RETE DI LOCALI IN DIVERSE REGIONI italiane

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RETE DI LOCALI IN DIVERSE REGIONI italiane
Pagina a cura di StudioNews – [email protected] – Grafica: Milano Graphic Studio Srl
Sono ancora troppi i vincoli e i passaggi per l’accesso ai nuovi farmaci
Ma c’è tutto il tempo per cambiare e migliorare il tuo stile di vita!
Innovazione farmacologica: Fumi? Bevi? Sei ansioso?
in Italia si vive di più e meglio «Allora sei già a rischio!»
Corso promosso da ‘la Sapienza’ di Roma con il supporto della Fondazione MSD
2800 studenti nella regione Lazio coinvolti nello studio ‘Alcol e giovani’
DI PIERLUIGI MONTEBELLI
DI MARTINA BOSSI
M
limentazione ipercalorica,
ricca in grassi e povera in
fibre, uso inadeguato di bevande alcoliche sia per
quanto riguarda la quantità di etanolo che la modalità di assunzione:
così stanno ‘peggiorando’ le abitudini
degli adolescenti in Italia negli ultimi
decenni. Lo confermano i dati dello
studio ‘Alcol e giovani’ sull’impatto
dell’alcol negli adolescenti nella regione Lazio voluto dalla Fondazione
Italiana Ricerca in Epatologia (FIRE
– Onlus) che ha visto coinvolto un
campione di 2800 ragazzi iscritti ai
Licei di Roma, Frosinone e Latina di
età compresa tra i 14 ed i 19 anni. Il
progetto è stato reso possibile grazie
al contributo della Fondazione Roma, da sempre attiva nel settore della
Sanità e della ricerca scientifica su
più linee di intervento, dalla ricerca
in campo medico a quella in ambito
socio-economico. «La Fondazione
Roma - ha dichiarato il Presidente
Emmanuele Francesco Maria Emanuele - ormai da anni supporta “casi
di eccellenza” nei principali settori
in cui essa è tradizionalmente operativa, per cercare di dare risposte
più efficaci alle complesse e crescenti
problematiche che investono la società contemporanea. Nello specifico, fin da subito, abbiamo deciso di
sostenere questo studio sugli adolescenti della Regione Lazio, vista la
priorità della tematica, che lo rende
unico nel suo genere. Abbiamo il dovere di supportare i nostri giovani di
oggi, che saranno i nostri uomini del
domani, per orientarli verso il tempo
della maturità e della responsabilità,
ma anche per accompagnarli a vivere
olte malattie che fino a
poco tempo fa non davano scampo, oggi sono
patologie croniche con
le quali si può convivere a lungo: uno
straordinario successo ottenuto in
questi anni dalla ricerca e dall’innovazione farmacologica. E il futuro si
profila altrettanto incoraggiante: attualmente in tutto il mondo vi sono
oltre 7 mila nuovi farmaci in sviluppo
e, di questi, ben 1.813 sono destinati
al trattamento dei tumori. Oltre 900
i farmaci e vaccini biotech in sviluppo, con possibili benefici per più di
100 patologie. Ma in Italia, tra ostacoli
burocratici, ritardi amministrativi,
percorsi autorizzativi tortuosi, l’innovazione farmaceutica non ha vita
facile. . Il settore farmaceutico in Italia
rappresenta però un’eccellenza industriale come dimostra il record
mondiale di crescita dell’export tra il
2010-2014 e offre un rilevante contributo alla Ricerca, nelle sue diverse fasi, con il 17,2% di partecipazione ai
protocolli di sperimentazione clinica
in ambito UE. Per conoscere sempre
più il valore di un settore altamente
tecnologico, innovativo e importante
per l’economia del Paese, aziende, ricercatori e pazienti hanno recentemente incontrato il mondo dell’informazione nel Corso di Formazione
Professionale Concetti e linguaggi
dell’innovazione farmacologica, promosso dal Master di comunicazione
scientifica della Sapienza ‘La Scienza
nella Pratica Giornalistica’, con il supporto della Fondazione MSD. Uno dei
nodi critici quando si parla di innovazione farmacologica è la complessità del processo che conduce alla
A
scoperta di nuove terapie: lo sviluppo
di una molecola che arriva al paziente comporta circa 10-15 anni di studi
e ricerche e un investimento pari a
oltre 2,5 miliardi di euro; solo una sostanza su 10 mila arriva al paziente e
solo 2 farmaci su 10 ammortizzano i
costi. La sfida della sostenibilità, secondo l’AIFA e le Associazioni, si può
vincere solo uscendo dall’ambito nazionale per guardare all’Europa: servono nuove strategie per definire criteri di autorizzazione, di prezzo e
rimborsabilità validi a livello europeo.
Ma occorre intervenire presto, perché
solo l’innovazione farmacologica può
dare risposte alle grandi sfide presenti
e future che devono essere vinte per
difendere la salute dei cittadini, come
ad esempio le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e le malattie rare.
«Soltanto negli Stati Uniti e in Europa
ogni anno si registrano circa 50 mila
morti a causa di un’infezione batterica multiresistente. Le ICA e le resi-
stenze sono un’emergenza mondiale
cui dobbiamo fare fronte anche in
Italia», afferma Claudio Viscoli, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università di Genova (DISSAL) e
IRCCS AOU San Martino-IST, Genova. Governi e Istituzioni devono intraprendere forti azioni incrociate per
contrastare questa drammatica e pericolosa emergenza sanitaria che se
non fermata, nel 2050 potrebbe provocare 10 milioni di vittime l’anno. E
il successo dipenderà dalle terapie
antibiotiche innovative. «Siamo orgogliosi di aver promosso questo incontro - ha concluso Goffredo Freddi,
Direttore della Fondazione MSD che rafforza la nostra partnership con
il Master ‘La Scienza nella Pratica
Giornalistica’ per una divulgazione
scientifica chiara, semplice, ma mai
banale: l’essenza del giornalismo inteso come strumento di democrazia,
di diffusione delle conoscenze e di
crescita culturale».
i momenti di divertimento e di tempo libero in modo sano e consapevole». Una parte fondamentale dello
Studio è stata riservata alla valutazione degli stili di vita, delle abitudini
alimentari e delle conoscenze nutrizionali, allo scopo di prevenire malattie croniche sempre più diffuse nei
Paesi industrializzati (obesità, diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore). «Il 60 % degli intervistati non è informato sulle proporzioni di cibo raccomandate (carboidrati, grassi, proteine) nella dieta,
non ha conoscenze adeguate sul
contenuto di grassi negli alimenti,
non sa indicare correttamente le proporzioni di frutta e verdura che è
consigliato consumare giornalmente
e poco al corrente sul ruolo della fibra e gli alimenti che la contengono».
«L’educazione alimentare è l’educazione alla salute - conferma Antonio
Gasbarrini, professore di Gastroenterologia dell’Università Cattolica di
Roma - L’alimentazione è uno dei fattori che più incide sullo sviluppo,
rendimento e produttività delle persone, nonché sulla loro qualità di vita
e sulle loro condizioni psico-fisiche».
Gasbarrini: «Preoccupa il binge drinking»
«I dati emersi dallo studio danno un quadro ben preciso della situazione dei nostri adolescenti - spiega Antonio Gasbarrini - lo stile di
vita è ad alto rischio, cattiva alimentazione da una parte e tendenza
a bere troppo e in maniera concentrata. Si sta verificando un drammatico incremento del ‘binge drinking’, vere e proprie ‘abbuffate alcoliche’ in un intervallo di tempo minimo, spesso un’unica serata,
con lo scopo di ottenere un’ubriacatura immediata nonché la perdita
di controllo. Dallo studio emerge come la modalità ‘binge drinking’
rappresenti un fattore di rischio importantissimo per lo sviluppo sia
di problemi alcol-correlati che di alcol-dipendenza. È vero che sono
ancora giovani, ma inculcare oggi nei nostri adolescenti un corretto
stile di vita, è la sicurezza che domani non sia un calvario verso una
vita di sofferenza e malattia». (M. BOS.)
NOTIZIE
Progetto NEXT-IN-CML per un nuovo test ematologico Assaggia, rete di locali in diverse regioni italiane
‘Predire’ le mutazioni genetiche aiuta a sconfiggere la leucemia mieloide cronica
Ricette tramandate di madre in figlia, che faranno tornare indietro con i ricordi
Presentato nei giorni scorsi a Bologna il Progetto NEXT-IN-CML dedicato all’identi-ficazione delle mutazioni genetiche e alla rilevazione delle farmacoresistenze nelle leucemie
Philadelphia positive, di cui la più
frequente è la Leucemia Mieloide
Cronica (LMC). Coordinato dal Laboratorio di Terapia Molecolare delle
Leucemie del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e
Sperimentale dell’Università di Bologna, NEXT-IN-CML è tra i primi
progetti di studio al mon-do con
l’ambizione di introdurre test ematologici all’avanguardia nella pratica
‘Assaggia’ amplia i confini e lancia il
suo innovativo concetto di gastronomia su tutto il territorio nazionale con
il progetto ‘Assaggia Italia’. Assaggia è
un’iniziativa inaugurata con successo
lo scorso anno con l’apertura del locale di Porto Rotondo, in Sardegna,
nella piazzetta della Vecchia Darsena,
con l’obiettivo di recuperare l’inestimabile patrimonio di antiche ricette,
riscoprire l’enologia del territorio e,
soprattutto, restituire il meritato prestigio al lavoro delle ‘cuciniere’, donne
di casa e cuoche genuine a cui è affidata la cucina di Assaggia per far rivivere con le loro mani un bagaglio
clinica dei nostri ospedali. Il progetto
di ricerca è sostenuto da un unrestricted educational grant di Ariad
Pharmaceuticals. Il progetto prevede
la costituzione di una rete dei 5 centri di riferimento in Italia – l’Università di Catania, l’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza e l’Università Federico II di Napoli, l’Azienda
Ospedalie-ro-Università di Orbassano (TO), coordinati dal Dipartimento di Medicina Specialistica,
Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna – che consentirà
ai pazienti affetti da queste patologie
di ricevere le migliori informazioni
sulla mutazione dei propri geni e
dunque poter agire in maniera mirata e tempestiva sul trattamento
farmacologico. (E. SER.)
secolare di cultura gastronomica di
cui sono esclusive custodi. Ora Assaggia allarga l’orizzonte per proporre
progressivamente in ogni regione italiana uno stile di ristorazione nuovo
e insieme profondamente radicato
nella tradizione. Il piano di espansio-
ne del progetto prevede nei prossimi
mesi l’apertura di Assaggia a Roma,
in Lombardia, Emilia Romagna e Triveneto con l’obiettivo di sbarcare a
breve anche oltre confine, in diversi
Paesi europei. Ad illustrare gli obiettivi di assaggia Italia saranno Leonardo Stabile, ideatore dell’iniziativa, lo
chef stellato Angelo Troiani, che racconterà come sono state riprese le
tradizioni culinarie dalle ‘nonne’ e
Mario Esposito, che curerà il programma di sviluppo commerciale
della rete Assaggia. Assaggia è su Twitter @Assaggia e su Facebook.com/assaggia www.assaggia.it. (F. MAR.)
Aiuti: «Il nostro meraviglioso sistema immunitario»
Il primo Premio giornalistico ‘SID-Diabete Ricerca’
L’ultima opera divulgativa del famoso immunologo su come conoscerlo e preservarlo
Dedicato alle tematiche relative a ricerca e innovazione nel campo del diabete
Un mosaico di storie di malati per raccontare l’esperienza clinica di un uomo, il professor Fernando Aiuti, professore e direttore della Scuola di Specializzazione di Allergologia e Immunologia Clinica e professore di Medi-
Per iniziativa dell’Associazione Diabete Ricerca, della Fondazione
Diabete Ricerca e della Società
Italiana di Diabetologia viene
bandita la prima edizione
del Premio Giornalistico
‘SID-Diabete Ricerca’, istituito con lo scopo di riconoscere e stimolare la corretta divulgazione scientifica di tematiche riguardanti il diabete mellito. Il Premio
vuole essere un omaggio allo stile e al
modo di svolgere questa professione
con competenza, rigore, sintesi, completezza di contenuti, chiarezza di lin-
cina Interna dell’Università «Sapienza» di Roma.
Presidente della Società
Italiana di Immunologia
e Immunologia Clinica,
fondatore e presidente
dell’ANLAIDS, che ha segnato il corso della medicina nello studio delle
immunodeficienze e in
particolare nella lotta
contro l’HIV, dai primordi dell’immunologia clinica fino alle ultime scoperte in questo campo. Si partecipa
così al viaggio avventuroso del medico
diventato un mito per le sue appassionate battaglie, fatte di amore per la
ricerca e la commossa
adesione alla lotta dei
malati. Un racconto che
unisce capacità di divulgazione e profondità
d’analisi, scienza ed
emozione, suggerimenti
realistici e piccoli consigli. E non mancano, nel
libro cui ha collaborato
Giuseppe Luzi, professore associato di Medicina
Interna all’Università
«Sapienza» di Roma, nozioni scientifiche, ma raccontate in
modo semplice e comprensibile per
tutti e proposte per una sanità migliore. (L. LUC.)
guaggio e capacità di divulgazione
delle notizie. Il riconoscimento,
dell’ammontare di euro
2.000, verrà consegnato
durante il convegno organizzato in occasione della
Giornata Mondiale dei
Diabete il 12 novembre 2015 da
una giuria composta dai presidenti
dell’Associazione Diabete Ricerca,
della Fondazione Diabete Ricerca, della Società Italiana di Diabetologia e da
due giornalisti. Le opere in concorso
dovranno pervenire, così come di seguito specificato, entro e non oltre il
Il regolamento e le modalità di partecipazione al premio
sul sito della società scientifica SID: www.siditalia.it
15 ottobre 2015, presso: Giava srl - Segreteria organizzativa Premio giornalistico ‘SID–Diabete Ricerca’ - via dell’acquario, 15, 00012 Guidonia Montecelio (RM) - E-mail: [email protected] - Tel: 0774 018271