Amore cucina e curry
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Amore cucina e curry
© MOTOPERPETUOPRESS / TUTTO DIGITALE 97 / GIUGNO 2015 SULLE TRACCE DEI FILM ALLA SCOPERTA DELLE LOCATION CINEMATOGRAFICHE ON LOCATION SUI LUOGHI DEL CINEMA Amore cucina e curry ovvero la magìa del cinema I Dopo Chocolat, girato in Borgogna, il regista svedese Lasse Hallström è tornato in Francia, per il suo ultimo film, Amore Cucina e Curry . In esclusiva, siamo andati a scovare le location Il numero 20 di Mr Food è dedicato alla zona delle location del film. Lo sfogliabile è disponibile su mr-food.it 24 l perno intorno al quale gira la storia di questo film sta nel titolo originale: The Hundred-Foot Journey, ovvero il viaggio di cento passi. Sono infatti una manciata i passi che separano ‘Le Saule Pleureur’, ristorante stellato di proprietà dell’austera e snob Madame Mallory (alias Helen Mirren) e il chiassoso e colorato ristorante indiano ‘Maison Mumbai’, della famiglia Kadim, emigrata dall’India e guidata dal capofamiglia Papa (interpretato da Om Puri). Cento passi che rappresentano le distanze culturali tra le due differenti realtà. Trait d’union tra questi due mondi in conflitto sarà il cibo, vero e proprio protagonista del film. A portare sul grande schermo questa storia è stata la volontà della produttrice Juliet Blake (ex dirigente della Jim Henson Company e del National Geographic Channel). Fin dalla lettura di una bozza del romanzo di Richard Morris nel 2009 (poi diventato un best-seller internazionale pubblicato in 28 paesi) era rimasta incantata dall’idea di fondo della storia, ovvero come il cibo unisce le persone. La sua convinzione che potesse diventare una favolosa storia da raccontare con la macchina da presa l’ha spinta ad ottenere i diritti per realizzare il film e poi a cercare società di produzione interessate alla trasformazione del libro in copione. Fra queste hanno risposto entusiasticamente la Harpo Films dell’eclettica Oprah Winfrey e anche Steven Spielberg e Stacey Snider della DreamWorks. A questo punto serviva uno sceneggiatore in grado di trasferire le parole per il grande schermo, magari con una giusta vena di umorismo. Steven Knight (Piccoli Affari Sporchi), si è reso disponibile rivelandosi perfetto per l’operazione. La scelta del regista poi è ricaduta su Lasse Hallström (La mia vita a quattro zampe, Le Regole della Casa del Sidro, Chocolat) che, come dichiara la Winfrey, si è rivelato bravissimo nel collocare gli attori in luoghi magnifici della campagna francese e a riuscire a far emergere l’autenticità della storia. E a proposito di campagna francese, lontano dalle mete più gettonate, la scelta dei luoghi è ricaduta sulla regione del Midi-Pirenei, più precisamente nei dipartimenti di Tarn e Tarn-et-Garonne. Quello che cercava il regista era ‘un piccolo villaggio francese con dolci colline, vigneti e chiese di pietra’. Saint Antonin Noble Val si è rivelato la scelta giusta anche per il mercato che la cittadina ospita ogni domenica mattina, un trionfo di colori e sapori che nel film è stato esaltato con tocchi di grande sapienza scenografica. Qui gran parte degli abitanti e dei produttori locali si sono offerti come comparse così come il sindaco Michel Blanc, che interpreta se stesso. Un po’ di magia cinematografica è stata invece utilizzata per avvicinare i due luoghi scelti come ristoranti, nella realtà a trenta chilometri di distanza l’uno dall’altro. Per ‘Le Saule Pleurer’ la scelta è ricaduta su una dimora ottocentesca, La Durantie, alle porte di Castelnau de Montmiral, a trenta chilometri da Saint Antonin Noble Val, verso Gaillac. Per il ristorante Maison Mumbai invece è stato scelto un casale che si trova a Carlus, a pochi minuti di strada da Albi, capoluogo del Tarn. La finta facciata a due piani de La Durantie (alias Le Saule Pleurer), corredata da un grande schermo blu e una gru di cinque piani che sosteneva l’impianto delle luci (nella foto a sinistra, in apertura di articolo) è stata usata per girare tutte le scene previste sulla strada fra i due ristoranti. Nelle pagine seguenti, i fotogrammi a confronto con le immagini scattate sui luoghi reali raccontano in maniera più dettagliata le location del film. Giorgia Vaccari Titolo originale The Hundred-Foot Journey Regia Lasse Hallström con Helen Mirren, Om Puri, Manish Dayal, Charlotte Le Bon Sceneggiatura Steven Knight (tratto dal romanzo The Hundred-Foot Journey di Richard C. Morris) Musica A.R. Rahman Fotografia Linus Sandgren Montaggio Andrew Mondshein Scenografia David Gropman Produzione Juliet Blake, Steven Spielberg, Oprah Winfrey Il film è disponibile in DVD e Blu-ray 01 Distribution © MOTOPERPETUOPRESS / TUTTO DIGITALE 97 / GIUGNO 2015 In queste pagine alcune immagini di backstage sul set dell’ultimo film diretto da Lasse Hallström. Lo si riconosce nella foto in alto, a destra, in primo piano, durante le riprese della scena in cui il furgone della famiglia Kadam sbanda. Siamo alle porte di Saint Antonin Noble Val, nella Rue Côte de la Rodanèze. Nell’immagine qui a destra, il direttore della fotografia, Linus Sandgren, mentre riprende Hassan (Manish Dayal) all’opera, nella cucina del ristorante parigino di cucina molecolare, ricreata negli studios della capitale dallo scenografo David Gropman. È realizzata con schermi blu che quando si accendono ricreano la veduta di Parigi tutt’intorno. In questi stessi studios è stata ricreata anche la cucina de Le Saule Pleureur. AMORE CUCINA E CURRY CREDITS ARTISTICI E TECNICI 25 © MOTOPERPETUOPRESS / TUTTO DIGITALE 97 / GIUGNO 2015 Qui si riconosce la casa di Marguerite (Charlotte Le Bon). Gli interni sono stati girati nei locali dell’Auberge Lion D’Or, a Saint Antonin Noble Val (vedi box pag. 28), mentre gli esterni nella Rue de la Porte Rodanèze, vicino alla Place de Halle. Moltissime scene di Amore Cucina e Curry si svolgono nella Place de Halle di Saint Antonin Noble Val, cuore pulsante della cittadina, soprattutto la domenica mattina, quando si svolge il famoso mercato, ricostruito anche nel film. Ancora la Place de Halle di Saint Antonin. La struttura dell’area coperta è un’architettura ricorrente da queste parti. La si ritrova anche a Cordes sur Ciel. Questa risale al 1841 ed è stata costruita per iniziativa degli abitanti. Il vecchio casale che è stato scelto per l’ambientazione del ristorante Maison Mumbai. Si trova a Carlus, a meno di dieci minuti dal centro di Albi (patria di Toulouse Lautrec), e a circa sessanta chilometri di distanza da Saint Antonin Noble. Questa è la facciata del ristorante Le Saule Pleurer, che nel film è stata ricostruita di fronte al Maison Mumbai. Nella realtà, il castello de La Durantie si trova a circa trenta chilometri di distanza, vicino a Castelnau de Montmiral. 26 © MOTOPERPETUOPRESS / TUTTO DIGITALE 97 / GIUGNO 2015 Il mulino dove si incontrano Marguerite e Hassan, che sembrerebbe alle porte di Saint Antonin Noble Val, nella realtà lo abbiamo scovato a Briatexte, a 60 km di distanza, un piccolo comune nel dipartimento del Tarn che vanta una bastide fondata nel 1287. Nella nostra immagine, a destra, si intravede ancora la famosa strada asfaltata, protagonista di molte scene, che la produzione ha costruito per simulare la separazione tra i due ristoranti. In verità tutt’intorno al casale c’è solo campagna. A proposito di magia, ecco quello che si può fare con gli effetti visivi. Questo è il retro de La Durantie (location de Le Saule Pleureur). Notate qualche differenza? E possiamo assicurarvi che oltre quei cespugli non c’è Saint Antonin... Ecco un altro scorcio molto suggestivo di Saint Antonin Noble Val; siamo in quello che fu il quartiere dove si conciavano le pelli, attività che prese piede tra il XIII e XIV secolo e che ha continuato fino alla fine del XIX secolo. Le immagini di queste pagine (esclusi i fotogrammi) sono di Giorgia Vaccari Lo sappiamo bene che il cinema può fare magie, e questo film ne è un esempio perfetto. Ma, come si evince dal nostro scatto, questo scorcio di Saint Antonin Noble Val si può toccar con mano e vi assicuriamo che è davvero suggestivo . 27 © MOTOPERPETUOPRESS / TUTTO DIGITALE 97 / GIUGNO 2015 L’ORGOGLIO DI SAINT ANTONIN NOBLE VAL Saint Antonin Noble Val, situato nel dipartimento Tarn-et-Garonne, a meno di un centinaio di chilometri da Tolosa, è stato scelto dalla produzione come location principale del film. Sorge sulle rive del fiume Aveyron e conserva tutto il fascino del Medioevo. Ogni settimana, la domenica mattina, nella piazza principale e nelle stradine limitrofe, c’è un mercato che riunisce i produttori locali. Frutta, verdura e specialità tipiche a chilometro zero. Un vero trionfo di colori e sapori! L’evento non è solo un appuntamento dedicato agli acquisti ma un vero e proprio momento di incontro per gli habitués e non solo. Ciò che si vede sul grande schermo è dunque quanto si svolge nella realtà, senza tralasciare che le comparse (e la maggior parte dei commercianti stessi) sono tutti del luogo. Vale la pena sottolineare che il sindaco (Michel Blanc), che con grande disinvoltura interpreta se stesso nel film, si è battuto perché il nome del suo paese restasse lo stesso. Presso l’Office du Tourisme, al numero 10 della Rue de la Pelisserie, oltre a informazioni e suggerimenti sulla zona, è disponibile anche una mappa con le location di Saint Antonin. Per saperne di più su come raggiungere la regione del Midi-Pirenei e soggiornare nei luoghi citati: Atout France (www.rendezvousenfrance.com), Comité Régional de Midi -Pyrenées (www.tourisme-midi-pyrenees.com), Air France (www.airfrance.it) CAMERA CON VISTA... AL CINEMA In questo delizioso (per chi ama il vintage) Chambres d’Hôtes B&B di Saint Antonin, sono state ambientate le scene della casa di Marguerite (Charlotte Le Bon). Per la precisione solo gli interni, visto che la finestra dalla quale lei si affaccia corrisponde ad una casa vicino alla Place de Halle, nella Rue de la Porte Rodanèze. Qui è stata utilizzata la sala da pranzo (compreso il tavolo, nella foto) ed una delle camere da letto che però al momento della nostra visita era occupata. Au Lion d’Or (in un palazzetto che risale al 1600) è gestito da una coppia di olandesi (Jan e Bojoura van Schaik) che hanno ceduto al fascino di questi luoghi e si sono trasferiti. Auberge Lion d’Or, 8 rue des Carmes 82140 Saint-Antonin-Noble-Val - tel. 0033 05 63314190 www. aubergedeliondor.fr 28 © MOTOPERPETUOPRESS / TUTTO DIGITALE 97 / GIUGNO 2015