Danza Piccolo Bellini 2015-2016
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Danza Piccolo Bellini 2015-2016
Piccolo Bellini - direzione artistica Antonello Tudisco in collaborazione con NEO_dance network 27 Novembre Riot con Bruno Duarte, Joana Puntel e Luís Malaquias coreografia Bruno Duarte produzione Companhia de Dança de Almada (PT) Riot è una visione poetica e allo stesso tempo violenta. Riot riflette sulla necessità della distruzione di un universo per permettere ad altro di nascere: l'uccello può nascere solo distruggendo le uova, il bambino distruggendo la placenta... Lupi con Luca Cacciapuoti, Antonio Nicastro regia e coreografia Emma Cianchi produzione IF0021, ArtGarage A distinguere l’uomo dall’animale c’è quello stato d’intensa tensione tra un istinto primordiale e la ragione. La spontaneità degli animali si presenta forse come obiettivo irraggiungibile per l’uomo, costantemente condizionato da morale e tradizione. Eppure, in un angolo remoto di ogni animo umano rimbombano, vivi, istinti forti ed essenziali: la difesa del proprio territorio è uno di quelli. Quindi, ecco la mutazione. 28 Novembre The Duett / EMOTICON con Irene Bauer, Martin Dvorak coreografia Martin Dvorak produzione ProArt Company (CZ) Uno scontro tra nuovo e vecchio, tra attuale e passato. Due interpreti cercano il dialogo tra la solida struttura del punteggio di Satie e la sana libertà di Hodge e Kirmann. Uno spettacolo che non cerca a tutti i costi di costruire una narrazione estetica, ma, al contrario, cerca di invitare lo spettatore a una percezione “emozionale”. Tres coreografia e regia Nicolas Grimaldi Capitello con cast in via di definizione Tres lavora suil concetto di pluralità e di perfezione, universalmente rappresentata dal numero tre: tre i performers, tre le piéce e tre i concetti sviluppati in ciascuna piéce. L'autore sceglie di dividere ogni cosa per tre per poi esaminare distintamente tutte le parti per insinuare il dubbio che ogni cosa è trina, compresa la natura degli uomini. 29 Novembre Elettroshock con Marta Cinicolo, Adriana Cristiano coreografia Vincenzo Capasso Elettroshock è un susseguirsi di immagini: ricordi vicini e lontani, fotogrammi confusi, luci ed ombre, uno specchio che riflette realtà e finzione, suoni, rumori, silenzi, parole incomprensibili. Trafitto da una miriade di emozioni: un continuo e straziante cambiamento d’umore. L’io e il me, corpo e mente! Elettroshock: rottura, cambiamento, evento inaspettato, taglio netto. After-clap! Finding Home con Luisa Memmola coreografia Luisa Memmola produzione Compagnia Gruppo E-motion Finding home nasce da un bisogno interiore: quello di trovare un posto dove rilassare i nervi e identificarsi, la parola “casa” è intesa come luogo fisico e come luogo interiore. Come rifugio, dove si possono deporre le armi e essere se stessi: Finding home cerca sfumature poco scontate e lavora sulla sensazione di stabilità interiore. 29 Gennaio Re-Garde con Francesco Colaleo, Maxime Freixas regia e coreografia Francesco Colaleo, Maxime Freixas produzione compagnia MF in coproduzione con Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei con il sostegno ACS Abruzzo Due danzatori, due uomini che si battono per l’affermazione del sé. Sono pronti a subire o ricevere, a dare o perdere, a essere manipolati, provocati, abbandonati. Il corpo è controlato e vigile come lo sguardo, ma non rinuncia a godere di momenti di distensione e respiro. Re-Garde come dimensione innocente e pulita di uno sguardo che si posa sulle cose e che ironicamente sa divertirsi con la vita. Confini Disumani con Beatrice Netti, Nicola De Pascale, Antonella Albanese, Roberta Chirulli, Serena Angelini coreografia Roberta Ferrara produzione Equilibrio Dinamico Confini disumani è una denuncia sociale liberamente ispirata al testo Solo andata di Erri De Luca, che parla del viaggio dei migranti. Questo è un viaggio del corpo e della mente, espresso da una gestualità che pone i corpi a divenire concrete preghiere fisiche. 30 e 31 Gennaio Mezzo Nero, Rosso Mezzo con Luigi D’Aiello, Roberta De Rosa, Martina Fasano, Katia Marocco, Barbara Mormone, Camilla Rega, Elisabetta Violante coreografia Fernando Suels Mendoza produzione ARB DANCE COMPANY Mezzo Nero, Rosso Mezzo è una celebrazione... Celebrazione dell'incontro tra due anime gemelle: due metà che fanno un intero, due archi che fanno un cerchio. Il cerchio, non avendo inizio né fine, simboleggia l'eterno e l'assoluto, è un simbolo di accoppiamento e di protezione. Attraverso i suoi sette danzatori, i suoi elementi trasparenti e la sua forma non narrativa Mezzo Nero, Rosso Mezzo ci rivela quello che potremmo non vedere ad occhio nudo... A Piedi Nudi ispirato a Santa Chiara d'Assisi. Elogio della disobbedienza di Dacia Maraini con Roberta De Rosa, Martina Fasano, Katia Marocco, Barbara Mormone, Camilla Rega, Elisabetta Violante coreografia Giorgia Maddamma produzione ARB DANCE COMPANY A piedi nudi è un lavoro ispirato alla storia di Santa Chiara che fece della prigionia a vita una sua libera scelta. A fronte della prigioni fisica, però, questa giovane donna si ricava la sua libertà, libertà di pensiero, libertà di spirito e possibilità di inventarsi una nuova vita. 12 e 14 Febbraio Across The Border / Una storia di confine drammaturgia, coreografia e regia Antonello Tudisco con cast in via di definizione produzione Interno5 / Collettivo NaDa in coproduzione con Dance City (New Castle) e TanzFaktur (Köln) e in collaborazione con Teatro Area Nord Residenza coreografica Teatri Associati di Napoli Il confine è luogo di incontro e di scambio, è quello “strano” spazio che si trova “tra” le cose, che mettendole in contatto le separa, o che forse separa per mettere in contatto. Il confine puó essere non luogo, possibilità di nuove visioni e orizzonti in cui sperimentare nuovi equilibri tra corpo, spazio, voce. Confine ha in sé l'idea di mettere insieme per unire ma, allo stesso tempo, di stabilire un termine, un'interruzione di continuità allo stesso modo in cui il corpo è confine di noi con il mondo, contatto del dentro col fuori, culla protetta dell'anima. Prigione, oppure straordinario mezzo espressivo grazie al quale comunicare e creare ponti e sinergie, stabilire connessioni ed avere, insieme all'altro, non una fine, ma uno scopo condiviso. 4 marzo 2015 MONOLOGUE AVEC VALISE Racconto divagatorio di un mimo-oratorio di e con Guerassim Dichliev regia Costantino Raimondi produzione ISKRA Théâtres Prendete un mimo un pò chiacchierone, aggiungete una valigia, piena di ricordi e di progetti, un pizzico di cabaret, un aroma da film muto, qualche grammo del dramma della sua vita ed eccovi seduti davanti ad un gustoso momento di poesia. Guerassim Dichliev, come un giocoliere, fa volteggiare emozioni e parole. Una sorta di Western alla bulgara con scoppi di lacrime che diventano risate, dove l'ironia sulla sua propria sorte é solo una speranza per il giorno dopo. 5 e 6 marzo The Teeth Behind the Kisses / I Denti dietro i Baci con John Kendall, Molly Hodkinson, James Southward coreografia Anthony Lo-Giudice produzione Lo-Giudice dance company (UK) Gli eroi e le eroine delle opere di Hector de Gregorio sono presenti nella vita di Anthony Lo-Giudice attraverso una 'brillante coreografia' (London Dance) che connette seduzione e orrore attraverso la ricerca di una redenzione spirituale in mezzo a un mondo oscuro e spietato. Caduti preda degli estremi spaventosi dell’amore, della morte e del sacrificio, i danzatori assumono, attraverso la potenza dei loro corpi e del linguaggio teatrale, tutta la potenza del fantasioso regno macabro di Hector de Gregorio, affrontando il pubblico in una performance estetica e grottesca, di grande impatto visivo. 6 Aprile Frane con Eleonora Chiocchini voce Giulia Zeeti coreografia Eleonora Chiocchini produzione Compagnia Simona Bucci Una volta che l'assetto è instabile e che i frammenti messi in moto si staccano e crollano con dinamiche diverse, affiorano in superficie anche le parti che si trovavano in profondità: quelle pennellate nere di cui spesso sentiamo il "tacito rivoltarsi piumato" e, la contraddizione tra stati e dinamiche contrastanti , si manifesta. Narrazione per immagini in cui le figure, così come lo spazio e il suono, appaiono , scompaiono e si depositano come i frammenti di un terreno che frana. Ogni gesto, si snoda di colpo in una serie. Frane sono racconti residui di un "romanzo" non scritto. Home con Amina Amici, Eleonora Chiocchini, Daria Menichetti, Chiara Michelini, Sara Orselli regia Rita Petrone, Valentina Romito produzione TSU/Teatro Cucinelli, Dance Gallery, Compagnia Simona Bucci Home indaga il concetto di casa come luogo di origine, come luogo dell’accoglienza, come spazio fisico ed emotivo in cui trovare il conosciuto e portare il nuovo, in un mescolarsi continuo di idee, relazioni, stati emotivi, stati fisici. 7 Aprile Damarù con Maria Grazia Sarandrea e Ciccio Merolla regia Maria Grazia Sarandrea e Ciccio Merolla produzione Balletto90 Damaru è il tamburo sacro che genera il suono primordiale, origine di tutto. È il ritmo della vita, il battito del cuore. È lo strumento con cui il dio Shiva danza per generare e rigenerare i cicli cosmici. Lo spettacolo Damarù ripercorre le tappe di un viaggio ciclico: la vita nelle sue trasformazioni è una rievocazione e, al tempo stesso, una liberazione di quelle energie ancestrali che vivono in noi, che a volte sono in luce, ma più spesso sono oscure. Musica e danza si fondono in un magico connubio tra i due artisti che trasportano il pubblico in colorate atmosfere, in un continuo alternarsi di linguaggi comuni a più culture, delle quali il suono universale del tamburo è protagonista assoluto. 8 Aprile La follia con Gabriella Riccio e con Achille Succi (clarinetto, basso, sax contralto) regiae coreografia Gabriella Riccio produzione caosmos | cia gabriellariccio in collaborazione con L’Asilo exasilofilangieri.it Progetto ibrido. Due personalità - quella musicale di Achille Succi e quella coreografica di Gabriella Riccio - che sfidano le convenzioni per esplorare nuovi liguaggi e territori della contemporaneità nel dialogo storico tra musica e danza. Corpo e movimento che si fanno materia sonora. Suono e musica che prendono corpo e si appropriano dello spazio. Il respiro che si fa materia creativa ed espande dallo strumento e dal corpo alla materia sonora e visiva. Ascolto e silenzio quali gestazione per il suono ed il movimento. Qui la musica non è accompagnamento alla danza, allo stesso modo la danza non è interpretazione della musica, neppure si tratta o si cerca un dialogo tra musica e danza. Una nuova tensione ed esplorazione del rapporto possibile sottende la performance. Opposites attracts. L’impalpabile del suono e la materia fisica del corpo nello spazio in un continuum di giustapposizioni buio/luce, suono/silenzio, movimento/immobilità, anticipazioni, echi, risonanze. Un sottilissimo gioco di rimandi e sfide che passano da equilibri a disequilibri, da dominazione a sottomissione, dall’intesa al malinteso quale territorio fertile della rappresentazione. 9 Aprile La Geisha che danza per amore con Chiara Alborino coreografia Chiara Alborino produzione Danza Flux con il sostegno di Scuola Elementare del Teatro di Davide Iodice Un lavoro ispirato al teatro giapponese ed in particolare alla figura della geisha, la cui drammaturgia e'nata da un intenso processo creativo basato sulla danza contemporanea ed ispirato al teatro NO, al Kabuki ed alla lettura degli autori Kuki Shuzo, Murakami e Yasunari Kawabata, ma anche alla ricerca dei significati delle tradizioni e musiche giapponesi: dall'uso dei Sakura, i tipici fiori nipponici, al suono dello Shakuhachi, il caratteristico flauto dritto. «Sento cedere il passo all'infinita sera/mentre tutto si riposa/ed io taccio. Ancora non comprendo le qualita'di questo sentimento chiamato amore. Il vento mi attraversa/nasce l'aurora». Chiara Alborino 10 Aprile Microstorie/appunti sulla percezione di e con Fabrizio Varriale produzione Danza Flux Microstorie racchiude scritture coreografiche e drammaturgiche ispirate ai temi della memoria, dei suoni del quotidiano e della proiezione dell'umano. Sono appunti che svelano la relazione con il tempo, lo spazio vissuto e l'immaginario che diventano fondamenta delle azioni sceniche.