Il punto di vista dei Produttori

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Il punto di vista dei Produttori
05/05/2009
Sviluppo della generazione diffusa in Italia
Risultati del monitoraggio della generazione diffusa effettuato dall’Autorità
per l’energia
l’
i elettrica
l
i e il gas
Milano, 30 Aprile 2009
Dott. Arturo Cocco, Coordinamento ANEV
Associazione Nazionale Energia del Vento
(Riconosciuta ai sensi della legge 8 luglio 1986 n. 349)
VIA PIEMONTE, 39 - 00187 ROMA
TEL.: +390642014701 - FAX: +390642004838
WWW.ANEV.ORG – [email protected]
L’ASSOCIAZIONE
L’ANEV e un’Associazione senza fini di lucro, ai sensi degli art. 36 del codice civile, costituita a Roma il
17 luglio 2002; E’ un’Associazione di protezione ambientale riconosciuta, rappresenta circa il 65%
dell’energia eolica prodotta in Italia; È’ rappresentata nell’EWEA, GWEC, WWEA.
SOCI COLLETTIVI
ABN COSTRUZIONI
ACEA-ELECTRABEL
ANEMON
ECOTÈCNIA
EHN ITALY
ENECO
IVPC EOLICA
EOLO ENERGIE
EURO SERVICE
F.E.R.A.
GAMESA EOLICA ITALIA
GARRAD HASSAN
GENERAL ELECTRIC
INERGIA
LUCKY WIND
MARCO POLO ENGINEERING
MONSUD
RAVANO GREEN POWER
REPOWER
SARDEOLICA
SORGENIA
STUDIO RINNOVABILI
UTILITÀ PROGETTI e SVILUPPO
WIND ENERGY SUD
SOCI SOSTENITORI
ASJA AMBIENTE Italia
CEDELT
EOS WIND ENERGY
FORTORE ENERGIA
FRI-EL
GAMESA ENERGIA Italia
MONCADA COSTRUZIONI
I.V.P.C. Gestione
INTERNATIONAL POWER Italia
CARICHE SOCIALI
PRESIDENTE
Avv Oreste Vigorito
Avv.
VICE PRESIDENTE
Ing. Paolo Tabarelli De Fatis
SEGRETARIO GENERALE
Dr. Simone Togni
SOCI ONORARI
SOCI INDIVIDUALI
OLTRE 50 TRA:
•
Enti Pubblici - Comuni
•
Associazioni di Carattere Ambientale
•
Associazioni di Volontariato
•
O.N.L.U.S.
•
Associazioni Culturali e Ricreative
OLTRE 900 PERSONE FISICHE
Associazioni cui l’ANEV aderisce:
PANGEA GREEN ENERGY
TRINERGY 4
VESTAS Italia
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SCOPI DELL’ASSOCIAZIONE
• Raccogliere, elaborare e divulgare dati corretti ed oggettivi per
la migliore conoscenza e comprensione delle problematiche
relative alla fonte eolica
• promuovere l’utilizzazione della fonte eolica in un rapporto
costantemente equilibrato
ilib
tra insediamenti
i di
i e natura.
• promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico della risorsa
vento e il conseguente uso razionale dell’energia
• Sottolineare la valenza ambientale della produzione di energia
elettrica da fonte eolica e rinnovabili in generale in funzione del
risparmio energetico e della riduzione delle sostanze inquinanti
che causano il degrado dell
dell’ambiente
ambiente locale e globale
• Impegnarsi ad instaurare rapporti con le Istituzioni Pubbliche
per rappresentare al meglio le finalità dell’Associazione e dei
suoi associati
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AZIONI DELL’ASSOCIAZIONE
•
Divulgazione di una corretta informazione attraverso la comunicazione con i
media (Internet, TV, carta stampata, ANSA, comunicati, ecc.) per la diffusione
delle FR
•
Studi sulle tematiche energetiche relative alle Fonti Rinnovabili
•
Analisi e sostegno
g della normativa a favore dello sviluppo
pp delle FR
•
Adesione EWEA – GWEC – ISES Italia – KYOTO CLUB – CEI – AIEE
•
Protocollo ANEV – LEGAMBIENTE – WWF – GREENPEACE e altri in
definizione
•
Sostegno agli Associati per aggiornamento legislativo, attività legali e
amministrative
•
Organizzazione di Convegni e partecipazione a manifestazioni nazionali e
internazionali
•
Presenza in tutti i Comitati Tecnici per la diffusione delle rinnovabili
•
Attività di collaborazione con le Istituzioni in sede consultiva
•
Attività di coordinamento con le Associazioni di protezione ambientale
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Definizione di minieolico
Il criterio di classificazione degli impianti in eolici, minieolici o
microeolici si basa sostanzialmente su criteri di natura tecnica. Le
norme IEC 61400-2 (Design requirements for small wind turbines)
dettano i criteri per le verifiche strutturali delle macchine con
area spazzata
t minore
i
di 200 m2, parii ad
d una potenza
t
di circa
i
80
kW. Al di sopra di questa quota, infatti, le specifiche tecniche
delle macchine e le norme previste per la stabilità strutturale
cambiano significativamente. Convenzionalmente si utilizza quindi
questa caratteristica per la differenziazione degli impianti. Le
stesse norme fissano inoltre le norme tecniche per un’altra classe
di turbine con area spazzata minore di 2 m2, rientrante quindi nel
campo del microeolico.
Generalmente, comunque, utilizzando come criterio di classificazione
la potenza nominale, si parla di minieolico per impianti
caratterizzati da un range di potenza compreso tra i 20 kW e i 100
kW (impianti di potenza inferiore si classificano come microeolico).
Cenni normativi
D. Lgs. 387/2003 e successive modifiche da L. 24 Dicembre
2007, n. 244 (legge finanziaria 2008)
• Art. 12 comma 5. […] quando la capacità di generazione sia inferiore alle soglie
individuate dalla tabella A allegata al presente decreto,
decreto con riferimento alla
specifica fonte, si applica la disciplina della denuncia di inizio attività di cui agli
articoli 22 e 23 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica
6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni.
Con la pubblicazione sulla GU del 2/1/2009 del DM 18/12/08 sono state introdotte
ulteriori variazioni al sistema di incentivazione per l’eolico di piccola taglia:
• Estensione degli incentivi da 12 a 15 anni per impianti entrati in esercizio
dopo il 31/12/2007 (DM 18/12/2008)
• Possibilità di beneficiare del meccanismo dello scambio sul posto per
impianti, entrati in esercizio dopo il 31/12/2007 di taglia superiore a 20 kW
ed inferiore a 200 kW (DM 18/12/2008)
• Riconoscimento di una tariffa omnicomprensiva alternativa, pari a 300
€/MWh, per impianti di taglia inferiori ad 1 MW (200 kW per l’eolico) entrati
in esercizio dopo il 31/12/2007 (DM 18/12/2008)
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Cenni normativi
D. Lgs. 387/2003 e successive modifiche da L. 24
Dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), limiti di
potenza per cui si prevede una semplificazione
autorizzativa (Dichiarazione Inizio Attività)
Configurazione delle turbine
Gran parte degli impianti minieolici attualmente installati sono
composti da turbine ad asse orizzontale; sono caratterizzate da
rotore sopravento rispetto alla torre e dalla presenza di una
deriva che permette ll’istantaneo
istantaneo posizionamento in funzione
della direzione del vento.
Esistono diverse tipologie di turbine,
in funzione del numero delle
pale da cui sono composte
(monopala, bipala, tripala,
multipala). All’aumentare del
numero di pale
l di
diminuisce
i i
lla
velocità di rotazione, aumenta il
rendimento e di conseguenza
cresce il prezzo
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Applicazioni del minieolico
-
Off-grid, alimentazione di utenze isolate
- per abitazioni o piccole aziende (turbine singole, stand-alone, o
accoppiate ad impianti di cogenerazione o fotovoltaici, sistemi ibridi)
- a servizio di sistemi di telecomunicazione (ripetitori di segnale,
segnale
antenne)
- sistemi di monitoraggio qualità dell’aria
- impianti di pompaggio acque
- potabilizzazione (dissalazione) acqua marina
Queste tipologie di installazioni
necessitano di un gruppo di batterie
per l’immagazzinamento
l immagazzinamento
dell’energia in eccesso. In queste
installazione l’inverter è opzionale,
si rende necessario qualora
l’impianto fosse collegato
direttamente all’alimentazione
principale dell’utenza domestica
Applicazioni del minieolico
-
Sistemi grid-connected
- net-metering (scambio sul posto)
- vendita dell’energia (tariffa omnicomprensiva)
In questa situazione si necessita l’installazione di un inverter, che trasformando
la corrente da continua in alternata secondo gli standard di rete, rende
possibile gli scambi. È necessario inoltre installare opportuni contatori che,
nel caso per esempio del net-metering (reversibili), permettono di effettuare
un bilancio tra l’energia ceduta e quella prelevata
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Conclusioni
La tecnologia minieolica negli ultimi anni ha registrato notevoli sviluppi a
livello tecnologico: la praticità nell’istallazione, le nuove misure di
incentivazione e i ridotti tempi di ritorno dell’investimento ne stanno
agevolando la diffusione soprattutto nei contesti antropizzati.
Ad oggi, sono numerosissimi le opportunità che si presentano ad un nuovo
installatore, la varietà dei modelli presenti sul mercato rende questa
tecnologia estremamente versatile, anche in condizioni di velocità del
vento ridotte.
Un altro aspetto estremamente importante è la relativa semplicità
costruttiva dei vari modelli, in particolar modo quelli destinati ad un uso
domestico, che tende a dilatare notevolmente i periodi di manutenzione
ordinaria da effettuare su ogni singola turbina e a ridurre di molto i fermi
per guasto.
La tecnologia minieolica si pone allo stato attuale, anche in sinergia con
altre fonti rinnovabili come il solare, la microcogenerazione, come un
valido contributo verso la generazione distribuita dell’energia.
L’ENERGIA DEL VENTO
Non consuma materie prime
Non comporta trivellazione, estrazione, raffinazione o
costruzione di oleodotti
Non emette CO2 o altri gas ad effetto serra
Non comporta variabilità dei prezzi dell’energia
E’ innovazione tecnologica
Ha un potenziale energetico significativo
Non produce rifiuti radioattivi
Non consuma combustibili
Ha un impatto minimo sulla fauna avicola
Riduce la dipendenza energetica e l’importazione di
materie prime
Porta benefici alla bilancia commerciale
Il vento è energia tecnologica, disponibile e pulita
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