Il concetto di “Dieta Proteica” è nato presso l`Università di Harvard

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Il concetto di “Dieta Proteica” è nato presso l`Università di Harvard
Il concetto di “Dieta Proteica” è nato presso l’Università di Harvard grazie agli studi
del prof. Blackburn che ne pubblicò i primi risultati nella metà degli anni ’70.
In quello che egli definì il “digiuno proteico” venne determinato il fabbisogno in
amminoacidi, capace d’impedire il bilancio azotato negativo dell’organismo, e
venne allo stesso tempo dimostrato come la privazione calorica, dovuta alla
drastica riduzione dei carboidrati e dei lipidi, fosse in grado di neutralizzare l’effetto
anabolico dell’insulina sul metabolismo dei grassi ed indurre lipolisi.
I VANTAGGI PER IL PAZIENTE
- Rapida perdita di peso
- Assenza del senso di fame dopo le prime 48 ore
- Miglioramento del tono muscolare
- Azione per dimagrire le adiposità localizzate e le gambe
FASI DELLA DIETA:
FASE 1: dieta d'attacco
Alimentazione personalizzata con chetogenesi controllata.
FASE 2: dieta di transizione
Alimentazione ipocalorica sul modello della dieta mediterranea tramite reintegro graduale,
al fine di consolidare i risultati della 1°fase.
FASE 3: riequilibrio metabolico
Alimentazione leggermente ipocalorica sul modello della dieta mediterranea
INDICAZIONI
• Obesità:
adatta quando l’Indice di Massa Corporea supera i 30.
• Sovrappeso:
Si ha quando l’Indice di Massa Corporeo è compreso tra 25 e 30.
• I rischi del sovrappeso:
La dislipidemia e l’intolleranza ai glucidi sono dei parametri biologici che possono essere
normalizzati attraverso il questo protocollo.
• Conseguenze sull’apparato locomotorio:
Se la Massa Magra viene danneggiata si mette a rischio l’apparato locomotorio. Il
protocollo proteico aiuta a diminuire la Massa Grassa senza Intaccare la Massa Magra.
• La menopausa:
Durante questo periodo, il peso delle donne tende ad aumentare.
• Il peso forma:
Il recupero del peso forma è garantito con il protocollo proteico.
• La fase pre-operatoria:
Questa dieta è consigliata anche a chi deve perdere peso in vista di un’operazione di
chirurgia generale e chirurgia estetica.
• Diabete non insulino dipendente tipo 2.
CONTROINDICAZIONI ALLA DIETA:
o Insufficienza renale;
o InsuffIcienza epatica;
o Il diabete insulino-dipendente (tipo 1);
o Blocco atrio ventricolare;
o Ipokaliemia;
o Insufficienza cardiaca;
o Infarto ed incidente cerebrovascolare < 12 mesi;
o Gravidanza e Allattamento;
o Disturbi psichiatrici gravi, alcolismo, tossicomania;
o Neoplasie evolutive;
o Ragazzi/e in periodo di crescita;
o Anziani;
o Terapia con cortisonici prolungata.
I POCHI EFFETTI COLLATERALI DELLA DIETA SONO SEMPRE STATI
ASSOCIATI AD UN'INTEGRAZIONE INADEGUATA, PERTANTO
L'INTEGRATORE CONSIGLIATO (PROTEONORM ACQUISTABILE PRESSO
LO STUDIO) E' ALTAMENTE RACCOMANDATO PER UNA CORRETTA
RIUSCITA DELLA DIETA.