mondomix - Egea Distribution

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mondomix - Egea Distribution
MONDOMIX
musiche e culture nel mondo
GRATUITO
05
esstate_09
www.mondomix.com
susana Baca
Ry Cooder
tinariwen
Orchestre Multietniche
L’estate
dei
festival
stewaRt
COpeland
MauRO
pagani
e la notte
della Taranta
estate 2009
05
03
Sommario
Magazine Mondomix — n°05 estate/2009
03 EDITORIALE
14 L’ESTATE DELLA TARANTA
04 NOTIZIARIO
16 SUSANA BACA
Federico Scoppio
06 JUSTIN ADAMS
ElogiodEll’uomocomunE
Vittorio Pio
07 TINARIWEN
08 SPECIALE OUD
l’attualitàdiunsognomillEnario
Davide Zucchi
11 MARIO CRISPI
l’EquilibrioEtnico
Luca Vitali
22 ORCHESTRE MULTIETNICHE
Alessio Biancucci
aFricaaFrica.napolinapoli
Leonardo Vietri
Martina Neri
12 MEXICAN INSTITUTE
OF SOUND
29 PETE SEEGER
13 RY COODER
31 I CLARINETTI LIQUIDI
l’ingEgnErEdElsogno
Andrea Morandi
questonumeroèdedicatoa
damiano.Ecomequestotutti
quellicheverranno.conla
speranzacheunpo’dibuona
musicaaccompagninoi,perchélui
l’avràsempreconsé
laredazione
26 MARCO ZURZOLO
28 DEOLINDA
scavandonEllastoria
Andrea Scaccia
Raffaele Costantino
Roots
20 JON BALKE
igrandicompagniguErriEri
Gianluca Diana
cantachabucagranda
Antonio Blasi
EditoRiALE
buoncomplEanno
Guido Gaito
>
T
utti al mare, gridava qualcuno. Oppure tutti ad
ascoltare buona musica. L’estate, si sa, è tempo
di vacanze ma anche di festival. Grandi e pic-
coli. Quest’anno duramente messi alla prova dagli
ennesimi tagli nelle sovvenzioni, come del resto già
nell’anno precedente. Ancora una volta il più impo-
aconFrontoconlaWorldmusic
nente, soprattutto per l’affluenza di pubblico, rimane
Alessio Biancucci
La Notte della Taranta. Nella Grecìa salentina, terra
antica di nove comuni in cui si parla un dialetto neo-
// RUBRiCHE
greco noto come grecanico o griko ai quali, in epoca
17 DIETRO LE QUINTE - Andrea Scaccia
24 BUSTINA DI CACHACA - Alberto Riva
18 AFRODISIA - Mauro Zanda
32 RECENSIONI
recente, si sono uniti altri due non ellenofoni, per riunirsi nell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina.
Ma non avranno mica tanto storto il naso gli altri,
visto che provengono da una terra abituata a commistioni di vario tipo. Così la nostra copertina non poteva che toccare alla rassegna. E, data la particolarità
07
Tinariwen
dell’evento, abbiamo pensato di trattarla in maniera
13
personale, con sentite dichiarazioni. Però c’è tanto
Ry Cooder
altro in queste nostre pagine. Come non parlare dei
Tinariwen, guerrieri del deserto con chitarre; Susana
Baca la regina. E poi un fenomeno che ci riguarda
16
Susana Baca
da vicino, in quanto italiani[?]. In quanto popolo non
22
Orchestre Multietniche
ancora in grado di fare i conti con le nuove società,
le nuove ondate di immigrazioni. Ossia le orchestre
multietniche. Che forse un giorno non ci saranno più;
periodico gratuito
Editore Fm2
Direttore responsabile
Federico Scoppio
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Coordinatore editoriale
Andrea Scaccia
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Pubblicità
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Impaginazione
EsseGi Studio
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Hanno collaborato
Alessio Biancucci, Antonio
Blasi, Plinio Bonato, Raffaele
Costantino, Laura Cozzani,
Gianluca Diana, Guido Gaito,
Andrea morandi, martina
Neri, Alberto Riva, Luca Vitali.
Leonardo Vietri, mauro Zanda,
Davide Zucchi
Redazione
via di Porta Fabbrica 25,
00165, Roma
[email protected]
Stampa Ages Arti Grafiche
corso Traiano 124, 10127 Torino
Distribuzione
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registrazione al tribunale
oppure ce ne saranno talmente tante che nessuno
avrà più voglia di chiamarle così.
Ora due appunti di ordine tecnico. Il primo riguarda
di Torino n. 49 del 9 Luglio 2008
la grafica: seguendo l’esempio dei cugini francesi
[periodico culturale].
l’abbiamo rivoluzionata, sperando di far cosa gra-
The mondomix magazine in Italy is
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dita. Il secondo riguarda una piccola dimenticanza
nel numero precedente: il bel disegno di De André
è a firma di Laura Cozzani, con noi anche in questo
numero estivo. E ne siamo contenti.
4
notiziario
MondoMix.coM
SEGNALI
gong
FEstival
SU E giù...
/ VILLA ADA: ROMA INCONTRA IL MONDO .....
Un villaggio che vive coi suoni del mondo, nel cuore verde di Roma. Il Parco di Villa Ada è il teatro
dei 53 concerti che si tengono ininterrottamente dal 16 giugno all’8 agosto. Per gli appassionati
di world music [o giù di lì], si evidenziano Rosalia De Souza [Bra], La Shica [Spa], Radiodervish
con i solisti dell’Orhestra di Nazareth, il gruppo multietnico Trilok Gurtu Band, Sidh [Alg], Noa [Isr],
Rabih Abou-Khalil “em Portugues” [Libano], Speed Caravan [Alg/Fra]. E poi ancora Nour Eddine,
la sensualità argentina di Melingo, Tete Alhinho [Capoverde], Zakir Hussain [India], la follia dei
Balkan Beat Box e Tarantolati di Tricarico. Le otto serate d’agosto chiudono la manifestazione tra
Eugenio Bennato e la Brigada Internazionale di Daniele Sepe.
www.villaada.org
// IL MITO DI UN FESTIVAL ................................
Settembre in musica, il Festival Internazionale che unisce Torino e Milano. Dal 3 al 24 settembre
si suona di tutto, dal barocco al contemporaneo, dalle liturgie cristiane alla etnie più lontane. Ad
esempio la cultura nipponica con la ieratica gestualità del teatro nō, con la tradizione musicale
danzata del gagaku, con i grandi tamburi taiko, con il canto e i flauti e il liuto biwa o la cetra koto,
con la sapiente ritualità della cerimonia del tè. Spazio poi per l’Orchestra Sinfonica del Qatar,
per le polifonie sacre di Palestrina e di Dufay, i festeggiamenti per gli anniversari plurisecolari di
Haydn, Mendelssohn-Bartholdy, del Futurismo e perfino di Abraham Lincoln.
www.mitosettembremusica.it
/// LA CORNICE DI LOCOROTONDO ................
giuntoallasuanonaedizione,
La fiabesca cornice di Locorotondo ospita la quinta edizione del Locus Festival. Dal 18 luglio
al 13 agosto si snoda un itinerario che parte dal luogo di origine per intraprendere un percorso
di ricerca. Eccezionale protagonista di quest’anno è David Byrne che il 24 luglio si esibirà nello
spazio Off Locus, unico appuntamento non gratuito. In cartellone Stefano Bollani, Eric Truffaz,
Five Corners quintet, Nitin Sahwney, Danilo Rea, Francesco Cafiso, Joe Barbieri, The Bumps con
Flavio Boltro, Fabrizio Bosso e Filippo Timi che realizzano insieme uno spettacolo prodotto dal
festival in omaggio a Chet Baker.
www.locusfestival.it
gongallargaisuoiorizzonti
presentandogruppimusicali
ineditieinstaurandouna
collaborazioneconilmao
[museod’arteorientale]dove
ilfestivalsiapreil15luglio
conlamusicaclassicaindiana
dialainpantéléimonoff[nella
foto]eFedericosanesie
ospitail28agostolavirtuosa
suonatricedipipalinglingYu.
glialtriappuntamentisono
nelborgomedievaleditorino:
ilprogetto“tammurriatella”
diugomaiorano&ivirtuosi
dellatarantella[7agosto],
ilballooccitanodidario&
manuel[14agosto],ledanze
eicantideimonacitibetani
delmonasterodiseraJe[21
agosto],acquaragiadrom
/ ORIENTOCCIDENTE ........................................
Nel Valdarno e in provincia di Arezzo c’è attenzione per il movimento zingaro e alle radici popolari.
Dal 12 luglio al 30 agosto sono in programma nei diversi centri aretini gli spettacoli di Simone
Cristicchi con il Coro dei minatori di Santa Fiora, Orchestra Tzigana di Budapest, Fanfare
Ciocarlia, Moni Ovadia con “Ebrei zingari”, Maram Oriental Ensemble, Ziad & Carthage Mosaique
e Cantori di Carpino e la Piccola Banda Ikona. Si rinnova anche l’appuntamento con la tradizione
toscana: martedì 21 luglio c’è “Una notte di ottava rima” [ovvero improvvisar cantando… anno
quarto].
www.orienteoccidente.net
// SENTIERI ACUSTICI ........................................
Di nuovo in scena i suoni e i colori che accendono la provincia di Pistoia. Il festival diretto da
Riccardo Tesi si svolge quest’anno da mercoledì 19 a sabato 22 agosto. Sul palco sono attesi
progetti esclusivi e curiosità internazionali: Nada con Fausto Mesolella, le canzoni a sorpresa di
Giua, il Solis String Quartet con Gavino Murgia e Ginaluca Calmieri, l’alchimista occitano André
Minvielle, i finlandesi Tsuumi Sound System e il Portogallo di Custodio Castelo. La chiusura è
affidata all’organetto di Riccardo Tesi e al suo sodale Maurizio Geri con un omaggio a Caterina
Bueno.
www.provincia.pistoia.it/sentieriacustici/
/// VOCI ALTE ...................
Terza edizione per la rassegna gratuita che anima i lunedì torinesi. Il 13 luglio apre Mauro Pagani,
già collaboratore di De André, che arricchisce il suo autorevole repertorio con i gioielli di “Creuza
deMa”. Vengono invece dal Portogallo i Deolinda, attesi per il 20 luglio: una scommessa per
Voci Alte che cerca di proporre idee sempre originali. Vieux Farka Touré è invece un figlio d’arte
che valorizza la tradizione del Mali con un sound che ha ben presente la lezione del blues: sarà lui
a chiudere il 27 luglio.
www.musicalista.it
[4settembre]emunicipale
NEWS
CANTI ERRANTI .................
Un nuovo progetto che unisce eccellenti solisti si affaccia
nel panorama estivo. Cantierrantiè la tradizione ebraica di
Enrico Fink, il canto cosmopolita di Anna Granata, la musica
latinoamericana di Ruben Chaviano Fabian e Mino Cavallo,
i sapori mediterranei di Vittorio Catalano, le sperimentazioni
di Arlo Bigazzi e i ritmi rock di Marzio Del Testa [già batterista
di Ginevra di Marco e di Cisco], la forte presenza africana dei
Djeli-kan guidati da Yacouba Dembelé. Il debutto venerdì 3
luglio all’On The Road Festival di Pelago [Fi]. Domenica 30
agosto, nuovo appuntamento a Castelfranco di Sopra [Ar]
nell’ambito del Festival Orientoccidente.
www.matson.it
UN PREMIO PER BABA SISSOKO ............
Il ministro degli esteri del Mali Badara Aliou Macalou ha
consacrato Baba Sissoko ArtisteHommedelaDiaspora
Malien2009. Baba Sissoko, musicista maliano griot, è da anni
impegnato nella diffusione della tradizione musicale del Mali in
ambito internazionale.
L’ESTATE DI LOU DALFIN ....
Estate intensa per i Lou Dalfin, il gruppo che coniuga la
tradizione dell’Occitania con le forme d’espressione moderne.
Ecco alcune date: il 2 luglio a Borgo San Dalmazzo [Cn], il
4 Roma [Villa Ada, Roma Incontra il Mondo], il 12 Lou Dalfin
a Bardonecchia [Forte di Bramafam], il 24 a Tuscania [Vt].
Ad agosto invece saranno a Sanremo [sabato 1], al Nuvolari
di Cuneo [sabato 8], ad Ham, in Belgio [sabato 15] e ad
Eindhoven [domenica 16].
ANDAR PER MUSICA .........
A Bergamo e dintorni si guarda alle musiche del nord. La 25ª
rassegna internazionale di folk contemporaneo ospita il in
esclusiva nazionale la songwriter irlandese Paul Brady e poi
Sarah Pierce & Band, l’energia dei Kila, il nuovo folk scozzese
dei Bodega.e la musica celtica ad alta gradazione dei Mabon.
L’evento parallelo prevede l’esibizione dei Jethro Tull che
aprono il Summer Sound Festival a Bergamo il 4 luglio.
www.frameevents.com
SZIGET FESTIVAL ................
A Budapest, nell’isola di Obuda, torna il festival che non ha
eguali in Europa. Dall’11 al 17 agosto, oltre alle tante stars
del rock e dell’elettronica, c’è anche un palco dedicato alla
world music con So Kalmery, Napra, Oi Va Voi, Calexico,
08001, Orquesta Buena Vista Social Club, Figli Di Madre
Ignota, Amadou & Mariam, Speed Caravan, Khaled, Tiken
Jah Fakoly e il progetto Broterhood of Brass: Boban Markovic
Orkestar + Frank London’s Klezmer Brass Allstars.
www.szigetfestival.it
CASTELLI IN AFRICA
I Castelli Romani si colorano d’Africa. Quest’anno la
kermesse si articola in tre diversi momenti su tre diversi
comuni: Genzano Romano, Velletri e Lanuvio. In omaggio
alla compianta Miriam Makeba ci sono Officina Zoè e Baba
Sissoko.
www.castellinews.it
SAN MARINO ETNOFESTIVAL
Edizione numero 12 per la rassegna di musica etnica targata
San Marino. Dal 13 al 18 luglio si alternano Gong Myoung
[Corea], Mamady Keita [Guinea], Coetus [Spagna], Vocal
Tempo [Cuba], Vanessa da Mata [Brasile] e LA-33 [Colombia].
www.visitsanmarino.com
balcanica[5settembre].
n°05 EStAtE 2009
2009 EStAtE n°05
notiziario
MondoMix.coM
MondoMix.coM
AFRICA / intErViSta
AFRICA
MondoMix.coM
7
Tinariwen
Gianluca Diana
Tornano i leoni del deserto,
con chitarre elettrificate
e testi sociali
MALI
©2009 Real World Records Ltd/ York Tillyer
6
MALI
daascoltarE
affair]
“Tell no lies” [Real world / Family
Justin
Adams
Vittorio Pio
“Sono molto emozionato e orgoglioso
di partire proprio da qui per presentare
questo nuovo disco. Suonare con Juldeh,
la cui spiritualità è così tangibile, è come
stare accanto ad una forza della natura.
Un’ispirazione quasi karmica”
cinque anni da allora, abbiamo suonato in posti molto diversi come
Marocco e Siberia.
n Il disco stupisce per le sue atmosfere ruvide, è stato difficile condensarne il suono?
Prima di entrare in studio ho fatto sentire a Juldeh i riferimenti più
I grandI
compagni guerrieri
disparati: brani di Bo Diddley, Johnny Otis, poi di nuovo in Africa con
L’importanza delle parole e l’uso che se ne può fare, oltre gli slogan e
regionedelKidalnda],unpiccolovillaggiovicinoalconfinealgerino.
qualcosa di quel fantastico fermento che c’era in Nigeria e Senegal
le strategie di marketing, è dote invero rara nel mondo musicale. Sarà
èunpostotranquillo.Leregistrazionihannoavutoluogotralametà
durante gli anni settanta. Volevo qualcosa di molto ritmico e asso-
per la storie personali e la conseguente abitudine ad un sano pragma-
didicembre2008elametàdifebbraio2009.Ilproduttore,nonché
lutamente lontano da ogni forma edulcorata di contaminazione fra
tismo, ma davvero i Tinariwen sanno modulare il linguaggio in modo
tecnicodelsuono,èstatoJean-PaulRomann,giàproduttoreeinge-
l’occidente e la grande madre Africa.
opportuno e senza alcun sofismo. Il loro penultimo lavoro portava il
gneredelsuono.Laformazioneèrimasta sostanzialmentelastessa,
n Una ricerca presente prima della tua collaborazione con
titolo di “Amaniman:WaterIsLife”. E davvero non aveva bisogno di
pur se con delle novità. Tra queste la presenza di Sanou, già nella
Con quella faccia che potrebbe essere scambiata per uno dei tanti
Robert Plant che poi hai ulteriormente messo a punto?
commenti. Ancor più ciò accade con il nuovo disco in uscita in questi
band Terakaft”. Touareg, gente concreta a cui piace cantare storie
colletti bianchi che brulicano nella “city”, Justin Adams riuscirebbe
Ovviamente lavorare con Robert è stato un grande privilegio, ma io
giorni “Imidiwan: Companions”. Amici, compagni. E per l’appunto:
di strada e di deserto. “Lanatura,lacultura,labellezzadelledonne,
a mimetizzarsi a piacimento nell’atmosfera della vicina Camden. E
ero già dentro il blues del delta che poi ho approfondito alle radici e
“‘Imidiwan’èunaparolamoltoimportantenellanostracultura.Avrete
lalealtà,l’istruzione,lasiccità,laribellione,lanostalgia,lasolitudine,
invece è proprio lui il protagonista del concerto in programma al
con i suoi incroci con il rock. Ho ascoltato migliaia di nastri di musi-
forse notato ci sono diverse canzoni dove il nostro canto inizia con
edaltroancora.Elofacciamoovviamenteancheinquestodisco.In
“Jazz Cafè”. Insieme a Juldeh Camara [un griot appartenente alla
cisti africani, e più il suono era sporco, maggiore il mio godimento. I
parole come Imidiwan o Amidinin o Imidiwanin. Ognuna di queste
ImidiwanAfricaTendam,parliamodisofferenzaedioppressionedei
dinastia Fulani, originaria del Gambia], Adams ha eseguito in an-
Tinariwen sono stati un’altra esperienza formidabile, perché mi han-
parolesignifica‘amici’.Mailsensoèancorpiùprofondo,perchènon
fratellineldeserto,equantodureràancoraquestasituazione.InLull,
teprima assoluta alcuni brani estratti da “TellNoLies”, il suo terzo
no permesso di esplorare a fondo il Sahara Groove.
parliamosolodiunamico‘illuminato’odiunasempliceconoscenza.
cheèunnomedidonna,echecipermettediraccontaredidiversi
lavoro pubblicato dalla Real World, dopo i grandi consensi arrivati
n Dopo la sovraesposizione degli anni passati quel è oggi il
Imidiwanèveramentealtro.Uncompagnodelcuoreediesperienze
tipididonne.Tenhertèuncantocheparladellabellezzadeldeser-
anche per la sua febbrile attività di produttore [da Robert Plant a Na-
senso della world music?
profonde, qualcuno fatto nel tuo stesso modo, e che ha condiviso
to, gli animali e della natura. Tenalle Chegret è una canzone molto
tacha Atlas attraverso Tinariwen e Jah Wobble], che ne fanno uno
Probabilmente il suo stesso spirito. La tecnologia aumenta oggi la
latuastessaesperienzaefilosofiadivita.Quindipernoiquestoal-
importante che fa parte del vecchio repertorio dei Tinariwen. Parla
dei nomi tutelari della scena world. Poco prima di salire sul palco, il
sua capacità di penetrazione e conoscenza, ma dall’altra parte con
bum è una sorta di atto di devozione ai nostri fratelli e alle nostre
dellaribellione,cheècomeunlungofilo,faciledapiegare,difficileda
musicista inglese si ferma a parlare con noi.
tutte le applicazioni studiate per il computer, si rischia di compro-
sorelle,comecompagnidiviaggio.IltitoloèstatosceltodaIbrahim.
raggiungere.Raccontadicolorochesonostatisceltiperguidarela
n Come vi siete conosciuti?
metterne l’essenza. Non sono un ultraconservatore, ma tutto quello
In passato molto della sua musica è stata musica della solitudine.
missioneperlanostragente”.
Dopo aver ascoltato il mio album d’esordio, Juldeh mi ha chiesto
che suona perfetto non fa certo per me. Nella Wooden Room dei
Probabilmenteconquestotitolohavolutosalutarelagenteattornoa
di iniziare a fare qualcosa insieme. Ne sono stato fiero perché lo
Real World Studios abbiamo registrato in presa diretta anche sudo-
lui,celebrandoneilcaloreumano”. Parole di Hassan Ag Touhami, co-
conoscevo e stimavo da tempo. Come spesso accade quando si ha
re e sangue, lasciando tutto com’era: il titolo che abbiamo scelto
fondatore assieme ad Ibrahim Ag Ahabib oramai trenta anni fa dei Ti-
alle spalle un percorso comune, ci siamo intesi al volo. Sono passati
allude anche a questo.
nariwen: “Ilnuovoalbum‘Imidiwan’èstatoregistratoaTessalit[Mali,
n°05 EStAtE 2009
2009 EStAtE n°05
daascoltarE
“Imidiwan: Companions” [Indipendiente-Pias / Self]
VI CONTINENTE
8
MondoMix.coM
L’attualità di un suono
Speciale
Oud
Davide Zucchi
6° continEntE
9
tuoso e attento al significato profondo più
zione del sound. L’oud risulta più imbrigliato
“Kali Sultana” rimanda infatti a quell’ideale
che all’evanescenza del gesto tecnico. Se
nell’elettronica che in passato, ma la verità
femminino, inteso come simbolo di grazia e
scomponiamo i termini degli arditi paragoni
è che i Duoud hanno ampliato il range delle
di armonia che ogni artista e ogni uomo ri-
resta, come dato opinabile quanto sensi-
proprie influenze, aggiungendo al calderone
cerca nel corso della sua esistenza. A que-
bile, la bellezza dell’opera musicale degli
jazz e qualcosa di afferibile al gitano.
sto punto Robin inserisce un passaggio che
6° continEntE
SpECiALE
millenario
mette in relazione musica ed etica: “un’opera
scolano come in tradizione e innovazione,
ThiERRy “TiTi” RobiN
in un inno dissacrante [il titolo dell’album,
Spostiamoci in Bretagna, dove vive e lavora
ni”. Vuol dire che è vero che siamo soli. Vuol
ve Family affair], un album di debutto che
“Kalashnik Love”, si basa su un gioco di
Titi Robin, un compositore e polistrumenti-
dire che senza musica, senza arte non pos-
ha sottoposto l’oud di Mehdi Haddab, il
parole facilmente intuibile -nda], rivoluzio-
sta di cui è davvero difficile dare riferimenti
siamo vivere bene. Vuol dire che sopra le leg-
leader della band, all’attenzione di un va-
nario e orgogliosamente non omologato.
e definizioni musicalmente soddisfacenti. Ro-
gi, sopra i costumi, sopra le religioni e sopra
sto pubblico. Il miscuglio di attitudini che
sostiene la proposta musicale degli Speed
Caravan crea una disorganica sintesi di
musica popolare algerina, rock, pop ed
elettronica. Nessuno stupore, dunque,
quando si scopre che al disco hanno collaborato personaggi come il rocker algerino Rachid Taha – che Haddab ha più volte
d’arte è un ponte tra le solitudini degli uomi-
«Ho iniziato a esibirmi su palchi più grandi,
con più pubblico e mi sono accorto che
il suono dell’oud si sentiva sempre meno.
Ho pensato quindi di amplificarlo»
definito un nume tutelare – o Rocky Singh,
ex membro degli Asian Dub Foundation.
“Giocavo con un gattino che è diventato
bin ha pubblicato quest’anno “KaliSultana”,
i confini si può individuare un territorio su
Il timbro dell’oud, strumento a corde
credibili attestazioni ci dimostrano che
Mehdi Haddab suona un oud amplificato
una tigre”, ha detto Haddab, riferendosi
un’opera per bouzuki, altri strumenti a corde
cui esercitare una “simpatia”, un
da cui quasi certamente deriva il nostro
era diffuso addirittura presso i Sumeri],
e personalmente modificato con la consa-
al suo oud. Felice metafora, questa, che
e [poco] canto, che attinge senza paura dalle
territorio su cui “sentire e
liuto, è da annoverare tra questi ultimi
l’oud si dimostra oggi uno strumento
pevolezza resistente del francese di origine
ben si adatta ad altri maestri oudisti a noi
mille sonorità del Mediterraneo. Timbri profu-
vivere insieme”.
suoni. Ancestrale e subito riconoscibile
particolarmente versatile, cui ci si affida
algerina che vuole dar voce a una cultu-
coevi.
mati di deserto e nord Africa non esitano così
tra mille, l’oud può essere considerato
con ottimi risultati anche in un’ottica di
ra minoritaria, ma non minore. “Ho inizia-
la quintessenza della musica di origine
sperimentazione e rinnovamento.
toaesibirmisupalchipiùgrandi,conpiù
DoUD
pubblico”, racconta Haddab, “eprestomi
Restando in Francia, e ancor più precisa-
sino a trasportarci giù giù per
sono accorto che il suono del mio oud si
mente nell’alveo della sperimentazione, si
la Grecia e poi in Asia Mino-
araba. Un po’ quello che il pianoforte
a mostrare la propria metamorfica natura. Allora, presto soffia il vento balcanico,
rappresenta per la musica euro colta
SPEED CARAVAN
e popolare occidentale. Ora, è natura-
È proprio in questo solco che si inserisce
sentiva sempre meno. Ho pensato quin-
finisce per imbattersi nel progetto Duoud,
re, finendo per prometterci le
le che uno strumento simile eserciti un
il tesoretto di dischi di cui vogliamo parlare
di di amplificarlo, tutto qui”. Come logica
che si ripropone di creare un’esplicita e im-
porte di Babilonia e poi, chis-
grande fascino su artisti diversi tra loro,
in queste righe. Primo caso: Speed Cara-
vuole, questa “svolta elettrica” si è rivelata
mediata sinergia tra oud e strumentazione
sà, l’India. Tutto questo viaggio
ma che individuano nel bacino del Me-
van. Trattasi di un ensemble franco-alge-
gravida di virtuose conseguenze. Sull’onda
elettronica. In “Ping Kong” [World village /
rimane tuttavia rigorosamente
diterraneo la prima pietra miliare del loro
rino che ha ottenuto un più che discreto
di un più che comprensibile entusiasmo,
Egea], l’ultimo lavoro di questo duo solo re-
implicito, come implicito rimane
itinerario artistico. Sebbene la sua origi-
successo nel 2008 con “Kalashnik Love”
qualcuno ha visto in Haddab un novello
centemente impiantatosi a Parigi, si assiste
il significato di quest’opera, basata
ne si perda nella notte dei tempi, [alcune
[Real World in distribuzione in Italia a bre-
Jimi Hendrix; sperimentatore e profeta, vir-
a un’ulteriore complicazione, o forse raffina-
su una vera e propria filosofia di vita.
n°05 EStAtE 2009
2009 EStAtE n°05
daascoltarEanchE
Khaled AlJaramani
munir Bachir
Simon Shaheen
Roupen Altiparmakian
Roman Bunka
Rabih Abou-Khalil
Dhafer Youssef
datEspEEdcaravan
11/7 Villa Ada - Roma
24/7 Diari sonori - mantova
VI CONTINENTE
Vi sono in musica, come
in natura, suoni che sanno
immediatamente identificare
un contesto e rievocare un
mondo. Vi sono poi altri suoni,
altri timbri che possiedono
un valore simbolico, etnico
ed etico che supera la
contingenza dell’ascolto.
Suoni che in qualche misura
sintetizzano lo spirito
profondo del popolo che li ha
concepiti.
Speed Caravan. Nuovo e vecchio si me-
EUroPa / intErViSta
MondoMix.coM
11
la rappresentazione di sovrapposizione di ere, culture, suoni, popoli
e parole.
n Per le registrazioni ha scelto dei posti incredibili…
Ci sono una serie di luoghi simbolici molto interessanti dal punto di
vista sonoro che ho voluto visitare per catturarne gli umori e l’ispirazione. Alcuni luoghi sono molto pregnanti, come il mercato ittico,
uno spazio che prende vita mentre la città dorme. Poi sono andato
- tra gli altri luoghi - alla Tomba del principe, un insediamento neolitico scavato nell’arenaria: sette ambienti di dimensione diverse con
investigazione sonora è stato un invito a nozze…
n Dal punto di vista compositivo come si è mosso?
Il discorso è collegato alla dimensione isolana e alla lingua siciliana.
Ci sono alcuni brani come Cuntudiguerra in cui uso la tecnica del
cuntu palermitano per parlare della guerra del golfo. È una tecnica
utilizzata per celebrare le gesta dei paladini in cui la voce proclama
la scena d’azione, e l’accento delle parole viene emesso in funzione
ritmica. Ad un certo punto si perde anche il senso del testo dal
punto di vista della leggibilità acustica, ma se ne acquisisce in senso
figurato attraverso il gesto.
n Parallelamente, insieme a Francesco Calabria, ha creato un
progetto molto interessante come quello del Folkalab.
È un’esperienza frutto di riflessioni fatte lo scorso anno in Pakistan
SCAVANDO
dove in un festival mi è capitato di esibirmi con musicisti di una bravura tecnica impressionamene. Abbiamo quindi provato a ricreare
una cosa analoga in Sicilia. Tutto è partito da una pagina di myspace
NELLA STORiA
Mario
Crispi
•
suonare, abbiamo avuto performance con 20 persone, alcune musicali
altre multimediali, ragazzini che si trovavano sul palco con musicisti adulti.
gli artisti con cui vorrebbe lavorare,
/folkal
myspace.com
ab
anche se molto spesso per motivi di
budget gli incontri sono territoriali. È
tutto autofinanziato, però ne vale la pena, sia dal punto
Andrea Scaccia
Secoli di storia raccolti in
una roccia, stratificazioni
che racchiudono il segreto
del tempo come fossero uno
scrigno. Mario Crispi con il
suo ultimo lavoro “Arenaria”
torna a raccontare la propria
terra, la Sicilia, attraverso uno
spendido concept.
artisti. Dopodichè abbiamo iniziato a
All’interno del network ognuno cerca
rE
daascolta no records / Egea]
uo
“Arenaria” [S
sito
mariocrispi.it
alla quale si sono iscritti più di 150
di vista etico che culturale. Lo scorso anno abbiamo anche ospitato
un musicista inglese e successivamente una nostra delegazione è
andata a suonare nel suo paese.
n Cosa le resta invece del lungo percorso fatto con Agricantus?
È stato importante, trent’anni della mia vita… Però è una fase che
si è esaurita, anche perché sto andando avanti nella mia ricerca
musicale e, obbiettivamente, le esperienze che sto sviluppando sarebbero difficili da realizzare oggi insieme.
n Perché proprio l’arenaria?
n Quindi, nonostante il periodo storico fortemente votato alle
Questo disco è una dedica alla mia terra. L’arenaria è una roccia
reunion, si sente di escludere un ritorno al passato?
che ha a che fare con la stratificazione. È una roccia con cui si
Mah?! Chi sa… in genere si fanno queste cose. Però in questo mo-
costruiscono le case nella zona di Catania, facilmente lavorabile,
mento ognuno di noi è concentrato su progetti personali e, dopo 12
una materia che trae origine nella notte dei tempi. Nel mio caso è
dischi, penso che sia normale prendere strade diverse.
2009 EStAtE n°05
ITALIA
una riverberazione diversa, da due a sette secondi. Per me questa
MESSICO
12
aMErica
MondoMix.coM
Mexican institute of sound
oggi lo chef propone:
“insalatona del giorno”
Camilo Lara
messicana. Discografico [quindi “trend-setter” per vocazione], dj/pro-
Raffaele Costantino
schi [quindi un tipo esperto]… Insomma uno che vive la [e della] musica
Ingredienti per 500.000 persone:
cetrioli, uova sode, olio, maionese, aceto
balsamico, anatra, olive nere, gamberetti, pollo,
origano e basilico, angostura, pesto
13
L’INGEGNERE
DEL SOGNO
ducer [quindi un tipo “cool” per definizione], grande collezionista di diin tutte le sue forme.
Uno come lui non può farsi certo sfuggire i segnali che l’elettronica,
nella sua accezione più dance, sta lanciando da tempo. “Elettronica”
intesa come mezzo per far evolvere forme espressive consolidate: non
certo una fredda brodaglia di suoni digitali spremuti da un laptop, quanto piuttosto attitudine alla composizione ed alla rielaborazione; “non-
potrebbe farsi incuriosire da una tale accozzaglia d’ingredienti. Per cari-
genere” in esponenziale fase d’espansione, caratterizzato da una sua
tà, sapori più o meno mediterranei, tutti certamente buoni, ma forse non
intrinseca vocazione raffinatamente egemonica, che lo porta ad essere
proprio facili da assemblare nello stesso piatto.
esposto e disposto a qualsiasi tipo d’incontro, per non dire compro-
Lo chef avrà anche studiato, conoscerà tutti i segreti della cucina, ma
messo.
difficilmente un’insalatona del genere risulterà azzeccata. Certo però
Negli anni l’elettronica ha incontrato il jazz, il soul, il tango, il funk, il
che se solo fosse accettabile, lo chef avrebbe iniziato un arduo per-
reggae e molti altri macrogeneri musicali, che si sono lasciati sedurre
corso verso la santificazione culinaria. Bisogna pur supportare chi apre
dalla freschezza dei suoni, dalla potenza delle ritmiche e dalla facilità di
nuove strade...
produzione. In pochissimo tempo, tutti questi territori hanno aperto le
Questa è la sfida che ha deciso di affrontare Camillo Lara, non un cuo-
proprie frontiere al freddo conquistatore venuto dal nord.
co, ma un esponente importantissimo della fiorente scena musicale
La scena dance mondiale continua a estrarre linfa vitale da tutto il repertorio tradizionale della world music: un processo di universalizzazione del ritmo che prende il nome di global beat. Il baile funk in brasile,
Ry Cooder
Andrea morandi
Quarant’anni di carriera e una strada impolverata
alle spalle che da Los Angeles lo ha portato fino
a Cuba passando per Timbuctù: Ry Cooder e un
concetto di musica che non conosce confini.
arE
r]
daascolt ” [Nonesuch / Warne
“I, Flathead
- milano
lEdatE
Arcimboldi
26/6 Teatro um - Roma
ri
27/6 Audito
consiglio? Non scommettete mai su quale sarà il prossimo passo di Ry
Cooder perché non lo sa nessuno, nemmeno lui. “Eperchédovrei?Ame
il kwaito in Africa, il reggaeton nei paesi latini… le discoteche di tutto il
mondo trasformate in affollati laboratori di etno-musicologia.
piaceesplorare.Incarrieranonhomaiseguitoungeneremusicale,solole
Anche il progetto M.I.S. appartiene a questo movimento, ne conosce il
Quando risponde al telefono dalla sua casa di Santa Monica, la voce è cal-
miepassioni,daCubaalMali.Permequestoèl’unicomodopossibiledi
linguaggio e ne utilizza i codici. Forse esagera un po’.
ma, regolare, senza ansia. Alterna parole e pause, non si fa mettere fretta
faremusica:divertendomi”. Fu lui a portare Wenders a L’Avana al Buena
Probabilmente lo chef Camilo Lara ha deciso di frullare troppe cose in
da nessuno, Ry Cooder, nemmeno dal tempo, tanto che negli ultimi anni
Vista Social Club [“Glidissidifidarsi,elui,dopoaversentitolacassettache
unico album: la cumbia, [genere che dà il titolo alla prima traccia del-
è volontariamente sparito dalla scena, spedendo al mondo dischi [mera-
glidiedi,lofece”], sempre lui ad aprire il mercato americano [e non solo] a
l’album], l’hip house [con continue citazioni ai produttori dance del mo-
vigliosi] dal suo buen retiro: prima ha raccontato la comunità messicana
sonorità diverse come quelle cubane portando per la prima volta la banda
mento, tipo Crookers, Switch e Blody Beetrotoos], il rock, l’hip hop di
di Los Angeles degli anni Cinquanta con “ChavezRavine”, poi la storia di
del Buena Vista alla Carnegie Hall.
J Dilla [mitico produttore morto a trent’anni dopo aver riscritto le regole
un gatto nella Grande Depressione in “MynameisBuddy” e infine, l’anno
del beat-making], il pop dei Verve [con una versione divertente di Bitter-
scorso con “I,Flathead”, la vicenda di un ragazzo del deserto tra corse
sweetSymphony tradotta come “Sinfonia Agridulce”] e tanto altro.
illegali e speranze. Ma Cooder, che a fine giugno sarà in Italia per tre date a
NoN ho mAi SEgUiTo UN gENERE mUSiCAlE,
Solo lE miE PASSioNi, DA CUbA Al mAli
Il risultato è divertente al primo ascolto, un po’ scontato al secondo.
quindici anni di distanza dalla sua ultima volta.
Se la musica etnica oggi ha un futuro [e un mercato] un profondo ringra-
Ma esperimenti come questi sono sempre i benvenuti. Forse tra qual-
ziamento lo dovrebbe rivolgere proprio a questo signore apparentemente
zione, consegnando ai popoli un nuovo modo di concepire la musica,
Per me questo è l’unico modo Possibile
Di fARE mUSiCA: DiVERTENDomi
senza catalogazioni, senza differenze di genere e soprattutto senza
Accompagnato da una band di lusso [Nick Lowe, il figlio Joachim e il gran-
[“Maseoggiqualcunotornassedopoquarant’annifaticherebbearicono-
limiti. Per fare questo bisogna provare a sperimentare, mettendosi in
de Flaco Jimenez], in realtà è molto meglio delle definizioni che da sempre
scerla.L’hannoricostruitaquasiinteramente”], ascoltando Johnny Cash
gioco, provando ad inventare nuove forme, abbozzando goffi tentativi
lo inseguono: ultimo degli eclettici, architetto sonoro, ingegnere dei sogni,
[“Loadoravo,nonfacevoicompitidaragazzinoperattaccarmiallaradio
o scrivendo pagine importanti della storia della musica.
un uomo conosciuto in Italia per i lavori fatti assieme a Wim Wenders su
eascoltarlo”] e Robert Johnson. La sua storia però è figlia di un viaggio
Dicono che le prime insalate di Ferràn Adrià non fossero il massimo.
Paris, Texas e Buena Vista Social Club, ma in realtà in grado di lavorare
ancor più lungo [forse per questo la sua musica è senza radici], quello fatto
con artisti diversi e lontani tra loro come l’hawaiano Gabby Pahinui e il
dalla madre, un’italiana emigrata. “Mammaeraitaliana,èvero:sichiamava
maliano Ali Farka Touré, Mavis Staples e Manuel Galban, tra folk, salsa,
EmmaCasaroli,nataaParma,poivenutainAmericaconmiononnoche
che anno avranno contribuito a far evolvere il concetto di contamina-
daascoltarE
“Soy sauce” [Cooking vinyl / Edel]
n°05 EStAtE 2009
burbero e cieco da un occhio [quello sinistro, fin da bambino, a causa di un
incidente], nato e cresciuto in California, sua amata e odiata Terra madre
boleri cubani, jazz e ovviamente blues, come quello suonato assieme ai
successivamentedaNewYorkvenneaLosAngelesacercarfortuna.Se
Rolling Stones negli anni settanta, quando era solo un session man. Un
l’hatrovata?Beh,inuncertosensosì”.
2009 EStAtE n°05
STATI UNITI
Magari qualcuno, non proprio un buongustaio, forse amante del rischio,
14
EUroPa / coPErtina
MondoMix.coM
Come ogni anno ormai il festival La Notte
della Taranta fa molto parlare di sé. Si fa,
non si fa? Quanto sborsano le amministrazioni? È diventato un affare di stato, un gioco
politico. Già, perché un’affluenza di giovani da
tutta Italia così numerosa fa gola. Ma questo
a noi non interessa. Sapete perché? Perché
ITALIA
dove ci sono giovani vuol dire che c’è fermen-
La notte della
Taranta
sito
ranta.it
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28/6 Festival m ntra il mondo - Roma
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30/6 Roma in stival
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1/7 Chicobum
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Borgaro Torin gano (Svizzera)
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3/7 Es
ival - milano
4/7 Jazzin’ fest
testo di Alessio Biancucci,
Nando Popu,
Federico Scoppio
disegno di Laura Cozzani
Neotarantismo
o meno, rimane il
più ingente evento
folclorico del sud Italia
EUroPa / coPErtina
MondoMix.coM
1
La Taranta è la gente del Salento
Stewart Copeland
ricorda
to. Mai come in questo festival itinerante, che
La taranta è la pizzica salentina... i tamburelli, il ritmo scandito, penso
si svolge nei comuni dell’Unione della Grecìa
al 12/8 con tamburello, pazzesco; ma è soprattutto la gente del luogo
Salentina, con Concertone finale il 22 agosto
che possiede tutto ciò nel proprio dna.
nel Comune di Melpignano, si consuma una
Ogni volta che mi sono trovato a dovermi confrontare con l’ensemble
palingenesi del genere che il nostro giornale
ho provato emozioni collegate al ritmo, al concetto della ripetizione.
tratta. Innovazione e tradizione al festival lot-
Abbiamo suonato pizzica in Germania il giorno dopo che l’Italia aveva
tano, giocano insieme, si annullano e rigene-
battuto la loro nazionale ai mondiali del 2006 e, nonostante l’atmosfe-
rano in un’esperienza unica. Il Concertone è
ra che si può immaginare, sono bastati pochi minuti di musica e tutti
un appuntamento unico. Vuoi perché i maestri
si sono messi a ballare.
concertatori di tutte le edizioni sono e sono
Aver guidato l’ensemble mi ha dato molto, soprattutto perché ho
stati eroi mondiali assoluti, da Daniele Sepe
imparato dalle persone, quest’attitudine italiana di sospendere il quoti-
ad Ambrogio Sparagna, da Mauro Pagani a Stewart Copeland e Joe
diano per ritagliarsi un momento rituale.
Zawinul, Vittorio Cosma e Piero Milesi; vuoi perché gli ospiti non sono
La prima volta fu una gran sorpresa, non la conoscevo proprio e
da meno, rimane l’evento dell’estate dei festival.
appena arrivato lì i musicisti locali hanno cercato di raccontarmi cosa
Abbiamo intercettato per voi due maestri concertatori esclusivi: il
significasse. È bastato suonare un po’ e ci siamo trovati, mi hanno
grande ex Police Stewart Copeland, il quale è rimasto così affe-
così spiegato le origini di questa musica e mi sono reso conto che
zionato a quell’esperienza che oggi torna in Italia e in Europa con
paragonandola alla tarantella che già conoscevo, mi sembra sia molto
l’ensemble; Mauro Pagani, a capo delle ultime due e di questa im-
più viva ancora oggi. Ci sono i giovani che la rivisitano in chiave mo-
minente edizione. E chiudiamo con una lettera spontanea, sentita
derna, la suonano e la ballano in maniera moderna.
e divertita di Nando Popu dei Sud Sound System [che ringraziamo
Tanti musicisti di cui non conoscevo l’esistenza ho trovato; in partico-
vivamente], che lì giocano in casa, riuscendo però a imprimere una
lare ricordo la partecipazione di Raiz e di tanti altri, soprattutto i mu-
loro cifra al grande sapere tradizionale che hanno ereditato.
sicisti locali che si improvvisavano e si intrufolano, hanno una grande
carica e riescono a trasmetterla, più di tanti divi del rock.
Sono qui per imparare,
non per imporre
dei Sud Sound System
laforzadidiffondersiintuttoilmondocomeèaccadutoalreggae”.
“LaNottedellaTarantaèlamanifestazioneculturalepiùimportante
Ai detrattori che temono la deriva turistica della Notte della Taranta
Alcuni ritengono che “La Notte della Taranta” sia un antico pro-
Pagani risponde con chiarezza:
cedere di noialtri salentini, abituati a curare il “male di vivere” con
“Io rispetto le origini: sono qui per imparare, non per imporre. Ed
i colpi estenuanti dei tamburelli accompagnati da chitarre, man-
è vero che bisogna stare attenti a non farsi prendere la mano, ad
dolini e violini.
delsudItalia”. Non ha dubbi Mauro Pagani, maestro concertatore
invitaremusicistiadeguati.Maaitalebanidicocheèbellocrearele
Ciò è vero e funziona da anni.
per il terzo anno consecutivo. “Permeèstatal’occasionediappro-
contaminazioni”.
Hanno danzato i nostri nonni nel tentativo di rompere le catene
fondireunafettadisaperemusicalecheconoscevopoco”.
In effetti sono rare le culture popolari che vengono omaggiate da
della schiavitù imposte dal castigo dei feudatari.
Pagani cita Alain Lomax e De Martino per sottolineare che il taranti-
artisti internazionali tipo Rokia Traoré o Stewart Copeland: “Così
Allo stesso modo ballano i precari di oggi, costretti anche loro
smo è uno tra i filoni più interessanti dell’etnomusicologia: la trance,
ancheisalentinipossonoscoprirenuoveproposteedimpararead
a subire i dispetti di una società lurida e decadente abituata al-
i riti di liberazione corporea e il legame che la musica continua ad
esserecuriosi”.
l’abuso dei corpi altrui.
avere con la popolazione: “Interefamigliesuonanoiltamburelloper-
Insomma, Pagani ha un ottimo rapporto con il concertone di Mel-
Forse la nostra danza non romperà nessuna catena, ma ci resti-
chéèunatradizionecheisalentinisentonopropria”.
pignano, pur sapendo che quest’anno si chiuderà probabilmente il
tuirà i nostri corpi, e con essi la sensazione di essere degli Esseri
E se un folclore musicale diventa un fenomeno di massa, il motivo è
suo primo ciclo di collaborazione: “Serveuncontinuoricambioper
Umani e non degli schiavi.
chiaro: “Lapizzicaètravolgentecomepuòesserloilrock,èunritmo
rinnovarel’offertamusicale.Magariilprossimoannoandròcometu-
PequistutedicuDammeneAncora!
primordialechefaballarelagentecomepochialtri.Avrebbeanche
ristaaballaregliarrangiamentidiunnuovomaestroconcertatore”.
n°05 EStAtE 2009
2009 EStAtE n°05
ITALIA
Mauro Pagani
racconta
Nando Popu
16
aMErica
MondoMix.coM
talEnto / intErViSta
MondoMix.coM
17
ITALIA
PERù
Dietro
le quinte
Andrea Scaccia
In mezzo all’Appennino campano c’è un
paese che in questi ultimi 12 anni si è
ritagliato, con grande perseveranza e merito,
una grande considerazione internazionale con
il suo festival. Ad Ariano Irpino, infatti, ogni
anno ad agosto, arrivano migliaia di persone
per l’Ariano folk festival. Abbiamo incontrato
lEdatE
18/8 Dj Shantel
19/8 Deolinda
Caravane Passe
Soko + Tagada set
20/8 Watcha Clan
Nortec Collective present: Bostich +
Fussible
21/8 Daria Pinelli italian trio
Caravan Palace
Lord Sassafras
22/8 Enrico Capuano + Zulu
Lou Dalfin
23/8 Enzo Del Re
Vinicio Capossela with Banda
della posta di calitri
il direttore artistico Francesco Fodarella per
saperne di più.
Chabuca Granda
n In questi anni d’attività come siete
riusciti ad ottenere una credibilità così
forte?
Non è stato per nulla facile. Trovandoci in
mezzo all’Appennino, con Napoli capoluogo
di regione, è fuori dubbio che le difficoltà per
una realtà come la nostra sono tante, ma devo
dire che da parte nostra c’è sempre stata una
certa incoscienza che fortunatamente ci ha
Susana Baca
influenze della cultura africana nella società e nella cultura peruviane,
premiato.
poi Acquaragia Drom e Radiodervish. Da lì la
suonano da noi siano poco conosciuti dal
ed alla ricostruzione di una storia per larga parte frammentaria e non
Credo che il tempo ci stia dando ragione,
risposta della gente è via via aumentata.
pubblico!
Antonio Blasi
documentata, quella appunto degli africani trapiantati loro malgrado
anche se sono profondamente convinto che i
Qual è, in definitiva, l’obbiettivo dell’Aff?
n Per concludere, il suo più grande
Nel nuovo disco Seis Poems omaggia la grande
maestra di tutte le cantanti peruviane e non solo.
Un lavoro intimo e sentito
in Perù e del mix etnico e culturale che da lì si è originato. Tutto dopo
margini di miglioramento siano ancora ampi.
L’obiettivo è quello di proporre. Vogliamo
orgoglio come direttore artistico?
aver collaborato attivamente con l’Istituto Peruviano di Arte Moderna
n Fa un certo effetto arrivare ad Ariano
fare in modo che l’Ariano folk festival sia
Il più grande successo è stato portare in
e l’Istituto Nazionale di Cultura Peruviana.
durante il festival e trovarsi una folla di
una vetrina per i gruppi stranieri che non
tempi non sospetti i Gogol Bordello pagandoli
“Mio padre era un’autista che nel tempo libero suonava la chi-
gente così eterogenea…
hanno grandi richieste nel resto d’Italia,
una cifra oggi impensabile, una bella chicca
Ha cantato Damien Rice e la tradizione napoletana. Dice di aver ascol-
tarra. Lo chiamavano ogni volta che c’era una festa, e lui an-
Sì, è vero. Lo scorso anno abbiamo stimato
perchè non abbiamo paura di investire e di
per noi, e dalla quale abbiamo ottenuto
tato Madonna e anche altre dive del pop molto più giovani. Eppure ha
dava lì e suonava. Con mia sorella maggiore e con mio fratello
circa 40000 persone, anche se le istituzioni
ospitare gruppi che non si conoscono. Anzi,
anche una visibilità molto importante a livello
mantenuto un forte legame con la tradizione del suo Perù: è lei la vera
cantavamo sempre, ci inventavamo degli spettacoli, cantavamo
spesso non si accorgono di quanto facciamo
ad essere sincero vogliamo che i gruppi che
internazionale.
prosecutrice del verbo rivoluzionario e impegnato della leggendaria
sui dischi che nostra madre ci faceva ascoltare. Sentivo già da
e di quanto sia importante il nostro lavoro per
Chabuca Granda. La Granda, autodidatta, seppe rinnovare il valzer
allora che era quella la mia strada, però quando sono cresciuta
il territorio.
creolo associandolo ad un bel po’ di ricercatezza ed accuratezza,
mia mamma mi ha impedito di fare la cantante: diceva che ave-
n C’è quindi anche una presenza di
ebbe notorietà grazie a diverse composizioni, tra queste La Flor de
va visto troppi artisti finire sul lastrico, e che aveva paura per
pubblico che proviene da altri posti?
la Canela. Ha attraversato diversi generi: valzer creoli, landòs, mari-
me. Così mi sono diplomata e ho insegnato. Per un po’ almeno,
Diciamo che il nostro pubblico proviene per la
nera e molti altri ritmi.
poi ho seguito la mia strada riprendendo a cantare e studiare la
maggior parte dal centro sud, anche se ogni
E Susana Baca, a cui piace rovistare sempre tra le memorie e le tra-
cultura dei miei antenati”.
anno aumentano le presenze internazionali.
dizioni orali della sua gente, ha pensato così di dedicarle il suo nuovo
L’incontro con Granda va ricercato proprio negli anni della Susana an-
Quella più curiosa è stata di un giapponese
album: “Seis Poems”. Talmente legata alle sue tradizioni che, diversi
cora giovanissima, studentessa universitaria a Lima, quando aveva ca-
appassionato di musica lusofona, venuto
anni fa con il marito e sociologo Ricardo Pereira ha fondato l’Istituto
pito che i ritmi afro/peruviani la interessavano assai, al punto che iniziò
appositamente per il festival.
Negro Continuo, che ora è un centro di ricerche conosciuto a livello
a incorporarli progressivamente nella sua musica.
n Come è nata questa esperienza?
internazionale, ricco di una biblioteca, un fornito archivio e un gran-
Melanconia e ritmo; gioia e melodia; impegno e realtà. Ogni suo atto
Per scherzo, il primo anno organizzammo
de spazio per le performance e la danza. Una fondazione dedicata
pesa molto, dà voce a chi non la ha, oppure a chi, come la Granda
una festa dove la musica era marginale. C’era
però anche e soprattutto alla ricerca sul campo delle più nascoste
potrebbe averne molta di più ancora oggi ed essere ricordata come
un gruppo peruviano che incontrammo sul
una diva internazionale. “Trovo per me gratificante dar valore alla
Gargano e che suonò da noi per due giorni
mia cultura. Non possiamo che esorcizzare il nostro passato di
oltre ad un gruppo locale.
schiavi e ricordarlo con un sorriso. Penso che la musica della
Nel ‘97 abbiamo iniziato subito con proposte
delle nostre origini ci aiuti in questo esorcismo”.
più mirate. Antonio Infantino ad esempio, e
daascoltarE
“Seis Poems” [Luaka bop / Goodfellas]
n°05 EStAtE 2009
2009 EStAtE n°05
18
afrodiSia
MondoMix.coM
AfRoDiSiA
Afrodisia è l’orgogliosa consapevolezza del contagio, una zona
temporaneamente autonoma da false purezze ed esotismi
etnici. Afrodisia è un punto di fuga ibrido e sfrontato ove lasciar
confluire i segni dell’Africa e la diaspora nera. Un’idea ambiziosa
e necessaria, nata nel 2007 al Rialto Santambrogio di Roma, con
l’obiettivo dichiarato di veder affiorare, anche dalle nostre parti,
spiritualità e ritmo del grande cuore africano
nell’esperienza Benda Bilili ha trovato una
nuova ragione di vita. Tra questi, menzione
speciale per il diciassettenne Roger, uno
che è riuscito a tirar fuori da una scatola di
latta e un filo metallico una rudimentale chitarra ad una corda e che - lungo tutto l’arco
del disco - impreziosisce il suono della band
CONGO
con questa bizzarra e folle creatura.
moSTRARE Ciò ChE è NASCoSTo
BENDA BILILI:
NULLA DA NASCONDERE
Dietro tanto genio “Faidate” non poteva che
celarsi il solito Vincent Kenis, già produttore
di Zap Mama ed Hector Zazou, da qualche
anno assurto alla gloria world internazionale grazie al formidabile lavoro svolto coi
Konono n°1 e l’intera scena Congotronics.
Col solito piglio pragmatico e non-invasivo,
Kenis ha voluto registrare il disco in presa
diretta, all’aperto [l’humus naturale della
mauro Zanda
ClASh URbANo
Dalle vie di Kinshasa la band
di paraplegici guidati dal
produttore Vincent Kenis
Cresciuto attorno all’area dello zoo cittadi-
cavo elettrico [allacciato illegalmente ad un
no, Staff Benda Bilili è un collettivo composi-
bar adiacente abbandonato] e una dozzina
to che vede da un lato i 4 cantanti/chitarristi
di microfoni di cui uno, narra la leggenda,
poliomielitici [veterani del sindacato Plate-
usato in passato nientemeno che da Jac-
BendaBililiin lingua lingala significa, letteral-
forme], dall’altro alcuni ragazzi di strada, i
ques Brel [cosa che sembra aver mandato
mente, mettere in mostra ciò che è nasco-
cosiddetti sheges di Kinshasa, alle prese
completamente in bambola Ricky, il 55enne
sto. Uno “staff” di poliomielitici di Kinshasa,
con una sezione ritmica acustica e origina-
fondatore dello staff]. Storie che sembrano
Congo, che non solo non si vergogna del suo
le. Un clash urbano che alligna nei vecchi e
uscire dal dominio del fantastico, ma che
handicap, ma possiede tanto di quel cuore
intramontabili ritmi della rumba congolese,
invece riflettono solo l’innata propensione
da trasformarlo in uno spavaldo elemen-
genere nato nell’ex Zaire durante la metà
all’adattamento creativo, tipica del carattere
to differenziale. Non c’è dubbio, un abbrivo
degli anni cinquanta e poi divenuto centra-
africano. Storie al confine tra iperrealismo
obbligato; reso necessario, del resto, anche
le nell’evoluzione di tutta la musica africana
magico e denuncia sociale che sempre più
da quegli scintillanti tricicli customizzati esi-
moderna. Strani scherzi di ritorno gioca la
spesso conquistano l’attenzione dei film-
biti con fierezza nella copertina del disco di
storia: a contatto per la prima volta con i
maker occidentali. E così, sulla falsariga
debutto, “Trèstrèsfort” [Crammed / Materiali
ritmi cubani [grazie ai marinai], i congolesi
di quanto già avvenuto coi vecchietti del
sonori]. Ma tutto ciò non può e non deve di-
percepiscono allora qualcosa di profonda-
Buena Vista e i rifugiati della Sierra Leone,
storcere di una sola virgola la considerazione
mente familiare con le trame dei loro piani
qualcuno [il team francese Belle Kinoise] ha
di un gruppo assolutamente straordinario,
a pollice, se ne innamorano perdutamente
pensato bene d’individuare, anche in que-
ricco d’idee e inventiva, che certo non merita
e li riadattano - neanche a dirlo, in manie-
st’avventura, materiale adatto alla realizza-
commiserazione o pietismi di sorta.
ra ingegnosa - sulle chitarre. Musica dolce,
zione di un film destinato alla distribuzione
sferzante; a tratti indolente, eppure, tremen-
internazionale. Senza pietismo, senza falsi
damente vitale. Corroborata poi da robuste
pudori. Oltre le apparenze. Mostrando tutto
dosi di funk e reggae, portate soprattutto
ciò che di duro e paradigmatico porta con
in dote da quel manipolo di street-kids che
sé questa fantastica storia meta-musicale.
daascoltarE
Très très fort
[Crammed / materiali sonori]
band], con un laptop MacBook, 100 metri di
n°05 EStAtE 2009
20
EUroPa / intErViSta
MondoMix.coM
L’equiLibrio
etnico
Jon Balke
Luca Vitali
Tutto quello che non ti
aspetti quando meno te lo
aspetti
daascoltarE
le]
Siwan [Ecm / Duca
NORVEGIA
sito
siwan.no
lEdatE
ds. Berlino
18/6 Shared Soun o con Furio Di Castri nel
lile
Ga
val
22/9 Festi
the place”. Venezia
progetto “Space is
©Per Buhre / Ecm Records
“Lavorarea‘Siwan’èstatoilluminantepertuttinoi!Dalcompositore
pensato parecchio, ma alla fine sentendo Amina ho capito che non si
[JonBalke]aimusicisti,dalproduttore[ManfredEicher],alpubblico,
trattava di sola world music, ma di qualcosa di più profondo e com-
allacritica.Tuttihannosperimentatoqualcosadiinaspettato,profon-
plesso. Potevo fare musica nuova senza necessariamente lavorare
do,veroenuovo–tantesuggestionidiverse,masemprenelrispetto
sull’esistente.
delletradizioni.Un’esperienzachehaaccomunatomusicistiepubbli-
È un progetto interessante, per me assolutamente nuovo. Musicale,
co,lasciandoungrandesensodisperanza”, dice uno dei protagoni-
ma ricco di riverberi su storia della musica, filosofia e anche politica
sti, il violinista Bjarte Eike, in partenza per Bergen.
- trattando di Al-Andalus, epoca del dominio musulmano in Spagna.
“Siwan” in Aljamiado [arabo-latino dell’Andalusia del medioevo] signi-
Periodo quasi sconosciuto, considerato parte della storia araba piut-
fica “equilibrio” ed è un progetto che va oltre la world music. Fonde
tosto che di quella europea. A scuola non ho mai studiato nulla a
tre tradizioni rievocando il rispetto e la tolleranza tra arabi, cattolici
riguardo, ma lavorando a “Siwan” ho iniziato a leggere di quest’epoca
ed ebrei nell’Andalusia del XII secolo per voce di tre grandi esponenti
e ho scoperto di una cultura incredibilmente ricca in cui la Spagna è
contemporanei dal diverso background – jazz per Balke, world per la
progredita molto di più del resto d’Europa: tecnologia, architettura,
cantante marocchina Amina Alaoui e barocco per il violinista Bjarte
agricoltura. Una Spagna leader a tutti i livelli in Europa, per molti au-
Eike.
tentica base del Rinascimento. Tutte ragioni di grande interesse per
Un progetto di crossover vero, in cui il trombettista americano Jon
iniziare un progetto musicale volto a più direzioni.
Hassell, il violinista algerino Kheir Eddine M’Kachiche e i percussioni-
n Barocco, classico e tradizione popolare, perché?
sti Pedram Khavar Zamini [persiano] e Helge Norbakken [norvegese],
Ascoltando i dischi di Amina e le sue radici andaluse, ho sentito mol-
sanno fondere al meglio tradizioni e gusti musicali per un risultato
teplici somiglianze con ciò che faceva il gruppo barocco con cui la-
unico.
voravo e i musicisti jazz. La medesima relazione fra composizione e
Balke, dopo Masqualero, Jokleba, Magnetic North Orchestra, Bata-
improvvisazione, in fondo si tratta di libera interpretazione su materiali
graf colpisce ancora una volta con un lavoro originale, solenne e di
composti.
grande freschezza.
n Avrà sviluppi futuri?
n Come è nato “Siwan”?
Sì, questo gruppo ha molte potenzialità. Abbiamo passato così tanto
Nel 2006 Miloud Guiderk del Cosmopolite di Oslo, marocchino e
tempo a parlarne, a suonarlo, che solo sviluppando il già fatto po-
grande divulgatore della world music in Norvegia, mi ha proposto una
tremmo realizzare un secondo capitolo, ma per ora presentiamo il
serie di concerti per festeggiare i quindici anni del suo locale. Ci ho
disco e vediamo come andrà.
n°05 EStAtE 2009
22
MondoMix.coM
SpECiALE oRCHEStRE
Banda di Piazza Caricamento, Genova
Cocktail
culturali
Alessio Biancucci
Dalle metropoli
alla provincia
si diffonde una colorata
epidemia di ritmo
ITALIA
23
EUroPa
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scambio, l’apertura, il passaggio, la vitalità condivisa. E poi orchestra
e banda, che esprimono l’essenza della cooperazione sonora, del-
porta palazzo”
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[Promo music]
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17/7 Barbican agico. Teatro Olimpico m
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23
a
Festival. Rom
funebre. In quell’occasione si erano messi a suonare Porta Pila, un
classico melodioso che racconta le migrazioni piemontesi, sennonché
i nigeriani sono soliti elaborare il lutto ballando con entusiasmo e quella
nenia postbellica non faceva al caso loro: li fecero smettere. D’altronde
l’integrazione non è un pranzo di gala.
Ma gli scettici a oltranza si pongono un dubbio gaberiano: non è che
questa storia delle orchestre multietniche sta diventando una moda?
“Magari”, risponde Massimo Ferri, ideatore dell’Orchestra Multietnica di
Arezzo. “Seinognicittàcifosseroesperienzedelgeneresarebbepiù
facilesuperaregliostacolicheciseparanodallostraniero,dall’altro”.
l’aggregazione tra numerosi e diversi musicisti.
mini, fine 2001. Mario Tronco lascia gli Avion Travel per inseguire un’utopia:
“Igruppimusicalisonosemprepiùmultietnicied’orainpoidovrem-
UN Simbolo ARTiSTiCo DEllA CoNViVENzA,
DEllA CREATiViTà E DEllA mETAmoRfoSi CUlTURAlE
formare un’orchestra multietnica composta da musicisti immigrati, reclutati
mosemplicementeprenderneatto,senzapiùribadireilconcettocon
Ad Arezzo tutto è nato da un laboratorio didattico sulle musiche del
per strada, in metro, muovendosi tra clochard e monolocali fatiscenti. L’im-
nomialtisonanticomequellidellenostreformazioni”.
mediterraneo, a partire dall’incontro tra le strutture arabe e quelle
presa è ardua, faticosa [i virgulti in camicia verde direbbero persino crimi-
Il processo sembra irreversibile, stando alle parole di Mauro Basilio che
ebree. Ebreo è infatti il direttore Enrico Fink che guida 25 giovani, metà
nosa], perché si tratta di allestire un ensemble eterogeneo, fatto di maghre-
insieme a Elisa Fighera è coordinatore e musicista dell’Orchestra di Porta
dei quali immigrati. Il Comune finanzia il progetto che recentemente ha
bini, arabi, sudamericani e genti diverse venute dall’est. Il sogno si realizza
Palazzo, un caravanserraglio costruito nelle strade del più grande mercato
dato vita al cd “Animameticcia” e al relativo dvd. La titletrack è signifi-
in un’aura internazionale che ne consacra la missione: nasce l’Orchestra di
d’Europa, quello che ogni giorno anima Torino. Sono 14 i componenti e lì
cativa perché si tratta di un tema melodico comune a tre diverse tra-
Piazza Vittorio, un esperimento sociologico, prima che musicale. Il copione
in mezzo c’è anche la cinese Liu Zhao con il suo erhu, strumento tradizio-
dizioni: turca, bengalese ed ebraica. Narrano di un amore complicato
è talmente neorealista da propiziare un ispirato documentario di Agostino
nale a due corde, una rarità per la scena italiana. Quelli di Porta Palazzo
[del resto i sentimenti non si soffermano sul colore della pelle]. Una te-
Ferrente nel 2007. Un fenomeno contagioso, una colorata epidemia ritmi-
hanno un’impostazione piuttosto rock, in cui s’inseriscono momenti da
stimonianza del fatto che il dialogo aiuta a conoscersi e ad apprezzarsi.
ca che in poco tempo contamina Torino, Genova, Milano, Napoli, Arezzo,
ascolto e interventi di danza: il grosso del repertorio proviene dalle tradizio-
Anche perché non sempre è tutto così roseo, e Ferri lo ammette: “A
Trento. Un proliferare continuo di esperienze che Mondomix ha deciso di
ni popolari che sono poi arrangiate collettivamente, con una declinazione
voltelapoliticainternazionalegeneratensionitraimusicisti,maallafine,
indagare senza velleità retoriche.
funky, affidandosi all’estro e alle attitudini dei singoli musicisti.
sulpalco,cisiabbracciatuttiesitrasmettonomessaggipositivi”.
gli SCETTiCi Si ChiEDoNo SE STiA DiVENTANDo
UNA moDA. “mAgARi”, RiSPoNDE qUAlCUNo
lE iSTiTUzioNi SoSTENgoNo i PRogETTi,
ma l’integrazione non è un Pranzo di gala
Il viaggio parte dai pionieri di Piazza Vittorio, che in questo periodo porta
Liberi tutti, quindi. E questo è un tratto comune alle orchestre multiet-
in giro per l’Europa la loro ultima avventura, in equilibrio tra audacia e follia:
niche. Ognuno porta in dote un costume musicale che aspetta solo
la creazione della Banda di Piazza Caricamento: “Un simbolo artistico
l’esecuzione de Ilflautomagico di Mozart. O si è diventati modelli intocca-
di abbinarsi ad altre istanze tecniche ed armoniche. Ogni strumento
dellaconvivenzaedellanonviolenza,dellacreativitàedellametamorfosi
bili a cui tutto è consentito [venerati maestri, secondo il puntuale Edmondo
può essere suonato da molteplici punti di vista, in un confronto inces-
culturale,perladefinitivaconsacrazionediGenovacittàmultietnica”.
Berselli] o si è uomini geniali che non contemplano la categoria dell’errore
sante. Che solitamente prosegue anche a tavola. Soprattutto qui a
In questo caso le parole d’ordine sono curiosità e sperimentazione. Qui
perché hanno imparato da Joyce che ogni sbaglio è l’anticamera di una
Torino dove il Comune ha messo a disposizione un locale che, oltre
infatti si salpa dal molo delle proprie radici per navigare nelle acque agi-
scoperta. Probabile che qui valgano entrambe le tesi. Certo è che l’Orche-
a funzionare da sala prove, accoglie le più gustose disfide gastrono-
tate dell’innovazione. Ne esce un sound che loro definiscono etnopunk.
stra di Piazza Vittorio rappresenta un esempio da emulare. A partire dal
miche: anche nei momenti conviviali s’incontrano umori, abitudini ed
Punk inteso come energia, immediatezza, spontaneità. Ci sono solo bra-
nome. Perché gli altri progetti analoghi si chiamano Orchestra di Porta Pa-
ingredienti geograficamente lontani, ma instancabilmente propensi al-
ni originali nella scaletta della banda più roots della città vecchia: “Portia-
lazzo, Banda di Piazza Caricamento, Orchestra di Via Padova, Orchestra
l’integrazione. Per dirne una: Alola è il chitarrista niegeriano che suona
molamusicainstrada,organizzandoparateneiquartieridifficili,tantonei
del Trianon Viviani, Orchestra Multietnica di Arezzo, Orchestra Terrestre.
spesso ai matrimoni e ai funerali della sua comunità e gli è capitato di
vicolidelladelinquenzaquantotragliorfanibosniaci:cosìcerchiamodi
Piazza, via, porta: sono queste le parole che evocano l’incontro, lo
chiamare Basilio e la Fighera ad esibirsi insieme a lui per una cerimonia
rasserenarel’atmosfera,esprimendotuttalanostragioia”.
n°05 EStAtE 2009
La musica dei popoli come mezzo d’integrazione di massa? Anche a
Genova rispondono di sì, confidando nel sostegno delle istituzioni. Due
anni fa nei carrugi del centro storico si intensificavano gli scontri tra etnie
diverse, il clima si stava surriscaldando. Così Davide Ferrari ha ispirato
2009 EStAtE n°05
ITALIA
In principio era Piazza Vittorio. La storia è nota. Roma, zona stazione Ter-
24
MondoMix.coM
bUStina di cachaca
Tutti i brasiliani
in Italia
frequentare la bottega di un vecchio artigiano
di Rio, uscendone diplomato in breve tempo.
Oggi le sue chitarre, i suoi cavaquinhos e i
suoi mandolini sono tra i più richiesti. Basta
lEdatE
Gilberto Gil 01/07 Latinoamericando. milano
17 /07 Ethnofestival. San marino
Guinga 12/07 Umbria Jazz. Perugia
Hamilton de Holanda 26-27/06 Suedtirol Jazz Festival. Bolzano
Yamandù Costa
l’Orquestra Imperial di Rio de Janeiro
presenziare al compleanno di Tercio in un
vasto appartamento del quartiere collinare di
Santa Teresa [con annesso laboratorio] per
ritrovarsi in una specie di cenacolo choristico
meno una è di quelle che tutti conosciamo.
co fallito Noel Rosa [che per fortuna lasciò
dove alcuni maestri del genere arrivano con il
Jobim c’è tre volte, per esempio: il padre,
la medicina per il samba]. Silvio Caldas era
loro strumento costruito dal padrone di casa.
Antonio Carlos, con Luiza [uno choro] e Pas-
un cantante di carattere e Orestes Barbosa
Se ci parli, Tercio racconta dei legni pregiati e
sarim. E poi il figlio, Paulo, con Samba do
un giornalista sagace, e insieme scrissero un
proibiti [dunque bisogna cercare vecchi tavo-
sonho. Ci sono Chico Buarque e il suo coe-
capolavoro intitolato Chão de estrelas, che
li da trasformare in note musicali], si dilunga
taneo Edu Lobo, che insieme hanno scritto
è senz’altro una delle più belle canzoni bra-
sulle colle che non lasciano traccia, descrive
Beatriz per il musical “Grande circo mistico”:
siliane [basta ascoltare la versione di Maria
i tempi morti, le attese e i risultati imprevisti
ascoltandola risulta chiaro come Edu Lobo
Bethania nel disco “Ambar”].
della sua arte [che non sapeva di possedere]
sia il più pucciniano dei compositori brasilia-
Hamilton de Holanda, solo in una stanza d’al-
e quelle stesse parole le ascolti poi vibrare
ni. E c’è, guarda un po’, Guinga, con la sua
bergo, suona queste musiche per se stesso
sotto le dita dei musicisti. Come nel mando-
famosa seresta [serenata carioca], intitolata
– per vincere la saudade del viaggio, la noia
lino di Hamilton.
Senhorina. Ci sono i padri spirituali dei com-
delle serate di pausa. E mi viene un solo pa-
positori che ho appena citato: innanzitutto
ragone: “The melody at night with you” dove
il Dorival Caymmi più melodioso di O bem
Keith Jarrett interpreta vecchi standards di
E ancor di più nel repertorio scelto per que-
do mar [tratto dalla sua saga sui pescatori
Broadway al pianoforte di casa. L’uomo e il
sto soliloquio. Un inventario di alcune tra le
di Bahia]. C’è l’imbianchino Cartola con As
suo strumento. E la loro tradizione musicale.
più belle melodie brasiliane. Tra le quali nem-
rosasnãofalam. C’è FeitiçodaVila del medi-
Esiste qualcosa di più intimo?
BRASILE
lE Più bEllE mEloDiE bRASiliANE
Italia Brasile
andata e ritorno
l’estate, ma per un anno intero.
Estate è tempo di concerti, festival, rasse-
Jazz], indefinibile e meraviglioso composito-
gne. Normalmente molti artisti brasiliani sono
re, che unisce Villa Lobos a Jobim oltre a esi-
in cartellone in Italia, sebbene quest’anno
birsi spesso in duo con Gabriele Mirabassi.
sembra siano meno del solito. Sarà la cosid-
Sto sicuramente tralasciandone altri, come
hAmilToN DE holANDA, TUTTA
lA PoESiA DEl mANDoliNo
detta crisi? [ovvio, per chi ci crede...].
l’Orquestra Imperial di Rio de Janeiro, swin-
Si intitola “Intimo”. Il mandolinista nato a Rio
Non mancheranno il solito Gilberto Gil, l’an-
gante e umoristica gafieirain arrivo a Milano.
ma cresciuto a Brasilia [dove c’è la più acca-
cor meno insolito Carlinhos Brown, così pure
Così pure il mandolinista Hamilton de Holanda,
demica scuola di choro brasiliana, sebbene
Marcos Sacramento [che ritorna con Bollani
in programma con il suo gruppo Brasilianos.
alcuni affermino che l’università dello choro è
a Bolzano dopo il trionfo dello scorso inverno
Su Hamilton però vorrei soffermarmi qualche
il bar carioca] lo ha inciso durante il 2006 in
a Orvieto].
altra linea, non tanto per raccomandare lo
casa e negli alberghi in cui dormiva durante
show con questo gruppo di choro moderno
le tournée. Da solo, ovviamente. Con scarsi
tendente al jazz, ma perché un semplice di-
mezzi tecnici. Sufficienti a mostrarci l’anima
sco di Hamilton de Holanda, uscito da poco
del suo mandolino a dieci corde costruito dal
E poi qualche gioiello della musica strumen-
per l’etichetta indipendente Deckdisc potreb-
liutaio Tercio Ribeiro, un ex otorinolaringoiatra,
tale, come Yamandù Costa, virtuoso della
be bastare a saziare il palato di un appassio-
il quale a un certo punto della sua vita ha lan-
chitarra a sette corde: e poi Guinga [a Umbria
nato di musica brasiliana non solo per tutta
ciato il camice dalla finestra e ha cominciato a
quando l’estate
PARlA bRASiliANo
n°05 EStAtE 2009
2009 EStAtE n°05
BRASILE
bUSTiNA Di CAChAçA
di Alberto Riva
2
bUStina di cachaca
26
EUroPa / intErViSta
MondoMix.coM
poliVentredelSud”e“Pulcinella” un ideale trittico
sulla tradizione musicale napoletana. Il suo ultimo album aveva
tra gli ospiti stelle del firmamento
jazz come il contrabbassista Marc
Johnson e il clarinettista Gabriele
ltarE
daasco [Egea]
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rzolo.co
marcozu
Mirabassi.
n Dal tuo ultimo lavoro, “Sette e Mezzo” sono passati tre anni.
Cos’è successo in questo periodo?
Secondo me i dischi si fanno quando c’è qualcosa da dire. “Migranti”
ha richiesto un anno di lavoro. All’inizio non trovavo punti di svolta ma
poi c’è stato l’incontro con l’Africa attraverso la mia città. Girando per
i vicoli di Napoli, che oramai è una metropoli veramente multietnica,
passo per i quartieri e vedo che c’è un quartiere quasi interamente
africano ma non solo. Il punto di svolta è stato quando su YouTube ho
visto un filmato, fatto da un americano in Kenya, con dei bambini sieropositivi che cantano e suonano con una propositività esagerata. Ho
musicato questo piccolo film ed è venuta fuori una cosa sbalorditiva.
n Cosa possiamo imparare dal mondo africano?
Per me l’Africa ha rappresentato l’incontro con il ritmo, quello del
percussionista Baba Sissoko come quello del cantante dei Senegal
ITALIA
Ritmo Mame Kheikh. Quando si lavora con la tradizione, di qualsiasi
genere musicale, si riesce sempre a trovare l’accordo. Non c’è politica o guerra che possa fermarlo. C’è un unico messaggio, ed è la
musica. Non c’è bisogno di capirsi, basta il suono.
n E a Napoli qual è la situazione, cos’è cambiato dai tempi dei
Napoli Centrale di James Senese?
James Senese è uno dei miei punti di rife-
AFRICA AFRICA
NAPOLI NAPOLI
Marco
Zurzolo
rimento assoluti, insieme a John Coltrane.
C’è stata un’evoluzione ma anche un’involuzione, mi piange il cuore nel vedere Napoli in un momento cosi difficile della sua
storia, umanamente e artisticamente. C’è
una sorta di appiattimento culturale, colpa
anche della televisione che propone modelli totalmente sbagliati. Basti pensare a
programmi come X-Factor, che invogliano le persone che hanno un
talento a spogliarsi e a buttarsi nella mischia televisiva, invece di iscriversi al conservatorio e fare sacrifici per diventare musicisti.
n Prima parlavamo di “Ex-voto”, trovi che ci sia qualcosa di
religioso contenuto in questo album?
Leonardo Vietri
L’ultimo brano, IWajaNo-No, è una preghiera in musica per fare in
In viaggio con il sassofonista partenopeo
modo di dare più importanza al mondo dei bambini. Nella nostra società i bambini non contano molto, cerchiamo di farli diventare come
noi mentre avremmo molto da imparare da loro.
Bisogna risalire ai Napoli Centrale di James Senese per trovare un
n C’è molta poesia nell’intermezzo Sull’altra riva…
album che parli cosi bene dell’essere napoletani in un mondo che
Questa canzone è dedicata ai bambini che cantano nel coro di IWaja
cambia, in una società che fatica ad ammettersi profondamente con-
No-No e che ora non ci sono più. Trovo che la morte sia una cosa
taminata. “Migranti” è il quinto lavoro marcato Egea del compositore e
molto violenta e forte, specialmente quando succede a bambini così
sassofonista partenopeo Marco Zurzolo. Partendo dalle origini con un
piccoli. È scritta come se fosse una ninna nanna perché mi piace
album fondamentale nella riscoperta della tradizione come “ExVoto”
pensare alla morte come ad un sonno, alla fine del quale gli auguro
[che gli è valso riconoscimenti in tutto il mondo] ha costruito con“Na-
un risveglio in un posto bellissimo.
n°05 EStAtE 2009
28
Deolinda
martina Neri
Faccia a faccia
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20/7 Voc no folk festival. A
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19/8 Ari
contemporaneamente tradizionali
I Deolinda sono una rivelazione: interpreti di un fado ironico, giocoso e
intelligente con l’album d’esordio “Cancaoaolado” sono stati capaci di
stravolgere tutti i cliché della tradizione, costruendo un progetto radicato nel cuore musicale del Portogallo, ma aperto a contaminazioni che
provengono dal jazz e dalla musica classica. Risponde Ana Bacalhau,
n Come nasce l’idea di lanciare un fado tradizionale ma allo
stesso tempo innovativo?
Facciamo parte di una generazione che non rinnega la tradizione ma
che vuole creare un suono che sia contemporaneo, attuale. Assistiamo ad un rinnovamento di linguaggio sia all’interno del fado che nella
musica portoghese.
n Non c’è mai stato un momento in cui avete rifiutato la tradizione per fare qualcosa, magari, in lingua inglese?
Pete Seeger
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5 cd [S
Guido Gaito
Novant’anni di musica e protesta.
Ne parliamo con il direttore di Jam,
Ezio Guaitamacchi e Stefano Fratini dell’Ansa
Nella nostre famiglie si cantava e ascoltava fado, siamo cresciuti con
Forse ad alcuni il nome Pete Seeger dirà poco o nulla ma ci sono canzoni
coerenza intellettule che troppo spesso l’ha portato a non scendere a
questi suoni per cui è stato un processo molto naturale. In più, perce-
come IfIhadahammer, WeshallOvercomee Wherehavealltheflowers
compromessi di alcun genere. “Lacoerenza – continua Guaitamacchi
piamo la voglia nel pubblico di ascoltare musica nella propria lingua.
gone che rimangono pietre miliari della musica folk americana. Pete See-
– fapartedellaqualitàdiunapersona.Lesueposizioninegliannicin-
Si pensa che il fado sia fatto solo di canzoni tristi, mentre c’è tutto un
ger non è solo l’autore di questi brani immortali ma il padre fondatore di
quanta,maancoraoggi,eranomoltoscomode.Ipersonaggicomelui
repertorio che ha un registro molto più leggero, addirittura allegro, lo
quella musica, impegnata e di protesta, che ha trovato in Dylan e Baez
elaBaezhannoavutounattivismocontinuonelcorsodellalorocarriera
proponeva anche Amália Rodrigues.
le voci più popolari.
e,perquesto,sonocontentidiaverfattomusicainuncertomodoein
n C’è una vostra canzone che in Portogallo è diventata ormai
unacertadirezione”.
un inno?
novant’anni di imPegno sociale
Sì, è Movimentoperpètuoassociativo. Rappresenta precisamente una
Seeger ha celebrato a maggio di quest’anno i suoi novant’anni con un
UNA VASTiSSimA DiSCogRAfiA
caratteristica duplice dell’animo portoghese: la smania di voler fare le
concerto al Madison Square Garden cui hanno partecipato Bruce Sprin-
A rendere immortale la sua figura, rimane oggi una vastissima disco-
cose con impeto e decisione che però si perde al momento di farle.
gsteen, Joan Baez, Eddie Vedder e Ben Harper; ma la fama di questo
grafia che comprende, oltre ai grandi successi, anche alcune chicche
Finisce con una frase del tipo “andate voi che poi vi raggiungo”. È
artista non si spiega solo con i grandi nomi che oggi lo accompagnano.
meno conosciute dal grande pubblico. “Quellechepreferisco – racconta
un’abitudine molto condivisa a quanto abbiamo capito.
La storia di Pete Seeger è segnata infatti dalle battaglie sociali per l’eco-
Stefano Fratini [Ansa] – sonobranicomeLittleboxes,cheironizzasulla
n Oltre al fado cosa ascoltavate?
logia e i diritti umani, battaglie in cui, dagli anni cinquanta in poi, ha sem-
omogeneizzazionedellasocietàamericana;Whatdidyoulearninschool
Musica classica, jazz ma anche Nirvana, Pearl Jam, Jimi Hendrix, Janis
pre lottato contro lo zoccolo duro dell’America conservatrice. “Ancora
today,doveunpadrechiedealfigliocosahaimparatoascuolaeilfiglio
Joplin, Nina Simone, Ella Fitzgerald e molta musica brasiliana.
oggi – spiega Ezio Guaitamacchi – l’immaginediSeegerèpericolosa,è
risponde:‘Cheilgovernohasempreragioneemaitorto’e‘Chelaguerra
n Quali sono le difficoltà per i gruppi emergenti in Portogallo?
comeunmarchiovistosempreconsospetto.Nonostantelasuastoria
nonèpoicosìmale,Checisibattespessoperilpropriopaese,eforse
È più facile che il mercato internazionale si apra ad un progetto can-
eisuoisuccessic’èancoramoltadiffidenza,l’Americaèanchequesto.
anch’io ne avrò l’occasione’. Come ricordo la sorpresa che ho avuto
tato in portoghese piuttosto che in inglese. Nel mondo globalizzato
BastipensarecheTheSeegerSessionBandTour,laseriediconcertiche
per There’s a hole in the bucket, che era la versione originale di una
quando c’è qualcosa che rispecchia una particolare cultura è molto
vedevaSpringsteeneSeegerassieme,èandatamalissimo”.
canzoncina[inrealtàpienadidoppisensi]checantavodabambino:‘C’è
più valorizzato.
Quello che rende Seeger diverso da tanti altri artisti “impegnati” è la sua
unbuconelsecchio’ ”.
n°05 EStAtE 2009
2009 EStAtE n°05
STATI UNITI
PORTOGALLO
cantante e nuova diva.
Buon
compleanno
EUroPa
MondoMix.coM
31
3 clarinetti
a spasso
MEDITERRANEO
Matt Darriau
Ismail Lumanovsky
Patrick Novara
Alessio Biancucci
I Clarinetti Liquidi a confronto con la World Music
perdedicarciaquestoworkinprogresschehaprodottodapprimaun
concertoriuscitoepoiundiscodavverosoddisfacente”.
Si sono concentrati sulle specificità del clarinetto, uno strumento che
garantisce la necessaria duttilità, ma che richiede una considerevole
Quando li hanno chiamati a suonare al Gong Festival, nell’agosto
sensibilità, soprattutto se usato per percorrere gli insidiosi crocevia
2008, non avevano idea di cosa sarebbe successo. Matt Darriau [già
della world music.
membro dei Klezmatics e leader del Paradox Trio e dei Ballin’ the
Un incontro profondo tra musicisti veri: “Ognuno - racconta Nova
Jack], il talentuoso macedone Ismail Lumanovski e il franco-italiano
- ha portato le sue idee: io, ad esempio, ho portato la tradizione
Patrick Novara [attivo con Moni Ovadia] non avevano mai suonato
dell’Italia centromeridionale e gli altri sono rimasti entusiasti perché
insieme. Sulle rive del Po, nel borgo medievale di Torino, salirono
nonconoscevanoletarantelle”.
sul palco portandosi dietro i loro clarinetti, un po’ di brani popolari,
Hanno affidato le soluzioni armoniche alla sapienza e alla fisarmonica
un paio di nuove composizioni, qualche idea di arrangiamento e un
di Vougioukas. Ad issare le improvvisazioni più feconde ci ha pensato
sorprendente feeling con l’improvvisazione. L’ovazione del pubblico
Darriau, mentre il giovane Lumanovski ha affrontato le parti solistiche
li indusse a chiudersi in studio nei giorni successivi, accompagnati
e virtuose con la disinvoltura di chi sa destreggiarsi tra le diverse
dal fisarmonicista greco Dimos Vougioukas e dalle percussioni
tecniche di suono: turca, macedone, greca.
partenopee di Francesco Manna. Sono bastate 72 ore per generare
Le prospettive per il futuro di Patrick Nova coniugano il pessimismo
“Liquidclarinets” [Felmay / Egea], un disco che affronta la natura della
della ragione con l’ottimismo della volontà: “Il problema è capire
musica tradizionale con sapiente rigore filologico. Per levigare i brani
cosa succederà in Italia, dove la situazione della cultura musicale
non c’è stato tempo, ma forse non ce n’era nemmeno bisogno, visto
nonèincoraggiante,masperopropriochequestaavventurapossa
che il risultato punta dritto all’essenza dei temi klezmer, balcanici e
continuare e che si possa lavorare ad un nuovo capitolo di questo
mediterranei.
gratificanteprogetto”.
Patrick Nova racconta questa esperienza con l’orgoglio di chi
l’ha vissuta direttamente: “Sono state giornate davvero intense,
suonavamodallamattinaallasera:siamostatiinsiemepercinquegiorni
2009 EStAtE n°05
daascoltarE
“Liquid clarinets” [Felmay / Egea]
EURopA
32
AfRiCA
DVD
33
ENZO FAVATA TENTET FEAT. TENORES DI BITTI
[LeonardoVietri]
THE NEW VILLAGE. LIVE IN SARDINIA
[Isola dei suoni]
Che strana meraviglia si prova ascoltando Enzo Fa-
MIGUEL POVEDA
FLAMENCO
MARCO TESTONI
& HANG CAMERA
[World village / Egea]
IMPATIENS
In questo cofanetto propone due
vata con i Tenores de Bitti. La secolare tradizione
BLICK BASSY
TONY ALLEN
NNEKA
VIEUX FARKA TOURÉ
del canto a tenore che si unisce al jazz e si sporca
LÉMAN
SECRET AGENT
NO LONGER AT EASE
FONDO
[World connection / Egea]
[World circuit / Ird]
[Yo Mama’s recordings / Family affair]
[Six degrees / Family affair]
contrappuntano una delle più antiche memorie del
L’anima nera del continente africano
Se Fela Kuti è stato l’inventore del-
A discapito del titolo del disco la
In questo nuovo disco il figlio di Ali
mediterraneo. Non due culture e tradizioni che viag-
si fonde con il soul occidentale in
l’afrobeat, colui che per primo ne
giovane promessa del hip hop
Farka Touré miscela la tradizione
di elettronica. Il free anni ’70 e la black music che
[Trelune records]
dei suoi primissimi album in cui ha
Storia recente quella dell’hang,
dato prova della sua precocissima
metallofono nato a Berna meno di
giano parallelamente, ma un meltin’pot che crea una
un groove pop irresistibile. “Léman”
strutturò le fondamenta, chi trasci-
internazionale si muove assoluta-
musicale di famiglia a trovate in-
maturità artistica: “Suena Flamen-
dieci anni fa e che in pochi anni ha
terza via, dove ci si ascolta e ci si asseconda, dove le rispettive
ibrida i Gipsy King con Sting mante-
nava il motore ritmico della carret-
mente a suo agio tra le ritmiche di
novative: inni di ringraziamento e
co” del 1999 [album nominato ai
saputo attirare l’attenzione di un
conoscenze sono al servizio l’uno dell’altro. Enzo Favata, le cui
nendo salde le ritmiche afro-beat di
ta, era proprio Tony Allen, suo bat-
questo album, frullando il migliore
impianti armonici più o meno tra-
Grammy Awards Latini del 2000] e
gran numero di musicisti.
capacità di musicista sono state più volte ricordate, si contrad-
Fela Kuti. Tutto questo e molto di più
terista dal 1964 al 1980 che creò
old school con il breakbeat e l’ab-
dizionali guidati da accenti funk;
“Zaguàn” del 2001. Due momenti
Affascinato da questo suono e
distingue come attento architetto ed organizzatore di suoni. La
riesce a fare Blick Bassy. Con i Jazz
la classica segnatura ritmica del
stract hip hop [Gipsy], riuscendo
presenti anche sonorità blues e
romantici nel prisma artistico di una
da quello di alcuni metallofoni
scelta dei musicisti del tentetto è quanto mai azzeccata e ben
Crew e i Macase Bassy aveva inte-
genere. “SecretAgent” è un disco
in un crossover ben calibrato dove
reggae che colorano l’intero la-
delle stelle del canto flamenco. Un
di nuova generazione, il plu-
documentata in questo dvd, a partire dal bassista Danilo Gallo
grato le tradizioni africane con il jazz
di afrobeat vero e crudo, suonato
molti altri falliscono.
voro. Qua e là persino ammicca-
po’ frainteso e sottovaluto, un po’
ristrumentista
passando per l’elettronica e il rhodes di Alfonso Santimone agli
e la bossa nova. Per questo nuovo
da un ensemble molto ampio che
Pur con le dovute differenze
menti pop che non penalizzano
per moralismo un po’ per vera e
ha dato vita a “Impatiens” un
ottantotto tasti di Daniele di Bonaventura.
lavoro Blick registra nello studio di
coinvolge musicisti dalla Nigeria,
vocali, Nneka aggiorna la le-
le sonorità songhai e peul. Ovvia-
propria cecità, al di fuori dei confini
album in cui convivono le sug-
Salif Keita ma torna ai suoi anni pas-
Cameroon, Martinica e Francia.
zione di Lauryn Hill e arriva a
mente non potevano mancare col-
nazionali. Dunque il consiglio è di
gestioni della musica tradizio-
sati tra gli ascolti materni a Yaoun-
Tra yoruba e inglese e orobo,
rispolverare il mito dei Fugees
laborazioni con artisti di spessore
non farselo scappare dovesse pas-
nale e il minimalismo di matrice
dé e gli insegnamenti della cultura
scorre via un disco che trova i suoi
di TheScore, senza tralasciare
come Toumani Diabaté alla kora
sare, per sbaglio, dalle vostre parti.
[AlessioBiancucci]
Marco
Testoni
[AndreaScaccia]
ELENI KARAINDROU
ELEGY OF THE UPROOTING
Bassa a Mintaba, villaggio dei nonni.
momenti migliori nel Pariwo, nel
influenze come gli Asian Dub
in Paradise; Afel Bocum in Mali e
incontrano l’ispirazione ritmica
Una meritata celebrazione in video da parte della
Acqua fresca per il cuore distillata in
manifesto programmatico del ge-
Fondation in Suffri.
tanti altri.
di matrice sefardita.
compositrice preferita da Theo Angelopoulos, di cui
quindici tracce da capogiro. nere Oke’s.
almeno sette dei tredici temi presenti, sono riferiti
reichiana, sfumature jazz che
[Ecm \ Ducale]
[PlinioBonato]
[L.V.]
[L.V.]
[AntonioBlasi]
ASiA
alle pellicole del maestro greco. Evocativa e nostalgica come poche, la musica della Karaindrou in
[GianlucaDiana]
AMERiCA
questa occasione si avvale di un organico molto allargato per una lunga suite cui elementi di estrazione
[LeonardoVietri]
ZINA
colta [fagotto, oboe] si mescolano con la più ortodossa tradizione
AFREEQUE
greca, rappresentata in primo luogo dalla lira e da altri strumenti
TAKANA ZION
RAPPEL à L’ORDRE
[11/8 records / Felmay]
17 HIPPIES
cordofoni. Nel coro imponente che domina lo scenario, spicca la
Con gli Opa Cupa ha mescolato
EL DORADO
presenza di Maria Farantouri, a lungo collaboratrice di un’altra ico-
[Buda / Felmay]
[Makafresh / Family affair]
na come Theodorakis. Tutt’altra cosa vederla rispetto al pur valido
Iron Lion Zion. Non è sacrilego ci-
PLATEAU
sanguigno, ha militato in band
In quattordici anni di attività live e
doppio cd uscito qualche tempo fa e che allineava il medesimo
tare Bob Marley parlando di questa
SONAME
come i Tax Free e Quintetto X ai
con più di 1500 concerti nelle scar-
contenuto.
giovane realtà del reggae mondiale.
[World village / Egea]
tempi in cui il Fez di Bari era la
per, i 17 Hippies hanno stramerita-
Guineano di appena ventuno anni,
culla della via italiana all’acid jazz.
tamente guadagnato sul campo il
con le radici che affondano nel reg-
Ora l’istrionico trombettista Cesa-
titolo di ambasciatori mondiali del
re Dell’Anna in “Afreeque” formula
nuovo stile berlinese.
l’inevitabile incontro tra il Salento
e la cultura africana coinvolgendo
elementi balcanici con il jazz più
UNA MAS TRIO
CALYPSO ROSE
RITMO DEL FUTURA
CALYPSO ROSE
[Agogo records / Audioglobe]
[World village / Egea]
Una vita in fuga dalla propria terra,
La bossa nova non è un crimine, re-
Pur essendo una Repubblica, an-
il Tibet, tra India ed Inghilterra. Una
citava un disco dei Juju Orchestra.
che lo stato di Trinidad e Tobago
gae politico di Peter Tosh e un sound
famiglia aristocratica così vicina al
Tenendo questo diktat in mente,
ha la sua regina: Calypso Rose.
zioni. E proprio al secondo caso
che lo identifica come il nuovo Siz-
Dalai Lama da essere costretta
un membro degli Juju insieme al
Classe 1940 la signora per eccel-
Nei pezzi di “El dorado” i suoni
corrisponde la storia di Naftule
zla, il giovane Takana Zion è già un
all’esilio. “Plateau” è un omaggio
produttore e compositore tedesco
lenza della musica caraibica, con
balcanici entrano in contatto con
Brandwein, uno dei più brillanti ed
punto di riferimento importante per
alla musica del tetto del mondo,
Christian Schilgen forma gli Una
questo nuovo album continua a
una trentina di musicisti intorno a
il folk inglese e con la tradizione
eclettici clarinettisti apparsi all’ini-
il rastafarianesimo, grazie al mix vin-
una commistione di suggestioni
Mas Trio e si prefigge di riaggiornare
far ballare milioni di persone in giro
Zina, progetto aperto di collettivo
rock americana senza troppi con-
zio dello scorso secolo. È a lui che
cente contenuto nel primo album
che mescola il pop agli strumenti
un po’ il ritmo latino americano, sal-
per il mondo.
musicale spaziante fra reggae,
venevoli.
YOM
con grande ironia Yom oggi dedica
Zion Prophet. Con “Rappel à l’Or-
e agli umori di culture differenti.
sa cubana in primis. Risultato? Fre-
La sua musica è energia allo stato
canti griŏt, afro-beat, dub, rap [Dj
Nessun timore nel mischiare tradi-
NEW KING OF KLEZMER CLARINET
questo nuovo lavoro. Quattordi-
dre”, Takana miscela differenti sono-
Non è certo un caso che a pro-
sco e melodioso uptempo, con una
puro che fonde impegno sociale,
Gruff] e jazz. Musiche del mediter-
zioni, culture o stilemi, e ad ascol-
ci tracce, in cui oltre alla musica
rità [dalla dancehall al roots] e idiomi
durre il disco sia stato nientemeno
traccia da antologia come Clearas
testi di denuncia e, come nel caso
[Buda / Felmay]
[VittorioPio]
raneo con voci dal Salento, Tuni-
tare bene il disco la scelta paga.
La storia della musica è costella-
composta da Brandwein lo stesso
[soussou, malinke, francese] denun-
che Dave M. Allen, già producer di
water [featuring Bajka] e suggestioni
di Back to Africa, invoca il ritorno
sia, Senegal, Marocco, Palestina,
Se c’è un filo conduttore nell’al-
ta di titoli nobiliari… duchi, conti
Yom ha provato a calarsi nei panni
ciando le inaccettabili condizioni di
Depeche Mode, Cure e Sister of
dalla breakbeat [la title track Ritmo
alla madre Africa.
Sardegna e Germania.
bum? La buona musica
e re, alcuni strappati sul campo,
di nuovo re della musica Klezmer.
vita del popolo africano.
Mercy.
delfutura] e molto altro.
Da ascoltare.
altri frutto di arbitrarie autoattribu-
[LeonardoVietri]
[A.S.]
[A.S.]
n°05 EStAtE 2009
[L.V.]
2009 EStAtE n°05
[P.B.]
[L.V.]
[A.S]
6° CoNtiNENtE
34
ROBOTNIK
ACQUAVIVA
MIKE COOPER
JON HASSELL
bRODO
MILLENNIUM KLIMA
TRUTH IN THE AbSTRACT bLUES
LAST NIGHT THE MOON CAME
[Folk club torino / Egea]
[Weltlabyrinth / Egea]
[Rai trade-Tracce / Goodfellas]
DROPPING ITS CLOTHES
Difficile etichettare questo disco,
Nato da una costola degli Agri-
Leila Adu voce e pianoforte, Fabri-
“Brodo” dei Robotnik si colloca nel-
cantus e del progetto Weltla-
zio Spera batteria e percussioni.
Il materiale è preso qua e là da re-
l’avanguardia pura. Nati nel 1999
byrinth, il nuovo lavoro di Tonj
Anime perfette per essere parte
gistrazioni in studio e alcuni detta-
come semplice collettivo sperimenta-
Acquaviva continua - attraverso
attiva del progetto ideato e diretto
gli aggiunti da alcuni concerti, più il
le, oggi i Robotnik, grazie anche alle
la storica frequentazione con la
da Mike Cooper. Lui e il suo talen-
remix di un brano originariamente
eccellenti collaborazioni di Igor Scia-
cantante Rosie Wiederkehr - il
to smisurato, lui e la sua devozio-
pensato per un film di Wim Wen-
volino e Barbarins Fourchus, primeg-
percorso di ricerca e sperimen-
ne antica al blues di Son House,
ders.
giano con quest’album nella musica
tazione che ha caratterizzato la
N. Skip James ed altri ancora. E
Ogni membro della formazione più
emergente italiana. Con audaci riferi-
vita artistica musicista siciliano.
l’incredibile rispetto a questa for-
che sentirsi protagonista si sente
menti musicali [Cage e Stockhausen],
Un album sospeso tra fascina-
ma di musica qui diviene un’idea
una pedina importante di un insieme
la musica di “Brodo” si basa sulla tec-
zioni world ed elettronica con
piena di significati e brilla di luce
sonoro giocato su note sussurrate,
nica innovativa della traccia musicale,
uno sguardo teso verso i suo-
propria. Il senso?
effettate, trasformate, spesso nean-
criptata al pubblico ma non ai musi-
ni dell’avanguardia europea, in
Nel titolo. L’essenza? Dal passa-
che riconoscibili, in cui le pause e
cisti, che consente di improvvisare
cui la voce inconfondibile della
to alla contemporaneità, nelle sue
i lunghi silenzi minimalisti svolgono
liberamente, dando alla sessione una
Wiederkehr delinea una ideale
corde e nella sua voce.
un ruolo fondamentale. Musica fil-
struttura con cui misurarsi e, a volte,
unicum sonoro.
Grandissimo.
lottare.
[GuidoGaito]
[A.B.]
MATERIALI SONORI
AGOGO RECORDS
MAXRESEARCH
OFFICINE DELLA CULTURA
11-8rEcOrDS.cOM
AGOGO-rEcOrDS.cOM
MAXrESEArch.cOM
BUDA
NONESuch.cOM
COOKING VINYL
pIASrEcOrDINGS.cOM
CRAMMED
prOMOMuSIc.cOM
AuDIOGLObE.It
buDAMuSIquE.cOM
cOOkINGvINyL.cOM
crAMMED.bE
DUCALE
DucALEMuSIc.It
ECM
EcMrEcOrDS.cOM
EDEL
EDEL.It
EGEA
EGEAMuSIc.cOM
FAMILY AFFAIR
fAMILy-AffAIr.It
FELMAY
fELMAy.cOM
FOLKCLUB ETHNOSUONI
fOLkcLubEthNOSuONI.cOM
GOODFELLAS
GOODfELLAS.It
IRD
IrD.It
ISOLA DEI SUONI
ISOLADEISuONI.cOM
LUAKA BOP
LuAkAbOp.cOM
MAKAFRESH
MAkASOuND.cOM
AbbONATI A
MAtSON.It
AUDIOGLOBE
NONESUCH
PIAS RECORDINGS
[ECM / Ducale]
mica per definizione.
[A.S.]
[G.D.]
CASE DiSCogRAfiChE E DiSTRibUToRi
11/8 RECORDS
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SMITHSONIAN
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SUONO RECORDS
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TRELUNE RECORDS
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UNIVERSAL
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WARNER
wArNErMuSIc.It
WELTLABYRINTH
wELtLAbyrINth.cOM
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n°05 EStAtE 2009