tema sport
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L’importanza dello sport Con il termine Sport si intende l’insieme delle attività individuali o collettive che impegnano e sviluppano determinate capacità psicomotorie. Lo sport, quello “vero”, fa bene sia sul piano fisico, che su quello mentale e morale, perché insegna il senso dell’impegno, del dovere, della costanza e il rispetto degli altri. Alcuni studiosi dicono che è meglio cominciare uno sport subito, già in età prescolare, perché i bambini, oggi, tendono a diventare sempre più sedentari passando ore davanti al computer o sdraiati sul divano a guardare la TV. Certamente nella scelta di un’attività sportiva bisogna considerare molti fattori, in particolare i possibili effetti negativi di sport asimmetrici, che fanno lavorare di più una parte del corpo rispetto ad un’altra. Ricerche e studi hanno inoltre dimostrato quanti e quali sono i benefici dello sport nell’età adolescenziale, infatti l’’attività sportiva nei ragazzi è un valido aiuto dal punto di vista emotivo, perché scarica lo stress e aiuta a controllare emozioni come rabbia e nervosismo, non dimenticando che lo sport serve anche per socializzare, infatti unisce compagni di squadra con legami che durano a lungo nel tempo. In una competizione sportiva assume grande importanza un comportamento onesto, leale, corretto. La competizione, infatti, non deve essere vissuta come momento di scontro, ma di incontro e collaborazione da vivere in modo sereno seguendo le regole del Fair play (gioco leale). Per raggiungere degli obiettivi, infatti, occorre lealtà e rispetto degli altri e solo così si potrà assaporare il gusto della vittoria. Certo nello sport come nella vita non ci sono solo successi, vittorie, ma anche delusioni, sconfitte, tuttavia non bisogna demoralizzarsi, perdere fiducia in se stessi, nelle proprie capacità. Le sconfitte servono a far riflettere sulle possibili cause e a trasformare gli errori in risorse per il futuro. Purtroppo, però, lo scarso rendimento atletico, il desiderio di controllare l’ansia, il voler primeggiare a tutti i costi portano alcuni atleti all’assunzione di sostanze stupefacenti che migliorano le prestazioni ma “sporcano” lo sport. Anche la violenza negli stadi ad opera di ultras rappresenta un aspetto negativo da combattere e punire fermamente come reato. Ho sempre adorato gli sport di squadra, perché rafforzano i legami con i compagni e spingono sempre a dare il meglio di sé. Io ho praticato molte attività sin da piccola. A cinque anni ho iniziato con il pattinaggio, poi danza classica e moderna, ginnastica e nuoto. Mi sono anche appassionata al karate: un giorno mentre trascorrevo le vacanze a casa dei nonni a Viareggio, rovistando in soffitta trovai una grande scatola dove vi era un kimono bianco, una cintura nera e delle medaglie: erano del nonno Marcello, campione regionale di karate. Io pratico karate da quattro anni, due volte alla settimana in palestra. È uno sport che comprende allenamenti di coppia e kata che è un insieme di tecniche, una di seguito all’altra, contro avversari immaginari. Molti pensano che sia uno sport violento ma è solo autodifesa a mani nude. Alcune volte il nostro maestro organizza delle gare amichevoli con altre scuole. A me non ha mai fatto una grande differenza vincere o perdere, certo devo ammettere che vincere dà belle soddisfazioni, ma l’importante è dare il massimo e divertirsi. In estate pratico tre volte alla settimana nuoto che è uno sport completo e mi piacerebbe diventare una campionessa come la Pellegrini. Ecco: chiudo gli occhi e sulle ali della fantasia volo a Rio, alle Olimpiadi, salgo sul podio più alto, ricevo la medaglia d’oro e un mazzo di fiori, i dirigenti sportivi mi abbracciano e mi danno la mano… ma poi scendo con i piedi per terra, apro gli occhi e mi ritrovo alla mia scrivania con i libri davanti. Penso di non poter mai essere una campionessa: sono troppo timida e schiva e il mio livello di abilità è al primo gradino di una scala altissima, ma sognare è bellissimo!!! Biagini Sonia Classe 2^E - Plesso Sacconi