24 Fantasmi radioattivi, leggende metropolitane e rischio espositivo
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24 Fantasmi radioattivi, leggende metropolitane e rischio espositivo
P ubblicazioni di Martin Hoffmann Fantasmi radioattivi, leggende metropolitane e rischio espositivo Nella storia della medicina, i percorsi diagnostici e i processi terapeutici sono sempre stati caratterizzati da vissuti di ambivalenza. di origine cristiana e cattolica, richiamando alla mente il senso di colpa, l’espiazione dei peccati, la sofferenza come percorso per raggiungere il “Paradiso”, gli atti diagnostico-terapeutici come fonte di malattia lo sono molto meno. Lo sono ancor meno quando la medicina viene considerata una scienza Se da una parte infatti vengono investi- e come tale esatta, infallibile ed efficace. ti di connotazioni positive poiché con- In questo contesto, una delle branche ducono (o dovrebbero condurre) verso della medicina che suscita più allarmi- la guarigione ed il miglioramento della smo e timore, e che quindi dà corpo a qualità di vita dell’utente, dall’altra, maggiori fantasmi, è quella che ricorre quasi come se fossero delle proiezioni all’uso delle radiazioni ionizzanti, in olografiche, suscitano la comparsa di particolar modo la medicina nucleare. ansie e paure non solo legate al timore Gli effetti devastanti delle radiazioni resi della loro eventuale inefficacia, ma evidenti a Hiroshima e Nagasaki, l’inci- anche alla capacità di essere esse stesse dente di Chernobyl del 1986 e quello fonte di dolore e nuova malattia. Mentre più recente in Giappone di Tokaimura l’aspetto della sofferenza, come percor- (1999), la pericolosità, la teratogenicità so di liberazione dalla malattia, è più e la cancerogenicità ben conosciuta da facilmente accettata nella nostra società tutti (profani e addetti ai lavori) delle per le sue connotazioni mistico-religiose radiazioni ionizzanti1, la radioattività in che si fondano sul background culturale quanto fenomeno invisibile (la presenza Nel passato, il fisico Henri Bequerel soffrì di dermatosi provocata da materiale radioattivo tenuto in tasca, Marie Curie morì di una emopatia maligna di origine radiologica, ben 336 dei primi operatori nel campo della radioattività morirono in pochi anni per patologia da radiazioni. 1 24 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 è rilevabile solo attraverso gammacamere, contatori), dosimetri determinano e un comprensibile brivido di timore alle persone che sanno di dover essere esposte al rischio radiologico. A partire dai primi studi dei coniugi Curie, la branca della scienza che si occupa di radioprotezione ha affinato negli anni le sue cono- Fig. 1 Dose media annuale mondiale scenze e ha progressivamente emanato linee guida sempre più precise L’esposizione al fondo naturale ed efficaci. Nella nostra vita veniamo sottoposti ad Quanto segue non ha lo scopo né di irraggiamento derivante da differenti sminuire i rischi correlati all’esposizione fonti radioattive (Fig.1, 2), che variano a radioisotopi e nuclidi, né tanto meno depauperare dell’importanza l’applica- Fig. 2 Dosi medie da radiazioni di origine naturale zione di tutte le misure atte a ridurre il più possibile il rischio, bensì dare il giusto peso alla problematica nel momento in cui vengono adottati correttamente tutti gli interventi preventivi del caso. Tenendo fermo il concetto basilare che l’esposizione alle radiazioni deve essere giustificata dai vantaggi prodotti e che, una volta giustificata, deve essere mantenuta quanta più bassa possibile (maggiore è il tempo di esposizione e la vicinanza alla fonte, e maggiore è la dose assorbita e quindi maggiori sono i rischi), andiamo ora a valutare in pratica quali sono le ripercussioni, in termini di riduzione di aspettativa di vita, di cancerogenicità e teratogenicità, dell’esposizione degli utenti e operatori ad esami radiologici e di medicina nucleare. 25 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 sostanzialmente dalle zone di residenza decadimento dell’Uranio, che è presente (Tab. I e II). In generale il fondo totale massicciamente nel sottosuolo ed è facil- di radiazioni a cui l’uomo è esposto cor- mente riscontrabile, ma non solo, negli risponde ad un equivalente di dose di edifici costruiti con pietre di origine vul- circa 2 mSv/anno, che è valutato in 57 canica (es. tufo) e nelle cantine, specie nanoGy/ora. Oltre al Toron, una buona quelle senza pavimentazione di cemento. parte (che Del problema si sono occupati sia avviene per inalazione) è imputabile al l’ENEA, che ha svolto una serie di ricer- - tempo di dimezza- che in alcune zone di Roma e dell’Alto mento 3,823 giorni), un prodotto di Lazio (Tab.III), che l’Istituto Superiore di dell’irradiazione gas Radon (Rn 222 interna Tab. I: Equivalente medio di dose annuo (mSv) da fondo naturale in alcune località italiane (fonte: ENEA) CITTÁ Ancona Aosta Bari Bologna Campobasso Firenze mSv 0,85 0,49 0,83 0.80 0.69 0,77 CITTÁ Genova L’Aquila Milano Napoli Palermo Perugia mSv 0,75 0,82 0,82 2,13 0,90 0,86 CITTÁ Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Venezia mSv 1,31 1,28 1,58 0,86 0,84 0,77 Tab. II: Esposizione al fondo naturale in alcune zone particolari del mondo Esposizione media nel mondo 57 nanoGy/ora Delta del Nilo 20-400 nanoGy/ora Homa Mountains (area ricca di carbonati di torio nei pressi di Mombasa -Kenia) fino a 12.000 nanoGy/ora Ramsar (Irak) fino a 30.000 nanoGy/ora Svezia (zone ricche di rocce uranifere) fino a 100.000 nanoGy/ora Santo Espirito (collina a 200 km da S. Paolo in Brasile) 45.600 nanoGy/ora Spiagge di Kerala (India) (presenza di Monazite) fino 60.000 nanoGy/ora Tab. III: Esposizione della popolazione italiana al Radon (Fonte: ENEA/DIP) Roma ed Alto Lazio Tra 100 e 400 Bq/m3 con punte superiori ai 1.000 Media nazionale 80 Bq/m3 26 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 Sanità e l’Agenzia Nazionale per la Campania (Fig. 3 e Tab. IV). Secondo i Protezione dell’Ambiente (1989-1994). riscontri effettuati, sono risultate non ido- Questi hanno dimostrato che i valori nee all’abitabilità l’8,4% delle case in medi più elevati di Radon vengono Lombardia, il 9,6% in Friuli, il 12,2% nel riscontrati della Lazio e il 6,2% in Campania. Considerato Lombardia, Lazio, Friuli-Venezia-Giulia e che una dose di 50 Bq/m3 corrisponde ad nelle abitazioni Tab. IV: Valori di attività medi più elevati di Radon nelle abitazioni italiane (Fonte: Istituto Superiore della Sanità e Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale) Regione Attività Lazio 119 Bq/m3 Lombardia 111 Bq/m3 Friuli-V.-G. 99 Bq/m3 Campania 95 Bq/m3 4,0% delle abitazioni >200 Bq/m3 0,9% delle abitazioni >400 Bq/m3 Concentrazione media in abitazioni 77 Bq/m3 Concentrazione media in aria ambiente 6 Bq/m3 Dose efficace media in Italia dovuta al Radon Dose efficace media mondiale dovuta al Radon Località Equiv. di dose Abitazioni di Torino 0,3 mSv/anno Abitazioni di Milano 1,0 mSv/anno Abitazioni di Roma 1,5 mSv/anno Abitazioni di Viterbo 2,5 mSv/anno 2,0 mSv/anno 1,2 mSv/anno Fig 3: Valori medi di concentrazione di attività di Radon (fonte: Caracciolo, R., et Al. (a cura di), Libro bianco: il monitoraggio sullo stato dell’ambiente in Italia, ANPA, 2000) 27 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 una dose di radiazioni circa tre volte do un valore medio mondiale di dose maggiore a quella che mediamente si equivalente di 0,38 mSv, variabile da riceve nel corso della propria vita per lo paese a paese per latitudine (ai poli è svolgimento di indagini mediche, si può maggiore rispetto alle zone equatoriali, ben comprendere come tale prodotto di perché il campo magnetico della terra decadimento possa costituire un pericolo devia la radiazione) e altezza sul livello per l’uomo. Si reputa infatti che sia la del mare: in Italia si calcola una dose seconda causa di neoplasia polmonare efficace media su tutta la popolazione di dopo il tabagismo e si stima che il 10% 0,30 mSv (Tab. V, VI e VII). dei decessi per cancro ai polmoni (tra Un’ulteriore fonte di radiazioni è il nostro 1.000 e 6.000 decessi/anno) in Francia, stesso dove la concentrazione media di Radon radioattivi (Tab.VIII): il Potassio40, il è ad un livello intermedio rispetto agli Carbonio14, l’Idrogeno3 (Trizio)… altri Paesi europei, sia dovuto a questo Alimenti radioattivi gas. Le autorità britanniche, dal canto Tra gli alimenti troviamo la vegetazione e loro, stimano che ogni anno nel Regno i prodotti del sottobosco che sono facil- Unito (20 Bq/m ) avvengano circa 2.000 mente fonte di irradiazione, poiché facil- decessi per cancro ai polmoni secondari mente contaminabili da fenomeni di fal- ad esposizione al Radon. Il National lout radioattivo. In seguito all’incidente Cancer Institute ritiene che negli USA nella centrale nucleare di Chernobyl (Fig. 15.000 nuovi casi di tumore polmonare 4), in diverse zone montane del nord siano attribuibili al gas. Si è stimato che Italia è possibile reperire in matrici ali- l’esposizione domestica cronica a 75 mentari il Cesio137 (Cs137 – tempo di Bq/m3 determina un rischio del 5% di dimezzamento 30 anni): nel 1996 è stato contrarre un tumore polmonare, mentre riscontrato un valore massimo di Cesio di è del 14% per livelli di Radon di 150 circa 70.000 Bq/kg di funghi secchi; il Bq/m (negli stati della penisola scandi- consumo di un kg di questi funghi corri- nava l’attività del gas è pari a 100 Bq/m ), sponderebbe ad una dose di radiazioni e del 19% per livelli di 200 Bq/m (limite pari a 0,04 mSv. La normale media nazio- di concentrazione massima per le nuove nale di 12 microBq/m3 è stata abbondan- costruzioni in molti paesi dell’Unione temente superata in alcune zone d’Italia Europea, equivalente a 3 mSv/anno). nel fine aprile-inizi di maggio del 1986 in Anche le radiazioni cosmiche sono seguito all’incidente di cui sopra (800- responsabili di irradiazione, determinan- 1000 mBq/m3); nel giugno 1998, in segui- 3 3 3 3 28 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 corpo che contiene isotopi Tab. V: Dose da radiazione cosmica (fonte: Gruppo di Studio “Normativa e Radioprotezione”) Volo in Concorde (15.000 m) Volo in Boing (10.000 m) Himalaya (6.700 m) Bormio (2.000 m) Rimini (0 m) 10 microSv/ora 5 microSv/ora 1 microSv/ora 0,1 microSv/ora 0,03 microSv/ora Tab. VI: Esposizione media annua ai raggi cosmici in differenti città mondiali (Fonte: ENEA) Località Popolazione (milioni) 1,0 0,3 11,0 17,3 1,2 1,6 7,5 Città in altitudine La Paz, Bolivia Lhasa, Cina Quito, Ecuador Mexico City, Messico Nairobi, Kenia Denver, USA Teheran, Iran Livello del mare Media Mondiale Altitudine (m) 3.900 3.600 2.840 2.240 1.660 1.610 1.180 Dose efficae annua (mSv/anno) Ionizzante Neutroni Totale 1,120 0,900 2,020 0,970 0,740 1,710 0,690 0,440 1,130 0,530 0,290 0,820 0,410 0,170 0,580 0,400 0,170 0,570 0,330 0,110 0,440 0,240 0,030 0,270 0,300 0,080 0,380 Tab. VII: Dati dosimetrici da esposizione professionale Equipaggi degli aerei di linea minatori del carbone Addetti ad altre miniere non uranifere Operatori di medicina nucleare 2-3 mSv/anno 1-2 mSv/anno 1-10 mSv/anno 2 mSv/anno Fig. 4: Presenza di Cesio sul territorio Italiano (fonte: Caracciolo, R., et Al.) Tab. VIII: Isotopi radioattivi naturalmente contenuti nel corpo umano (fonte: Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) Radioisotopi Potassio40 Carbonio14 Idrogeno3 Rubidio87 Uranio naturale Radio226 Berillio7 Lantanio138 Torio232 attività 4.000-4.500 Bq Alcune centinaia-migliaia di Bq 0,11-0,48 Bq/cm3 di sangue 1.000 Bq Circa 90 mg (l’attività di 1 g di uranio naturale è pari a 24970 Bq) 2-20 Bq accumulati nelle ossa tracce tracce tracce 29 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 to alla fusione dell’impianto spagnolo di popolazioni che si nutrono di carni e registrati nel frattaglie di pecore e canguri, che a loro nord Italia hanno raggiunto i 1-2mBq/m . volta si cibano di erbe cresciute in terre- I terreni agricoli contengono naturalmen- ni ricchi di uranio, subiscono esposizio- te Potassio (300.000 Bq/m ) che ritrovia- ni che superano di 70 volte i livelli medi mo nei cibi di origine animale e vegetale normali. Un’ulteriore fonte di contami- in concentrazioni variabili (fra i 50 ed i nazione sono i fertilizzanti a base di 150 Bq/kg). Particolarmente contaminate fosfati, poiché nella maggior parte di sono le lumache in quanto strisciano sul depositi di fosfato grezzo è presente una suolo. In America Latina viene utilizzata concentrazione di Uranio e durante i la yerba maté per la produzione di una processi di estrazione e lavorazione si bevanda che contiene elevati livelli di liberano notevoli quantitativi di Radon Plutonio . (l’industria dei Fosfati produce annual- Algeciras, i livelli di Cs 137 3 40 3 210 Il Piombo 210 ed il Polonio 210 si concentra- mente un impegno di dose efficace col- no nel pesce e nei molluschi, esponen- lettiva2 di circa 10.000 Sv/uomo). do quindi i consumatori alla radiazione La contaminazione radioattiva degli ali- da questi emessi. Poiché il livello di con- menti da utilizzo di fertilizzanti a base di taminazione è maggiore nei laghi che fosfato è solitamente scarsa, ma aumen- nei fiumi, ed è ancor minore nel mare, ta se vengono introdotti nel suolo sotto ne consegue che i pesci più contaminati forma di liquidi o nella catena alimenta- sono quelli d’acqua dolce, specie quelli re degli animali. Per tutti questi motivi è di lago. Nelle regioni artiche e subarti- possibile riscontrare la presenza di Radio si accu- e Cesio radioattivi nel latte, i cui livelli mulano inoltre nei muschi e nei licheni, attuali determinano una dose efficace che sono i principali alimenti delle renne inferiore ai 0,001 mSv. Esiste inoltre una e caribù contaminandone la carne che stretta correlazione tra la sperimentazio- costituisce una porzione importante ne di armi nucleari (520 esplosioni tota- della dieta degli abitanti di quelle zone, li di ordigni per un totale di 545 mega- esponendoli a dosi che superano di oltre ton)3, che hanno visto il loro culmine 30 volte i livelli medi ambientali. Altri negli anni 1952-1958 e 1961-1962, e i processi di accumulo alimentare sono livelli di contaminazione radioattiva stati individuati in Australia dove alcune degli alimenti (Fig. 5). Attualmente la che il Piombo 210 e il Polonio 210 S’intende dose efficace collettiva la dose efficace determinata moltiplicata per il numero di individui esposti alla stessa, ed ha come unità di misura il Sv-uomo. 3 Si stima che gli esperimenti nucleari abbiano sparso nell’atmosfera tra le 3 e le 10 tonnellate di Plutonio. 2 30 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 Fig. 5: Presenza di Stronzio (sinistra) e Cesio Altre fonti radioattive con cui veniamo (destra) radioattivi nella dieta in relazione agli in contatto nella vita di tutti i giorni esperimenti nucleari effettuati nel mondo dal Oltre al fondo presente naturalmente, 1940 al 2000 (Fonte: ENEA) nella vita quotidiana è facilmente riscontrabile la presenza di sostanze emittenti radiazioni ionizzanti, come ad esempio negli aerei di linea. L’Uranio impoverito (U238 – tempo di dimezzamento 4,51 miliardi di anni) ha una densità particolarmente elevata (un decimetro cubo pesa 19,1 Kg) e questo lo rende particolarmente adatto per essere usato come zavorra per stabilizzare gli aviogetti. Diversi modelli di aeroplani, ad esempio della Boing e della Mc Douglass, ne sono dotati: uno dei problemi in caso di disastro è infatti la contaminazione radioattiva dell’area coinvolta. I televisori a colori e i computer, con una permanenza davanti al video per circa 4 ore al giorno, determinano dose efficace media individuale derivata un equivalente di dose di circa dal fallout radioattivo è circa di circa 0,05-0,1 mSv/anno. Nella produzione di 0,01 mSv/anno. Complessivamente la lampade a gas si utilizza il Torio (Th232) dose efficace media annuale introdotta per aumentarne la luminosità; alcuni rile- con l’aria, cibo e acqua di radioisotopi vatori di fumo e parafulmini utilizzavano primordiali è stimata in 0,23 mSv, di cui sorgenti radioattive, come l’Americio 0,17 mSv derivanti dal Potassio e 0,06 (Am241 – tempo di dimezzamento di 432 da radioisotopi della serie dell’Uranio e anni); certe spazzole antistatiche per del Torio: la dose media efficace in Italia togliere la polvere dai dischi e dalle mac- dovuta ad irradiazione esterna da radioi- chine fotografiche emettono particelle sotopi primordiali è di 0,58 mSv/anno alfa; vengono utilizzate vernici radiolu- (valore medio annuo mondiale 0,46 miniscenti per orologi e quadranti in mSv). genere (Radio226, Promezio147, Trizio); il 40 31 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 Torio può essere presente nelle lenti o per scaldare gli edifici, determinando (fino al 30% del peso), l’Uranio nelle pro- una dose efficace collettiva di circa 2.000 tesi dentarie (Tab. IX). Anche nel campo mSv-uomo/GigaWatt. La vicinanza alle dell’edilizia sono presenti numerose fonti centrali nucleari determina nella popola- radioattive (Tab. X): il gesso fosfatico, zione dosi annue comprese tra lo 0,001 e sottoprodotto dell’industria dei fosfati, lo 0,020 mSv. In caso di impianti di ripro- che viene utilizzato come sostituto del cessamento (non esistenti in Italia), si gesso naturale nei materiali edili, lo sci- hanno valori compresi tra 0,2 e 0,5 sto di allume svedese, le scorie di silica- mSv/anno. La dose media complessiva to di calcio statunitense, il tufo vulcanico, individuale derivante dalle emissioni il silicato di calcio, che è un sottoprodot- radioattive dell’industria e dagli impianti to della combustione del carbone, ecc. nucleari per la popolazione in Italia è Il carbone, il petrolio e il gas naturale valutabile in 0,001 mSv/anno. contengono concentrazioni variabili di sostanze radioattive che durante la com- L’esposizione medica alle radiazioni bustione vengono immesse nell’ambien- ionizzanti te. A seconda degli impianti, vengono Un’ulteriore fonte di contaminazione determinate dosi collettive di circa 500- radioattiva è l’esposizione medica alle 6.000 mSv-uomo per GigaWatt di energia radiazioni ionizzanti, la cui frazione elettrica prodotta (in Cina, a causa del- di radioattività artificiale prodotta è l’attività dei radioisotopi presenti nel car- imputabile alle procedure radiologiche bone e per la tipologia degli impianti si nel 93% e solo nel 7% a quelle medico- arriva a generare dosi efficaci collettive nucleari. L’ONU stima che la dose effica- di 50.000 mSv-uomo/GigaWatt) . Si è cal- ce individuale annua per pratiche di dia- colato che nel 1979 le cucine casalinghe gnostica medica è di circa 0,3 mSv per la ed il riscaldamento a carbone in tutto il popolazione mondiale e di circa 1 mSv mondo abbiano prodotto una dose effi- per la popolazione dei paesi sviluppati cace collettiva di 100.000.000 mSv-uomo. (Tab. XI). In Italia del totale di dose effi- In molti paesi, tra cui l’Italia, vengono cace individuale (circa 4,2 mSv/anno) tre utilizzate riserve di vapore e di acqua quarti circa è imputabile al fondo natura- calda sotterranee per generare elettricità le e un quarto ad attività atopiche, di cui 4 5 Una centrale elettrica a carbone di 1.000 MegaWatt produce ogni anno 320.000 tonnellate di cenere, di cui 400 tonnellate di metalli pesanti come torio e uranio. 5 Si tenga conto che anche le acque calde sulfuree negli impianti termali sono significativamente radioattive 4 32 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 Tab. IX: Alcuni oggetti di uso comune contenenti sostanze radioattive (Fonte: Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) Oggetti Radioisotopo Presenza Porcellane Uranio 370 Bq/cm2 di sup. Servizi da tavola in ceramica Torio, Uranio naturale e impoverito 20% in peso (della smaltatura) Vetreria, smalti su vetro Torio, Uranio naturale e impoverito 10% in peso Manicotti per becchi a gas ad incandescenza Torio Fino a 0,5 g Prodotti od apparecchi contenenti terre rare Torio, Uranio naturale e impoverito 0,25% del peso (carbone per arco, pietrine per accendi-sigari, additivi per metallurgia, lenti di precisione, tubi catodici, ceramiche per elettronica, dispositivi per microonde, ecc.) Bacchette per saldatura Torio Da 1 a 2% del peso Tab. X: Materiali utilizzati comunemente in edilizia e radioattività (Fonte: ENEA) Materiale edile Gesso fosfatico Scisto di allume (Svezia) Scorie di silicato di calcio statunitense Tufo vulcanico Silicato di calcio Granito Fonte radiante L’attuale produzione determina una dose efficace collettiva di circa 300.000 Sv-uomo/anno 10-100 Bq/kg di Radio226 e Torio232 200-1.500 Bq/kg di Potassio40 qualche migliaio di Bq/kg di attività 100-300Bq/kg di Radio226 e Torio232 1.500 Bq/kg di Potassio40 1.300-2.200 Bq/kg di Radio226 8.000 Bq/kg di Uranio235 e Torio232 Tab. XI: Dose efficace cumulativa mondiale da esami con raggi X per diagnosi in paesi con sistema sanitario avanzato (Fonte: ENEA) Esame Numero di esami per 1000 persone Addome Anca/Femore Angiografia Colecistografia Colonna vertebrale lombo sacrale Cranio Estremità Fluoroscopia del torace Mammografia Pelvi Radiografia del torace Schermografia del torace Tomografia computerizzata Tratto gastro intestinale inferiore Tratto gastro intestinale superiore Urografia 32 12 6 9 54 40 121 33 12 21 171 260 39 11 52 14 Dose efficace Dose efficace collettiva Contributo alla dose per esame (mSv) annua(Sv-uomo) collettiva totale (%) 1,1 0,92 6,8 1,5 1,7 0,16 0,06 0,98 1,0 1,2 0,14 0.52 4,3 7,2 4,1 3,1 44.700 15.300 57.300 18.100 122.000 8.560 10.600 43.100 17.000 32.800 31.500 182.000 224.000 112.000 285.000 58.200 4 1 5 1 10 0,7 0,8 3 1 3 2 14 18 9 23 5 33 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 la maggior parte rappresentate da prati- attuale, il rischio di morte dovuto a can- che mediche (Tab. XII). Al di là delle cro da radiazioni corrisponde a 50 mSv. aspettative, la dosimetria derivante da Considerando che la maggior parte delle esami diagnostici non è elevatissima per procedure di medicina nucleare determi- i pazienti (Tab. XIII). Se rapportiamo la nano una dose efficace compresa tra 5 e dosimetria dell’utenza e quella degli ope- 7 mSv, il rischio di morte corrisponde tra ratori con la riduzione in termini di life i 35 e 250 casi per milione di persone: è expectancy ed a quella determinata da basso rispetto alla naturale incidenza altre variabili legate alla vita quotidiana nella popolazione generale (esiste un (Tab. XIV) e lavorativa (Tab. XV), notia- 20% di rischio di ammalarsi di tumore mo come l’attuale esposizione per moti- semplicemente per il fatto di vivere). Per vi professionali a radiazioni ionizzati rendersi conto dell’entità del rischio, è non incida in maniera determinante. possibile confrontarlo con quelle attività Una delle conseguenze possibili dell’e- della vita quotidiana che determinano un sposizione a radiazioni ionizzanti è lo rischio di morte di 50 eventi su un milio- sviluppo di forme tumorali. Allo stato ne di persone. Sono numerose queste Tab. XII: Dosi efficaci medie annue da sorgenti naturali ed artificiali in Italia (Fonte:ENEA) CATEGORIA Fondo ambientale di cui: SORGENTE Dose annuale media (mSv) 3,1 Raggi cosmici 0,30 Radiosotopi cosmogenici 0,01 Radiazione terrestre - esposizione esterna 0,58 - esposizione interna escluso radon 0,23 - esposizione interna da radon e suoi prodotti 2,0 Attività antropiche di cui: Pratiche sanitarie, radiologia Televisori e computer (4ore al giorno) Impianti nucleari Viaggi aerei Altre esposizioni di origine tecnologica Fall-out di esperimenti nucleari Totale 1,1 1,00 0,01 0,001 0,002 0,01 0,01 4,2 Dosi acute associate ad alcuni incidenti nucleari (mSv) Dose individuale massima determinata dall’incidente di Three Mile Island, 0,7 nella regione circostante l’impianto Dose individuale massima determinata dall’incidente di Goyania 7.000 Dose individuale massima determinata dall’incidente di Chernobyl 20.000 Dose media nelle aree più contaminate dell’URSS dovute dall’incidente di Chernobyl (intera vita) 35,7 Dose media alla popolazione italiana derivante dall’incidente di Chernobyl (intera vita) 1,6 34 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 Tab. XIII: Confronto tra la dose efficace di alcuni esami di medicina nucleare e radiologici e il fondo naturale (fonte: Gruppo di Studio “Normativa e Radioprotezione”) ESAME DOSE EFFICACE Scintigrafia renale 0,4 msV Scintigrafia tiroidea 1 mSv Scintigrafia ossea 3,6 mSv Scintigrafia di perfusione cerebrale 4,4 mSv Scintigrafia miocardica 5 mSv Rx tubo digerente con contrasto 2-9 mSv Angiografia con contrasto 5 mSv TAC 2-7 mSv CONFRONTO CON IL FONDO NATURALE 8 settimane di esposizione al fondo naturale 6 mesi di esposizione al fondo naturale 1,8 anni di esposizione al fondo naturale 2,3 anni di esposizione al fondo naturale 2,5 anni di esposizione al fondo naturale mediamente 2,5 anni di esposizione al fondo naturale 2,5 anni di esposizione al fondo naturale mediamente 2,5 anni di esposizione al fondo naturale Tab. XIV: Riduzione della life expectancy per effetto delle radiazioni, calcolata sull’attesa di vita di 75 anni confrontata con altri rischi (fonte: Gruppo di Studio “Normativa e Radioprotezione”) ATTIVITÁ RIDUZIONE MEDIA DELL’ASPETTATIVA DI VITA Esposizione continuativa di 1 mSv/anno per tutta la vita Perdita di 9,9 giorni di vita Esposizione continuativa di 2 mSv/anno da 18 a 65 anni (dose mediamente ricevuta da un operatore di medicina nucleare) Perdita di 17 giorni di vita Esposizione continuativa di 5 mSv/anno da 18 a 65 anni Perdita di 40 giorni di vita Esposizione singola a 10 mSv (esposizione doppia rispetto ad una scintigrafia cardiaca) Perdita di 2 giorni di vita Esposizione singola a 0,01 mSv Perdita di 2,1 minuti di vita Assunzione costante di caffè Perdita di 6 giorni di vita Cadute Perdita di 28 giorni di vita Fumo passivo Perdita di 50 giorni di vita Fumo (20 sigarette/die) Perdita di 2250 giorni di vita Incidenti domestici Perdita di 74 giorni di vita Incidenti stradali Perdita di 207 giorni di vita Assunzione di alcool Perdita di 130 giorni di vita Abuso di alcoolici Perdita di 4000 giorni di vita Essere sovrappeso (>20%) Perdita di 1040 giorni di vita Essere nubile, vedova o divorziata Perdita di 1600 giorni di vita Essere celibe, vedovo o divorziato Perdita di 3500 giorni di vita Tab. XV: Riduzione della life expectancy in base all’attività lavorativa svolta (Fonte aa.vv. Regione lombardia) ATTIVITÁ RIDUZIONE MEDIA DELL’ASPETTATIVA DI VITA Agricoltura Perdita di 320 giorni di vita Commercio Perdita di 27 giorni di vita Edilizia Perdita di 227 giorni di vita Industria manifatturiera Perdita di 40 giorni di vita Lavoro in miniera o cava Perdita di 328 giorni di vita Servizi Perdita di 27 giorni di vita Trasporti Perdita di 160 giorni di vita Valore medio Perdita di 60 giorni di vita Esposizione continuativa di 2 mSv/anno da 18 a 65 anni (dose mediamente ricevuta da un operatore di medicina nucleare) Perdita di 17 giorni di vita 35 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 attività: arrampicarsi in montagna per 75 soglia più bassa di qualunque effetto minuti, viaggiare per 3.000 km in moto- deterministico, tutte le altre indagini cicletta o 17 ore di vita normale di un comportano dosi inferiori di uno o due uomo di 60 anni... L’esposizione ad una ordini di grandezza rispetto ai valori dose di radiazioni di 0,14 mSv determina soglia più bassi (diversa è la situazione il rischio di morte di una probabilità su in caso di somministrazione di Iodio un milione: questa equivale a fumare 1,4 131 a scopo terapeutico, anche se studi sigarette/die, mangiare 40 cucchiai di condotti su donne gravide trattate burro di arachidi, stare due giorni a New durante il primo trimestre di gravidan- York, guidare per 64 km in automobile, za con questo radioisotopo per iperti- volare per 2.500 miglia in aeroplano, roidismo non hanno messo in eviden- andare per 6 minuti in canoa. za né complicanze né un aumento Il ricorso a tecniche diagnostico-terapeu- delle malformazioni fetali – Mountford tiche che utilizzano radiazioni ionizzanti et Al., 1993). è giustamente controindicato in caso di Per la manifestazione degli effetti sto- gravidanza, anche se l’analisi della lette- castici invece non è necessario il rag- ratura in merito dimostra un ampio mar- giungimento di una dose soglia. La gine di sicurezza: esiste il rischio per il naturale prevalenza di cancro nella prodotto del concepimento di letalità, popolazione di età fino ai 15 anni è sti- malformazioni, ritardo mentale, microce- mata intorno ad un caso su 1.300. Il falia, ritardo nella crescita (effetti deter- rischio di ulteriore induzione di patolo- ministici) e neoplasie maligne ed altera- gie neoplastiche maligne in questa zioni genetiche (effetti stocastici). È risa- fascia di età dopo irradiazione intraute- puto infatti che gli effetti deterministici si rina è valutato, a seconda degli studi manifestano solo in caso di superamen- tra lo 0,03% (Steenvoorde et al., 1998) to di valori soglia (da un minimo di 5 e lo 0,05% (UNSCEAR, 1993) per cGy. cGy entro i primi 8 giorni pre concepi- La prevalenza naturale invece delle mento fino a 65 cGy entro il 100° gior- alterazioni genetiche è del 1,6%, men- no), che sono largamente al di sopra a tre quello che si manifesta in tutte le quelli determinati da qualunque proce- future generazioni dopo irradiazione è dura diagnostica nucleare: ad eccezione stato stimato tra lo 0,012% e lo 0,099%, della scintigrafia con MIBG marcato rischio inferiore a quello dovuto ad (2,4 cGy), con la quale si può un’età materna maggiore ai 35 anni arrivare a poco meno della metà della (dal 1,4% a 35 anni fino al 9,6% per età Iodio 131 36 I O I N F E R M I E R E - N . 3 / 2 0 0 2 superiore ai 45 anni). Da questi dati è possibile quindi concludere che gli esami medico-nucleari non incidono in maniera così determinante sui rischi professionali degli operatori esposti né tanto meno sui rischi che gli stessi pazienti corrono ad eseguirli, né determinano maggiori rischi rispetto agli esami radiografici, che però, per il fatto di non essere definiti “nucleari”, godono di una migliore reputazione in termini di pericolosità. Rimane comunque il dovere per gli operatori di cercare di ridurre più possibile il rischio espositivo. Grandezze fisiche e loro significato Sv Sievert - Unità di misura della dose equivalente (dose media ad un organo o tessuto moltiplicata per un fattore peso adimensionale, che varia a seconda dell’energia della radiazione) - Unità di misura della dose efficace (somma della dose equivalente ai BIBLIOGRAFIA - Gruppo di Studio “Normativa e Radioprotezione”, a cura di, La radioprotezione dei pazienti in medicina nucleare, Il Notiziario di Medicina Nucleare, ed. AIMN, 1998 - AA.VV., La radioprotezione nelle attività sanitarie: manuale informativo ad uso dei lavoratori, Regione Lombardia Sanità, 2001 - Ministero dell’Ambiente (a cura di), Relazione sullo stato dell’ambiente 2001 - ENEA (a cura di), La radioprotezione in Italia – La salvaguardia della popolazione e dell’ambiente, 1999 - Caracciolo, R., et Al. (a cura di), Libro bianco: il monitoraggio sullo stato dell’ambiente in Italia, ANPA, 2000 - Cohen, B., Catalog of Risk Exteded and Updated, Healt Physics, 1991 Sept., 61(3), p.317-37 - Breuer, F., et Al.,Le conseguenze radiologiche in Italia dell’incidente di Chernobyl, ENEA Disp., Sicurezza e Protezione, 1987, genn.-apr., 13 - Bistolfi, Franco, Pagine di radioprotezione 19982000, ed. Omicron, Genova, 2001 - Steenvoorde, P. , et al., Diagnostic nuclear medicine and risk for the fetus, Eur. J. Nucl. Med., 1998 Feb, 25(2), p.193-9 - Mountford, P.J., et. 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