Sistemi agglomeranti per fonderia
Transcript
Sistemi agglomeranti per fonderia
E SSO L IA RE C E NG P S CO II X XX N.5 2014 ASSOFOND FEDERAZIONE NAZIONALE FONDERIE Poste Italiane S.p.A. - Anno XL-Pubblicazione bimestrale - Spedizione in A.P. - 70% - Filiale di Milano La rivista delle Fonderie di Metalli Ferrosi e Non Ferrosi Sistemi agglomeranti per fonderia Reattori gestiti da sistema a controllo distribuito CERTIQUALITY È MEMBRO DELLA FEDERAZIONE CISQ E UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 N GE ST MA A EM C D SISTEMI DI GESTIONE CERTIFICATI Azienda con SGS certificato secondo la Direttiva 96/82/CE da I FI RT E ME NT SY Istituto di Certificazione Sistemi Gestione Sicurezza Cavenaghi SpA Via Varese 19, 20020 Lainate (Milano) tel. +39 029370241, fax +39 029370855 [email protected], www.cavenaghi.it IL VOSTRO OSTRO P PARTNER A ART ARTNER FLESSIBILE! IMPIANTI E MACCHINE PER OGNI TIPO DI RICHIESTA E NECESSITÀ SEIATSU SEIA ATSU T HSP - macchina a singola testa SEIATSU SEIA ATSU T ZFA ZF FA - macchina a doppia testa FBO - formatura a motta orizzontale MACCHINA A DI D COLATA COLA ATA P10 www.sinto.com HEINRICH WA AGNER SINTO Maschinenfabrik GmbH Contatto commerciale per l´ Italia: SINTOKOGIO GROUP SINT SINTOKOGIO OKOGIO GROUP Bahnhofstraße 101 · 57334 Bad Laasphe, Germania Tel. e 0049 2752 / 907 0 · Fax 0049 2752 / 907 280 www.wagner-sinto.de Ing. Frank Höhn [email protected] Tel.: 0049 2752 / 907 230 · Fax: 0049 2752 / 907 49230 Prodotti per fonderia SISTEMI AGGLOMERANTI INDURENTI A FREDDO GIOCA® NB. Resine a base furanica con tenori di azoto decrescenti fino a 0. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. GIOCASET® NB 2500. Resine a base furanica pura con meno del 25% di Alcool furfurilico libero (quindi conformi alla nuova classificazione di pericolosità). Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. COROFEN®. Resine a base fenolica, da usare con induritori acidi. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata.COROFEN® F. Resine a base fenolica, che richiedono una quantità di induritore acido ridotta del 30% ed apportano, di conseguenza, il 30% in meno di Zolfo nelle sabbie. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. COROFEN® EM1. Resine a base fenolica, con formaldeide libera inferiore allo 0,1% (al di sotto del limite di dichiarazione), da usare con induritori acidi. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. ALCAFEN®. Resine a base fenolica-alcalina, da usare con induritori senza zolfo. Per forme ed anime di getti di ghisa, acciaio e alluminio anche in sabbia recuperata.RAPIDUR®. Resine a base fenolica-uretanica; sistema a tre componenti che permette ampie variazioni dei tempi di indurimento.RAPIDUR® AL. Resine a base polioli-uretanica; sistema a due o a tre componenti.KOLD SET. Resine a base alchidica, in versione a due o a tre componenti.RESIL/ CATASIL®. Sistema agglomerante a base di silicato ed induritori liquidi (acetine). INDURITORI ORGANICI. A base di acidi solfonici, di esteri, ecc. per tutti i sistemi no-bake. SISTEMI AGGLOMERANTI INDURENTI PER GASAGGIO GIOCA® CB. Resine a base poliuretanica da indurire con amine terziarie in fase vapore per il processo cold box.ALCAFEN® CB. Resine a base fenolicaalcalina, da indurire con un estere in fase vapore per il processo cold box. EPOSET®. Resine da indurire con gas SO2.RESIL. Agglomerati a base di silicati, da indurire con gas CO2. SISTEMI AGGLOMERANTI INDURENTI A CALDO GIOCA® HB. Resine a base furanica, fenolica e fenolfuranica per il processo hot box.GIOCA® WB. Resine a base furanica per il processo warm box. GIOCA® TS. Resine a base furanica o fenolica per il processo thermoshock. GIOCA® SM. Resine a base fenolica per il prerivestimento delle sabbie per shell moulding con i processi warm e hot. INTONACI REFRATTARI E PRODOTTI VARI IDROLAC®. Vernici grafitiche e/o zirconiche in pasta, in polvere o pronte all’uso in veicolo acquoso per anime e forme di getti di acciaio e di ghisa. PIROLAC®. Vernici grafitiche e/o zirconiche in pasta o pronte all’uso in veicolo alcoolico per anime e forme di getti di acciaio e di ghisa.PIROSOL®. Diluenti alcoolici per Pirolac.ISOTOL®. Liquidi isolanti, distaccanti, disincrostanti per modelli, placche modello, casse d’anima, ecc.COLLA UNIVERSALE. Colla autoessiccante inorganica.SPESEAL. Cordoli sigillanti. CERTIQUALITY È MEMBRO DELLA FEDERAZIONE CISQ E UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 14001:2004 N GE ST MA A EM C D SISTEMI DI GESTIONE CERTIFICATI Azienda con SGS certificato secondo la Direttiva 96/82/CE da I FI RT E ME N T SY Istituto di Certificazione Sistemi Gestione Sicurezza Cavenaghi SpA Via Varese 19, 20020 Lainate (Milano) tel. +39 029370241, fax +39 029370855 [email protected], www.cavenaghi.it Sistemi agglomeranti per fonderia Laboratorio di ricerca e controllo 1863-2013 The Pioneer in Material Prosessing® PRODOTTI E SERVIZI per acciaierie, fonderie di acciaio e di ghisa, di alluminio e di altri metalli non ferrosi. PRODOTTI SERVIZI metalli leghe - madrileghe ferroleghe ghise in pani ricarburanti rete informatica assistenza tecnica coperture su metalli e valute servizi finanziari e commerciali logistica - stoccaggio 20135 MILANO - VIALE SABOTINO, 19/2 - TEL. + 39 - 02.80.95.11 - FAX +39 - 02.89.00.714 AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2000 SOLUZIONI SOL UZIO Z ONI INTE INTEGRATE EGR GRATE PER ER LA GR GRANIGLIATURA RANIGLIA A TUR RA DI GRANDI GR RA ANDI AND GETTI GETTI Le soluzioni di Pangborn Europe per la granigliatura a turbine e ad aria compressa di fusioni e componenti di grandi dimensioni garantiscono elevata integrazione nelle linee produttive, flessibilità operativa, affidabilità, qualità di risultato, economicità di esercizio e sicurezza per l’operatore. La tecnologia Pangborn Europe al servizio delle fonderie per una migliore qualità di finitura. PANGBORN EUROPE SRL Via Enrico Fermi 75 21042 Caronno Pertusella Italia Tel: + 39 02 9639951 A World of Solutions! www.pangborngroup.com www .pangborngroup.com de ll i erros nF No La riv ista N. 5 2014 i Metalli rie d Fe rro si e e e nd Fo sommario industria fusoria ASSOFOND in igne vita ASSOFOND FEDERAZIONE NAZIONALE FONDERIE Pubblicazione bimestrale tecnico-economico ufficiale per gli atti dell’Associazione Nazionale delle Fonderie Autorizzazione Tribunale di Milano n. 307 del 19.4.1990 Direttore Responsabile Silvano Squaratti XXXII Congresso di Fonderia L’export e l’internazionalizzazione al centro del dibattito del XXXII Congresso Assofond .................................................................................................... 10 XXXII Congresso di Fonderia Assofond: non solo dibattito .................................................. 28 Il sostegno di importanti partners ................................................................................................ 34 Direzione e redazione Federazione Nazionale Fonderie 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 www.assofond.it - [email protected] Gestione editoriale e pubblicità S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l. 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 Amministrazione e abbonamenti S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l. 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 Abbonamenti per l’Italia, anno 2014 105,00 euro Economico Abbonamento per l’estero, anno 2014 180,00 euro Indicatori 2013 sulle Fonderie di ghisa ..................................................................................................46 Una copia 12,91 euro, estero 20,66 euro L’industria Europea di Fonderia nel 2013 ............................................................................................ 58 Risparmiare migliorando il comfort aziendale ...................................................................................... 76 Numeri arretrati il doppio Spedizioni in A.P. - 70% - Filiale di Milano Progetto Grafico Draghi Luciano 20154 Milano - Via Messina 47 Tel. 02/3313321-33604352 e-mail: [email protected] Tecnico Effetto del grafene usato come riempitivo nel legante organico durante il processo Cold Box.......................................................................................................... 80 Stampa Nastro & Nastro s.r.l. 21010 Germignaga (Va) - Via Stehli, 15 Tel. 0332/531463 - www.nastroenastro.it Congresso 2014 dell’american Foundry Society ...................................................................... 90 i È vietata la riproduzione degli articoli e illustrazioni di Industria Fusoria senza autorizzazione e senza citare la fonte. La collaborazione alla Rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli Autori non impegnano ne la Rivista ne Assofond e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane agli Autori stessi. La pubblicità che appare non supera il 50% della superficie totale del periodico. Indice Inserzionisti ........................................................................................................................................104 7 Industria Fusoria 5/2014 *PUX\LW\U[PWLYWYVK\YYLNL[[PKPHS[HX\HSP[n 7YLWHYHaPVULKLSSH.OPZH IHZL ;YH[[HTLU[VKPUVK\SHYPaaH aPVULKLSSH.OPZH:MLYVPKHSL 0UVJ\SHaPVULKLSSL.OPZL -VJHSPaaHaPVULZ\SSH7YVK\ aPVULKP.OPZH:MLYVPKHSL 6[[PTPaaHaPVULKLSWYVJLZZV WYVK\[[P]VKLSSH.OPZH :VKKPZMHYLSLLZPNLUaLKLPJSPLU[P -VJHSPaaHaPVULZ\SSH7YVK\aPVUL KP.OPZH:MLYVPKHSL 0[LZ[PWYLJLKLU[POHUUV[YH[[H[VHZWL[[P ZWLJPMPJPKLSSHWYVK\aPVULKPNOPZHHNYHMP[L ZMLYVPKHSLX\HSPS»LSHIVYHaPVULKLSTL[HSSV IHZLPSWYVJLZZVKPUVK\SHYPaaHaPVULL X\LSSVKPPUVJ\SHaPVUL )LUJOuJPHZJ\UVKLPZ\KKL[[PWHZZHNNP ZPHZPUNVSHYTLU[LPTWVY[HU[LLZWLJPH SPZ[PJVuPSSVYVPUZPLTLJOLJVU[YPI\PZJL PUTVKVKL[LYTPUHU[LHSSHI\VUHYP\ZJP[H KLSS»PU[LYVWYVJLZZVKPWYVK\aPVUL 7LYZVKKPZMHYLSL[LUKLUaLKLSS»PUK\Z[YPH ZPHUVLZZLVYPLU[H[L]LYZVNL[[PH\[V TVIPSPZ[PJPWPSLNNLYPLKPTHNNPVYLPU[L NYP[nVWW\YL]LYZVNL[[PWLYNLULYH[VYPKP LULYNPHLVSPJHJVUWPLSL]H[LJHYH[[LYPZ [PJOLHSSLIHZZL[LTWLYH[\YLPWYPUJyWP KHZLN\PYLZVUVJOPHYPLKHWWSPJHIPSP HSS»PU[LYHNHTTHKLSSLWYVK\aPVUPKPNOPZL ZMLYVPKHSP! 3»PTWPLNVULPMVYUPM\ZVYPKPTH[LYPHSP KPJHYPJHKPI\VULJHYH[[LYPZ[PJOL HJJVTWHNUH[VKHHNNP\U[LKPSLNOLKP HS[HX\HSP[nWYVT\V]L\UHLSL]H[H U\JSLHaPVULKPIHZLJOLW\~LZZLYL \S[LYPVYTLU[LPUJYLTLU[H[HLZ[HIPSPaaH[H KHSWYLJVUKPaPVUHU[L7YLZLLK Elkem – il vostro fornitore di soluzioni 0SJVU[YVSSVKLSSHYLHaPVULK\YHU[LSHMHZL KPZMLYVPKPaaHaPVULWVZZPIPSLH[[YH]LYZV \U»HJJ\YH[HZLSLaPVULKLS[PWVKPSLNH UVK\SHYPaaHU[L-L:P4N3HTL[W\~HNL ]VSHYLTVS[PZZPTVWLYLZLTWPVULSYPK\YYL SHWYLZLUaHKPYP[PYP 3HJVYYL[[HZJLS[HKLNSPPUVJ\SHU[PJOL KL]LLZZLYLTPYH[HHKLZHS[HYLS»LMMPJHJPH KLSS»HNNP\U[HLKHSJVUZLN\LU[LPUJYL TLU[VKLSSLJHYH[[LYPZ[PJOLTLJJHUPJOL Elkem S.r.l. Via Giuseppe Frua, 16 ,SRLT¶ 20146 MILANO PS]VZ[YVMVYUP[VYLKPZVS\aPVUP Tel. +39 02 48513270 Fax +39 02 4817360 www.elkem.com/foundry F. Bonetti – M. Pisanu ia der XX X II on es so di r g n F o C XXXII Congresso di Fonderia L’export e l’internazionalizzazione al centro del dibattito del XXXII Congresso Assofond Sessione inaugurale 16 ottobre Nei momenti più difficili, non c’è più tempo per l’informazione generalista. Serve identificare un tema incontrovertibilmente utile ed affrontarlo con il maggior grado di profondità e specificità. Assofond ha intrapreso con fermezza questa seconda via, organizzando nella due giorni di convegni – 16 e 17 ottobre a Lecce, presso il complesso monumentale Torre del Parco – il XXXII Congresso, un approfondimento concentrato sull’internazionalizzazione, che ha dato alle imprese e, in particolare alle fonderie italiane, l’occasione di confermare le proprie capacità imprenditoriali e di ingegno, livelli prestazionali elevati per qualità e affidabilità anche oltre confine. Un’occasione per riflettere sugli scenari possibili per l’industria di fonderia. Due giorni di incontri, dibattiti e tavole rotonde per fare il punto sulle criticità da affrontare e le opportunità da cogliere per il futuro delle aziende. Idee, ragionamenti e stimoli arrivati sì dai contributi degli ospiti e dagli autorevoli relatori che hanno animato il Congresso, ma soprattutto dagli imprenditori stessi, per affrontare con coraggio le sfide a cui i nuovi assetti del mercato mondiale stanno sottoponendo il sistema produttivo italiano. Industria Fusoria 5/2014 La sessione inaugurale del pomeriggio del 16 ottobre si è aperta con l’intervento del Presidente Roberto Ariotti che, sollecitato dal moderatore de Il Sole 24 Ore Luca Orlando e con grande orgoglio, ha esibito ai congressisti i numeri dell’Industria di Fonderia sotto il profilo degli scambi con l’estero. 10 XXXII Congresso Da sinistra: Luca Orlando - Il Sole 24 Ore, Roberto Ariotti - Presidente Assofond. Questi dati danno evidenza del percorso di sviluppo maturato dal settore negli ultimi 20 anni sul fronte del commercio estero. Il grado di apertura agli scambi con l’estero è testimoniato da un apprezzabile aumento della propensione media all’esportazione. Dagli anni novanta ad oggi il peso dell’export nel settore è passato dal 9% al 34% per i volumi ed è salito dal 18% al 45% in valore. La fusione “made in Italy” raggiunge tutto il mondo, soprattutto se si considera anche la componente indiretta (le fusioni assemblate su prodotti italiani venduti all’estero); qui la quota di export (diretta + indiretta) raggiunge il 70% medio, con punte che toccano l’80%. Nel tempo si sono registrate forti spinte verso l’internazionalizzazione, con l’apertura di nuovi mercati, in particolare extraeuropei e si è accelerato il mutamento tecnologico ed organizzativo. Tutto questo pur in presenza di un contesto domestico fortemente penalizzante sotto il profilo del credito, della pressione fiscale, dei vincoli burocratici, dei costi energetici. Non si può trascurare il fatto che le trasformazioni che interessano continuamente il commercio globale hanno reso i processi di internazionalizzazione sempre più complessi. La ricerca delle opportunità nei mercati esteri, specie quelli “nuovi”, richiede pertanto un approccio informato ed adeguato alla compren- sione delle dinamiche locali, sotto molteplici punti di vista. Gran parte delle imprese che vanno all’estero sono di dimensioni medio-piccole e difficilmente riescono a gestire in proprio i rischi dell’internazionalizzazione ed ad ottenere adeguato accesso alla finanza per lo sviluppo all’estero. Supportarle nel controllare e fronteggiare questi rischi, connessi ad esempio al mancato pagamento, o ai repentini mutamenti dell’assetto politico, consente all’impresa, specie se non molto strutturata, di concentrarsi sul business e sulla competitività della sua offerta tecnica/commerciale nei Paesi di destinazione. L’accesso a strumenti finanziari per l’internazionalizzazione permette loro di sfruttare la leva dell’export che in questa fase dell’economia italiana con consumi stagnanti e investimenti in calo rappresenta l’unica via di crescita concreta. In uno sce- 11 nario che non è mai stato tanto incerto, difficile e insidioso, ci sono alcune ragioni di ottimismo. La prima è che il mondo continua a crescere (la produzione mondiale di getti ferrosi e non ferrosi nel 2012 ha raggiunto il traguardo dei 100 Milioni di tonnellate, mentre i livelli pre-crisi sono già stati ampiamente superati a partire dal 2011). Un’altra ragione è la forte ri-specializzazione settoriale che ha portato ad una crescita del peso sull’export dei getti a maggiore intensità tecnologica. Molte imprese hanno ben compreso i cambiamenti epocali in atto (tecnologie, globalizzazione) e hanno adeguato le loro strategie. La crescita è obiettivo comune a tutte le imprese. L’attenzione è puntata sull’aumento del valore (performance del prodotto) e sulla diversificazione produttiva facendo leva sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca, oltre che sul contenimento dei costi. Proprio in questo periodo di crisi, alcune Fonderie hanno mostrato di essere in grado di strutturarsi adeguatamente alle richieste del mercato, quindi di tenere il passo con aziende committenti che a loro volta servono realtà fortemente internazionalizzate, presenti in tutti i mercati emergenti. In che modo? Investendo milioni di euro in innovazione per seguire le esigenze dei grandi committenti, acquisendo tecnologie più performanti sotto il profilo dell’efficienza, della qualità, affidabilità e anche sotto il profilo del contenimento dei costi. Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso zione, come i contratti di rete (ormai a quota 1.800). Sul fronte delle politiche pubbliche a sostegno dell’internazionalizzazione è intervenuto il Direttore dell’ICE-Agenzia, Giovanni Sacchi che ha illustrato il piano straordinario per il rilancio internazionale del Made in Italy. Un contributo un po’ più operativo, essendo l’ente deputato a realizzare concretamente le iniziative per conto del Ministero dello Sviluppo In tema di ricerca e sviluppo, il Presidente Ariotti ha ricordato la recente iniziativa di Assofond, finalizzata a fare emergere, nelle università, network di lavoro nelle progettazioni sui nuovi materiali, mettendo così in sinergia le competenze accademiche con quelle delle aziende. Il progetto di ricerca associativo per la caratterizzazione meccanica dei getti si pone come obiettivo quello di aumentare l’impiego di getti fornendo ai progettisti ed ai fornitori dei software di calcolo, criteri per una progettazione affidabile, basata sulla specifica conoscenza e caratterizzazione dei materiali, evitando il ricorso a criteri convenzionali per mancanza di dati. Il Direttore del Centro Studi di Confindustria Luca Paolazzi, conferma con il proprio contributo che per stare sui mercati globali sono richieste competenze e strutture adeguate. Infatti esportare non è più sufficiente, le catene si accorciano ed è necessario internazionalizzarsi. Il Giovanni Sacchi - Direttore ICE-Agenzia. CSC segnala che in questi anni è aumentata la quota delle imprese esportatrici, ma è diminuito il loro numero. E spesso queste realtà hanno dimensioni piccole rispetto a quelle dei competitors, tedeschi in primis, che presidiano in media 20 mercati, mentre la maggior parte delle imprese italiane spesso esporta verso un solo mercato. Una maggiore stazza, suggerisce Paolazzi, può essere raggiunta anche attraverso strumenti di aggrega- Economico. Il piano del Governo mira ad accelerare la presenza delle aziende italiane all’estero, anche se si è avuto modo di constatare che i tempi di attuazione del provvedimento restano inadeguati rispetto all’urgenza del momento. L’ipotesi più probabile è che le misure di sostegno, come ad esempio i voucher destinati alle PMI per gli export manager temporanei, possano entrare in vigore ad aprile del prossimo anno. FALSI MITI, MA REALI OPPORTUNITÀ, DEI MERCATI DELL’AFRICA, DEL MEDIO ORIENTE E DEL MEDITERRANEO Inquadrato il fenomeno a livello macroeconomico, i lavori, coordinati abilmente dal giornalista Luca Orlando, sono proseguiti con la relazione di Pierluigi D’Agata e Laura Dell’Agostino di Confindustria Assafrica, ai quali è stato chiesto di fornire un inquadramento dei Da sinistra: Luca Orlando e Luca Paolazzi - CSC Confindustria. Industria Fusoria 5/2014 12 XXXII Congresso Da sinistra: Luca Orlando, Pierluigi D’Agata e Laura Dell’Agostino - Confindustria Assafrica. Paesi dell’Africa e del Mediterraneo a maggior potenziale di sviluppo che, dal loro punto di vista, potrebbero offrire nuove importanti opportunità per il nostro settore. Capire se, e in che modo, secondo la loro esperienza, lo sviluppo manifatturiero di questi Paesi potrà trainare l’export del “getto di Fonderia”. “L’internazionalizzazione è un imperativo per le aziende italiane – afferma Pierluigi D’Agata, direttore generale di Assafrica & Mediterraneo – e i Paesi target sono quelli emergenti. Si è infatti chiuso il ciclo storico della grande espansione degli stati internazionalizzati: il futuro è ormai concentrato altrove”. Parole che assumono un peso rilevante alla luce dei dati relativi al Pil di queste aree, presentati da Laura Dell’Agostino del centro studi dell’associazione, che evidenziano tassi di crescita del 3,8% per i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente nel 2015. Cifra che sale fino al 5,8% per l’area dell’Africa sub-sahariana. L’ intervento dei rappresentanti di Assafrica analizza, in prima battuta, la macro regione dei Paesi dell’Africa centro-meridionale che attualmente vede un presenza italiana legata esclusivamente al mondo delle O.N.G.. Un orientamento decisamente diverso rispetto ad altri stati quali Francia, Germania e Stati Uniti su tutti, che hanno già iniziato a presidiarne i mercati. Le proiezioni illustrate dal centro studi di Assafrica presentano tassi di crescita del Pil per il 2015 che vanno da un +2,3% del Sudafrica, fino ad un 8,5% dell’Etiopia. Numeri che rispecchiano i massicci piani di investimento infrastrutturale che, sulla base dei maggiori progetti in programma, riguardano per il 24,9% le centrali e le reti elettriche, per il 20,9% la rete ferroviaria e l’edilizia commerciale ed industriale per il 14,9%, tanto per citare i principali settori di attività. “La quotazione delle materie prime, pur provenendo spesso dai Paesi dell’Africa centro-meridionale, non avviene all’interno di quei confini. – spiega D’Agata – E fino ad oggi, il valore aggiunto proveniente dalla prima trasformazione delle stesse è stato a beneficio dei Paesi industrializzati. Per questa ragione, l’obiettivo di questi Paesi è lo sviluppo del comparto manifatturiero”. Ben più forte, invece, il radicamento italiano nel sud del Mediterraneo, ben rappresentato da un dato: 7,7%, pari al commercio tricolore verso l’area nordafricana sul totale dei traffici oltre confine. Una cifra che rende, peraltro, la nostra economia la principale partner in Europa nell’area. “Benché alcuni stati presentino una situazione ancora instabile dal punto di vista politico a se- 13 guito della primavera araba – descrive il direttore di Assafrica – non corrisponde a realtà il timore che l’export verso questi Paesi si sia interrotto. Al contrario, in numerosi casi, la caduta di regimi ha permesso lo scardinamento di oligarchie legate ad altre economie occidentali”. “Anche nel Medio Oriente, i tassi di crescita sono molto significativi: dal 3% con cui si chiuderà il 2014 per la Turchia fino al 6,5% del Qatar” illustra Laura Dell’Agostino. Ma quali sono i mercati che Assafrica invita gli operatori delle fonderie italiane a sondare? “Sui 70 Paesi analizzati – descrive il direttore dell’associazione - abbiamo identificato 15 nazioni di grande interesse nei principali settori utilizzatori di prodotti da fonderia come l’automotive, l’edilizia, le infrastrutture e l’oil & gas”. Marocco, Turchia, Nigeria, Etiopia e Sudafrica vengono identificati come mercati di notevole interesse per le fonderie italiane che operano nel settore dell’automotive. Una selezione che deriva sia dalla struttura dell’industria nazionale – come nel caso della Turchia, 16° produttore di veicoli al mondo - ma anche alla luce dei piani governativi rivolti al settore. Da sottolineare, inoltre, il piano di sviluppo industriale 2014-2020 del Marocco che ha stanziato 2 miliardi di euro per l’espansione del settore automobilistico e aeronautico. Nel building, Assafrica identifica Tanzania, Oman, Mozambico, Nigeria e Algeria, con questi ultimi tre stati di particolare interesse anche per ingenti investimenti legati al settore dell’oil&gas. Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso Sessione 17 ottobre Non è più tempo di risposte singole, di voci solitarie. Le difficoltà presentate quotidianamente dall’attuale congiuntura necessitano di risposte maturate insieme, tra i vari livelli che compongono la filiera di un comparto produttivo. Con questo presupposto si è aperta la seconda giornata del Congresso che ha visto come protagonisti delle due tavole rotonde alcuni dei principali attori che partecipano alla definizione della Supply Chain, da una parte i fornitori di impianti di Fonderia che investono in tecnologie offrendo al nostro settore impianti e capacità produttive d’avanguardia; dall’altra i committenti, il cui impulso all’ internazionalizzazione è fortissimo. Questi ultimi puntano sempre di più sulla capacità di accompagnamento e sostegno delle Fonderie, alle quali richiedono sempre più alti livelli di specializzazione per abbattere i costi e per migliorare gli standard qualitativi delle loro produzioni. Così, il XXXII Congresso di Fonderia, nel corso della seconda giornata, è scesa più a fondo nei temi del settore; in particolare la tavola rotonda con l’intervento di Roberto Ariotti (Presidente Assofond), Francesco Savelli (Presidente Amafond) e Gabriele Galante (Presidente Cemafon) ha fornito interessanti spunti di riflessione in merito alle prospettive dell’industria di Fonderia, ferrosa e non ferrosa, focalizzandosi sui temi e sulle conclusioni emerse dal recente Foundry Forum organizzato a Venezia dal 25 al 27 settembre scorsi. Il presidente di Amafond, Francesco Savelli, ha fornito una descrizione minuziosa dei trend dei principali player mondiali del settore, illustrando il mondo delle fonderie dal punto di vista della “geografia” dei getti. L’indiscussa leadership cinese è stata ribadita, ancora una volta, con dati previsionali ancora più significativi. “Attualmente ci è stato comunicato un output di getti di 44 milioni di tonnellate – spiega Savelli – che, nel volgere di tre o quattro anni, ambisce a diventare 50 milioni. Si parla del 50% della produzione mondiale”. Amafond ha evidenziato, però, nell’ultimo periodo, un rallentamento dell’export di impiantistica italiana per fonderie in Cina, sintomo non di un calo degli investimenti in Fonderia, ma della presenza più consistente di competitor locali. Si è attestato in crescita anche il comparto statunitense. “Il processo di reshoring sta sottraendo l’attività produttiva ad altri Paesi come gli stati centro e sudamericani” ha aggiunto Savelli. In difficoltà la Russia, “che sta accusando fortemente le conse- Da sinistra: Luca Orlando, Gabriele Galante - Presidente Cemafon e Francesco Savelli Presidente Amafond. Industria Fusoria 5/2014 14 guenze della guerra in Ucraina e le pesanti sanzioni. – continua Savelli – Le aziende italiane, a loro volta, stanno faticando nell’export con il Paese a causa dell’embargo imposto”. Da segnalare, però, la partnership commerciale che la Cina ha stretto proprio con la Russia. “Gli istituti di credito cinesi sono i finanziatori dell’economia russa – spiega il presidente – e questo aspetto facilita le società di Pechino all’esportazione in Russia”. India, Giappone e Brasile, infine, mantengono un trend negativo. “L’India evidenzia fonderie ben lontane dall’efficienza e dalla competitività – descrive Savelli – mentre il Giappone ha visto una contrazione fortissima negli ultimi anni, con un sostanziale dimezzamento in termini di numeri di addetti e società. Attualmente la produzione nazionale è ferma ai 2,5 milioni di tonnellate, principalmente a causa dei forti problemi energetici conseguenti all’incidente occorso alla centrale nucleare di Fukushima. Il Brasile, infine, mostra ancora grandi potenzialità non seguite da un concreto sviluppo. Anche in questo caso, i costi energetici giocano un ruolo di primaria importanza nel mantenere l’output nazionale sui 2,7 milioni di tonnellate”. Il messaggio chiave lanciato da Gabriele Galante è: “Build where you sell”. Il presidente di Cemafon e numero uno di IMF Group descrive i temi strategici sottesi al forum internazionale. “La prima esigenza alla quale abbiamo risposto con l’organizzazione dell’International Foundry Forum (IFF) è stata il confronto tra tutti i livelli che compongono la filiera delle fonderie, spiega Galante. Le risposte ai problemi, infatti, sempre più spesso, si possono identificare solo con un confronto tra tutti gli attori che operano in un comparto produttivo. Nel caso di IMF e di tutte le realtà che si occupano di impiantistica per fonderie, ad esempio, io amo dire che noi non vendiamo macchinari, ma forniamo ai nostri clienti ciò che loro vo- XXXII Congresso gliono produrre”. Parafrasando: dobbiamo valorizzare il nostro prodotto. “IMF esporta in almeno 26 paesi e il nostro tasso di esportazione è oltre il 90% già da anni - spiega Galante - e questa dimensione globale è, oggi, un obiettivo non più posticipabile”. Ma come farlo? “Cambiando mentalità: ricordiamoci che chi fa più utili è anche chi fa più innovazione, che non significa solamente specializzarsi e raggiungere prezzi inferiori”. Servono “innovazioni radicali, ma anche capacità di produrre dove si vende - continua il presidente - che è un must dell’industria automobilistica, principale mercato di sbocco dei getti di fonderia con una quota di almeno il 50% della produzione complessiva” (ndr 50% per i getti non ferrosi, circa il 30% per i getti ferrosi). Proprio la filiera automobilistica vede nel proprio futuro un cambiamento significativo. “L’automotive presenterà un cambiamento radicale: l’alluminio avrà un peso sempre maggiore, mentre ci si attende un ridimensionamento corposo dei metalli ferrosi”. Prendendo spunto dalle parole del Presidente Ariotti riguardo il progetto di ricerca di Assofond, Galante ha posto l’accento sull’opportunità di allargare la prospettiva anche ai Fornitori di impianti e prodotti per lo sviluppo di progetti comuni, ricordando che lo scambio di informazioni ed esperienze tra attori della stessa filiera, può consentire il raggiungimento di traguardi di efficienza e qualità ben più alti. Il presidente ha così ribadito l’idea di un approccio collaborativo prevedendo una rete tra chi realizza gli impianti di Fonderia, chi produce i getti e naturalmente chi si occupa della ricerca, ovvero università e centri di ricerca. Il settore dei produttori di impianti per le fonderie, in Italia, sta dando risultati positivi nel 2014. Il primo semestre dell’anno in corso ha evidenziato un positivo +2% della produzione rispetto al medesimo periodo del 2013. La leva di tale incremento va ricercata in un contesto che, da anni, mostrava segni di grande difficoltà. Il segno po- sitivo per il 2014 si spiega grazie ad una spinta positiva anche del mercato interno che, beneficiando delle ricadute positive derivanti dalla legge Sabatini, ha potuto contare sui significativi revamping di macchinari nazionali e sull’acquisto di nuovi impianti in sei fonderie nazionali. A conclusione di tale sessione e per meglio inquadrare il settore, il Presidente Ariotti ha illustrato alla platea alcuni dati strutturali dell’industria di Fonderia indicativi della consistenza del tessuto produttivo in una prospettiva di lungo periodo, per poi soffermarsi più compiutamente sulle risultanze di bilancio d’esercizio e sull’evoluzione congiunturale del primo semestre con le proiezioni attese per l’ultima parte dell’anno. LA FONDERIA ITALIANA. DATI STRUTTURALI E INDICAZIONI CONGIUNTURALI Il Settore ha attraversato negli ultimi 40 anni diverse e profonde fasi cicliche con forti ridimensionamenti dei propri livelli produttivi, seguiti da fasi consistenti di ripresa. Gli effetti dell’ultima contrazione della domanda mondiale sono ben percepibili osservando il collasso che ha caratterizzato la produzione media del settore. La recessione del 2008-2009 è Italia: Trend di lungo periodo Getti ferrosi e non ferrosi (tonnellate) Fonte: CSA - Assofond. 15 Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso 2.400.000 tonnellate, fino a toccare il picco di massima espansione registrato nel 2007 con oltre 2.700.000 tonnellate. Negli ultimi cinque anni la media annuale si è abbassata di circa 400.000 tonnellate, con un nuovo livello produttivo di riferimento settoriale intorno a 2.000.000 tonnellate. Le prime proiezioni per l’anno in corso non fanno ipotizzare significativi scostamenti da tale livello. Nel primo semestre dell’anno l’industria italiana delle Fonderie conferma nel suo complesso i segnali di un percorso di lento e graduale recupero emersi altresì dalle dichiarazioni delle imprese rilevate nelle indagini trimestrali. Gli indicatori relativi alla produzione industriale del comparto, corretti per gli effetti di calendario, registrano un discreto incremento a livello tendenziale. Nella media dei primi sei mesi dell’anno i metalli ferrosi hanno fatto registrare: +3% i getti di ghisa, +8% i getti di acciaio. Nell’ambito dei metalli non ferrosi, alluminio e magnesio +6%, mentre l’incremento più marcato è stato registrato per le fusioni di altri metalli non ferrosi, principalmente zinco e zama con +12%. Italia: Getti ferrosi e non ferrosi (tonnellate) Dove siamo arrivati? Fonte: CSA - Assofond. Il 1 semestre del 2014 vs 2013 è positivo…. Fonte: CSA - Assofond. Ma i primi 8 mesi del 2014 vs 2013 sono in frenata……. Fonte: CSA - Assofond. la più lunga e la più profonda dalla grande depressione in poi. Le precedenti recessioni economiche non sono durate più di 24-36 mesi. Il lungo ciclo av- Industria Fusoria 5/2014 viatosi dopo la crisi del 19901992 ha visto la produzione di getti, oscillare intorno ad un livello medio annuale di riferimento pari a 2.300.000- 16 Allungando il periodo di osservazione ai primi 8 mesi sono evidenti nuovi segnali di rallentamento. Solo la produzione di getti di metalli leggeri (Alluminio e magnesio) è riuscita a mantenere la crescita del primo semestre. Entrando nel dettaglio dei primi otto mesi del 2014 emerge una forte discontinuità dei risultati, sia tra comparti sia all’interno dello stesso comparto. I tassi di crescita tendenziali della produzione (calcolati sui corrispondenti mesi del 2013), corretti per i giorni lavorati, rilevano una forte variabilità intorno al risultato medio. La perdurante debolezza del mercato interno ed il rallentamento della ripresa nell’eurozona sembrano nuovamente indebolire le prospettive di miglioramento del XXXII Congresso ….il Q3-2014 per la ghisa è in flessione…. Fonte: CSA - Assofond. quadro congiunturale del terzo trimestre. A partire dal mese di luglio qualche segnale di fragilità del quadro congiunturale ha iniziato a delinearsi sul versante degli ordinativi acquisiti nel trimestre, non solo provenienti dal mercato interno, ma anche dall’estero. La fotografia del primo semestre, ma anche le proiezioni per la seconda parte dell’anno confermano un forte divaricamento tra le realtà imprenditoriali prescindendo dalla classe dimensionale di appartenenza e in alcuni casi persino dalla dimensione delle serie prodotte (piccole, medie e grandi serie) che solitamente risulta essere strettamente connessa ad un insieme di elementi distintivi dell’offerta. Nel contesto generale, le attese degli imprenditori per l’ultima parte dell’anno convergono verso una flessione produttiva con percezioni differenziate sull’entità. Sul risultato del settore getti di ghisa ha inciso la buona performance del secondo mercato di riferimento, ovvero i mezzi di trasporto che assorbono quasi il 30% della produzione totale dei getti di ghisa. Il contributo della meccanica (quasi il 50% del totale) è stato negativo. L’edilizia prosegue il suo trend recessivo. Sulla buona performance del comparto getti non ferrosi ha inciso la performance del settore dei mezzi di trasporto che assorbe oltre il 50% della produzione del comparto. PERCHÉ SCEGLIERE UNA FONDERIA ITALIANA: LE OPINIONI DEI CLIENTI Per capire come viaggiare nel futuro, è fondamentale analizzare dove stanno andando alcuni dei principali settori industriali di riferimento per la fonderia. In particolare ci si è soffermati sull’Automotive e componentistica, il settore macchine movimento terra e macchine agricole, grazie ai contributi di Alessandro Gigli - Purchasing Director Carraro SpA, Giuseppe Gioetti - Head of Purchasing Magneti Marelli, Gianmarco Giorda - Direttore ANFIA, Marco Sguanci Direttore acquisti Comer Industries e Mosé Tosin - Global Commodity Manager Castings AGCO. Multinazionali, grandi aziende italiane di respiro globale, figure istituzionali in rappresentanza della filiera automobilistica: realtà diverse, con obiettivi e comparti di attività differenti, ma tutte con l’attenzione puntata sul settore nazionale delle fonderie. Un dibattito vibrante ha rappresentato la cartina tornasole dell’ottima riuscita del confronto, fatto di posizioni opposte – come da fisiologico gioco delle parti -, ma anche da un proficuo scambio di analisi e suggerimenti. Know-how, comunicazione, servizio, partnership, reshoring e delocalizzazione e contratti: queste sono state solo alcune delle parole che si sono rincorse nel corso del dibattito. “Se un compratore globale come l’azienda che rappresento si rivolge a fornitori italiani deve ricevere un feedback migliore rispetto a quello proveniente da altre realtà internazionali” spiega Mosè Tosin, global commodity manager castings del colosso di trattori, mietitrebbie e silos per l’alimentazione del bestiame AGCO. Con un consumo annuo di 240 mila tonnellate di ghisa nel 2013, infatti, la multinazionale da quasi 12 miliardi di dollari di fatturato, ad oggi, ha rapporti commerciali contenuti con il sistema delle fonderie italiane. “Per relazionarsi con noi, le aziende italiane dovrebbero prestare attenzione al costo, ma anche al servizio che offro- Da sinistra: Mosé Tosin - Global Commodity Manager Castings AGCO, Gianmarco Giorda - Direttore ANFIA, Luca Oralndo - Il Sole 24 Ore, Marco Sguanci - Direttore acquisti Comer Industries, Alessandro Gigli - Purchasing Director Carraro SpA, Giuseppe Gioetti - Head of Purchasing Magneti Marelli. 17 Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso 60, 70 mila tonnellate annue. Tecnologia, costo e fidelizzazione: queste, in sintesi, le traiettorie che Giuseppe Gioetti, head of purchasing del colosso con il cuore italiano, identifica come indispensabili per lavorare con player internazionali. Un esempio portato da Gioetti riguarda lo sviluppo del braccio anteriore di propria produzione. “Nel 2002, 2003 veniva prodotto con ghisa sferoidale. – descrive Gioetti – Successiva- Mosé Tosin. no. – spiega Tosin – Inoltre, la comunicazione deve essere fluida ed efficace e può essere incarnata sia da un sito internet attrezzato e internazionale, così come dalla dimestichezza con la lingua inglese da parte di tutti i reparti dell’azienda, da quello tecnico fino a quello della logistica. Fondamentale, inoltre, la trasparenza nella produzione, l’affidabilità e la flessibilità nel seguire le necessità del cliente”. In un’azienda globale come la nostra, “cresciuta attraverso acquisizioni, pertanto con l’obiettivo di raggiungere una certa standardizzazione, – continua Tosin – AGCO proporrà sempre più la produzione di alcuni componenti in due o tre zone del mondo, per poi essere distribuiti su scala mondiale. Comer Industries, rappresentata da Marco Sguanci, direttore degli acquisti, ha chiuso il 2013 con 23 mila tonnellate di ghisa acquistata, 43% delle quali da fonderie italiane. La società - specializzata nella progettazione e produzione di sistemi per la trasmissione di potenza nei settori delle macchine agricole, l’edilizia e le rinnovabili – pone nello sviluppo del co-design con le fonderie un aspetto fondamentale per la creazione di legami commerciali importanti. “Sviluppare un prototipo con il cliente – descrive il responsabile degli acquisti della società – è il primo passo per poi poter realizzare volumi e creare una partnership vera e affidabile con un gruppo come quello che rappresento”. Per Comer, i motivi Industria Fusoria 5/2014 Marco Sguanci. di scelta delle fonderie nazionali come fornitori è sì un’eredità del passato, ma sono giustificati anche per i tempi stretti nella risposta nella preparazione del prototipo, per il controllo dell’inventario, le performance di qualità e la capacità di ottimizzare i getti. Non mancano, però, anche prerogative che fanno pendere la scelta verso player esteri. “Oltre alla discriminante dei prezzi molto competitivi, fornitori globali garantiscono strategie rivolte allo studio e alla realizzazione di prodotti nuovi. – continua Sguanci – La tendenza delle fonderie estere, inoltre, è quella di fornire prodotti finiti attraverso centri di lavorazione locali. Un aspetto, quest’ultimo, che riassume l’esigenza sempre più stringente di relazionarsi con realtà sempre più ‘glocal’ ”. Nella produzione di estrema varietà offerta da Magneti Marelli – dal lightning ai sistemi di controllo motore, all’elettronica e alle sospensioni – la ghisa acquistata si aggira attorno alle 18 mente si impiegò acciaio altoresistenziale. Grazie al knowhow di una fonderia italiana e alla reciproca collaborazione si è tornati alla ghisa, ma alla qualità ADI, in grado di ridurne il peso, ma non le prestazioni, dagli originali 8 kg agli attuali 5,2 kg”. Un significativo passo in avanti dal punto di vista dell’alleggerimento dei veicoli, necessità sempre più stringente per l’adeguamento alle riduzioni emissive dei veicoli da conseguire nei prossimi anni. Un esempio, però, anche della strategicità di una collaborazione volta all’innalzamento del valore aggiunto del prodotto finito, frutto dell’unione del knowhow dei diversi attori che compartecipano al progetto. Alessandro Gigli, purchasing director di Carraro, descrive con precisione quali i criteri che regolano la formulazione del prezzo nella politica della società specializzata nei sistemi di trasmissione per applicazioni XXXII Congresso bus e quella di rimorchi e semirimorchi”. Un quadro difficile che va ad intaccare una filiera, quella dell’automotive che contribuisce al sistema Paese con 70 miliardi di euro ed occupa un milione di addetti. Ma qualcosa di positivo si sta muovendo. “Stiamo lavorando con il governo ad un progetto di creazione di un polo unico per la produzione di autobus che permetta di mantenere vivo il comparto – continua Giorda – mentre sul fronte automobili, la Maserati di Giuseppe Gioetti. agricole, ma anche nel building e l’eolico. “Il full cost è costituito da prezzo del listino, trasporto, duty, termini di pagamento, PPM e, in futuro, dal costo delle attrezzature.” spiega Gigli, che continua “Questi perché ricerchiamo fornitori che stiano al passo nell’innovazione tecnologica dei nostri prodotti, ma anche per la decisa operazione di insourcing che il gruppo sta attuando. Stiamo chiudendo terzisti per aumentare il nostro valore aggiunto. Le fonderie, infatti, evidenziano un conto economico legato a voci esterne, mentre noi intendiamo portarle al nostro interno”. Da questa strategia, però, Carraro pone grande attenzione alle partnership che rispondono a determinate caratteristiche. “Carraro garantisce attraverso la firma di un contratto che il prodotto realizzato dalla fonderia non venga toccato per tutta la durata dell’accordo” spiega il purchasing director. Il legame che si instaura permette che, nel caso di un mercato in fase di prosperità, Carraro porti con sé anche il proprio fornitore. Una partnership che mantiene gli stessi rapporti di forza anche nell’eventualità di una difficoltà della congiuntura. “Se un fornitore ci segue, possiamo garantirgli la tranquillità fornita dalla posizione privilegiata che occupa” spiega Gigli “ma per quanto riguarda le aziende italiane, non siamo mai riusciti a stringere accordi di questa natura, a differenza di imprese cinesi e indiane”. Richieste e suggerimenti, quelli Alessandro Gigli. forniti dai relatori, che vanno a sommarsi alla condizione attuale del mercato dell’automobile in Italia, settore di primaria importanza per i getti di fonderia. “I numeri relativi alla produzione domestica sono drammatici – descrive Gianmarco Giorda, direttore di ANFIA – e vanno da un -26,4% dei veicoli commerciali realizzati in Italia nel 2013 rispetto al 2007, fino al -57,4% delle autovetture nel medesimo periodo di confronto. Il nostro Paese sta anche perdendo due settori industriali: quella di produzione di auto- Grugliasco sta dando il via ad un significativo incremento di output, concretizzando così il primo passo del piano industriale di FCA”. COME PROTEGGERE DAL FUTURO IL TESORO DELL’IMPRESA FAMIGLIARE Una buona attività di promozione e di spinta verso l’internazionalizzazione deve essere accompagnata o proceduta da una politica di consolidamento delle dimensioni d’impresa così come da un’analisi sulla gestione ma- Gianmarco Giorda. 19 Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso Luca Petoletti - Partner TEC Ambrosetti. nageriale rispetto al ruolo dominante del fondatore e quindi sul passaggio generazionale ai successori. Questi sono due temi ai quali il nostro settore dedica attenzione e risorse da tempo. In particolare il Congresso ha permesso di ritornare sul secondo argomento. L’interlocutore ideale per discuterne in maniera approfondita è stato individuato in “The European House-Ambrosetti” tramite il contributo di Luca Petoletti. In Italia, le imprese famigliari rappresentano il 90% del totale e sono in grado di generare l’80% della ricchezza del nostro Paese e il 75% della forza lavoro complessiva. Una fetta importante del nostro sistema economico, che rischia di incorrere in problematiche complesse, poste in una terra di mezzo tra legami affettivi, di sangue, e il business. Luca Petoletti parte proprio dalle qualità che spesso risiedono nell’impresa famigliare. “Creatività, dedizione e tenacia, laboriosità e attenzione al lungo termine sono i principali punti di forza specifici delle realtà aziendali basate sulla famiglia” spiega Petoletti, il quale, però, illustra anche i possibili problemi che si innescano al loro interno e le modalità per limitarli o affrontarli. “Quando un imprenditore mi chiede se sia difficile affrontare il passaggio generazionale – continua il partner Ambrosetti – la mia risposta è sempre una: relativamente, se non trascorre troppo tempo”. Que- Industria Fusoria 5/2014 sto perché il trascorrere degli anni genera cambiamenti, tanto nel singolo, quanto nella struttura della famiglia e del business. Inoltre, con le nuove generazioni all’interno delle famiglie imprenditoriali la vocazione potrebbe essere di diversa natura: un figlio, ad esempio, potrebbe desiderare di fare altro nella vita o avere diversi valori rispetto al padre fondatore. Con l’aumentare di gradi famigliari in azienda, inoltre, si contrae la spinta ad andare d’accordo. “Con il diluirsi dei rapporti di sangue – spiega Petoletti – si allenta anche il vincolo della coesione di intenti”. “I miei figli hanno fatto i soldi. Sì, i miei” scrive sulla propria autobiografia “Onora il padre” Tommy Berger, l’uomo che fu linfa vitale di marchi come Acqua Levissima e Caffè Hag. Una constatazione amara, frutto dell’esasperazione di un nefasto passaggio generazionale ai figli. Quali i segnali, quindi, ai quali prestare atten- zione per evitare di cadere in questo precipizio? “Gli errori nei quali più spesso si inciampa sono il mancato rispetto dei ruoli, dal quale deriva il privilegio della parentela a discapito di competenza e merito – descrive Petoletti, che continua – inoltre, spesso, sono assenti criteri per famigliari e coniugi in azienda, così come comunicazione, informazione e chiarezza sul “chi decide cosa””. Costituire holding, assolvere a tutti gli elementi legali o tecnici, infatti, non è sufficiente. “È indispensabile rispettare tre esigenze: la tutela dell’impresa, della famiglia, che presuppone pari opportunità per tutti nel rispetto della diversità di ciascuno, e la malleabilità della struttura ai cambiamenti. Ricordiamoci, infatti, che un vestito troppo rigido può diventare una camicia di forza”. Ma quali sono i principi fondamentali nel rapporto famiglia – impresa? “Serve un equilibrio tra i due fattori, partendo dalla piena presa di coscienza del fatto che in famiglia si è parenti, ma in azienda si è soci. – continua Petoletti – Serve, pertanto, un rigore anche formale negli adempimenti così come regole chiare”. “Suggeriamo, infatti, la costituzione di un Consiglio di famiglia, al fianco di consiglio di amministrazione – afferma – che si fondi sull’informazione completa, le regole di funzionamento e l’accompagnamento dei più giovani in modo graduale e efficace. Questo permette che, questi ultimi, anche se prendessero scelte di vita diverse dalla continuazione dell’attività nell’ azien- Da sinsitra: Roberto Ariotti, Luca Orlando, On. Raffaele Fitto e On. Francesco Boccia. 20 XXXII Congresso da di famiglia, siano comunque preparati a vestire il ruolo di socio”. Fondamentali, altresì, il rispetto dei ruoli, l’attrattività delle aziende per i talenti che vi possono subentrare e una governabilità stabile dell’azienda, fatta di regole e condivisione. “Un proverbio africano dice: “Il miglior momento per piantare un albero era 20 anni fa”. Io aggiungo che il secondo, invece, è ora perché se c’è fiducia e chiarezza tra le parti, la continuità dell’azienda è un obiettivo raggiungibile” conclude Petoletti. DIALOGO TRA ISTITUZIONI, POLITICA E IMPRENDITORIA Giornate ricche e intense, dunque, che hanno visto, come ormai tradizione in chiusura del Congresso, la partecipazione di esponenti politici: l’onorevole Raffaele Fitto e l’onorevole Francesco Boccia. Gli imprenditori di Fonderia hanno manifestato loro con orgoglio e determinazione la volontà di rendere le aziende del settore competitive a livello internazionale, conservando allo stesso tempo quell’”italianità” che le rende un’eccellenza nel mondo. Per il tramite del Presidente Ariotti, gli ospiti politici sono stati sollecitati ad esprimersi concretamente sui contenuti della prossima legge di stabilità 2015 di cui si discute animatamente ed in particolare delle novità annunciate in tema di politica economica che andranno a produrre importanti effetti nell’economia e nel sistema imprenditoriale italiano. L’onorevole Boccia difende la manovra del governo definendola coraggiosa sostenendo inoltre che va nella direzione della riduzione delle imposte per imprese e lavoratori perseguendo così il percorso redistributivo iniziato a maggio con gli ottanta euro. “Certo – aggiunge Boccia – sulla spesa pubblica alcuni errori vanno corretti, non devono esserci tagli lineari e l’anticipazione del pareggio di bilancio al 2015 per i comuni è un errore su cui è necessario in- tervenire.Vanno tagliati gli sprechi a tutti i livelli evitando, però, che i tagli lineari si trasformino in aumento delle tariffe nei servizi pubblici. Alla Camera aiuteremo certamente Renzi a rendere questa legge di stabilità la più equa possibile”. “La prospettiva dei prossimi anni – ha ricordato Boccia alla platea di imprenditori – è di spostare la tassazione UE dalle imposte dirette alle imposte indirette, in modo da diminuire le prime in maniera netta, favorendo sempre più le imprese che producono valore. Rendendo più equa la competizione. Il caso dell’economia digitale è il più eclatante di tutti.Voi avete migliaia di lavoratori, capannoni e magazzini pieni e pagate quasi il 50% di imposte, le multinazionali del web assumono solo precari, non fanno investimenti ed eludono sistematicamente il fisco. A voi lo Stato chiede conto di tutto, a loro di nulla. Così non si può più andare avanti e la tassazione può aiutarci a riequilibrare i rapporti, spostandola sempre più verso le imposte indirette”. non va che “il centrodestra deve tornare in campo in modo serio per recuperare credibilità, ammettendo anche gli errori del passato, per interloquire con una parte di popolazione che oggi non ha riferimenti”. Passando, dunque, per l’inevitabile constatazione dei deficit strutturali con i quali l’industria italiana deve fare quotidianamente i conti (costo del lavoro, caro energia, etc…) e di alcuni dati poco rassicuranti sui prossimi anni, il Congresso si è concluso, infine, con uno sguardo positivo al futuro: si profilano, all’orizzonte, nuovi margini di crescita se si punta sulla qualità dei processi e dei prodotti, sul capitale umano, sul valore della conoscenza e della formazione. Tutte caratteristiche che fanno della Fonderia italiana un’eccellenza. E’ da qui, come emerso chiaramente dal Congresso, che si rende necessario ripartire, prendendo esempio da chi, tra gli imprenditori del settore, ha già compiuto molti passi verso il futuro grazie a strategie vincenti: internazionalizzazione e partnership. Tutti in Italia devono quindi ora essere pronti a fare la propria parte, gli imprenditori lo stanno facendo e chiedono soltanto che la parte politica possa celermente intervenire alleggerendo la tassazione sui fattori produttivi che ha raggiunto ormai livelli insostenibili, penalizzando la competitività del sistema industriale italiano non solo rispetto a competitors low cost, ma all’interno dell’Europa domestica. Giusto per citare alcune priorità si è parlato della necessaria L’onorevole Fitto ha annunciato, la presentazione di alcune proposte, insieme ad alcuni parlamentari di Forza Italia, sulla legge di stabilità che, pur fornendo “alcuni segnali positivi” come, ad esempio, il taglio dell’Irap, a suo avviso presenta anche “alcune lacune”. Il rischio “evidente”, in particolare, secondo Fitto, è “che si trasferisca il livello di tassazione dal centro alle Regioni e ai Comuni”. E’ proprio per contrastare ciò che On. Raffaele Fitto. On. Francesco Boccia. 21 Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso riduzione dell’Irap e del cuneo fiscale, delle accise che gravano sull’energia elettrica. Sotto la lente è passata anche l’Imu sui capannoni. Infine si è ribadita l’importanza degli incentivi di carattere fiscale per la ricerca. In conclusione i ringraziamenti del Presidente sono andati a tutti quanti: relatori, moderatore, sponsor e alla struttura dell’Associazione che hanno dato un contributo fondamentale al successo del XXXII Congresso di Fonderia e reso il tradiziona- le appuntamento biennale un evento unico ed indimenticabile, reso tale anche grazie al personale impegno ed accoglienza riservataci dall’imprenditore Ing. Salvatore De Riccardis titolare della Fonderia omonima ed unica realtà locale, al quale vanno i più sentiti ringraziamenti. A questa intensa due giorni, inoltre, per vivere appieno la dimensione associativa, non sono mancate le occasioni conviviali e di svago tra le bellezze della “Signora del barocco italiano” e dintorni, ricchi di storia e di un variegato patrimonio artistico ed architettonico. Senza dimenticare le bontà gastronomiche locali che hanno allietato le piacevoli cene in location davvero suggestive! Per una trattazione approfondita sui temi non sviluppati nel presente articolo vi rimandiamo allo “Speciale Congresso Lecce” realizzato tramite la collaborazione Assofond-Siderweb (Fiorenza Bonetti - Editor Siderweb). “Tutto ciò che sto per dirvi è falso” Siamo certi di sapere tutto ciò che ruota attorno al fenomeno della contraffazione? Siamo in grado di dire quale sia il marchio italiano più contraffatto? Ci sentiamo, infine, realmente sicuri di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso? “Tutto ciò che sto per dirvi è falso” - progetto teatrale ospitato nel corso del secondo pomeriggio di convegni proposto dal XXXII Congresso di Fonderia – non è uno spettacolo. È un percorso educativo alla legalità. Attraverso casi reali raccontati dall’attrice Tiziana De Masi, si attraversano le infinite sfaccettature della contraffazione. Quella che, tempo fa, poteva essere legata quasi esclusivamente alla figura dell’ambulante sulle spiagge nel nostro Paese. Un fenomeno ormai superato, tanto in dimensioni, quanto nella sostanza. Quella che si fondava sull’importazione di merce prodotta all’estero – Africa e Asia su tutti - che, in Italia, trovava una destinazione logistica. Passato. La “contraffazione 2.0” descritta all’interno del progetto teatrale parla di uno scenario tutto nuovo: quello in cui in Italia si opera contraffazione dello stesso Made in Italy, che è anche il brand più soggetto ad operazioni di falsificazione. Ciò che rende le nostre merci eccellenti viene preso, maltrattato, illecitamente riprodotto e, spesso, “mescolato” ai prodotti originali. Con il beneplacito degli stessi acquirenti, s’intende: un processo che permette il contagio dell’infezione, la diluizione del senso profondo di ciò che l’Italia, nel mondo, rappresenta in molti settori, cioè eccellenza pura e indiscussa. Un fenomeno che è stato persino in grado di soppiantare in parte anche quello del “pizzo”. Poco male, si potrebbe pensare. Molto male, invece, se si pensa che è stato sostituito dall’obbligo di vendere merce contraffatta. Moda e cibo su tutti, si potrebbe pensare. E ciò basterebbe a ferire ognuno di noi. Ma non è così: questo perché, in assenza di una certificazione della tracciabilità di tutto ciò che viene realizzato nel nostro Paese, viene Industria Fusoria 5/2014 impedito al consumatore – o al cliente utilizzatore – di scegliere consapevolmente, non solo sulla base del prezzo puro. “Tutto ciò che sto per dirvi è falso” parla di un fenomeno globale, ma tutto italiano: il reshoring. Ma quello privo di tasse, prescrizioni ambientali. Regole, insomma. Quelle che fanno lottare ogni giorno l’imprenditoria italiana, ma che, con orgoglio, può dire di meritarsi il proprio ruolo sociale nel Sistema – Paese Italia. Un’ombra troppo estesa quella della nuova industria della contraffazione, nella quale serve una luce che “Tutto ciò che sto per dirvi è falso” contribuisce a fornire. 22 XXXII Congresso 23 Industria Fusoria 5/2014 Minimaniche EXACTCAS Innovaz multi Le minimaniche di nuova generazione EXACTCAST™ OPTIMA convincono per le loro prestazioni: Elevata efficienza economica Affidabilità Migliore qualità dei getti Inviti alla rottura perfetti Ridottissime sezioni di giunzione Disponibili anche nella versione priva di fluoro Per ulteriori informazioni: www.ask-chemicals.com ASK Chemicals Italia Srl | Via Famagosta, 75 | 20142 Milano IT | Tel.: +39 02 848 94289 | [email protected] Problemi con le anime? Noi te li possiamo risolvere! Scarica gratuitamente il booklet: www.enginsoft.it/anime Barabino & Partners Design Ars cokandi. L’eccellenza italiana da più di 100 anni. Rappresentiamo da più di cento anni la realtà leader indipendente attiva nella produzione e commercializzazione di Coke per le fonderie. Una leadership costruita e consolidata, anno dopo anno, attraverso l'attuazione di una visione imprenditoriale di lungo respiro. L'Azienda punta al continuo rinnovamento del sito produttivo, al miglioramento dell'impatto ambientale e degli standard di sicurezza. La profonda conoscenza e l'esperienza maturata in questo settore ha condotto Italiana Coke ad una efficace differenziazione dei prodotti e dei mercati di riferimento incontrando le diverse esigenze dei clienti. Crediamo fermamente che questa sarà la chiave del successo anche per gli anni a venire. Un futuro in cui Italiana Coke si propone di continuare ad occupare un ruolo fondamentale a livello nazionale e internazionale, confermando e consolidando ulteriormente la propria leadership. Via Stalingrado, 25 - San Giuseppe di Cairo (SV) Italy - Tel. +39 019 506711 - Fax +39 019 5067900 www.italianacoke.it ia der XX X II on es so di r g n F o C G. Corelli XXXII Congresso di Fonderia XXXII Congresso di Fonderia Assofond: non solo dibattito L’esperienza e la memoria di chi ha più di un capello bianco, testimoniano che il successo di una edizione del consueto appuntamento congressuale è legato alle “location” che hanno ospitato i lavori ed i momenti conviviali previsti dal programma. I temi, gli argomenti, pur di massima attualità ed interesse per il momento contingente che hanno interessato l’auditorio ed acceso il dibattito, passano così come spesso si attenua la memoria dei relatori e delle personalità intervenute che hanno animato le varie sessioni di lavoro; restano invece sempre, nel ricordo dei Congressisti, le situazioni logistiche, quel particolare ambiente, la sala dei lavori, quella particolare cornice che hanno ospitato l’aperitivo o la cena prevista dal programma oltre alla Cena di Gala che nelle ultime edizioni sono state “arricchite” dalle cene offerte dai vari sponsor del congresso che affiancano l’Associazione nell’organizzazione degli eventi con un sostegno economico e di idee. Da questo punto di vista questa XXXII edizione di Lecce 2014 sarà sicuramente ricordata da tutti, Congressisti ed accompagnatori per quello che la splendida terra Salentina ha saputo offrire nei quattro giorni previsti dal programma. Industria Fusoria 5/2014 Il primo degli appuntamenti conviviali del programma, la cena di Giovedì 16 organizzata presso il Chiostro dei Domenicani, forse anche per l’atmosfera austera e suggestiva del luogo, ha piacevolmente colpito tutti. Sarà stata la perfetta cornice climatica, molto apprezzata da quanti hanno sofferto i capricci di una estate rivelatasi mai tale, o per il calore e l’allegria della “pizzica” suonata e ballata nel cortile interno del chiostro, da un gruppo folcloristico locale, nel momento dell’aperitivo di benvenuto e successivamente, al termine della serata degustando dessert e caffè, ma sicuramente la serata è rimasta nel cuore di tutti per calore e per l’ospitalità offerta. Dopo i saluti di benvenuto portati ai convenuti dal presidente della Gerli Metalli, Giorgio Gerli, Antonio Gerli in una breve pausa della cena, ha intrattenuto per qualche minuto i presenti con alcune considerazioni in linea con quanto dibattuto nel pomeriggio durante la sessione di lavoro che ha inaugurato il Congresso. Il momento che il Settore della Fonderia sta attraversando, si inquadra in un nuovo “ciclo” economico figlio della crisi congiunturale degli anni 2009-2010, che vede un nuovo scenario strutturale nel quale il mercato e tutti gli “attori” che al suo interno operano devono ridisegnare strategie ed assetti: in tale quadro si inserisce appieno la riflessione che Assofond ha voluto svolge- Il suggestivo interno del Chiostro dei Domenicani. 28 XXXII Congresso possibile lo svolgimento di questa XXXII edizione del Congresso di Fonderia, tracciando un sintetico bilancio, assolutamente positivo, dell’evento. Il cortile interno del Chiostro dei Domenicani. re incentrando l’attenzione delle Fonderie sulla necessità di sondare nuove strade e nuovi mercati di sbocco; esportare si può e si deve, al di la dello slogan del convegno deve essere il monito per guidare le scelte delle imprese se vogliono avere nuove prospettive. Come evidenziato dai relatori, la sfida dell’internazionalizzazione oltre a necessitare di una “evoluzione” degli assetti delle nostre imprese con aperture a nuove conoscenze (a cominciare, banalmente, dalla conoscenza delle lingue estesa ai diversi livelli aziendali) e professionalità, ma anche a modi di pensare differenti e aperti verso culture nuove, nuovi approcci alla gestione dei rapporti che coinvolgono tutti gli aspetti della gestione aziendale. Ma questo sforzo di internazionalizzazione non deve farci dimenticare “le radici” della nostra tradizione imprenditoriale che devono rimanere saldamente ancorate nel terreno nazionale che ben si conosce, necessario per consentire “… la crescita dei rami più alti e più lontani …”. La nuova sfida che rappresenta una necessità di evoluzione per garantirci un futuro, richiede ulteriori sinergie nelle quali i tradizionali “partner” delle Fonderie devono svolgere un ruolo ancor più importate a fianco delle nostre imprese; e questo è il senso della presenza ai Congressi Assofond dei fornitori delle fonderie. Territorio salentino, ricco di cultura e tradizione; tradizione rurale e cultura del territorio, delle tradizionali produzioni vitivinicole e olearie. Un territorio ed una tradizione che ancora oggi trova testimonianze nelle tante “masserie” disseminate fra le campagne salentine. Non poteva mancare, nel programma un richiamo alla tradizione che ha avuto come protagonista della cena di venerdì 17 la Tenuta Lucagiovanni di Maglie (LE), gentilmente offerta da Sidermetal. Gli ampi spazi ed i giardini esterni della Tenuta, hanno accolto i congressisti con un simpatico aperitivo di benvenuto a base di spiedini e “fritti” preparati al momento, e serviti con un sottofondo musicale realizzato da un quartetto jazz, che a fine cena ha accompagnato, in un secondo spazio esterno, la degustazione dei dessert in un trionfo di tentazioni alle quali nessuno dei presenti, signore comprese, ha saputo resistere, rinviando al tradizionale “… da lunedì…” ogni proponimento di regime dietetico. Approfittando di una pausa della cena, dopo un breve saluto di Celestino Uberti patron di Sidermetal, il Presidente Roberto Ariotti ha formulato a tutti gli intervenuti, il saluto dell’Associazione ed il ringraziamento Suo e di Assofond a quanti hanno reso 29 Ai relatori, agli esponenti dei Settori industriali clienti della Fonderia che si sono confrontati in modo franco con noi per aiutarci a comprendere le logiche economiche che discendono dall’appartenenza ad un mercato internazionalizzato nel quale operano, agli sponsor che hanno affiancato l’Associazione nella realizzazione del convegno, contribuendo a sostenerne i costi, agli Imprenditori di Fonderia e a tutti i Congressisti presenti, un sentito grazie. Molto nutrito anche il programma di visite organizzato per gli accompagnatori nel pomeriggio di giovedì e nella giornata di venerdì, e per il “dopo lavori” nella giornata di sabato e di domenica mattina. Tema dominante degli eventi “la cultura”; cultura dell’arte barocca, di cui si sono ammirati ragguardevoli esempi: dalla Cattedrale di Sant’Anna di Gallipoli, alla Chiesa matrice di San Pietro e Paolo a Galatina, per finire ai maestosi esempi di barocco leccese, oltre a importanti esempi di stile romanico, presenti nella capitale salentina, alla cui visita è stata dedicata la mattinata di domenica 19. Cultura della tradizione nella produzione olearia, un tempo “fonte energetica” rappresentata dall’olio lampante estratto nel sottosuolo nei numerosi “frantoi ipogei” presenti a Gallipoli, oggi “risorsa alimentare” fondamentale elemento della dieta mediterranea fonte di benessere fisico oltre che di piacevoli sensazioni gustative, ai quali è stato dedicato un apprezzato “corso” di degustazione dell’olio di oliva, durante la visita ad una masseria di Galatina, sabato 18. Proprio la visita al frantoio Ipogeo, ha consentito una piacevole scoperta “in tema”, se- Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso Tradizione e cultura anche nei cibi e nelle preparazioni gastronomiche proposti nei vari momenti conviviali, accompagnati dai corposi vini rossi, o dai più delicati ed aromatici vini rosati e bianchi, tutti figli di un territorio generoso e di sapienti tecniche di coltivazione e produzione. Non solo approfondimenti e dibattiti, quindi, in questo XXXII Congresso di Lecce, ma anche momenti culturali e Il giardino della Masseria che ha ospitato la cena di venerdì. gnalataci dall’ing. De Riccardis, per la presenza di un torchio la cui struttura superiore era costituita da una fusione di ghisa realizzata da un suo antenato (prima che il cognome Riccardi acquisisse la particella iniziale e la s finale); la fonderia … una tradizione di famiglia ultra centenaria! Cultura presente nella tradizione delle opere di ingegno dell’uomo; dall’utilizzo della “pietra leccese” nelle costruzioni, all’uso della cartapesta per la realizzazione di bassorilievi e statue che arricchiscono le chiese ed i luoghi di culto, “surrogando” la mancanza di marmi o di legni pregiati. Ed in tema di tradizione nella realizzazione di manufatti arti- Il tavolo del Presidente Assofond, in un momento della cena conviviale. gianali, molto apprezzato dalle Signore il pensiero loro riservato, con l’omaggio di “gioielli” a tema floreale realizzati in cartapesta policroma. Il Frantoio Ipogeo di Gallipoli e un particolare fuso del torchio presente al suo interno. La facciata della Chiesa di Galatina con il gruppo Assofond. Industria Fusoria 5/2014 conviviali; il tutto nella migliore tradizione dei Congressi di Fonderia Assofond che rimarranno a lungo nella nostra memoria. 30 EKW Italia S.r.l. via del Lavoro 21, 20863 Concorezzo (MB) Italy Tel. + 39 039 628031 Fax. + 39 039 6280322 www.ekw.it [email protected] Refrattario e servizio nel sistema Impianti, macchine e attrezzature per fonderie e animisterie Programma di produzione • Impianti di preparazione e distribuzione sabbia per ogni processo di produzione anime. • Macchine per formatura anime in cold box e shell moulding in vari tipi e dimensioni. • Macchine speciali a richiesta. • Gasatori automatici per ogni processo. • Mescolatori ad elica radente. • Frantumatori per recupero sabbia. • Propulsori pneumatici. • Depuratori a scrubber per l’abbattimento delle emissioni da qualsiasi processo di formatura anime. • Vasche di miscelazione della vernice per anime. • Impianti di asciugatura delle anime verniciate. • Forni di riscaldamento per sterratura anime da fusioni di alluminio. • Smaterozzatori a cuneo per la rottura delle colate di fusioni di ghisa sferoidale e acciaio al manganese. • Cabine aspiranti insonorizzate per sbavatura. • Manipolatori - Posizionatori per sbavatura getti. • Revisioni, modifiche, fornitura di macchine e impianti usati. • Progettazione e consulenza. • Manutenzione e assistenza. Facciamo squadra oggi, faremo più Qualità domani! Join with us today, for a higher Quality tomorrow! Primafond srl Viale del Lavoro, n.36/38 - 36016 Thiene (Vi) Italy Tel. +39.0445.361.759 - Fax +39.0445.381.522 [email protected] - www.primafond.it TESI TES I, al vostro servizio SORELMETAL®® FERROLEGHE E INOCULANTI FILO ANIMATO GRAFITI SPECIALI CARBURO DI CALCIO FILTRI CERAMICI MANICHE ESOTERMICHE PROGRAMMI DI SIMULAZIONE MINERALI DI ZIRCONIO E TITANIO ELETTRODI DI GRAFITE POLVERI METALLICHE PRODOTTI E IDEE TESI SpA - Via Manzoni, 20 - 20900 Monza Tel. +39 039 237501 - Fax +39 039 2302995 [email protected] - www.tesi-spa.it ia der XX X II on es so di r g n F o C XXXII Congresso di Fonderia Il sostegno di importanti partners Assofond ringrazia le aziende che hanno fornito il loro sostegno come sponsors, considerato un segnale di fiducia dato all’Associazione ed ai suoi Associati ASK Chemicals Italia S.r.l. Oltre ai leganti ISOCURE-ECOCURE per anime e i sistemi MAGNASET per forme, ha consolidato l’uso del processo INOTEC in importanti fonderie europee, ha avviato la sperimentazione del processo INOBAKE per la produzione delle forme. Ha a disposizione una vasta gamma di VERNICI refrattarie di alta qualità e ad alto rendimento per la produzione di getti di Ghisa di Acciaio e Alluminio, ha sviluppato la nuova tecnologia di maniche KIM e KMV Q-CC ad alto rendimento. La gamma di prodotti straordinariamente ampia viene completata con ulteriori prodotti personalizzati come additivi, distaccanti, ecc. Viale Famagosta,75 - 20142 Milano Tel. +39 02 84894289 - Fax +39 02 84895072 www.ask-chemicals.com [email protected] ASK Chemicals è tra i fornitori leader a livello internazionale di prodotti chimici per i processi di fonderia. Collaborazione con il cliente, innovazione e Responsible Care sono elementi essenziali della politica aziendale. L’azienda si concepisce come promotrice di innovazioni specifiche per il settore e mira al conseguente sviluppo di soluzioni di prodotto a vantaggio dei propri clienti. Per questo giocano un ruolo decisivo caratteristiche quali flessibilità e rapidità, qualità e sostenibilità, oltre all’economicità dell’impiego dei prodotti e servizi. ASK Chemicals gode di un’esperienza pluriennale in tutti i processi di produzione di una moderna fonderia. ecc.) e 40 magazzini sparsi in tutta Europa; nel 2013 CARBONES ha garantito forniture per più di 600.000 MT di ghisa in pani, 12.000 MT di Magnesio e 25.000 MT di antracite. Attualmente annovera tra i suoi clienti, diretti ed indiretti, oltre 400 realtà tra fonderie ed acciaierie. CARBONES crede particolarmente nel mercato italiano, dove sta investendo e si sta strutturando, per poter dare un servizio professionale adeguato ad un mercato così sofisticato, attento a qualità, serietà, consegne puntuali e naturalmente prezzi competitivi. CARBONES HOLDING GmbH Mattiellistrasse 2-4 - 1040 VIENNA - Austria Cell. +39 348 6363508 - Tel. +43 1 523 5010-0 www.carbones.at [email protected] [email protected] CARBONES Holding GmbH è una Società Internazionale che opera nel settore siderurgico da 10 anni, essenzialmente nella fornitura di materie prime per le industrie del settore. CARBONES ha la sede principale in Austria a Vienna, fa capo al proprietario ed azionista di maggioranza il Sig. Jurriaan Hovis (CEO) che, affiancato da una serie di collaboratori di ben 11 nazionalità diverse, dirige il business del Gruppo, con connotazioni internazionali. Con consolidate fonti di approvvigionamento in varie parti del mondo (Russia, Ucraina, Brasile, Algeria, Industria Fusoria 5/2014 34 XXXII Congresso CAVENAGHI S.p.A. • Sistemi Agglomeranti Indurenti a Caldo (Gioca® HB, Gioca® WB, Gioca® TS, Gioca® SM); • Intonaci Refrattari (Idrolac®, Pirolac®, Pirosol®); • Prodotti vari: Isotol® (liquidi isolanti, distaccanti, disincrostanti per modelli, placche modello, casse d’anima, ecc.); colla universale (colla autoessiccante inorganica); speseal (cordoli sigillanti). Via Varese 19 - 20020 Lainate (Milano) Tel. +39 02 9370241 - Fax +39 02 9370855 www.cavenaghi.it - [email protected] Creata nel 1959 per supportare l’attività delle fonderie con l’offerta di prodotti e tecniche di lavorazione spesso rivelatisi rivoluzionari, propone prodotti di qualità ed affidabilità quali: • Sistemi agglomeranti indurenti a freddo (resine Gioca® NB, Giocaset® NB, Corofen®, Alcafen®, Rapidur®, Kold Set, Resil/Catasil®; induritori organici per tutti i sistemi no- bake); • Sistemi agglomeranti indurenti per gasaggio (Gioca® CB, Giocaset® CB, Alcafen CB®, Eposet®, Resil); EKW Italia S.r.l. montaggio, nella sinterizzazione e nella consegna degli impianti “chiavi in mano”. Il brillante personale amministrativo è a disposizione della clientela per soddisfare tutte le esigenze di natura burocratica-commerciale. Inoltre, avvalendosi di tecnici di fonderia specializzati, l’azienda è in grado di supportare i clienti con le migliori proposte tecnicoapplicative inerenti i sistemi di alimentazione dei getti. Via del lavoro, 21 - 20049 Concorezzo (MB) Tel. 039 628031 - Fax 039 6280322 www.ekw.it - [email protected] EKW Eisenberg nasce nel 1903 e nel 1967 fonda in Italia la sua filiale, la EKW Italiana con il compito di consolidare ed incrementare la presenza dei propri refrattari sul territorio nazionale. L’azienda che oggi ha cambiato il proprio nome in EKW Italia, si propone al mercato non solo come distributore, ma grazie ad un personale tecnico-commerciale a disposizione 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, affiancato da squadre di montaggio specializzate ed equipaggiate con propria attrezzatura, gioca un ruolo attivo nella progettazione del rivestimento, nel ELKEM s.r.l. sibile. In tutto il mondo, Elkem è garanzia di affidabilità e sinonimo di competenza, ricerca e sviluppo nel pieno rispetto dell’ambiente. Attraverso l’attività della specifica struttura TCS -Technical Customer Service- l’assistenza che Elkem garantisce ai suoi clienti va ben al di là della consegna del materiale, costituendo un reale valore aggiunto. Il TCS, formato da un team specializzato e dotato delle migliori tecnologie, è appositamente strutturato per soddisfare le esigenze dei clienti, avvalendosi anche del supporto del centro Elkem di ricerca per la fonderia di Kristiansand in Norvegia. Via Frua, 16 - 20146 Milano Tel. + 39 02 48513270 - Fax + 39 02 4817360 www.foundry.elkem.com - www.elkem.no Elkem AS, parte del gruppo Bluestar, è una realtà internazionale nota da anni a chi si occupa di elettrometallurgia, ferroleghe e prodotti per la siderurgia. La Elkem Foundry Products, è la concretizzazione dell’impegno Elkem AS nel mondo della fonderia. Esperienza e passione sono al servizio di un mercato in costante evoluzione: alla produzione di inoculanti, sferoidizzanti, ricarburanti ed additivi si associano la profonda padronanza del processo metallurgico e la competenza necessaria ad interagire su ogni esigenza del ciclo produttivo. Cardine della produzione rimane l’Europa, con gli stabilimenti di Bremanger e di Bjovefossen in Norvegia, Icelandic Alloys in Islanda ed il centro logistico di Rotterdam. Da sempre proiettata nel futuro, Elkem applica nel settore della fonderia la più recente tecnologia pos- 35 Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso FOSECO Vesuvius Italia S.p.A. la resa placca, l’utilizzo delle risorse e l’efficienza. La Società fu fondata da Eric Weiss nel 1932 e fu presto riconosciuta come fornitore per l’industria fusoria, da cui la derivazione del nome FOundry SErvice COmpany e presente in Italia dal 1956. Nel mese di Aprile 2008, Foseco è stata acquisita da Cookson Group plc e fa parte ora di Vesuvius. Via Ravello 5/7 - 20080 Vermezzo (MI) Tel. +02 949819.1 - Fax +02 94943020 www.foseco.it - [email protected] Foseco is a brand of the Vesuvius Group Il nome Foseco è legato all’industria metallurgica da oltre 75 anni ed è oggi riconosciuto leader mondiale nella fornitura di prodotti per l’uso nell’industria fusoria, è presente in 32 Paesi, con i principali stabilimenti in Germania, USA, UK, Brasile, Cina, India, Sud Corea e Giappone. Il nostro scopo è quello di aggiungere valore per i nostri clienti attraverso prodotti e servizi innovativi ed attività di partnership, migliorando la produttività, GERLI METALLI S.p.A. con un’adeguata struttura logistica e finanziaria, è in grado di assicurare ad acciaierie, a fonderie di acciaio, fonderie di ghisa e di metalli non ferrosi, la materia prima nei tempi richiesti dalle necessità di produzione alle migliori condizioni. E’ altresì agente di importanti produttori di alluminio, rame, nichel, zama, ferroleghe e madri leghe. Viale Sabotino, 19/2 - 20135 Milano Tel. +39 02 809511 - Fax +39 02 8900714 www.gerlimetalli.it [email protected] Svolge attività commerciale di compravendita, distribuzione, stoccaggio, finanziamento, coperture sulle valute e sui metalli alla Borsa di Londra. I principali prodotti trattati sono: metalli non ferrosi, quali nickel, alluminio e leghe, rame, stagno, zinco e zama, ferroleghe di massa e nobili, leghe per la produzione di ghisa sferoidale e ghise in pani. Gerli Metalli, con la rete di rapporti internazionali e IMF SRL IMPIANTI MACCHINE FONDERIA ve in Italia, Rep. Ceca, Cina e Brasile, da Uffici di rappresentanza in Russia, India, USA e da una rete di agenti in oltre 40 paesi nei 5 continenti, mentre la capacità progettuale è garantita da un gruppo di oltre 100 persone, che distribuite tra le varie sedi garantiscono soluzioni tecniche avanzate ed affidabili ed assistenza puntuale alla clientela. Le divisioni Foundry Automation è dedicata a sistemi di produzione anime ad altissima automazione, dedicati prevalentemente alla produzione in grande serie, quindi particolarmente indicati per il settore automobilistico. La divisione Carlo Banfi è dedicata alla produzione di macchine granigliatrici per il trattamento delle superfici metalliche, utilizzate sia nell’ambito della fonderia che in altri settori industriali completano l’offerta di IMF. Le numerose referenze sono la prova della qualità della produzione e del servizio reso alla clientela di tutto il mondo nei 42 anni di attività. Via Turati, 110/1 - 21016 Luino (VA) Tel. +39 0332 542424 - Fax +39 0332 542626 www.imf.it - [email protected] Fondata nel 1972, IMF è oggi un gruppo internazionale di oltre 500 persone con 5 unità produttive, uffici in tutto il mondo, che include 4 divisioni attive nei settori fonderia, oil & gas e trattamento superfici metalliche. Storica leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per il processo di formatura ad indurimento chimico (No-Bake), IMF basa il proprio successo su tre elementi fondamentali: il know-how acquisito negli anni, la professionalità del proprio personale ed una potente capacità innovativa. In particolare nel settore fonderia, che rimane il suo core business, anche grazie alle recenti acquisizioni, la IMF dispone di una vastissima gamma di macchine ed impianti, totalmente progettate nell’ambito del Gruppo. Un team interno di ingegneri e tecnologi è in grado di seguire la realizzazione che spazia dalle macchine stand alone a nuove fonderie complete per la produzione dei più svariati tipi di getti, seguendo il cliente dal progetto all’avviamento della produzione. La presenza mondiale è assicurata da Unità Produtti- Industria Fusoria 5/2014 36 XXXII Congresso F.LLI MAZZON S.p.A. • ECOFUR 4000 EXTRA ed ECOFUR 5000 EXTRA: resine furaniche non tossiche, con etichettatura solo nociva e alcool furfurilico libero inferiore al 25%. Prodotti amici degli operatori e dell’ambiente: assicurano analisi ambientali ottimali con minimi tenori di sostanze tossiche aerodisperse. • HYDROCOVER 24/Z PLUS: nuova vernice all’acqua, ideale per anime in shell moulding e in cold box soggette a forti sollecitazioni. Ottimo effetto anti sinterizzazione, anticrestine e anti penetrazioni. • BROWN COVER PSE 73 W: nuova vernice all’acqua per getti in ghisa per processo full-mould per applicazione a lavaggio ad una sola mano. Facile da applicare, risultati eccellenti e qualità superiore delle fusioni. • FOUNDRYLAC MGT PDW100: nuova vernice in polvere a base di magnesite per acciai al manganese. Facile da trasportare, con ottima stabilità al magazzinaggio, da disperdere in alcool. Via Vicenza, 72 - 36015 Schio (Vi) Tel. +39 0445 678000 - Fax +39 0445 678001 www.mazzon.eu [email protected] Dal 1962, F.lli Mazzon è partner e punto di riferimento attivo in più di 30 paesi con resine no-bake (furaniche, fenoliche, alchidiche e poliuretaniche), resine cold-box e hot-box, vernici refrattarie isolanti in alcool e all’acqua, additivi, colle, distaccanti e molti altri. F.lli Mazzon S.p.A. si è dotata recentemente di un nuovo reattore chimico di ultima generazione che permette di produrre resine di qualità ancora maggiore, a costi ancora più competitivi ed in tempi ancora più brevi. Anche questo investimento rientra in un ampio piano di continuo miglioramentopotenziamento degli impianti per far fronte in modo competitivo ad un mercato sempre più esigente e globale. NOVITÀ 2014: • GEOTEC 2000 & RUNNER POL100: sistema inorganico per la produzione di anime per getti in ghisa ed alluminio; esente da reazione metallo forma, assicura getti sani e assenza di emissioni in colata. • LEGANOL HD 500 e LEGANOL NL 400: nuovo sistema cold box esente da C.O.V. e a basso consumo di ammina; consente la riduzione del ciclo di lavoro e quindi maggiore produttività. METAL TRADING INTERNATIONAL S.r.l. inoculanti in staffa, ferro leghe di massa ed altri prodotti per fonderie. Alcune ferroleghe e metalli non ferrosi importati da vari paesi vengono stoccati nei principali porti europei e nel magazzino a Gorizia per garantire un migliore servizio alla clientela e un tempestiva consegna. Nell’ ultimo periodo la MTI ha acquisito la società FILO d.o.o. produttore di filo animato per fonderie ed acciaierie. Allo scopo di mantenere e migliorare la qualità del servizio nel tempo, la società ha ottenuto la prima certificazione ISO 9001 nel 2002 rispettando fino ad ora ininterrottamente tutte le verifiche periodiche e di mantenimento del certificato. Via Monte Hermada, 8 - 34170 Gorizia Tel. +39 0481521511 - Fax +39 0481520964 www.metaltrading.it La Metal Trading International S.r.l. costituita nel 1986 opera prevalentemente nel settore delle fonderie di ghisa, acciaierie e nel settore dei metalli non ferrosi. Sin dall’inizio della propria attività ha introdotto nel mercato italiano i prodotti della TDR - produttore sloveno di inoculanti e sferoidizzanti. Insieme alla società che rappresenta e della quale ha acquisito negli ultimi anni la maggioranza della proprietà, svolge un’intensa attività di ricerca e sviluppo per i prodotti nel settore delle fonderie ed acciaierie, alle quali offre un’assistenza tecnica allo scopo di migliorare la qualità metallurgica e nel contempo ottimizzare il consumo dei prodotti commercializzati dalla MTI. Oltre agli inoculanti e sferoidizzanti classici, fornisce alle fonderie di ghisa il filo animato, carburo di calcio, 37 Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso Cordis inorganico), resine per thermoschock, resine per shell moulding; intonaci all’alcool e all’acqua; sabbie di cromite, sabbie di zirconio, sabbie silicee, sabbie prerivestite, sabbie sintetiche; prodotti refrattari per cubilotti, forni elettrici, forni rotativi, sifoni e siviere; filtri ceramici; software; maniche, minimaniche; filo animato, inoculanti, leghe sferoidizzanti; prodotti per pressocolata. Servizi: assistenza tecnica sull’intero processo di fonderia (progetto GEF), consulenza metallurgica, rigenerazione termica delle sabbie esauste, rifacimento forni. SATEF HÜTTENES ALBERTUS S.p.A. Viale della Scienza, 78/80 - 36100 Vicenza Tel. 0444 337444 - Fax 0444 348500 www.grupposatef.com - [email protected] IMIC Via Belvedere, 37 - 20862 Arcore (MB) Tel. 039 613311 - Fax 039 6014858 www.grupposatef.com - [email protected] Grazie all’elevato know how tecnico ed alle numerose partnership internazionali, Gruppo Satef è l’unico gruppo in Italia a possedere una competenza trasversale in tutti i settori della fonderia e, tramite la consociata IMICS.p.A., è uno dei principali protagonisti europei nella produzione di sabbia prerivestita. Prodotti: resine per cold-box (poliuretanico, CO2, metilformiato) resine per no bake (acido, alcalino, poliuretanico), resine per hot box (furaniche, fenoliche, SAVELLI di strutture elettro-saldate medie e pesanti per macchine industriali e presse (il pezzo più grande di 400 tonnellate). La Savelli è associata ad AMAFOND. Nel 2012 un libro ha celebrato 170 anni di attività della Savelli. Via Cacciamali, 4 - 25125 Brescia Tel. 030 3533345 - Fax 030 3534113 www.savelli.it - [email protected] SAVELLI S.p.A. – Una società di proprietà familiare e leader mondiale nel settore della fonderia – iniziò la propria attività nel 1842 dalla bottega di un maniscalco. Essa ha la sua sede produttiva a Brescia (nord Italia). Le sue attività includono macchine, impianti e servizi per l’industria della fonderia in “Terra a Verde” per la produzione di getti fusi in acciaio, ghisa e non ferrosi. Inoltre, Savelli continua la storica produzione SIDERMETAL SPA i mercati principali di approvvigionamento delle materie prime distribuite poi su tutto il mercato nazionale nei settori delle acciaierie elettriche e fonderie ferrose e non ferrose. Via Europa 50 - 25040 Camignone di Passirano (BS) Tel. +39 030 654579 - Fax +39 030 654194 www.sidermetal.it [email protected] Fondata nel 1987 è la sintesi di esperienze maturate nella metallurgia ferrosa e non ferrosa. Competenze e dinamicità, associate a strutture aziendali molto snelle, consentono di offrire alla nostra clientela le migliori condizioni per poter competere nel mercato globalizzato. Europa, Georgia, Russia, Ucraina e Sud America sono Industria Fusoria 5/2014 38 XXXII Congresso HEINRICH WAGNER SINTO MASCHINENFABRIK GMBH Nell’ambito del processo di formatura sottovuoto il gruppo ha una posizione unica nella produzione di impianti di formatura automatici: delle 250 formatrici ed impianti di formatura prodotti più di 50 sono stati fabbricati dalla Heinrich Wagner Sinto, in particolare per getti in acciaio. In una fonderia moderna l’impianto di formatura è il cuore dell’intero processo produttivo. Ogni anomalia nell’impianto può causare una fermata dell’intera fonderia. Un design di alta qualità dell’impianto e un servizio post vendita efficace sono quindi di grande importanza per i clienti della Heinrich Wagner Sinto nel mondo che possono contare sempre su impianti ad alta produttività. Per ottenere questo risultato la Heinrich Wagner Sinto dispone al proprio interno di una qualificata struttura produttiva. Il processo di fabbricazione e produzione - sistemi idraulici, elettrici e software inclusi - è affidato a 350 collaboratori presso lo stabilimento dell’azienda in Germania. La filosofia aziendale della Heinrich Wagner Sinto richiede prodotti di qualità superiore affinché gli impianti di formatura installati presso gli stabilimenti dei clienti garantiscano alta affidabilità ed efficacia. Bahnhofstrasse 101 - D-57334 Bad Laasphe Germany Tel. +49 2752 907-230 - Fax +49 2752 907-49230 www.wagner-sinto.de [email protected] La Heinrich Wagner è stata fondata come azienda privata nel 1937 dal Signor Heinrich Wagner e dai suoi partner nella città di Bad Laasphe, nella regione di Nordreno-Vestfalia in Germania. Dal 1983 Heinrich Wagner Sinto fa parte del gruppo Giapponese Sintokogio, realizzando un fatturato del gruppo di circa 1,000 millioni di USD con circa 3.800 collaboratori nel mondo. All’interno del gruppo Sintokogio, la Heinrich Wagner Sinto (HWS) si è specializzata nello sviluppo, nella realizzazione e nella produzione di formatrici ed impianti di formatura per la produzione di getti con e senza staffe in terra verde e con il processo di formatura sottovuoto (vacuum process). Oltre che negli impianti di formatura, la HWS si è specializzata nella costruzione di macchine di colata con siviera fredda. Nel processo a terra verde la compattazione delle forme è realizzata secondo il processo di formatura con impulso d’aria SEIATSU. A partire dall’introduzione di tale processo nel mercato Europeo nel 1983, solo la HWS ha venduto più di 540 formatrici ed impianti di formatura SEIATSU, che risulta quindi il più conosciuto tra tutti i processi di formatura moderni. TESI S.p.A. I dieci collaboratori di Tesi SpA curano la realizzazione della filosofia aziendale, sempre mirata a comprendere, soddisfare e prevenire le esigenze dei clienti, dando loro la più ampia collaborazione operativa. Via Manzoni, 20 - 20900 Monza (MB) Tel. +39 039 237501 - Fax +39 039 2302995 www.tesi-spa.it - [email protected] L’attività di Tesi S.p.A. nel campo della fonderia risale al 1916, pur con diverse denominazioni. Sin da allora, la missione di Tesi è di essere un partner di riferimento per le fonderie italiane, mettendo a disposizione materie prime e prodotti speciali, ben noti ed apprezzati. I tredici produttori che Tesi rappresenta, ognuno leader nel proprio settore, hanno introdotto sul mercato italiano prodotti innovativi, supportati da un servizio tecnico specializzato, in unione a quello fornito da Tesi SpA. 39 Industria Fusoria 5/2014 XXXII Congresso Banca che è al primo posto sul podio delle banche popolari, terzo gruppo bancario italiano per capitalizzazione di Borsa, con 4 milioni di clienti, oltre 1.700 sportelli, principalmente ubicati nelle regioni più ricche del Paese, ed oltre 18.000 dipendenti. L’appartenenza del Banco di Brescia al Gruppo UBI Banca rende agevole l’offerta di servizi bancari in diversi Paesi nel mondo, attraverso filiali estere, uffici di rappresentanza, banche controllate e società specializzate. Il Gruppo UBI Banca vanta infatti presidi in Asia,America Latina ed Europa. Da Shanghai a San Paolo, da Nizza a Cracovia, da Mosca a Lussemburgo, UBI si muove su scala internazionale a supporto dell’attività della clientela domestica. BANCO DI BRESCIA Corso Martiri Della Libertà, 13 - 25122 Brescia Tel. +39 030 2992.215 www.bancodibrescia.it [email protected] Il Banco di Brescia nasce nel 1999 dalla fusione tra due storici istituti bresciani: Banca San Paolo di Brescia, fondata nel 1888, e Credito Agrario Bresciano - CAB, fondato nel 1883. Il Banco di Brescia – con 316 sportelli dislocati nel Nord Italia e nel Lazio, 7 Centri Estero, 9 Private & Corporate Unity e 12 Corner – conta circa 2.550 dipendenti ed è una realtà di primo piano nel mercato italiano del credito e leader nella provincia di Brescia. Il Banco di Brescia ha sede a Brescia nello storico Palazzo Martinengo Villagana in Corso Martiri della Libertà. Dal 2007 l’Istituto entra a far parte del Gruppo UBI ASSOFOND Industria Fusoria 5/2014 40 RINGRAZIA ;LS -H_ L’impiego del nuovo sistema Cold-Box vi aiuterà ad aumentare l’efficienza produttiva della vostra azienda in modo economico ed ecologico. r(S[HYLH[[P]P[¡ r,SL]H[HZ[HIPSP[¡[LYTPJH r4PNSPVYLYLZPZ[LUaH r)HZZPZZPTLLTPZZPVUPKPVKVYL r)HZZVZ]PS\WWVKPM\TV r9PKV[[HMVYTHaPVULKPJVUKLUZH[P www.satef-ha.it www.huettenes-albertus.com Member of HA-Group =PHSLKLSSH:JPLUaH =PJLUaH0[HSPH ZH[LM'ZH[LMOHP[ Elgraph® – Ricarburanti per una migliore efficienza E’ ben noto che oggi le ghise sono prodotte rispettando sia gli standard più elevati sia i controlli più stringenti: per far fronte a queste sfide nel modo migliore, Elkem ha sistematicamente ampliato la gamma dei propri prodotti. Elgraph® Premium e Superior sono ricarburanti grafitizzati prodotti in Norvegia. Il nostro particolare processo produttivo, caratterizzato da temperature molto elevate, garantisce l’ottenimento di ricarburanti con le seguenti proprietà: *VU[LU\[VKP*HYIVUPVWPLSL]H[V con alta frazione cristallina che assicura dissoluzione più rapida e maggiore riproducibilità delle aggiunte 9PKV[[VJVUZ\TVLULYNL[PJVL migliore utilizzazione della capacità produttiva grazie al contenimento dei tempi di fusione =HSVYPTVS[VIHZZPKLPJVU[LU\[PKP Azoto e di Idrogeno che riducono i rischi di problemi correlati alla presenza di pinholes Il nostro processo di produzione in continuo garantisce non solo la costanza della qualità ma permette anche di ottenere un prodotto dalle prestazioni molto stabili e caratterizzato dai seguenti vantaggi: 9PK\aPVULKLSYPZJOPVKPNLULYHYL scarti di produzione Ή Continuity Ή Reliability Ή Sustainability 9PK\aPVULKLSU\TLYVKPJHTWPVUH menti per quantificare le aggiunte di correzione 9PK\aPVULKLPWYVISLTPX\HSP[H[P]PPU confronto a prodotti di altra origine (es. rottami da elettrodo) Per ulteriori informazioni, in Italia contattate: Elkem S.r.l. Via Giuseppe Frua, 16 20146 MILANO Tel. +39 02 48513270 Fax. +39 02 4817360 www.elkem.com/foundry MEMBER OF AMAFOND Farvi arrivare PRIMI è il nostro obbiettivo ©2011_www.imagination.it Linea di produzione · Impianti di Formatura · Impianti e macchine per animisterie (shell moulding, croning, cold box e hot box) · Macchine per formatura gusci ed incollatrici · Sterratore per anime · Impianti per il trattamento e trasferimento del metallo Euromac srl 36035 Marano Vic. (VI) Italy Via dell’Industria, 62 [email protected] Tel +(39) 0445.637629 Fax +(39) 0445.639057 www.euromac-srl.it PRECISION & PERFORMANCE for METAL APPLICATIONS Unidrive M matched with a high performance motor from Emerson provides a solution that maximizes your productivity and product quality through precise automation control. Find the perfect combination of Control Techniques and Leroy-Somer drives and motors for your application at www.emersonindustrial.com 4DBOXJUIZPVSTNBSUEFWJDFUP»OEPVUNPSFBCPVU Emerson Metal application solutions The Emerson logo is a trademark and service mark of Emerson Electric Co. © 2014 eco no mi M. Brancia M. Favini ico om on nomico eco ec o c economico Indicatori 2013 sulle Fonderie di ghisa ROE Return On Equity Le fonderie di ghisa chiudono il 2013 con un indice della redditività del capitale di rischio (ROE) in salita rispetto all’anno precedente. Il 3,8% raggiunto nell’ultimo esercizio rappresenta anche il valore migliore conseguito dopo il tonfo del 2009. Il buon andamento dell’indice è conseguenza di un miglioramento della redditività della gestione caratteristica (ROI) e da un effetto positivo della leva finanziaria, in funzione della diminuzione del costo degli oneri finanziari sui capitali presi a prestito. Tuttavia, il risultato del ROI non è stato determinato da un aumento delle vendite. Trend ROE 10,0% 8,0% 1 2 3 5,1% 6,0% 3,8% 2,3% 2,0% 0,0% -2,0% -4,0% -6,2% -6,0% -8,0% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 ROE vs invesmen alternavi 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% -2,0% -4,0% -6,0% -8,0% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 ROE 9,0% 5,1% -6,2% 2,7% 3,6% 2,3% 3,8% Tassi BOT 12 mesi 4,1% 3,8% 1,2% 1,3% 3,2% 2,3% 1,0% Tassi CCT 4,1% 4,4% 1,6% 1,7% 3,4% 5,2% 2,5% Tassi BTP 10 anni 4,4% 4,8% 4,3% 4,0% 5,3% 5,7% 4,4% ROE Tassi BOT 12 mesi to oltre 4 punti percentuali nel differenziale con i CCT del 2012 e aumentato nuovamente Rendimento medio ponderato annuale. Fonte: MEF Rendimento medio ponderato annuale. Fonte: MEF Rendimento medio ponderato annuale. Fonte: MEF Industria Fusoria 4/2012 3,6% 2,7% 4,0% Se si pone a confronto il valore del ROE con i tassi di remunerazione di altri investimenti, confrontabili in termini di grado di rischiosità e di tempi di realizzazione dei proventi come i BOT a 12 mesi1, i CCT2 e i BTP a 10 anni3, la redditività generale del settore delle fonderie di ghisa è tornata appetibile rispetto all’anno 2012 ed in linea con gli anni ancora precedenti, fatto salvo il 2009. In particolare, il ROE rimane meno interessante rispetto ai BTP a 10 anni, ma ha recupera- 9,0% 46 Tassi CCT Tassi BTP 10 anni la distanza rispetto ai BOT a 12 mesi (quasi 3 punti percentuali sul differenziale 2012). economico stribuzione presenta una certa variabilità attorno alla media degli indici causata da casi estremi di difficoltà. 4,2% 4,8% 2,5% 3,7% 3,8% 4,3% 4,0% 1,1% 2,3% 5,0% 5,8% 2,0% 0,5% 4,0% 2,4% 6,0% 3,6% 8,0% 4,2% ROE seore per cluster faurato ROI Return On Investments -4,0% -0,2% -2,0% -0,1% 0,0% Come accennato in precedenza, l’indice principale della redditività della gestione caratteristica (ROI) ha ripreso a crescere e cresce di 1,3 punti percentuali, attestandosi al 2,5%, dopo un 2012 in cui ha fatto registrare un ribasso consistente. -8,0% -10,0% 2012 oltre 50 mln (€) 2013 tra 20 e 50 mln (€) tra 10 e 20 mln (€) tra 5 e 10 mln (€) soo 5 mln (€) Chi ha registrato una più consistente crescita sono le fonderie con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, con un indice ROE molto basso nel 2011 e pari a -0,2%, sono poi risalite a quota 3,7% nel 2013, in linea con il ROE medio di settore. A soffrire maggiormente negli ultimi tre anni sono state le fonderie al di sotto dei 5 milioni di fatturato: nel 2013 l’indice ha raggiunto il picco negativo del -7,7%, in netta contrapposizione sia all’indice generale del settore, sia rispetto agli altri gruppi; nondimeno tutto il trend della classe ha risentito di un progressivo peggioramento, passando da un valore del 2,4% del 2011 al -0,1% del 2012. La ragione principale di questo andamento è l’assottigliamento progressivo dell’utile dal 2007 fino alla perdita aggregata registrata nel 2013 pari a circa il 4% del capitale investito totale del raggruppamento. 40,0% 20,0% 3,8% -26,4% -8,2% -7,0% -5,5% -5,2% -4,5% -4,4% -4,2% -2,5% -2,0% -1,3% -1,1% 0,0% -20,0% -40,0% Distribuzione ROE fra le aziende -60,0% -80,0% -100,0% -109,9% Nell’analisi per raggruppamenti di fatturato, la migliore performance dal 2011 al 2013 è stata quella delle fonderie di ghisa con un fatturato fra i 20 e i 50 milioni di euro, con un valore medio nel triennio attorno al 4,9%, costantemente ben al di sopra della media del settore; a seguire la classe con un fatturato fra i 5 e i 10 milioni di euro, con una media ROE pari al 4,5%. 0,0% 0,1% 0,1% 0,1% 0,4% 0,4% 0,8% 1,0% 1,3% 1,5% 2,0% 2,1% 2,7% 2,9% 3,5% 3,7% 3,9% 4,2% 5,7% 6,6% 6,9% 7,1% 8,9% 9,4% 10,5% 10,6% 12,6% 14,3% 14,6% 15,2% 17,5% 23,7% 2011 ROE -7,7% -6,0% -120,0% 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 ROE aziende Ben il 71% delle aziende analizzate presenta un ROE positivo, ma solo il 36% delle stesse si pone al di sopra del valore generale (3,8%, ROE del settore delle fonderie di ghisa). La di- ROE seore Molto lontano dai valori del 2007, il valore registrato nel 2013 è distante anche rispetto al massimo relativo agli anni seguenti il 2009, ovvero dal 4,5% del 2011. La dinamica che ha Trend ROI 10,0% 8,3% 8,0% 5,8% 4,5% 6,0% 2,7% 4,0% 2,5% 1,2% 2,0% 0,0% -3,5% -2,0% -4,0% -6,0% 2007 2008 47 2009 2010 2011 2012 2013 Industria Fusoria 5/2014 economico ricavi prodotti; nel 2011 si presentava un incremento del +28,5%. Var (%) Ricavi 34,2% 40,0% 20,0% 23,0% 14,9% -0,5% -8,7% 0,0% -20,0% -42,8% -40,0% Contestualmente, si registra l’aumento esponenziale della produzione non venduta (+803,1% sul 2012: variazione delle rimanenze di prodotti finiti, semilavorati ed in corso di lavorazione) in controtendenza con i valori del 2011 (-7,4% sul 2010). -60,0% 2008/2007 2009/2008 2010/2009 2011/2010 2012/2011 2013/2012 Trend VA/Ricavi 29,0% 28,2% 28,0% 26,6% 27,0% 26,0% 26,1% 25,8% 25,4% 24,8% 24,8% 25,0% 24,0% 23,0% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Trend EBITDA/Ricavi 10,0% 9,4% 9,0% 8,8% 8,2% 8,0% 7,7% 6,7% 6,0% 4,5% 4,0% 2,0% 0,0% 2007 2008 2009 portato a questo valore è differente rispetto a quella che ha portato al 2,5% del 2013. Il reddito operativo (EBIT), in entrambi i casi, è aumentato rispetto all’anno precedente (+74% nel 2011, +108% nel 2013) ma se nel primo caso i Industria Fusoria 5/2014 2010 2011 2012 2013 ricavi della produzione venduta sono aumentati del +23,0% rispetto al 2010, nel 2013 c’è stata una flessione del -0,5% (vedi trend variazione (%) ricavi): a sostenere l’EBIT è soprattutto il calo dei consumi delle materie prime (-4,2% gli acquisti) che rappresentano il 46% dei 48 Le altre voci della gestione caratteristica di un certo rilievo rispetto ai ricavi generati sono i costi per servizi (+5,0% sul 2012) e il costo del personale (+1,2% sul 2012). L’effetto di queste variazioni hanno portato ad un incremento sull’anno precedente sia del valore aggiunto in rapporto ai ricavi delle vendite (VA, +5,3% sul 2012) sia sul margine operativo lordo (EBITDA, +15,2% sul 2012). In particolare, l’indicatore del valore aggiunto risale al 26%, dopo le flessioni degli ultimi due anni: nel 2011, a ricavi crescenti, i costi della produzione sono aumentati più che proporzionalmente, mentre nel 2012, a ricavi decrescenti, i costi della produzione hanno registrato una variazione in diminuzione di poco superiore ai ricavi. Il 2013 presenta l’andamento migliore perché il -1,5% di diminuzione dei costi produttivi è di tre volte superiore al calo dei ricavi. La curva dell’EBITDA in rapporto ai ricavi vede il valore del 2013 a 7,7 punti percentuali, con lo stesso andamento dell’indicatore precedente, anche se meno accentuato nella discesa fra gli anni 2011 e 2012: nel primo caso il costo del lavoro è aumentato del +9,9% sul 2010, mentre nel 2012 è diminuito del -4,1%, ma allo stesso tempo è aumentata di un punto percentuale l’incidenza dello stesso sui ricavi, passando al 18%. Nel 2013 tale incidenza è ferma sullo stesso valore. economico milioni di fatturato che scendono a -1,5% nel 2013. In risalita le due classi centrali, con le aziende fra i 10 e i 20 milioni di euro che raggiungono un rapporto del 9% nel 2013; analogamente, ma su livelli più bassi, è la classe con oltre 50 milioni che si attesta ad un rapporto di 6,4%. 6,0% 9,0% 7,2% 8,4% 7,7% 6,4% 5,8% 8,2% 7,3% 6,7% 5,2% 5,5% 8,0% 4,8% 10,0% 9,6% 9,8% 8,2% 12,0% 9,5% EBITDA/Ricavi seore per cluster faurato 0,6% 4,0% 2,0% 0,0% Il 93% delle fonderie di ghisa presenta un valore positivo, mentre il 49% si pone al di sopra della media del settore. La distribuzione è omogenea attorno alla media dei valori (varianza pari a 0,3%). -1,5% -2,0% -4,0% 2011 EBITDA/Ricavi tra 20 e 50 mln (€) tra 5 e 10 mln (€) 2012 oltre 50 mln (€) tra 10 e 20 mln (€) soo 5 mln (€) 2013 Distribuzione EBITDA/Ricavi fra le aziende 23,7% 30,0% 1,0% 1,3% 1,7% 2,1% 2,4% 3,2% 3,3% 4,3% 4,6% 4,7% 5,0% 5,6% 5,7% 5,7% 5,8% 6,3% 7,1% 7,1% 7,2% 7,4% 7,9% 8,0% 8,0% 9,0% 9,1% 9,7% 9,8% 10,0% 10,0% 10,7% 11,6% 12,3% 12,3% 13,6% 13,8% 14,4% 14,5% 14,7% 15,6% 17,6% 19,3% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 7,7% 5,0% -5,0% -10,0% -5,4% -3,7% -0,8% 0,0% 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 EBITDA/Ricavi aziende EBITDA/Ricavi seore ROI vs costo del denaro 10,0% 8,0% 6,0% 5,4% 5,9% 3,5% 4,0% 2,0% 8,3% 5,8% 3,1% 2,7% 3,7% 4,0% 3,6% 4,5% 1,2% 2,5% 2012 2013 0,0% -3,5% -2,0% -4,0% -6,0% 2007 2008 ROI 2009 È interessante vedere la distribuzione di quest’ultimo indicatore fra le classi di fatturato e fra tutte le aziende. 4 2010 2011 Costo medio del denaro La performance peggiore in assoluto e fortemente decrescente negli ultimi 3 anni è quella delle fonderie con meno di 5 Passando al capitale investito netto, al denominatore del ROI, se nel 2011 aveva subito un incremento del +4,7% rispetto all’anno precedente, nel 2013 la variazione percentuale è negativa e cala del -1,7%. Gli investimenti produttivi sono in flessione, in particolare si riscontra un -2,3% per le immobilizzazioni materiali rispetto al 2012 ed un -8,6% per le immobilizzazioni immateriali; e se è vero che gli ammortamenti registrano un +5,3% rispetto al 2012, il fattore critico di maggior rilievo è l’aumento delle svalutazioni delle immobilizzazioni (+808%) e delle svalutazioni dei crediti (+92%) in conseguenza dell’eccessiva capacità produttiva degli impianti. Nonostante l’apparente buon risultato, il ROI rimane ad un livello non soddisfacente se confrontato con il costo medio del denaro4 ufficiale che risulta essere pari al 3,6%, assicurando ai soci una remunerazione inferiore rispetto ai finanziatori esterni. Analogamente a quanto detto per il ROE, l’analisi per raggruppamenti di fatturato rileva una maggiore difficoltà, negli ultimi tre anni, delle aziende al di sotto dei 5 milioni di euro in termini di ROI. Durante il triennio Si sono presi a riferimento i tassi di interesse delle società non finanziarie 49 Industria Fusoria 5/2014 economico Per ciò che concerne la distribuzione dei valori dell’indice fra le aziende del campione disponibile, il 69% ha raggiunto un valore positivo, mentre solo il 44% supera la soglia del ROI aggregato. In questo caso la distribuzione è più uniforme rispetto a quella del ROE, con una varianza del 0,7%, invece che del 3,4% come nel caso dell’indicatore della redditività del capitale di rischio. Il valore massimo raggiunto è pari al 26,9%, mentre il minimo fra le 45 aziende è pari a -17,7%. 2,7% 2,6% 2,5% 2,5% 2,9% 0,0% -6,0% -8,0% 2011 2012 2013 ROI oltre 50 mln (€) tra 20 e 50 mln (€) tra 10 e 20 mln (€) tra 5 e 10 mln (€) soo 5 mln (€) -6,9% -4,0% -2,4% -0,8% -2,0% 26,9% Distribuzione ROI fra le aziende 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 2,5% 0,0% -5,0% -10,0% -15,0% -20,0% 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 ROI aziende ROI seore Var (%) Reddito neo 200,0% 143,5% 150,0% 100,0% Utile aggregato e margini economici 2,3% 0,3% 2,0% 1,3% 5,6% 1,2% 4,0% 3,8% 6,1% 1,8% 6,0% 5,3% 4,5% 8,0% 0,8% 1,0% 1,1% 1,2% 1,2% 1,2% 1,4% 1,6% 1,7% 2,3% 2,4% 2,6% 2,7% 2,8% 3,1% 3,2% 3,6% 3,8% 4,0% 4,5% 4,9% 5,7% 6,5% 6,8% 7,2% 11,8% 12,6% 13,0% 13,1% 15,4% Nel 2013 i livelli dell’indice si sono uniformati attorno a quello rilevato del settore (2,3%) fatta eccezione per l’ultima classe, come già citato in precedenza: fra i gruppi con ROI positivo, l’unico che si pone leggermente al di sotto (2,3%) è quello delle aziende con fatturato intermedio con oltre 50 milioni di euro. ROI seore per cluster faurato -17,7% -14,6% -14,5% -10,4% -8,7% -7,8% -7,2% -6,7% -4,4% -3,4% -2,6% -1,5% -1,0% -0,9% 2011 - 2013 le fonderie che conseguono un fatturato intermedio fra i 10 e i 50 milioni di euro sono quelle che presentano una performance in linea con il ROI del settore. Il 2012 è stato un anno difficile per tutto il comparto, caratterizzato dal -0,8% delle fonderie con oltre 50 milioni di fatturato, -2,4% per quelle con meno di 5 milioni e un assottigliamento del ROI allo 0,3% per le fonderie fra i 5 e i 10 milioni di euro. 50,0% 74,0% 40,8% -7,7% -36,6% 0,0% -50,0% -100,0% L’utile generale delle fonderie di ghisa ha ripreso a crescere (+74%) dopo una flessione di quasi il -40% nel 2012 sull’anno precedente. Tuttavia questa variazione positiva non è frutto né di un aumento del fatturato (in calo del -0,5% sul 2012) né a determinarlo sono stati particolari politiche di razionalizzazione dei costi interni. Ciò che ha portato ad un generale miglioramento della gestione caratteristica prima (EBIT è aumentato del +108% su un va- Industria Fusoria 5/2014 -150,0% -215,9% -200,0% -250,0% 2008/2007 2009/2008 2010/2009 2011/2010 2012/2011 2013/2012 lore negativo del 2012) e dell’utile dopo è la diminuzione dei costi di produzione (-1,5%) nella fattispecie si parla del consumo di materie sia dal lato degli acquisti (scese del -4,2%) sia del consumo delle rimanenze di magazzino di materie prime, sussidiarie e di merci (-74%). 50 La variazione dei costi produttivi nel 2013 è stata tre volte superiore rispetto alla variazione dei ricavi: questo non è accaduto nel 2012, dove il reddito operativo (EBIT) è calato di quasi il -74% rispetto al 2011 ed in cui la variazione dei costi produttivi (-9,8% sul 2011) è economico Current rao Trend rapporto Debt/Equity 3,00 1,38 1,36 1,34 1,32 1,30 1,28 1,26 1,24 1,22 1,20 1,18 2,58 2,50 1,82 2,00 1,52 1,74 1,74 1,64 1,52 1,50 1,00 0,50 2009 2010 stata di poco superiore al calo dei ricavi (-8,7%). Se in entrambi gli anni si registra un calo degli acquisti di materie, nel 2012 il valore delle scorte in magazzino finali è aumentato (+167%) a differenza del 2013 in cui sono scese del -74%. La migliore performance del 2013 ha consentito alle fonderie di ghisa di conseguire un accrescimento del valore aggiunto (+4,8%) nonostante l’aumento del +5,0% dei costi per servizi, ad aumentare l’EBITDA (+15%) e contemporaneamente incrementare il livello degli occupati (+2,6%) senza far lievitare i costi per il personale (+1,2%). Alla luce di quanto detto, si constata dunque che i movimenti positivi del ROE e del ROI non sono frutto di un’espansione del settore. Grado di autonomia finanziaria (debt/equity) Strettamente connesso con la redditività del capitale di rischio, nell’accezione di componente della leva finanziaria sul ROE, il rapporto fra capitale di terzi e patrimonio netto è innanzitutto un indicatore del grado di autonomia finanziaria e patrimoniale del settore nei confronti di capitali esterni. 2011 2012 2013 1,33 1,32 1,32 2011 2012 1,29 1,25 2007 2008 è in costante decrescita dal 2011 (1,52 punti). La variazione è data dal duplice effetto positivo della contrazione del capitale di terzi rispetto al 2012 (-3,4%) e da una maggiore capitalizzazione del settore in termini di patrimonio netto (+3,8%). Come già detto in precedenza, quest’ultimo vede aumentare il capitale sociale di +5,6% e delle riserve totali di +4,3%. Il capitale di terzi (somma delle passività correnti e delle passività di medio e lungo periodo) diminuisce rispetto al 2012 per effetto della diminuzione dei saldi banca negativi (-6,2%) della diminuzione dei debiti con i fornitori (-1,0%) e di altri debiti di medio e lungo termine di natura finanziaria (-10,1%). Il valore superiore all’unità rimane come segnale di allarme sulla sostenibilità generale dei debiti. 2009 2010 2013 Indice di disponibilità (current ratio) Il valore assunto dal rapporto fra attività correnti e passività correnti (current ratio) è pari a 1,33; in relazione ad un’industria manifatturiera che deve gestire le problematiche legate alle quote di magazzino, risulta soddisfacente, tutto ciò anche legato ad un andamento in rialzo. Da un lato le attività correnti sono rimaste invariate e si ripagano meno velocemente, con un lieve arretramento delle giacenze di magazzino rispetto ai valori del 2012 (-0,1%); dall’altro si registra il ribasso nel complesso delle passività correnti (saldi passivi banche e debiti commerciali). Il 56% delle aziende supera il valore medio di settore (1,33) ma solo il 30% del totale supera il valore ottimale di 2. Anche in questo caso la variabilità attorno alla media della distribuzione (1,78) è molto elevata (85,5%). Distribuzione Current rao fra le aziende 3,00 3,01 3,02 3,17 3,27 3,40 3,73 3,83 4,01 2008 1,33 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,71 0,75 0,84 0,87 0,90 0,91 0,98 1,00 1,02 1,03 1,03 1,04 1,05 1,06 1,09 1,10 1,13 1,13 1,14 1,31 1,43 1,45 1,46 1,54 1,54 1,59 1,74 1,75 1,84 1,87 2,00 2,09 2,11 2,27 2,31 2,43 2007 1,36 1,33 0,50 - Riprendendo l’indicatore già analizzato, ma visto in un’ottica diversa, il grado di dipendenza da terzi finanziatori migliora ed 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 Indice di disponibilità (current rao) aziende Indice di disponibilità (current rao) seore 51 Industria Fusoria 5/2014 GHISA IN PANI PER FONDERIA E PRODUTTORI DI ACCIAIO .OPZHK»HMÄUHaPVULHIHZZV4U .OPZHPUWHUPLTH[P[LWLYZMLroidale e semisferoidale da Russia e Brasile Magazzino permanente a Monfalcone e Marghera Carbones Holding GmbH Vienna - Austria www.carbones.it Per maggiori informazioni: [email protected] Tel. +39 348 6363508 Minimaniche EXACTCAS Innovaz multi Le minimaniche di nuova generazione EXACTCAST™ OPTIMA convincono per le loro prestazioni: Elevata efficienza economica Affidabilità Migliore qualità dei getti Inviti alla rottura perfetti Ridottissime sezioni di giunzione Disponibili anche nella versione priva di fluoro Per ulteriori informazioni: www.ask-chemicals.com ASK Chemicals Italia Srl | Via Famagosta, 75 | 20142 Milano IT | Tel.: +39 02 848 94289 | [email protected] [ IMFGROUP Riduci gli sprechi e aumenta la tua competitività In un contesto in cui l’ottimizzazione di tutti centri di costo è necessaria per mantenere competitività soprattutto rispetto a competitors esteri, diventa cruciale e strategico estendere tale attività anche alle utilities energetiche. GESTIONE ENERGETICA Riduzione dei consumi per unità di prodotto • Variabili controllabili internamente • Ampi margini di intervento • Consolidamento dei savings MONITORAGGIO CONTINUO PROGRAMMARE FARE VERIFICARE AGIRE eco no mi ico om on nomico eco ec o c economico M. Favini L’industria Europea di Fonderia nel 2013 L’andamento economico generale e le industrie committenti di getti PROIEZIONI DEL QUADRO MACROECONOMICO Country Gross Domestic Product (2) Consumer Prices (2) Unemployment Rate (2) Growth Rate in % Growth Rate in % In % Weighting (1) Austria Belgium Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania The Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom CAEF 2.3 2.8 1.1 1.8 1.4 14.9 19.3 0.7 11.4 0.2 4.4 2.8 2.8 1.2 0.3 7.7 3.0 3.6 4.5 13.8 100.0 2014 2015 2014 2015 2014 2015 1.7 1.2 1.9 1.5 0.3 0.7 1.9 2.0 0.3 3.3 0.8 1.8 3.1 1.2 0.3 1.2 2.8 2.1 2.3 3.2 0.1 1.7 1.2 2.0 1.7 1.1 1.4 1.7 1.7 1.1 3.5 1.6 1.9 3.3 1.5 0.9 1.6 2.6 2.2 3.1 2.7 1.3 1.8 1.0 1.0 1.5 1.7 1.0 1.4 0.9 0.7 1.0 0.8 2.0 1.5 0.7 1.2 0.3 0.4 0.2 7.8 1.9 2.1 1.7 1.1 1.9 1.8 1.5 1.2 1.4 3.0 1.0 1.8 1.0 2.0 2.4 1.2 1.6 0.8 1.6 0.5 6.5 1.9 1.9 5.0 9.1 6.7 6.8 8.1 11.0 5.2 9.4 12.4 10.8 7.3 3.5 10.2 15.7 10.4 25.5 8.0 3.2 10.2 6.9 4.9 8.9 6.3 6.7 7.9 10.7 5.2 9.2 11.9 10.5 7.1 3.5 10.0 15.0 10.0 24.9 7.7 3.0 10.6 6.6 (1) Fonte: Worldbank GDP 2012, (2) Fonte IMF La situazione economica nei principali settori committenti SETTORE DEI TRASPORTI La ripresa europea all’interno di tale comparto sembra essersi avviata ed il clima di fiducia in Industria Fusoria 5/2014 miglioramento, ma la crescita si è rilevata ancora debole e tardiva per consentire al settore dei trasporti di chiudere il 2013 con risultati positivi. L’Europa nel suo complesso ha registrato un calo delle vendite pari all’1,8%, mentre l’Unione europea ha segnalato -1,7%. Lo scenario mondiale confer- 58 ma la posizione di leadership della Cina. Il numero totale di auto vendute nel 2013 in Cina ha superato il risultato del 2012 di quasi un quarto (+23%), salendo così a 16,3 milioni di nuovi veicoli. Il mercato statunitense è cresciuto di quasi l’8% rispetto al 2013, raggiungendo ben 15,5 milioni di vei- economico Vendite di autoveicoli anno 2013, variazione tendenziale 2013 vs 2012. Europe (EU27+EFTA)* European Union (EU-27) W. Europe (EU15+EFTA) New EU Countries (EU 11)* Russia** USA** Japan Brazil** India China Unità Variazione % 2013 vs 2012 12.308.200 11.850.900 11.554.100 754.100 2.777.400 15.531.600 4.562.300 3.579.900 2.554.000 16.303.700 -1,8 -1,7 -1,9 -0,1 -5,5 7,5 -0,2 -1,5 -7,5 23,1 * Esclusa Malta - ** Veicoli leggeri coli leggeri (autovetture e autocarri leggeri) collezionando così il miglior risultato dal 2007. Nel corso dell’intero anno, il mercato automobilistico giapponese ha totalizzato circa 4,6 milioni di veicoli nuovi, che corrisponde ai dati del 2012. Le vendite indiane nel 2013 sono scese del 7% attestandosi intorno a 2,6 milioni di unità. Anche il mercato russo è sceso di oltre il 5% a circa 2,8 milioni di unità. Infine, i risultati conseguiti dal Brasile (circa 3,6 milioni di nuovi veicoli) per il 2013 nel suo complesso, sono sostanzialmente gli stessi del 2012 (-1%). va, i risultati attribuiti alla Cina rappresentano il fatturato complessivo generato anche dalle società estere operanti in Cina. In questa classifica seguono gli Stati Uniti con 326 miliardi di Euro, la Germania con 246 miliardi di Euro ed il Giappone con 193 miliardi di Euro. Il valore complessivo fatturato da questi ultimi tre Paesi corrisponde al totale dichiarato dalla Cina. Nel 2013 la Germania ha sorpassato il Giappone che è stato penalizzato dai movimenti valutari. Infatti lo yen nel 2013 ha perso circa il 21% rispetto al valore medio registrato nel 2012. SETTORE SETTORE DELLA MECCANICA Nel 2013, l’industria meccanica è stata in linea con i risultati dell’anno 2012. A livello mondiale sono stati venduti impianti e macchine per un valore complessivo pari a 2.225 miliardi di euro (2.230 miliardi nell’anno precedente). A partire dal 2009 in Cina è localizzata la maggior produzione mondiale di tale comparto. Secondo il China Machinery Industry Federation, il paese ha prodotto macchine e impianti per un valore di 766 miliardi di Euro che rappresenta una quota percentuale pari al 34% della produzione mondiale (30% nel 2012). Poiché le statistiche rilevano i dati sulla base di un principio di localizzazione produtti- SIDERURGICO La produzione mondiale di acciaio grezzo ha raggiunto 1.607 milioni di tonnellate per l’anno 2013, in crescita del 3,5% rispetto al 2012. In tale periodo, la crescita è stata principalmente guidata dall’Asia e dal Medio Oriente, mentre la produzione di acciaio grezzo in tutte le altre aree del mondo è diminuita. Nel 2013, i volumi dell’Asia hanno raggiunto 1.081 milioni di acciaio grezzo, in aumento del 6,0% sull’anno precedente, oltre il 67% della produzione mondiale (65,7% nel 2012). Nello specifico la produzione della Cina ha raggiunto 779,0 milioni di tonnellate in aumento del 7,5% rispetto al 2012 59 che rappresenta oltre il 48% della produzione mondiale (46,7% nel 2012). Il Giappone ha prodotto 110,6 milioni di tonnellate nel 2013 (+3,1% sul 2012). La Corea del Sud ha realizzato 66,0 milioni di tonnellate, con un arretramento pari al -4,4% rispetto al 2012. L’UE ha registrato una flessione dell’1,8% rispetto al 2012 ed i volumi del 2013 si sono attestati su 165,6 milioni di tonnellate di acciaio grezzo. La Germania ha prodotto 42,6 milioni di tonnellate, sostanzialmente invariate rispetto al livello dell’anno precedente. L’Italia ha prodotto 24,1 milioni di tonnellate (-11,7% sul 2012). La produzione della Francia si è assestata su 15,7 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,5%. La Spagna ha prodotto 13,7 milioni di tonnellate di acciaio grezzo nel 2013, un aumento del 0,7% nel 2012. Nel 2013, la produzione di acciaio grezzo in Nord America è stata pari a 119,3 milioni di tonnellate, con un decremento del -1,9% sul 2012. Gli Stati Uniti hanno prodotto 87,0 milioni di tonnellate, in calo del 2,0% rispetto al 2012. Il Sud America 46,0 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,8% sul 2012. Il Brasile ha prodotto 34,2 milioni di tonnellate nel 2013, in calo del -1,0% rispetto al 2012. Il CIS ha mostrato un calo del -1,8% nel 2013 con una produzione di 108,9 milioni di tonnellate. La Russia ha prodotto 69,4 milioni di tonnellate, con un decremento del -1,5% sul 2012 e l’Ucraina ha registrato un calo dello -0,5% con un dato di fine anno pari a 32,8 milioni di tonnellate. SETTORE DELLE COSTRUZIONI A livello internazionale, i dati relativi al settore edile sono forniti principalmente dal gruppo Euroconstruct che include quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale (Unione Europea e EFTA) ed un certo numero di stati dell’Europa orientale. Secondo tali statistiche per il comparto in esame all’interno Industria Fusoria 5/2014 economico dei Paesi della Comunità Europea, nel 2013 è proseguito il trend negativo iniziato nel 2008 registrando ancora una flessione pari a -2.7% in termini reali. Le proiezioni di Euroconstruct indicano il 2013 come il livello produttivo minimo registrato negli ultimi 20 anni (misurato a prezzi costanti). Dopo aver toccato il fondo lo scorso anno, le aspettative sono orientate verso una crescita media degli investimenti dell’1,8% l’anno per il periodo 2014-2016, sempre in termini reali. Nonostante le previsioni di crescita dell’attività nel settore delle costruzioni si stima che l’utilizzo della capacità produttiva rimarrà per il prossimo triennio su livelli depressi. L’industria di Fonderia Nel 2013, la produzione di getti ferrosi: ghisa ed acciaio, nell’ambito degli Stati membri CAEF si è attestata su 11,5 milioni di tonnellate, con una flessione dell’1.9% in termini d volume rispetto all’anno precedente. In tale risultato non sono inclusi i dati relativi alla Danimarca, alla Lituania ed ai Paesi Bassi, poiché non hanno collaborato all’indagine. La produzione dell’industria delle Fonderie di metalli ferrosi è concentrata per l’85.5% in sei paesi ovvero: Germania, Italia, Francia, Turchia, Spagna e Polonia. I risultati positivi per il 2013 sono riconducibili a: Austria, Croazia, Ungheria, Italia e Norvegia. La Svezia ha mantenuto un livello invariato rispetto al 2012. Tutti gli altri stati membri del CAEF hanno conseguito una produzione inferiore rispetto al 2012. Al contrario, la produzione di getti non ferrosi dei Paesi membri CAEF, ha fatto registrare una variazione positiva del 2,5% portandosi su 3,6 milioni di tonnellate. Anche in questo contesto non sono inclusi i dati della Danimarca, Lituania e Paesi Bassi. Industria Fusoria 5/2014 Per i due Paesi che si contendono la leadership europea dei getti non ferrosi, ovvero Germania e Italia, il 2013 ha segnato una crescita del +3.8% per il primo ed una flessione del 2.2% per il secondo. Insieme, questi due paesi rappresentano quasi il 51,5% del volume totale di getti di metalli non ferrosi prodotti negli Stati membri CAEF. Nell’anno indagato per Austria, Francia, Italia, Spagna, Svizzera e Regno Unito sono emersi tassi di crescita negativi. I dati particolarmente brillanti sono stati riportati da Belgio, Croazia e Turchia. Sotto il profilo della manodopera impiegata, gli addetti del settore delle Fonderie di metalli ferrosi hanno riportato una crescita solamente in Croazia. In Austria, Svezia e Turchia l’occupazione è rimasta stabile. In tutti gli altri paesi CAEF è scesa rispetto al 2012. Nel 2013 il settore dei metalli non ferrosi ha avuto un trend occupazionale positivo per: Austria, Finlandia, Germania, Ungheria, Norvegia, Portogallo, Spagna e Turchia. Al contrario si è registrata una flessione per Belgio, Francia, Italia, Slovenia e Regno Unito. Per la Svezia la situazione è rimasta invariata. Per quanto attiene il bilancio relativo al numero di Fonderie di metalli ferrosi, i dati raccolti dal CAEF, indicano nuove aperture solo per l’Ungheria. Stabilità per il Belgio, la Norvegia, il Portogallo e la Svezia. Per tutti gli altri paesi ci sono state cessazioni di attività. Nell’ambito dei metalli non ferrosi la Slovenia è l’unico Paese ad aver dichiarato l’attivazione di nuove unità produttive. Nonostante il bilancio tra chiusure e nuove aperture in Turchia sia stato negativo, l’attivazione di una nuova realtà produttiva nel 2013 ha avuto un impatto considerevole per l’intera industria dal punto di vista dei volumi realizzati. Questo aspetto emerge in tutta la sua evidenza dalle statistiche relative alla produzione di getti non ferrosi, in cui la Turchia nel 60 2013 riporta una crescita del +66.2%. In Belgio, Finlandia, Portogallo e Svezia il numero di fonderie di non ferrosi nel 2013 è rimasto invariato. In tutti gli altri paesi il numero di Fonderie si è ridotto. La quota di ghisa grigia sulla produzione totale di getti ferrosi è salita dal 50% nel 2012 a quasi il 53% nel 2013. Corrispondentemente, la quota di ghisa duttile (sferoidale + malleabile) è scesa a 39%. La quota dei getti di acciaio sulla produzione totale è aumentata posizionandosi intorno all’8%. La produzione di getti di metalli non ferrosi è ancora dominata dalla categoria dei metalli leggeri, principalmente alluminio, la cui quota è aumentata di un punto percentuale raggiungendo l’88%. Il peso percentuale delle leghe di rame ha raggiunto più del 6%, leggermente inferiore nel 2012, quello dei componenti in leghe di zinco leggermente al disotto dell’anno precedente ha raggiunto il 5%. Dai dati disponibili sul commercio estero risulta che la percentuale media delle esportazioni nell’ambito dei getti ferrosi è cresciuta di due punti percentuali dal 2012 al 2013 passando dal 42% al 44%. Sotto il profilo degli scambi con l’estero la Germania occupa il primo posto nel ranking europeo con un’esportazione pari a circa 1,6 milioni di tonnellate (3,4% nel 2013). Il secondo posto sempre in termini di volume, per il quarto anno consecutivo, è occupato dalla Turchia. La Turchia ha registrato un volume di esportazioni di 702.000 tonnellate (+2,0% nel 2013), mentre la Francia ha mostrato una dinamica positiva con una crescita di circa il 14% (578.000 tonnellate), seguita da Spagna con un volume di 569 000 tonnellate (+1,8%). Se consideriamo soltanto gli Stati membri CAEF il valore della produzione dei getti ferrosi in Euro a prezzi correnti è diminuito del 3,6%, mentre i volumi sono scesi dell’ 1,6%. Questo riflette le forti pressio- economico ni sui prezzi esistenti sul mercato. Dai dati si evidenzia, inoltre, come nel settore dei metalli non ferrosi il valore della produzione sia aumentato del 3,6%, mentre i volumi dei getti prodotti sia stato superiore del 3,3%. Questi risultati sottolineano lo sviluppo positivo della produzione di getti non ferrosi nel suo complesso guidato principalmente dalla ripresa del mercato automobilistico. L’evoluzione della produzione di getti GHISA GRIGIA La produzione europea di getti di ghisa grigia degli Stati membri del Caef nel 2013 si è attestata su 6,1 milioni di tonnellate, sostanzialmente sullo stesso livello dell’anno precedente (non hanno partecipato all’indagine la Danimarca, la Lituania e i Paesi Bassi). Un tasso di crescita positivo è stato riportato dall’Austria, dall’Italia, dalla Norvegia e dalla Svezia. La produzione di componenti di ghisa a grafite lamellare è in gran parte destinata al settore automotive ed all’industria meccanica. Per l’industria automobilistica, i tassi di assorbimento più elevati sono stati registrati in Portogallo (80%), Germania (69%), Francia (45%) e Turchia (42%), rispettivamente. Questa è la stessa classifica confermata negli ultimi due anni. Per l’industria meccanica le più alte quote sono state rilevate dall’Italia (50%), dalla Finlandia (44%), dalla Francia (31%) e dalla Turchia (30%), sostanzialmente sui livelli del 2011 e del 2012. GHISA DUTTILE I getti di ghisa duttile (sferoidale e ghisa malleabile) hanno riportato un calo della produzione del 2,7%, mentre i volumi si sono fermati a 4,5 milioni di tonnellate. Ancora una volta, da questi risultati sono esclusi i dati provenienti da Repubblica Ceca e Danimarca. La produ- zione di componenti in ghisa sferoidale è scesa del 2,7% a circa 4,5 milioni di tonnellate, quella di ghisa malleabile del 7,0%. Austria, Francia, Ungheria Norvegia e Slovenia hanno registrato un volume di produzione in crescita. In Spagna la produzione ha mantenuto il livello dello scorso anno. Tutti gli altri paesi hanno dovuto gestire perdite di produzione. La ghisa sferoidale domina tradizionalmente il settore ghisa duttile con una quota immutata del 99%. La ghisa malleabile rappresenta un prodotto di nicchia e detiene una quota non superiore a circa l’1%. La produzione di getti di ghisa sferoidale è concentrata principalmente in Germania, Francia, Spagna,Turchia ed Italia. Inoltre, Germania, Polonia, Turchia e Spagna dominano anche nella produzione di getti in ghisa malleabile. Tale tipologia di ghisa è prevalentemente impiegata dall’industria automobilistica e da quella meccanica, al terzo posto tra i settori utilizzatori figura l’edilizia. Analizzando la quota di getti di ghisa duttile sul totale destinata al settore automotive, si rileva che i valori più elevati appartengono al Portogallo con l’88%, all’Ungheria con il 61%, alla Turchia con il 50% ed al Regno Unito con il 49%. Sempre riguardo tale produzione, l’industria meccanica detiene le quote più alte in Finlandia (59%), Norvegia (56%), Italia (55%) e Ungheria (39%). Nell’ambito delle statistiche relative alla produzione di getti di ghisa duttile, occorre notare che i dati relativi alla ghisa malleabile hanno perso parte della loro significatività in quanto per alcuni Paesi diventa praticamente impossibile poter avere questo livello di dettaglio produttivo. GETTI DI ACCIAIO La produzione di getti di acciaio è diminuito del 6,2% portandosi su 912.000 tonnellate nel 2013. La Germania, è il prin- 61 cipale produttore. Nel 2013 i volumi produttivi tedeschi sono stati inferiori del 3,6% rispetto all’anno precedente. Il secondo posto appartiene alla Turchia, che ha riportato la stessa flessione della Germania. Solo la Repubblica Ceca ha mantenuto il livello del 2012, mentre l’Ungheria ha registrato un significativo aumento (+40.8%). Nei paesi membri per i quali è stato possibile operare un confronto, il valore della produzione di getti di acciaio è diminuito del 4,6%, mentre il suo peso si è ridotto del 3,5%. Il numero di persone occupate nel settore Fonderie di acciaio è rimasta stabile in Italia e in Svezia. In tutti gli altri paesi l’occupazione in tale comparto è diminuito. GETTI DI METALLI NON FERROSI La produzione di getti di metalli non ferrosi nei paesi membri CAEF è cresciuta del 3,2% portandosi su 3,6 milioni di tonnellate. Tale comparto continua ad essere dominato da Germania, Italia, Polonia, Francia e Turchia. I primi tre paesi detengono una quota pari al 61% della produzione totale. In Austria, Francia, Italia, Spagna, Svizzera e Regno Unito è stato registrato un calo produttivo, mentre in tutti gli altri paesi i tassi di crescita sono risultati positivi. Tradizionalmente, la produzione di getti di metalli non ferrosi è dominato da metalli leggeri (alluminio e magnesio), con l’industria automobilistica come principale committente. Nell’anno oggetto del presente report, la produzione di getti di metalli leggeri è aumentata del 3,9% rispetto al 2012, raggiungendo 3,2 milioni di tonnellate. I due principali produttori, Italia e Germania, insieme rappresentano il 51% della produzione europea di getti di metalli leggeri. La produzione di questi paesi leader è cresciuta del 4,5% per la Germania, mentre è calata del 3,0% per l’Italia. Altri sviluppi negativi sono stati comuni a Belgio, Finlandia, Francia, Spa- Industria Fusoria 5/2014 economico pione dei paesi che hanno risposto all’indagine relativamente al periodo 2012 e 2013, il trend produttivo per tale mercato indica una flessione del 3,6% ed un volume riportato nel 2013 ha raggiunto un livello di 233 000 tonnellate. La produzione è aumentata in Finlandia, Ungheria, Italia e Portogallo. La produzione è rimasta stabile in Spagna, Svezia e Turchia. Gli altri paesi hanno riportato perdite produttive. La produzione di getti di zinco è aumentato del 5,7%, con un volume di 169.000 tonnellate (nelle statistiche non sono inclusi i dati relativi all’Austria e alla Repubblica Ceca e Danimarca). Ancora una volta, l’Italia e la Germania sono i principali produttori, insieme con una quota del gna, Svezia e Svizzera. Tra le leghe leggere, il magnesio ha un peso relativo significativamente inferiore all’alluminio che naturalmente fa la parte del leone. La Germania è il principale produttore di getti di magnesio, con 16.400 tonnellate, seguono l’Italia (6.700 tonnellate) e l’Austria (5.700 tonnellate). La seconda categoria di metallo più importante nel settore dei non ferrosi è quello del rame e sue leghe. Purtroppo, la mancata collaborazione da parte di alcuni Paesi rende difficile poter arrivare ad una statistica precisa della produzione europea di getti di rame. Tuttavia, il CAEF ha operato una stima che indica una produzione possibile intorno a 240,000 tonnellate. Per il cam- 61,1% del totale. I dati tedeschi sono stati revisionati per gli anni 2009-2012. Tassi positivi si evidenziano per la Germania, l’Italia, il Portogallo, la Slovenia, la Svezia e la Turchia. Gli altri paesi hanno dovuto gestire tendenze negative. I dati statistici disponibili per la categoria ‘altri metalli non ferrosi’ sono frammentari. Inoltre, alcuni paesi includono rame e zinco in questa classe non essendo in grado di poterli disaggregare. Fonte: IFW Kiel, ifo Monaco di Baviera, Banca mondiale, FMI, ACEA,VDA,VDMA, Eurofer, worldsteel, CAEF. (Tratto da “The European Foundry Industry in 2013” pubblicato dal CAEF nell’agosto 2014). FONDERIE DI METALLI FERROSI Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE Romania Russia Slovakia Ukraine 2009 33 23 2010 31 21 17 140 269 47 184 11 53 14 92 47 19 718 230 1.897 83,7 3.700,0 15,2 955,0 a) 9 17 139 269 26 183 10 216 42 15 87 46 19 729 228 2.087 2011 31 19 a) 54,6 a) 20 129 265 26 178 2013 28 18 32 a) 19 125 258 28 174 10 233 38 15 79 47 10 674 224 1.785 672 221 1.992 a) 38 11 78 47 62,9 3.827,0 25,0 a) Escluse le fonderie di precisione Industria Fusoria 5/2014 88 9 20 133 268 27 180 10 42 16 86 47 665 226 1.867 2012 29 18 33 Fonte: CAEF 62 economico FONDERIE DI GHISA Paesi Austria Belgium Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom TOTALE 2009 29 16 a) 2010 27 14 a) 2011 27 19 a) 2012 25 13 a) 2013 24 12 26 a) 60 14 103 216 34 157 a) a) 14 102 216 a) a) a) 156 a) 8 47 8 60 34 18 643 7 180 35 a)b) 1.387 57 34 18 653 a) 1.513 14 96 215 18 154 a) a) a) 16 93 212 15 152 7 7 35 12 56 34 31 a) 49 34 a) a) a) a) 14 89 207 16 149 7 185 31 8 48 34 594 603 603 1.341 1.250 1.453 a) Include Fonderie di getti di ghisa malleabile a) a) a) a) Fonte: CAEF FONDERIE DI ACCIAIO Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom TOTALE 2009 4 7 2010 4 7 2011 4 7 2012 4 6 2013 4 6 5 25 6 37 53 12 27 6 37 53 10 27 6 37 53 8 26 7 36 53 10 26 9 36 51 11 25 3 3 36 7 3 3 7 3 30 13 7 30 13 3 48 7 2 30 13 6 3 32 13 4 72 30 12 4 73 68 68 66 279 309 290 263 316 Fonte: CAEF 63 Industria Fusoria 5/2014 economico FONDERIE DI METALLI NON FERROSI Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE 2009 39 8 2010 39 8 2011 39 7 13 16 319 344 76 920 11 245 39 16 50 78 43 414 220 2.631 11 16 315 345 70 917 9 245 39 47 52 78 41 365 216 2.597 40 11 16 311 344 92 914 9 2012 33 7 2013 30 7 27 16 307 343 90 916 16 303 341 88 913 5 39 52 53 78 30 50 52 78 6 255 30 51 52 77 395 210 2.400 372 208 2.507 366 205 2.767 Fonte: CAEF ADDETTI DELLA FONDERIA DI METALLI FERROSI Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE 2009 2.821 1.618 1.918 17.122 43.923 3.400 13.573 a) c) 1.368 2.288 12.009 2.500 1.820 16.027 10.000 130.387 a) Fonderie con più di 50 addetti Industria Fusoria 5/2014 b) b) Solo operai 2010 2.653 1.684 960 1.928 16.951 43.692 1.890 13.483 b) a) c) 1.249 16.500 2.278 1.400 11.551 3.000 1.397 22.865 11.000 154.481 2011 3.103 1.412 12.500 1.001 1.907 16.259 45.807 1.980 13.700 a) c) 1.891 15.749 45.358 1.760 13.533 b) a) c) 2013 3.124 1.319 2.214 1.602 15.120 44.191 1.710 13.476 1.288 1.207 1.106 2.386 2.177 11.799 3.600 2.133 1.590 11.078 3.500 2.056 1.180 10.832 3.500 23.150 11.000 153.069 24.180 9.500 138.168 24.150 9.200 134.780 c) Escluse Fonderie di precisione 64 b) 2012 3.125 1.368 2.196 b) a) c) Fonte: CAEF economico ADDETTI DELLA FONDERIA DI METALLI NON FERROSI Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE a) Solo operai 2009 4.173 323 495 13.118 33.931 1.900 14.670 a) b) 448 990 4.141 2.400 1.565 4.600 9.000 91.754 2010 4.445 312 384 493 12.986 30.472 2.300 14.650 a) b) 437 7.400 990 2.200 4.305 2.750 1.539 6.500 9.500 101.663 2011 3.920 276 5.500 357 464 13.079 30.563 3.520 15.000 2012 3.960 282 a) b) 441 12.780 32.144 3.360 14.563 a) b) 2013 4.030 276 1.540 450 12.013 32.765 4.034 14.330 432 278 346 1.800 4.602 2.750 1.102 2.667 4.568 2.700 1.625 2.200 4.645 2.700 7.500 9.500 99.263 9.000 9.000 96.845 14.000 8.800 103.754 b) Fonderie con più di 50 addetti b) Fonte: CAEF PRODUZIONE MEDIA PER IMPRESA (FONDERIE DI METALLI FERROSI) Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom 1980 (t) 2013 (t) 4.018 2.388 5.454 2.378 2.231 3.093 3.697 6.411 6.624 4.018 2.794 4.269 683 2.148 3.580 5.864 3.093 3.689 11.354 16.128 2.464 6.588 5.330 3.910 2.850 13.073 12.517 4.857 1.850 1.643 Variazione (t) 1.436 2.352 (%) 36% 0% -8 4.943 9.504 -1.554 3.794 1.061 2.167 10.369 1.277 -1.450 0% 77% 143% -39% 136% 25% 317% 483% 36% -47% Fonte: CAEF 65 Industria Fusoria 5/2014 economico PRODUZIONE MEDIA PER IMPRESA (FONDERIE DI METALLI NON FERROSI) Paesi 2000 (t) Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom Variazione 2013 (t) 1.795 2.092 4.387 243 741 364 370 1.304 2.059 582 917 1.886 273 328 696 474 - (t) 2.592 -1.849 (%) 144% -88% 105 -219 949 -13 -802 692 43 - 28% -17% 46% -1% -43% 211% 6% - 475 1.085 3.008 1.189 904 1.083 1.405 1.020 761 2.525 739 820 600 Fonte: CAEF PRODUZIONE TOTALE FONDERIE DI METALLI FERROSI Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE a) Stime 2009 138,7 82,2 53,9 364,8 68,8 1.464,7 3.184,7 46,8 1.002,8 66,3 578 98,7 119,2 800,5 156,3 50,5 908 295 9.479,8 b) a) 2010 155,3 95,1 40,8 266,8 62,6 89,3 1.624,5 3.863,5 59,2 1.102,5 54,7 640,3 115,8 108,4 1.025,2 219,3 54,4 1.142,7 384,9 11.105,3 b) a) b) Esclusi i getti microfusi Industria Fusoria 5/2014 2011 160,8 78,3 40,8 365,7 79,2 91,5 1.674,7 4.551,5 56,8 1.235,0 58,2 678,7 127,6 145,2 1.106,3 251,1 62,8 1.262,5 441,8 12.468,5 b) a) 2012 150 74,4 41,3 336,7 2013 152,7 71,4 42,8 328 78,6 1.436,4 4.286,2 52,6 1.115,4 70,1 1.419,2 4.161,0 69,0 1.146,3 52,8 928,6 116,9 159 985,5 228,4 47,8 1.260,0 396,3 11.746,9 b) 53,3 911,0 108,3 143,8 976,3 228,3 36,6 1.243,0 363,1 11.524,2 b) a) Fonte: CAEF 66 economico PRODUZIONE DI GETTI DI GHISA GRIGIA Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE a)Stime 2009 29,2 49,1 2010 38,7 58,0 2011 40,6 38 2012 39,7 36,5 203,2 153,3 27,8 28,2 623,0 2.185,3 28,9 633,1 197,7 31,8 28,1 734,5 2.587,80 27,6 692,3 179,4 14,3 445,1 38,4 73,4 410,5 161,8 19,4 591,0 129,0 5.659,2 15,5 471,8 41,3 76,8 444,9 176,5 20,4 625 146 6.396,6 28 536,2 1806,5 25,8 566,1 15,2 31 74 274 114,3 17,6 456 102 4.328,2 b) 24,6 657,7 2.392,70 49 626,4 13,4 a) 35 100,2 328,6 153,9 16,2 610 128 5.391,3 b) Inclusi getti di ghisa malleabile 2013 40,8 35 33,9 170 b) 19,3 635,4 2.381,50 30,9 689 13,6 700 33,1 77,5 321,3 163 15,9 600 121 6.081,2 a) b) a) Fonte: CAEF PRODUZIONE DI GETTI DI GHISA DUTTILE (SFEROIDALE E MALLEABILE) Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE 2009 89,7 5,0 2010 100,6 5,8 44,5 58,0 34,8 46,4 916,1 1.486,90 24,4 405,3 31,4 869 1.223,10 15,2 372,4 48,4 60,2 14,9 461,3 26,7 31 354 137 3.783,8 a) 37,4 152,3 70,1 28,8 543,3 39,4 33,2 427,7 188,7 4.599,2 2011 101,6 6,8 2012 93 6,4 67 47,4 46,4 831,6 1.746,10 23,2 469,1 61,0 39,0 161,4 77,9 33,2 584,2 51,8 40,5 485,5 219,8 5.032,5 a) Stime 2013 98,9 5,8 8,6 38,4 675,7 1.676,30 31 416,8 37,0 703,1 1.572,00 33,1 387,6 36,4 37,2 156 67,6 34,9 579,7 44,9 29,6 508 178,1 4.482,1 a) 73,9 24,9 580,7 51,1 29,7 510 194,3 4.499,6 a) Fonte: CAEF 67 Industria Fusoria 5/2014 economico PRODUZIONE DI GETTI DI GHISA MALLEABILE Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom TOTALE 2009 4,1 - 2011 - 2012 2013 3,1 7 4,3 0,1 3 c) 31,3 0,011 2,4 1,8 2,0 3,0 44,6 a) b) a) Incluso nella Tab. relativa ai getti di ghisa duttile Fonte: CAEF Industria Fusoria 5/2014 2010 - c) 51,9 0,015 16,6 2,4 3,3 4,7 3,7 85,7 c) 35,1 0,012 a) a) b) 17,6 d) 5,1 b) 5,5 3,8 74,1 b) Incl. altre leghe c) 31,7 0,011 a) 5,9 b) 8 3,3 53,2 c) Incluso nella Tab. relativa ai getti di ghisa grigia 68 c) 30,2 0,013 a) 11 d) 3,8 5,1 b) 8 3,1 64,3 d) Stime economico Denmark 2012 2013 Finland 2012 2013 France c) Germany 39,7 40,8 36,5 35,0 4,5 2012 2013 2012 2013 Hungary 2012 2013 Italy 2012 2013 Lithuania 2012 2013 Netherlands 2012 2013 Norway 2012 2013 Poland 2012 2013 Portugal 2012 2013 Slovenia 2012 2013 Spain 2012 2013 Sweden 2012 2013 Switzerland 2012 2013 Turkey 2012 2013 United Kingdom 2012 2013 a) Compreso nella voce 8 TOTALE 2012 2013 8 Altri getti Czech Republic 7 Mezzi di trasporto 2012 2013 6 Meccanica Croatia 5 Cilindri 2012 2013 4 Lingottiere e placche Belgium 3 Componenti per edilizia ed elettrodomestici 2012 2013 2 Tubi di drenaggio e raccordi Anni Austria 1 Tubi a pressione e raccordi Paese PRODUZIONE DI GETTI DI GHISA GRIGIA PER I PRINCIPALI MERCATI DI DESTINAZIONE 15 10 15,2 a) a) a) a) 4,7 4,3 a) 87,9 a) 82,6 a) a) a) a) b) b) b) 71,1 b) 61,6 1,4 a) a) 10,7 13,7 7,2 2,2 3,5 34,0 179,4 170 13,6 8,4 203,6 195,5 a) 560,1 a) 522 29,7 23,5 299,4 342,3 5,1 6,6 292,7 286,9 1.590,60 1.631,70 14,7 2,3 166,5 178 1,2 0,003 73,4 70,5 242 227,8 4,7 5 78,7 93,4 24,6 19,3 657,6 635,5 2392,7 2381,5 49,1 30,8 626,4 689,0 0,0 1,8 1,7 13,5 13,6 10,9 10,8 0,8 1,1 0,2 0,1 2,8 2,4 2,9 2,5 27,5 26,5 1,6 1,5 10 10 14,5 13,5 65 55 10,5 10,3 180 180 32 29,5 240,0 250,0 47 45 60 55 22,5 21,4 b) Compreso nella voce 3 20 20 1,5 1,3 20 20 c) Include getti di ghisa malleabile e sferoidale 69 700,0 35,0 33,0 100,2 77,5 328,6 321,3 153,9 163 16,2 15,9 610,0 600,0 128 121 Fonte: CAEF Industria Fusoria 5/2014 economico PRODUZIONE DI GETTI DI GHISA DUTTILE PER I PRINCIPALI MERCATI DI DESTINAZIONE Paese Anni Austria 2012 2013 Belgium 2012 2013 Croatia 2012 2013 Czech Republic 2012 2013 Denmark 2012 2013 Finland 2012 2013 France 2012 2013 Germany 2012 2013 Hungary 2012 2013 Italy 2012 2013 Lithuania 2012 2013 Netherlands 2012 2013 Norway 2012 2013 Poland 2012 2013 Portugal 2012 2013 Slovenia 2012 2013 Spain 2012 2013 Sweden 2012 2013 Switzerland 2012 2013 Turkey 2012 2013 United Kingdom 2012 2013 1 2 3 4 Tubi a Pressione e raccordi Meccanica Mezzi di trasporto Altri getti 93,0 98,9 6,4 5,8 8,6 58,1 60,0 a) a) a) a) 58,1 54,3 21,3 21,9 28,3 25,7 547,5 491,4 16,3 13 219,5 213,2 16 15,1 199,6 183,7 679,8 671,4 14,7 20,1 119,4 104,6 20,1 20,6 1,1 0,05 447,8 493,8 449 409,2 19,8 15,5 38,4 37 675,7 703,1 1.708 1.602,2 31 33,1 416,8 387,6 16,2 16,5 36,3 37,1 0,6 4,2 1,5 60,9 58,3 8,7 6,3 70 110 6,6 6,2 110 90 49,5 44,8 250 250 93,5 85 72 50 41,4 39 a) Compreso nella voce 4 Industria Fusoria 5/2014 TOTALE b) b) 11 73,8 66,7 24,9 34,9 580,7 579,7 51,1 44,9 29,7 29,6 510,0 508,0 194,3 178,1 Fonte: CAEF 70 economico PRODUZIONE DI GETTI DI ACCIAIO Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom TOTALE 2009 19,8 28,1 2010 16,1 31,3 2011 18,6 33,6 2012 17,3 31,5 97,4 57,9 94 94,9 30,6 0,2 95 9,4 59,5 182,4 5,7 64,3 14,7 85,3 192,1 5,9 64,1 17 108,9 217,5 6 73,7 15,6 102,2 215,4 3,5 72,2 13,9 80,7 207,6 5 69,7 2,7 3 67,4 7,3 6,1 71,5 18,1 1,8 124 67,2 833,8 3,7 71,4 8,5 35,2 77,2 22,8 1,9 152 76 1018,0 3 2,5 55 7,6 31,4 75,3 20,4 1,8 135 64 895,7 7,5 27,9 65,2 15,3 1,8 98 56 741,0 2013 a) 8 33,9 76,1 23,4 2 140 74 913,0 a) Stime a) a) Fonte: CAEF PRODUZIONE DI GETTI NON FERROSI Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom TOTALE CAEF Romania Russia Slovakia Ukraine 2009 104,8 2,6 13,0 58,4 2010 138 1,3 13,0 77,6 4,4 11,6 332,6 929,8 94,5 868,2 6,9 246,2 667 85,6 666 6,2 200 27,1 23,7 101,6 38,3 17,7 122 94,9 2.482,0 40,2 30,2 a) 8,6 263,4 29,1 30,7 117,7 47,3 24,2 149 116,5 3.257,5 c) a) 35,3 500,0 45,0 2011 149,1 1,2 13 94,3 4,7 7,8 371,8 991,2 105,2 978,3 7 279,2 24,4 34,9 132,4 57,2 24,4 170,5 135,1 3.581,7 51,8 - 2012 142,4 0,8 13 92 c) 2013 131,6 1,7 20 95 6,9 362,3 987,8 102,6 844,3 c) 5,6 b) a) 29,2 33,4 133,4 55 21,6 185 124 3.139,3 a) 7,6 328,9 1.025,70 104,6 825,4 6,5 358,3 30,6 38,8 131,3 56,9 10,4 300 123,1 3.596,4 b) a) 57,8 473,0 46,0 Fonte: CAEF 71 Industria Fusoria 5/2014 economico PRODUZIONE DI GETTI DI ALLUMINIO Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom 2009 87.698 - 2010 116.061 - 2011 129.438 - 3.612 540.444 80.101 549.400 4.058 15.800 18.144 24.600 14.613 96.300 78.000 4.028 797.690 89.112 730.702 6.765 237.475 15.950 4.032 843.745 99.412 833.000 5.695 40.800 20.826 145.000 111.000 32.500 20.410 123.500 95.000 2012 123.865 - 3.619 324.509 846.800 96.128 717.213 2013 125.768 19.781 2.966 290.721 885.661 98.291 695.697 a) 5.575 18.940 29.435 6.474 340.000 20.014 35.521 37.800 17.970 157.000 101.000 35.700 15.646 270.000 101.500 a) Produzione totale Getti in leghe leggere (Alluminio + Magnesio) Fonte: CAEF PRODUZIONE DI GETTI DI ZINCO Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom TOTALE a) Stime 2009 10.191 530 2010 14.130 329 2011 13.717 341 2010 12.871 2012 30 2.000 260 19.513 31.372 3.738 49.000 257 23.669 36.569 3.738 60.760 480 2.079 8.084 4.000 1.308 13.200 6.200 149.955 13.800 450 2.443 9.293 3.500 1.552 13.500 8.000 191.990 b) 14.628 476 2.910 9.056 3.600 1.436 12.500 8.600 209.593 b) Dato revisionato Industria Fusoria 5/2014 222 22.628 49.969 3.710 63.800 b) 259 20.064 47.891 4.367 56.846 a) 1.027 2.250 8.639 4.300 1.235 14.000 8.500 182.249 b) 258 17.765 55.142 3.798 59.120 8.000 1.073 2.650 8.288 6.500 496 16.000 7.900 187.020 a) Fonte: CAEF 72 economico PRODUZIONE DI GETTI DI MAGNESIO Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom 2009 4.676 - 2010 5.365 - 2011 5.937 - 19.859 221 6.700 495 1.300 100 2.000 14.859 121 6.800 4.140 - 14.890 516 6.850 - 1.700 - 2.200 - 3.000 3.500 2012 5.687 2013 16.444 189 6.790 16.371 331 6.729 420 1 2.600 1.400 3.500 3.400 Fonte: CAEF PRODUZIONE DI GETTI DI BRONZO, OTTONE E ALTRE LEGHE DI RAME Paesi Austria Belgium Croatia Czech Republic Denmark Finland France Germany Hungary Italy Lithuania Netherlands Norway Poland Portugal Slovenia Spain Sweden Switzerland Turkey United Kindom TOTALE a) Stimato 2009 2.203 5.498 2010 2.266 c) 12.227 913 3.908 19.420 80.715 1.289 69.000 3.052 18.818 65.396 1.442 59.940 2.177 10.800 2.976 6.791 8.400 1.807 12.400 8.000 209.700 2011 c) 1.821 7.935 12.664 1.021 7.766 9.600 2.233 12.000 9.500 254.278 b) Solo 2 fonderie - Nessuna raccolta dati 14.241 1.273 3.575 19.964 82.517 1.293 73.830 1.274 8.411 8.470 1.582 9.664 10.600 2.127 13.000 11.000 262.821 2012 c) 14.506 2013 c) 3.008 17.688 76.640 1.745 62.727 164 14.000 4.346 17.618 68.523 2.333 63.122 b) a) 9.206 1.052 11.760 10.300 2.347 14.000 10.000 234.979 ac) 6.000 9.502 598 11.756 10.300 1.207 14.000 9.200 232.669 b) a) c) Brozo e zinco Fonte: CAEF 73 Industria Fusoria 5/2014 eco no mi G. Strimone ico om on nomico eco ec o c economico Risparmiare migliorando il comfort aziendale I Vantaggi dell’illuminazione a LED Le nostre aziende, oggi, stanno attraversando un periodo di cambiamento a causa di un mercato sempre più competitivo e costi fissi con una sempre maggiore incidenza. L’aumento continuo del costo dell’energia elettrica, ad oggi più alto del 25% rispetto alla media europea, rappresenta un ostacolo allo sviluppo dell’industria italiana; per ridurre il divario di competitività tra l’Italia e il resto del mondo (USA e Cina godono di costi energetici ben inferiori a quelli europei) bisogna necessariamente puntare all’Efficienza Energetica senza intaccare la qualità del prodotto/servizio offerto. Esistono svariati interventi per ridurre la dipendenza energetica, finora abbiamo affrontato il tema del recupero termico dai fumi, prodotti da forni fusori, per la produzione di energia elettrica (Turbine ORC) e la produzione combinata di energia elettrica e termica/frigorifera mediante motore endotermico alimentato da gas metano (Co-generazione): oggi ci vogliamo soffermare sull’illuminazione a LED. Per molte imprese il consumo energetico per l’alimentazione dell’impianto di illuminazione, incide Industria Fusoria 5/2014 sulla spesa globale per pochi punti percentuali ma la media nazionale si attesta al 15/20%. Il risparmio energetico ottenibile con le tecnologie più efficienti, mantenendo i requisiti di illuminamento presenti prima dell’intervento, arriva a toccare l’80% a valle della sostituzione di lampade ad incandescenza e del 50 60% rispetto alle lampade a fluorescenza. Ma i vantaggi non finisco qui, infatti ci sono come minimo altre 5 valide motivazioni che dovrebbero spingerci al relamping: • le lampade a LED hanno una vita utile garantita superiore alle 50.000 ore di utilizzo: ben superiore alle 5.000/6.000 ore delle lampade ad incandescenza ed alle 10.000/15.000 ore di quelle a fluorescenza, tutto questo si traduce in una drastica diminuzione di costi e tempi di manutenzione; • le lampade a LED non contengono alcun elemento nocivo: al contrario nelle lampade a fluorescenza sono presenti elementi come il mercurio estremamente dannosi per ambiente e per l’uomo; • la resa cromatica della luce emessa può essere completamente customizzata: questo è fondamentale per processi produttivi dove la distinzione dei colori, da parte dell’operatore, è indice di miglioramento qualitativo; • la tecnologia LED non risente affatto, in termini di qualità della luce che di vita utile del prodotto, della continua accensione e spegnimento: inoltre al- 76 l’accensione il prodotto emette la massima intensità; • con il relamping si migliora la qualità della vita anche agli operatori impiegati nel ciclo produttivo o negli uffici: non vi è alcuna emissione di raggi UV e alcuna creazione di campi magnetici. Per venire incontro alle necessità del Cliente cioè, evitare qualsiasi tipo di esborso economico e godere dal principio dei risparmi generati dal nuovo impianto, Universal Sun offre formule contrattuali come il noleggio operativo dei corpi illuminanti. Usufruendo di questa formula, il Cliente sostituirà le attuali sorgenti luminose con corpi a tecnologia LED e pagherà un canone annuale, durata e canone saranno calcolati al fine di garantire al Cliente un risparmio rispetto alla situazione as-is, una qualità illuminotecnica migliore ed un costo di manutenzione nullo in quanto sarà a carico di Universal Sun. Con progetti simili Universal Sun dimostra quotidianamente di aver le capacità di trasformare un problema in un vantaggio competitivo. Insieme a voi determinati nella crescita e nell’innovazione al servizio della qualità che richiedete F.LLI MAZZON S.p.A. Via Vicenza, 72 - 36015 Schio (VI) ITALY - Ph. +39.0.445.678000 - Fax +39.0.445.678001 - [email protected] - www.mazzon.eu Contatto diretto: [email protected] ic tecnico o I. Aguirre – A. Velasco J. Talamantes – R. Colas nic t ec n t ec o tecnico Effetto del grafene usato come riempitivo nel legante organico durante il processo Cold Box Introduzione Attualmente, l’industria automobilistica cerca di produrre veicoli più efficienti; quindi, un componente importante come il motore non sfugge a questa regola. Perciò, è necessaria l’esistenza di una progettazione più complessa per testate o blocchi, e di conseguenza per anime in sabbia più complesse. Uno dei processi più utilizzati per la fabbricazione di anime in sabbia è basato su un miscuglio di polvere di silice e legante organico, chiamato processo Cold Box (CB) |1| |2|. Il metallo fuso viene colato in stampi che ricalcano la forma dei blocchi e/o delle testate. Gli stampi creano l’esterno del getto; tuttavia, per formare le cavità all’interno degli stampi, vengono usati componenti chiamati anime in sabbia. Esse sono fatte di sabbia e resina. La resina lega la sabbia. Le cavità possono essere quelle di passaggio di acqua od olio, ma anche di aspirazione e scarico. Un fattore importante di cui tenere conto è la fase di espulsione, poiché la sabbia delle anime deve essere rimossa dopo la solidificazione del metallo, ed è necessario evitare l’intrappolamento di sabbia residua nella cavità |3|. Cavità complesse rendono difficile la rimozione di queste anime, portando a costi di produzio- Industria Fusoria 5/2014 ne alti e a ritardi dovuti ad ulteriori problemi di rifinitura. La trasmissione del calore è importante, perché il legante che copre la sabbia deve essere totalmente o parzialmente bruciato durante la colata, usando metallo a 700°C, considerando che la sabbia rappresenta il 99% e il legante l’1% dell’anima |4|. In base alla letteratura |5|, la polvere di silice ha una conduttività termica di 0,15-0,25 W/mK, che è un valore molto basso, e che quindi rende difficile la combustione del legante, mentre il legante stesso ha una conduttività di 0,03 W/mK. È noto che alcuni nanomateriali hanno una conduttività termica alta, e la loro aggiunta al legante può aiutare la formazione di un materiale na- Uno dei processi utilizzati più frequentemente per la fabbricazione di anime in sabbia è basato su miscele di polvere di silice e legante organico, ed è conosciuto come processo Cold Box (CB). Questo legante è un poliuretano. È ben noto che la maggior parte dei polimeri possono essere arricchiti con nanoparticelle per migliorare determinate proprietà, in questo articolo sono state effettuate molte prove per arricchire una matri- 80 nocomposito con proprietà termiche migliori, per assicurare la degradazione del legante, facilitare la rimozione dell’anima, migliorare la sterratura meccanica, ed aumentare la durezza dell’anima |6|. Questo articolo presenta l’utilizzo di nanopiastrine di carbonio (grafene) come riempitivo nel processo Cold Box, allo scopo di dimostrarne la fattibilità. Procedura sperimentale Le resine utilizzate per realizzare il poliuretano legante sono formate da due parti: Parte A e Parte B. la Parte A è composta principalmente da resina fenolo formaldeide e solventi a base di ce poliuretanica con il grafene per ottenere un legante nanocomposito. Tale legante può migliorare la resistenza meccanica e la conduttività termica delle anime in sabbia. La dispersione delle nanoparticelle è stata effettuata tramite un sonicatore a punta di corno. In più, sono state effettuate prove di deformazione a caldo, termogravimetrie, FT-IR e microscopia elettronica a scansione, per identificare la morfologia delle nanoparticelle. tecnico Mezzo di dispersione Componente A Contenuto di grafene (% in peso) 0,0 0,5 1,0 1,5 Tab. 1 – Tenori di grafene. petrolio, mentre la Parte B è composta da metilen difenil diisocianato, chiamato comunemente MDI, e solventi a base di petrolio. Queste due parti vengono mescolate con la polvere di silice, e infine la reazione di polimerizzazione viene catalizzata da un’ammina ternaria per ottenere le anime o gli stampi. Le nanopiastrine di carbonio (grafene) sono state usate dopo essere state ricevute dalla Nanomaterials S. A. de C. V., e disperse nella resina della Parte A (fenolo formaldeide) per un’ora, usando un sonicatore a punta di corno Misonix S 4000 in un bagno di acqua fredda, per prevenire un innalzamento della temperatura del campione. Le dispersioni con differenti contenuti di grafene sono state eseguite come da Tab 1. La stabilizzazione termica della resina è stata valutata in termogravimetria con un’attrezzatura Shimadzu TGA-50 dalla temperatura ambiente fino a 900°C, in un’atmosfera di argon e una velocità di riscaldamento di 20°C/min, mentre l’interazione tra le nanoparticelle e la resina è stata determinata usando uno spettrometro Perkin Elmer Spectrum 100 FT-IR, con un intervallo di scansione compreso tra 1/4000 e 1/400, e 4 scansioni. Le proprietà meccaniche delle anime in sabbia, come la vita operativa e la durezza sono state esaminate |7| in base agli standard AFS 3186-00-S e AFS 3301-00-S. La vita operativa è definita come la vita utile della miscela (sabbia+legante), ad esempio è il tempo durante il quale la miscela può rimanere nel suo contenitore e produrre ancora anime in base alle specifiche Fig. 1 - Provino in sabbia a forma di osso per cani (AFS 3315-00-S) utilizzato per la quantificazione delle proprietà meccaniche. date prima di cristallizzarsi. La durezza è intesa come la resistenza meccanica che un’anima può sviluppare dopo che è uscita dal macchinario dopo la fase di cristallizzazione. Sono stati fabbricati provini a forma di osso per cani (Fig. 1, provini posti all’interno di un soffiatore Georg Fisher 373MDI per le prove meccaniche). Sono state effettuate prove di deformazione a caldo in base alla norma AFS 3326-00-S. Per questa prova, molte bacchetteprovino (11,47x2,54X0,63 cm) sono state fabbricate, Fig. 2, e successivamente testate con un apparecchio Simpson Gerosa modello 4212. In più, grazie alle prove di deformazione a caldo, è stato possibile conoscere i valori di deformazione massima e tempo di frattura, che sono valori chiave durante la colata, poiché di norma sono coinvolti nei difetti di fusione come quelli da parete sottile, o da rottura di anime, che portano a produrre componenti non accettabili. La morfologia del grafene è stata analizzata con un microscopio elettronico a scansione FEI Nano SEM 200. Fig. 2 - Provini con differenti contenuti di grafene utilizzati per le prove di deformazione a caldo. 81 Industria Fusoria 5/2014 Carico di rottura (MPa) tecnico Vita utile (h) eccitazione meccanica Fig. 3 - Immagine al microscopio elettronico a scansione della morfologia del grafene. Risultati e discussione La morfologia del grafene usato in questo articolo è illustrata in Fig. 3, dove si può vedere la morfologia caratteristica della piastrina, ma è anche importante notare come sia agglomerato a causa della presenza di alte forze di Van der Waals, caratteristica comune ai nanomateriali a causa della loro grande tensione superficiale. Quindi, il processo di dispersione gioca un ruolo molto importante nelle proprietà finali del nanocomposito. sonicazione Fig. 4 - Effetto della tecnica di dispersione sulla vita utile; entrambi i test sono stati effettuati con un tempo di dispersione di 1 ora. preparato un campione tramite eccitazione meccanica, e un altro campione con la stessa quantità di grafene disperso per sonicazione, entrambi trattati per un’ora. I risultati sono mostrati in Fig.4. In base a questo grafico, quando la dispersione avviene per sonicazione la vita lavorativa aumenta rispetto allo standard, e quando il campione subisce dispersione tramite eccitazione meccanica, la vita lavorativa è minore di quella ottenuta tramite sonicazione, ma è sempre migliore dello standard. Questi risultati coincidono con quelli riportati da Cheng et al. (8), che suggeriscono che la sonicazione è il miglior processo per migliorare la dispersione delle nanoparticelle. Quindi, entrambe le tecniche di dispersione possono essere accettabili, ma per questo articolo tutte le prove sono state condotte usando la sonicazione, poiché consente di ottenere proprietà meccaniche migliori. Ci sono molti tentativi di ottenere una buona dispersione in diversi solventi organici, ed è noto che non tutti i solventi sono adatti ad ottenere una dispersione efficiente ed omogenea |9|. La Fig.5 mostra che la compatibilità tra le nanoparticelle e i % in peso Per conoscere gli effetti della tecnica di dispersione, è stato riferimento temperatura (°C) percentuale in peso di grafene Fig. 5 - Precipitazione del grafene in funzione del tempo. Industria Fusoria 5/2014 Fig. 6 - analisi termogravimetrica per le varie miscele. 82 trasmissione Carico di rottura (MPa) tecnico numero d’onda (cm-1) Vita utile (h) percentuale in peso di grafene percentuale in peso di grafene Fig. 7 - Risultati dell’analisi FT-IR per le varie miscele. Carico di rottura (MPa) Carico di rottura (MPa) Fig. 8 - Vita utile iniziale e dopo un’ora con diversi contenuti di grafene. Contenuto di grafene (% in peso) Tempo (h) tempo (h) percentuale in peso di grafene Fig. 9 - Aumento della durezza iniziale, dopo un’ora e dopo 2 ore, con diversi contenuti mezzi di dispersione (fenolo formaldeide) è adeguata. La separazione inizia dopo 12 ore, ed è più evidente dopo 24 ore (Fig. 5), perciò è consigliabile utilizzare il composto prima della precipitazione, per assicurare l’ottenimento di proprietà meccaniche migliori, anche per questo articolo il campione disperso è stato utilizzato immediatamente dopo la fase di dispersione. Dopo la sonicazione è stata valutata la stabilizzazione termica, e i risultati sono illustrati in Fig. 6. Si può notare che tutte le miscele hanno lo stesso comportamento, e all’aumentare del contenuto di grafene migliora anche la stabilità. Tra 100°C e 160°C tende ad esserci un improvviso cambio di pendenza, a causa delle perdite di solvente con minor Fig. 10 - Effetto del contenuto di grafene in tempi diversi sulla resistenza a deformazione. peso molecolare. In base alle analisi di spettroscopia ad infrarossi (FT-IR) mostrate in Fig. 7, è possibile supporre che le nanoparticelle non abbiano interazioni chimiche con la matrice polimerica, perché lo stesso segnale viene ottenuto dalle diverse miscele, a parte una lieve differenza di trasmissione. Quest’ultima è prevista, perché il campione con il filler agisce come impurità, che complica la trasmissione della luce attraverso il campione stesso. Il risultato sulla vita lavorativa è mostrato in Fig. 8 suggerisce che la resistenza a trazione aumenta all’aumentare del contenuto di grafene. Quando tale contenuto raggiunge l’1,5% in peso l’aumento della resistenza a trazione subisce un rallentamento rispetto a quando si ha solo l’1,0% in pe- 83 so. Tra l’inizio della dispersione e il raggiungimento dell’1% in peso si ha un aumento del 17% della resistenza a trazione, e dopo un’ora si ha un miglioramento del 9%. La durezza, Fig. 9, mostra un andamento simile, e si osserva che la resistenza a trazione migliora all’aumentare del contenuto di grafene. Si nota anche che un contenuto dell’1,5% di grafene porta a risultati simili a quelli di un contenuto dell’1%. La resistenza a trazione all’inizio e all’1% in peso aumenta del 21%, e dopo 2 ore aumenta del 10%. È importante considerare che tutte le curve hanno la stessa tendenza, ad esempio la resistenza a trazione aumenta col tempo. La Fig. 10 mostra in maniera Industria Fusoria 5/2014 D max (mm) Deformazione (mm) tecnico Tempo (s) Contenuto di grafene (% in peso) percentuale in peso di grafene Fig. 11 - Deformazione a caldo per le varie miscele. Ft (s) t D ,ax (s) Fig. 12 - Effetto del grafene sulla deformazione massima (Dmax). Contenuto di grafene (% in peso) Contenuto di grafene (% in peso) Fig. 13 - Effetto del grafene sul tempo di deformazione massima (tDmax). più evidente l’effetto del grafene sullo sviluppo della durezza, ed è molto chiaro che le proprietà meccaniche hanno un forte legame col contenuto di grafene. Si nota che la resistenza alla trazione istantanea ha una riduzione quando il contenuto di grafene è all’1,5% in peso, mentre lo sviluppo della durezza a 1 e 2 ore mostra un andamento simile anche col grafene all’1,5% in peso, ed è evidente che l’incorporazione del grafene migliora le proprietà meccaniche delle anime in sabbia. Molti autori ritengono che il miglioramento meccanico possa essere accentuato grazie a nanoparticelle che agiscono come estensori di catene polimeriche |10, 11, 12|. Industria Fusoria 5/2014 Fig. 14 - Effetto del grafene sul tempo di rottura. Per conoscere la deformazione delle anime in sabbia ad alta temperatura durante la colata, sono stati svolti test di deformazione a caldo, i cui risultati sono illustrati in Fig. 11. È evidente che le anime senza grafene presentano una deformazione più elevata (linea blu), e il tempo di rottura è più elevato rispetto alle anime con nanoparticelle. In base alla Fig. 12, la deformazione massima tende a diminuire all’aumentare del contenuto di grafene, il che è piuttosto promettente, essendo questa caratteristica molto importante in fonderia. Si può osservare che la deformazione massima può essere ridotta del 20% immettendo l’1,5% in peso di grafene. 84 Il confronto tra il tempo di massima deformazione (tDmax) e il contenuto di nanoparticelle è illustrato in Fig. 13; il tempo si riduce all’aumentare del contenuto di grafene. Poi, per l’anima di riferimento (senza nanoparticelle) il tempo di deformazione massima è di 11 secondi; le anime con contenuto di grafene compreso tra lo 0,5 e l’1,0% in peso hanno un tempo di deformazione massima pari a 8 secondi, mentre con una percentuale dell’1,5% in peso, il tempo è di 10 secondi. È stato analizzato anche il tempo di rottura, vedi Fig. 14; si può notare che con un contenuto di grafene dell’1,0% in peso tale tempo presenta il suo valore minimo. tecnico Conclusione In base a questi risultati è possibile stabilire le seguenti conclusioni: • È stato possibile creare un legante composito tra le nanopiastrine di carbonio e le resine fenolico-uretaniche. • Esso deve essere utilizzato entro 12 ore dalla preparazione. • Le proprietà meccaniche so- no state migliorate con un contenuto di grafene minore o uguale all’1,5% in peso. • La deformazione a caldo delle animo può essere ridotta del 20% usando l’1,5% in peso di grafene. • All’aumentare del contenuto di grafene la stabilità termica dell’anima aumenta leggermente rispetto al valore di riferimento. |1| Carey P.R., “Sand/Binder/Preparation & Core Making”, Foundry Management & Technology 132, 2004. |2| Henry C, Showman R., Wandtke G., “Variables affecting aluminum casting shake out of cold box cores”, Modern Casting 89, 1999. |3| Feikus F.J, “Core Manufacturing”, Hydro Aluminum, 2006. |4| Paul R.Carey, “Practical aspects of resin binder processes”, Ashland Chemical Co, Columbus OH, Marzo 1995. |5| U.S. Department of Transportation, “Foundry Sand Facts for Civil Engineers”, Environmental protection agency, 2004. |6| Winey K.I., Vaia R.A., “Polymer nanocomposites”, MRS Bull 2007, 32, 314. |7| American Foundry Society, “Mold & Core Test Handbook”, 3d Ed, 2001. • Il tempo di rottura per deformazione a caldo si riduce all’aumentare del contenuto di grafene fino all’1,0% in peso. Articolo presentato nell’aprile 2012 al Congresso mondiale di fonderia di Monterrey (Messico), organizzato sotto l’egida del WFO. |8| Cheng O., Gregan E„ Debnath S., Byrne H., “Ultrasound-Assisted SWNTs Dispersion: Effects of Sonication Parameters and Solvent Properties”, Dublin Institute of Technology, 2010. |9| Park 5., An J., Jung I., Piner R. D., An S., Ruoff R. S., “Colloidal Suspensions of Highly Reduced Graphène Oxide in a Wide Variety of Organic Solvents”, Nano Lett 9, 2009,1593-1597. |10| Kim H., Abdala A., Macosko C., “GraphènePolymer Nanocomposites”, Macromolecules 43, 2010, 6515-6530. |11| Kim H., Miura Y., Macosko C., “GraphènePolyurethane Nanocomposites for lmproved Gas Barrier and Electrical Conductivity”, Chem. Mater. 22, 2010, 3441-3450. |12| Si Y., Samulski E., “Synthesis of Water Soluble Graphène”, Nano lett 8, 2008,1676-1682. 85 Industria Fusoria 5/2014 Forni ad induzione ad alta efficienza energetica Il mondo ruota intorno a nuovi mercati, nuovi obiettivi, nuove sfide. E ABP Induction gira sempre più velocemente: con la passione ardente per l’induzione e l’automazione, la tecnologia più moderna e un’assistenza individuale. Come specialista di tutto ciò che ruota intorno alle attività di colata e fucinatura, fusione e formatura, garantiamo che potete raggiungere nuovi orizzonti in ogni momento e in ogni parte del mondo. Benvenuti a una nuova giornata di successo! ABP Induction Systems GmbH Kanalstraße 25 – 44147 Dortmund GERMANY Phone: + 49 231 997-0 Fax: + 49 231 997-24 67 [email protected] - www.abpinduction.com Fontanot Rappresentanze Industriali Strada Comunale delle Corti 54/25 – 31100 Treviso - ITALY Phone: + 39 0422 306971 - Fax: + 39 178 220 9869 Mob. + 39 348 353 9555 [email protected] - www.fontanot.eu ASSISTENZA — MANUTENZIONE — REVAMPING — RICAMBI per ogni tipo di forno ed impianto ad induzione Aggiungete Valore con Foseco Siamo orgogliosi di offrire la gamma più completa di soluzioni per fonderia disponibili. ,CGÏKCPA?RGÏCQGECLRGÏBGÏMEEGÏGJÏD?RRMÏBGÏ?TCPCÏGÏNPMBMRRGÏKGEJGMPGÏLMLÏQGELGÍÏA?Ï nulla senza la certezza delle forniture. Ecco perché possiamo garantire il supporto necessario sempre disponibile, soprattutto quando più ne avete bisogno. E, sulla base dell’accreditamento ISO, siete certi di una AMJJ?@MP?XGMLCÏQCKNPCÏ?DÍÏB?@GJCÏCÏPC?RRGT? Quindi, sfruttate appieno il vostro potenziale: Aggiungete Valore con Foseco. + Collaborazione + Tecnologia globale - a livello locale + Soluzioni creative, innovative + Assistenza di esperti + DÍÏB?@GJGR¦ + Leadership nella competenza +39 02 9498191 [email protected] www.foseco.it SIDERMETAL S.p.A. - Via Europa, 50 - 25040 Camignone di Passirano (BS) Tel. 030 654579 - Fax 030 654194 - E-mail: [email protected] - www.sidermetal.it t tecnico nic t ec n ic ec o tecnic o o Congresso 2014 dell’American Foundry Society La 118a edizione dell’annuale conferenza della American Foundry Society si è svolta quest’anno nel contesto della città di Schaumburg, vivace centro del Nord Est Illinois, nonché sede storica della AFS stessa. Gli atti del convegno dell’AFS sono tra le più importanti pubblicazioni in ambito dell’industria fusoria. Queste includono ricerche scientifiche, accademiche e arti- coli tecnici basati sulle ricerche effettuate in aziende del settore, fonderie e altre fonti vicine all’industria fusoria. Gli ultimi sviluppi dello stato dell’arte delle tecnologie relative all’alluminio e le leghe leggere, la ghisa, le leghe di Acciaio, le tecniche di fusione e gestione della fonderia, i sistemi Lost Foam, i metodi e materiali per le fusioni e l’inquinamento, la salute e la sicurezza dell’ambiente di fonderia verranno presentati in questo piccolo estratto. L’elevato livello delle ricerche riportate conferma l’importanza di questo convegno, che richiama ricercatori da ogni parte del pianeta, con l’intento di migliorare l’efficienza delle fonderie da ogni punto di vista. Di seguito vengono riportate alcune delle memorie più importanti tra quelle presenti negli atti ufficiali del convegno. Al termine della maggior parte degli abstract appaiono le parole chiave, o Keywords, queste servono per una migliore interpretazione del titolo, senza doversi soffermare a leggere tutta l’introduzione dell’articolo. L’utilizzo delle parole chiave permette la cernita più veloce soprattutto quando si analizzano i grandi database online, permettendo di comprendere in poche parole qualche informazione in più del solo titolo. In questo breve estratto degli atti del convegno vengono portate da esempio. Ricordiamo ai lettori che i testi integrali degli articoli pubblicati, così come quelli degli anni precedenti, sono disponibili in lingua originali richiedendoli a: [email protected] La Rassegna è curata dall’ing. Francesco Calosso che ringraziamo per la collaborazione. Industria Fusoria 5/2014 90 tecnico Ritiri, alimentazioni e progettazione dei canali di risalita G.K.Sigworth GKS Engineering Services, Dunedin, Florida Memoria N. 14-002 Le fusioni di Alluminio sono solitamente soggette a una variazione in volume del 5-7 percento durante la solidificazione. Per produrre Fusioni sane, di alta qualità è necessario pro- Colata a versamento diretto di una pala da turbina in A356 F. Chiesa, N. Giguère, D. Levasseur Centro di Metallurgia del Québec, Troi-Rivières, Québec B. Duchesne Memoria N. 14-003 In questo articolo si confrontano il getto in sabbia di una pala per turbina idraulica in Alluminio A356 lunga 930mm utilizzando il metodo tradizionale di riempimento Canale-alimentatore-ingresso, con il metodo del versamento diretto, dove il metallo viene colato direttamente Ottimizzazione delle proprietà meccaniche delle leghe di alluminio con barre di prova colate separatamente C.J. Chen, D. Schwam, D. Neff Case Western Reserve University, Cleveland, Ohio Memoria N. 14-028 L’influenza dei processi di pulizia dei metalli (degassaggio, filtrazione) è stata analizzata nella fase I. Il presente lavoro (fase II) ha come focus l’ottimizzazione delle proprietà meccaniche a trazione attraverso la raffinazione del grano, la modifica della microstruttura ed i trattamenti termici. Sono stati preparati quattro stampi. Uno stampo in gettare lo stampo per permettere l’alimentazione del metallo nel getto mentre sta solidificando. Il processo di alimentazione e la progettazione del sistema di risalita è complicato dalla elevata conduttività dell’alluminio. Nella fusione in sabbia le differenze di temperatura nel getto sono di alcuni gradi, mentre l’intervallo di solidificazione della lega è tra i 25°C (77F) e 125°C(257F). Inoltre per capire completamente il processo di alimentazione, si deve considerare le proprietà della sospensione del semisolido nel fuso. I principi dell’ingegneria per la progettazione di stampi e di canali di risalita per l’alluminio sono analizzati e confrontati con quelli offerti in precedenza per i getti in acciaio. Diversi approcci alla progetazione dei canali di risalita sono analizzati e confrontati. Parole chiave: Ritiro di solidificazione, Modulo di solidificazione, alimentatori, Progettazione dei “Riser, Lunghezza degli alimentatori”. nella cavità dello stampo utilizzando speciali filtri ceramici. I parametri di colata come la temperatura di versamento ed il tempo di colata sono confrontati con i valori delle proprietà metallurgiche dell’intero volume del getto ottenuto: Il livello di porosità e la distanza dei bracci delle dendriti secondarie (SDAS) sono state misurate in 13 posizioni diverse del getto. È risultato che il trattamento T6 standard comporta un eccessivo ammontare di distorsioni; il problema è stato risolto applicando un trattamento termico in cui la temperatura di soluzione è stata ridotta da 540°C (1004F) a 450°C (842F). Campioni per la prova di Trazione sono stati estratti dalle pale e sono stati misurati il carico massimo e l’allungamento a rottura. È stato verificato come il trattamento termico modificato ha permesso di raggiungere le proprietà minime richieste di 140 MPa (20ksi) per il carico di snervamento minimo ed il 2% di allungamento. Se le caratteristiche metallurgiche sono simili per i due tipi di riempimento, la tecnologia del versamento diretto presenta uno stampo decisamente più semplice in una cassa più ridotta, incrementando la resa ed eliminando virtualmente i costi di finitura. Parole chiave: Alluminio, Colata in sabbia, versamento diretto, distorsione, trattamento termico. sabbia ed uno stampo permanente per barre di prova (Stampo Stahl ASTM B-108), sono largamente utilizzati nelle fonderie, ma questi sono ancora influenzati dalla microporosità e dà prestazioni meccaniche non ottimali. Cercando di modificare le proprietà meccaniche a trazione è stato valutato uno stampo modificato con un ingresso a coltello piazzato tra gli alimentatori e la cavità della barra di prova, una cavità di filtrazione e dei riscaldatori (stampo CaseH). In aggiunta uno stampo a scalini è un metodo molto utile per valutare come la porosità e la distanza tra i bracci delle dendriti secondarie (SDAS) influenza le proprietà meccaniche. La lega di Alluminio A356 è stata preparata nel laboratorio di Fonderia della CWRU e nella Fonderia Commerciale A. La lega 319 è stata preparata nelle due fonderie commerciali A e B. Le barre ottenute dallo stampo Case H mostrano migliori proprietà tensili ed un indice di qualità migliore (Q) rispetto alle barre ottenute dallo stampo Stahl, grazie ad una migliore alimentazione. HIPpatura sui campioni prelevati dagli stampi a scalino mostrano una maggiore resistenza a trazione ed una resistenza a fatica migliorata rispetto a quelli non HIPpati, nelle condizioni di trattamento termico (T6per A356 e T7 per 319) per entrambi i trattamenti. Parole chiave: A356, 319, barre di prova in getti separati. 91 Industria Fusoria 5/2014 tecnico tecnico Parametri controllanti le proprietà all’impatto e i comportamenti a frattura di leghe base Al – 2% Cu E. Elgallad, A.M. Samuel, F.H. Samuel Università del Québec di Chicoutimi, Chicoutimi, QC, Canada H.W. Doty General Motors, Pontiac, Michigan Memoria N.14-033 Questo studio è stato eseguito per esaminare gli effetti di: trattamenti sul fuso, intermetallici ferrosi, indurimento ed elementi free-cutting, utilizzando addizioni di Sr,Ti, Zr, Fe, Mn, Ag, Proprietà alle alte temperature di leghe Al-Si-Cu-Mg per applicazioni automotive S.A. Alkahtani Collegio di Ingegneria, Salman bin Abdulaziz University, Al Kharj, Arabia Saudita A.M.A. Mohamed Qatar University, Doha Qatar; Suez University, Suez Egitto F.H. Samuel Università del Québec di Chicoutimi, Chicoutimi, QC, Canada Memoria N. 14-034 Caratterizzazione microstrutturale e simulazione termodinamica di leghe Al-Zn-Mg-Cu per getti R.D. Foley, M.D. David, J.A. Griffin, C.A. Monroe Università dell’Alabama di Birmingham, Birmingham, Alabama Memoria N. 14-069 Getti a cuneo sono stati prodotti utilizzando blocchi da 10 Kg di 6 leghe di alluminio AlZn-Mg-Cu. Sono state analizza- Industria Fusoria 5/2014 Sn e Bi sulle proprietà di resilienza e il comportamento a frattura di una lega per getti in Al-2%Cu - 1.3SI - 0,4%Mg per applicazioni automotive. Basandosi sulla resilienza e sulle tavole degli indici di qualità ottenute dalle corrispondenti proprietà tensili, si è notato che l’aggiunta di Zr produce un miglioramento significativo sulla resilienza in condizioni as-cast e trattate termicamente grazie alla sua azione di raffinamento del grano. Un’eccessivo quantitativo di ferro aumenta la precipitazione di particelle a scrittura cinese -Fe, così riducendo la resilienza. Il ruolo del Sr nel raffinamento della morfologia della fase -Fe migliora leggermente la duttilità e la tenacità. L’aggiunta di Sn incrementa la duttilità e la tenacità nelle condizioni as-cast come risultato dell’effetto ammorbidente delle fasi di Sn, inoltre la presenza di Bi nella forma di particelle fragili non disciolte riduce la proprietà nello stato as-cast. Queste particelle insieme alle interazioni Bi-Mg che diminuiscono l’ammontare di Mg libero per formare la fase indurente del Mg, sono responsabili delle riduzione delle proprietà meccaniche nella condizione di trattamento termico. Parole chiave: Leghe a base Al 2%Cu, fase intermetallica -Fe, aggiunta di alleganti, trattamenti termici, proprietà all’impatto, elementi free-cutting, interazioni Bi – Mg, tabelle dell’indice di qualità. Le leghe da fusione in alluminio hanno larghissime applicazioni per i componenti strutturali nell’industria automotive, aerospaziale e di ingegneria generale per la loro eccellente colabilità e la resistenza alla corrosione. Questo articolo vuole studiare le proprietà a trazione ad elevata temperatura di una lega da fusione Al-Si-Cu-Mg in presenza di Zr e Ni. Alle leghe è stato eseguito un trattamento di solubilizzazione seguito da invecchiamento artificiale a 190° C (374 F) per due ore. Le prove di trazione ad alta temperatura sono state eseguite a varie temperature. Microscopia ottica e micoranalisi al microscopio elettronico sono state utilizzate per studiare la microstruttura delle diverse fasi intermetalliche formate. Il risultato mostra che le fasi (Al, Si)3(Zr, Ti), Al3CuNi e Al9NiFe sono le più influenti nella microstruttura di leghe con aggiunta di Zr e Ni. Il risultato mostra anche che la resistenza a trazione di queste leghe diminuisce con l’aumento in temperatura. Parole chiave: Leghe Al-Si-CuMg da fusione, microstruttura, trattamento termico, alta temperatura, proprietà a trazione. te concentrazioni in zinco dall’8 al 15% in peso e rapporti Zn:Mg da 1,7 a 6,5. Il rame è stato variato dallo 0,6 all’1% in peso. I campioni sono stati trattati e solubilizzati a 441°C (826 F) per 4 ore seguiti poi da 72 ore a 460°C (860 F). I campioni sono stati poi invecchiati naturalmente a temperatura ambiente per più di 24 ore e successivamente invecchiati artificialmente a 120° C (248 F) per 72 ore. Analisi termiche e caratterizzazione microstrutturale dei campioni nelle condizioni as-cast e trattate termicamente sono state eseguite e confrontate con le simulazioni del programma di calcolo del diagramma delle fasi (CALPHED). I risultati calcolati e quelli sperimentali mostrano un eccellente accordo in entrambi gli stadi as-cast e trattato termicamente. I risultati mostrano che le simulazioni CALPHED possono essere usate per guidare sviluppi di leghe future e relativi trattamenti termici nei sistemi di leghe Al-Zn-Mg-Cu. Parole chiave: Alluminio ad elevata resistenza, leghe da fonderia Al-Zn-Mg-Cu, CALPHED. 92 tecnico Qualità ed ergonomia T. J. Shorn Enkei America, Inc, Columbus, Indiana Memoria N.14-047 In studi precedenti è stato dimostrato che la sia la qualità che le misure di sicurezza sono incoraggiate dagli stessi valori e cultura manageriale. È stato an- Evoluzione di fasi intermetalliche in leghe da fonderia Al-Si multicomponente contenenti diversi quantitativi di Cu, Mg e Fe M. Javidani, D. Larouche Università Laval, Québec, Québec, Canada X. Chen Università del Québec di Chicoutimi, Chicoutimi, QC, Canada Memoria N. 14-056 In questo articolo è stata studiata l’influenza del contenuto di rame, magnesio e ferro sulla evoluzione delle microstruttura di leghe Al-Si. Inizialmente, la Valutazione di polimeri stampati in 3D per modelli temporanei per fusioni a cera persa M.E. Seals, S.R. McKinney, P.J. Stockhausen, S.R. Bottoms, A.P. Druschtz Virginia Tech, Blacksburg, Virginia Memoria N. 14-023 Le lavorazioni additive (Am) è un metodo ideale per produrre modelli sacrificabili per la fonderia a cera persa grazie alla possibilità di ridurre i tempi morti, il basso costo e l’abilità di produrre modelli unici che possono essere creati senza che dimostrato come l’applicazione dei metodi e criteri di miglioramento della qualità possono essere applicati al lavoro dell’applicazione della misure di sicurezza con beneficio. In questo articolo si vuole difendere l’idea che il miglioramento della sicurezza e specificatamente i miglioramenti dell’ergonomia possono incrementare le prestazioni qualita- tive delle fonderie e ridurre i prodotti difettosi. Questo argomento vuole dare maggiore impeto alla fonderia focalizzando le migliorie nella sicurezza su quegli aspetti che legano disordini muscoloscheletrici da posto di lavoro alle prospettive di costi o di complicanze legali conseguenti. Parole chiave: Qualità, Ergonomia, Miglioramento, Sicurezza. microstruttura della fase as-cast di quattro leghe Al-Si contenenti diversi quantitativi di rame, magnesio e ferro è stata studiata utilizzando la scansione di calorimetria differenziale (DSC) e le analisi microscopiche ottiche ed elettroniche. Successivamente è stato valutato l’effetto di diversi trattamenti di solubilizzazione sull’evoluzione della microstruttura. Le evoluzioni delle microstruttura dopo trattamenti di solubilizzazione sono state verificate da calcoli termodinamici. I risultati dimostrano che la dissoluzione di una fase QAl5Cu2Mg8Si6 è fortemente dipendente dal contenuto di rame e magnesio. Per cui nelle leghe di alluminio 356 contenen- ti un basso livello di Cu (ad esempio 1,5%), il picco DSC, corrispondente alla fase Q, scompare dopo un trattamento di solubilizzazione di 5 ore a 502°C (935,6 F). Invece nelle leghe contenenti alti livelli di Cu (ad esempio 3,4%), il picco rimane anche dopo 20 ore di trattamento di solubilizzazione. In aggiunta lo studio mostra che nelle leghe di alluminio 356 contenenti alti livelli di rame e ferro più lunghi trattamenti di solubilizzazione portano il rame dissolto ad andare gradualmente perso nella fase NAl7Cu2Fe. Parole chiave: Leghe Al-Si, trattamento di solubilizzazione, fase Q-Al5 Cu2 Mg8 Si6, fase N-Al7 Cu2 Fe, DSC. cambiare attrezzi. Sono stati selezionati, sulla base del loro utilizzo nell’industria della fonderia a cera persa e della loro reperibilità come polimeri per stampaggio tridimensionale, cinque materiali: il nylon 11, fotopolimero termoindurente, resina epossidica, acrilonitrile butadiene stirene (ABS) e polimetilmetacrilato (PMMA). Per valutare le capacità di performance dei materiali sono state disegnate 3 forme di base con spigoli vivi, superfici curve e sezioni sottili utilizzando il disegno assistito dal calcolatore (CAD). Prove di combustione dei materiali sono state eseguite per definire i campi delle temperature di decomposizione e test dilatome- trici sono stati eseguiti per valutare l’espansione termica del materiale. Le informazioni ottenute da queste prove sono state utilizzate per designare i processi di pulizia per i campioni nello stampo. Infine i materiali sono stati classificati sulla base dei loro comportamenti durante le prove di cottura degli stampi. Da quello più performante a quello meno performante i materiali sono classificati come in seguito: PMMA, resina epossidica, ABS, nylon 11, fotopolimero termoindurente. Parole chiave: Colata in cera persa, lavorazioni additive, stampa 3D, progettazione CAD, polimeri per stampa 3D, modelli a perdere. 93 Industria Fusoria 5/2014 tecnico Confronto tra aerazione e formatura in sabbie al verde versate in gravità con prove di erosione termica S. Ramrattan, M. Khoshgoftar Western Michigan University, Kalamazoo, Michigan H. Makino, M. Hirata, S. Takasu, H. Miyazaki Sintokogio Ltd, Aichi, Giappone Memoria N.14-063 La tecnologia della aerazione è provata come vantaggiosa, se confrontata con gli riempimenti delle forme a gravità. La L’effetto del minimizzare gli elementi di terre rare durante i trattamenti di nodulizzazione e l’inoculazione di ghisa I. Riposan, V. Uta, S. Stan Politecnica Università di Bucarest, Bucarest, Romania R.L. Naro, D.C. Williams ASI International Ltd, Cleveland, Ohio Memoria N.14-004 Le proprietà uniche degli elementi di terre rare (REE) li hanno resi cruciali per un numero di tecnologie emergenti in crescita. Però questa richiesta sempre crescente e di importanza strategica ha messo in ombra il loro costo e la complessità del loro utilizzo nella metallurgia della ghisa. In generale le REE sono utilizzate nella ghisa sferoidale per neutralizzare gli elementi dispersi che interferiscono con l’effetto nodulizzante del magnesio, per assistere nella nodulizzazione fornendo una Industria Fusoria 5/2014 maggior parte degli standard AFS non sono in grado di determinare le differenze tra sabbie al verde versate in gravità e quelle versate tramite aerazione. Precedenti pubblicazioni identificano che la friabilità ed una prova del cono vibrante modificata, distinguono tra le sabbie versate in gravità e quelle versate con aerazione. Inoltre, queste prove vengono condotte a temperatura ambiente. Finora non ci sono prove di laboratorio ad elevata temperatura utilizzate per confrontare le sabbie aerate con quelle versate a gravità. Campioni con riempimento in gravità secondo gli standard AFS ed aerati sono stati prodotti a diversi compattamenti e testati in una macchina per erosione termica. Il risultato permette ai tecnici di confrontare le caratteristiche di abrasione termica tra sabbie al verde quando sono versate in gravità o in aerazione. Le sabbie soggette ad aerazione sono risultate sempre superiori per qualsiasi livello di compattamento studiato. Parole chiave: Sabbie al verde versate in aerazione, sabbie al verde versate in gravità, prove di laboratorio ad elevata temperatura, prove di erosione termica, caratteristiche di abrasione termica, campioni standard AFS. spinta supplementare al magnesio e per assistere gli effetti inoculanti nella nucleazione della grafite, in funzione della qualità dei materiali caricati e dei requisiti del getto. Le caratteristiche strutturali di ghise sferoidali sono state studiate con elementi di terre rare residue (REEres) da 0,005 a 0,025% in ghise non inoculate ed inoculate in stampo con leghe FeSi con Ca, Ca-Ba e Ca-RE. In leghe base relativamente pure con tracce di elementi anti nodularizzanti (fattore di Thielman K= 0,7-0,8) la microstruttura è influenzata dalla velocità di raffreddamento in solidificazione, dal contenuto di REEres dai trattamenti post Mg e dal tipo di inoculante. Senza il ruolo di neutralizzare le tracce di elementi anti nodularizzanti un contenuto maggiore di REEres aumenta la tendenza alla formazione dei carburi e diminuisce il grado di compattezza della grafite nodulare. Il contenuto di REEres inferiore allo 0,01% assicura una bassa formazione di carburi, un elevato fattore di forma della grafite, una bassa dipendenza dalla velocità di raffreddamento e poca differenza tra ghise inoculate e non inoculate. Quantitativi di REEres tra 0,05 e 0,01% per K< 0,8 sono sufficienti per una lega inoculata in modo standard con Ca-FeSi. L’utilizzo di inoculanti miglioranti (OS-IE, miscele di base CaSi con S, O, Al, Mg), portano ad un sostanziale aumento della potenzialità dell’inoculante in ghise con meno di 0,01 REEres, offre la più bassa sensibilità al raffreddamento, il più alto conteggio dei noduli e una migliorata nodularità in confronto ad un aggiunta equivalente di una lega REECa-FeSi o confrontato con le varianti Ca, Ba-FeSi e Ca-FeSi ma con un consumo di lega dal 60 al 77% più basso. 94 Parole chiave: Ghisa sferoidale, terre rare, trattamenti al Mg, inoculo, microstruttura, carburi, grafite. tecnico Cinetiche di espansione della grafite durante la solidificazione di ghise a grafite lamellare e sferoidale G. Alonso, A. Loizaga, G. Zarrabeitia IK-4 Azterlan, Durango, Spagna D.M. Stefanescu De Ohio StatesUniversity, Columbus, OH e University of Alabama, Tuscaloosa, Alabama R. Suarez VeigalanEstudio, Durango, Spagna Memoria N. 14-006 Un’apparato sperimentale per l’analisi lineare delle deformazioni (LDA) / analisi termiche (TA) sviluppato di recente è stato utilizzato per misurare le deformazioni lineari durante la solidificazione di ghise a grafite sferoidale e grafite lamellare con carbonio equivalente nel campo da 3,7 a 4,4%. Grazie all’attrezzatura sperimentale, che consiste in uno stampo in sabbia racchiuso in una struttura in acciaio atta a Analisi a livello atomico della morfologia di crescita della grafite J. Qing, V. Richards Missouri University of Science and Technology, Rolla, Missouri Memoria N. 14-021 Questo articolo presenta una analisi della letteratura della struttura a livello atomico della grafite nei sistemi Fe-C-Si e Ni-C. Tecniche sperimentali avanzate (come la microscopia a trasmissione ad alta risoluzione HRTEM), microscopia a forza atomica (AFM), microscopia effetto tunnel (STM e prevenire il movimento delle pareti della stampo, l’espansione termica delle stampo viene eliminata e solamente gli spostamenti causati dal ritiro o l’espansione del metallo vengono registrate dai trasduttori. Gli spostamenti lineari sono misurati attraverso cavi di quarzo introdotti direttamente nel metallo liquido e connessi ai trasduttori. La temperatura è misurata tramite termocoppie posizionate nello stampo alla stessa altezza dei cavi di quarzo. Le TA e LDA in concomitanza permettono la correlazione diretta tra l’espansione/contrazione e la variazione di temperatura durante gli eventi della solidificazione, come la formazione di grafite, e quindi di capire le cinetiche dell’espansione delle grafite. L’espansione delle grafite aumenta in modo considerevole quando la forma della grafite cambia da lamellare a sferoidale. Le più importanti variabili di processo, oltre al Mg, sono il contenuto di carbonio e la velocità di raffreddamen- to. La espansione delle grafite aumenta con sia il carbonio che il carbonio equivalente, aumenta anche per tutti i dati con l’intervallo di tempo superiore a quello in cui accade l’espansione delle grafite. Il tempo per l’espansione delle grafite aumenta in modo sensibile con il contenuto di carbonio della ghisa. La velocità di raffreddamento influisce negativamente l’espansione e quindi velocità più alte sono associate a espansioni delle grafite inferiori. Per capire le cinetiche dell’espansione della grafite, l’espansione della stessa è stata riportata in funzione della frazione solida, in questo modo è stato possibile calcolare la quantità di espansione ottenuta alla fine della solidificazione. Questi dati messi in relazione con le variabili di processo hanno come aspettativa di essere utili nello sviluppare processi di colata / inoculo che garantisco più bassi micro-ritiri, e processi per produrre ghise a grafite sferoidale senza canali di risalita. atomic probe), facilitano l’osservazione delle struttura della grafite ad un livello atomico HRTMEM rivela grafite di Bernal (impacchettamento ABAB) e grafite romboedrica (impacchettamento ABCABC) nella ghisa. Difetti cristallografici nella particelle di grafite sono state anche caratterizzate dalla HRTEM. Il guscio di austenite che circonda la grafite ne influenza la morfologia durante la crescita. Gli autori hanno sviluppato una stampo sferoidale per una prova di tempra per determinare la cinetica di crescita della grafite. La tecnica della diffrazione agli elettroni retro diffusi (EBSD) è stata utilizzata per studiare l’orientamento cristallografico e la distribuzione dei grani di austenite interno alla grafite. Moderni metodi computazionali come la teoria della densità funzionale (DFT) offre il modo di studiare le energie di crescita della grafite ad un livello atomico. La modellazione teorica può essere utilizzata insieme con metodi sperimentali ad elevata risoluzione per determinare i fattori limitanti alla morfologia della crescita della grafite. Parole chiave: livello atomico, crescita della grafite tecniche avanzate. 95 Industria Fusoria 5/2014 tecnico Effetti del carbonio equivalente e degli elementi leganti sulle proprietà a trazione di ghisa grigia a grafite interdendritica superfine E.Aguado Area Ingegneria I+D y Procesos Metalurgicos, IK4-Azterlan, Durango, Spagna D.M. Stefanescu De Ohio StatesUniversity, Columbus, OH e University of Alabama, Tuscaloosa, Alabama J. Sertucha, P. Larranaga Area Ingegneria I+D y Procesos Metalurgicos, IK4-Azterlan, Durango, Spagna R. Suarez Veigalan Estudio, Durango, Spagna Memoria N. 14-009 Di recente è stato dimostrato che la resistenza a trazione di ghisa con un carbonio equivalente medio del 4%. Può essere aumentata a 300-345 MPa, senza un significativo incremento Simulazione numerica di difetti interni da gas in getti di acciaio L. Xue, M.C. Carter Flow Science, Inc., Santa Fe New Mexico A.V. Catalina, Z. Lin, C. Qiu Caterpillar Inc., Peoria, Illinois C. Li Caterpillar Inc., Champaing, Illinois Memoria N. 14-018 Industria Fusoria 5/2014 in durezza attraverso l’aggiunta del 0,3% di titanio in bagni ferrosi con bassi contenuti di zolfo (< dello 0,01%). Questo effetto è il risultato di un maggiore rapporto di austenite primaria su eutettico combinato con una precipitazione di grafite interdendritica superfine. Questo articolo esplora le possibilità di ulteriori miglioramenti della tenacità attraverso metodi tradizionali come diminuire il carbonio equivalente ed utilizzando elementi alleganti. In aggiunta, il limite ottimo per il contenuto in titanio e la dissolvenza del titanio durante il mantenimento del ferro nella fornace di fusione sono stati investigati. Il livello di titanio ottimale è stato stabilito essere tra 0,25 e 0,4%. Maggior quantitativo di titanio aumenta la quantità di TiC al punto da ottenere degli agglomerati in ammassi che diminuiscono drammaticamente le proprietà meccaniche. E’ stato anche dimostrato che il titanio diminuisce attraverso l’ossidazione e reazione con l’azoto durante il mantenimento nella fornace di fusione. Sor- prendentemente è stato trovato che livelli inferiori di carbonio equivalente non migliorano la resistenza di ghise a grafite interdentitrica superfine. La resistenza ottimale è stata ottenuta per un CE nel campo tra 3,9 e 4%. Aumentare il contenuto di Mn da 0,56 a 0,85% ha un significativo effetto sulla resistenza e sulla durezza con un carico di rottura ultimo a 346 MPa con una durezza moderata di 204 HB. Addizione di cromo (0,23%) o cromo-stagno (0,23% cromo, 0,078% stagno) sono anche benefici alla resistenza, che è stata aumentata a 350 MPa, la resistenza più alta in questi esperimenti. La durezza è stata anche aumentata a 230 HB con una corrispondente riduzione del contenuto di ferrite nella matrice. Il rame non produce l’effetto atteso di abbassamento della ferrite. Ha aumentato il quantitativo di ferrite e non aiuta a raggiungere maggiori resistenze. Parole chiave: Ghisa grigia, alta resistenza, grafite interdendritica superfine, dissolvenza del titanio, austenite primaria. La porosità è un difetto di fusione comune ma molto importante. Un tipo di porosità è il risultato di gas interni che sono evoluti e rimasti intrappolati nel getto durante la solidificazione. Cercando di ridurre o eliminare questi difetti legati ai gas intrappolati sono necessarie informazioni dettagliate riguardanti la generazione dei gas, il loro flusso e la ventilazione nel getto, oltre ai comportamenti del flusso di metallo e la sua solidificazione. In questo articolo vengono condotte si- mulazioni numeriche sul progetto di un prototipo che è un getto in acciaio della Caterpillar. I gas interni nella cavità e i difetti di porosità nel getto sono analizzati e discussi e poi confrontati con i risultati di fusione reali. Utilizzare le simulazioni per determinare i difetti di porosità può aiutare nell’ottimizzare un progetto. Parole chiave: Porosità, difetti per inclusione di gas, getti in acciaio, simulazione numerica, PUCB. 96 tecnico Temprabilità di ghisa austemperata intercriticamente (IADI) R. Aristizabal Università di Antioquia, Columbia K. Hayrynen Applied Process, Livonia, Michigan R.D. Foley, J.A. Griffin, C.A. Monroe Università dell’Alabama di Birmingham, Birmingham, Alabama Memoria N.14-070 Getti a gradini di IADI sono stati prodotti con spessori di Influenza di Mn e S sulle proprietà meccaniche della ghisa grigia R. B. Gundlach Element Materials Technology, Wixom, Michigan Memoria N. 14-079 Un’analisi della letteratura è stata eseguita per studiare il ruolo Mn e S nella ghisa grigia e la loro influenza sulla proprietà meccaniche. Lo zolfo è generalmente considerato un elemento inquinante ed il suo livello deve venire controllato. A basse concentrazioni di manganese la zolfo reagisce con il ferro per produrre una fase basso-fondente (FeS) che può produrre carburi e fragilità a caldo. Conseguentemente l’industria aggiunge solitamente manganese per controllare lo zolfo. Molti studi hanno investigato l’influenza del manganese e zolfo sulla resistenza della ghisa grigia. Molti studi hanno mostrato un effetto pronunciato. Alcuni correlano manga- 1,6 cm, 2,5 cm e 5,1 cm. Sono state prodotte: una ghisa basso-legata (Cu= 0,7% in peso) ed una alto-legata (Cu= 0,7% in peso, Ni= 0,7% in peso). Due temperature di austenitizzazione intercritica sono state provate per ogni lega. Nelle sezioni di spessore 1,6 cm non è stata trovata alcuna perlite. Nelle sezioni di 2,5 cm non è stata rilevata alcuna perlite nelle condizioni della ghisa alto-legata mentre ne è stata rilevata una piccola quantità in entrambe le condizioni della lega basso-legata. Nelle sezioni di spessore 5,1 cm è stato rilevato un signifi- cativo contenuto di ferrite e perlite in tutte le condizioni testate. La temperatura di austenitizzazione e con l’aumentare dello spessore della sezione. Le proprietà di resistenza a trazione nei campioni prelevati nella sezione da 1,6 cm erano più alte che nelle altre prelevate dagli altri spessori. La struttura as-cast più grossolana ottenuta in sezioni maggiori porta un deterioramento nelle proprietà ma il limite all’austemperabilità contribuisce a queste differenze. Parole chiave: Ghisa, austemperata, intercritica, fase duale, austemperabilità. nese e zolfo con la resistenza basate sul bilanciamento stechiometrico. Alcune correlano la resistenza con il manganese e trovano incrementi drammatici nella resistenza a più basse concentrazioni di manganese in particolari a concentrazioni insufficienti a bilanciare lo zolfo. Altre ricerche correlano la resistenza con lo zolfo e vedono la resistenza sia aumentare che a volte decrescere con un contenuto di zolfo in aumento. Per molti anni è stato raccomandato che il Mn deve essere aggiunto in un eccesso di rapporto stechiometrico (Mn:S=1.7:1). Il concetto di eccesso di manganese suggerisce che il manganese può completamente raccogliere lo zolfo prima della solidificazione. Comunque calcoli termodinamici mostrano che ad ogni concentrazione di manganese c’è sempre dello zolfo libero in soluzione nel ferro fuso durante la solidificazione eutettica. Basandosi sui calcoli termodinamici la costante di equilibrio Keq per la reazione Mn+S= MnS è intorno a 0,03 alla temperatura eutettica. Alcuni analisi rivelano che picchi di resistenza compaiono ad alcuni livelli di manganese e zolfo. Il picco di resistenza è fino al 37% più alto della resistenza prima e dopo l’optimum, ed è stato provato che corrisponde con il limite di solubilità di MnS. Di conseguenza ci sono due regioni nella chimica delle ghise: 1 la regione al di sopra del limite di solubilità di MnS, dove MnS precipita dal fuso prima di raggiungere la temperatura di eutettico e 2 la regione dove Mn e S sono completamente solubili al raggiungimento delle temperatura eutettica. Il risultato di questa analisi della temperatura è stato usato come base per un progetto di ricerca per capire maggiormente come bilanciare Mn e S per una massima resistenza. Parole chiave: Ghisa, conteggio delle celle, raffreddamento, durezza, manganese, rapporto Mn:S, nucleazione, resistenza, zolfo. 97 Industria Fusoria 5/2014 tecnico Effetto della normalizzazione su un acciaio 1030 con grano raffinato R. B. Tuttle Saginaw Valley State University, University Center, Michigan Memoria N. 14-010 Questo articolo documenta due serie di esperimenti per capire come le addizioni di terre rare influenza la normalizza- Una nuova silica refrattaria per bacini per acciaio di piccole dimensioni S. Biswas Missouri University of Science and Technology, Rolla, Missouri Memoria N. 14-026 Le fonderie di acciaio usano molta energia per surriscaldare il metallo liquido di 100-250° C per compensare alla caduta di temperatura durante la movimentazione e la colata. I miglioramenti sui refrattari dei bacini è uno dei metodi per ridurre la necessità del surriscaldamento. Effetti dello riempimento assistito dal vuoto e solidificazione sotto pressione di leghe di alluminio A356, A206, 319 e 535 modificati sulla proprietà a trazione utilizzando processi di fusione Lost Foam H.E. Littleton, J.A. Griffin, R.D. Foley Università dell’Alabama di Birmingham, Birmingham, Alabama Memoria N. 14-071 Industria Fusoria 5/2014 zione di un acciaio 1030. Sono state utilizzate fusioni piane versate in stampi in sabbia con aggiunta sia di silice di terre rare o raffinatori del grano industriali (EGR). Una serie sperimentale di analisi termiche ha determinato che la temperatura di reazione eutettica non era influenzata dall’aggiunta di terre rare o EGR. I campioni contenenti terre rare hanno una dimensione dei grani inferiore sia prima che dopo la normalizzazione. Il secondo set di esperimenti eseguiti riguarda la caratterizzazione meccanica di campioni nelle condizioni as-cast e normalizzato. I campioni con EGR e terre rare hanno una struttura più fine che l’acciaio base. Prima e dopo la normalizzazione hanno anche uno deformazione maggiore ed una resistenza a trazione ultima. Parole chiave: raffinazione del grano, acciaio, trattamento termico, normalizzazione. Rivestimenti basati su allumina e magnesia possono resistere ad elevate temperature che possono essere utilizzate per bacini di grandi e medie dimensioni. Queste ceramiche però hanno una elevata conduttività termica. Refrattari in sabbia silicea sono utilizzati tradizionalmente nelle fonderie di acciaio per bacini di piccolo volume perché la silica fornisce naturalmente un abbassamento della conduttività della refrattaria. Per minimizzare le perdite di temperatura durante il mantenimento in bacini con un elevato rapporto superficie-volume l’aggiunta di un materiale a bassa densità e bassa conduttività termica al refrattario tradizio- nale per bacini può ridurre la conduttività termica totale e le risultanti perdite di temperatura. L’aggiunta di uno di questi materiali, cenosfere, alle sabbie silicee è stato analizzato in questo studio. Per questa analisi due tipi di stampi sperimentali e di rivestimenti per bacini sono stati analizzati. Le prestazioni di rivestimenti in silice sono state analizzate e confrontate con i rivestimenti sperimentali contenenti sabbia silicea. È stata applicata la modellazione di fluido dinamica computazionale inversa per valutare le attuali proprietà termiche e quelle dei nuovi rivestimenti. Parole chiave: energia, acciaio, bacini, cenosfere, refrattari silicei. Precedenti articoli del consorzio del Lost Foam dimostrano un miglioramento significativo sull’allungamento ed una riduzione nella porosità di campioni, estratti da un getto di blocco motore versato a bassa temperatura ed un grado di vuoto di -4,5 psig in leghe di alluminio A356 e A319. In aggiunta in ricerche precedenti, la solidificazione sotto una pressione di 150 psig (1.03 MPa) riduce anche la porosità e aumenta l’allungamento. Questo articolo descrive la procedure di colata utilizzata e combina l’effetto del versamento in vuoto assistito e la solidificazione sotto pressione sulle proprietà a trazione di leghe di alluminio A356, A206, 319m e 535. Il carico massimo di resistenza a trazione e l’allungamento sono stati ulteriormente incrementati grazie alla combinazione delle due procedure di colata. 98 tecnico Database delle proprietà termiche per rivestimenti per fusioni a cera persa M. Xu, S.N. Lekakh, V.L. Richards Missouri University of Science and Technology, Rolla, Missouri Memoria N. 14-020 Dati sulla proprietà termiche affidabili e realistici per i rivestimenti di fusioni a cera persa sono necessari per simulare correttamente la solidificazione e prevedere il ritiro. I rivestimenti per fusioni a cera persa mostrano diverse trasforma- Forme stampate tridimensionalmente per applicazioni di fonderia del titanio S. Ravi e J. Thiel University of Northern Iowa, Cedar Falls, Iowa Memoria N. 14-029 Le leghe di titanio continuano ad essere alcune delle più versatili leghe utilizzabili con un elevato rapporto resistenza sul peso ed un’eccellente resistenza alla corrosione. Il loro impiego come materiale adatto per componenti ottenuti da fusione è stato limitato a causa del loro costo elevato, parte del Miglioramento di campioni a forma di disco per controllare sistemi di sabbie PUCB S. Ramrattan, M. Khoshgoftar, M. Konkel Western Michigan University, Kalamazoo, Michigan J. Muniza, A. Pike ASK Chemicals LP, Dublin, Ohio Memoria N. 14-061 zioni di fase durante la cottura ed il versamento del metallo, che influenzano le loro proprietà termiche transienti. Queste proprietà sono dipendenti dal tempo, temperatura e storia del processo. Questo studio presenta le proprietà termiche (conduttività termica e calore specifico) di sette rivestimenti ceramici industriali utilizzando un metodo inverso in cui viene versato nichel puro all’interno di stampi ceramici equipaggiati con due termocoppie (una nella cavità dello stampo ed una al cuore del rivestimento). Il software MAGMASOFT® è stato utilizzato per simulare della curve speri- mentali modificando le proprietà termiche dipendenti dalla temperatura dello stampo ceramico. I dati delle proprietà termiche ottenuti da questo metodo inverso sono state confrontate con i risultati ottenuti dalle misurazioni ottenute con misurazioni laser e ne sono state discusse le differenze. I gruppi di dati ottenuti in questo modo possono essere utilizzati per migliorare l’accuratezza della simulazione di colate in cera persa. Parole chiave: Colata in cera persa, proprietà termiche, metodo inverso, misurazioni laser, database. quale dipende dal processo di colata. A causa della forte reattività del titanio con l’ossigeno gli attuali metodi di realizzazione di getti in titanio includono l’utilizzo di crogioli in grafite e fusioni a cera persa. Entrambi questi metodi includono più step e richiedono equipaggiamenti costosi. Di recente i macchinari per stampa tridimensionale sono diventate una tecnologia facilmente raggiungibile, possedendo l’accuratezza richiesta per produrre stampi e anime di alta qualità per l’utilizzo in fonderia. L’università del Nord Iowa grazie ai fondi ottenuti dal dipartimento della difesa ha sviluppato metodi e mate- riali di formatura che permettono la colata del titanio in stampi stampati tridimensionalmente. Questo sistema fornisce una flessibilità di progettazione eccezionale riducendo i tempi, le fasi e la complessità di produrre getti in titanio. Il sistema è stato progettato per indirizzare l’elevata reattività del titanio liquido con i materiali dello stampo. Lo scopo della ricerca è stato limitato agli stampi stampati tridimensionalmente in modo che la tecnologia sviluppata possa essere utilizzata con stampi convenzionali. Parole chiave: Colata del titanio, stampa tridimensionale, rivestimenti refrattari. I tecnici della fonderia sanno da molto tempo che esiste una elevata variabilità tra i campioni ad osso di cane per prove di trazione. Analisi di simulazione sono state utilizzate per migliorare la progettazione di uno stampo per produrre campioni a forma di disco di 50 mm (1.9 in), di diametro e spessi 8 mm (0.31 in) in uretani fenolici per Coldbox (PUCB). I risultati della simulazione identificano uniformità della densità di distribuzione del legante nei campioni. Il nuovo stampo è stato costruito seguendo i consigli ottenuti dalla simulazione e sono stati prodotti alcuni campioni. Prove fisiche, meccaniche e termomeccaniche sono state eseguite su nuovi campioni e confrontate ai vecchi. I risultati mostrano che esiste una più bassa variabilità tra le prove con i nuovi campioni a forma di disco. Parole chiave: Sabbie legate chimicamente, campioni a forma di disco, distorsione termica. 99 Industria Fusoria 5/2014 tecnico Sviluppo di una Lega per Testate cilindro ad elevate sollecitazioni B.Bourassa, D. Jean Rio Tinto Alcan, Arvida Research and Development Center, Jonquiere, Québec, Canada J.F. Major Kingston, Ontario, Canada Memoria N. 14-008 Dall’adozione dell’alluminio come materiale per testate Cilindro nei motori Diesel, quattro generazioni di leghe sono state analizzate. Tutte queste leghe Influenza di Mn e S sulle proprietà meccaniche della ghisa grigia – Parte II Progettazione sperimentale: aspetti di fusione e versamento M. H. Meyer Bremen Castings Inc., Bremen, Indiana R. B. Gundlach Element Materials Technology, Wixom, Michigan D. C. Williams ASI International LTD., Columbus, Ohio L.Winardi Charlotte Pipe, Charlotte, North Carolina Memoria n°14-031 Questo articolo rappresenta il culmine degli esperimenti eseguiti per stabilire il ruolo di Mn e S nella ghisa grigia. Le regioni superiori ed inferiori del limite di solubilità di MnS sono state prodotte in un vario campo di dimensioni di sezioni per studiare l’influenza dello zolfo sulla resistenza delle ghisa grigia a basse concentrazioni di manganese dove le precipitazioni di Industria Fusoria 5/2014 sono state sviluppate con lo stesso obbiettivo, ad esempio avere una maggiore durata alle sollecitazioni ad elevata temperatura. Questo obiettivo sarà ancora valido, fino a quando i produttori di automobili dovranno produrre motori più efficienti per sottostare i regolamenti riguardanti emissioni e durata di percorrenza. Alcune soluzioni, come i turbocompressori o l’iniezione diretta sono tecnologicmante disponibili, ma tendono ad incrementare la temperatura delle testate cilindro, specialmente nella zone di collegamento tra le sedi valvole, fino a temperature di 300°C(572F). L’argomento di questo articolo è sviluppare una nuova generazione di lega basata sulla serie 2XX, con lo scopo di raggiungere la prestazione massima per testate cilindro. Come la famiglia A/B206, queste leghe hanno elevata resistenza e duttilità, che possono portare ad evitare il tipico problema della criccatura a caldo. Combinata con elementi peritecici questa nuova lega ha anche una elevata resistenza al creep. Parole chiave: oTestate cilindro, Leghe Al-Cu, Motori Diesel, Resistenza ad elevate temperature. MnS accadono solamente dopo l’inizio della solidificazione eutettica. Diverse batterie principali di campioni sono state prodotte per ognuna delle tre concentrazioni di manganese (nominalmente 0.3, 0.5 e 0.8%). Da ogni batteria principale otto campioni da 113 Kg (250 lb) ognuna delle quali è stata mantenuta in un bacino di trasferimento in cui sono stati eseguiti aggiustamenti del contenuto di zolfo con valori target variabili tra una concentrazione nominale di 0.01% a 0.20%. La composizione di base del materiale per le batterie era quella tipica per una ghisa grigia di classe 35 con un carbonio equivalente di 3.9. Un modello a piastre di prova è stato utilizzato per creare stampi in sabbia al verde contenenti barre di prova orizzontali di sezioni differenti. Ogni stampo produceva due paia di barre di prova di spessore pari 0.88 ed 1.2 pollici (2.2 e 3.0 cm.) definite barre A e B: una di 2 pollici (5.1 cm) definita C e una di 3 pollici (7.6 cm). Tre getti con un peso versato di 34 kg (75 lb.) sono stati versati per ogni sessione di prova insieme a campioni per spettrografia chimica; campioni per analisi del carbonio e lo zolfo attraverso la combustione, e sezioni per analisi termiche. Procedure preventive per evitare la formazione di grafite libera sono: disossidare il materiale con aggiunte di alluminio, minimizzare il surriscaldamento ed i tempi di attesa, ed anche un inoculo controllato. Queste sono state istituite per minimizzare la variazioni tra le sessioni di prova principali e quelle derivate e migliorare la qualità e la consistenza dei campioni risultanti. L’aggiunta di zolfo è stata effettuata con l’aggiunta di speciali blocchi di solfuri di ferro formulati appositamente. Le analisi chimiche dalle prove secondarie coprono completamente il campo tra i rapporti di manganese e zolfo sia sopra che sotto il limite di solubilità termodinamico (stechiometrico) del MnS. Parole chiave: Ghisa grigia, eccesso di Mn, rapporto Mn:S, proprietà, progettazione sperimentale, addizione di solfuri. 100 •FORMATURA NO-BAKE & !#'( )*+ $+ •Mescolatori continui •Linee di formature complete •RECUPERO SABBIE NO-BAKE •Recupero meccanico , •Recupero termo-meccanico . !"! con processo per silicati. QIR#VRJHPLHQJLW •Recupero termico, !"!# •Impianti di separazione Sabbia - Cromite •Trasporti pneumatici $% !"! •FORNI FUSORI ROTATIVI PER GHISA AD OXI-COMBUSTIONE in se sti ni rz io sti inser i n z io inserzionisti A M ABB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I3 Abrasystem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I3 ASK Chemicals . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 - 53 Mazzon F.lli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 Metal Trading . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 1V/13 Montalbetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I3 B N Brain Force . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I3 Nitor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina III - 45 C O Carbones . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 Cavenaghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina 1 - 2-3 Omar . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/12 Omnysist . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo II/14 D P Dega e Grazioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo I/I2 Pangborn Europe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Primafond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Protec-Fond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina II E Eca Consult . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 EKW Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Elkem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 - 42 Emerson Industrial Automation. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Energy Team . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Engin Soft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Euromac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 F Fae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/13 Farmetal SA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Fomet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I3 Fontanot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - 86 Foseco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 G Gerli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56-57 Gerli Metalli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Guerra autotrasporti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102 H Heinrich Wagner Sinto ................................1 RC Informatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo II/13 S Safond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina IV Satef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Savelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 Sibelco Italia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/13 Sidermetal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 Siderweb . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1 Simi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/I1 Sofram . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1 Sogemi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 Speroni Remo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74-75 T Techmek . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo V/I1 Tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 Tiesse Robot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 TTE Robot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/11 U Universal Sun . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 Ubi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 I Imf. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 Imic . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I4 Impianti Morando. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I3 Italiana Coke. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Industria Fusoria 5/2014 R W Weiland Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1 Wire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/I2 104 1981 - 2011 DA 30 ANNI AL SERVIZIO DELL’ECOLOGIA SAFOND - MARTINI S.R.L. Via Terraglioni, 50 - 36030 MONTECCHIO PRECALCINO (Vicenza) Cap. Soc. euro 2.000.000,00 i.v. - Cod. Fisc. - Partita IVA - Reg. Imp. 03219800269 - R.E.A. VI-305231 DIVISIONE: SAFOND sabbie da fonderia Via Terraglioni, 50 - 36030 MONTECCHIO PRECALCINO (VI) Tel. 0445 855022 (6 linee r.a.) - Fax 0445 855533 [email protected] - www.safondmartini.it DIVISIONE: SAFOND BONIFICHE AMBIENTALI Via Kennedy, 32 - San Donato Milanese (MI) Tel. 02 51628121 - Fax 02 51627883 div.bonifi[email protected] - www.safondmartini.it DIVISIONE: MARTINI SABBIE Via Terraglioni, 44 - 36030 MONTECCHIO PREC. (VI) Tel. 0445 864300 r.a. - Fax 0445 865140 [email protected] - www.safondmartini.it