progettare le icone
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progettare le icone
tecnica web design f Simona De Robertis • [email protected] e Silvia Burigana • [email protected] progettare le icone I siti sono come edifici virtuali. I graphic designer sono gli architetti che arredano le stanze. Si comincia con gli accessori L e icone giocano un ruolo fondamentale in un sito: rappresentano in chiave grafica e simbolica concetti e funzionalità. Se correttamente disegnate, possono agevolare notevolmente la comprensione dell’ambiente Web da parte dei suoi utenti. I graphic designer modellano l’iconografia del sito a partire dalle suggestioni cromatiche e morfologiche del logo, dell’immagine coordinata e del target di riferimento del cliente. Le pagine progettate su misura di un’azienda che commercializza abbigliamento per un target adolescenziale offriranno, quindi, suggestioni e soluzioni differenti rispetto a quelle pensate per una società che commercializza apparecchiature hardware. La coerenza stilistica e funzionale Le icone della Webmail di Libero presentano tratti stilistici comuni, volti a comunicare l’unitarietà del gruppo: la forma geometrica e lineare degli oggetti rappresentati, l’utilizzo di sottili linee nere per definire i contorni e l’applicazione di cromatismi ocra per evidenziare lievissimi e sintetici effetti chiaroscurali Le icone devono far capo a due differenti precetti base: la regola della coerenza stilistica e la regola della coerenza funzionale. La prima coinvolge soprattutto il trattamento grafico degli elementi visuali e sancisce la necessità di arredare le schermate attraverso elementi (pittorici, bidimensionali, grafici ecc.) stilisticamente coerenti e identificativi. La regola della coerenza funzionale, invece, evidenzia la necessità di associare ai simboli funzioni univoche: la stessa icona deve rimandare a un’unica funzione così come una precisa funzione dev’essere richiamata da un’unica icona. Un ambiente Web arredato con icone coerenti dal punto di vista stilistico e funzionale lo si può rintracciare all’interno della Webmail del portale Libero [www.libero.it], che presenta un’iconografia immediatamente comprensibile anche da parte di un target piuttosto vasto e inesperto. Gli elementi visuali che connotano l’interfaccia grafica e richiamano le icone di un desktop, infatti, rievocano al primo sguardo oggetti d’uso comune. Anche le icone delle categorie merceologiche dell’eshop di bluefly [www.bluefly.com], realizzate attraverso uno stile maggiormente pittorico, sono state progettate per arredare con coerenza stilistica e funzionale l’interfaccia Web del negozio online. Il rapporto con l’interfaccia I navigatori non cercano la complessità gratuita e, anzi, prediligono edifici virtuali facilmente esplorabili. L’arredo delle stanze online, pertanto, dev’essere costituito da elementi che consentono all’utente di controllare con immediatezza le funzionalità e i percorsi offerti. La Gui (Graphical User Interface) pone i visitatori in una situazione di assoluta padronanza dell’interfaccia dialogica poiché determina convenzioni che consentono all’utente un facile apprendimento circa l’utilizzo dell’interfaccia stessa. Attraverso l’applicazione della Gui, in sostanza, un edificio virtuale si trasforma in un ambiente familiare e noto, connotato da elementi metaforici che richiamano oggetti e contesti d’azione quotidiani. Gli elementi iconografici scelti metaforizzano modelli mentali acquisiti nel contesto reale, rendendo immediato e prevedibile l’effetto dell’interazione con essi. Gli elementi della Gui applicati agli edifici Web devono essere di facile utilizzo, proprio come accade nei sistemi operativi da cui derivano, che siano o meno accompagnati da etichette verbali esplicative. Un esempio di sito strutturato sulla base delle GUI è quello Le icone pittoriche rimandano a specifiche aree del negozio virtuale e si presentano quali oggetti d’arredo stilisticamente coerenti e connotanti. Hanno, inoltre, particolarità stilistiche universalmente decodificabili, poiché facilmente comprensibili da visitatori appartenenti a culture anche molto distanti fra loro 78 Internet News gennaio 2003 Uno dei fondamentali principi della progettazione delle GUI sancisce la necessità di conservare le conoscenze acquisite dagli utenti nel corso delle loro esperienze informatiche. Un sito può indubbiamente simulare funzionamenti consolidati, ma è anche vero che a volte è sufficiente sfruttare le potenzialità offerte dall’Html per fornire all’utente funzionalità di base, lasciando ad altre tecnologie il compito di svolgere attività specifiche e secondarie all’interno dell’interfaccia della Web agency Bodekaer [www.bodekaer.dk], che sfrutta Flash per riprodurre un ambiente d’immediata riconoscibilità e utilizzo. I meccanismi di funzionamento e i risultati dati dall’interazione con gli oggetti dell’interfaccia sono prevedibili, sulla base di esperienze consolidate da parte dell’utente circa la manipolazione delle icone, delle schede virtuali e degli elementi caratteristici del desktop. Wireframe Studio [www.wireframe.co.za] presenta i suoi contenuti attraverso un meccanismo di apertura delle cartelle molto familiare e offre altri divertenti effetti di movimento che si attivano al passaggio del mouse e che richiamano gli oggetti tipici del desktop e della quotidianità: l’apertura della busta della mail o la stratificazione dei foglietti virtuali ne sono un valido esempio. Disegnare icone per il Web Creare icone è un’operazione creativa tanto importante quanto divertente, che può essere effettuata grazie all’utilizzo di appositi programmi per la grafica vettoriale (Adobe Illustrator, CorelDRAW, Macromedia Freehand ecc.) o di fotoritocco. Fra questi ultimi i più importanti ed efficaci sono Jasc Paint Shop Pro e Adobe Photoshop, che consentono di disegnare ogni elemento dell’icona su livelli differenti e offrono, quindi, la possibilità di modificarli, spostarli e colorarli singolarmente e autonomamente. Le regole-base per la creazione di icone efficaci e compatibili con le esigenze di fruizione online sono: . disegnare simultaneamente tutte le icone, al fine di garantire scelte di forma, cromatiche e di posizione reciproca coerenti; . utilizzare un numero limitato di colori (fra i colori Web safe), scelta che garantisce un’esportazione leggera e uniformità di visualizzazione all’interno di tutti i browser; . esportare simultaneamente tutte le icone disegnate, per essere certi di utilizzare gli stessi parametri di esportazione per ogni oggetto iconico. Vizzavi [www.vizzavi.it] è un valido esempio di rappresentazione iconografica delle aree tematiche, che si integrano all’interno del top della pagina e diventano oggetti di navigazione coerenti, univoci e privilegiati rispetto alla percezione degli utenti del sito. Il sito, molto semplice e lineare, diventa un ambiente da scoprire e le icone, che si attivano al passaggio del mouse, sono vissute quali oggetti con cui interagire divertendosi Quando le icone di un sito parlano un linguaggio comune, rafforzano il messaggio e diventano protagoniste dell’interfaccia grafica, condizionando la percezione e provocando un’immediata riconoscibilità grafica circa i contenuti del contesto d’inserimento Pescare le icone dalla Rete In Rete esistono molti siti che consentono di scaricare gratuitamente file .ico (elementi grafici di sistema che possono essere utilizzati per personalizzare la propria interfaccia desktop) o immagini bitmap, in formato .png, .gif e .jpg. Utilizzando un programma di grafica evoluto – Paint Shop Pro e Photoshop, per esempio, soddisfano lo scopo – è possibile aprire le immagini scaricate oppure incollare all’interno di un nuovo documento una capture del monitor e ridisegnare su un livello differente la nuova icona, ricalcando le forme che interessano, selezionando porzioni di pixel specifici, modificando dimensioni e colori, fino a raggiungere la soluzione desiderata. L’elaborazione di una nuova icona in Photoshop Internet News gennaio 2003 79 tecnica web design Icone fai da te La progettazione delle icone parte dalla delimitazione dell’area grafica in cui andranno inserite, all’interno della quale dovranno essere integrati tutti gli elementi grafici che la costituiscono: il logo, gli oggetti grafici, le componenti testuali e così via. 5 1 6 2 7 3 8 4 9 g Strutturare lo spazio All’interno dell’area si tracciano le linee guida che frammentano lo spazio in cui le icone saranno inserite, al fine di determinare una separazione omogenea e logica fra i differenti oggetti presenti. Le linee guida sono strumenti di lavoro estremamente utili, poiché consentono di tracciare una mappa visiva degli ingombri; le linee guida calamitate, inoltre, agevolano il percorso e il disegno delle icone all’interno degli spazi prefissati (immagine ). g Creare le icone off Prima di procedere con il disegno della prima serie di icone, è necessario creare una cartella all’interno dei livelli di Adobe Photoshop, attribuendole un nome che la identifichi quale contenitore delle icone spente. Questa cartella consente di strutturare in modo ordinato e logico il file .psd creato. Il disegno delle icone è a tutti gli effetti un intervento sul pixel e l’identità grafica della prima icona deve essere 80 coerente con lo stile del sito e con i cromatismi in esso utilizzati (immagine ). Una volta definita la prima icona, è sufficiente duplicare gli eventuali elementi comuni (in questo caso il riquadro che la contiene) e procedere al disegno di tutte le altre icone grafiche previste (immagine ). g Creare le etichette grafiche Nel caso si scelga di applicare all’effetto rollover anche la comparsa di etichette verbali grafiche, è sufficiente creare una nuova cartella e procedere con la definizione di eventuali componenti grafiche e con il posizionamento dei diversi testi descrittivi (immagine ). g Creare le icone on Al fine di creare un documento psd strutturato, è necessario creare un’ulteriore cartella all’interno dei livelli di Photoshop per contenere tutte le icone che si attivano al passaggio del mouse, duplicando gli elementi di base disegnati per la prima icona e modificando i suoi attributi. In questo caso, per esempio, si è scelto di riempire il riquadro con il colore simbolico del sito - l’arancione (immagine ) e di cambiare il colore all’icona, conferendole un cromatismo fortemente contrastante con il colore di base (immagine ). g Esportare velocemente gli elementi grafici Grazie alla creazione di un unico file Photoshop molto ordinato, è quindi possibile esportare in modo veloce ed efficace tutti gli elementi iconici e verbali creati. Tagliando dall’immagine i vari elementi grazie allo strumento ritaglia (immagine ) e accendendo e spegnendo i differenti livelli, l’esportazione sarà molto rapida, uniforme e dimensionalmente precisa. Lavorando su un unico file, inoltre, gli attributi dell’esportazione dei differenti oggetti risulta identica e, quindi, consente di impostare Internet News gennaio 2003 il formato, il numero di colori e le caratteristiche dell’immagine iconica solamente la prima volta. Il file psd salvato immagazzina anche questi parametri, pertanto laddove risulti necessario intervenire in un secondo tempo sul file, i dati di esportazione degli oggetti saranno memorizzati e proposti quali dati di esportazione precedentemente adottati (immagine ). g Integrare gli elementi grafici all’interfaccia del sito La creazione di icone grafiche omogenee e coerenti consentono di strutturare un’area interattiva fortemente riconoscibile anche per chi accede al sito per la prima volta. L’esportazione e i tagli simultanei garantiscono non soltanto un’omogeneità visiva ma, soprattutto, un’impaginazione rapida e priva di problematiche o conflitti nella pagina Html (immagine ).