“Unità d`Italia 1861 – Unità della Germania 1871: Un confronto”

Transcript

“Unità d`Italia 1861 – Unità della Germania 1871: Un confronto”
DISCORSO
Konrad-Adenauer-Stiftung e.V.
ITALIEN
WILHELM STAUDACHER
4. März 2011
www.kas.de/italien
www.kas.de
“Unità d’Italia 1861 – Unità della
Germania 1871: Un confronto”
Signore e Signori,
Repubblica italiana Giorgio Napolitano e il
Illustri relatori,
Presidente Federale Christian Wulff hanno
Egregio Presidente,
inviato un saluto.
Egregi rappresentanti delle ambasciate,
Cari rappresentanti del ministero degli Este-
Loro hanno mostrato che il dialogo tedesco-
ri italiano,
italiano è molto importante e gli sta a cuore.
Cari studenti,
Anche per questo convegno Presidente Napolitano ci ha inviato tramite l’Ambasciatore
sono molto contento, di aprire oggi il dibat-
Stefano Stefanini un saluto molto caloroso
tito sul tema “Unità d’Italia 1861 – Unità
che vorrei leggere in un secondo momento.
della Germania 1871: Un confronto” nella
serie dei nostri convegni per l’Anniversario
Mi fa piacere e mi rende anche un po’ orgo-
dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Sono molto
glioso, che loro sostengano la nostra mis-
lieto essere qui in questa sede meravigliosa
sione. Tanti istituzioni – per esempio
e sotto gli occhi di Luigi Sturzo. Ringrazio la
l’Università LUMSA, l’Università Pio V., il
Dott.ssa Nardelli e il Suo team per il loro
Goethe-Institut, la Fondazione Alcide de Ga-
generoso sostegno.
speri e altri, danno il loro contributo importante. Ma spero che anche altri siano pronti
Ringrazio anche l’Istituto Nazionale per la
per fare veramente qualcosa per il dialogo
Guardia D’Onore alle reali tombe del
tedesco-italiano che ha bisogno di una vita-
Pantheon per la collaborazione. Oggi è solo
lità e di un nuovo spirito. La nostra iniziativa
l’inizio, ma spero che proseguiamo anche in
è aperta per nuove idee – fatevi sapere!
futuro con una collaborazione fruttuosa.
Ma questo è solo l’inizio. Per la fine del 2011
Per la prima volta, abbiamo organizzato un
ci auguriamo di avere un’opera giovanile
convegno solo in lingua italiana. Mi dispiace,
italo tedesca che in quanto ampiezza e im-
ma le Vostre orecchie dovranno sopportare
portanza corrisponda al modello franco-
ancora per qualche minuto il mio forte ac-
tedesco o tedesco-polacco.
cento teutonico.
Le possibilità per una collaborazione politica
Per la Fondazione Konrad Adenauer l’anno
e la preparazione di scelte europee non si
2011 è un anno molto importante e in qual-
sono assolutamente esaurite. Ritengo che
che maniera speciale. Insieme ad altre isti-
sia una fortuna il fatto che in quanto tede-
tuzioni e organizzazioni impegnate nel rap-
schi e italiani non ci guardiamo indietro con
porto italo-tedesco, abbiamo iniziato
un senso di stanchezza verso la storia bensì
un’iniziativa per avviare un nuovo ed inten-
guardiamo visionari al futuro: noi abbiamo
so dialogo fra la Germania e l’Italia. Per il
– da decenni sia nel bene che nel male –
primo convegno dell’iniziativa in dicembre,
molte più cose che ci uniscono rispetto agli
sul tema “Unità. Storia – Mito – Visione “, il
altri. La Germania e l’Italia appartengono
Presidente della
alle nazioni fondatrici dell’Europa. I nostri
cittadini dopo periodi in cui in maniera brutale hanno potuto contare solo su loro stes-
2
si, hanno colto la possibilità di unirsi. Noi
Nonostante l’acutezza delle osservazioni di
dovremmo assumerci il compito, in quanto
Plessner vorrei insistere su due aspetti con-
ITALIEN
europei di formulare un nuovo e prometten-
trari che la storia dei due “Risorgimenti” ci
WILHELM STAUDACHER
te futuro.
può forse insegnare:
4. März 2011
Qui non guarda indietro non sa dovè anda-
a) Certo, abbiamo visto le stragi causate dal
re. Perciò noi oggi vogliamo confrontare il
nazionalismo esasperato che fonda le pro-
passato dei due paesi:
prie radici nell’ottocento. Ma oggi, credo,
Konrad-Adenauer-Stiftung e. V.
www.kas.de/italien
siamo anche in grado di valorizzare il Bene
www.kas.de
L’uomo diplomatico Ulrich von Hassel, am-
offerto dal movimento di unificazione politi-
basciatore del Reich tedesco a Roma negli
ca. Senza chiudere gli occhi ai lati deboli di
anni Trenta, assassinato nel millenovecen-
quei processi: ma sono convinto che nel bi-
toquarantaquattro (1944) per la sua opposi-
lancio storico à la longue prevalgono i van-
zione al regime di Hitler, in più occasioni ha
taggi, non solo economici, ma morali, cultu-
analizzato la figura di Camillo Cavour.
rali; pensiamo alla riunificazione tedesca e
naturalmente anche all’Unione Europea!
Scrive von Hassel: “ […] Ciò che Cavour ha
fatto per il Piemonte e per l’Italia è il risulta-
b) Se analizziamo attentamente questi due
to di efficacia e coraggio combinato al senso
processi di unificazione nazionale vediamo
della responsabilità che lo rendono simile a
che in essi c’è poco di prestabilito. Sono
Bismarck. Si è detto dello Junker prussiano
processi aperti. C’è molta contingenza, e
che era un “Realpolitiker” brutale.
poca “fatalità”. Ecco, per me, questo è un
mònito che ci arriva dall’attenta analisi del
E nonostante tutte le differenze nel modo di
Risorgimento: non farsi sedurre da discorsi
pensare tra il borusso-germanico Bismarck
di “inevitabilità della storia”, ma considerare
e il franco-italiano Cavour, quest’ultimo me-
la storia un processo sempre aperto che di-
riterebbe un nome simile. […] Non quelli del
pende dalle nostre responsabilità decisiona-
Quarantotto (1848), né Mazzini hanno co-
li.
struito l’unità della Germania e dell’Italia,
ma Bismarck e Cavour. […] Era un maestro
Vuol dire: Qui guarda indietro, sa dovè an-
dei mezzi più fini della diplomazia, in modo
dare e come arrivare: Stringendo i rapporti
geniale, in modo veramente italiano, Cavour
italo- tedeschi, facciamo un bel passo avanti
ha fondato la libertà e l’unità dell’Italia”.
verso un Europa unito. Un Europa in cui
sappiamo qualcosa del nostro vicino. Perché
Mi sembra opportuno ricordare in questa
conoscere a capire l’altro è la base per la
sede il giudizio entusiastico del cattolico
fiducia reciproca. Conoscere la cultura poli-
conservatore Ulrich von Hassel sullo statista
tica, la storia e il modo di pensare del no-
italiano. Effettivamente, quella di von Has-
stro vicino ci aiuta di evitare errori che pur-
sel è una importante voce nell’ampio coro di
troppo sono stati fatti e che facciamo anco-
coloro che hanno da sempre riflettuto sulle
ra. E chi sa: Jaques le Goff ha iniziato di
analogie e differenze tra i due processi di
raccontare la storia dell’Europa in un libro
unificazione nazionale realizzati nella secon-
per gli studenti che dovrebbe essere intro-
da metà dell’Ottocento.
dotto in tutte le scuole dell’Europa. Ad adesso il suo libro è il primo di questo gene-
Il famoso filosofo-storico ebreo Helmuth
re. Iniziamo a pensare al nostro futuro co-
Plessner costretto, durante il nazionalsocia-
mune, guardando indietro e imparando dalla
lismo, all’emigrazione in Olanda e alla clan-
storia.
destinità per la sua origine ebraica, ha detto
in una celebre formula che Italia e Germa-
Vi auguro un pomeriggio interessante e ric-
nia sono le due nazioni “arrivate in ritardo”
co di stimoli. Presidente a Lei la parola per
(“verspätete Nation”) rispetto al resto
un saluto.
dell’Europa. Molte delle patologie nella storia delle due nazioni vanno riportate, dice
Plessner, a questa nascita tardiva.