La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 271
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La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 271
IL NUMERO 271 1-16:IL NUMERO 181 4/9 29/06/14 21.09 Pagina 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl a paRtIRe Da € 800 su tutte le auto loc. sirai - Carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Anno XIX - N° 271 Cell. 329 4338541 - mail: [email protected] 30 Giugno 2014 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Le classifiche di Legambiente e Touring Club sui migliori comprensori turistici, impongono serie riflessioni sul nuovo sviluppo Turismo, la strada per il futuro Se il turismo è la prima industria nazionale, potrebbe diventarlo anche per il Sulcis Iglesiente, 5° comprensorio turistico italiano. I l 18 gennaio 2013 Piero Gnudi, ministro per il turismo del Governo Monti, presentò il Piano strategico per lo sviluppo del turismo in Italia. Il Piano forniva elementi di discussione assai interessanti su quella che è la prima industria italiana. Il contributo del turismo al prodotto interno lordo dell’Italia ammonta a oltre 130 miliardi di euro (circa il 9% della produzione nazionale) e le persone impegnate in questo settore sono circa 2,2 milioni (un lavoratore su dieci, più dell’auto, della moda e dell’arredamento messi insieme). Il turismo non è mai stato considerato un investimento su cui puntare per lo sviluppo del Paese, nei vari piani per la crescita del Mezzogiorno varati dai governi, non ha mai avuto un ruolo rilevante. Piero Gnudi sottolineava la necessità di avviare un cambiamento anzitutto culturale, iniziando a considerare il turismo come una grande opportunità per il Paese e coordinando gli sforzi necessari a valorizzarne il potenziale inespresso, perché l’impareggiabile ricchezza di “risorse turistiche” del Paese non deve condurre all’ingenua convinzione che i turisti internazionali continueranno comunque ad arrivare spontaneamente. Il Piano Gnudi prevedeva 30 miliardi di euro di incremento del PIL e 500.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020, «un’opportunità che il Paese non può non cogliere ed una responsabilità inderogabile verso le nuove generazioni». Tuerredda ALL’INTERNO Scontro Governo-Regione sulle servitù militari Ora il rilancio dell’Eurallumina è più vicino 2 giorni alla scoperta di chiese, musei e piazze Il Sulcis Iglesiente espone le sue produzioni Con Il Girotonno Carloforte investe sul turismo Pagina 2 Pagina 2 Pagina 7 Pagina 9 Pagina 10 Esperti a confronto sulle attività minerarie La reliquia di San Giovanni Paolo II nel Sulcis Tutti in campo per ricordare Roberto Dore Al via il 27 luglio l’Antas Music Festival Il Selagius ha vinto la 51ª Coppa S. Barbara Pagina 12 Pagina 13 Pagina 13 Pagina 14 Pagina 16 continua a pagina 3 CONCESSIONARIA E SERVICE Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com PANETTERIA - SALUMERIA - FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 - CARBONIA - ✆ 0781 674337 NOSTRA PRODUZIONE Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 - Via Santa Caterina, 153 Via della Vittoria, 105 - Mercato Civico Box n° 62 IL NUMERO 271 2-15:IL NUMERO 181 2/11 29/06/14 21.44 Pagina 1 2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 Il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, non ha firmato il protocollo d’intesa con il ministero della Difesa «Le dimensioni delle servitù vanno riviste» L’ex governatore Mauro Pili, leader di Unidos Sardegna, intanto, è stato denunciato per occupazione abusiva delle dune di Teulada. L a Sardegna non ci sta più, dopo aver dato tanto, per decenni, alla causa della “Difesa militare nazionale”, ha deciso di alzare la voce per farsi sentire ed avviare un processo di ridimensionamento delle servitù militari. Due le strade intraprese: la prima, istituzionale, è guidata dal governatore Francesco Pigliaru; la seconda, sostenuta da una crescente protesta popolare, è guidata dall’ex governatore Mauro Pili, oggi deputato di Unidos Sardegna. «In un mondo in cui tutto cambia e si trasforma, solo la dimensione delle servitù militari della Sardegna rimane immutata. Ora è tempo di cambiare. Sulle servitù militari e sui relativi territori i Sardi protestano da troppo tempo. Non firmeremo l’intesa.» Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha aperto così il suo intervento, nella seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari. La posizione della Sardegna portata dal presidente alla Conferenza, che si era riunita una sola volta, nel 1981, è la medesima votata in un ordine del giorno dal Consiglio regionale: nel rispetto per il ruolo delle Forze armate, esprime la necessità di un riequilibrio e pone richieste chiare allo Stato. In attesa di risposte, il presidente Pigliaru non ha firmato l’Intesa, stipulata dal ministero della Difesa con le Regioni Puglia e Friuli Venezia Giulia. «Con la Sardegna - ha chiarito il ministro della Difesa Roberta Pinotti - apriamo un tavolo bilaterale per arrivare insieme ad un’intesa e capire come muoversi verso un riequilibrio.» Alla giornata politica della Confe- renza in cui è intervenuto il presidente Pigliaru, con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, erano presenti il sottosegretario Domenico Rossi (ex comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada), il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. ni militari e servitù della Sardegna». «In tempi di spending review - ha detto Francesco Pigliaru - si tagliano costi ovunque, si riduce e si risparmia ma si fa una eccezione: la dimensione dei poligoni e delle servitù della Sardegna.» «Non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte - ha proseguito il pre- Il governatore Francesco Pigliaru. Un’esercitazione militare in Sardegna. Nel suo intervento, che ha toccato molti punti, il presidente Pigliaru ha citato l’ex presidente Mario Melis che già nell’incontro del 1981 denunciò «la pesante sproporzione fra il peso delle servitù militari gravanti nell’isola e quello imposto alla gran parte delle altre regioni italiane e citò un ordine del giorno del 10 gennaio 1980 che impegnava il governo ad attuare un piano di ridislocazione delle forze armate sul territorio nazionale volto ad alleggerire le relative installazio- sidente della Regione - non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna.» Francesco Pigliaru ha specificato che «riequilibrio è la parola chiave», ed ha chiesto che lo Stato affronti le sue responsabilità dando inizio a un processo di dismissioni e bonifiche. «Le bonifiche sono una grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso e vanno finanziate a valere sulla fi- Importante passo avanti verso la riapertura dello stabilimento Eurallumina, il rilancio ora è più vicino M artedì 24 giugno, la Rsu Eurallumina ha effettuato un presidio presso il ministero dello Sviluppo economico, durante l’incontro, definito prettamente tecnico, che ha visto la partecipazione del vice ministro Claudio De Vincenti, del direttore generale del ministero dell’Ambiente, avvocato Maurizio Pernice, del direttore generale del ministero del Lavoro, Salvatore Pirrone, dell’ing. Vincenzo Rosino e del suo staff, e di Tore Cherchi, delegato per l’attuazione del Piano Sulcis. «Al termine dell’incontro - spiega Antonello Pirotto, rappresentante della RSU aziendale - l’avvocato Pernice, si è fermato a commentare e rispondere alle domande della Rsu sull’esito dell’incontro, comunicando il buon esito dello stesso, con l’avvenuto chiarimento tecnico su alcuni aspetti su cui ancora non vi era condivisione. Il dirigente del dicastero ambientale, custode giudiziario del sito oggetto dell’incontro, ha affermato che l’accordo di programma sul sito di stoccaggio residui delle lavorazioni, sarà possibile firmarlo entro 10/15 giorni. Ratificato l’accordo, il magistrato competente, ricevuti gli atti e l’istanza relativa, dovrà esprimersi sul suo dissequestro. A seguire l’amministratore delegato di Eurallumina, ing. Vincenzo Rosino, ha confermato che l’incontro ha avuto un esito chiarificatore, con la mediazione del vice ministro Claudio De Vincenti, pressante nel chiedere alle parti di defi- talia sul piano industriale di rilancio dell’attività, parte integrata nel Piano Sulcis, nel complesso del comparto industriale di Portovesme. è stata richiesta al Mise la convocazione di un incontro sul punto complessivo della vertenza, con le or- La RSU Eurallumina ha effettuato un presidio al Mise durante il vertice tecnico. nire la problematica.» «Nel corso dell’incontro - aggiunge Antonello Pirotto - sono stati affrontati anche gli argomenti relativi alla Cig (con il ministero del Lavoro) e quelli relativi al contratto di sviluppo per i finanziamenti di Invi- ganizzazioni sindacali coinvolte. a tutti i livelli» «Su questi aspetti - conclude Antonello Pirotto - si dovrebbero avere notizie nei prossimi giorni, che verranno comunicate ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Eurallumina.» Una mozione dei consiglieri dell’UDC Gigi Rubiu e Giorgio Oppi Un’Area marina protetta per il Sulcis I consiglieri regionali dell’UDC Sardegna, Gigi Rubiu e Giorgio Oppi, hanno presentato una mozione al presidente della Regione e all’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Emma Ignazia Spano, affinché si attivino col ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti (anch’egli UDC) per l’istituzione dell’Area marina protetta del Sulcis. Nel testo della mozione, i due consiglieri regionali sulcitani fanno riferimento ad alcune notizie di stampa che riferirebbero dell’istituzione di quattro nuove aree marine in Italia, una di esse in Sardegna, a Capo Testa. è partendo da questo spunto che Gigi Rubiu e Giorgio Oppi vedrebbero l’istituzione dell’Area marina protetta del Sulcis come occasione di sviluppo connessa alla tutela e valorizzazione del territorio, considerate anche le realtà produttive legate alla pesca del tonno. Gli stagni di Is Solinas. scalità generale della Repubblica.» Francesco Pigliaru ha poi citato l’esempio di Porto Tramatzu - Sabbie Bianche in prossimità del poligono di Teulada (aree SIC per le quali esistono progetti di sviluppo in chiave di tutela ambientale) in cui è localizzato un vero e proprio stabilimento balneare militare, una sorta di benefit della Difesa e la Servitù di Guar- Regione Sardegna, da valutare in un successivo tavolo negoziale, chiede trasparenza e l’abbandono della logica degli indennizzi forfettari. Sulla base di dati incontrovertibili, il presidente Pigliaru ha inoltre preteso: tutela ambientale e della salute, tempi certi per attivare i processi di riequilibrio, avvio di processi di riconversione delle attività tramite programmi di ricerca L’ex governatore Mauro Pili. dia del Moro nell’Isola di Santo Stefano, nell’arcipelago della Maddalena, un deposito di munizioni all’interno di un Parco nazionale. «La ricchezza naturale e le limitazioni militari coincidono proprio laddove le stesse leggi dello Stato prevedono che si innalzi il livello di tutela. La Difesa colloca bombe dentro un Parco Nazionale e chiude le scuole: noi vogliamo più scuole e meno bombe», ha proseguito il governatore. In conclusione, la proposta della tecnologica, innovazione e sviluppo; un percorso condiviso per la valutazione dei costi da mancati sviluppi alternativi dei Comuni nei quali insistono i poligoni; la fluidificazione dei processi di dismissione ed acquisizione al patrimonio regionale dei beni immobili demaniali non più necessari alla Difesa; l’immediata estensione del periodo di sospensione delle esercitazioni, che non dovranno più svolgersi dal 1° giugno al 30 settembre; l’immediata esclusione degli indennizzi dal calcolo degli spazi finanziari definiti dal patto di stabilità interno e l’istituzione, presso i poligoni, di osservatori ambientali indipendenti. In concomitanza con la conferenza romana, il deputato Mauro Pili, leader del movimento Unidos Sardegna, ha organizzato alcune forti iniziative di protesta e denuncia. A Cagliari ha tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale ha spiegato che «nel poligono militare di Teulada si sta consumando un disastro ambientale e naturalistico», ed ha mostrato alcune fotografie scattate a Punta Tonnara, dove in quasi 50 anni è stato demolito un isolotto ed ora sul promontorio e sulle spiagge sono visibili i resti di missili. Il giorno dopo ha organizzato un incontro a Teulada, al quale hanno partecipato associazioni, rappresentanti istituzionali, forze politiche sarde, ricercatori, legali e cittadini, per un confronto sulla presenza delle basi militari in Sardegna. Al termine dell’incontro, Mauro Pili ha guidato la Marcia per la Libertà della Sardegna, al termine della quale è stato denunciato per l’occupazione abusiva delle dune di Teulada con una bandiera della Sardegna in mano. Ad annunciare la sua denuncia è stato lo stesso deputato di Unidos Sardegna, con un messaggio pubblicato in uno dei suoi profili facebook. «Non mi hanno arrestato! Denuncia a piede libero per aver occupato le dune vietate in terra sarda. Tutto questo mentre lo Stato a colpi di missile demolisce impunemente la Sardegna.» Giampaolo Cirronis è stata approvata una delibera che avvia la semplificazione Occorre meno burocrazia per le imprese L a Giunta regionale ha approvato una delibera che avvia la semplificazione delle norme per le imprese, presentata dal presidente Francesco Pigliaru di concerto con l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras. Contiene le linee guida e le priorità di intervento per arrivare a una semplificazione delle strutture e degli atti burocratici che rendono difficile l’attività delle imprese e la vita dei cittadini. Gli interventi dovranno favorire l’avvio di attività d’impresa, la fruizione di strumenti semplici e di facile utilizzo, un’azione di forte supporto e sostegno ai repentini e continui mutamenti normativi e procedurali. Per raggiungere questi obiettivi è necessaria una nuova regia con una governance unitaria delle politiche per le attività produttive. Una regia ed un’operazione a costo zero. Un percorso che passa attraverso un approccio partecipativo, che valorizzi il dialogo con le parti economiche, sociali e istituzionali. Per questo è stato istituito un Tavolo regionale permanente per la semplificazione normativa coordinato dal presidente e con una partecipazione equilibrata della componente pubblica e di quella priva- ta. Ne fanno parte permanente sei assessori, due rappresentanti delle associazioni delle Autonomie locali, tre degli enti locali individuati dal Consiglio delle autonomie locali, sei delle organizzazioni economiche, quattro delle organizzazioni Il Palazzo della Regione. sindacali. Primo obiettivo del tavolo, ridurre i costi e gli oneri che gravano su cittadini e imprese. Accanto al tavolo per la semplificazione normativa viene istituito un Nucleo tecnico per la semplificazione delle norme e delle pro- cedure, coordinato dal direttore generale dell’assessorato dell’Industria, di cui faranno parte dirigenti e funzionari delle strutture coinvolte, incaricato di individuare le leggi superate, quelle su cui è possibile intervenire semplificandole, le Foto di Fabio Murru. sovrapposizioni di competenze. Si tratta di un’operazione di monitoraggio e di segnalazione di tutto ciò che non funziona nella burocrazia. Il punto di riferimento del Nucleo tecnico sarà il coordinamento regionale Suap. Dopo la cancellazione di 4 province il riassetto resta lontano Un atto di indirizzo per i commissari L a Giunta regionale ha approvato un atto di indirizzo per i commissari delle 4 province soppresse dal referendum abrogativo. L’atto individua e definisce i limiti di azione dei commissari e dà una precisa indicazione di contenimento della spesa, a cui i commissari devono rigorosamente attenersi. La delibera è un piccolo passo del più grande processo di riforma complessiva del sistema degli enti locali, che prevede non solo la scomparsa delle 4 province, abrogate dal referendum popolare, ma anche l’eliminazione delle altre, che potranno essere soppresse solo dopo un lungo processo, che parte dalla modifica del titolo V della Costituzione da parte del Parlamento e prosegue con la attribuzione delle funzioni attualmente attribuite alle stesse province ad altri enti intermedi, tutti di secondo livello, cioè senza elezione diretta: l’Area Metropolitana di Cagliari e le diverse Unioni dei Comuni che si costituiranno. La sede dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias. IL NUMERO 271 3-14:IL NUMERO 181 3/10 29/06/14 21.03 Pagina 2 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 Il Consiglio regionale ha bocciato la mozione che prevedeva l’attuazione immediata della Zona franca integrale in Sardegna La “Zona franca integrale” divide i partiti La bocciatura della mozione non ferma l’azione dei proponenti che rilanciano le azioni politiche a sostegno della rivendicazione. I l Consiglio regionale ha bocciato (presenti 50, votanti 49, sì 20, no 29, 1 astenuto) la mozione n. 40 (Fenu e più) «sull’attuazione immediata della zona franca integrale in Sardegna, in ottemperanza e nel rispetto dello Statuto sardo, delle leggi regionali e dello Stato italiano». Il consigliere Modesto Fenu (Sardegna - Zona Franca), dopo aver precisato che la mozione, di cui è il primo firmatario, è stata presentata prima dell’incontro promosso dalla Prefettura di Cagliari con le istituzioni interessate per verificare lo stato di attuazione delle leggi che disciplinano la materia, ha dato lettura del testo, illustrando i vantaggi concreti della zona franca integrale e invitando le forze politiche presenti in Consiglio ad abbandonare pregiudizi e a superare steccati ideologici. Dopo un acceso dibattito, il presidente Ganau ha dato la parola all’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci. «è un tema importante largamente dibattuto in campagna elettorale - ha esordito Paci la maggioranza non è silenziosa, la nostra posizione deriva da un programma elettorale chiaro: portiamo avanti ciò che abbiamo scritto». L’assessore ha poi ribadito la posizione della Giunta: «La zona franca integrale è un inganno. Abbiamo spiegato perché non era realizzabile e gli scompensi economici e sociali che avrebbe potuto generare. Siamo invece favorevoli all’istituzione di porti franchi o di aree economiche speciali così come previsto DL 75/98 rimasto finora inattuato.» Raffaele Paci ha illustrato i passi fatti dalla Giunta in questa direzione, «abbiamo preso contatto con la società Cagliari Free Zone per la creazione di una zona franca nell’area doganale del porto. Siamo pronti a fare altrettanto nelle altre 5 aree indicate dal DL 75/98», ed ha poi informato il Consiglio delle interlocuzioni con le Capitanerie di Porto ed i responsabili delle dogane: «La Regione non entrerà nelle compagini sociali, ma offrirà tutto il supporto per implementare le aree doganali. L’obiettivo è l’attrazione di nuove imprese e l’aumento dell’occupazione». Per l’assessore è necessario adesso fare chiarezza con semplificazioni amministrative che creino le condizioni per catturare possibili investitori. «Basta però insistere sulla zona franca integrale - ha concluso Paci - concentriamoci su elementi condivisi e realizzabili in tempi rapidi». Il consigliere Modesto Fenu nella sua replica ha sottolineato la complessità della materia ed apprezzato l’intervento dell’assessore Paci che «sembra aver lasciato un piccolo spiraglio per il futuro, è vero che la Sardegna avrà in un primo momento me- «Sgombriamo il campo dagli equivoci. Non è assolutamente vero - ha spiegato Fenu - che la battaglia sull’istituzione della zona franca finisce qui. è solo l’inizio di un lungo tragitto per dare ai sardi un diritto negato, che si rischia di perdere se non ci saranno rapidi provvedimenti. Un primo risultato è già arrivato a seguito delle nostre pressioni e rivendicazioni dentro il palazzo. Abbiamo portato la Giunta e la maggioranza ad approvare, di fatto, la realizzazione di sei zone franche previste dal decreto legislativo 75 del 1998 e richiamati dalla legge regionale 20 del 2 agosto 2013. è solo l’incipit. Si intendeva istituire la sola zona di Cagliari. La convocazione del prefetto, che ha richiamato Il Consiglio regionale. no entrate ma bisogna rendersi conto della condizione di disperazione delle imprese e famiglie sarde, che non potranno, comunque, pagare questi tributi. Bisogna affrontare la situazione e trovare le soluzioni per fare fronte al primo periodo tenendo conto che non c’è un’unica zona franca, sta a noi scegliere quella che va bene per la Sardegna ed io sono disponibile a dimostrarvi che nelle altre parti del mondo la zona franca funziona». Dopo la bocciatura della mozione, Modesto Fenu ha annunciato che non ci sarà nessun passo indietro. Anzi. l’esecutivo ai suoi impegni, ha prodotto un piccolo passo avanti». Anche il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, accelera sull’elaborazione di un istituto che potrebbe risollevare le sorti dell’economia. «Niente paura - ha rilevato Rubiu non possiamo permetterci di perdere un’opportunità così importante per far uscire l’Isola dal pantano della crisi. L’esempio arriva dal Sulcis, con parecchie aziende che hanno già beneficiato dei meccanismi positivi della fiscalità di vantaggio per il territorio seppur parziali e previsti dalle zone franche urbane.» Il Consiglio regionale ha approvato una legge e un odg Azioni per la continuità territoriale I l Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge n. 25/A su “Copertura oneri continuità territoriale isole minori”, presentato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana. Il provvedimento stanzia 16 milioni di euro per garantire i collegamenti marittimi con le isole di Carloforte e La Maddalena per tutto il 2014. «Approviamo un provvedimento che sana una piccola incomprensione legislativa - ha detto l’esponente dell’esecutivo - nella finanziaria era stata prevista una proroga della convenzione con Saremar per tutto il 2014 ma lo stanziamento copriva solo i primi sei mesi dell’anno». L’assessore Deiana ha poi chiarito il perché della mancata applicazione delle tariffe agevolate per i residenti ed ha ricordato che la Regione ha previsto in bilancio risorse per un milione e mezzo di euro. «Il provvedimento è stato notificato a Bruxelles - ha affermato Deiana - aspettiamo il via libera dell’Unione Europea che su questa materia, in passato, ha recapitato diverse contestazioni alla Regione Sardegna. In attesa delle decisioni di Bruxelles, per le quali saranno necessari 90 giorni, lo sconto tariffario per i residenti non può entrare in vigore. Faremo di tutto per avere risposte in tempi rapidi». Il disegno di legge n. 25/A è stato approvato con 49 voti favorevoli e un solo astenuto. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno unitario sulla continuità marittima della Sardegna. L’approvazione è maturata al termine della discussione sulla mozione n. 26 “sulla continuità territoriale marittima” presentata dall’opposizione. Ad illustrare il documento, l’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci, primo firmatario della mozione. «L’obiettivo - ha detto tra l’altro Cappellacci - è ottenere un impegno forte della Giunta su una questione cruciale per la Regione. Il tema dei trasporti è oggi il tema a) ad avviare un costante monitoraggio delle tariffe dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna; b) a segnalare alle autorità competenti eventuali aumenti patologici ed altre anomalie che dovessero avere dei profili di illegittimità; c) a contrastare nelle sedi op- Il traghetto Vesta della Saremar sulla tratta Portoscuso-Carloforte. La Maddalena. dei temi, la riduzione dei costi nei collegamenti marittimi è lo strumento più importante per rendere la Sardegna accessibile.» Al termine del dibattito, il Consiglio ha approvato all’unanimità il testo concordato da maggioranza e opposizione che impegna la Giunta: portune ogni iniziativa ispirata a instaurare nel settore una situazione di monopolio o di cartello; d) a proseguire la rivendicazione al fine di individuare percorsi per attribuire nuovi e ulteriori strumenti politici e di governo degli indirizzi in materia. La Grande miniera di Serbariu ha ospitato un incontro diocesano Le classifiche di Legambiente e Touring Club impongono riflessioni Cammino di speranza per la Sardegna Turismo, la strada per lo sviluppo futuro L a Grande Miniera di Serbariu ha ospitato un incontro diocesano sul tema: “Un cammino di speranza per la Sardegna”, presentazione della lettera pastorale dei vescovi della Sardegna su alcuni urgenti problemi sociali e del lavoro. Le diocesi stanno operando per far conoscere i contenuti della lettera e la diocesi di Iglesias lo sta facendo con il Progetto Policoro che, grazie ai tre Uffici Pastorali che unisce, ha l’opportunità di far incontrare tutte le parti coinvolte nel programma, specialmente per il più grande, la disoccupazione, che non riguarda soltanto i giovani. Dopo l’introduzione, curata dai referenti del Progetto Policoro, il vescovo di Iglesias, monsignor Gio- vanni Paolo Zedda, ha presentato la lettera pastorale ed è seguita una sionista e responsabile della comunicazione della Caritas regionale. L’incontro diocesano svoltosi nella sala conferenze della Grande miniera. tavola rotonda, moderata da Maria Chiara Cugusi, giornalista profes- I lavori sono stati conclusi dall’intervento del vescovo. Eletti l’esecutivo regionale e la segreteria di San Giovanni Suergiu Romina Amasio segretaria cittadina del PSI I l direttivo regionale del Partito Socialista Italiano, riunito a Tramatza lo scorso 9 giugno, su proposta del segretario regionale Gianfranco Lecca, ha eletto, con voto unanime, il nuovo esecutivo regionale. Ne fanno parte: 1) Gianfranco Lecca - segretario regionale (Ogliastra) 2) Rocco Celentano - presidente del direttivo regionale (Nuoro) 3) Luca Mameli - tesoriere (Ogliastra) 4) Mario Giannasi (Nuoro) 5) Giampaolo Sanna (Sassari) 6) Luca Orrù (Oristano) 7) Erminio Meloni (Sulcis Iglesiente) 8) Raimondo Ibba (Cagliari) 9) Raimondo Perra - consigliere La nuova segreteria cittadina. regionale (Cagliari) 10) Simone Atzeni - segretario particolare dell’assessore dell’industria (Cagliari) 11) Paolo Atzeri (Cagliari). Romina Amasio è stata eletta segretaria della sezione di San Giovanni Suergiu. Sono stati eletti anche gli altri componenti della segreteria: Mauriziana Mei, Franco Perella, Vinicio Bullegas ed Antonio Floris. Mario Longu, decano del partito, è stato indicato come presidente onorario dell’assemblea degli iscritti. Beppe Chia, in qualità di esperto, è stato designato a far parte della commissione urbanistica regionale del PSI. La locale sezione è stata dedicata all’indimenticato presidente della Repubblica Sandro Pertini. dalla prima pagina «Il turismo - concludeva il Piano Gnudi - può dare un concreto contributo per far sì che il nostro Paese torni ad imboccare la strada della crescita, a condizione però di dedicare a questo settore le necessarie risorse e che vi sia un convinto coinvolgimento di tutti gli operatori pubblici e privati interessati.» A distanza di un anno e mezzo, poco o nulla è cambiato nella considerazione verso il turismo dei governi Letta e Renzi che hanno seguito quello Monti ed i contenuti del Piano Gnudi acquisiscono un significato ancora più profondo se rapportati a quella che è la realtà della Sardegna e, soprattutto, quellas del Sulcis Iglesiente, dove un modello di sviluppo concentrato sull’industria ha imboccato la difficile e per molti versi drammatica stagione del tramonto e c’è da costruire il futuro. Se il turismo, numeri alla mano, nonostante tutti i limiti dell’azione dei governi, è da anni la prima industria italiana, perché non pensare che possa diventarlo anche per la Sardegna ed il Sulcis Iglesiente? Le classifiche redatte da Legambiente e Touring Club sulle migliori spiagge italiane ed i migliori comprensori turistici, esaltano lo straordinario patrimonio naturale della nostra Isola. In particolare, la classifica dei comprensori turistici vede il dominio assoluto della Sardegna, con ben cinque comprensori nelle prime sei posizioni (vedi il servizio dettagliato a pagina 12). Il Sulcis Iglesiente è il quinto comprensorio turistico italiano! E allora, perché non investire seriamente sullo sviluppo turistico nel medio e lungo termine? Questo non significa trascurare ciò che resta dell’industria e gli altri settori produttivi (non si deve più ripetere l’errore della monocoltura fatto prima con le miniere poi con l’industria) ma dedicare al settore la giusta attenzione e, soprattutto, adeguate risorse economiche. Giampaolo Cirronis I Riformatori Sardi hanno eletto il segretario e il coordinamento Peppino La Rosa rieletto per acclamazione P eppino La Rosa è stato confermato alla guida del coordinamento di collegio (ex coordinamento provinciale, considerato che le province sono state abolite dai referendum) dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente. Peppino La Rosa è stato eletto per acclamazione al termine del congresso che si è svolto a Carbonia e che ha anche eletto i componenti del coordinamento: Marco Cabiddu (Gonnesa) Giorgio Carta (Iglesias) Nunzia Cimmino (Carloforte) Andrea Cuccu (Portoscuso) Daniele Defraia (Iglesias) Nicolino Dessì (Villamassargia) Oscar Ferrari (Iglesias) Roberto Gibillini (Carbonia) Carla Ibba (Gonnesa) Peppino La Rosa. Silvana Lusci (Masainas) Nadia Magagna (Carbonia) Giorgio Melargo (Carbonia) Giuseppe Meletti (Carbonia) Salvatore Pintus (San Giovanni Suergiu) Valentina Pistis (Iglesias) Paolo Podda (Domusnovas) Giuseppe Santeufemia (Iglesias) Giacomo Santus (Perdaxius) Patrizia Spada (Carbonia) Alberto Trugu (Iglesias) Fanno parte di diritto del coordinamento di collegio i coordinatori di circolo: Marcella Farris (Carbonia), Elisabetta Medde (Iglesias), Stefano Sanna (Gonnesa). Ne fanno parte anche i sindaci: Mariano Cogotti (Piscinas), Federico Palmas (San Giovanni Suegiu), Francesco Loi (Musei). IL NUMERO 271 4-13:IL NUMERO 181 4/9 30/06/14 08.04 Pagina 1 4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 A tre settimane dal voto, il confermato sindaco di Calasetta ha assegnato le deleghe a quattro assessori e quattro consiglieri Antonio Vigo ha presentato la nuova Giunta Un solo confermato, il vicesindaco Remigio Scopelliti, e tre novità: Alessandro Murru, Marilisa Granara e Chicco Mercenaro. A distanza di tre settimane dalle elezioni che lo hanno confermato sindaco per altri cinque anni, il sindaco di Calasetta, Antonio Vigo, ha definito la distribuzione delle deleghe ai quattro assessori e ai quattro consiglieri. In Giunta c’è una sola conferma, Remiglio Scopelliti, tre i volti nuovi. Remigio Scopelliti: vice sindaco e assessore della Pubblica istruzione, Spettacoli e Cultura. Alessandro Murru: assessore dei Lavori pubblici, Attività produttive, Caccia e pesca. Marilisa Granara: assessore del Bilancio, Pari opportunità e Politiche sociali. Chicco Mercenaro: assessore dello Sport, Politiche ambientali e Tecnologia. Consiglieri delegati. Roberto Lusci: capogruppo di maggioranza, Ecologia e litorali. Gianni Barabino: Personale e Sanità. Salvatore Altadonna: Patrimonio, Agricoltura e Viabilità. Sergio Porseo: Turismo, Spettacoli e Comunicazione. Il sindaco, Antonio Vigo, ha tenuto a sé la delega dell’Urbanistica. Un’iniziativa dell’assessorato per coinvolgere gli operatori L’azione del Comune per Carbonia turistica S i è svolto lo scorso 5 giugno, presso la sala riunioni della Torre Civica di Carbonia, l’incontro fra l’assessore alla Cultura ed al Turismo, Loriana Pitzalis, e gli operatori turistici cittadini. L’incontro, organizzato per discutere delle attività di promozione turistica della città e del territorio, ha ottenuto un’ottima partecipazione. L’Amministrazione comunale e gli operatori turistici hanno condiviso la necessità di creare una rete d’impresa costituita da esperti (pubblici e privati), per ridare slancio al settore turistico. A tal proposito, la Amministrazione comunale intende rivedere e riattualizzare il Piano di marketing turistico della città di Carbonia, pubblicato nel 2011, all'interno del quale sono già elencate le azioni principali da seguire per un rilancio turistico cittadino. Altra necessità emersa è quella Loriana Pitzalis. di diversificare e connotare l’offerta turistica in modo da creare un brand spendibile, vendibile e riconoscibile: gli operatori turistici hanno proposto, a tal fine, degli educational tours promozionali ai quali invitare i tour operators, i bloggers e le testate giornalistiche, per far conoscere il prodotto Carbonia. Ultima necessità emersa, è quella di cercare di cambiare la percezione che si ha dall’esterno di Carbonia: in primis cercando di curare maggiormente il decoro urbano e, secondariamente, cercando di creare una “cultura turistica” non solo fra gli operatori del settore ma anche fra la popolazione locale; lavorare, infine, come ha sottolineato Loriana Pitzalis, «sull’acquisizione della consapevolezza che Carbonia è città turistica e, come tale, occorre prendersene cura tutti insieme, amministratori, operatori e tutti i cittadini, perché insieme, si vince». Interrogazione urgente dei quattro consiglieri di minoranza Piscinas, polemiche sui lavori della Piazza I consiglieri di minoranza Anna Licia Curreli, Gina Piotti, Roberto Muscas e Fabrizio Pintus, hanno presentato un'interrogazione urgente a risposta scritta al sindaco di Piscinas, Mariano Cogotti, e all’assessore dei Lavori pubblici, sui lavori di recupero della Piazza San Giorgio. «Considerato che il giorno 20 febbraio 2014 è stata trasmessa la petizione sottoscritta da 348 cittadini per la modifica del progetto con lo stralcio della fontana ubicata in Via A. Locci, che a tutt’oggi, 21 maggio 2014, non c’è stato nessun riscontro, che sono stati consegnati i lavori alla ditta aggiudicatrice e che non risultano adottati atti per la modifica del progetto - si legge nella interrogazione - chiediamo di sapere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione in merito all’eliminazione della fontana.» La petizione chiede che «lo spazio destinato alla fontana venga lasciato libero per le attività che sono state sempre svolte da diversi decenni e in ogni caso nel rispetto delle norme contenute nel Piano Particolareggiato per il centro storico del Comune, così come regolarmente approvato in Consiglio comunale». Secondo i consiglieri di minoranza «la fontana, ubicata nella piazza dietro la Chiesa, non ha nessuna sintonia con l’architettura tipica sarda esistente, non rispetta la prospettiva di recupero del centro storico su cui, oltre alla tipologia delle zione di tale opera». La Soprintendenza per i Beni architettonici, interpellata in merito, ha espresso parere favorevole alla realizzazione delle opere previste dal progetto, ritenute congrue al contesto storico-architettonico e paesaggistico, restando salva la possibilità, ove Il municipio di Piscinas. edificazioni esistenti, dovrebbe influire anche la tradizione e l’utilizzo storico dell’area. Inoltre, il Piano particolareggiato per il recupero del centro storico, strumento indispensabile per poter beneficiare dei finanziamenti per il recupero dei centri storici, non prevede la realizza- l’Amministrazione lo ritenesse opportuno, di sottoporre all’esame della Soprintendenza e degli altri uffici competenti, eventuali proposte di variante che prevedevano l’eliminazione, lo spostamento o la ridefinizione architettonica della fontana o di altre opere previste nel progetto. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il testo Fetopatia alcolica, ora una legge norma gli interventi di prevenzione I l Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il testo unificato 20/28 su “Norme per la prevenzione della fetopatia alcolica”. «Con l’approvazione in Consiglio regionale della legge sulla “Prevenzione della fetopatia alcolica”, la nostra regione si propone al mondo con il primo dispositivo che trasforma la Donna Alcolista, storicamente colpevole, in sofferente bisognosa di diagnosi e terapia e la mamma alcolista in primario obiettivo delle premure: sociali e mediche.» Lo scrive, in una nota, l’associazione Amici della Vita Sulcis. «La legge votata all’unanimità dei Consiglieri presenti (50) - si legge ancora nella nota - è frutto di lunghissimo ed appassionante lavoro che ha visto protagonisti il Volontariato, l’Ordine dei Medici, la Provincia Carbonia Iglesias fino all’ultimo giorno del suo mandato, i sindacati, le parrocchie, la Coop. sociale San Lorenzo ed Amministrazioni comunali del Sulcis, le Acli, la Curia, la stampa. I consiglieri regionali del Sulcis di questa legislatura (Gigi Rubiu, Luca Pizzuto, Pie- tro Cocco, Ignazio Locci) e della precedente (Paolo Dessì e Giorgio Locci) affiancati dagli “stranieri” Raimondo Perra e Lorenzo Cozzolino hanno avuto il merito di “contagiare” i partiti di appartenenza e moti- mosse le casacche di appartenenza, si riunisce intorno alla solidarietà è capace di risultati straordinari e trasforma la quotidianità spesso rissosa, invidiosa, dozzinale e pettegola in leggenda.» Il sostegno “bipartisan” ha contribuito al raggiungimento del risultato. varli a sostenere in tempi rapidissimi, “olimpionici”, una legge (premura e sensibilità ) per la vita debole che tutti desideriamo salvaguardare. Il risultato finale dimostra che quando una comunità, ri- «Siamo orgogliosi - conclude la associazione Amici della Vita Sulcis - di aver lavorato al vostro fianco in questa emozionante avventura. Nuovi orizzonti aspettano altrettanto impegno.» Una proposta di legge dei Riformatori sardi in materia turistica «Valorizziamo la qualità dei servizi» L o sviluppo dell’economia della Sardegna e di un comparto strategico come il turismo passano anche attraverso una classificazione delle strutture ricettive che faccia in modo di distinguerle e renderle riconoscibili per la qualità dei servizi che offrono. è l’obiettivo di una proposta di legge dei Riformatori sardi, presentata dal primo firmatario Luigi Crisponi, dal capogruppo Attilio Dedoni e da Michele Cossa. «Quello dell’agriturismo - ha affermato Luigi Crisponi - è un segmento del nostro turismo molto affermato ed attrattivo, con grandi potenzialità di crescita, ma c’è in Sardegna un vuoto normativo legato alla classificazione delle strutture che riteniamo di aver colmato con questa proposta a costo zero, agile e semplice, ispirata alla modernizzazione ed alle buone pra- A. Dedoni, L. Crisponi e M. Cossa, tiche.» Prendendo spunto dal modello nazionale del settore alberghiero che classifica le strutture in base alle “stelle”, ad ognuno dei 648 agri- turismi della Sardegna che offrono anche alloggi con camere (localizzati soprattutto in Gallura, nel Nuorese e nel Sassarese) sarà assegnato un “sole” (fino ad un massimo di tre) in base ad una serie di indicatori oggettivi come disponibilità di una piscina, prossimità a porti ed aeroporti, dotazioni wi-fi, presenza nell’area di siti di particolare pregio ambientale eccetera, che potranno immediatamente essere verificati dai visitatori che oggi, ha aggiunto l’on. Crisponi, «ci giudicano, anche grazie ad internet, in cinque minuti, confrontando il luogo del loro soggiorno con strutture analoghe dello stesso territorio, di altre Regioni e perfino di altre Nazioni». Un nuovo gruppo nel Consiglio comunale di Carbonia “Impegno” di Fabio Usai e Tore Mascia D opo “Iniziativa cittadina”, nasce un nuovo gruppo nel Consiglio comunale di Carbonia: “Impegno”. A dar vita al nuovo gruppo, sono due consiglieri eletti nella lista del Pdl alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011: Fabio Usai e Salvatore Mascia (il primo è stato il consigliere più votato di tutte le liste, con ben 578 preferenze, il secondo è stato eletto con 131 preferenze). Il gruppo originario del Pdl, nato con 5 consiglieri, aveva già perso un consigliere con l’adesione di Arturo Troilo al gruppo consiliare “Iniziativa cittadina”. «Il gruppo si costituisce con l’obiettivo di rappresentare in Consiglio comunale - scrivono Fabio Usai e Salvatore Mascia in una nota - un movimento già presente in città, in grado di proporre e sostenere risposte concrete ai bisogni dei cittadini che richiedono a gran voce un’azione politica slegata dalle sterili logiche di appartenenza ai partiti.» «La logica di appartenenza ad un partito non deve pregiudicare il sostegno ad un’azione politica tendente a contrastare il grave stato di crisi socio-economica della città - sottolineano i due consiglieri -. La nuova formazione è aperta al contributo di altri consiglieri e cittadini che intendono impegnarsi in un progetto politico che abbia come riferimento esclusivo lo sviluppo della città ed i bisogni dei cittadini.» «Il gruppo “Impegno” all’interno del Consiglio comunale sarà critico ed obiettivo con il sindaco e la Giunta e garantirà il proprio moti- Fabio Usai e Tore Mascia. vato sostegno a tutte le iniziative e proposte che possano produrre tangibile benessere alla collettività concludono Fabio Usai e Salvatore Mascia -. In definitiva il movimento “Impegno”, guardando oltre i partiti tradizionali, vuole abbattere gli steccati ideologici che finora non hanno permesso un’azione politica nell’interesse esclusivo della città.» La nuova geografia dei gruppi. Partito Democratico: Pietro Morittu (capo gruppo), Maria Luisa Poggi, Federico Fantinel, Fulvio Cabiddu, Cinzia Grussu, Massimo Usai, Antonio Luigi Caggiari, Ivonne Fraternale, Francesco Cicilloni, Ignazio Cuccu, Efisio Aru, Orlando Meloni, Amedeo Matteu, Matteo Fenu, Giancarlo Podda, Roberta Angioni, Roberto Cotza, Marco Murru. Casti Sindaco Cittadini per Carbonia: Pierangelo Porcu (capo gruppo), Giovanni Spanu. Uniti a Sinistra per Carbonia: Marco Loi (capo gruppo), Vittorio Macrì, Matteo Sestu, Antonello Vargiu. Gruppo Misto: Gianluca Arru, Vincenzo Panio. Impegno: Salvatore Mascia (capo gruppo), Fabio Usai. Iniziativa Cittadina: Alberto Zonchello (capogruppo), Roberto Concas, Alessandra Tresalli, Arturo Troilo. Popolo della Libertà: Mario Porcu, Annalisa Usala. Unione di Centro: Antonio Mereu (capo gruppo), Francesco Fele, Michele Stivaletta, Antonio Salvatore Carta. Riformare Carbonia: Roberto Gibillini (capo gruppo), Giuseppe Meletti. IL NUMERO 271 5-12:IL NUMERO 181 3/10 29/06/14 21.27 Pagina 2 Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 5 La Provincia del Sulcis Iglesiente Appello dei lavoratori della formazione professionale L. 47/79 in mobilità o in cassa integrazione in deroga da alcuni anni Formazione, 60 lavoratori attendono risposte I consiglieri regionali Locci e Tunis hanno sollecitato l’intervento della Giunta Pigliaru, per risolvere l’emergenza dei lavoratori. S i sono svolte nella Seconda commissione del Consiglio regionale le audizioni delle rappresentanze dei lavoratori della formazione professionale della legge 47 e dei lavoratori socialmente utili, le cui problematiche sono anche oggetto di due distinte interpellanze: la n. 32/c-2 a firma dei consiglieri Locci e Tunis (gruppo Forza Italia) e la n. 20/c-2, presentata dall’onorevole Ignazio Locci. I primi ad essere sentiti nel parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd) sono stati i “lavoratori della formazione professionale della legge n. 47”, da anni in ammortizzatori sociali, che hanno manifestato preoccupazione per l’assenza di provvedimenti da parte della Giunta regionale, per dare attuazione alle leggi approvate dal Consiglio regionale nella scorsa legislatura. Il riferimento è ai tre provvedimenti legislativi varati nel 2013 (L.R. 10 del 29.04.2013; L.R. n. 22 del 02.08.2014 e L.R. n. 38 del 20.12.2013) per omogeneizzare l’intero comparto della formazione professionale in Sardegna. I lavoratori hanno denunciato che le norme non sono state applicate dagli uffici dell’assessorato regionale del Lavoro ed in particolare, quelle contenute nella legge 38|2013 che stabilisce l’iscrizione dei sui indicati lavoratori, nella “lista speciale dei formatori della formazione professionale”. Così come non ha avuto seguito la delibera adottata dalla Giunta regionale, la n. 55/11 del 31.12.2013, sulla disposizione dell’articolo 4 della legge regionale n. 10 del 29 aprile 2013 che così recita: «Nelle more della riorganizzazione del comparto della formazione professionale, il personale cessato o sospeso dal lavoro entro il 31 dicembre 2012 e che alla medesima data risultava inserito nel bacino degli ammortizzatori socia- li in deroga, già titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato ai sensi della legge regionale 10 giugno 1979, n. 47 (Ordinamento della formazione professionale in Sardegna), può essere iscritto a domanda, a cura del competente assessorato, alla lista speciale di cui all’articolo 6, comma 1, lettera f), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008)». La situazione - così hanno dichiarato le rappresentanze audite in commissione - è aggravata dal fatto che molte delle amministrazioni pubbli- L’assessore del Lavoro Virginia Mura. che, presso le quali sono impiegati i lavoratori della formazione L. 47, hanno modificato le loro disponibilità circa l’orario lavorativo completo, perché in difficoltà a seguito dei tagli intervenuti in bilancio. L’emergenza è rappresentata dall’ormai prossima scadenza del 31 agosto che rappresenta il termine oltre il quale diventeranno efficaci i preavvisi di licenziamento che molti dei lavoratori hanno già ricevuto. Le rappresentanze dei lavoratori della formazione professionale L.47 hanno concluso con un appello rivolto al presidente della commissione perché adotti tutte le opportune iniziative per far sì che l’amministrazione regionale rispetti e dia seguito alle norme e ai provvedimenti approvate dal Consiglio regionale in materia. Sul punto hanno insistito i consiglieri della maggioranza Piero Comandini, Cesare Moriconi, Rossella Pinna, Paolo Zedda e quelli della minoranza Ignazio Locci e Stefano Tunis. Il presidente della commissione, Gavino Manca, concordando sulla gravità della situazione e sull’urgenza degli interventi da adottare, ha preannunciato una formale richiesta al presidente del Consiglio perché si adoperi affinché la volontà espressa dall’assemblea sarda, con l’approvazione di tre provvedimenti legislativi, trovi applicazione in tutte le strutture della Regione. «Entro la prossima settimana - ha dichiarato il presidente Manca - procederemo con la convocazione in commissione dell’assessore regionale del Lavoro, per ribadire la richiesta di una piena applicazione delle leggi regionali e favorire così la risoluzione delle problematiche che penalizzano i lavoratori della formazione professionale L. 47». Dopo l’audizione nella Seconda commissione del Consiglio regionale, i lavoratori della formazione professionale L. 47/79 in mobilità o cassa integrazione, hanno valutato positivamente gli impegni presi e, pur mantenendo lo stato di agitazione, hanno deciso, in attesa di conoscere l’esito dell’audizione nella stessa commissione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, e le conseguenti iniziative che la Giunta regionale intenderà intraprendere per dare finalmente attuazione alle leggi, la sospensione delle iniziative di mobilitazione programmate per il 27 giugno 2014. Esercitazione coordinata dalla Guardia Costiera di Portoscuso Lezioni di sicurezza nell’area portuale I l 25 giugno, nel porto commerciale di Portovesme, si è svolta un’esercitazione coordinata dalla Guardia Costiera di Portoscuso che ha racchiuso aspetti di sicurezza e di security. La simulazione aveva come scenario il ritrovamento di un pacco sospetto in banchina rinvenuto dai lavoratori portuali che frequentano lo scalo notte e giorno. Il pacco sospetto, prima di un intervento, ha deflagrato ferendo due persone e provocando un incendio. Sono così intervenuti i militari della Guardia Costiera che, coordinando le operazioni, hanno chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco, della Croce Azzurra, del 118 dell’emergenza sanitaria di Carbonia e del rimorchiatore portuale Portovesme. L’area è stata messa in sicurezza, i feriti sono stati soccorsi ed una ronda a tappeto ha portato alla scoperta di un secondo pacco bomba nascosto tra le attrezzature di banchina. Nella realtà è comunque difficile che un estraneo si avvicini alla banchina senza essere notato dal servizio di vigilanza o dalle telecamere portuali, tuttavia esercitazioni di questo tipo servono a mantenere plessivamente bene - si legge in una nota della Guardia Costiera di Portoscuso - e sono stati discussi elementi che potrebbero migliorare ul- Accordo raggiunto tra l’assessore del Lavoro e tutte le parti sociali Prorogate la Cig e la Mobilità L ’assessore regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Virginia Mura e tutte le parti sociali, hanno sottoscritto l’accordo che proroga fino al 31 agosto 2014 la copertura della cassa integrazione e della mobilità in deroga in Sardegna. «Si tratta di un atto indispensabile e di fondamentale importanza ha sottolineato l’assessore Mura che, pur nei limiti della sua dimensione necessariamente circoscritta, consente di rispondere in modo concreto alle esigenze drammatiche dei lavoratori e delle aziende della Sardegna in maggiore difficoltà.» Viene così consentito agli enti ed alle associazioni che si avvalgono della collaborazione di lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori sociali, di poter contare sul loro contributo per altri 2 mesi. Inoltre, potranno accedere ai benefici pensionistici tutti coloro che matureranno i requisiti entro il 31.08.2014. Per quanto concerne i pagamenti relativi alle competenze già maturate, l’assessore Mura ha confermato che il percorso amministrativo verrà completato entro il 30 giugno ma l’erogazione materiale dei fondi potrà essere effettuata dall’Inps solo quando verranno accreditate le risorse da parte dello Stato. Rispetto ai contenuti del decreto interministeriale di imminente pubblicazione, l’assessore Mura ha anticipato la posizione critica della Regione Sardegna: «è inutile nascon- dere la nostra netta ed esplicita distanza da ciò che il decreto pare debba contenere. Al momento, il Ministero non ha recepito le nostre indicazioni che risultano invece in piena sintonia con quelle delle altre regioni e delle competenti commissioni parlamentari». La condivisione del contenuto dell’accordo è stata l’occasione per un confronto aperto con i responsa- le opportunità disponibili. «è il momento per la Sardegna di concentrare tutti gli sforzi, facendo prevalere le ragioni del lavorare insieme verso gli obiettivi comuni, perché comuni sono i problemi che ci affliggono. Dobbiamo fare appello a tutte le nostre migliori energie, progettuali e operative, per riuscire insieme ad invertire la tendenza negativa che ci ha condizio- Una delle tante manifestazioni di protesta davanti al Palazzo del Consiglio regionale. bili dei sindacati, delle associazioni datoriali, delle associazioni di categoria e con i rappresentanti istituzionali competenti in materia. Sono stati esaminati tutti gli aspetti della complessa articolazione normativa, in particolare per la gestione dei prossimi mesi. E' stata convenuta la necessità di utilizzare il periodo di questa proroga per affrontare la “questione lavoro” in Sardegna in modo trasversale, utilizzando tutte nato in questi ultimi anni - ha concluso l’assessore regionale del Lavoro - dobbiamo avviare in fretta nuove politiche attive, ripartire da azioni utili ad accrescere la “ri-occupabilità” di chi fruisce di ammortizzatori sociali attraverso soluzioni più rapide ed efficaci, aumentando le opportunità attraverso un approccio integrato al problema, che consideri tutte le occasioni utilizzabili.» Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012 Un momento delle esercitazioni. alta l’attenzione degli operatori e rodare la macchina della sicurezza che si attiva in casi simili. «L’esercitazione è andata com- teriormente la procedura in caso reale, raggiungendo quindi lo scopo ultimo di questi momenti di test ed autovalutazione.» La Provincia del Sulcis Iglesiente Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533 www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com [email protected] - [email protected] - [email protected] Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533 Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086 L’informazione in tempo reale su www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com LATINIA Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. Ha ricevuto il “Premio speciale” “miglior vino dolce dell’anno” 2002 e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso” Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux. IL NUMERO 271 6-11:IL NUMERO 181 4/9 29/06/14 21.11 Pagina 1 6 La Provincia del Sulcis Iglesiente STAZIONE MARITTIMA Ristorante - Snack Bar - Caffetteria Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 “La casa della carne” Macelleria da Raffaele Carni, salumi e formaggi ESCLUSIVAMENTE SARDI Ci trovi qui Sapori autentici della nostra terra sul lungomare di Carloforte n° 47. siamo qui Qualità e cortesia con prezzi alla portata di tutti Menù turistico personalizzato Molo Tagliafico Stazione Marittima CARLOFORTE Unitamente a gentilezza e cortesia si effettuano periodicamente offerte vantaggiose e consegne a domicilio. Aperto tutti i giorni, compresa la domenica mattina. Per informazioni e prenotazioni, contattateci al n° 338 9222406. Vi aspettiamo... IL NUMERO 271 7-10:IL NUMERO 181 3/10 30/06/14 07.54 Pagina 2 Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente Si è conclusa domenica 1 giugno, con un bilancio ampiamente positivo, la diciottesima edizione di Monumenti Aperti Due giorni alla scoperta di chiese, musei e piazze I risultati ottenuti confermano che la strada intrapresa è quella giusta per valorizzare l’immenso patrimonio culturale del territorio. S abato 31 maggio e domenica 1 giugno si è conclusa con un bilancio ampiamente positivo la diciottesima edizione di Monumenti Aperti. Cinque fine settimana dal 3 maggio al 1 giugno, quarantasei amministrazioni (quindici in più rispetto all’edizione 2013) hanno aderito in rappresentanza dell’intera Isola. è stato confermato anche per questa edizione il Premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana, che si rinnova ormai da otto anni con l’invio di una medaglia celebrativa, cui si è aggiunto il patrocinio del MIUR. Nell’anno in cui è diventata “maggiorenne”, per la prima volta Monumenti Aperti ha varcato anche le coste sarde per approdare in Piemonte, nel paese di Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, dove nel 1908 nacque il grande Cesare Pavese. Nonostante la concomitanza con varie iniziative in tutto il territorio, in particolare il “Girotonno” di Carloforte e la rassegna “La Laguna espone” di Sant’Antioco, anche l’edizione 2014 di Monumenti Aperti a Portoscuso è stata un successo, come emerge chiaramente dal numero di visitatori arrivati a Portoscuso sabato e domenica: 2.676. La bella giornata di domenica, non eccessivamente calda nelle ore di punta e ventilata, hanno favorito l’affluenza da tutto il territorio nei siti: alla Torre spagnola come a Su Marchesu, alla tonnara Su Pranu come alla chiesetta di Sant’Antonio, alla Chiesa Santa Maria d’Itria Al termine, il delegato alla Cultura, Orietta Mura, a nome della Amministrazione comunale ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita della manifestazione: gli alunni dell’Istituto Comprensivo “V. An- di Portoscuso; il Circolo Nautico di Portoscuso nella persona del sig. Verrocchi; la coop. Sulcis Servizi; la coop. Portoscuso Serena; la coop. South West Port; la coop. Stella Maris; i giovani del Servizio Civile del comune di Portoscuso; An- menti aperti a Iglesias. Tra sabato 31 maggio e domenica 1 giugno sono state registrate ben 15.189 firme di visitatori. Erano state 13.818 quelle registrate lo scorso anno. Nel dettaglio le firme raccolte nei singoli siti: La Torre spagnola, come ogni anno, è stata uno dei monumenti più visitati. La Cattedrale Santa Chiara restaurata è stata una delle novità dell’edizione 2014. come alla Fontana de Is Piccas e a Boi Cerbus. Si è rivelata preziosa la collaborazione delle varie associazioni, istituti scolastici e volontari che hanno collaborato con grande impegno ed entusiasmo alla miglior riuscita della manifestazione. gelo Vespa; le signore che hanno lavorato il tombolo, il chiacchierino ed i cesti presso Su Pranu; tutti i volontari e le volontarie; gli uffici comunali ed in particolar modo la dott.ssa Maria Luisa Lai. è stata un grandissimo successo anche l’edizione 2014 di Monu- gius” Portoscuso; le insegnanti; il prof. Ivano Argiolas; il prof. Pontecorvo ed i suoi alunni di Assemini; la prof.ssa Messori ed i suoi alunni di Carbonia; don Antonio Carta; le associazioni di volontariato del comune di Portoscuso; le associazioni culturali del comune Acquedotto pisano località Campera 158 Archivio storico comunale 145 Casa Rodriguez 1.000 Castello Salvaterra 467 Cattedrale Santa Chiara 1.626 Chiesa della Purissima 360 Chiesa Sant’Antonio Abate 122 Chiesa San Giuseppe 153 Chiesa San Severino 228 Chiesa Nostra Signora di Valverde 302 Chiesa Oratorio S. Michele 186 Chiesa San Francesco 410 Itinerario Liberty 144 Mura pisane 264 Museo dell’arte mineraria 765 Museo del combattente 15 Museo diocesano 548 Museo etnografico 82 Nebida itinerari minerari 180 Palazzina associazione mineraria sarda 280 Palazzina Bellavista 176 Parco di Villa Boldetti 309 Piazza Lamarmora 624 Piazza Municipio e Palazzo Civico 816 Piazza Oberdan 478 Piazza Sella 706 Santuario Madonna delle Grazie 200 Sito archeologico Corongiu ‘e Mari 58 Torre guelfa 1.136 Visite guidate Sa Costera 302 Collezione Pistis Corsi 350 Totale 15.189 Quest’anno, per la prima volta, durante Monumenti aperti, grazie ad un euro per la cultura, tutti i partecipanti hanno potuto sostenere la riqualificazione de “Is Grifoneddus”. Sono stati raccolti 1.360 euro. L’assemblea Anmig ha confermato alla presidenza Modesto Melis Straordinaria partecipazione all’evento organizzato a Sant’Antioco S L Un incontro tra passato, presente e futuro abato 7 giugno, nella sede degli Invalidi di Guerra, a Carbonia, si è svolta l’assemblea annuale dei soci. Erano presenti, tra gli altri: il presidente della sezione di Carbonia, il cavaliere Modesto Melis; il presidente regionale Anmig commendatore Antonio Manca; il presidente della sezione di Cagliari, cavaliere Eugenio Poddighe; il presidente della sezione di Oristano, cavaliere Francesco Bianchina; il colonnello Orazio Sechi, del 1° Reggimento Corazzato di Teulada; Fabrizio Selis, dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carbonia; l’assessore della Pubblica Istruzione del comune di Carbonia, Lucia Amorino; Luciano Arus, presidente dell’Anps; Amilcare Gambella, parroco di San Ponziano. L’assemblea ha nominato il presidente dell’Assemblea, Eugenio Poddighe e segretario Agnese Delogu, ed ha proceduto con la relazione morale del presidente Modesto Melis che, nel suo intervento, ha ricordato il suo predecessore, il cavaliere Pietro Delogu, deceduto nello scorso mese di gennaio, elogiandone le virtù, la serietà e l’attaccamento all’associazione. Modesto Melis ha ricordato, inoltre, il socio segretario per oltre dieci anni Domenico Cadoni, anche lui venuto a mancare nello scorso mese di aprile, dedicando loro un minuto di silenzio e la lettura della pre- ghiera del mutilato. Modesto Melis ha comunicato che l’assemblea era convocata per il rinnovo del Consiglio Direttivo ed ha terminato il suo intervento, ringraziando i presenti. Dopo i saluti di rito degli ospiti, il presidente Eugenio Poddighe ha dato la parola alla socia Agnese Delogu, collaboratrice della sezio- sulla storia del presidente Modesto Melis vissuta in un campo di concentramento, scritta da Giuseppe Mura. Sono state inoltre consegnate le fotografie omaggiate da Alessandro Spiga ai soci presenti cavaliere Casimiro Fois e cavaliere Salvatore Atzori. Inoltre, vista la recente onorificenza conferita al presidente Modesto Melis, è stata Un momento dell’assemblea dei soci svoltasi il 7 giugno 2014. ne che ha consegnato un riconoscimento a tutti coloro che hanno contribuito a divulgare direttamente o indirettamente la storia dei Soci dell’Anmig, Tra questi erano presenti Alessandro Spiga, fotografo professionista che ha fotografato alcuni soci della sezione di Carbonia e con quelle immagini ha allestito una mostra che sta girando in tutta la Sardegna e Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore del libro consegnata la spilla decorata di Cavaliere della Repubblica. Agnese Delogu, infine, ha presentato il progetto “Le pietre della Memoria” che dovrebbe vedere protagonisti le scuole, enti ed istituzioni. Al termine dei lavori dell’assemblea, il presidente Poddighe ha ringraziato ed ha invitato i soci a votare per il rinnovo del Consiglio direttivo che ha poi confermato alla presidenza Modesto Melis. La “Laguna espone”, iniziativa vincente a Laguna espone, la manifestazione svoltasi dal 31 maggio al 2 giugno a Sant’Antioco, ha staccato il biglietto del successo. L’evento ha visto impegnata un’area lunga circa due chilometri, due strade ed il lungomare che ha accolto oltre 120 stand che hanno ospitato 160 espositori. Vari i generi, dalle barche alle auto, moto e tutto ciò che ruota intorno a spettacoli, mostre, incontri ed esibizioni motoristiche che hanno coinvolto centinaia di persone. «Il successo è andato oltre le più rosee aspettative - spiega Marco Uras, uno degli organizzatori - che si è concretizzato grazie all’aiuto di tutti, commercianti, associazioni, semplici cittadini e forze politiche di maggioranza e minoranza consiliare cittadine.» Uno degli appuntamenti più importanti è stato quello della gara di pesca subacquea che ha coinvolto diverse decine di appassionati. «L’evento si è svolto in un campo di gara dai fondali mozzafiato nei pressi dell’isola della Vacca racconta l’organizzatore Massimiliano Concas - con la straordinaria partecipazione del campione italiano di categoria che ha avuto l’occasione di allenarsi al meglio per i prossimi impegni agonistici.» Tra gli stand che hanno invaso “Sa marina” anche quelli degli uomini che svolgono servizio di sicurezza e controllo del territorio. Dalla Guardia costiera alla Guardia di finanza, dal Corpo forestale ai carabinieri in congedo e ai marinai d’Italia che, con le parlano di una marea imponente, valutata in oltre 30 mila presenze, che nei tre giorni della manifestazione hanno letteralmente invaso l’isola di Sant’Antioco, come non accadeva da tempo. «La folla si è concentrata non solo nelle aree dove si sono svol- Folla tra gli stand nell’ampia area espositiva. barche a vela, hanno emozionato grandi e piccini. A questi si sono aggiunti scout ed associazioni, gruppi folk e di volontariato ed impegno sociale in città. Per tre giorni è stato uno splendido un bailamme di colori, di musica e di danze che ha coinvolto i numerosissimi ospiti. I numeri ti gli eventi - sottolinea ancora Massimiliano Grosso - ma in tutta la città che insieme a Carloforte, che negli stessi giorni ha proposto il “Girotonno” al centro dell’attenzione del territorio.» Tito Siddi www.tentazionidellapenna.com La riduzione dei trasferimenti dalla Regione alla Provincia consentirà lo svolgimento del servizio dal 1° luglio al 20 agosto Scatta il salvamento a mare nelle località balneari del Sulcis Iglesiente A nche quest’anno le località balneari del Sulcis Iglesiente potranno contare sul programma provinciale di salvamento a mare. L’iniziativa nasce dalla collaborazione consolidata tra la Provincia di Carbonia Iglesias, oggi Gestione Commissariale, la Direzione Generale della Protezione Civile della Regione, gli Uffici Circondariali Marittimi di Carloforte, Portoscuso e Sant’Antioco, le Amministrazioni comunali e le organizzazioni di volontariato di protezione civile della categoria mare. Quest’anno, il Programma operativo di salvamento a mare 2014, predisposto dal settore provinciale della Protezione civile, oltre ricalcare il modello già attivato negli anni scorsi, si alimenta di un ulteriore tassello, rappresentato dall’implementazione del servizio, sempre da parte della Provincia, attraverso l’acquisizione di nuove attrezzature e mezzi da impiegare per migliorare le attività di supporto alla sicurezza e all’operatività del servizio di salvamento a mare. Facendo tesoro delle esperienze e cercando di migliorare il sistema nelle piccole carenze emerse negli anni scorsi, la Gestione commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias ha organizzato e finanziato il Servizio 2014, mantenendo per sé la pianificazione e la regia complessiva e delegando l’organizzazione puntuale del servizio alle Amministrazioni comunali. Buggerru - La spiaggia di San Nicolò. A seguito di invito da parte della Provincia, le Amministrazioni comunali di Buggerru, Calasetta, Carloforte, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Sant’Anna Arresi e Sant’Antioco hanno fatto pervenire agli Uffici provinciali le loro proposte di acquisto di attrezzature e mezzi: stabilito, così, un ordine di priorità degli acquisti per l’assegnazione del trasferimento di risorse ai Comuni, sono stati stanziati 100mila euro, procedendo al rinnovamento e potenziamento dei dispositivi, delle attrezzature e dei mezzi obbligatori prescritti nelle ordinanze balneari vigenti, al miglioramento delle dotazioni ritenute importanti per aumentare la sicurezza del servizio e al conferimen- to di attrezzature per la miglior fruizione delle postazioni di salvamento a mare predisposte dai Comuni. L’ulteriore taglio delle risorse trasferite alla provincia di Carbonia Iglesias, purtroppo, non consente di finanziare, al pari dello scorso anno, il servizio di salvamento a mare per la intera durata dei mesi di luglio e agosto, ma permette di coprire il servizio per cinquanta giorni, dal 1° luglio al 20 agosto 2014. Le risorse disponibili per il servizio di salvamento a mare 2014 ammontano complessivamente a 166.666,00 euro, dei quali 71.417,66 euro di fondi regionali (deliberazione n. 44/24 del 23.10.2014) e 95.248,34 euro di fondi provinciali (deliberazione n. 47 del 7.05.2014). IL NUMERO 271 8-9:IL NUMERO 181 3/10 29/06/14 21.59 Pagina 1 8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 Alcuni passaggi della storia di Iglesias e del suo territorio che si estendeva da Portoscuso a Carloforte, Teulada, Villamassargia e Musei Paesi e genti del Sulcis Iglesiente nel XVIII secolo Da antichi documenti inediti, conservati con grande cura negli archivi, emerge uno spaccato di vita straordinario dei nostri progenitori. di Giuseppe Mura Giuseppe Mura. Nel 1720 la Sardegna, a seguito della guerra di successione spagnola, era entrata dopo un breve intermezzo di dominazione austriaca e la parentesi di un effimero ritorno degli spagnoli, a far parte dei domini dei Savoia, portando anche in dono il titolo di re al nuovo monarca e ai suoi discendenti. Il cambio di sovrano non avvenne però direttamente ma attraverso l’Austria che ricevette la Sardegna per cederla subito dopo al nuovo re piemontese. I sardi, sia popolani che membri dei consigli civici, ma anche i componenti dei tre stamenti, costretti a prestare giuramento di fedeltà a monarchi diversi nel giro di pochi anni, subirono con passivo fatalismo questi continui mutamenti ed una quartina in dialetto gallurese, riportata da Carlino Sole nel suo “La Sardegna Sabauda nel ‘700”, ben rappresenta questa situazione di rassegnata passività per noi non v’è migliore non importa chi ha vinto sia esso Filippo quinto o Carlo imperatore La nuova amministrazione vuoi per prudenza del sovrano, che temeva di scontrarsi contro una tenace resistenza dei nuovi sudditi assuefatti a quattro secoli di dominazione spagnola, vuoi per incapacità a recepire i problemi di una terra quasi completamente sconosciuta, lasciò che per oltre quarant’anni tutto rimanesse immobile, cristallizzato nelle antiche consuetudini. La lingua usata, anche con il consenso dei nuovi dominatori, rimase per lungo tempo lo spagnolo, pure per le classi colte ed i funzionari di governo. Gli atti notarili fino alla fine del ‘700, ovvero oltre settant’anni dopo la partenza definitiva degli spagnoli venivano per lo più redatti in castigliano. Naturalmente il popolo minuto, e non solo, parlava quasi esclusivamente il dialetto, così che spesso, disposizioni esternate in gride o pregoni, dovevano essere tradotte in vernacolo sardo affinché divenissero intelligibili per tutti. Anche le prediche tenute nelle chiese, nelle più sperdute cappelle campestri come nelle cattedrali delle città, venivano pronunciate nel dialetto del luogo, notevolmente diverso da un territorio all’altro. Quando vescovi ed arcivescovi di provenienza non isolana proferivano le loro omelie dagli altari delle chiese, in occasione delle visite pastorali, spesso i loro discorsi, preventivamente comunicati ai parroci locali, venivano ripetuti in lingua sarda. Gli stessi documenti utilizzati per la stesura del presente lavoro sono stati per lo più scritti in spagnolo e, quando redatti in italiano, conservano parole ed espressioni di provenienza iberica o dialettale, sia per la lunga abitudine all’uso, sia per rendere più comprensibile quanto esposto. Solo nel 1760, per la prima volta, il ministro Bogino rese obbligatorio nelle scuole lo studio e l’uso dell’idioma italiano come lingua ufficiale, decisione che cominciò finalmente a favorire la conoscenza dell’italiano almeno tra le persone con un certo grado di scolarizzazione. Oltre i documenti ufficiali, stilati dalla cancelleria regia, dai consigli comunali e dai ponderosi regesti notarili, per ricostruire le realtà sociali ed economiche dei territori con le poche ville che vi si trovavano, possiamo contare sulla documentazione ecclesiastica, copiosa e dettagliata da cui è possibile ricavare una grande quantità di dati e conoscenze che altrimenti resterebbero ignote. I Quinque Libri, redatti minuziosamente da parroci e curati, che si succedevano, anno dopo anno, un se- colo dopo l’altro, alla guida delle parrocchie hanno costruito, forse inconsapevolmente, un vero monumento documentale, di valore inestimabile. Oltre a consentire la ricostruzione genealogica delle casate, le decine di migliaia di registrazioni di battesimi (nascite), matrimoni, decessi e i preziosissimi quanto rari, stati delle anime, risultano essere una fonte insostituibile per le ricerche di demografia storica. Le relazioni dei vescovi, stilate in occasione delle visite Ad Limina e quelle ricavate nel corso di visite pastorali, redatte da presuli che avevano la visione più accurata della società presente nelle loro Diocesi, in tutte le sue sfaccettature, informati com’erano da una moltitudine di parroci, cappellani, chierici e religiosi regolari che l’organizzazione capillare della chiesa poteva, unica istituzione, vantare. Il primo vescovo della diocesi Sulcitan/Ecclesiense, l’orgolese monsignor Aloisio Satta scriveva nella sua relazione: STATO DELLA DIOCESI ECCLESIENSE NELL’ANNO 1765, che in quegli anni immediatamente successivi alla metà del secolo, la città di Iglesias contava, compresi i parrocchiani che vivevano nei salti, circa settemila anime ed era ancora tutta racchiusa nella vetusta, quanto inutile, cinta muraria medioevale, ormai cadente in più punti, con le sue ventidue torri e quattro porte, dalle quali si dipartivano altrettante strade che conducevano ai territori delle due antiche curatorie giudicali i cui confini, ora, coincidevano approssimativamente con quelli della diocesi che contava in quegli anni all’incirca un totale di 13.500 anime. Leggendo la pubblicazione di Francesco Cherchi che, nell’agile e documentatissimo libretto “Toponomastica della città di Iglesias”, - intramoenia dal 1600 ai nostri giorni -, descrive con dovizia di particolari l’impianto urbanistico della città, apprendiamo che alcune porte conservavano gli antichi nomi attribuiti nel periodo pisano. Quella che si apriva sulla strada delle miniere, chiamata Porta Nuova, abbattuta poi nel 1833, in sostituzione di quello più antico di Porta di Barlao; la Porta Castello dalla quale aveva inizio la strada per Cagliari; La Porta Sant’Antonio o Fontana rivolta verso il territorio detto della Muntagna, venne abbattuta nel 1860; la Porta Maestra o di San Sebastiano, dal nome dell’omonima chiesa extra muros, abbattuta nel 1776. La città, che conservava l’impianto generale di origine medioevale, aveva un aspetto modesto. Il tempo e la incuria avevano fatto crollare i palazzi del potere eretti al tempo dei pisani ed i materiali di recupero riutilizzati per edificare più dimesse costruzioni. L’unico palazzo di cui si ha notizia per quegli anni è quello vescovile ma anch’esso in precario stato dato che appena insediato il nuovo presule si affrettò a dare inizio alla nuova costruzione. Circa 80 anni dopo nel 1830 vennero censite all’interno delle mura 1.151 case, delle quali solo due a due piani, 667 terrene, 64 terrene a mezzo soffitto, 44 a piano alto, 373 terrene a soffitto. Da una relazione stilata dal Vicario Capitolare, sappiamo che le abitazioni erano piccole e malsane, insufficienti ad ospitare i membri delle famiglie che erano abitualmente numerose e i cui componenti dormivano per lo più ammassati in un unico letto di rozzo tavolato coperto da un pagliericcio. La gran parte della popolazione, tranne i pochi nobili e abbienti, viveva poveramente e la disparità di condizione li accompagnava anche nella morte. I defunti di famiglie facoltose, infatti, venivano seppelliti sotto il pavimento delle chiese, qualche volte nelle cappelle di famiglia o delle corporazioni di appartenenza, mentre gli indigenti che erano i più, è lo stesso vescovo a denunciarlo, seppelliti alla buona in un cimitero, che sappiamo non lontano dalla chiesa, ma spesso appena sotto un sottile strato di terra, con pericolo che i poveri resti venissero raggiunti e divorati da animali selvatici. Scriveva il vescovo Satta nel 1765: «Il cimitero dove si seppelliscono i poveri disimparati (sic) è indecen- tissimo, aperto, ed esposto al pericolo d’essere li cadaveri dissotterrati e non ostanti gli ordini del predecessore (l’arcivescovo monsignor Natta, nda) e le istanze fatte dal presente, questo magistrato a cui appartiene non ha dato provvidenza alcuna.» In quegli anni non esistevano istituti bancari che potessero prestare denaro per far fronte alle necessità impreviste e pertanto alcuni istituti religiosi supplivano a questa esigenza, in particolare il collegio della S.S. Trinità dei padri domenicani, ma anche il monastero delle clarisse, il convento di San Francesco, il capitolo diocesano ed il collegio dei padri gesuiti; anche privati cittadini facevano prestiti in denaro a chi poteva offrire la garanzia di beni immobili da ipotecare, tra questi il canonico Nicola Apostoly, e i membri di facoltose famiglie nobili iglesienti: i coniugi Despinosa, i Salazar e i Savona. I regesti, nei quali erano annotati i prestiti fatti dai padri domenicani agli iglesienti, aprono una finestra sulle componenti so- Peis, congiuntamente alla di lui consorte, prese in prestito 10 scudi, pari a 25 lire sarde, per portare il figlio Antioco ai bagni della villa di Sardara per curarlo ipotecando, a copertura del prestito ottenuto, la casa di famiglia. Abbastanza di frequente ci s’indebitava per estinguerne uno precedente; molto spesso lo si faceva per far fronte alle spese di un funerale, in questo caso le spese potevano variare da un minimo di 25 ad un massimo vicino alle 100 lire sarde. Ci s’indebitava anche per pagare la celebrazione di decine di messe in suffragio per l’anima di un caro estinto, o come nel caso di una nobildonna, per acquistare un beneficio ecclesiastico a favore del figlio: Il 18 novembre 1730, infatti, Donna Eleonora Asquer Gessa di Cagliari ma residente ad Iglesias, con Don Agostino Salazar Torrelas di Iglesias, prese un prestito di 380 lire sarde per il pagamento delle bolle apostoliche ottenute da Roma per il titolo della canonica di Samassi/Serrenti, a favore di don Demetrio Asquer, figlio della Il frontespizio redatto dal segretario del vescovo Aloisio Satta per la sua prima visita pastorale. ciali presenti nella città e nel territorio del Sulcis, negli anni tra la seconda metà del XVII e la fine del XVIII secolo. Dall’esame degli atti notarili si evince che le case della città erano per lo più terrene o sostre, ovvero con un piano rialzato immediatamente sotto il soffitto e che, all’interno dell’abitato, in tutta la città, numerosi erano gli spazi aperti, per lo più orti e giardini annessi alle abitazioni. Ai prestiti accedevano i membri di tutte le classi sociali che componevano la popolazione, esclusi naturalmente i più miserabili che non possedevano alcunché potesse essere ipotecato. I più numerosi risultano essere i massai, contadini e agricoltori, venivano poi i pastori di pecore e di capre, porcari, calzolai, fabbri, sarti, maestri di carro e di muro, bottai, in numero minore i notai, cerusici (chirurghi), scrivani; in qualche raro caso troviamo anche argentieri, ortolani, minatori e un solo dottore in arti e medicina. Anche i nobili, non limitandosi solamente a prestarlo, il denaro lo prendevano in prestito attingendo alle casse del collegio per l’acquisto di case e proprietà terriere. Si facevano debiti per le cause più diverse; generalmente per l’acquisizione di un bene ma anche per dotare una figlia che doveva pronunciare i voti monacali, per un figlio destinato a diventare carmelitano, per pagare un avvocato in una causa penale o per portare il figlio malato ai bagni di Sardara; questo fu appunto il caso, riportato nel file 273, quando il 19 maggio 1726, il mastro bottaio Antonio Gessa. La nobildonna ipotecò, a garanzia, casa, vigna, giardino ed orto di cardi, in località andante a Capuchinos. Diminuita drasticamente, quando non del tutto assente, l’attività mineraria che era stata la ricchezza del territorio, fortemente ridimensionata la agricoltura e la pastorizia a causa della cattiva amministrazione e dell’organizzazione feudale che impediva ogni forma di iniziativa privata, la gran parte della popolazione conduceva una vita di stenti che induriva il carattere favorendone l’indolenza lamentata anche dal vescovo Satta. Il popolo della Città d’Iglesias… è regolarmente di tratto rozzo e non avvezzo ad usare gli atti esterni proporzionalmente alle persone: Per il più la gente è pigra poiché avendo buoni terreni, non avanza senza debito il pane per tutto l’anno, contentandosi di quel poco o molto che gli rende il terreno e bestiame senza aderirsi, come in altri luoghi del regno (di Sardegna), ad altre fatiche ed industrie per vivere. Molto meno si vogliono impiegare né travagli manuali per puntiglio, amando piuttosto esser travagliati dalla fame, e cattare senza rubare la carità. Nascono di questa poca industria e pigrizia tra maritati le discordie… universalmente la meschinità del paese abbondante di forestieri che s’impiegano ne travagli suddetti e soventemente si fanno abitanti… Una gran parte della gente di campagna vive la maggior parte dell’anno nei salti attendendo al rispettivo lavoro; e siccome si trovano li uni lontani degli altri, non v’è Chiesa che a tutti sia comoda… né alla Città ven- gono fuorché una volta all’anno. Le condizioni di vita erano rese vieppiù difficili da tasse e balzelli imposti dall’erario governativo, dai feudatari e dalle decime dovute alla chiesa e al vescovo in quanto egli stesso barone di una considerevole parte del Sulcis. I poveri abitanti, quando possibile, cercavano di sottrarsi al pagamento dei tributi, suscitando la riprovazione dei feudatari o del vescovo, che aveva la doppia veste di episcopo e barone e quindi diritto a due balzelli, uno derivato dal diritto feudale ed un secondo che veniva dalla decima, dovuta alla chiesa, da chiunque possedesse un reddito. Chiunque non pagasse il tributo alla chiesa cadeva in peccato come ribadivano le parole del Vescovo: «Sopra il pagamento delle decime niente si è innovato, anzi rispettivamente si osservano gli antichi costumi e stabilimenti; quello però che reca fastidio è il mal di cuore, col quale si paga o più spesso si fugge universalmente in Iglesias il pagamento; dimostrando con evidenza, non solo privarsi del merito, ma aggravarsi le loro anime co’ peccati …» Il resto della popolazione era per lo più concentrato in poche ville e agglomerati. Portoscuso (Portoscus) era composta da poche famiglie, i cui componenti erano conteggiati tra gli abitanti di Iglesias, ma il loro numero cresceva notevolmente quando vi si tenevano le tonnare. Carloforte contava circa 1.200 anime mentre Sant’Antioco, che iniziava in quegli anni a ripopolarsi, ospitava circa 500 persone con un sacerdote stabile inviato dal Capitolo iglesiente. Appena qualche decennio prima, come documentato da padre Filippo Pili in: “La prima visita pastorale dell’arcivescovo mons. Falletti nella Diocesi di Iglesias (1728)” in documenti inediti, nel corso della visita pastorale effettuata nel 1728, dall’allora arcivescovo di Cagliari e vescovo di Iglesias monsignor Raul Costanzo Falletti, l’isola era ancora pressoché disabitata e solo nella ricorrenza della festività del Santo Patrono si animava con migliaia di fedeli provenienti da ogni parte dell’isola. Teulada, feudo di un ramo della famiglia Sanjust, i cui discendenti tramandano il nome della casata di origini catalane più antica dell’isola di Sardegna, contava 2.000 abitanti, provenienti da diverse parti dell’isola, i quali godevano della fama di non essere troppo onesti, per la qual ragione il feudatario risiedeva per almeno sei mesi all’anno nel palazzotto baronale della villa allo scopo di scoraggiare con la sua presenza i frequenti furti che vi si verificavano. L’abitato più popoloso, a parte il capoluogo era quello di Villamassargia, a due ore di cavallo da Iglesias, con 2.200 anime. La relazione del vescovo Satta dice che le donne del paese erano pie e rispettose della religione, a differenza degli uomini più refrattari nell’osservanza precetti cristiani, nonostante gli insegnamenti dei sei curati e la presenza attiva nel paese di tre confraternite. Scriveva, infatti, il vescovo Satta: «La gente siccome mescolata e discende di vari luoghi del Regno, è assai propensa al furto benché serve di gran freno l’abbitarvi (sic) del Sig. Barone di quel titolo per la metà dell’anno». Poco distante sorgeva il piccolo villaggio di Musei, feudo della Compagnia di Gesù, con circa quattrocento abitanti, due sacerdoti ed una confraternita, ad appena un’ora di marcia da Domusnovas, che, in quegli anni, contava appena 450 anime. Coloro che per sopravvivere vivevano nei salti del Sulcis erano costretti a condurre una dura vita di sacrifici per procacciarsi il minimo indispensabile alla sussistenza; isolati com’erano gli uni dagli altri a causa delle distanze e dalla mancanza pressoché totale di strade; era loro precluso, quasi completamente, ogni contatto umano che non fosse quello di qualche famigliare. Unica possibilità di una qualche forma di socialità veniva offerta dalle celebrazioni che si svolgevano presso le numerose chiese campestri in occasione della festa del santo titolare. In quelle circostanze, riportano i documenti, vi era sempre una grande affluenza di fedeli che convergevano da ogni parte della diocesi, per fervore religioso certamente, ma anche per rivedere amici e parenti, che altrimenti si incontravano molto raramente, e passare in compagnia una giornata in letizia, approfittando anche della possibilità di gustare qualche dolciume o acquistare suppellettili e utensili dai mercanti che intorno alle chiese allestivano delle vere fiere con le tipiche bancarelle sulle quali era possibile trovare un po’ di tutto, a cominciare da quelle mercanzie il cui approvvigionamento avrebbe richiesto lunghi e non semplici viaggi fino alla città di Iglesias. Unica via di comunicazione che permetteva il transito di carrozze era quella che univa Cagliari ad Iglesias, per il resto erano solo sentieri percorribili a piedi o a cavallo che in inverno si trasformavano in veri e propri ruscelli, mentre nei mesi tra giugno e settembre l’intemperie, come veniva chiamata la malaria, rallentava ogni attività stremando gli uomini per le febbri. Anche il vescovo attendeva la primavera per compiere le visite pastorali che si svolgevano con un certo disagio, suo e di chi doveva ospitarlo insieme al numeroso seguito. Un esame dei tempi di percorrenza delle diverse tratte ci restituisce un’idea di come si svolgevano i viaggi nel Sulcis in quegli anni. Mons. Satta nel corso della sua prima visita pastorale, il 14 aprile del 1765, lasciò la città di prima mattina a cavallo, accompagnato da un canonico, un sacerdote, il vicario generale arcidiacono Salazar, il segretario al quale dobbiamo la stesura della relazione, due servitori addetti alla sua persona e il cuoco, più altri due cavalli caricati delle bisacce con le provviste, indumenti e paramenti per le celebrazioni. Raggiunse alle 8.30 Conesi (Gonnesa) dove sostò fino alla mezza. Ci vollero tre ore di cavallo per raggiungere Portoscus (Portoscuso) da dove si imbarcò per Carloforte. Per coprire il percorso da Sant’Antioco ad Iglesias, passando per Barbusi e Barega, ci volle quasi un’intera giornata. Per andare a Teulada dalla sede episcopale, il viaggio richiese una tappa intermedia: 8 ore circa per raggiungere Santadi e, pochi giorni dopo, altre quattro ore di cammino fino a Teulada. Nel ritorno il viaggio dovette essere interrotto per una sosta notturna obbligata, trascorsa in un rebano (ovile?) o furriadrogius (sic), a causa di una piena improvvisa che aveva impedito il guado di un fiume, forse il rio Palmas. Nel 1728, nel corso della visita pastorale di un altro presule, il corteo arcivescovile aveva fatto una sosta presso una caserias di pastores. L’ultima tappa del ritorno, da Tratalias ad Iglesias, venne coperta di buon passo tra le 14.00 e le 19.00 della sera. In un territorio così emarginato e impoverito, con uno stato sabaudo scarsamente interessato alla terra sarda che tentò a più riprese di barattare con altri, più redditizi, possedimenti, per di più costantemente impegnato com’era in imprese guerresche che prosciugavano le risorse economiche, si può comprendere come la chiesa svolgesse, se pure con qualche occasionale contrasto con l’autorità regia, un ruolo insostituibile. Più di ogni altra istituzione la chiesa, con i suoi parroci e cappellani disseminati in ogni comunità era a contatto quotidianamente con tutte le realtà esistenti ed attraverso i suoi rappresentanti poteva far arrivare la sua voce, ma anche quella del governo quando necessario, in ogni angolo del regno. Così avveniva che le informazioni fluissero dalla periferia verso le curie e da queste partissero poi le disposizioni e le indicazioni fin verso i luoghi più sperduti. Gran parte di queste notizie e conoscenze venivano poi registrate nei documenti ufficiali: relazioni, lettere pastorali, decreti e nei cinque libri che, giunti fino a noi, costituiscono, se confrontati ed integrati con “Le Carte” che provengono dalle Cancellerie Regie, una fonte insostituibile ed illuminante per chiunque voglia indagare nel passato delle nostre genti. IL NUMERO 271 8-9:IL NUMERO 181 3/10 29/06/14 21.59 Pagina 2 Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente La rassegna organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano continua a crescere e si propone per progetti ancora più ambiziosi Il Sulcis Iglesiente espone le sue produzioni Fin da mezza mattina il centro di Carbonia è stato letteralmente preso d’assalto dai visitatori, con il clou nel tardo pomeriggio. G rande successo, domenica 8 giugno, a Carbonia, per l’ottava edizione della manifestazione “Il Sulcis Iglesiente espone”, Fiera dell’Agroalimentare, dell’Artigianato e del Turismo, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano, con il patrocinio del comune di Carbonia, della Gestione commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e della Camera di Commercio di Cagliari. La Fiera ha ospitato oltre 230 stand, nei quali nell'arco di tutta la giornata, che ha registrato complessivamente presenze valutate in 25.000-30.000, sono stati esposti i prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico e di numerosi altri generi, con tante novità. Hanno destato grande interesse i numerosi eventi collaterali: il raduno regionale “Lambretta club Sardegna”, con oltre 100 tipi in esposizione, svoltosi in Piazza Roma; la sfilata cinofila amatoriale curata dall’Associazione Amici del Canile di Carbonia, ugualmente in Piazza Roma; la sfilata dei Mamuthones di Mamoiada che ha catturato l’interesse delle diverse migliaia di visitatori nel tardo pomeriggio; gli interventi dei cabarettisti Benito Urgu e Demo Mura. Come annunciato alla vigilia, nell’arco della giornata sono state presenti numerose associazioni ed una rappresentanza del 1° Reggimento Corazzato di Teulada. La giornata è stata conclusa nella maniera migliore, con un grande concerto presso l’Anfiteatro di Piazza Marmilla, del gruppo sardo Istentales, impreziosito dalla straordinaria partecipazione di Tullio De Piscopo. «Le decine di migliaia di persone che, sfidando il caldo, hanno scelto di non mancare per questo importante appuntamento - ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia -, consolidano il successo di una iniziativa che migliora ogni anno. Edizione dopo edizione, la fiera di Carbonia si sta ritagliando uno spazio sempre più importante all’interno del pano- rama regionale, ottenendo successi crescenti per la capacità di attrarre visitatori e turisti, perché in grado di far conoscere le centinaia di attività commerciali che partecipano e come occasione di promozione delle attivi- degli aderenti è riuscito a regalare un’altra importante giornata a cittadini e turisti - ha aggiunto Giuseppe Casti -. Un grazie particolare anche all’assessorato alle Attività produttive, agli espositori, alle associazioni di Gli stand allestiti in Via Gramsci. L’esibizione dei Mamuthones. tà commerciali, ristorative e ricettive della città.» «Un sentito ringraziamento al Consorzio Fieristico Sulcitano, promotore ed organizzatore della fiera che, anche quest’anno, grazie all’impegno volontariato e a tutte le associazioni che hanno aderito - ha concluso il sindaco di Carbonia -, perché soltanto grazie al contributo di ciascuno è possibile organizzare un evento di tale livello e così partecipato.» Tutto esaurito al Teatro Electra per la prima dell’opera La storia di Edina Altara D a un’idea del costumista Marco Nateri, musicata dal maestro Gianluca Erriu, ha preso corpo l’opera per voci bianche intitolata “Zim bum bum Edina e i ricordi di carta”. Nei giorni 30 e 31 maggio, presso il Teatro Electra di Iglesias, è andata in scena la storia di Edina Altara, un’artista sarda affermatasi nella prima metà del ‘900, una donna che sin da piccola sognava di far parte del mondo dell’arte trasformando carta e cartoncino in tanti piccoli grandi capolavori. Il libretto, scritto da Marco Nateri, Gianluca Erriu e Giovanna Deidda, racconta di una bimba che, differentemente dalle sorelle, Lavinia e Iride, che sognavano nel loro futuro il matrimonio e la famiglia, desiderava unicamente continuare a coltivare quel bellissimo passatempo che l’affascinava sempre più, quando con abile maestria usava forbici, carta, colla, filo e spago. Da lei e dalla sua bravura nel realizzare giocattoli e non solo, è attratto un suo compagno di classe, Martino, che innamorato di Edina, sogna un domani insieme. La magia che il costumista Marco Nateri, in quest’opera anche regista, e il maestro Gianluca Erriu, sono riusciti a portare in scena, è stata determinata anche dai disegni di Roberto Borgia, dai costumi realizzati dalle allieve del laboratorio curato da Marinella Porru, dagli oggetti realizzati in carta e cartoncino dagli allievi del laboratorio di attrezzeria diretto da Antonio Rosati. Eccezionale la performance degli attori e del coro dell’International Opera Academy, che sotto la direzione dell’Ente Concerti Città di Iglesias, dopo mesi di duro lavoro, ha entusiasmato il pubblico in entrambe le serate, catturando numerosi e ripetuti applausi. “Zim bum bum Edina e i ricordi saggio che «quando si desidera creare, e la fantasia e la passione sono fuoco che anima, non bisogna mai rinunciare, perché l’arte è la più gran- Una scena della rappresentazione al Teatro Electra. I giovani attori hanno manifestato grande preparazione ed entusiasmo. di carta”, che nell’opera andata in scena ha rappresentato la passione per l’arte, è riuscita a far sognare tutti i presenti, facendo passare il mes- de forma attraverso la quale una persona può realizzarsi fino a raggiungere l’apice». Nadia Pische Ha preso il via lo scorso 26 giugno la 7ª edizione della rassegna culturale patrocinata dall’Amministrazione comunale Scuola civica di storia, 9 appuntamenti per riscoprire le radici della città di Iglesias H a preso il via giovedì 26 giugno, a Iglesias, l’edizione 2014 della Scuola Civica di Storia, al Chiostro di San Francesco, con la relazione di Daniela Aretino e Giorgia Marcia sul tema “Il Liceo Scientifico G. Asproni di Iglesias: le origini”. Nove gli incontri in calendario, con questo programma: 28 agosto, ore 20.00 - Piazza Conte Ugolino - Fabio Manuel Serra: “Anno 1450: Iglesias città regia e la lotta per la sua libertà”. 11 settembre, ore 20.00 - Piazza Municipio (in caso di maltempo Sala Branca) - Celestina Sanna: “La condizione femminile nella diocesi Iglesiente tra il 14° e il 18° secolo”. 25 settembre, ore 20.00 - Chiostro di San Francesco, (in caso di maltempo Sala Lepori) - Damiano Vacca: “Cultura della decadenza e decadenza della cultura a Iglesias: dalla conquista dei Savoia ad oggi”. 9 ottobre, ore 19.00 - Sala Lepori - Elena Bellu: “Il territorio di Iglesias in epoca prepisana”. 23 ottobre, ore 19.00 - Sala Lepori - Elena Galleri, Giuseppina Stocchino: “Una città racchiusa in una scuola: insegnanti e studenti dell’Istituto Minerario “Giorgio Asproni”. 6 novembre, ore 19.00 - Sala Lepori - Francesca Romana Casula, Marco Vacca: “L’abito tradizionale di Iglesias: storia e sua diffusione nel territorio”. lingua scritta delle donne di Iglesias durante la seconda guerra mondiale”. L’immagine simbolo della Scuola. Sebastiano Forteleoni. 27 novembre, ore 19.00 - Biblioteca comunale - Alessandra Secci: “La 11 dicembre, ore 19.00 - Sala Lepori - Grazia Villani: “Massoneria e massoni a Iglesias fra Ottocento e Novecento”. L’iniziativa è coordinata da Grazia Villani e Sebastiano Forteleoni. «È un piacere constatare che gli incontri sono seguiti da un numero crescente di persone - spiega Sebastiano Forteleoni - non sono solo iglesienti ma anche provenienti dai centri del Sulcis, a dimostrazione che Iglesias è sempre un punto di riferimento culturale importante. La città di Iglesias ha una storia lunga e complessa che offre a chi la studia occasioni di analisi sempre nuove ed affascinanti. Da quest’anno si è voluto ripartire dal mese di giugno, fare una pausa estiva e svolgere gli in- contri in luoghi “diversi” ogni volta. I relatori sono per lo più giovani e preparati ma devo ringraziare la dr.ssa Celestina Sanna che con entusiasmo ed encomiabile apertura mentale presenterà una relazione, collaborando e contribuendo con la sua esperienza e cultura con i “giovanissimi”. La locandina della manifestazione raffigura la relatrice più che ventenne che con il casco da minatore prestatomi da un mio paziente che lavora a Nuraxi Figus e con la lampada regalatami tempo fa da un amico-paziente che non c’è più, tiene in mano un libro all’interno di una galleria, per sottolineare la cultura mineraria di Iglesias che non si estinguerà...» Grande successo per il progetto di educazione alla sicurezza stradale che ha coinvolto 237 alunni di 12 classi e 4 istituti Inizia dalla scuola primaria la formazione stradale delle nuove generazioni S i è svolta lo scorso 3 giugno, in Piazza Roma, a Carbonia, la manifestazione conclusiva del progetto di educazione alla sicurezza stradale, “Sicuri in strada”, rivolto agli alunni che frequentano la classe 5ª delle scuole primarie (elementari) del comune di Carbonia. Il progetto è stato realizzato dall’Auser, in collaborazione con il Comando di Polizia locale e il coinvolgimento dell’assessorato alla Formazione e istruzione del comune di Carbonia. Per la giornata conclusiva, a partire dalle 9.30 le 8 classi coinvolte si sono ritrovate in Piazza Roma e gli alunni hanno indossato un cappellino di colore diverso per ogni istituto. I colori (verde, bianco e rosso), sono stati scelti per rappresentare la bandiera italiana, per ricordare la recente festa della Repubblica e come buon auspicio per i campionati del mondo di calcio. A ogni bambino è stato consegnato un tesserino/patentino con il rispettivo nominativo, da applicare nelle magliette. Dopo i saluti del sindaco, Giuseppe Casti, dell’assessore alla Formazione e istruzione Lucia Amorino, del comandante della Polizia locale, Andrea Usai, e del parroco di San Ponziano, don Amilcare Gambella, sono iniziati i giochi. Rispondendo esattamente alle domande proposte, tutte le classi hanno dimostrato di aver acquisito le regole elementari del Codice della strada. Successivamente ogni classe ha superato le prove pratiche percorrendo il circuito stradale disegnato sulla Piazza e simulato tramite cartelli stradali mobili. La manifestazione conclusiva svoltasi in Piazza Roma, a Carbonia. Al termine della manifestazione sono state premiate le classi delle scuole Gritti, Ciusa e Satta. «Ringrazio sentitamente l’Auser, la Polizia locale e gli uffici comunali, i bambini, gli insegnanti e i dirigenti scolastici per aver organizzato e partecipato sia al corso sia a questa importante giornata - ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia -. È stato bello vedere Piazza Roma colorata dai cappellini dei bambini e dalla loro gioia e spontaneità. La stessa spontaneità con cui hanno imparato il linguaggio del Codice della strada. Anche grazie all’impegno dei bambini, per la città di Carbonia questa esperienza rappresenta un importante passo verso la maggiore diffusione della cultura della sicurezza stradale.» Il progetto, che ha preso avvio l’8 maggio, ha coinvolto 12 classi di 4 istituti comprensivi della città di Carbonia, per un totale di 237 alunni. L’obiettivo del progetto è stato quello di formare le generazioni future, cercando di dare risposta alle problematiche ambientali e proponendo un’educazione alla mobilità sostenibile, responsabile e sicura. Anche per questo è stato realizzato, per i piccoli alunni, il libretto “Sicuri in strada” che fornisce le regole basilari per la circolazione stradale e cattura l’interesse dei bambini con giochi e quiz, nella logica dell’apprendimento attivo. L’Amministrazione comunale di Carbonia e l’Auser hanno ringraziato tutti gli alunni che hanno preso parte, con entusiasmo, al percorso innovativo di educazione stradale e i dirigenti scolastici e gli insegnanti per la preziosa collaborazione. IL NUMERO 271 7-10:IL NUMERO 181 3/10 30/06/14 07.54 Pagina 1 10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 Straordinario successo per la 12ª edizione della kermesse gastronomica internazionale svoltasi dal 30 maggio al 2 giugno Con il Girotonno Carloforte investe sul turismo La gara gastronomica è stata vinta dagli chef francesi Sylvain Sendra e Anne Legrand, che hanno superato giapponesi ed italiani. L a Francia ha trionfato nella 12ª edizione del “Tuna Competition”, fulcro del “Girotonno - Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, la kermesse gastronomica internazionale svoltasi a Carloforte dal 30 maggio al 2 giugno. Gli chef Sylvain Sendra e Anne Legrand, con la ricetta “Insalata di tonno nicoise”, sono i vincitori assoluti del Girotonno 2014. Nella finalissima di domenica 1 giugno, condotta dalla presentatrice Novella Calligaris, hanno avuto la meglio sul Giappone degli chef Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari e sull’Italia degli chef Roberto Serra e Clelia Bandini, grazie alla media dei voti della giuria tecnica e di quella popolare. Mattatori della serata finale sono stati anche gli chef Mauricio Zillo e Fabrizio Nicola (Brasile) che hanno conquistato prima il Premio Giuria tecnica, guidata dal presidente Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, il primo congresso italiano di cucina di autore, e composta dai giornalisti Giorgia Cannarella (finedininglovers. com), Lorenza Fumelli (Agrodolce.it), Tom Kington (Los Angeles Times), Chiara Maci (blogger di “Cuochi e Fiamme” su La7d e “The chef” su La5), Pietro Pio Pitzalis (reportergourmet. com), Fernanda Roggero (Il Sole 24 ore), Roberta Schira (scrittrice e gourmet), Masakatsu Ikeda (saporitaweb. com) e Federico De Cesare Viola (Repubblica). Per i giurati il piatto “Metropolitonno” di Zillo, spiega Marchi, «ha meritato il premio per aver saputo interpretare con una ricetta la sua storia di ragazzo nato in una metropoli difficile di oltre 20 milioni di abitanti e aver raggiunto una maturità professionale sull’onda tormentata delle canzoni di Jimi Hen- drix». A lui anche il Premio Migliore presentazione con la seguente motivazione: «La giuria, pur avendo ben presente la golosità visiva di altre proposte, ha deciso di premiare l’essenzialità assoluta di un piatto nel quale il tonno risaltava più che in tutti gli altri proprio perché deva l’impressione di occupare da solo la scena». Ad aggiudicarsi il Premio Giuria popolare è stato il Giappone degli chef Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari che, con il “M-Iyo Burger”, hanno zione povera del tonno, non fermandosi davanti a tagli come il midollo e parti come le vertebre che avrebbero potuto disturbare più di un giurato». A consegnare i premi, durante la serata finale del Girotonno 2014, sono stati il vice sindaco di Carloforte Walter Conte, l’assessore comunale alla Cultura Luz Elena Castano e Salvatore Greco, patron delle tonnare di Carloforte. Grande il contributo offerto nelle I francesi Sylvain Sendra e Anne Legrand vincitori con “Insalata di tonno nicoise”. conquistato i favori dei giurati popolari che si sono alternati nelle tre serate del Tuna Competition. La giuria tecnica, infine, ha voluto premiare con una Menzione speciale la Spagna delle chef Alba Esteve Ruiz e Maria Giulia Magario con la seguente motivazione: «Teniamo a complimentarci con la spagnola Alba Esteve Ruiz per avere dato dimostrazione, con il suo “Ossobuco di tonno”, di notevole personalità e capacità di coniugare ricordi, tecnica e coraggio proponendo una lavora- tre serate del Tuna Competition dai 40 ragazzi dell’Istituto professionale “Galileo Ferraris” di Iglesias, capaci di servire senza sosta centinaia di piatti alle due giurie impegnate nella gara gastronomica, e ai sommelier dell’Ais Sardegna eccellenti nella scelta dei vini, rigorosamente sardi, da abbinare ai tutti i piatti in gara. è stato un Girotonno da incorniciare. I numeri riferiscono di un afflusso da record di visitatori. Se alberghi, bed and breakfast avevano già registrato il tutto esaurito ben prima Si è concluso a Carbonia il progetto del programma Leonardo Confronto tra le delegazioni di nove paesi N ei giorni 12,13 e 14 maggio 2014, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria di Carbonia, si è svolto il meeting finale del progetto: “Beyond Numbers and Borders: An Innovative Approach to Accountancy” nell’ambito del programma Leonardo (Lifelong Learning Programme) finanziato dall’Ue. Hanno partecipato all’evento le delegazioni di nove paesi europei: Grecia, Portogallo, Romania, Germania, Turchia, Polonia, Francia, Bulgaria e Italia. Lunedì 12 maggio, il dirigente scolastico, Antonello Scanu, e la coordinatrice del progetto, Antonietta Melas, hanno dato inizio ai lavori del meeting finale di questo progetto biennale. Nella stessa mattina del 12 maggio, nella sala consiliare, le delegazioni sono state accolte dal sindaco, Giuseppe Casti e dagli assessori dell’Istruzione e del Turismo e della Cultura Lucia Amorino e Loriana Pitzalis. Durante le tre giornate i partecipanti al meeting hanno visitato le sedi scolastiche dell’Istituto professionale settore servizi per l’agricoltura di Santadi e Villamassargia e dell’Istituto Tecnico - settore economico della sede di Carbonia. Denso il programma delle attività che hanno caratterizzato le tre giornate: tra le altre, molto apprez- materiali tecnico/operativi utilizzati nei diversi paesi al fine di convergere verso conoscenze, competenze e metodologie comuni con l’obiettivo di migliorare ed accrescere le opportunità occupazionali in ambito europeo favorendo la coe- L’incontro nell’Aula Magna dell’Istituto Cesare Beccaria di Carbonia. zata la visita della cantina di Santadi, del Museo del Carbone e in particolare la visita della galleria. Ciò a completamento del percorso che si è svolto nell’arco di un biennio e ha riguardato l’elaborazione, la produzione e monitoraggio di sione dei differenti sistemi. L’Istituto Beccaria, tra gli altri compiti, ha coordinato e realizzato un dizionario di termini tecnico/professionali sia in lingua inglese che nelle lingue di tutti i paesi coinvolti nel progetto. Si è spento uno dei politici di maggior spicco del secolo scorso L’addio a Daverio Giovannetti S i è spento a Iglesias, all’età di 88 anni, Daverio Giovannetti, uno degli uomini di maggior spicco del PCI e della politica sarda per diversi decenni. Nato a Guillaumes, in Francia, il 5 giugno 1926, Daverio Giovannetti ha svolto per moltissimi anni un’intensa attività sindacale nelle aree minerarie del Sulcis Iglesiente e nel 1957 è stato eletto segretario della Federazione provinciale dei minatori, successivamente segretario della Camera del Lavoro di Cagliari e segretario Daverio Giovannetti. regionale della Cgil. è stato eletto senatore nel collegio di Iglesias per tre legislature consecutive, il 7 maggio 1972, il 20 giugno 1976 e il 3 giugno 1979. Nella sua lunga carriera di politico ed amministratore locale, è stato eletto per due volte consigliere del Partito Comunista Italiano per la provincia di Cagliari e consigliere comunale della sua città, Iglesias. Da diversi anni Daverio Giovannetti aveva lasciato l’attività politica. dell’inizio della manifestazione, è con l’apertura della competizione e della intera rassegna gastronomica che l’isola di San Pietro ha visto lievitare il numero di presenze in pochi giorni. «I primi segnali, con circa 45mila presenti, li avevamo già avuti tra giovedì e venerdì, giorni solitamente con poco afflusso. Poi - dichiara Marco Simeone, sindaco di Carloforte - è stato un crescendo con punte di 60mila presenti sabato, 75mila domenica e 72mila lunedì. Numeri che vanno al di là delle duecentomila presenze che avevamo previsto per la durata dell’intera manifestazione» (va precisato che sono tantissimi i visitatori che hanno presenziato alla manifestazione dall’inizio alla fine e, di conseguenza, il numero dei visitatori non è pari a quello delle presenze nell’arco dei 4 giorni, ndr). Se le presenze hanno superato «ogni più rosea previsione», non da meno sono stati i numeri registrati per le degustazioni e i vari laboratori con protagonisti chef stellati e in gara. A parte i ristoratori, che hanno effettuato numerosi “turni di cucina” per soddisfare migliaia di richieste, infatti, i ticket per le degustazioni staccati tra il Tuna Village, il Live Cooking, il Talk Tuna e la piazza del Cascà (con un villaggio berbero, vera sorpresa della manifestazione), sono stati complessivamente 8.000. A ciò poi si possono aggiungere i quattrocento biglietti venduti per chi, durante il Girotonno, ha voluto prendere parte alla gara gastronomica facendo parte della Giuria popolare. Numeri che raccontano anche del grande lavoro e impegno profuso dai 40 ragazzi dell’Istituto professionale “Galileo Ferraris” di Iglesias capaci di servire senza sosta centinaia di piatti alle due giurie impegnate nella gara ga- stronomica, e ai sommelier dell’Ais Sardegna eccellenti nella scelta dei vini, rigorosamente sardi, da abbinare ai tutti i piatti in gara. è stata grande la mobilitazione di uomini e mezzi per garantire la sicurezza e l’assistenza alle migliaia di visitatori giunti a Carloforte in occasione della manifestazione. Dalla Capitaneria di porto, scesa in campo in forze, ai carabinieri e alla Polizia, con agenti ed elicotteri a sorvolare l’isola; dagli agenti della Polizia munici- complessive, e della Delcomar (nella tratta da e per Calasetta) con ventiquattro, durante tutto l’arco della manifestazione. «Possiamo dire che il bilancio della manifestazione è più che positivo e siamo più che soddisfatti - conclude Marco Simeone -. Questi risultati sono il frutto della collaborazione di tutti. Fare sistema, anche con i comuni di Portoscuso, Sant’Antioco e Calasetta, si è rivelata una decisione vincente. Senza il loro apporto I traghetti di Saremar e Delcomar sono stati letteralmente presi d’assalto. pale ai volontari della Protezione civile della Lavoc; dai volontari del 118 della Croce Rossa, che hanno installato un ospedale da campo nel molo del porto, ai medici del Pronto soccorso di Carloforte, operativo 24 ore su 24. Insomma, uno sforzo organizzativo dove ogni dettaglio è stato predisposto con cura. C’è da rilevare inoltre lo sforzo e la gentilezza degli equipaggi dei traghetti Saremar (nelle tratte da e per Portoscuso e da per Calasetta) con una cinquantina di corse giornaliere sarebbe stato assai complicato gestire il numero incredibile di persone che hanno scelto di premiare il nostro programma ed i nostri sforzi. Tutto è andato nel migliore dei modi. Ristoranti, bar, pub ed altre attività hanno lavorato senza sosta. E il servizio d’ordine e di sicurezza, concordato con la Prefettura, e che ha visto impegnati con discrezione sul campo Polizia municipale, Carabinieri, Polizia, Capitaneria di porto e volontari, è stato impeccabile.» www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com è stato inaugurato a Carbonia un ciclo di incontri sulla fotografia A scuola con il grande Francesco Zizola L a Fabbrica Artigiana di Fotografia, in collaborazione con il comune di Carbonia e il Centro Italiano della Cultura del Carbone, ha inaugurato giovedì 22 aprile 2014 il secondo appuntamento del ciclo di incontri “A scuola di fotogiornalismo”. Nella sala convegni del Museo del Carbone Grande Miniera di Serbariu, Francesco Zizola ha presentato il suo lavoro di fotografo giornalista. Laureato in antropologia, tra i più interessanti fotografi italiani, Zizola ha vinto nove World Press Photo e numerosi premi internazionali con i suoi reportage che documentano un mondo segnato da guerre, malattie, violenza e inquinamento. A seguire ha guidato i partecipanti lungo il percorso della mostra fotografica “Born Somewhere” allestita presso la sala docce del Museo del Carbone, 25 scatti in bianco e nero. Francesco Zizola ha trascorso gli ultimi anni della sua attività documentando le condizioni dell’infanzia nel mondo, dalla precarietà dei teatri di guerra e di crisi del pianeta alle condizioni di alienante benessere dei paesi ricchi. “Born somewhere”, “nato da qualche parte”, racconta le vite dei bambini di 27 paesi. Dice Zizola: «La fotografia per me è stata sempre una passione e anche una necessità; fin dall’adolescenza sono rimasto attratto dalla possibilità di esprimermi attraverso la luce catturata dalla macchina fotografica e dalla camera oscura, questa alchimia capace di tradurre la realtà in visione ha segnato la mia vita come anche il bisogno di dare senso a questo linguaggio utilizzandolo in una prospettiva storica. Mi spinge a fotografare non solo la necessità sempre più urgente in questi giorni di tenere una traccia del vissuto e del reale nella memoria storica, ma anche lo sconforto per il fallimento di uno degli scopi precipui del giornalismo (e quindi anche del fotogiornalismo); quello della testimonianza trasformatrice, capace attraverso le verità scoperte e disvelate, di condizionare il corso degli eventi agendo sulle menti e sulle coscienze dei lettori. Ecco, il fotogiornalismo, a mio parere, potrebbe anelare a questo piccolo ma importante ruolo nelle complesse società contemporanee. La mia ostinazione quindi a “coprire” eventi spesso oscurati dal mercato dei media, trova la maggiore spinta in questa convinzione della necessità della testimonianza che il fotogiornalismo contemporaneo è chiamato ad espletare». Francesco Zizola ha proseguito la sua attività a Carbonia nei tre giorni successivi con un laboratorio fotografico dal tema etica e fotogiornalismo. Il progetto sulla condizione dell’infanzia nel mondo ha visto la luce proprio per rispondere a questa necessità di racconto, di testimonianza, nella speranza che qualche coscienza possa prendere atto dell’urgenza di una visione diversa, diciamo pure critica, della nostra società e del nostro prossimo futuro. Il progetto “A scuola di fotogiornalismo” curato dalla Fabbrica artigiana di fotografia proseguirà nei giorni dal 4 al 7 luglio con il fotografo Giovanni Marrozzini che presenterà il suo lavoro, allestirà una mostra fotografica sulla Palestina e terrà un laboratorio fotografico sull’Ardia, la corsa in onore di San Costantino che si svolge a Sedilo ogni anno il 6 e 7 luglio. Il mondo sindacale ha perso uno dei protagonisti di 40 anni di lotte Ci ha lasciati Antonello Corda I l mondo sindacale sardo ha perso uno dei protagonisti delle lotte degli ultimi 40 anni: Antonello Corda. 66 anni compiuti il 1 maggio, Antonello Corda era stato segretario provinciale dei metalmeccanici, prima di essere eletto segretario generale confederale della Cisl del Sulcis Iglesiente, incarico ricoperto sino al 2010. Un vero protagonista delle lotte sindacali, dotato di determinazione e carisma, è stato sempre in prima linea, sin dai primi anni ‘70, con la nascita del polo industriale di Portovesme, fondatore dopo la Antonello Corda. scissione della Flm (Federazione lavoratori metalmeccanici), della Fsm Cisl (Federazione sarda metalmeccanici) federata alla Fim nazionale, ed occupandosi successivamente, da segretario generale, di tutti gli altri settori socio-economici del territorio. Ritiratosi dall’attività sindacale, aveva condotto la sua più difficile battaglia, con forza e dignità, sino all’ultimo giorno, contro un male incurabile che ancora troppo giovane lo ha strappato ai suoi affetti. Antonello Corda lascia la moglie Bice, i figli Aldo e Nicola, Benedetta e la amatissima nipotina Sara. IL NUMERO 271 6-11:IL NUMERO 181 4/9 29/06/14 21.11 Pagina 2 Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 La Provincia del Sulcis Iglesiente 11 IL NUMERO 271 5-12:IL NUMERO 181 3/10 29/06/14 21.27 Pagina 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 La Sardegna domina le classifiche delle migliori spiagge e dei migliori comprensori turistici stilate da Legambiente e Touring Club La Sardegna è l’“Isola dei sogni” La classifica dei comprensori vede la nostra isola al 1° posto con la costa orientale, al 3°, al 4°, al 5° (con il Sulcis Iglesiente) e 6°. S plendono le vele del mare sardo nella classifica della Guida Blu 2014 di Legambiente e Touring Club che premia “Il mare più bello” d’Italia. La grande novità della XIV edizione della Guida Blu è costituita dall’accorpamento delle località e dei comuni costieri in 35 comprensori turistici, aree geografiche che tengono conto di una offerta turistica omogenea e meno dei confini amministrativi. Ogni com- vele, il prestigioso riconoscimento che Legambiente assegna a quelle località che sono riuscite ad offrire vacanze da sogno e di qualità, grazie alla gestione sostenibile di un territorio di eccellenza, alla salvaguardia del paesaggio, ai servizi offerti nel pieno rispetto dell’ambiente e all’enogastronomia di alto livello. Quest’anno sono 14 le località marine e 7 quelle lacustri dove sventolano le 5 vele. Delle 21 località, Ca- Chia. prensorio si apre con un’intervista ad un personaggio del mondo associativo, della cultura o dello spettacolo che vive o conosce quel territorio e che prende per mano il lettore per condividere i propri segreti. Altra novità importante: per ogni zona balneare si segnala un circuito di visita nell’entroterra, alla scoperta di località come le Bandiere arancioni, il marchio di qualità del Touring che seleziona e certifica le località di eccellenza dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti. La Guida Blu premia le località balneari marine e lacustri con le cinque Muroni, il responsabile Turismo Legambiente Angelo Gentili, il presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi, Stefano Landi del Master MMT - Università LUISS, il vice presidente di Federparchi Salvatore Sanna, Francesco Carri, presidente Iccrea Banca, il responsabile mare di Legambiente Sebastiano Venneri insieme ai sindaci delle località premiate che hanno offerto un rinfresco con i prodotti tipici e di qualità. stica (CA), Dune di Scivu (CA), Spiaggia di Piscinas (CA), Spiaggia di Torre dei Corsari e della Costa Verde (CA); Cabras (OR) con Santa Caterina e S’Archittu (OR), Spiaggia di Is Arenas (OR), Spiaggia di Is Aruttas (OR); Orosei (NU), con Berchida (NU), Cala Cartoe (NU), Capo Comino (NU), Spiaggia di Osalla (NU); Siniscola, con Berchida; Capo Comino; La Caletta; Villasimius (CA) con Costa Rei (CA), Feraxi (CA), Isola di San Pietro - Spiaggia di Guidi. stiglione della Pescaia (Gr), PollicaAcciaroli-Pioppi (Sa) e Posada (Nu), conquistano rispettivamente il 1°, 2°, 3° posto nella classifica delle località peninsulari e delle isole maggiori. Il primo posto al miglior comprensorio turistico va al Golfo di Orosei, Ogliastra e Baronia lungo la costa orientale della Sardegna. In particolare la Sardegna domina la classifica dei comprensori con ben cinque distretti nelle prime sei posizioni. La guida “Il mare più bello” è stata presentata a Roma dalla direttrice generale di Legambiente Rossella Il volume è acquistabile in libreria, al prezzo di 19,90 euro. Sono 14 le località marine e 7 quelle lacustri dove quest’anno sventola il prestigioso riconoscimento. Tra le località marine peninsulari e delle isole maggiori, le 5 vele ai primi due posti vedono Castiglione della Pescaia (Gr) e Pollica-Acciaroli-Pioppi (Sa) ma al terzo posto c’è Posada (Nu), al nono Baunei (Og), al decimo Bosa (Or) e al dodicesimo Domus De Maria (Ca). In Sardegna spiccano con le 4 vele anche Arbus (CA) con Cala Dome- di Orosei, Ogliastra e Baronia; il terzo posto con Sinis e Arburese, il quarto posto con il Golfo degli Angeli; il quinto posto con il Sulcis Iglesiente e il sesto posto con la Costa Nord Occidentale e Parco dell’Asinara. Nella classifica delle località delle Isole minori spicca Carloforte, al secondo posto, con 4 vele, dietro la località siciliana di Santa Maria Salina (ME), prima e unica località con 5 vele. Classifica delle isole minori 1) Santa Marina Salina ME 5 vele 2) Carloforte CI 4 vele 3) Isola del Giglio GR 4 vele 4) Ponza LT 4 vele 5) Favignana TP 4 vele 6) Isola di Capraia LI 4 vele 7) Anacapri NA 4 vele 8) Lampedusa e Linosa AG 4 vele 9) Leni ME 4 vele Classifica dei comprensori turistici 1) Golfo di Orosei, Ogliastra e Ba- Fenicotteri rosa negli stagni di Porto Pino. Silias o S’Ilixi (CA), Spiaggia del Giunco (CA), Spiaggia di Porto Sa Ruxi (CA), Spiaggia di Punta Molentis (CA); Sant’Anna Arresi (CI) con Porto Pino (CI); e ancora Dorgali (NU), Carloforte (CI), Castelsardo (SS), Pula (CA), Buggerru (CI), Santa Teresa di Gallura (OT), Stintino (SS). Teulada, Calasetta e Sant’Antioco hanno ottenuto le 3 vele. Dove la Sardegna domina assolutamente incontrastata è nella classifica dei comprensori turistici, dove conquista il primo posto con il Golfo Classifica delle località peninsulari e delle isole maggiori. 5 vele 1) Castiglione della Pescaia GR 2) Pollica-Acciaroli-Pioppi SA 3) Posada NU 4) Ostuni BR 5) San Vito lo Capo TP 6) Vernazza SP 7) Otranto LE 8) Melendugno LE 9) Baunei OG 10) Bosa OR 11) Maratea PZ 12) Domus de Maria CA 13) Roccella Jonica RC ronia Sardegna 2) Maremma Toscana e Laziale, Toscana e Lazio 3) Sinis e Arburese Sardegna 4) Golfo degli angeli Sardegna 5) Sulcis Iglesiente Sardegna 6) Costa Nord Occidentale e Parco dell’Asinara Sardegna 7) Costa del Parco agrario degli Ulivi secolari Puglia 8) Cinque Terre e Golfo dei Poeti Liguria 9) Isole Egadi Sicilia 10) Isole Pelagie Sicilia. Giampaolo Cirronis Il 27 e 28 giugno scorsi l’aula magna del Consorzio Ausi del Palazzo Bellavista ha ospitato un simposio internazionale Esperti a confronto sullo stato dell’arte delle attività minerarie nel bacino del Mediterraneo S i è svolto da venerdì 27 a sabato 28 giugno ad Iglesias, presso l’aula magna del Consorzio Ausi nel Palazzo Bellavista della miniera di Monteponi, il simposio internazionale “Attività minerarie nel bacino del Mediterraneo: stato dell’arte”. Il simposio si è tenuto sotto il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del comune di Iglesias ed hanno concesso il loro patrocinio anche l’Associazione nazionale tecnici liberi professionisti (Antec), l’associazione periti minerari e minerari geotecnici, l’Assomineraria, il Consorzio Ausi, l’E.Bi.Pro., l’Ordine dei chimici di Cagliari, Nuoro e Oristano, le società Portovesme srl e Sgs. Inoltre, l’evento è stato condiviso con l’Ordine degli ingegneri della Provincia di Cagliari, che ha riservato sei crediti formativi ai propri iscritti regolarmente partecipanti. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Mineraria Sarda per fare il punto sullo stato dell’attività mineraria e metallurgica nell’area del Mediterraneo, in ciò comprendendo le nuove attività esplorative (Arabia Saudita), la gestione degli scarti di processo (Turchia), la coltivazione mineraria, il trattamento mineralurgico, il riprocessamento e la innocuizzazione dei materiali costituenti le strutture di deposito (Sardegna), con particolare riguardo sia alla compatibilità dei processi che al recupero ambientale delle aree minerarie dismesse, seppur nel contesto complessivo della disciplina normativa europea ed implicazioni economiche legate alla sostenibilità dell’industria estrattiva. Alle tre sessioni di lavori - due nella giornata di venerdì ed al mattino in quella di sabato - hanno par- tecipato numerosi professionisti ed addetti ai lavori, così affollando l’aula magna del Palazzo Bellavista. La prima giornata si è aperta con i saluti di Enrico Contini, presidente dell’Associazione mineraria sarda, e di Angelo Loggia, consigliere dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari, seguiti dal sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, dal direttore generale del Consorzio Ausi Franco Meloni, dal commissario straordinario del dro Tocco (Università di Cagliari, Dicaar) ha presentato un’attesa seguita analisi del deposito di fanghi rossi di Monteponi, facendo il punto sui rischi ambientali ed ecologici da essi rappresentati e come queste discariche possano ancora rappresentare una risorsa da sfruttare. Ha chiuso la prima mattina, infine, il contributo di Pier Paolo Manca, (Università di Cagliari, Dicaar) che ha presentato i fenomeni di sub- Ha poi preso la parola, in lingua inglese, Hans Zijlstra (Geo Chem Tec), appositamente giunto ad Iglesias dall’Olanda per presentare gli aspetti tecnici e legali del recupero e bonifica delle miniere e discariche abbandonate in Turchia, dove l’attiva estrattiva è tuttora intensamente attiva. La prima giornata si è successivamente chiusa con la relazione di Angelo Bosu, Pierpaolo Pinna e Federico Fiorelli (Maffei Sar- pianti e la ricerca applicata nel bacino carbonifero del Sulcis, ricordando il grande patrimonio di competenze e tecnologie ancora operante nel nostro bacino industriale. Immediatamente dopo è intervenuto Tore Cherchi, stavolta nella veste di ingegnere/tecnico più che di uomo politico, presentando il progetto del Centro di Ricerca Tecnologica per la bonifica di acque e terreni che dovrà nascere a Montepo- Il convegno svoltosi nell’aula magna del Consorzio Ausi. L’intervento di Gianluigi Pillola, commissario straordinario del Geoparco. Parco Geominerario Gianluigi Pillola, dal presidente per la Sardegna dell’Associazione nazionale tecnici liberi professionisti Paolo Deidda e da Gabriella Zonnedda, per l’Ordine dei chimici di Cagliari, Nuoro e Oristano. È poi intervenuto, aprendo così la serie delle relazioni, Nicola Giulini (Servizio attività estrattive e recupero ambientale della Regione Sardegna) sui contributi regionali per gli interventi di recupero ambientale delle aree interessate da attività estrattive dismesse. Dopo di lui, San- da Silicati S.p.A) sulla flottazione del feldspato sodico di Orani per la produzione di materie prime a basso tenore in ossidi di ferro e titanio e la testimonianza di Fabio Granitzio (Exploration manager kefi minerals) sulle attività esplorative per preziosi e metalli di base in corso in Arabia Saudita, dove operano numerosi tecnici italiani. Sabato mattina, il simposio è ripreso con il contributo di Elisabetta Fois (Carbosulcis) e Antonio Lallai (Università di Cagliari, Dimcm) sulla ottimizzazione dei nuovi im- sidenza nelle miniere dell’anello metallifero dell’Iglesiente, in previsione del reimpiego in sotterraneo degli scarti mineralurgici. Nel primo pomeriggio, Roberto Dessì (Arpa Sardegna) ha ripreso i lavori con una comunicazione sulla normativa applicativa sulle gestione delle terre e rocce da scavo, seguito da Mario Ragona (Centro ricerche Ecotec gestione impianti srl), intervenuto sul trattamento dei residui industriali minerari ed il recupero delle materie utili mediante l’applicazione del plasma termico. ni con il Piano Sulcis. Tore Cherchi ha ricordato l’impegno storico dell’Associazione mineraria sarda per la promozione della cultura mineraria e delle competenze e delle professionalità ad esse legate, formulando i personali auguri per questa rinnovata fase operativa dell’associazione ed auspicando che il futuro Centro di Ricerca riesca a mettere insieme le migliori risorse del territorio, a partire da Igea. Hanno completato l’ampio programma del simposio, gli interventi della seconda parte della mattina: Alessandro Carbini (Baueddu s.r.l.) ha presentato il progetto di coltivazione sotterranea finalizzato alla valorizzazione del giacimento baritico di Bruncu Molentinu nel comune di San Vito; Fabio Canziani (Sgs Minerals services manager) ha illustrato il supporto ambientale, commerciale e tecnico offerto dalla società Sgs per le attività estrattive; Francesco Manca (Progemisa S.p.A. in liquidazione) ha parlato della sperimentazione in sotterraneo propedeutica allo stoccaggio nei vuoti minerari di materiali di scarto provenienti da processi di arricchimento dei grezzi fluoritici. A questi, oltre il programma previsto, si è aggiunta la testimonianza di Sandro Putzolu. Il simposio, dopo tre intense sessioni, si è concluso verso le 13.00 con i saluti finali ed i ringraziamenti del presidente Contini: l’appuntamento è per il prossimo anno, nella tradizione dei simposi dell’Associazione mineraria sarda, punto di incontro e confronto sullo stato dell’industria estrattiva e metallurgica nel contesto internazionale. Come ha ricordato Contini, lo sforzo è di presentare e promuovere la realtà di un panorama aziendale e professionale vivo ed operante, oltre l’immagine di una miniera sovente ricordata solo in termini nostalgici e di memoria passata e da conservare. Al contrario, con le competenze di questo territorio - su tutte quelle espresse dall’Istituto Minerario, come ricordato dal commissario del Parco Geominerario - si può e si deve ancora lavorare, come testimonia anche l’ottimo riscontro avuto con la collaborazione con l’Ordine degli ingegneri ed altre associazioni/enti di categoria. www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com IL NUMERO 271 4-13:IL NUMERO 181 4/9 30/06/14 08.04 Pagina 2 Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 13 La Provincia del Sulcis Iglesiente Il 22 giugno allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” si è svolto il primo triangolare per ricordare l’ex portiere di Carbonia e Cagliari Tutti in campo per Roberto Dore Vecchi compagni di squadra ed avversari hanno onorato nel migliore dei modi la memoria di un eccellente portiere e grande uomo. S i sono ritrovati in tanti, domenica 22 giugno, allo Stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, al 1° Trofeo di calcio “Roberto Dore” triangolare organizzato dall’associazione Vecchie Glorie del Carbonia per ricordare l’ex portiere di Cagliari, Carbonia, Parma e Messina scomparso prematuramente il 12 dicembre scorso, vittima di un infarto, all’età di soli 53 anni (era nato a Gonnostramatza il 29 marzo 1960). In campo tre squadre di vecchie glorie del Cagliari e del Carbonia e del Panatlhon di Cagliari. Tra gli ex rossoblù del Cagliari, sono ritornati in campo, fra gli altri, Giuseppe Tomasini, Gigi Piras, Gianfranco Matteoli, Gianluca Festa, Giovanni Roccotelli, Sebastiano Pinna, Massimiliano Pani e Lucio Bernardini. In tribuna Mario Brugnera, Pino Bellini e Sandro Loi. Tra gli ex del Carbonia, tra gli altri, Floriano Congiu, Sandro Zaccolo, Giuseppe Mura, Giorgio Melis, Mondo Mameli e Pino Tocco. Nella squadra del Panatlhon, tra gli altri, hanno giocato Carlo Tronci, Marco Dasara e Antonio Mura. La vittoria finale è andata alle vecchie glorie del Carbonia che hanno vinto entrambe le partite, disputate su due tempi di 15 minuti ciascuno. La prima, quella tra Carbonia Roberto Dore, il primo in piedi a sinistra, nel Carbonia 1979/80. Le vecchie glorie del Carbonia hanno vinto il torneo. Le vecchie glorie del Cagliari. La squadra del Panatlhon. e Cagliari, è stata decisa da uno splendido goal realizzato da Floriano Congiu, di destro (non il suo piede preferito), con un pallonetto sotto l’incrocio dei pali, alle spalle di Falessi (la classe è intatta anche a 60 anni!). La giornata in ricordo di Rober-to Dore si è conclusa con le premiazioni, alle quali ha partecipato anche Elena Zoboli, vedova dell’indimenticabile Carlino, e con il tradizionale pranzo. Roberto Dore era cresciuto nelle Giovanili del Cagliari fino alla Primavera, nell’estate del 1979 passò al Carbonia, in serie D, con il compagno di squadra Sandro Loi, sotto la guida di Checco Fele. Nonostante la giovanissima età e la concorrenza del più esperto Mondo Mameli, riuscì a ritagliarsi uno spazio importante ed alla fine della stagione, prima del rientro a Cagliari per fine prestito, mise insieme ben 14 presenze. In rossoblù esordì in serie A, giocando una partita nella stagione 1981/82 ed una in quella successiva, che concluse con la maglia del Parma, in C1. Ritornò ancora al Cagliari nel 1985 e fu protagonista in serie B, per due stagioni. La sua carriera proseguì quindi a Venezia, in C2, a Messina e a Terni. Smise di giocare ancora giovane, a soli 33 anni, nel 1993. Giampaolo Cirronis www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com Il 10 e l’11 giugno una reliquia del Papa San Giovanni Paolo II ha fatto visita a diverse parrocchie del territorio Da “Santo subito”, dopo 28 anni di nuovo pellegrino nel Sulcis T ramite una sua reliquia, Giovanni Paolo II ha rifatto visita al Sulcis Iglesiente. Una terra ben conosciuta dal papa polacco, personalmente pellegrino ad Iglesias venerdì 18 ottobre 1985, quando incontrò i minatori durante la visita nella miniera di Monteponi, il clero, le autorità, le religiose ed il popolo del territorio. Sono state le parrocchie di Sant’Ignazio da Laconi a Domusnovas, San Pio X ad Iglesias e della Beata Vergine Addolorata di Carbonia, ad accogliere la reliquia con una grande folla di fedeli, giunti da tutta la diocesi, nell’ambito del pellegrinaggio sardo iniziato lo scorso 17 maggio, per iniziativa dei volontari dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (Unitalsi). La piccola teca, a forma di croce, contiene uno scampolo di stoffa, intriso di sangue, della veste che il Papa indossava il giorno in cui, in Piazza San Pietro, venne ferito dai proiettili esplosi dalla pistola di Agca, che lo colpì all’addome. Era il 13 maggio 1981. All’ottima riuscita del pellegrinaggio della reliquia nel Sulcis Iglesiente in tanti hanno collaborato, rievocando il profondo legame sempre esistito tra papa Giovanni Paolo II ed i vari target di popolazione, a partire dai giovani sino al mondo del lavoro. «Carissimi lavoratori - disse Giovanni Paolo II a Monteponi -, io non mi stanco di ripetere a tutti, ai gruppi dirigenti e alle forze sociali, che il valore del lavoro umano non può essere ridotto a semplice processo di produzione o considerato soltanto in rapporto alla sua finalità economica. Concezioni di questo genere hanno creato, purtroppo, le premesse di grandi ingiustizie, con conseguenze assai negative nell’evoluzione morale e civile della società. Con tali impostazioni di fondo, infatti, si altera profondamente la vera nozione del lavoro, si priva il lavoratore delle prerogative sue proprie, si di- dell’uomo non si misura da quello che egli fa, dalla sua capacità di trasformazione e di elaborazione dei prodotti della terra, dalla quantità del suo profitto materiale, ma da quello che egli è. Mediante il lavoro, egli può realizzare se stesso come cristiano e, in un certo senso, essere più cristiano. Ciò diventa possibile quando l’uomo, dando al lavoro il significato che esso ha agli occhi di Dio, si lascia gui- aprile scorso - che il fenomeno della disoccupazione colpisce oggi in percentuali crescenti quasi tutti i Paesi della società più industrializzata. Ma costituisce motivo di grande dolore e preoccupazione constatare, scorrendo le statistiche, che la Sardegna risulta essere una delle aree più colpite. Senza dubbio, il fenomeno può essere risolto in maniera soddisfacente solo con una giusta e razionale zare la coordinazione, perché la piaga diffusa della disoccupazione venga efficacemente affrontata, in tempi brevi ridotta, e via via definitivamente eliminata». Ma, da quel 1985, il buio delle gallerie chiuse è diventato un’ombra su tutti gli ambiti produttivi ed il sipario è calato su troppi settori, anche del secondario e del terziario. A maggior ragione, come auspi- Un momento di una delle cerimonie religiose a Iglesias. Una delle cerimonie svoltesi a Carbonia, nella parrocchia dell’Addolorata. storce la verità stessa dell’uomo, che resta umiliato nella sua dignità più profonda. La persona umana non si esaurisce nella realtà temporale, tanto meno si esaurisce nel suo lavoro. Ma sappiamo pure che, mediante il lavoro, l’uomo, quando è posto nella sua giusta prospettiva di protagonista del mondo in cui opera, può realizzare se stesso come uomo e anzi, in un certo senso, diventare più uomo. La dignità coordinazione di iniziative nell’ambito della comunità nazionale e anche col ricorso a trattati e accordi di collaborazione internazionale.» Seguì l’appello di Giovanni Paolo II a tutte le autorità nazionali e regionali, a tutte le forze politiche e sociali che hanno a cuore il vero bene dell’uomo, «perché - disse il Papa ad Iglesias -, con impegno prioritario, moltiplichino i loro sforzi allo scopo di suscitare iniziative, di razionaliz- dare dalla fede, dalla speranza e dalla carità. Tuttavia, mentre il mio sguardo si posa su vari settori di questa vostra assemblea, il pensiero non può fare a meno di correre verso un altro scenario, che tanto rattrista il cuore di tutti noi: è lo spettacolo di una massa di giovani di quest’Isola tenace e laboriosa i quali, per mancanza di lavoro, sono costretti ad incrociare le braccia. Si sa - sottolineò il pontefice, canonizzato il 27 cò Giovanni Paolo II, le organizzazioni ecclesiali, ad ogni livello, sono chiamate ad offrire, sempre più e sempre meglio, la loro piena collaborazione per contribuire a risollevare le sorti del territorio. Momento di particolare intensità, nella chiesa di Serra Perdosa, è stato l’incontro della comunità con gli ammalati, riuniti dinanzi alla reliquia di Giovanni Paolo II per la recita del rosario, come per condividere con quel vescovo vestito di bianco il senso della croce, da lui utilizzata come insostituibile ossigeno del suo ministero di successore di Pietro, ricordando a tutti, anche tramite la frase incisa nella croce simbolo delle Giornate mondiali della Gioventù (che giunse sino ad Iglesias negli anni del ministero episcopale di Arrigo Miglio), che “solo in Cristo morto e risorto c'è salvezza e redenzione”. è stato poi il pastore della chiesa particolare di Iglesias, Giovanni Paolo Zedda, a presiedere la concelebrazione liturgica, ricordando, nell’omelia, il particolare rapporto che legava Karol Wojtyla alla popolazione del Sulcis Iglesiente, e l’importanza della famiglia, uno dei cardini del suo lungo pontificato e centro della dottrina sociale della Chiesa, da lui servita senza calcoli e senza riserve. In tarda serata, una fiaccolata ha chiuso l’intensa giornata nella parrocchia di San Pio X, da dove, la mattina seguente, la reliquia è partita verso la parrocchia della Beata Vergine Addolorata a Carbonia, con altrettanti appuntamenti traboccanti di devozione e commozione. Iglesias, quindi, oggi più che mai può vantare il raro privilegio di essere stata città scelta come meta del pellegrinaggio di un papa, poi iscritto nell’albo dei Santi: nel pozzo di Monteponi, adiacente la chiesa, solo una piccola targa ricorda quell’evento di Grazia, i cui messaggi sottolineano la costante attualità del Vangelo, annunciato e testimoniato da Giovanni Paolo II con un’esemplare coerenza di vita. Gianluigi Sulas Gli assessorati dell’Artigianato e della Programmazione hanno prorogato al 31/10 il termine di presentazione delle domande Ancora quattro mesi per poter accedere ai contributi delle leggi 949 e 240 è stato prorogato sino al 31 ottobre prossimo il termine di presentazione delle domande per i contributi in favore delle imprese artigiane previsti dalle leggi 949 del 1952 e 240 del 1981, negli ultimi anni due degli strumenti finanziari più efficaci e utili a rivitalizzare il settore. Si tratta di contributi, riservati alle imprese artigiane che hanno stipu- lato contratti con società di locazione finanziaria o di finanziamento con istituti di credito, destinati alla riduzione dei canoni periodici o delle rate bancarie per progetti d’investimento o acquisto scorte. Inoltre, nel casi previsti dalla legge 949/1952 le imprese hanno la possibilità di chiedere ed ottenere dei contributi aggiuntivi in conto capitale finalizzati a stimolare gli in- vestimenti. Il termine per la presentazione delle domande scadeva originariamente il 30 giugno. Ora gli artigiani interessati alle agevolazioni avranno a disposizione altri 4 mesi per presentare le loro richieste, tramite i soggetti autorizzati (banche, società di locazione finanziaria e associazioni artigiane), alla sede cagliaritana di Banca Artigiancassa, ente incaricato per la gestione dell’intervento. «La proroga - spiega l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi - è frutto della concertazione tra Artigiancassa e gli assessorati regionali, dell’Artigianato e della Programmazione, concordi nel venire incontro alle richieste provenienti dal comparto artigiano: la decisione, insieme allo snellimento dell’iter procedurale, sono significativi esempi di come s’intende sostenere concretamente le imprese facilitando l’accesso al credito e stimolando la propensione agli investimenti, con la riduzione degli oneri connessi. Consideriamo - aggiunge l’assessore Morandi - le due leggi gli strumenti più utili e vantaggiosi di accesso al credito e un’eccellente opportunità di svi- luppo e investimento, in un periodo di grave difficoltà per il settore.» Gli ottimi riscontri avuti dalle due leggi regionali, oltre che nell’apprezzamento e nelle sollecitazioni degli artigiani, sono anche nei numeri: nel 2013, infatti, sono state validate circa 400 richieste di contributo che hanno dato respiro al settore. IL NUMERO 271 3-14:IL NUMERO 181 3/10 29/06/14 21.03 Pagina 1 14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 Alessandro Cuccu, direttore artistico del Festival, nonché noto cronista, racconta le origini e i contenuti della manifestazione Al via il prossimo 27 luglio l’Antas Music Festival Aprirà il programma l’esibizione de “I Fiati del Conservatorio di Cagliari”, cui seguirà, il 1° agosto, un duo di chitarre classiche. « Antas Music Festival nasce nell’estate del 2013, sull’onda del successo riscosso l’anno precedente dal ReciCinzia Crobu. tal per pianoforte e trio di corni, sempre da me ideato», racconta Alessandro Cuccu, giovane cronista, ideatore e direttore artistico della manifestazione che avrà inizio il 27 luglio presso il tempio di Antas, e sarà articolata in tre appuntamenti. «Mosso dalla passione per la musica e dall’amore per il Sulcis e per il mio paese natale, Fluminimaggiore, con il supporto dell’associazione di volontariato fluminese O.D.V Muntangia, presieduta da Giuseppe Podda, ho deciso di unire tutti gli eventi in programma al Tempio di Antas sotto un unico nome, quello appunto di Antas Music Festival, così da dare un impronta duratura nel tempo, alla manifestazione musico-teatrale giunta alla seconda edizione.» «In un periodo di crisi, dove sia i governi che le amministrazioni locali sono costrette a tagliare i fondi alla cultura - aggiunge Alessandro Cuccu ho voluto creare una controtendenza: valorizzare il territorio ed invitare le persone a non dimenticarsi mai della sua importanza e, tantomeno, dei talenti che lo abitano. Ho iniziato più di 10 anni fa a studiare musica, avendo l’opportunità di conoscere molte realtà culturali e, soprattutto, musicali - sia in Italia che all’estero - ed il mio sogno è sempre stato quello di portare le mie conoscenze e la mia esperienza a casa, in Sardegna: diciamo pure una sorta di debito di gratitudine nei suoi confronti.» Il tempio di Antas, sito punico-romano dedicato all’adorazione del dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai (Sid Addir per i cartaginesi), è situato ad una decina di chilometri circa a sud del paese di Fluminimaggiore, in una zona in cui stanziarono cartaginesi e romani, attirati dagli abbondanti giacimenti di piombo e ferro presenti nel territorio e sarà palcoscenico naturale della manifestazione, non necessitando dell’ausilio di grandi strutture. «Qualche decennio fa esisteva la manifestazione Notti ad Antas che, purtroppo, si è interrotta con il tempo. Ho voluto riproporre quella magia che mi raccontavano, dei concerti ai piedi del Tempio e, quando c’è stata la possibilità di mettere a disposizione le mie capacità, non ho esitato a farlo. Credo che non esista modo migliore di far conoscere il proprio territorio e le proprie tradizioni, se non attraverso la musica, il teatro, la cultura, e tutte le forme d’arte in genere.» Il festival avrà inizio il 27 luglio con l’esibizione de “I Fiati del Conservatorio di Cagliari” diretti dal M° Giuseppe Falco, docente di musica da camera presso il Conservatorio di Cagliari, un curriculum orchestrale di tutto rispetto, all’interno del quale spicca la sua permanenza per svariati anni, come primo Oboe, nell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Verranno eseguite musiche del repertorio cameristico appartenenti al classicismo di Mozart come la Serenata Kv375, ma non solo; La Petite Simphonie di Charles Gounod e le Sept Dances di Jean Françaix completeranno la serata che vedrà in scena un folto numero di musicisti di alto livello, tra i migliori elementi del Conservatorio di Cagliari: Silvia Spiga, Eleonora Tripiciano e Ji Young Lee al Flauto, Lorenzo Baldoni e Umberto Galante al Clarinetto, Lia Scalas e Sara Alagna all’Oboe, Sebastiano Italia e Sonia Vargiu al Fagotto e, infine, Alessandro Cossu e Alessandro Cuccu al Corno. Il primo agosto sarà - invece - la volta degli strumenti a corda con il duo di chitarra classica, formato da Andrea Puxeddu e Rossano Alba. Duo nato vo di uno spazio scenico definito, evoca Maria, la madre di Cristo. Alle domande prevedibili del “coro” risponde la madre delle madri, donna fra le donne. Nel testo di Testori la parola diventa vera drammaturgia “sacra” che risuona come provocazione, chiama l’uomo e ne fa il testimone, il custode del suo destino. «L’attrice che interpreta Maria veste come le contadine, le donne di casa di una volta, le donne del popolo, e viene a comunicarci il suo dolore di madre ma anche la meraviglia di essere stata ingravidata da Dio. Il coro, ansioso di conoscere il mistero dei misteri, ingenuo e incalzante nelle sue domande, chiede pubblicamente a Maria una salvezza che sia di tutti e aiuti a comprendere uno dei più affascinanti enigmi della cristianità: Maria, vergine e madre, corpo sensuale che dona la vita e corpo spirituale che accoglie il figlio di Dio, si staglia luminosa, pudica e silenziosa sullo sfondo della vita di Cristo, icona di accettazione, amore e fede e nello stesso tem- Il Tempio di Antas, dal 27 luglio al 10 agosto, ospiterà “L’Antas Music Festival”. circa 3 anni fa dalla voglia di sperimentare nuove sonorità, userà le varie tipologie di chitarra su arrangiamenti scritti appositamente per esse, tutto ciò arricchito dalla varietà dei generi e dalle differenze stilistiche personali. Il programma spazierà dall’esecuzione solistica di celebri brani come il Prelude n° 1 di H. Villa Lobos, Tango en Skay di Roland Dyens, eseguiti da Rossano Alba, al Vals n° 3 di Augustin Barrios, Parazula di Celso Machado, eseguiti da Andrea Puxeddu. L’ultima parte della serata vedrà nuovamente i musicisti in duo, ad eseguire celebri pezzi come Libertango di Astor Piazzolla, il Preludio e Fuga VI di Castelnuovo Tedesco, ed altri. Il 10 agosto - terza ed ultima serata - si darà spazio al teatro e andrà in scena la compagnia teatrale cagliaritana “Il Crogiuolo”, che ritorna sul Palcoscenico dell’Antas Music Festival, per il secondo anno consecutivo. “Interrogatorio a Maria” Di Giovanni Testori è il titolo dello spettacolo proposto. Si allegano la trama e le note di regia, come da comunicato. Un coro, in un teatro spoglio e pri- po simbolo eterno della femminilità e della maternità, simbolo di tutte le donne che in tutti i tempi amano, sperano, soffrono come lei fece.» Tutti i volti di Maria incarnano quindi i volti di ogni donna che decide di abbandonare la solitudine del sospetto, l’isolamento dell’estraneità e la paura dell’altro per dedicarsi alla condivisione, all’amicizia, alla comunione e all’accoglienza, in un inno alla generosità che è anche inno al recupero della femminilità intesa come fonte di vita e di apertura al mondo dello spirito (Giovanni Testori). Regia a cura di Marco Parodi de La Fabbrica Illuminata e Maria Rita Atzeri de Il Crogiuolo; il Coro: Annalisa Mameli, Anna Brotzu, Alessandro Licciardi, Alessandra Ruggeri (allievi de La Fabbrica Illuminata); Dino e Giorgio Pinna, Franco Siddi e Rosalba Piras (Cooperativa Teatro Olata). (Info: https://www. facebook.com/pages/Antas-MusicFestival/328535237279748?ref_type =bookmark https://www.facebook. com/events/801499376527022/?ref_ newsfeed_story_type=regular ). Cinzia Crobu Cortojanas e Arci hanno organizzato il dibattito “Diverso da chi?” Omofobia e omogenitorialità L del tempo stiamo proponendo (e abbiamo già proposto in passato) varie tematiche.» «è evidente che vi sia, soprattutto nelle piccole comunità, una voglia di partecipare attivamente a un confronto e una discussione su tematiche importanti quali sono quelle relative ai cambiamenti che stanno investendo la nostra struttura sociale. ’associazione culturale Cortojanas e l’Associazione ARCI la Gabbianella Fortunata di Carbonia hanno organizzato il 28 maggio scorso a Cortoghiana, presso la Sala Circoscrizionale, un dibattito in cui si è parlato di omofobia, omogenitorialità, omosessualità, bisessualità e famiglie allargate. Il dibattito, che ha visto la partecipazione di alcuni rappresentanti dell’Arc (Associazione Culturale Gay Lesbica Bisessuale Transgender Cagliari) delle Famiglie Arcobaleno, del Centro provinciale per la Cultura della Nonviolenza, è stato arricchito dalla proiezione del film-documentario “Due volte genitori” di Claudio Cipelletti, sul rapporto tra famiglie di origine tradizionali e figli omosessuali. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, è compresa nel cartellone di Queeresima: la manifestazione promossa da Arc che, attraverso un percorso lungo quaranta giorni fatto di riflessioni, incontri, approfondimenti, visioni e conoscenze, ha scandito un mese e mezzo di attività, dalla giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia (17 maggio) fino al Pride sardo che quest’anno si è svolto ad Alghero il 28 di giugno. L’associazione Cortojanas ha dichiarato grande soddisfazione per la riuscita dell’evento: «Non ci aspettavamo una risposta così decisa su questo tema in un piccolo centro come Cortoghiana, ci fa pensare che la gente abbia bisogno di informarsi su argomenti cosi delicati e nel corso “La Gabbianella Fortunata”. Il film “Due volte genitori” è stato prodotto da AGEDO ONLUS con il finanziamento della Commissione Europea, progetto Daphne II “FamilMatters” Interventi: Associazione ARCI - associazione culturale e di volontariato, nata il 1º dicembre del 2002 a Cagliari, che difende e promuove i diritti della co- Un momento del dibattito svoltosi a Cortoghiana. Riteniamo che anche da esperienze e occasioni simili possano nascere e concretizzarsi nuove consapevolezze relativamente al tema dell’estensione di diritti e tutele anche nei confronti di quelle famiglie e di quelle relazioni affettive non comprese nel novero dei rapporti “tradizionali» dichiara, invece, l’associazione Arci munità G.L.B.T. (gay, lesbica, bisessuale, transgender) e combatte ogni forma di discriminazione delle persone omosessuali e transessuali - Famiglie Arcobaleno/Centro per la Cultura della Nonviolenza (presente la psicologa Maria Mameli) www.duevoltegenitori.com C.C. Giancarlo Giannini inaugurerà il Festival “Notte dei poeti” Sogno di una notte di mezza estate L ’11 luglio alle ore 20.00, al Teatro Romano di Nora, andrà in scena “Sogno di una notte di mezza estate”. Giancarlo Giannini darà voce ai personaggi del bardo sulle note del pianoforte di Giovanni Bellucci, in un raffinato gioco di accostamenti tra poesia e musica, tra la crudele bellezza e profondità del teatro elisabettiano e il Romanticismo di Beethoven, Mendelssohn, Liszt e Chopin, le partiture rinascimentali di Byrd, i virtuosismi di Alkan e le citazioni di Rossini e Busoni. «La Notte dei Poeti è un festival che dà prestigio ed è integrato nel territorio di Pula - ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco di Pula, Carla Medau -. Gli spettacoli iniziano alle 20.00 per sfruttare la luce del tramonto su questo scenario incantato, lo scenario di Nora. La cultura è sempre stata presente nella nostra stagione turistica e credo che porterà una particolare attenzione verso il nostro territorio, specie per l’anteprima nazionale prevista quest’anno». Il cartellone del XXXII Festival “La Notte dei Poeti” (CeDac) comprende 5 spettacoli - dall’11 al 25 luglio al Teatro Romano di Nora. Sogno di una notte di mezza estate - con Giancarlo Giannini e Giovanni Bellucci al pianoforte (nel se- gno di Shakespeare); Il tempo dalla mia parte - di e con Mohamed Ba, con Marco Ravasio al violoncello Tango Bar 2014 - spettacolo di tango argentino con Los Hermanos Machana “Hanno tutti ragione” - dal romanzo di Paolo Sorrentino, con Iaia Forte nel ruolo di Tony Pagoda Modigliani et ses femmes - drammaturgia e regia di Angelo Longoni, con Marco Bocci in anteprima nazionale. Bus a disposizione da Piazza Roma alle ore 17.40 - Per info e prenotazioni: 3281719747. C.C. Nell’ambito della rassegna “12x12”, la saletta del Portico ha ospitato le personali di due giovani artiste sulcitane Le nuove sfaccettature dell’arte di Valeria Finazzi e Sara Spano A rte in scena ancora una volta, presso la saletta del Portico, in Piazza Roma a Carbonia che, nell’ambito della rassegna 12x12 ha aperto le porte alla giovane Valeria Finazzi dal 24 al 30 maggio. La personale intitolata “Eros e Logos” ha dato modo all’artista di «mostrarsi integralmente, senza velarsi di timori in quanto, essendo la prima personale a Carbonia, contestualmente al fatto di aver fatto parte dell’evento 12x12, l’ha stimolata ad osare ed essere se stessa come individuo». Creativa e coinvolgente, lascia trasparire dalle sue opere una carica di sensualità come aspetto più profondo dell’universo femminile. Volti, quelli da lei rappresentati, che comunicano attraverso sguardi intensi, la voglia di farsi comprendere nel profondo dell’anima. Corpi sinuosi, adagiati elegantemente, come a sottolineare la delicatezza della figura femminile, tracciata da una mano che sembra averne studiato i tratti più nascosti. Diplomata al Liceo Artistico U. Boccioni di Milano e con un diploma di decorazione, conseguito presso l’Accademia di Belle Arti di Mi- sta sperimentatrice di differenti linguaggi dell’arte: disegno, pittura, vetro fusione, installazione, scenografia e performance con il body painting. Un che con la personale “Visioniastratte”, dal 7 al 13 giugno, ha offerto un ampio spaccato della sua produzione artistica. no numerose tele dipinte a olio, sempre frutto di nuove sperimentazioni. Diplomata al Liceo Artistico, ha proseguito il suo percorso di studi pres- Alcune opere presentate da Valeria Finazzi. I lavori della giovane designer Sara Spano. lano Brera, decide, nel 2006, di trasferirsi in Sardegna, dove attualmente vive e lavora. La sua spiccata volontà ed il suo forte senso a mettersi continuamente in gioco, fanno di lei un’arti- Sara Spano è una giovane designer che, fin da bambina, ha disegnato seguendo una spinta innata, che “da grande” l’ha portata a tessere un forte legame tra arte e moda da cui scaturisco- talento sempre in crescita, il suo, che colora le strade dell’arte tracciando le magiche linee della femminilità. Dopo “Eros e Logos” di Valeria Finazzi, è stata la volta di Sara Spano so l’Istituto di Moda Burgo di Milano. Il suo stile, inizialmente figurativo, si modifica puntando verso l’astrazione geometrica che l’artista mostra attraverso “Visioniastratte”, sua settima esposizione. Nella sua mostra le tele esposte evidenziano una serie di segni tracciati in un modo squisitamente personale. «I miei - dice Sara Spano - sono segni che, caratterizzati da linee che si muovono, si bloccano, si ripetono, vogliono “infrangere” quei muri, pregiudizi e ignoranza di una società da cui si ha voglia di evadere, per immergere la propria anima nell’amore». Ogni sua tela sembra suggerire un racconto, che l’autrice lascia modo di completare a chi decide di viaggiare nel mondo dell’arte, lasciandosi andare a quelle magiche visioni introspettive, proprie di ognuno, poiché frutto di percorsi emozionali differenti. Ma i percorsi dell’arte proseguono, non perdete quindi i prossimi appuntamenti, dove ci saranno ancora interessanti opere di altri artisti, da ammirare con uno sguardo puntato sempre verso nuovi orizzonti, tracciati da segni e colori capaci di farci evadere magicamente dal quotidiano. Nadia Pische IL NUMERO 271 2-15:IL NUMERO 181 2/11 29/06/14 21.44 Pagina 2 15 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 CANALE 40 IN ONDA IL FUTURO Tel. 0781 672155 [email protected] Dopo tre anni e cinque vittorie consecutive, si è interrotto il dominio del Carbonia nella Coppa Santa Barbara-Trofeo Aldo Carboni L’ASD Selargius ha conquistato la 51ª Coppa Superate l’ASD Atletico Narcao (5 a 1) e l’ASD Mineraria (3 a 2 d.t.s.), nella finalissima ha travolto l’ASD Oristanese per 3 a 0. I l Selargius ha vinto la fase regionale della 51ª Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni. Nella finalissima, disputata ieri pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, la squadra di Pierpaolo Piras ha superato l’Oristanese per 3 a 0, con reti di Francesco Porru al 28’ del primo tempo, Riccardo Marongiu e Mattia Cossu rispettivamente al 13’ ed al 22’ del secondo tempo. Al termine della partita sono state effettuate le premiazioni delle due squadre finaliste e di Manuele Porru, centrocampista dell’Oristanese, premiato quale miglior giocatore della finale. Le formazioni scese in campo al Comunale “Carlo Zoboli”. ASD Selargius: Ambu, Lintas, Mura Alessio, Squicciarini, Mura Alessandro, Piras, Marongiu, Cossu, Pilloni, Muta Mattia. A disposizione: Matacena, Porru Francesco, Sanna, Puddu, Piludu, Basciu e Pascale. All. Pierpaolo Piras. ASD Oristanese: Rimawi, Panetto, Atzori Nicola, Sarais, Campus, Girat, Contu, Solinas, Calegari, Porru Manuele, Carta. A disposizione: Atzori Alessandro e Coni. All. Federico Trudu. Arbitro: Mattia Tidu. Assistenti: Maurizio Meloni e Francesco Secchi. Reti: 28’ p.t. Porru Francesco, 13’ s.t. Marongiu, 22’ s.t. Cossu. Alla fase regionale hanno partecipato otto squadre. Nelle partite dei quarti di finale, disputate a Giba, Narcao e Carbonia, si sono registrati Don Bosco Carbonia 1 a 2. La vittoria della Don Bosco sul Carbonia è stata la grande sorpresa dei quarti di finale. Il Carbonia veniva da cinque vittorie consecutive, tre ottenute nella fase locale e due nella fase regionale. Selargius e Oristanese, finaliste della 51ª Coppa Santa Barbara-Trofeo Aldo Carboni. i seguenti risultati: ASD Mineraria Carbonia - ASD Teleco Cagliari 2 a 1 dopo i tempi supplementari (i tempi regolamentari si erano conclusi sull’1 a 1); ASD Marco Cullurgioni Giba - ASD Oristanese 1 a 2; ASD Atletico Narcao -ASD Selargius 1 a 5; ASD Carbonia - Pol. Nelle semifinali, disputate al Comunale “Carlo Zoboli”, l’ASD Selargius ha superato l’ASD Mineraria Carbonia per 3 a 2 ai tempi supplementari (2 a 2) e l’ASD Oristanese ha avuto la meglio di misura sulla Pol. Don Bosco Carbonia per 1 a 0. Giampaolo Cirronis La squadra di Mascia e Battistetti ha conquistato il titolo regionale Il Volley Don Orione campione Under 13 L ’ASD Scuola Volley Don Orione di Carbonia ha conquistato il titolo di campione regionale Under 13 femminile 2013-2014. L’Orione ha iniziato la sua cavalcata vincente imponendosi in tutte le partite del girone A della fase provinciale di Cagliari, contro Volley Project Carbonia (3 a 0), Solky Sant’Antioco (2 a 1), Pallavolo Giba (3 a 0) e Santadi ’86 (3 a 0). In semifinale ha incontrato l’Airone Settimo San Pietro, vincendo sia in casa sia in trasferta per 3-0 e il 1° giugno si è ritrovata a Serramanna per giocarsi il titolo provinciale di Cagliari 2013-2014 con la Pallavolo Villacidro e la Pallavolo Quartu. Queste i risultati delle tre partite: Orione - Pallavolo Villacidro 2-1 Pallavolo Quartu - Pallavolo Villacidro 3-0 Orione - Pallavolo Quartu 2-1. Con questi risultati l’Orione ha conquistato il titolo provinciale e si è qualificata per il girone finale, il 15 giugno ad Oristano, con le squadre che si sono imposte nelle altre pro- vince: Ariete Oristano, Pallavolo Nuoro e Pallavolo Porto Torres. Nelle semifinali l’Orione ha battuto l’Ariete Oristano per 2 set a 1 e la Pallavolo Porto Torres la Pallavolo Nuoro, sempre per 2 a 1. Nella finale per il 3° e 4° posto, disputato, in quanto ininfluente per il risultato finale). Questa la rosa dell’ASD Scuola Volley Don Orione Carbonia: coach: Silvano Mascia e Giancarlo Battistetti; atlete: Valeria Curreli (capitano), L’ASD Scuola Volley Don Orione di Carbonia campione regionale Under 13 femminile. l’Ariete Oristano ha superato 2 a 1 la Pallavolo Nuoro, mentre nella finalissima l’ASD Scuola Volley Don Orione ha avuto la meglio nettamente sulla Pallavolo Porto Torres per 2 set a 0 (il terzo set non è stato Marika Espa Perinu, Fatima Piras, Beatrice Trudu, Carla Maietta, Giulia Puggioni, Michela Aru, Sara Mura, Sara Marongiu, Alessia Frau, Giorgia Cadeddu, Giorgia Flore, Marta Pispisa e Gaia Angioni. Successo per la gara organizzata dalla S.C. Monteponi Conclusi i lavori di messa in sicurezza del muro dello stadio F S A Cipolletta e Vaccaroni il Giro delle Miniere rancesco Cipolletta e l’ex olimpionica di scherma Dorina Vaccaroni hanno vinto il Giro delle Miniere, conclusosi a Portoscuso con la vittoria di tappa di Emanuele Marianeschi. Anche quest’anno la manifestazione organizzata dalla SC Monteponi si è confermata di grande spessore, riuscendo a portare tante persone e “cicloturisti” dal continente e che ogni anno tornano e rimangono rapiti dalle bellezze paesaggistiche del Sud-Ovest della Sardegna. Questo è stato il principale leitmotiv che ha contraddistinto l’ultima giornata di corsa a Portoscuso (borgo in riva al mare dedito alla pesca del tonno e alla raccolta dei coralli) con il Circuito dei Nuraghi, sulla distanza di 68 chilometri, in cui gli oltre 50 ciclo-master rimasti alla partenza hanno reso onore a un format di gara apprezzabile sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Lungo il nervoso circuito finale con la scalata al gran premio della montagna di Terras Collu. Esaurita la breve fuga di Giulio Cappelli (M3, Ciclistica Senese) e Gianluca Pirroni (M1, SC Monteponi) al secondo passaggio a Terras Collu, tutte le attenzioni erano rivolte sul continuo marcamento tra Cipolletta e Baldini che si sono annullati a vicenda. Ne ha approfittato il terzo in classifica Emanuele Marianeschi (M1, Ciclistica Senese) che, su un percorso a lui più congeniale, è salito in cattedra conquistando il traguardo in perfetta solitudine con 1’20” di vantaggio sui più immediati inseguitori capitanati da Alessio Cancedda (élite sport, SC Monteponi), Andrea Ciacci (M3, Ciclistica Senese) e Carlo Ritota (M6, Faga Gioielli Racing Team). Nel finale Cipolletta è riuscito a controllare la corsa quel tanto che bastava per aggiudicarsi la sospirata vittoria finale proprio su Marianeschi che scavalcava in generale il campione del mondo master Baldini a due punti dal leader. Nel gruppo ha pedalato la testimonial del Giro delle Miniere 2014 Dorina Vaccaroni (prima delle master donna 2 davanti alla master donna 1 Michela Evaristo della Technobike): incurante del caldo e delle ultime salite di giornata, l’ex olimpionica del fioretto di Barcellona 1992 ha chiuso la bellissima esperienza in Sardegna con il sorriso sulle labbra, onorando la maglia di leader e della società di casa presieduta dall’instancabile Luigi Mascia che è stato l’artefice di questo splendido legame di amicizia. in volata.» «Ho puntato maggiormente alla vittoria di quest’ultima frazione - ha dichiarato Emanuele Marianeschi, di Marsciano (Perugia), campione italiano ciclomaster nel 2008 - e non alla classifica generale perché nella prima giornata ho pagato il troppo caldo e ho compromesso tut-to il Giro delle Miniere. La mia squadra è stata fantastica ed ha fatto l’impossibile per farmi vincere. In Sardegna è terminata la prima parte della stagione ed ora è finalmente arrivato il momento di staccare e pensare al matrimonio con la mia futura moglie Alessandra.» Il Monteponi si prepara a ritrovare i rossoblù i sono conclusi, a Iglesias, i lavori di messa in sicurezza del muro dello stadio Monteponi, con la conseguente riapertura di viale Frà Ignazio. «I lavori - commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Barbara Mele - hanno richiesto circa due mesi per la loro realizzazione, compreso il tempo necessario per lo studio dell’intervento, ed hanno riguardato la realizzazione di un secondo muro interno in calcestruzzo armato, il ripristino degli scoli ed il consolidamento del muro esterno, per un investimento totale di 129.000 euro.» I lavori di ristrutturazione dello stadio continuano e interesseranno anche il terreno di gioco che verrà realizzato in erba sintetica di ultima Lo stadio Monteponi di Iglesias. generazione. In questo modo, lo stadio si prepara a ritrovare la squadra rossoblù di Vittorio Corsini, ritornata trionfalmente nel campionato di Promozione regionale. Gemellaggio tra la Pol. Girasole Carbonia e la ASD Fai Sport Udine Lo sport esalta l’amicizia senza confini S Il gruppo impegnato sulla salita di Terras Collu. «Un grazie di cuore all’impeccabile organizzazione e all’ospitalità della Società Ciclistica Monteponi - ha commentato un raggiante Francesco Cipolletta -. Ho voglia di ritornare in Sardegna dove i nostri atleti hanno potuto godere e apprezzare i magnifici tesori del Sulcis. La gara si è messa subito bene perché ho aspettato la prima salita dove ho cercato di forzare il ritmo. Al secondo passaggio ho fatto un altro forcing dove mi è rimasto attaccato solo Baldini con il quale siamo arrivati Il master 1 Marianeschi, l’élite sport Cancedda, il master 5 Baldini, il master 2 Cipolletta, il master 6 Ritota, il master 4 Desideri, la master donna 1 Evaristo e la master donna 2 Vaccaroni, in evidenza nei quartieri alti della classifica, sono i leader delle proprie categorie di appartenenza senza dimenticare anche Alessandro Taras tra i master junior (SC Monteponi), Mauro Barbieri tra i master 7 (Ciclistica Senese) e Nicolò Mu tra i master 8 (Cycling Team Gallura). i è svolta il 4 giugno scorso, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, la cerimonia di gemellaggio tra la Polisportiva Girasole e la ASD Fai Sport di Udine. «In virtù dei valori di amicizia e di affetto che contraddistinguono gli atleti paralimpici del Girasole e gli atleti paralimpici della Fai Sport si legge nell’attestato sottoscritto dai due presidenti - oggi, mercoledì 4 giugno 2014, alla presenza del sindaco, Giuseppe Casti e delle autorità cittadine, del presidente Enzo De Nardis e del presidente Giorgio Zanmarchi, si ufficializza presso la sala consiliare del comune di Carbonia il gemellaggio tra le due associazioni.» Erano presenti alla cerimonia le delegazioni di atleti delle due società. Il sindaco di Carbonia ha sotto- lineato l’importanza del lavoro sportivo e sociale svolto dalle due so- del Palazzetto dello sport di Via delle Cernitrici, al quale hanno parte- Un momento della cerimonia di gemellaggio. cietà, con un particolare riferimento al recente campionato italiano di calcio a cinque svoltosi sul parquet cipato con grande entusiasmo atleti di dodici società, provenienti da sette regioni italiane. IL NUMERO 271 1-16:IL NUMERO 181 4/9 29/06/14 21.09 Pagina 1 16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 271 • 30 Giugno 2014 MACELLERIA Rosticceria - Polleria da Fabrizio Esclusivamente carni sarde Carni rosse e bianche - Prodotti pronto cuoci Piatti pronti (arrosti) su prenotazione Consegne a domicilio in tutto il Sulcis Aperto 7 giorni su 7 (la domenica solo al mattino) Via Bellini, 14 - Carbonia - Tel. 0781 1884515