Club Alpino Italiano Sezione di Tivoli - CAI

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Club Alpino Italiano Sezione di Tivoli - CAI
Club Alpino Italiano Sezione di Tivoli
Sottosezioni di Monterotondo e Subiaco
Gruppo territoriale “La Cordata” di Montecelio
AVVISO
La Sezione CAI di TIVOLI
organizza il trekking lungo il CAMMINO DELLE ABBAZIE in programma
dal 25 Aprile al 1° Maggio 2015.
Il percorso inizia da SUBIACO e arriva a MONTECASSINO, sulle orme di
SAN BENEDETTO; si snoda attraversando paesi e borgate, boschi, radure e
ruscelli, percorrendo anche tratti di strada asfaltata per un totale di circa 160 km
in sette tappe per sette giorni.
Le tappe previste sono le seguenti:
Tappa 1 – 25 apr – Subiaco-Trevi nel Lazio
km 17,9
h 5,20
Tappa 2 – 26 apr – Trevi nel Lazio-Guarcino
14,0
4,00
Tappa 3 – 27 apr – Guarcino-Collepardo
15,0
4,30
Tappa 4 – 28 apr – Collepardo-Casamari
24,6
6,50
Tappa 5 – 29 apr – Casamari-Arpino
18,6
5,30
Tappa 6 – 30 apr – Arpino-Roccasecca
17,8
5,20
Tappa 7 – 01 mag – Roccasecca-Montecassino
19,0.
5,50
Le suddette tappe sono possono variare, qualora esigenze in loco lo richiedano.
Il costo giornaliero del trekking sarà di circa 35,00 euro, per mezza pensione.
Per l’organizzazione logistica del trekking, è allo studio la possibilità di avere
un’auto al seguito gestita dagli escursionisti e costi condivisi.
L’accettazione alla partecipazione è subordinata alla verifica preliminare, da
parte dei coordinatori, dell’adeguata preparazione fisica e dell’idonea
attrezzatura necessaria posseduta dai partecipanti.
Prenotazioni ed informazioni al sito www.caitivoli.it o tramite i seguenti Soci:
Carlo Conversi:
Giovanni Pieragostini:
Vincenzo Maio
tel. 335 6135771 – [email protected]
tel. 339 2152073 – [email protected]
tel. 393 2543439 – [email protected]
Le prenotazioni fino al 20 aprile 2015.
CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI TIVOLI
Sottosezioni di Monterotondo e Subiaco
Gruppo territoriale “La Cordata” di Montecelio
Cammino delle Abbazie 2015
Sabato 25 Aprile - Ritrovo a Tivoli alle 07,30 e trasferimento con le auto dei soci CAI a
Subiaco; alle 09,00 presso il Sacro Speco cerimonia di saluto e buon cammino con le
autorità locali e del CAI. Visita guidata del Sacro Speco per poi scendere a piedi a Santa
Scolastica per la visita guidata dell’antica biblioteca. Sezione CAI di supporto: Subiaco,
Tivoli. Al termine intorno alle 11,00, partenza.
1a Tappa: SUBIACO-TREVI NEL LAZIO (Rm)
Tempo: h5,20 - Dislivello salita: 350 mt – Dislivello discesa: 7 mt.
Tappa lungo il corso del fiume Aniene, all’interno del Parco regionale dei monti Simbruini,
facilissima e magnifica dal punto di vista naturalistico. Salita costante e quasi
impercettibile; da Santa Scolastica fino al ponte Comunacque, è un’immersione in una
natura primordiale dominata dal verde e dall’acqua. Da qui fino ad arrivare a Trevi nel
Lazio (841 mt).
Domenica 26 Aprile - 2a Tappa: TREVI NEL LAZIO-GUARCINO (Fr)
Tempo: h4,00 - Dislivello salita: 350 mt - Dislivello discesa: 420 mt.
Attraverso paesi di montagna dove il tempo sembra essersi fermato, passeremo dai monti
Simbruini agli Ernici. La prima parte del percorso è un affascinante sentiero che ripercorre
un’antichissima via di comunicazione e vi possiamo ammirare uno splendido arco romano
in mezzo al bosco, oltre il quale si attraverseranno splendide vallate verdi, oltre le quali si
arriverà a Guarcino (625 mt). Da visitare la Collegiata di S. Nicola, la Chiesa e la Cripta di
S. Michele Arcangelo, la Chiesa di S. Benedetto e l’Eremo di S. Angelo.
Lunedì 27 Aprile - 3a Tappa: GUARCINO-COLLEPARDO (Fr)
Tempo: h4,30 - Dislivello salita: 350 mt - Dislivello discesa: 330 mt.
Tappa artisticamente ricca, per la presenza della Certosa di Trisulti, magnifico complesso
monacale immerso nei boschi secolari dei monti Ernici.
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Martedì 28 Aprile - 4a Tappa: COLLEPARDO-ABBAZIA DI CASAMARI (Fr)
Tempo: h6,50 - Dislivello salita: 440 mt - Dislivello discesa: 730 mt.
Tappa molto bella paesaggisticamente, e per la cistercense Abbazia di Casamari, nostro
punto tappa, senza dubbio uno dei rari esempi in Italia di architettura cistercense.
Mercoledì 29 Aprile - 5a Tappa: ABBAZIA DI CASAMARI-ARPINO (Fr)
Tempo: h5,30 - Dislivello salita: 440 mt - Dislivello discesa: 280 mt.
Tappa di tutto riposo, che si sviluppa per lo più su strade secondarie. Monte San Giovanni
Campano e Arpino nostro punto tappa, si riveleranno delle piacevoli scoperte.
Giovedì 30 Aprile - 6a Tappa: ARPINO-ROCCASECCA (Fr)
Tempo: h5,20 - Dislivello salita: 410 mt - Dislivello discesa: 680 mt.
Tappa molto bella, sotto il profilo storico-artistico (l’acropoli di Civitavecchia è un vero
gioiellino, imperdibile l’arco a sesto acuto) e naturalistico, le gole del Melfa, uno
spettacolare canyon di casa nostra. Si cammina in una natura selvaggia e primordiale; per
la totale mancanza d’acqua e punti di ristoro, occorrerà procurarsi cibo e bevande ad
Arpino. Indispensabile l’uso di scarponi da montagna, fortemente raccomandato l’uso di
bastoncini in discesa.
Venerdì 01 Maggio - 7a Tappa: ROCCASECCA-MONTECASSINO (Fr)
Tempo: h5,50 - Dislivello salita: 450 mt - Dislivello discesa: 240 mt.
Ultima tappa del Cammino, la più emozionante! Cassino, noi la raggiungeremo
camminando sul sentiero attraverso il quale i soldati polacchi entrarono nelle rovine di
Montecassino il 18 maggio 1944. Che sentimenti avranno provato quegli uomini nel
vedere l’abbazia, che più di ogni altra aveva contribuito a far nascere l’uomo europeo,
ridotta a un cumulo di macerie da un’Europa mai come allora lacerata e divisa? Noi, a
stento potremo trattenere l'emozione quando sul sentiero ci apparirà l'Abbazia in tutta la
sua imponenza ricostruita “com'era, dov'era”. Ed emozionante sarà entrare in quel luogo in
cui spiritualità, cultura, storia e arte sono riuscite a fondersi in una sintesi esemplare.
Il Presidente
Sezione C.A.I. Tivoli
Virginio Federici
Per info e prenotazioni:
Carlo Conversi:
Giovanni Pieragostini:
Vincenzo Maio
tel. 335 6135771 – [email protected]
tel. 339 2152073 – [email protected]
tel. 393 2543439 – [email protected]
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EQUIPAGGIAMENTO
DELL’ESCURSIONISTA E PELLEGRINO
Fare lo zaino: Non dovrà pesare più del 10-13% del proprio peso. Preparare lo zaino è un'arte, che si
raffina a ogni partenza, tenendo sempre a mente la vecchia massima: "tutto pesa!". Suggerisco di preparare
tutto il contenuto dello zaino e poi cominciare a eliminare, soprattutto tra gli accessori, essendo sicuri di
portarsi dietro soltanto l'indispensabile. Immaginando che si voglia partire nella mezza stagione, quello che
segue è l'elenco dell'attrezzatura indispensabile.
Zaino capiente (almeno 45 lt): se lo dovete acquistare prestate attenzione a come sono fatti gli spallacci e la
cintura in vita, che aiuta a scaricare il peso sulle anche alleviando lo sforzo richiesto alle spalle: per le donne,
vi sono in commercio zaini specifici. Da preferirsi sono i modelli provvisti di copri-zaino, utile per salvare il
contenuto dalla pioggia, perché non c’è zaino che garantisca una totale impermeabilità. - Mantella o poncho:
ottime le mantelle di tipo militare, con anelli ai quattro lati e abbastanza ampie da poter coprire lo zaino ed
essere utilizzate (Tendendole con cordino) come tende di fortuna. Ma ci sono ottime mantelle in commercio. Bacchette da trekking: Indispensabili, sono la versione moderna dell'antico bordone, il bastone da pellegrino.
Aiutano sia in salita sia in discesa, scaricando il peso dalla schiena e dalle ginocchia. - Tuta: da utilizzare
come pigiama, per cambiarsi alla fine della tappa. - Biancheria: poca, usare la regola del 3: 3 magliette, 3
slip, ecc. Il pellegrino fa del bucato serale una specie di rituale. - Calzature: la scelta delle calzature adatte è
di fondamentale importanza. Un piede comodo che cammina a suo agio vi può portare dovunque. In alcune
tappe è fortemente raccomandato l'utilizzo di scarponcini da montagna, meglio se sostengono la caviglia. Non
mettetevi in cammino con scarponi nuovi: utilizzateli prima almeno un palo di volte affinché si adattino alla
forma del piede e per assicurarvi che non vi facciano male. Nella scella della taglia, è meglio stare un po' più
abbondati (1 misura in più) piuttosto che scarsi. Calzature più leggere, tipo scarpe da mezzo trekking, possono
essere alternate agli scarponi nelle tappe meno impegnative. - Ciabatte: di plastica leggere per fare la doccia
e per fare prendere aria ai piedi quando si è arrivati. - Cappello: indispensabile in ogni stagione ! - Borraccia:
molto comoda quella a sacca, che si infila nello zaino e da cui si beve attraverso un tubicino. Così il liquido
rimane a lungo fresco, non ci si deve togliere lo zaino ogni volta per bere, e sorseggiare in modo continuativo
mentre si cammina permette di non disidratarsi. - Pila: la più comoda è quella frontale, che permette di
lasciare le mani libere e va bene anche per leggere a letto. - Occhiali da sole.– Telo termico - Beauty Case:
per pulizia personale e lavaggio indumenti. - Piccolo pronto soccorso personale ed eventuali medicine.
ACCESSORI (soprattutto tra questi potete scegliere cosa eliminare)
Diario: diventerà un caro amico, specie se viaggiate da soli, per fissare sulla carta le emozioni e le
considerazioni della giornata. Al ritorno diverrà poi un prezioso ricordo. - Macchina fotografica: naturalmente
le più indicate sono le macchine "compatte", che stanno comodamente in una tasca; se non potete fare a
meno della vostra reflex, legatela alla cinghietta che blocca lo zaino sullo sterno e bloccatela con quella in vita,
per fare una foto è sufficiente sbloccare la cinghia in vita, senza rischiare di dimenticarla. - Bussola: è
utilissima e non pesa quasi niente; da tenere sempre nello zaino. - Altimetro: molto utile, specie in mezzo ai
boschi dove, mancando punti di riferimento, è particolarmente difficile fare il punto su una mappa. - Libro: un
grande compagno di viaggio. Contapassi-pedometro: si fissa sulla cintura dei pantaloni e serve a stabilire la
distanza percorsa. Nelle descrizioni farò spesso riferimento sia alle quote altimetriche che alle distanzie
percorse. - Batterie: Le più ecologiche sono quelle ricaricabili. Se usi un gps, portatene qualcuna di ricambio
e non dimenticare di ricaricarle ogni sera. - Coltellino: piccolo e semplice... per tagliare il pane e la frutta. Accendino: per accendere il fuoco per scaldarsi. Togli tutto intorno, erba e foglie secche e circoscrivi l'area
con delle pietre. NB. I fuochi vanno accesi solo in caso di reale necessità, mai nei boschi e se c'è vento. Ombrello pieghevole: per pioggia leggera. - Telo impermeabile: leggero e poco ingombrante, può avere
svariali usi e sarà molto utile per isolarci dal terreno qualora fossimo costretti a passare la notte all'addiaccio.
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