Dettaglio - VL Travel
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Fondata circa un migliaio di anni fa, è la capitale del Paese, la "Città del dragone che si leva in volo" e dalle rive del Fiume Rosso stende la sua ala protettrice sui cento templi e pagode, erette dall'anno mille, che ancora oggi fanno risuonare l'eco di antichi miti e leggende. La città vecchia conserva ancora il fascino del passato: antichi quartieri con edifici color ocra in stile francese, eredità del periodo coloniale, grandi boulevard, parchi alberati, suggestivi laghetti in cui si specchiano le pagode. Ma appena girato l'angolo tutto cambia: frenesia di commerci, botteghe tradizionali, ambulanti dalla campagna, templi cinesi. Qui le vie portano ancora il nome delle arti e dei mestieri di un tempo. La via "della seta", quella "del cotone" o quella "degli oggetti votivi" conservano il fascino delle loro origini anche se oggi sono diventate il percorso obbligatorio per uno shopping interminabile e indimenticabile. Anche il suggestivo volto di città coloniale lasciato dai francesi pare oggi rilucere di un nuovo splendore. Il cui nome significa "dove il dragone discende al mare" è splendidamente affacciata sul golfo del Tonchino ed è considerata uno dei posti scenico/paesaggistici più belli e suggestivi del mondo. La leggenda narra che il luogo fu creato da un mitico drago che discese dalle montagne per sbarrare la strada all'invasione cinese, gli isolotti che affiorano dal mare sono le sue scaglie. La baia, dichiarata "Patrimonio dell'Umanità" nella "World Heritage List" dell'Unesco, è estesa per circa 1500 kmq ed è caratterizzata da oltre tremila isole, isolotti, scogli e faraglioni calcarei che emergono dalle acque color smeraldo, alcuni più vasti, arrotondati e ricoperti da vegetazione, altri più piccoli, brulli e aspri, altri ancora ridotti a torrioni o esili obelischi e pinnacoli modellati dall'erosione in forme bizzarre: un vero paradiso per fotografi, pittori e semplici esteti! Il paesaggio è spesso immerso in una nebbiolina sottile che richiama le stampe cinesi, il che contribuisce a una suggestione ancora maggiore dove non è difficile scorgere giunche e sam-pan dalle vele colorate. Fondata circa un migliaio di anni fa, è la capitale del Paese, la "Città del dragone che si leva in volo" e dalle rive del Fiume Rosso stende la sua ala protettrice sui cento templi e pagode, erette dall'anno mille, che ancora oggi fanno risuonare l'eco di antichi miti e leggende. La città vecchia conserva ancora il fascino del passato: antichi quartieri con edifici color ocra in stile francese, eredità del periodo coloniale, grandi boulevard, •Villa Luxe International srl – via Eleonora D’Arborea 36, 00162 Roma •Tel.: 06.90233925/29; Fax: 06.90233927 •web: www.vltravel.net - @: [email protected] parchi alberati, suggestivi laghetti in cui si specchiano le pagode. Ma appena girato l'angolo tutto cambia: frenesia di commerci, botteghe tradizionali, ambulanti dalla campagna, templi cinesi. Qui le vie portano ancora il nome delle arti e dei mestieri di un tempo. La via "della seta", quella "del cotone" o quella "degli oggetti votivi" conservano il fascino delle loro origini anche se oggi sono diventate il percorso obbligatorio per uno shopping interminabile e indimenticabile. Anche il suggestivo volto di città coloniale lasciato dai francesi pare oggi rilucere di un nuovo splendore. E' l'ultima capitale dell'impero vietnamita e senza dubbio è la città più bella del Vietnam adagiata lungo le sponde del Fiume dei Profumi con un'infinità di giardini, palazzi, templi, tombe imperiali e opere d'arte. Qui nacque il regno della dinastia Champa dove sono evidenti i segni di un'arte preziosa, armonica che fa pensare per analogia all'arte giapponese. Fu fondata nel 1687 e prese il nome di Phu Xuan, divenendo capitale della parte meridionale del Vietnam nel 1744. Nel 1802 l'imperatore Nguyen An ne fece la capitale dell'intero paese, ribattezzandola Hue. I Francesi la occuparono e ne condizionarono lo stile di vita fin dal 1885. La città fu anche teatro della battaglia forse più famosa della guerra del Vietnam: l'offensiva del Tet, sferrata nel 1968 dai nordVietnamiti contro gli Americani, nella quale persero la vita oltre 10.000 persone. La Città Vecchia, con la Cittadella e la residenza imperiale, sorge sulla sponda sinistra del fiume, mentre la Città Nuova (dove un tempo abitavano gli europei) e le tombe imperiali sono sulla sponda destra. Capoluogo della provincia di Quang Nam Da, si affaccia sul Mar Cinese Meridionale a metà strada fa Ha Noi e Ho Chi Minh, punto d'incontro tra la tradizione del Nord, contadino e burocrate, e l'effervescenza del Sud, commerciante e speculatore. E' famosa nel mondo per essere stata una delle grandi basi americane durante la guerra e vide lo sbarco in massa dei militari americani all'inizio del conflitto perso dagli statunitensi. A Da Nang vive la minoranza Cham, erede della civiltà Champa (tra il II e il XV secolo) le cui origini sono, a tutt'oggi, avvolte nel mistero. Le relazioni •Villa Luxe International srl – via Eleonora D’Arborea 36, 00162 Roma •Tel.: 06.90233925/29; Fax: 06.90233927 •web: www.vltravel.net - @: [email protected] intrattenute con l'India influenzarono la religione ma anche l'architettura e l'arte; in particolare i Cham furono il primo popolo nella storia a impiegare i mattoni fabbricati con tecniche del tutto simili a quelle moderne anche se non è ancora stato scoperto il legante utilizzato (una teoria parla della resina di un albero che cresce nella zona). La città è anche apprezzata per le spiagge circostanti, in particolare la China Beach, sicuramente la migliore spiaggia del Vietnam, frequentata dai soldati Americani durante la guerra, un'emozionante striscia di costa, dalla bianchissima sabbia, dove un mare color smeraldo incontra montagne verdeggianti. Da Nang è un porto importante anche per l'economia del Laos che vi dipende quasi totalmente. Le zone intorno a Danang offrono bei paesaggi montani punteggiati da templi. E' probabilmente la cittadina più affascinante di tutto il paese. Vecchia di 2200 anni, Hoi An anticamente conosciuta come Faifo, sorge sui vecchi banchi del fiume Thu Bon e dal II al X secolo fu il cuore del regno dei Champa. Durante il XVII e XVIII secolo s'insediarono cinesi, giapponesi, thailandesi, indiani, indonesiani, portoghesi, olandesi, inglesi, francesi e spagnoli. Le navi commerciali approdavano nella baia di Hoi An dai principali paesi europei ed asiatici al fine di stabilire istituzioni commerciali, concludere scambi e costruire strade e nuove vie di comunicazione. Merci pregiate come seta, tessuti, avorio, gioielli, porcellane, pepe, cannella ed altre spezie erano all'ordine del giorno e ancora adesso, se si passeggia lungo il canale principale della città e si chiudono un istante gli occhi, è facile immaginare come doveva essere il continuo viavai di casse, di avventori e bambini, donne con le caratteristiche gerle e bilance appese ad una spalla, cibo, odori, sapori... Oggi, saranno cambiate le merci di scambio ma per il resto l'atmosfera è rimasta la stessa. In città, molto caratteristici sono l'antico ponte giapponese, le case dei mercanti, il colorato mercato locale ed il piccolo porto. A tutt'oggi le vestigia di questo glorioso ed animato passato si conservano intatte così come era 500 anni fa (un esempio quasi unico al mondo in termini di conservazione) in una curiosa ed armoniosa combinazione di elementi vietnamiti, giapponesi e cinesi. E' stata dichiarata "World Heritage" sotto il patrocinio dell'UNESCO. •Villa Luxe International srl – via Eleonora D’Arborea 36, 00162 Roma •Tel.: 06.90233925/29; Fax: 06.90233927 •web: www.vltravel.net - @: [email protected] Così chiamata in onore dell'eroe della lotta di liberazione morto nel 1969. Durante il dominio francese e prima del 1976, anno della riunificazione dei due Vietnam, si chiamava Saigon (anche se ancora oggi molti continuano a chiamarla così). Quattro secoli fa, qui approdarono i primi mercanti cinesi che fondarono Cholon, il quartiere che ancora oggi è il centro commerciale della città. Vennero poi i francesi e ne fecero la perla del loro impero coloniale, tracciando la mappa di una città "esplosa" negli anni '60, quando divenne il simbolo della disperata e folle voglia di vivere in mezzo all'inferno della guerra. Dopo la pace, nel '75, una cappa di silenzio sembrò calare sulla città. Ma, insopprimibile, la voglia di vivere dei saigonesi è tornata ad avere il sopravvento. Oggi Ho Chi Minh rappresenta il cuore e l'anima del Vietnam. Pur non essendo la capitale, è la città più grande del Paese con oltre cinque milioni di abitanti ed è la capitale economica e anche la promotrice delle nuove tendenze culturali. Si differenzia da per molteplici aspetti: innanzitutto gli spazi più ampi con strade larghe e rettilinee che favoriscono la velocità degli automezzi, poi una spinta al modernismo ancora più marcata rispetto a quanto si riscontra nel resto del Paese che si manifesta nei grossi pannelli luminosi delle multinazionali, nei grattacieli, nei locali di tono occidentale, nei centri commerciali che espongono i grandi marchi della moda, dell'elettronica, dello sportswear, della cosmetica, della gioielleria a prezzi allineati a quelli europei. Le strade della città sono un flusso continuo di biciclette, scooter giapponesi, cyclo-taxi e auto moderne o decrepite. La presenza dei francesi continua a farsi sentire, non solo nei ricordi degli anziani, nei lunghi viali alberati, ma anche nell'architettura coloniale: innanzitutto la Cattedrale di Notre Dame (fine '800) poi l'edificio della Posta Centrale, che negli interni ricorda i caratteristici passaggi coperti di Parigi, tant'è vero che il suo soffitto arcuato in vetro e metallo fu progettato da Gustave Eiffel (sì, quello della torre... di Parigi e il Teatro Municipale (1900) costruito per lo svago dei Francesi. Man mano che questi ultimi ed in seguito gli americani introducevano la loro cultura e la loro architettura occidentale, i vietnamiti rispondevano erigendo pagode, santuari e templi per tutta la città. •Villa Luxe International srl – via Eleonora D’Arborea 36, 00162 Roma •Tel.: 06.90233925/29; Fax: 06.90233927 •web: www.vltravel.net - @: [email protected] Un nome di grande potere evocativo che richiama immagini di guerriglie condotte nelle condizioni ambientali più spaventose. "Il cacciatore", "Apocalypse now" di Francis Ford Coppola (1979), "Platoon" di Oliver Stone (1986) e tanti altri films di denuncia sulla guerra del Vietnam hanno contribuito a fornirci un'immagine, magari un po' spettacolare ma piuttosto esauriente. Luoghi ancora intatti e incontaminati rimangono le località situate sulle rive del Mekong, nella zona più meridionale del Vietnam. Il Delta del fiume (chiamato dai vietnamiti il "Drago a nove code" per le nove ramificazioni con cui si tuffa nel Mar Cinese Meridionale) è uno dei più vasti e importanti del pianeta. Le sue acque nascono in Tibet, scorrono attraverso la Cina, segnano il confine tra il Laos e la Thailandia, tagliano in due la Cambogia e, infine, arrivano in Vietnam, dove sfociano nel mare. Nella zona del Delta la vita economica e sociale della popolazione è regolata dalla rigidità del fiume. Fino a pochi anni fa le uniche vie di comunicazione erano esclusivamente sull'acqua. E' meraviglioso attraversare i canali immersi in un'atmosfera singolare osservando risaie, affollatissimi mercati galleggianti, villaggi dove la gente è dedita alla coltivazione intensiva di grano, riso, noci di cocco, canna da zucchero e frutta tropicale. E inoltre paludi di mangrovie e una flora rigogliosa completano un quadro naturalistico di grande interesse. E' una cittadina posta sulla riva sinistra del fiume, un braccio del Mekong. La regione è famosa per le orchidee, le palme da cocco e frutti quali manghi, longan, banane e arance. E' il punto di partenza per un'affascinante escursione in barca sul Mekong. A breve distanza dalla città si trova un allevamento di serpenti per la produzione di sostanze usate nella medicina tradizionale. •Villa Luxe International srl – via Eleonora D’Arborea 36, 00162 Roma •Tel.: 06.90233925/29; Fax: 06.90233927 •web: www.vltravel.net - @: [email protected] Fuso orario rispetto all'Italia: sei ore (cinque quando in Italia vige l'ora legale) in più rispetto all'Italia. Ciò significa, ad esempio, che quando ad Hanoi sono le ore 18 a Roma sono le ore 12. Moneta locale: la moneta del Vietnam è il dong che non è convertibile fuori dal Paese (1 euro = circa 19.000 dong). Un modo semplice e rapido per passare dal valore dei prezzi espresso in dong al corrispettivo valore in euro è il seguente: si consideri che, indicativamente, 100.000 dong corrispondono a 10.000 lire, dunque a 5 euro. Basta quindi togliere uno zero ai prezzi espressi in dong, per avere i prezzi espressi in vecchie lire e poi trasformare il valore da lire a euro. Un esempio: 1.500.000 dong = 150.000 lire = 75 euro Si consiglia di portare con sé denaro sufficiente per l'intera durata del soggiorno. I dollari americani sono utilizzati ovunque, ad eccezione delle amministrazioni pubbliche, mentre gli euro cominciano ad essere accettati in molti alberghi, ristoranti ed esercizi commerciali. Possono essere utilizzati anche i traveller's cheques. Anche se in espansione, l'utilizzo delle carte di credito (Visa, Master Card, American Express) è tuttora limitato ai grandi alberghi, ai ristoranti con clientela internazionale e ad un ristretto numero di negozi. Sui pagamenti effettuati con questo mezzo viene spesso applicata una commissione aggiuntiva compresa tra il 2 ed il 5 %. Nelle principali città è possibile effettuare prelievi di contante con la carta di credito presso un numero crescente di sportelli automatici. Lingue parlate e conosciute: Vietnamita. E' diffusa, nelle zone frequentate dai turisti, la conoscenza della lingua inglese e, soprattutto tra le persone anziane, della lingua francese. Religioni presenti: buddismo, cattolicesimo (circa sette milioni di fedeli), protestantesimo, caodaismo, islamismo. Trasporti in generale: gli spostamenti su lunghe distanze all'interno del Paese si effettuano per lo più in aereo con la Vietnam Airlines a prezzi contenuti. I treni sono lenti e scarsamente confortevoli, a parte alcune eccezioni. Per brevi distanze ed escursioni entro i trenta chilometri, è relativamente economico l'uso del taxi, ma la velocità media è molto ridotta e non supera i 50 km/h. La patente di guida italiana non è valida per condurre veicoli in Vietnam, ma può essere convertita in una patente locale dopo una lunga procedura. E' possibile noleggiare vetture solo con autista. Numerosissime agenzie organizzano escursioni verso le principali mete turistiche a prezzi assai contenuti. Per gli spostamenti in città si possono usare i taxi, numerosi ed economici, i moto-taxi (si sale dietro al guidatore) e i cyclo, la versione locale dei risciò, che consiste in una comoda poltrona spinta da dietro da un uomo in bicicletta. Quest'ultimo mezzo di trasporto, oltre ad essere poco costoso, è esotico e gradevole, quando non piove. Occorre tuttavia negoziare chiaramente la tariffa in anticipo, fissandola anche per iscritto, per evitare spiacevoli discussioni al termine della corsa. Nelle principali città sono in aumento i servizi di autobus. E' molto facile ed economico noleggiare motocicli. Non è consentito introdurre nel Paese motocicli di cilindrata superiore ai 173 cc. Rete cellulare: la copertura per telefoni cellulari GSM a 900 mhz è buona nelle maggiori città del Paese e nelle zone costiere. E' attivo ma non sempre affidabile, il servizio di roaming internazionale per le utenze TIM, Vodafone Omnitel e Wind. Per chi desidera disporre di un numero vietnamita, sono agevolmente reperibili schede ricaricabili al costo di circa 300.000 dong (circa 15 euro), comprensivi di altrettanto traffico prepagato. •Villa Luxe International srl – via Eleonora D’Arborea 36, 00162 Roma •Tel.: 06.90233925/29; Fax: 06.90233927 •web: www.vltravel.net - @: [email protected] Documentazione necessaria per l'accesso al Paese: Per l'ingresso in Vietnam è necessario possedere un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Occorre inoltre il visto d'ingresso che può essere ottenuto presso l'Ambasciata vietnamita in Italia (Via Clitunno 34-36, 00198 Roma, tel. 06 8543223-35, fax 06 8548501) al costo indicativo di 50 euro, oppure direttamente all'arrivo in aeroporto, ma in questo caso solo dietro voucher emesso dalla nostra agenzia di Roma. E' il modo più comodo e sicuro in quanto evita l'invio per posta del passaporto (con rischio di smarrimento e disguidi vari) e permette di affrontare il viaggio anche con decisione presa all'ultimo momento. [Speciali condizioni per viaggi d'affari] I visti sono normalmente validi per un solo ingresso nel Paese e per trenta giorni. Se si prevede di uscire dal Vietnam e poi rientrarvi durante il periodo di soggiorno, occorrerà premunirsi di un visto multingresso in Italia, oppure ottenere un nuovo visto di entrata singola presso un'agenzia di viaggi prima di uscire dal Vietnam. Se si prevede di rimanere un periodo ulteriore rispetto alla scadenza del visto, occorrerà chiedere l'estensione del visto stesso. Diversamente non si potrà uscire dal Paese e si sarà soggetti ad una sanzione amministrativa. All'arrivo nel Paese, viene consegnato un foglietto giallo (Arrival/Departure Card) da compilare che occorre conservare con attenzione poiché sarà richiesto al momento della partenza. In caso di furto o smarrimento del passaporto, occorre farne denuncia in Vietnam presso il Commissariato di polizia del luogo dove é stato smarrito o rubato il documento. Con questa denuncia si potrà ottenere un nuovo documento di viaggio dall'Ambasciata d'Italia ad Hanoi (9, Le Phung Hieu Street, tel. 0084-4 8256256), ma non sarà consentito lasciare il Paese fino a che non si sia ottenuto un nuovo visto di uscita, che viene rilasciato dal Dipartimento per l'Immigrazione ad Hanoi ed Ho Chi Minh City e dagli Uffici di Immigrazione nelle città più piccole (il Dipartimento e gli Uffici di Immigrazione sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 11,00 e dalle 13,30 alle 16,00). Tale documento consentirà di fare ritorno in Italia, ma non di proseguire il viaggio verso altre destinazioni. E' consigliabile, pertanto, custodire con molta attenzione il proprio passaporto, lasciandolo, ove possibile, nella cassaforte dell'albergo. Vaccinazioni obbligatorie: non è obbligatoria nessuna vaccinazione. Formalità valutarie e doganali: è consentito entrare dal Vietnam con l'equivalente massimo di 3000 dollari USA. Chi porta con sé una somma superiore deve dichiararla alle autorità doganali all'arrivo tenendo presente che, al momento della partenza dal Vietnam, non potrà esportare una somma superiore a quella dichiarata all'arrivo. E' necessario dichiarare all'arrivo anche l'eventuale possesso di metalli preziosi, gioielli, macchine fotografiche e apparecchi elettronici. Il bagaglio può essere ispezionato senza preavviso e senza autorizzazione. Le autorità doganali spesso confiscano documenti, cassette audio e video e libri che considerano di carattere politico, religioso o pornografico. In quest'ultimo caso si può essere anche pesantemente multati. La legge vietnamita pone restrizioni all'esportazione di antichità e gli oggetti acquistati possono essere sequestrati al momento della partenza. Per tali tipologie di beni occorre richiedere un'apposita autorizzazione al Ministero dei Beni Culturali vietnamita. •Villa Luxe International srl – via Eleonora D’Arborea 36, 00162 Roma •Tel.: 06.90233925/29; Fax: 06.90233927 •web: www.vltravel.net - @: [email protected]