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SCUOLA SANTA MARIA DELLA PIEVE
Anno 1, n. I
05 novembre 2010
Giriamo pagina …
Il
Sommario:
Giriamo pagina
1
Salviamo la vita degli
oceani
2
Il fennec
Quando lo stadio fa
paura
2
3
Sognando la Francia
Orientamento scolastico
4
Esami, una tappa
importante
Dialogando con Giorgione
5
Indovinelli
Quiz matematico
6
L’origine di Halloween
Appuntamenti
Danzando per la vita
7
8
giornalino ci era
stato
proposto
lo
scorso anno da sr.
Giuliana come attività
“aggiuntiva” (e più
dinamica) alle ore di
lettere e basato sulla
scrittura creativa e,
in qualche caso, forse... anzi tutti, di
scrittura collettiva.
Sr. Giù Aveva tentato di veicolare la nostra esplosività, la
nostra irruenza e le
nostre profonde amicizie in qualcosa che
parlasse di noi, che ci
rispecchiasse e che
ci permettesse di imparare
a
scrivere
stando insieme, divertendoci.
protagonisti, ci ha
responsabilizzato
verso chi e che cosa
dovevamo scrivere.
Non sempre siamo
stati
all'altezza di
questo compito, ma
forse abbiamo imparato a diventarlo.
Forse neanche il nostro entusiasmo così
indisciplinato è diminuito, ma i nostri legami di amicizia sono
ri masti ,
seppu re
cambiano.
Quest'anno le
sono cambiate.
cose
periodo di mutamento, ti transizione.
Con lei e con tutti gli
altri insegnanti vivremo questo anno di
svolta così importante.
Fra poco dovremo
affrontare la scelta
della scuola superiore, dovremo decidere
un po’ del nostro futuro, abbandonare la
nostra amata scuola,
i nostri compagni e
costruire nuove amicizie e nuove esperienze.
Un'altra
insegnante
“coraggiosa” ci guiderà in questa impresa
che sarà giustamente
nuova e diversa.
Come cambiamo noi,
cambia anche il nostro giornalino, che
non sarà più quello di
una volta.
Certamente ha colpito nel segno, ci ha
permesso di essere
Il giornalino sarà la
metafora del nostro
Sta in un certo senso
“crescendo” con noi,
diventando più serio... come un vero
giornale! La professoressa Miotto ci insegnerà ad avere aspettative e prospettive nuove e diverse:
sarà un mezzo per
rimanere informati su
argomenti di attualità, sugli ultimi film o
libri usciti, su eventi
particolari della no-
stra scuola e
sarà
per noi un modo per
imparare a migliorarci.
Pertanto, dando il
benvenuto alla nuova
prof, auguro “buon
giornalino a tutti”
e.........GIRIAMO PAGINA
.
Diletta Costeniero
PAGINA 2
AN N O 1 , N . I
Salviamo la vita degli oceani
Fino ad oggi gli oceani hanno
assorbito circa un terzo di tutta l’anidride carbonica prodotta dalle attività umane.
colpisce la crescita e la riproduzione delle specie marine,
una vera minaccia per la loro
salute e sopravvivenza.
Questo assorbimento riduce il
riscaldamento globale, ma i
mari diventano più acidi, il che
per alcune specie potrebbe
significare la fine.
Molti anni fa,
centrazioni di
mentate, le
hanno subito
po”.
L’acidificazione degli oceani è
causata dalla reazione tra
l’acqua
e
l’anidride carbonica in eccesso
che
reagendo
producono acido
carbonico. Purt r o p p o ,
l’acidificazi one
Alcune specie potrebbero adattarsi se il cambiamento
fosse graduale cioè
se avvenisse nel
corso di decine di
migliaia di anni; in
caso
con t rari o,
spesso gli effetti
sono drammatici e
immediati.
muscoli forti non riescono a
procurarsi il cibo, né a scavarsi una tana, né a sfuggire ai
predatori, in poche parole a
sopravvivere.
inoltre accrescerebbe le popolazioni e permetterebbe loro di
acquistare una maggior resilienza
nella
risposta
ai
cambiamenti
climatici. Bisogne reb be
regolare i limiti di pesca
sulla base di
criteri scientifici e non politici.
Le persone dovrebbero rendersi conto di questo grave
problema, anziché sottovalutarlo e non prenderlo in considerazione.
Cosa fare? La creazione di aree marine protette consentirebbe a molte specie di riprendersi dai danni prodotti
dall’acidificazione degli oceani,
quando le conCO2 sono auspecie marine
un “brutto col-
Sarebbe utile favorire la ricerca per comprendere meglio
Per esempio i coralli o alcuni
tipi di molluschi bivalvi hanno registrato difficoltà a formare scheletri e conchiglie; in
particolare nell’oceano meridionale, vicino l’Antartide,
hanno cominciato a sciogliersi
prima che in altri oceani.
I pesci pagliaccio invece,
sottoposti a queste condizioni
alterate, non riescono a riconoscere gli odori; già non rispondono più a quelli che gli
servono per trovare gli anemoni dove rifugiarsi, per individuare le prede o per riconoscere il partner. Le stelle marine crescono più velocemente, ma perdono una significativa massa muscolare; senza
questi fenomeni.
Ma, soprattutto, ridurre il consumo dei combustibili fossili
(petrolio) potrebbe impedire
la contaminazione degli oceani. Bisogna trovare fonti rinnovabili che offrano alle nazioni una strada per lo sviluppo
del pianeta, degli oceani e
l’opportunità di un sano futuro.
a cura di Marta Binotto
Il fennec, la volpe del deserto
Il fennec è la volpe del deserto.
Le sue orecchie sono come dei
radiatori e le servono per disperdere il calore accumulato
durante le caldissime giornate
che trascorre.
Come la maggior parte degli
animali che vivono nel deserto, il fennec preferisce uscire
di notte, quando è più fresco;
di giorno invece se ne sta rintanato nella sua tana sotterranea, al riparo dal sole.
Il suo pelo lungo e folto ha un
colore che gli permette di mi-
metizzarsi con la sabbia del
deserto.
Come i suoi “parenti” più
prossimi, lupi e volpi, il fennec
vive in branchi da dieci, dodici
individui.
Si nutre per lo più di lucertole,
topi, locuste e altri insetti.
AN N O 1 , N . I
Questa carinissima bestiola si
può tenere in casa e nonostante sia un Canide è molto
diverso dal migliore amico
dell'uomo.
Dovendo correre sulla sabbia,
ha sviluppato un corpo leggerissimo, pesa, infatti, solo 1,5
kg, è alto 30 cm e lungo 40
cm.
La coda è di circa 25 cm mentre le sue orecchie possono
giungere fino a 15 cm!
E' un animale curioso e intelligente.
I nomadi lo chiamano “il folletto del deserto”.
Ricava l'acqua di cui necessita
dalle sue prede ma, occasionalmente, può nutrirsi anche
di bacche e foglie ricche di
liquidi.
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In primavera, dopo
circa 50 giorni di
gestazione, la femmina dà alla luce i
suoi cuccioli (da 2 a
5), i quali nel primo
mese di vita si nutrono del latte materno.
Origine del nome:
Fennec è la traduzione
araba
di
“volpe” mentre
Zerba deriva dal
greco e significa
“asciutto”, riferendosi all’habitat naturale nel quale vive
questo animale.
A cura di Asia Brunato
Quando lo stadio fa paura
Il 12 ottobre 2010, allo stadio
Luigi Ferraris di Genova, un
gruppo di circa cento facinorosi Serbi ha creato forti disagi e
la partita in programma ItaliaSerbia è stata messa dapprima in stand-by e poi sospesa
in quanto non è stato possibile
giocare per i disordini creati
dai tifosi all’interno dello stadio. Questo, coperti da sciarpe
e passamontagna, dopo aver
bruciato bandiere e tirato fumogeni, hanno affrontato la
poli zia.
Su
decisi on e
dell’arbitro, le squadre sono
rientrate negli spogliatoi e la
partita non si è più giocata.
La polizia era pronta ad intervenire dopo aver tentato un
dialogo senza successo.
Vergogna
pura. I bambini, andati
ad assistere
ad una partita,
hanno
invece assistito agli atti
vandali.
Update: ore
21.41 la
partita, dopo
un inutile
tentativo, è stata immediatamente sospesa in attesa
dell’ufficialità di una sua definitiva sospensione .... il pubblico intanto se ne era andato
via.
22.30: partita sospesa ufficialmente grazie ai facinorosi serbi venuti a Genova solo per
creare disagi e per protesta.
Entrati allo stadio con fumogeni, pietre e quant’altro ...
una vera vergogna!
A cura di Leda Fabbian
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Sognando la Francia
Le cose impossibili che di solito
pensiamo o immaginiamo ad occhi aperti, si chiamano sogni, i
sogni sono quelle fantasie così
piacevoli e carine che vorremmo
si realizzassero veramente. Tutte
le persone del mondo, almeno
una volta nella vita, hanno avuto
o hanno dei desideri, e un desiderio della terza media sarebbe
di fare un viaggio di fine anno in
Francia, per apprendere un po’ di
cose del posto e dei francesi e,
soprattutto, per andare a trovare
la nostra cara e adorata sr. Giuliana, l’ex prof di italiano delle
medie con la quale l’anno scorso
ognuno di noi ha avuto un profondo e stretto legame, com’è
raro che ci sia tra alunni e insegnanti.
Nessuno dei ragazzi della nostra classe s’immaginava sul
serio quanto ci sarebbe mancata suor Giù, e tanto meno
avremo creduto che ci fosse
stato tale bisogno di ricevere
le
sue
parole
dolci,
d’incoraggiamento, per arrivare sicuri e rilassati di fronte
agli esami. Ma ora, passato
più di un mese dall’inizio della
scuola, ci stiamo rendendo
conto che tutto è più difficile
senza di lei, capiamo che è
stata molto buona con noi, ed
è una delle persone a cui pensiamo di più quando ci dobbiamo “difendere” da soli davanti alle sgridate atroci degli
il passaggio dalla seconda alla
terza media vuol dire anche dimostrare, a se stessi e alle persone che ci circondano, che siamo maturati. Ma, oltre a tutto
l’impegno che si può mettere in
una faccenda così seria, per uscire al meglio da questa situazione,
servirebbe un po’ l’aiuto delle
persone che di più conosciamo e
che comprendono il tipo di pro-
blema che stiamo per affrontare: gli esami. Suor Giù, nonostante i pochi anni passati
assieme, è senza dubbio stata con noi una persona fantastica e meravigliosa, e nonostante la fatica che le sarà
costata, con successo si è
fatta accettare da noi ed è
riuscita ad “entrare” nei nostri cuori per lasciare un se-
Orientamento scolastico
Quest’anno, come l’anno scorso, faremo orientamento che
consiste nell’aiutare i ragazzi
nelle scelte di una scuola futura o di un lavoro. Se sarà come l’anno passato, verrà tenuto da Vittorina Milani.
Molti di noi hanno già le idee
chiare, mentre tanti altri sono
indecisi ma bisogna fare una
scelta che, se sbagliata, può
pregiudicare il futuro.
Infatti, proprio per questo, la
scuola ha deciso di proporre un
corso di orientamento per aiutarci a non commettere errori
in questa fase importante,
perché sembra facile decidere,
ma non è così!
Quanti ragazzi frequentando
scuole non adatte a loro crollano e faticano a riprendersi!
Per questo l’orientamento ci
aiuterà a fare questa scelta
fondamentale indirizzandoci
verso la strada a noi più opportuna, e ci chiarirà gli aspetti specifici di ogni iter sco-
altri professori. La parola
“sconvolti”, per dircela tutta,
non è abbastanza per esprimere quello che abbiamo provato quando abbiamo scoperto che se ne sarebbe dovuta
andare in Francia per una
missione. Ci siamo dispiaciuti
davvero molto e l’unico aspetto positivo che c’è stato di
questo avvenimento, è che
abbiamo capito, grazie alla
sua assenza, quanto ci fidavamo e appoggiavamo totalmente a lei.
Ora ci siamo accorti che è arrivato per noi il momento di
cavarcela da soli, di riuscire
ad essere indipendenti, perché
gno (per quanto strano possa
sembrare che ci manchi una
prof…) perché era speciale.
a cura di Marialaura Baccega
lastico tenendo
nostre capacità.
conto
delle
Di sicuro, a tutti è capitato di
parlare con mamma e papà
dei
propri
desideri
per
l’avvenire. I nostri genitori, in
genere, non ci pongono mai
delle scelte, anzi dicono che
dobbiamo fare ciò che più ci
piace, perché i lavori fatti con
passione portano ad una migliore realizzazione e, tutti
noi, speriamo che in un futuro
i nostri desideri possano coincidere con le offerte del mondo del lavoro.
A cura di Giulia Bernardo
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Esami, una tappa importante
Sembra impossibile, ma quegli anni meravigliosi in cui ci
divertivamo e non ci preoccupavamo per come sarebbe
andata dopo, sono finiti:
quest’anno affronteremo un
passaggio molto importante
della nostra vita: gli esami!
Per evitare di inciampare ed
ostacolare il nostro cammino,
bisognerà lavorare sodo e
mettere in primissimo piano
tutto ciò che riguarda la scuola.
Per noi questa notizia non è
molto allettante perché siamo
una generazione che vuole
tutto senza far fatica ed invece dovremmo arrenderci
all’evidenza, tirarci su le maniche e cercare di dare una
svolta alla nostra esistenza.
pensateci bene, più anni si
viene bocciati più anni tra i
banchi si faranno: decisamente non è conveniente!
A cura di Leonardo Marini
Questa scuola rimarrà sempre
nei nostri cuori, a chi di più a
chi di meno, ma questi anni
trascorsi insieme saranno
scolpiti nella memoria di tutti:
saremo però, allo stesso tempo, felici di lasciare la scuola
media senza problemi.
Concludo dicendo a tutti i ragazzi che la scuola va presa
sul serio altrimenti si rischia
di lasciarci le penne e poi,
Dialogando con Giorgione
Si è conclusa da poco la mostra del Giorgione. Per noi castellani è stato un evento importante perché ci ha tenuto
al centro dell'interesse artistico per un lungo periodo. Sopratutto, ci ha fatto riscoprire
un grande pittore nostro compaesano che, proprio perché
tale, spesso non studiamo con
attenzione e curiosità.
Grazie a questa mostra, ci siamo resi conto che "figure e
paesaggi sono armoniosamente amalgamati all'interno di
una realtà dalle mille sfumature".
Secondo il critico Vasari, il
Giorgine fu allievo di Giovanni
Bellini (il Giambellino), da cui
riprese il gusto per il colore e
l'attenzione per i paesaggi:
quest'ultimo sarebbe stato
influenzato, sempre secondo
Vasari, dalle opere di Leonardo di passaggio in laguna:
«Aveva veduto Giorgione al-
cune cose di mano di Leonardo,
molto fumeggiate e cacciate
(...) terribilmente di scuro» (Giorgio Vasari, Vite).
Abbiamo poche informazioni
che riguardano la sua biografia.
Probabilmente nacque tra il
1477 e il 1478 e morì di peste il
1511. Le scarse testimonianze
sulla sua vita e la mancanza di
autografi rendono difficile anche
l'attribuzione delle sue opere, a
tutt'oggi in discussione. Soltanto una trentina di opere possono essergli attribuite con assoluta certezza. A Gabriele D'Annunzio appariva "piuttosto come un mito che come un uomo".
LE OPERE:
La Sacra Famiglia; Fregio delle
arti liberali; Pala di Castelfranco; l'Adorazione dei pastori;
Ritratto di giovane donna detta
Laura; La tempesta; Tramonto;
la Venere dormiente; I Tre Filo-
sofi.
A cura di Alvise Cazzaro
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Indovinelli: giocare con le parole
Una sciarada—indovinello si costruisce così: dopo aver scelto una parola
che si divida in parti dotate di significati diversi, si definisce in modo
ambiguo i vari pezzi e la parola intera.
Il primo agisce
Il primo si calza
Il secondo si alza
Il secondo si suona
L’intero s’inventa
L’intero s’annoda
Il primo si beve
Il primo è personale
Il secondo s’infiamma
Il secondo può avere il pizzo
L’intero si bagna
Nel tutto ci sono le orse
Quiz scientifico
Brindisi di compleanno!!!
Durante un compleanno,10 persone brindano e ognuno tocca il bicchiere di tutti gli
altri. Quanti cin-cin vengono fatti?
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PAGINA 7
Halloween
Halloween è il nome di
una festa popolare di origine pre-cristiana, che si
celebra la sera del 31 ottobre.
Halloween è una tradizione antichissima di diverse origini, una di queste
racconta che i Celti non
temevano i propri morti
e lasciavano per loro del
cibo sulla tavola in segno
di accoglienza per quanti
facessero visita ai vivi.
Da qui l'usanza del trickor-treat
(in
italiano
"dolcetto o scherzetto?").
I
Celti
c re d e v an o
all’esistenza di streghe,
elfi e altre creature magiche, avevano l’usanza
di travestirsi come essi.
Si ricollega forse a questo la tradizione odierna
e più recente per cui i
bambini, travestiti da
streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano
alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto
o scherzetto?". Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare
a tredici porte diverse. Il
nome "Halloween" deriva
da "All Hallows Eve", che
vuole
dire
appunto
"Vigilia di Tutti i Santi".
Il Cristianesimo tentò di
eliminare le antiche festività pagane dando loro
una connotazione diversa
(integrandole o demonizzandole).
Jack o'lantern
È usanza ad Halloween
intagliare delle zucche
con volti minacciosi e
porvi una candela accesa all'interno. Questa usanza nasce dall'idea che
i defunti vaghino per la
terra con dei fuochi in
mano e cerchino di portare via con sé i vivi; è
bene quindi che i vivi si
muniscano di una faccia
orripilante con un lume
dentro per ingannare i
morti.
A cura di
Marialaura Baccega
Giulia Bernardo
Nel prossimo numero non perdetevi le soluzioni dei quiz e, soprattutto, aspettiamo suggerimenti, foto e tante nuove idee ...
APPUNTAMENTI DEL MESE: DEL MESE:
APPUNTAMENTI
Italia 150: Tra identità nazionale e appartenenza locale. Quattro incontri al Teatro Accademico. (8 novembre alle 18.00, 18 novembre alle
20.45, 23 novembre alle 20.45, 30 novembre alle 20.45)
Serata rally, 9 novembre are 20.30 al Teatro Accademico.
Mostra d’arte di Toni Piccolotto, Teatro Accademico. Fino al 28
novembre
Stagione di prosa: L’inganno (3, 4 novembre); Immanuel Kant (19 novembre); Confidenze troppo intime (11 e 12 novembre)
La comunicazione dei nuovi media. Seminario di cinque incontri
promosso dall’Università popolare. Gli incontri inizieranno il 9 novembre.
Danzare per la vita
La passione di questi ragazzi....il ballo!
E non è l' unica cosa che li
accomuna, hanno perso tutto
tranne la salvezza di poter
ancora danzare!
Luke, un ragazzo americano,
raccoglie i talentuosi giovani
e li aiuta a formare un futuro
da ballerini, iscrivendosi ad
una famosa importante audizione che cambierebbe le loro
vite.
Ma non è così facile, le squadre avversarie, specialmente
i “Samurai”, sono pronti a
colpire.
La squadra di Luke, i “pirati”,
si allena nella stanza principale: la stanza delle radiolone.
Oltre alla danza, questo film
racconta la storia d'amore che
nasce tra Luke e Nathalie, i
protagonisti, che affrontano i
tipici ostacoli e li superano con
successo.
Vale la pena andare a vedere
questo film per l'originalità di
cui dispone e perché il messaggio che trasmette, ovvero
la libertà di potere scegliere il
proprio futuro, è semplice e
chiaro.
Buona visione a tutti !
A cura di Anna Costacurta
TITOLO:Step Up 3
ATTORI PRINCIPALI:Luke, Nathalie, Muso
DURATA:1.30/1.45
GENERE:commedia