Peru 14 Giorni APRILE
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Peru 14 Giorni APRILE
Peru Classico da 3 al 18 Aprile 2013 Un viaggio completo in un Paese ricco di storia, di umanità e di fascino. La costa, ricca del passato pre-incaico della grande civiltà Moche, dalla natura selvaggia ed aspra dove potrete assistere allo spettacolo straordinario di migliaia di uccelli marini, foche, pinguini che vivono sui dirupi delle Isole Ballestras , alle linee di Nazca, misteriosi segni ancora oggi oggetto si continuo studio da parte di storici ed archeologi. Il viaggio prosegue in auto verso Arequipa, in un contesto paesaggistico così spettacolare da mozzare il fiato anche a chi di mondo ne ha visto tanto. E’ la natura, qui, per una volta, ad essere padrona assoluta degli uomini e non viceversa. La Valle del Colca, dove con un po’ di fortuna si possono avvistare i condor trasportati dalle correnti calde che passano fra le montagne. E poi Puno ed il Lago Titicaca. La civiltà degli Uros e l’isola Taquile, nel centro del lago, in un ambiente senza tempo, dove la gente tesse al telaio e veste con costumi unici al mondo. E poi Cuzco, forse la più bella e suggestiva città delle Ande, con i suoi preziosissimi reperti Inca ed il suo aspetto coloniale. E ancora decine di paesini e di villaggi che faranno di questo viaggio un’esperienza memorabile. Ed il miracolo sorprendente di Macchu Picchiu. LIMA Lima è la capitale del Perù. Circa un terzo della popolazione vive a Lima. L`aumento della popolazione della capitale è dovuto all`afflusso di gente povera proveniente da altre zone del Perù. Molti di questi immigrati finiscono nei "pueblos jovenes" o città giovani situate ai margini della città prive di elettricità e di acqua con precarie condizioni igieniche. I posti di lavoro scarseggiano e molte di queste persone finiscono per fare il venditore ambulante. Lima si trova al centro del litorale desertico del Perù. Da aprile a dicembre la nebbia costiera offusca il sole e ricopre gli edifici della città con un velo di pioggerellina fine e grigia. La situazione non cambia molto durante i pochi mesi della breve estate: c`è il sole ma è molto afoso e lo smog provocato da quasi 8 milioni di autovetture rende comunque il clima sgradevole. La città fu fondata da Francesco Pizarro il 6 gennaio 1535, giorno dell`Epifania e in onore ai Re Magi venne chiamata città dei Re. La città crebbe rapidamente e all`inizio dell`era coloniale era la più ricca e più importante del continente. La situazione cambiò nel 1746 quando fu quasi rasa al suolo da un disastroso terremoto. Data la sua importanza Lima venne ricostruita rapidamente e la maggior parte degli edifici coloniali che vediamo oggi risalgono a questo periodo. CANYON DEL COLCA Si parte da Arequipa (2325 mt) e si sale verso nord-ovest oltrepassando il vulcano Chachani e seguendo il tragitto della ferrovia. La strada prosegue attraversando Riserve Nazionali ad un`altitudine media di 3850 mt. Qui si avvistano spesso i vicuna. Più avanti si vedono alpaca e lama, quindi è possibile osservare tre dei quattro camelidi sudamericani; il guanaco è quasi scomparso da questa zona. La strada prosegue attraversando uno spoglio altipiano fino a un punto a 4800 mt di altitudine da cui si vedono le cime incappucciate di neve dell`Ampato (6288 m), poi con una discesa raggiunge Chivay, che dista 160 km da Arequipa. Situata a 3700 mt di altitudine, è il capoluogo della provincia di Caylloma. Durante la visita alle sorgenti calde, situate 4km a nordovest del villaggio di Chivay, portatevi costume da bagno e asciugamano se desiderate immergervi nella piscina. Le acque delle sorgenti contengono molti minerali e si dice abbiano proprietà terapeutiche. A 60 km circa dopo Chivay e a un`ora da Capanaconde si giunge a un punto panoramico chiamato Cruz del Condor, dove spesso si vedono i condor delle Ande; il momento migliore per avvistarli è il mattino presto. Questo punto panoramico offre suggestive vedute, con il fiume che scorre 1200 mt più sotto. Sul lato opposto del canyon si erge il monte Mismi, alto circa 3200 mt: alcune guide sostengono che la profondità del canyon dovrebbe essere misurata dalla cima di questa montagna. Gli abitanti della regione del Canyon del Colca sono noti per i loro abiti tradizionali, soprattutto le donne (non gradiscono molto essere fotografate; chiedete loro il permesso), che indossano vestiti e giacche con bei ricami e singolari cappelli. CUSCO Cusco, a 3.326 metri d`altezza, è definita la "Capitale archeologica d`America". Si dice che questa città fu fondata dal leggendario Inca Manco Capac che emerse dalle acque del Sacro Lago Titicaca. Fu sede del governo delle 4 regioni che formarono il favoloso Impero degli Incas o Impero del Tahuantinsuyo, che si estende fino ai territori attualmente occupati da Ecuador, Colombia, Perù, Bolivia, Argentina e Cile. La profonda conoscenza di elementi architettonici, idraulici, medici ed agricoli, rende ammirevole l`organizzazione politico-sociale dell`Impero. Il 23 marzo del 1534 Francisco Pizarro fondò e costruì una città spagnola sulle fondamenta della capitale imperiale. I monumenti archeologici e le opere d`arte di incantevole valore fanno di Cusco un esempio della fusione delle due culture. Durante l`epoca coloniale Cusco fu testimone di grandi ribellioni contro la dominazione spagnola: quella di Josè Gabriel Condorcanqui (Tupac Amaru II) nel 1781 e quella dei fratelli Angulo e dei fratelli Pumacachua nel 1814. L`inizio dell`epoca repubblicana (1825) è anche l`inizio del roseo e favoloso progresso di Cusco, sia per i monumenti archeologici che essa possiede, sia per la ricchezza della terra. La Plaza des Armas o Huancaypata significa pianto, lamento. L`origine di questo nome è attribuita alle espressioni di sottomissione e riverenza usate nelle cerimonie religiose e militari celebrate sul luogo. La leggenda racconta che questa piazza fu fondata da Manco Capac e simbolicamente rappresentava il centro dell`Impero. La cattedrale, costruita nel 1560 sulle rovine del palazzo dell`Inca Viracocha, è un vero museo d`arte/pittorico "cuschegno"; il suo altare è coperto con lamine d`argento. L`ostensorio del tempio è d`oro massiccio, pesa 26,677 kg ed è adornato con 331 perle, 263 diamanti, 221 smeraldi, 89 ametiste, 62 rubini, 43 topazi e 17 brillanti. Molte delle centinaia di tele appartengono alla scuola di Cusco, dove, allo stile dell`arte europea dei secoli XVI e XVII, si sovrappone la fantasia degli artisti andini, che disponevano solo di qualche tela spagnola da usare come guida per realizzare opere che fossero considerate artisticamente accettabili. Interessante l`enorme quadro dell`Ultima Cena realizzato da Marcos Zapata; è un bell`esempio della scuola di Cusco e illustra una cena a base della specialità inca, il "cuy" ovvero porcellino d`india arrosto. Un grande quadro raffigura invece il terribile terremoto del 1650: ancora oggi è facile riconoscere Cusco nell`antica città dipinta sulla tela. Nel dipinto gli abitanti sfilano in processione nella piazza reggendo un crocifisso e pregando che il terremoto finisca; miracolosamente il sisma finì e la città si salvò. Questo crocifisso detto El Senor de los Temblores, è esposto nell`alcova e viene fatto sfilare per la città il lunedì di Pasqua. La Chiesa di Santo Domingo è famosa perché qui sorgeva Coricancha, il principale tempio Inca di Cusco. E` stata distrutta due volte dai terremoti, prima nel 1650 e poi nel 1950; è stata anche danneggiata dal sisma del 1986 e per un breve periodo è rimasta chiusa per restauri. E` interessante confrontare le condizioni della chiesa con quelle dei muri incas, che sono stati danneggiati in misura molto modesta. Qui c`è anche una porta intagliata in stile arabo, retaggio della dominazione musulmana in Spagna. I resti del tempio Inca sono nel chiostro. I dipinti coloniali disposti nel cortile raffigurano la vita di Santo Domingo. Tutto quanto resta di Coricancha, il più ricco tempio dell`impero Inca, si riduce alle strutture in pietra; le pietre e i metalli preziosi sono stati tutti portati via dai conquistadores. Prima dell`arrivo degli Spagnoli, Coricancha era letteralmente coperto d`oro. I muri erano rivestiti da 700 lamine d`oro massiccio del peso di circa due chili ciascuna e il tempio conteneva pannocchie d`oro e d`argento a grandezza naturale che venivano "piantate" durante i riti agricoli. Risulta che ci fossero anche altri oggetti d`oro, tra cui altari, effigi raffiguranti lama e bambini e un`immagine del sole; a pochi mesi dall`arrivo dei primi conquistadores tutti questi tesori erano già stati fusi. Nel tempio si svolgevano vari riti religiosi. Qui venivano custoditi i corpi mummificati di diversi sovrani Inca che ogni giorno venivano esposti alla luce del sole e ricevevano offerte di cibo e bevande, successivamente bruciate. Coricancha era anche un osservatorio dal quale i sacerdoti studiavano le attività delle stelle. Per quanto riguarda i tesori del tempio non resta che affidarsi all`immaginazione, ma i muri in pietra sono in gran parte sopravvissuti e sono tra le più belle strutture incas del Perù. Sia dentro che fuori dal sito si può vedere un perfetto muro curvo alto sei metri che si regge ancora in piedi nonostante i violenti terremoti che hanno distrutto molti degli edifici coloniali di Cusco. Una volta entrati nel sito si accede a un cortile. Ai suoi lati ci sono delle camere; si dice che le più grandi, sulla destra, fossero templi dedicati alla luna e alle stelle e che fossero pertanto rivestite di lamine d`argento, ma i conquistadores furono così rapidi e accurati nell`appropriarsi delle ricchezze del tempio che le testimonianze dell`epoca sono piuttosto incerte. I blocchi di pietra sono incastrati l`uno con l`altro in modo così preciso che facendo scorrere il dito sulla superficie qualche volta non si riesce a distinguere il punto di giunzione. Di fronte a queste camere, sul lato opposto del cortile, ci sono dei templi più piccoli dedicati al tuono e all`arcobaleno. I muri di questa sezione sono perforati da tre buchi che si aprono sulla via. Si suppone che fossero degli scoli per la bevanda sacrificale, la "chicha", per il sangue o, più semplicemente, per la pioggia, oppure fungevano da "tubi di comunicazione" per parlare dall`interno con l`esterno. Dopo la conquista, Coricancha venne dato a Juan Pizarro, che non riuscì a goderselo a lungo perché nel 1536 morì nella battaglia di Sacsayhuaman. Egli stabilì che l`edificio venisse donato ai domenicani e da allora esso appartiene ai frati. Il sito odierno è una combinazione piuttosto bizzarra di elementi architettonici incas e strutture coloniali, il tutto sormontato da un moderno tetto di vetro e metallo. La Fortezza di Sacsahuaman, a 4 km dalla città di Cusco, è a tre piani, ognuno di essi è circondato da un muro di pietre gigantesche disposte in forma asimmetrica. Ha una lunghezza di circa 360 metri; i piani sono collegati da scalinate e portali di pietra. Una di queste pietre misura 9 metri d`altezza e 5 di lunghezza. Il nome significa "falco soddisfatto". Quando progettarono Cusco, gli incas vollero dare alla città la forma di un puma del quale Sacsayhuaman era la testa. Il sito è composto essenzialmente da tre zone diverse, di cui la più facilmente individuabile è quella dei muri a zigzag posti su tre livelli che costituiscono le fortificazioni principali. Queste 22 linee zigzaganti formano i denti del puma e sono un sistema difensivo di grande efficacia, perché in questo modo chi attaccava si trovava sempre con un fianco esposto. Di fronte c`è la collina chiamata Rodadero con i suoi muri di contenimento, le sue rocce lucide e una serie di belle panche scolpite nella pietra e dette trono dell`Inca. Tra i bastioni a zigzag e la collina di Rodadero c`è una grande piazza pianeggiante utilizzata ora per il pittoresco spettacolo dell`Inty Raymi che si svolge tutti gli anni il 24 giugno. Una volta presso queste mura sorgevano tre torri; ora ne sono rimaste solo le fondamenta, ma dai 22 mt di diametro della più grande, Muyuc Marca, si può intuire quanto fossero massicce. Muyuc Marca ha delle perfette tubature in pietra e veniva utilizzata come cisterna d`acqua. Altre costruzioni dei bastioni fungevano da magazzini per le scorte alimentari e offrivano rifugio ai circa 5000 guerrieri che risiedevano in questo luogo. Non ci sono prove sufficienti per stabile con esattezza la funzione di Sacsayhuaman, ma secondo molti studiosi questo sito aveva un importante significato religioso e militare. L`Anfiteatro di Quenco, dopo Sacsahuaman, a 5 km da Cusco. Si dice che fu un luogo di adorazione. Ciò viene confermato da un enorme blocco di pietra di 5.9 metri d`altezza con la forma di un puma. Vi sono anche canali, scalinate e corridoi scolpiti con rappresentazioni dello stesso animale. La Fortezza rossa di Puca Pucara, a 10 km da Cusco, sulla stessa strada di Sacsahuaman, è formata da un insieme di terrazze, gradinate, corridoi, torri, nicchie, piattaforme. Talvolta in particolari condizioni di luce la roccia assume un`intensa sfumatura rossa e infatti il nome Puca Pucara significa "forte rosso". Tambomachay, detto anche "Balneario de Inca", si trova a 7 km da Sacsahuamen e a 3.700 metri sul livello del mare. I ruderi rimasti sono formati da quattro muraglie digradanti che comunicano per mezzo di scalinate, con cadute d`acqua cristallina. Si dice che l`Inca rendesse omaggio all`acqua in questo luogo. MACHU PICCHU La "ciutadela" di Machu Picchu (monte vecchio) è situata a 120 km dalla città di Cusco, sulla cima del monte omonimo, ad una quota di 2.350 mt e di fronte all` Huayna Picchu (monte giovane). Il complesso archeologico copre un`area di circa 5 kmq e si trova in una zona montagnosa agli inizi della foresta; presenta pertanto un clima semi-tropicale, caldo-umido. Machu Picchu fu reso noto nel luglio del 1911 dal professore Hiram Bingham dell`Università di Yale, negli Stati Uniti. Ritenuto uno dei più famosi resti archeologici dell`umanità, forma parte integrante di un complesso di costruzioni ubicate in diversi punti della catena montagnosa di Vilcanota, legate da una rete di strade conosciute tradizionalmente come "Caminos del Inca". La "ciutadela" presenta settori chiaramente differenziati. Il Settore Agricolo (andenes = terrazze sui fianchi del monte) e il Settore Urbano, separati da un fosso secco, sfruttando l`esistenza di una spaccatura geologica. Il Settore Agricolo è caratterizzato da una serie di terrazze particolarmente adatte alla coltivazione e utili come muro di contenimento contro l`erosione causata dalle piogge. Ubicato appena prima dell`entrata principale al complesso, si trova il Posto di Sorveglianza, edificio di tre muri con varie finestre dal quale si gode di una vista panoramica del Settore Agricolo, del Settore Urbano e dei dintorni. Nel Settore urbano prevalgono gli elementi architettonici di una città Inca, con costruzioni quasi completamente in granito. La "ciutadela" ha una forma ad "U". A Nord si trovano i templi religiosi; a Sud camere e laboratori denominati da Bingham "gruppo militare". Le aree principali del settore urbano sono: il Tempio del Sole, l`Intiwatana, la Roccia Sacra con funzioni rituali, il Tempio delle tre finestre ad est della Piazza principale, il Palazzo reale e le quattro piazze. Il Tempio del Sole, l`unico edificio rotondo di Machu Picchu, è una torre curva e affusolata che si dice abbia le strutture in pietra più belle. All`interno ci sono un altare e una finestra di forma trapezoidale affacciata sull`esterno e dotata di una curiosa serie di fori, chiamata comunemente "finestra dei Serpenti". E` però improbabile che questi buchi fossero tane di serpi: verosimilmente servivano per appendere un disco d`oro usato nelle cerimonie. L`Intihuatana è il tempio principale di Machu Picchu. Questo termine "quechua" significa all`incirca " palo in cui si impiglia il sole" e si riferisce al pilastro di roccia situato in cima alla collina, spesso chiamata erroneamente meridiana; questo pilastro non serviva a indicare l`ora del giorno ma piuttosto il periodo dell`anno e usando i suoi angoli gli astronomi incas potevano prevedere i solstizi. In tal modo il sovrano inca, figlio del sole, era in grado di far credere ai suoi sudditi che il ritorno delle lunghe giornate estive era sotto il suo controllo. Il viaggio in treno da Cusco per raggiungere la "ciutadela" dura circa 3:30 ore. Si attraversa la vasta Pampa de Anta, coronata dai ghiacciai Veronika e Salkantay, si oltrepassa il villaggio di Chinchero e ci si ferma nella piccola stazione di Ollantaytambo. Per un tratto la vegetazione assume caratteristiche tipiche della selva amazzonica, per poi entrare in una zona quasi desertica fino alla stazione di Puente Ruinas ai piedi della montagna. In alto, circondata da enormi muri di granito, si erge Machu Picchu, La Cittá perduta degli Incas. L`ultima parte del tragitto si fa in pulmino. Dopo aver percorso 8 km. di strada asfaltata a tornanti, si giunge alla porta d`ingresso delle rovine. Mura di 5 metri d`altezza proteggono i vari settori del complesso OLLANTAYTAMBO Ollantaytambo segna la fine della strada della Valle Sacra ed è un importante sito Inca. E` una massiccia fortezza ed è uno dei pochi luoghi in cui gli spagnoli persero un`importante battaglia durante la conquista. Manco Inca si ritirò qui dopo la sconfitta di Sacsayhuaman. Le grandi e ripide terrazze poste a difesa della fortezza sono spettacolari. La zona del tempio è in cima alle terrazze. La pietra usata per queste costruzioni veniva estratta in una cava posta sul fianco della montagna a 6 km di distanza. Il trasporto degli enormi blocchi di pietra dalla cava al sito era un`impresa notevole che richiedeva il lavoro di migliaia di indios e per attraversare il fiume gli incas adottarono una tecnica sorprendente: invece di trascinarli li lasciavano accanto al fiume, poi deviavano il corso dell`acqua facendola passare al di là dei blocchi. LE LINEE DI NAZCA Cosa sono le linee di Nazca ? In realtà non lo sa nessuno. Si tratta di enormi disegni geometrici tracciati nel deserto e visibili solo dall`alto. Vennero realizzati ricorrendo al semplice espediente di rimuovere le pietre scurite dal sole dalla superficie del deserto e ammucchiarle ai lati delle linee, lasciando così esposto il terreno sottostante, che è di colore più chiaro perché contiene molto gesso. Alcuni disegni rappresentano animali giganteschi, quali una lucertola lunga 180 mt, una scimmia alta 90 mt con una stravagante coda arricciata o un condor con un`apertura alare di 130 mt. Altri sono semplicemente triangoli o rettangoli dalla forma perfetta oppure linee rette che attraversano il deserto per vari chilometri. Ci sono diverse decine di figure diverse e le linee più famose sono nel deserto circa 20 km a nord di Nazca. A questo punto sorge un`altra domanda: chi le ha fatte e perché ? E chiunque le abbia realizzate come faceva a sapere cosa stava facendo se le linee si possono vedere bene solo dall`alto? La matematica tedesca Maria Reiche ha trascorso gran parte della sua vita a studiare le linee di Nazca e ritiene siano state fatte dalle culture di Paracas e di Nazca nel periodo compreso tra il 900 a.C. e il 600 d.C.. Secondo la studiosa le Linee erano un calendario astronomico tracciato dagli antichi abitanti del luogo per convincere gli dei a proteggere il loro lavoro di agricoltori e pescatori, utili anche per individuare i momenti dell`anno più propizi per la semina, per il raccolto e la pesca. Poco importava agli antichi se non potevano "leggerle" dall`alto. Per essi era essenziale che la loro "preghiera" fosse vista dagli dei. IL LAGO DI TITICACA Il Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo. Gli abitanti della regione vivono pescando nelle sue gelide acque, coltivando patate e allevando lama e alpaca in un territorio roccioso, ad altitudini che per noi sarebbero proibitive. Questo specchio d`acqua, il più sacro dell`impero inca, che oggi fa da confine naturale fra Perù e Bolivia, copre un`area superiore a 8.000 kmq e conta più di trenta isole. La sua altitudine (3.856 metri sul livello del mare) consente due tipi di clima: freddo e piovoso, oppure freddo e secco. Di notte la temperatura si abbassa in modo considerevole, scendendo spesso al di sotto dello zero nei mesi compresi fra giugno e agosto. Durante il giorno tuttavia il sole è molto forte ed è facile procurarsi delle scottature. Secondo la leggenda dal lago ebbe origine la civiltà degli Incas, ma già prima di loro il Titicaca e le sue Isole erano considerati sacri dagli indios Aymarà, la cui cultura si accentrava attorno a Tiahuanaco. Questo centro, che oggi è solo un complesso di rovine sulle rive boliviane del Titicaca, era un tempo un importante centro di culto, attorno a cui si estendeva una zona irrigata con tecniche avanzatissime. La formazione geologica del lago è incerta. E` probabile che sia nato dallo scioglimento di un ghiacciaio, ma alcuni scienziati sostengono la tesi dell`origine vulcanica. Altri ancora si ostinano a pensare che facesse parte di un grande sistema fluviale che sfociava nell`Oceano Pacifico. Una leggenda degli indios racconta che il dio sole, con i figli Manco Capac e la sorella-consorte Mama Ocllo, emerse dalle acque del lago per dare origine alla dinastia Inca. Secondo un`altra leggenda, durante la conquista spagnola il Titicaca divenne il deposito segreto dell`oro imperiale. Fra gli oggetti che dovrebbero trovarsi sul fondo c`è una catena d`oro dell`Inca Huascar, che pesava due tonnellate ed era conservata nel Coricancha, il Tempio del Sole di Cuzco; gli Incas l`avrebbero gettata nel lago per evitare che cadesse nelle mani degli spagnoli. AREQUIPA Arequipa, situata a 2.325 metri d`altezza e a 1020 km a sud di Lima, è circondata da spettacolari montagne; il monte più famoso è il vulcano El Misti (5822 mt), che con la sua bella vetta conica incappucciata di neve si erge maestosamente dietro la cattedrale ed è chiaramente visibile dalla Plaza de Armas. A sinistra di El Misti c`è il Chachani (6075 m), più alto e frastagliato, e a destra il Pichu-Pichu (5.554 m), più basso. La città ha numerosi edifici risalenti all`era coloniale; molti sono stati costruiti con una roccia vulcanica e di colore molto chiaro chiamata "sillar" e al bagliore delle case rilucenti sotto i raggi del sole, che splende quasi ogni giorno. La città si trova in una zona fortemente soggetta ai terremoti ed è stata più volte distrutta da sismi ed eruzioni vulcaniche; l`ultimo violento terremoto risale al 1960. Nonostante questi disastri sono comunque sopravvissuti diversi edifici dei secoli XVII e XVIII; il più interessante fra questi è indubbiamente il monastero di Santa Catalina, un complesso che si estende su circa 20.000 m2 e occupa un isolato intero. E` quasi una città dentro la città. Fu costruito nel 1580 e venne ampliato nel XVII secolo. Fu fondato da una ricca vedova, Maria de Guzmàn, che accettava solo ragazze provenienti dalle migliori famiglie spagnole. Tutte le monache dovevano pagare una dote. La tradizione dell`epoca prevedeva che la seconda figlia delle famiglie più agiate entrasse in convento, in teoria per vivere in povertà e rinunciare al mondo. In realtà le monache avevano da uno a quattro serve o schiave (di solito nere) ciascuna e inoltre invitavano musicisti a esibirsi nel convento, organizzavano feste e in genere conducevano lo stile di vita cui erano abituate nelle loro famiglie. Dopo circa tre secoli il papa, infastidito dal fatto che Santa Catalina fosse più un club esclusivo che non un convento, vi inviò Josefa Cadena, una severa suora domenicana, con l`incarico di risistemare le cose. Josefa Cadena arrivò nel 1871, spedì in Europa tutte le doti e liberò tutte le serve e le schiave, offrendo loro la scelta di restare nel convento e diventare monache oppure andarsene. Il convento è circondato da mura alte e imponenti e le circa 450 persone (per un terzo circa monache e per il resto serve) che vivevano qui non si avventurarono mai fuori dal convento. Di conseguenza questo luogo restò resto avvolto in un alone di mistero per quasi 400 anni, poi aprì al pubblico nel 1970 quando il sindaco di Arequipa lo costrinse a conformarsi alle leggi che prevedevano l`installazione dell`elettricità e dell`acqua corrente. Le monache erano diventate troppo povere per permettersi questi lavori e per pagarli aprirono le porte del convento ai turisti. Oggi le circa 20 monache rimaste continuano a condurre una vita di clausura, ma sono relegate nella parte settentrionale del complesso; il resto dell`edificio è aperto al pubblico. Durante la visita sembra di fare un salto indietro nel tempo e di tornare in un mondo dimenticato fatto di vie strette e tortuose, piazze minuscole, bei cortili e modesti alloggi. Gran parte del Convento è stato sottoposto a lavori di restauro e le delicate tinte pastello dell`edificio formano un bel contrasto con i colori vivaci dei fiori, gli arredi d`epoca e gli oggetti d`arte religiosa. Programma di viaggio 1° Giorno. ITALIA / LIMA Partenza con volo di linea dall’Italia. Pasti a bordo. Nel tardo pomeriggio arrivo a Lima, incontro con il ns, agente e trasferimento in hotel. Cena libera e pernottamento 2° Giorno: LIMA / PISCO / PARACAS: Dopo la colazione, tour guidato attraverso i luoghi più importanti di Lima, la "Città" dei Re. Il tour include un percorso per il Centro Storico di Lima, vista panoramica de la Plaza San Martín, visita a la Plaza Mayor, Palacio de Governo, Basílica Catedral, Palazzo Vescovile Palacio Municipal, Chiesa di Santo Domingo (della Piazza San Martin, visita alla Piazza Maggiore, Palazzo del Governo, Basilica Cattedrale, Palazzo Arcivescolvile Palazzo Municipale, Chiesa di San Domenico, dove si trovano le tombe di Santa Rosa e San Martin di Porres, ed i balconi di Lima Coloniale. Quindi si visiterà il Convento e Chiesa di San Francesco, il maggiore unito monumentale d'Arte Coloniale in America e Patrimonio Culturale dell'Umanità. Il percorso include la visita alla Basílica dei 21 altari, Quindi visiteremo i distretti residenziali di San Isidro e Miraflores, passando per la Huaca Pucllana, centro cerimoniale ed amministrativo della Cultura Lima, costruito nel secolo II d.c. e considerato per gli Inca come Ñaupallaqta Pranzo incluso. Nel pomeriggio trasferimento con pullman di linea lusso verso la Penisola di Paracas. Arrivo e sistemazione in hotel. Cena libera e pernottamento. 3° Giorno: PARACAS / NASCA / ISOLE BALLESTRAS: Prima colazione in hotel. Escursione in motobarca fino alle Isole Ballestras, dove potremo osservare leoni marini, pinguini, pellicani, pinguini ed altri uccelli marini. Tanto all'andata come al ritorno avremo l'opportunità di vedere il "Candelabro", una figura gigantesca di origine sconosciuta, dello stile delle Linee di Nasca, disegnata nella sabbia sul dorso della montagna.. Nel pomeriggio partenza con pullman di linea a Nasca per pernottare ( 230 km. a sud di Paracas ). Tempo libero. Cena libera e pernottamento. 4° Giorno: NASCA / SORVOLO LINEEE DI NASCA /AREQUIPA Alla mattina presto, dopo la colazione, ci trasferiamo all'aeroporto di Nasca per prendere un aereo da turismo che farà un volo di 30 minuti sulle misteriose Linee di Nasca, enormi disegni lineari di animali, uccelli e figure geometriche, disegnati nel deserto che possono essere solo apprezzati dall'alto. A mezzogiorno, partenza per Arequipa in pullman di linea . Arrivo in tarda serata. Pranzo incluso. Cena libera e pernottamento. 5° Giorno: AREQUIPA Prima colazione. In mattinata, visita guidata della città di Arequipa, includendo la Piazza delle Armi, una delle più belle del Perù; la Cattedrale, un esempio dell'architettura peruviana durante il secolo XIX che ospita preziosi tesori d'oro ed argento; e la Chiesa della Compagnia di Gesù, antico tempio gesuita, forse il più importante di Arequipa per la sua storia e tradizione, con una bella facciata con colonne intagliate a spirali, corone di allori, fiori, uccelli, etc. In seguito visiteremo il convento di Santa Catalina, una "piccola città" del secolo XVII aperta al pubblico nel 1970 dopo 400 anni. Pranzo incluso. Di pomeriggio escursioni nei dintorni di Arequipa: il Mulino di Sabandía, mulino di farina costruito in 1621, reso funzionante dalle acque di una cascata e che tutt'ora si trova in funzionamento. La Mansión del Fundador, una tenuta del secolo XVI appartenente al fondatore della città, Sig. Tenente di Governati e Governatore García Manuel di Carbajal, in seguito venduta ai gesuiti chi l'utilizzarono come posto di ritiro spirituale. . Rientro in hotel. Cena libera. Pernottamento 6° Giorno AREQUIPA / VALLE DEL COLCA / CANON DEL COLCA Prima colazione. La mattina presto, si partirà per un viaggio di circa 4 ore, in autobus, verso il Cañón del Colca, uno dei canyon più profondi del mondo (3.400 metri), passando per la Pampa Cañahuas, nella Riserva Nazionale di Aguada Blanca, habitat di de vigogne e alpaca. Pranzo lungo il percorso. All'arrivo alla Valle del Colca, sistemazione al lodge selezionato. Pomeriggio libero per acclimatamento. Cena e pernottamento al lodge. 7° Giorno VALLE DEL COLCA ( Chivay ) / CRUZ DEL CONDOR / PUNO Prima colazione. Al mattino presto partiremo verso La Croce del Condor, dove solitamente l'uccello più grande del mondo può essere visto in pieno volo. Proseguimento per Puno. Sistemazione in hotel. Cena libera. Pernottamento. .8° Giorno: PUNO / TITICACA / ISOLE UROS E ISOLA TAQUILE / PUNO: Prima colazione. Alla mattina presto effettueremo un’ escursione in barca sul Lago Titicaca per visitare le Isole galleggianti degli Urios, antichi colonizzatori pre-incaici del lago, conosciuti come la Tribù Acquatica. Questi nativi andini costruiscono le loro isole aggregando periodicamente nuove cappe di totora (scirpus totora) fibra vegetale della famiglia del papiro. Utilizzano anche questo materiale per costruire le loro case e le loro zattere. Continueremo la nostra escursione a Taquile, abitata dai nativi quechua che hanno sviluppato, di generazione in generazione, un efficiente ed originale sistema sociale insieme ad una magnifica tecnica di tessuto. Per arrivare al paese di Taquile bisogna salire una scala di pietra di 567 scalini. Pranzo in una locanda di Taquile, Nel pomeriggio ritorno in battello a Puno. Cena libera. Pernottamento. 9 ° Giorno:PUNO / CUSCO Prima colazione. Partenza in pullman alla volta di Cusco, con un percorso di 9 ore . Viaggiamo sull l'alta meseta del Collao, fermandoci nel paese di Ayaviri, un importante centro tessile per visitare l'impressionante Tempio di Kalasaya, rovine dell'antica cultura Pucara. Durante il tragitto, passiamo per il rancio La Riga, dove possiamo vedere un allevamento di vigogne e lama. Circa tre ore dopo arriveremo a Racchi, dove potremo visitare uno spettacolare santuario Inca costruito dall' Inca Pachacutec e dedicato al gran Dio Inca Wiracocha. Il sito possiede un grande muro centrale con una base di pietra di fine architettura Inca. Gli altri muri sono fatti con mattoni giganti crudi. Anche la struttura ha due colonne laterali circolari. Attorno al Tempio troviamo varie costruzioni utilizzate alcune volta come abitazione o magazzino. Durante il viaggio, passiamo per l'affascinante lago Wacarpay che ci offre viste spettacolari delle montagne che si specchiano nelle sue acque. Seguiamo verso il paese di Andahuaylillas, e visitiamo la chiesa di San Pedro di Andahuaylillas, più conosciuta come la cappella Sistina delle Indie,a causa suo soffitto policromato. Pranzo Buffet in un ristorante locale dove potrà godere della deliziosa arte culinaria della regione. Arrivo a Cusco, trasferimento in hotel. Cena libera e pernottamento. 10° Giorno: CUSCO Prima colazione. Mattina libera per godersi da soli la magnifica città di Cusco..Nel pomeriggio visita guidata: la Piazza Maggiore, la Cattedrale ed il Tempio del Sole o Korikancha. L'escursione continua fuori della città per visitare i complessi Inca di Kenko, Tambomachay, Puca Pucara e l'impressionante Fortezza di Sacsayhuamán, costruita strategicamente su una collina che domina la città. Famosa per le sue enormi pietre intagliate, assemblate con una precisione sorprendente che conformano le pareti esterne del complesso. Alcune di queste pietre sono alte 9 metri e pesano più di 350 tonnellate. Rienro in hotel. In serata cena in un ristorante cusqueño, dove musicisti suonano le loro melodie con strumenti andini mentre ballerini con abiti tipici vi faranno conoscere le danze locali. Pernottamento in hotel. 11° Giorno CUSCO / VALLE SAGRADO / PISAC / OLLANTAYTAMBO / CUSCO Prima colazione. Escursione guidata alla Valle Sacra degli Inca, sul fiume Vilcanota, per una vista panoramica della cittadella Inca di Písac e visita al tipico Mercato Indio del paese di Písac nei giorni di martedì, giovedì e domenica, dove avremo l'opportunità di conoscere da vicino le abitudini delle popolazioni locali . ( La domenica si celebra messa in quechua, la lingua nativa). Pranzo in un ristorante locale. Nel pomeriggio, passeggiata per Ricalca ed Urubamba nella strada di Fortaleza y Ciudadela di Ollantaytambo, costruita per vigilare l'entrata a questa parte della valle e proteggerla da possibili invasioni dei colonizzatori della selva. Avremo l'opportunità di camminare per le stradine del paese e così avere una chiara idea di com’era questo centro militare, religioso e culturale, durante l'Impero Incaico. Rientro a Cusco. Cena libera. Si raccomanda di passeggiare per la Plaza de Armas per immergersi nell’atmosfera unica di questa città. Pernottamento,. 12° Giorno: CUSCO / AGAUS CALIENTES / MACHUPICCHU Prima colazione. Al mattino presto ci trasferiremo alla stazione per un viaggio di tre ore verso la Cittadella di Machu Picchu, conosciuta come La Città Perduta dei "Inca." Arriveremo alla stazione di Aguas Calientes e prenderemo un autobus ci porterà fino all'incredibile Machu Picchu. Visista guidata dell’intero sito compresi la Piazza Principale, la Torre Circolare, il Sacro Orologio Solare,le stanze reali, il tempio delle Tre Finestre ed i cimiteri. Tempo libero per fare una passeggiata per la cittadella. Pranzo in un ristorante del villaggio di Aguas Calientes Cena libera. Pernottamento in hotel ad Aguas Calientes. 13° Giorno: AGUAS CALIENTES / CUSCO: Prima colazione. In mattinata tempo libero per relax, passeggiate nei dintorni o shopping. Opzionale: 1.- Visitare per la seconda volta la Cittadella di Machu Picchu.Pranzo incluso. 2.- Per i più avventurosi ed allenati, raccomandiamo di andare sul Huayna Picchuo Putukusi da Aguas Calientes , da dove si può apprezzare la dimensione di Machu Picchu, ancora più impressionante dall'alto e da distante. È necessario registrarsi nella cabina che si trova al principio del percorso. Un'emozionante avventura per i viaggiatori più esperti. Nel pomeriggio, rientro in treno a Cusco. Cena libera. Pernottamento in hotel. 14° Giorno: CUSCO / LIMA / VOLO DI RIENTRO Prima colazione e volo di rientro a Lima. All’arrivo trasferimento in hotel.. Tempo libero per le attività personali o per compere dell'ultimo minuto. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo di rientro.Cena e pernottamento a bordo. 15° Giorno: ITALIA Arrivo in Italia QUOTA INDIVIDUALE di partecipazione. SU BASE 6 PERSONE: 3690 euro SU BASE 8 PERSONE: 3400 euro La quota comprende: Volo internazionale con Ibera o altra compagnia Iata A Lima: Tour per la città, A Paracas e Nasca: Escursione alle Isole Balestre in Paracas e Sorvolo delle Linee di Nasca in servizio regolare. Ad Arequipa: Tour per la città, Convento di Santa Catalina ed Escursione per la Campagna coltivata Arequipeña. Valle del Colca: Veranda dei Condor. Include Alimentazione. A Puno: Escursione Sillustani, il Lago Titicaca, pranzo in Taquile A Cusco: Tour per la città, Escursione alle rovine vicine e Cena con Show Folcloristico. Nella Valle Sacra degli Inca: Escursione a Písac e la Forza Inca di Ollantaytambo. A Machu Picchu: Visita guidata della cittadella e pranzo. • 13 notti in hotel • Tutte le colazioni e i pranzi • Tutte le entrate alle escursioni sopra menzionate • Tutti i trasporti trasferimenti • Treno Cusco – Aguas Calientes - Cusco • Autobus Aguas Calientes - Machu Picchu – Aguas Calientes • Pullman Lusso Lima / Pisco / Nasca / Arequipa & Puno / Cusco • Trasporto privato Da Valle dil Colca ( Chivay) a Puno da 2 in poi • Volo Cusco / Lima • Tutte le tasse di legge • Guide parlante Italiano da Lima a Lima a partire da 6 persone *accompagnatore dall' Italia per tutta la durata del circuito La Quota non Include : • • • • • • • • Le tasse del volo internazionale oari a 490 euro per persona ad oggi Imposte aeroportuali voli nazionali e intenazionali in uscita dal Paese( $30,25 internazionale, $6,05 nazionale ) Eccesso di bagagli ( e.g. autobus Cusco/Puno, e voli, etc ) Bibite alcoliche, soft drinks o acqua minerale Spese di natura personale Mance Chiamate telefoniche personali nazionali o internazionali. I pasti non menzionati entrata a Huayana Picchu Notizie utili PASSAPORTO Ricordarsi di portare con sé il passaporto, con validità residua di 6 mesi dalla data di partenza. Suggeriamo di fare una fotocopia del proprio passaporto, così da lasciare l’originale al sicuro in albergo e girare con la fotocopia. AGENZIA CORRISPONDENTE Dopo il ritiro dei bagagli, all’uscita dell’aeroporto, troverete il personale della nostra agenzia corrispondente che Vi attende. Avrà un cartello ben visibile, con indicati il nome dell’agenzia corrispondente stessa, e almeno uno dei Vostri nominativi. TRASFERIMENTI, VISITE ED ESCURSIONI Tutti gli orari Vi verranno comunicati di volta in volta dal personale locale. RICONFERMA DEI VOLI L’agenzia corrispondente si occuperà della riconferma dei Vostri voli. VACCINAZIONI Nessuna vaccinazione è al momento obbligatoria. ASSICURAZIONE MONDIAL ASSISTANCE Acclusa troverete la vostra polizza assicurativa Mondial Assistance. Vi preghiamo di leggerla attentamente. Ci auguriamo che non Vi sia necessaria, ma in caso di urgenza saprete come fare. L’importante, qualora dovesse essere richiesto l’intervento di Mondial Assistance, è che contattiate al più presto i loro uffici al recapito indicato nella polizza, attivo in Italia 24 ore al giorno. FUSO ORARIO 6 ore indietro, quando in Italia c’è l’ora solare. 7 ore indietro, quando in Italia c’è l’ora legale. MONETA La valuta locale è il Nuevo Sol (PEN). A Dicembre 2012, 1 dollaro Usa equivaleva a circa 2,7 Nuevo Soles, 1 Euro a circa 3,3 Nuevo Soles. Si può cambiare all’arrivo in aeroporto, in albergo, nelle banche. E’ consigliabile munirsi di dollari usa, meglio se di piccolo taglio. Raccomandiamo di cambiare piccole somme per volta, poiché i Nuevo Sol eventualmente rimasti si potranno riconvertire con grande difficoltà e con forti spese. Traveller’s cheques e carte di credito sono accettate solo negli alberghi e in qualche negozio di souvenir. Nei negozi di souvenir e negli alberghi potrete cambiare al momento l’ammontare di Nuevo Sol che Vi fossero necessari. NORME DI IGIENE Attenzione all’acqua, principale veicolo di malattie intestinali, e a tutto quanto può essere a contatto con acqua non potabile per esempio ghiaccio o verdura e frutta non sbucciate. Anche gli sbalzi di temperature dovuti all’aria condizionata possono provocare problemi, è bene tenere sempre un golfino a portata di mano. ELETTRICITA’ 220/110 volt. In alcuni alberghi le prese di corrente richiedono un adattatore. Ci si può rivolgere alla reception. TELEFONO Teleselezione diretta dalla camera degli alberghi. Prima di utilizzare il telefono dell’albergo, prendete visione delle tariffe e delle normative. ATTENZIONE: in molti alberghi se nessuno risponde e avete fatto squillare il telefono più di tre volte, potrebbero addebitarVi lo stesso la chiamata. Possibilità di utilizzare i telefonici pubblici con scheda telefonica. Riguardo al cellulare, contattate il vostro fornitore (Tim Vodafone, Wind…) per maggiori informazioni sugli accordi di roaming internazionale e sul tipo di apparecchio necessario. MEDICINALI Suggeriamo di portare con sé scorta sufficiente di medicinali abituali. E’ buona norma avere con sé anche la ricetta medica, se tradotta in inglese Vi evita di avere problemi in caso di necessità. Un piccolo pronto soccorso da viaggio (antifebbrili, antidolorifici, antidiarroici, disinfettanti, cerotti, ecc. Vi potrà essere consigliato dal Vostro medico). Consigliamo di verificare con il proprio medico la possibilità di medicinali per contrastare il “mal di montagna”. ABBIGLIAMENTO Abbigliamento pratico e caldo. La maggior parte del viaggio si svolge in alta montagna e la sera le temperature sulle Ande possono essere freddine Una giacca a vento con imbottitura estraibile, pantaloni un maglione o un pile, scarpe calde e comode per camminare (spesso la pavimentazione è scivolosa). Sulla costa abbiglia memento estivo Se Vi recate in barca, ricordateVi di portare qualcosa per ripararVi dal vento. Da non dimenticare una crema solare. FOTOGRAFIE E VIDEOCAMERA Rispetto e discrezione nel fotografare le persone, è buona norma chiedere sempre il permesso. In alcuni luoghi monumentali bisogna pagare una tassa per poter fare fotografie o filmare. Fotografare aeroporti, luoghi militari e truppe è sempre proibito. Portate con Voi tutto il materiale fotografico che riterrete necessario (pellicole, memorie ed eventuali pile di scorta). In Perù è spesso molto costoso e lo stato di conservazione non garantito. La tassa da pagare per poter filmare in alcuni luoghi è piuttosto elevata. ACQUISTI L’artigianato del Perù è ormai famoso in tutto il mondo. Oggetti in pelle, cuoio, tessuti, sciarpe, gioielli, argenti e moltissime altre curiosità realizzate ancora oggi con metodi tradizionali, sono gli acquisti migliori. I negozi di souvenir e quelli dei grandi alberghi offrono articoli di qualità molto alta, ma a prezzi altrettanto alti. I mercati e i piccoli laboratori offrono le occasioni migliori: se si contratta a lungo si spuntano buoni prezzi. Attenzione alle cosiddette “antichità”. ACQUISTI NON IMPORTABILI IN EUROPA Una normativa europea a tutela dell’ambiente vieta l’importazione in Europa di oggetti derivati da specie animali e vegetali, protette a livello mondiale, perché a rischio di estinzione. Avorio, tartaruga, alcuni tipi di coralli, oggetti in pelle di elefante, orchidee e conchiglie rare, animali vivi come pappagalli, coccodrilli, ecc. rientrano tra le specie protette. Bisogna fare molta attenzione, perché l’acquisto può essere legale, ma alla dogana europea si rischia il sequestro, un’ammenda molto elevata, e perfino una pena detentiva. Attenzione: Nessuna opzione è stata presa per il programma in oggetto e nessuna prenotazione è stata effettuata a Vostro nome. Tariffa aerea e tasse aeroportuali da confermare all’atto della prenotazione effettiva