dI - AITEC

Frederic Brodkom
Codice di buona
pratica al11bientale
nell'lndustria
Estrattiva Europea
AITEC
ANDIL
ANEPLA
ASSOMINERARIA
CAGEMA
Con it Patrocinio di
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
In copertina:
Cava Boscaccio, Gaggiano (Milano)
premiata con il Restoration Award u.E.P.G. 2000
Indice
Prefazione
4
1 Capitolo 1 - Scopo e struttura della guida
7
2 Capitolo 2 - L'lndustria Estrattiva Europea
11
2.1
I mercati principali e I'importanza socio-economica del settore
15
2.2
Le fasi principali dell'industria: estrazione, trattamento, produzione
17
3 Capitolo 3 - La gestione dell'impatto ambientale
durante I'esercizio dell'attivita estrattiva
21
3.1
Rumori e vibrazioni
24
3.2
Polveri
30
3.3
Impatto visivo
35
3.4
La tutela delle acque
38
3.5
Trasporto e spedizione
44
Commissione Europea D.G. Imprese
3.6
I materiali di scarto e di ricopertura del giacimento
49
CEMBUREAU
3.7
Bio-diversita
51
EULA
3.8
11 patrimonio archeologico
57
3.9
Altro
61
Autore: Frederic Brodkom (Centre Terre et Pierre - Belgio)
Comitato editoriale:
Ph. Bennett (Eurogypsum) & D. Jans (IMA - Europe)
Con la colJaborazione di:
EUROGYPSUM
EURO-ROC
IMA-EUROPE
4 Capitolo 4 - La riqualificazione ambientale del sito
69
5 Capitolo 5 - Conclusioni
93
UEPG
e per la versione italiana:
AITEC
ANDIL
ANEPLA
ASSOMINERARIA
CAGEMA
Allegato 1 - I mercati ed i prodotti finiti
97
Allegato 2 - Le organizzazioni di settore europee ed italiane
103
Allegato 3 - Centre Terre et Pierre
111
Allegato 4 - Bibliografia
113
Prefazione
oa qualche tempo, e particolarmente a far data dagli anni '80, alcuni settori
industriali sono stat!, e sempre in maniera crescente, oggetto di censura per iI
loro impatto sull'ambiente (qualche volta a buon diritto): I'industria estrattiva e
stato uno di questi.
Nonostante iI fatto che I'attivita estrattiva in un modo 0 nell'altro abbia accompagnato I'uomo fin dall'eta della pietra e, insieme alia ricerca del cibo e la costruzione di un riparo, si possa considerare una delle attivita basilari della specie
umana, la gente tende infatti a guardare ad essa con diffidenza e timore per i
suoi possibili effetti sull'ambiente locale.
Anche se in una certa; misura rumori, vibrazioni, polvere e traffico pesante
saranno sempre prodotti dalla attivita estrattiva, !'industria del settore ha fatto
grandi sforzi per ridurre al minimo I'impatto sull'ambiente ed i disagi per la popolazione locale.
11 lettore deve anzitutto considerare che I'attivita estrattiva e legata alle condizioni geologiche, e quindi all'ubicazione delle sostanze minerali, e che non c'e
modo di prescindere da questo aspetto. Questo obbliga spesso I'operatore a
lavorare iI minerale in circostanze non proprio ideali (ad es. in vicinanza di insediamenti abitati 0 in presenza di condizione ambientali difficili), e cia semplicemente perche non c'e altemativa economicamente valida per produrre queste
risorse, cosi indispensabili alia nostra societa. Ne consegue che I'industria estrattiva condizionata al rispetto di un'assai stringente insieme di norme, linee guida
e discipline in relazione ad ogni aspetto della propria attivita: dalla sicurezza suI
lavoro al rispetto dell'ambiente naturale e del benessere delle popolazioni locali,
dai limiti di emissione al recupero delle cave 0 miniere cessate.
e
In aggiunta, gli imprenditori di cava, sia tramite iniziative volontarie che in ottemperanza a disposizioni di legge, hanno intrapreso una sempre piiJ ampia serie di misure per ridurre ogni genere di effetto dannoso. Queste-+misure includono, tra le altre, la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), le istanze di autorizzazione, i progetti di recupero, gli investimenti in attrezzature tecnologicamente piiJ
avanzate, if rispetto di valori limite per le emissioni di polvere e rumore, la realizzazione di nuove strade per risolvere i problemi del traffico.
4
Tutte queste misure, certamente, hanno un peso suI rendimento economieo
delle imprese, al punto che si rischia uno squilibrio tra aspetti ambientali e produttivita. A questo proposito e importante considerare che if valore aggiunto dei
minerali, in ragione delloro volume, e relativamente basso e che gli investimenti
per produrli sono elevati. Benche nulla vieti, ovviamente, di fare comunque degli
investimenti,
bene quindi che essi siano ragionevolmente proporzionali al
beneficio ottenuto, e pianificati per un lungo periodo di tempo, al fine di permettere un ritomo finanziario e conseguentemente if sostentamento dell'attivita. In
altre parole la stabifita ed una pianificazione a lungo termine sono gli aspetti
chiave che devono essere tenuti in considerazione nell'esaminare I'industria
estrattiva.
e
L'industria estrattiva non gode oggi di grande simpatia presso if grande pubbli-
co ed anzi fatica talora a contrastare la cattiva immagine del settore. 11 grande
pubbfico infatti nutre vivo, e naturale, timore per cia che non conosce a fondo e
quindi si avverte urgentemente la necessita di un migliore scambio di informazioni tra I'industria estrattiva, le autorita ed if pubblieo.
Uno degli scapi prineipali di questa guida e di contribuire a migliorare questo
seambio di informazioni, tentando di spiegare come si svolga quotidianamente iI
lavoro dell'industria estrattiva, attraverso anche l'ifIustrazione di una serie di casi
pratiei ehe presentano aleuni esempi di "buona pratica" messi in atto dall'industria. Questi easi di studio dimostrano come la protezione ambientale possa essere raggiunta in maniera pratiea ed eeonomicamente valida.
Nella maggior parte di essi I'imprenditore si e spinto ben al di la di quanto
richiesto dalla disciplina vigente, semplieemente perehe la soluzione adottata
era la migliore possibile in quelle particolari eircostanze di fattori ambientali 0
teenici.
In conclusione la guida, che avra come elemento costante I'attenzione particolare prestata alle specifiche condizioni locali presenti per ogni singolo caso iIIustrato, non vuole prescrivere degli standard operativi ma illustrare I'impegno delI'industria estrattiva a lavorare spontaneamente verso la realizzazione di uno
sviluppo sostenibile, in un contesto di regale equilibrato.
5
Capitolo
\ Scopo e struttura della guida
Q
uesta guida intende passare in rassegna le pratiche impiegate dall'industria
estrattiva, nella maggior parte delle fasi del processo produttivo. Essa comprende tutte le fasi di estrazione e del processo fino alia consegna del materiale all'utilizzatore. Essa tratta anche come preservare e ripristinare i siti. Non sono stati presi in
considerazione la fase della esplorazione ed il particolare processo di lavorazione che
va sotto il nome di calcinazione in quanto formano oggetto di studio nell'ambito della
Direttiva UE sull'IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control).
Va anzitutto considerate che il termine "industria estrattiva" copre un'ampia gamma
di prodotti e processi produttivi, mentre questa guida intende prendere in considerazione I'industria estrattiva di minerali non energetici e non metalliferi, che rappresenta
tuttavia da sola una buona parte dell'industria estrattiva d'Europa. Ogni uso del termine "industria estrattiva" in questa guida va pertanto riferito al cam po di indagine sopra
definito.
In conclusione sette settori industriali principali sono stati individuati: Inerti, Cementa, Calce, Pietra ornamentale, Gesso, Argille e Minerali industriali.
• 1settore degli Inerti produce roccia frantumata, sabbia e ghiaia sia di provenienza da
cave di rocce ignee (comprese quelle vulcaniche) e calcaree, da quarzite, che dalla
coltivazione di giacimenti alluvionali 0 marini. GIi inerti sono utilizzati principalmente
nel settore delle costruzioni, nell'edilizia e nell'ingegneria civile (strade, ferrovie, ponti
etc.) 0 come principale componente del calcestruzzo.
cessi industriali, chimici e di altra natura. Sono utilizzati, per esempio, dall'industria
delle vernici, della carta, del vetro, della ceramica, dei detersivi, etc. e le caratteristiche
dei prodotti finali dipendono strettamente dalla presenza di queste sostanze minerali.
Si tratta di prodotti le cui proprieta sono essenzialmente legate ai minerali di base e
quindi, anche se sottoposti ad alcuni processi fisici, restano sempre materiali naturali
con caratteristiche sostanzialmente identiche a quelle del minerale grezzo di partenza.
Cib premesso, le principali domande cui questa guida intende rispondere sono "Cos'e una cava ed in quale ambiente opera?" "Quali sono i suoi principali processi prod uttivi?" "Qual'e I'importanza socio-economica del settore in Europa?"
Queste domande rappresentano quindi il filo conduttore del primo capitolo della guida.
Ogni cava ha poi le proprie caratteristiche dal punto di vista del minerale, del giacimento, della localizzazione e rappresenta un caso a se stante. Prendendo in esame
I'industria estrattiva sia dal punto di vista generale che da quello specifico il secondo
capitolo spiega quindi I'attivita di cava in ogni suo aspetto.
II terzo capitolo della guida considera, da un punto di vista generale, gli effetti dannosi che si possono procurare ed il modo per mitigarli. Si vuol dimostrare (nel terzo capitolo) di come questi effetti varino sensibilmente a seconda delle circostanze locali e di
come un approccio gestionale efficace debba essere flessibile ed adattabile.
I1 capitolo quarto e dedicato al ripristino ed alia riqualificazione.
• I1 Cementa e costituito essenzialmente da rocce carbonatiche, qualche volta impure,
e da una percentuale variabile di marna, ceneri, etc. Questo materiale e sottoposto ad
un processo di pre-calcinazione prima di esse re agglomerato ad una temperatura di
1400° - 1500° per formare il clinker. 11 clinker e poi macinato e mescolato con piccole
quantita di gesso per formare il cemento.
• Calce e calce magnesiaca derivano dalla cottura di minerali generalmente estratti da
grandi cave di calcare pure 0 dolomitico. In queste industrie I'estrazione e la frantumazione di minerali sono processi integrati i cui effetti sull'ambiente sono differenti da quelli
dovuti alle attivita di trasformazione che includono un processo di calcinazione [4].
• La Pietra ornamentale (0 pietra da taglio) comprende diversi tipi di roccia, come per
esempio il marmo, il granito, la pietra arenaria e I'ardesia. Sono essenzialmente utilizzate con scopi ornamentali nel settore delle costruzioni (ad esempio nei pavimenti e
nei rivestimenti) e nell'arte funeraria [18].
11 miglior modo per capire come lavora un'industria e quello di studiare dei casi
pratici ed i risultati ottenuti. Ogni paragrafo della guida dedicato alle implicazioni di
carattere ambientale sara illustrato percib da alcuni esempi pratici. Questi casi pratici
illustrano nel modo piu ampio possibile i mezzi, sia di natura cogente che volontaria,
con i quali si PUQ svolgere I'attivita estrattiva in maniera sostenibile, avendo come
scopo il rispetto delle risorse naturali ed ambientali, il benessere della comunita ed il
co-interessamento delle realta economiche con cui si confronta I'attivita estrattiva.
Esempi che quindi non devono esse re confusi con i modelli 0 gli esempi della Migliore Tecnologia Possibile, che rappresenta un parametro di riferimento che ha scopi
ben diversi.
In conclusione, la guida intende aiutare il lettore a capire che cosa veramente sia
una cava e come giudicare in maniera equilibrata I'industria estrattiva. E' nostro auspicio perb che essa rappresenti solo il punto di partenza per ulteriori iniziative volte a
migliorare le relazioni tra industria, societa ed ambiente.
• 11 Gesso e I'anidrite sono estratti da miniere in sotterraneo 0 da cave a cielo aperto e
macinati prima di essere trasformati in stucco. Lo stucco e utilizzato per la produzione
di intonaci e lastre di gesso rivestito.
• 11 settore della ceramica utilizza Argille, opportunamente prelavorate, raffinate, impastate, formate, essiccate e cotte a temperature attorno ai 900° - 1100 °C (ed oltre per
alcuni ceramici a v a n z a t i ) . , l
• La categoria dei Minerali Industriall include diversi minerali (caolino, feldspato, carbonato di calcio, talco, silice, bentonite, fluorite, pirite, sale marino e salgemma, etc.)
usati come additivi, 0 per le loro proprieta fisico chimiche, in un'ampia gamma di pro-
8
9
Capitolo
L'lndustria Estrattiva Europea
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tutela delle acque od a quello preposto alia gestione del territorio in relazione all'interessamento 0 menD delle falde acquifere dell'altivita.
gni attivita umana ha un proprio impatto sull'ambiente. 11 fat.to stesso di scrivere
con una matita su un foglio di carta crea un Impatto amblentale e, secondo I
casi particolari che si considerino, I'impatto ambientale di una certa attivita pub apparire come del tutto insignificante od al contrario costituire un grave danno e qUlndl la
gestione dell'impatto varia col variare dei casi.
O
In certi casi iI permesso di estrazione pub essere diverso in ragione del tipo di materiale che si estrae, del processo produttivo utilizzato 0 del tipo e dell'altezza delle installazioni di servizio. Durante questa fase di consultazione iI progetto analizzato,
studiato e f!l0dificato finD ad ottenere il benestare di tutte le amministrazioni interessate. L'aspetto positivo di questo approccio e che generalmente esso prevede I'interazione di tutti i soggetti interessati, spesso anche a livello locale, e questo facilita un esame
del progetto su una base piu pratica che teorica.
e
E' evidente che, per la sua propria natura, la attivita estrattiva sia suscettibile di
generare una certa serie di conseguenze sull'ambiente. Deve perb essere anzitutto
precisato che I'impatto sull'ambiente e sempre confinato in un dato sito e non e suscettibile di produrre i suoi effetti su grande scala ed al di la dell'immediate vicinanze del
sito di estrazione.
L'aspetto negativo e che, in ragione del costante aumento della consapevolezza
dell'importanza della tutela dell'ambiente e conseguentemente della regolamentazione relativa, i tempi necessari per giungere alia conclusione dell'iter diventano eccessivamente lunghi (in un caso sono arrivati a conclusione dopo 15 anni) [86].
E' un errore immaginarsi che I'industria estrattiva abbia "carta bianca" per fare quello
che vuole, dove e come vuole, COS! come e un errore immaginarsi che le regole prescritte possano trovare uguale applicazione nei diversi siti europei di estrazione delle
materie prime.
Nonostante iI diverso approccio al problema che possono avere gli Stati membri, la
Valutazione di Impatto Ambientale e diventato uno strumento largamente utilizzato
nelle procedure di autorizzazione. Come sara chiaramente dimostrato nel seguito di
questo capitolo, il punto comune di tutte le industrie minerarie non metallifere e che il
loro impatto sull'ambiente e normalmente temporaneo e localizzato, e questo limita
I'ampiezza dei rischi ecologici che ne possono derivare. Cib non significa naturalmente
che in qualche caso non si possano verificare conseguenze significative sull'ambiente
oche gli effetti dell'attivita mineraria debbano essere considerati trascurabili. L'impegno dell'industria mineraria in favore di una gestione sostenibile dell'ambiente e cresciuto di pari passo al crescere della normativa ambientale (si vedano ad esempio le
norme ISO 14000, I'EMAS). Non stupisce percib apprendere che in Francia la prima
impresa certificata ISO 14000, durante la fase di prova della norma, sia stata proprio
una miniera che produceva carbonato di calcio. Bisogna anche porre in evidenza che,
nella pratica corrente, i siti di estrazione sono piu spesso ragione di diversificazione e
creazione di nuovi habitat naturali che il contrario e che spesso tendono anzi a diventare zone di elevato valore naturalistico. Ci sono inoltre molti esempi in cui le cave
contribuiscono, una volta recuperate come oasi naturalistiche 0 centri ricreativi, al benessere della collettivita locale.
Gestire questo genere di attivita industriale implica un giusto equilibrio tra la normativa vigente, adattata alia particolare realta locale, e le iniziative di carattere volont~ri~
stico adottale dagli imprenditori di cava. Come e facile intuire infatti gli effetti potenzlah
della attivita estrattiva variano considerevolmente in funzione d~II'ambiente locale e
cib implica un approccio alia gestione ambientale che sia al tempo stesso flessibile ed
adattabile alle circostanze ambientali locali.
Nei capitoli precedenti e stata descritta la complessita dello sviluppo di un progetto
di coltivazione mineraria: gli aspetti geologici, mineralogici, geografici, economici e di
mercato costituiscono tutti dei parametri da prendere in considerazione.
Nel caso in cui un progetto abbia superato il vaglio di questo prevenlivo esame di
fattibilita, esso deve ancora sottostare alia rigida procedura di autorizzazione, che oggi
rappresenta 10 strumento per la verifica di compatibilita con la legislazione ambientale
e parte integrante della stessa attivita mineraria. In passato invece i ra.pporti tra impre~
se minerarie ed autorita locali erano improntati esclusivamente al nspetto dl COdlCI
minerari che oggi, nella misura in cui sono ancora applicabili, continuano a disciplinare
le sole questioni inerenti i diritti di proprieta e di accesso alle risorse del sottosuolo.
Una delle difficolta per intraprendere od ampliare una attivita estrattiva e rappresentata dal possibile nocumento che pub portare alia popolazione residente. E' chiaro che,
come regola generale, menD la zona e abitata e meglio e. Ma per diverse ragioni gia
considerate si pub verificare il caso che 10 sfruttamento di un sito si presenti come
inevitabile in zone moderatamente abitate od addirittura in zone densamente popolate.
Per esempio per la qualita eccezionale di un giacimento 0 per la necessita di fornire
materia prima ad un industria locale la cui presenza e giustificata proprio dalla densita
di popolazione: Industria Vetraria, Ceramica, delle Vernici e delle Costruzioni.
Oggi invece I'estrazione di sostanze minerali non pub piu limitarsi al solo soddisfacimento della domanda di materie prime ma deve anche dimostrarsi accettabile per I'ambiente e per la collettivita nel suo insieme e quindi le procedure per iI rilascio delle
aulorizzazioni, diventate lunghe e complesse, prevedono la sottoposizione del progetto al giudizio di una molteplicita di soggetti pubblici, responsabili a livello diverso in
materia di tutela dell'ambiente.
In diversi Paesi europei I'abilitazione all'esercizio della attivita estrattiva discende
dal rilascio di permessi ed autorizzazioni che vedono coinvolti piu di un livello decisionale , dalle autorita comunali fino ai ministeri nazionali. Durante questo
lungo iter (che
~
pub durare da due a cinque anni) il progetto talvolta pub essere contemporane.amente
esaminato da soggetti diversi, in funzione delle diverse competenze legate al dlverSI
profili di impatto: Tutela delle risorse naturali, pianificazione del Territorio, Trasporti,
Tutela delle acque, Rifiuti, Inquinamento dell'aria, etc. Esiste persino un Paese europea in cui I'attivita estrattiva e alternativamente di competenza.dell'ente preposto alia
22
~
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A controbilanciare dunque ogni eventuale impatto sull'ambiente locale deve essere
considerato che una cava, od una miniera, e un elemento vitale nell'economia locale.
E' iI caso in particolare delle regioni rurali dove quasi tulti gll abilanti possono essere
legati alia attivita estrattiva, sia direttamente, sia tramite le imprese di lavorazione od
utilizzatrici dei prodotti minerali. Questo effetto di volano si pub osservare anche in
regioni in cui il numero di addetti alia attivita estrattiva direttamente
relativamente
modesto. Considerando infatti che molte altre imprese dipendono per la propria pro-
e
23
duzione direttamente dalla attivita estrattiva di materie prime, si pub conclude re che esistono regioni in cui la quasi totalita della popolazione dipende dalle cave 0 dalle miniere.
Sulla base dell'esperienza acquisita dalle imprese del settore negli ultimi anni si
nota che generalmente la popolazione che vive nelle vicinanza di una cava 0 di una
miniera si lamenta per aspetti limitati e specifici come I'emissione di polveri, il rumore
delle esplosioni, I'avvio dei motori all'inizio della giornata, II traffico pesante etc. In
questi casi il dialogo con la popolazione risiedente e fondamentale in quanto perme~e
all'imprenditore di intervenire con le opportune azioni correttive e di offrire le garanzle
che le istanze siano tenute in debito conto. Una pacifica coesistenza tra tutti richiede
anzitutto un reciproco rispetto ed un dialogo franco. Questo aspetto fondamentale
stato talvolta trascurato nel passato ma oggi sembrerebbe che industria estrattiva e popolazione residente abbiano intrapreso un cammino comune. L.:affermarsi delle associ~­
zioni di difesa e di gruppi organizzati della popolazione locale hanno permesso 10 stabllirsi di un dialogo costruttivo e questo facilita la consultazione popolare richiesta spesso
dalle procedure di autorizzazione 0 promossa dallo stesso imprenditore.
e
L'industria estrattiva e anche diventata piu trasparente, e questo nonostante che,
per ragioni di sicurezza, I'accesso alle cave sia strettamente vietato: si moltiplicano
sempre piu le occasioni per aprire le porte a visite guidate che contribuiscono in maniera significativa alia crescita della fiducia reciproca che deve stqbilirsi tra la popolazione locale e le imprese di cava.
Nel capitolo che segue saranno presi in esame i principali impatti sull'ambiente che
un sito estrattivo pub genera re, cos1 come la normativa cogente e gli interventi volontari. Con il ricorso ad esempi concreti si vuol dimostrare come iI rispetto della normativa in vigore insieme alia adozione di misure volontarie pub pon:are ad una efficace
gestione ambientale del sito. I casi presentati dimostreranno anche per quale ragione
talora si rivelino necessari approcci differenti per operazioni di estrazione 0 trattamento diverse.
3.1 Rumori e vibrazioni
Una prima distinzione deve essere fatta anzitutto tra rumori permanenti e rumori
intermittenti in quanto hanno origini diverse e creano inoltre disturbi di tipo diverso. I
rumori permanenti, 0 rumori di fondo, sono ad esempio bene rappresentati dai rumori
generati dalla circolazione urbana 0 lungo strade ad intense traffico.
I rumori generati nelle cave e miniere e durante il trattamento dei minerali raramente
sono di questo tipo, essendo invece nella maggior parte dei casi sporadici od intermittenti. Certe emissioni permanenti possono comunque esistere: ad esempio quelle generate dall'escavatore nei pressi del fronte di cava, dai depolverizzatori 0 dai nastri
trasportatori. Gli impianti di trattamento dei minerali veri e propri possono ugualment.~
essere fonte di emissioni sonore permanenti, il piu delle volte facilmente controllablh
con pannelli fono assorbenti. Considerato che deboli emissioni perm,anenti non costituiscono che una parte del rumore di fondo di un dato luogo', generalmente sono poco
significative e bene tollerate.
e
11 rumore intermittente invece prodotto da specifiche operazioni: principalmente le
volate con esplosivo, I'avvio quotidiano di certi motori, iI caricamento dei dumper, 10
scarico nelle tramogge dei frantoi primari. Questo tipo di rumore, quando non ricorre in
maniera ciclica 0 periodica, anche definito rumore sporadico.
e
Per prevenire e controllare questo rumore, le imprese bene gestite hanno adottato
misure con.crete come I'elevazione di muri fonoassorbenti, I'installazione di sistemi di
avviamento degli impianti silenziosi, la ricopertura delle tramogge e delle benne dei
dumper con gomma fonoassorbente, la protezione dei nastri trasportatori, la copertura
degli impianti etc. L.:industria delle pietre ornamentali, per parte sua, ha invece introdotto I'utilizzo di nuove seghe circolari chiamare "anti rumore ed anti risonanza", e questo
sia per iltaglio dei blocchi che per la sagomatura di parti piu piccole [104].
Quando si considera la questione del rumore la densita della popolazione residente
nei paraggi dell'insediamento produttivo evidentemente un fattore chiave. La densita
della popolazione in Europa varia da 452 abitanti per Km2 nei Paesi Bassi ai 16 abitanti
in Finlandia [72].
e
Le conseguenze dei rumori intermittenti delle cave situate nelle regioni rurali
poco popolate della Scandinavia 0 delle aree che si affacciano sui Mediterraneo
sono naturalmente meno importanti che nelle regioni urbane ad alta dens ita ab itativa. I valori limite delle emissioni imposti dalle autorita locali riflettono questo aspetto.
I valori limite d'emissione di rumore nei Paesi europei variano tra i 50 e gli 85
dB(A)2 di giorno e tra i 35 ed i 70 dB(A) la sera e la notte. Questa forcella di valori
spesso ulteriormente specificata nella previsione di limiti particolari legati alia
destinazione del territorio. In Germania, ad esempio, i limiti di giorno sono rispetlivamente 70,65,60 e 50 dB(A) nelle zone industriali, commerciali, miste e residenziali (102).
e
La maggior parte dei grandi gruppi industriali di produzione mineraria ha inoltre una
propria politica ambientale che impone agli operatori locali, oltre al rispetto dei valori di
legge, I'obiettivo di restare, il piu possibile, al di sotto della soglia limite.
In linea di principio le vibrazioni in cava e miniera sono generate dalle volate per il
distacco dalla bancata dei blocchi grezzi. Le esplosioni producono vibrazioni nel suolo
e sovrappressione nell'aria: difatti una certa perdita di energia sotto forma di vibrazioni
dalla linea di fratturazione inevitabile. Anche se questa energia che si disperde non
rappresenta che una debole percentuale dell'energia dell'esplosione, pub nondimeno,
in presenza di determinate caratteristiche geologiche, ripercuotersi per diversi chilometri prima di sce mare al livello vicino a quello naturale di fondo. Le sovrappressioni
dell'aria (similmente a quanto avviene in occasione del superamento degli aerei della
"barriera del suono") corrispondono alia sovrapposizione di numerosi impulsi di pressione nell'aria dopo I'esplosione [16] e la pressione che ne risulta viaggia nell'aria
come un'onda sonora. Le condizioni atmosferiche, la topografia del terreno e la vegetazione influenzano la sua propagazione.
e
L'esplosioni in cava od in miniera sono certamente una fonte di disturbo per le popo-
2
1
A 50 metri da un mulino in un impianlo chiuso il Iivello di rumore El equivalente a quello che si pub
risconlrare in un ufficio
24
dBA: Decibel misurali con I'aiulo di un rivelalore che incorpora un coefficienle di frequenza (coefficiente A)
che fa la differenza Ira i suoni di diverse frequenze, come avviene per I'udito umano. Un raddoppio
dell'energia del rumore produce un aumento di 3dBA (per esempio: 90dB+90dB;93dBA)
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Martelli idraulici al posto degli esplosivi
B/bUo. Ref.[61]
Cava di Arstop (Svezia) - Inerti di granito
Le ragioni per promuovere il ricorso ai martelli idraulici al posto degli esplosivi in
cava sono legate sia alle implicazioni di carattere ambientale che ad un'analisi dei
costi economici di sfruttamento. Questa nuova tecnica di abbattimento massiccio di
roccia con I'ausilio di pesanti martelli idraulici montati su cingoli, tradizionalmente utilizzati nella loro versione leggera per la frantumazione secondaria dei blocchi sovradimensionati, e ancora poco utilizzata in cava.
Approfittando di un periodo di ristrutturazione la societa che gestisce la cava di
granito di Arstop ha scelto, vista la vicinanza con una zona residenziale, di sostituire
J'abbattimento del/a roccia mediante if brillamento di mine con if ricorso alia teen alogia
dei martelli idraulici.
Dopo avere sperimentato diverse attrezzature tra il1994 ed il 1996, la cava ha optato per una nuova generazione di martelli idraulici capaci di abbattere suI fronte di scavo da 270 a 470 tonnel/ate/ora di roccia dura: la versione sifenziata scelta particolarmente bene insonorizzata (85 dBA misurati a 10 m) e tende anche a limitare le vibrazioni.
Anche se in relazione al tiro del/e volate la produzione di questo tipo di macchinari e
relativamente scarsa, e comunque accettabile nelle cave di piccol~ e medie dimensioni e presenta cospicui vantaggi ambientali.
Anzitutto vengono meno, per la soddisfazione della popolazione locale e della sua
amministrazione, gli effetti negativi del/e esplosioni come le vibrazioni, i rumori sporadici e la proiezione del pietrisco. Se da una parte queste nuove macchine hanno creato
un rumore costante supplementare, in compenso rumori equivalenti saranno evitati in
altre parti dell'insediamento: la tecnica dell'abbattimento con mat1,el/o idraulico produce infatti una granulometria omogenea (200/400 mm) e le operazioni di frantumazione
successive sono semplificate dalla soppressione di un frantoio primario.
Anche la produzione di materiali fini e polveri e stata diminuita (daI12% aI2%1), e
questo rappresenta un ulteriore vantaggio per la qualita dell'aria intomo aI/a cava.
Per finire e stato possibile semplificare i progetti di recupero ambientale al termine
del/'attivita visto che le nuove bancate hanno un'altezza non superiore ai 5 metri, a
differenza di quel/e create dal/e volate dimensionate tra i 12 ed i 20 metri. 1/ paesaggio
futuro del/a cava sara cos! piu livel/ato e piU sicuro per i visitatori.
La direzione del/a cava ha inoltre annunciato una riduzione del 55% dei costi per
tonnel/ata prodotta di granito frantumato e la produzione annuale e salita da 600 a 750
mila tonnel/ate. Questo aumento del/a capacita produttiva e la riorganizzazione dei
turni di lavoro legati aI/a nuova tecnologia ha aperto inoltre interessanti prospettive suI
fronte occupazionale.
e
Un'alternativa al segnalatore acustico di retromarcia
B/bUo. Ref.[111]
Cava di Rubeland (Germania) - Caleare per ealee
Talora e difficife gestire i disturbi sonori, particolarmente nel/e regio']i a destinazione
promiscua (come il caso di RObeland, zona di industrie del/a caIce ed insieme zona
residenziale abitata dai lavoratori del/a stessa industria).
Una analisi del/o "stato dell'arte" del/e varie tecnologie e servito a combattere questi
disturbi. Una del/e fonti di rumore piu caratteristiche individuata e rappresentata dai
segnalatori acustici di retromarcia delle pale gommate e degli automezzi utilizzati nel-
e
28
I'insediamento di cava. Uno dei dispositivi acustici instal/ato su questi enormi mezzi
per ragioni di sicurezza era diventato una fonte di disturbo sonoro per la popolazione
residente nelle immediate vicinanze della cava, specialmente di sera e di notte.
Per questa ragione e stato effettuato, negli anni 1995-1998, uno studio sui sistemi di
al/arme per la retromarcia altemativi. L'obiettivo era di ridurre le emissioni sonore
mantenendo inalterato illivel/o di sicurezza massimo nel/a zona di manovra degli auto~
mezzi, al fine di evitare la circolazione accidentale di pedoni 0 di altri mezzi nella zona
di non visibilita. Allo stesso tempo era necessario che il conducente di un mezzo potesse accorgersi dell'esistenza di un pericolo facendo retromarcia, al fine di evitare
incidente 0 possibili danni.
Durante il periodo di prova sono stati sperimentati diversi sistemi ad ultrasuoni e di
retro-visione con I'ausilio di una telecamera instal/ata a bordo. Quest'ultimo sistema,
con telecamera grandangolare e registratore di immagini, ha dato i risultati migliori. Per
iflavoro nottumo un sistema complementare di attrezzatura elettronica abbinata a flash
e fari posteriori addizionali ha migliorato la segnalazione del pericolo e la visibilita del
conducente. Questa soluzione ha rappresentato una valida altemativa al sistema dei
segnali acustici e quindi ridurra if disturbo sonoro causato dal movimento degli automezzl. La German Insurance Association ha dato la propria approvazione a questa
soluzione.
Interventi diversi per ridurre rumori e vibrazioni
B/bUo. Ref.[75]
Cava di DOrnbaeh (Austria) - Caleare per ealee
La cava di calcare di DOmbach, che produce un milione di tonnel/ate/anno di calcare, ha applicato soluzioni standard per ridurre rumore e vibrazioni: protezione del frantoio e del/a zona di carico nell'impianto e, per le operazioni di estrazione in cava, volate
con una migliore ripartizione del carico in colonna e detonatori con micro ritardo per
ridurre le vibrazioni. Negli ultimi due anni, sono state create due fosse al centro del/a
cava per permettere 10 stoccaggio del materiale e I'instal/azione di un sistema verticale
di movimentazione. 1/ frantoio e stato col/ocato suI bordo di una di queste due fosse e
cos! il numero di viaggi per ogni automezzo e la distanza tra la zona di carico ed il
frantoio ha potuto essere ridotta di piu del 50%.
Nuove tecniche di abbattimento per contenere il rumore
B/bUo. Ref.[106]
Cava di Gaurain-Rameeroix (Belgio) - Caleare per eemento
Questa cava di calcare e sfruttata per una lunghezza di 750 metri ed una profondita
di 230 dal piano campagna. Fino a poco tempo fa si e usato I'esplosivo (lrremite e AnFO) per estrarre if minerale. L'utilizzo di detonatori a micro ritardo ed if control/o al
piede del/a colonna hanno permesso la produzione di un buon liveI/o di frammentazione ed al con tempo if controllo del rumore e del/e vibrazioni.
"fronte di cava con il tempo si e pera progressivamente avvicinato al/e abitazioni,
da cui non dista ormai piu che 500 metri. Visto che agni gioma sono necessarie due
volate da 20.000 a 25.000 tonnel/ate per alimentare la cementeria e I'impianto per la
produzione di inerti sono stati effettuati studi per ridurre l'impatto del tiro del/e volate.
La nuova tecnica di volate, messa a punto congiuntamente al fabbricante di esplasivi, ha permesso di abbassare if picco di pressione di circa if 15%. SuI campo pera
questa miglioria non si e rivelata sufficiente. La direziane dell'impresa ha quindi adotta-
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"",le, ",r>diilldo pOS!J_ un'u/oflf! COfflInlva raplda ~ "tliclfcf>.
3.3 Impstlo vlslvo
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0 .. lamp<> g11 Imp~tori del sen",. COO 000<:00'0 I'importanza di. "" buon proveno •
dl un en"""", apprOCClO alia flouall!icazlona ambia-n',," pe' min"",ua'a I'lmpeno vtsI·
"". In regionl plan.., -..i collin"ri. ",,'..<legua'" prol•• Iona.!la V~liI pub .._ '..
,...Iiual" """ lit c,eazionIf <li larrapierll. IS cui ..1hc8<:i" <li """''''''' 01 "umanlil'" neI
ca"" .."no alb<l,ad. la ridu>iofle <1811.. z<>na c:omprorn&Ssa ,,,.. lln..l.. a<:cfIls,andO il
,ecupe,o nalrJmli.ti<:o ""lie a'.... In cui I'..scavazlona. ca.sala, 01 <rgLJ8lmenl" uno
sl""""nlo u1ila pe, Iklurrs ... vlsibllila del silo, Aquasl'ulllmo ptOpOsito" <jevs osse....a·
,. pe,a Ch& la eslganzs lecnichfI <jella procl<Jlione <jevono cornunq"" _ ' e g8r/lf'JlII•.
P.., c.. ,,1 malsfia~ Inlalll, corns I mlnera~ IncluSlri..M. le qualll8. ""sllan,.. del pro<lo1l0 (0
1S.(Ut c.. 'aneri'lica spec;!ical P<J<'> e ....' .. 1lS,..nlllil solo con I.. mioc:ellLZione dI m.l..•
r\ali p,ovenlenll ....
diu...... <lel gOu:irnenlo flQfl <>fTK>II"n"O. In '1"".11 casl la div",·
se .ons del g;""'rn&nto dIW""" cornunqus _ ' " ....,.,.....iIJiIl .. """" SfI r.. Ulvililo vi ps",
ormai ""....1.. It
~ lIonl.. dlescava>:ionfl "SUII.. 1'10 gm""" di qlJllnlO nO<' .. ppai..
gi"Sli!icsr,;IfI .. priori. In allre <:on<!izlonl inVllOfJ, in cui Mg;scimsnto;, piiJ omogfIn&O
oppu,s la cornpo.I>iofle .sall.. del malsriale;, mano ImporIanla, ..nlvlli1o s.I'anlva e
I..,Upe'O ..mbienlille po.sono cosslst.'...
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Rlnnovo d ..1 nUlrll,upo""lo.1 pe, ,ldur... l.. polv.. ,1
""lfI
OfliciO" dI Frvc!Jfln IGe'manlal· saw" .. ""inia
N(J[!e """" di .... 1>biB di Frer;h8" sono .,,,,.. ..
III1icac1 misJ.Jra per ~ """If''';·
menlo _
.. miss/olll <iI poIv8'" if> pross;mlla del ",,"Iri ,,,,.porwon.- f1OCCloIa'orl "
~l!Jleml di r8CU(J8fO
8CqU8. Ne!/;> movimen,azlone <18118 ...WII"scWlle, poIv8rie
lit>! ",,<18v""'" da!!',,1lo <18gfi impIIIn'i pe' e.....ra po! dispfJrse dIIl!e corrt,,"1 d'"ria, al
punlO cM mull"v" dlffK:iN> osserv"",llimfli ptIIscritll. L'/nslal!azione di gocr;ioiJt,orl S<J
I "".m 'rasporr"lOri. """ un ImpIanlo colIegalO ptI. la racco/I8 <181'" If<X/lJe, ha lidollO
d.a.liC8""",'" la diSpt1rsione del'" poIverf. L 'AC<j1Jll di scoIo. car!ca dI poIwNe .. lit>!, •
......... ,.. po! ed un v.. gIIo rola""" pe, I.. OP'HUiotIi di /avBggi<J. L'I1l1eriot. acqu.. di' nsw,
''', """,,,,,,,,,,'e
f9>i... irne, iJ e""''''a .." un depurelOre ptI, la ~f}plJrezione del1"acq<JtJ ""lits Mile l.. tlfIhi'JIiA.
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In ~ caso I'lmpal'" vIsIvo non ;, lacikl da quanlllica's in I..rmlnl .....01ul1.A1 !lj la. dl
ognI con.~m,ionedi ClI'ans", SOlIlI"ttivo, ~ !allo ct>a "na cava od "n.. minis'" sla, 0
"ill1'.
""rl_
meno, llg'adevole all..
sop,alMlo UEIQ q ...... llona ~ ln1eg'azione ~I'"ml>i..nl"
Qrcos1ant... $dwmIa'lJr"lisict>e .. IlIfllJrali e<I • _ 0 <loO po•• "ggIo, rllegran<lo
gli -.,.",,; n>pograIici " nalUra~ giAo eslstend, aono tL>1li aspsttj O'lll contrlt>uisoc>n .. cara,·
Iflri>:Zare l pMSaggio 10<:1II8 [lI~ E' <l<.o:'oqu8 chia"'rn&nle dilliciI8, "" non ~ , v1Wulll,.. ,impallO ... aM> In una manlera quan1i1al"a con '" slrumenlO dl norma .. regoIamenti.
Bibll<>. R,,'.{ll9}
Un slsl..rna glolnol. per II conl,ollo d .. lle pol .....rl alllc....
G_relmanl" .. con_a 0"" 1'lmer.. OM per un <:<>110 pa"saggio si.. una que.tk>IlIf sag""lIivs CM] Cllfl, pe, .. sempio.•1 • verilicalO dlfI
pubt>lica sulorlla sbbla
riliutSlOIl fila""io <li una sulonz·
,azlona .. U'escavaz1onlf quando
EIQ• ..,,,,, ~ez""", ..I propo6~O
eno ....1. mossa ". d ..11e POPo!".
.ione locaJe nol ....ne IfSsociazk>n1 .. mt>.nlilll"le kx:all. H...........1·
1'-, "",,"so '" "",va sono obbliga,.., sia .uIIa DB... dell.. di~
<jells Valulazione <11 1~l1o Am·
bia-nlale CI!>a <l8l1a procOKl"'" di
"uloriu,zione, a planla'.. oc:h8,.
u"'"
Capoo1ade IFrilocia.l· Sall!>jo allllYK>08.II
11 ~ro fJ/ _
s~ tJi C/lp(xJI;Ide 1000.000 ~'e pet /lflI>O}. vicli-lo.
_ , 00flIierI8 un'aILt parctHllua'" fJ/ oiIic8 (c/fr;If ~ 92%). Per r;onIIrJiere!'em/s$IOn<l tJi
PQ/vtKf IinI • ~'''ro insIallaiO un sIsIama gIoIJaJe di 0MIn:JI#0 <J8i Ira
cril!cI di..miss/one.'
""lis .,.. zlornr dll",nlu"",zlon..·macl".. 'ura. ""lIs zone di "Iimen'"zion.. <1eW!mpjJJn.
10 ptlt csdu'" <1al """.~· .. Ie (Jr..zzo. lu"f}O' "".,,, fra.porlSlorl, L'in'ero Imptan", 01
.,.. 10 coNocelO in 10.... .. le po/viirl .. blJallul" dIf un ./sle",., di ""mll"z"'
rorz.. ,,, ..
lillro a m"nicfla, t. poIven' lillr..'. ""'0 comparta'" in DIocchi. rim
uI nlfSlrf
're.port..
11 .ISle"", .i 01 rive/aro moll" efficaCff ",,1 confronl/ <18l1a poIv8ri IInlss!'
""', """'" .vldenz/,s"" '" ml.u", r;II coolrolio .. /f..IIu..", In 8 ""nil di "",i...."",,, I W/C'
chi v.. f<Jri r;II l.l2 m(J!m' dl
(con u".. me<1ia dI 8lJ1(J1m') .ono .,,,'1 ridOW .. o·
2lJ1(J1m' """,l'Insl..llazJone de' tWO"" aislemlt,
pun"
,fJfI.
po!VH'"
•
11..
In v'"01 """"",a Chill mulam""ll .ignllicaUvl dlpen<lono dallipo <li paasaggio, <!a11S.LJ8 conlormazlona topog,alica .. <!aIlS vr>getazlona: """ cava SU u" lia""o di
un.. coIIIna. chl..ramenla plO v1slbile cha """ cava in 105"" In une 'egiona plalla ..
_ v a . L'!mpal1o romp""i"" <jel" c.."" nelloro _
non <je"" pe'b .....'" so·
P'awalutato. MoIIa 're di loro sono ben maschfl'a'e.
""ICe.
GIi !mpjJJ",i dI R.:;1JeIIfr1(/. d1Il produconD ""~'" per
sono .Iali ~Ia""""
'" nnnova" " ris("'nI.m.li. .., " .... dl migIiom'" In part.roll". 19 /om pr••,azloni ",,/1o 11
profiJoaml>ier1la19, Gf/.1on:1 di Finno....""'''''' sono inlzlatl naI
la rnmutlut'lul<':"" <ifJfIlJ lmpia"li di '",,,'urnezione. mII""","'ra " ....
ptIIvMMlldo in p"rllCOl/l•• ~
Ioro iMrIa""",,,, I" lJM .'","uno Ch!us.a • gen<tr..lizzalldo I"u"" dfJWflCQiJII. I <Jepcsili a
cieiO aperto in"""" .ono
.,x;Slali.
Tu"a 19 ~silJili Iorttl dI "",Issione di poIW>rl sono .,,,'" aqu~'""""
'98910 .tabilinumlO per la protJuzione d8I/8
la ClIv". gII impianlf, ptO<Iucev..no
'0.242 ror>I>fJIIala "U"armo di poIverl, ""' /997 d va!Or.. dI poIv6ri r8!Jl<tua 01 .'alo ridot!o
a H 'oMfJIlale. 11 si'" di Rubel<>r1(/ 01 ,,'a'" approvalo d"WEC Eco Aiidi, OWi,u",.:e •
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locale. e. ova _'ono. a <:oI\1ro/la'e .. scarpa",: a q .....1O in<Iip&rI<I8rll~"'. <lellalto
che un gk>rno liano. 0 meno, desti08ti ad un ""-,,nora U\ltiuo. Pe< asslcu'''f$! d ~11O di
quesla miaufa a <:hit 1'lmpallO llioivO <l8lluogo $<lIlenu1O oono <:oI\lrollo.... ~~1O<iIl pubbW.
che possono monIlorare 1'.voIuziorH! <l8l 0110 per • "amile di riIkrIIi penodici,
In concl<>S>one".,..o di,a che I'an!vd~ aW"lIlva. a" all,lIil~ au.marie,.possono
aoa'.. un Impallo lIi&ivo. Q&f>8f8lm<m1.. 01;"""0 come una PG'dl18 <le4111 ols'bi",~ 0 <Ie4
ca,alla'8 'ura'" del pa8sagglo. CiO
In p"rlieola,.. PG' le ca"" .."...le oul Ila<'OO cl'
collin. 0 mon18gne.
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Un won progetlo eel ~ <:01\,,0110 degll a_Ill geo.mor101Ol1leI PG' minimiu,,'.. I'om·
patIo llislv<> """" PG' un Imp'8sa un fmporlanla SlfUmflnlO di JIfOff':"z>one della propria
Immagine. P., 1Iisl1.,ooi a cl"'n~ d;I"t~ ... prima Imp,a.oIOf>& che ncevono • qual'" del
buon in. .omenlo _
cava nell'ambif!nla ""a la ci,con<la. Que.,o ~ ""'0 in p a _ .
PG' ca"" ell
ornam""lali in eul a,chl'ot~. di"'ll00i <li
00fl() "",ita,' a
<:oI\I1OIIII,a, 5UUo "8080 !,onta dl o""""az_, la qual;U!. del mal.rI<IIe <:he camp,,,no.
,e
canl"''''
pie".
Casl Pratlcl: L'lmpalto ".Iel".o
Un aectlUO Ilia Clva ch. auornl\lll" "d una '"ttodl
BibI/o. R.',[501f171
Cava dt Moolmltr<:::\' IfranciAl • Ge!\SCl
pr.. ss! <1<I1Ia cilfll di Bessacourt" lfi una M ... ~""... rona"lica, /a cava dlI.IoI>I·
"",rry si p,...""la come un l/Iacim,mlo soll.."a"<>o ""I CUOrtI r1I un zona monlay"".B
ben """.........,.., /n occasl<Jfla della co·
sl'UZ/on<! dI "n nuo"" ,vincok> au'osl,adala. tl/ • reso n<ICe"sarlo prowfX1"m "
sposlare /'acea .... d<>1!.. ca"a "o"""a·
101";
-
L" dlrezione az_Ie ha (iunque pr..'
M lull.. I.. mlS"'" nace..... rie a' 11'"" dI
98"'mlre u.1Wa inregrazjon" naJ "".....'}.
yio: r;.""IIO della .'11<> a,cM",lontCQ k>cala, pr.."""zlone del rumor", l1".,/<)ff..
"'" ''''ffk:o, .. le. I 3/li.> aulom"zzi p&anli
che giom,,'m..nr.. accedcno all8 mln;..'a
soll"rran<la (200 """ 1Il/"sso "sl'8Ilo •
ISi.> con 11 ma'aFiJiffl "ee......ri<> al ""m·
p;"",nIO d ..lI.. ga'Ie'ie) "llllzz..'anflO ;n
luturo Un IUm>fll, cosa ch.. I/mll"'" !P"n·
damI/r>'" ffI ..mi._,sonore.
n""""" IlCCtI&SOdtIBB ca.... <:0$1 COrIf(/
'J!i ullici ed I capannonl, sono .",11 spo.'al; .. nord del (1Iaeim..nto, In """ zona
",lallv"""",,'.. poOO rJrtJanizzala • consJ·
•
<1<I'8Ia ccome un ambienla nalu,ala de proIagga'ff.
I1 proge'la
dtmque r1I ~r .. ""as,.. ;"I",.'runure In manierlt de larle
assomigl~'",,110 .1iI.. local<> a "ar1lzional<> ""'le fanone a con. in"'ma (con. in,.."",
quadrBta """"''''''''' in con';n",> deyU alloggl a dell<> .'a"a). r..1Ii a faa;ial" SOf1O .'al;
crn,ruili in malariaU lrar1lzionaN. D'allra pan" I'insm"", iNIlff1 COSlruzionj • sl,,'a rtJaljz·
zala In ZOfllI t>{JricoIa PfO(Jrio pe' avila", ognI <fislurllO alia IIora fX1 alia fau"a IOCIJII. In
"ggiurlla alMfj fKi alb<>.1I SOf>O .,al; pia",all pe, lavorire l'NJbilaliNIIIfI sp<ICia nalurall,
vegetaN fKi anlmall, Iocall. , /avon, ""z/lll' na~'aulunno iNIl 1997, si SOf1O ""mina'; naJ·
"a'" .tomalo In 14.2 miIioni dI euro.
"aN!O 2000. I! coslo lo'al<> pe' i
p'_
la""rI'
Una convanzlon"',..n'..nnal. pe, p,o'egg..,a il peesagg;o
BibI/o. R"'.[3lJ]
aassjo Qft Maml'jM IFmocjlJ) _calCAr.
(11"_'"
"""rI
Nalla r"egione dl8o<JiognI>, cit>que ca"" sl"1IIano url
r1I2,500
r1I
calea'" duro C/Ie rappreS$Illano ,,"" produzlonil ann"" dI 8 mJ/IoIlI dI _ I a l... 11
grand<> prob/<Jma dI _SlO yiacJmento " "'PP""""/aIO dal fa I/o che, pe' 'agionl geok>fJ/Che, • necessaria
una 'onnella,a dI ","a r1I COP"nura fKi lnerti (sas,I, "rgII/rI
a ...bbiIr) pe' pol.'" ... lra"" dua ton<>ella'" dI it>eni. Una soIuzione 00ginal<> do.... "a
......,a '""",'a pe, dare 1JOhJzI<>n.. al probIema dello • 'occagg;a dI
ing8n1l' quan_
MA dI malaFiJi'"
ViSIO CJ>fI per <HI lung<> pariodo si ""rebN rivelal<> irtIp<>ss/bIN> MIIoca'" Quesla ,,,"''
in !orl<1o "lIa cava, • slalo slrJdlaro dalla asscelazlonil del sallore un ,"",wall"" piano
IrenleMale.
Dopo IP>O SludIo deIIa lopogralia """'le, gIl archilel,1 del "".. safJ9/0 haN!O Itx>,izza'"
la raallzzulorr<l r1I coIII"" arr"K;!aU, morlotogJcamen'" analofJho" QU8!!<I del ri~"" na·
tural<>, Si...... al'..zz" dI circa 6l) """ri, Slasso aIUn"""",mo rl&perto "I cor51 d'acqua.
<>sir",,,,
,e.
_SI..
S'BS$IJ parKMnzB, ..
I! progel/O, ImmBgfnaI<> dan..
del fKJSl<> """ la coIlaDc>rBzIon6 delle assocla·
zK>ni iOCall, As1810 Sludlal<> " d!scusso pe, Im Bnnl delle ammlnlsl,aziof'l/Iocai! prima dI
..ssara appro..Blo. G'ule a
proge"o cumuli sparpag/lall ,,/la rlnfu... sono stall
Impre."
_'0
I
rlcornposli. le _ l e vie fX11 naturall C<I'SI d'l>CQua SOf>O .'all"""..."'aH, P,,, mIf1/io"".. I'aopello del ",,""'fJfJ/O • minlmlzz a'" I'Impa /10 "",I"" SOf1O stall' planrall .u que.t..
coIIIna moirl all>erl.
La """ .... nzione ''''JkHuII<> "'" ImnlB "nnl' sla'a 1i"""la aNa Ii"" de I"m i ""rteel.
p"ml"
uno sviJuppo M>51$1lil>ile ed eooJ<>gico delle a"MIII in<1"s/riaU ""Iv..·
gua'dandO al lempo sre""" le a"",,,",,, Imfslicfla iNINa regione.
"""""",,,A
Lo s,udlo d..II'lmpallo ".;slvo slm"lalo si comp",.,
Cava dl SlnlscolA ISBo:!llIlllA • Ilalia) . Ca!cDre pe, C9rntl1!lO
La ca"a dI Sinlscola ha dowlO p'''''''''are, n<l1 corso dI una ",'anza r1I a,,'orlzza·
z!orl<J per ".nll ann! (In "'!1k>na dl 41JO.00 """'etlare/"nflO). uno ,10010 dllmp"'/(}
am/>ien'ala, In cons_,aro"" dBl""'Bva/(} ImpIJIIO vi5!vo .ul paes8fJ9lo, ll'U6./(} .'u·
rJio rJj impIJl'O ambrenla19 A sla/(} uno <JeI p,im; in ilB11a Bd urmuare 'a leenk:a del
monUor-BfJ9/0 dBI I..rrilori<> .. _
sua mOCilicazlonil n ..' corso iNIl!'amvll~ "/rail"'''
con un mo<19Ilo Inlormalico. L'anall.i <JeI PR..sagyio h.. cosl ""'0 pou!b!!e la CFHZIo'
ne dell.. p'e""'.... PIN I f"turl inr.."",nli dI 'eeupero amt>ien'al<>' una PR"" <1<11'" ca""
sarll Ira.fo,m8l8 In area nalurail.lk:a .. la '''''an'. In zona I"r/sllea.
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• <li~;01a do'" un .alor" globela "p,&CIso.
_,.,,>one "'"
La oogIie di -..nza appIicata agIi sc:ari<:hi.in f8IBboroe aIie _ _ carah8fiSlicM_
ralt\a """""""'. variB ~ -""'"'" i PaesI, la tegit:ri a la con<lirioni_.
t .alM m&S11m1 a""""ssl pe' I If.. """,me'" sopt'" indM<luBll si "tuana a 20/100
mgIl pel I aoIidj In sospe<>sion<l, do 40 a '25 mgIl Pt" I BOD (dOmanda bioIo<jca di
ouigana) a Ifa 5 a 11 Pt" PH. AncI\fI gII Svtlfoememi &c<:idonlatl pasoono _ ,.. sulla
'looHl. dalle acque SUl'/OrI.,""i, soprallullO ... si "alia dI k1,oca<t>uri u'lIiua'lln cava
r>eglllmp<anli.
SI.. mI a circo+o cl\iuso; j ,,,Uul passana nlll t>IlCOnI dI <!ecanlaZlone a c~latihcazlone
pfima di
an'implanlO dI lavolazlone, con ~ D&t>&10:l0 che K conlUmo ne"o ell
acqua • "sl,..marnenle modeslO'.
toma,,,
I langN di riSUIta <Iel "al"'me<>lo
""lie ltCQua. que""" non rlawiali allO sl.. uo 1"0·
<!ull"'O, oono talora rK:i<:lati C<>mfI SOIlOpr<><lOIlO (• ., """mpia pe. 1 ca""~ C<>mfI am-
mo""anti in "9,>cotlu,.. 0 MlI';ndustM "",amica).
Glllnveslimonlllegall alia lu!&la ""lie lK>Cll'" raPl"aseNano senz'"hlO,
dogll irw"Sli""",UIn campo amblenlale, una cIelle voci pI~ signlflcallvtl.
neIl'aml>~o
_rea
SI P'J6 an,1 di'a """ la
a lo ,,,;lupP<> del I""",euo pro<lullM>" <leg" Implanll
dI nciclaggio <!alle acqlNl. Insiemfl aOB ""Slruriooe "" alia ....tall82..".,. <la{lI; Implant;
....si ...soma mMa pa~.. <l&gI1 ......
cam~ssiYI d&lIe iml"""" del sellor...
'''''''''''t,
°
C"SI P,at;cl, l .. l",'..la d ..lI.. acqtJJl In Cava
Ploprio AI line di.....-itare quesli .............., accid<InIaIi, moIIi slOIII son<> alati compIuII
pel 10 sWuwo di I'OlOvtIl8O><>logie, sia <la p8rt8 <lagII impIencIi!ori claiM""''' cM <l&lloro
lomi\ori. GII oOi _ , ..w;uall nei Ci<CU<1i di IIlSCBvalOll a pale. sono alllll
•
man", _litc<Ii <la oOi bio<legIadabili. AI line di _re """ Ionla di inquinamenIo nei caso di
una Ioro lYooi usOta 167J ed """""" sono stala """"a'" cava zDnfI p<ol.. tle ed a ..........
slagna pe, OTvnagauina'a IJII klrocart>url ed I mt.IIi a<! ....... _DIll.
11 "ana""",1O <lItH" acq.... Pfima cIel Iota ril&o6o .. camu"""" _'alo onna; una
r&g<>Ia O"""'l"" .. ppIicllta .. talora la q""ml\. <1&118 scq"" rlIase""" • J"'ra->r>o m!glia'a dI
qualla .wlala afJ'lmplanlo dllavor",,,,,,,,.
P&l queIoct>e rlguarda rutiiuo<lal'acqua,
la 5&,100& dei capilOlo 2 <*licalB d&ocli""
ne dei process; p«><lullivl akria a CQmI'f&n'
<le<e l"importarua .. la
degIi UlIHz';
deII'a<:QU8 n&Jr"on<!uslM &s1"'""'a, _
C8vt1
di PNlIIB omam""lBle ad ..... mpio I. rocc;a.
_uo lllgllala oon 1'"Mo di un 11""0 d'ac'
que. In aM ca"; In"""" ra<;qU8 ~ uliH..ala
1"" 18OliIal.. ~ pompaw'o dI malariB~ Ifa la
cava a 10 .talJdime<>lO. SOllO!orma dl Ianghigl;e. od anoono. utilizl:alll J"" puIi'" '" maleria prima a _""'PB"'re i mal_ll'eui_
loIO scoria 0 p&l 5&lanor.al" COIl 1"-""'" I
ma"""'~ dI~ In ,agion& deila Ioro <!MtrS& d&nSiI•. L'acqua. uU~n.tIllI alt,,,,,1
ne41a "',S!ll>1oo& ""Ita calee, ne!la poI~u", a n&i tagfio ""'la plerr" om&me<>llIIi in "'bora'
Iori<> a 0'" ,'aDbalfimenlo _
poIIIeli.
_<Sil.
CMI mIne.a~, com& ad a""rnj)io iI carbonalO dI caleio od H lalCO, sono consegnati
ana oI;"'lal, SO"O I""'" di flOIpa umida.
tn conclusloo& si pub <li", etI& la lavorazlone <!alle _len,.. ml",,'aH non si pOl,"t>I>&
P'OI"io la'.....ru. acqoo. La maggior part.. dell.. "PA,..IonI, pe, a"'o, uliliua "'" si·
"
81b110. R..f,(l37/
Sve,jIl, Talco
IfI SvtIzIa un ~ ~ I8Ico _
IJfl ~ ~ stea'/'a silUalQ;, una regitxI<I
moI'1/l9'IOU, 11JIocchI. ctre sono uriliz-;:aU anche per /ami a .I<de ill_life. sono S8pllU a
_ 6 con ptOCIJosi act acqtJe. che /ung& rlJI "'J""Ifl di t a l f _
L'acqtJe per I.. ~ <li ~ .. puiiIum it ",""",la da """ .-ooc:hilf /ossa ~
scavala _
P'fI"'Id8I'I8
<ItJI ~IO" riempillJSl per
~
_
acque "",,,,,o,;e"" d6I per.dio moI'la~ Cluesl& acque nalrJno/i sono <MIZZBI&
JJnch6 negti.,.,.,nIi dI ~
0u&sI8 _
naJImJII. di ~ meleOllca, P'*M ~ tII7>BIfJfJ"'. lilrlano ne/1J<)/fI)SU<}k)
monlagn050 <XJ6.Mro <ill roc.o::& ulrra " " _ . _
di rame .. nidl8I. In
con 1&
aurorn.l _ l a N . - "'fJIOfI" la Q(JBIit8 _
""""" ........ ""J'*rman18 conIlOIlal8 in
_ 6 puntI aJ line III conl1<>lel<tche falfivita
non _
in periooio, piUa _ ,
r ~ ",,"""1& d&I!agO An" <kJ/la ...... .ana ""funoJa di flitNicazioM.
In raaJIJt si , OO<ISlalo et>a 1& acque et>a MMoIrlmSilaIO per la V&CC!IIB fossa .. ctre oono
Slale utilizzaM dulanl& la IavexaziDniJ sono di {}f8n lunge ~ rNgi/o<' quaOUl tisp&rro B ~
di pa"M\Z8, In parlli<:ola'" ~ 10<0 COflIeniiIQ In rame"
_""IQ III piU d6IOO"'- I"
ca.., ~Ia~/ M
dllalco _
/os.sa _ l a . in cui si .acccJgono re
acqu&, agJsos """'" una SOIIa di
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•
sedimenti acidi del fondo. La decomposizione della materia organica difatti realizza
delle condizioni riducenti per cui i solfati si trasformano in solfuri che precipitano if ferra
a riformare la pirite. Queste condizioni riducenti, che si instaurano tra I'acqua ed i sedimenti del fondo, agiscono come un forte filtro che elimina i solfati non appena essi entrano nellago per effetto delle acque di infiltrazione. L'ampia zona riducente dei sedimenti
blocca anche parzialmente if passaggio dell'ossigeno verso la falda acquifera sotterranea e diminuisce perch'; anche la praduzione per ossidazione di solfati. La materia organica costituisce d'altra parte un buon nutrimento del sistema e favorisce uno svifuppo
vegetale primario, che a sua volta genera la produzione di carbonio a partire dal CO2
dell'atmosfera. Questa materia prima si accumula poi naturalmente nellago, rinnovando
10 strato di sedimenti organici sui fondo. La svifuppo poi della fotosintesi e di ulteriore
aiuto nella lotta contro I'acidificazione e nel mantenimento di un PH equifibrato.
11 principio di laboratorio in questo caso e stato applicato ad un lago a grandezza
naturale e con un monitoraggio a lungo termine degli effetti e, se non si e ancora
raggiunta la certezza assoluta che I'eco sistema creato sia stab/le ed capace di autoregolarsi, finD ad oggi i risultati hanno dimostrato una buona stabifizzazione del PH,
senza alcun effetto collaterale.
In ogni caso if vecchio insediamento estrattivo ha permesso di realizzare un laboratorio a grandezza naturale per 10 svifuppo di tecnologie d'avanguardia in campo delle tutela ambientale if cui interesse e di gran lunga superiore a quello dell'industria estrattiva.
Gestione dell'approvvigiol'!amento dell'acqua
BlbUo. Ref.[136]
Installazione di Pobenhausen (Germania) - Sabbia e ghiaia
In occasione della predisposizione del progetto per la realizzqzione delle cave di
sabbia e ghiaia di Pobenhausen i bisogni complessivi di acqua sono stati stimati in 500
m 31h. La fomitura di acqua, tenendo canto dell'apporto fomito dal sistema di recupero
delle acque, pUG essere cosi meglio precisata:
• Aequa industriale rieiclata
da 270 420
m 31h
• Aequa di processo del sistema di ehiarifieazione
165
ni1lh e.a.
35
m 31h c.a.
• Aequa naturale da pozzo profondo .
Come si pUG apprezzare, I'acqua "fresea" rappresenta quindi solo un 7% delle neeessita di approwigionamento ed e pescata dalla falda profonda alia scopo di integrare le
perdite legate, tra I'altro, ad evaporazione, dispersione ed umidita residua del prodotto.
L'acqua di proeesso, utilizzata nelle operazioni di lavaggio e selezione del materiale
(separazione della litta, ete.) e fomita da un sistema a circuito chiuso e continua ehe
integra le aeque esauste ehiarifieate.
a
3.5 Trasporto e spedizione
Una volta lavorata, la materia prima estratta deve essere trasportata. Considerato
il fatto che il valore aggiunto dei minerali non metalliferi e in genere piuttosto modest~, le questioni legate al trasporto ed alia logistica sono fondamentali per la economicita della produzione. Se si considera poi che i minerali sono pesa'hti e voluminoSiB, si comprende come spesso i costi di trasporto siano superiori al costa della mate-
• 11 calcare grezzo ha una densita di circa 2.700 Kg per rn'
44
ria e della sua produzione, con la sola eccezione rappresentata dai prodotti di alta
qualita, per i quali talora si pub verificare anche il caso di un trasporto oltre mare. E'il
caso, ad esempio, dei borati, che si trovano solo in localita specifiche, 0 dei minerali
che possono sopportare anche elevati costi di trasporto (per esempio quelli che provengono da Paesi non europei in cui e praticamente assente ogni regolamentazione).
Fatta salya qualche eccezione, i minerali prodotti nel rispetto delle buone pratiche
ambientali e sociali non possono esse re spediti a piu di qualche centinaio di chilometri
dalluogo di estrazione. Se difatii esistono certi tipi di marmo di alta qualita che possono essere esportati nel mondo intero, la maggior parte delle sabbie di media qualita,
per esempio, non pub andare oltre i 150 chilometri senza superare illimite della convenienza economica. Cosi e, ad esempio, per il cemento, la cui consegna su strada non
supera generalmente il raggio di 150 chilometri, mentre addirittura nel caso degli inerti
si pub considerare che essi devono raddoppiare di prezzo se sono spediti a piu di 50
chilometri dal luogo di produzione [38].
e
Quanto ai mezzi di trasporto impiegati osserviamo che iI trasporto su strada senz'altro la soluzione piu costosa, e quindi utilizzata il meno possibile. Tuttavia I'utilizzo di
zatiere fluviali, che e un mezzo meno costoso, e limitato dallo scarso numero di utilizzatori che si trovano nei pressi dei corsi d'acqua navigabili ed anche iI trasporto su
rotaia, che pub essere una valida alternativa, non e sempre sufficientemente f1essibile
e aftidabile: il suo uso e limitato infatti ai ben pochi c1ienti importanti che hanno un
accesso diretto alia rele ferroviaria.
Comunque bisogna considerare che le condizione del mercato globale sono in continua evoluzione e che sempre piu frequentemente enormi navi caricate di minerali
grezzi giungono nei porti europei. I fornitori di queste enormi "cave virtuali galleggianti"
hanno un costa di trasporto valulabile in soli 0.15 Euro per tonnellata per giorno di
trasporto in mare [69]9. Si comprende bene quindi che la sceIta del mezzo di trasporto
venga eftettuata in ragione della sua economicita.
Passando poi a considerare il disturbo arrecato dal traffico, vediamo che esso e legate
essenzialmente al trasferimento della materia grezza dal luogo d'eslrazione a quello di
lavorazione 0 dal sito estrattivo al piu vicino porta fluviale 0 stazione ferroviaria.
AI proposito ci si pub chiedere per quale ragione gli impianti di lavorazione del minerale
grezzo non si travino sistematicamente nelle immediate vicinanze degli insediamenti estrattivi. In reaIta osserviamo che essi sono vicini alle cave ogni volta che cib e possibile, mentre
si pub comunque verificare iI caso che siano le particolari condizioni geografiche 0 topografiche, oppure il rischio di un impatio ambientale eccessivo, a scoraggiare I'insediamento degli impianti di lavorazione nella cava stessa 0 nelle sue immediate vicinanze.
Inoltre, in molti ca si della attivila estratiiva, gli impianti di Irattamento sono circondati
da giacimenli di minerali grezzi differenti che sono coltivati successivamente nel tempo
e gli impianti non possono certo essere smontati e spostati ogni volta che il giacimento
oggetto di coltivazione si sposta di qualche chilometro.
Nel caso particolare dei minerali industriali, calce gesso e cementa ad esempio, gli
9
Costo stimato per una nave di 100.000 tonnellate che navighi per 800 Km/giorno
45
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I....""uzione delle""';, dull 0 I'" viagg! III giomo P'" ognl c""t1I/() Msrano
p"I /fasleri'" 11 mI/>e,allr fJrezza IIilo SI"bIJimflnl<>,
11 SlS'ema non consu"'" _rgIa p"rdW I vago<>eW scan<t<>no P<lf fJ,...,I/j, anzl Mvono .....a'" lrenall n",1II Iom aisc<lsa' r"""ro
C<lIIafJaIO lid u"" dlnamo ell<>
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Cava <li HaM.taU,," (GlIrmaniAl. Calcar.. 001 """..
socIel" esl",a r;i1Cll I miJfone di 'Orlr1<INar.. "U'"""" dI ca"'"",. ",""nz,al·
""",ru pet la prrxJuzlone dI ca"'" vlv.. lid irJnrlalll. preclpiUlli di ""rt>onelrl di """'''' a
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La maleriB prima ot ... /relle <la un gitrcimento Dt1vrJn/a11O <1i eleva'a PU"'zz~(~0J"
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un WJlcolo cha la le 5po/a aWinlumo rJB/la ""v•.
S{)os'andOSi """ 11 tempo r""'vil• ..sl'aWva sampre pIil in baSSO, si tl1NO """"..a·
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/la avulrl ovv!emenl" p"""nll coosa17.,'. ..... suN'emi.sioni d1 turl1018 a di gu <1i se<orico.
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le"eno coIIivabUa ""Itam",,'a a quell<> .terlle SOllo.'snl" (il c.d. ·cappel4aocio·l ad I
mat"riaU duri e 'occiosi non dl,el..menle val<>rizza/)/~ <>alia co/tivazlone m!ne'arla 0
""" sono p<o<lonl ",,'ie ooarazioni di ·sco/turamenlo· pe' la me.... a ,,'-'Cl<> del giaci·
menlo rice,cato.
Casl Pratlcl: LII gestione dallrllsportO In ceve
11 ,rupnrto In cava a .....no dl 'el",,,,lca
superionf a ~ <k1gii eulorrllUlI. Ou6.la SOIuzior>ft, pe, anro, si. resa pOSSibiIs
soJo pnw;e l'ifIsiellazlone dI uti l,anlokJ pn'mario nellivaIIi piU profonai <1eIIIl ""va (ie
laglltr dei bIoocIII i"'S{XXUlbIH P'" ""slro M ... difenl _ r e """tenula). L'asperianza
ha IJ(JI rJimos'''''o ell<> 11 Irasf..rimanro "~'_"o """ 11 rlc<>rso a nas'rl ,rasporlaiorl non
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"piU c;<>mpB'I/)jla """ I1 ri$p6'I() detI'a_I", mtI ~ .. piU~.
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Alcunl ma'..rlali non .Irultabill si pessono Iro.ar...nehe in... ,ill nal banco _ n o dI
.Iruttamen'o min.,aoo, ....lto forma <Jj 0C0rifI.
In!l"" lang<>" Ilna po.sono ancha " .....,.. P'O<k>ni <Ill1 I"'ttamanlo del'" 1lCqU<l
proce.so In cava
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zlonl dl ,ltCIlpero ambl",,'el.. Od
n'ualm..nte ardl.. di un loro UlIIIlZO oome .... tlopro<lolllln la",," dI Ingegnerla c,
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eav. pe' ~ 'ealizzazlone dl
"sctlerml prolelllvi con'ra la <loWu_ dI
.. f\"'lOI'e. In aleuni ea.l. In ragione delle panicola" ca,atteri.llehe mlneralogiche •
ques,l ,.. "",,1 .. 'occa po.sono .......' .. uliliz"li oome mal..,,,, secor>daria pe' la ",a·
Ilzza."''''' di lnartl. mauoni, ca,amk:&. ale. NBI ce$o pank:ola,.. den" platoa OmBm",,_
lall ad .....mpio .... 1<> una pe,c""'u"le cM va dal 30 al 70% della ".""a COIII.ala .,
lra.l0,,,,,, In P'O<k>ltO nni,o (1041 .. ,a pan" , Ianl", """e,o qu,"la I'<>pp<> I,,"su,ata C
priv. del" ca,atlarislich.. oma"",ntar. 'lChl ,.. C gtl ""Ani di ...gaglone,. ullllzzala
n," ... l1o'e detle cos"uzlonT (manutalll p'&COflI"zionlltl, In.. llll 0 del mln..'all Indu·
slriall I1 e,ileri dl QU.II'~ dBI p"nlO di 1Ii.", cI\lmico oono """,,<$I dB queIIi p'opri.d Un
utilizzo di 'ipo omamen1l"), Per quell<> """ ''slu'''da In panicolar.. I lini ad ~ !II'" prodOtIi ""n'aoOOllo deR·ooou.lria <1<11 calca'. _rviamo """ """" sono riciclall '" agri_
COllu'" comB ammendanti calca,al owure nall"indu'lria <lal ca",...ltuzzO pr"-cont,,zi<>nato. IllnI sono ge""ralment.. <lal prodolll <Si scarto susceW/)/li <Jj una ~llerlo,.. val<>ri.z·
zazior1e.
potv."
bu"",,,
NePa maQOlo< pan.. de! caslla rlOfmallva slala" e ,egionale non dellnlace come
rillUlI I1 'cappellaocio" .. gll scani di P'Oduzlone, pe1Cllll anlitUllO non sono 'IIMI .. ~
perchol "".I 't1CCO<fl.ndalo I'accanlona"",nto in "'51a deU" '.. allzzaz1one delle opere ""
rtsi.lemazi<loe am/)/""tata fi",ta. Anch<I ne-! c..... 'n cui QUOISr ultima
conslsle'" ""I """'plic<I r\modeltamenlo <l<ll1a fOIl... di eoca.azlone qu..... """razione non
de... "8$t1ra <:onlusa """ un riefr'lpirMnlO .11a tin!u",", La maggiof parte dBI.. imp,.....
"" cavil dilaW .etellonano preventiva""""a 1 maleriali <Si """nO, SIlIvag""r<lII.r1<lO ad
" ...mplo 11 t.."eno COllivo, rlooo dI mal.."a o'(I8nica, Ulile nell.. "",,'a.1on1 di rilregeltl·
zion<> dellerreno di oupellle"',
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Wila"", qu..." ultimo si laetlva carlco di sensJb;llzzara le au'orila Ioca,; pe' la """Izza·
z _ <JeI pn>gelro. I prlml «>r>dJJggJ 5/ sono _ , 1 /ncoraggIa",1 If, dala la f.me.. con"""""z.. degIi Inte",", If' gIoco, l'.ur<XizzazionD 'u bffn p'.a,o rilascia,a.
La soc;.,I. mi"",arill ha eS''''"0, IXIfl l'auSilio di ufUI dmgB, (j(J,OOO tonMIIale di
gl>lala ao"o n _I/o della I.. /da DCQ<JII"", I_Jizzar>do cos! flIl alagnl deside"",I) de.tI·
na'e ad _e,., ""rlcala su au'"",,,zZO a quIM' a ........,a alia Ia""",Zf<>nft. Cf)tItarnporB·
".a""",1fJ aR'av"~re dlH lalf{)f/ di .sI""_, .fJfIiva Wz/ala la plamumaz;o". dagIo'
a"",rI, otIspugil tt<1 "",e e"""nza. a pian", acquallche. In Ques'o mo<Io q<1an<kJ lurtJ1>O
rarmifUlli IIa "",,' dI approlondimllnlo <JeI bacin<>, anc/le IIa If{)f/ di pianwmazlc1ne Win""m lermlna/i, IXIfl le ""'"" • ciImorD di _'Se migJiaia c1I pian'a. COfrIpfase le pian",
BCqIJalicl>fl. 30 varlet/! dI "'n...... 9 e"""fIZfJ .1boraff a loglill cad"""" a """" a f<>r;;Ila
persJa,,,,,tI. 30 varleUl di se~ In _ilO si. latlo h1O(I<l allll Inlmouzior>fl filIlIe spec...
anlmah' ".1 lago C()n 25 dil'e",,,,1 up! d/ pMOlI. ntJl nSPflIt<> de/I'eqlJiliono prttdalof....
" ' _ " (Jallfl Me"", allmenlari ~II>/", pe' a.sict>f.ra la
'amp<> tt<1 """
sv/luppo a""""",,,o dIJl nuovo ""I>/Ia,.
La """,ltaria'ica dl qlJfJslo profJelro ~ """ n prog'amma di ra<;up<lro ambian'a", •
1"9"10 ane <Jac;sJonI daII'ul/llualortl finale, a _s'o prima af>COfa cM """ 8(i/a pis,,,,
ala "-m<>&8D a pfImJJ quindI filIl/o Sle:SSO rilasdo cleIlD aulorinaitlOnB.
oue.,o ffJfldl> piillaeilil d rilasdo ".,11a aurorlzzanona, ......10 cM I'OI>ifJlllvo _ ar!i.
vil~ es"afINa • piiI quelIo di
un d1J'"""lfUllO ambianla cM q",,1/o do' &frulla'a
IOU' courf 1<1 risona naw",'I.
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drJ',"" _
Cl""'"
11 falco pelleg,lno In cava
BIb/it>. Ref.[124}
•
/l;nzior>fl cleIle /ora~.
c' ",ala
lIimos'ra'a la p",,,,,,,za di circa iI '2% di lulM le sp<>da di hJId e pian"'da /lore.,......
si,a nails RepuDbl;ca F_fale
T_$Ca: If' armonJa con .. di·
....,... regoia"",,'aziQn! ( _
'all" 'egIonaU) a plo'''zi0n8
<lelle specie "'''' tt<1 in pericoio
lIi "arinz_. si Mse",a ch<>
circa # ~ del'" specieCfH>S/.
III If' ""va • a"""....",'o ,,,, ..
speci6 pro","a,
In aggi<Jnla .WO............'"' diJ/.
la plaMe da 'iofe aono alall
U{J<lalm""", ce""itJ 9" artJua,l. """"'Iatand<> 'Ill au""",t<> sigmfi(;a'1vo _
specie prfI,,,m,1 _ 30 BJmI aucceasM alia ceaaazior>fl dalle arIM,., A""""'I<> """ prog".aaivamenllf dimlnulactJ di lmporIanza IXIfl /j era_re <lello ,,'ralO dI lfJ"eno coiIiwJ e con
l'insedla"""'l<> dal'" prime planle d'aU" lual<>. IB cui cfescifa fJd alftJrmazior>fl 'aWf....
a"nlB 11 punt<> COftCIU&iw <JeI/o a.1Iut>po cleI bIo,lpo.
011'" a _sle rspec;s _'a", m<JIll aM bIoIopi prolelll r;/ SOlif<JW8no ugualmfJflllf
".1.. """" d1smes.e: pislfame sdo/to "'" ~""""'"copffrf" da _,azion•. bloc·
chi e sea"",''', lerrazzfl flOItlWIa'fI. hJoghl6flCdll e _!pi urnidi, file,
In _ilO a qlJfJ'lO alutJio alfilo a\ffl1.'fJP()
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dismeSSlJ, SOfl<I stall Individuali di""rsI ""ggerimffnli" teeroctlJJ per la rlflB'ura·
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",ra, a", in a~memo If' ""lfe 1XIfl'<H1. W"" legala d1I un ""ico dtInom!fUIlOfe corn""" la
p'''Sl/Ilza do' """". N"'1e 35 CBWi otIfl$ila, d/ cui la ""',. a""""" in alli",l., bffn I. infalll
sono I s/l!slal>/" di flIdjli<;az!<>nff _
C<iJJPi/I di lalchi pellegrinl.
albl/<>. Ref.[92·94j
A$59CiII"ionft!l>dllSCll del ""w> (""OMnjal.
Ne! quadro dI UfUI ncen:a """""","""""a rflJlIa aSSOCfBz/one I""""",,, (Jalll"sso. SOfl<I
I'ambian'e legal" alia ",e"me a,tlv"'. HI"'Wv"; le"aua, aea,,,,,le, ale. sa e qwSIO si
afJfJfunga la dI/tafflflZa da/ mit;rocJimj, dBlIa si'U/Jz!or>II ;(Jrogaologica e nurrilNa, si corn·
prarKM la mg!or>ll di un impone",a
dl bIolOp/ ""rfkx>/atl. InoIlra 5/ SOfl<I V/lritl·
alf,""~ ea'",IIIva.
",,'1 <1IWirsl a,adi a""'ulivl in fagK>n6 <lelle d1"",se la5/ cleIla
Circa 350 8fX/CfII I'eg6la" di""rsa sono OIata otInsl'a _le """" (ID CBva meno "ricca"". ha la"e f6/}'S/fara 136,
pii; "r>xa" 294). In mlrw'. varlatJiie ,,"""a In
qw""
•
Cava dj F4\'eroay (Erancja) • 5abbia 11 ghjala dI pdgl"" alllNionaje
la soc;.,I~ cM ""SI/SCfJ III cava di Fav"may (220. 000 I<H1nellale pe, anno) ha a""lo
, ' _ dI craaf. """ ri"""',, ""u",1e neNII ""va a"""''' In arli..,•. E's,a,o Qwndi p"'f1'l'.
lalO JI migliore ullhuo posslbil" <Iolle a"'" gil>
<l/Jna atll",'III "le "'''' In'egra.
itIOnB, unlla""",'ea q""iItt anc<>al oggell<> dI.nivita, """'.._ , , , cI"","'an"', La n.,.,..
diama"""
va rise",,, ""'u",'" 11 sla'a Imrtg,alll!n "" g,ands prog<JIIO ""./i,o rflJlIe eu,oril. Iocal/
con la lunzI<>rnJ (j/
la scopena dena flaW", fKf ulr"riomlBnl"leglIro ad .."rI
profJe,1i fegiomill per 11 , _ h'bff«J,
la riUfVa fUllu,ale _
caVil 11 ogg/ diVfJflla'a un cenl"" pedagogloo do' vlsil" a
scoparla della nalu", pe, grupp! a s'l'den,I.
"""""It"'"
GesSQ
alail a",,/atl alcunls,udI ""'10 s..-lluppo delle _'IU""", In 15 caWi di 9&"". SI. """'pert<> eha divers! bIolOQl si scno svi!uppa,I, in ",gionlI dIJlIe tJlV81sa "",alreris,ich6 deI-
m<>8l/"'"
BibI/o. R"'.{74)
Un" ,I""rv. n"tu,al" In un. e.v.
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In """" cl""""tan,,, I'.....,"'z"" <l!!II8 altiv~h e.tralfiva imP'>"" ~ ri_1'0 <Iei IfJOIlhi
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rllrova""",tI net cc<&O daI/·.,,/M1iI dI
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sca",_ di , _ . UI gmlla net '-'Pi pIV /lflriclli """,I ptN .. t>ilaZlone .. pIN &<If)OIIu,,,. ...
ssguito, ne/I'st<! doI/ Bronzo tlno III peri<><k> romano per manil...1JIZionI raIigios#l.
Racsnl..""",',," s'a'" impostalo IN! disc<Jf$C di duralura ro/IIi_.. zione con IIi So.
";nl_=.. "I B6nJArchflOl<>gjci della Rsgians Emilia RcmIignJJ, cM .1nI2iata con la
"",ssa ir> sicu,..:u.. delle gal_ principii,..
I,,,,,,,,, ....".
ouest.,
,''SO aglbll.. ptJ, u~ .. c..",pag"" dl sea.i arcMatcgtel. Sue'
CllS"va"",nt... dopo uno stud'" ..ppro'<H>diIO. I.. gm"a pelf• ......'" """ula In [}B'
sU""., "I Cornu"," di RioIo T"trn". Inl..,..s.... ,o ad apri"" aJ pub/J11CO pe' scopi cullu'atI .. turls,teI.
3,9 AIl.o
0.0 10f1lpa """"i gll imprtlodiloo di cava ~ .. nno aequo"lo III con....pa..-zz.. <I&II·im·
por1aoZ/l doli ruolo chit IOrO compet.. ""lie Q<J... tI<>r>lega'........oobi""l.. sod<> 1II<:OI'IOI'n<.
CO "' clll ";v",mo.
to sviluppo di uO inslsm<l di """"'" di buoo.. p,aUea ,...11'......rcizlo OOII'alf;vil~ "Slral·
t;.,.. 1III dlmosl'ato co"", I"Ind~st,la 04.. p.. "!coIIltm..ol.. aU..nLa anc~. a pro!>l.ml non
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frassini, aceri, pruni selvatici e betulle) e stato accompagnato da quello delle specie
arbustive, come il corniolo, il viburno, il nocciolo, etc. Un frutteto con meli, prugni e
piante aromatiche completa 10 scenario.
Tra il1994 ed it 1998 sono gia stati recuperati 76 ha ed i rimanenti 60 ha dovrebbe
essere risistemati entro it 2004.
11 recupero delle terrazze di una cava a cielo aperto
Biblio. Ref.[??]
Cava di Ebensee (Austria) - Calcare per cementa
Quando i lavori di sfruttamento del giacimento di calcare di Ebensee stavano per
terminare, le bancate in cui era suddiviso il fronte di scavo, alte 18 metri, sono stati
suddivise in gradoni piu bassi che sono stati poi ri-sagomati in modi diversi per addolcire la pendenza del fronte di scavo. Successivamente e stato collocato suI posto del
terreno di copertura, recuperato in occasione dei lavori di asportazione del terreno
superficiale a suo tempo effettuati, su un'area di 20 ha, per mettere a nudo il giacimento e conservati nel frattempo. Dopo un certo periodo di assestamento I'area del fronte
di cava e stata oggetto di un intervento di idrosemina, utilizzando una miscela selezionata di specie erbacee locali, fertilizzante e legante di origine organica e di impianto di
diverse specie arboree, tra cui gli ontani ed i pini. L'obiettivo finale e di arrivare con
questo sistema rapido al recupero di circa il 40% delf'area.
Recupero progressivo
durante I'esercizio dell'attivita estrattiva
Biblio. Ref.[98]
Cava di Kavala (Grecia) - Marmo
La cava di Kavala ha iniziato la messa a dimora di piante nel sito n. 1 gia nel 1971 e,
sebbene inizialmente si sia registrato qualche problema, i lavori di recupero della cava
hanno ben presto raggiunto un ritmo soddisfacente, realizzando circa il 60% del programma di recupero intrapreso. In un prossimo futuro saranno oggetto di intervento le
aree intorno alia cava che non sono ancora state recuperate, cosi da lasciare da completare it solo silo attualmente ancora oggetto di attivita.
Oggi questa cava di marmo ha acquisito anche un impianto di frantumazione, completamente equipaggiato da un sistema di filtri per I'abbattimento delle polveri, che
tratta in continuo gli scarti delf'attivita estrattiva e di quella della lavorazione successiva del marmo, trasformandoli in inerti e polveri di marmo, riuscendo cosi a riciclarne,
senza la necessita di stoccarli, piu deIl'80%. La societa ha inottre pubblicato un libro
dal titolo "11 marmo e I'Ambiente" illustrando le proprie esperienze in tema di attivita
estrattiva e recupero ambientale.
Nel silo n. 2 e stato varato nel 1987 un programma di gestione ambientale e nel prossimo futuro saranno attivate alcune installazioni portuali nelle vicinanze della cava che permetteranno di incrementare la produzione avviata ai mercati del centra e del nord Europa.
Per finire sara di motto ridotta la quantita degli scarti di produzione ed i lavori per il
recupero delle aree saranno avviati alia fase concfusiva.
A titolo di esempio gia nel 1991 e stato creato nella parte superiore della cava un
parco pubblico, con elementi di arredo urbano: come chioschi, panchine e persino una
chiesetta.
Biblio. Ref.[84]
Cava di Boudeau (Francia) - Ciottoli di quarzo e sabbia silicea
La cava di Boudeau sfrutta un giacimento di argilfa e quarzo e sabbia contenente
ciottoli di quarzo, per circa 300.000 tonnellate/anno. 11 progetto di Qoltivazione e stato
concepito per permettere la contemporanea realizzazione delle fasi di estrazione e di
recupero del sito. La zona di lavoro vera e propria e mantenuta al di sotto dei 4 ha e la
zona attiva nel suo complesso (dallo scorticamento preventivo del terreno alia finale
messa a dimora degli alberi) non supera i 15 ha. L'escavazione si svolge in bacini che
non superano i dieci metri di profondita e, una volta esaurita la fase della escavazione,
gli stessi servono per la raccolta e la decantazione delle acque di lavaggio del quarzo
estratto cosi che sono progressivamente destinati a riempirsi di argilfa, grazie anche
alJ'ausilio di un impianto di addensamento dei fanghi che diminuisce la quantita di
acqua da avviare a decantazione e permette it riciclo di una parte delle acque nell'impianto di lavaggio.
Nelf'arco di 203 anni, per sola evaporazione, si verifica il prosciugamento dei bacini
che, in vista del recupero finale, sono poi ricoperti dallo stesso strato di terreno superficiale originariamente asportato, e temporaneamente accantonato. Infine si procede
al ri-modellamento del terreno in accordo con la sua originaria morfologia.
La zona recuperata e stata poi restituita alia sua originaria destinazione agricola (in
una zona e stato possibite coltivare cereali solo tre anni dopo l'inizio dei lavori di escavazione) 0 forestale. A questo scopo sono state avviate delle ricerche per offimizzare, sia
da un punto di vista ecologico che economico, gli in terventi di recupero ad uso forestale.
Ne e risuttato che la soluzione piu adatta era un impianto misto di pini e castagni.
11 pregio eccezionale di questo progetto e rappresentato dalf'estrema rapidita con
cui e stato restituito il suolo, dopo J'attivita estrattiva, alia sua originaria funzione.
86
Un recupero progressivo di un'area di cava di marmo
11 recupero delle vasche di decantazione
Biblio. Ref.[101]
Cava di Moha (Belgio) - Calcare per calce
La localita di "Valeche", all'interno dell'area della grande cava di Moha (Carmeuse),
e stato oggetto finD dal1972 di attivita estrattiva di calcare duro. Questo luogo, ampio
circa 5 ha, e stato poi trasformato in area destinata alia decantazione e purificazione
delle acque di processo degli impianti.
Le dighe di contenimento sono state periodicamente sopraelevate, in parallelo al
progressivo elevarsi del fondo in ragione del depositarsi dai fanghi finD al 1975, data in
cui il bacino ha cessato la sua funzione.
La particolarita delluogo era rappresentata dal fatto che le pareti di calcare, che si
aftacciano sull'ampia distesa a lago, sono state conservate per itloro interesse estetico e biologico.
Oggi dunque la societa che gestisce la cava ha intrapreso un programma di recupero dell'area, e dei suoi dintorni, come zona umida, seguendo queste tasi:
• messa a dimora di diverse essenze arboree ed arbustive lungo le sponde del bacino e
nei suoi dintorni e sulle pareti di calcare: pioppi, larici, salici, alberi da frutto, etc.;
• monitoraggio e manutenzione del verde allo scopo di garantire la sua rigenerazione
ed it mantenimento della bio-diversita;
• manutenzione dei canneti per prevenire la chiusura dei canali d'acqua;
• controllo delle vie di scala dell'acqua al fine di mantenere costante it liveJlo deJlo
specchio d'acqua.
AI termine di una quindicina di anni queste misure hanno permesso la realizzazione
di una zona umida di elevato valore paesaggistico e naturalistico.
87
Casl Prslll::I: 11 recupero del sltl mlnerarl per IIlempo llbero ed 1I1urlsmo
Osll8 Cava si parco pubbllco
p_
BibI/o. Ref.(146)
'''''''iche
Cavs Non! - PadeOlO 'MlrwN IMjlano - Ualjal _ Sobbia. ghjsja
'inI'"
&1
dBgII an'" 'la
J'aw;"" Dugnano "" orlgInala progtJllO di 'eeupero
deII'area di ""V", InIzlala giil nsl 1962. des'inaIO" I,ssforma", irI un parr:<> put>bPco
an",zzalo rar"" in "'" profJIlMS/vll"""'''' si e&Ilurlva l'anivi,l1"st",nlva.
1.8 prJncipal8 partko/,,,il' deII'inizialiva stava "'" ,allo dI S$$8III if rIs"llalo dI ""
lungiml",n,., ao<:or<1O '''' f)IOprieM privata .. localS "mm!nistrtlZion., pu/Jb/i<:a <:lie al.
S8fViva ''''''are/zoo _'alllvl" astranlva alia lufu", ,,,,,llzZJJzlone <11 un·"r.... al/"'Uala a
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¥azioM gall8ria ICIten"anea. "'8dill1deNa paSS<lla a~Jvi,11 es,,,,ni..., che la renda una
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Euro, <:lie ore_va la <;hiu.u", dtJi p(>Zzi d/ wmliJilDorl8, la pallzla ed if cc>nscIitia",..,,10 "'" 524 ""'U, d/ galla';;' </8stins'a lId ospIla,s if odno .. l'sllesl_1O de"" zona
</8S"nala a ricavarsl ""ila,orl, "" if cui SsprJllO piU slgnjf.<:.tl'.o "'" la mes"" in sicu,..zza di "'11a f"rBIJ in vista delra /rulzione rJal silo dtJ pane rJa/ pubblico. Da pan.. sua
rUCCM!la invasWo 1.220,000 Euro pat ''''s/om>are anz/"'''o if Iuc>fIc> in ""a CBntina
vInicolIJ captJC8 di """ila'" 30.000 MrI in bc>/Ii ., po! ....' "1i<I$liftJ la ;"""strullu,a ""'.
ness..: ar"" pat la <lfJgusuozione <le! vino. mus"" _la CBv", ristrultu,az1on<l di u<lll
galkrromana.
Un. cava lfas'orm.Ut In .zlenda vlnlcola
cava
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BIbI/o. Raf.{IIl)
1&lein <Germanla) _ eaq", I>lIr CIIlce
Ne! 196J ~na so<:;,,"!la o"an"'O I'autariuszione all'fJ5Uazione di 700.000 '0flf>IiI/Iat• • ~'anno
n""va cava all.".;". par <HlS dural. <J/ '0 _ . _
I"..
ptIiIIItr>jnare alia autorlzz&zi<x>8 SC<IO slRt.. _ a " , moIte _z;o"i <la pan., deNa pOpO-
'* <:11""'''' ""'"
•
lazione locale, che si trovava a meno di 300 metri dall'area di cava, con particolare
riferimento all'impatto visivo sui paesaggio. Perci6, non appena ottenuta I'autorizzazione, la societa fifolare dei diritti di coltivazione ha provveduto a chiudere il vecchio insediamento ed ha iniziato il suo recupero ambientale collocando anzitutto sui vecchi fronti
di cava non meno di 2 milioni di fTil di terra per addolcirne le pendenze. Con questo
intervento si e valorizzata un'area di 30.000 rrf! che e stata trasformata in vigneto.
11 felice intervento di riqualificazione ambientale ha meritato anche I'interessamento
dei mezzi pubblici di informazione ed ha aggiunto alia produzione dell'impresa di calce
e materiali calcarei anche un vino di ottima qualita.
tivazione mineraria dovra lasciare l'insediamento: ri-sagomando parte dei vecchi fronti
di cava, addolcendone le pendenze piu ripide per facilitare il loro reinserimento nel
paesaggio circostante, lasciandone un'altra parte cos} come restituita al termine della
attivita estrattiva, in particolare nel caso di presenza di una formazione geologica di
interesse didattico. Nell'uno e nell'altro caso saranno comunque attrezzate delle rampe alberate per garantire I'accesso alle diverse terrazze. La realizzazione del recupero
dei fronti di cava e suddivisa in fasi della durata di 5 anni.
11 nuoto ed il wind-surf in una vecchia cava
Un recupero come installazione portuale
Biblio. Ref.[74]
Cava di Beinheim (Francia) - Sabbia e ghiaia di origine alluvion ale
La vecchia cava di Beinheim si estendeva su un'area di 70 ha (per una produzione
di 400. 00 tonnellate/anno di sabbia e ghiaia per la produzione di calcestruzzo) in prossimita del Reno cui era direttamente cOllegata da un canale. Oggi iI vecchio sito estrattivo, completamente invaso dall'acqua, e divenuto parte integrante di un porta f1uviale.
Ilavori di riqualificazione dell'area sono stati inizialmente indirizzati alia costruzione di
dighe per evitare le inondazioni e nel consolidamento degli argini poi",su richiesta delle
autorita locali, sono state create delle piccole isole artificiali per favorire la nidificazione
degli aironi, con la supervisione di un'equipe locale di naturalisti che si occupa del
monitoraggio degli aspetti di interesse ecologico dell'area.
La valorizzazione dell'area di cava per la creazione di nuove installazione portuali
permette oggi I'ancoraggio ed il ricovero anche di imbarcazioni da diporto, o/tre alle
chiatte ed alle imbarcazioni commerciali che gia trovavano ospitalita .nelle installazioni
gia esistenti.
Un esempio di recupero in centro per gli sport acquatici
Biblio. Ref.[78]
Cava di Rordal (Oanimarca) - Gesso per cemento
La cava a fossa di gesso di Rordal e iI risultato di una intensa attivita di sfruttamento
minerario ed e destinata a modificare sostanzialmente il paesaggio. E' quindi evidente
in questo caso come alia fine della attivita la natura da sola, senza I'intervento dell'uomo, non sia in grado di riprendersi i suoi "diritti" e reintegrare pienamente I'area nelI'ambiente naturale circostante. Infatti I'attivita di estrazione giungera alia fine dopo 40
050 anni e dopo avere interessato un'area di 404 ha.
Nel frattempo quindi, oltre i normali interventi di recupero e di rivegetazione delle
aree gia esaurite, e stato varato un precise progetto per trasformare in futuro la zona in
un centro ricreativo, dal suggestive nome di Rordal Lake Park, le cui direttive sono in
armonia con i programmi regionali di sviluppo e con gli strumenti di pianificazione della
competente municipalita. 11 lago diventera in futuro, per le prossime generazioni, una
zona ideale per iI tempo libero ed il parco offrira molte attrazione alia gente delle Jutland
del Nord: un teatro a cielo aperto, grandi distese a prate abbellite dalla pres€nza di alberi
di diverse specie per le passeggiate, zone per iI relax e per la pesca suI lago ed un
porticciolo per gli sport d'acqua. Tutto intorno alia passeggiata che costeggera illago
saranno visibili le vecchie pareti di gesso, come scogliere che si affacciano sui piccoli
fiordi dellago, riproducendo una caratteristica tipica del paesaggio dello Jutland.
11 progetto individua anche le condizioni alle quali la societa fifolare dei diritti di col-
90
Biblio. Ref.[105]
Cava di Wesel (Germania) - Sabbia
Nella regione di Wesel (Rhur) una cava di sabbia dalle grandi dimensioni, circa 215
ha, e stata sfruttata fine al 1993 ed, in considerazione della sua vicinanza alia citta e
degli spazi disponibili per il parcheggio delle autovetture, e stata oggetto di un intervento di riqualificazione ambientale volto a trasformarla in parco ricreativo ed in zona
di interesse naturalistico.
La zona di 215 ha
stata divisa in laghetti (per circa 178 ha destinati agli sport
d'acqua, vela, wind surf, canottaggio, etc.), in isolotti ed in lido (circa 37 ha attrezzati
con la messa a dimora di 100.000 essenze arbustive e prati lunge le sponde) dando
vita ad un centro ricreativo, inserito in una zona industrializzata, che oggi attira circa
30.000 visitatori. Dall'altra parte dellago invece la risistemazione delle sponde stata
concepita proprio per tenere lontani i visitatori dall'acqua: i sentieri infatti si allontano
dalla zona dellago, dal quale sono separati da piccoli stagni e zone palustri a canneto.
Gli isolotti che si sono formati spontaneamente sono ben presto stati colonizzati da
diverse specie di uccelli acquatici, mentre per incoraggiare la nidificazione di alcune
specie, come le rare sterne che sempre con maggiore fatica nidificano nella regione
della Rhur, sono state create delle zone attrezzate specialmente per 10 scopo.
Le osservazioni ornitologiche hanno dimostrato che delle 62 specie di uccelli censiti
nella zona, 11 sono specie in via di estinzione nella regione e tra gli uccelli migratori, di
cui sono state riscontrate 28 specie, ben 21 costituiscono presenze a carattere eccezionale. Per queste ragioni la societa che una volta era responsabile dell'attivita estrattiva ha finanziato la costruzione di un posto di osservazione che concentra i visitatori in
unico punto, adeguatamente distante dalle aree di pregio naturalistico.
Per salvaguardare I'area del parco lacustre dalle esondazioni del Reno sono state
inoltre realizzate delle apposite dighe.
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91
Capitolo
Conclusioni
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zate in prevalenza nelle vicinanze di grandi giacimenti di calcare duro 0 di gesso sparsi
per I'Europa. Le cementerie europee hanno una capacita produttiva superiore ai 34
milioni di tonnellate/anno.
nellate ed in Europa El censito il 35% di queste riserve. L'industria europea del gesso,
che ha fatto segnare nel 1996 una produzione di 21 milioni di tonnellate [58], conta
circa 220 imprese e fornisce occupazione a 400.000 dipendenti, compreso I'indotto.
A partire dal 1950 la produzione annuale di cementa non ha cessato di crescere
regolarmente. 1I piu recente aumento nella produzione del cementa (1,4 miliardi di
tonnellate nel 1995) El invece dovuto all'aumento della produzione nei Paesi asiatici,
tra cui la Cina ed il Giappone (60% della produzione mondiale contro il 12% della
produzione europea ed il 5% di quella U.S.A.). Nell'Unione europea la produzione nel
1995 era di 172 milioni di tonnellate, con quattro grandi gruppi cementieri dei cinque
esistenti a livello mondiale. Come anche nel caso dell'industria della calce, queste
grandi societa hanno cave ed impianti che rappresentano una forte tradizione a livello
locale [105]. Esse danno spesso lavoro ad una parte significativa della popolazione
locale: in uno di questi luoghi una societa cementiera britannica ha stimato nel 76% la
percentuale dei propri lavoratori che vive entro un raggio di 16 km dall'insediamento
produttivo e solo 12 lavoratori residenti a piu di 40 km [13]. Questi grandi gruppi europei hanno d' altra parte esteso il loro cam po di attivita a settori affini e comunque legati
al mondo delle costruzioni: calcestruzzo, inerti, gesso, etc. [38]. Quasi il 60% del cemento prodotto viene utilizzato nel settore delle costruzioni e dell'edilizia civile. Da
molto ormai le eccezionali proprieta tecniche del cementa sono apprezzate e questo fa
SI che il consumo mondiale aumenti del 3% all'anno in maniera stabile.
Gia 5.000 anni or sono gli egiziani avevano scoperto le versatili proprieta del gesso.
Ad esempio scoprirono che la roccia grezza di gesso poteva essere frantumata in
polvere finissima e, dopo un processo di cottura, poteva con la semplice aggiunta
dell'acqua formare un composto che asciugandosi faceva rapidamente presa e che
permetteva di dare una finitura liscia alle superfici di pietre e mattoni trattate. Si El
dovuto perb attendere il 1775 perche, in Francia, si comprendesse la chi mica del gesso ed il 1870 per la messa a punto di un metodo per ritardare la presa del gesso.
Grandi benefici ambientali qerivano inoltre dall'utilizzo del cementa e le qual ita di
questo materiale, anche sotto il profilo della tutela dell'ambiente, possono essere verificate con un semplice confronto con i possibili materiali sostitutivi. Se difatti la quantita
di energia necessaria alia produzione dei diversi materiali El calcolata in GigaJoules/
tonnellata, osserviamo che otteniamo dei valori di 5 GJ/tonnellata per il cementa e di
0,25 GJ/tonnellata per gli inerti [23]. Prendendo in considerazione un calcestruzzo
preparato con iI 15% di cementa Portland, senza additivi che possano ridurne la quantita di energia assorbita come le ceneri volanti ed altre scorie, e considerando un tasso
di 0,4 GJ/tonnellata per il trasporto e la posa in opera, ne risultera che una tonnellata di
calcestruzzo assorbe circa 1,4 GJ. II confronto con gli altri materiali El eloquente:
1GJ/tonnellata per il legno grezzo, 5,3GJ/tonnellata per il legno trattato ed essiccato, 20 GJ/tonnellata per il vetro, 30 GJ/tonnellata per I'acciaio strutturale e 270
GJ/tonnellata per I'alluminio.
L'industria della calce
I piu grandi utilizzatori della calce sono I'industria dell'acciaio (45%), dei materiali da
costruzione (25%) e I'industria chimica (10%) [19]. Abbiamo gia visto che la calce El
uno dei prodotti piu efficaci per abbattere I'inquinamento industriale e per il trattamento
di acque e suoli contaminati. Nel 1995 la produzione europea della calce era di 22,4
milioni di tonnellate, ovvero un quinto della produzione mondiale [18], [56] e piu di 20
milioni di tonnellate sono prodotte nella sola Europa occidentale. I principali Paesi
produttori sono la Germania, l'ltalia, la Francia, il Belgio e la Gran Bretagna, seguono
poi Finlandia, Svezia e Danimarca [24].
L'industria del gesso
Le riserve conosciute di gesso (CaSO.2H 2 0)sono stimate in 2,26 miliardi di ton-
100
In aggiunta al gesso naturale, i gessi di desolforazione del gas (FGD) sono ugualmente ed ampiamente utilizzati come materia prima [47]. 11 mercato delle costruzioni
assorbe da solo ben iI 95% della produzione totale di gesso (il gesso grezzo El anche
largamente utilizzato nella produzione del cemento, in ragione del 3-6% del prodotto
finale) ed il restante 5% nelle piu svariate produzioni industriali: produzione del vetro
cavo, ammendante del terreno agricolo, additivo per I'industria del vetro, della birra,
farmaceutica, della gomma, della plastica, del legno industriale, della carta e delle
vernici, etc.
E' stato stimato che ogni anno circa 1,5 miliardi di metri quadri (I'equivalente della
Grande Londra) di superfici interne degli immobili sono costruite e ricoperte con prodotti a base di gesso e circa 1'80-90% di tutte le superfici e pareti interne delle abitazioni sono fabbricate con prodotti contenenti gesso 0 pannelli in lastre di gesso rivestito 0
sono trattate con gesso. Grazie alle loro qualita termiche ed acustiche questi prodotti
contribuiscono in maniera significativa al nostro confort quotidiano. AI di fuori del settore abitativo il gesso rappresenta comunque il 50-60% di tutte le superfici interne. Grazie alle caratteristiche di resistenza al fuoco i prodotti a base di gesso contribuiscono
poi alia sicurezza di tutti gli edifici ed in particolare di quelli adibiti ad uso pubblico
(come cinema, musei, ecc.) [60] [135].
11 settore dei minerali industriali
In ragione della loro diversita, i minerali industriali sono reperibili in una grande varieta di giacimenti che hanno tutti una propria specificita geologica: il talco (in certe
condizioni di circolazione idrotermica) si trova nelle rocce metamorfiche di origine ultrabasica 0 dolomitica, le perliti nei massicci vulcanici recenti di. tipo reolitico, il caolino
nelle rocce feldspatiche modificate (granito, gneiss 0 gres feldspatico), i feldspati puri
si trovano nelle intrusioni di pegmatiti grossolane, di granito od in certo depositi di
sabbie feldspatiche, etc.
I1 mercato dei minerali industriali e certamente il piu diversificato di tutta la famiglia
dell'industria estrattiva. Sono difatti utilizzati come materia prima, additivi 0 reagenti in
una larga varieta di prodotti: carta e cartone, pitture e vernici, plastica, gomma, vetro e
fibre di vetro, stampi di fonderia, ceramica, porcellana, detersivi, fertilizzanti, pesticidi,
alimentari, medicinali e cosmetici etc. La gamma delle utilizzazioni possibile quindi
specifica per ogni tipo di minerale preso in considerazione. Si pub perb dire che le 3 0
4 principali applicazioni assorbono circa il 60-70% del mercato dei prodotti minerali:
vetro, ceramica, metallurgia, carta e plastica sono i settori piu significativi per I'utilizzo
di minerali industriali. Nell'insieme la produzione dell'Unione Europea equivale a circa
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Le organizzazioni
di seUore europee ed italiane
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.iniziativa di questa guida scaturisce dalla cooperazione tra la Oirezione Generale Impresa della Commissione Europea e sette associazioni di categoria europee dell'industria estrattiva dei materiali non energetici e non metalliferi: Cembureau,
Cerame-Unie, EuLA, Eurogypsum, Euro-Roc, IMA-Europe e UEPG.
Cembureau (The European Ciment Association)
Cembureau e stata fondata nel 1947 ed e I'organizzazione che rappresenta il settore cementiero in Europa. Suoi membri di diritto sono le associazioni nazionali del cemento, le societa cementiere europee e dell'area economica europea, come la Svizzera e la Turchia, come anche alcuni Paesi dell'Est.
Cembureau rappresenta cos) una produzione cementiera pari a 241 milioni di tonnellate (ovvero iI 16% della produzione mondiale del cemento) con una occupazione
diretta pari a 95.000 unita [87]. Cembureau ha come obiettivo principale di tarsi promotore delle istanze dei propri associati a livello europeo, con una rappresentanza attiva
sia a livello europeo che mondiale, riservandosi il ruolo di porta parola del settore
cementiero presso le istituzioni dell'Unione Europea e degli altri organismi internazionali. Rappresenta cioe il punto di vista del settore nella messa a punto e nello sviluppo
di ogni azione inerente il settore tecnico, economico, ambientale, co"mmerciale. Cembureau costituisce per i suoi associati la sede per uno scambio di esperienze ed idee
nonche per promuovere una maggiore cooperazione a livello internazionale. Promuove 10 sviluppo costante dell' industria cementiera, nel rispetto del quadro normativo
esistente, ed incoraggia I'adozione di pratiche e tecnologie rispettose dell'ambiente.
Per maggiori informazioni
Cembureau (The European Ciment Association)
Rue d'Arlon 55, B-1040 Brussels
Telefono: 00322 234 10 11 Fax 00 32 2 230 47 20
E-mail: [email protected]
URL: http://www.cembureau.be
standard in materia di sicurezza ed igiene sui lavoro, di tutela ambientale e politiche
settoriali.
Per maggiori informazioni
Cerame-Unie (The Liaison Office of the European Ceramic Industries)
Rue des Colonies 18-24, B-1000 Brussels
Telefono:_OO 32 2 511 3012 Fax 00 32 2 511 51 74
E-mail: [email protected]
URL: http://www.cerameunie.org
EuLA (The European Lime Association)
I membri europei dell'lnternational Lime Association (ILA), che opera in tutto iI mondo, hanno creato nel 1990 I'Associazione EuLA. Nel 1999 il numero dei Paesi membri
era salito a 20 (includendo i Paesi dell'Est). Scopo dell'associazione e di promuovere un
coordinamento sulle questioni di comune interesse, trovare delle soluzioni ai problemi
comuni, rappresentare I'industria europea della calce presso le istituzioni dell'Unione
Europea ed a livello internazionale, in collegamento con soggetti politici e di governo,
istituti scientifici, altre associazioni industriali, etc. Per quanto riguarda questioni e problemi piu specifici sono stati attivati dei gruppi di lavoro all'interno dell' EuLA: ad esempio
sulle emissioni di CO 2 , sulla normativa ambientale, sulle migliori tecnologie disponibili
(BAT), sulla armonizzazione della normativa tecnica europea, etc. [19].
Per maggiori informazioni
EuLA (The European Lime Association) - Sekretariat
Annastrasse 67 -71, 0-50968 Koln
Telefono: 0049221 9346740 Fax 00 49 221 93467410
E-mail: [email protected]
Eurogypsum (The Association of European Gypsum Industries)
Cerame-Unie (The Liaison Office of the European Ceramic Industries)
Cerame-Unie rappresenta presso l'Unione Europea le istanze del settore dell'industria ceramica europea fin dal 1962.
L'industria nel suo complessa totalizza un fatturato pari a 25 miliardi di Euro, con
250.000 addetti distribuiti in diversi Paesi d' Europa. La produzione dell' industria europea della ceramica rappresenta circa un terzo della produzione mondiale e, considerando gli scambi con gli altri Paesi, costituisce una voce in attivo della bilancia dei
pagamenti con I'estero. La produzione e molto diversificata e va dai mattoni alle tegole, ai refrattari, ai rivestimenti murari, alia ceramica tecnica, ai sanitari, alia ceramica
ornamentale e alle stoviglie. La materia di base utilizzata e principalmente I'argilla, a
diversi livelli di purezza. In molti casi la materia prima per la produzione'Clei mattoni 0
dei sanitari e estratta dagli stessi fabbricatori del prodotto finito. Anche i produttori
delle materie prime per la porcellana tine sono rappresentati da Cerame-Unie.
I produttori associati hanno sviluppato una propria tecnologia per la c1assificazione
delle argille e partecipano attivamente alia predisposizione, in seno a Cerame-Unie, di
104
Eurogypsum, fondata nel 1961, e una federazione europea senza tinalita di lucro
che raggruppa le associazioni nazionali dei produttori di gesso, che provvedono direttamente, oltre alia lavorazione del gesso, anche all'estrazione della materia prima.
Obiettivo principale di Eurogypsum e di promuovere sia i prodotti che gli interessi dei
produttori, attraverso I'adozione di iniziative congiunte con istituzioni scientifiche, tecnico economiche, giuridiche ed al contempo varando programmi di informazione e promozione del settore diretti al pubblico. Un particolare interesse viene dedicato al dialogo
con le istituzioni dell'Unione Europea. Eurogypsum ha creato al suo interne tre speciali
commissioni per seguire con attenzione i seguenti temi: affari scientifici e tecnici, utilizzo
delle risorse ed ambiente, questioni economiche e pubbliche relazioni [42].
Per maggiori informazioni
Eurogypsum (The Association of European Gypsum Industries)
Gulledelle 98 box 7, B-1200 Brussels
Telefono: 0032 2 7758490 Fax 00 32 2 7713056
E-mail: [email protected]
URL: http://www.Eurogypsum.org
105
Euro-Roc (European & International Federation of Natural Stone Industries)
UEPG (Union Europeenne des Producteurs de Granulats)
II settore industriale delle pietre ornamentali, anche a ragione della sua lunga tradizione, ha avuto per lungo tempo una rappresentanza solo a livello nazionale. I primi
passi per una unificazione a livello europeo datano agli anni '50 ed hanno portato al
risultato della creazione di Euro Roe. Oggi tutte le associazioni della pietra ornamentale d' Europa, che rappresentano circa il 44% del mercato mondiale con una produzione complessiva di 45 milioni di tonnellate, sono aderenti ad Euro-Roc.
11 mercato delle pietre ornamentali puo esser suddiviso in due distinti settori:
• I'industria delle costruzioni, nella quale I'impiego del marmo resta predominante,
nonostante una tendenza, soprattutto di questi ultimi decenni, ad un sempre maggiore
uso dei graniti;
• iI settore funerario in cui i graniti ed altre pietre ornamentali predominano nettamente.
Grazie alia grande varieta delle applicazioni possibili iI settore della pietra ornamentale si El costantemente sviluppato e mantiene buone prospettive anche per il futuro.
A Iivello europeo Euro-Roc rappresenta le industrie del settore presso le istituzioni
comunitarie, seguendo I'attivita legata alle materie prime, e partecipa al gruppo di lavoro delle industrie estrattive non energetiche. II suo campo di interesse El quello della
sicurezza e dell'igiene sulluogo dellavoro, della normativa ambientale e tecnica, come
anche della promozione commerciale del settore e I'attivita principale e di informazione agli associati e di tutela degli interessi della categoria presso le istituzioni.
L'UEPG raccoglie i rappresentanti di 16 Paesi europei (Europa dell'Est inclusa) con
una produzione totale nel 1995 di piu di 2 miliardi di tonnellate [3]. Per i produttori di
inerti questa associazione, fondata nel 1987, e la voce ufficiale presso la Commissione europea, il Parlamento Europeo ed altri organismi, quali iI CEN (Europan Standards Organisation). L'UEPG opera soprattutto attraverso i suoi tre comitati scientifici di
specialisti: iI Comitato tecnico che segue 10 sviluppo della armonizzazione della normativa tecnica del settore a livello europeo, il Comitato riciciaggio che gioca un ruolo
sempre piu importante nel mondo delle costruzioni, ed il Comitato ambientale che
lavora con le istituzioni europee per seguire 10 sviluppo della normativa di carattere
ambientale.
Per magg;ori informaz;on;
Euro-Roc, General Secretary
Bremthaler Str. 43, 0-65207 Wiesbaden
Telefono: 0049 612766388 Fax 00 49 612761957
E-mail: [email protected]
IMA-Europe (The Industrial Minerals Association - Europe)
e
IMA-Europe stata fondata nel 1993 con 10 scopo di assicurare una rappresentanza
settoriale specifica per i minerali industriali e promuovere gli interessi dei suoi membri.
L'associazione e particolarmente orientata alia rappresentanza a livello europeo
(nell'ambito della armonizzazione della normativa tecnica e della legislazione di settore), senza peraltro trascurare il Iivello locale 0 quello mondiale, per assicurare servizi
adeguati ai propri associati.
IMA-Europe segue con particolare attenzione le questioni relative allo studio delle
proprieta dei minerali e del loro migliore impiego, come anche le questioni relative alia
fase dell'estrazione e della lavorazione dei minerali.
Quando risulta necessario provvede anche alia raccolta ed alia diffusione di dati
scientifici e statistici ai suoi membri, cercando di promuovere e di coordinare I'attivita di
ricerca sui temi della sicurezza sui lavoro, dell'ambiente e dell'igiene.
Per maggiori informaz;on;
IMA-Europe (The Industrial Mineral Association)
Bid. Silvain Oupuis 233 box 124, B-1070 Brussels
Telefono: 00 32 2 5245500 Fax 00 32 2 5244575
E-mail: [email protected]
URL: http://www.ima-eu.org
106
Per maggior; ;nformazioni
UEPG (Union Europeenne des Producteurs de Granulats) Segreteria Generale
C/o ANEFA (AsociacionNacional Espanola de Fabricantes de aridos)
Travesia de Tellez, 4 Entpta.lzda. 28007 Madrid
Telefono: 00 34 91 5021417 Fax 00 34 91 4339155
E-mail: [email protected]
URL: http://www.uepg.com
AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento)
L'Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento (AITEC), costituitasi nel
1959, riunisce le industrie del cemento, con una elevata rappresentativita dell'intera
produzione nazionale. Essa tutela direttamente gli interessi tecnico-economici della
categoria e indirettamente, attraverso una apposita struttura, quelli sindacali e promuove le iniziative idonee a favorire gli impieghi e la qualificazione del cemento. Per 10
sviluppo della conoscenza del prodotto, dei suoi impieghi e dell'economia industriale
del settore, AITEC svolge attivita di divulgazione didattica, di formazione e di informazione tecnica sui corretti modi di utilizzo del cementa e sulle sue molteplici applicazioni. L'Associazione raccoglie, seleziona e pubblica gli studi e le esperienze di maggior
interesse che possono contribuire alia migliore conoscenza sia delle consolidate applicazioni del cementa sia delle sue possibilita di impiego innovative. L:Associazione e
proprietaria della testata tecnica mensile "L'industria italiana del Cemento", che illustra
i profili estetici, funzionali e strutturali delle opere di c.a. e c.a.p. di maggiore interesse
via via realizzate nel mondo nonche gli studi e le ricerche sull'impiego del cementa e
del conglomerato cementizio.
Per magg;or; ;nformaz;on;
AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica del Cementa)
Piazza G. Marconi, 25 00144 Roma
Telefono: 06 54210237 Fax 06 5915408
E-mail: [email protected]
Delegazione di Milano:
Viale Milanofiori, Strada 1
Palazzo F2 20090 Assago (MI)
Telefono: +390257511251 Fax +39 02 57511265
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