Curriculum del Prof - Università Europea di Roma

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Curriculum del Prof - Università Europea di Roma
Curriculum (accademico, scientifico e delle attività istituzionali e professionali)
del Prof. Pasquale Sandulli (n. Roma, 11 luglio 1937)
Cursus accademico e scientifico.
Assistente ordinario di Diritto del Lavoro (1° nov. 1962, Università “La Sapienza” di Roma), Borsista
del deutsches akademisches Austauschdienst nel 1966 presso l’Università di Heidelberg, ha impostato
talune delle successive ricerche ed ha stabilito proficui contatti con le scuole germaniche di diritto,
avviando anche le ricerche sul tema della rappresentanza nel contratto individuale di lavoro. Nello
stesso anno (novembre) ha avuto l’opportunità di partecipare, anche con compiti di organizzazione
scientifica, alla prima Conferenza Europea sulla Sicurezza Sociale svoltasi in Bruxelles, sotto il
patrocinio della Cee ed in particolare del Commissario Lionello Levi Sandri.
Ha sostenuto nell'aprile 1969 (sessione 1968) le prove di libera docenza in Diritto del Lavoro,
conseguendone l'idoneità all'unanimità (Commissari Michele Giorgianni, Salvatore Orlando Cascio,
Ubaldo Prosperetti, Adolfo Ravà, Lionello Levi Sandri).
Socio fondatore dell’Istituto Europeo di Sicurezza Sociale, ha contribuito all’avvio delle iniziative della
nuova associazione, concorrendo fin dal 1970 alle prime ricerche specialmente ricognitive e
sistematiche delle forme pensionistiche di secondo livello, allora scarsamente diffuse e poco
conosciute in Italia.
Ospite-visitatore della Max Planck Gesellschaft, Institut fur internationales und auslaendisches
Sozialrecht in Monaco (estate 1977 e 1978), ha consolidato e sviluppato nel tempo i rapporti con vari
colleghi stranieri di lingua francese, anglosassone e germanica, secondo l’inclinazione di quel
prestigioso Istituto.
Incaricato dal 1970 dell'insegnamento di Diritto del lavoro nell’Università di Perugia prima nella
Facoltà di Sicene Politiche e poi presso la Facoltà di Giurisprudenza; ivi dal 1° novembre 1980 è stato
nominato professore straordinario, e poi ordinario di Diritto del Lavoro.
Chiamato dall'Università di Roma "La Sapienza" presso la Facoltà di Economia e Commercio per
ricoprire dal 1° novembre 1983 la Cattedra di Diritto della Previdenza sociale, è stato poi chiamato
dalla stessa Facoltà a ricoprire la Cattedra di Diritto del Lavoro dal 1° novembre 1986, mantenendo la
supplenza per il Diritto della Previdenza Sociale per vari anni. Dal 1° novembre 1984 fino al 31 ottobre
2001 è stato Direttore dell'Istituto di Diritto del Lavoro della medesima Facoltà, ed ha curato lo
svolgimento di numerosi incontri di studio e dibattiti, anche con studiosi stranieri, in stretta
collaborazione con la Rivista "Il diritto del Lavoro". Tra questi nel 1984 un dibattito sulla scala mobile,
nel 1989 un dibattito sul progetto di legge per lo sciopero sui servizi pubblici essenziali ed uno nel
1993 sul raffronto fra categorie del diritto civile e categorie del diritto del lavoro. Dal 1° novembre
2001 è responsabile della Sezione giuslavoristica del Dipartimento di Diritto Privato e Comunitario
dell’Università La Sapienza,ora Dipartimento di diritto ed economia delle attività produttive.
Dal 1° novembre 2003 e fino al 31 ottobre 2008 è stato responsabile (presidente dal mese di aprile
2004) del Consiglio del Corso di Laurea triennale WELSER (curriculum WELFARE e curriculum
Servizi) della Facoltà di Economia “La Sapienza” di Roma, nonché del corso di laurea specialistico in
Previdenza e sicurezza sociale, in cui svolge i corsi di “Fondamenti giuridici della sicurezza sociale” e
di “diritto comunitario del lavoro”.
E' stato Segretario dell'Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale nel triennio
1992-1994 (Presidente Tiziano Treu). E’ stato Presidente (ora Presidente onorario) della Sezione
Italiana dell'Istituto Europeo di Sicurezza Sociale (IESS), la cui sede centrale è in Lovanio, presso
l'Università Cattolica; nell’ambito dell’IESS ha curato l’organizzazione di vari colloqui: 1972 (Roma)
sulle prestazioni sanitarie integrative; 1980 (Perugia) su “Le riforme della sicurezza sociale in Europa”;
1990 (Firenze) su “Sicurezza sociale e innovazione tecnologica”; ha organizzato il Colloquio
(settembre 2004) in Roma, sul tema “Federalismo e Sussidiarietà nella Sicurezza Sociale”, che, per il
suo evidente rilievo, è stato sponsorizzato dall’INPS, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e
dal Comune di Roma, nonché dal Centrum PensPlan di Bolzano.
E’ componente del comitato scientifico dell’associazione Association Européenne des Institutions
paritaires (Bruxelles), e per questa Associazione ha svolto fin dall’inizio (2000) studi e relazioni
introduttive, volte a definire gli ambiti di applicazione del fenomeno di paritarismo, concorrendo alla
messa a punto dei documenti operativi. Sulla scia di questa esperienza ha di recente approcciato il
fenomeno del bilateralismo, avviando la istituzione dell’osservatorio correlato al Seminario Levi
Sandri. È attualmente Direttore scientifico dell’indagine sulla bilateralità in Italia ed in Europa (su
bando del Min. Lav., assegnato alla Fondazione Brodolini).
Dal 1° novembre 2010 è in pensione; prosegue comunque la sua attività didattica come docente a
contratto per la disciplina “Diritto della Previdenza Complementare” presso la Facoltà di
giurisprudenza della LUISS, nonché per la disciplina “Diritto del lavoro” presso la Facoltà di
giurisprudenza della UER, già dal 2008/2009. In occasione della giornata in suo onore, l’11 febbraio
2010, presso la Facoltà di Economia dell’Università “Sapienza” in Roma ha riepilogato le sue scelte,
didattiche e scientifiche
Attività scientifica.
Si è dedicato allo studio di numerosi temi, tra i quali quelli relativi al trattamento durante il "Servizio
militare"(1969/1982 ), al regime giuridico delle "Ferie dei lavoratori"(1969/1986/2003)ed alla
evoluzione della disciplina dell'"Impiego privato" (Enciclopedia del diritto - 1970), sistemando i primi
spunti in tema di unificazione delle qualifiche e delle categorie
Relatore per l'Italia nell'ambito di una Commissione di studio della C.E.E. nel 1966 ha condotto una
ricerca sul tema "La cooperazione tra pubblici poteri e organizzazioni sindacali di datori di lavoro e
lavoratori in Italia", traendone lo spunto, con ulteriori approfondimenti anche relativi all'azione
contrattuale collettiva, per un vasto saggio di taglio monografico su "Contrattazione collettiva e azione
sindacale di partecipazione" (Giuffrè - 1969), in cui hanno trovato spazio i primi approfondimento del
fenomeno della azione bilaterale. Il tema dell’organizzazione del lavoro negli aspetti giuridici ha
costituito uno dei suoi filoni di ricerca, in particolare attraverso lo studio dei profili della distribuzione
quantitativa della prestazione di lavoro
Collaboratore della Commissione per il Lavoro e la Previdenza Sociale del C.N.E.L. negli anni 1965 e
1966, ha collaborato per le varie questioni all’esame della Commissione stessa.
Nella monografia "Prestazione di lavoro subordinato e attività di rappresentanza" (Giuffrè - 1974) ha
studiato il problema della funzione sostitutiva svolta dai dipendenti mediante l’attribuzione al
lavoratore subordinato del potere di rappresentanza all'interno dell'organizzazione del lavoro,
individuando i limiti del fenomeno e ponendo in luce i collegamenti con la funzione organizzativa del
contratto individuale di lavoro: alle prime fasi di tale ricerca ha dedicato anche la riferita permanenza
presso l'Università di Heidelberg nel 1966.
L'esame dei profili della crisi dell'impresa e dei relativi riflessi sugli interessi occupazionali dei
lavoratori (Rivista di Diritto civile, 1971) si collega in larga misura con l'analisi dei problemi sollevati
dall'art.18 della Statuto dei lavoratori in materia di licenziamento, destinato al Commentario della
Statuto dei lavoratori diretto da Ubaldo Prosperetti (1975), cui si correla immediatamente il breve
saggio su “Sanzioni disciplinari e licenziamento” del 1976, ripreso di recente (2012, in Commentario al
codice civile, dir. Gabrielli, UTET) mediante una ricostruzione puntuale del potere disciplinare nel
lavoro privato ed in quello pubblico . Ha sempre seguito l’evoluzione della problematica dell’art. 18
fino alla riforma di cui alla legge 92/2012, partecipando al dibattito sintetizzato nei “Colloqui giuridici
sul lavoro”, n. 1/2012.
Al processo del lavoro ha dedicato un ampio saggio, relativo anche ai profili sostanziali lavoristici e
previdenziali (in Studi per Pugliatti, 1975), rispetto al quale si trova in una relazione di sviluppo il
successivo studio in tema di "Collaborazione autonoma continuativa e coordinata"(1982),
successivamente rielaborato ed inserito nel Trattato di Diritto Privato diretto da Pietro Rescigno,
vol.XV (UTET - 1986). Il tema è stato ancora affrontato in chiave di aggiornamento (2000) nella
successiva edizione del trattato e nella prospettiva del raccordo fra impostazione civilistica ed esigenze
di ordine fiscale e previdenziale (AdL, 2002). Dopo il d. lgs. n. 279/03 ha rinnovato le ricerche sulla
collaborazione continuativa e coordinata, nel quadro della disciplina del mercato del lavoro, quale
risultante dalle riforme legislative dell’inizio del secolo.
Nell'ambito delle iniziative dell'Istituto di Diritto del Lavoro, ha affrontato nel marzo 1984 i problemi
istituzionali connessi alla nuova disciplina del costo del lavoro, sviluppando in un saggio su "Il costo
del lavoro dall'accordo al decreto" i temi dibattuti nel corso di un incontro di studio presso la Facoltà
romana insieme con il Prof. Ezio Tarantelli; sul tema è poi ritornato più volte in varie sedi.
Ha inoltre a più riprese approfondito la tematica del danno biologico nelle sue applicazioni sia
lavoristiche sia previdenziali.
Partecipa, anche in sede congressuale, al dibattito scientifico sulla riforma del mercato del lavoro (c.d.
Legge Biagi); in collaborazione con il Prof. Cinelli ha sottoposto a serrata valutazione giuridica e di
politica legislativa le iniziativei di riforma del sistema pensionistico (in Riv. del Diritto della Sicurezza
Sociale 2002 e 2003). Nel marzo 2004 ha tenuto seminari in varie università brasiliane sul tema del
pluralismo sindacale in Italia e nell’U.E., offrendo spunti di riflessione comparata ai filoni di ricerca
volti all’anmmodernamento del codice del lavoro brasiliano.
All'interesse per i temi strettamente lavoristici e sindacali ha costantemente accompagnato, in misura
almeno pari, quello per i temi del diritto previdenziale, mettendo a frutto anche i suoi collegamenti con
studiosi stranieri e con istituzioni scientifiche internazionali e straniere attive nel campo della
previdenza e della sicurezza sociale. Si colloca in questa prospettiva il contatto quasi trentennale con il
Max Planck Institut fur auslaendisches und internationales Sozialrecht di Monaco, del quale è stato
ospite per vari mesi e con il quale ha collaborato per lo svolgimento di numerosi Colloqui
internazionali, in particolare quello sul "Ruolo dei contributi nelle assicurazioni sociali"; avendo preso
parte al Colloquio di Berlino del novembre 1981, organizzato dalla Max Planck Gesellschaft, per il
centenario della dichiarazione dei diritti sociali di Bismarck, ha curato una recensione dei relativi
volumi di atti, insieme con i volumi celebrativi del giubileo del Bundessozialgericht.
Si collocano in questa prospettiva di studio, fra numerosi altri saggi di minor rilievo, la ricerca sui
sistemi speciali di previdenza (1981), la riflessione sul significato della emersione di nuove categorie
giuridiche al confine fra assistenza e previdenza, quali sintetizzate nel lemma “Disagiate condizioni
economiche” (Nuovissimo digesto, 1995), e poi l’attenzione ai temi della protezione sociale dei nuovi
lavori, fondendo così i profili previdenziali con quelli della disciplina del mercato del lavoro (Lavoro e
diritto, 2004), cui ha fatto seguito l’analisi della sentenza della Corte costituzionale n. 121/06, in tema
lavoro part-time verticale e tutela del reddito e, a ben guardare, anche il commento alla sentenza della
Corte di Giustizia del nov. 2008, sulla parità pensionistica uomo-donna nel lavoro pubblico. In linea
con questa tematica stanno le due relazioni svolte entrambe nel novembre 2009 sui temi “Rileggendo
Rischio e bisogno nella previdenza sociale - 1948 di Francesco Santoro Passarelli” (Università di
Cassino, programma SueGiu) e “Previdenza di base e previdenza complementare:sulla essenzialità
della loro convergenza in un sistema unitario di protezione sociale” (Ciclo di conferenze MefopLuiss).
Nel periodo più recente, dopo il pensionamento, ha dedicato la sua attenzione, in campo lavoristico,
oltre che al già ricordato potere disciplinare, anche alla retribuzione imponibile (2010/11), sotto il
profilo previdenziale e fiscale ed alla nuova funzione della contrattazione aziendale secondo lo schema
elaborato dall’art. 8 della legge 148/211. Ha sottoposto ad analisi puntuale le riforme pensionistiche del
2011, illuastrandole e commentandolu in Libro dell’anno del diritto, della Treccani
Fin dall’inizio della sua attività sia scientifica sia anche operativa ed istituzionale ha dedicato
attenzione ai problemi del bilateralismo.
Alla problematica della previdenza complementare (oggetto di specifica attenzione fin dall’inizio degli
anni settanta, nel contesto delle primissime iniziative dell’Istituto Europeo di Sicurezza Sociale) ha
prestato particolare attenzione, dando contributi specifici alla sistemazione della materia nel quadro
evolutivo della più ampia problematica della sicurezza sociale, alternando occasioni di rilievo
puramente scientifico ad occasioni di collaborazione istituzionale. Fra le prime si ricordano: 1) il saggio
su "Profili istituzionali del controllo sulla previdenza integrativa", in atti della tavola rotonda su "Il
controllo in materia di previdenza integrativa" a cura dell'Ordine nazionale degli attuari, Roma,
febbraio 1988; 2) il saggio "Fondamenti giuridici e modelli di regolamentazione della previdenza
integrativa nell'evoluzione del sistema pensionistico", in Prev. soc., 1989, 445, 3) il saggio su
"Riflessioni sulla previdenza complementare", in Notiziario di giurisprudenza del lavoro, 1989,
supplemento al n. 2; 4) la nota critica a Cass. 12 febbraio 1990, n. 987, in Mass. giur. lav., 1990, 387.
dal titolo "Disdettabilità di accordi collettivi e prestazioni pensionistiche complementari"; 5) la
relazione alle giornate di studio AIDLASS del 1990 sul tema "Riforma pensionistica e previdenza
integrativa"; 6) la voce “Previdenza complementare”, in Digesto italiano, 1994, in fase di
rielaborazione.
Infine, e con riferimento al d. lgs n. 252/05 ha studiato il tema del conferimento del TFR alla
previdenza pensionistica complementare (volume collettivo a cura di Messori, La previdenza
complementare in Italia, ed. Franco Angeli, 2006).
Un ulteriore filone del bilateralismo è stato curato in relazione al fenomeno della casse edili.
Come consulente, tuttora, della Commissione nazionale delle Casse edili ha approfondito i problemi
dell’inquadramento, teorico ed operativo, degli enti bilaterali nel sistema delle relazioni industriali,
quelli della corretta realizzazione dei flussi finanziari, dei collegamenti con le organizzazioni sindacali.
Dall’inizio (2001) è componente del comitato di direzione di “Rivista del diritto della Sicurezza
Sociale”. Dal 2007 coordina l’Osservatorio Giuridico su Mercato e Fondi pensione (Mefop)
contribuendo anche direttamente alla valutazione scientifica delle criticità del nuovo sistema di
protezione sociale di secondo livello.
Quale socio fondatore dell'Istituto Europeo di Sicurezza Sociale ha svolto relazioni nazionali e di
sintesi, come quella su "Garantie des revenus et mobilité professionnelle: la situation particulière en
Italie" (Rosslare 1977) o quella su "Le chomage" (L'Aja 1982), organizzando all'Università di Perugia il
Colloquio sul tema "Le riforme della sicurezza sociale in Europa", con il compito di tirare il bilancio
scientifico del Colloquio (1980). In qualità di responsabile della Sezione Italiana dell'Istituto Europeo
di Sicurezza Sociale, ha organizzato il Colloquio dell'Istituto stesso sul tema "Innovazione tecnologica
e sicurezza sociale", svoltosi a Firenze nel 1991: nell'occasione ha inteso sottolineare l'apporto
scientifico del Prof. L. Levi Sandri alla cultura giusprevidenziale nel quadro degli studi giuslavoristici.
Relatore per l'Italia al Convegno internazionale di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (Caracas
1985), sul tema "L'assicurazione infortuni sul lavoro: prestazioni e riabilitazione"; relatore al Colloquio
dell'Università di Atene e del locale ufficio C.E.E. sul tema "L'azione comunitaria contro la povertà"
(1986); relatore a Porto nel 1989 al Convegno dell'Istituto Europeo di Sicurezza Sociale su "La Sécurité
sociale et l'Europe 1992" sul tema "Les instruments juridiques communautaires vis-a-vis du
rapprochement des systèmes nationaux de Sécurité sociale".
Nell'ottobre 1990 è stato relatore a Cagliari per le Giornate di studio indette dall'Associazione italiana
di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale sul tema "Riforma pensionistica e previdenza
integrativa" (pubblicata in Giornale di diritto del lavoro e delle relazioni industriali, 1991).
Attività, anche professionale, di rilievo istituzionale .
Componente della Commissione di studi per la riforma del sistema pensionistico istituita dal Ministro
del Lavoro nel 1987, sotto la presidenza del Consigliere Dr. Mario Franceschelli. Successivamente
(1994) è stato componente della Commissione di studio, sempre per la riforma previdenziale,
presieduta dal Prof. Onorato Castellino.
Esperto dei problemi del lavoro, sindacali e previdenziali in generale e della previdenza
complementare, è stato componente del gruppo di lavoro governativo per la elaborazione del d. lgs. n.
124/93, in tema di previdenza complementare, e poi per la elaborazione del d. lgs. n. 509/94, sulla
privatizzazione degli enti previdenziali dei professionisti; in entrambi i casi, con il compito di
collaborare direttamente con l’Ufficio legislativo del Ministero alla redazione dei relativi testi. Ha
collaborato, su designazione della Consulta degli ordini professionali delle categorie prive di protezione
previdenziale, alla redazione del d. lgs. n. 103/96, recante norme per la creazione dei nuovi enti privati
di previdenza per i liberi professionisti, curando successivamente la nascita (mediante elaborazione e
redazione di atto costitutivo, statuto e regolamenti) di taluni dei nuovi enti
Componente (1994-1998) del Comitato degli Esperti della European Foundation for improvement of
Living and Working Conditions, in Dublino.
E' stato (1996-1999) componente del primo nucleo di valutazione della spesa previdenziale, previsto
dall'art. 1, comma 44 della legge n. 335/95; in tale qualità, nel 1997, ha redatto la relazione di
approfondimento dei principi della legge n. 335/95, con la quale il Nucleo ha inaugurato il suo ciclo
seminariale.
Componente delle commissioni ministeriali per la elaborazione del T.U. pensionistico istituite sia
nell’ambito della legge n. 335/95, sia in quello della legge n. 243/04.
Componente di varie Commissioni di studio costituite dall'INAIL per l'attuazione delle sentenze della
Corte costituzionale in tema di assicurazione infortuni e malattie professionali.
Consulente della Banca d'Italia - Vigilanza sezione normativa, per l'attuazione della legge n. 218/90
mediante il D.P.R. n. 357/90, oltre che per altri provvedimenti minori. Su indicazione della Banca
d’Italia, è stato consulente del Commissario liquidatore della Cassa di Risparmio delle Province
siciliane (Sicilcassa) per la definizione dei profili giuridici del relativo Fondo pensioni.
Più volte consulente del “Servizio Bilancio dello Stato” della Camera dei Deputati per l'analisi
giuridica, ai fini della copertura finanziaria, dei provvedimenti legislativi volta a volta in fase di
approvazione, ai fini della quantificazione degli effetti finanziari dei progetti di legge.
Dal novembre 1995 alla metà del 1998 è stato consulente dell'ARAN per l'approfondimento dei
problemi connessi alla applicazione dei principi privatistici all'area dei rapporti contrattualizzati con le
Pubbliche Amministrazioni.
E’ stato (1994-1996) componente del Consiglio di Amministrazione dell’ENPAM; dal dicembre 2000
al dicembre 2002 è stato Presidente del comitato amministratore del Fondo esuberi per le aziende di
Credito Cooperativo, istituito presso l’INPS. E’ componente dall’aprile 2009 del Consiglio Regionale
dell’Economia e del Lavoro (CREL-Lazio).
Presso l’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica - ULSA è (dal 1994) componente del Collegio
arbitrale per la risoluzione delle controversie individuali di lavoro del personale della Santa Sede;
svolge inoltre attività di consulenza dello stesso Ufficio quale Presidente di Commissioni di studio per
la revisione delle disposizioni in materia pensionistica e per la predisposizione delle disposizioni in
materia di sicurezza ed igiene del lavoro; in particolare ha seguito direttamente come corresponsabile
della delegazione vaticana i lavori per la stipulazione della Convenzione con lo Stato italiano per la
totalizzazione dei periodi assicurativi trascorsi nell’uno e nell’altro Stato.
Sul piano professionale, limitatamente all’attività pur sempre di rilievo istituzionale, è stato per vari
anni consulente, per i profili sindacali e del lavoro, dell’ARIS – Associazione religiosa degli Istituti
Ospedalieri, ed è ancora oggi consulente di importanti Ospedali religiosi (fra l’altro, dell’ospedale
Fatebenefratelli della Provincia Romana dell’Ordine Ospedaliero dei Fabenefratelli).
Svolge attività di assistenza e consulenza in favore degli enti previdenziali di nuova istituzione per i
liberi professionisti.
Nel campo della previdenza complementare, è consulente di numerosi fondi pensione bancari (fra gli
altri, UniCredito, ex Comit, Banca di Roma, Banca Popolare di Novara, Cassa di Risparmio di Firenze)
ed in passato sia della Cassa di Risparmio di Trento sia di quella di Bolzano. Dal novembre 2006 anche
di MEFOP.
Ha assistito le parti istitutive nella costituzione del Fondo COMETA. Dal 1997 ha seguito la
costituzione del Fondo pensioni Laborfonds e poi il CentrumPensPlan, di Bolzano, e ne segue tuttora
l’attività.
Svolge attività di consulenza per la Commissione Nazionale Casse edili.
Roma, 10 gennaio 2013
Prof. Pasquale Sandulli