Conformità fiscale - Centro di Studi Bancari

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Conformità fiscale - Centro di Studi Bancari
formazione / finanza
Conformità fiscale
La pressione internazionale sulla cooperazione fiscale porta a un processo di modifica del diritto
tributario internazionale: una svolta sia per l’incidenza che i cambiamenti avranno nelle scelte di
investimento e pianificazione, sia per le novità che verranno introdotte che per i Paesi coinvolti.
In
questo momento storico, la
capacità di analizzare, nella
prospettiva corretta, i diversi
fattori che stanno incidendo sulla trasformazione della piazza finanziaria svizzera
costituisce una via necessaria per comprendere le linee evolutive che si delineeranno nei prossimi anni. Il Centro di Studi
Bancari da tempo segue questo processo
di contestualizzazione, prevedendo non
solo formazione in ambito normativo e
fiscale, bensì anche aggiornamento e valutazione delle dinamiche che possono
garantire un graduale rinnovamento dei
ruoli e dei servizi che sino all’altro ieri
hanno caratterizzato l’attività finanziaria.
Tale attenzione per le variabili, che già
ora influenzano lo sviluppo di quella professionalità indispensabile per competere
a livello internazionale, sta impegnando
sempre più il Centro di Studi Bancari, il
cui Direttore, René Chopard, sostiene:
«In un mondo offshore, la Svizzera ha da
sempre avuto un ruolo preponderante in
ambito finanziario. Oggi, il contesto sta
radicalmente cambiando: la finanza non
può più fare astrazione dalle specificità,
in particolare fiscali, dei Paesi di provenienza dei clienti. È in questo momento
di rottura del ‘fare banca’ che si inseriscono
nuovi e importanti programmi del CSB.
Nel suo ruolo, non solo di accompagnamento, ma anche di precursore, dei principali fenomeni che toccano le attività bancarie in generale, e la piazza finanziaria
ticinese in particolare, il CSB sta facendo
importanti sforzi nel mettere a disposizione degli operatori quegli strumenti grazie ai quali la banca elvetica potrà continuare a essere concorrenziale. Con l’aumento delle variabili da integrare nelle
scelte patrimoniali, i mestieri della finanza
sono sempre più complessi e l’unico modo
per semplificare le attività è aumentare le
competenze». In particolare, il settore
fiscale è direttamente investito dai dirompenti cambiamenti cui accenna il Direttore. A conferma, l’Avvocato Paolo Bernasconi, Responsabile Area Diritto del
CSB, effettua una breve disamina degli
accadimenti che dal 2009 a oggi hanno
investito la piazza finanziaria svizzera: «In
ambito fiscale c’è stata una svolta storica
nei rapporti fra le banche in Svizzera ed
Ore totali
Responsible Officer
Compliance Officer
Tax Officer
Client RM
Back Officer
IT/Project Manager
Risk Manager
Internal Auditor
Management
Non Parabanking FFI
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Introduction to QI
and FATCA
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C3 The Responsible Officer
C3a Duties of the
Compliance Officer
C3b The Compliance Program
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i loro clienti: l'obbligo di conformarsi ai
requisiti minimi internazionali e al diritto
dei Paesi esteri. Questo ormai famoso "big
bang" avvenne il 13 marzo 2009, quando
il Consiglio federale comunicò all'OCSE
che anche il diritto svizzero sarebbe stato
adeguato. Incombeva una minaccia ineluttabile: la lista nera, spalleggiata dal G20,
che si riuniva poco dopo, a Londra, il 2
aprile. Infatti, a quel vertice, venne lanciata
la “guerra globale contro l'evasione fiscale”». «Da allora», continua l’avvocato, «si
susseguono le iniziative internazionali:
estensione della cooperazione internazionale su domanda, adattando le relative
Convenzioni contro la doppia imposizione; introduzione delle domande rogatoriali
di gruppo; punibilità del riciclaggio del
provento di infrazioni fiscali gravi; comunicazione spontanea secondo la Convenzione internazionale di Strasburgo e, infine, ratifica degli accordi per lo scambio
automatico dei dati bancari». Si potrà fare
marcia indietro, chiedono i clienti? «No,
indietro non si torna», prosegue Bernasconi, «perché il Parlamento svizzero, e
non solo il Governo svizzero (come sostengono i "semplificatori") ha già spinto troppo avanti questo treno. E i Paesi esteri
battono i pugni: gli USA stanno tuttora
martellando un centinaio di banche svizzere e migliaia di loro dipendenti; Francia
e Germania accollano multe milionarie e
avviano procedimenti penali. Ecco perché
tutte le banche in Svizzera, così pungolate
dalla FINMA, perlomeno da quest'anno,
hanno messo in atto un severo programma
di osservanza della conformità fiscale dei
depositi e delle transazioni. Si cautelano
di fronte al rischio di perseguimenti penali
di autorità giudiziarie sia svizzere sia straniere. Si preparano per l'inizio dell'anno
prossimo, quando, anche in Svizzera,
entrerà in vigore la punibilità del riciclaggio del provento di infrazioni fiscali aggravate commesse non solo a danno del Fisco
svizzero, bensì anche del Fisco di Paesi
stranieri e non solo in territorio svizzero,
ma anche su territorio estero. Per di più,
sempre il Parlamento svizzero ha già modificato, di conseguenza, anche la legge federale antiriciclaggio. A cascata, la FINMA
ha appena approvato la modifica della sua
Ordinanza antiriciclaggio e così l’Associazione svizzera dei banchieri ha appena
modificato la sua Convenzione di diligenza. Si tratta di un’ondata di novità regolamentari. Toccano l'operatività bancaria
nel suo complesso: quindi non solo i
responsabili dei compliance officer, bensì
anche gran parte del personale di banche
e fiduciarie si devono ora confrontare con
una vera e propria rivoluzione culturale.
Il mancato rispetto di queste novità legali,
infatti, comporta sanzioni penali, svizzere
e straniere ed anche il rischio di pesanti
e costosi interventi da parte della FINMA». Inoltre, gli USA stanno conducendo
una campagna mondiale contro l'evasione
fiscale anche come locomotiva delle principali organizzazioni internazionali. Quanto la politica statunitense sta condizionando l’evolversi della normativa fiscale finanziaria in ambito internazionale? Paolo
Bernasconi risponde evidenziando il ruolo
del FATCA in questo senso: «La funzione
del Programma FATCA è quella di imporre, a livello mondiale, la collaborazione
di banche e altri intermediari finanziari
nella lotta contro l'evasione fiscale di contribuenti USA. Il modello FATCA, ormai
già in funzione, venne adottato anche dall'OCSE, almeno riguardo allo scambio
automatico di informazioni bancarie». La
rivoluzione fiscale non coinvolge solo il
settore finanziario, nel senso più stretto
del termine, bensì anche quello economico
delle imprese. Karin Meiners, Responsabile dell’Area Fiscale del Centro di Studi
Bancari sottolinea che il lavoro che si sta
conducendo a livello internazionale rela-
tivo alla ridefinizione delle regole attinenti
alla fiscalità societaria e, più in particolare,
alle iniziative di contrasto all’Aggressive
Tax Planning stanno provocando delle
conseguenze immediate nell’ambito della
Riforma III delle imprese: «Occorre tenere
presente, peraltro, che il piano d’azione
dell’OCSE “Base Erosion and Profit Shifting” (BEPS), ha prodotto riflessi diretti
rispetto anche alle trattative con l’Unione
Europea in rapporto ad alcuni sistemi di
imposizione svizzeri in materia di tassazione delle imprese, sino a giungere alla
Joint Declaration dello scorso autunno,
con cui viene proposta l'abrogazione di
determinati regimi fiscali previsti dall’ordinamento interno (le società holding, di
domicilio, le ausiliarie, le strutture principal e le finance branches) e la presentazione di nuove misure fiscali orientate agli
standard OCSE».
Corsi sulla materia. Rispondendo alle
esigenze che nascono dalla problematicità
insita in un contesto in così forte mutamento, il CSB organizza un percorso di
specializzazione e altamente professionalizzante in materia: Tax Compliance Internazionale. Nell’ambito di questo Executive
Da sinistra, l’avvocato Sebastiano Garufi, di Talenture Advisory SA e l’avvocato
Paolo Bernasconi, responsabile Area
Diritto di CSB.
master vengono trattati numerosi argomenti attualmente in evoluzione e che nel
corso dei prossimi anni assumeranno rilievo preponderante. Con l’obiettivo di poter
affrontare e analizzare in modo specifico
ogni ambito tematico di importanza strategica per la piazza, è stato avviato un progetto che prevede specifici approfondimenti inerenti. Già da quest’anno sono
stati individuati due settori in forte sviluppo: il FATCA (Foreign Account Tax
Compliance Act) e il transfer pricing. In
rapporto al FATCA, il CSB ha organizzato
una formazione executive dedicata. Laura
Manghera, Project Manager e Responsabile del corso evidenzia che «Per competere in questo mutato contesto internazionale, gli operatori finanziari sono tenuti
a conoscere il contenuto del FATCA. Il
CSB, in collaborazione con KPMG, propone la formazione "Swiss FATCA and
AEoI Academy" della durata di 4 giorni.
Caratterizzata da un taglio prettamente
Executive Master - Tax Compliance Internazionale
Titolo
Durata
Percorso completo
Tax Compliance Internazionale
60 ore
Primo corso
Fiscalità svizzera internazionale: evoluzioni in atto
4 ore
Date e orari
Da mercoledì 21 ottobre 2015 a mercoledì 16 dicembre 2015
Mercoledì 21 ottobre 2015, dalle 13.30 alle 17.00
Secondo corso
Accertamento della residenza fiscale in ambito internazionale
8 ore
Venerdì 6 novembre 2015, dalle 9.00 alle 17.00
Terzo corso
La stabile organizzazione: prospettive di modifica
8 ore
Giovedì 12 novembre 2015, dalle 9.00 alle 17.00
Quarto corso
Fiscalità finanziaria internazionale
8 ore
Lunedì 16 novembre 2015, dalle 9.00 alle 17.00
Quinto corso
Il beneficiario effettivo in ambito internazionale
4 ore
Lunedì 23 novembre 2015, dalle 13.30 alle 17.00
Sesto corso
Pianificazione societaria internazionale:
conformità fiscale delle scelte di business
8 ore
Mercoledì 2 dicembre 2015, dalle 9.00 alle 17.00
Settimo corso
Scambio di informazioni e gli strumenti di cooperazione internazionale
8 ore
Ottavo corso
US International Taxation e Accordi Svizzera - USA
12 ore
Giovedì 10 dicembre 2015, dalle 9.00 alle 17.00
Martedì 15 dicembre 2015 dalle 9.00 alle 17.00
e mercoledì 16 dicembre 2015 dalle 9.00 alle 12.30
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Percorso completo
Titolo
Durata
Date e orari
Swiss FATCA and AEoI Academy
32 ore
Dal 5 ottobre al 23 novembre 2015
Primo corso
Introduction to QI and FATCA
8 ore
Secondo corso
FATCA and AEoI Classification
8 ore
Lunedì 19 ottobre 2015, dalle 09.00 alle 17.00
C2a - Identification of Accounts Status
4 ore
09.00 – 12.15
C2b - Compilation of the Form
4 ore
13.30 – 17.00
The Responsible Officer
8 ore
Lunedì 9 novembre 2015, dalle 09.00 alle 17.00
C3a - Duties of the Compliance Officer
4 ore
09.00 – 12.15
C3b - The Compliance Program
4 ore
13.30 – 17.00
The withholding and reporting Duties
8 ore
Lunedì 23 novembre 2015, dalle 09.00 alle 17.00
C4a - Withholding and reporting FATCA
4 ore
09.00 – 12.15
C4b - Withholding and reporting QI and AEoI reporting
4 ore
13.30 – 17.00
Terzo corso
Quarto corso
Lunedì 5 ottobre 2015, dalle 09.00 alle 17.00
Corso di perfezionamento
Transfer pricing. Introduzione, focus su Svizzera e Italia, aggiornamenti
Titolo
Durata
Date e orari
24 ore
12 ore
Dall’11 novembre al 2 dicembre 2015
Mercoledì 11 novembre 2015, dalle 13.30 alle 17.00,
giovedì 12 novembre 2015, dalle 8.30 alle 17.00
Percorso completo
Transfer pricing
Primo corso
Introduzione, focus su Svizzera e Italia, aggiornamenti
Introduzione al transfer pricing. I principi internazionali (OCSE)
Secondo corso
Transfer pricing: focus su Svizzera e Italia
8 ore
Mercoledì 18 novembre 2015, dalle 8.30 alle 17.00
Terzo corso
Aggiornamenti e approfondimenti sul transfer pricing
4 ore
Mercoledì 2 dicembre 2015, dalle 13.30 alle 17.00
pratico, permette al partecipante di conoscere i principi del FATCA e le implicazioni per il business quotidiano. Permette,
inoltre, di identificare le attività utili a
garantire la corretta applicazione della
normativa FATCA. Grazie alla modularità
della formazione, il partecipante può scegliere il percorso formativo più adatto alle
sue esigenze. CSB e KPMG suggeriscono
diversi percorsi a seconda del profilo professionale, come indicato nella matrice. Il
programma si svolge a Lugano, Zurigo e
Ginevra rispettivamente in italiano-inglese, tedesco-inglese e francese-inglese. I
candidati che seguiranno l’intero percorso
da ottobre a novembre, dopo aver sostenuto l’esame in lingua inglese, riceveranno
la “Swiss FATCA and AEol Certification”.
In rapporto al transfer pricing, l’Avv. Garufi di Talenture Advisory SA e docente presso il CSB sostiene che «Una delle principali criticità a cui sono esposte le imprese
multinazionali riguarda i prezzi applicati
alle operazioni economiche tra società
appartenenti allo stesso gruppo». Le norme tributarie degli Stati industrializzati
impongono, in genere, che le transazioni
infragruppo avvengano secondo il “valore
normale”, ossia in base al prezzo che sarebbe stato convenuto in un’operazione comparabile tra soggetti economici indipendenti, in libera concorrenza. Giustificare
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al fisco l’adeguatezza dei prezzi praticati
in concreto a una ipotetica operazione
comparabile non è compito facile e il
rischio di esporsi a sanzioni, recuperi di
imposta e lunghi contenziosi può essere
elevato. A differenza di molti Stati industrializzati, il legislatore tributario svizzero
ha scelto di non dotare l’ordinamento di
un complesso normativo specifico in materia di prezzi di trasferimento. Le alterazioni
elusive dei prezzi delle transazioni infragruppo possono, infatti, essere contrastate
sulla base delle regole già esistenti, senza
complicare ulteriormente l’impianto normativo in vigore. Negli ultimi anni il “transfer pricing” ha ricevuto grande attenzione
da parte dell’OCSE, impegnata a elaborare
modelli di regole e principi comuni per i
propri Stati membri. Il tema riveste grande
importanza anche nell’ambito del Progetto
BEPS, in seno al quale sono ben quattro
le azioni ad esso specificamente rivolte.
Nei prossimi anni, dunque, le imprese
potranno essere chiamate a fare i conti
con nuovi obblighi e oneri documentali.
Non è semplice bilanciare equamente i
contrapposti interessi del fisco e dei contribuenti che vi sono in gioco. Se questi
ultimi necessitano di regole certe, un
impianto normativo troppo dettagliato
rischia di diventare un’arma a doppio
taglio. «L’impresa dovrebbe preoccuparsi
di creare valore, innovazione e ricchezza,
non già giustificare ex ante le proprie scelte
strategiche o provarne l’adeguatezza a
regole complesse, cervellotiche e puntigliose, che finiscono per rendere praticamente certi l’errore e la sanzione». Tali
riflessioni hanno spinto il CSB ad organizzare un corso specifico e Nicola Donadio, Responsabile del corso, aggiunge: «il
Centro ha organizzato per il prossimo
autunno un percorso formativo intitolato
Transfer pricing. Introduzione, focus su
Svizzera e Italia, aggiornamenti. Per una
maggior efficacia didattica, il percorso si
suddivide in tre parti, frequentabili anche
singolarmente. Il primo corso introduce
i partecipanti alla tematica dei prezzi di
trasferimento, presentando dapprima i
punti salienti delle linee guida OCSE, che
dal 1979 ai giorni nostri ordinano la materia, e quindi le peculiarità di alcune tipologie di operazioni riguardanti beni e servizi. La seconda parte si sofferma sulle
misure per gestire il fenomeno prese autonomamente, o recepite, dalla Svizzera e
dall’Italia che vanno a ricadere sulle società
operanti in entrambi i Paesi. La terza e
ultima parte esamina le più recenti novità
avvenute in ambito internazionale, in particolare le linee guida e le raccomandazioni
elaborate dall'OCSE».