George Orwell - Il Grande Fratello vi guarda La vicenda è
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George Orwell - Il Grande Fratello vi guarda La vicenda è
George Orwell - Il Grande Fratello vi guarda La vicenda è ambientata a Londra, in un immaginario 1984. La civiltà dello Stato di Oceania, di cui fa parte l'Inghilterra, è sottoposta ad una dittatura, il cui leader è il Grande Fratello, un oppressore che non si vede mai fisicamente, ma che compare sui manifesti sparsi per la città con la scritta "Il Grande Fratello vi guarda". La popolazione è divisa in tre gruppi: i dirigenti del Partito Interno (una ristretta oligarchia che opera attraverso i Ministeri), i membri del Partito Esterno (burocrati addetti ai servizi) ed i prolet, ovvero l'85% della popolazione che non conta affatto, vive in uno stato di "non-intelligenza" ed ha l'unico compito di continuare la riproduzione della razza. I membri del Partito Interno si chiamano Fratelli ed hanno !'incubo dello psicoreato, il "delitto del pensiero": in questo mondo, infatti, è possibile solo idolatrare il Grande Fratello e vivere e pensare secondo le sue indicazioni. A questo controllo esasperato non si può sfuggire, perché in ogni angolo della città, anche nelle case private, sono posti teleschermi che spiano ogni movimento della vita privata e pubblica dei cittadini. Il protagonista, Winston Smith, lavora al Ministero della Verità, dove corregge quotidianamente tutti gli articoli di giornali che non sono in linea con le affermazioni del Grande Fratello. Il Ministero, inoltre, deve creare una neolingua costituita da poche parole, affinché la gente non possa comunicare in modo esauriente i propri pensieri e di conseguenza non sia capace di ribellarsi all'ordine del Partito. Il protagonista decide però di sottrarsi a questa civiltà disumana: tiene così un diario, dove annota le sue considerazioni su ciò che sta accadendo nel mondo, ricostruisce il suo vero passato e si innamora di Julia, una ragazza che lavora nello stesso Ministero. Insieme fondano un'organizzazione clandestina, la Lega della Fratellanza, ma la loro relazione viene scoperta e i due vengono arrestati e sottoposti a torture fisiche e psicologiche che annientano la loro mente: il Grande Fratello vuole dominare l'anima e il corpo dei propri sudditi e bandisce qualsiasi forma di sentimento che non sia l'odio. Il Partito alla fine ha la meglio anche su Winston: portato sul banco degli accusati, confesserà i suoi reati pubblicamente e, dopo essere stato torturato dalla polizia addetta al controllo del pensiero, diventerà completamente inerme, senza memoria né volontà e pronto ad accettare il sistema che lo ha distrutto. Era una fresca limpida giornata d'aprile e gli orologi segnavano l'una. Winston Smith, col mento sprofondato nel bavero del cappotto per non esporlo al rigore del vento, scivolò lento fra i battenti di vetro dell'ingresso agli Appartamenti della Vittoria1, ma non tanto lesto da impedire che una folata di polvere e sabbia entrasse con lui. L'ingresso rimandava odore di cavoli bolliti e di vecchi tappeti sfilacciati. Nel fondo, un cartellone a colori, troppo grande per essere affisso all'interno, era stato inchiodato al muro. Rappresentava una faccia enorme, più larga d'un metro: la faccia d'un uomo di circa quarantacinque anni, con grossi baffi neri e lineamenti rudi ma non sgradevoli. Winston s'avviò per le scale. Era inutile tentare l'ascensore. Anche nei giorni buoni funzionava di rado, e nelle ore diurne la corrente elettrica era interrotta. Faceva parte del progetto economico in preparazione della Settimana dell'Odio2. L'appartamento era al settimo piano, e Winston, che aveva i suoi trentanove anni e un'ulcera varicosa3 sulla caviglia destra, saliva lentamente, fermandosi ogni tanto per riposare. A ciascun pianerottolo, proprio di fronte allo sportello dell'ascensore il cartellone con la faccia enorme riguardava dalla parete. Era una di quelle fotografie prese in modo che gli occhi vi seguono mentre vi muovete. IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta appostavi sotto. Dentro all'appartamento una voce dolciastra leggeva un elenco di cifre che aveva qualche cosa a che fare con la produzione della ghisa. La voce veniva da una placca di metallo oblunga, simile a uno specchio opaco, che faceva parte della superficie della parete di destra. Winston girò un interruttore e la voce si abbassò un poco, ma le parole si potevano distinguere, tuttavia, sempre assai chiaramente. Quell'apparecchio (che veniva chiamato tele schermo) si poteva abbassare ma non mai annullare del tutto. Si diresse alla finestra, piccola fragile figuretta, la cui magrezza era accentuata dalla tuta azzurra in cui consisteva l'uniforme del Partito4. I capelli erano biondi, molto chiari, il colorito della faccia lievemente sanguigno, la pelle raschiata da ruvide saponette e da lamette che avevano perso il filo da tempo, e dal freddo dell'inverno che proprio allora era finito. Fuori, anche attraverso i vetri chiusi della finestra, il mondo pareva freddo. Giù, nella strada, mulinelli di vento giravano polvere e carta straccia a spirale e, sebbene splendesse il sole e il cielo fosse d'un luminoso azzurro, nessun oggetto all'intorno sembrava rimandare il colore, con l'eccezione dei cartelloni che erano incollati da per tutto. La faccia dai baffi neri riguardava da ogni cantone. Ce n'era una proprio nella casa di fronte. IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta, mentre gli occhi neri fissavano con penetrazione quelli di Winston. Più sotto, a livello della strada, un altro cartellone, stracciato a un angolo, sbatteva col vento, scoprendo e nascondendo, alternativamente, la parola SOCING5. Lontano, un elicottero volava fra un tetto e l'altro, se ne restava librato per qualche istante come un moscone, e poi saettava con una curva in altra 1 palazzo costruito nel 1930, i cui appartamenti cadevano a pezzi 2 per rafforzare la dittatura, il Partito al potere mantiene la popolazione in uno stato di odio e divisione. Durante la Settimana dell'Odio si organizzano apposite sedute collettive, dove con film e musica i bambini vengono incitati all' odio reciproco. 3 lesione permanente dovuta alla dilatazione di una vena. 4 i membri del Partito, come Wmston che fa parte del Partito Esterno, devono indossare tutti la stessa uniforme 5 abbreviazione di "Socialismo Inglese", l'unica ideologia permessa in uno Stato governato da un solo partito. direzione. Era la squadra di polizia, che curiosava nelle finestre della gente. Le squadre non erano gran che importanti tuttavia. Quella che soprattutto contava era la polizia del pensiero, la cosiddetta Psicopolizia. Alle spalle di Winston, la voce dal teleschermo barbugliava6 ancora qualcosa sulla produzione della ghisa e il completamento del Nono Piano Triennale. Il teleschermo riceveva e trasmetteva simultaneamente. Qualsiasi suono che Winston avesse prodotto, al disopra d'un sommesso bisbiglio, sarebbe stato colto; per tutto il tempo, inoltre, in cui egli fosse rimasto nel campo visivo comandato dalla placca di metallo, avrebbe potuto essere, oltre che udito, anche veduto. Naturalmente non vi era nessun modo per sapere esattamente in quale determinato momento vi si stava guardando. Quanto spesso e con quali principi la Psicopolizia veniva a interferire sui cavi che vi riguardavano, era pura materia per congetture7. E sarebbe stato anche possibile che guardasse tutti, e continuatamente. Ad ogni modo avrebbe potuto cogliervi sul vostro cavo in qualsiasi momento avesse voluto. Si doveva vivere (o meglio si viveva, per un'abitudine che era diventata, infine, istinto) tenendo presente che qualsiasi suono prodotto sarebbe stato udito, e che, a meno di essere al buio, ogni movimento sarebbe stato visto. Winston teneva le spalle voltate al teleschermo. Era più sicuro: sebbene, come anche lui sapeva benissimo, perfino un paio di spalle può essere rivelatore. Un chilometro lontano, il Ministero della Verità8, da cui dipendeva il suo impiego, si levava alto e bianco sul tetro paesaggio. Questa, pensò con una sorta di vaga nausea, questa era Londra, la città principale di Pista Prima, che era la terza delle più popolose province di Oceania9. Cercava di spremere dal cervello quelle memorie dell'infanzia che gli dicessero se Londra era sempre stata proprio così. [...] Winston si volse di scatto. Fece assumere alla sua fisionomia l'espressione di tranquillo ottimismo che era opportuno mantenere allorché ci si rivolgeva verso il teleschermo. [...] Il teleschermo della stanza di soggiorno si trovava, per caso, in una posizione fuor del comune. Invece che nella parete di fondo, donde avrebbe potuto spaziare per tutta la stanza, era stato collocato sulla parete più lunga, proprio di fronte alla finestra. A un lato di esso c'era una sorta di rientranza del muro, nella quale Winston se ne stava ora seduto e che, quando l'appartamento era stato costruito, aveva dovuto essere praticata, con tutta probabilità, nell'intento di ospitarvi una qualche libreria. Sedendo nella rientranza, e tenendosi bene addossato al muro, Winston poteva restarsene al difuori del campo visivo del teleschermo. Poteva essere udito, s'intende, ma non poteva essere veduto. Era, in parte, proprio la singolare forma della stanza che gli aveva suggerita per prima quella cosa che egli ora si disponeva a fare. Essa gli era stata suggerita, tuttavia, anche dal quaderno che aveva or ora tratto dal cassetto. Era un quaderno particolarmente bello. La carta lucida, color crema, un po' ingiallita dal tempo, era d'una qualità che non si fabbricava più da almeno quarant'anni. Si poteva indovinare, tuttavia, che il quaderno era assai più antico. L'aveva visto nella vetrina d'un robivecchi10, in uno dei quartieri popolari della città (quale, non ricordava) ed era stato assalito immediatamente da un enorme desiderio di possederlo. I membri del Partito non avrebbero dovuto recarsi in botteghe ordinarie; (“far acquisti al mercato libero" veniva definita quell'infrazione), ma la regola non era osservata troppo rigorosamente, perché c'erano alcuni oggetti, come per esempio i lacci per le scarpe e le lamette per la barba, che, altrimenti, non si sapeva dove trovare. Aveva buttato una rapida occhiata all'uno e all'altro capo della strada, e quindi era sgusciato dentro la bottega e aveva comperato il quaderno per due dollari e cinquanta. Allora non sapeva che ne avesse bisogno per una qualsiasi particolare ragione. L'aveva portato a casa, compreso di un senso di colpa, nella borsa di cuoio. Anche se non c'era scritto niente dentro, era in ogni modo un oggetto compromettente. La cosa che si disponeva a fare consisteva nell'incominciare un diario. Ciò non era illegale (nulla era illegale, poiché non c'erano più leggi11); ma se comunque fosse stato scoperto, non c'era dubbio che sarebbe stato condannato a morte, o a venticinque anni almeno di lavori forzati. Winston infilò un pennino nella cannuccia e lo succhiò, come s'usa, per facilitare la presa dell'inchiostro. La penna era uno strumento antiquato, che si adoperava assai di rado, perfino per le firme importanti, e lui se n'era procurata una di nascosto e non senza difficoltà, solo perché sentiva che quei bei fogli color crema meritavano che ci si scrivesse sopra con un vero pennino, anziché d'essere grattati con una delle solite matite a inchiostro. Veramente non aveva l'abitudine di scrivere a mano. Con l'eccezione di qualche breve appunto, di solito dettava ogni cosa al dittografo, un apparecchio che registrava e trascriveva tutto ciò che si diceva in un microfono, e che era assurdo pensar di adoperare nella presente circostanza. Intinse la penna nel calamaio e quindi esitò un istante. Ebbe un tremito fin nelle budella. Segnare la carta sarebbe stato l'atto decisivo. Con certe piccole goffe cifre, scrisse: "4 aprile 1984". (Da G. Orwell, 1984, Mondadori –1948) 6 parlava in modo confuso, balbettava 7 supposizioni, ipotesi 8 in questo ministero Winston è addetto all'aggiornamento dei veccIù numeri della rivista "Times", affinché corrispondano alla versione della Storia che vuole diffondere il Partito 9 l'autore ha immaginato che nel 1984 il mondo fosse diviso in tre superstati, Oceania, Eurasia ed Estasia, in continua guerra fra di loro. L'Inghilterra appartiene allo Stato di Oceania. 10 chi compra e rivende oggetti usati 11 dal momento che nella dittatura è stata abolita la giustiza delle leggi scritte e domina solo il volere del Grande Fratello.