lo schema di Convenzione adottato da questa Università;
RAVVISATA
la necessità di procedere alla designazione dei componenti la
Commissione preposta all’elaborazione di Programmi attuativi;
VISTA
la breve descrizione del progetto;
TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Ufficio,
DELIBERA
− di approvare, per gli aspetti di competenza, l’Accordo quadro tra l’Università di Bari e
l’Università di Limoges, Francia, secondo lo schema inviato dall’Università francese;
− di nominare quale componente la Commissione preposta all’elaborazione di
programmi attuativi del suddetto Accordo, la Prof.ssa Elena Ciani;
− di riservarsi l’approvazione del protocollo esecutivo, volto a disciplinare le modalità di
rielaborazione congiunta del progetto di ricerca “sull’identificazione di marcatori
genetici appropriati per la tracciabilità razziale delle popolazioni ovine del sud
dell’Italia”, successivamente all’approvazione del Dipartimento di Fisiologia Umana.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
87
S.A. 17.11.2009/p.5C
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO DI COLLABORAZIONE BILATERALE TRA L’UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI BARI E L’UNIVERSITÀ DI IOANNINA (GRECIA):
RINNOVO E DESIGNAZIONE COORDINATORE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne ed invita il Senato a
pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che in data 25.02.2002 è stato sottoscritto l’Accordo di
Cooperazione tra l’Università di Bari e l’Università di Joannina, Grecia, della durata di un
anno rinnovabile per un ulteriore anno, il cui Coordinatore era il Prof. Lucio Pollice,
attualmente in pensione.
L’Ufficio prosegue evidenziando che, la Prof.ssa Rosalina Ricco, Direttore del
Dipartimento di Anatomia Patologica, in data 14.04.2009, ha inviato una lettera con la
quale dichiara di accettare la proposta del suddetto Prof. Pollice a sostituirlo nella carica
di Coordinatore del suddetto Accordo di Cooperazione.
La Prof.ssa Ricco in data 1.10.2009 ha, altresì, inviato un nota con la quale chiede
il rinnovo dell’Accordo di Cooperazione di cui trattasi ed evidenzia che “La prosecuzione
del rapporto convenzionale con l’Università di Joannina (Grecia) si basa su un progetto di
cooperazione scientifica finalizzato essenzialmente allo studio del carcinoma della
mammella ed in particolare alla correlazione tra il profilo immunoistochimico ed istotipi
neoplastici.
Il progetto prevede anche scambio di esperienze formative e di ricercatori come
già avvenuto negli anni passati.”
La Prof.ssa Ricco, inoltre, ha allegato alla suddetta nota la delibera del Consiglio
di Dipartimento, seduta del 21.09.2009, nonché la lettera d’intenti del responsabile delle
Relazioni Internazionali dell’Università di Ioannina, Dr. Mille Tsoumani con la quale
esprime, a nome del Rettore, la volontà a procedere ad un nuovo Accordo sulla base di
quello già scaduto”.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’Accordo di Cooperazione tra l’Università di Bari e l’Università di
Joannina, sottoscritto in data 28.03.2006;
VISTA
la nota, in data 14.04.2009, della Prof.ssa Rosalina Ricco, con la quale
la stessa dichiara di accettare la proposta del Prof. L. Pollice a
sostituirlo nella carica di Coordinatore del suddetto Accordo di
Collaborazione;
88
S.A. 17.11.2009/p.5C
VISTA
la nota in data 1.10.2009, con la quale la Prof.ssa Ricco chiede il
rinnovo dell’Accordo di cui trattasi;
VISTA
la nota del 08.09.2009, a firma del referente delle Relazioni
Internazionali dell’Università di Joannina;
VISTA
la delibera del Consiglio di Dipartimento di Anatomia Patologia,
adottata nella seduta del 21.09.2009;
CONSIDERATA
la necessità di procedere alla designazione di un Coordinatore
responsabile del suddetto Accordo di collaborazione,
DELIBERA
− di approvare il rinnovo dell’Accordo di Collaborazione tra l’Università degli Studi di
Bari e l’Università di Joannina, Grecia, per la durata di un anno, rinnovabile per un
ulteriore anno e comunque sulla base dell’Accordo già scaduto;
− di designare, quale coordinatore dell’Accordo di cui trattasi, in sostituzione del Prof.
Lucio Pollice, la Prof.ssa Rosalia Ricco.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
89
S.A. 17.11.2009/p.6
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
MASTER UNIVERSITARIO EMCT (EUROMEDITERRANEAN IN CULTURE
AND TOURISM) – II EDIZIONE A.A. 2009/2010
A causa di un inderogabile e concomitante impegno, si allontana, alle ore 14,00, il
Rettore ed assume la Presidenza il Pro-Rettore, prof. A. Garuccio.
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
per la Formazione Post Laurea e gli Esami di Stato Professionali – Area Master, Corsi di
Perfezionamento, Alta Formazione – Settore I Master Universitari:
““L’Ufficio riferisce che il Consiglio delle Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere nella seduta del 9 Novembre 2009, ha approvato l’istituzione ed attivazione, per
l’Anno Accademico 2009-2010, della seconda edizione del Master Universitario di I
Livello in EMCT – Euromediterranean Master in Culture and Tourism, in versione
bilingue inglese-francese, a sostegno del processo di internazionalizzazione dell’Ateneo
avvalendosi del supporto tecnico finanziario del CIRCEOS che curerà tra l’altro, il
coordinamento scientifico internazionale del Master e con la collaborazione della CUM
Comunità Università Mediterranee – rete universitaria (istituzione fondante l’EMUNI,
titolare di accordi di partenariato di valenza mediterranea) che assicurerà la promozione
istituzionale assieme a questa Università.
Il Master EMCT, che si contraddistingue con la predisposizione di una
piattaforma plurilingue elearning con erogazione di contenuti didattici e scientifici, è
avvalorato snche dalla stampa di n. 5 edizioni scientifiche oggetto di ricerca,
approfondimento e di didattica multilingue.
Il Consiglio di Facoltà, nella seduta del 09.11.2009, ha espresso vivo
apprezzamento per la prima edizione del Master EMCT istituto ed attivato per l’A.A.
2008/2009, che ha ricevuto attestazione del riconoscimento di autorità accademiche
internazionali (NARIC, ISCED UNESCO) e l’invito dell’EMUNI per la consegna dei
diplomi con una cerimonia ufficiale prevista dal 25 al 28 Novembre 2009 (Università di
Sousse in Tunisia) in concomitanza con il Forum Euro-Mediterraneo.
FACOLTA’
MASTER UNIVERSITARIO
Liv.
LINGUE E
LETTERATURE
STRANIERE
MASTER EMCT – EuroMediterranean
Master in Culture and Tourim
Prof. Pasquale Guaragnella
I
C.d.F.
23/03/2009
Il Rettore informa infine, che l’apposita Commissione per Esame Proposte
Istituzione Master, Corsi di Alta Formazione e Aggiornamento Professionale e Corsi di
Perfezionamento, nella riunione 13 Novembre 2009, esaminata la proposta, verificata la
rispondenza a quanto previsto dal Regolamento per la disciplina dei Master Universitari,
90
S.A. 17.11.2009/p.6
ha espresso parere favorevole alla istituzione ed attivazione del succitato Master
Universitario.””
Il Presidente, dopo aver dato lettura della regolamentazione relativa al predetto
Master Universitario, che si allega al presente verbale con il n. 5/A, invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il Decreto Ministeriale del 3 novembre 1999, n. 509;
VISTO
il Decreto Ministeriale del 22 ottobre 2004, n. 270;
VISTO
il Regolamento per la disciplina dei Corsi per Master Universitari,
emanato con Decreto Rettorale n. 11633 del 05.12.2005 e successive
modificazioni ed integrazioni;
VISTA
la proposta di istituzione e di attivazione del succitato master, come da
delibera del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
adottata nella riunione del 09.11.2009;
ACQUISITO
il parere dell’apposita Commissione per Esame Proposte Istituzione
Master – Corsi di Alta Formazione e Aggiornamento Professionale –
Corsi di Perfezionamento, reso nella riunione del 13 novembre 2009;
ACCERTATO
che l’ordinamento statutario del suddetto Master Universitario è
conforme a quanto disposto dal Regolamento per la disciplina dei
Master Universitari, emanato con Decreto Rettorale n. 11633 del
05.12.2005 e successive modificazioni e integrazioni,
DELIBERA
di approvare l’istituzione ed attivazione, per l’a.a. 2009/2010 del seguente Master
Universitario di I livello in: EMCT (EuroMediterranean Master in Culture and Tourism)
CUM/EMUNI/CIRCEOS, (Università di Bergamo e del Salento), (Università di Maribor –
Slovenia) (Tanta University-Egitto), Albania (Università Nostra Signora del Buon
Consiglio di Tirana), Spagna (URV di Tarragona), Università di Sousse (Tunisia),
C.R.E.M.O. (Università Egeo).
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
91
S.A. 17.11.2009/p.6A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROPOSTA DI ISTITUZIONE ED ATTIVAZIONE MASTER UNIVERSITARIO IN
MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE, - ANNO
ACCADEMICO 2009/2010
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
per la Formazione Post Laurea e gli Esami di Stato Professionali - Area Master, Corsi di
Perfezionamento, Alta Formazione – Settore I Master Universitari:
“”L’Ufficio riferisce che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, con nota del 01.08.2008, ha
manifestato l’interesse ad attivare una collaborazione con l’Università degli Studi di Bari,
finalizzata allo svolgimento dell’attività del Master in Management delle Istituzioni
Scolastiche e Formative, contribuendo alla sua realizzazione con risorse umane,
strumentali ed eventualmente finanziarie il cui valore complessivo è quantificato in €
40.000,00.
La Regione Puglia – Assessorato al Diritto allo Studio Servizio Università e
Ricerca, con nota del 21.01.2009, ha comunicato che la Giunta Regionale ha deliberato,
con provvedimento n. 2232 del 12.11.2008, di assegnare un contributo di € 80.000,00 a
sostegno del Master in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative.
L’Ufficio riferisce, altresì che il Consiglio della Facoltà di Scienze della
Formazione, nella seduta del 21/07/2009, ha approvato l’istituzione ed attivazione, per
l’anno accademico 2009/2010, del Master Universitario di II Livello, in “Management
delle Istituzioni Scolastiche e Formative”.
FACOLTA
Scienze della
Formazione
MASTER UNIVERSITARIO
Liv.
C.d.F.
Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative
Prof. Laneve Cosimo
II
21/07/2009
Il predetto Master, istituito in convenzione tra l’Università degli Studi di Bari, il
MIUR (Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia) ed il Consorzio per l’Innovazione nella
gestione delle imprese e della Pubblica Amministrazione (MIP con sede a Milano), intende
creare figure professionali che siano in grado di assolvere, in maniera adeguata, le delicate
funzioni che la rinnovata scuola dell’autonomia affida a quanti sono chiamati a svolgere
compiti organizzativi e gestionali all’interno del sistema scolastico. Il programma del
Master intende sviluppare, tra l’altro le competenze professionali funzionali al ruolo
strategico e innovativo del dirigente scolastico, con riferimento al contesto odierno e alle
sue possibili evoluzioni.
I requisiti di accesso comuni a tutte le possibili categorie di candidati al Master
sono: il possesso di un diploma di laurea magistrale, ovvero di un diploma di laurea
conseguito in base al vecchio ordinamento; la residenza nella Regione Puglia.
L’accesso è a numero programmato. Il numero dei partecipanti è stabilito in un
massimo di 50 e minimo di 40. Il Master è rivolto ai Dirigenti scolastici, con contratto a
92
S.A. 17.11.2009/p.6A
tempo indeterminato ed in subordine, nell’ipotesi in cui i candidati aventi tale ruolo siano
inferiori a 50, a Docenti, con contratto a tempo indeterminato da almeno 7 anni ed
eventualmente, nell’ipotesi in cui i candidati delle succitate categorie professionali non
integrino il numero di 50 a funzionari e dirigenti del Ministero della Pubblica Istruzione,
dell’Università e della Ricerca.
In caso di domande di accesso al Master in numero superiore a 50 si procederà a
selezione o selezioni salvaguardando le priorità fra categorie di candidati citate.
Il Rettore informa che l’apposita Commissione per Esame Proposte Istituzione
Master, Corsi di Alta Formazione e Aggiornamento Professionale e Corsi di
Perfezionamento, nella riunione 9 Ottobre 2009, preso atto dell’approvazione della
Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari, il MIUR (Ufficio Scolastico Regionale
per la Puglia) ed il Consorzio per l’Innovazione nella gestione delle imprese e della
Pubblica Amministrazione (MIP con sede a Milano) nelle riunioni del Senato Accademico
seduta del 15.09.2009 e del Consiglio di Amministrazione del 30.09.2009, esaminata la
proposta, verificata la rispondenza e quanto previsto dal Regolamento per la disciplina dei
Master Universitari, ha espresso parere favorevole alla istituzione ed attivazione del
succitato Master Universitario.””
Il Presidente, dopo aver dato lettura della regolamentazione relativa al predetto
Master Universitario, che si allega al presente verbale con il n. 5/B, invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il Decreto Ministeriale del 03 Novembre 1999 n. 509;
VISTO
il Decreto Ministeriale del 22 Ottobre 2004 n. 270;
VISTO
il Regolamento per la disciplina dei Corsi per Master Universitari,
emanato con Decreto Rettorale n. 11633 del 5.12.2005 e successive
modificazioni e integrazioni;
VISTA
la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca –
Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, datata 01.08.2008;
VISTA
la nota della Regione Puglia – Assessorato al Diritto allo Studio
Servizio Università e Ricerca, del 12.01.2009;
VISTA
la proposta di istituzione e di attivazione del succitato Master, come
da delibera del Consiglio della Facoltà, adottata nella seduta del
21.07.2009;
VISTA
la convenzione tra l’Università degli Studi di Bari, il Ministero
dell’Istruzione e della Ricerca (Ufficio Scolastico Regione Puglia) ed
93
S.A. 17.11.2009/p.6A
il Consorzio per l’Innovazione nella Gestione delle Imprese e della
Pubblica Amministrazione (MIP) approvata dal Senato Accademico
nella seduta del 15.09.2009 e dal Consiglio di Amministrazione nella
seduta del 30.09.2009;
ACQUISITO
il parere dell’apposita Commissione per Esame Proposte Istituzione
Master – Corsi di Alta Formazione e Aggiornamento Professionale –
Corsi di Perfezionamento, reso nella riunione del 9 Ottobre 2009;
ACCERTATO
che l’ordinamento statutario del suddetto Master Universitario è
conforme a quanto disposto dal Regolamento per la disciplina dei
Master Universitari, emanato con Decreto Rettorale n. 11633 del
5.12.2005 e successive modificazioni e integrazioni,
DELIBERA
di approvare l’istituzione ed attivazione, per l’Anno Accademico 2009/2010, del Master
Universitario
di
II
Livello
in:
MANAGEMENT
DELLE
ISTITUZIONI
SCOLASTICHE E FORMATIVE, in convenzione tra l’Università degli Studi di Bari, il
Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (Ufficio Scolastico Regione Puglia) ed il
Consorzio
per
l’Innovazione
nella
Gestione
delle
Imprese
e
della
Pubblica
Amministrazione (MIP).
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
94
S.A. 17.11.2009/p.6B
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROPOSTA
DI
ISTITUZIONE
ED
ATTIVAZIONE
CORSO
DI
PERFEZIONAMENTO – A.A. 2009/2010
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
per la Formazione Post Laurea e gli Esami di Stato Professionali – Direzione per la
Formazione Post Laurea e degli Insegnanti - Area Master, Corsi di Perfezionamento, Alta
Formazione – Settore II - Corsi di Perfezionamento.
““L’Ufficio riferisce che il Consiglio della Facoltà nella seduta a fianco indicata,
ha approvato l’istituzione ed attivazione, per l’anno accademico 2009/2010, del seguente
Corso di Perfezionamento:
1
FACOLTA’
CORSI DI PERFEZIONAMENTO
C.d.F.
SCIENZE POLITICHE
PROTEZIONE INTERNAZIONALE E DIRITTO D’ASILO
Prof.ssa Franca Maria PAPA
23/03/2009
L’Ufficio informa che l’apposita Commissione per Esame Proposte Istituzione
Master, Corsi di Alta Formazione, Corsi di Perfezionamento, nella riunione del 22 Luglio
2009, esaminata la proposta e verificata la rispondenza a quanto previsto dal Regolamento
per la disciplina dei Corsi di Formazione Finalizzata e dei Servizi Didattici Integrativi,ex
art. 35 dello Statuto ha espresso, previo perfezionamento della proposta de qua, parere
favorevole alla istituzione ed attivazione del succitato Corso di Perfezionamento, per
l’Anno Accademico 2009/2010.””
Il Presidente, dopo aver dato lettura della Regolamentazione relativa al succitato
Corso di Perfezionamento (che si allega al presente verbale con il 5/C), invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.P.R. 162/82, art. 17;
VISTO
il Decreto Ministeriale del 03 Novembre 1999 n. 509;
VISTO
il Decreto Ministeriale del 22 Ottobre 2004 n. 270;
VISTO
il Regolamento per la disciplina dei Corsi di Formazione Finalizzata e
dei Servizi Didattici Integrativi ex art. 35 dello Statuto, emanato con
Decreto Rettorale n. 11632 del 5.12.2005;
95
S.A. 17.11.2009/p.6B
VISTA
la proposta di istituzione e di attivazione del succitato Corso di
Perfezionamento, come da delibera del Consiglio della Facoltà di
Lettere e Filosofia adottata nella seduta del 23 marzo 2009;
ACQUISITO
il parere dell’apposita Commissione per Esame Proposte Istituzione
Master – Corsi di Alta Formazione – Corsi di Perfezionamento, reso
nella riunione del 22 luglio 2009;
ACCERTATO
che l’ordinamento statutario del suddetto Corso di Perfezionamento è
conforme a quanto disposto dal Regolamento per la disciplina dei
Corsi di Formazione Finalizzata e dei Servizi Didattici Integrativi ex
art. 35 dello Statuto, emanato con Decreto Rettorale n. 11632 del
5.12.2005,
DELIBERA
di approvare l’istituzione ed attivazione, per l’Anno Accademico 2009/2010, del seguente
Corso di Perfezionamento:
CORSO DI PERFEZIONAMENTO
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE
•
PROTEZIONE INTERNAZIONALE E DIRITTO D’ASILO.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
96
S.A. 17.11.2009/p.7
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
RICONOSCIMENTO DI CFU PER CORSI IFTS PER “TECNICO SUPERIORE
PER LA RISTORAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI
TERRITORIALI
E
DELLE
PRODUZIONI
TIPICHE”
–
FACOLTÀ
DI
ECONOMIA E AGRARIA: RATIFICA DECRETO RETTORALE
Il Presidente sottopone alla ratifica del Senato Accademico il seguente Decreto
Rettorale:
DIPARTIMENTO AMMNISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE
RELAZIONI ESTERNE
D.R.n.11278 del 02/11/2009
Approvazione, per il corso IFTS per “Tecnico
Superiore per la Ristorazione e la Valorizzazione dei
Prodotti Territoriali e delle Produzioni Tipiche”,
riferito al profilo professionale “Tecnico superiore per
il marketing e la valorizzazione dei prodotti tipici
agroalimentari”, del riconoscimento di n. 6 crediti
formativi, secondo quanto stabilito dal Consiglio di
Facoltà di Economia del 23 gennaio 2008.
Approvazione, per il corso IFTS per “Tecnico
Superiore per la Ristorazione e la Valorizzazione dei
Prodotti Territoriali e delle Produzioni Tipiche”,
riferito al profilo professionale “ Tecnico superiore
per il marketing e la valorizzazione dei prodotti tipici
agroalimentari”, del riconoscimento di n. 3 CFU per
Lingua Inglese, 3 CFU per Informatica, n. CFU per il
Tirocinio di formazione e orientamento, nel caso in
cui gli obiettivi formativi del Corso IFTS frequentato
siano coerenti con quelli del Corso di Laurea al quale
l’allievo si inscriverà, secondo il numero di crediti
previsti dal piano di studio di ciascun Corso di Laurea
della Facoltà e quanto disposto dai Regolamenti di
Facoltà, secondo quanto stabilito nel provvedimento
n. 10 della Facoltà di Agraria del 23.10.2009.
Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
97
S.A. 17.11.2009/p.8
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
PROPOSTA DI ISTITUZIONE DELLA SEZIONE DI “SOCIOLOGIA” NEL
DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA AI SENSI DELL’ART. 83, COMMA 3, DEL
REGOLAMENTO GENERALE DI ATENEO
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa ed invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito:
““Si riferisce che il Consiglio del Dipartimento di Psicologia, nella seduta del
17.06.2009, ha approvato la richiesta del direttore del Dipartimento di istituire la Sezione
di “Sociologia”, ai sensi del c.3 dell’art. 84 del Regolamento Generale di Ateneo.
Si riferisce, ancora, che la Commissione istruttoria per la costituzione di
Dipartimenti e Centri (CODICE) nella seduta del 15.07.2009, dopo aver preso atto dell’art.
84 c. 3 del Regolamento Generale di Ateneo, ha espresso parere favorevole in merito alla
istituzione di cui sopra, ribadendo il principio che il Dipartimento può articolarsi in Sezioni
per esigenze connesse all’organizzazione dell’attività di ricerca e che le stesse non hanno
autonomia amministrativa e contabile.
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 30.10.2009 ha espresso parere
favorevole.
Tanto si sottopone al Senato Accademico soltanto ai fini dell’adeguamento
dell’atto costitutivo del Dipartimento.””
Interviene sull’argomento il prof. Cufaro Petroni, il quale fornisce ulteriori
chiarimenti in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 84, c. 3 del Regolamento Generale di Ateneo;
VISTA
la delibera adottata dal Consiglio del Dipartimento di Psicologia, nella
seduta del 17.06.2009;
VISTO
il parere espresso dalla Commissione istruttoria per la costituzione di
Dipartimenti e Centri (CO.DI.CE), nella seduta del 15.07.2009;
VISTO
il parere espresso dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del
30.10.2009,
DELIBERA
98
S.A. 17.11.2009/p.8
di approvare l’istituzione della Sezione di “Sociologia” nel Dipartimento di Psicologia ai
sensi dell’art. 84, c. 3 del Regolamento Generale di Ateneo, ribadendo il principio che il
Dipartimento può articolarsi in Sezioni per esigenze connesse all’organizzazione
dell’attività di ricerca e che le stesse non hanno autonomia amministrativa e contabile.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
99
S.A. 17.11.2009/p.9
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
DISATTIVAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E POLITICA
AGRARIA, ESTIMO E PIANIFICAZIONE RURALE
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa ed invita il Senato
a pronunciarsi in merito:
““Il Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Estimo e Pianificazione Rurale
è stato costituito con D.R. n. 12479 del 30.12.2005 e, entro il 30 giugno 2009, termine
ultimo previsto per i ritiri di opzione e contestuali nuove opzioni, tutti i propri docenti,
hanno ritirato l’opzione e hanno formalizzato l’opzione per altri dipartimenti.
Il Senato Accademico, nella seduta del 28.10.2009, ha approvato il passaggio dal
1.11.2009 dei docenti e ricercatori dal Dipartimento di Economia e Politica Agraria,
Estimo e Pianificazione Rurale presso i dipartimenti di Progettazione e Gestione dei
Sistemi Agro-Zootecnici e Forestali (PROGESA), Produzione Animale e Scienze
Economiche e Metodi Matematici, verificandosi quindi la condizione di cui all’art. 87 del
Regolamento Generale di Ateneo il quale prevede, tra l’altro, che “il Senato Accademico,
su parere conforme del Consiglio di Amministrazione per gli aspetti di sua competenza,
delibera la disattivazione del Dipartimento”.
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 30.10.2009 ha espresso parere
favorevole alla disattivazione del Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Estimo e
Pianificazione Rurale e ha approvato la ripartizione delle risorse così come proposto dal
Consiglio del Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Estimo e Pianificazione
Rurale, fermo restando il principio di carattere generale sull’utilizzo delle risorse dal
singolo docente.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 48, comma 9 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari;
VISTO
l’art. 87 del Regolamento Generale di Ateneo di questa Università;
VISTO
il D.R. n. 12479 del 30.12.2005, costitutivo del Dipartimento di
Economia e Politica Agraria, Estimo e Pianificazione Rurale;
VISTA
la propria delibera adottata nella seduta del 28.10.2009;
VISTA
la delibera di Consiglio di Amministrazione del 30.10.2009,
DELIBERA
di approvare la disattivazione del Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Estimo e
Pianificazione Rurale.
100
S.A. 17.11.2009/p.9
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
101
S.A. 17.11.2009/p.10
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
RITIRO OPZIONE DI DOCENTE DA UN DIPARTIMENTO E PASSAGGIO AD
ALTRO DIPARTIMENTO
Il Presidente apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa:
““Si ricorda che:
ai sensi dell'art.48 c.4 dello Statuto, il Senato Accademico delibera in ordine a
richieste motivate di passaggio da un Dipartimento ad un altro, sentito il
Dipartimento cui il docente intende afferire;
ƒ l’art. 85 c. 3 del citato Regolamento Generale di Ateneo stabilisce che la
opzione esercitata in favore di un Dipartimento già costituito, sentito il
Dipartimento interessato, valutata dal Senato Accademico, ha efficacia dal 1°
novembre successivo;
ƒ l’art. 86 del Regolamento Generale di Ateneo prevede che i professori di ruolo
ed i ricercatori, dopo un periodo di permanenza in un Dipartimento di almeno
tre anni accademici, possono revocare l’opzione dal Dipartimento stesso
mediante apposita istanza motivata da presentare entro il 30 giugno
contestualmente alla opzione in favore di un altro Dipartimento e che la stessa
deve essere approvata dal Senato Accademico;
ƒ ai sensi dell'art.48 c. 3 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione delibera,
previa valutazione da parte del Senato Accademico, della richiesta motivata di
spazi.
ƒ
La Commissione istruttoria per la costituzione di Dipartimenti e Centri
(CO.DI.CE.), nella seduta del 01.10.2009, ha valutato positivamente il ritiro dell’opzione
dal Dipartimento di Diritto Commerciale e Processuale formulata, in data 28.09.2009, dalla
prof.ssa Daniela CATERINO– docente della Facoltà di Giurisprudenza, così motivato:
“Intendo collaborare su linee di ricerca comuni con i colleghi della II Facoltà di
Giurisprudenza, con sede a Taranto, nella quale svolgo la mia attività didattica. E ciò mi è
reso possibile dalla costituzione di un nuovo Dipartimento Giuridico Jonico”
ed ha espresso parere favorevole di massima alla contestuale nuova opzione in favore del
Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici del Mediterraneo – Società Culture Economie” a
decorrere dal 01.11.2009 così come di seguito motivato:
“…La Commissione, prende atto, altresì, che la prof.ssa Caterino ha presentato il ritiro di
opzione dopo il 30 giugno e che, conseguentemente, l’opzione per il costituendo
Dipartimento Jonico avrebbe efficacia dal 1° novembre 2010. Pur tuttavia, considerato
che il limite temporale del 30 giugno trova giustificazione nell’opportunità di consentire al
Dipartimento da cui l’opzione viene ritirata di avere certezza in fase di programmazione
102
S.A. 17.11.2009/p.10
delle attività di ricerca per l’anno successivo, ma che, nel caso di specie, non c’era
certezza della data di costituzione del Dipartimento Jonico, la Commissione ritiene che,
eccezionalmente, il ritiro di opzione dal Dipartimento di Diritto Commerciale e
Processuale, presentato dalla prof.ssa Caterino, possa essere accettato, subordinatamente
al parere favorevole dello stesso Dipartimento in ordine alla decorrenza dal 1° novembre
2009, anziché dal 1° novembre 2010”.
Il Consiglio del Dipartimento di Diritto Commerciale e Processuale, come da
verbale del 21.10.2009 e assunto al prot. gen. n. 84407 del 10.11.2009, ha espresso parere
favorevole e motivato in ordine alla opzione formulata dalla prof.ssa Caterino.
La prof.ssa Caterino ha optato in favore del Dipartimento di Diritto Commerciale
e Processuale dall’anno accademico 2001/2002 e ha maturato, quindi, nell’attuale
dipartimento di afferenza, un periodo superiore a quello minimo di 3 anni accademici
previsti dall’art. 86 del Regolamento Generale di Ateneo.””
Al termine, il Presidente invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Interviene sull’argomento il prof. Corvaglia, il quale, nell’esprimere alcune
considerazioni in merito ai passaggi dei docenti da un Dipartimento ad un altro, auspica
che si pervenga ad una revisione degli attuali meccanismi con un intervento del Senato
Accademico che miri a governare il processo, ad esempio, di fusione tra due Dipartimenti
che avviene, allo stato attuale, in maniera spontanea, eventualmente ad opera di
un’apposita Commissione, che potrebbe rivedere le procedure rendendole più rispondenti
alla nuova fase.
Il Presidente, nel fornire chiarimenti in merito alla revisione dell’apparato
normativo dell’Ateneo barese, evidenzia la particolarità dell’attuale situazione politica e
della
preannunciata
riforma
che
dovrebbe
portare,
nell’immediato
futuro,
ad
un’accelerazione non solo nel processo di accorpamento dei Dipartimenti ma anche ad una
definizione molto stretta delle relative procedure e sanzioni. Egli, altresì, pur considerando
che l’approfondimento della questione relativa all’accorpamento dei Dipartimenti
dovrebbe essere, al momento, soltanto abbozzato nelle more dell’emanazione della nuova
normativa sulla Governance, prevede, in caso di esito positivo, una rivoluzione
copernicana all’interno del sistema universitario che richiederà, tra l’altro, meccanismi più
fluidi per favorire i passaggi da un Dipartimento ad un altro, ma anche per gestire gli
eventuali stati di tensione dell’operazione.
103
S.A. 17.11.2009/p.10
Il prof. Cufaro Petroni, nel concordare con le osservazioni espresse dal prof.
Corvaglia, ritiene che sarebbe opportuno aprire una fase di ristrutturazione dipartimentale
fornendo degli indirizzi di carattere generale al fine di rendere più agevoli i passaggi dei
docenti da un Dipartimento ad un altro. Egli, inoltre, informa che in seno alla
Commissione CO.DI.CE. si è discusso ampiamente della predetta problematica e che
perverranno delle indicazioni in merito.
Il prof. Resta ritiene che in futuro, allorquando i Dipartimenti saranno
numericamente minori rispetto a quelli attuali e con un numero maggiore di docenti
afferenti, i passaggi da un Dipartimento ad un altro subiranno una riduzione.
Il Presidente, alla luce delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, nel
ricordare che il Comitato preposto alle modifiche di Statuto affronterà, tra l’altro, la
problematica inerente la riduzione del numero dei Dipartimenti, propone di approvare la
proposta in esame, nonché di invitare lo stesso Comitato a formulare proposte stralcio volte
a rendere più funzionali ed efficienti le procedure da seguire in caso di passaggio di
docenti ad altro Dipartimento, tenendo conto anche degli aspetti connessi alla destinazione
delle risorse.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 48 commi 3 e 4 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari;
VISTI
gli artt. 85 comma 3 e 86 del Regolamento Generale di Ateneo;
VISTO
il parere espresso dalla competente Commissione istruttoria, nella
seduta del 01.10.2009;
VISTO
l’estratto dal verbale del 21.10.2009, prot. gen. n. 84407 del
10.11.2009, del Consiglio del Dipartimento di Diritto Commerciale e
Processuale;
CONDIVISA
la proposta del Presidente;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
- di approvare il passaggio della prof.ssa Daniela CATERINO dal Dipartimento di Diritto
Commerciale e Processuale al Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici del
Mediterraneo – Società Culture Economie” a decorrere, eccezionalmente, dal
104
S.A. 17.11.2009/p.10
01.11.2009, anziché dal 01.11.2010, in quanto “…il limite temporale del 30 giugno
trova giustificazione nell’opportunità di consentire al Dipartimento da cui l’opzione
viene ritirata di avere certezza in fase di programmazione delle attività di ricerca per
l’anno successivo, ma che, nel caso di specie, non c’era certezza della data di
costituzione del Dipartimento Jonico…”;
- di invitare il Comitato preposto alle modifiche di Statuto a formulare proposte stralcio
volte a rendere più funzionali ed efficienti le procedure da seguire in caso di passaggio
di docenti ad altro Dipartimento, tenendo conto anche degli aspetti connessi alla
destinazione delle risorse.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
105
S.A. 17.11.2009
SOSPENSIONE RIUNIONE
La seduta viene sospesa alle ore 14,20.
Escono il Preside Laneve ed il sig. De Ceglie; si allontana il senatore
Campobasso.
La seduta riprende alle ore 15,15.
Rientra il Rettore che riassume la Presidenza.
106
S.A. 17.11.2009/salutoTucci
SALUTO PROF. GIUSEPPE TUCCI
Il Rettore, nel ricordare che questo Consesso, nella riunione del 28.10.2009,
deliberò di nominare, per acclamazione, quale componente l’Autorità Garante dei
Comportamenti, ai sensi dell’art. 16, lett. a) del Codice dei comportamenti nella comunità
accademica, con funzione di Presidente, il prof.
Giuseppe Tucci, per il biennio
accademico 2009/2011, acquisito il consenso dei presenti, invita il prof. Tucci ad entrare
nella sala di riunione.
Il prof. Tucci, nel volgere un sentito ringraziamento al Rettore e al Senato
Accademico per il prestigioso incarico conferitogli, particolarmente delicato anche in
ragione dell’attenzione e risonanza sull’opinione pubblica, confidando sul senso di
responsabilità e rispetto delle regole etiche insite nella comunità accademica e formalizzate
nel Codice dei comportamenti nella comunità accademica, auspica di poter lavorare
serenamente nella direzione di una valutazione serena delle delicate problematiche che
investono la comunità accademica in un momento congiunturale particolarmente difficile e
delicato, al fine di orientare le condotte dei componenti la comunità accademica a favore
dell’interesse generale dell’Istituzione, e preannuncia che dalla prossima settimana darà
avvio ai lavori.
Il Rettore, nel sottolineare la delicata funzione dell’Autorità Garante dei
comportamenti, che afferisce alla sfera dei valori fondanti e dei criteri comportamentali
attesi da tutti i soggetti coinvolti nell’istituzione universitaria, rivolge al prof. Tucci un
caloroso augurio di buon lavoro.
Il Senato Accademico, unanime, si associa con plauso.
Esce dalla sala di riunione il prof. Tucci.
107
S.A. 17.11.2009/p.10analog
Il Rettore propone al Senato Accademico di esaminare, in analogia al punto testé
esaminato, il seguente argomento:
DISAPPLICAZIONE ART. 86 (REVOCA DI OPZIONE) - COMMA 1 E ART. 87
(DISATTIVAZIONE
DI
UN
DIPARTIMENTO)
-
COMMA
1
DEL
REGOLAMENTO GENERALE DI ATENEO
Il Senato Accademico, all’unanimità, approva.
Rientra la dott.ssa Carolina Ciccarelli.
Il Rettore, nel ricordare che il Disegno di Legge in materia di organizzazione e
qualità del sistema universitario, di personale accademico e di diritto allo studio, approvato
dal Consiglio dei Ministri in data 28 ottobre 2009, prevede una profonda ristrutturazione
degli organi e delle articolazioni interne dell'Università, richiama l’attenzione sulla
previsione dell’art. 86, comma 1, del Regolamento Generale d’Ateneo, per la quale “I
professori di ruolo e i ricercatori possono revocare l’opzione per un Dipartimento
mediante apposita istanza motivata, dopo un periodo di permanenza nel Dipartimento di
almeno tre anni accademici.” e dell’art. 87, comma 1 del medesimo Regolamento per cui
“Allorquando il numero dei professori di ruolo e dei ricercatori afferenti ad un
Dipartimento diviene inferiore a 15 per tre anni accademici consecutivi, ovvero il numero
dei professori di ruolo sia inferiore a tre, il Rettore invita i docenti interessati ad optare
per altro Dipartimento fissando un congruo termine per l’esercizio del diritto di opzione.
Decorso tale termine, il professore di ruolo o il ricercatore che non ha esercitato l’opzione
è assegnato d’ufficio dal senato Accademico al Dipartimento al quale la sua attività di
ricerca risulta più affine.”, evidenziando come le stesse risultino ormai non coerenti con il
processo di riorganizzazione dipartimentale previsto dal succitato Disegno di Legge.
In particolare, considerando che il citato Disegno di Legge prevede, tra l’altro, la
seguente ristrutturazione delle strutture Dipartimentali:
- numero minimo di componenti attorno a 45;
- omogeneità dei componenti in nuovi Settori Scientifico-Disciplinari;
- attribuzione ai Dipartimenti di tutte le competenze in materia di ricerca e didattica;
- possibilità dell'istituzione fra più Dipartimenti di strutture di raccordo (Facoltà o Scuole
in numero non superiore a nove) per il coordinamento della didattica;
108
S.A. 17.11.2009/p.10analog
- attribuzione dell'organico dei docenti ai Dipartimenti e non più alle Facoltà;
- conseguente stabilità dell’afferenza dei docenti ai Dipartimenti,
il Rettore rileva l’opportunità di facilitare l’avvio di un processo di ricomposizione dei
nuovi Dipartimenti lungo le linee sopra indicate.
Egli, pertanto, propone, nelle more dell’emanazione della succitata normativa, di
disapplicare il comma 1 degli artt. 86 e 87 del Regolamento Generale d'Ateneo e per
l’effetto:
- di consentire che le domande di revoca delle opzioni per un Dipartimento da parte dei
professori di ruolo e dei ricercatori possano essere accolte, mediante apposita istanza
motivata, anche prima della scadenza dei tre anni accademici di permanenza nel
Dipartimento;
- di consentire al Dipartimento di funzionare con un numero di afferenti inferiore a 15,
per un solo anno accademico.
Interviene sull’argomento il prof. Cufaro Petroni, il quale, ritiene preferibile
procedere attraverso una fase di riorganizzazione dei Dipartimenti piuttosto che con
singole deroghe ai principi generali.
Il prof. Corvaglia, nell’osservare che si potrebbe raggiungere l’obiettivo di
facilitare un’aggregazione tra i Dipartimenti anche prescrivendo lo scioglimento
immediato del Dipartimento che si trovi con un numero di docenti inferiore a 15, rileva che
l’auspicato processo di aggregazione di due Dipartimenti non sarà di semplice attuazione.
Il Rettore, nel ricordare l’esistenza di realtà complesse per le quali non sarà facile
procedere ad una riorganizzazione, rileva l’opportunità di avviare il processo di
ricomposizione dei nuovi Dipartimenti, anche in termini di Macroaree al fine di affrontare
adeguatamente la prospettata riforma.
Il Preside Savino rileva l’esigenza di accompagnare il succitato processo con
l’indicazione di apposite linee-guida da parte del Senato Accademico.
Il prof. Cufaro Petroni, nel concordare col Preside Savino, ribadisce l’opportunità
di avviare una fase transitoria di ristrutturazione dei Dipartimenti partendo eventualmente
da una di struttura di “livello zero”, che potrebbe essere accompagnata da alcune lineeguida, quali:
109
S.A. 17.11.2009/p.10analog
- indicazione di un numero minimo ragionevole di docenti afferenti, tenendo conto che la
popolazione accademica dell’Ateneo barese tende a diminuire;
- eliminazione dei tre anni di permanenza nel Dipartimento uscente;
- eliminazione della possibilità di rimanere al di sotto del numero di 15 docenti per tre
anni;
- omogeneità nei nuovi SSD, tenendo conto che i Dipartimenti gestiranno dei Corsi di
laurea;
- costituzione di Dipartimenti che abbiano una contiguità edilizia e di servizi.
Il Preside Notarnicola, nel concordare con quanto proposto dal Rettore, riporta il
caso specifico del Dipartimento di Scienze geografiche e merceologiche, che sarà
sottodimensionato per effetto dell’esercizio del diritto di opzione da parte dei docenti ad
esso afferenti, ritiene condivisibile la previsione di strumenti adeguati al fine di velocizzare
l’aggregazione delle strutture dipartimentali.
Rientra, alle 15,45, il senatore Campobasso e si allontana la dott.ssa Ciccarelli.
Al termine, il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il Regolamento Generale di Ateneo, in particolare, gli artt. 86, comma
1 e 87, comma 1;
PRESA VISIONE del Disegno di Legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 28
ottobre 2009 in materia di organizzazione e qualità del sistema
universitario, di personale accademico e di diritto allo studio;
CONSIDERATO
che in tale Disegno di Legge e' prevista una profonda ristrutturazione
degli organi e delle articolazioni interne dell'Università, in particolare
dei Dipartimenti e delle Facoltà;
CONSIDERATO
altresì, che il citato Disegno di Legge prevede la seguente
ristrutturazione dei Dipartimenti:
-
numero minimo di componenti attorno a 45;
-
omogeneità dei componenti in nuovi Settori ScientificoDisciplinari;
-
attribuzione ai Dipartimenti di tutte le competenze in materia
di ricerca e didattica;
110
S.A. 17.11.2009/p.10analog
-
possibilita' dell'istituzione fra piu' Dipartimenti di strutture di
raccordo (Facolta' o Scuole in numero non superiore a nove)
per il coordinamento della didattica;
-
attribuzione dell'organico dei docenti ai Dipartimenti e non
piu' alle Facolta';
-
conseguente
stabilita'
della
afferenza
dei
docenti
ai
Dipartimenti;
ALLO SCOPO
di facilitare l'avvio di un processo di ricomposizione dei nuovi
Dipartimenti lungo le linee indicate;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
nelle more dell’emanazione della normativa in materia di organizzazione e qualità del
sistema universitario, di personale accademico e di diritto allo studio, di disapplicare il
comma 1 degli artt. 86 e 87 del Regolamento Generale d'Ateneo e per l’effetto:
− di consentire che le domande di revoca delle opzioni per un Dipartimento da parte dei
professori di ruolo e dei ricercatori possano essere accolte, mediante apposita istanza
motivata, anche prima della scadenza dei tre anni accademici di permanenza nel
Dipartimento;
− di consentire al Dipartimento di funzionare con un numero di afferenti inferiore a 15,
per un solo anno accademico.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
111
S.A. 17.11.2009/p.11
VII.
PERSONALE
RICHIESTE DI RESTITUZIONE RISORSE ALLE FACOLTÀ A SEGUITO DI
CESSAZIONI
Rientra la dott.ssa Ciccarelli.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane – Area per la Gestione dell’Organico – Settore I:
“”I Consigli delle sottoindicate Facoltà hanno avanzato richiesta di riassegnazione
di budget a seguito di cessazioni di docenti, non per limiti di età, come specificatamente
riportato nel seguente prospetto:
Facoltà
AGRARIA
ECONOMIA
MEDICINA E
CHIRURGIA
SCIENZE
MM.FF.NN.
Cessazione di
Status prevista
Anticipo
cessazione
15/06/2009
01/11/2014
>5 anni
Decesso
10/05/2009
=====
=====
FRATEPIETRO
Giuseppe
Limiti
servizio
01/10/2009
01/11/2017
>5 anni
CHIURI Maria
Concetta
Decesso
15/09/2009
=====
=====
RIC.
DE LUCIA Irene
Limiti
servizio
01/09/2009
01/11/2014
>5 anni
06/07/2009
II^
PISANI Raffaele
Limiti di
servizio
01/07/2009
01/11/2018
>5 anni
21/09/2009
I^
DI LENA Giovanni
Decesso
19/08/2009
=====
=====
Delibera
Fascia
Cessato
Motivo
20/04/2009
I^
CIOLLARO Guido
Dimissioni
29/06/2009
II^
GIORGIO Vito
12/11/2009
II^
16/10/2009
I^
12/11/2009
112
Dal
S.A. 17.11.2009/p.11
16/11/2009
II^
CIAMPI Sofia
Limiti di
servizio
01/11/2009
01/11/2015
>5 anni
16/11/2009
I^
DE GARA Laura
Trasferita ad
altro Ente
01/11/2009
01/11/2028
>5 anni
16/11/2009
II^
MORELLI Basilio
Limiti di
servizio
01/11/2009
01/11/2014
5 anni
Si rappresenta che in merito all’argomento in discussione, per l’anno 2009, gli
Organi di Governo di questo Ateneo, ad oggi, hanno deliberato le riassegnazioni alle
Facoltà di n. 4 risorse finanziarie, corrispondenti ad un posto di ricercatore cadauna
(Farmacia – n. 2: dott.sse Cianciarulo e Giovine; Medicina e Chirurgia: dottor Memeo;
Scienze mm.ff.nn.: dott.ssa Montaruli), per un totale di n. 2,00 punti organico
corrispondenti ad un valore di € 225.972,00.
Nel prospetto che segue si riporta l’esatto ammontare delle risorse spettanti alle
Facoltà a seguito delle succitate richieste, in applicazione dei nuovi criteri fissati in merito
dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, rispettivamente in data 28 e
30 ottobre 2009, con l’indicazione analitica dei relativi elementi che le hanno
determinate, che ammontano ad ulteriori 2,00 punti organico, pari ad €. 225.972,00.
Facoltà
AGRARIA
Fascia
DOCENTE CESSATO
CIOLLARO Guido
0,250
28.246,50
II^
GIORGIO Vito
0,175
19.772,55
II^
FRATEPIETRO Giuseppe
0,175
19.772,55
0,600
67.791,60
0,250
28.246,50
0,250
28.246,50
0,125
14.123,25
0,125
14.123,25
I^
CHIURI Maria Concetta
TOTALE
MEDICINA E
CHIRURGIA
RIC.
DE LUCIA Irene
TOTALE
SCIENZE
MM.FF.NN.
Risorsa
I^
TOTALE
ECONOMIA
Punti organico
II^
PISANI Raffaele
0,175
113
19.772,55
S.A. 17.11.2009/p.11
I^
DI LENA Giovanni
0,250
28.246,50
II^
CIAMPI
0,175
19.772,55
I^
DE GARA
0,250
28.246,50
II^
MORELLI
0,175
19.772,55
1,025
115.810,65
TOTALE
Al termine dell’illustrazione, il Rettore, dopo aver richiamato preliminarmente la
delibera con cui questo Consesso, nella seduta del 07.10.2009, in relazione all’argomento
concernente “Richiesta delle Facoltà di Agraria e Scienze MM.FF.NN. di restituzione
risorse a seguito di cessazioni” deliberò “di congelare, con decorrenza 01.06.2009, la
restituzione alle Facoltà interessate delle risorse che si rendono disponibili a seguito di
cessazioni per eventi imprevedibili non riconducibili al normale turn over, invitando il
competente ufficio a predisporre un elenco delle suddette cessazioni e riservandosi di
valutare eventuali riassegnazioni nell’ambito delle risorse che si renderà possibile
riassegnare alle Facoltà”, rievoca la delibera con cui questo stesso Consesso, nella seduta
del 28.10.2009, in relazione all’argomento concernente “Reclutamento docenti e
ricercatori: risultanze lavori apposito Gruppo di Lavoro”, deliberò l’approvazione, tra
l’altro, dei nuovi criteri di restituzione diretta di punti organico nella misura del 25% del
relativo punto organico di fascia, approvati dal Consiglio di Amministrazione, per quanto
di competenza, nella seduta del 30.10.2009.
Quanto sopra premesso, il Rettore invita il Senato Accademico a pronunciarsi in
merito.
Si allontana la dott.ssa Ciccarelli.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTE
le proprie delibere del 07.10.2009, relativa al congelamento, con
decorrenza 01.06.2009, della restituzione alle Facoltà interessate delle
risorse che si rendono disponibili a seguito di cessazioni per eventi
imprevedibili non riconducibili al normale turn over, e 28.10.2009,
114
S.A. 17.11.2009/p.11
relativa all’approvazione, tra l’altro, dei nuovi criteri di restituzione
diretta di punti organico nella misura del 25% del relativo punto
organico di fascia;
VISTA
la delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione, nella seduta del
30.10.2009;
VISTE
le richieste di riassegnazione di budget avanzate dalle Facoltà di
Agraria, Economia, Medicina e Chirurgia e Scienze MM.FF.NN. con
le succitate delibere e per le motivazioni ivi specificatamente riportate,
DELIBERA
di approvare, per quanto di competenza, la restituzione delle risorse spettanti alle Facoltà
di Agraria, Economia, Medicina e Chirurgia e Scienze MM.FF.NN. secondo il
sottoriportato prospetto, in applicazione dei surrichiamati criteri fissati dal Senato
Accademico e dal Consiglio di Amministrazione nelle suddette sedute:
Facoltà
AGRARIA
Fascia
DOCENTE CESSATO
CIOLLARO Guido
0,250
28.246,50
II^
GIORGIO Vito
0,175
19.772,55
II^
FRATEPIETRO Giuseppe
0,175
19.772,55
0,600
67.791,60
0,250
28.246,50
0,250
28.246,50
0,125
14.123,25
0,125
14.123,25
I^
CHIURI Maria Concetta
TOTALE
MEDICINA E
CHIRURGIA
RIC.
DE LUCIA Irene
TOTALE
SCIENZE
MM.FF.NN.
Risorsa
I^
TOTALE
ECONOMIA
Punti organico
II^
PISANI Raffaele
0,175
19.772,55
I^
DI LENA Giovanni
0,250
28.246,50
115
S.A. 17.11.2009/p.11
II^
CIAMPI
0,175
19.772,55
I^
DE GARA
0,250
28.246,50
II^
MORELLI
0,175
19.772,55
1,025
115.810,65
TOTALE
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
116
S.A. 17.11.2009/p.12
VII.
PERSONALE
PROCEDURE
DI
VALUTAZIONE
COMPARATIVA
PER
POSTI
DI
RICERCATORE UNIVERSITARIO
Rientra la dott.ssa Ciccarelli.
Il Rettore ricorda che questo Consesso, nella riunione del 28.10.2009, deliberò, tra
l’altro, di approvare, per quanto di competenza, la proposta di riparto tra le Facoltà
dell’Università di Bari dei posti di ricercatore in regime di cofinanziamento, prevedendo
una quota unitaria di cofinanziamento ministeriale pari ad € 17.357,00, in osservanza del
limite massimo del 50% del costo iniziale annuo e che il Consiglio di Amministrazione,
nella successiva seduta del 30.10.2009, deliberò, per quanto di competenza, di approvare la
predetta proposta, con l’autorizzazione a bandire i posti di ricercatore cofinanziati
utilizzando le disponibilità finanziarie delle Facoltà, nonché il Fondo di Garanzia da parte
delle due Facoltà che non dispongono attualmente di risorse sufficienti.
Il competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane ed Organizzazione ha,
pertanto predisposto appositi prospetti (Allegato n. 6 al presente verbale), già messi a
disposizione dei senatori, contenenti le richieste delle Facoltà di indizione di procedure di
valutazione comparativa per posti di ricercatore universitario e, per la Facoltà di Medicina
e Chirurgia, anche la proposta di chiamata di un professore idoneo in valutazione
comparativa per posti di 1^ fascia bandita da altra Università.
Egli passa, quindi, ad illustrare nel dettaglio i succitati prospetti, contenenti tutti i
dati relativi alle procedure selettive richieste dalle Facoltà, ivi compresi quelli relativi alle
risorse finanziarie derivanti da disponibilità delle Facoltà ovvero dal ricorso al Fondo di
Garanzia.
In particolare, Egli, nel richiamare l’attenzione sulla richiesta della Facoltà di
Medicina e Chirurgia in ordine a n. 1 posto di ricercatore cofinanziato per il SSD MED/17,
con procedura di valutazione comparativa per trasferimento, per la quale non è possibile
usufruire del cofinanziamento ministeriale, invita il Preside Quaranta a voler indicare, tra i
posti richiesti con finanziamento a carico della Facoltà, quello da considerare come posto
cofinanziato in luogo del succitato posto di ricercatore universitario.
117
S.A. 17.11.2009/p.12
Egli, altresì, nell’informare circa la nota, prot. n. 302 in data 13.11.2009, a firma
del Presidente del Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive (SAMS),
concernente “Istituzione posti di ricercatore SSD M-EDF/01 ED M-EDF/02. Carattere
d’urgenza”, già posta a disposizione dei presenti, richiama l’estratto dal verbale del
Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, relativo alla seduta del 12.11.2009, con
riferimento all’approvazione della richiesta di indizione dei due posti di ricercatore per i
SSD M-EDF/01 e M-EDF/02, ricordando che per detti posti il MIUR ha disposto un
apposito finanziamento mediante intervento di assegnazione sul FFO 2008 e che si è in
attesa di conoscere l’esito di una richiesta di integrazione del finanziamento ottenuto. Egli,
pertanto, prospetta la possibilità di valutare la succitata richiesta, con copertura sul Fondo
ministeriale (Intervento di assegnazione – FFO 2008 di cui al D.M. 30.04.2008) oltre che
sulle disponibilità della Facoltà per la parte eccedente (€ 12.151,00 per ciascuno dei due
posti), anziché sul Fondo di Garanzia come invece richiesto dalla Facoltà, salva eventuale
successiva integrazione da parte del Ministero, tenendo conto sia dell’attuale situazione del
Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive che sopravvive in “deroga” ai
requisiti minimi ministeriali, sia della situazione finanziaria della Facoltà di Medicina e
Chirurgia che dispone delle necessarie risorse.
Egli, infine, evidenzia la proposta della Facoltà di Medicina e Chirurgia in ordine
alla chiamata del prof. Alfredo Di Leo, in qualità di idoneo in valutazione esterna, nel
ruolo di professore di I fascia del SSD MED/12 – Gastroenterologia, “con presa di servizio
alla prima data utile”.
Interviene sull’argomento il Preside Quaranta, il quale, nel fornire chiarimenti
sulla delibera del Consiglio della Facoltà Medica del 12.11 u.s., precisa che tra i posti di
ricercatore universitario
richiesti con finanziamento a carico della Facoltà, è da
considerare quale posto cofinanziato, in luogo di quello relativo al
SSD MED/17
(procedura di valutazione comparativa per trasferimento con finanziamento a carico della
Facoltà,), quello inerente il SSD MED/36: Diagnostica per immagini e radioterapia.
Egli, inoltre, fornisce ulteriori delucidazioni sulla richiesta di indizione dei due
posti di ricercatore per i SSD M-EDF/01 e M-EDF/02, previo attingimento dal Fondo di
Garanzia, nonché verifica della esigenza di copertura dei posti in questione ai fini del
118
S.A. 17.11.2009/p.12
mantenimento del Corso di laurea in Scienze Motorie; tanto, in considerazione sia della
indisponibilità di risorse della Facoltà di Medicina e Chirurgia sia dell’incertezza legata
alle prospettive future del citato Corso di Laurea, soffermandosi sulla situazione della
Facoltà Medica in relazione alla problematica de qua.
Egli, inoltre, evidenzia le esigenze scientifico-didattiche del SSD MED/12 –
Gastroenterologia, per il quale la Facoltà ha approvato l’istituzione di n. 1 posto di
professore di I fascia con copertura mediante chiamata di idoneo, evidenziando che ha
prodotto domanda di inquadramento il prof. Alfredo Di Leo, professore associato del SSD
MED/12 presso la Facoltà Medica e, dall’A.A. 2008/2009 a tutt’oggi, responsabile apicale
dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia presso l’Azienda Ospedaliero
Universitaria Policlinico di Bari per incarico annuale ex art. 102 del DPR n. 382/80. Egli,
infine, fornisce ulteriori chiarimenti sul budget di Facoltà, che verrà incrementato da
un’ulteriore risorsa pari a circa 14.000,00 € derivante dal pensionamento anticipato di un
ricercatore.
Il Rettore, nel precisare che è stata posta in essere ogni utile iniziativa ai fini del
sostegno del Corso di Laurea in Scienze Motorie, pur comprendendo le ragioni del Preside
Quaranta, fa presente che la richiesta di indizione dei due posti di ricercatore per i SSD MEDF/01 e M-EDF/02, non può che essere valutata con copertura sul Fondo ministeriale
(Intervento di assegnazione – FFO 2008 di cui al D.M. 30.04.2008) oltre che sulle
disponibilità della Facoltà per la parte eccedente (€ 12.151,00 per ciascuno dei due posti),
salva eventuale successiva integrazione da parte del Ministero. Egli, inoltre, propone di
approvare, per quanto di competenza, la proposta della Facoltà di Medicina e Chirurgia in
ordine alla chiamata del prof. Alfredo Di Leo, in qualità di idoneo in valutazione esterna,
nel ruolo di professore di I fascia del SSD MED/12 – Gastroenterologia, con decorrenza
16.12.2009, con finanziamento del delta tra I e II fascia a carico della Facoltà.
Egli richiama, quindi, l’attenzione sulla richiesta della II Facoltà di Scienze
MM.FF.NN. di messa a concorso di n. 4 posti di ricercatore, a fronte di n. 3 posti alla
medesima spettanti come da delibere di questo Consesso e del Consiglio di
Amministrazione, adottate nelle rispettive riunioni del
119
28 e 30.10.2009, esprimendo
S.A. 17.11.2009/p.12
perplessità sulla richiesta di un quarto posto di ricercatore, che sarebbe da finanziare
integralmente sul Fondo di Garanzia.
La Preside Romanelli, nel fornire ulteriori chiarimenti in merito, ricorda
l’assegnazione, disposta con delibera di questo Consesso del 16/24.06.2008, di un importo
pari a € 30.493,00 necessario a finanziare un posto di ricercatore, da prelevarsi dal Fondo
di Garanzia; la delibera del Consiglio di Facoltà del 23.06.2009, in ordine alla richiesta di
messa a concorso di n. 2 posti di ricercatore, rispettivamente nei SSD GEO/11- Geofisica
applicata e BIO/07 – Ecologia, nonché la successiva delibera di questo Senato del
16/24.06.2008, di rinvio di ogni decisione in merito alla predetta richiesta, in attesa della
definizione ministeriale delle procedure di valutazione comparativa per posti di ricercatore
cofinanziati, ferma restando l’assegnazione del predetto importo. Ella illustra, quindi, la
delibera adottata dal Consiglio della II Facoltà di Scienze MM.FF.NN., nella riunione del
13.11.2009, con la quale è stata confermata la richiesta dei succitati posti di ricercatore e,
sulla base di quanto deliberato da questo Consesso nella riunione del 28.10.2009, è stata
approvata la messa a concorso di n. 2 posti di ricercatore per i Settori ScientificoDisciplinari MAT/05 – Analisi matematica e CHIM/01 – Chimica analitica. Ella,
nell’evidenziare l’equivoco di fondo derivante dalla circostanza che le delibere di Facoltà
sono state adottate in due momenti diversi ed in presenza di situazioni differenti, pur
prendendo atto della situazione al momento esistente, chiede di tenere conto delle esigenze
didattiche della II Facoltà di Scienze MM.FF.NN., considerando la richiesta del quarto
posto di ricercatore quale anticipazione nella distribuzione delle future risorse.
Il Rettore, pur comprendendo le ragioni testè espresse dalla Preside Romanelli,
nel precisare che alla succitata somma di € 30.493,00 necessaria a finanziare un posto di
ricercatore, è stata aggiunta un’ulteriore somma al fine di garantire il cofinanziamento di
altri due posti di ricercatore, evidenzia il notevole investimento di risorse operato a favore
della II Facoltà di Scienze MM.FF.NN., rispetto ad altre Facoltà, negli anni 2008 e 2009,
invitando la Preside Romanelli a voler indicare l’ordine di priorità delle succitate richieste.
La Preside Romanelli, nel precisare che l’ordine di priorità è quello indicato nel
succitato prospetto (GEO/11, BIO/07, MAT/05 e CHIM/01), ribadisce la propria richiesta
intesa a considerare la somma necessaria al finanziamento del quarto posto di ricercatore
120
S.A. 17.11.2009/p.12
quale anticipazione nella prossima distribuzione di risorse, preannunciando la propria
astensione ove la stessa non fosse accolta.
Il Rettore, nel ribadire le proprie perplessità in ordine alla possibilità di
accoglimento della predetta richiesta anche da parte del Consiglio di Amministrazione,
preannuncia che per la II Facoltà di Scienze MM.FF.NN. porrà in votazione la proposta di
messa a concorso di n. 3 posti di ricercatore secondo il succitato ordine di priorità.
Egli evidenzia, quindi, la proposta formulata dal Consiglio della Facoltà di
Farmacia, nella riunione del 10.11.2009, di messa a concorso di n. 4 posti di ricercatore, di
cui due cofinanziati e due con finanziamento a carico della Facoltà, con richiesta
all’Amministrazione di anticipare la differenza, pari al saldo negativo di € 16.273,15 e
contestuale impegno a restituire il medesimo importo appena possibile.
Il Preside Perrone, nel fornire chiarimenti sulla succitata delibera del Consiglio
della Facoltà di Farmacia, evidenzia le esigenze didattiche dei SSD BIO/10, MED/04 e
CHIM/08, con richiesta di anticipazione della predetta somma ed impegno alla relativa
restituzione appena possibile, sottolineando come la richiesta di bandire quattro posti di
ricercatore sia motivata dalla notevole ristrettezza dell’organico docente della Facoltà
rispetto alle domande di iscrizione, nonché dall’elevato rapporto studenti-docenti, che si
colloca al di sopra della mediana nazionale.
Si allontana la dott.ssa Ciccarelli.
Al termine, il Rettore, su richiesta della Preside Romanelli, pone in votazione
preliminarmente la richiesta della II Facoltà di Scienze MM.FF.NN. di messa a concorso
di n. 4 posti di ricercatore per i SSD, rispettivamente, GEO/11, BIO/07, MAT/05 e
CHIM/01, con la precisazione che la somma necessaria al finanziamento del quarto posto
di ricercatore (CHIM/01) è da considerare quale anticipazione nella prossima distribuzione
di risorse.
La proposta non viene accolta, registrandosi il solo voto favorevole della prof.ssa
Romanelli.
Egli pone, quindi, in votazione la proposta complessiva così come modificata nel
corso del dibattito.
Il Senato Accademico, con l’astensione della Preside Romanelli,
121
S.A. 17.11.2009/p.12
VISTA
la propria delibera del 28.10.2009;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 30.10.2009;
VISTE
le delibere adottate dalle Facoltà sotto indicate;
VISTI
i prospetti predisposti dal competente Settore del Dipartimento
Risorse Umane – Direzione Personale Docente – Area Gestione
Organico;
VISTA
la nota prot. n. 302 in data 13.11.2009, a firma del Presidente del
Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive (SAMS),
concernente “Istituzione posti di ricercatore SSD M-EDF/01 ED MEDF/02. Carattere d’urgenza”;
ACCERTATO
che sono state verificate le esigenze didattiche e scientifiche;
UDITA
l’illustrazione del Rettore;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito;
VISTO
l’esito della votazione effettuata in ordine alla richiesta della II Facoltà
di Scienze MM.FF.NN.;
TENUTO CONTO delle precisazioni fornite dai Presidi Quaranta, Perrone e Romanelli,
DELIBERA
− di approvare, per quanto di competenza, le seguenti procedure di valutazione
comparativa per posti di ricercatore universitario da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale
secondo lo schema di seguito riportato:
FACOLTA'
Agraria
(C.F. 16.11.2009)
Numero
Posti
1
Settore
AGR/04
AGR/15
“”
1
“”
1
Economia
(C.F. 13.11.2009)
1
AGR/01
IUS/09
Denominazione Settore
Finanziamento
ORTICOLTURA E
FLORICOLTURA
Cofinanziamento ministeriale
SCIENZE E TECNOLOGIE
Cofinanziamento ministeriale
ALIMENTARI
ECONOMIA ED ESTIMO
RURALE
Facoltà
ISTITUZIONI DI DIRITTO
PUBBLICO
Cofinanziamento ministeriale
ECONOMIA POLITICA
Cofinanziamento ministeriale
SECS-P/01
“”
1
122
S.A. 17.11.2009/p.12
IUS/01
“”
1
DIRITTO PRIVATO
Facoltà
STATISTICA
Facoltà
METODI MATEMATICI
DELL’ECONOMIA E
DELLE SCIENZE
ATTUARIALI E
FINANZIARIE
Facoltà
ECONOMIA AZIENDALE
Cofinanziamento ministeriale
SECS-S/01
“”
1
SECS-S/06
“”
1
Economia II
(C.F. 16.11.2009)
1
SECS-P/07
IUS/04
“”
1
Farmacia
(C.F. 10.11.2009)
1
“”
1
DIRITTO COMMERCIALE Cofinanziamento ministeriale
BIO/10
MED/04
BIOCHIMICA
Cofinanziamento ministeriale
PATOLOGIA GENERALE
Cofinanziamento ministeriale
CHIM/08
“”
CHIMICA
FARMACEUTICA
2
Facoltà (con anticipazione da
parte dell’Amministrazione
della differenza pari al saldo
negativo di € 16.273,15 ed
impegno della Facoltà alla
relativa restituzione appena
possibile)
IUS/07
Giurisprudenza
(C.F. 16.11.2009)
1
“”
1
Giurisprudenza
II
(C.F. 09.11.2009)
1
IUS/15
Cofinanziamento ministeriale
DIRITTO PROCESSUALE
CIVILE
Cofinanziamento ministeriale
DIRITTO PENALE
Cofinanziamento ministeriale
STORIA DEL DIRITTO
MEDIEVALE E
MODERNO
Cofinanziamento ministeriale
FILOLOGIA CLASSICA
Cofinanziamento ministeriale
LETTERATURA
CRISTIANA ANTICA
Cofinanziamento ministeriale
IUS/17
IUS/19
“”
DIRITTO DEL LAVORO
1
Lettere e
Filosofia
(C.F. 10.11.2009 –
16.03.2009)
1
“”
1
L-FILLET/05
L-FILLET/06
123
S.A. 17.11.2009/p.12
M-FIL/08
“”
1
STORIA DELLA
FILOSOFIA MEDIEVALE
Facoltà
DIDATTICA DELLE
LINGUE MODERNE
Cofinanziamento ministeriale
LINGUA E TRADUZIONE
– LINGUA SPAGNOLA
Cofinanziamento ministeriale
SLAVISTICA
Facoltà
STATISTICA MEDICA
Cofinanziamento ministeriale
GENETICA MEDICA
Cofinanziamento ministeriale
MALATTIE
DELL’APPARATO
CARDIOVASCOLARE
Cofinanziamento ministeriale
MALATTIE INFETTIVE
Facoltà
L-LIN/02
Lingue e
Letterature
Straniere
(C.F. 9.11.2009)
1
“”
1
“”
1
L-LIN/07
L-LIN/21
MED/01
Medicina e
Chirurgia
(C.F. 12.11.2009 –
30.03.2009)
1
“”
1
“”
1
MED/03
MED/11
“”
1
MED/17
*
“”
1
MED/10
MALATTIE
DELL’APPARATO
RESPIRATORIO
Facoltà
“”
1
MED/36
DIAGNOSTICA PER
IMMAGINI E
RADIOTERAPIA
Cofinanziamento ministeriale
“”
1
MED/39
NEUROPSICHIATRIA
INFANTILE
M-EDF/01
“”
METODI E DIDATTICHE
DELLE ATTIVITA’
MOTORIE
1
M-EDF/02
“”
1
METODI E DIDATTICHE
DELLE ATTIVITA’
SPORTIVE
124
Facoltà
sul
Fondo
ministeriale
(Intervento di assegnazione –
FFO 2008 di cui al D.M.
30.04.2008)
più
sulle
disponibilità della Facoltà per
la
parte
eccedente
(€
12.151,00),
salva eventuale successiva
integrazione da parte del
Ministero
sul
Fondo
ministeriale
(Intervento di assegnazione –
FFO 2008 di cui al D.M.
30.04.2008)
più
sulle
disponibilità della Facoltà per
la
parte
eccedente
(€
12.151,00),
salva eventuale successiva
S.A. 17.11.2009/p.12
integrazione
Ministero
Medicina
Veterinaria
(C.F. 11.11.2009)
VET/04
1
VET/06
“”
1
Scienze
Biotecnologiche
(C.F. 12/11.2009)
1
ISPEZIONE DEGLI
ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE
PARASSITOLOGIA E
MALATTIE
PARASSITARIE DEGLI
ANIMALI
da
parte
del
Cofinanziamento ministeriale
Cofinanziamento ministeriale
BIO/10
VET/05
“”
1
Scienze della
Formazione
(C.F. 11.11.2009)
1
“”
1
L-LIN/12
M-STO/04
BIOCHIMICA
Cofinanziamento ministeriale
MALATTIE INFETTIVE
DEGLI ANIMALI
DOMESTICI
Cofinanziamento ministeriale
LINGUA E TRADUZIONE
– LINGUA INGLESE
Cofinanziamento ministeriale
STORIA
CONTEMPORANEA
Cofinanziamento ministeriale
FISICA SPERIMENTALE
Cofinanziamento ministeriale
FIS/01
Scienze
MM.FF.NN.
(C.F. 16.11.2009)
1
“”
1
“”
1
ING-INF/05 SISTEMI DI
ELABORAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
MAT/03
GEOMETRIA
BIO/19
“”
1
“”
1
“”
1
“”
1
“”
1
Cofinanziamento ministeriale
Cofinanziamento ministeriale
MICROBIOLOGIA
GENERALE
Facoltà
FISICA SPERIMENTALE
Facoltà
FIS/01
FIS/02
FISICA TEORICA,
MODELLI E METODI
MATEMATICI
GEO/09
GEORISORSE
MINERARIE E
APPLICAZIONI
MINERALOGICOPETROGRAFICHE PER
L’AMBIENTE ED I BENI
CULTURALI
ING-INF/05 SISTEMI DI
ELABORAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
125
Facoltà
Facoltà
Facoltà
S.A. 17.11.2009/p.12
CHIM/01
“”
1
CHIMICA ANALITICA
Facoltà
INFORMATICA
Facoltà
GEOFISICA APPLICATA
Facoltà
ECOLOGIA
Cofinanziamento ministeriale
ANALISI MATEMATICA
Cofinanziamento ministeriale
DIRITTO DELL’UNIONE
EUROPEA
Cofinanziamento ministeriale
INF/01
“”
1
Scienze
MM.FF.NN. II
(C.F. 13.11.2009)
1
“”
1
GEO/11
BIO/07
MAT/05
“”
1
Scienze Politiche
(C.F.06.11.2009)
1
“”
1
IUS/14
IUS/20
FILOSOFIA DEL DIRITTO Cofinanziamento ministeriale
IUS/08
“”
1
DIRITTO
COSTITUZIONALE
Facoltà
* Procedura di valutazione comparativa per trasferimento
− di approvare, altresì, per quanto di competenza, la proposta della Facoltà di Medicina e
Chirurgia in ordine alla chiamata del prof. Alfredo Di Leo, in qualità di idoneo in
valutazione esterna, nel ruolo di professore di I fascia del SSD MED/12 –
Gastroenterologia, con decorrenza 16.12.2009, con finanziamento del delta tra I e II
fascia a carico della Facoltà.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
126
S.A. 17.11.2009/p.13
VII.
PERSONALE
RICHIESTA AUTORIZZAZIONE PER RINNOVO CONTRATTI A TEMPO
DETERMINATO
STIPULATI
CON
COLLABORATORI
ED
ESPERTI
LINGUISTICI PER LE ESIGENZE DELLA FACOLTÀ DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
Rientra la Dott.ssa Ciccarelli
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane Direzione Risorse Umane – Personale Docente – Area Contratti per la
Didattica Settore II:
““Il Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere di questa Università,
nella seduta del 09.11.2009, ha espresso parere favorevole in merito al rinnovo dei contratti
di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato stipulati dai sottoelencati
Collaboratori ed Esperti Linguistici, per le seguenti esigenze:
lingua albanese: viene richiesto il rinnovo del contratto di lavoro subordinato di
diritto privato a tempo determinato stipulato dalla Dott.ssa ALIMHILLAJ PRENDUSHI
Gilda, Collaboratore ed esperto linguistico di madrelingua albanese, “…per la durata di
un anno, a completamento del triennio, considerato che la lingua albanese è totalmente
sprovvista di CEL e in ragione anche dello sviluppo e delle collaborazioni intense con la
complessa cultura Albanese, e dunque esistono tutte le condizioni per rafforzare
l’apprendimento della lingua albanese a carattere sperimentale”;
lingua polacca: viene richiesto il rinnovo del contratto di lavoro subordinato di
diritto privato a tempo determinato stipulato dalla Dott.ssa BANASIK Aneta,
Collaboratore ed esperto linguistico di madrelingua polacca, “…per la durata di un anno,
a completamento del triennio, considerato che la lingua polacca è totalmente sprovvista di
CEL e in ragione della rilevante attività connessa con questo insegnamento, e dunque
punto di riferimento costante per i rapporti con la cultura polacca e gli sviluppi costanti
delle relazioni”.
Nel rammentare che i suddetti contratti sono stati stipulati entrambi per il periodo
dal 03.09.2007 al 31.10.2007 e prorogati dal 01.11.2007 al 31.10.2009, per la durata
complessiva di aa. 2, m. 1 e gg. 28 e che l’art. 51 del C.C.N.L. del 21.05.1996, al comma 2,
prevede che i Collaboratori ed Esperti Linguistici possano essere assunti a tempo
determinato “per una durata massima di tre anni, per esigenze di apprendimento delle
lingue a carattere sperimentale, ovvero correlate a programmi di attività di durata
temporanea”, si evidenzia che la durata massima del rinnovo potrà essere pari a mm. 10 e
gg. 2.
Si evidenzia che l’approvazione dei rinnovi di cui trattasi non andrebbe a
modificare il numero di 72 unità di Collaboratori ed Esperti linguistici con contratto di
lavoro subordinato di diritto privato a tempo indeterminato/determinato, confermato da
127
S.A. 17.11.2009/p.13
questo Consesso, nelle sedute del 16/17.10.1995 e del 15.07.2008, e dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 04.04.2000.””
Al termine dell’illustrazione, il Rettore invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito.
Escono, alle ore 16,40, i senatori Zaetta, Riccio, Belvedere, Lombardi e De
Marzo.
Esce, alla medesima ora, la dott.ssa Ciccarelli.
Al termine, il Senato Accademico, con l’astensione del Preside Garofalo,
VISTA
la legge 21.06.1995, n. 236, di conversione, con modificazioni, del
decreto-legge 21 aprile 1995, n. 120, recante disposizioni urgenti per
il funzionamento delle Università;
VISTO
l’art. 42 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, Finanza e
Contabilità;
VISTA
la propria delibera del 16/17.10.1995;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori per i dipendenti del
Comparto dell’Università, in particolare l’art. 51, sottoscritto in data
21.05.1996;
VISTA
la delibera adottata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del
04.04.2000;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università in particolare gli artt. 32 e 52, sottoscritto in data
09.08.2000;
VISTI
gli artt. 4 e 5 del D.Lgs. n. 368/2001;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università in particolare gli artt. 20 e 22, sottoscritto in data
13.05.2003;
VISTO
l’art. 1, comma 1180 e segg. della Legge 27.12.2006, n. 296 – Legge
Finanziaria 2007;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università in particolare l’art. 32, sottoscritto in data 27.01.2005;
128
S.A. 17.11.2009/p.13
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del comparto
dell’Università in particolare l’art. 7, sottoscritto in data 28.03.2006;
VISTO
il Regolamento di questa Università per le assunzioni di personale a
tempo determinato, pieno o parziale presso questa Amministrazione;
VISTA
la Legge n. 244 del 24.12.2007 (Legge Finanziaria 2008);
VISTI
i contratti di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato
stipulati con questa Università dalla Dott.ssa ALHIMILLAJ
PRENDUSHI Gjilda;
VISTI
i contratti di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato
stipulati con questa Università dalla Dott.ssa BANASIK Aneta;
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere – seduta del 09.11.2009,
DELIBERA
di autorizzare, per quanto di competenza,
− il rinnovo, a completamento del triennio previsto dall’art. 51 del C.C.N.L. 21.05.1996,
del contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato stipulato con
questa Università (per il periodo dal 03.09.2007 al 31.10.2009), dalla Dott.ssa
ALHIMILLAJ PRENDUSHI Gjilda, Collaboratore ed Esperto Linguistico di
madrelingua albanese presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, dalla data di
sottoscrizione del contratto, per la durata di mm. 10 e gg. 2;
− il rinnovo, a completamento del triennio previsto dall’art. 51 del C.C.N.L. 21.05.1996,
del contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato stipulato con
questa Università (per il periodo dal 03.09.2007 al 31.10.2009), dalla Dott.ssa
BANASIK Aneta, Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua polacca presso
la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, dalla data di sottoscrizione del contratto,
per la durata di mm. 10 e gg. 2.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
129
S.A. 07.11.2009/varie
VARIE ED EVENTUALI
Il Rettore propone di prendere in esame tra le varie ed eventuali i seguenti
argomenti che rivestono carattere di urgenza.
Il Senato Accademico, all’unanimità, approva.
130
S.A. 07.11.2009/varia1
EQUIPOLLENZA TITOLO DI STUDIO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente delibera con cui il Consiglio della Facoltà
di Scienze MM.FF.NN., nella riunione del 23.07.2009, allegata al presente verbale con il
n. 7, visto l’estratto dal verbale del Consiglio Interclasse in Scienze e Tecnologie
Chimiche, relativo alla riunione del 02.07.2009, in cui si riconosce l’equipollenza del
diploma di laurea in Chimica Industriale, conseguito dalla dott.ssa MALI Matilda, cittadina
albanese, presso l’Università di Tirana (Albania), con la laurea triennale in Chimica –
classe 21, sentite le ampie spiegazioni fornite dal Presidente del Consiglio Interclasse in
Chimica, prof. M. Castagnolo, all’unanimità, si è espresso favorevolmente in ordine al
riconoscimento di detta equipollenza.
Egli invita quindi il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTI
gli artt. 332 del Testo Unico delle leggi sull’istruzione superiore e 49
del Regolamento studenti approvato con R.D. n. 1269/38;
VISTO
il Regolamento Didattico di Ateneo, in particolare l’art. 27;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio Interclasse in Scienze e Tecnologie
Chimiche, relativo alla riunione del 02.07.2009, in cui si riconosce
l’equipollenza del diploma di laurea in Chimica Industriale,
conseguito dalla dott.ssa MALI Matilda, cittadina albanese, presso
l’Università di Tirana (Albania), con la laurea triennale in Chimica –
classe 21;
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.,
relativa alla riunione del 23.07.2009,
DELIBERA
che la laurea in Chimica Industriale, conseguita dalla dott.ssa MALI Matilda presso
l’Università di Tirana (Albania) è equipollente alla laurea triennale in Chimica (classe 21)
conferita dall’Università della Repubblica Italiana.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
131
S.A. 07.11.2009/varia2
ISTITUZIONE COMMISSIONE MISTA PER “DISEGNO DI LEGGE IN
MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E QUALITÀ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO,
DI PERSONALE ACCADEMICO E DI DIRITTO ALLO STUDIO”
Il Rettore, nel rammentare quanto preannunciato in sede di Comunicazioni in
relazione al “Disegno di Legge in materia di organizzazione e qualità del sistema
universitario, di personale accademico e di diritto allo studio”, sottopone all’attenzione
del Senato Accademico la proposta di istituzione di una commissione mista SA/CA, con il
compito di approfondire il predetto provvedimento, nonché di raccogliere pareri, giudizi,
criticità e di formulare apposite proposte di emendamento da sottoporre agli Organi di
Governo, composta, per quanto attiene alla parte di competenza del Senato Accademico,
da due Presidi di Facoltà, due Rappresentanti di Area Scientifica, due Rappresentanti degli
studenti ed un Rappresentante del personale tecnico-amministrativo e, per quanto attiene
alla parte di competenza del Consiglio di Amministrazione, da due Rappresentanti degli
studenti, due Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e tre Docenti, oltre che
da tre componenti nominati dal Collegio dei Direttori di Dipartimento.
Egli, altresì, nel ricordare che il Disegno di Legge de quo, che costituisce un
lodevole tentativo di intervenire in maniera organica sull’argomento anziché su singoli
settori, attraverso l’utilizzo del Disegno di Legge che, per sua natura, comporta un iter
virtuoso che prevede audizioni con tutte le parti interessate e discussioni parlamentari che
garantiscono forme di confronto,
rievoca i principali elementi di novità relativi, in
particolare, alla riforma della governance, che prevede una distinzione netta di funzioni tra
Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, con una riduzione del numero dei
componenti sia del Senato Accademico che del Consiglio di Amministrazione, al fine di
evitare organi pletorici e poco responsabilizzati. Tanto comporterebbe uno svuotamento di
competenze del Senato Accademico, in particolare per quanto attiene alle decisioni
sull’attivazione e soppressione di corsi e sedi che spetterebbe invece al Consiglio di
Amministrazione, organo nel quale è prevista un’alta percentuale di membri esterni, scelti
tra gli stakeholders, che avranno lo sguardo esterno sulla gestione, con almeno due
rappresentanti degli studenti eletti e con la presenza del Rettore che farà parte di diritto
132
S.A. 07.11.2009/varia2
dell’Organo senza necessariamente presiederlo.
Il Rettore, altresì, dà informativa circa le preoccupazioni espresse dalla
componente studentesca in relazione alla partecipazione in seno al Consiglio di
Amministrazione di soggetti esterni, senza alcuna garanzia sulla natura degli stessi
identificata presumibilmente con soggetti privati, con conseguente svuotamento di funzioni
della citata rappresentanza.
Egli, nel ritenere non condivisibile la suddetta preoccupazione della componente
studentesca, sottolinea la volontà di aprirsi agli enti locali, come già previsto dall’attuale
Statuto, pur non potendosi escludere a priori la presenza di privati per altre Università,
invitando i Presidi a prevedere appositi incontri nelle Facoltà al fine di favorire adeguate
forme di confronto in materia.
Il Rettore invita quindi il Senato a pronunciarsi in merito.
Sull’argomento si svolge un breve dibattito, nel corso del quale vengono proposti,
ai fini della composizione della Commissione “de qua”, i nominativi dei Presidi Ennio
Triggiani e Paolo Spinelli, dei proff.ri Francesco Resta e Pierdomenico Logroscino, del
senatore Rocco Campobasso.
Il Preside Notarnicola propone di integrare la Commissione con un componente
esterno, nella persona del Prof. Ezio Ritrovato, componente del CUN.
Il Rettore, considerata la temporanea assenza della componente studentesca,
propone di invitare i Rappresentanti degli studenti ad individuare i nominativi dei due
componenti degli studenti in seno alla medesima Commissione.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il “Disegno di Legge in materia di organizzazione e qualità del
sistema universitario, di personale accademico e di diritto allo
studio”;
CONDIVISA
la proposta del Rettore di istituzione di un’apposita Commissione
mista SA/CA, composta, per quanto attiene alla parte di competenza
del Senato Accademico, da due Presidi di Facoltà, due Rappresentanti
di Area Scientifica, due Rappresentanti degli studenti ed un
Rappresentante del personale tecnico-amministrativo e, per quanto
133
S.A. 07.11.2009/varia2
attiene alla parte di competenza del Consiglio di Amministrazione, da
due Rappresentanti degli studenti, due Rappresentanti del personale
tecnico-amministrativo e tre Docenti, oltre che da tre componenti
nominati dal Collegio dei Direttori di Dipartimento;
CONDIVISA
la proposta del Preside Notarnicola in ordine all’integrazione della
Commissione con il Prof. Ezio Ritrovato, componente del CUN,
DELIBERA
− di istituire una Commissione mista SA/CA, con il compito di approfondire il “Disegno
di Legge in materia di organizzazione e qualità del sistema universitario, di personale
accademico e di diritto allo studio”, nonché di raccogliere pareri, giudizi, criticità e di
formulare apposite proposte di emendamento in relazione al succitato Disegno di
Legge, da sottoporre all’attenzione degli Organi di Governo, composta, per quanto
attiene alla parte di competenza del Senato Accademico, da due Presidi di Facoltà, due
Rappresentanti di Area Scientifica, due Rappresentanti degli studenti ed un
Rappresentante del personale tecnico-amministrativo, oltre che da un componente del
CUN, per quanto attiene alla parte di competenza del Consiglio di Amministrazione, da
due Rappresentanti degli studenti, due Rappresentanti del personale tecnicoamministrativo e tre Docenti, oltre che da tre componenti nominati dal Collegio dei
Direttori di Dipartimento;
- di nominare, per quanto di competenza, i Presidi Ennio Triggiani e Paolo Spinelli, i
proff.ri Francesco Resta e Pierdomenico Logroscino, il senatore Rocco Campobasso e,
quale componente esterno, il Prof. Ezio Ritrovato, componente del CUN, con invito ai
Rappresentanti degli studenti ad individuare i nominativi dei due componenti degli
studenti in seno alla medesima Commissione.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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S.A. 17.11.2009/fine
Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno,
dichiara sciolta la seduta alle ore 16,45.
IL SEGRETARIO
IL PRESIDENTE
(dott. Giorgio DE SANTIS)
(prof. Corrado PETROCELLI)
Per gli argomenti trattati dalle ore 12,30 alle
ore 13,10 e dalle ore 14,00 alle ore 15,15
IL PRESIDENTE
(prof. Augusto GARUCCIO)
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