Valle Stura - Parrocchia San Donato
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Valle Stura - Parrocchia San Donato
Tracce di vita delle parrocchie della V alle S t ura Inverno 2016 ABITARE ministrati e hanno fatto circolare ciò di cui erano entrati in possesso senza loro merito. Il terzo ha preferito congelare quel che LA PAROLA DEL VESCOVO aveva e non ha affrontato la sfida della vita. "Abitare" vuol dire entrare dentro a quanto vverrà infatti come a un uomo che partendo per abbiamo, tenendo conto che si tratta di un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro doni di Dio. A Lui un giorno ritorneranno. due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascu- Ce ne chiederà conto. L'augurio che ci facno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque ciamo è quello di essere servi fedeli che talenti andò ad impiegarli e ne guadagnò altri cinhanno fatto tutto ciò che potevano fare. que. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, Nello stesso tempo ci contiamo ne guadagnò altri due. Colui che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi sulla benedizione di Dio. nascose il denaro del suo padrone. «Dopo molto "Abitare" significa cogliere le ricchezze, tempo il padrone di quei servi tornò e volle fare ¡ le aspirazioni, i talenti, le qualità di chi mi conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto sta accanto e far si che si senta a casa cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Sie possa esprimere al meglio se stesso, gnore, mi hai consegnato cinque talenti, ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e senza prevaricazioni, né condizionamenti, fedele - gli disse il suo padrone - sei stato fedele né ritrosie. "Abitare" significa ancora gioire nei poco ti darò potere su molto, prendi parte alla per la bellezza delle persone e del creato. gioia del tuo padrone". Si presentò poi colui che Il nostro mondo è il luogo che Dio ha scelaveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai to per parlare al nostro cuore, per aprirci consegnato due talenti, ecco, ne ho guadagnati altri due". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il alia meraviglia dell'immensità dei suoi insuo padrone - sei stato fedele nel poco ti darò pote- terventi e miracoli che continua a fare. Va re su molto, prendi parte alla gioia del tuo padrone". bandito ogni atteggiamento di autonomia, Sì presentò infine colui che aveva ricevuto un solo di invidia e di pretesa di possedere. Spestalento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, so, ho l'impressione che siamo troppo abiche mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a tuati alla straordinaria azione del Creatore nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che dandola per scontata o dovuta. è tuo", II padrone gli rispose: "Servo malvagio e "Abitare" è far nostro uno stile di vita all'inpigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato segna della benevolenza, dell'accoglienza, e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, del discernimento, del dialogo, dell'inteavrei ritirato il mio con interesse. Toglieteli il talento grazione con qualsiasi nostro fratello o soe datelo a chi ha i dieci talenti. Perciò a chiunque rella, come ci dice Papa Francesco nella ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi 'Laudato si' al capitolo 8°; non importa se non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo è dei nostri. Sufficiente è cogliere che è inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e Figlio di Dio, come ognuno di noi. stridore di denti". (Mt 25,14-30) "Abitare" vuol dire sapersi fermare bana parabola dei talenti è l'icona biblica che possiamo prendere in questo anno pastorale. Siamo chiamati ad 'abitare' questa nostra terra investendo proprio i talenti che il Signore ci ha affidato e che noi, nel cammino della vita continuiamo a scoprire. Sono l'espressione del suo amore che si cala in noi e noi dobbiamo farne tesoro. E' Dio che ci conosce, è Dio che ci ha scelti, è Dio che ci riempie di attenzioni e si aspetta una risposta non spadroneggiando del creato o dei luoghi di cui siamo responsabili, ma tenendo conto che tutto è suo e di tutto un giorno ce ne chiederà conto. Quei tre servi della parabola avevano ricevuto doni diversi; i primi due ti hanno am- A L 2 dendo i ritmi odierni tutti all'insegna della velocità. Lo sguardo sul creato inevitabilmente ci porta all'Autore di ciò che ci circonda. Dio ha dipinto, ha creato, ha cesellato l'ambiente che ha messo nelle nostre mani. Lo ha armonizzato affinchè ogni cosa ed ogni persona possa trovare la sua giusta collocazione. Anzi, ha voluto l'uomo al centro rendendolo capace di continuare la sua opera rispettando e coltivando il suo giardino. Ha donato a noi la libertà lasciandoci prender atto di questo suo volere e ci ha invitati ad amministrare le sue opere. In una parola, si è fidato di noi, sue creature, e ha 'passato le consegne'. E' normale sentirsi piccoli nei nostri ambienti di vita. E' bello stupirci per quanto ha voluto mettere nelle nostre mani. Lui non sta a guardare; non è un Dio giudice geloso ed opprimente. Vuole che mettiamo in atto i doni ricevuti, fidandosi della nostra fantasia e della libertà di cui ci ha dotati, correndo il rischio che qualcosa sia deturpato. Quando Dio ci chiamerà a se prenderà in considerazione non quanto abbiamo prodotto nell'investimento dei talenti ricevuti. Nemmeno terrà conto del successo umano delle nostre imprese. Ci giudicherà su quanto abbiamo amato Lui e le persone a noi affidate, quanto abbiamo amato il creato amministrandolo nel rispetto delle leggi della natura, senza operare alcuna violenza o manipolazione indebita. Tirerà le fila e ci consola il fatto che comunque sarà un giudizio d'amore all'insegna della misericordia. Siamo chiamati a camminare liberi, senza paure. PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A ROMA IN OCCASIONE DELL'ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA “I ragazzi della terza età” UN PROGETTO PER LA VALLE L a valle Stura ha subito negli ultimi quarant’anni una profonda trasformazione provocata dal generale spopolamento dovuto a un insieme di fattori tra i quali spiccano i problemi connessi alla scarsità di possibilità lavorative che hanno favorito l’emigrazione verso i centri urbani della popolazione più giovane. Ciò ha determinato un ancor più marcato invecchiamento della popolazione e isolamento degli anziani. L'isolamento fisico si trasforma spesso anche in isolamento sociale, con conseguenze sul benessere psicologico, come le forme depressive o le difficoltà di comunicazione. La promozione di momenti di aggregazione indirizzati alla popolazione anziana è di particolare importanza. In valle Stura l’invecchiamento della popolazione si configura come una priorità in quanto i residenti ultra sessantacinquenni rappresentano più di un quarto della popolazione totale residente (26,9% a Demonte, 37,5% ad Aisone, 30,6% a Vinadio. Una comunità attenta ai bisogni degli anziani, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è una comunità che pone attenzione all’ambiente fisico e sociale e agli elementi che possono facilitare od ostacolare la possibilità per gli anziani di invecchiare in modo attivo e rappresenta un potenziale beneficio non solo per le persone più anziane, ma per i residenti di tutte le età. Attivare e sostenere forme di solidarietà e di reciprocità fra le persone e promuovere reti di vicinato attivo sono modi per impiegare le risorse e le competenze della comunità e per sviluppare la partecipazione e il protagonismo degli anziani. Gli anziani vanno quindi visti come soggetti capaci di assumersi delle responsabilità e di promuovere benessere nella comunità, La partecipazione attiva degli anziani diviene quindi uno strumento che può contrastare i processi di esclusione sociale a cui gli anziani sono esposti e nello stesso tempo un modo per garantire risorse alla comunità locale della quale gli anziani sono o possono diventare membri significativi. I comuni di Demonte, Aisone, Vinadio, le Parrocchie di questo territorio, l’Associazione Volontari Valle Stura hanno presentato alla Compagnia di San Paolo, accedendo ad un bando, il progetto "I ragazzi della III età". Il lavoro è stato accolto e finanziato. E’ coerente con le finalità delle cure primarie, può rappresentare un contributo per: - generare nuove pratiche di solidarietà e di vicinato, anche al di fuori dell’ambito associativo tradizionale, - contribuire alla ridefinizione di interventi socio-sanitari integrati efficaci e sempre più vicini ai bisogni dei cittadini, - fornire apporti significativi e qualificanti nell'area della prevenzione, - sensibilizzare la comunità sull’importanza del prendersi cura degli anziani. 3 Obiettivi L’obiettivo generale del progetto è aumentare la qualità di vita degli anziani e di chi li assiste, attraverso una serie di azioni complementari rivolte agli anziani (in particolare i giovani anziani), ai operatori professionali e non (cioè le persone che assistono gli anziani) e agli attori istituzionali del territorio (pubblici e privati). Gli obiettivi specifici, sono: Coinvolgere dei gruppi di anziani attivi in un percorso di welfare generativo che veda gli anziani protagonisti farsi promotori di iniziative a favore dell’invecchiamento attivo dei loro pari e del sostegno degli anziani non auto-sufficienti attraverso la valorizzazione delle reti di prossimità. Fornire agli operatori, familiari e non, conoscenze, strumenti e occasioni di sostegno e di socializzazione. Garantire una collaborazione ottimale tra tutti i soggetti pubblici e privati del territorio che possono contribuire a migliorare la qualità di vita degli anziani, in modo da aumentare complessivamente le capacità di risposta del sistema ai bisogni degli anziani. Si tratta quindi di una strategia volta a incentivare la solidarietà tra pari, la reciprocità e l’autonomia, e che mira al miglioramento della salute degli anziani intesa in senso globale, attraverso la predisposizione di occasioni di scambio e lo sviluppo di una comunità competente e responsabile verso i suoi cittadini. Il progetto verrà presentato a Demonte, e tutti i cittadini potranno conoscere ogni dettaglio del progetto. Corrado Camilla Parrocchie dell'alta valle La gioia dei bimbi di Estate Ragazzi, le giornate insieme nel campeggio a Pietraporzio, le feste patronali, le camminate in montagna, i concerti... insieme a momenti di preghiera per vivere l'Anno Santo della misericordia Ricordiamo l'estate 2016 L'estate 2016 ci ha regalato tante esperienze indimenticabili 4 5 A SAMBUCO UN MARE...ANZI UNA MoNTAGNA DI COSE BELLE Domenica 31 luglio benedizione fontana in memoria di Roberto Bruna. Il 15 agosto il maestro Agostino Chiossone ha tenuto un magistrale concerto sul nuovo organo a canne appena restaurato nella chiesa della Madonna del Roccasio. Sempre in questa chiesa, domenica 31 agosto, il Coro delle Voci Bianche di Associazione Voltrimusica ha presentato un finissimo repertorio di brani religiosi accompagnato da alcuni giovani e bravissimi musicisti diretti ancora dal maestro Agostino. Domenica 28 agosto si è riproposta la Baia. Congratulazioni a tutti i figuranti che hanno saputo calarsi in modo egregio nella parte loro affidata, e a chi ha curato in modo impeccabile la regia di tutta la rappresentazione. Non sono mancate le proposte della ProLoco e del Comune per rendere più belle le vacanze di turisti e residenti. Un grazie di cuore ad Agostino Chiossone per aver messo a disposizione le sue qualità più belle di organista, direttore dell'orchestra e del Coro delle Voci Bianche, ma soprattutto per non essersi mai risparmiato nel coordinare il suono e il canto delle nostre liturgie. Domenica 20 novembre abbiamo inaugurato il nuovo oratorio ad Aisone Concorso Chierichetti Con la festa di Natale si conclude il concorso e arrivano i premi. Occhio a non mancare. DAI REGISTRI PARROCCHIALI Sono stati accolti nella Comunità Cristiana con il Battesimo Hanno festeggiato 55 anni di matrimonio Cocordano Roberto e Degioanni Delfina 13-11-2016 ORATORIO RAGAZZI Nel periodo autunnale, su invito del nostro Vescovo abbiamo proposto ai genitori 4 incontri di formazione guidati da don Gabriele Mecca, che ringraziamo per la disponibilità. In queste settimane ai ragazzi è stata proposta la partecipazione all'Oratorio. Dopo le vacanze di Natale riprenderanno con regolarità ogni venerdì l'Oratorio e gli incontri di Catechismo. All'Oratorio i ragazzi potranno partecipare con il seguente orario: a Vinadio ogni venerdì dalle 15 alle 17 (per tutta l'Alta Valle), seguirà il Catechismo dalle 17 alle 18. Ogni domenica dalle 9,45 alle 11, seguirà la Messa. Ad Aisone ogni domenica dopo la Messa delle 10. Hanno celebrato il Matrimonio Cristiano ANDANDO VERSO L'AUTUNNO Pellegrinaggio a Lourdes 18-21 ottobre PORRACCHIA FRANCESCO di Marco e Occelli Barbara 21 agosto 2016 a Ferrere SIGAUDO SAFIRIA di Matteo e Chiardola Gessica 13 novembre a Sambuco 6 Bruno Cristiana e Girodengo Cinzia il 30 luglio 20216 a Goletta Lamberti Enrico e Bono Cristina il 3 settembre 2016 ad Aisone Ruffini Lorenzo e Marcuccio Cristina il 8 ottobre 2016 a Bagni di Vinadio Giraudo Luciano e Ferrero Patrizia 8 ottobre 2016 a Forani 7 Sono andati a Vivere nella Casa del Padre Parrocchie di DEMONTE Un anno dopo... semblea del novembre 2015 ci siamo presi l'impegno di crearli entro un anno. ' trascorso un anno dall'inizio del mio In questo numero del bollettino preservizio pastorale in questa comunità. sento, e ringrazio per la loro disponibiHo iniziato la mia presenza in mezzo a voi lità, il Consiglio per gli Affari Econominella piena fiducia nel Signore, che mi ha ci che è composto da cinque persone: chiamato a fare un tratto di strada per se- Luciano Brocchiero, Roberta Giordaguire insieme Gesù Via, Verità e Vita. nengo, Sergio Melchio, Mario Noè, VaHo cominciato con la disponibilità ad lentina Tesio. ascoltare, a dialogare, ad imparare per Per Natale sarà composto anche il capire quale era il modo che mi era ri- Consiglio Pastorale. Questi due organichiesto di “abitare” questa comunità par- smi sono sono una forma concreta di “parrocchiale. Ho avuto l'opportunità di ap- tecipazione” e di “corresponsabilità” nella prezzare l'impegno e lo zelo dei parroci conduzione della comunità parrocchiale che mi hanno preceduto per la crescita per quanto riguarda l'aspetto economico della vostra fede, la grande disponibilità e le scelte pastorali del futuro. Un altro di tante persone per le attività della par- aspetto importante sottolineato nella letrocchia e delle varie cappelle, che in tanti tera del Vescovo è questo:”la Parrocchia casi formano piccole comunità all'interno non un mondo a parte. L'annuncio della della grande comunità. Ringrazio per l'ac- novità del Vangelo di Gesù va coniugato coglienza semplice ma cordiale e sincera con l'attenzione a chi fa più fatica, a chi è riscontrata fin dall'inizio ai margini della comunità, con la quale sono stato a chi vive nel medesimo "Pace" è l'altro accolto e accompagnato territorio, alla realtà sociain questo primo anno e nome di casa mia le e politica, alle probleche ho potuto constatare matiche e alle solitudini, a in modo speciale nella visita e nella bene- chi è agnostico e a chi fa riferimento ad dizione delle famiglie. In questa occasione altre confessioni religiose”. Per camminaho avuto modo di conoscere più da vicino re in questa direzione è indispensabile la persone e famiglie con la loro trama quoti- collaborazione con l'Amministrazione Codiana di gioie, fatiche, speranze, difficoltà, munale, con le associazioni e i gruppi che sofferenze, malattie. Non sono riuscito a hanno a cuore il bene di tutta la comunità, passare da tutti e il mio desiderio è di con- per questo motivo ospitiamo volentieri la tinuare nella primavera prossima visitan- presentazione del progetto “I ragazzi della do le famiglie che abitano a Perosa, San terza età”. Infine sarà sempre più necesMarco, Rialpo e San Lorenzo. sario intensificare la collaborazione con le Nella Lettera Pastorale del nostro Vesco- altre parrocchie in sintonia con la zona pavo Piero intitolata “Abitare” si legge questa storale per riuscire a valorizzare al meglio frase nel capitolo “Abitare la parrocchia”: le risorse e per dare un servizio pastorale “se si parla di comunità parrocchiale oc- che tenga conto delle difficoltà dell'oggi e corre far crescere il senso di comunione, che richiederà delle scelte anche innovadi compartecipazione, di condivisione, di tive e coraggiose. corresponsabilità nelle varie azioni pasto- Se Dio ci ha chiamati a vivere in questo rali”. Per attuare questo stile che possia- contesto storico, non è un caso. E' temmo chiamare “sinodale” sono importanti po benedetto da Dio e affidato alle nostre alcuni organismi di partecipazione quali il mani perciò andiamo avanti con fiducia. Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici e il Consiglio Pastorale. Nell'asDon Renzo DEMONTE E Brocchetto Remigio 7-12-1929 28-03-2016 Novara Massolo Giulia 16-02-1934 2-07-2016 Orbassano Arlotto Iolanda 29-06-1926 27-06-2016 Aisone Bagnis Giovanni 29-08-1931 1-07-2016 Aisone Forano Giuseppina 29-03-1923 20-07-2016 Aisone Saracino Arcangelo Raffaele 8-05-1926 1-08-2016 Bersezio Marino Luciana 11-01-1935 8-08-2016 Paesana Floris Antonino 27-03-1930 6-07-2016 Pietraporzio Trocello Riccardo 16-11-1943 25-09-2016 Borgo San Dalmazzo Fossati Piera in Dogliani 20-04-1933 3-10-2016 Bra Beltrandi Giovanna 25-07-1937 4-10-2016 Sambuco Della Pignatara Ines 9-02-1931 12-10-2016 Pratolungo Stocchi Teresa 24-10-1926 16-10-2016 Sambuco Degioanni Vincenzo 3-12-1921 22-10-2016 Aisone 8 Fabiano Francesco 28-11-1928 19-11-2016 Vinadio Conserva in me, Signore, il segno della tua gloria che risplenda in eterno 9 Una messa nella cattedrale del Creato LA BANDIA S abato 20 agosto un bel gruppo di persone è salito fino alla località La Bandia per partecipare ad una Messa in suffragio di alcune vittime innocenti della violenza nazista durante il rastrellamento del 21 agosto 1944 che ha stroncato le giovani vite di Beltrando Pietro, Barge Marco, Stasi Vincenzo e Renato. E' un evento già lontano nel tempo ma che non va dimenticato, su una memoria dolorosa proviamo a costruire un futuro diverso di pace e di giustizia. Nel luogo dell'eccidio la preghiera e la commemorazione alla presenza anche di una rappresentanza della precedente e della attuale Amministrazione Comunale di Demonte, al termine lo storico Silvano Taricco ha rievocato il tragico evento. Festa di San Magno TRINITà P articolarmente riuscita quest'anno la festa di San Magno: molto partecipata la Messa del mattino seguita dalla processione con la statua del Santo. Al pomeriggio giochi popolari per gli adulti e i ragazzi con ricchi premi. Un grazie vivissimo al gruppo delle giovani mamme che hanno intrattenuto i più piccoli e a chi ha organizzato i giochi per gli adulti. Gli organizzatori hanno destinato la somma di 330 euro alla Chiesa parrocchiale. Un grazie riconoscente a Carlo Zolferino che ha riverniciato il portone e le due porte preservandole dai danni delle intemperie e a tutte le persone che si prendono cura della Chiesa. UNA SETTIMANA SPECIALE PIETRAPORZIO L’estate è sempre il tempo dello stare insieme e del conoscersi meglio, un tempo speciale dunque, che ha portato con sé un appuntamento importante: la bellissima esperienza del campo estivo a Pietraporzio per i bambini e i ragazzi delle parrocchie di Demonte e dell’Alta Valle. Guidati da Don Fabrizio e da noi animatori, protagonisti in varie attività. Alcuni momenti significativi: la meditazione solitaria, accompagnata da alcuni passi della Bibbia, ma soprattutto le escursioni in montagna, immersi tra le bellezze del creato ….. Tutti in cammino! I bambini prima ed i ragazzi poi sono stati veramente in gamba e pieni di entusiasmo e fra passeggiate, giochi e chiacchiere notturne, il divertimento non è mancato!!! Da non dimenticare le coccole delle cuoche (Grazie Tina, Susi, Giusy, Carla, Giuliana!) che hanno preparato pranzi e cene speciali grazie alla loro bravura e creatività! Noi animatori ci siamo fatti in quattro per intrattenere i ragazzi con giochi, musica ma soprattutto con infinita pazienza. Tanto tempo libero, ma sicuramente non tempo vuoto! Tempo in cui abbiamo riscoperto la gioia di stare insieme. Abbandonati i cellulari, anche se per pochi giorni, si è ritrovato il piacere di parlare guardandoci negli occhi e ridere, oh quanto ridere! Queste settimane sono state l’occasione per ravvivare l’amicizia con Dio e fra di noi: abbiamo percepito la Sua presenza, tra le risate e i momenti di riflessione, presenza che è costante, ma che a volte ci sfugge perché siamo distratti da mille cose. Sono state due settimane meravigliose! Grazie a tutti i bambini e a tutti i ragazzi che hanno partecipato con l’augurio di ritrovarci insieme il prossimo anno! Anna e gli altri animatori! 10 2016 raddoppia la festa PERDIONI L ’estate che abbiamo trascorsa è stata anche un’occasione per “restaurare” la festa di San Giovanni Battista, il nostro patrono. Insieme a San Magno ormai, l’appuntamento è raddoppiato e l’energia di tutti i volontari, gli amici dei Perdioni, è stata premiata con tanta allegria, amicizia e gusto! La comunità si è stretta nelle celebrazioni festose, nelle processioni come una famiglia che si nutre alla stessa mensa. E la mensa è continuata con tante leccornie che hanno preparato alla musica e all’allegria delle nostre serate estive. Un grazie di cuore va detto a tutti quelli che in vario modo hanno contribuito a rendere speciale questa estate indimenticabile. La generosità della comunità è stata evidente poi, come vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto. La festa non si ferma, ma diventa modo per essere più fratelli. Avanti, San Giovanni e San Magno, continuate a guidarci verso un mondo di fiducia e di pace! 11 Sono stati accolti nella Comunità Cristiana con il Battesimo RISPONDIAMO ALL' AMORE DI DIO DEMONTE Vallone Raffaele di Roberto e di Giordanetto Nadia il 05.06. 2016 nella Parrocchiale di San Donato Bracco Alessandro di Enzo e di Hloba Volha il 23-10-2016 nella parrocchiale di San Donato Fiandino Angelica di Dario e di Digirolamo Lucia il 11-09-2016 nella Chiesa parrocchiale di Perdioni Alessio Forneris di Fabien e di Merana Michela nato il 15 gennaio e battezzato in Francia Ferrero Stefano di Dario e di Franco Stefania il 18-09- 2016 nella Cappella di Rialpo OGGI SPOSI Re Dennis e Conte Paola il 27-08-2016 nella Chiesa dei Cappuccini in Busca Sono andati a Vivere nella Casa del Padre Tropini Irene 23-08-1930 30-04-2016 Bussone Cesarina 16-06-1930 04-06-2016 Paolella Vincenzo 28-01-1937 25-06-2016 Colomberi Marco ✰22-10-1951 26-06-2016 Bruno Margherita 15-04-1922 28-06-2016 Arnaudo Mario 05-09-1946 30-07-2016 Massolo Costanzo 27-05-1923 04-08-2016 Allietta Maria 29-07-1922 07-09-2016 Salvaire Maria 08-09-1929 11-09-2016 Ristorto Maria 19-05-1920 21-09-2016 12 Dal libro del Profeta Michea Così dice il Signore: «E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele… Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. Egli stesso sarà la pace!». Dal vangelo secondo Luca In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Questo brano parla a noi. Di più... parlano di noi! Betlemme è un piccolo villaggio. Poteva essere Ferrere, Moriglione, Goletta, Bergemolo, Bardenghi o Gorrè di Rittana, non importa… era Betlemme… Il profeta osa annunciare che proprio da quel pugno di case sarebbe uscito il più grande condottiero che la storia d’Israele conosca, Davide, e dalla sua stirpe sarebbe venuto niente meno che il Salvatore. Eh, vabbè, don Fabrizio, osa c’entra con noi? Con le debite proporzioni anche i nostri paesi potrebbero sembrare “soltanto un pugno di case”. Ebbene, anche da te, piccolo villaggio qualsiasi della valle, nasceranno cose grandi, se saprai accorgerti dello sguardo di Dio su di te! Sì, amici, Dio ama anche questo angolo di mondo, questo gruppo di case... ma non ama le sue pietre, bensì ama alla follia le persone che vivono tra queste strade, tra le nostre piazze e nei nostri boschi o campi. Dio chiama ciascuno di noi a far di sé la risposta più alta al suo amore. Non c’è nessuno troppo povero o troppo lontano perché possa dire “tocca a un altro”. L’icona della visita di Maria a Elisabetta, poi, conferma questa intuizione. Due donne nella prova: una chiacchierata ragazza incinta e una vecchia che aspetta il suo primogenito. Due donne affaticate. I loro villaggi ne avevano di malelingue da mol- 13 tiplicare... Ma loro si incontrano e sulle loro labbra fioriscono benedizione e lode. Permettetemi un riferimento più esplicito. Anche tra le tue strade, cara Valle Stura, ogni tanto, le chiacchiere e i pregiudizi fanno più male che bene. Anche nel nostro cuore nascono tumori di pregiudizio e condanna che copriamo con il perbenismo di facciata. Facciamoci insegnare da Maria, facciamoci insegnare a superare l’imbarazzo e le chiacchiere, a andare oltre nella disponibilità, nel perdono vicendevole, nel sostegno, nella comunione. Lei che ha donato tutta se stessa a Gesù, come ogni madre fa con suo Figlio, ci sostenga nel nostro rinnovarci quotidiano a favore degli altri. Come sarebbero belli, come sarebbero luminosi i nostri paesi se da domani, da oggi stesso, riscoprissero la loro chiamata a essere comunità sante e amate, un nuovo popolo di redenti. Tutti bisognosi di misericordia e perdonati per i nostri peccati, ci visitassimo l’un l’altro come Maria con Elisabetta, ci accogliessimo con benedizione e con amicizia. Il passato non conti mai troppo. E voi, comunità e paesi della Valle, non sarestè più certo i più piccoli paesi della provincia, perché da voi uscirà la salvezza e come un torrente in piena dilagherebbe la pace. Questo Natale sia davvero il nostro nuovo Natale, in cui ricominciamo da un abbraccio, da una parola buona, dalla voglia di mettere insieme le ricchezze di tutti. Don Fabrizio Parrocchia di santa margherita Festiona 24 luglio, Cresime Castagnata Festionese Un Prete 16 ottobre con grande successo si è svolta a Festiona la "Caper i giovani D omenica stagnata di solidarietà". Il ricavato di € 5280,00 è stato devoluto alla LILT FESTIONA F orse qualche giovane ancora non sa che per la nostra valle c'è un prete incaricato di accompagnare giovanissimi e giovani nel cammino di crescita umana e cristiana. È don Fabrizio, sacerdote giovane, entusiasta, simpatico e pieno di iniziative, amante ed esperto del mondo giovanile. Chi lo incontra avverte subito che ha una gran voglia di offrire a quelli che lo seguono un supplemento di senso e di anima alla loro esistenza per renderla più piena. L'invito va pertanto ai giovanissimi e ai giovani di non sprecare questa oppurtunità e di informarsi delle iniziative che propone loro leggendo nel bollettino le pagine generali riservate ai giovani. A tutti buon cammino con tanti altri giovani della valle. Alessandra, Carola, Caterina, Elena, Giulia, Lisa, Marianna, Michela: lo Spirito vi renda capaci di sentire la fierezza di essere cristiani. 11 settembre, le Prime Comunioni Anna, Agata, Edoardo e Luna: alimentate il desiderio di ricevere spesso Gesù nell'Eucaristia. 14 (delegazione di Cuneo). Il comitato organizzatore ringrazia tutti coloro che hanno permesso con contributo e partecipazione la realizzazione e il pieno successo della manifestazione. Anniversari di Matrimonio Auguri e complimenti per questi bei traguardi raggiunti insieme! 60° di Matrimonio di Magnetto Guido e Demarchi Vittorina 5 giugno SONO ANDATI A VIVERE NELLA CASA DEL PADRE Maucci Anna Maria in Desderi 25-12-1932 14-06-2016 Rinaudo Paola Giuseppina ved. Rinaudo 26-07-1939 22-08-2016 15 65° di Matrimonio di Benso Luigi e Desderi Clementina 8 ottobre La vita è un'opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è ricchezza, valorizzala. La vita è amore, vivilo. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La via è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un'avventura, rischiala. La vita è la vita, difendila. Santa Teresa di Calcutta Per questo Natale, Signore, noi ti preghiamo perché tu ci dia uno sguardo nuovo. Apri i nostri occhi, a riconoscerti bambino nei bambini. Tu, Dio eterno e onnipotente, che hai bisogno di gettare le braccia al collo della madre, comprendi e capisci la nostra sete di un abbraccio sincero. Apri il nostro cuore, a riconoscerti uomo tra gli uomini, Tu, Dio unico e vero, che hai bisogno di compagni da chiamare amici nel cammino, ascolti e accompagni le nostre quotidiane domande. Apri la porta della nostra casa, a riconoscerti ultimo tra gli ultimi. Tu, Dio che ami la vita, nel tuo farti vicino a ognuno di noi, ci insegni e ci mostri come essere prossimo di chi soffre. Apri come un dono la nostra vita a condividerti, tesoro prezioso. Tu, Dio misericordia e perdono, che illumini la strada a chi cammina nel buio, rialzi chi cade e riscatti chi si è perso. Fa’ che lasciamo cadere le nostre fragilità per far entrare la tua luce, che sola può rischiarare il nostro sguardo, perché possiamo rimetterci in piedi e danzare cantando quanto grande sei, Signore, che nasci ogni giorno per spalancare i nostri occhi. Siano i nostri reciproci Auguri! Auguri sinceri a tutti e ciascuno per questo Santo Natale i vostri amici preti della Valle i vostri Sacerdoti Parrocchia di MOIOLA Viaggio a Capo Verde MOIOLA E ra da molto tempo che volevo andare a trovare mio zio a Capo Verde, dove svolge la sua attività di missionario da circa 27 anni, perchè da anni desideravo venire a diretto contatto con la realtà che lui vive quotidianamente e che è solito raccontarci durante i suoi brevi rientri in Italia. L'occasione è giunta nel mese di marzo, quando insieme con mia mamma e due miei zii abbiamo deciso di partire alla volta dell’arcipelago africano. Capo Verde, l'angolo di oceano più selvaggio del pianeta, come diceva il noto esploratore Jacques Cousteau, è costituito da dieci piccole isole baciate dal sole sotto un vento sferzante, al largo della costa del Senegal e della Mauritania. Siamo atterrati all'aeroporto internazionale di Sal, meta di turismo balneare per le sue spiagge infinite e bianche e per il mare dalle acque cristalline, che deve il suo nome all'antica salina di Pedra de Lume. Abbiamo trascorso i primi tre giorni sull'isola di Sal, visitando il deserto, la capitale Espargos, e poi Palmeira, il villaggio di pescatori dove tuttora l'acqua corrente non è potabile e gli abitanti si riforniscono presso i camion cisterna, e dove in molte abitazioni manca la corrente elettrica. Successivamente ci siamo spostati sull'isola di Sao Vicente, che rispetto a Sal è sicuramente meno frequentata dai visitatori, ma rispecchia la vera anima di Capo Verde. Qui, a Mindelo, la capitale, siamo stati gentilmente ospitati dalla vivace comunità di frati cappuccini, sostenitrice di diversi progetti umanitari, tra cui l'associazione che recupera i ragazzi dalle bande minorili e dalla strada, e cerca di valorizzare il mondo giovanile, ne accresce il protagonismo e da' spazio alla sua creatività. La città di Mindelo è l'unica vera cittadina dell'isola. E' un insieme di costruzioni a volte colorate, a volte catapecchie fatte di pietre e lamiere in cui vivono intere famiglie composte anche da decine di persone. Ma nonostante la povertà e la miseria, vi si respira un'atmosfera apparentemente rilassata, a volte confusionaria, ma estremamente dignitosa. Uno dei motti della gente del posto è NO STRESS. Lo stile di vita perciò è tranquillo e si contraddistingue per i sorrisi, la cordialità e l'ospitalità. Al termine del nostro soggiorno a Sao Vicente ci siamo diretti con il traghetto a Sant'Antao, l'isola in cui mio zio porta avanti la sua missione da diversi anni. Sant’Antao è la seconda più grande isola dell'arcipelago ed è meno conosciuta dai viaggiatori perchè selvaggia e montuosa: i turisti che scelgono di esplorarla sono per lo più appassionati di trekking ed escursionismo. Accompagnati durante la nostra visita da mio zio, abbiamo scoperto la bellezza di quest’isola dal duplice aspetto: a nord paesaggi imponenti e spettacolari, con canyon profondi, crinali segnati da spaccature e di tanto in tanto qualche valle verdeggiante che si apre tra i monti, coltivata con piantagioni di banane, papaia, melo cotogno, canna da zucchero (dalla quale i locali ricavano il liquore Grogue) e caffè; nella parte sud occidentale invece il territorio è desertico, pietroso, con aride colline erose dai venti. Insieme alla pesca, l’agricoltura è la risorsa principale di Sant’Antao, grazie al suo fertile suolo di origine vulcanica, anche se, nel- la maggior parte dell’isola, la mancanza di pioggia e la conseguente siccità ne compromettono i raccolti in alcune stagioni. La gente di Sant'Antao, semplice, genuina, accogliente, vive per lo più nei villaggi sparsi, abbarbicati sui monti, in case fatte di pietra o terra, senza elettricità né acqua, allevando qualche gallina e qualche capra e cercando di coltivare qualche ortaggio per poter sopravvivere. Un episodio che mi piace ricordare è quando, in occasione di una delle nostre visite, siamo stati ospitati a pranzo da una famiglia del posto, e abbiamo potuto realizzare che queste persone hanno un grande spirito di condivisione, valore invece sempre meno presente nella nostra società occidentale. Sin dall'infanzia gli abitanti di questi villaggi sono abituati a macinare a piedi chilometri e chilometri tutti i giorni per raggiungere le scuole, la chiesa ed il paese, dove poter fare qualche provvista.Sulla nostra strada spesso abbiamo incontrato bambini che tornavano a casa dopo la mattinata a scuola, stanchi per i lunghi tragitti, che ci correvano incontro per avere qualche caramella.Sull’isola di Sant’Antao abbiamo avuto modo di vedere i due asili infantili costruiti di recente grazie all’opera dei frati missionari, che ogni giorno accolgono centinaia di bambini, dando così un grande supporto alle famiglie. Ciò che mi ha colpito in particolare e che non scorderò mai è lo sguardo dolce di questi bimbi e la grande dignità delle persone, che seppure in notevoli difficoltà conservano il sorriso e la speranza in un futuro migliore. E' stata davvero un'esperienza toccante, che mi ha permesso di acquisire maggiore consapevolezza rispetto all’unicità di queste terre e della loro gente. Elena Degiovanni 18 Mandami qualcuno da amare Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo, quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’ altra persona. Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri e affamati. (Madre Teresa di Calcutta) DAI REGISTRI PARROCCHIALI Hanno celebrato 60 anni di matrimonio Rinati nel battesimo Enea, figlio di Emanuel Loris e Lamberti Simona Ridolino Sergio e Cesana Anna Chiara, figlia di Dalmasso Bruno e Girodengo Fausta Sono andati a Vivere nella Casa del Padre Cesana Anna (Netina) Ved. Bruno di anni 94 19 Ridolini Stefano di anni 91 Parrocchie della bassa valle “ISPIRAZIONI” per il cammino CAMMINIAMO INSIEME N elle comunità di Rocca e Gaiola sono state molte le occasioni in cui abbiamo potuto vivere la nostra fede e richiamare le scelte di fondo della vita cristiana. In queste pagine ne vengono ricordate alcune: o più radicate nel tempo e nella tradizione come le feste patronali, i campeggi, l'estate ragazzi... o più occasionali come pellegrinaggi, anniversari di vita o di matrimonio... Attraverso il coinvolgimento di tante persone questi momenti ed altri hanno nutrito il nostro cammino; col cuore pieno di grazie li riviviamo perchè siano ancora sorgente di 'ispirazione' per il futuro. d.Silvio In calendario • Inizio dell’Avvento domenica 27 novembre • 8 dicembre Festa degli Anniversari di Matrimonio a Rocca - a Gaiola Mercatini di Natale "ricordando Nadia" • Solennità della nascita di Gesù Cristo il 24 dicembre alle ore 22,30 a Gaiola e alle ore 24 a Rocca • Festa patronale di S.Antonio Abate domenica 22 gennaio • Cammino di preparazione al Matrimonio in Valle Stura inizio il 2 febbraio Estate Ragazzi e campi Pellegrinaggio ad Ars ROCCASPARVERA Q uest'anno il nostro pellegrinaggio ha avuto come meta Ars, piccolo centro nel sud della Francia, divenuto famoso per il santo curato che in quel paese sperduto ha svolto la sua missione fino a giungere alla santità. Giovanni Maria Vianney cresce in un paese nei pressi di Lione in piena Rivoluzione francese; la sua vocazione nasce in un ambiente ostile dove le difficoltà non mancano, ma il suo desiderio di “guadagnare delle anime al buon Dio” è grande. Viene chiamato alle armi da Napoleone per combattere contro la Spagna, ma diserta e al suo posto deve partire, anche se ancora molto giovane, il fratello minore che però morirà in guerra ed il papà per tanto tempo non riuscirà a perdonarlo. Lui si affida completamemnte al Signore, sperimenta l'amore misericordioso del Padre che non abbandona nessuno nei momenti più difficili e da questa esperienza nasce in lui il desiderio di condividere con più persone possibili il dono di questo amore infinito che consola, che capisce, che non giudica. Viene ordinato prete ed inviato ad Ars per risvegliare la fede dei parrocchiani; vive da povero tra i poveri, felice di rinunciare a tutto per aiutare gli altri. Molto presto la sua fama di confessore attira ad Ars numerosi pellegrini che vengono lì per cercare il perdono e la pace del cuore. La sua vita si svolge tra preghiera, opere di carità verso i più deboli, ma soprattutto nel confessionale dove passa molte ore ad ascoltare le sofferenze, i dubbi e consolare le ferite di chi si presenta a lui. Non poteva esser più azzeccato questo pellegrinaggio nell'anno della misericordia. Siamo stati tutti colpiti dalla vita di quest'uomo sconosciuto, semplice, umile, senza pretese, ma in grado di trasmettere l'amore di Dio a chi incontrava senza 20 fermarsi alle apparenze, senza pregiudizi. Per questo suo modo di avvicinare la gente è divenuto grande ed è stato dichiarato patrono di tutti i parroci del mondo. Al pastorello che gli aveva indicato la strada per Ars aveva risposto:”Io ti indicherò la via del cielo”; tutti abbiamo bisogno di testimoni della tenerezza del Padre perchè tante volte sbagliamo. Sapere che qualcuno ci da la mano, ci rialza e ci vuole bene comunque, è consolante: questo vorrei conservare nel cuore unito ai volti, ai sorrisi, alle 'storie' raccontate e condivise durante il viaggio, sempre arricchenti. BAUT G razie alla buona idea di d.Silvio che ad inizio estate aveva proposto di riprendere la tradizione del campeggio per le famiglie e grazie alla buona adesione avuta (una decina d famiglie), ci siamo trovati alla fine di luglio nella casa di Baut poco sopra Festiona, per un sabato-domenica insieme. E' stata un'esperienza molto positiva per tutti: genitori e bambini si sono trovati ad affrontare i problemi della convivenza superandoli con l'aiuto reciproco, la comprensione e il mettersi in gioco. In particolare i momenti di riflessione e di preghiera ci hanno visti molto partecipi, ognuno con le sue esperienze di vita, con la voglia di condividere i proble- mi personali e confrontarsi con gli altri. Un'occasione che non si presenta troppo spesso nella vita quotidiana dominata dalla fretta e dalla superficialità e nella quale sovente non ci rendiamo conto delle fortune che abbiamo di fronte agli occhi, dandole quasi per scontate.. In questo clima gioioso, giocoso, di serenità interiore e di festa, abbiamo passato dei momenti intensi e meravigliosi, difficilmente dimenticabili, approfondendo amicizie già esistenti, trovandone di nuove. Un grazie di cuore a tutti, soprattutto ai bambini e ragazzi che nella loro semplicità e spensieratezza ci hanno fatto sentire comunità vera come se fossimo una grande famiglia. Davide e Monica 21 in compagnia DI amici che amano e amavano la montagna FERRERE S abato 20 agosto, nonostante il tempo non fosse dei migliori, un gruppo di parrocchiani di Roccasparvera , Piano Quinto e Beguda sono arrivati a Ferrere, chi in auto, chi a piedi da Bersezio; alcuni hanno continuato fino ai Becchi Rossi per visitare il forte, altri han visitato il museo dei contrabbandieri e quant'altro con la meritata pausa caffè. Alle 11,30 nella nostra chiesa dedicata a S.Giacomo resa ancor più bella e accogliente dai fiori bianchi e azzurri del battesimo di Stefano la cui nonna era partita di qui giovane sposa, abbiamo celebrato al Messa in memoria dei nostri amici della Ricordiamo Lenuccia con poesie che amava ripeterci: montagna, come è ormai consuetudine da alcuni anni. E' seguito l'aperitivo al campo offerto dalla simpatica famiglia Giordanengo e il pranzo al sacco sparsi per la 'Pusauta Rua'. Che bello e gratificante vedere l'unione e l'allegria condivisa tra tutti! Tanto più che un provvidenziale temporale ci ha 'costretti' a riunirci tutti per il caffè e il digestivo: anche se stretti e alcuni in piedi, eravamo una sola grande famiglia: é stato bellissimo e ci auguriamo di poterci ancora ritrovare, magari anche più numerosi. Anna 50 anni di matrimonio EL CAMINO SANTIAGO DE COMPOSTELA N el mese di settembre abbiamo fatto il pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Siamo partiti il 29 agosto da S. Jean Pied de Port; percorrendo il Cammino Francese in ventisei giorni , dopo 775 km., siamo giunti alla nostra meta Santiago dove riposano le spoglie dell’Apostolo Giacomo. Abbiamo camminato insieme ad altre persone, di varie nazionalità e parlando ognuno nella propria lingua siamo riusciti sempre a capirci. Abbiamo trovato ospitalità negli ostelli condividendo la cena e la serata con numerosi pellegrini che, come noi, stavano percorrendo il cammino. Abbiamo attraversato paesi e città visitando chiese e cattedrali maestose, abbiamo visto l’alba in paesaggi diversi: dai boschi della Navarra, alle vigne della Rioja, ai campi di cereali e girasoli della Castiglia, ai boschi di eucalipto della Galizia. Giunti alla meta di Santiago abbiamo preso parte con grande emozione alla messa “del pellegrino” pregando sulla tomba di San Giacomo e ringraziando il Signore per l’assistenza durante il percorso. Proseguendo il nostro cammino fino all’oceano siamo giunti a Muxia al santuario di N.S. della Barca situato sulle rocce bagnate dalle onde dell’Atlantico. E’ stata una bella esperienza che ci ha fatto capire che si può vivere anche con poco (nel nostro zaino avevamo infatti soltanto l’indispensabile per affrontare il viaggio) e ci ha fatto riflettere sull’importanza dei rapporti umani. Aldo e Leo LE MIE MANI Mani ruvide mani screpolate mani deformate,stanche mani che hanno tanto lavorato accarezzato aiutato. Mani bianche, affusolate mani dure, mani incrociate. Mani: riposate! Ai gelsi lungo la strada di Tetto Padella O gelsi secolari che immobili state lungo la strada che porta a casa mia quate cose, se aveste la favella potreste raccontarci, brutte e belle! Li vedeste i mie avi passar fanciulli svelti, infreddoliti andare a scuola sbattendo contro di voi gli zoccoletti per far cadere la neve incollatta alle zeppette. Palmira e Mario, l'11 settembre Nella Casa del Padre E con il passare degli anni vedeste uomini rudi e donne prosperose accaldati e stanchi sotto le vostre fronde riposar contenti. E infine l'ultimo viaggio anche con loro avete riso e pianto ma non poteste seguirli al camposanto. E ancora oggi vecchi e tarlati tra i vostri rami gli uccellini ospitate e date ombra ai nipotini che dei loro avi seguiranno il cammino. Robbione Lenuccia ved. Viale di anni 93 il 27 ottobre 22 Viale Antonio di anni 78 il 10 luglio BENVENUTO Viale Giuseppe di anni 82 il 31 agosto 23 RITTANA C arissimo don Fabrizio, benvenuto nella nostra parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Mauro! Arrivando, sul piazzale di fronte al Santuario, sarai certamente rimasto meravigliato di quel nostro “gioiello” che è la cappella della Confraternita dell’Immacolata. Già don Renzo l’aveva capito e – volenteroso e determinato qual è nei lavori – si era dato molto da fare, iniziando a sistemarla così bene come l’hai trovata ora. Tuttavia, la bellezza e l’arte – in particolare quella religiosa – non si esauriscono, hanno risvolti molteplici. Con il tuo invito, sabato otto ottobre, molti di noi si sono ritrovati con te per mettere a punto e valorizzare alcune parti nella cappella e nel retro, in modo da renderle fruibili dalla comunità, particolarmente durante la stagione invernale. A nome tuo, ringrazio di cuore tutti quanti si sono prestati. La nostra Confraternita è ricca di storia. Fu costruita nel 1701 e dedicata all’Immacolata Concezione dal Parroco don Belmondo. Nel tempo, sovente vi si celebrava la Santa Messa. Così pure adesso si vorrebbe tornare a questo, ma non solo. Appena sarà possibile, le teche di vetro ora vuote saranno occupate dai “piccoli tesori” religiosi della nostra comunità parrocchiale, in modo che chiunque li possa vedere. In tal modo, l’ingresso della cappella sarà l’esposizione di oggetti di storia religiosa locale, quasi “un angolo di museo”, che non impedirà la celebrazione delle funzioni. Caro don Fabrizio, grazie della tua presenza, della disponibilità, della condivisione per vivere l’esperienza cristiana di ogni giorno come cammino di fede, di verità e di carità. Catterina Belmondo Festa patronale dell'Assunta GAIOLA A nche quest’anno ci troviamo a parlare della festa dell’Assunta, di San Rocco e di San Magno a Bedoira. E’ stata una bella festa, molto partecipata dalla gente di Gaiola e dei paesi vicini, una vera “occasione di distensione e di allegria, per ricaricare le pile in vista di un altro anno ricco di impegni e iniziative." Ed è per questo che la Pro Loco vuole ringraziare chi ci ha aiutato in qualsiasi modo, dalla semplice parola di consenso, alla partecipazione alle cene, alle serate danzanti, ai giochi per bambini , alle gare a bocce, ……ma soprattutto vogliamo ringraziare di vero cuore tutti quelli che la sera del 16 agosto sotto un violento temporale (esperienza già vissuta nel 2014 tra l’altro) erano pazientemente in coda per mangiare la nostra polenta!!! GRAZIE!!!. Sul nostro volantino c’era scritto “E facciamo festa insieme, per stringere i legami di amicizia e rinnovare l’appartenenza alla comunità ” ecco, speriamo di esserci riusciti almeno un po’, e poi… appuntamento alle prossime iniziative Pro Loco. Brunello Nuovi testimoni nella Chiesa Cantoria a S.Anna GAIOLA D Gaiola per Amatrice e Accumuli Dopo il terremoto del 24 agosto in centro Italia, la nostra comunità, su iniziativa dei commercianti, Comune e Proloco, ha organizzato una raccolta fondi per aiutare le popolazioni colpite. Uno dei motivi che ci ha spinti a questo è che si tratta di comuni molto simili ai nostri, ubicati in zone montane e in località comunque molto disagiate. Ci siamo quindi sentiti in dovere di dare una mano a queste popolazioni in modo che possano rimanere nel loro paese natale e riprendere comunque a vivere e sperare in un futuro migliore. Grazie alla collaborazione e al contributo dei commercianti e alla partecipazione della popolazione si è organizzata una “merenda sinoira” a base di penne all'amatriciana, e una raccolta fondi attraverso delle cassettine presenti in tutti gli esercizi di Gaiola. Tali iniziative hanno portato a incassare più di 1.100 euro che, con la collaborazione del sindaco, verranno indirizzati su dei progetti sulla scuola di Amatrice. Voglio ancora rinfraziare tutti per il grandissimo risultato ottenuto, a conferma che la comunità di Gaiola è sempre attiva e presente nei momenti del bisogno. Roberto Bruna 24 omenica 4 settembre 8.45 davanti a “Paola e Aurelio” con maglietta bianca, jeans, bottiglietta d’acqua, caramelle e tanta voglia di cantare…cosi è iniziata una domenica particolare per la cantoria di Gaiola, destinazione Santuario di S.Anna di Vinadio dove abbiamo avuto l’onore di animare la S.Messa delle 11.00. Esperienza bellissima, coinvolgente e a tratti anche commovente (forse perché tutti abbiamo dei ricordi particolari legati al santuario). Poi la giornata è continuata con un ottimo pranzo in compagnia dei nostri amici e parenti…ed infine Don Beppe Panero rettore del santuario mentre ci ringraziava e ci ha già detto che ci aspetta nel 2017. I nuovi arrivi nel coro sono sempre ben accolti perché “chi inizia a cantare in un coro si accorge subito che non basta solo la voce. Allora smette all’istante, oppure non smette mai più”. Loriana dove la parola manca, là comincia la musica; dove le parole si arrestano, l'uomo non può che cantare GAIOLA Domenica 23 ottobre un ospite speciale aleggiava nella chiesa di Gaiola: lo Spirito Santo! 16 bellissimi ragazzi di Gaiola, Roccasparvera e Valloriate , con i loro sguardi puliti, i loro visi seri ed emozionati, si sono presentati davanti alla Comunità e davanti al vescovo Piero Del Bosco per ricevere la cresima e confermare il loro impegno come cristiani. Una giornata ricca di emozioni, di “eccomi” sussurrati, di promesse d’impegno, di tanti “ chissà verso quali strade lo Spirito Santo condurrà questi ragazzi? …” Sicuramente opera dello Spirito Santo è stata quella di porre al loro fianco, oltre ai genitori, ai padrini e alle madrine, altre persone capaci di guidarli e di accompagnarli nel loro percorso come cristiani: le catechiste Maurizia e Anna, don Fabrizio e don Silvio. A loro un grazie di tutto cuore! Una mamma fratel Matteo é diacono! LéRINS M ercoledì 21 settembre nell'abbazia cistercense di Notre-Dame de Lérins, fratel Matteo (Ivano Brondello) è stato ordinato diacono dalle mani di Monsignor Dominique Rey vescovo della diocesi di FrèjusToulon. Le nostre comunità parrocchiali hanno voluto calorosamente dimostrare il loro affetto con una numerosa presenza, uniti a sacerdoti, amici della diocesi ed ai monaci delle altre comunità della congregazione. Lérins infatti è la casa madre a cui fanno riferimento altri sei monasteri: Castagniers e Senanque in Francia, Val Dieu in Belgio, Prà d'Mill in Italia, Rougemont in Canada e My Ca in Vietnam. Molto intensa e partecipata la funzione nei vari momenti, alternati dai canti della comunità e nell'omelia del vescovo improntata sulla disponibilità al servizio del diacono. La giornata è proseguita con il pranzo nel giardino del monastero per festeggiare tutti insieme il novello diacono. Fratel Matteo è entrato in monastero nel 1997 ed a Lérins ha fatto la formazione fino al 2002, anno della professione solenne presso il monastero di Prà d'Mill a Bagnolo Piemonte dove è rimasto per dieci anni. Dal 2012 è tornato sull'isola di Saint Honorat e qui si occupa della formazione dei novizi e dell'azienda agricola con la produzione di vino e olio. Collabora inoltre con l’associazione umanitaria San Francesco di Draguignan ed è membro del partenariato tra Lérins e 25 Fondacio-France nella missione solidarietà. L’ordinazione diaconale è stata per molti un piacevole ritorno all’abbazia e per altri la scoperta di una comunità e di un luogo che donano un senso di pace già ai primi passi sull’isola. Auguriamo a fratel Matteo buon ministero, ricordandogli di pregare per le nostre comunità. Anniversari di matrimonio il balsamo guaritore che ripara le crepe nei rapporti personali e famigliari, questo è la forza che da’ vita alla tolleranza e al rispetto, al fine di superare le divisioni e le avversità che purtroppo alcune volte la vita ci pone davanti. Durante la cerimonia gli sposi hanno rinnovato le promesse matrimoniali, impegnandosi a proseguire il proprio cammino di coppia e la propria crescita spirituale. Il matrimonio è un lungo viaggio che dura tutta la vita, c’è bisogno dell’aiuto di Gesù per camminare insieme, per matrimonio. accogliersi l’un l’altra ogni giorno e per GAIOLA Undici coppie di sposi hanno rinnovato perdonarsi. Papa Francesco consiglia omenica 9 giugno nella chiesa par- le loro promesse matrimoniali e una di agli sposi di non finire la giornata in cui rocchiale di Gaiola, per la prima vol- queste ha raggiunto l’invidiabile traguarsi ha litigato senza fare la PACE. ta, si è svolta la festa degli anniversari di do di 65 anni di vita insieme. L’amore è L’albero dove i piccoli trovano il nido Sono statiaccolti nella Comunità Cristiana con il Battesimo L’albero è il simbolo della famiglia che, benedetta dal Signore, cresce se trova radici nell’amore di Dio ed è sostenuta dalla comunità cristiana. Tra i rami di questo albero trova posto un nido; esso indica la casa, luogo dove i bambini possono crescere e iniziare con i genitori il loro cammino nella fede. Accogliamo così i nuovi arrivati nella nostra comunità parrocchiale che, varcando la Porta Santa della Chiesa per ricevere il Battesimo, dono di Dio, entrano a far parte della grande famiglia di Gesù. Benvenuti! Galia Valentini Dominique il 23 aprile D Ricordati di aggiungere più vita agli anni e non più anni alla vita Una settimana preziosa PIETRAPORZIO C ome tutti gli anni, anche quest’estate, nella prima settimana di agosto, abbiamo avuto l’opportunità di andare una settimana in campeggio a Pietraporzio tutti insieme, dai più piccini della terza elementare fino alla terza media. Una settimana di montagna, riflessioni e condivisione. I ragazzi hanno potuto dar voce alle loro idee, hanno pregato, hanno cantato ma soprattutto si sono divertiti e hanno avuto un’occasione per conoscersi meglio, collaborare e stare insieme e imparare nuove cose. Nelle diverse giornate abbiamo camminato, giocato e, traendo spunto da una riflessione sulla felicità abbiamo girato anche un piccolo filmato in cui tutti hanno partecipato condividendo le loro passioni, amicizie, amori e pensieri, divertendosi molto tra le varie riprese e, mostrandolo ai genitori nella messa del- la domenica dopo la camminata insieme, ottenendo così anche piccole soddisfazioni per il lavoro svolto. Inoltre abbiamo fatto caccia al tesoro fotografica e passato le serate nel paesino di Pietraporzio, dove abbiamo anche assistito a uno spettacolo di fuochi d’artificio per la festa di Santo Stefano. Siamo stati veramente fortunati per le splendide giornate che ci 26 hanno accompagnato. Un grazie a don Bab per aver organizzato questo bel campeggio e un grande grazie va anche a Pippi e Beatrice che hanno cucinato per noi tutta la settimana (tutto veramente molto buono!) e a tutti i ragazzi che hanno partecipato contribuendo così alla crescita personale di ognuno di noi. Simo Maria Speranza Marro il 25 settembre Ghio Marta il 10 luglio Dutto Mara l'11 settembre Giraudo Sara Maria il 16 ottobre Garnero Fiammetta il 25 agosto Goletto Nicole il 18 settembre Panella Pietro il 18 settembre Ramunno Edoardo il 25 settembre Civalleri Margherita il 17 settembre Ginevra il 3 luglio Nieme Sabrina il 3 luglio Serra Lilith il 25 settembre 27 PORTAR A SPASSO I SANTI VALLORIATE P arlando con un amico prete impegnato come me mi sono trovato con orgoglio a raccontare della mia esperienza estiva con le feste delle borgate e delle cappelle. É strano a pensarci… ma quanta strada abbiamo fatto con le nostre processioni… da S. Venanzio a S. Michele passando per tutte le altre occasioni… ne abbiamo fatti di passi! Con la statua o senza… la domanda che mi resta dopo questa bella estate è: come non dimenticarci di tutto questo camminare insieme? Ricordiamo che quando il Nuovo Testamento parla dei Cristiani, si rivolge a loro chiamandoli “i Santi” (es 1 Cor 1,2… o At 9,32…) Siamo noi allora che dobbiamo sentirci portati, come dalle robuste braccia dei portatori, dall’abbraccio paterno di Dio che ci ama e ci chiama a continuare il viaggio insieme. La strada si fa spesso accidentata, perché mai è in piano il cammino della vita, ma noi possiamo confidare di non esser soli. Sempre a quel prete dicevo: “sono AUGURI AD ALBERTINO E ELENA PER I LORO 60 ANNI DI MATRIMONIO 28 così fortunato: conosco i nomi di quasi tutti quelli che ho incontrato nella festa”. Tanto più il Signore, che conosce per nome ciascuno dei suoi Figli! La quotidiana esperienza allora diventa occasione per stringerci gli uni agli altri e per continuare a confermarci nell’amore fraterno. Camminare insieme è il segreto. La nostra comunità avrà alcune cose da sistemare, alcuni lavori urgenti ci chiamano. Ma le grondaie, i muri e gli impianti elettrici sono cose piccole di fronte al miracolo di una famiglia che segue Gesù, l’eterno uomo che cammina, guardando al futuro con il cuore pieno di Speranza! La Voce dell'Arte “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Giovanni 1, 14) C redo che negli ultimi mesi tutti noi abbiamo avuto modo di riflettere sull’importanza della casa, osservando la disperazione dei nostri connazionali che hanno visto spazzati via dal terremoto i loro paesi; per questo la riflessione sull’immagine della casa nell’arte mi è parsa molto calzante e appropriata. Sono molte le parole della Bibbia che ci parlano dell’importanza dell’abitare: dalla solida casa costruita sulla roccia (Matteo, 7) al Vangelo di Giovanni che apre sottolineando la venuta di Cristo in mezzo a noi; le parole sono spesso metafora di vita e ci insegnano a fondare le nostre azioni sulla parola di Dio, ad accogliere in noi il Verbo e i suoi insegnamenti. L’arte ha spesso sottolineato più il significato reale concentrandosi nella descrizione di case a volte sontuose a volte cadenti, indugiando su particolari, elementi alla moda, architetture fantastiche. I nostri frescanti decorarono la “casa di Dio” con case più terrene e quotidiane, a partire dalla ricca abitazione in cui venne alla luce Maria. Secondo gli Apocrifi, Anna e Gioacchino erano due ricchi e altolocati coniugi molto conosciuti a Nazareth: in particolare «Gioacchino, [era] uomo estremamente ricco; le sue offerte le faceva doppie, dicendo: "Quanto per me è superfluo, sarà per tutto il popolo”» (protovangelo di Giacomo 1,1). Questa prosperità è sempre sottolineata dagli artisti, che non mancano mai di corredare le narrazioni con abiti sontuosi, ricchi ornamenti, ancelle e servitori. La nascita di Maria diviene quindi per gli artisti un pretesto per raffigurare realistiche vedute di un interno domestico, movimentato dall’arrivo di una nuova vita: le levatrici si occupano della neonata preparando il primo bagnetto, amiche e parenti accorrono curiose, ancelle accudiscono la puerpera portandole cibi e bevande, il tutto in un’atmosfera di gioia e agiatezza che non ha molti altri riscontri nelle im- magini sacre. Fonti primarie per questo tipo di immagini furono i vangeli apocrifi e la Legenda Aurea, il che permise agli artisti di dare libero sfogo alla fantasia, con scene nuove e originali, come nel ciclo quattrocentesco di Madonna dei Boschi di Boves, in cui un amorevole Gioacchino imbocca sant’Anna, ancora distesa nel letto. su paesaggi alberati chiusi da recinzioni, che rimandano all’hortus conclusus, il giardino cintato attributo di Maria e simbolo della sua purezza virginale. Chi di noi si accinge in questi giorni ad allestire il presepe, preparerà senz’altro la povera capanna per accogliere il piccolo Gesù nella notte della Vigilia. Una realtà ben diversa rispetto alla nascita di Maria: non più ancelle e servitori, bacinelle in rame, coperte decorate, ma umili pastori, mattoni nudi, paglia e animali. Il Salvatore viene in mezzo a noi scegliendo un rifugio precario, povero… addirittura una casa che non è una casa, ma una grotta o una stalla, a seconda delle fonti. Quella che ricorre è l’idea di un riparo insicuro, con muri cadenti, tetto diroccato, animali e paglia che si mescolano alla luce che emana dal Bambino. Tutta questa rovina rimanda alla decadenza della civiltà antica (richiamata da elementi architettonici classici come capitelli o frammenti di colonne) che venne rinnovata dalla venuta di Gesù, il quale, il più delle volte, sembra ignorare tutto questo e se La casa che ci apre le porte successiva- ne sta addormentato vegliato dai genitomente nei cicli mariani è quella dell’An- ri e riscaldato dal bue e dall’asinello. nunciazione: la fonte primaria è uno dei vangeli canonici (Luca 1, 26-38), ma anche in questo caso il racconto viene arricchito da numerosi dettagli tratti dai vangeli apocrifi. E’ una delle scene fondamentali dell’arte cristiana: Maria è di solito sorpresa dall’angelo mentre è intenta a meditare sulla Bibbia, per questo la troviamo spesso con in mano un libro di preghiere talvolta miniato o con un messale; la sua stanza è spesso descritta nei dettagli: gli artisti l’hanno arredata con leggii, inginocchiatoi e grandi letti a baldacchino con tessuti damascati. A volte, piccoli oggetti popolano la scena, come strumenti per il cucito, la tessitura o panni da sistemare. Anche la natura Laura Marino Ufficio beni culturali ecclesiastici, fa spesso capolino all’interno dell’Andiocesi di Cuneo nunciazione: grandi balconate si aprono 29 n°3 se non insieme, né tu, né io saremo SPAZIO GIOVANI Partire e sapere di tornare diversi CRACOVIA Q uest’estate abbiamo avuto la fortuna di vivere un’esperienza unica, partecipando alla Giornata Mondiale della Gioventù, un incontro di giovani cattolici provenienti da tutte le nazioni del mondo, che per l’occasione si sono radunati in Polonia. Siamo partite insieme ad una ventina di ragazzi della valle, emozionate ed incuriosite, non ancora del tutto consapevoli del magnifico viaggio, dell’indimenticabile esperienza in cui ci stavamo tuffando, ma comunque convinte che qualcosa in noi sarebbe cambiato.È così abbiamo iniziato questo lungo viaggio verso la Polonia, scandito da canti, chiacchierate, risate e nuovi incontri con i nostri compagni di pullman di Ronchi e Borgo San Dalmazzo. Siamo arrivate nella bellissima città polacca di Tychy, che ci ha accolto calorosamente, come mai ci saremmo aspettate. È proprio la grande disponibilità di quei volti sorridenti che abbiamo incontrato e ci hanno accolto che ci ha subito stupite, incantate. Siamo state ospitate in una famiglia di alle- gri e gioiosi nonni, che ci hanno coccolate e viziate come fossimo loro nipoti. Ci ha colpito la loro grande fede, devozione e speranza, nonostante il dolore che accompagnava la loro quotidianità ormai da molti anni, a causa di un figlio malato e costretto perennemente a rimanere immobile in un letto. Nella nostra prima settimana abbiamo partecipato a molte attività organizzate dalla loro efficientissima parrocchia, che aveva preparato per noi incontri, visite, percorsi importanti di crescita personale e spirituale. Noi abbiamo cercato di vivere tutto con grande entusiasmo ed un cuore gioioso e aperto al nuovo. Esprimevamo gioia e ne ricevevamo altrettanta, in un’atmosfera che pareva invincibile, difficile da esprimere a parole. Ognuno di noi era pronto a condividere esperienze, sogni, domande, emozioni, felicità e dolori. Dopo questa intensa settimana di gemellaggio ci siamo spostasti più vicino a Cracovia, punto di raduno delle centinaia di migliaia di giovani. Anche qui abbiamo vissuto incredibili esperienze e intense emozioni, abbiamo visto tantissime mani bat- 30 n°3 se non insieme, né tu, né io saremo UNA SETTIMANA DI VITA COMUNE DEMONTE SOGNI, STORIE E AVVENTURE È tere e alzarsi verso il cielo in un canto all’unisono, incantevoli sorrisi e sguardi sconosciuti che in quel momento sembrano fraterni e confortanti, migliaia di cuori che fremevano uniti da una grande catena, costituita di pace, fede, fratellanza, grazie alla quale in quei giorni non esistevano confini, etnie, diverso colore della pelle, ma eravamo giovani felici ed energici sotto lo stesso sole che ci riscaldava il giorno e le stesse stelle che ci incantavano nella notte. E dopo giorni di attesa finalmente abbiamo incontrato il Papa, che ci emozionato con i suoi bellissimi discorsi e ci ha dato un’ulteriore spinta per alzarci, come ha detto lui, dal nostro divano e vivere ancora più a pieno la vita, portando quella intensa energia di fare anche oltre quei quindici giorni trascorsi in Polonia, per diventare costruttori del mondo e metterci al lavoro per un mondo migliore. Un’esperienza che arriva, ti attraversa e resta. Non dimentichiamo mai di lanciarci sempre nell’avventura di costruire ponti e abbattere muri, e da qui si riparte… Anna e Giorgia cominciata l’avventura del Bel Cine, e sta per prendere il via quella del “Lizzie”, la ludoteca. Queste due iniziative sono due occasioni. Accanto ai percorsi di catechesi e di crescita per i giovani in ogni parrocchia, affiancate a tutte le iniziative e le feste che animano le nostre comunità, queste due proposte sono rivolte a tutti. Il cinema è per tutti. I film belli ci fanno sognare, ridere, pensare, piangere… e ci sono storie per tutte le età. Tenete d’occhio il cartellone, che di mese in mese, proporrà grandi film d’animazione, drammatici, comici, romantici… La parrocchia di Demonte, a nome di tutte le altre, grazie anche al sostegno del Comune, si è lanciata nelle pratiche dovute (Siae, norme di sicurezza, attrezzature necessarie...) per permettere di avere grandi film nel cuore della nostra Valle. Il prezzo dei biglietti è 5 € (intero), 3 € per i ragazzi tra i 6 e gli 11 anni. Ingresso gratuito per i più piccini. L’ingresso è in Via Cavour 1c. Vi aspettiamo! Voglio condividere con voi un sogno. “Se non insieme, né tu, né io saremo” Un motto che è anche un programma. Un programma che porta a interrogarsi su quanto sia importante mettere nel nostro bagaglio alcune esperienze di vita condivisa. La fatica dello stare vicini, la cura dell’aiutarsi vicendevolmente, il confronto dei sogni, il chiarire con calma un’idea… La quotidianità può diventare un’esperienza straordinaria se si condivide. Da molti anni, nelle parrocchie di tutte le diocesi, si vivono esperienze di vita comune tra i giovani. Servono a mettersi in gioco senza maschere e senza trucchi. Parlare davvero, ridere di sé, abbattere muri, creare ponti. Coccolarsi e litigare anche un po’, perché no? Ho proposto una settimana di vita comune ai giovani della Valle. Sei giorni per metter insieme i nostri impegni, specialmente quello dello studio, che va portato avanti con serietà. Alcuni momenti di preghiera e di condivisione comune possono essere delle occasioni per conoscerci meglio, per andare al di là della superficie. Alcune voci Accanto al BelCine, è stato sistemato il esterne ci danno degli spunti di riflessione, salone delle feste di Demonte, per perci fanno ridere, ci fanno crescere. La setti- mettere ai giovani di tutte le età di passamana comunitaria è una porta aperta sul re qualche ora in compagnia. Il nome è futuro dei gruppi dei giovani. Le domande un tributo a chi, prima di noi, ha amato e vengono messe insieme, con un po’ di tem- servito i giovani e la comunità: è il Lizzie po e un po’ di aiuto, per poter trovare una (nasce come una costola della mensa “Elisabeth’s House”). È a tutti gli effetti direzione verso una risposta possibile. Don Bab una ludoteca, ci sono giochi di società, carte, una consolle per i videogiochi… Ci si può passare qualche ora, o fare un breve giro prima dell’inizio della serata. Prendere un the caldo o sgranocchiare due noccioline… Annesso all’oratorio col ping pong e i calcio balilla diventa uno spazio simpatico per tutta la famiglia, aperto ai bimbi specialmente dopo la Messa delle 10,30 della domenica. Queste inziative sono offerte per riempire il nostro tempo di cose belle. C’è un modo per aiutare gli OratoriValleStura a “far funzionare” il Lizzie: con un’offerta annuale di 15 € si riuscirà a permettere di tener in piedi questo oratorio dei grandi. Tutti possono prendere la tessera, ed è un modo per aiutare anche i più piccoli. Iniziative, musica, tornei di videogiochi o di carte, o anche solo per quattro chiacchiere in compagnia… siete i benvenuti a casa vostra! Don Bab Capodanno a Valencia dal 28 dicembre al 2 gennaio fede, storia, mare e allegria Per i nati entro il 2000. Info e iscizioni da don Fabrizio 31 ORARIO delle MESSE PREFESTIVE e FESTIVE Aisone ore 10 Forani ore 8,45 (seconda domenica del mese) Argentera (solo estate) Bagni di Vinadio ore 16.30 Bersezio ore 18 in estate - ore 17 in inverno Demonte ore 18 - 10.30 - 18 Rialpo ore 9 (2-4 domenica del mese) Festiona ore 18 - 10.30 Gaiola ore 11 Moiola ore 11 Perdioni ore 9 (1-3-5 domenica del mese) Pietraporzio ore 10 Pontebernardo ore 9 Rittana ore 9 (mesi dispari) ore 10 (mesi pari) Roccasparvera ore 18 - 11 Castelletto ore 19 (ore 17 dicembre/gennaio) Piano Quinto ore 9 Sambuco ore 11 Trinità di Demonte ore 9 (nelle feste più importanti) Valloriate ore 10 (mesi dispari) ore 9 (mesi pari) Vinadio ore 15 (Casa di Riposo) - 11.15 Pratolungo o Roviera ore 8.45 (eccetto la 2° domenica del mese) FOTO COPERTINA: prati innevati sopra Bersezio POSTE ITALIANE S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, NO/ CUNEO - n° 3 anno 2016 Direttore Respons.: Don Antonio Gandolfo - Reg. Trib. di Cuneo in data 17/06/1997 N. 504. Grafica e stampa: Tipolito Martini Borgo S. Dalmazzo (CN) - Tel. 0171.266249