GRANFONDO - La Gf Campagnolo promette piacevoli novità

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GRANFONDO - La Gf Campagnolo promette piacevoli novità
GRANFONDO - La Gf Campagnolo promette piacevoli novità
Roma – domenica 20 dicembre 2015 - Con l’apertura delle iscrizioni la macchina organizzativa della
Granfondo Campagnolo Roma si è rimessa in moto. Oltre a Gianluca Santilli, presidente
del Comitato Organizzatore, è il veneto Ivan Piol che ha la maggiore responsabilità
generale. Fu proprio lui ad accettare per primo la sfida lanciata di Santilli per
l’organizzazione di un evento ciclistico internazionale in una città affascinante ma
altrettanto complicata come Roma. Una scommessa vinta visto che la Granfondo Roma è
entrata nel novero delle migliori granfondo italiane sia per qualità dell’offerta che per
numero di partecipanti.
Abbiamo chiesto ad Ivan Piol di parlarci un po’ della sua esperienza capitolina. Ecco di
seguito le sue interessantissime risposte:
Da poco più di due mesi si è svolta la quarta edizione della Granfondo Campagnolo Roma. Che giudizio si
sente di dare all’evento nel suo complesso? “Senza dubbio è stata la migliore delle edizioni fin qui organizzate.
La macchina organizzativa si sta perfezionando e con l'esperienza maturata evita gli errori di gioventù che
avevano caratterizzato le prime edizioni. Quando nel 2012 Gianluca Santilli mi propose di dirigere
l’organizzazione della Granfondo Campagnolo Roma accettai con entusiasmo. Penso sia il sogno di ogni ciclista
pedalare nella città eterna e sulle colline dei Castelli Romani in un periodo dell’anno in cui Roma è molto
accogliente”.
Qual è stato l’aspetto che più l’ha soddisfatta?
“Senza dubbio la chiusura al traffico di 3 ore, un fiore all'occhiello che solo la Maratona delle Dolomiti può
vantare. Quello della sicurezza è un argomento sempre molto delicato perché bisogna trovare il giusto
equilibrio fra le istanze dei ciclisti e quelle del territorio. Credo che tre ore di chiusura al traffico siano la
risposta giusta per un percorso come quello della Granfondo Campagnolo Roma”.
Cosa c’è ancora da migliorare l’anno prossimo?
“Alcuni aspetti di gestione organizzativa, ovvero, l'individuazione di responsabili per alcuni settori in cui
quest'anno c'è stata una gestione "promiscua" che non ha ben funzionato. Io e Gianluca Santilli ci stiamo
lavorando. Devo dire che è un piacere trovare tanta disponibilità a Roma; sapremo individuare le persone
giuste”.
A Roma ormai si è costituito un solido gruppo di lavoro veneto-romano; un connubio che funziona?
“Direi proprio di si, il gruppo si è amalgamato al meglio. Io ho condiviso da subito il progetto della Granfondo
Campagnolo Roma; una scommessa vera e propria che abbiamo vinto coinvolgendo molte associazioni,
creando un programma intenso ed interessante, in una location di fascino assoluto. Oggi come oggi Roma
Capitale ed il Coni ci individuano come uno degli eventi più importanti della città, candidata all’organizzazione
delle Olimpiadi 2024. Noi vogliamo che da Roma si diffonda un’immagine bella della capitale d’Italia”.
Quanti sono i collaboratori che dal Veneto raggiungono Roma per dare sostegno agli organizzatori capitolini?
“A seconda degli anni da un minimo di quattro fino a un massimo di quindici. Sono tutti molto motivati ed
entusiasti dell’esperienza romana”
Quali sono le principali differenze ambientali fra il Veneto e Roma ed il suo hinterland?
“Diciamo che in Veneto se viene decisa una cosa quella rimane; a Roma è un pò più incerta.....nel senso che
non sempre vengono rispettate le decisioni. Ma ormai siamo abituati e sappiamo come muoverci”.
Ci faccia entrare nelle pieghe dell’organizzazione. Quali sono le principali voci di costo della Granfondo
Campagnolo Roma?
“.....ritengo che l'allestimento del villaggio sia senza dubbio la voce che più assorbe energie economiche. Le
aspettativa sull’evento sono molto alte e quella del villaggio è una voce che non va assolutamente trascurata”.
Quante persone sono coinvolte nell’organizzazione?
“Tra le seicento e le settecento; un numero considerevole che rivela l’amore che c’è per il ciclismo un po’
ovunque in Italia”.
Quando inizia l’iter burocratico e quanti passaggi organizzativi vanno affrontati prima del via?
“Una quantità industriale, che comincia con i sopralluoghi ai comuni del territorio attraversato dalla granfondo
e finisce con la conferenza dei servizi in Campidoglio. Anzi degli interventi sono sempre necessari anche in
corso d’opera”.
E’ già al lavoro per l’evento del 9 ottobre 2016?
“Ovviamente, una manifestazione di tale portata richiede un impegno di dodici mesi all'anno; quindi siamo già
al lavoro. Posso già dire che, come sempre, ci saranno piacevoli novità”. (cs)