Peru 14 Giorni APRILE

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Peru 14 Giorni APRILE
Peru Classico
da 3 al 18 Aprile 2013
Un viaggio completo in un Paese ricco di storia, di umanità e di fascino. La costa, ricca del
passato pre-incaico della grande civiltà Moche, dalla natura selvaggia ed aspra dove potrete
assistere allo spettacolo straordinario di migliaia di uccelli marini, foche, pinguini che vivono sui
dirupi delle Isole Ballestras , alle linee di Nazca, misteriosi segni ancora oggi oggetto si continuo
studio da parte di storici ed archeologi. Il viaggio prosegue in auto verso Arequipa, in un
contesto paesaggistico così spettacolare da mozzare il fiato anche a chi di mondo ne ha visto
tanto. E’ la natura, qui, per una volta, ad essere padrona assoluta degli uomini e non viceversa.
La Valle del Colca, dove con un po’ di fortuna si possono avvistare i condor trasportati dalle
correnti calde che passano fra le montagne. E poi Puno ed il Lago Titicaca. La civiltà degli Uros e
l’isola Taquile, nel centro del lago, in un ambiente senza tempo, dove la gente tesse al telaio e
veste con costumi unici al mondo. E poi Cuzco, forse la più bella e suggestiva città delle Ande,
con i suoi preziosissimi reperti Inca ed il suo aspetto coloniale. E ancora decine di paesini e di
villaggi che faranno di questo viaggio un’esperienza memorabile. Ed il miracolo sorprendente di
Macchu Picchiu.
LIMA
Lima è la capitale del Perù. Circa un terzo della popolazione vive a Lima. L`aumento della
popolazione della capitale è dovuto all`afflusso di gente povera proveniente da altre zone del Perù.
Molti di questi immigrati finiscono nei "pueblos jovenes" o città giovani situate ai margini della
città prive di elettricità e di acqua con precarie condizioni igieniche. I posti di lavoro scarseggiano e
molte di queste persone finiscono per fare il venditore ambulante. Lima si trova al centro del
litorale desertico del Perù. Da aprile a dicembre la nebbia costiera offusca il sole e ricopre gli edifici
della città con un velo di pioggerellina fine e grigia. La situazione non cambia molto durante i pochi
mesi della breve estate: c`è il sole ma è molto afoso e lo smog provocato da quasi 8 milioni di
autovetture rende comunque il clima sgradevole. La città fu fondata da Francesco Pizarro il 6
gennaio 1535, giorno dell`Epifania e in onore ai Re Magi venne chiamata città dei Re. La città
crebbe rapidamente e all`inizio dell`era coloniale era la più ricca e più importante del continente.
La situazione cambiò nel 1746 quando fu quasi rasa al suolo da un disastroso terremoto. Data la
sua importanza Lima venne ricostruita rapidamente e la maggior parte degli edifici coloniali che
vediamo oggi risalgono a questo periodo.
CANYON DEL COLCA
Si parte da Arequipa (2325 mt) e si sale verso nord-ovest oltrepassando il vulcano Chachani e
seguendo il tragitto della ferrovia. La strada prosegue attraversando Riserve Nazionali ad
un`altitudine media di 3850 mt. Qui si avvistano spesso i vicuna. Più avanti si vedono alpaca e
lama, quindi è possibile osservare tre dei quattro camelidi sudamericani; il guanaco è quasi
scomparso da questa zona. La strada prosegue attraversando uno spoglio altipiano fino a un punto
a 4800 mt di altitudine da cui si vedono le cime incappucciate di neve dell`Ampato (6288 m), poi
con una discesa raggiunge Chivay, che dista 160 km da Arequipa. Situata a 3700 mt di altitudine, è
il capoluogo della provincia di Caylloma. Durante la visita alle sorgenti calde, situate 4km a nordovest del villaggio di Chivay, portatevi costume da bagno e asciugamano se desiderate immergervi
nella piscina. Le acque delle sorgenti contengono molti minerali e si dice abbiano proprietà
terapeutiche. A 60 km circa dopo Chivay e a un`ora da Capanaconde si giunge a un punto
panoramico chiamato Cruz del Condor, dove spesso si vedono i condor delle Ande; il momento
migliore per avvistarli è il mattino presto. Questo punto panoramico offre suggestive vedute, con il
fiume che scorre 1200 mt più sotto. Sul lato opposto del canyon si erge il monte Mismi, alto circa
3200 mt: alcune guide sostengono che la profondità del canyon dovrebbe essere misurata dalla
cima di questa montagna. Gli abitanti della regione del Canyon del Colca sono noti per i loro abiti
tradizionali, soprattutto le donne (non gradiscono molto essere fotografate; chiedete loro il
permesso), che indossano vestiti e giacche con bei ricami e singolari cappelli.
CUSCO
Cusco, a 3.326 metri d`altezza, è definita la "Capitale archeologica d`America". Si dice che questa
città fu fondata dal leggendario Inca Manco Capac che emerse dalle acque del Sacro Lago Titicaca.
Fu sede del governo delle 4 regioni che formarono il favoloso Impero degli Incas o Impero del
Tahuantinsuyo, che si estende fino ai territori attualmente occupati da Ecuador, Colombia, Perù,
Bolivia, Argentina e Cile. La profonda conoscenza di elementi architettonici, idraulici, medici ed
agricoli, rende ammirevole l`organizzazione politico-sociale dell`Impero. Il 23 marzo del 1534
Francisco Pizarro fondò e costruì una città spagnola sulle fondamenta della capitale imperiale. I
monumenti archeologici e le opere d`arte di incantevole valore fanno di Cusco un esempio della
fusione delle due culture. Durante l`epoca coloniale Cusco fu testimone di grandi ribellioni contro la
dominazione spagnola: quella di Josè Gabriel Condorcanqui (Tupac Amaru II) nel 1781 e quella dei
fratelli Angulo e dei fratelli Pumacachua nel 1814. L`inizio dell`epoca repubblicana (1825) è anche
l`inizio del roseo e favoloso progresso di Cusco, sia per i monumenti archeologici che essa possiede,
sia per la ricchezza della terra. La Plaza des Armas o Huancaypata significa pianto, lamento.
L`origine di questo nome è attribuita alle espressioni di sottomissione e riverenza usate nelle
cerimonie religiose e militari celebrate sul luogo. La leggenda racconta che questa piazza fu
fondata da Manco Capac e simbolicamente rappresentava il centro dell`Impero. La cattedrale,
costruita nel 1560 sulle rovine del palazzo dell`Inca Viracocha, è un vero museo d`arte/pittorico
"cuschegno"; il suo altare è coperto con lamine d`argento. L`ostensorio del tempio è d`oro
massiccio, pesa 26,677 kg ed è adornato con 331 perle, 263 diamanti, 221 smeraldi, 89 ametiste,
62 rubini, 43 topazi e 17 brillanti. Molte delle centinaia di tele appartengono alla scuola di Cusco,
dove, allo stile dell`arte europea dei secoli XVI e XVII, si sovrappone la fantasia degli artisti andini,
che disponevano solo di qualche tela spagnola da usare come guida per realizzare opere che
fossero considerate artisticamente accettabili. Interessante l`enorme quadro dell`Ultima Cena
realizzato da Marcos Zapata; è un bell`esempio della scuola di Cusco e illustra una cena a base
della specialità inca, il "cuy" ovvero porcellino d`india arrosto. Un grande quadro raffigura invece il
terribile terremoto del 1650: ancora oggi è facile riconoscere Cusco nell`antica città dipinta sulla
tela. Nel dipinto gli abitanti sfilano in processione nella piazza reggendo un crocifisso e pregando
che il terremoto finisca; miracolosamente il sisma finì e la città si salvò. Questo crocifisso detto El
Senor de los Temblores, è esposto nell`alcova e viene fatto sfilare per la città il lunedì di Pasqua. La
Chiesa di Santo Domingo è famosa perché qui sorgeva Coricancha, il principale tempio Inca di
Cusco. E` stata distrutta due volte dai terremoti, prima nel 1650 e poi nel 1950; è stata anche
danneggiata dal sisma del 1986 e per un breve periodo è rimasta chiusa per restauri. E`
interessante confrontare le condizioni della chiesa con quelle dei muri incas, che sono stati
danneggiati in misura molto modesta. Qui c`è anche una porta intagliata in stile arabo, retaggio
della dominazione musulmana in Spagna. I resti del tempio Inca sono nel chiostro. I dipinti coloniali
disposti nel cortile raffigurano la vita di Santo Domingo. Tutto quanto resta di Coricancha, il più
ricco tempio dell`impero Inca, si riduce alle strutture in pietra; le pietre e i metalli preziosi sono
stati tutti portati via dai conquistadores. Prima dell`arrivo degli Spagnoli, Coricancha era
letteralmente coperto d`oro. I muri erano rivestiti da 700 lamine d`oro massiccio del peso di circa
due chili ciascuna e il tempio conteneva pannocchie d`oro e d`argento a grandezza naturale che
venivano "piantate" durante i riti agricoli. Risulta che ci fossero anche altri oggetti d`oro, tra cui
altari, effigi raffiguranti lama e bambini e un`immagine del sole; a pochi mesi dall`arrivo dei primi
conquistadores tutti questi tesori erano già stati fusi. Nel tempio si svolgevano vari riti religiosi. Qui
venivano custoditi i corpi mummificati di diversi sovrani Inca che ogni giorno venivano esposti alla
luce del sole e ricevevano offerte di cibo e bevande, successivamente bruciate. Coricancha era
anche un osservatorio dal quale i sacerdoti studiavano le attività delle stelle. Per quanto riguarda i
tesori del tempio non resta che affidarsi all`immaginazione, ma i muri in pietra sono in gran parte
sopravvissuti e sono tra le più belle strutture incas del Perù. Sia dentro che fuori dal sito si può
vedere un perfetto muro curvo alto sei metri che si regge ancora in piedi nonostante i violenti
terremoti che hanno distrutto molti degli edifici coloniali di Cusco. Una volta entrati nel sito si
accede a un cortile. Ai suoi lati ci sono delle camere; si dice che le più grandi, sulla destra, fossero
templi dedicati alla luna e alle stelle e che fossero pertanto rivestite di lamine d`argento, ma i
conquistadores furono così rapidi e accurati nell`appropriarsi delle ricchezze del tempio che le
testimonianze dell`epoca sono piuttosto incerte. I blocchi di pietra sono incastrati l`uno con l`altro
in modo così preciso che facendo scorrere il dito sulla superficie qualche volta non si riesce a
distinguere il punto di giunzione. Di fronte a queste camere, sul lato opposto del cortile, ci sono dei
templi più piccoli dedicati al tuono e all`arcobaleno. I muri di questa sezione sono perforati da tre
buchi che si aprono sulla via. Si suppone che fossero degli scoli per la bevanda sacrificale, la
"chicha", per il sangue o, più semplicemente, per la pioggia, oppure fungevano da "tubi di
comunicazione" per parlare dall`interno con l`esterno. Dopo la conquista, Coricancha venne dato a
Juan Pizarro, che non riuscì a goderselo a lungo perché nel 1536 morì nella battaglia di
Sacsayhuaman. Egli stabilì che l`edificio venisse donato ai domenicani e da allora esso appartiene
ai frati. Il sito odierno è una combinazione piuttosto bizzarra di elementi architettonici incas e
strutture coloniali, il tutto sormontato da un moderno tetto di vetro e metallo. La Fortezza di
Sacsahuaman, a 4 km dalla città di Cusco, è a tre piani, ognuno di essi è circondato da un muro di
pietre gigantesche disposte in forma asimmetrica. Ha una lunghezza di circa 360 metri; i piani sono
collegati da scalinate e portali di pietra. Una di queste pietre misura 9 metri d`altezza e 5 di
lunghezza. Il nome significa "falco soddisfatto". Quando progettarono Cusco, gli incas vollero dare
alla città la forma di un puma del quale Sacsayhuaman era la testa. Il sito è composto
essenzialmente da tre zone diverse, di cui la più facilmente individuabile è quella dei muri a zigzag
posti su tre livelli che costituiscono le fortificazioni principali. Queste 22 linee zigzaganti formano i
denti del puma e sono un sistema difensivo di grande efficacia, perché in questo modo chi
attaccava si trovava sempre con un fianco esposto. Di fronte c`è la collina chiamata Rodadero con i
suoi muri di contenimento, le sue rocce lucide e una serie di belle panche scolpite nella pietra e
dette trono dell`Inca. Tra i bastioni a zigzag e la collina di Rodadero c`è una grande piazza
pianeggiante utilizzata ora per il pittoresco spettacolo dell`Inty Raymi che si svolge tutti gli anni il
24 giugno. Una volta presso queste mura sorgevano tre torri; ora ne sono rimaste solo le
fondamenta, ma dai 22 mt di diametro della più grande, Muyuc Marca, si può intuire quanto
fossero massicce. Muyuc Marca ha delle perfette tubature in pietra e veniva utilizzata come
cisterna d`acqua. Altre costruzioni dei bastioni fungevano da magazzini per le scorte alimentari e
offrivano rifugio ai circa 5000 guerrieri che risiedevano in questo luogo. Non ci sono prove
sufficienti per stabile con esattezza la funzione di Sacsayhuaman, ma secondo molti studiosi questo
sito aveva un importante significato religioso e militare. L`Anfiteatro di Quenco, dopo
Sacsahuaman, a 5 km da Cusco. Si dice che fu un luogo di adorazione. Ciò viene confermato da un
enorme blocco di pietra di 5.9 metri d`altezza con la forma di un puma. Vi sono anche canali,
scalinate e corridoi scolpiti con rappresentazioni dello stesso animale. La Fortezza rossa di Puca
Pucara, a 10 km da Cusco, sulla stessa strada di Sacsahuaman, è formata da un insieme di
terrazze, gradinate, corridoi, torri, nicchie, piattaforme. Talvolta in particolari condizioni di luce la
roccia assume un`intensa sfumatura rossa e infatti il nome Puca Pucara significa "forte rosso".
Tambomachay, detto anche "Balneario de Inca", si trova a 7 km da Sacsahuamen e a 3.700 metri
sul livello del mare. I ruderi rimasti sono formati da quattro muraglie digradanti che comunicano
per mezzo di scalinate, con cadute d`acqua cristallina. Si dice che l`Inca rendesse omaggio
all`acqua in questo luogo.
MACHU PICCHU
La "ciutadela" di Machu Picchu (monte vecchio) è situata a 120 km dalla città di Cusco, sulla cima
del monte omonimo, ad una quota di 2.350 mt e di fronte all` Huayna Picchu (monte giovane). Il
complesso archeologico copre un`area di circa 5 kmq e si trova in una zona montagnosa agli inizi
della foresta; presenta pertanto un clima semi-tropicale, caldo-umido. Machu Picchu fu reso noto
nel luglio del 1911 dal professore Hiram Bingham dell`Università di Yale, negli Stati Uniti. Ritenuto
uno dei più famosi resti archeologici dell`umanità, forma parte integrante di un complesso di
costruzioni ubicate in diversi punti della catena montagnosa di Vilcanota, legate da una rete di
strade conosciute tradizionalmente come "Caminos del Inca". La "ciutadela" presenta settori
chiaramente differenziati. Il Settore Agricolo (andenes = terrazze sui fianchi del monte) e il Settore
Urbano, separati da un fosso secco, sfruttando l`esistenza di una spaccatura geologica. Il Settore
Agricolo è caratterizzato da una serie di terrazze particolarmente adatte alla coltivazione e utili
come muro di contenimento contro l`erosione causata dalle piogge. Ubicato appena prima
dell`entrata principale al complesso, si trova il Posto di Sorveglianza, edificio di tre muri con varie
finestre dal quale si gode di una vista panoramica del Settore Agricolo, del Settore Urbano e dei
dintorni. Nel Settore urbano prevalgono gli elementi architettonici di una città Inca, con costruzioni
quasi completamente in granito. La "ciutadela" ha una forma ad "U". A Nord si trovano i templi
religiosi; a Sud camere e laboratori denominati da Bingham "gruppo militare". Le aree principali
del settore urbano sono: il Tempio del Sole, l`Intiwatana, la Roccia Sacra con funzioni rituali, il
Tempio delle tre finestre ad est della Piazza principale, il Palazzo reale e le quattro piazze. Il Tempio
del Sole, l`unico edificio rotondo di Machu Picchu, è una torre curva e affusolata che si dice abbia le
strutture in pietra più belle. All`interno ci sono un altare e una finestra di forma trapezoidale
affacciata sull`esterno e dotata di una curiosa serie di fori, chiamata comunemente "finestra dei
Serpenti". E` però improbabile che questi buchi fossero tane di serpi: verosimilmente servivano per
appendere un disco d`oro usato nelle cerimonie. L`Intihuatana è il tempio principale di Machu
Picchu. Questo termine "quechua" significa all`incirca " palo in cui si impiglia il sole" e si riferisce al
pilastro di roccia situato in cima alla collina, spesso chiamata erroneamente meridiana; questo
pilastro non serviva a indicare l`ora del giorno ma piuttosto il periodo dell`anno e usando i suoi
angoli gli astronomi incas potevano prevedere i solstizi. In tal modo il sovrano inca, figlio del sole,
era in grado di far credere ai suoi sudditi che il ritorno delle lunghe giornate estive era sotto il suo
controllo. Il viaggio in treno da Cusco per raggiungere la "ciutadela" dura circa 3:30 ore. Si
attraversa la vasta Pampa de Anta, coronata dai ghiacciai Veronika e Salkantay, si oltrepassa il
villaggio di Chinchero e ci si ferma nella piccola stazione di Ollantaytambo. Per un tratto la
vegetazione assume caratteristiche tipiche della selva amazzonica, per poi entrare in una zona
quasi desertica fino alla stazione di Puente Ruinas ai piedi della montagna. In alto, circondata da
enormi muri di granito, si erge Machu Picchu, La Cittá perduta degli Incas. L`ultima parte del
tragitto si fa in pulmino. Dopo aver percorso 8 km. di strada asfaltata a tornanti, si giunge alla
porta d`ingresso delle rovine. Mura di 5 metri d`altezza proteggono i vari settori del complesso
OLLANTAYTAMBO
Ollantaytambo segna la fine della strada della Valle Sacra ed è un importante sito Inca. E` una
massiccia fortezza ed è uno dei pochi luoghi in cui gli spagnoli persero un`importante battaglia
durante la conquista. Manco Inca si ritirò qui dopo la sconfitta di Sacsayhuaman. Le grandi e ripide
terrazze poste a difesa della fortezza sono spettacolari. La zona del tempio è in cima alle terrazze.
La pietra usata per queste costruzioni veniva estratta in una cava posta sul fianco della montagna
a 6 km di distanza. Il trasporto degli enormi blocchi di pietra dalla cava al sito era un`impresa
notevole che richiedeva il lavoro di migliaia di indios e per attraversare il fiume gli incas adottarono
una tecnica sorprendente: invece di trascinarli li lasciavano accanto al fiume, poi deviavano il corso
dell`acqua facendola passare al di là dei blocchi.
LE LINEE DI NAZCA
Cosa sono le linee di Nazca ? In realtà non lo sa nessuno. Si tratta di enormi disegni geometrici
tracciati nel deserto e visibili solo dall`alto. Vennero realizzati ricorrendo al semplice espediente di
rimuovere le pietre scurite dal sole dalla superficie del deserto e ammucchiarle ai lati delle linee,
lasciando così esposto il terreno sottostante, che è di colore più chiaro perché contiene molto
gesso. Alcuni disegni rappresentano animali giganteschi, quali una lucertola lunga 180 mt, una
scimmia alta 90 mt con una stravagante coda arricciata o un condor con un`apertura alare di 130
mt. Altri sono semplicemente triangoli o rettangoli dalla forma perfetta oppure linee rette che
attraversano il deserto per vari chilometri. Ci sono diverse decine di figure diverse e le linee più
famose sono nel deserto circa 20 km a nord di Nazca. A questo punto sorge un`altra domanda: chi
le ha fatte e perché ? E chiunque le abbia realizzate come faceva a sapere cosa stava facendo se le
linee si possono vedere bene solo dall`alto? La matematica tedesca Maria Reiche ha trascorso gran
parte della sua vita a studiare le linee di Nazca e ritiene siano state fatte dalle culture di Paracas e
di Nazca nel periodo compreso tra il 900 a.C. e il 600 d.C.. Secondo la studiosa le Linee erano un
calendario astronomico tracciato dagli antichi abitanti del luogo per convincere gli dei a
proteggere il loro lavoro di agricoltori e pescatori, utili anche per individuare i momenti dell`anno
più propizi per la semina, per il raccolto e la pesca. Poco importava agli antichi se non potevano
"leggerle" dall`alto. Per essi era essenziale che la loro "preghiera" fosse vista dagli dei.
IL LAGO DI TITICACA
Il Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo. Gli abitanti della regione vivono pescando nelle
sue gelide acque, coltivando patate e allevando lama e alpaca in un territorio roccioso, ad
altitudini che per noi sarebbero proibitive. Questo specchio d`acqua, il più sacro dell`impero inca,
che oggi fa da confine naturale fra Perù e Bolivia, copre un`area superiore a 8.000 kmq e conta più
di trenta isole. La sua altitudine (3.856 metri sul livello del mare) consente due tipi di clima: freddo
e piovoso, oppure freddo e secco. Di notte la temperatura si abbassa in modo considerevole,
scendendo spesso al di sotto dello zero nei mesi compresi fra giugno e agosto. Durante il giorno
tuttavia il sole è molto forte ed è facile procurarsi delle scottature. Secondo la leggenda dal lago
ebbe origine la civiltà degli Incas, ma già prima di loro il Titicaca e le sue Isole erano considerati
sacri dagli indios Aymarà, la cui cultura si accentrava attorno a Tiahuanaco. Questo centro, che
oggi è solo un complesso di rovine sulle rive boliviane del Titicaca, era un tempo un importante
centro di culto, attorno a cui si estendeva una zona irrigata con tecniche avanzatissime. La
formazione geologica del lago è incerta. E` probabile che sia nato dallo scioglimento di un
ghiacciaio, ma alcuni scienziati sostengono la tesi dell`origine vulcanica. Altri ancora si ostinano a
pensare che facesse parte di un grande sistema fluviale che sfociava nell`Oceano Pacifico. Una
leggenda degli indios racconta che il dio sole, con i figli Manco Capac e la sorella-consorte Mama
Ocllo, emerse dalle acque del lago per dare origine alla dinastia Inca. Secondo un`altra leggenda,
durante la conquista spagnola il Titicaca divenne il deposito segreto dell`oro imperiale. Fra gli
oggetti che dovrebbero trovarsi sul fondo c`è una catena d`oro dell`Inca Huascar, che pesava due
tonnellate ed era conservata nel Coricancha, il Tempio del Sole di Cuzco; gli Incas l`avrebbero
gettata nel lago per evitare che cadesse nelle mani degli spagnoli.
AREQUIPA
Arequipa, situata a 2.325 metri d`altezza e a 1020 km a sud di Lima, è circondata da spettacolari
montagne; il monte più famoso è il vulcano El Misti (5822 mt), che con la sua bella vetta conica
incappucciata di neve si erge maestosamente dietro la cattedrale ed è chiaramente visibile dalla
Plaza de Armas. A sinistra di El Misti c`è il Chachani (6075 m), più alto e frastagliato, e a destra il
Pichu-Pichu (5.554 m), più basso. La città ha numerosi edifici risalenti all`era coloniale; molti sono
stati costruiti con una roccia vulcanica e di colore molto chiaro chiamata "sillar" e al bagliore delle
case rilucenti sotto i raggi del sole, che splende quasi ogni giorno. La città si trova in una zona
fortemente soggetta ai terremoti ed è stata più volte distrutta da sismi ed eruzioni vulcaniche;
l`ultimo violento terremoto risale al 1960. Nonostante questi disastri sono comunque sopravvissuti
diversi edifici dei secoli XVII e XVIII; il più interessante fra questi è indubbiamente il monastero di
Santa Catalina, un complesso che si estende su circa 20.000 m2 e occupa un isolato intero. E` quasi
una città dentro la città. Fu costruito nel 1580 e venne ampliato nel XVII secolo. Fu fondato da una
ricca vedova, Maria de Guzmàn, che accettava solo ragazze provenienti dalle migliori famiglie
spagnole. Tutte le monache dovevano pagare una dote. La tradizione dell`epoca prevedeva che la
seconda figlia delle famiglie più agiate entrasse in convento, in teoria per vivere in povertà e
rinunciare al mondo. In realtà le monache avevano da uno a quattro serve o schiave (di solito nere)
ciascuna e inoltre invitavano musicisti a esibirsi nel convento, organizzavano feste e in genere
conducevano lo stile di vita cui erano abituate nelle loro famiglie. Dopo circa tre secoli il papa,
infastidito dal fatto che Santa Catalina fosse più un club esclusivo che non un convento, vi inviò
Josefa Cadena, una severa suora domenicana, con l`incarico di risistemare le cose. Josefa Cadena
arrivò nel 1871, spedì in Europa tutte le doti e liberò tutte le serve e le schiave, offrendo loro la
scelta di restare nel convento e diventare monache oppure andarsene. Il convento è circondato da
mura alte e imponenti e le circa 450 persone (per un terzo circa monache e per il resto serve) che
vivevano qui non si avventurarono mai fuori dal convento. Di conseguenza questo luogo restò resto
avvolto in un alone di mistero per quasi 400 anni, poi aprì al pubblico nel 1970 quando il sindaco di
Arequipa lo costrinse a conformarsi alle leggi che prevedevano l`installazione dell`elettricità e
dell`acqua corrente. Le monache erano diventate troppo povere per permettersi questi lavori e per
pagarli aprirono le porte del convento ai turisti. Oggi le circa 20 monache rimaste continuano a
condurre una vita di clausura, ma sono relegate nella parte settentrionale del complesso; il resto
dell`edificio è aperto al pubblico. Durante la visita sembra di fare un salto indietro nel tempo e di
tornare in un mondo dimenticato fatto di vie strette e tortuose, piazze minuscole, bei cortili e
modesti alloggi. Gran parte del Convento è stato sottoposto a lavori di restauro e le delicate tinte
pastello dell`edificio formano un bel contrasto con i colori vivaci dei fiori, gli arredi d`epoca e gli
oggetti d`arte religiosa.
Programma di viaggio
1° Giorno. ITALIA / LIMA
Partenza con volo di linea dall’Italia. Pasti a bordo. Nel tardo pomeriggio arrivo a Lima, incontro
con il ns, agente e trasferimento in hotel. Cena libera e pernottamento
2° Giorno: LIMA / PISCO / PARACAS:
Dopo la colazione, tour guidato attraverso i luoghi più importanti di Lima, la "Città" dei Re. Il tour
include un percorso per il Centro Storico di Lima, vista panoramica de la Plaza San Martín, visita a
la Plaza Mayor, Palacio de Governo, Basílica Catedral, Palazzo Vescovile Palacio Municipal, Chiesa
di Santo Domingo (della Piazza San Martin, visita alla Piazza Maggiore, Palazzo del Governo,
Basilica Cattedrale, Palazzo Arcivescolvile Palazzo Municipale, Chiesa di San Domenico, dove si
trovano le tombe di Santa Rosa e San Martin di Porres, ed i balconi di Lima Coloniale.
Quindi si visiterà il Convento e Chiesa di San Francesco, il maggiore unito monumentale d'Arte
Coloniale in America e Patrimonio Culturale dell'Umanità. Il percorso include la visita alla Basílica
dei 21 altari, Quindi visiteremo i distretti residenziali di San Isidro e Miraflores, passando per la
Huaca Pucllana, centro cerimoniale ed amministrativo della Cultura Lima, costruito nel secolo II d.c.
e considerato per gli Inca come Ñaupallaqta Pranzo incluso. Nel pomeriggio trasferimento con
pullman di linea lusso verso la Penisola di Paracas. Arrivo e sistemazione in hotel. Cena libera e
pernottamento.
3° Giorno: PARACAS / NASCA / ISOLE BALLESTRAS:
Prima colazione in hotel. Escursione in motobarca fino alle Isole Ballestras, dove potremo osservare
leoni marini, pinguini, pellicani, pinguini ed altri uccelli marini. Tanto all'andata come al ritorno
avremo l'opportunità di vedere il "Candelabro", una figura gigantesca di origine sconosciuta, dello
stile delle Linee di Nasca, disegnata nella sabbia sul dorso della montagna.. Nel pomeriggio
partenza con pullman di linea a Nasca per pernottare ( 230 km. a sud di Paracas ). Tempo libero.
Cena libera e pernottamento.
4° Giorno: NASCA / SORVOLO LINEEE DI NASCA /AREQUIPA
Alla mattina presto, dopo la colazione, ci trasferiamo all'aeroporto di Nasca per prendere un aereo
da turismo che farà un volo di 30 minuti sulle misteriose Linee di Nasca, enormi disegni lineari di
animali, uccelli e figure geometriche, disegnati nel deserto che possono essere solo apprezzati
dall'alto.
A mezzogiorno, partenza per Arequipa in pullman di linea . Arrivo in tarda serata. Pranzo incluso.
Cena libera e pernottamento.
5° Giorno: AREQUIPA
Prima colazione. In mattinata, visita guidata della città di Arequipa, includendo la Piazza delle
Armi, una delle più belle del Perù; la Cattedrale, un esempio dell'architettura peruviana durante il
secolo XIX che ospita preziosi tesori d'oro ed argento; e la Chiesa della Compagnia di Gesù, antico
tempio gesuita, forse il più importante di Arequipa per la sua storia e tradizione, con una bella
facciata con colonne intagliate a spirali, corone di allori, fiori, uccelli, etc. In seguito visiteremo il
convento di Santa Catalina, una "piccola città" del secolo XVII aperta al pubblico nel 1970 dopo 400
anni. Pranzo incluso. Di pomeriggio escursioni nei dintorni di Arequipa: il Mulino di Sabandía,
mulino di farina costruito in 1621, reso funzionante dalle acque di una cascata e che tutt'ora si
trova in funzionamento. La Mansión del Fundador, una tenuta del secolo XVI appartenente al
fondatore della città, Sig. Tenente di Governati e Governatore García Manuel di Carbajal, in seguito
venduta ai gesuiti chi l'utilizzarono come posto di ritiro spirituale. . Rientro in hotel. Cena libera.
Pernottamento
6° Giorno AREQUIPA / VALLE DEL COLCA / CANON DEL COLCA
Prima colazione. La mattina presto, si partirà per un viaggio di circa 4 ore, in autobus, verso il
Cañón del Colca, uno dei canyon più profondi del mondo (3.400 metri), passando per la Pampa
Cañahuas, nella Riserva Nazionale di Aguada Blanca, habitat di de vigogne e alpaca. Pranzo lungo
il percorso.
All'arrivo alla Valle del Colca, sistemazione al lodge selezionato. Pomeriggio libero per
acclimatamento. Cena e pernottamento al lodge.
7° Giorno VALLE DEL COLCA ( Chivay ) / CRUZ DEL CONDOR / PUNO
Prima colazione. Al mattino presto partiremo verso La Croce del Condor, dove solitamente l'uccello
più grande del mondo può essere visto in pieno volo. Proseguimento per Puno. Sistemazione in
hotel. Cena libera. Pernottamento.
.8° Giorno: PUNO / TITICACA / ISOLE UROS E ISOLA TAQUILE / PUNO:
Prima colazione. Alla mattina presto effettueremo un’ escursione in barca sul Lago Titicaca per
visitare le Isole galleggianti degli Urios, antichi colonizzatori pre-incaici del lago, conosciuti come la
Tribù Acquatica. Questi nativi andini costruiscono le loro isole aggregando periodicamente nuove
cappe di totora (scirpus totora) fibra vegetale della famiglia del papiro. Utilizzano anche questo
materiale per costruire le loro case e le loro zattere. Continueremo la nostra escursione a Taquile,
abitata dai nativi quechua che hanno sviluppato, di generazione in generazione, un efficiente ed
originale sistema sociale insieme ad una magnifica tecnica di tessuto. Per arrivare al paese di
Taquile bisogna salire una scala di pietra di 567 scalini. Pranzo in una locanda di Taquile,
Nel pomeriggio ritorno in battello a Puno. Cena libera. Pernottamento.
9 ° Giorno:PUNO / CUSCO
Prima colazione. Partenza in pullman alla volta di Cusco, con un percorso di 9 ore . Viaggiamo sull
l'alta meseta del Collao, fermandoci nel paese di Ayaviri, un importante centro tessile per visitare
l'impressionante Tempio di Kalasaya, rovine dell'antica cultura Pucara. Durante il tragitto,
passiamo per il rancio La Riga, dove possiamo vedere un allevamento di vigogne e lama. Circa tre
ore dopo arriveremo a Racchi, dove potremo visitare uno spettacolare santuario Inca costruito dall'
Inca Pachacutec e dedicato al gran Dio Inca Wiracocha. Il sito possiede un grande muro centrale
con una base di pietra di fine architettura Inca. Gli altri muri sono fatti con mattoni giganti crudi.
Anche la struttura ha due colonne laterali circolari. Attorno al Tempio troviamo varie costruzioni
utilizzate alcune volta come abitazione o magazzino. Durante il viaggio, passiamo per
l'affascinante lago Wacarpay che ci offre viste spettacolari delle montagne che si specchiano nelle
sue acque.
Seguiamo verso il paese di Andahuaylillas, e visitiamo la chiesa di San Pedro di Andahuaylillas, più
conosciuta come la cappella Sistina delle Indie,a causa suo soffitto policromato. Pranzo Buffet in un
ristorante locale dove potrà godere della deliziosa arte culinaria della regione. Arrivo a Cusco,
trasferimento in hotel. Cena libera e pernottamento.
10° Giorno: CUSCO
Prima colazione. Mattina libera per godersi da soli la magnifica città di Cusco..Nel pomeriggio
visita guidata: la Piazza Maggiore, la Cattedrale ed il Tempio del Sole o Korikancha. L'escursione
continua fuori della città per visitare i complessi Inca di Kenko, Tambomachay, Puca Pucara e
l'impressionante Fortezza di Sacsayhuamán, costruita strategicamente su una collina che domina
la città. Famosa per le sue enormi pietre intagliate, assemblate con una precisione sorprendente
che conformano le pareti esterne del complesso. Alcune di queste pietre sono alte 9 metri e pesano
più di 350 tonnellate.
Rienro in hotel. In serata cena in un ristorante cusqueño, dove musicisti suonano le loro melodie
con strumenti andini mentre ballerini con abiti tipici vi faranno conoscere le danze locali.
Pernottamento in hotel.
11° Giorno CUSCO / VALLE SAGRADO / PISAC / OLLANTAYTAMBO / CUSCO
Prima colazione. Escursione guidata alla Valle Sacra degli Inca, sul fiume Vilcanota, per una vista
panoramica della cittadella Inca di Písac e visita al tipico Mercato Indio del paese di Písac nei giorni
di martedì, giovedì e domenica, dove avremo l'opportunità di conoscere da vicino le abitudini delle
popolazioni locali . ( La domenica si celebra messa in quechua, la lingua nativa). Pranzo in un
ristorante locale.
Nel pomeriggio, passeggiata per Ricalca ed Urubamba nella strada di Fortaleza y Ciudadela di
Ollantaytambo, costruita per vigilare l'entrata a questa parte della valle e proteggerla da possibili
invasioni dei colonizzatori della selva. Avremo l'opportunità di camminare per le stradine del paese
e così avere una chiara idea di com’era questo centro militare, religioso e culturale, durante
l'Impero Incaico. Rientro a Cusco. Cena libera. Si raccomanda di passeggiare per la Plaza de Armas
per immergersi nell’atmosfera unica di questa città. Pernottamento,.
12° Giorno: CUSCO / AGAUS CALIENTES / MACHUPICCHU
Prima colazione. Al mattino presto ci trasferiremo alla stazione per un viaggio di tre ore verso la
Cittadella di Machu Picchu, conosciuta come La Città Perduta dei "Inca." Arriveremo alla stazione
di Aguas Calientes e prenderemo un autobus ci porterà fino all'incredibile Machu Picchu. Visista
guidata dell’intero sito compresi la Piazza Principale, la Torre Circolare, il Sacro Orologio Solare,le
stanze reali, il tempio delle Tre Finestre ed i cimiteri. Tempo libero per fare una passeggiata per la
cittadella. Pranzo in un ristorante del villaggio di Aguas Calientes Cena libera. Pernottamento in
hotel ad Aguas Calientes.
13° Giorno: AGUAS CALIENTES / CUSCO:
Prima colazione. In mattinata tempo libero per relax, passeggiate nei dintorni o shopping.
Opzionale:
1.- Visitare per la seconda volta la Cittadella di Machu Picchu.Pranzo incluso.
2.- Per i più avventurosi ed allenati, raccomandiamo di andare sul Huayna Picchuo Putukusi da
Aguas Calientes , da dove si può apprezzare la dimensione di Machu Picchu, ancora più
impressionante dall'alto e da distante. È necessario registrarsi nella cabina che si trova al principio
del percorso. Un'emozionante avventura per i viaggiatori più esperti.
Nel pomeriggio, rientro in treno a Cusco. Cena libera. Pernottamento in hotel.
14° Giorno: CUSCO / LIMA / VOLO DI RIENTRO
Prima colazione e volo di rientro a Lima. All’arrivo trasferimento in hotel.. Tempo libero per le
attività personali o per compere dell'ultimo minuto. In tempo utile trasferimento in aeroporto e
volo di rientro.Cena e pernottamento a bordo.
15° Giorno: ITALIA
Arrivo in Italia
QUOTA INDIVIDUALE di partecipazione.
SU BASE 6 PERSONE: 3690 euro
SU BASE 8 PERSONE: 3400 euro
La quota comprende:
Volo internazionale con Ibera o altra compagnia Iata
A Lima: Tour per la città,
A Paracas e Nasca: Escursione alle Isole Balestre in Paracas e Sorvolo delle Linee di Nasca in
servizio regolare.
Ad Arequipa: Tour per la città, Convento di Santa Catalina ed Escursione per la Campagna coltivata
Arequipeña.
Valle del Colca: Veranda dei Condor. Include Alimentazione.
A Puno: Escursione Sillustani, il Lago Titicaca, pranzo in Taquile
A Cusco: Tour per la città, Escursione alle rovine vicine e Cena con Show Folcloristico.
Nella Valle Sacra degli Inca: Escursione a Písac e la Forza Inca di Ollantaytambo.
A Machu Picchu: Visita guidata della cittadella e pranzo.
• 13 notti in hotel
• Tutte le colazioni e i pranzi
• Tutte le entrate alle escursioni sopra menzionate
• Tutti i trasporti trasferimenti
• Treno Cusco – Aguas Calientes - Cusco
• Autobus Aguas Calientes - Machu Picchu – Aguas Calientes
• Pullman Lusso Lima / Pisco / Nasca / Arequipa & Puno / Cusco
• Trasporto privato Da Valle dil Colca ( Chivay) a Puno da 2 in poi
• Volo Cusco / Lima
• Tutte le tasse di legge
• Guide parlante Italiano da Lima a Lima a partire da 6 persone
*accompagnatore dall' Italia per tutta la durata del circuito
La Quota non Include :
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Le tasse del volo internazionale oari a 490 euro per persona ad oggi
Imposte aeroportuali voli nazionali e intenazionali in uscita dal Paese( $30,25
internazionale, $6,05 nazionale )
Eccesso di bagagli ( e.g. autobus Cusco/Puno, e voli, etc )
Bibite alcoliche, soft drinks o acqua minerale
Spese di natura personale
Mance
Chiamate telefoniche personali nazionali o internazionali.
I pasti non menzionati
entrata a Huayana Picchu
Notizie utili
PASSAPORTO
Ricordarsi di portare con sé il passaporto, con validità residua di 6 mesi dalla data di partenza.
Suggeriamo di fare una fotocopia del proprio passaporto, così da lasciare l’originale al sicuro in
albergo e girare con la fotocopia.
AGENZIA CORRISPONDENTE
Dopo il ritiro dei bagagli, all’uscita dell’aeroporto, troverete il personale della nostra agenzia
corrispondente che Vi attende. Avrà un cartello ben visibile, con indicati il nome dell’agenzia
corrispondente stessa, e almeno uno dei Vostri nominativi.
TRASFERIMENTI, VISITE ED ESCURSIONI
Tutti gli orari Vi verranno comunicati di volta in volta dal personale locale.
RICONFERMA DEI VOLI
L’agenzia corrispondente si occuperà della riconferma dei Vostri voli.
VACCINAZIONI
Nessuna vaccinazione è al momento obbligatoria.
ASSICURAZIONE MONDIAL ASSISTANCE
Acclusa troverete la vostra polizza assicurativa Mondial Assistance. Vi preghiamo di leggerla
attentamente.
Ci auguriamo che non Vi sia necessaria, ma in caso di urgenza saprete come fare.
L’importante, qualora dovesse essere richiesto l’intervento di Mondial Assistance, è che contattiate
al più presto i loro uffici al recapito indicato nella polizza, attivo in Italia 24 ore al giorno.
FUSO ORARIO
6 ore indietro, quando in Italia c’è l’ora solare.
7 ore indietro, quando in Italia c’è l’ora legale.
MONETA
La valuta locale è il Nuevo Sol (PEN). A Dicembre 2012, 1 dollaro Usa equivaleva a circa 2,7 Nuevo
Soles, 1 Euro a circa 3,3 Nuevo Soles. Si può cambiare all’arrivo in aeroporto, in albergo, nelle
banche.
E’ consigliabile munirsi di dollari usa, meglio se di piccolo taglio.
Raccomandiamo di cambiare piccole somme per volta, poiché i Nuevo Sol eventualmente rimasti si
potranno riconvertire con grande difficoltà e con forti spese. Traveller’s cheques e carte di credito
sono accettate solo negli alberghi e in qualche negozio di souvenir. Nei negozi di souvenir e negli
alberghi potrete cambiare al momento l’ammontare di Nuevo Sol che Vi fossero necessari.
NORME DI IGIENE
Attenzione all’acqua, principale veicolo di malattie intestinali, e a tutto quanto può essere a
contatto con acqua non potabile per esempio ghiaccio o verdura e frutta non sbucciate.
Anche gli sbalzi di temperature dovuti all’aria condizionata possono provocare problemi, è bene
tenere sempre un golfino a portata di mano.
ELETTRICITA’
220/110 volt. In alcuni alberghi le prese di corrente richiedono un adattatore. Ci si può rivolgere
alla reception.
TELEFONO
Teleselezione diretta dalla camera degli alberghi. Prima di utilizzare il telefono dell’albergo,
prendete visione delle tariffe e delle normative. ATTENZIONE: in molti alberghi se nessuno risponde
e avete fatto squillare il telefono più di tre volte, potrebbero addebitarVi lo stesso la chiamata.
Possibilità di utilizzare i telefonici pubblici con scheda telefonica.
Riguardo al cellulare, contattate il vostro fornitore (Tim Vodafone, Wind…) per maggiori
informazioni sugli accordi di roaming internazionale e sul tipo di apparecchio necessario.
MEDICINALI
Suggeriamo di portare con sé scorta sufficiente di medicinali abituali. E’ buona norma avere con sé
anche la ricetta medica, se tradotta in inglese Vi evita di avere problemi in caso di necessità.
Un piccolo pronto soccorso da viaggio (antifebbrili, antidolorifici, antidiarroici, disinfettanti, cerotti,
ecc. Vi potrà essere consigliato dal Vostro medico).
Consigliamo di verificare con il proprio medico la possibilità di medicinali per contrastare il “mal di
montagna”.
ABBIGLIAMENTO
Abbigliamento pratico e caldo. La maggior parte del viaggio si svolge in alta montagna e la sera le
temperature sulle Ande possono essere freddine Una giacca a vento con imbottitura estraibile,
pantaloni un maglione o un pile, scarpe calde e comode per camminare (spesso la pavimentazione
è scivolosa). Sulla costa abbiglia memento estivo
Se Vi recate in barca, ricordateVi di portare qualcosa per ripararVi dal vento. Da non dimenticare
una crema solare.
FOTOGRAFIE E VIDEOCAMERA
Rispetto e discrezione nel fotografare le persone, è buona norma chiedere sempre il permesso.
In alcuni luoghi monumentali bisogna pagare una tassa per poter fare fotografie o filmare.
Fotografare aeroporti, luoghi militari e truppe è sempre proibito.
Portate con Voi tutto il materiale fotografico che riterrete necessario (pellicole, memorie ed
eventuali pile di scorta).
In Perù è spesso molto costoso e lo stato di conservazione non garantito.
La tassa da pagare per poter filmare in alcuni luoghi è piuttosto elevata.
ACQUISTI
L’artigianato del Perù è ormai famoso in tutto il mondo. Oggetti in pelle, cuoio, tessuti, sciarpe,
gioielli, argenti e moltissime altre curiosità realizzate ancora oggi con metodi tradizionali, sono gli
acquisti migliori.
I negozi di souvenir e quelli dei grandi alberghi offrono articoli di qualità molto alta, ma a prezzi
altrettanto alti. I mercati e i piccoli laboratori offrono le occasioni migliori: se si contratta a lungo si
spuntano buoni prezzi. Attenzione alle cosiddette “antichità”.
ACQUISTI NON IMPORTABILI IN EUROPA
Una normativa europea a tutela dell’ambiente vieta l’importazione in Europa di oggetti derivati da
specie animali e vegetali, protette a livello mondiale, perché a rischio di estinzione. Avorio,
tartaruga, alcuni tipi di coralli, oggetti in pelle di elefante, orchidee e conchiglie rare, animali vivi
come pappagalli, coccodrilli, ecc. rientrano tra le specie protette. Bisogna fare molta attenzione,
perché l’acquisto può essere legale, ma alla dogana europea si rischia il sequestro, un’ammenda
molto elevata, e perfino una pena detentiva.
Attenzione: Nessuna opzione è stata presa per il programma in oggetto e nessuna prenotazione
è stata effettuata a Vostro nome. Tariffa aerea e tasse aeroportuali da confermare all’atto della
prenotazione effettiva